SMALLVILLE:L'APE REGINA

1981

Un'ape si posò su dei fiori.

La scuola di Smallville era piena zeppa di cartelloni dove c'era scritto "Elezioni Scolastiche".

Chloe camminò nel prato con una macchina fotografica in mano "Ehi,Sasha,convinci i tuoi

elettori."

Chloe indossava un giaccone nero,maglietta nera,pantaloni neri e scarpe nere.

"Caspita,Chloe,corri un po' troppo."disse un'altra ragazza "Le elezioni non sono ancora cominciate."

La ragazza aveva i capelli neri,maglione marrone,jeans blu e scarpe nere.

Chloe scattò una foto e poi si mise seduta sul tavolo vicino a Pitt che indossava un giaccone grigio

sul petto e verde sulla schiena,sulle spalle e sulle braccia,maglietta azzurra,pantaloni blu e scarpe

nere.

"Secondo te quante possibilità ha?"disse Chloe.

"Beh,sui problemi degli studenti è preparata e ha lavorato molto in quella direzione,fa parte di molti

comitati,ma è più un gregario che un capo."disse Pitt.

"E che mi dici di Tony?"disse Chloe.

"Beh,è il più qualificato anche se nelle elezioni non contano i meriti,ma la popolarità ."disse Pitt "Il

che ci porta a Felicia.

A capo delle pon pon e del gruppo del teatro.

Questo le da un grosso vantaggio,senza contare che è anche una gran bella ragazza."

Pitt guardò una ragazza bionda,con una giacca rosa, maglietta rosa,pantaloni bianchi e scarpe

bianche.

"Peccato che ha un nome che ricorda il sibilo di un serpente."disse Chloe.

"Beh mi fa piacere che non ti attacchi a qualunque cosa pur di odiarla."disse Pitt alzandosi.

Felicia andò da Chloe con le amiche "Ho notato che hai fatto una foto a Sasha.

Perché non l'hai scattata anche a me?

Oh!

Non avrai mica delle preferenze?"

"Ho intenzione di fare foto e scrivere di tutti i candidati,compresa te,Felicia."disse Chloe.

"Ehi,Chloe."disse un ragazzo orientale con giacca bianca che la raggiunse "Che mi dici

dell'editoriale?

Puoi appoggiare solo un candidato."

Le ragazze risero.

"A chi vuoi che importi?"disse Felicia "Chiunque appoggi,voteranno tutti me."

"Non bisogna mai sminuire le convinzioni di chi è molto ambizioso."disse Chloe e l'orientale rise.

Felicia si avvicinò imbestialita "Vuoi risparmiarti il dolore e l'umiliazione della sconfitta?

Ritirati."

La ragazza andò via.

L'orientale,a casa,stampò l'immagine di se stesso con indosso un costume blu,un triangolo rosso sul

petto,con la punta verso il basso,con l'interno giallo e con dentro una "S"rossa,stivali rossi e

mantello rosso lungo.

La foto aveva la scritta "Combatterò per voi" sotto l'immagine.

L'orientale andò a lavarsi il viso e si asciugò la faccia,non accorgendosi che sull'asciugamano

c'erano 2 api.

Poco dopo aprì l'armadietto del bagno e su una delle boccette all'interno c'era un'ape,un'altra era su

una boccia trasparente e un'altra su uno scaffale.

Lui prese il rasoio e chiuse l'armadietto,ma venne punto.

Il ragazzo prese delle pinzette ed estrasse il pungiglione,poi succhiò il veleno.

Improvvisamente sentì dei rumori dalla vasca che aveva una tenda bianca davanti,spostò le tende e

non trovò nulla,poi sentì altri suoni provenire dal lavandino e si avvicinò.

Dal lavandino iniziarono ad uscire delle api e lui urlò a squarcia gola.

Il giorno dopo Clark leggeva il giornale scolastico "Studente assalito da uno sciame di api."

Clark indossava un giaccone blu,maglietta rossa,jeans blu e scarpe nere.

Accanto a lui c'era Pitt che indossava un giaccone chiaro.

"È la cosa peggiore che potrebbe capitarmi."disse Pitt "Se mi punge un'ape mi gonfio come un

melone,ma qui era uno sciame intero."

"Come saranno finite nel bagno di Paul?"disse Clark.

"Il centro per la protezione ambientale ha inviato una squadra da Metropolis per cercare di

capirlo."disse Chloe.

Lei indossava un giaccone marrone,maglietta gialla, gonna blu e scarpe nere.

"Ah,questo sconvolge le elezioni."disse Pitt.

"No,non è vero."disse Chloe "Voglio dire,Paul è ancora in lista e nel caso entrerebbe in carica in

autunno,quindi per allora si sarà rimesso."

"Lontano dagli occhi,lontano dal cuore."disse Pitt "Prenderà qualche voto per simpatia,ma niente di

più."

"Che amico sensibile che abbiamo."disse Clark.

"Già,davvero."disse Chloe.

"Ad ogni modo c'è un nuovo candidato all'orizzonte che credo renderà la cosa più

interessante."disse Pitt.

"Ah si?"disse Chloe "E chi è?"

I 2 entrarono in un corridoio dove c'era la scritta "Clark Kent Presidente"su uno striscione

azzurro,con i contorni rossi.

Il nome e il cognome erano scritti in giallo,con i contorni rossi il resto era bianco.

Clark si bloccò "Ma che cos'hai fatto?"

"Davanti a te hai un grande futuro in politica,Clark."disse Pitt "Tu sei schietto e alla gente piaci

molto."

"No,no,non se ne parla nemmeno."disse Clark.

"Clark,tu hai tutto ciò che serve."disse Pitt "Fisico,testa,il fascino del ragazzo di campagna.

Hai mai pensato ai vantaggi che da il potere?"

"Se è così vantaggioso allora perché non ti presenti tu?"disse Clark.

"Beh,tu mi conosci."disse Pitt "Io sono...più adatto a stare dietro le quinte.

Sono un grande consigliere e organizzo cose come questa."

