SMALLVILLE:IL SEGRETO DI IAN

Clark e Pitt erano dentro una grossa stanza a scuola attrezzata come il negozio di un ferramenta con

molti tavoli e molte persone.

Lui indossava una camicia bianca con quadrati verde scuro,jeans blu e scarpe nere,mentre Pitt,che

era seduto su uno sgabello ,indossava una maglietta gialla,jeans blu e scarpe marroni.

Alla destra di Clark c'era un uomo semi calvo,con un lungo cappotto blu che teneva una "S"di

metallo grigia con la mano destra.

La "S"era poggiata su una base rettangolare.

Sul tavolo davanti a loro c'erano vari attrezzi da lavoro,come anche sugli altri tavoli della stanza

dove c'erano uomini che utilizzavano delle saldatrici.

Alle loro spalle c'era un mobile rettangolare con la parte alta cava con dentro delle chiavi inglesi

attaccate alla parete e di varia grandezza.

Le pareti della stanza erano chiare,con una linea blu in alto e avevano,negli angoli,dei tubi verticali

e in alto dei tubi orizzontali chiari.

Anche sulle pareti c'erano delle chiavi inglesi appese,insieme a dei seghetti e altri oggetti.

Nella stanza oltre ai tavoli c'erano anche vari mobili.

"Una S?"disse l'uomo "E che cosa vorrebbe rappresentare?"

"Sta per Smallville."disse Clark "Un aggiornamento del logo della scuola."

L'uomo gli diede l'oggetto "Era meglio qualcosa che avesse un'utilità."

L'uomo andò via.

"Eh...te l'avevo detto."disse Pitt grattandosi la guancia destra con la mano destra e tenendo il

gomito destro sulla coscia destra.

Clark si sedette.

"Stai sul classico."disse Pitt "Un bel porta candele e non ti sbagli."

Pitt gli mostrò il porta candele di legno che aveva fatto.

Aveva la parte superiore circolare,con un asta cilindrica di legno diretta verso il basso e posizionata

sotto il centro della circonferenza.

Alla base aveva 3 gambe dirette verso l'esterno che poi si piegavano in basso.

Poco sotto la circonferenza c'era una placca circolare nera e anche poco prima della base.

L'uomo con addosso il cappotto blu andò a vedere un coltello fatto da un ragazzo con capelli

neri,ricci,maglione verde chiaro,pantaloni neri e scarpe nere.

"E questo lo chiami un tagliacarte?"disse l'uomo "Fuso male e rifinito peggio.

Mi aspettavo di meglio da te Ian."

"Ma non mi vorrà dare un brutto voto vero?"disse Ian.

L'uomo aprì il registro e prese la penna con la mano destra"Ti voglio dare...il voto che ti meriti."

"Ma il lavoro l'ho fatto e non ho perso una lezione."disse Ian.

"La frequenza non è tutto."disse l'uomo chiudendo il registro "C'è anche l'impegno e il risultato."

L'uomo andò ad una cattedra nera con dietro un muro di mattoni bianchi che aveva uno specchio

rettangolare orizzontale molto lungo.

Sul muro c'era anche una scritta rossa sopra lo specchio e una cassetta delle lettere bianca a sinistra

dell'oggetto.

Sulla scrivania l'uomo aveva anche una borsa di pelle.

La campanella suonò.

"Avete fatto..."disse l'uomo mettendo la penna nel taschino sinistro del cappotto"...quasi tutti un

buon lavoro.

I voti saranno esposti giovedì."

L'uomo mise i registri nella borsa.

"Clark?"disse Pitt mettendosi lo zaino in spalla "Dai una sbirciatina?"

Clark rise.

"Andiamo forza."disse Pitt "Non lo dico a tuo padre."

Clark usò la vista a raggi x sul registro.

"Allora?"disse Pitt "E dai su,non tenermi sulle spine.

Come è andata?"

"Hai fatto bene a stare sul classico."disse Clark sorridendo e mettendogli la mano sinistra sulla

spalla,poi i 2 uscirono.

Poco dopo i 2 camminarono per i corridoi della scuola.

Ian corse e passò tra i 2 violentemente.

"Che cos'ha?"disse Pitt.

"Diciamo solo che la leggendaria media di Ian vacilla."disse Clark "Ho visto il suo voto.

Il tuo nome è sotto al suo nel registro di Frank."

"Povero Ian,lui è malato per lo studio."disse Pitt "Certo se ti carichi di corsi serali e corsi extra in

qualcosa cedi."

"Eh già."disse Clark.

Il professore era rimasto nella stanza enorme e usava una sega circolare.

Per proteggersi gli occhi dalle scintille aveva una placca di plastica blu,circolare sulla fronte,con un

vetro scuro verticale che andava in basso.

Sentendo un rumore si voltò e vide Ian.

"Ian..."disse l'uomo che si tolse i guantoni.

"Mi serve un voto alto nella sua materia."disse Ian e l'uomo si tolse la protezione dal

volto"Professor Frank,dobbiamo parlare del mio voto."

"Te l'ho detto."disse l'uomo andando via "I voti saranno esposti giovedì."

Ian lo afferrò per il braccio sinistro e lo fermò "No.

Lo devo sapere adesso."

"Conosco la tua mania per lo studio e i voti alti."disse Frank "È una sufficienza.

E sono stato generoso."

L'uomo se ne andò.

"Un momento."disse Ian "Non è giusto!

Sgobbo più di chiunque altro in questa scuola, per avere la borsa di studio della Fondazione Luthor

mi serve una media altissima."

"Il voto è quello Ian e questa conversazione è finita."disse il professore che si diresse verso la porta.

Le luci si spensero da sole e l'uomo si guardò intorno,poi la porta si chiuse.

Ian accese una radio che fece sentire della musica.

"IAN COSA STAI FACENDO?"disse l'uomo.

Ian prese una fiamma ossidrica.

"Ora chiamo la polizia!"disse l'uomo che si voltò e se lo ritrovò davanti.

Ian lo pugnalò al cuore con il coltello che aveva appena fatto e lo uccise.

"La sufficienza non posso accettarla."disse Ian.

Luthor uscì dal Taloon con un bicchiere di plastica circolare con coperchio e cannuccia.

