SMALLVILLE:CONTRO OGNI VOLONTÀ
In un grattacielo a Metropolis c'era un uomo con lunghi capelli ricci e mori,con giacca e cravatta
scuri,pantaloni neri e scarpe nere.
L'uomo guardava fuori dalla finestra.
"Bellissima vista."disse un uomo con i capelli neri,corti,riga sulla parte sinistra della testa,un lungo
cappotto nero,giacca nera,cravatta marrone,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
L'uomo al vetro si voltò "Buon giorno."
"Allora cosa posso fare per il centro di protezione ambientale?"disse l'uomo sedendosi.
"Beh,ho sentito che eravate a Smallville per fare dei rilevamenti e volevo...discutere dei vostri
progetti."disse quello riccio che si sedette.
"Vogliamo costruire un nuovo impianto."disse l'uomo.
Il riccio mise un contenitore cilindrico davanti all'uomo.
"Che cos'è?"disse l'uomo che prese l'oggetto.
"Acqua delle falde dell'ultima città in cui avete costruito."disse quello riccio "Diventa marrone."
"Beh,lo trovo molto difficile da credere."disse l'uomo mettendo il contenitore sul tavolo"Le nostre
industrie hanno sempre avuto ottimi rapporti con voi."
L'uomo guardò il cartellino sulla scrivania "Paul...
Posso chiamarla Paul?"
"No."disse l'uomo "Domani avrò un ordine restrittivo per impedirvi di costruire a Smallville fino a
quando tutte le cause contro di voi saranno diffamate."
"Ah...è un peccato,io ci tenevo molto all'impianto di Smallville."disse lui "Quella città...occupa un
posto speciale nel mio cuore.
Non credo che ci sia qualcosa che possa farle cambiare idea."
"Credo di non essere così facile da comprare come i miei colleghi."disse Paul.
L'uomo si alzò "Io non ho mai comprato nessuno in vita mia,la gente mi ascolta perché sa che ho
ragione e quando lo fa ne trae solo vantaggio."
"Lo dica ai 99 casi di avvelenamento legati ai vostri impianti di pesticidi."disse Paul alzandosi con
una cartellina blu in mano.
"Bene..."disse l'uomo "Vedo che non c'è molto altro da fare.
Voglio solo dirle quanto apprezzo la sua schiettezza."
L'uomo andò dalla parte opposta della scrivania e porse la mano "Le auguro buona fortuna."
Paul strinse la mano e l'altro poggiò la mano sinistra sulla sua illuminandola di luce verde.
"Ora ascolti,Paul...posso chiamarla Paul,vero?"disse l'uomo.
"Direi di si."disse Paul.
"Lei mi sembra un uomo passionale,Paul."disse l'altro andandogli alle spalle "La passione fa male
non è vero?
La gente non capisce,non capisce che lei si dedica a quello che è giusto.
Scommetto che lei ne ha paura.
Paura di mettere in pratica tutta questa passione e di rimanere solo."
"No..."disse Paul "Si..."
"Si."disse l'uomo che lo voltò verso la finestra "Guardi quel mondo la fuori,Paul.
C'è qualcosa che appartiene a lei?"
"No..."disse Paul.
"No."disse l'altro "Tutto quel dolore che sente,c'è solo un modo per farlo cessare."
L'uomo andò via ed entrò in ascensore,dove trovò una donna con i capelli neri.
"Scende?"disse lei.
"Si."disse lui.
Arrivati al piano terra l'uomo prese il cellulare e chiamò.
In quel momento Paul si schiantò sul taxi davanti all'entrata,distruggendo i finestrini.
"Tyler,porta qui la macchina."disse l'uomo "Stiamo andando a Smallville."
Chloe, Lana e Clark erano in un bosco,durante una giornata nuvolosa.
Lana indossava un cappello invernale azzurro,giaccone bianco,jeans blu e stivali neri,Clark aveva
un giaccone rosso,maglietta blu scuro,jeans blu e scarpe nere,guanti neri,Chloe indossava una fascia
rossa sulla testa,giaccone nero lungo,pantaloni neri e scarpe nere.
"Ok,ci siamo."disse Chloe "Pensavo fosse difficile imparare a guidare la macchina di mio padre,ma
almeno quella aveva i tergi cristalli."
"Te la cavi bene per essere la prima volta."disse Clark.
"Non devi girare..."disse Chloe e il cavallo girò su se stesso.
"Allora come se la cava Whitney?"disse Clark.
"Suo padre è ancora in ospedale,quindi lui sta facendo i doppi turni al negozio."disse Clark.
"È difficile gestire un'impresa."disse Clark.
"Credo che segretamente desideri che la venda."disse Lana.
"Ti capisco,anche io non mi ci vedo a fare il fattore quando sarò grande."disse Clark.
"Beh,allora cosa?"disse Lana.
"Non lo so."disse Clark "Comunque vorrei che non fosse qualcosa di troppo noioso."
Chloe li raggiunse "Ho perso la mia videocamera."
"Chloe,ma cosa l'hai portata a fare?"disse Clark.
"Non mi sono fatta venire i lividi sul sedere per divertimento."disse Chloe "Questi boschi sono il
Triangolo delle Bermuda di Smallville."
"Anche il triangolo e collegato ai meteoriti?"disse Clark ridendo con Lana.
"Dico sul serio,la gente viene qui e quando se ne va non riesce a ricordare niente."disse Chloe "Ci
sono stati tantissimi incidenti nel giro di 10 anni."
"Vado a cercare la tua videocamera."disse Lana che tornò indietro.
"Grazie."disse Chloe.
