SMALLVILLE:DALL'OSCURITÀ
Un giorno Lana e Whitney erano su dei cavalli in un prato e galoppavano.
Lei aveva i capelli neri legati in 2 trecce,giaccone bianco,maglietta viola,jeans blu e stivali neri.
Lui aveva capelli neri,giaccone marrone,maglietta nera,jeans blu e scarpe nere.
Poco dopo i 2 cavalli si muovevano lentamente.
"Era tanto tempo che non lo facevamo."disse Lana.
"Già."disse Whitney.
"Però è bello,non credi?"disse Lana "Fare qualcosa che ti distragga da..."
"Tranquilla,lo puoi dire,non ti interromperò."disse Whitney "Scusa,negli ultimi tempi sono stato
distante."
Lui le prese la mano.
"Devi dirmi qualcosa?"disse lei.
"Già."disse Whitney "E vorrei una risposta sincera.
Vieni con me al ballo di fine anno?"
Lei rise "Certo.
Era scontato."
"Io non do più niente per scontato ormai."disse Whitney.
Un'esplosione spaventò il cavallo di Lana.
I 2 videro del fumo da dietro gli alberi ,andarono a legare i cavalli alla staccionata e corsero,mentre
arrivava la polizia e i pompieri che spegnevano una conduttura che aveva preso fuoco.
Lo sceriffo prese la radio "Conduttura di gas incendiata.
Statale 12,diciottesimo miglio,passo."
I 2 arrivarono sul posto.
Lana vide un altro tubo che tremava.
"Guarda,Whitney."disse Lana indicando il tubo.
I 2 videro dei pompieri che giravano delle manopole di un tubo verticale.
"EHI!"urlò Whitney.
"FERMI!"urlò l'altra.
"Lana..."disse Whitney che andò verso di loro.
"Che vuoi fare?"disse lei.
"Va via!"disse Whitney "CORRI!
CORRI!"
Whitney arrivò dai pompieri "Ehi!
Guardate quel tubo."
Il ragazzo indicò un tubo rosso che tremava.
"ANDIAMOCENE VIA!"disse un pompiere.
"LANA!"urlò Whitney che venne portato via "VA VIA!
SCAPPA!"
Lana si voltò e corse,ma un esplosione enorme la fece finire a terra.
Dei frammenti di roccia verde le caddero vicini e sul corpo.
"LANA!"urlò Whitney dietro una macchina.
"A TERRA!"urlò un pompiere che gli prese la testa e lo abbassò.
Ci fu una seconda esplosione più grande.
Poco dopo 2 poliziotti la soccorsero.
"LANA!"urlò Whitney che arrivò sul posto.
Poco dopo Clark arrivò in ospedale.
Indossava un giaccone chiaro,camicia blu a quadretti bianchi,jeans blu e scarpe nere.
Entrò nella stanza dove Lana dormiva e trovò Whitney seduto vicino al letto.
Lui indossava una maglietta verde scuro.
"L'ho appena saputo."disse Clark "Sta bene?"
"Si."disse Whitney "Le hanno somministrato un sedativo."
"E tu come ti senti?"disse Clark.
"Beh,speravo di non vedere più ospedali per un po'."disse Whitney.
Chloe arrivò sul posto.
Aveva una giacca grigia,maglietta bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
"Ehi."disse Clark vedendo che lei gli aveva messo una mano sul bicipite destro.
I 2 uscirono.
"Io...credevo fossi in viaggio per Metropolis."disse Clark.
"Ah,è solo un impiego estivo."disse Chloe "Posso farne a meno."
"Hai aspettato settimane per quel colloquio al Planet."disse Clark.
"Lo so,è che non me la sento di partire proprio adesso."disse Chloe.
"Lana starà bene."disse Clark "Ha solo una commozione cerebrale."
"Ok,se vuoi puoi trovarmi da mia cugina,chiamami subito se qualcosa non va."disse Chloe.
"Per un giorno solo ce la faremo."disse Clark.
"Puoi farmi gli auguri."disse lei.
"Non ti servono."disse lui che le accarezzò la spalla.
"Allora...ciao."disse lei andando via.
"Ciao."disse lui tornando dentro "Vuoi una tazza di caffè?"
"Si."disse Whitney che diede un bacio sulla fronte di Lana.
Chloe uscì dall'ospedale.
Lana sognò Chloe che usciva,poi aprì gli occhi.
Chloe si fermò tra le macchine,prese le chiavi e tentò di aprire lo sportello,ma una figura con i
guanti le mise un panno sul volto e la addormentò.
Lana si spaventò e si mise seduta "OH!
CHLOE!"
Il giorno dopo Jonathan aggiustava le tubature sotto il lavandino,mentre Marta parlava al telefono.
Jonathan indossava un giubbetto di jeans blu,maglietta bianca,jeans e scarpe nere.
Marta indossava una maglietta rossa,pantaloni marroni e scarpe nere.
"D'accordo,le farò sapere."disse Marta "Arrivederci."
Clark scese le scale con un libro in una mano e il giaccone nero nell'altra.
Indossava la camicia chiara a quadretti neri,jeans blu e scarpe nere.
"Chi era?"disse Clark "L'idraulico?"
"No,la tua scuola."disse Marta "Niente di cui preoccuparsi.
Stanno cercando delle persone per il ballo di fine anno."
"Ah... e che hai detto?"disse Clark facendo lo zaino.
"Che non hai neanche mai sfiorato l'argomento."disse Marta.
"Non riesco a vedermi con abito e limousine e comunque ad un ballo si usa andare con
qualcuno."disse Clark.
"Motivo per cui si usa chiederlo a qualcuno."disse Marta.
