SMALLVILLE:LA MASCHERA
A Smallville era notte e dentro il Taloon c'era una tubatura che perdeva acqua e sotto di essa c'era
un secchio quasi pieno.
Accucciata vicino al secchio c'era Lana che aveva i capelli legati dietro la testa,indossava una
maglietta blu,pantaloni blu e scarpe nere.
Clark era accucciato alla sua sinistra,indossava una maglietta bianca,jeans blu e scarpe nere.
La stanza era grande,vuota,con pavimento grigio e un muro di mattoni rossi.
"È tutto il giorno che combatto con queste tubature,l'idraulico non è disponibile prima di domani
mattina."disse Lana.
"Nel frattempo rimedia un respiratore,vedo che posso fare."disse Clark che afferrò una parte del
tubo con la mano destra iniziando a ruotarne un pezzo,ma iniziò ad uscire ancora più acqua.
"Dall'altra parte!"disse Lana e lui girò dalla parte opposta,ma un getto d'acqua li colpì al volto tutti
e 2.
"Prendi il pappagallo!"disse Clark mentre lei andava via,poi fece uscire i fasci di calore dagli occhi
e saldò il pezzo di tubo.
Clark si alzò e la sua pelle e i suoi capelli si asciugarono quasi subito.
Lana tornò con l'attrezzo da lavoro e degli asciugamani "Come hai fatto ad aggiustarlo?"
"A forza di avvitare e svitare si è fermato."disse Clark.
Lana guardò la maglietta aderente alla pancia a causa dell'acqua di Clark e vide che aveva un fisico
atletico "Forse un giorno scoprirò come riesci a fare le cose che fai."
Lana gli diede l'asciugamano.
"Quelli che hanno preso la casa dove stavi tu...hanno un gattino,sai ogni tanto provo a parlarci...ma
purtroppo la conversazione non è piacevole come con te."disse Clark.
Lana rise "Lo devo ammettere.
Mi mancano i nostri tramonti."
"Già..."disse Clark "Il cielo è diverso quando lo guardi da solo."
"Si è fatto tardi."disse lei.
"Si."disse Clark.
"Io...vado a mettere a posto questo."disse lei ridendo,poi uscì dalla stanza con lui,andò ad una
scrivania,aprì un cassetto con dentro le foto di Whitney e mise l'oggetto all'interno.
"Hai notizie dall'esercito?"disse Clark.
Lei prese una foto "Sono molto preoccupata.
Whitney è disperso da oltre un mese.
Hanno rimandato i suoi effetti personali a sua madre.
Mi ha ridato il mio girocollo."
Lei posò la foto e prese una scatoletta di metallo nero,rettangolare,con 3 placche rettangolari sottili
e orizzontali sulla parte superiore del coperchio e una placca circolare al centro.
Lei aprì la scatola e dentro c'era la collana con la pietra verde.
Clark iniziò a sentirsi male "Intendi rimettertelo?"
Lei chiuse la scatola "Non sarebbe giusto.
Voglio prima sapere se è vivo."
"Se c'è uno che può farcela è lui."disse Clark.
"Grazie."disse Lana.
Provincia di Aceh,Indonesia.
Whitney,con l'uniforme da soldato e il viso infangato,camminava per delle praterie con delle piante
ingiallite che arrivavano al ginocchio.
Alla sua sinistra c'era un largo fiume e dietro c'erano delle montagne che superavano le nuvole.
Dietro di lui c'erano altri soldati.
"È tutto inutile,ci credono morti."disse uno dei soldati.
"Noi torneremo a casa capito?"disse Whitney "Voglio tornare per vedere..."
"Lana?"disse quello dietro "Lo so.
Se sento parlare di Lana...o di Smallville...o di passeggiate a cavallo un altra volta..."
In quel momento i 2 sentirono un'esplosione alle loro spalle e si voltarono,poi ce ne fu una seconda
più vicina.
"VIA!"urlò Whitney "MUOVETEVI!"
Il gruppo iniziò a correre,poi un'esplosione fece volare in aria quello più indietro,una seconda
esplosione fece volare il secondo nel fiume,mentre Whitney e quello dietro entravano nell'acqua
udendo colpi di fucile dietro di loro.
"VIA!"disse Whitney "VIA!"
"NON CE LA FAREMO MAI!"disse l'altro mentre una bomba colpì l'acqua dietro di loro.
"GLI È RIMASTO SOLAMENTE UN RAZZO!"disse Whitney "DOBBIAMO RAGGIUNGERE
QUEL RILIEVO!"
Whitney andò più avanti dell'altro "I ricognitori ci vedranno meglio da li..."
L'ultimo razzo colpì l'altro e mandò Whitney nell'acqua facendogli perdere l'elmetto,poi si voltò e
tornò indietro "STAI BENE?
TRANQUILLO!
CE LA FAREMO!"
Whitney prese l'altro e lo portò dalla parte opposta del fiume mentre altri razzi colpirono l'acqua.
"Non voglio morire..."disse l'altro.
"Non morirà nessuno andiamo."disse Whitney e un razzo esplose davanti a loro,poi un altro colpì il
suolo.
Clark,Chloe e Pitt erano sulle scale della scuola.