Aveva gli occhiali neri,cappotto nero lungo,maglietta grigio scuro,pantaloni neri e scarpe nere.

Lui stava parlando al cellulare "Si lo so che sono in ritardo.

Senti,scusami da parte mia con tutti e iniziate il giro dello stabilimento senza di me.

Si,vado a Metropolis per l'asta di beneficenza."

Lex vide che dietro la sua auto c'era un uomo con capelli castani, una giacca gialla,camicia

bianca,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere che stava scrivendo su un foglietto.

"No no!"disse Lex avvicinandosi "Scusi,sono qui da meno di 5 minuti."

"Troppo tardi ho già cominciato a scrivere la contravvenzione."

"Senta ho fretta e ho mal di testa,non ho voglia di discutere."disse Lex.

"Si,non vorrei che dovesse rinunciare a qualche buca."disse l'uomo.

Lex toccò con la mano destra l'attrezzatura da golf che usciva in parte dal retro dell'auto

decapottata.

"Queste sono per un'asta di beneficenza."disse Lex.

"Quindi da il via ad un set di mazze da golf da 4000 dollari,ma poi fa la lagna per una multa da

25?"disse l'uomo.

Lex rise e fece un passo avanti"Mi scusi,ho fatto qualcosa che l'ha offesa per caso?"

"Eh già,sono sempre i ricchi quelli che piantano le grane."disse lui che gli mise la multa sul

vetro"Ci sono anche quelli che lavorano.

Stia attento a dove parcheggia in futuro..."

L'uomo guardò la targa e vide che c'era il suo nome sopra "...Lex."

L'uomo andò via ridendo.

Lex annuì,prese una mazza da golf,andò dietro l'uomo e ruppe il parabrezza di un auto a mazzate.

"EHI!"disse l'uomo "Ma è impazzito?"

"Do lavoro a 2500 persone in questa città."disse Lex che ruppe il faro destro con la mazza "Loro

pagano le tasse..."

Lex ruppe l'altro faro "...che pagano il tuo stipendio!"

Lex gli lanciò la mazza "Trovati un vero lavoro."

Lex andò via.

In un'altra zona c'era una lastra di pietra con un vetro rettangolare al centro.

Nella parte centrale della lastra c'era scritto in viola "Luthor Corporation".

Intorno alla lastra c'erano dei fiori fucsia.

Poco dietro la lastra di pietra c'erano delle villette bianche a 2 piani con dei giardini intorno e delle

scale esterne che portavano ad esse.

Clark era in piedi sul retro del pick up rosso e passava delle scatole ad una donna.

Indossava il giaccone blu scuro,maglietta rossa,pantaloni chiari e scarpe nere.

"Attento,sono pesanti."disse la donna che era bionda con capelli legati dietro la testa.

Indossava una giacca scura,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

Clark sollevò un altro scatolone e lo diede al padre di Chloe che indossava un giaccone

grigio,pantaloni neri e scarpe nere.

Lana arrivò sul posto.

Aveva i capelli legati dietro la testa,indossava un maglione verde,jeans blu e scarpe nere.

"Grazie ancora dell'ospitalità signor Sullivan."disse Lana "Non sa quanto mi fate felice."

"Si,sei la benvenuta e per festeggiare preparerò la cena."disse lui.

"Oh non si deve disturbare."disse Lana.

"Non è un disturbo,è un piacere."disse l'uomo andando dentro la casa e Lana rise.

Clark si accucciò "Come ti sembra?"

"Sono eccitata e spaventata allo stesso tempo."disse Lana ridendo "Non so se ha senso."

"È un grosso cambiamento."disse Clark.

Lana mise una scatola a terra "Enorme.

E non solo per me.

Anche se ha accettato,Nell è dispiaciuta che io...stia qui a Smallville."

"Non è facile quando una persona che ami se ne va."disse Clark.

Chloe scese le scale della casa.

Indossava una giacca marrone,maglietta nera con fiori gialli,jeans verde scuro e scarpe nere.

Lei restò a fissare i 2 per qualche secondo,poi avanzò "Allora abbiamo scaricato tutto.

Se devi riportare il furgone fa pure."

"Non c'è fretta,ha chiamato mia madre e dice che si occupa di tutto lei."disse Clark "Vogliamo

festeggiare?"

"Vorrei tanto Clark,ma devo cambiarmi e andare al Taloon."disse Lana.

"E io ho tempo solo per mangiare un boccone e poi andare al Torch."disse Chloe "Scusa."

"Beh...quando avete in programma di riprendere fiato chiamatemi."disse Clark.

"Sicuro."disse Lana prendendo una scatola.

"Ciao."disse Chloe prendendo una cesta e sorridendo.

"Ciao."disse Clark.

Le 2 salirono le scale.

"Ci divertiremo vedrai."disse Chloe.

Jonathan entrò dentro il fienile dove era il trattore rosso.

Indossava il giubbotto verde scuro,maglietta azzurra,jeans blu e scarpe nere.

Lui guardò l'orologio,poi si mise accucciato accanto al mezzo"Allora...adesso ce la vediamo io e te

vecchio mio."

Jonathan prese delle chiavi inglesi da una cassetta degli attrezzi rossa,ma non riuscì a svitare i

bulloni "E dai…

Andiamo..."

Il cric che teneva sollevato il mezzo cedette e Jonathan rimase bloccato.

Clark aprì la porta di casa"Mamma?

Papà?

C'è nessuno?"

Lui mise lo zaino sul tavolo.

"CLARK!"urlò Jonathan "CLARK!"

"Papà."disse Clark che corse a super velocità nel fienile e sollevò il trattore,poi lo soccorse.

"Non riesco a muovere la gamba."disse Jonathan.

Clark usò la vista a raggi x e vide l'osso spezzato "È rotta!

Ti aiuto."

Clark lo fece alzare.

Chloe entrò nel Torch con una pila di libri nella mano sinistra,mentre apriva un giornale con la

mano destra.

Aveva anche una borsetta rossa con la cinghia sull'avambraccio sinistro.

Dentro il Torch c'era Ian.

Indossava una maglietta marrone,jeans blu e scarpe da ginnastica.

Aveva lo zaino marrone sulla schiena.

"Oh scusa."disse Ian "La porta era aperta."

Lei mise il giornale sui libri e gli strinse la mano.