"Marta."disse Jonathan "Lascia stare,eh.
Clark,puoi smontarmi il tubo di scarico?"
"Ah...si papà."disse Clark che staccò il tubo e glie lo diede.
"Grazie."disse Jonathan.
"Allora...lo chiederai a Chloe o qualcun'altra?"disse Marta.
"Ehm...è più forte di lei,figliolo."disse Jonathan andando via "Non usare il lavandino finché non
torno."
"Non lo so ancora."disse Clark.
"Hai detto che provi qualcosa per lei."disse Marta.
"Non è Chloe il problema."disse Clark.
"Non puoi passare la vita soltanto ad aspettare Lana."disse Marta.
"Ma se mi vede con un'altra è come se le dicessi che la porta è chiusa."disse Clark.
"La porta è chiusa Clark."disse Marta "Devi ammetterlo."
Lex bussò alla porta.
Indossava una giacca nera,camicia blu,scarpe nere e pantaloni neri.
"Ciao Lex,entra pure."disse Marta.
"Scusate l'intrusione."disse Lex "Dovrei parlare con lei e con il signor Kent."
"Oh...ora lo chiamo."disse Marta.
"Hai fretta?"disse Lex.
"Già."disse Clark uscendo "Mi occupo del Torch mentre Chloe e fuori città.
Ti raggiungo dopo."
Clark uscì.
"Ciao Lex."disse Jonathan tornando con un tubo.
"Salve."disse Lex.
"Che volevi dirmi?"disse Jonathan.
"La nostra stima dei danni finalmente si è conclusa."disse Lex.
"Ah,non credevo di vivere abbastanza a lungo."disse Jonathan.
"Il responsabile della fuga di materiale non era esattamente un addetto della Luthor
Corporation."disse Lex "C'è stato qualche passaggio in più.
E c'è stato qualche incidente sfortunato e anche se le vostre perdite non possono essere risarcite solo
con il denaro...spero che questo vi aiuti."
Lex gli diede una busta.
Jonathan la aprì "Ah...apprezzo il gesto ma...spero di non ricevere un trattamento speciale per la tua
amicizia con Clark."
"Le assicuro che l'amicizia non centra per niente."disse Lex.
"Sei davvero gentile Lex."disse Marta.
"In realtà no."disse Lex "L'assegno corrisponde al valore delle mandrie e dei pascoli che avete
perso.
Non vi offenderei considerandovi debitori,voglio che tra noi non ci siano equivoci riguardo al
passato."
Jonathan sorrise e strinse la mano a Lex.
Clark arrivò a scuola e andò al Torch dove tentò di smontare una radio con un cacciavite.
Lana entrò nel giornale.
Indossava una giacca chiara,maglietta verde,pantaloni blu e scarpe nere.
"Ciao."disse Clark "Come ti senti?"
"Meglio."disse Lana "Fa male solo se cammino,mi siedo o respiro."
"Sono sorpreso di vederti,è più difficile uscire da un ospedale che da una prigione."disse Clark.
"A dire la verità cercavo Chloe."disse Lana.
"Non è qui."disse Clark "Tornerà da Metropolis questa notte."
Clark si sedette.
"La sostituisci?"disse Lana.
"In senso molto lato."disse Clark "Scanner e stampante si sono inceppati.
E sono in ritardo con il programma per il ballo.
Chloe va via un giorno e il Torch entra nel panico."
"Così non ti perderemo per l'affascinante mondo del giornalismo."disse Lana "L'hai sentita Chloe?"
"Le ho lasciato un messaggio sul cellulare."disse Clark "Sarà occupata a convincere quelli del
Planet che non possono fare a meno di lei.
Che cos'hai?"
"Ho fatto un sogno su Chloe che non riesco a togliermi dalla testa."disse Lana "È surreale,lo so,ma
ho sognato che veniva aggredita fuori dall'ospedale.
Che dici?
Sembro matta?"
Clark si alzò "Ti ha impressionato."
"Mi sembrava di essere li con lei."disse Lana "Andava verso la sua macchina,tirava fuori le sue
chiavi dalla borsa rossa con le farfalle..."
Clark spalancò gli occhi.
"Cosa c'è?"disse Lana.
"Lei aveva quella borsa rossa quando ha lasciato l'ospedale."disse Clark "Pensi che dovrei chiamare
suo padre?"
"Forse sono i postumi dell'incidente."disse Lana "Non voglio spaventarlo solo perché ho preso dei
sedativi."
"Magari era solo un incubo."disse Clark.
"Già,a più tardi."disse Lana uscendo.
Lex aveva il biliardo pieno di carte e ci girava intorno.
Aveva la camicia azzurra,pantaloni neri e scarpe nere.
Roger entrò nella stanza.
Indossava una giacca grigia,camicia nera,cravatta chiara,pantaloni grigi e scarpe nere.
In mano aveva un giornale.
"Lex?"disse Roger.
"Visto che non ti ho chiamato e che di recente a Smallville non è nata nessuna pecora a 3
teste,perché l'inquisitore è in città,Roger?"disse Lex.
"Dobbiamo parlare."disse Roger.
"Ah,tu stai sbagliando."disse Lex.
Roger lesse il giornale "Sembra che tu abbia fatto dei regali alla concorrenza."
Roger mise il giornale sul biliardo "Credevo che il patto fosse chiaro:tu mi dai le storie e io ti do le
informazioni."
"Lex Luthor,una stella crescente."disse Lex leggendo il giornale.
"Cosa ha fatto Carrie per te che io non potessi fare?"disse Roger.
"Mi ha fatto un lungo e bellissimo massaggio."disse Lex.
