SMALLVILLE:ARIA DI TEMPESTA
Lex Luthor era sulla pista di atterraggio per elicotteri,dietro la sua fabbrica, e osservava l'elicottero
del padre che scendeva dal cielo.
Indossava il cappotto nero lungo,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
Lionel indossava gli occhiali da Sole,giaccone nero,lungo,giacca nera,cravatta rossa,camicia
bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
L'uomo sorrise vedendo il figlio.
"Meravigliosa giornata,non trovi?"disse Lionel scendendo dal mezzo e camminando con il figlio.
"Per ora,ma pare siano in arrivo tempeste."disse Lex.
"Conosci questa zona,le cose possono cambiare da un momento all'altro."disse Lionel che salì una
scala che aveva un tappeto blu sui gradini.
In cima c'erano degli uomini in giacca e cravatta tra cui il padre di Chloe.
"I plebei sono tutti riuniti?"disse Lionel.
"24 ore di preavviso non sono molte,puoi dirmi i punti salienti del tuo discorso?"disse Lex.
"Uno dei miei soliti discorsi di incitamento,l'avrai sentito centinaia di volte."disse Lionel che
strinse la mano al padre di Chloe "Come va,signor Sullivan?
Lieto di vederla."
Lionel strinse la mano a tutti i presenti,poi riprese a camminare,salendo altre scale "Infiammiamo le
truppe!"
"Questo trimestre lo stabilimento è inattivo per la prima volta in 3 anni."disse Lex e Lionel si tolse
gli occhiali "Si aspettano una pacca sulle spalle e la meritano."
"Cercherò di non deluderli!"disse Lionel che arrivò su un palco,messo su una piccola impalcatura
davanti ad una grossa zona dove tutti gli operai erano seduti.
Dietro di lui c'era un telo con il simbolo e il nome dell'azienda.
Sul palco c'era un piano trasparente di plastica,obliquo,poggiato su 4 gambe di plastica.
Lionel spalancò le braccia e tutti applaudirono "Grazie!
Grazie.
Come...come molti già sanno,tutti quanti voi avete lavorato molto duramente quest'ultimo
anno,siate orgogliosi di voi stessi!"
La folla applaudì.
Lionel alzò le mani per dire di fare silenzio "Grazie.
Proprio come una nave,che non può far altro che seguire la rotta dettata dal suo capitano,ogni
società ottiene risultati proporzionali alla capacità del timoniere.
A causa di una politica fallimentare,non dipendente da voi,questo stabilimento dovrà chiudere...con
effetto immediato.
Buona fortuna a tutti!"
Lionel se ne andò e la folla si inferocì.
Lex lo seguì "Hai licenziato 2500 persone dando la colpa a me."
"Un giorno mi ringrazierai,Smallville non è il tuo futuro,consideralo un breve capitolo della tua
storia biografica."disse Lionel.
"Non farlo."disse Lex.
"Viviamo in una meritocrazia dove i deboli vengono lasciati indietro."disse Lionel "Lo stabilimento
non stava producendo,non avevo scelta."
"Risparmiami i discorsetti da ammonitore aziendale,hanno tutti mutui da pagare!"disse Lex "Hanno
mogli,figli!"
Lionel si fermò "Siamo in affari per avere profitti, non amici!
I tuoi sentimenti non devono impedirti di prendere decisioni impopolari."
"NON SONO IO QUELLO CHE SI FA COINVOLGERE DAI SENTIMENTI!"urlò Lex"QUESTO
STABILIMENTO CI STAVA DANDO PROFITTI,ORA TU LO STAI CHIUDENDO PERCHÉ
NON VOGLIO LAVORARE PER TE A METROPOLIS!"
"Lex,vorrei informarti che è un grosso errore pensare che questa sia la tua casa."disse Lionel
andando all'elicottero "Questo è stato solo il tuo campo di addestramento e ora l'addestramento e
finito."
Lionel salì sull'elicottero "Stai per tornare all'ovile.
Ciao!"
L'elicottero volò via.
Clark andò da Pitt nel corridoio della scuola.
Indossava una camicia bianca a righe blu,jeans blu e scarpe nere.
In mano aveva dei fogli.
Pitt indossava una maglietta gialla,jeans blu e scarpe da ginnastica.
"Pitt,dammi un consiglio."disse Clark "Classico nero,oppure rosso?"
"Per che cosa?"disse Pitt.
"Il cravattino e la fascia dello smoking."disse Clark "Devo ordinarli oggi."
"Se fossi in te opterei per il classico nero."disse Pitt prendendo uno dei fogli"Non è il tempo
dell'eccentricità."
"Hai ragione."disse Clark che riprese il foglio.
"Non sono d'accordo, il rosso ti sta così bene."disse Lana che indossava una felpa rosa,maglietta
bianca,scollata,jeans blu e scarpe nere.
"E rosso sia."disse Clark.
"Grazie,ora devo andare a cambiare il mio ordine."disse Pitt "Non vorrei che ci scambiassero per
gemelli."
Pitt andò via.
"Si,perché succede continuamente."disse Clark e Lana rise.
I 2 camminarono.
"Sei parecchio su di giri per questo ballo."disse Lana.
"È vero,ma tra i biglietti,l'affitto dello smoking e i fiori si spende una fortuna."disse Clark.
"Prova a chiedere un finanziamento,niente limousine?"disse Lana.
"Vorrei chiedere a Lex se mi da la sua in prestito."disse Clark "Chloe dice che non le importa,ma lo
so che in fondo ci tiene.