"Ian piacere."disse lui.

"Ah si...Randall."disse Chloe "In biblioteca sei fisso al tavolo vicino agli scaffali

di matematica e scienze."

"E tu ti sei impadronita del tavolo delle consultazioni sulle notizie d'attualità."disse lui andandole

dietro mentre lei posava i libri sulla scrivania più lontana "Direi che possiamo candidarci ad entrare

nell'anonima secchioni."

"Si."disse lei ridendo "Allora cosa ti porta dalle mie disordinatissime parti?"

"Beh vedi ho sentito che la maggior parte delle opere di consultazione della biblioteca è migrata

verso questa stanza."disse lui.

"Ah è vero."disse lei "Io pensavo di restituirle,ma..."

"Ma non sei riuscita a trovare il tempo."disse lui.

"Esattamente."disse lei "In giorni come questo mi vorrei sdoppiare."

Chloe guardò il libro che lui aveva nella mano sinistra "La guida al college...vedo che guardi già

molto avanti."

"Eh...non tanto...penso di diplomarmi alla fine dell'anno scolastico."disse lui.

"Addirittura alla fine di quest'anno?"disse lei.

"Beh...mi sto accumulando un sacco di corsi serali,tesine e altro."disse lui "Se agguanto la borsa di

studio della Luthor andrò nella migliore università del paese."

"Sai mi sento giornalisticamente intrigata."disse Chloe sorridendo "Ah...ti andrebbe un intervista?"

"Ok...ci sto."disse Ian "Ma vacci piano con me.

Hai una pessima reputazione."

"Ehm...ho l'impressione che potrò lasciare a casa i mie artigli di reporter agguerrita,quindi sta

tranquillo."disse Chloe.

I 2 sorrisero.

Jonathan era in ospedale e una dottoressa con capelli neri gli controllava il gesso blu.

Clark era alla sinistra della donna "Andrà tutto bene dottoressa?"

"Non potrà fare gare di ballo per un po',ma se non la sforza la gamba tornerà a posto."disse la donna

che si tolse i guanti mentre Clark le girava dietro e andava alla sua destra.

Marta entrò nella stanza.

Indossava un cappotto rosso acceso,lungo,pantaloni neri e scarpe nere.

"Oh santo cielo."disse Marta andando a toccargli il petto "Jonathan..."

"Ehm Marta non è una cosa grave."disse Jonathan.

"La dottoressa concorda."disse lei "Le trovo un paio di stampelle e può andare a casa."

"Grazie."disse Jonathan.

Lei uscì e chiuse la porta.

"Mamma dov'eri?"disse Clark "Ti ho lasciato un messaggio un'ora fa."

"Lionel era in conferenza a porte chiuse con il consiglio della Luthor Corporation."disse lei "Non

potevi aspettarmi?"

"Ti ho aspettata."disse lui "Ti ho aspettata più di un'ora."

"Mi dispiace."disse Marta "Ho chiamato,c'era la segreteria."

"Beh quello che è fatto è fatto."disse Jonathan "Adesso vorrei solo andarmene per favore."

"Prendo le tue cose."disse Clark andando via.

"Mi dispiace tanto."disse Marta.

"Lo so."disse Jonathan.

Lex raggiunse l'infermiera che stava scrivendo su un blocco "Sto cercando il dottor Bryce."

"L'ha trovata."disse lei.

"Sono un amico di Jonathan Kent."disse Lex prendendo un foglietto dal giaccone "Ho telefonato

all'ortopedico personale di mio padre a Metropolis.

Se ci fossero delle complicazioni può arrivare qui entro un'ora."

"Una gamba rotta non è uno scherzo,ma non c'è ragione di chiamare la cavalleria."disse lei ridendo.

"Voglio solo fare in modo che sia curato a dovere."disse Lex.

"Anche io."disse la donna.

"Vedo che….che l'ho offesa."disse Lex.

"Vengo messa in discussione di continuo signor Luthor."disse Bryce "Nel mio mestiere è scontato."

Clark li raggiunse "Lex.

Che succede?"

"Il signor Luthor e io discutevamo dello stato della medicina in provincia."disse Bryce sorridendo

e andando via.

"Come sta tuo padre?"disse Lex.

"Lui sta bene."disse Clark "È mia madre che mi preoccupa.

Si ritiene responsabile dell'incidente."

"Ne ha troppe di responsabilità,sta cercando un equilibrio."disse Lex "Puoi credermi,non è cosa

facile."

"Se non altro non ha distrutto la macchina di un vigile con un ferro 9."disse Clark con un mezzo

sorriso.

Lex sorrise "Hai saputo vedo."

"La città è piccola,la gente mormora."disse Clark.

"Era una pessima giornata."disse Lex.

"Già."disse Clark ridendo e andando via.

Lex vide Jonathan che tentava di alzarsi e la moglie che gli passava le stampelle tramite la finestra

della stanza.

Ian era seduto al Taloon e Chloe portò 2 tazze rosse.

"Quindi neanche un'assenza,tutti voti alti e anche la metà dei corsi che stresserebbe anche

Einstein."disse Chloe sedendosi "Non so che domande farti,ti guardo sbalordita."

"Un po' faticoso vero?"disse Ian.

"Questo è come dire che il Sole è un po' caldino."disse Chloe.

"Dev'essere il fatto che sono figlio unico,una parte di me vuole sempre fare il doppio per

compensare i miei dei figli che non hanno avuto."disse Ian bevendo.

"Certo,da figlia unica ti capisco anche se non ho mai avuto questa fretta tremenda di finire la

scuola."disse Chloe.

"Vedi è che so che al mondo c'è di più di Smallville e non vedo l'ora di averlo."disse Ian.

"Ti capisco benissimo."disse Chloe sorridendo.

"Hai degli altri impegni vero?"disse lui guardando l'orologio.

"Oh già,ecco il brutto di quando uno si sta divertendo."disse Chloe "Il tempo vola."

"Se vuoi mi posso aggregare oppure facciamo qualcosa quando hai finito?"disse Ian.

"Si certo,con piacere."disse Chloe ridendo.

Clark entrò in quel momento con le mani in tasca e arrivò al tavolo "Ciao Chloe."

"Ciao Clark."disse lei alzandosi e lo fece anche l'altro "Ti ricordi di Ian?