Clark indossava una camicia rosso scuro,con linee nere verticali e orizzontali,jeans blu e scarpe
nere,Pitt indossava una camicia a quadrati neri e bianchi,jeans blu,scarpe nere,mentre Chloe
indossava una maglietta nera,scollata,senza maniche,con una scritta rossa sulla pancia,una gonna
corta rosa,messa sopra dei jeans blu, e scarpe nere.
Tutti e 3 avevano delle cartelline.
"Non pensi di aver reagito in maniera un po' eccessiva?"disse Clark.
"Non direi proprio,insomma uno passa la vita a cercare di sapere la verità su qualcuno e poi scopre
che è tutta una presa in giro."disse Chloe.
"La compagnia telefonica ha preso il nome da lui e ora ci dicono che Alexander Graham Bell ha
rubato l'invenzione di un altro?"disse Pitt.
"Non avevo una delusione del genere da quando scoprì che Betty Ross non aveva disegnato la
bandiera americana."disse Chloe "Per me era come un mito."
"Cosa?"disse Lana arrivando in quel momento "Betty Ross era il tuo mito?"
Lana indossava una maglietta bianca a maniche corte,pantaloni neri e scarpe nere.
Nella mano sinistra aveva dei libri.
Il gruppo arrivò in fondo alle scale.
"Certo!"disse Chloe "Ero pazza di lei!
Cioè...era considerata un faro per tutte le donne e poi scopro una tipa in cerca di gloria.
I nostri eroi cadono uno dopo l'altro."
Chloe e Pitt andarono via.
Lana rise,poi camminò con Clark.
"Volevo dirti una cosa."disse Clark "C'è una fiera invernale a Greenville questo week end,mia
madre è li.
Potremmo raggiungerla se vuoi."
"Non lo so."disse Lana "Dovrei fare degli straordinari."
"Lo so che sei preoccupata per Whitney,ma se ti massacri di lavoro non tornerà più in fretta,ti fa
bene distrarti un po'."disse Clark.
"Hai ragione."disse Lana.
"Allora verrai?"disse Clark.
Lei si fermò "D'accordo vengo."
La gente nel corridoio iniziò a spostarsi facendo passare Whitney.
Lui aveva un berretto bianco,indossava una giacca nera,con bottoni gialli, con i bordi rossi,aveva
delle medaglie a sinistra,dei pantaloni blu e scarpe nere.
Lana spalancò gli occhi e rimase bloccata,facendo cadere i libri a terra,l'altro sorrise,lei gli corse in
contro,mentre lui si toglieva il cappello e lei lo abbracciò.
"Oh Whitney!"disse lei abbracciandolo "Non ci posso credere che tu sia qui."
"Mi sei mancata tanto."disse lui.
"Sei tornato."disse lei.
La gente iniziò a camminare nel corridoio e poi tutti entrarono in classe.
Clark rimase qualche secondo di più.
Jonathan si recò al tavolino in cucina.
Indossava una camicia sbottonata nera,con linee gialle e rosse verticali e orizzontali,jeans blu e
scarpe nere.
Marta era già al tavolo.
Indossava una maglietta verde scuro,pantaloni neri e scarpe nere.
"Beh meno male."disse Jonathan "Una buona notizia."
"La madre sarà felicissima,è meraviglioso."disse Marta.
Clark era poggiato con la schiena contro una colonna e con le braccia incrociate "Già."
"Ho la sensazione che non sarai tu il cerimoniere alla parata per il ritorno di Whitney."disse
Jonathan mentre Clark andava verso il lungo tavolo di legno rettangolare a cui erano seduti i 2.
Al centro del tavolo c'era un vaso chiaro con fiori arancioni e con accanto una brocca gialla.
"Ma no,sono felice,dico sul serio."disse Clark poggiando le mani sullo schienale della sedia "È solo
che...lo so che può sembrare egoista...ma le cose cominciavano ad andare meglio tra me e Lana.
E ora lui è tornato."
"Era tutto finito tra loro o sbaglio?"disse Marta.
"Lo credevo anche io,ma lei gli sta organizzando una festa al Taloon."disse Clark.
"E ci andrai no?"disse Jonathan.
"Non so se ho voglia di rivederli di nuovo insieme."disse Clark camminando.
"Clark...dovresti mettere da parte i tuoi sentimenti personali."disse Jonathan alzandosi "Whitney è
un eroe,ha rischiato la sua vita per il paese."
La casa di Whitney era una villa rettangolare bianca a 2 piani,con tetto triangolare grigio.
La parte frontale aveva una tettoia rettangolare bianca a 3 livelli,di cui quello più alto era il più
grande,posizionata proprio sopra la porta.
Dalla tettoia partivano 2 colonnine rettangolari che andavano verso il basso e avevano una base
quadrata.
Le colonne poggiavano su una base rettangolare marrone.
La porta d'ingresso,come le persiane,era verde scuro.
La casa aveva una protuberanza rettangolare ad un piano,verso destra,con un tetto grigio triangolare
che si univa ad un secondo edificio uguale al primo.
Intorno alla villa c'era un ampio giardino con vialetto e piccoli alberi.
La madre di Whitney era nella cucina che aveva le pareti giallo ocra,credenze di legno,fornelli
bianchi,piani di marmo e mobili di legno.