"Le storie su questi boschi risalgono alla guerra civile."disse Clark.
"Quello di cui sto parlando è accaduto una settimana fa."disse Chloe "Operai dell'industria Richman
sono scappati dal bosco e non ricordano cosa è successo."
"Avrai una teoria al riguardo."disse Clark.
"Kyle Tibet."disse Chloe.
"Il tizio che vende sculture in città?"disse Clark.
"Si,non credi che sia un po' strano che viva tutto solo nel bosco?"disse Chloe.
"Molti lo fanno."disse Clark.
"Si,Clark,e anche i maniaci."disse Chloe.
Improvvisamente ci fu un urlo agghiacciante.
"Lana?"disse Clark che scese "Resta qui con i cavalli!"
Clark si voltò e la vide distratta.
"Buoni."disse Chloe toccando la testa al cavallo di Clark.
Clark corse a super velocità e lei si voltò,ma non vide nulla.
Lana era a terra e veniva smossa da un uomo con capelli neri,barba e baffi appena accennati,guanti
neri,giaccone marrone,jeans e scarpe nere.
Lana si svegliò.
Clark arrivò e vide l'uomo "ALLONTANATI DA LEI!"
Clark corse verso Lana e l'uomo scappò "Stai bene?"
"Tutto ok."disse lei e lui la fece alzare "Sto bene."
I 2 videro che l'uomo non c'era più.
Clark guardò a terra e vide la videocamera di Chloe,così la raccolse.
Poco dopo Clark si mise davanti ad una parete e proiettò i video delle riprese.
"Che ne pensi figliolo?"disse Jonathan seduto vicino a lui.
"Non lo so."disse Clark "Non sembra che stia cercando di farle del male."
"Ok si,grazie,arrivederci."disse Marta che posò il telefono.
"Come sta Lana?"disse Clark.
"Ha una leggera commozione cerebrale,ma si riprenderà."disse Marta.
"E Nell?"disse Jonathan.
"Quella è un'altra storia."disse Marta "Vuole che Clark vada alla polizia e dica che ha visto Kyle
spaventare il cavallo di Lana e aggredirla."
"Non è quello che ho visto."disse Clark.
"Credo che questo sia poco importante per Nell."disse Marta.
"A te Kyle sembrava pericoloso?"disse Jonathan.
"Sembrava...spaventato."disse Clark "Chloe mi ha detto che anche alcuni operai avevano avuto nel
bosco problemi simili ai nostri.
Forse c'è un collegamento."
"Jonathan,va a parlare con Kyle e chiarisci questa faccenda."disse Marta.
Jonathan si alzò.
"No."disse Clark che si alzò "Vado io."
"Clark,non credo che sia una buona idea."disse Jonathan.
"Non può farmi del male."disse Clark.
"Non è questo il punto."disse Jonathan.
"Papà,io capisco che cosa vuol dire isolarsi dal mondo."disse Clark avvicinandosi "Fammi provare."
I genitori si guardarono.
"Bene."disse Jonathan "Sai come trovare Kyle?"
"Userò come traccia le sue sculture."disse Clark che uscì.
Vittoria era davanti ad un quadro di tulipani e l'uomo che voleva costruire l'impianto le si avvicinò
con un bicchiere.
"Signorina Hardway,è una sorpresa trovarla a Smallville."disse l'uomo offrendo il bicchiere.
"Non è così male dopo un po'."disse Vittoria prendendo da bere.
"Non incoraggiarlo,Vittoria."disse Lex dietro di loro.
Indossava un lungo cappotto nero,maglietta viola,pantaloni neri e scarpe nere.
"È buffo,stavo giusto dicendo che servono più pesticidi nella riserva idrica di Smallville."disse Lex
e Vittoria rise.
"Ah,adesso non dirmi che ti dispiace che qualcuno occupi il tuo campo giochi."disse l'uomo.
"Solo se lo inquina."disse Lex "Ciao Bob."
Bob porse la mano,ma Lex prese da bere da un cameriere.
"Lascerò voi maschietti da soli."disse Vittoria andando via.
"Forse le foto sono un po' eccessive,ma l'ambiente non è male."disse Lex avvicinandosi ai quadri.
"È solamente l'inizio."disse l'altro mostrando una spilla "Tieni.
Una spilla."
"Credi che con queste non si accorgeranno che stai rendendo la città inabitabile?"disse Lex che
prese la spilla.
"Io sono proprio come te,Lex."disse Bob "Il governo stabilisce i livelli di emissione e io li rispetto.
Hai obiezioni?"
"Diciamo che ho un interesse."disse Lex "Smallville è la mia casa ora."
"Ah...giusto."disse Bob "Lionel mi ha detto di averti esiliato qui.
Ho cenato con lui giorni fa."
"Si?"disse Lex "Cos'è successo?
Qualcuno aveva disdetto il suo appuntamento?"
Bob rise e andò a vedere il modellino di una fabbrica "Non preoccuparti.
Farò di tutto per tenerti lontano dai problemi.
Ho già trovato il posto perfetto.
È fuori mano,abbastanza vicino al fiume."
"La fattoria dei Kent?"disse Lex.
"Esatto."disse Bob.
"Presumo che tu gli abbia già parlato."disse Lex.
"È solo una formalità."disse lui.
"Anche le licenze di costruzione sono state una formalità per te,Bob."disse Lex "Io conosco i Kent e
non riuscirai a convincerli a vendere quella fattoria.
Non ci riesce nemmeno mio padre."
Lex andò via.
"Ne rimarrai sorpreso."disse Bob.