Lo strabiliante Ian.

Stavamo proprio andando."

"Ah si,io penso al conto."disse Ian.

"Eh si,io prendo la macchina."disse Chloe "Qua fuori tra 5 minuti."

"Ian."disse Clark camminando con lui "Frank ti ha fatto il contropelo eh?"

"Si,però abbaia più di quanto non morda."disse Ian "Ci ho parlato dopo la lezione,posso stare

tranquillo,mi ha dato un voto alto."

"Davvero?"disse Clark "Buon per te."

"Clark non ti sei scordato che dobbiamo ripassare matematica."disse Lana.

"No,ma sono venuto a dirti che mio padre è fuori gioco,devo occuparmi io della fattoria."disse

Clark.

"Va bene,si mi rendo conto."disse Lana.

"Che c'è?"disse Ian "Le equazioni simultanee ti danno filo da torcere?"

"Abbiamo litigato io e la matematica."disse Lana.

"Anche io avevo dei problemi lo scorso trimestre."disse Ian "Senti,se vuoi ti posso dare una mano."

"Dici davvero?"disse Lana "Perché credo di non capirci niente."

"Si davvero,che ci vuole."disse Ian "Quando hai un momento?"

"Tra 10 minuti?"disse Lana.

"Va bene."disse Ian sorridendo "Allora torna subito."

"Grazie."disse Lana.

Lui andò via.

"Tutto bene Clark?"disse Lana.

"Si."disse Clark "Ehm...meglio che vada."

"D'accordo."disse Lana.

Ian entrò in una stanza buia nel Taloon.

La stanza era piena di scaffalature di metallo con dei vasi,delle anfore in stile antico,dei tavolinetti

di legno,vasi con dentro dei fiori e altro.

Lui chiuse la porta con la vetrata circolare e si diresse verso un tavolo su cui c'erano dei tessuti

rossi e viola,ci mise sopra il giaccone chiaro e lo zaino,si tolse la maglietta restando a petto nudo,si

tolse le scarpe,poi i pantaloni,poi si chinò in avanti urlando.

Dal centro della sua schiena,tra le scapole,uscì una faccia fatta di pelle che poi formò un corpo

identico al suo fino a che i 2 non si furono separati.

I 2 si guardarono.

Ormai era sera e Ian era fuori dal locale.

Chloe arrivò con l'auto rossa "Ian salta su.

Andiamo."

"Bella macchina."disse Ian che salì in auto "Grazie per il passaggio."

"Di niente."disse Chloe.

Lana uscì con il secondo Ian che aveva gli stessi vestiti.

"Lei indossava una giacca chiara,maglietta verde,jeans blu e scarpe nere.

"Grazie Ian,mi salvi la vita."disse Lana.

"Figurati."disse lui "Non potrei essere in compagnia migliore."

Clark uscì dal locale.

Il giorno dopo Clark prese un piatto dal forno in cucina.

Indossava una camicia celeste,jeans blu e scarpe nere.

Jonathan arrivò con le stampelle.

Indossava il giacchetto verde,maglietta bianca,jeans blu e scarpe marroni.

"Papà non dovresti riguardarti?"disse Clark.

"Mi sto riguardando,ho dormito fino alle 6."disse lui "E poi devo dare da mangiare e da bere agli

animali."

"Fatto."disse Clark.

"Davvero?"disse Jonathan.

"E hai anche pulito..."disse Jonathan.

"La stia dei polli?"disse Clark "Ho fatto tutto,sta tranquillo."

Marta scese le scale.

Indossava una giacca rosso scuro,maglietta arancione,jeans blu e scarpe nere.

"Buon giorno."disse Marta.

"Mamma non sei vestita per il lavoro."disse Clark.

"Eh...ho pensato di restare a casa fino a quando non ci saremmo un po' organizzati."disse lei.

"Amore non voglio che il mio incidente sconvolga tutta la famiglia."disse Jonathan.

"Papà,li c'è il divano."disse Clark.

"Clark credimi,posso riguardarmi sia rimettendo a posto il trattore nella rimessa, sia stando sul

divano."disse Jonathan che uscì.

"Eh..."disse Marta.

"Non devi sentirti in colpa per l'incidente."disse Clark.

"La fattoria la mandavamo avanti insieme."disse Marta "Ma da quando ho cominciato a lavorare

con Lionel non sono stata in grado di fare la mia parte."

"Hai accettato quel lavoro per il bene della fattoria,non puoi essere in 2 posti nello stesso

tempo."disse Clark.

"No,ma dovrei essere dove c'è più bisogno."disse Marta.

Clark camminò per i corridoi della scuola con Pitt.

Pitt aveva una maglietta chiara.

"Certo che è proprio strano."disse Clark "Frank non ha mai saltato una lezione."

"Si vede che anche gli uomini d'acciaio si rompono."disse Pitt "Fortuna che hai sbirciato il mio

voto.

Ehi guarda il nuovo compagno di studi di Lana."

Ian era a parlare con Lana.

Lei indossava una maglietta rosa a maniche lunghe,jeans blu e scarpe nere.

Ian indossava un giacchetto nero,con le spalle e i polsi verde scuro,maglietta bianca,jeans blu e

scarpe nere.

"Già."disse Clark.

"Sbaglio o sento odore di gelosia?"disse Pitt.

"No,Lana e io siamo solo amici."disse Clark.

"Certo come no."disse Pitt andando via.

"Grazie Lana."disse Ian "Una tua parola avrà sicuramente il suo peso su Lex Luthor."

"Sei riuscito a farmi capire quelle equazioni,la meriti la borsa di studio."disse Lana sorridendo.

Lui la baciò e poi andò via "Beh ci sentiamo dopo.

Chiamami."

"Direi che l'appuntamento di studio è andato bene."disse Clark.

"Già,sai mi ha spiegato qualche trucchetto e poi la parte di studio è finita."disse Lana "Ian è

coinvolgente,davvero coinvolgente.

Ci vediamo anche stasera."

Lui la seguì per le scale "Per studiare?"

"No,veramente andiamo al cinema."disse Lana.

"Chloe che ne pensa?"disse Clark.

"Che dovrebbe pensare?"disse Lana.

"Ieri sera l'hai vista al Taloon con Ian."disse Clark.