Voglio farle una sorpresa,quindi che resti tra noi."
Lana andò al suo armadietto "Mi cucirò la bocca."
Chloe arrivò dai 2.
Indossava una maglietta fucsia,pantaloni neri e scarpe nere.
Nella mano sinistra aveva una cartellina.
"Chloe..."disse Clark.
"Lo stabilimento della Luthor Corporation chiude."disse Chloe.
Clark e Lana si guardarono.
Poco dopo Marta e Jonathan lessero un giornale sul divano nel salotto.
Marta indossava una maglietta rossa,pantaloni marroni e scarpe nere,Jonathan indossava un
giaccone verde,maglietta bianca,jeans neri e scarpe marroni.
Clark entrò con addosso il cappotto nero "L'avete saputo?"
"Il giornale ha pubblicato un'edizione speciale."disse Marta "Non lo faceva dalla pioggia dei
meteoriti."
Clark posò lo zaino.
"Ho parlato con Chloe,poverina,è disperata."disse Clark sedendosi.
"E io con suo padre."disse Jonathan "È sotto shock."
"Non mi meraviglia."disse Marta.
"Quali saranno le conseguenze?"disse Clark.
"Quello stabilimento era la maggiore fonte di lavoro di tutto Smallville,chiuderlo avrà un effetto
domino su tutta la comunità."disse Marta.
"Ah,mi chiedo come ha fatto Lex a farlo fallire in meno di un anno."disse Jonathan.
"Perché dai la colpa a Lex?"disse Clark "È stato suo padre a chiudere lo stabilimento."
"Perché più di mezza città ha perso il lavoro per i continui problemi tra Lex e suo padre."disse
Jonathan.
"Dovresti essere felice."disse Clark "Lex andrà a Metropolis e uscirà dalle nostre vite."
"La chiusura dello stabilimento danneggerà molte persone."disse Jonathan "Volevo che Lex uscisse
dalle nostre vite,ma non a questo prezzo."
"Lo so,papà,è solo che...a Lex importa della città."disse Clark "Aveva grandi progetti."
"L'inferno è lastricato di buone intenzioni."disse Jonathan andando via.
Whitney camminava per i prati,con Lana davanti.
Lui le aveva messo le mani sugli occhi.
Lei indossava un giaccone blu,lui invece un giaccone verde,maglietta bianca,jeans blu e scarpe
nere.
"Ok."disse lui "Gira di qua.
Ci siamo quasi."
Lui tolse le mani dagli occhi di Lana.
Lei vide che tutto era pronto per un picnic "Fantastico.
Perché tutti questi misteri?"
"Non posso organizzare un picnic per la mia ragazza?"disse lui.
"Non mi sto lamentando."disse lei "È solo che sono sorpresa."
"Perché?"disse lui sedendosi a terra con lei "Di solito sono molto noioso?"
"Perché hai fatto una cosa molto carina,mi stavo chiedendo che cosa festeggiamo."disse lei.
Lui prese una rosa "È per ringraziarti di tutto.
È stato un anno difficile,ma tu sei stata accanto a me.
A volte ti ho respinta e tu avresti potuto lasciarmi,ma non l'hai fatto."
"Stiamo insieme da tanto tempo."disse Lana "Come potevo lasciarti?
Avevi bisogno di me."
"Ho qualcosa da dirti..."disse lui che aprì lo zaino.
"Whitney,sai...forse dovremmo..."disse Lana e lui le diede una busta.
"Che cos'è?"disse lei.
"Leggilo."disse lui.
"Corpo dei marine degli Stati Uniti?"disse lei.
"Mi sono arruolato."disse lui "Credo che sia la cosa giusta da fare.
Quando ho trovato la medaglia di mio padre,ho capito che quella era la mia strada."
"Lo fai per tuo padre?"disse lei.
"No,lo sto facendo per noi."disse lui "Ti prego,non arrabbiarti."
"È che non me l'aspettavo,sai?"disse Lana "Mi serve tempo per abituarmi all'idea."
"Parto per l'addestramento sabato sera."disse lui.
"Come farai per il diploma?"disse Lana.
"L'unica cosa che mi mancherà di Smallville,sei tu."disse Whitney "Vuoi aspettarmi?"
Lex era tornato alla villa e Clark era all'interno.
Clark prese il pezzo di metallo ottagonale dal tavolo.
Indossava una giacca chiara,maglietta blu,jeans e scarpe nere.
Lex arrivò nello studio con addosso una camicia chiara,pantaloni neri e scarpe nere "Clark?"
Lex aveva delle cartelle in mano.
"Ho ricevuto i tuoi messaggi,ma è stata una brutta giornata."disse Lex.
Clark mostrò l'oggetto "Carino."
"Si,è un pezzo unico."disse Lex sedendosi "Vuoi davvero farti vedere con il reietto della città?"
"Correrò questo rischio."disse Clark "Che cosa è successo?"
"Ci sono 2 correnti di pensiero."disse Luthor "Ho mandato in rovina lo stabilimento per
incompetenza oppure l'ho fatto di proposito per tornare a Metropolis."
"Tuo padre ti aveva già offerto un lavoro a Metropolis,basta dire la verità."disse Clark.
"Non mi resta che l'accusa di incompetenza."disse Lex "Essere insultato è il male minore."
"Immagino che tornerai a Metropolis."disse Clark.
"È il motivo per cui mio padre ha organizzato tutto,ma...non è ancora finita."disse Lex.
"Hai un piano?"disse Clark.
"Può darsi."disse Lex.
"Avrai molto da lavorare."disse Clark alzandosi.