"Fidati di me Bob."disse Lex che tirò la spilla e lui la prese al volo "Non li convincerai mai."
Bob rise.
Clark guidò il pick up nel bosco di notte ed arrivò in una zona dove c'erano rottami e reti di ferro
ovunque,un barile arrugginito con dentro del fuoco e un camper a cui bussò.
Voltandosi trovò Kyle che indossava un lungo cappotto marrone che arrivava quasi ai piedi.
"Questa è proprietà privata."disse Kyle.
"Da dove sei sbucato?"disse Clark.
"Magia."disse Kyle "Non hai mai sentito parlare di Kyle,il matto che vive nel bosco?
È una via di mezzo tra il Big Foot e la Strega di Blair."
Clark gli porse la mano "Io sono..."
"Clark Kent."disse l'uomo "Il figlio di Jonathan e Marta."
"Come lo sai?"disse Clark.
"Vivo in un camper,mica in una caverna."disse Kyle.
"Volevo parlarti di quello che è successo oggi pomeriggio."disse Clark avvicinandosi agli oggetti di
metallo.
"Vuoi dire la ragazza?"disse Kyle "Il cavallo l'ha disarcionata e io volevo aiutarla."
Clark trovò un casco da operaio "Non sei tu a spaventare la gente per farla scappare dal bosco?
E a spaventare i loro cavalli?"
"Se volessi dare spiegazioni su quello che faccio,mi troverei un lavoro."disse Kyle "Ma mi sono
lasciato alle spalle quel mondo.
Arrivederci."
Kyle prese il casco e andò verso la porta.
"Non sei molto socievole."disse Clark.
"Non mi interessano gli amici."disse Kyle.
"Tutti hanno bisogno di amici."disse Clark.
"No,non è vero."disse Kyle "Perché finiscono sempre per tradirti."
Kyle entrò nel camper.
Clark si recò al bar del paese e si mise seduto al tavolo dove era Lana "Come ti senti?"
"Meglio."disse Lana "Grazie.
Nell ha detto che andrai alla polizia."
"Veramente sono andato a parlare con Kyle."disse Clark.
"Hai parlato con quel pazzo?"disse Whitney che si sedette vicino a Lana.
"Si."disse Clark "Voleva accertarsi che tu stessi bene."
"E tu gli credi?"disse Lana.
"Penso di si."disse Clark.
"Se fossi stato li l'avrei picchiato."disse Whitney.
"Ricordi qualcosa?"disse Clark.
"In realtà no."disse Lana.
"Sono felice che tu stia bene."disse Clark che andò via e trovò Lex all'entrata.
"Devo parlarti."disse Lex "Per caso Bob Richman è venuto alla fattoria?"
"Perché sarebbe dovuto venire?"disse Clark.
"Vuole comprare la vostra terra."disse Lex.
"Tu non conosci mio padre."disse Clark "Perché sei preoccupato?"
"L'ho visto convincere persone a lasciare le loro case."disse Lex "È una locusta,Clark.
Si infila in una comunità e divora chiunque si fidi di lui.
Di a tuo padre di stare attento."
"Ok."disse Clark.
Bob era dentro la stanza con il modellino e Kyle lo raggiunse.
"Ciao Kyle."disse Bob "Ti stavo aspettando."
"Avevamo un accordo."disse Kyle indicandolo con l'indice sinistro "Fai quello che vuoi con il resto
del mondo,ma questa città la lasci in pace."
"Stabilimmo quelle regole molto tempo fa."disse Bob "Il mondo è cambiato Kyle."
"Forse è ora che la gente conosca tutta la verità su Bob Richman."disse Kyle e Bob rise.
"La gente crede a quello che dico io."disse Bob "Ho trascorso 9 anni ad affinare le mie
capacità,mentre tu ti nascondevi perché avevi paura."
"Prendi la mia mano."disse Kyle porgendo la mano destra "Senti quanto ho paura."
Bob guardò la mano.
"Ti ho avvisato."disse Kyle che andò via.
Whitney uscì dal locale e vide Kyle camminare.
"Kyle?"disse Clark "Cosa stai facendo qui?"
"Io...ho solo presentato una rimostranza."disse Kyle.
"Cos'hai contro Richman?"disse Clark.
"Una volta la gente si faceva gli affari propri."disse Kyle.
"Ehi!"disse Whitney "Tu!"
"Qualche problema?"disse Kyle.
"Si!"disse Whitney "Tu!
Tocca di nuovo Lana e mi occuperò di te."
"Whitney,smettila."disse Clark.
"Ti tengo d'occhio."disse Whitney che andò via.
"Ecco perché non vengo mai in città."disse Kyle.
"Vuoi un passaggio?"disse Clark.
"Perché sei gentile con me?"disse Jonathan.
"Credo che tu non sia così cattivo,sei solo poco socievole."disse Clark.
"E come l'hai capito?"disse Kyle.
"Vuoi un passaggio o no?"disse Clark.
"Si,ma devo fare un po' di spesa prima."disse Kyle.
"Non c'è problema."disse Clark.
Whitney li osservava vicino all'auto e Bob era poco distante.
"Scusi."disse Bob e Whitney si mosse "Mi dispiace,ma non ho potuto fare a meno di ascoltare.
Ha dei problemi con Kyle?"
"Si,ha aggredito la mia ragazza."disse Whitney.
"Richman."disse l'uomo stringendogli la mano "Forse posso aiutarla."
Bob toccò la mano di Whitney e la illuminò di verde e anche gli occhi di Whitney divennero verdi.
Clark accompagnò Kyle a casa.
"Grazie per il passaggio."disse Kyle "L'ho apprezzato."