La donna aveva i capelli marroni a mezzo collo,vestaglia viola,maglietta celeste,pantaloni neri e
scarpe nere.
La donna mise dei biscotti su un vassoio "È così bello tornare alla normalità."
La madre si diresse verso il tavolo di legno in sala.
Il tavolo era circolare,con un vaso al centro,c'erano delle sedie di legno,con la parte per sedersi
imbottita e nella stanza c'erano 2 cristalliere,caminetto e piano forte,più varie lampade.
Lana e Whitney erano seduti al tavolo.
Whitney indossava una maglietta verde scuro,jeans blu e scarpe nere.
"Mio figlio e la ragazza più carina della scuola di nuovo insieme."disse la madre posando il vassoio
sul tavolo.
Accanto ai 2 c'erano anche dei bicchieri di latte.
La donna si allontanò.
"Pensavi che non mi avresti più rivisto?"disse lui.
"Non ho mai smesso di sperare."disse Lana.
"Quando stavo laggiù..."disse lui toccandole la mano sinistra "...sperduto...pensarti era l'unica cosa
che mi teneva in vita."
Lui provò a baciarla,ma lei si voltò e si alzò.
"Che c'è?"disse lui seguendola alla finestra "Che succede?"
"Whitney ricordi quella lettera che ti ho mandato?"disse Lana.
"Lettera?"disse lui "Cosa stai dicendo?"
Lana si voltò verso di lui.
"Lana,c'è una cosa che devi sapere."disse lui "Il mio plotone fu attaccato e io fui colpito da
un'esplosione.
Quando mi risvegliai parte della mia memoria era scomparsa e i dottori non sanno se riuscirò a
recuperarla."
"Whitney non fa niente."disse Lana.
"L'unica cosa che non dimenticherò mai e quanto tengo a te e voglio soltanto che tutto torni come
prima."disse lui che la abbracciò.
Lex era alla sua scrivania.
Indossava una giacca grigia,camicia grigia,pantaloni grigi e scarpe nere.
L'infermiera entrò nello studio.
Aveva i capelli tirati all'indietro,indossava una sciarpa nera legata al collo,con una parte che
pendeva a sinistra,una maglietta nera,scollata,senza maniche,con un'apertura triangolare al centro
del seno fino all'inizio della pancia,pantaloni neri e scarpe nere.
"Scusa il ritardo,avevo un paziente sotto infarto,non potevo dire "scusate ho un
appuntamento",rischiavo di sembrare insensibile."disse lei.
Lex la guardò con una mano poggiata sul volto.
"Ma ora sta bene,grazie."disse lei.
"Non avevi mai incontrato mio padre vero?"disse Lex che aprì una cartellina e le diede delle foto.
"Chi ha scattato queste fotografie?"disse lei.
"Un investigatore privato."disse Lex.
"Mi hai fatto addirittura seguire?"disse lei.
"No,ho fatto seguire mio padre,avrete avuto un motivo per incontrarvi o davate soltanto da
mangiare ai piccioni?"disse Lex "Da quanto tempo lavori per lui?"
"Lo capisco solo al quinto appuntamento...tu stai delirando."disse lei.
"100000 dollari accreditati sul tuo conto della Luthor Corporation sono un delirio?"disse Lex.
"Hai controllato il mio conto corrente?"disse lei.
"Dopo aver scoperto quell'incontro con mio padre ho fatto dei lunghi e approfonditi
controlli,immagino che le 2 settimane all'anno che passi in Ruanda ad occuparti degli orfanelli
facciano miracoli per la tua coscienza."disse Lex.
"Ma chi sei tu?"disse lei.
"Un uomo che è rimasto scottato dalle donne molte più volte di quanto desideri ammettere."disse
Lex alzandosi "Allora dimmi,come mai una dottoressa come te,donna di supposta integrità
morale,accetta una somma a 6 cifre per spiare l'uomo che dichiara di amare?"
"Prima di tutto,io non ricordo di aver mai dichiarato niente del genere..."disse lei
avvicinandosi"...seconda cosa...se credi che io possa tollerare i tuoi patetici,paranoici tentativi di
invadere la mia privacy,allora vuol dire che sei più arrogante di quanto si dice."
Lei andò via.
Lana era nella sua cameretta dalle pareti rosa e guardava dentro un armadio a muro.
Indossava un accappatoio blu.
Chloe aprì la porta e vide che Lana osservava una felpa.
Lei indossava una maglietta nera,con linee chiare ,verticali,scollata,senza maniche,gonna marrone
lunga e scarpe nere.
"A meno che l'accappatoio non sia l'ultima moda,credo che qualcuno non sia pronto per la
festa."disse Chloe mettendosi in ginocchio sul letto.
"Non lo so,oggi sono stata da Whitney a guardare vecchie foto per rinfrescargli la memoria."disse
Lana.
"E come sta?"disse Chloe.
"Incredibilmente bene considerando quello che ha passato."disse Lana avvicinandosi al letto.
"Ti ha parlato di quella letterina che gli hai mandato?"disse Chloe distendendosi.
"Non si ricorda nemmeno di averla vista,è convinto che stiamo insieme."disse Lana.