"Clark..."disse Lex e Clark si voltò "Mi fa piacere che sei passato."
"A che servono gli amici altrimenti?"disse Clark,poi andò via.
Lex aprì una scatoletta sulla sua scrivania,ci mise dentro l'oggetto e la chiuse.
Clark andò al Torch dove trovò Chloe alla scrivania,così prese una sedia,la mise vicino a lei e si
sedette "Sapevo di trovarti qui."
"Papà e io non ce la facciamo a stare insieme quando siamo così depressi,quindi..."disse Chloe.
"Per sabato sera non preoccuparti se non vuoi venire."disse Clark.
"Stai scherzando?"disse Chloe "Per adesso è l'unica cosa che riesce ad entusiasmarmi e poi voglio
godermi le aristocratiche usanze di Smallville finché ne ho la possibilità."
Chloe si alzò e prese dei fascicoli su un mobiletto.
"Perché?"disse lui "Dove vai?"
"Mio padre stava pensando di ritornare a Metropolis,per sempre."disse Chloe.
Clark si alzò "E che ne sarà del Torch e dei tuoi amici?"
"Non riesco neanche a pensarci."disse Chloe che si mosse di corsa e lui la fermò.
"Ehi..."disse Clark.
"Clark non mi elettrizza l'idea di dover ricominciare a lottare per avere un posto di rilievo in una
facoltà in un altro liceo."disse Chloe "Io ti mancherò,giusto?"
"Hai bisogno di chiederlo?"disse Clark.
"Promettimi che sarà una serata magnifica."disse Chloe.
"Una serata indimenticabile."disse Clark.
La sera seguente Lex invitò degli uomini della fabbrica nel suo studio.
"Grazie per essere venuti."disse Lex "Mio padre non sa di questo incontro e vorrei che restasse tra
noi.
Quando sono arrivato qui...la gente ha pensato che fosse un altro lampante esempio di nepotismo.
Un ragazzino inesperto al posto di persone più competenti,ma mi piace credere che voi la pensiate
diversamente."
Lex prese dei fogli "Facendo entrare dei dipendenti nel pacchetto azionario...lo stabilimento
resterebbe aperto."
"Si spieghi meglio."disse uno degli uomini,ricevendo i fogli.
"Posso arrivare al 90% del capitale."disse Lex.
"E per il resto?"disse l'uomo "Dobbiamo ipotecarci casa?"
"È un rischio,lo so."disse Lex "Ma è l'unica possibilità che abbiamo di salvare la fabbrica."
"È tuo padre a controllare la fabbrica,non ce lo permetterà."disse il padre di Chloe.
"Posso convincere 2 consiglieri del consiglio di amministrazione e non mi serve una decisione
unanime."disse Lex "Vi sto offrendo la possibilità di poter decidere il vostro futuro.
Restate con me e vinceremo."
Clark arrivò al Taloon vedendo che Lana stava mettendo a posto i tavoli.
Lei indossava una maglietta blu.
"Clark."disse Lana "In giro senza meta per Smallville?
Che succede?"
"Ho appena saputo che Chloe potrebbe andarsene via per sempre."disse Clark "Spero tanto che non
succeda."
"So come ti senti."disse lei.
"Davvero?"disse Clark.
"Whitney si arruola nei Marine."disse Lana.
"Non ci voleva."disse Clark.
"Ha detto che lo sta facendo per noi."disse Lana "Mi ha chiesto di aspettarlo."
"E tu...cosa gli hai detto?"disse Clark.
Lei rise "Niente.
Sono rimasta li senza dire una parola.
In silenzio.
Un giorno si preoccupa per il tema di inglese,il giorno dopo decide di indossare un'uniforme e
salvare il mondo."
"E non ti sei impegnata?"disse Clark.
"Gli ho detto che non ero sicura."disse Lana.
"Quando partirà?"disse Clark.
"Sabato sera."disse Lana.
"Non dovrà chiedere il finanziamento."disse Clark.
Lana rise,ma poi divenne triste"Non riesco a pensare alla nostra vita senza Whitney e Chloe."
"Nemmeno io."disse Clark.
"Resteremo da soli,Clark."disse Lana.
Il giorno dopo Clark piantò un palo di legno nel terreno a mani nude.
Indossava una maglietta rossa.
Clark prese un altro palo dal pick up e lo piantò nel terreno,poi si fermò e andò a prendere il
giubbetto di jeans blu,indossandolo,poi salì a bordo di un pick up e accese il motore.
La macchina esplose.
Clark uscì dando un calcio allo sportello e si tolse il giaccone in fiamme,poi si strappò la maglietta
rossa.
Roger era in una macchina e spense la telecamera.
Clark scese le scale di casa poco dopo.
Indossava una maglietta bianca,camicia azzurra a quadretti bianchi,jeans blu e scarpe nere.
"Che cosa ha causato l'esplosione?"disse Clark.
"Una perdita di carburante credo."disse Jonathan "I vapori devono aver incendiato i fertilizzanti sul
furgone,avrei dovuto controllarlo."
"Per fortuna c'ero io e non uno di voi."disse Clark.
La madre lo abbracciò "Oh tesoro..."
"Questa volta ho a malapena sentito il calore."disse Clark "E non ho nemmeno un livido."
"Forse crescendo il tuo corpo sta diventando più forte."disse Marta.
Jonathan annuì.
Lex era seduto su una poltrona con un portatile in mano.
Lionel aprì le porte dell'ufficio e spalancò le braccia guardandosi intorno"Ma...non hai fretta di fare
le valige?"