"La prossima volta chiacchiera un po' di meno però."disse Clark "Perché eri da Richman?"
"E tu?"disse Kyle.
"Vuole comprare la nostra fattoria."disse Clark.
"Stai lontano da lui."disse Kyle.
"Non ti manca?"disse Clark "Intendo la vita normale."
"Non tutti sono destinati ad una vita normale."disse Kyle che scese "Grazie."
"Ciao."disse Clark che andò via.
Kyle prese le chiavi e vide il riflesso di Whitney sul vetro e voltandosi il ragazzo gli colpì la busta
della spesa con una spranga di ferro,poi lui si spostò evitando un colpo che prese la porta.
Clark vide l'auto di Whitney e scese correndo a super velocità.
Kyle evitò diversi colpi,poi venne preso alla pancia e cadde a terra,rotolò ed evitò un colpo e
rispose con un calcio al ventre,mandando a terra il ragazzo.
Alzandosi prese una mazza e Whitney estrasse un bastone dal barile infuocato e provò a colpirlo,ma
l'altro lo colpì al ventre,facendolo piegare e stava per colpirlo con la mazza.
Clark si mise in mezzo e la mazza si ruppe sul suo viso.
Clark diede una manata all'uomo e lo fece volare contro la porta del camper,poi soccorse Whitney.
Poco dopo la polizia portò via Kyle.
Clark e Whitney erano poggiati sul lato di un'altra macchina della polizia e Jonathan era li.
"Kyle sarà incriminato per aggressione."disse Jonathan "Allora che è successo?"
"Ho visto Kyle in città."disse Whitney "Mi ha evitato,ma io gli volevo parlare."
"E hai guidato fin qui nel bel mezzo della notte?"disse Jonathan.
"Si."disse Whitney "Temevo che avrebbe aggredito Lana di nuovo.
Lui mi ha colpito con una mazza da baseball."
"È andata così?"disse Jonathan.
"In effetti è quello che ho visto,ma..."disse Clark.
"Ma cosa?"disse Jonathan.
"Kyle dice che è stato Whitney ad aggredirlo."disse Clark.
"È pazzesco,perché avrei dovuto farlo?"disse Whitney.
"Non lo so."disse Clark "Niente di tutto questo ha senso."
"Si,ce l'ha."disse Whitney "Prima aggredisce Lana e poi ci prova con me.
Quel tizio è pericoloso e dev'essere..."
"È stata una notte difficile per tutti."disse Jonathan "Perché non ti calmi un po'?"
"L'hai visto con i tuoi occhi!"disse Whitney "Quel pazzo ha cercato di uccidermi e ora dici che è
colpa mia?"
Whitney andò via.
Il giorno dopo Chloe,nel giornale,lesse il quotidiano.
Indossava un maglione verde.
"Sono anni che vive da eremita e improvvisamente è il mostro di Smallville."disse Chloe.
"Qualcosa deve averlo fatto scattare."disse Pitt seduto con Clark.
"Credo sia Bob Richman."disse Clark.
"Si,ma cos'ha il nostro Kyle,il campagnolo,contro Richman a parte la denuncia di inquinamento
ambientale?"disse Chloe.
"Non lo so."disse Clark "Ma potresti cercare un collegamento?"
"Si,certo,sembra una storia interessante."disse Chloe "Eremita ambientalista contro magnate dei
pesticidi."
Pitt prese un giornale "Che cosa hanno in comune?"
"Di certo non la cura della persona."disse Chloe.
Lana entrò nella stanza.
"Lana?"disse Clark che si alzò vedendola furibonda e con le braccia incrociate "Va tutto bene?"
"Possiamo restare soli?"disse Lana.
"Si."disse Chloe che uscì con Pitt.
"Perché hai accusato Whitney di aver aggredito Kyle?"disse Lana.
"Io non l'ho accusato."disse Clark "Ho soltanto dei dubbi."
"Su cosa?"disse Lana.
"Che cosa ci faceva li?"disse Clark.
"Stava solo cercando di parlargli."disse Lana "Entrambi sappiamo che Whitney può essere un po'
aggressivo,ma è anche una brava persona."
"Io però credo alla versione di Kyle,non sembra una persona violenta."disse Clark.
"Ma se lo conosci soltanto da 2 giorni."disse Lana "È vissuto nei boschi da solo per 10 anni."
"Questo lo rende strano,non pericoloso."disse Clark.
"Whitney non aggredirebbe nessuno."disse Lana.
"Ricordi cosa mi fece in quel campo?"disse Clark "Mi ha picchiato,buttato su un furgone e legato
ad una croce di notte."
"Allora è questo il problema."disse Lana "Tu non lo hai perdonato."
"Lana,penso che ci sia qualcosa di non chiaro."disse Clark.
"Si,infatti."disse Lana "È solo una scusa per prendertela con Whitney.
Sai cosa sta passando in questo periodo con suo padre.
Se lui non ti piace dillo e basta.
Non fingere di essere suo amico."
Lana andò via.
Jonathan stava spostando il fieno con un forcone nel fienile,poi prese una pala e mise il fieno dentro
una cariola,ma una parte cadde fuori e finì sulle scarpe di Bob.
"Il fienile non è adatto a quelle scarpe."disse Jonathan.
"Comunque non mi piacevano molto."disse Bob che allungò la mano "Bob Richman.
Industrie Richman."
Jonathan gli strinse la mano che era coperta dal guanto "So chi è lei."
"Lei sa perché sono qui?"disse Bob.