"Oh Dio,dev'essere imbarazzante."disse Chloe.
"Non posso voltargli le spalle adesso,ha bisogno di me più che mai."disse Lana.
"Lana Lang si sta innamorando dell'uomo in uniforme?"disse Chloe.
"Perché dici questa cosa?"disse Lana sorridendo.
"Non lo so,ho l'impressione che non si tratti solo della crocerossina che si prende cura del soldato
ferito."disse Chloe.
"Non so cosa sia,sta accadendo tutto così in fretta,però rivedendolo ho capito di provare qualcosa per
lui."disse Lana.
"Ecco spiegata la crisi di fronte all'armadio."disse Chloe sorridendo.
Lana sorrise e si alzò "Sai Whitney è così come lo vedi."disse Lana "Non ci sono ne misteri ne
segreti da svelare."
"A differenza di qualcun altro."disse Chloe che sorrise "Se toccherà a me giuro che spolvererò ogni
sua sfaccettatura,tanto che di quella corazza che ha addosso non lascerò niente."
"E vai."disse Lana.
La sera seguente il Taloon era pieno di gente che ballava e c'erano striscioni rossi e cartelloni.
Clark entrò nel Taloon con addosso un giaccone chiaro,camicia celeste,jeans blu e scarpe nere.
Lui vide Pitt che parlava con Chloe,Lana e Whitney.
Pitt indossava una camicia a quadretti arancioni e celesti,pantaloni neri e scarpe nere,Lana indossava
una maglietta a maniche lunghe,pantaloni neri e scarpe nere,Whitney indossava una camicia
chiara,pantaloni neri e scarpe nere.
"Hai sentito delle partite degli Sharks?"disse Pitt "Stanno facendo una strage."
"Ah...non ero così interessato al football in quei giorni."disse Whitney.
"Senti Whitney,se ti va vorrei farti un'intervista esclusiva per il Torch."disse Chloe.
"Sai in realtà non mi ricordo poi tanto."disse Whitney "E di quello che ricordo preferisco non
parlare.
Adesso voglio concentrarmi sulle cose importanti della vita."
"Bene."disse Chloe annuendo.
"Ciao Clark."disse Whitney che gli strinse la mano.
"Whitney, ben tornato."disse Clark.
"Grazie."disse Whitney che venne portato via da altri amici.
"Senti Clark,forse per sabato..."disse Lana.
"Non fa niente,capisco."disse Clark.
Whitney gli mise una mano sulla spalla "Che succede sabato?"
"Niente."disse Lana.
"Vi siete frequentati parecchio mentre ero via?"disse Whitney.
"No,non direi?"disse Clark.
"Clark e io siamo soltanto amici."disse Lana e l'altro sorrise.
"Vado a prendere qualcosa da bere."disse Whitney che andò nel bagno e si lavò il volto in un
grande lavandino circolare nero,poi si guardò allo specchio pieno di rabbia.
Lo specchio era circolare ed era connesso ad una colonna cilindrica di legno,posta al centro del
lavandino,insieme ad altri 3 specchi.
Sotto gli specchi c'erano 4 lampade rosa.
Le pareti del bagno avevano la parte bassa di mattonelle fucsia,una striscia rettangolare con
triangoli celesti e fucsia,la parte alta color oro e il soffitto grigio con piccole luci circolari.
C'erano anche dei quadri e una finestra circolare con un vetro dorato,con i contorni viola.
"COME HO FATTO A NON CAPIRE!?"disse lui afferrando la porta e strappandola dalla parete.
Clark entrò in quel momento e vide l'altro urlare e tirare la porta contro il muro "Whitney?
Ma che fai?"
"Che succede tra te e Lana?"disse lui avvicinandosi.
"Niente."disse Clark "Ho mantenuto la promessa,l'ho tenuta d'occhio,nient'altro."
"Oh certo,sei un grande attore Kent."disse Whitney "Io vado a servire il mio paese e tu mi pugnali
alle spalle rubandomi la ragazza?"
"No,ti stai sbagliando."disse Clark"Che cosa hai fatto a quella porta?"
Whitney si fermò prima di uscire "Sono un marine degli Stati Uniti,so fare tante cose.
Sta alla larga da Lana."
Whitney uscì.
Clark guardò la porta schiacciata.
Il giorno dopo Clark andò verso Lana che aveva aperto gli sportelli di un armadietto.
Indossava una maglietta rosa,pantaloni neri e scarpe nere.
Clark indossava una maglietta blu elettrico,jeans blu e scarpe nere.
"Lana?"disse Clark "Dobbiamo parlare?"
"Di quello che è successo ieri sera al Taloon?"disse Lana "Potevi usare il telefono per scusarti."
"Cosa?"disse Clark "Non capisco?"
"Whitney mi ha detto che ti ha visto fare a pezzi la porta del bagno,pare che fossi in preda ad un
attacco di gelosia."disse Lana.
"Non è così,è stato lui veramente."disse Clark.
"E gli hai detto di stare alla larga da me Clark."disse Lana.
"Cosa?"disse Clark "Sta mentendo!
Non è affatto vero!"
"Lo tratti anche da bugiardo,non ci posso credere."disse Lana "Dopo tutto quello che ha passato."