"Pitt Ross,il burattinaio."disse Chloe ridendo.

"Devi solo farti vedere in giro,stringere un po' di mani e fare un bel discorso,è facile."disse Pitt.

"Ecco perché i nostri politici non sono dei grandi leader."disse Chloe.

"Clark!"disse Pitt "CLARK!

CLARK!"

Tutti iniziarono ad applaudire.

Lex era nella sua auto e sfrecciava in strada velocemente,poi vide una donna che aveva aperto il

cofano della sua auto rossa e accostò sorridendo.

Lui indossava un lungo giaccone nero,camicia viola,pantaloni neri e scarpe nere.

Lex scese prendendo il cellulare "Si direbbe che ti serve una mano."

"No,va tutto bene."disse la donna.

La donna aveva capelli castani lunghi,giacca rossa e gonna rossa molto corta.

"Hans?"disse Lex "Vieni sulla statale 90,2 miglia ad est.

Una mustang rossa con problemi al motore."

"Che stai facendo?"disse la donna.

"Ho chiamato il mio meccanico."disse Lex.

"Senti,non che io non apprezzi la tua galanteria,ma ti ho già detto che va tutto bene."disse lei.

"Abiti firmati e proprietà di linguaggio."disse Lex "Hai il marchio di Metropolis scritto in fronte.

Che ci fai a Smallville?"

"Tu sei lo sceriffo che accoglie i nuovi arrivati?"disse lei.

"L'antipatia è compresa nel prezzo o è un accessorio?"disse Lex.

"Se proprio lo vuoi sapere,penso di trasferirmi qui."disse lei "Ti chiederei come si sta,ma non

sembri del posto."

"Vivo qui dall'anno scorso."disse Lex "All'inizio non vedevo l'ora di andarmene,ma adesso ci sto

bene."

"Come mai?"disse lei "Sembra di stare in un romanzo dell'orrore."

"Le apparenze ingannano."disse Lex appoggiandosi sull'auto "Qui niente è quello che sembra."

"Mi hai incuriosito,che intendi dire?"disse lei.

"Fai troppe domande."disse Lex "Ha tutta l'aria di un'intervista."

Lex mise in moto l'auto e vide che funzionava.

"Per chi lavori?"disse Lex prendendo le chiavi.

"Non capisco di che stai parlando."disse lei.

"Se le getto nel bosco avrai davvero bisogno di un carro attrezzi."disse Lex.

"Oh..."disse lei.

Lex stava per tirare le chiavi.

"Carrie Cassie,giornalista del Metropolis Giornal."disse lei che gli bloccò il braccio.

Lui le ridiede le chiavi "Non concedo interviste, signorina Cassie."

Lex si allontanò "E ho passato la maggior parte della mia vita cercando di evitare persone come

lei."

Carrie lo seguì "Aspetta,ascolta un attimo.

Io voglio scrivere un articolo su di te."

Lex si voltò "Tutto qui?

Molti scrivono articoli su di me."

"Si,ma ti dipingono come un ribelle o come il figlio viziato di Lionel Luthor."disse Carrie "Molti di

quegli articoli sono anche buoni,ma...il Giornal è molto rispettabile e io potrei contribuire a

cambiare la tua immagine."

"Cosa aveva in mente?"disse Lex.

"Un intero profilo su di te e la tua attività a Smallville ti darà la possibilità di uscire dall'ombra di

tuo padre e ti prometto che sarà leale e accurato."disse lei.

"Esaltando la mia carriera favorisce anche la sua."disse Lex "Ammiro il suo impegno,signorina

Cassie,ma devo rifiutare.

Comunque complimenti per lo stile."

Lex salì in auto e andò via.

Clark scese delle scale "Perché Pitt mi ha fatto questo?"

"Certi uomini sono nati per essere grandi,altri invece li devi costringere."disse Chloe.

"Clark?"disse Sasha "Che succede?

Perché ti sei candidato?

Non ti sei mai interessato alla politica della scuola!"

"Non preoccuparti è uno scherzo."disse Clark "Ha fatto tutto Pitt."

"Quindi ritiri la tua candidatura?"disse Sasha.

"Si."disse lui.

"Bene."disse lei "Queste elezioni sono troppo importanti per scherzarci sopra.

È già tanto che ci sia Felicia."

"So che sta dando una festa con tanto di orchestra e rinfresco per raccogliere voti."disse Chloe.

"PENSA DI POTER COMPRARE LE ELEZIONI COME COMPRA LE SUE BORSETTE!?"disse

Sasha andando via.

"Sembrava un po' contrariata."disse Chloe.

"Chloe,se mi candidassi,credi che avrei qualche possibilità?"disse Clark.

"Certo."disse Chloe "Quante ne ho io con Brad Pitt."

Chloe se ne andò sorridendo.

Poco dopo Marta teneva in mano un foglietto con la candidatura di Clark.

Lei indossava una maglietta rossa,pantaloni blu e scarpe nere.

Jonathan indossava una camicia blu a quadretti,jeans e scarpe nere.

"Clark Kent presidente?"disse Marta.

"Ah,non farci caso,domani mi ritiro."disse Clark.

Jonathan prese il foglietto "Perché?

Io credo che sia un'idea grandiosa."

"Dici sul serio?"disse Clark che prese una bottiglia di latte.

"Certo."disse Jonathan "Non riesci a farti notare perché non giochi a football,forse questa è la volta

buona."

"Credevo non avresti approvato,si sta sempre sotto gli occhi di tutti."disse Clark.

"Non avresti bisogno dei tuoi poteri."disse Marta "Potrebbe essere una buona occasione per te."

"Che c'è che non va figliolo?"disse Jonathan "Non mi sembri contento."

Clark aprì la bottiglia del latte e stava per attaccarsi.

"Ehi?"disse la madre "Ehi."

Clark si fermò "È che non sono abituato,sono sempre stato alla larga dai riflettori."

"Nessuno ti obbliga a candidarti."disse Marta.