"Sembra che lei sia interessato a questa fattoria e sembra che sia una persona molto
persuasiva."disse Jonathan "Ma devo dirle che l'inferno si congelerà prima che io pensi di vendere e
di sicuro non alle industrie Richman."
Jonathan posò la pala e si allontanò togliendosi i guanti.
"Non le piace il progresso,signor Kent?"disse Richman.
"Sono solo scettico con chi pensa di risolvere i miei problemi con il denaro."disse Jonathan.
"E perché?"disse Bob andandogli dietro.
"Perché se mi interessasse il denaro non farei il contadino."disse Jonathan fermandosi.
Bob rise "Ora mi scusi,ma ho del lavoro da fare."
Bob vide che Jonathan aveva posato i guanti e si chinò a terra,fingendo di essersi fatto male.
"Che succede?"disse Jonathan "Sta bene?"
"Credo di essermi storto una caviglia."disse lui toccandosi la caviglia sinistra "Aveva ragione su
queste scarpe."
"Già."disse lui.
"Ah,mi darebbe una mano?"disse Bob.
Jonathan gli afferrò la mano,lui si alzò e l'altra mano emise la luce verde una volta a contatto con la
pelle.
"È certo che non posso convincerla a cambiare idea?"disse Bob.
Poco dopo Jonathan era seduto al tavolo con un foglio con la sua firma.
"Come hai potuto farlo senza dirmelo?"disse Marta che camminava nella stanza "Dicevi che questa
terra è la nostra eredità!"
Clark entrò "Che cosa è successo?"
"Tuo padre ha venduto la fattoria a Bob Richman."disse Marta.
"Cosa?"disse Clark avvicinandosi "Come?"
"Non lo so,prima gli dico che non ha alcuna possibilità e dopo mi ritrovo con un contratto
firmato."disse Jonathan.
"Ho chiamato il nostro avvocato,non può fare niente finché non vede il contratto,ma in tribunale
non regge la scusa che il diavolo lo ha costretto a farlo."disse Marta.
"Ancora non riesco a crederci"disse Jonathan.
"Cos'ha fatto Richman?"disse Clark.
"Mi ha esposto la sua idea,mi ha stretto la mano e questo è quanto."disse Jonathan.
"Non è così semplice."disse Clark.
"Si,ma intanto c'è la mia firma su questo contratto."disse Jonathan.
Clark prese il contratto "C'è qualcuno che può aiutarci."
"No,non voglio essere in debito con Lex Luthor."disse Jonathan.
"Non abbiamo altre persone a cui rivolgerci."disse Marta.
Clark andò via.
La sera seguente Clark era nel bar mentre Lana e Whitney parlavano e aveva 2 tazze in mano.
Clark andò al tavolo di Lex.
"Ehi!"disse Lex "Neanche vi salutate?"
"Ho una certa opinione su Kyle Tippett e per questo Lana non mi parla."disse Clark.
"Sei come Atticus."disse Lex "Atticus,il buio oltre la siepe."
"Non l'ho mai letto."disse Clark.
"Dovresti."disse Lex "Voi avete molto in comune:eroi di una piccola città,la verità,il vostro
credo,non siete disposti a cedere."
"Come finisce?"disse Clark.
"Non è la fine che conta,è il viaggio."disse Lex.
Clark guardò Lana.
"Mi fa arrabbiare sapere che ho ragione."disse Clark "Vorrei farlo capire a Lana e agli altri."
"Questa,amico mio,è la forza di un leader."disse Lex "Non solo sapere di aver ragione,ma
convincere gli altri.
Se riuscirai a farlo il mondo sarà tuo."
"Mi accontenterei di riavere la fattoria."disse Clark.
"La buona notizia è che il prezzo è 3 volte il valore di mercato."disse Lex mostrando una
cartellina"La cattiva notizia è che è un contratto di ferro.
Serviranno una decina di avvocati.
Per fortuna ne ho un esercito."
"Questa volta i miei genitori saranno felici del tuo aiuto."disse Clark.
"Che cosa ha detto Richman per convincere tuo padre?"disse Lex "La fattoria è indebitata,ma lui la
distruggerà trasformandola in un deserto.
Era meglio l'offerta che ho fatto io."
"Mio padre non venderebbe mai la fattoria."disse Clark.
"Solo che l'ha fatto."disse Lex "Richman è famoso per convincere tutto e tutti,anche i più testoni,ma
questo è normale per un affarista.
Mi chiedo se non ci sia sotto qualcos'altro."
Clark prese il giaccone e si alzò.
"Dove stai andando?"disse Lex.
"In prigione."disse Clark.
Un poliziotto arrivò nello studio di Richman "Mi hanno detto che ha un problema,signor Richman."
"Si,la ringrazio per essere passato."disse Bob.
"Dovere."disse l'uomo che gli strinse la mano e venne ipnotizzato.
"Voglio che si occupi di un vecchio amico."disse Bob.
Lo sceriffo andò verso la cella di Kyle che era seduto a terra.
"Andiamo,alzati."disse lo sceriffo che aprì la cella "Hai una visita."
L'uomo lo fece uscire,lui mise in avanti le mani e quando la guardia stava per ammanettarlo,lui gli
afferrò la mano e produsse la stessa luce verde.
Kyle si mise i vestiti dell'uomo e andò all'auto.
"Kyle?"disse Clark e lui si voltò.
Il poliziotto ipnotizzato puntò la pistola.
"NOOOOO!"urlò Clark e l'altro sparò.
Clark vide il proiettile al rallentatore,corse verso Kyle,lo spostò e il proiettile gli prese la spalla,per
poi bucare il vetro di un'auto.