"Ah...beh scherza quanto ti pare,Lex."disse Roger "Questo vuol dire che dovrò prendere
l'iniziativa,sfruttare le mie piste.
C'è una storia qui a Smallville e ho intenzione di sfruttarla per farmi un nome."
Lex andò a versarsi da bere,poi si voltò "Credevo che i patti fossero chiari.
Non voglio che giri intorno ai Kent,ricordati che sono sotto la mia protezione."
"E che mi dici dei meteoriti?"disse Roger "Anche loro sono sotto la tua protezione?"
"Cos'hai trovato?"disse Lex.
"Ho trovato un uomo che ha un punto di vista interessante sulla pioggia di meteoriti."disse
Roger"Afferma di aver visto qualcosa che cadeva dal cielo."
"Come tutti noi."disse Lex.
"Già,ma non così bene."disse Roger che mise una cartellina sul tavolo.
"Se credi che ti abbia offeso perché lo racconti a me?"disse Lex.
"Per avere l'intera storia servono denaro e conoscenze."disse l'uomo "E io ho un difetto:ci tengo a
concludere i miei affari.
Preparati a ringraziarmi."
Roger andò via.
Lex prese la cartellina e lesse dei fogli.
Clark tentò di accendere il trattore rosso,ma senza successo.
Jonathan si avvicinò e Clark diede un pugno alla placca di metallo alla sua destra abbozzandola.
"Ehi!"disse Jonathan scavalcando la recinzione "Clark!
Calmo.
È nella nostra famiglia da tanto tempo."
"Quest'affare non vuole partire."disse Clark che tentò di accendere il motore.
"Clark..."disse Jonathan afferrandogli la mano "Che cos'hai figliolo?"
"Sono preoccupato."disse Clark.
"Vedrai che Chloe chiamerà da un momento all'altro e ti sarai preoccupato per niente."disse
Jonathan.
"Si,sono contento che ce ne liberiamo."disse Clark scendendo "Abbiamo passato più tempo ad
aggiustarlo che ad usarlo."
"Ah,sono sicuro di non essere pronto a mandare in pensione la vecchia carretta."disse Jonathan.
"Ma ora possiamo comprarne uno nuovo."disse Clark.
"In realtà non ho deciso se incassare l'assegno."disse Jonathan.
"Lex ha cercato di fare la cosa giusta."disse Clark.
"Lo so che non vuole comprarmi,sta solo cercando di risarcire i danni che crede di aver fatto."disse
Jonathan camminando "Hai ragione,non ho motivi di dubitare di lui,solo che...qualcosa mi dice che
dovrei."
"Lex non è perfetto,questo lo so."disse Clark "Ma sbattergli la porta in faccia tutte le volte,serve a
farlo diventare davvero come tu credi che lui sia."
"Come mai sei così saggio?"disse Jonathan.
"Chiedi a mio padre."disse Clark.
"Ci dormirò sopra."disse Jonathan.
Clark arrivò al Taloon trovando Pitt.
Clark indossava il giaccone blu,camicia bianca,con quadretti marroni,jeans e scarpe nere,Pitt
indossava un giaccone chiaro,camicia rossa,jeans blu e scarpe nere.
"Ehi,Clark."disse Pitt avvicinandosi.
"L'hai sentita Chloe?"disse Clark.
"No,ma se al Planet sanno cos'è meglio per loro dovranno prenderla."disse Pitt.
"Speravo chiamasse per sapere come andava al Torch."disse Clark.
"Ah,magari l'hanno già assunta e in questo momento stanno festeggiando."disse Pitt.
Clark si sedette davanti al bancone.
"Allora ti ho già detto che Erica Fox verrà al ballo con me?"disse Pitt.
"Diverse volte,si."disse Clark.
"Ah,la ragazza più bollente della scuola."disse Pitt "Giusto perché tu lo sappia."
"Grazie."disse Clark.
"Vuoi sapere come ho fatto?"disse Pitt "Certo che lo vuoi.
Glie l'ho chiesto.
Dovresti provarci,Clark,ad uscire dal guscio,è in gioco il tuo futuro.
Vado a prenotare la mia limousine per il ballo dove incidentalmente...io porterò Erica Fox!"
Pitt andò via.
"Grande novità."disse Clark.
Lana arrivò con un vassoio con una tazza.
Aveva una maglietta azzurra senza maniche,jeans blu e scarpe nere.
"Notizie dell'intrepida reporter?"disse Lana.
"Ho chiamato il padre,ma era ad un seminario."disse Clark "Sono sicuro che sta bene."
"Si,anche io."disse Lana.
"Ehi…i biglietti per il ballo si possono prendere anche qui?"disse Clark vedendo una lavagna
"Grande idea."
"Con chi ci vai?"disse Lana.
"Sto pensando a qualcuno."disse Clark.
"Beh,pensa in fretta però."disse Lana andando via "A nessuno piace saperlo all'ultimo secondo.
Tanto meno a Chloe."
"Perché pensi che inviterò Chloe?"disse lui e Lana rise allontanandosi.
Lana si bloccò avendo una visione dove vedeva degli animali finti in sacchi di plastica appesi al
soffitto,poi vide degli specchi di varia dimensione.
Tra gli specchi c'era Chloe che aveva una benda nera sugli occhi,aveva le mani legate dietro
la schiena e anche i piedi legati.
Era seduta a terra su una coperta.
Lana vide una porta di metallo,con buchi circolari e una mano coperta da guanti che la chiudeva.
L'uomo si guardò allo specchio e Lana vide che il suo volto era coperto da una maschera nera,simile
a quella della swat della polizia.