"È perché?"disse Lex"Non sto partendo."
"Accetta il tuo destino,Lex."disse Lionel che andò a prendersi da bere "Devi guardare avanti."
"Sto spingendo sul consiglio di amministrazione per far entrare i dipendenti nel pacchetto
azionario."disse Lex.
Lionel rise "Che cosa vorresti fare?
Convincere gli impiegati ad accendere un altro mutuo?
O vuoi investire le loro liquidazioni?"
"Qualcosa del genere."disse Lex.
"Anche se vendessi tutti i tuoi titoli e prosciugassi il tuo fondo fiduciario non ce la faresti
ugualmente."disse Lionel avvicinandosi "Come pensi di ottenere il resto del denaro?"
"Accetta la proposta e conserva la tua dignità."disse Lex chiudendo il portatile.
Lionel rise.
"Io non ho più neanche quella."disse Lex.
"È davvero commovente."disse Lionel che prese un foglio e glie lo diede "Prima però...devi dare
un'occhiata a questo."
Lex prese il foglio "Hai comprato la banca di Smallville,complimenti."
"È bello il tuo progetto,ma non dimenticare che ora possiedo i mutui dei tuoi impiegati."disse
Lionel "Non appena cominceranno a saltare i pagamenti io non esiterò a pignorare i loro beni dal
primo all'ultimo.
Resteranno senza casa e sarà colpa tua.
Sei pronto ad assumerti questa responsabilità?
Se hai intenzione di sfidarmi,dovrai giocare questa partita ad un livello molto più alto stavolta."
Clark raggiunse Chloe sulle scale della scuola.
Lei indossava un giaccone chiaro e maglietta bianca.
"Dove sei stata tutto il giorno?"disse Clark.
"Ho ritirato il mio vestito."disse Chloe.
"Abbiamo un problema."disse Clark.
"Non puoi venire?"disse Chloe.
"No,non posso venire a prenderti."disse Clark "L'unico mezzo di trasporto è andato in fiamme.
Volevo chiedere a Lex la limousine,ma con questa storia dello stabilimento..."
"Vengo a prenderti io."disse lei sorridendo.
"Volevo essere il tuo principe azzurro."disse Clark.
"Cenerentola non è mai stata il mio mito."disse Chloe.
I 2 passarono vicino a Whitney e Lana che parlavano con gli altri giocatori.
"E così Whitney se ne va a combattere per la patria."disse Chloe.
"Ho sentito."disse Clark.
"Quindi Lana diventerà una ragazza libera."disse Chloe andando all'armadietto.
"Le ha chiesto di aspettarlo."disse Clark.
"I rapporti a distanza non funzionano mai."disse Chloe "Le persone cambiano,fanno esperienze
diverse.
Succederà anche a noi.
Passeranno 2 settimana e mi avrai dimenticata."
"Chloe?"disse Clark.
"Ok,è che...ho quest'incubo in cui tu corri alla stazione degli autobus non appena Whitney è partito
e dichiari il tuo amore eterno a Lana mentre io ti aspetto in palestra tutta sola."disse Chloe "Se mi
fai questo,Clark,non ti rivolgerò mai più la parola.
Va bene...l'ho detto."
"Chloe..."disse lui che le diede un bacio sulla guancia.
Lana passò vicino a loro e abbassò lo sguardo.
"Io verrò al ballo con te e non perché devo,ma perché lo voglio."disse Clark.
Chloe sorrise "Questo migliora decisamente le cose."
Il pomeriggio seguente Clark andò al Taloon e prese da bere.
Indossava un giaccone rosso.
Mentre andava via,Roger lo fermò.
"Posso avere solo un minuto del tuo tempo,Clark?"disse Roger.
"Come sa il mio nome?"disse Clark.
"Roger Nixon."disse Roger porgendo la mano "Sono un giornalista dell'Inquisitor.
Vorrei fare 4 chiacchiere per scrivere un articolo su di te."
"Grazie,ma non sono interessato."disse Clark che si allontanò.
Roger lo seguì "Perché non sei rimasto ferito nell'esplosione?
Tu eri nel furgone alla fattoria."
"Non ero neanche nelle vicinanze."disse Clark.
"Interrompo una conversazione interessante?"disse Lex che arrivò sul posto con il lungo cappotto
nero e la maglietta viola.
"Lex..."disse Roger.
"Lei sa il mio nome, ma io non so il suo?"disse Lex.
"Roger Nixon,dell'Inquisitor."disse l'uomo stringendogli la mano.
"Quando si decideranno a dare il colpo di grazia a quella sottospecie di giornale?"disse Lex.
"È stato bello incontrarla,Lex."disse Roger "Sono sicuro che ci rivedremo,Clark."
Roger andò via.
"Di che stava parlando?"disse Lex.
"Vuole scrivere un articolo su di me,farmi sembrare una specie di eroe."disse Clark.
"L'Inquisitor è solo spazzatura."disse Lex "Fossi in te non mi farei coinvolgere."
"Non ne ho intenzione."disse Clark.
"Se dovesse darti problemi,fammelo sapere."disse Lex che andò via.
Jonathan stava tagliando un pezzo di metallo nel fienile ,con la sega circolare,mentre Marta era
seduta vicino a lui e beveva da una tazza blu.
Clark entrò in quel momento.
"Ehi figliolo..."disse Jonathan "Qualcosa non va?"
"Un giornalista vuole scrivere un articolo su di me."disse Clark "Sa che nel furgone c'ero io.
Non è stato un incidente,vuole mettermi alla prova.