Lana andò via.
Una macchina nera arrivò alla casa di Whitney e scese un uomo in uniforme.
Whitney era alla finestra con una maglietta verde a maniche lunghe,jeans blu e scarpe nere.
L'uomo citofonò alla porta e la madre di Whitney,che indossava una maglietta rossa e scarpe
nere,aprì la porta.
"Buon giorno,sono il tenente Gorman del corpo dei marines,posso entrare?"disse l'uomo.
"Certo entri."disse la madre che chiuse la porta e lo raggiunse in salotto.
"È qui per vedere Whitney?"disse la madre.
"Come scusi?"disse l'uomo.
Whitney arrivò con una mazza da baseball "Ehi che succede tenente?"
"Dev'esserci un errore."disse l'uomo.
"Un errore?"disse la madre "Ma che vuol dire?"
"Stando alle informazioni del comando suo figlio è..."disse l'uomo e Whitney lo uccise a
mazzate,mentre la madre urlava a squarcia gola,poi lui le tappò la bocca.
Poco dopo Whitney andò nella stalla con i cavalli insieme a Lana.
Lui indossava un giaccone marrone,con l'interno imbottito,maglietta nera,jeans blu e scarpe
nere,mentre Lana indossava un giacchetto rosa,maglietta rossa,pantaloni neri e scarpe nere.
Lei andò a dare da mangiare al cavallo marrone "Non vedevo questo piccolino da un sacco di
tempo."
Il cavallo mangiò la carota.
"Sai che mi mancava di più?"disse lui "I momenti come questo.
Quando siamo da soli"
Lui vide la collana con la pietra verde "Ehi ti sei messa il girocollo?
Quando ti pensavo ti immaginavo con quella addosso."
"Da quando l'ho riavuto non l'ho mai messo."disse Lana.
"L'hai riavuto?"disse lui.
"Te l'avevo dato quando sei partito per l'addestramento,l'hanno rimandato a tua madre quando ti
hanno ritenuto disperso."disse Lana.
"Perché non me lo ricordo?"disse lui che si appoggiò alle sbarre che separavano i cavalli da loro.
"Immagino che deve essere molto dura,ma sei vivo e sei tornato dalle persone che ti vogliono
bene."disse lei.
"Stavo pensando ad una cosa,ora che Nell se n'è andata magari potremmo andare a vivere
insieme."disse lui.
"Whitney non possiamo andare a vivere insieme."disse Lana.
"È per via di Clark vero?"disse Whitney che a momenti singhiozzava.
"Clark e io siamo solo amici."disse Lana.
"Quello è pieno di segreti Lana."disse Whitney.
"Quali segreti?"disse Lana.
"Dovresti stare attenta perché non è quello che sembra."disse Whitney.
"Come lo sai?"disse Lana.
"Potremmo evitare di parlare di Clark?"disse lui irato che fece alcuni passi verso l'uscita,poi si
voltò "Lana scusami tanto,io non volevo scioccarti chiedendoti di venire a vivere con me è solo
che...non so più stare senza di te ormai."
"D'accordo."disse lei.
Lex andò verso il biliardo con la stecca.
Indossava una camicia rosso scuro,pantaloni neri e scarpe nere.
"Chissà che genere di informazioni riservate gli avrà dato mio padre."disse Lex che mandò la palla
bianca in buca distraendosi.
Clark prese la palla dalla buca "Lex tu hai frequentato Helen per un po',ma dai tuoi racconti nulla
mi faceva sospettare che fosse una spia."
"Temo che prima o poi dovrai accettare la realtà Clark,la gente di rado è quello che sembra."disse
Lex.
"Non ti ha dato neanche una spiegazione?"disse Clark.
"Diciamo che non ci è riuscita."disse Lex che mandò un altra palla in buca "Quando ha visto le foto
si è infuriata ed è scappata via."
"Farei lo stesso se qualcuno ficcasse il naso nei miei affari."disse Clark.
"Vuoi sapere qual'è la cosa più patetica?"disse Lex andando a prendere da bere "Era la prima volta
che pianificavo progetti di più di 2 mesi con una donna."
Clark prese una palla con la mano destra e si avvicinò "Non le hai nemmeno chiesto di darti una sua
versione,magari non è nemmeno come sembra."
"Vorrei tanto avere metà del tuo ottimismo Clark."disse Lex guardandolo.
"Non sono molto ottimista ultimamente."disse Clark rimettendo la palla sul biliardo.
"Whitney è tornato e tu sei di nuovo al punto di partenza con Lana?"disse Lex "Sii paziente,la
carriera non dura a lungo."
"Non è questo."disse Clark "Sono preoccupato,da quando è tornato si comporta...in modo strano.
Sembra quasi un altro."
Clark rimise a posto le stecche.
"Magari è solo uno stress post traumatico."disse Lex "Molti miei dipendenti ne hanno sofferto dopo
l'uragano.
Li ho mandati da una specialista a Metropolis,ora stanno molto meglio."
"Magari può aiutare anche Whitney."disse Clark "Si può tentare."
"Se vuoi ti prendo un appuntamento in settimana."disse Lex.
"Si grazie."disse Clark.