"Clark,molla pure se vuoi,ma ricorda che mollare e un'abitudine difficile da perdere."disse

Jonathan.

"Ok,ci penserò."disse Clark.

Lana era al Taloon e portava 2 vasi di fiori.

Aveva la maglietta rosa,jeans blu e scarpe nere.

Clark entrò nel locale.

"Accidenti,questo posto è un po'..."disse Clark.

"Vuoto?"disse Lana "Deserto?

Abbandonato?"

"Beh,cercavo di essere meno spietato,ma è così."disse Clark.

"La concorrenza ci ostacola da quando abbiamo aperto."disse Lana salendo le scale "Le abbiamo

provate tutte,dai buoni sconto,alla pubblicità,ma fino ad adesso non ha funzionato niente.

Di questo passo chiudiamo tra un mese."

"Ne hai parlato a Lex?"disse Clark "È un investitore,potrebbe aiutarti."

"Si,ma è stato inaspettatamente evasivo."disse Lana "Comunque questa e la mia aspettatissima

battaglia e io sono determinata a vincerla."

Lana scese le scale "A proposito...ho sentito che anche tu ti stai preparando ad una battaglia."

"Ah già,le elezioni,ma non mi candido."disse Clark.

"È un vero peccato."disse Lana "Saresti un buon presidente d'istituto."

"Davvero?"disse Clark.

"Certo,sei onesto,la gente si fida di te e poi hai un innato senso della giustizia."disse Lana "Te lo

leggo in faccia tutte le volte che pensi che qualcuno venga maltrattato."

"Tu vedi questo in me?"disse Clark.

"Si,lo vedo."disse Lana.

Lex Luthor prese da bere.

Indossava una camicia viola,pantaloni neri e maglietta nera.

"Clark Kent presidente."disse Lex sentendo Clark che entrava.

"Come fai a saperlo?"disse Clark.

"Ho trovato questo sul mio parabrezza."disse Lex mostrando un volantino.

"Ho un'agente un po' troppo zelante."disse Clark.

"Non sapevo che avessi ambizioni politiche."disse Lex.

"Infatti,ma potrei fare la differenza."disse Clark.

Lex prese una stecca da biliardo "Sei venuto a chiedermi un contributo per la tua campagna?"

"Veramente...mi chiedevo se sapevi del Taloon."disse Clark.

"Cioè del fatto che è praticamente vuoto da 2 settimane?"disse Lex.

"Pensi di aiutare Lana?"disse Clark "Lei le ha provate tutte."

"Sta facendo un lavoro ammirevole."disse Lex che usò la stecca per colpire la palla bianca.

"Se il Taloon chiude..."disse Clark.

"Clark,non finanzierò mai un'operazione sicuramente fallimentare."disse Lex "Il Taloon deve

farcela da solo."

"Potresti almeno passarci per solidarietà."disse Clark.

"Lo vedi?"disse Lex "Stai già lavorando per i tuoi elettori.

Posso dirti una cosa?"

Lex andò al tavolo prendendo il volantino"Dovresti trovare uno slogan migliore.

Questo l'hanno usato tutti,compreso me."

"Ti sei candidato alla presidenza?"disse Clark.

"Una volta."disse Lex "Le mie aspirazioni non erano molto nobili."

"E hai vinto?"disse Clark.

"Certo."disse Lex.

"Puoi darmi dei consigli?"disse Clark.

"Non ne hai bisogno,gioca secondo le tue regole."disse Lex.

"È una dura competizione."disse Clark.

"Non c'è niente di male in una sana competizione."disse Lex "L'uomo di domani è forgiato dalle

battaglie di oggi."

"Posso usare quello che hai appena detto per il mio slogan?"disse Clark.

"Accomodati pure."disse Lex.

Chloe passò davanti al nuovo volantino a scuola.

Lei indossava una giacca verde.

Chloe andò da Clark che aveva un blocco di fogli in mano e aveva una camicia

rossa,con quadretti azzurri.

"Clark Kent,l'uomo di domani."disse Chloe "Un po' presuntuoso,non credi?"

"A me piace."disse Clark.

"Credevo non ti interessassero le elezioni."disse Chloe.

"Ho cambiato idea."disse Clark.

Lana arrivò al tavolo vicino a cui era Clark.

Lei indossava una maglietta viola.

"L'uomo di domani."disse Lana "Molto diretto."

"Grazie."disse Clark "E grazie per l'incoraggiamento."

"Io voterò per te."disse Lana.

Chloe chiuse gli occhi per un momento e abbassò la testa.

"Pensavo di fare il raduno elettorale al Taloon."disse Clark "Porterebbe gente."

"Sarebbe bello."disse Lana andando via "Sai dove trovarmi."

"Ciao,Lana."disse Chloe.

"Ciao."disse Lana.

"L'hai fatto per Lana."disse Chloe "E la cosa non mi sorprende."

"No,lo faccio perché credo di fare un buon lavoro."disse Clark.

"Va bene,Clark,come vuoi."disse Chloe che stava per andarsene.

"Aspetta,sia Pitt che Lana credono in me."disse Clark "Tu no.

Come mai?"

"Vorrei sapere in cosa credi."disse Chloe.

"Beh...verità,giustizia e tutto il resto."disse Clark.

"Puoi essere più specifico e dirmi come vuoi che porti su alcuni problemi?"disse Chloe.

"Di quali problemi vuoi parlare?"disse Clark.

"Beh,per esempio i fondi per il corso d'arte o la pessima qualità della mensa,oppure il dibattito

sull'abbigliamento,senza contare la questione della privacy con la perquisizione degli

armadietti..."disse Chloe.

"Io ho deciso di candidarmi solo ieri sera."disse Clark.

"D'accordo,ma io credo che l'uomo di domani abbia bisogno di un programma oggi."disse Chloe

sorridendo e andando via.

Clark spalancò gli occhi.

Successivamente Clark prese una cassa e fu raggiunto da Pitt che aveva una maglietta azzurra e un

blocco di fogli.

"Allora,oggi c'è una partita di palla a volo dove poter raccogliere qualche altro voto

femminile."disse Pitt"Potresti farci un salto dopo.