Mi spiava."
"Sapeva che saresti sopravvissuto?"disse Marta.
"Deve avermi visto fare qualcosa prima."disse Clark "Ve lo giuro,dopo il poliziotto sono stato
molto attento."
Clark fece alcuni passi.
"Clark,non è colpa tua."disse Jonathan.
"Ma che devo fare?"disse Clark.
"Niente,comportati normalmente,porta Chloe al ballo e se questo signore ha qualcosa in
mano,vedrai che verrà da noi."disse Jonathan.
Clark si fermò.
"Che altro c'è?"disse Marta.
"Lex ha un pezzo della navicella spaziale."disse Clark.
Jonathan si voltò di scatto "Ne sei sicuro?"
Clark si voltò "L'ho visto sulla sua scrivania,è il pezzo mancante.
Deve averlo trovato nel campo.
Non so se ha dei sospetti,ne quali siano le sue intenzioni.
Sapete anche voi quanto è caparbio."
"Non lo collegherà a noi."disse Marta.
"Tua madre ha ragione,ci limiteremo a non dare nell'occhio,quindi non usare le tue capacità e non
avvicinarti al rifugio anti tempesta per nessun motivo."disse Jonathan.
Roger era in macchina e ascoltava la conversazione tramite microfoni nascosti.
Il giorno dopo Roger andò alla scrivania di Lex e aprì la scatoletta,prendendo in mano il pezzo di
metallo.
Lex scese le scale e lo trovò seduto alla scrivania.
"Volevi vedermi,Lex?"disse Roger.
"Roger..."disse Lex.
"Sono sorpreso che ti sia ricordato il mio nome."disse Roger.
"Ti avevo avvertito di stare lontano dai Kent."disse Lex che si avvicinò e l'altro si alzò.
"Fammi indovinare,questo è il momento in cui tu mi ricordi quante e quali cose terribili potresti
farmi."disse Roger "Giusto?"
"Roger,come certamente tu saprai, ho qualche preoccupazione al momento!"disse Lex "Non ho
tempo per le tue improduttive seccature."
"Quello che ho scoperto va ben oltre te e i tuoi problemi."disse Roger che andò a sedersi "E le tue
minacce."
"Questo stile arrogante non ti si accosta,Roger."disse Lex.
"Devi essere gentile o potrei alzare il prezzo dopo quello che ho scoperto e so che ti
serve,specialmente se si considera il tuo interesse per...il luogo dell'impatto,i ritrovamenti e i
Kent."disse Roger.
"Quello che hanno trovato li non ha niente a che fare ne con i Kent ne con te."disse Lex.
"Ne sei sicuro?"disse Roger.
"A parte la tua presunzione,non mi hai ancora dimostrato niente."disse Lex.
"Ti fornirò tutte le prove che ti servono stasera e vedrai con i tuoi occhi."disse Roger alzandosi "Il
tuo caro Clark Kent ha una doppia vita,lo sapevi?
Ha mentito a tutti per tenerla nascosta e nessuno sa quale sia il suo obbiettivo."
Lex si avvicinò "Se dai fastidio a Clark e ai suoi genitori te ne pentirai."
"Nessun fastidio, non preoccuparti."disse Roger "Basterà soltanto dire la verità.
Che tu mi hai chiesto di spiarli e se tu non sei interessato al mio materiale,conosco un altro Luthor
che lo sarà."
"Quello che stai facendo è un gioco pericoloso."disse Lex "Prega di non commettere errori.
Prega Dio."
Clark era nel fienile davanti allo specchio e si stava legando la cravatta nera al collo.
Indossava una camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
"Mamma,puoi darmi una mano?"disse Clark.
Lex salì le scale,indossando l'abito nero.
"Chi è?"disse Clark voltandosi.
"Sono io,va tutto bene?"disse Lex.
"Si,sto bene."disse Clark.
"Davvero,sembri un po' teso."disse Lex.
"È per il ballo di stasera."disse Clark.
"Vieni qui."disse Lex che gli annodò la cravatta "Sono sicuro di averne annodate più di tua madre."
"Ti pensavo rintanato in casa dopo quello che è successo."disse Clark.
"Dovevo schiarirmi le idee."disse Lex "Così sono uscito a fare un giro ed eccomi qui,ma non
disturberò il tuo grande giorno."
"Ho poco tempo,Chloe sta per venire a prendermi."disse Clark.
"Molto progressista."disse Lex "Cos'è successo al furgone?"
"Uno dei soliti incidenti di campagna."disse Clark indossando una giacca nera "Come va il tuo
progetto?"
"Non lo so,Clark."disse Lex "Forse ce la farò,ma è una dura lotta.
Mio padre sta facendo di tutto perché fallisca."
"Ma perché tuo padre è contro lo stabilimento?"disse Clark.
"Abbiamo un rapporto troppo complicato,Clark."disse Lex "Lui vuole farmi credere che sia basato
sulla fiducia,ma non è così.
È un rapporto che si fonda sulle bugie,destinato a fallire.
Non è il nostro caso,amico."
"Questo è sicuro."disse Clark che andò allo specchio.
"Ricorda che qualunque cosa dovesse accadere nei prossimi giorni,io sono tuo amico e sarò sempre
dalla tua parte."disse Lex "E anche tu spero."
"Certo che si."disse Clark "Cosa dovrebbe succedere?"
"Non lo so,Clark."disse Lex "Ma ho un brutto presentimento.
E non mi sono mai sbagliato.
Nemmeno una volta.