Whitney aprì un libro dove c'erano molte foto degli studenti e lo sbatté sul tavolo,mentre la madre
era legata dietro di lui.
"Ma che ti è successo?"disse la madre.
"RISPONDI ALLA DOMANDA!"disse Whitney che si avvicinò e mise con violenza le mani ai
lati del retro sedia "QUAL'È LA MIA STAZIONE RADIOFONICA PREFERITA?"
"Non lo so..."disse la madre piangendo.
"Quando salgo in macchina con Lana la radio dev'essere sintonizzata sulla stazione giusta."disse lui
completamente in preda all'ira "ALLORA?
QUALE?"
"Credo che ci debba essere una nota vicino al tuo libro di scuola..."disse la madre piangendo.
In quel momento suonarono al campanello e lui le mise il nastro adesivo sulla bocca.
Fuori della porta c'era Clark che indossava il giaccone rosso,maglietta blu,jeans blu e scarpe nere.
"Ora che altro vuoi Kent?"disse Whitney.
"Senti Whitney, abbiamo avuto delle divergenze in passato,ma quando sei partito mi sembra che
avessimo chiarito tutto,io sono preoccupato."disse Clark.
"Preoccupato di cosa?"disse Whitney.
"Di questi atteggiamenti improvvisi."disse Clark "Tu ne hai passate tante e Lex mi ha parlato di un
medico che si occupa di stress post..."
"Clark se questo è un modo per farmi mollare con Lana non funziona."disse lui.
"Ma no,io..."disse Clark.
"Hai un debole per lei da sempre."disse lui "E uno dei molti segreti di Clark Kent."
"Whitney non è di questo che stiamo parlando."disse Clark "Tu hai bisogno di aiuto."
"Io ho bisogno...che tu stia fuori dalla mia vita."disse Whitney che gli diede una spinta con la mano
destra e lo fece volare sul prato per 4 metri,poi tornò dentro.
Clark usò la vista a raggi x e vide che il suo scheletro era senza gabbia toracica,con 2 aperture sul
cranio,una struttura ossea differente da quella umana e della luce verde sia nel petto,che nel
cervello.
Whitney tornò dalla madre,poi si trasformò in Tina "Adesso basta."
Clark arrivò al Taloon e trovò Pitt e Chloe.
Pitt indossava una camicia gialla con linee nere verticali e orizzontali,pantaloni neri,scarpe nere ed
era davanti ad una lavagna obliqua.
Chloe portò un foglio a Pitt.
Lei indossava una maglietta nera,con delle foglie sopra,pantaloni neri e scarpe nere.
"Pitt?"disse Clark "Devo dirti una cosa."
"Cosa?"disse Pitt.
"Lo so che può sembrare una follia,ma temo che Whitney non sia Whitney."disse Clark.
"Cos'è?"disse Chloe prendendo un giornale"Un problema esistenziale o un problema da muro delle
stramberie?"
"Credo che sia Tina."disse Clark.
"Quella pazza con 1000 personalità?"disse Chloe.
"Cosa?"disse Pitt.
"La tipa che è stata Lex,poi Lana e poi è stata rinchiusa."disse Clark.
"Lo so,ma è impossibile."disse Pitt.
"Aveva un'ossessione per Lana,magari è scappata dall'ospedale pur di vederla e ha preso le
sembianze di Whitney."disse Clark.
"Non stavolta,ha smesso di fare la trasformista."disse Chloe posando il giornale sul tavolo.
"Perché?"disse Clark.
"È morta."disse Chloe andando alla scrivania.
"Cosa?"disse Clark.
"Si è suicidata la settimana scorsa."disse Chloe prendendo una pagina di giornale "È l'articolo che
metterò in seconda pagina."
"Com'è successo?"disse Clark.
"Nella sala dove i pazienti fanno terapia si è imbevuta di un solvente e poi ha acceso un
fiammifero."disse Chloe avvicinandosi.
"Già."disse Pitt "Una storia orribile."
"Ha lasciato un biglietto dicendo che non sapeva più chi era e che non ce la faceva più."disse Chloe.
"Hanno preso l'impronta dei denti?"disse Clark.
La campanella suonò e Clark e Pitt camminarono nei corridoi vuoti.
Clark indossava il giaccone rosso e Pitt quello nero.
"C'è un altro problema con Tina."disse Clark "Credo che lei sappia dei miei poteri."
"Tu credi?"disse Pitt.
"Beh li ho usati per fermarla."disse Clark "Quando l'hanno rinchiusa mi sono tranquillizzato."
"Io non starei più così tranquillo."disse Pitt "E i meteoriti?
Lo sa?"
"Ha usato il girocollo di Lana contro di me."disse Clark.
"Allora devi fare attenzione."disse Pitt.
"Devo avvertire Lana."disse Clark.
Lana uscì da una porta.
Indossava una maglietta scollata rosa a mezze maniche,jeans blu e scarpe nere.
"Avvertirmi di cosa?"disse Lana.
"So che è difficile crederlo,ma...pensiamo che Whitney in realtà sia Tina Greer."disse Clark.
"È assurdo,di che stai parlando?"disse Lana.
"Lana devi credermi."disse Clark.
"Che stai dicendo Clark?"disse Lana.