"Certo,lo stava intervistando."disse Lana.

"No,dovevano uscire insieme e l'ha mollata per fare algebra con te."disse Clark.

"Chloe e io abbiamo chiacchierato ieri sera,non ne ha fatto menzione."disse Lana fermandosi.

"Lana,te lo giuro erano..."disse Clark.

"Senti Clark il trasloco è stato faticoso e Chloe e il padre sono magnifici,quindi per favore se non

hai prove concrete non ti immischiare."disse Lana che andò via.

Lex entrò dentro una stanza dalle pareti arancioni e dalla porta blu con vetro rettangolare.

Alla sua destra c'era una lavagna grigia con fogli e cartelloni,mentre a sinistra una lavagna a muro

con delle foto.

Nella stanza c'erano diverse donne.

Lui prese un foglietto e lo appiccicò alla sinistra sul suo

cappotto.

Lui vide Bryce che era alla finestra.

Aveva i capelli ricci sciolti,indossava un giaccone grigio abbottonato e pantaloni neri.

Dietro di lei c'era una finestra.

Lex si avvicinò "Dottor Bryce?"

"Signor Luthor."disse lei.

"Devo ammetterlo,è l'ultima persona che mi aspettavo di trovare qui."disse Lex.

"Che cos'ha fatto?"disse Lex.

"Ho preso a calci un infermiere."disse lei "Ho delle reazioni violente davanti all'incompetenza."

"Non immaginavo che arrivasse a tanto."disse Lex.

"E invece lei che ha fatto?"disse la ragazza "Ha insultato il maggiordomo?"

"Carina."disse Lex "Ho distrutto con un ferro 9 la macchina di un vigile."

"Accidenti."disse Bryce "Ho sempre sognato di farlo.

Come ci si sente?"

"Bene."disse Lex.

"Le do un consiglio,meglio non dirlo qua dentro."disse Bryce.

"E se bevessimo qualcosa insieme?"disse Lex.

"No."disse Bryce.

"È contraria ad uscire con i compagni di classe?"disse Lex seguendola.

"No,sono contraria ad uscire con lei."disse Bryce.

"Perché?"disse Lex.

"Non si ricorda di me,vero?"disse Bryce.

Una donna aprì la porta "Se volete accomodarvi per favore."

I 2 andarono.

Chloe era al Taloon e osservava delle foto con la lente di ingrandimento.

Lei indossava una giacca rosso scuro,maglietta chiara,scollata,pantaloni neri e scarpe nere.

Clark bussò all'entrata e poi entrò "Chloe?"

"Si?"disse lei.

"Hai un secondo?"disse Clark.

"Si?"disse lei.

Clark guardò il computer e vide un articolo scritto "Qual'è il segreto di Ryan Randall?

Vuole diplomarsi con 2 anni d'anticipo,Randal è un ragazzo prodigio.

Una super star dello studio."

"Alla faccia del distacco giornalistico."disse Clark.

Chloe andò a prendere una cartellina rossa e tornò indietro "Non è che ogni articolo deve raccontare

cose da muro delle stramberie.

Ma perché mi sto difendendo?"

"Dimmi,ti piace?"disse Clark.

"No,che cosa centra?"disse Chloe sorridendo "Qual'è il problema Clark?"

"Nessuno,vorrei solo che fossi prudente."disse Clark.

"Perché?"disse Chloe.

"Guarda,forse non dovrei dire niente,ma...l'ho visto con Lana in corridoio e sembravano...molto

intimi."disse Clark.

"Ah e quindi vuoi evitare che la povera piccola Chloe resti scottata...di nuovo."disse Chloe.

"No Chloe..."disse Clark avvicinandosi.

"Vedi Clark,ti sembrerà strano,ma mi ha già detto che Lana ha una cotta per lui,ma lui preferisce

me."disse Chloe.

Clark mise le mani sulla scrivania "E mi ha chiesto di mantenere il segreto per non ferire i

sentimenti di Lana."

"E tu ci credi?"disse Clark.

"È inconcepibile per te che si possa scegliere me invece di Lana,vero Clark?"disse Chloe andando

via.

"Aspetta."disse Clark "Chloe aspetta."

Chloe chiuse la porta.

"Non ascoltano mai."disse Clark.

All'uscita Clark indossava anche il giaccone chiaro.

"Ian?"disse Clark seguendo l'altro "Dobbiamo parlare."

"Ho da fare Clark,parliamo dopo."disse Ian.

"Adesso."disse Clark che gli si mise davanti "Parliamo di Chloe e Lana,le stai mettendo una contro

l'altra."

"Beh...avrò imparato da te maestro."disse Ian dandogli una pacca sulla spalla e andando avanti.

"Come sarebbe?"disse Clark voltandosi verso di lui.

Ian si fermò "Chloe mi ha detto che l'hai mollata il giorno del ballo di primavera e Lana dice che le

hai dato tanti di quei segnali contraddittori da confondere un radar.

Magari preferiscono stare con uno che sa quello che vuole.

Presa la borsa di studio la mollo questa città di buoni a nulla."

"Non ti importa niente di loro vero?"disse Clark "Le sfrutti per avere la borsa di studio.

Chloe ti scrive un articolo e Lana e la scorciatoia per Lex."

"Questo io non l'ho detto."disse Ian "Perché non lo ammetti?

Alle ragazze a cui piacevi tu adesso piaccio io.

E sei geloso."

Ian si voltò.

"Come manterrai la media con la sufficienza che ti ha dato Frank?"disse Clark.

Ian lo guardò "Non mi risulta che siano usciti i voti."

"È strano,Frank non è venuto oggi."disse Clark sorridendo "Un colpo di fortuna no?"

"Vorresti insinuare qualcosa?"disse Ian "Si è preso un giorno di vacanza.

Sta fuori dalla mia vita Kent."

Ian andò via.

Clark e Pitt camminarono nella stanza piena di attrezzi di Frank.

Pitt indossava un giubetto blu.

"Clark mi sembra una stupidaggine."disse Pitt "Frank è malato."

"Ho chiesto notizia all'ufficio del preside."disse Clark "Non ha avvertito che era malato,anzi non ha

chiamato affatto.

Questo è l'ultimo posto in cui è stato visto Frank."

I 2 andarono in un corridoio buio e si divisero.