L'uomo sparò diversi colpi sull'auto,ma andando a controllare non li trovò all'interno.
Kyle era a casa di Luthor,svenuto mentre un uomo lo medicava.
"Quanto è grave?"disse Lex.
"Non molto."disse il dottore seduto sul letto.
"Ma è veramente un dottore?"disse Clark.
"Lo era."disse Lex "Ora lavora soltanto su richiesta.
Sai,attori,rock star,figli di miliardari."
"Come lo conosci?"disse Clark.
"È una lunga storia."disse il dottore.
"Che bisogna fare da queste parti per avere un drink?"disse l'uomo.
"Finire il lavoro."disse Lex "Non preoccuparti,Toby è molto discreto,nessuno saprà che Kyle è stato
qui."
"Grazie."disse Clark.
"Sono curioso."disse Lex "Cosa ti ha fatto pensare che ti avrei aiutato?"
"A casa mia non potevo portarlo e all'ospedale l'avrebbero rimandato in prigione."disse
Clark"Potevo fidarmi solo di te."
"È stato più semplice di quella tua ferita di coltello."disse il medico "Ti ricordi?
Sangue su tutta la mia auto."
"Possiamo parlargli ora?"disse Lex.
"Gli ho dato qualcosa per il dolore."disse l'uomo alzandosi "Sarà fuori uso fino a domattina.
Il solito pagamento?"
"È sopra la mia scrivania."disse Lex "Ci vediamo,Toby."
"Lex."disse lui andando via.
"Sarà meglio che tu vada a casa."disse Lex e Clark si allontanò "Ehi,Atticus?"
Clark si voltò.
"Devi cambiarti la camicia."disse Lex e Clark vide il sangue.
Clark andò via "Grazie."
Poco dopo aveva indossato una camicia azzurra.
Clark salì nel fienile e trovò Lana seduta a terra.
"Ciao,Clark."disse Lana alzandosi.
"Non mi aspettavo di trovarti qui."disse Clark.
"Ho sentito che Tippet è scappato,ero spaventata."disse lei.
"Non preoccuparti."disse Clark "Non c'è pericolo."
"Come lo sai?"disse Lana.
"Lo so."disse Clark "Punto."
"Scusami se ti ho disturbato."disse Lana andando via.
"Se eri preoccupata perché sei venuta?"disse Clark "Potevi telefonare?"
"Non lo so,pensavo avessi cambiato opinione."disse Lana.
"Se sei venuta per le scuse,io non ho nulla di cui scusarmi."disse Clark.
"Clark!"disse Lana "Tippet è fuggito dalla prigione,ammettilo non gioca a suo favore."
"Tu non conosci tutta la storia."disse Clark.
"Allora dimmela."disse Lana "Che sta succedendo?"
"Ancora non lo so."disse Clark "Hai già una tua opinione quindi a che serve?"
"Volevo chiarire ogni malinteso per proteggere la nostra amicizia."disse Lana "Ma ora non so
perché sono qui."
Lana andò via.
Lex prese un cappuccino al bar.
"Ciao Lex."disse Bob porgendo la mano,ma Lex non la prese "Oh,andiamo Lex.
Che cos'è tutta questa diffidenza."
"Non è questo."disse Lex che andò al tavolo "È solo che non mi piaci."
Bob rise e lo seguì.
"I miei legali dicono che l'acquisto della fattoria Kent è stato impugnato."disse Bob.
"Ti avevo avvertito che i Kent erano testardi."disse Lex.
"So riconoscere i tuoi avvocati quando li vedo."disse Bob "Perché ti sei intromesso?"
"Smallville è casa mia e i Kent sono amici."disse Lex.
Bob si alzò e rise "Con amici come te,Lex..."
Bob gli mise una mano sulla spalla.
"Non toccarmi."disse Lex "Parlando di vecchi amici,Kyle Tippet è fuggito di prigione."
"Perché pensi che siamo vecchi amici?"disse Bob.
"Solo delle voci."disse Lex.
"L'hai visto?"disse Bob.
"Non l'ho mai incontrato,ma se mai succederà lo saluterò da parte tua."disse Lex.
Bob divenne serio e andando via incrociò Chloe e Clark.
Clark aveva la camicia azzurra e il giaccone chiaro,mentre Chloe aveva il cappotto viola lungo.
"Come hai convinto mio padre a firmare?"disse Clark.
"Oh...tu devi essere il figlio dei Kent."disse lui "Sono un capace uomo d'affari.
Nessun rancore,eh?"
Bob porse la mano e Clark la strinse a tal punto da fargli scricchiolare le ossa.
"Nessun rancore."disse Clark che andò al tavolo.
Chloe mostrò un articolo di giornale "Dunque,ho esplorato l'esotico mondo degli attrezzi agricoli e
sembra che Kyle e Richman fossero soci negli anni 60."
"Vendevano attrezzi agricoli?"disse Lex.
"Si,venditori dell'anno per 3 anni di seguito."disse Chloe "Poi Richman ha fondato la sua
compagnia e Kyle si è ritirato."
"Che cosa è successo?"disse Clark.
"Non lo so."disse Chloe "Ma ho trovato questa storia nel giornale."
Chloe passò a Clark un articolo.
"Intrappolati in auto da pioggia di meteoriti."disse Clark.
"Dovremmo scoprire che cosa è successo quella domenica,12 anni fa."disse Chloe.
"Andiamo a chiederlo a lui."disse Lex.
"Perché?"disse Chloe "Sai dov'è?"
Lex entrò nella camera di Kyle e trovò solo un'infermiera asiatica che leggeva su una sedia.