"È difficile da accettare,ma è la verità."disse Clark "Tu resta qui con Pitt,io vado a casa sua."
Clark andò via e Lana cominciò a camminare con Pitt dietro.
"Lasciami un po' da sola."disse Lana.
"Io mi rendo conto Lana,ma è una folle,è pericolosa."disse Pitt.
Lana si fermò e si voltò "Lo so."
Lei gli diede un calcio destro al volto,poi girò su se stessa e gli diede un calcio alla pancia
facendolo volare per diversi metri e mandandolo contro gli armadietti,poi lo afferrò con la mano
destra e lo sollevò.
"Tina?"disse Pitt.
Lei lo scagliò e lo tirò contro gli armadietti opposti facendocelo atterrare di testa.
Lo sportello venne abbozzato e Pitt svenne e si fece un taglio in testa.
"Chi sarebbe folle?"disse Tina.
Clark suonò il campanello della casa di Whitney e poi bussò.
Aspettò alcuni secondi,poi bucò la serratura della porta con il dito indice ed entrò.
"C'è nessuno?"disse Clark che andò verso la cucina trovando la madre di Whitney legata e le tolse
il nastro adesivo dalla bocca,poi si chinò ed iniziò a slegarla "Sta bene?
Dov'è Whitney."
"Non lo so."disse la donna "Non so chi sia,ma di sicuro non è mio figlio!
Quella ragazza è una specie di mostro!"
Whitney entrò nel Taloon e andò da Lana.
Lui indossava un giaccone chiaro,con la parte dentro imbottita,maglietta verde scuro,jeans blu e
scarpe nere.
Lana indossava una maglietta rosa,jeans blu e scarpe nere.
"Lana ti devo parlare."disse Whitney mettendole le mani sulle spalle.
"Ah...dammi solo un secondo,devo fare..."disse lei.
"Ah non posso aspettare."disse lui che la fece sedere,estrasse una confezione rosa,la aprì e mostrò
un anello "Vuoi sposarmi?
So perché non volevi che andassimo a vivere insieme,ma adesso sarà legale e potremo andarcene
via da Smallville."
"Whitney senti,secondo me è una follia,io frequento ancora il liceo..."disse Lana.
"Mia madre si è sposata quando aveva solo 16 anni."disse Whitney "Questo è il suo anello."
"Mi dispiace."disse Lana "Non posso accettarlo,scusa."
Lana si alzò.
"Perché no?"disse Whitney alzandosi.
"Whitney in quella...in quella lettera che ti ho mandato dicevo delle cose che...non posso più
nasconderti."disse Lana.
"Quali?"disse lui.
"Dicevo che...che forse avremmo dovuto separarci per un po'."disse Lana "Ho aspettato a dirtelo
perché non te lo ricordavi,avevi sofferto troppo,non volevo darti anche questo dolore.
Ti vorrò sempre bene Whitney."
"Però vuoi più bene a Clark?"disse Whitney.
"Te l'ho detto,non centra Clark."disse Lana.
"NON...mentire con me."disse Whitney irato "Guardami dritto negli occhi e giurami che non provi
niente per lui."
"Scusami,ho da fare."disse lei andando dietro il bancone.
"Fa niente."disse Whitney "Fa niente.
Stando sul campo di battaglia...ho imparato...che devi andare avanti,anche se perdi."
"Mi dispiace."disse Lana.
"C'è solo una cosa che vorrei chiederti."disse Whitney.
"Ma certo."disse lei.
"Il tuo girocollo."disse Whitney "Ti dispiacerebbe darmelo,così avrò un tuo ricordo almeno,so che è
una cosa a cui tieni tanto."
"Si infatti."disse Lana che gli diede la collana "E te lo do volentieri."
"Grazie."disse lui.
La notte seguente Jonathan aggiustava un trattore verde nel fienile.
Indossava un giaccone chiaro,maglietta nera,jeans blu e scarpe nere.
"Ciao papà."disse Clark entrando.
"Ah ciao Clark."disse l'uomo "Come sta la madre di Whitney?"
"La tengono in osservazione."disse Clark poggiandosi sul lato del mezzo dietro il padre "È
sconvolta per quello che è successo."
"Beh,non si può certo biasimare."disse Jonathan "Oh...hai idea di dove possa essere Tina?"
"No."disse Clark "Nel corpo di chiunque."
"Eh..."disse Jonathan che guardò la collanina con la pietra verde che stringeva nella mano
sinistra"Hai ragione figliolo."
Clark si sentì male.
Tina lo portò all'entrata del rifugio e lo gettò dalle scale,poi scese "Mi sono sempre domandata
come facessi a battermi Clark.
Dovresti essere morto,ma non lo sei.
Forse stavolta il meteorite ha colpito anche te.
Stai soffrendo?"
Lei prese una corda posta su un mobiletto di sopra.
"No Tina,non farlo..."disse Clark.
"Devo farlo...se voglio stare con Lana."disse lei legandolo.
"L'anno scorso hai tentato di ucciderla."disse Clark.
"Già...è stato l'errore più grande della mia vita,lei mi ha rifiutato e quindi non ci ho visto più."disse
Tina alzandosi e camminando "Ma io la amo.
E farò di tutto per riuscire a stare con lei.