Sento nell'aria l'odore che c'è prima della tempesta."
"Qui le tempeste sono all'ordine del giorno,Lex."disse Clark "Il trucco sta nel saperle affrontare."
"Abbi cura di te."disse Lex che andò via.
Whitney e Lana erano davanti ad una teca dove c'erano dei trofei.
Lui indossava un giaccone verde,lei la maglietta rosa.
"Non riesco ancora a crederci."disse Whitney "Pensavo che quei trofei fossero tutto.
E ora mi sembrano così inutili."
I 2 camminarono per il corridoio vuoto.
"Ti accompagno alla stazione."disse lei.
"Ehi...il mio autobus parte tra un'ora."disse Whitney "Vogliamo dare un'occhiata alla palestra?"
"Ok."disse lei e lui le baciò la fronte.
Lana aprì le porte della palestra e lui accese la luce vedendo la sala addobbata di luci e palloncini.
"È bellissimo."disse lei.
"Ma dove sono tutti?"disse Whitney.
"Credo che i professori siano andati a casa per cambiarsi per la festa."disse Lana.
Lui mise una cassetta nello stereo e accese la musica.
"Se ti stai perdendo il ballo di primavera è solo colpa mia."disse Whitney "Abbiamo ancora tempo
per un ultimo lento."
I 2 camminarono.
"Scusa, avrei dovuto dirtelo prima."disse lui.
"Hai fatto solo quello che sentivi."disse lei.
"So che è accaduto all'improvviso e che non sei sicura di quello che provi."disse lui.
"Balliamo e basta."disse lei.
I 2 proseguirono.
Chloe arrivò alla fattoria dei Kent con una macchina rossa.
Clark uscì dalla staccionata intorno casa e aveva una confezione nella mano sinistra.
Chloe scese dal mezzo.
Aveva i capelli legati dietro la testa e un vestito rosa,lungo fino a terra,con una linea d'oro verticale
al centro della pancia,che poi andava sulla coscia destra.
Le spalle e le braccia erano scoperte.
"Ciao."disse lei ridendo "Che dici?
È troppo rosa?"
"No,sei...sei bellissima."disse Clark.
"Grazie."disse lei "Anche tu non sei niente male.
Niente cravattino rosso?"
"Alla fine questo mi è sembrato più adatto."disse Clark.
Lei guardò la confezione "Quello è per me?"
"Ah,si..."disse Clark che aprì la scatola mettendole al polso un bracciale con dei fiori viola.
"Ah,grazie...è splendido."disse Chloe "Ah,io ho il tuo."
Lei prese dalla borsetta un fiore bianco e glie lo attaccò sulla giacca.
"Ah,ti ho punto."disse lei "Scusa."
I 2 si guardarono.
"Sarà ora di andare."disse lei.
"Si."disse Clark"Ti apro lo sportello."
"Ok."disse Chloe e lui le aprì lo sportello"Grazie,c'è una tempesta in arrivo."
"Si."disse lui alzando gli occhi al cielo "Ci sei?"
"A posto."disse Chloe.
Clark salì in aut andarono via.
Roger li stava spiando con il binocolo,poi guardò il pezzo di metallo.
L'auto arrivò davanti alla scuola,mentre iniziava a soffiare un forte vento e tutti correvano
all'interno.
"È pazzesco."disse Clark.
"Lo so."disse Chloe.
"Ce la fai?"disse Clark.
"Si."disse le corsero dentro.
"Ehi,siete bellissimi."disse Lana.
"Grazie,è un dono di natura."disse Chloe spalancando le braccia.
In quel momento arrivarono sia Pitt che la ragazza di colore.
I 4 si salutarono.
"Ah,Chloe potresti..."disse Pitt.
"Vuole che ci fai una fotografia."disse la ragazza prendendo la macchina fotografica.
"Vuole la prova che non sia stato solo un sogno."disse lei aggiustando i capelli di Clark "Ci metto
un attimo."
"Ok."disse lui e Chloe andò con gli altri 2.
"Credo che sia ora di andare."disse Whitney.
"In bocca al lupo."disse Clark.
"Lana,puoi lasciarci un minuto da soli?"disse Whitney.
"Ah,certo,vado al furgone."disse Lana e lui le diede le chiavi.
"Certo."disse Whitney "Grazie."
Lei andò via.
"Questo è stato un anno difficile."disse Whitney "All'inizio ho pensato che volessi portarmi via
Lana e...credimi non cerco una giustificazione,so bene di aver sbagliato.
Mi dispiace,Clark."
"Non preoccuparti."disse Clark che gli strinse la mano.
"Senti,c'è una cosa che vorrei chiederti,un favore."disse Whitney.
"Ok."disse Clark.
"Lana non è sicura di quello che vuole dal nostro rapporto,ma io si."disse Whitney "Abbi cura di lei
e fa in modo che mi aspetti."
"Non so cosa dire,Whitney..."disse Clark.
"Di solo che va bene."disse lui.
"Va bene."disse Clark.
"Clark."disse Whitney.
"Te lo prometto."disse lui.
Lana suonò il clacson.
"Grazie."disse Whitney che andò.
"Buona fortuna."disse Clark.
Whitney salì in macchina e Lana salutò Clark.
"Di che voleva parlarti?"disse Chloe.
"Cose da uomini."disse Clark toccandole la spalla destra "Ti ho mai detto che sei bellissima
stasera?"
"Si,ma adoro sentirtelo ripetere."disse Chloe che lo prese sotto braccio.
Whitney andò in una zona dove c'erano dei pulman.