L'uomo diede un pugno allo specchio.
Lana fece cadere il vassoio.
"Lana?"disse Clark alzandosi.
"È successo ancora."disse Lana.
"Che cos'hai visto?"disse Clark.
"Ho visto Chloe."disse Lana "Qualcuno l'ha rapita.
Devi credermi,Clark."
L'uomo coperto da una tuta nera stava saldando un pezzo di metallo.
Le pareti della stanza erano di metallo,con delle luci rettangolari orizzontali a metà parete.
Nella stanza c'erano dei tavoli pieni di attrezzi da lavoro.
Chloe tentò di tagliare il nastro adesivo che le legava i polsi strusciandolo contro una placca di
metallo orizzontale "Andiamo Chloe!
Se insisti ce la fai!
Forza Chloe!
Non può finire così."
Lei si liberò le mani e si tolse la benda dagli occhi,poi si tolse il nastro adesivo dalle caviglie e si
alzò.
Iniziò a camminare tra gli animali appesi e si affacciò alla porta dove c'erano i buchi vedendo che
l'uomo non c'era più.
Lui la afferrò alle spalle e le fece un'iniezione sul collo,stordendola,poi aprì la porta mostrandole
una bara di metallo.
"Casa,dolce casa."disse l'uomo.
Lei si addormentò.
Il padre di Chloe condusse i poliziotti al Taloon.
L'uomo aveva una giacca grigia,pantaloni neri e scarpe nere.
"Eccoli li."disse l'uomo "Salve ragazzi,ho portato lo sceriffo perché volevo che parlaste anche con
loro."
"Ha notizie di Chloe,signor Sullivan?"disse Clark.
"No,non l'ho sentita per tutto il giorno,comincio ad essere preoccupato."disse l'uomo "A casa di sua
cugina c'è la segreteria."
"Lei ha delle prove che Chloe sia stata rapita?"disse lo sceriffo.
"Soltanto una visione."disse Lana.
"Una visione."disse l'altro agente.
"Lana ha visto Chloe che veniva rapita."disse Clark.
"Lei dovrebbe chiamare gli amici del paranormale,non noi."disse l'altro agente.
"Perché pensa che sia lei?"disse lo sceriffo.
"Ho visto Chloe bendata e legata in una stanza buia."disse Lana.
"Oh guarda,è un peccato che non abbia visto qualcosa di più interessante come un indirizzo dove
trovarla."disse l'uomo.
Il telefono del padre squillò e lui rispose "Scusatemi."
"Signorina Lang,lei è molto scossa per quello che è successo ieri."disse lo sceriffo "È sicura di
sentirsi bene?"
"Pensa che abbia le allucinazioni."disse Lana "Mi sembrava di essere li,come se vedessi con gli
occhi del rapitore."
"Le prometto che prenderemo la cosa sul serio e indagheremo."disse lo sceriffo.
"Grazie."disse il padre attaccando il telefono.
"Signor Sullivan che cosa c'è?"disse Clark.
"Hanno trovato la macchina di Chloe."disse l'uomo "Era abbandonata nel bosco."
Il giorno dopo Lex era in macchina e si avvicinò alla villetta di un uomo che aveva il capanno
vicino.
Dall'auto scese anche Roger.
Lex indossava il cappotto nero lungo "Fin'ora non mi hai colpito."
Roger mise un piede in una pozza "Risparmia i giudizi per 5 minuti."
Un uomo uscì dalla casa.
Aveva i capelli neri,giaccone rosso,camicia gialla,jeans e scarpe nere.
"A partire da ora."disse Lex.
"Signor Coleman."disse Roger "Il signor..."
"Lex Luthor."disse l'uomo "Lo so chi è."
"È interessato alla sua storia."disse Roger "12 anni fa,Eddie Coleman aveva più clienti di quanti
potesse servirne,trascorreva 8 ore al giorno sopra i campi di tutta Smallville."
"E poi?"disse Lex.
"E poi mi hanno tolto la licenza."disse l'uomo.
"Come mai l'hanno fatto?"disse Lex.
"Hanno deciso che non avevo più la testa a posto per volare,perché non riuscivo a tenere la
boccaccia chiusa."disse lui.
Lex fece alcuni passi verso l'aereo nel prato "Quanto costava la mietitura,signor Coleman?"
"600 dollari al giorno."disse lui.
Lex prese i soldi "Mi piacerebbe ascoltare la sua storia."
L'uomo prese i soldi "Ero sul mio aereo...per mietere i campi dei Backer,50 acri di grano tenero.
Ed è successo."
"I meteoriti?"disse Lex.
"C'è stato come un enorme lampo."disse lui "Ero sicuro che sarei morto proprio li.
Poi 1...mi ha mancato di circa 3 metri e mezzo.
Stava arrivando giù dritto…e invece ha virato prima di cadere."
"Non sembrerebbe un meteorite."disse Lex.
"Io gli aerei li conosco meglio di qualunque cosa."disse l'uomo "Dal modo in cui si muoveva,quella
era un'astronave."
"E lei l'ha vista schiantarsi?"disse Lex.
"Non ho detto di averla vista schiantarsi."disse Coleman "Un paio d'ore dopo...sono andato a
cercarla.
Scomparsa."
"Magari era bruciata."disse Lex.
"Oppure l'hanno portata via."disse l'uomo "Nessuno mi crede.
Ho dato al signor Nixon una mappa con il punto dell'avvistamento."
"Si,l'ho vista."disse Lex.
"Vuol dire che mi crede?"disse Coleman.
"È un'ottima storia."disse Lex "Grazie per il suo tempo,signor Coleman."