"E va bene,vuoi dare un'occhiata e la daremo."disse Pitt che aprì una porta "Diamo un'occhiata.

Ecco."
"Guardati intorno."disse Clark.

"Mi sto guardando intorno."disse Pitt "Abbiamo guardato."

Il corpo di Frank gli cadde addosso e Pitt cadde con esso.

Clark lo soccorse e spostò il corpo."

Un accendino cadde su un liquido scuro uscito da un barile rovesciato che era accanto ad altri barili.

I barili erano neri,con linee bianche e rosse.

Clark prese Pitt e corse a super velocità mentre i barili esplodevano.

I 2 si gettarono a terra.

Clark vide Ryan camminare dalla parte opposta delle fiamme.

Poco dopo Clark aprì una porta bianca.

L'interno della stanza aveva le pareti verde scuro,con un quadro a destra e un comodino poco sotto.

Nel quadro c'era un nido di uccelli.

Clark camminò per la villetta,accese le luci della sala e trovò Chloe che si stava baciando con Ian.

Ian indossava una maglietta bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

"Cosa ci fate qui?"disse Clark.

"Tu che cosa dici?"disse Ian.

"Chloe ha cercato di uccidere me e Pitt."disse Clark "Siamo vivi per miracolo.

E credo che abbia ucciso Frank."

"Cosa?"disse Chloe.

Ian si alzò con lei "Ma che cos'è uno scherzo?"

"Già Clark."disse Chloe mettendosi le mani sui fianchi "Quando c'è stato il tentato omicidio?"

"Saranno 20 minuti,sono corso qui subito."disse Clark.

"D'accordo...stop,la cosa è impossibile."disse Chloe.

"Perché?"disse Clark.

"Perché sono sempre stato qui nelle ultime 3 ore Clark."disse Ian.

Il giorno dopo Lana era al Taloon e scriveva su dei fogli.

Indossava una maglietta grigia a maniche lunghe,pantaloni neri e scarpe nere.

Clark entrò nel Taloon.

Indossava il giubetto blu,maglietta rossa,jeans blu e scarpe nere.

"Lana hai visto Chloe?"disse Clark.

"È dallo sceriffo per la sua deposizione."disse Lana alzandosi e andando via.

"Sento dell'ostilità nei miei confronti."disse Clark "O sbaglio?"

"Non ci posso credere,hai accusato Ian di aver ucciso Frank."disse Lana.

"Devi credermi,non so come ha fatto,ma sta mentendo a tutti."disse Clark "C'era anche Pitt."

"Un ragazzo con dei segreti anche lui?"disse Lana "Com'è che non siete grandi amici?"

"Non cercare di rivoltare la cosa contro di me."disse Clark "Contemporaneamente sia tu che Chloe.

Era a casa sua!

È lei il suo alibi."

"Clark,stavano finendo quell'intervista."disse Lana.

"Chloe finisce sempre l'intervista baciando l'intervistato sul divano?"disse Clark.

"Ian mi ha detto che Chloe ha una cotta per lui,ma niente di serio."disse Lana.

"E scommetto che ti ha detto di non dire niente a Chloe per non offenderla."disse Clark "Lana ha

detto lo stesso anche ha Chloe riguardo a te."

"Se fai tante storie perché io mi trovo bene con Ian,guarda che stai decisamente esagerando."disse

Lana "Se non ti conoscessi direi che sei geloso."

"No,cerco solo di esserti amico."disse Clark "Che razza di persona è uno che dice a 2 ragazze di

tenere e di mentire per lui?"

Clark andò via.

Bryce era a guardare delle cartelline in ospedale e voltandosi vide Lex.

Lui indossava una giacca nera,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

"Metropolis General."disse Lex "Ero ubriaco.

Vomitavo l'anima al pronto soccorso e lei era la studentessa di medicina incaricata di farmi

riprendere."

"Una notte che non dimenticherò mai."disse lei togliendosi gli occhiali.

"Le devo un ringraziamento."disse Lex.

"Veramente la devo ringraziare io."disse lei "Sono casi come il suo che mi hanno convinta a

lasciare Metropolis."

Lei camminò e lui la seguì.

"Mi lusinga averla tolta dai nasi rifatti e le liposuzioni per farla andare nella medicina di

provincia."disse Lex "Suo padre è Stanley Bryce,il chirurgo dei ricchi e famosi."

"Vedo che c'è qualcuno che ha studiato."disse lei.

"Tu mi intrighi Elen."disse Lex.

"Ah ad un tratto siamo passati al tu e al nome Lex."disse Elen.

"Non rivelerò la tua identità segreta tranquilla."disse Lex.

"Per la cronaca..."disse lei mettendoglisi davanti "Ho rifiutato di lavorare con mio padre e non ci

parliamo più."

"È una cosa che i padri odiano."disse Lex.

"Sembra che parli per esperienza."disse lei.

"Sei stata testimone della mia esperienza autodistruttiva,poi ho quasi lasciato morire mio padre e

ora cerco di batterlo al suo gioco."disse Lex.

"Come sta andando?"disse lei.

"Intanto dice che maltratto i vigili."disse Lex.

Lei rise "Ah già...io prendo a calci gli altri.

È curioso,ero così tranquilla da ragazzina."

"Ci vediamo alla lezione."disse Lex andando via.

"Stacco tra 10 minuti."disse lei e Lex la guardò "Se hai voglia di fare qualcosa."

Clark era al tavolo e leggeva 2 fascicoli diversi.

Pitt entrò nella casa.

Indossava un giaccone grigio,camicia blu con linee verticali e orizzontali bianche,jeans blu e scarpe

nere.

"Ho avuto la chiamata d'urgenza."disse Pitt "Siamo sempre sulle tracce di Ian?"

"Lex mi ha dato informazioni sulla borsa di studi di Ian."disse Clark dandogli dei fogli"Ha

frequentato i corsi al Community College negli stessi orari in cui frequentava i corsi

da noi."

"Hai idea di come fa un ragazzo solo a sdoppiarsi così?"disse Pitt.

"Come non è importante,ma voglio essere sicuro prima di lanciare accuse."disse Clark.

"Si,però...non conterei tanto sull'aiuto del duo Lana-Chloe."disse Clark.