Venerdì sera c'è il concerto della banda,non è un granché,ma devi dare l'immagine di amante

dell'arte."

"Qual'è il mio programma elettorale?"disse Clark.

"Che ti importa,alla gente piaci,ti voteranno comunque."disse Pitt.

"Ma cosa dirò nel mio discorso?"disse Clark.

"Io non mi occupo di discorsi,ma di pubbliche relazioni,ci vediamo dopo."disse Pitt andando via.

Sasha prese dal muro un volantino e lo guardò.

Poco dopo andò ad una casa ad un solo piano ,piena di roba, e appese il volantino al muro accanto a

quello di Felicia.

"Ma chi credono di essere?"disse lei e le migliaia di api sul soffitto iniziarono ad agitarsi.

"BASTA!"urlò Sasha "Non adesso.

Devo lavorare."

Le api formarono un volto gigante identico a quello di Sasha.

Poco dopo Chloe scriveva al computer e indossava una maglietta nera.

"Chloe,ci aiuti ad affiggere i manifesti?"disse Clark che entrò con un manifesto in mano "Pitt dice

che se metto il mio nome su tutti i muri vinco di sicuro."

"Fermo restante il fatto che voglio rimanere imparziale,sto ancora lavorando su quella storia delle

api."disse Chloe.

"Hanno scoperto niente di nuovo?"disse Clark.

"Gli sciami non vengono da nessuno dei luoghi abituali."disse Chloe "Gli apicultori dello stato

hanno trovato tutti gli alveari vuoti.

È come se le colonie abbiano deciso di andarsene."

"È strano, perché le api sono animali che difficilmente si spostano."disse Clark "Non lasciano

l'alveare senza alcun motivo."

Chloe sorrise.

"Mia madre guarda sempre i documentari."disse Clark sorridendo.

"Ah...allora come va il tuo programma?"disse Chloe.

"Non ci ho ancora lavorato."disse Clark "Devo conoscere ancora un sacco di persone,andrò a tutte

le feste del weekend."

"Non posso credere che,dopo un giorno,tu sia già travolto dalla popolarità."disse Chloe.

"Mi ricorderò di te una volta eletto."disse Clark e lei rise"Ah,a proposito,dov'è l'ultimo editoriale?"

"No,no,no,no."disse Chloe che si alzò e tentò di togliergli una cartellina "Non ho ancora finito di

correggerlo,dai.

Clark,non voglio che tu lo veda,non è ancora finito."

"Andiamo,ti ho sempre corretto gli errori da quando eri bambina."disse Clark aprendo la cartella.

"Aspetta..."disse Chloe.

Clark si voltò "Stai sostenendo Paul?"

"Clark,devo essere obbiettiva."disse Chloe "Paul è ancora in corsa e si rimetterà entro l'autunno.

È ammirevole che tu ti sia candidato con tanto entusiasmo,ma il vero motivo per cui l'hai fatto è

perché ti ha coinvolto Pitt.

Paul ha un programma molto chiaro,mentre tu ancora no.

Dai,non te la prendere."

"No,non me la prendo Chloe."disse Clark che posò la cartellina e andò via.

Nel pomeriggio,Pitt e Clark andarono al Taloon.

Clark indossava il giaccone blu,maglietta rossa,pantaloni chiari,scarpe nere,mentre Pitt un giaccone

verde,maglietta bianca,jeans blu e scarpe nere.

Clark aveva una cartellina.

"Ciao ragazzi."disse Lana "Fate una pausa dalla campagna elettorale?"

"È strano quanta gente io non conosca a scuola."disse Clark.

"Non possiamo stare molto,volevamo approfittare della tua offerta 2 per 1."disse Pitt.

"È l'ultima spiaggia prima di passare al servizio tavoli in topless."disse Lana.

"Beh,allora speriamo che tu fallisca miseramente."disse Pitt andando ad un tavolo.

"Però dei clienti ci sono."disse Clark vedendo che c'erano dei ragazzi ad un tavolo.

"Solo perché li ha costretti Whitney."disse Lana.

"Ho visto che nell'altro locale hanno molto lavoro."disse Clark.

"È passato il proprietario."disse Lana "Ha detto che sta facendo di tutto per far chiudere il Taloon.

E poi mi ha detto che non era niente di personale,solo affari."

Clark e Lana arrivarono al bancone.

"Perché ogni persona sopra i 40 cita il padrino?"disse Clark.

"Non lo so,ma è molto fastidioso."disse Lana "Come sta andando la tua vita politica?"

"È una sfida molto interessante."disse Clark "Ti fa capire chi sono i veri amici."

"E il tuo discorso?"disse Lana.

"Non ho ancora iniziato a scriverlo."disse Clark.

"Se vuoi provo ad aiutarti."disse lei "Potremmo lavorarci domani sera."

"Davvero?"disse Clark"Sarebbe grandioso.

Sei sicura di avere tempo?"

"Guardati attorno."disse Lana "A meno che Whitney non convinca tutta la squadra a venire qui

credo di poterlo fare."

"Vedo che gli affari vanno a gonfie vele."disse Lex arrivando con il cappotto nero lungo.

"Non è facile quando anche i clienti abituali ti abbandonano."disse Lana.

"Non ti ho abbandonata,Lana,non ho mai perso di vista la situazione."disse Lex.

"Aspettando che fallissi."disse Lana.

"Aprire un'attività non è facile."disse Lex "Dovevi aspettarti delle difficoltà."

"Credevo che non ti piacesse perdere."disse Clark.

"Infatti,ma non è la mia battaglia."disse Lex "Un buon investitore tiene sempre su i conti."

"Allora cosa mi consigli?"disse Lana.

"Se ti fanno la guerra e vuoi tenerti questo posto devi iniziare a lottare."disse Lex "Preparati a

sporcarti le mani."

I 2 si guardarono.

"Non preoccuparti,non intendo niente di illegale."disse Lex "Per citare il padrino,mettiamo i

materassi in terra."