"Si,grazie."disse Roger che andò dietro a Lex "Ehi.
Devi essere contento,ti ho portato esattamente la storia che aspettavi,no?"
"Mi hai portato un disperato che ha una storia assurda."disse Lex "Esattamente quello che mi
aspettavo."
Lex guardò l'orologio "Scusa,Roger,non ho più tempo."
Lex salì in auto.
La notte seguente Clark era nel fienile,seduto su una valigia.
Lana lo raggiunse.
Indossava il giaccone chiaro.
"Notizie di Chloe?"disse Lana.
"Io e mio padre siamo andati con il signor Sullivan e la polizia..."disse Clark "... a cercarla nel
bosco,ma non abbiamo trovato niente.
Organizzeranno un'altra ricerca per domani mattina.
Tu come stai?"
"Per tutto il pomeriggio ho raccontato allo sceriffo quello che avevo visto."disse lei sedendosi sul
divano "Credono che io sia matta."
"Non mi sembri matta."disse Clark che si sedette.
"E a te come va?"disse lei.
"Continuo solo a sperare che Chloe salga quei gradini."disse lui"Fin'ora non mi ero reso conto
quanto contasse per me.
L'idea che potrei non rivederla più..."
"Clark,non devi pensare questo."disse Lana.
"Ricordo la prima volta che l'ho vista."disse Clark alzandosi "Era all'ottavo anno.
Si era appena trasferita da Metropolis e...le ero stato assegnato come tutore.
Per prima cosa ha voluto sapere dove comprare una copia del Planet per potersi tenere in contatto
con il mondo civilizzato."
Lana rise.
"Ha scoperto che vivevo in una fattoria e si è fatta invitare per poterla vedere con i suoi occhi."disse
Clark "Credeva fossi un amish."
Lana rise.
"Quando l'ho portata qui..."disse Clark sedendosi "...lei...mi ha baciato.
All'improvviso."
"E perché l'ha fatto?"disse Lana.
"Disse:"So che ci hai pensato tutto il giorno così leviamoci il pensiero e rimaniamo amici"."disse
Clark "Il mio primo bacio."
"È bello averlo fatto con qualcuno a cui tieni ancora."disse lei "Sono certa che la rivedrai Clark."
Lei si alzò e andò via,ma ebbe una visione dove vide un altissimo mulino di notte e a terra era
scavata una fossa.
La bara di metallo fu messa all'interno.
La parte frontale aveva un vetro a forma di croce e dietro c'era Chloe che piangeva.
L'uomo iniziò a seppellirla.
"Lana?"disse Clark alzandosi.
"L'ho vista di nuovo Clark!"disse Lana.
"Dove?"disse Clark.
"Sepolta."disse Lana "Ma è ancora viva."
"Hai visto dove si trova?"disse Clark.
"No,ma ho visto che c'era un mulino grande."disse Lana.
"Ho capito."disse Clark correndo "Ora cerco aiuto."
Chloe respirava a fatica nella bara e aveva accanto una luce verde fosforescente che iniziò a
spegnersi.
Clark corse a super velocità,con addosso il giaccone blu,poi si mosse a super velocità,salendo sul
mulino e guardando in basso con la vista a raggi x.
Vedendo la bara spalancò gli occhi,si mosse immediatamente e sfondò il suolo con un pugno,poi
estrasse la bara,aprendola.
"CHLOE!"urlò Clark vedendola svenuta "CHLOE!"
Lui la sollevò e lei rinvenne.
"Chloe,va tutto bene."disse Clark.
"Oh Clark!"disse lei accarezzandogli la testa e abbracciandolo "Clark!
Sapevo che eri tu!
Sei sempre tu!"
Lei iniziò a piangere.
Clark fu osservato da qualcuno che usava un binocolo.
Poco dopo Chloe era nel letto d'ospedale con il telefono "Grazie,lo apprezzo davvero.
Ah,devo attaccare,sono arrivati dei miei amici,arrivederci."
Lana entrò in quel momento.
"Ciao."disse Lana.
"Ciao."disse Chloe.
"Chi era?"disse Clark.
"Il Daily Planet."disse Chloe.
"Credevo non ci fossi andata all'appuntamento."disse Lana.
"Infatti,mi hanno chiamata per un'intervista."disse Chloe.
"E la farai?"disse Clark.
Chloe scosse la testa "Sai che desidero il mio nome sul Daily Planet,ma non così e poi ho pensato
che il Torch potrà avere l'esclusiva di quello che riuscirò a
scrivere non appena potrò uscire."
"Chloe,ti ricordi qualcosa?"disse Clark sedendosi sul letto.
"Mi ricordo che sono inciampata sui binari e...ricordo...centinaia di animali appesi al soffitto."disse
lei "Animali finti.
Ad ogni modo è dove mi tenevano fino a quando non mi hanno..."
Lei iniziò a piangere "Scusate ragazzi,adesso passa...sento il rumore della terra che cade sulla
bara...scusate…
Se non mi avessi trovato,non so cosa sarebbe di me."
"Non ringraziare me,ringrazia Lana."disse Clark.
"Già,devo dire che...che hai scelto il momento perfetto per dedicarti al paranormale."disse Chloe.
"Ora devi riposare."disse Clark.
Lei gli afferrò la mano "Clark?
Ti dispiacerebbe rimanere un po' con me?
Chiunque sia stato è ancora in giro."
"Certo che si."disse lui "Resterò fino a che ne avrai bisogno."
"Beh,allora penso che andrò."disse Lana "Ci vediamo domani."
"Ciao."disse Clark.
"Ciao."disse Lana.
"Ciao."disse Chloe.