"Hai preso tutto?"disse Lana.
"È consentita una borsa."disse lui.
"Non potrei mai diventare un marine."disse Lana e lui sorrise.
Lana gli diede la collana con il meteorite "Voglio darti un porta fortuna."
"Stavolta non lo perderò."disse lui che la abbracciò "A presto ,Lana."
Whitney scese dall'auto e andò all'autobus,ma poi si voltò.
Lei scese,gli corse contro e lo abbracciò.
"Mi sono innamorato di te appena ti ho vista."disse lui "Mi innamorerò di te ogni volta che ti
rivedrò."
Lui la baciò,poi salì sul pulman.
Roger aprì le porte del rifugio e scese con una torcia,poi illuminò il telo che copriva l'astronave.
Aveva la videocamera in mano.
Lui tolse il telo e filmò l'oggetto "Oh...Roger...amico mio...tu stai per diventare spudoratamente
ricco!"
Roger filmò l'apertura ottagonale sul lato del mezzo.
La sala da ballo era piena e c'erano delle persone che cantavano sul palco.
"Ehi."disse Clark che andò al tavolo dove c'erano i piatti con il cibo e trovò Pitt.
"Ehi."disse Pitt "Non l'ho mai vista divertirsi tanto."
"Le avevo promesso una serata indimenticabile."disse Clark vedendo Chloe che rideva con le
amiche.
"Sono felice che ti sia fatto avanti."disse Pitt.
"Si,anche io."disse Clark bevendo "Se la stanno cavando bene i ragazzi sul palco."
"Si,BRAVI!"urlò Pitt.
Tutti applaudirono.
Poco dopo iniziò un'altra canzone.
"Adoro questa canzone."disse Chloe.
"Questa è una delle canzoni preferite di Chloe!"disse Pitt.
"Chi credi che l'abbia richiesta?"disse Clark andando da Chloe.
"Era proprio quello che intendevo."disse Pitt.
Clark andò da Chloe che lo prese sotto braccio "Posso avere questo ballo?"
"E lo domandi?"disse Chloe.
I 2 iniziarono a ballare ridendo.
Lana era in macchina e piangeva.
Il cielo era del tutto nero.
Improvvisamente iniziò ad esserci un forte vento che fece volare via le foglie ed iniziò a tuonare.
Una cassetta delle lettere volò sul cofano della macchina e Lana urlò,sbandando con il mezzo e
andando fuori strada.
Poco dopo scese dal mezzo e si alzò vedendo che si stavano formando delle trombe d'aria,così
tornò in auto.
Marta e Jonathan corsero fuori dalla casa.
"Gli animali sono tutti al sicuro,non possiamo fare altro qui!"disse Jonathan "DOBBIAMO
ANDARE AL RIFUGIO!"
"Come farà Clark?"disse Marta.
"LA SCUOLA È DALL'ALTRA PARTE DELLA CITTÀ!"urlò Jonathan "NON TI
PREOCCUPARE!"
Jonathan vide il rifugio aperto.
Roger toccò il mezzo,poi prese il pezzo di metallo che iniziò a vibrargli in mano, si mosse a
mezz'aria e si incastonò nel mezzo.
Roger si spaventò e indietreggiò,mentre Jonathan scendeva.
"Signor Kent?"disse Roger.
"E lei chi è?"disse Jonathan.
"Roger Nixon,Metropolis In..."disse lui che fu afferrato e sbattuto contro degli scaffali.
"SEI TU CHE HAI MINACCIATO CLARK!"urlò Jonathan "VERO?!"
"LASCIALO STARE!"urlò Marta.
"E perché dovrei?"disse Jonathan "HA CERCATO DI UCCIDERLO!
HAI FATTO SALTARE TU IL FURGONE,EH?"
"Sapevo che non si sarebbe fatto male."disse Roger che fu sbattuto contro una colonna.
"CHI TI HA MANDATO?"disse Jonathan "LEX LUTHOR?
È STATO LEX LUTHOR?"
"Non mi serve Lex Luthor!"disse Roger "Io racconterò al mondo intero chi è vostro figlio!"
Jonathan gli diede un pugno al volto facendolo cadere.
"NOOO!"disse Marta "JONATHAN!"
Jonathan afferrò l'uomo "AVANTI!
ALZATI!"
Marta spalancò gli occhi vedendo l'astronave che si muoveva.
"Jonathan!"disse lei "Guarda..."
I 2 uomini videro il mezzo muoversi e sollevarsi,poi voltarsi verso di loro.
Roger corse fuori,inseguito da Jonathan.
"DOVE VAI?"disse Marta "SE N'È ANDATO!"
"Ma lui ormai sa tutto!"disse Jonathan "NON LASCERÒ CHE DISTRUGGA QUESTA
FAMIGLIA!"
"NO,PER FAVORE!"disse Marta.
"NO!"urlò lui che corse fuori.
"JONATHAN!"urlò lei che si voltò vedendo che nell'astronave c'era una forte luce bianca che
usciva dalla parte centrale.
La luce si spense,la parte circolare interna si divise in varie strisce che si aprirono e la luce si accese
ancora.
Clark stava ballando con Chloe.
"Clark Kent,l'uomo del mistero."disse Chloe "Credevo di conoscerti,ma non fai che sorprendermi."
"E come?"disse lui.
"Il vestito,la canzone...questa serata."disse lei.
"È bello stare qui."disse Clark.
"Si,è vero."disse Chloe.
I 2 si abbracciarono,poi si guardarono e stavano per baciarsi.
La canzone venne interrotta e un uomo al microfono parlò.