"Questa poi è una battuta che non ho mai capito."disse Lana andando via.

Clark rise.

"Non fare domande."disse Clark.

Felicia era all'entrata della scuola mentre venivano distribuite delle spille e indossava una giacca

blu.

"Felicia?"disse Sasha "Posso parlarti un minuto?"

"Ti rimangono 55 secondi,dimmi."disse Felicia continuando a camminare.

"Ho preso una decisione."disse Sasha.

"Pensi di voler abbandonare?"disse Felicia andando all'auto.

"No,ho deciso che tu dovresti ritirarti."disse Sasha.

Felicia la guardò e rise "Credimi,è una cosa che non succederà.

Nel caso non lo sapessi,nei sondaggi sono in testa."

"Perché questi muli non sanno distinguere un candidato valido da uno che non lo è."disse

Sasha"Ecco il problema di questo posto.

È come un alveare con 2 api regine.

Se sapessi qualcosa sulla natura,sapresti che una delle 2 viene eliminata."

"Sai una cosa?"disse Felicia "Sei un tipo strano."

Felicia salì in auto.

"Va bene,fa come vuoi,ma ricorda che te l'ho chiesto con le buone."disse Sasha.

Lex era nudo su un lettino,mentre la donna che aveva incontrato sulla strada gli massaggiava le

spalle.

La donna indossava una maglietta a maniche corte,pantaloni bianchi e scarpe con i tacchi.

"Sei la parte migliore della mia giornata."disse Lex.

"Grazie,signor Luthor."disse lei.

"Lei non è Gabby."disse Lex alzandosi.

"Non è potuta venire."disse la donna.

"Adesso è il momento di andarsene,Carrie."disse Lex.

"La gente esegue sempre i tuoi ordini?"disse lei.

"Le sembra così strano?"disse lui.

Lei si mise una sostanza oleosa sulle mani e glie la spalmò sulla schiena "Pensavo amassi la

perseveranza.

E poi non credi che stia facendo un buon lavoro?

Ci ho messo un po' per capire in che modo convincerti.

Poi mi è venuto in mente.

Non è tanto la tua foto sulla copertina del giornale,quanto le parole "Figlio eclissa il padre".

Va bene così?"

"Un po' più in basso."disse Lex "Fammi indovinare.

Il tuo editore ti ha promesso una rubrica tutta tua se mi convinci."

"Quindi immagini quanto potrei esserti grata."disse lei.

"Immagino di si."disse lui.

"Credi che le mie probabilità sono sopra o sotto la media?"disse lei.

"Come hai già detto,amo la perseveranza."disse Lex.

"Non te ne pentirai."disse lei che prese il registratore.

"Non puoi andartene."disse Lex "Ho pagato per un'ora."

Lei posò il registratore e riprese il massaggio.

La macchina del preside arrivò dietro a quella di Felicia,che era ferma in strada,e l'uomo suonò il

clacson,ma la macchina non si mosse.

Il preside scese e andò a bussare allo sportello.

I vetri erano oscurati e l'interno non si vedeva.

"Qual'è il problema?"disse l'uomo che aprì la portiera e trovò la ragazza piena di api.

Il corpo cadde a terra.

Poco dopo Clark distribuì i volantini nella scuola.

Indossava una camicia azzurra,jeans blu e scarpe nere.

Poco dopo Clark andò alla sala mensa e si sedette vicino a Pitt.

"Credevo che conoscere nuove persone sarebbe stato il compito peggiore."disse Clark.

"Invece è divertente,perché secondo il mio ultimo sondaggio,sei tu il favorito."disse Pitt.

In quel momento arrivò Chloe che indossava una maglietta azzurra "Ciao."

"Ciao."disse Clark abbassando la testa.

"Come va?"disse Chloe.

"Di "no comment",così non ti fraintenderà."disse Pitt.

"Hai saputo di Felicia?"disse Clark.

"Si,sono appena stata al centro medico."disse Chloe "Sta molto peggio di Paul,lei è in coma."

"2 candidati in una settimana."disse Pitt "Una coincidenza preoccupante."

"Temo che non sia una coincidenza."disse Clark.

"Cosa credi che stia accadendo?"disse Chloe.

"Non lo so,ma vi ricordate che l'anno scorso Sasha venne punta da un intero sciame d'api?"disse

Clark.

"Penso che dopo quell'episodio lei riesca a controllarle."disse Chloe e la campanella suonò.

I 2 si alzarono.

"È un'ipotesi."disse Clark.

"Si,un po' fantasiosa,ma cercherò di capirci di più."disse Chloe"Nel frattempo fa attenzione."

Chloe andò via.

Clark prese i libri dall'armadietto e poi vide Sasha.

"Ho appena sentito di Felicia."disse Sasha.

"Che ne pensi?"disse Clark.

"A volte le cose non accadono per caso."disse Sasha "Lei non tiene a queste lezioni quanto ci tengo

io.

E poi hai visto che persona che è."

"Beh,non è tra le mie preferite,ma mi dispiace per lei."disse Clark.

"A questo punto puoi non concorrere più."disse lei "Con Felicia fuori dai piedi è meglio che sia io

l'unica candidata."

"E la democrazia?"disse Clark "Non credi che si debba poter scegliere?"

"Senti Clark,a me serve vincere."disse Sasha "I miei genitori ci contano molto perché dicono che se

non vinco non entrerò in un buon college.

Tu fai anche altre cose,mentre io faccio solo questo!

Perché non molli tutto e basta?"

"Mi dispiace."disse Clark "Ma ho le mie ragioni per andare fino in fondo."

Clark si allontanò.

"Stai facendo uno sbaglio."disse Sasha.

"Sembrerebbe una minaccia."disse Clark voltandosi "Tu non sai perché quelle api hanno assalito

Paul e Felicia,vero?"

"Mi stai accusando di qualcosa,Clark?"disse lei.

"No,ma trovo molto curioso che le vittime siano entrambe candidate a queste elezioni."disse

Clark"Credo che ci sia un responsabile."