Lana li guardò da fuori.
Clark fece una carezza a Chloe.
Lana se ne andò,poi ebbe una visione dove il rapitore la guardava da dietro le spalle,così si voltò,ma
non vide nessuno.
Il giorno dopo Jonathan prese un sacco vicino ad una recinzione.
Clark lo raggiunse.
Indossava il giaccone blu e la maglietta rossa.
"Ah...meno male che sei arrivato."disse Jonathan caricando il sacco sul pick up"Quanto sei rimasto
in ospedale?"
"Tutta la notte."disse Clark "Non ho avvertito il minimo sonno."
"Ah,di sicuro a Chloe ha fatto piacere."disse Jonathan.
"Ho paura che chi l'ha rapita sia ancora da queste parti."disse Clark prendendo un sacco.
Jonathan mise un altro sacco sul pick up "Clark,l'hai riportata sana e salva.
È questo che conta."
Clark portò 3 sacchi per volta "Si,ma con l'aiuto di Lana."
"A proposito,Lana ha più avuto altre visioni?"disse Jonathan caricando altri sacchi.
"No."disse Clark prendendo altri sacchi "Credo che siano connessi a quell'esplosione.
Sono cominciate allora.
Devo controllare."
"No,figliolo."disse Jonathan mentre Clark posava i sacchi "Lascia fare alla polizia.
È il loro lavoro."
"Di chi sono gli occhi attraverso cui vedeva?"disse Clark.
"Adesso pensiamo a portare questo mangime a casa dei Miller."disse Jonathan.
"Alla fine hai deciso cosa fare con quell'assegno di Lex?"disse Clark.
"Sarò anche testardo,ma non stupido."disse Jonathan "Ne ho già parlato con tua madre.
Andiamo a portare questo mangime e poi vado in banca a versarlo."
Qualcuno li osservava con un binocolo.
Il pick up arrivò al campo dei Mille lo trovarono pieno zeppo di buchi e uomini in tuta anti
contaminazione che scavavano.
I 2 scesero.
Lex firmò un foglio e poi andò dai Kent.
"Che fai Lex?"disse Clark.
"Sto pensando di comprare quest'area per un progetto agricolo,ma prima voglio fare dei test sul
terreno."disse Lex "È la procedura standard."
"E da quando la procedura standard include metal detector e tute protettive?"disse Jonathan.
"Per essere onesti riteniamo che qui sia caduto un meteorite più grande."disse Lex "Ovviamente non
ci sono prove che i meteoriti siano dannosi,comunque..."
"Stare attenti non ha mai ucciso nessuno,giusto?"disse Jonathan.
"Come lei sa,le rilevazioni ambientali hanno riscontrato dei forti colpi ultimamente."disse
Lex"Qual'è il problema?"
"Papà?"disse Clark.
"Lex,il problema è che...quello che è meglio per la Luthor Corporation non lo è per la città."disse
Jonathan.
"Signor Luthor?"disse un uomo.
"Credo che tu ora abbia da fare."disse Jonathan che prese l'assegno "Ah,Lex...mi dispiace,ma non
posso accettarli."
"Signor Kent,non capisco."disse Lex.
Jonathan gli mise la busta in mano "La cosa non mi sorprende."
"Lex io..."disse Clark.
"Non fa niente,Clark."disse Lex "Ne parliamo dopo."
Clark seguì il padre "Ehi?
Papà?
Lex non lo meritava.
Si fanno sempre questi test."
"Si,Clark."disse Jonathan "Ma vedi,è qui che è caduta la tua navicella.
Se Lex e i suoi uomini scoprono qualcosa potrebbero risalire a te.
Andiamo."
I 2 salirono in macchina.
Un uomo con una tuta anticontaminazione gialla andò da Lex e gli diede una busta di
plastica"Lex,deve vedere questo."
L'uomo era Hamilton.
Dentro la busta di plastica c'era un ottagono di metallo.
"Sa che può significare?"disse Hamilton.
"Più di quanto creda."disse Lex "Voglio che controlli i test personalmente e poi riferisca solo a me."
Lex ridiede la busta e l'altro andò via sorridendo.
La notte seguente Lana puliva i tavoli del Taloon e in quel momento entrò Whitney.
Lui indossava una giacca marrone.
"Ciao"disse Whitney.
"Ciao."disse Lana.
"Come ti senti?"disse Whitney.
"Meglio,sembra che gli incubi siano finiti."disse Lana "Sono felice che tu sia qui."
"Ho finito presto e sono andato a casa."disse Whitney "Volevo sistemare le cose di mio padre."
"E com'è andata?"disse Lana.
"È andata."disse Whitney"In effetti mi ha ricordato bei momenti.
E ho trovato queste."
Lui si sedette con lei e le mostrò le medagliette del padre contenute in una confezione verde.
"Sono di tuo padre?"disse Lana.
"Si."disse Whitney "Sapevo che era stato in Vietnam,ma lui non ne parlava mai."
"Sai perché le ha avute?"disse Lana.
"Si."disse lui "Esiste un registro su internet.
La stella d'argento è al valore.
Ha salvato 3 commilitoni durante uno scontro a fuoco.
Era ferito,ma non li avrebbe mai lasciati indietro."
"Si,era da lui."disse lei "Chissà perché non te l'ha mai detto."
"Forse l'ha fatto adesso."disse Whitney "Sai,vinci un paio di partite di football e la gente comincia a
chiamarti eroe e...ti fa stare bene,ma...queste medaglie dicono che si può fare qualcosa di più
importante nella vita che tirare una palla."
Clark era nella parte alta del fienile,con addosso la maglietta rossa.