"Fermate la musica,per favore."disse l'uomo"Posso avere la vostra attenzione?
Grazie.
Nell'ultimo bollettino del servizio meteorologico nazionale,hanno avvistato 3 trombe d'aria dirette
verso Smallville.
Ora ,per favore,state tutti calmi.
Le trombe d'aria si scaricheranno a sud di qui,ma per la vostra sicurezza a nessuno sarà permesso di
lasciare la palestra."
"La stazione degli autobus è a sud."disse Clark "Lana è li."
"Clark,non preoccuparti,sarà già a casa,senti vado a chiamarla con il mio cellulare,tu aspettami
qui."disse Chloe che andò a prendere il telefono,poi si voltò e non lo vide più "Clark?
Clark?"
Lex aprì la scatola e vide che era vuota,così la gettò a terra,poi si mise a frugare
ovunque"DANNAZIONE!"
Lionel entrò nello studio "Bravo.
Vuoi usare le azioni di tua madre per finanziare le acquisizioni,complimenti.
Devo ammetterlo,Lex,una mossa coraggiosa,MA NON PUÒ FUNZIONARE!"
"Potevi restare a casa con questo tempo!"disse Lex andando a frugare tra gli scaffali dei libri.
"È un suicidio,Lex!"disse Lionel "Potrai anche ottenere lo stabilimento,ma i tuoi dipendenti
rischiano le loro case!
Stai giocando con il tuo futuro!"
"No,sto costruendo un futuro dove non sei previsto!"disse Lex.
"Come puoi essermi nemico?"disse Lionel "Tu sei mio figlio!"
"Non ho mai notato la differenza."disse Lex andando a frugare in un'altra libreria.
"Quando Alessandro Magno stava morendo gli chiesero a chi avrebbe lasciato il suo impero,se
avrebbe designato un successore capace di mantenere intatta la sua eredità,evitando inutili
spargimenti di sangue!"disse Lionel seguendo Lex che cercava in tutta la stanza "La sua risposta fu
semplice:lo lascio al più forte!"
"E cioè a chi ordinerà sterminio e sguinzaglierà i mastini della guerra?!"disse Lex.
Lionel gli afferrò la testa "SEPPELLIRÒ VIVO TE E TUTTI QUELLI DI SMALLVILLE CHE TI
STARANNO ACCANTO!"
Lex si tolse le braccia del padre dalla sua testa con violenza e le vetrate esplosero,mandandoli a
terra tutti e 2.
Lex andò a sbattere contro una teca a più piani che si frantumò,mentre Lionel,con il volto segnato
da diversi tagli, vide una delle colonne della stanza che si staccava e gli cadeva addosso,così urlò e
la colonna gli colpì le gambe.
Lex aveva un taglio sul sopracciglio destro e si tolse il mobile di dosso.
Un pezzo del soffitto si staccò e rimase penzolante sopra Lionel.
Il pezzo aveva una punta sulla parte frontale.
"LEX!"urlò Lionel "LEX!
LEX!
LEX AIUTAMI!"
Lex si alzò.
"LEX,AIUTAMI!"urlò Lionel.
Lex restò a guardarlo.
"LEX!"disse Lionel allungando la mano sinistra "FIGLIO MIO!
TI PREGO!
LEX!"
Le 3 trombe d'aria si unirono e formarono un solo vortice.
Lana provò a chiamare,ma il cellulare non funzionò.
La tromba d'aria spazzò via una fattoria.
Clark corse a super velocità e vide la macchina di Lana.
"CLARK!"urlò Lana.
"LANA!"urlò Clark.
"CLAAAARK!"urlò lei mentre la macchina veniva sollevata da terra ed entrava nella tromba
d'aria.
"NOOOOOO!"urlò Clark che corse nel tornado a super velocità.
L'astronave volò sui campi ed entrò nel tornado,ma la placca ottagonale saltò dal
mezzo,producendo scariche elettriche, e l'oggetto cadde.
La macchina di Lana iniziò a volteggiare nel tornado.
Lei si mise distesa e Clark strappò lo sportello entrando,poi la afferrò,mentre l'auto veniva fatta a
pezzi.
"LEX!"disse Lionel "SONO TUO PADRE!"
Lionel allungò la mano destra "FIGLIO!"
Lex spostò la colonna e portò via il padre prima che il pezzo di soffitto cadesse di sotto e sfondasse
il pavimento.
I 2 caddero a terra e altri frammenti di soffitto gli caddero addosso.
"PAPÀ!"disse Lex vedendo che il padre era svenuto "PAPÀ!
NOOO!"
Roger corse nel bosco con dietro Jonathan,ma poi cadde a terra.
Alzandosi,Roger prese la cassetta e la mise nella sua giacca,poi proseguì.
"NIXON!"urlò Jonathan che gli saltò addoss caddero a terra.
Quando si rialzarono Nixon diede un pugno al volto di Jonathan che rispose con un
destro,mandandolo a terra.
"DAMMI LA TELECAMERA!"urlò Jonathan.
"STAI LONTANO DA ME!"urlò Roger che lanciò la telecamera e Jonathan andò a riprenderla.
Il padre di Clark guardò sopra di se e vide che c'era un intero camper che stava per schiantarsi su di
loro,così spinse Roger in una buca e ci saltò dentro anche lui.
Roger cadde dentro un sotterraneo antico,mentre il camper esplodeva.
Lana era svenuta a terra e Clark la raggiunse.
"Lana."disse Clark toccandola mentre la tromba d'aria si dissipava.