"Dov'è Kyle?"disse Lex.
"Chi?"disse lei.
Lex si guardò intorno.
"Io so dov'è andato."disse Clark.
Kyle uscì dal camper e trovò Chloe e Clark che si avvicinarono.
Lui aveva in mano le valige.
"Apprezzo il tuo aiuto Clark,ma qui ho finito."disse lui.
"Tu e Richman eravate soci."disse Clark.
"È stato un milione di anni fa."disse Kyle.
"So cosa è successo in quella pioggia di meteoriti."disse Chloe "Fidati,non siete gli unici ad esserne
stati influenzati."
"Che c'è tra te e Richman?"disse Clark avvicinandosi "Come ha convinto mio padre a vendere la
fattoria?"
"Fino a quel giorno eravamo i peggiori venditori che fossero mai esistiti,ma da quando ci tirarono
fuori da quell'auto,con una sola stretta di mano siamo riusciti a far fare alla gente ogni
cosa:comprare un trattore,stare su una gamba sola..."disse Kyle.
"Avete il potere della persuasione."disse Clark.
"Fino a quanto dura?"disse Chloe.
"Fino a che non fanno quello che gli dico."disse Kyle "Potrebbero essere 2 minuti,2 ore...poi non si
ricordano più niente."
"E se non riescono a fare quello che vuoi?"disse Clark.
"Continuano a provare fino a quando non ne vengono tirati fuori a forza,come per Whitney."disse
Kyle.
Chloe si avvicinò "Sembra bello in teoria,ma che ne dici di provarlo."
"Chloe."disse Clark.
"Cosa?"disse Chloe "Lui vive in uno schifoso camper nel bosco,se avesse questo potere lo userebbe
per vendere queste sculture."
"È pericoloso."disse Kyle.
"Non riesci a spaventarmi."disse Chloe.
Lui porse la mano destra,lei la prese e lui mise l'altra mano sopra emettendo la luce verde.
"Tu provi qualcosa per Clark,non è vero?"disse Kyle e Clark spalancò gli occhi "Lo vedi e lo
desideri."
Clark sorrise.
"Per tutto questo tempo l'hai tenuto nascosto."disse Kyle "Ora puoi mostrarlo."
Chloe mise le mani sulla pancia di Clark,scorrendo fino al petto poi gli prese il giaccone,lo tirò a se
e lo baciò.
"Ok forza."disse Chloe "Sono pronta."
Kyle guardò Clark e lui guardò Chloe sconvolto.
"Che c'è?"disse Chloe "Perché mi guardate così?
E perché la mia bocca sa di menta?"
"La dimostrazione è riuscita."disse Clark che si asciugò le labbra.
"Oh...Dio...ti ho..."disse Chloe mettendosi le mani sulla fronte.
"Non importa,è stato...bello."disse Clark.
"Ora che ho fatto il mio gioco di prestigio,me ne devo andare."disse Kyle che prese le valige.
"Tu hai questo dono,ma non l'hai mai usato,perché?"disse Clark.
Kyle si fermò "Perché avevo paura di non riuscire a controllarlo.
Sarei finito come Bob."
Clark lo raggiunse "Cos'è successo tra di voi?
Perché vuole ucciderti?"
"Conosco il suo segreto e lo dirò se dovesse costruire un impianto qui."disse Kyle.
"Ma ormai sono anni che lui distrugge comunità come la nostra,perché hai permesso che se la
cavasse?"disse Chloe.
"Perché volevo essere lasciato in pace."disse Kyle "Fino a quando non era qui non mi importava."
"Io ho perso la fattoria perché tu non mi hai avvertito."disse Clark.
"Sai che vuol dire doversi nascondere per quello che sei?"disse Kyle.
"Si,lo so."disse Clark "E quando si ha un dono non ci si può semplicemente nascondere."
Bob entrò nello studio di Lex che chiuse una cartellina.
"Come sei entrato?"disse Lex.
"Oh,la tua guardia al cancello mi ha fatto entrare,è un bravo ragazzo."disse Bob.
"Non sapevo che avessimo un appuntamento."disse Lex.
"Infatti."disse Bob "Sono qui con un ramoscello d'ulivo.
Volevo dirti che puoi richiamare i tuoi avvocati.
Ho deciso di rinunciare alla fattoria dei Kent."
"Qual'è il problema?"disse Lex "Hai perso il tuo tocco?"
"No,ho solo deciso che per Smallville non vale la pena."disse Bob ridendo "Capisco quando non mi
vogliono."
"Ok allora."disse Lex che prese la cartellina.
"Dal momento che hai vinto...che ne dici?"disse Bob che porse la mano "Tregua?"
Lex lo guardò.
La sera seguente Clark era in una cabina telefonica con dietro un grosso locale e un distributore di
benzina.
"Pronto?"disse Lex.
"Lex,sono io."disse Clark.
"Che succede?"disse Lex.
"Sono con Kyle,vuole dire tutta la verità su Richman."disse Clark
"Stai scherzando?"disse Lex "Cosa sa?"
"Non ne hai idea."disse Clark "Dovrò portarlo li."
"Va bene,vengo a prendervi."disse Lex "Dove siete?"
Una volta scesa la notte la macchina di Lex arrivò sul posto e lui scese.
"Ho chiamato degli amici al Planet e all'Inquisitor."disse Lex "Parleresti con loro?"
"Farò tutto per fermarlo."disse Kyle.
"Devo fare benzina se dobbiamo andare a Metropolis."disse Lex.
"Grazie Lex."disse Clark che salì in auto con Kyle.
Lex prese la pistola a gasolio per mettere la benzina e chiuse le portiere dell'auto.