Era alla scrivania e guardava delle foto.
Lex arrivò sul posto con il giaccone nero addosso.
"Sono lieto di vedere che non sono l'unico curioso a Smallville."disse Lex.
"Ciao Lex,che ci fai qui?"disse Clark alzandosi.
"Credo di dovere delle scuse a tuo padre,ma non ho ben capito il perché."disse Lex.
"Non è per te."disse Clark "I problemi di soldi,la fattoria...penso che voglia sapere perché eri su
quel terreno."
"Credevo di essere stato chiaro."disse Lex.
"Si,si."disse Clark.
"Non mi credi neanche tu."disse Lex facendo alcuni passi.
"So che sei ossessionato da cose come gli incidenti stradali."disse Clark "Ma non credo che
perderesti il tuo tempo a verificare dei test di routine su un terreno,ammesso che sia questo."
"Con i meteoriti la mia vita è cambiata e devo sapere perché?"disse Lex.
"Non puoi dimenticarlo?"disse Clark.
"Non si tratta solo di questo,Clark."disse Lex "Ho bisogno di sapere la verità."
"La verità?"disse Clark.
"Ho trovato un uomo."disse Lex "Potrebbe essere un pazzo,ma ora comincio a credere di no.
Mi ha detto che quel giorno non sono caduti solo meteoriti."
"Cos'altro?"disse Clark.
"Un'astronave."disse Lex.
Clark rise "E tu gli hai creduto."
"Forse è solo un pazzoide,ma non mi sarei sentito a posto se non avessi controllato."disse Lex.
"E quando verrà fuori la prossima follia controllerai anche quella?"disse Clark.
"Clark."disse Lex.
"Ma quando ti lascerai il passato alle spalle?"disse Clark.
"Guarda le stelle,Clark."disse Lex "Qualcuna di loro si è spenta da migliaia di anni,ma la loro luce
ci raggiunge solo adesso.
Il passato ha sempre influenzato il presente.
Io non posso cambiare questo.
Posso solo tentare di capire."
Chloe arrivò al Torch la stessa notte.
Indossava un giaccone rosa.
"Ehi?"disse Chloe.
"Chloe?"disse Clark "Ma non dovevi riposarti?"
"Se mi addormento mi vengono gli incubi,quindi è meglio tenermi occupata."disse
Chloe"Immagino il disordine che mi avrai lasciato."
"È bello riaverti qui."disse Clark.
"Ciao Whitney,non è che hai sbagliato posto?"disse Chloe.
"Clark mi ha chiamato."disse Whitney "Voleva vedermi."
"Ho capito perché Lana ha avuto le visioni."disse Clark "È stata l'esplosione."
"Tu credi che le abbia causate lo scoppio?"disse Chloe.
"C'è di più."disse Clark aprendo dei cassetti "L'incidente l'ha collegata con qualcuno."
"All'improvviso Clark Kent lancia grandi ipotesi."disse Chloe incrociando le braccia "A questa
come ci sei arrivato?"
"Pare ci fossero meteoriti nell'esplosione."disse Clark prendendo un foglio "E ho trovato questo
articolo."
"La sindrome di..."disse Chloe.
"È un disturbo post traumatico riscontrato nel bombardamento di Londra."disse Clark.
"Alcune persone presenti nei rifugi si sono collegate psichicamente dopo l'esplosione di una
bomba."disse Chloe "Ok,mi hai convinto."
"Qui poi c'è scritto che lo stress,la rabbia o l'eccitazione provocano le visioni."disse Whitney.
"Chi era con Lana durante l'esplosione?"disse Clark.
"Mi sembra io e 2 agenti."disse Whitney "Walter e Gary."
"Erano con tuo padre quando abbiamo detto delle visioni."disse Clark.
"Probabilmente li ha chiamati lui stesso,sono con lui nella squadra di bowling."disse Chloe.
"Chi si è avvicinato per primo?"disse Clark.
"Ehm...non saprei,è successo tutto così in fretta."disse Whitney"Pensi che 1 dei 2 abbia rapito
Chloe?"
"Chi sospetterebbe di un poliziotto?"disse Clark "Dobbiamo avvisare Lana,se uno di loro è il
rapitore sa che lei vede con i suoi occhi."
"Va bene,guido io."disse Whitney.
Chloe lo fermò "Ehm...va bene.
Ma con la mia macchina."
I 3 uscirono.
Lana scese le scale del Taloon e trovò uno degli agenti di polizia.
"Signorina Lang."disse l'uomo "Lo so che è tardi,ma volevo farle ancora qualche domanda."
"Mi sorprende ne abbia il tempo."disse Lana.
"Me lo sono procurato."disse lui.
"Una tazza di caffè?"disse lei.
"Grazie."disse lui.
Lana andò al bancone,ma ebbe una visione.
In quel momento entrò l'uomo con la maschera e la tuta aderente nera,colpì alla testa il poliziotto e
le andò alle spalle.
Lei si voltò e urlò.
Poco dopo Clark e Whitney aiutarono il poliziotto a sedersi,mentre Chloe teneva la sedia.
"Dov'è Lana?"disse Whitney.
"Non lo so,eravamo insieme."disse l'uomo "Credo che l'abbia presa."
"Guardo sul retro."disse Whitney che corse.
"Dov'è il suo collega stasera?"disse Clark.
"Gary?"disse l'uomo "Ha un secondo lavoro,si occupa della sicurezza alla fiera."
"Hai detto di aver visto dei peluche e dei binari."disse Clark.
"La fiera è chiusa,per nascondere qualcuno è un posto ideale."disse Chloe.
Clark corse via.