"Non è detto."disse Clark "Ian riceve messaggi?"

Ian andò a casa di Chloe.

Indossava un giaccone chiaro,maglietta blu,pantaloni neri e scarpe nere.

"Ciao Ian."disse il padre di Chloe che aprì la porta.

Indossava una camicia celeste,una cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.

"Signor Sullivan salve."disse lui "Chloe è in casa?"

"No,mi dispiace non c'è."disse lui.

"È strano mi ha mandato un messaggio di vederci qui alle 5,30."disse Ian.

"Dev'esserci un disguido,so che lavorava fino a tardi al Torch."disse il padre.

"Ok arrivederci."disse lui.

"Ci vediamo."disse il padre chiudendo la porta.

Ian entrò dentro l'auto nera,mentre il pick up di Clark era parcheggiato li vicino con lui dentro.

L'altro Ian uscì dal Taloon e trovò Pitt di fuori con un bicchiere in mano.

"Ehi Pitt,hai visto Lana?"disse Ian.

"Ah non di recente."disse Pitt "Perché?"

"Mi ha mandato un messaggio,ci ha detto se ci vedevamo alle 5,30."disse Ian.

"Non so che dirti,avrà avuto un contrattempo."disse Pitt e l'altro andò via.

Pitt prese il cellulare "Clark?

Mister puntualità si è presentato esattamente alle 5,30 quindi sono decisamente 2."

"Grazie Pitt,chiamo Chloe."disse Clark.

Il telefono di Chloe squillò sulla sua scrivania.

"Oh Dio Clark,dacci un taglio."disse Chloe guardando il telefono.

Lana aprì la porta.

Indossava un giaccone blu,maglietta azzurra,jeans blu e scarpe nere.

Aveva la parte frontale dei capelli tirata all'indietro.

"Ian dammi un momento e sono subito da te."disse Chloe che vide Lana che mise le mani sui

fianchi.

"Ciao Lana."disse Chloe alzandosi "Credevo che saresti andata a casa finito il tuo turno al Taloon."

"Noi dobbiamo parlare."disse Lana.

"Ma certo."disse Chloe mettendosi la giacca "A proposito di?"

"Parliamo di Ian."disse Lana.

"Lui...lui dovrebbe passare per dare un'occhiata al suo articolo."disse Chloe.

Lana rise "Per questo sei vestita così carina?"

"Ah ecco di cosa volevi parlare allora."disse Chloe.

"Clark è passato al Taloon."disse Lana "So tutto di te e Ian."

"Uno che tiene tanto alla privacy e non sa tenere la bocca chiusa."disse Chloe.

"Non stiamo parlando di Clark,stiamo parlando di noi."disse Lana.

"Non avrei voluto nascondertelo,ma a me Ian piace tanto e non volevo ferire i tuoi sentimenti."disse

Chloe.

"Ne io volevo ferire i tuoi,ma sono uscita con Ian ieri sera."disse Lana.

Chloe rise "2 a 0 per te nel torneo di "Loro scelgono sempre Lana"."

"Chloe sta imbrogliando sia te che me."disse Lana "E avrei dovuto essere sincera con te da subito."

"Si anche io."disse Chloe.

Ian entrò nella stanza "Ciao."

"Ian,che cosa ci fai qui?"disse Lana.

"Ti stavo cercando."disse Ian"Cioè,cercavo tutte e 2."

"Sai non mi sorprende."disse Chloe "Sappiamo tutto."

"Beh potete biasimarmi?"disse Ian "Insomma mi piace stare con le 2 ragazze più sveglie e carine

della scuola.

Insieme siete quasi pari a me."

"Non ci posso credere."disse Lana "Clark aveva ragione su di te."

"Kent."disse Ian "Per questo mi avete dato lo stesso appuntamento?"

"Di cosa stai parlando?"disse Chloe mettendosi la mano destra sul petto "Io non ti ho dato nessun

appuntamento."

Ian chiuse la porta.

"Ian che cosa fai?"disse Chloe.

"Difendo il mio futuro."disse Ian "Il vostro d'altra parte non lo vedo tanto brillante."

Le 2 corsero verso l'altra uscita,ma l'altro Ian si mise davanti bloccandole.

"Ehi ragazze."disse il secondo Ian "Facciamo un'uscita a 4?"

Le 2 guardarono l'altro Ian sconvolte.

Chloe e Pitt corsero per i corridoi deserti della scuola.

"CHLOE!"disse Clark "LANA!"

I 2 entrarono nel Torch e lo trovarono vuoto.

"Clark!"disse Pitt guardando il computer di Chloe "Guarda qua.

Ci illudevamo entrambe riguardo ad Ian,il dolore ci opprime,andiamo alla diga a porre fine alle

nostre sofferenze.

Sembrerebbe un suicidio."

"È tutta una montatura."disse Clark "Le ucciderà per colpire me."

In mezzo ad una gola rocciosa c'era una diga e intorno c'erano foreste di pini.

I 2 Ian scesero dal mezzo appena parcheggiato e tirarono fuori le 2.

"IAN NO TI PREGO!"disse Lana.

"Non ti permetterò di rovinare la mia vita."disse lui.

"IAN TU HAI BISOGNO DI AIUTO!"disse Chloe.

"È quello che sto facendo."disse l'Ian che la teneva "Mi sto aiutando vedi?"

Chloe gli diede una gomitata destra e provò a scappare,ma lui le saltò addosso facendola cadere a

terra.

Lei sbatté la testa e svenne,così lui la prese in braccio.

"NO!"urlò Lana "CHLOE!"

Lana sfuggì all'altro e andò verso l'auto,ma l'altro la bloccò.

"EHI!"disse quello che teneva Lana "Dammi una mano qui!"

"Mi ci vuole solo un secondo."disse l'altro che portò Chloe al bordo e la gettò.

Clark corse a super velocità e saltò dalla diga atterrando molto prima di lei e provocando un cratere

a terra, si alzò e la prese al volo,poi guardò Ian che era perplesso.

L'altro Ian aveva bloccato Lana.

Clark tornò sulla cima della diga a super velocità con il corpo di Chloe in braccio.

Quello che aveva gettato Chloe prese una spranga di metallo.

L'altro spinse Lana contro il bordo,ma per errore cadde con lei.

Lana si afferrò alla ringhiera.