Sasha si imbestialì.

Poco dopo Clark era seduto al Taloon con una serie di fogli sul tavolo e fu raggiunto da Lana che si

sedette vicino a lui e portò 2 tazze.

"Ah,cominciamo bene."disse Lana.

"Ho già cestinato 2 versioni."disse Clark "Non riesco a trovare nulla che sia all'altezza."

"Non preoccupartene troppo,devi solo dire cosa credi,fatto questo è facile."disse Lana.

"Allora ho ancora tanto lavoro da fare."disse Clark.

"Non tanto quanto ne ho io qui."disse Lana.

"Lana,io...io lo so che per te è un momentaccio,ma quello che hai fatto è straordinario."disse Clark.

"Questo doveva essere l'inizio."disse Lana "Il mio sogno era quello di ristrutturare il vecchio

cinema,il proiettore,lo schermo e i vecchi film."

"Tutti tranne il Padrino."disse Clark.

Lana rise "Coraggio Clark,torniamo al tuo discorso,ora devi decidere a che cosa credi."

"Nei miei amici e nei loro sogni."disse Clark.

"E sei quei sogni crollano miseramente?"disse Lana.

"Non succederà,Lana,non finché ci sarò io a impedirlo."disse Clark.

"Grazie Clark."disse Lana che si guardò intorno "Hai sentito anche tu?"

"Si,sembra che venga da li."disse Clark che guardò una parete in cima alle scale,poi il rumore si

intensificò e andò in un'altra zona "E anche da li."

"Che cos'è?"disse Lana.

Clark usò la vista a raggi x,vide le api muoversi nei condotti,la prese per mano e si alzò

correndo"FORZA!

VIENI CON ME!"

Le api iniziarono ad uscire dalle grate sulla parete e Lana urlò.

"CHE SUCCEDE CLARK?"disse Lana che fu portata in uno stanzino.

"RESTA QUI!"urlò lui che chiuse la porta,poi corse a super velocità e si nascose dietro una porta.

Le api entrarono nella stanza,lui chiuse la porta,strappò un tubo dalla parete e da esso uscì un getto

di vapore gelido che ghiacciò le api,uccidendole e congelando le mani anche a lui.

La stanza era del tutto congelata e Clark si guardò intorno.

Poco dopo Clark era seduto sotto il portico della casa di Lana insieme lei.

"Non riesco a capire come non ti abbiano punto."disse Lana.

"Avrò la pelle dura."disse Clark.

"L'assicurazione sarà più dura della puntura."disse Lana "Però sto bene grazie a te.

Ecco Nell."

Una macchina si fermò sul posto.

"Sono stato molto bene stasera."disse Clark.

"Già,dovremmo farlo più spesso."disse Lana ridendo.

"Davvero stai bene?"disse Clark.

"Mi dispiace per il tuo discorso."disse Lana.

"Non dirlo neanche."disse Clark "La cosa da fare è trovare Sasha."

"Credi che lei centri qualcosa?"disse Lana.

"Si."disse Clark "Ma non so come controlla le api."

"Dovresti parlarne con Chloe."disse Lana.

"Non ci parlo ultimamente."disse Clark "Lo sai che non mi ha sostenuto."

"Beh,se fossi stata al suo posto forse avrei fatto la stessa cosa."disse Lana "Cerca di essere

obbiettiva e appoggia la persona che ritiene più qualificata per quel lavoro."

"Si,però io..."disse Clark.

"Clark,hai detto di credere nei tuoi amici."disse Lana "Lei ha fatto quello che riteneva giusto."

Il giorno dopo Clark si recò alla casa ad un solo piano ed entrò chiudendo la porta,poi iniziò a

camminare.

Chloe gli mise una mano sulla spalla e lui si voltò di scatto.

Lei indossava una camicia rosa.

"Chloe."disse Clark.

"Lana mi ha detto tutto,grazie per avermi chiamata."disse Chloe.

"Mi dispiace."disse Clark.

"Non sono arrabbiata."disse Chloe.

"Chloe io...io non ce l'ho con te per l'articolo voglio dire."disse Clark.

"Grazie."disse lei"È anche colpa mia."

"È che non mi piace litigare con te."disse Clark.

"Già,non piace tanto neanche a me."disse Chloe sorridendo.

"In quest'ultimo anno sono cambiate molte cose nella mia vita, con i miei genitori,con Lana...ma

con te non è cambiato niente e ne sono contento."disse Clark.

"Anche io."disse Chloe guardandosi intorno e delle gocce di miele caddero sulla giacca blu di

Clark.

"Questo sembra miele."disse Clark e Chloe illuminò il soffitto con la torcia.

"Già,è ciò che in genere si trova in un alveare."disse Chloe.

L'intero soffitto era coperto da una sostanza arancione solida e con delle stalattiti e costruzioni fatte

dalle api.

"Non dirmi che tutto questo è opera di Sasha."disse Clark.

"No,l'hanno fatto le sue api."disse Chloe.

"Come fa a controllarle?"disse Clark.

"Credo che riesca ad emanare qualcosa chiamato Feromone Mandibolare della Regina."disse Chloe.

"L'ha assimilato quando venne attaccata?"disse Clark.

"Beh,fu punta per più di 100 volte."disse Chloe guardandosi intorno "Erano api da miele e i medici

non le davano speranze perché era allergica."

"E la considerarono una guarigione miracolosa?"disse Clark.

"Niente affatto e neanche io."disse Chloe "Finché non ho scoperto che l'incidente era accaduto nella

gola di Shuster."

"È il cratere più profondo della città."disse Clark.

"Già,sei tu l'esperto di meteoriti."disse Chloe "Da allora è diventata l'ape regina dell'alveare."

"E tutte le api dello stato prendono ordini da lei."disse Clark.

"La nostra scuola sta diventando il suo alveare privato."disse Chloe.

"Dobbiamo trovarla."disse Clark "Se non verrà eletta per la scuola saranno guai seri."

"E anche per lei."disse Chloe "Le api non sono sempre fedeli.