"Lex?"disse Clark.
Lex iniziò a buttare benzina sulla macchina.
"Che sta succedendo?"disse Clark.
Lex accese un accendino e lo gettò a terra dando fuoco alla benzina.
"Richman è arrivato a lui!"disse Kyle.
Clark sfondò la portiera con un calcio e strappò l'altra.
Lui e Kyle corsero mentre la macchina e il distributore esplodevano.
L'auto fu sbalzata in aria,si capovolse e si schiantò a terra.
Lex vide Clark prendere l'altro sulle spalle e correre via a super velocità.
"Clark...tu hai parecchie cose da spiegare."disse Lex e in quel momento arrivò Richman che scese
dall'auto.
"Che cos'è successo?"disse Bob.
"Ho i miei sospetti."disse Lex.
"Odio pensare che tu abbia fallito nel tuo compito."disse Bob.
"Rilassati."disse Lex "Fallire è qualcosa che non faccio mai."
Bob estrasse una pistola e glie la diede "Potrebbe servirti."
Lex camminò e arrivò in un'officina dove c'erano delle ruote accatastate e delle auto.
"Sapevo che mi stavi nascondendo dei segreti,Clark."disse Lex "Ma non ho mai pensato che fossero
così interessanti."
Lex vide Kyle a terra e si avvicinò gettando a terra un carrellino dove c'erano degli attrezzi,lo
afferrò alla gola e lo gettò sul cofano "Clark?
Sai il tizio che stai cercando di proteggere?
Ora gli sparerò."
Clark uscì da dietro un'auto "Lex!"
"Eccoti."disse Lex avvicinandosi.
"Non farlo."disse Clark "Sono tuo amico."
"Non funzionerà."disse Kyle.
"Oh per favore...pensi che non veda il modo in cui i tuoi genitori mi guardano?"disse Lex "Il modo
in cui mezza città mi guarda?
Tu non sei diverso.
L'amicizia è una favola Clark,il rispetto e la paura sono il meglio che si possa sperare."
"Richman ti sta usando!"disse Clark.
"E se anche fosse?"disse Lex.
"Tu odi Richman!"disse Clark.
"Si può imparare molto da qualcuno che si odia."disse Lex che caricò l'arma e cominciò a sparare.
Clark iniziò ad evitare i proiettili,ma alla fine venne colpito al petto e alla schiena e cadde a terra.
Lex si avvicinò e lo voltò puntandogli l'arma addosso,poi Clark gli diede un calcio e lo fece volare
contro 2 scaffali pieni di barattoli.
Lex perse i sensi.
Richman scese dall'auto con una pistola,ma Kyle gli arrivò alle spalle e gli afferrò la mano con
l'arma emettendo la luce.
"Ciao Bob."disse Kyle.
Entrambi si afferrarono le mani ed iniziarono ad emettere la luce verde.
Clark soccorse Lex.
Richman si sparò in bocca.
Clark corse sul posto e trovò il corpo di Richman.
"Sono sempre il venditore migliore."disse Kyle.
"Stai bene?"disse Clark.
"Si."disse Kyle "Ho visto che ti sparava,Clark."
"Io sono..."disse Clark.
"Non preoccuparti."disse Kyle "Ma non nasconderti nei boschi come ho fatto io.
Tu hai un dono,usalo per fare grandi cose.
Io farò lo stesso con il mio."
Poco dopo Clark era a petto nudo e Marta passava un panno bagnato sui lividi sulla sua schiena.
"Non posso credere che ognuno di quei lividi fosse una pallottola."disse lei.
"Immagino che questo spieghi tutto."disse Jonathan guardando il giornale con il titolo "Richman si
suicida".
"È strano."disse Clark "Mi sparano addosso e a spararmi e il mio migliore amico."
"Dov'è andato Kyle?"disse Jonathan.
"Non lo so."disse Clark alzandosi "Ma certamente sta facendo qualcosa di importante."
Lana bussò alla porta ed entrò "Ciao,spero di non disturbare."
"No,accomodati."disse Clark che si mise la camicia rossa.
"Noi andiamo fuori,eh?"disse Jonathan che andò via con Marta.
"Temevo che non volessi parlarmi."disse Clark.
"Non so cosa sia successo con Kyle,in realtà non è importante."disse Lana "La nostra amicizia vale
più di un litigio."
"Sono d'accordo."disse Clark"Ho anche pensato che fosse finita."
"Tu e io saremo amici per molto,molto tempo."disse Lana "Avremo i nostri alti e bassi,ma è proprio
così che funziona.
Chloe ti ha baciato veramente?"
"Forse..."disse Clark.
Poco dopo Lex raggiunse Clark nel fienile trovandolo seduto su un baule.
"Clark."disse Lex.
"Ehi."disse Clark alzandosi.
"Di a tuo padre che ho parlato con il mio avvocato."disse Lex "A causa della prematura dipartita di
Richman,rinunciano all'acquisto.
Hanno stracciato il contratto."
"Grazie."disse Clark.
"Ehi,a che servono gli amici?"disse Lex.
"Come ti senti?"disse Clark.
"Non mi ricordo cos'è successo."disse Lex "Sicuro che stai bene?"
"Si."disse Clark.
"Mi chiedo dove sia Kyle ora."disse Lex che guardò dalla finestra.
"Non lo so."disse Clark"È strano pensare che lui e Richman una volta erano grandi amici.
Credi che noi finiremo così?"
Lex lo guardò "Credimi Clark,la nostra amicizia sarà materia di leggenda."
Clark sorrise e guardò fuori.