Clark posò Chloe a terra e l'altro gli diede un colpo alla schiena,ma il tubo si piegò senza farlo

muovere.

Lana si teneva alla ringhiera,mentre l'altro Ian le aveva afferrato i piedi.

Clark afferrò l'altro e gli fece fare un volo di 8 metri facendolo schiantare su una lavagna obliqua.

"CLARK!"disse Lana che perse la presa.

Lui la afferrò con il braccio sinistro,mentre l'altro Ian cadeva di sotto.

Lui la fece risalire.

"Come ti senti?"disse Clark accucciato a terra con Lana.

La notte seguente lui era al tavolo del salotto con la madre.

Il tavolo era pieno di carte.

Clark indossava la maglietta blu scuro.

"Clark?"disse il padre camminando con le stampelle "Notizie di Lana e Chloe?"

"Sono un po' scosse,ma stanno bene."disse Clark alzandosi "Sicuro che non ti hanno visto usare i

tuoi poteri?"

"Erano troppo occupate a vedersela con i 2 Ian."disse Clark prendendo le stampelle del padre che

rideva.

Il padre si sedette "Non li avevamo chiusi i conti questo mese?"

"Si,ma li sto ricontrollando per vedere se possiamo cavarcela senza il mio stipendio perché forse

dovrei solo stare qui alla fattoria."disse Marta.

"Senti,io non ero arrabbiato perché non eri qui."disse Jonathan "Ma non voglio raccontarti

frottole,da quando hai cominciato con questo lavoro sono cambiate delle cose.

Sono cambiate tra me e te.

Non voglio che tu lo lasci.

Ma devi sapere che a me sembra proprio che qualche volta...i Luthor abbiano la priorità

assoluta.

Ma credo che dovrò riuscire a farci il callo."

"A me piace molto quel lavoro Jonathan,ma tu e Clark sarete sempre più importanti,questo lo

sai?"disse lei.

"Si."disse lui.

Lana stava ripiegando dei panni a casa di Chloe.

Indossava una maglietta celeste,scollata,senza maniche,pantaloni neri e scarpe nere.

Chloe indossava una maglietta rosa,scollata,a maniche lunghe,pantaloni neri e scarpe nere.

"Ciao Lana."disse Chloe raggiungendola al tavolo della cucina bianca.

"Ciao."disse Lana.

"Come ti senti?"disse Chloe.

"Ancora un po' scossa."disse Lana "E anche un po' stupida."

"Anche io."disse Chloe "Che rabbia,avrei dovuto capirlo subito.

Solo Chloe Sullivan riesce ad innamorarsi di uno che si divide in 2."

Chloe si sedette sul divano vicino a Lana "Non lo so,qual'è il mio problema?

Ho un cartello al collo che dice "Calamita per Mutanti"."

"Ha abbindolato anche me Chloe."disse Lana.

"Ne abbiamo di gusto per i ragazzi."disse Chloe.

"La cosa è degenerata perché non siamo state sincere tra noi."disse Lana "Quindi niente più segreti

ok?"

"D'accordo."disse Chloe.

"Devo finire con il bucato,poi preparo la cena."disse Lana.

"Lana non è necessario."disse Chloe.

"Lo faccio compiacere."disse Lana.

Chloe si alzò "Guarda che non sei un ospite di riguardo, questa è anche casa tua,quindi non ti

cacciamo se non fai la cuoca felice e solerte."

"Dopo i miei e Nell credo di avere il complesso dell'abbandono."disse Lana.

"Ci sono passata anche io quando se n'è andata mia madre,avevo paura che mio padre facesse lo

stesso."disse Chloe "Poi lui mi ha spiegato che non dovevo conquistarmi il ruolo in famiglia.

E neanche tu."

"Grazie Chloe."disse Lana.

"Di niente."disse Chloe "E ora sotto con le regole della casa."

"Ok,va bene."disse Lana "Quali sono?"

"Primo:non rifare mai il letto prima delle 5 del pomeriggio."disse Chloe mentre l'altra rideva"2:non

toccare i piatti nel lavello finché non c'è rischio di allagamento.

E 3:nonostante le proteste di mio padre,il pavimento della tua stanza è un armadio a tutti gli effetti."

Lana rise ancora "Ok."

"Ok."disse Chloe.

Clark entrò al Taloon la sera dopo.

Indossava il giaccone chiaro e trovò le 2 al bancone.

"Ho ricevuto il messaggio,tutto bene?"disse Clark.

"Abbiamo passato tutta la notte a parlare."disse Lana "L'argomento principale eri tu."

"Si mette male."disse Clark.

"In realtà volevamo chiederti scusa per come ti abbiamo trattato."disse Chloe posando una bottiglia

sul bancone "Anche se tu tecnicamente ci hai usate come esca."

"Non mi aspettavo quella conclusione."disse Clark.

"Il punto è che ce l'avevi detto e non ti abbiamo creduto."disse Lana.

"Già pensavate che fossi geloso."disse Clark.

"Ne è passata di acqua sotto i ponti tra noi Clark."disse Chloe.

"So che abbiamo delle questioni in sospeso,ma non permetterei a nessuno di farvi del male."disse

lui.

"Lo sappiamo Clark."disse Lana.

"È curioso."disse Clark che incrociò le braccia "Ad Ian avete concesso tutta la fiducia del

mondo,mentre avete congedato me."

"Con tutte le volte che sei stato poco sincero con noi ci puoi biasimare per aver avuto qualche

dubbio?"disse Chloe.

"Volete sincerità?"disse Clark "La verità è che mi aspettavo di più da voi 2."

"Anche noi ci aspettavamo di più da te."disse Lana "Abbiamo fatto uno sbaglio,ma sarà concesso

sbagliare."

"E ora che si fa?"disse Chloe.

"Per prima cosa smettetela di considerarmi come un fidanzato geloso dato che non sto con nessuna

delle 2."disse Clark "Se volete che siamo amici lo saremo."

Lana annuì con espressione malinconica"E tu è questo che vuoi?"

"Si è questo."disse Clark.

Chloe abbassò la testa con aria triste.

"Ci vediamo."disse Clark uscendo.

"Come al solito."disse Chloe.

Clark uscì e camminò per le strade notturne del paese con le mani in tasca.