Se perdesse il controllo non emanerebbe più feromoni e...e verrebbe attaccata."

Lex era seduto al Taloon con addosso il lungo giaccone nero quando entrò Carrie.

"Mi aspettavo un posto più riservato."disse Carrie.

"Beh,negli ultimi tempi questo locale lo è."disse Lex e lei si sedette.

"Grazie per questo incontro,prenderò solo pochi appunti."disse lei che prese un taccuino e una

penna.

"Come sta andando l'articolo?"disse Lex.

"La gente ti vedrà sotto una luce nuova."disse lei.

"Si,ne sono convinto."disse Lex prendendo un foglio"Mi è capitato di leggere una prima stesura."

"Come l'hai avuto?"disse lei.

"Ho le mie fonti."disse Lex "Non è affatto lusinghiero come avevi promesso."

"È leale e accurato."disse lei.

"Tu hai stravolto quello che io ti ho detto."disse Lex.

"Il mio professore di giornalismo dice che per abbattere un gigante devi conoscere il suo tallone

d'Achille."disse lei "Il tuo è l'ego."

"Vi insegnano cose interessanti al Comunity College del Tennessee."disse Lex.

"Pensi che dovrei essere spaventata perché hai preso informazioni su di me?"disse lei "Non ho

niente da nascondere."

"Quanto ti ha pagata mio padre?"disse Lex.

"Tu sei un vero paranoico."disse lei.

"Allora perché vuoi screditarmi?"disse Lex.

"Perché mi si conosca come una giornalista d'assalto e tu sei un personaggio molto in vista."disse

lei.

Lex sorrise e si mise una mano sulla bocca "Quanti soldi vuoi per far sparire questo articolo?"

"A differenza delle tue sgualdrine io non sono in vendita."disse lei alzandosi "Addio Lex."

La donna andò via "E grazie per essere stato il primo."

Sasha entrò nel fienile dei Kent,poi si trovò Clark davanti improvvisamente.

"Volevi vedermi?"disse Sasha.

"Ho deciso di ritirare la mia candidatura."disse Clark "Volevo che fossi la prima a saperlo."

"Bene,sono contenta che tu abbia preso questa decisione."disse Sasha "Il fatto che i nostri compagni

potessero votare per uno qualunque di voi prova che a loro serve un vero leader.

Ora ne avranno 1."

Lei si allontanò.

"Faresti di tutto pur di vincere vero?"disse Clark voltandosi "Anche mandare i tuoi avversari

all'ospedale."

Lei si fermò e si voltò "Adesso capisco.

Tu non hai abbandonato affatto."

Lui si avvicinò "Sei tu che comandi le api?"

"E anche se fosse?"disse lei "Anche se la polizia ti credesse,non potrebbe fermarmi.

Nessuno può."

"E se lo faccio io?"disse Clark avvicinandosi.

Lei sorrise "Ti piacerebbe,vero?

Per questo mi hai fatta venire qui."

Sasha camminò "Non mi fai paura Clark."

Sasha chiuse gli occhi.

"Che stai facendo?"disse Clark.

Lei aprì gli occhi.

"Ti insegno che la politica è basata sul sacrificio."disse lei che chiuse gli occhi.

"Dove le stai mandando?"disse Clark afferrandola.

"Tu avrai anche la pelle dura,ma tua madre?"disse lei.

Marta era sul trattore in un prato,spense il motore vedendo lo sciame avvicinarsi,poi scese e

corse.

Clark la vide correre,si mosse a super velocità,la afferrò,la portò verso la botola di legno della

cantina dove era l'astronave,la aprì e ci si chiuse dentro.

"Mamma,tutto bene?"disse Clark.

"Si,grazie a Dio."disse lei "Non avevo mai visto le api comportarsi in quel modo.

Dove saranno andate?"

Sasha tornò a casa e trovò Clark all'interno.

"Che cosa ci fai qui?"disse Sasha "Come sta tua madre?"

"Mia madre sta bene."disse Clark "È finita,Sasha."

"Oh,per niente!"disse lei "Ho ancora il mio discorso da fare.

Ricordati che sarò davanti ad un mucchio di gente e sai cosa sono capace di fare se provi a

fermarmi."

Lui la afferrò per un braccio "Ora devi smetterla.

Niente vale la salute delle persone."

"Io devo vincere,Clark."disse Sasha indietreggiando "I miei dicono che al mondo ci sono 2 tipi di

persone:i leader e i seguaci.

E loro vogliono che io diventi una leader,quindi..."

Sasha vide che le api iniziavano a battere in massa contro le finestre.

"Devi assolutamente fermarle."disse Clark.

"Non gli ho detto io di tornare indietro."disse Sasha "CHE STA SUCCEDENDO?"

Le finestre furono sfondate.

"TI PREGO AIUTAMI!"disse lei aggrappandosi a Clark "SONO ALLERGICA ALLE API!

MI UCCIDERANNO!"

Lei perse i sensi.

Lui si mosse a super velocità,prese un cacciavite e lo scagliò contro delle bombole a gas,poi si mise

su di lei.

Tutta la struttura esplose e crollò.

Clark emerse dalle macerie e prese in braccio Sasha "Ti porto in ospedale."

Poco dopo Clark era al Taloon e vedeva un cartello con su scritto che il vincitore era Paul.

Il locale era pieno di palloncini e di gente.

Clark indossava una camicia rossa,mentre Pitt ne aveva una azzurra.

"Non capisco come tu abbia potuto perdere malgrado il ritiro di Felicia e Sasha."disse Pitt "Dove ho

sbagliato?"

"Tu hai fatto un buon lavoro,ci siamo divertiti,abbiamo conosciuto tanta gente e avremo magliette

per una vita intera,Pitt."disse Clark.

Chloe scattò una foto.

Indossava una maglietta arancione scollata,pantaloni neri e scarpe nere.

"Ti prego,dimmi che non è per il giornale."disse Pitt.

"Lo faccio per Paul."disse lei "Visto che non ha potuto partecipare alla festa in suo onore,mi ha

chiesto qualche foto."