La fiera aveva molte bancarelle e montagne russe.
Lana era legata dentro lo stesso edificio dove era Chloe "C'È NESSUNO?
C'È NESSUNO?
AIUTO!
PER FAVORE,QUALCUNO MI AIUTI!"
Lana tentò di slegarsi.
"Non può sentirti nessuno."disse l'uomo che era senza maschera e rivelo essere Gary "Come fai a
vedere con i miei occhi?"
"Non lo so."disse lei.
Lui si avvicinò.
"Sei l'agente Gary?"disse Lana "Perché sta facendo questo?"
"Non volevo fare del male a Chloe."disse lui "Non volevo nemmeno i soldi.
Io volevo solo salvarla."
"Tu hai rapito Chloe per poi far vedere che la salvavi?"disse Lana.
"POTEVO ESSERE UN BUON AGENTE!"disse l'uomo "IL MIGLIORE CHE QUESTA CITTÀ
ABBIA MAI VISTO!
Il suo caso serviva alla mia carriera!"
Lui si voltò "Ma posso ancora essere un eroe.
Posso risolvere ancora un ultimo caso."
"Di che cosa parli?"disse lei.
"Del tuo omicidio."disse lui prendendo la pistola.
"No."disse Lana "Ti prego!
Ti prego!
Non puoi farlo!"
Clark corse a super velocità e usò la vista a raggi x sugli edifici,poi corse a super velocità,fermò il
proiettile con la mano sinistra,ma esso colpì una vetrata che si frantumò e i pezzi di vetro caddero
sopra Lana.
Clark spiccò un salto e la riparò dalle vetrate.
L'agente scappò.
"Lana,stai bene?"disse Clark slegandola.
"Clark...è Gary."disse Lana "È l'agente Gary."
"Rimani qui."disse Clark che corse via.
Lui uscì dall'edificio e in quel momento si iniziarono a sentire le sirene della polizia.
"È finita Gary."disse Clark.
L'uomo gli sparò per 3 volte al petto,ma i proiettili rimbalzarono.
"Chi diavolo sei tu?"disse Gary che fu afferrato e scagliato via andando contro una bancarella.
Clark corse via a super velocità e la polizia arrivò sul posto.
Lana si tolse il nastro adesivo,poi ebbe una visione.
Vide gli agenti dire all'uomo di buttare la pistola,Gary urlò e provò a sparare,ma uno degli agenti lo
colpì alla testa.
Clark portò Lana fuori dall'edificio.
Roger continuò ad osservare Clark con il binocolo da una delle impalcature presenti sul posto.
Il giorno dopo Clark era nel fienile e toglieva il fieno con il forcone.
Indossava una camicia bianca.
Chloe arrivò sul posto.
Indossava una giacca verde,maglietta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
"Tua madre mi ha detto che eri qui."disse Chloe sorridendo.
"Ciao."disse Clark "Non vedevo quel sorriso da una settimana,che succede?"
"Ho una buona notizia,il Daily Planet mi ha chiamata,ho ottenuto il lavoro!"disse lei e Clark la
abbracciò.
"Grandioso."disse Clark.
"E per di più hanno detto anche che potrò scrivere gli articoli nel tempo libero quando entrerò
nell'Air Force."disse Chloe.
"Non hai fatto il colloquio."disse Clark.
"Lo so,ma hanno letto il mio articolo sul poliziotto rapitore e credo proprio che gli sia bastato."disse
Chloe.
"Ma questo vuol dire che trascorrerai l'estate a Metropolis e altrove."disse Clark.
"Già."disse Chloe "Vieni a trovarmi?"
"Ma certo."disse Clark "Non voglio perdermi l'opportunità di vederti nel tuo habitat naturale."
"Beh,volevo fossi il primo a saperlo."disse Chloe voltandosi "Ciao."
"Ah,Chloe..."disse lui e lei si voltò "Ehm...sei già impegnata per il ballo di fine anno?"
"Direi proprio di no."disse Chloe sorridendo.
"Vorrei che...ecco...vorrei che ci venissi con me."disse Clark "Come mia dama."
"Ne sarei felice Clark."disse Chloe "Ora vado prima che il mio karma positivo mi abbandoni."
"Chloe..."disse Clark e lei si fermò ancora "Lo so che è un po' tardi."
"Lo so,ma meglio tardi che mai."disse lei andando via.
Clark sorrise.
Hamilton entrò nello studio di Lex con il sacchetto di plastica.
Indossava un giaccone chiaro,maglietta nera,jeans blu e scarpe nere.
"Lex?"disse Hamilton andando alla scrivania "Dov'è quel suo mietitore volante,ho bisogno di
parlargli."
Lex era seduto alla scrivania con una maglietta grigia addosso.
"Sembra che sia scomparso."disse Lex che attaccò il telefono.
"Forse lei lo ha spaventato."disse Hamilton che si sedette.
"Io o qualcuno."disse Lex"Che cos'ha per me?"
"Sono i risultati preliminari del frammento che ho ritrovato."disse lui sedendosi.
"Allora,che cos'è?"disse Lex.
"Dunque,io posso dirle...soltanto..."disse Hamilton prendendo il pezzo di metallo "...cosa non è."
"A me non piacciono gli indovinelli."disse Lex.
"E allora non le piacerà neppure questo."disse Hamilton mettendo il pezzo di metallo sul tavolo"Per
dirla tutta,Lex,non c'è niente come questa lega su questa terra."
Lex rimase in silenzio e guardò l'oggetto.
Su di esso c'erano dei simboli sconosciuti.
Sull'astronave contenuta nella cantina vicino alla fattoria c'era un'apertura ottagonale.