"Chloe,avevi ragione a sostenerlo,era il più qualificato tra i candidati,io mi sono fatto prendere dalle

manie di protagonismo."disse Clark andando ad un tavolo con sopra un recipiente con dentro dei

dolcetti.

"Non darti le arie perché il tuo candidato ha vinto."disse Pitt.

"Beh,il mio candidato ha vinto,ma il mio amico ha perso."disse Chloe "Comunque sono molto

orgogliosa di te,Clark."

"Perché?"disse Clark.

"Perché mantieni la tua dignità anche nell'ora della sconfitta e questa è una qualità che hanno solo i

grandi."disse Chlo risero.

"Quanta gente."disse Lex che andò al bancone di Lana.

"Avremo ancora molte serate come questa."disse Lana.

"Come fai a saperlo?"disse Lex.

"Diciamo che ho dato ascolto ai consigli di qualcuno."disse Lana "Leggi il giornale a pagina 3

domani."

"Puoi anticiparmi qualcosa?"disse Lex.

"Sembra che un certo locale abbia avuto dei guai con il dipartimento della salute e che abbia cercato

di insabbiare la cosa."disse Lana.

"E tu come l'hai saputo?"disse Lex.

"Me l'ha detto un fornitore e Chloe ha chiesto ad un amico giornalista di indagare."disse Lana "È

tutto vero."

"Grande strategia."disse Lex "Sono sbalordito."

Lana prese il vassoio.

Clark arrivò al bancone.

"Ehi,mi dispiace per le elezioni."disse Lex.

"Mio padre dice che impariamo di più quando perdiamo."disse Clark.

"E tu cos'hai imparato?"disse Lex.

"Che non sono adatto a fare il politico."disse Clar risero "È come se avessi una doppia

personalità."

"Non devi essere eletto ufficialmente per cambiare il mondo,Clark."disse Lex.

"Hai mai pensato di entrare in politica?"disse Clark.

"Solo per diventare presidente."disse Lex.

"Potrai riprenderti il tuo slogan."disse Clark.

"Ne faccio a meno,puoi tenerlo."disse Lex.

Poco dopo Carrie,con un lungo abito nero,entrò nello studio di Lex.

"Signorina Carrie."disse lui che era alla libreria di sopra "Grazie per essere venuta."

"Probabilmente non avrei dovuto,ma questa non me la volevo perdere."disse Carrie prendendo un

registratore e lui scese "Ti dispiace se registro la nostra conversazione?

Per la sicurezza di entrambi,naturalmente."

"Fai come credi."disse Lex "È mia intenzione congratularmi con te."

Lei si sedette e lui prese l'attizzatoio dal camino.

"Sono ammirato."disse Lex "Mi avete preso quando ho abbassato la guardia."

"Questa è la fase in cui cerchi di ricattarmi per farmi cambiare quello che ho scritto?"disse lei.

"Non mi sogno ne di corromperti,ne di farti cambiare una sola virgola."disse Lex "Mio padre dice

che è quando si inizia a parlare di te che bisogna preoccuparsi."

"Allora siamo d'accordo."disse lei.

"Però ho sentito che al Giornal c'è un posto di capo redattore vacante."disse Lex sedendosi.

"Io lavoro li."disse lei "Se fosse come dici lo saprei."

"Non conosciamo le stesse persone."disse lui "Tu puoi far pubblicare il tuo articolo parola per

parola oppure da domani puoi ricoprire una carica più prestigiosa.

Scegli tu."

"Dov'è l'inganno?"disse lei.

"Non c'è inganno."disse Lex "Si,forse 1.

Se qualcuno dovesse ricattarti tu avresti qualcosa da nascondere."

"Non capisco chi è peggio."disse lei "Tu o tuo padre."

"Cosa gli dirai quando saprà che hai distrutto l'articolo?"disse Lex.

"Chi ti dice che io lavori per lui?"disse lei.

"Per favore."disse Lex "Io non ho mai insultato la tua intelligenza,perché insulti la mia?"

"Gli dirò che ho avuto un'offerta che non ho potuto rifiutare."disse lei.

Lex tese la mano destra e lei la strinse.

La stessa notte Clark era al piano superiore del fienile e toglieva i cartelli con su scritto di votarlo.

"Stai smontando tutto?"disse Lana che arrivò.

Lei indossava una maglietta gialla.

"Già,torna ad essere solo un fienile."disse Clark.

"Non abbiamo parlato molto al Taloon,ma era così affollato."disse lei.

"Beh,ma è stato meglio così."disse Clark "Penso che sia un buon segno."

"Si,lo so,lo è,ma non so se mi piace quello che ho fatto,aver giocato sporco sul lavoro."disse Lana.

"Forse perché non sei una mafiosa."disse Clark.

"Ho dovuto scegliere tra la cosa giusta e il successo."disse Lana "La cosa strana è che...mi è quasi

piaciuto essere spietata."

"Lana Lang sedotta dal lato oscuro,chi l'avrebbe mai detto."disse Clark e lei sorrise "Capita a tutti.

Per la corsa al successo avevo dimenticato i miei veri ideali."

"Poi l'hai scritto il discorso?"disse Lana.

"Si,anche se non lo sentirà mai nessuno."disse Clark.

"Potrei sentirlo io."disse Lana.

"Ah si?"disse lui "E quando?"

"Adesso."disse Lana.

"Adesso?"disse Clark perplesso.

"Certo, Clark."disse lei ridendo "Ti prego!

Ti prego!

Discorso!

Discorso!"

Lui andò a prendere un foglio e lei si sedette.

"Molti credono che rappresentare gli studenti non serva a niente,ma non è vero."disse Clark "Se

vogliamo cambiare il mondo per prima cosa dobbiamo cambiare noi stessi.

Mio padre dice sempre che la vita insegna qualcosa sia nella vittoria che nella sconfitta,così spero

che i miei validi avversari vogliano continuare a lavorare al mio fianco se dovessero perdere queste

elezioni..."