E sono riuscita a capire con chi vuole stare."
Tina si trasformò in Clark "Non sarà difficile diventare te Clark."
"No!"disse Clark "Sta lontano da lei!"
"Tu hai una vita perfetta."disse Tina "Genitori splendidi,amici fantastici e cosa più importante la
ragazza dei nostri sogni che aspetta che tu faccia una mossa."
Tina salì le scale.
"NOOOOOO!"disse Clark e Tina chiuse la porta orizzontale di legno.
Lex arrivò quella stessa notte al Taloon.
Indossava un cappotto nero che arrivava fino alle ginocchia,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe
nere.
Al bancone c'era Helen che aveva i capelli legati,giaccone grigio,con punti neri,lungo fino alle
caviglie,maglietta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
"Difficilmente qualcuno ignora le mie chiamate."disse Lex.
Lei si voltò verso di lui "Devo andare a lavorare."
"Non credi di dovermi almeno qualche spiegazione?"disse Lex.
"È stato tuo padre a contattarmi Lex,è vero mi ha offerto del denaro,ma non per spiarti."disse lei.
"E per cosa?"disse Lex.
"Voleva che ti mollassi."disse lei "E anche se l'ho mandato all'inferno ha messo lo stesso i soldi sul
conto.
E quindi è riuscito ad ottenere quello che voleva:farci lasciare."
Lei andò via e lui le andò dietro.
"Stai dicendo che mio padre ti ha dato 100000 dollari contro la tua volontà?"disse Lex "Perché
l'avrebbe fatto?"
"Analizzare il grado di patologia della famiglia Luthor non rientra nei miei interessi."disse lei.
"Avrei preferito che me lo dicessi."disse Lex.
"Stavo per farlo infatti."disse lei "Ma quando mi sono accorta che ero sotto interrogatorio non ci
sono riuscita."
Helen andò via.
Lex abbassò la testa "Helen..."
Lei si fermò.
"Se l'avessi saputo..."disse Lex.
"No,sai che ti dico?"disse lei "Meglio così."
"Almeno ho capito con chi avevo a che fare."disse la donna "Sai di sciocchezze ne ho commesse
parecchie nella mia vita,ma...stavolta avrei proprio vinto il premio nobel per la stupidità.
Mi stavo innamorando di qualcuno che non esiste."
La donna andò via.
"Purtroppo...ha ragione."disse Lex.
Clark era nella cantina e cercava di liberarsi,mentre la pietra lampeggiava.
L'astronave,sotto un panno,si illuminò per un momento di energia bianca,con la parte inferiore
blu,poi si spense e si riaccese ancora.
Clark,sentendo i rumori,si voltò verso di essa e la vide illuminarsi.
La luce ora era del tutto azzurra e molto forte.
La quarta volta la luce divenne un bagliore accecante e si udì un forte rumore,poi ci fu un'onda
d'urto circolare di energia rossa e poi una serie di onde d'urto circolari bianche in tutte le direzioni.
Il cristallo,da verde e luminoso,divenne bianco e spento.
La luce azzurra si spense,rimasero dei piccoli bagliori verdi e poi si spensero anche quelli.
Clark si slegò e guardò il telo che emanava fumo.
Tina era nella camera di lana,davanti ad uno specchio rettangolare che aveva delle tende sulla parte
superiore dirette verso l'esterno,aprì il cassetto di un mobile,prese una maglietta di seta rosa e la
annusò,poi si voltò sentendo la porta che si apriva.
Lana uscì con un asciugamano blu legato addosso e Tina si trasformò in Chloe.
Indossava una maglietta rossa,scollata a mezze maniche,jeans blu e scarpe nere.
"Ehi."disse Lana.
"Scusa,spero non ti dispiaccia,sono rimasta senza calze."disse Tina "La mia roba è tutta in
lavatrice."
"No figurati."disse Lana andando ad aprire un armadio a muro "Io devo andare al Taloon a fare la
chiusura.
"Ho incontrato Whitney,mi ha detto cosa è successo."disse Chloe.
"E come sta?"disse Lana.
"Beh ha detto che non sarà facile dimenticarti,ma ha detto che sarai felice con Clark."disse Chloe.
"Glie l'ho detto,non centra niente Clark."disse Lana.
"Andiamo Lana."disse Chloe "Siete fatti l'uno per l'altra è evidente."
"Chloe...ti stai comportando in modo strano adesso."disse Lana ridendo.
"Oh scusa."disse Chloe "Perché?"
"Beh visto il tuo passato con Clark,mi sorprende che tu mi spinga tra le sue braccia."disse Lana.
Chloe restò in silenzio,mentre lei si voltava,poi si avvicinò "Non credere che sia facile per me.
Ma non voglio intralciare il destino.
Ti do il mio augurio."
Chloe le sfiorò la spalla destra e l'altra si voltò di scatto "Scusa."
Jonathan con addosso un giaccone blu,maglietta bianca,jeans blu e scarpe nere,aprì la porta della
cantina e scese le scale con una torcia "CLARK!
È QUA SOTTO!"
Jonathan lo fece alzare "Clark...figliolo.
Stai bene?
Che è successo?"
"La navicella mi ha salvato."disse Clark guardando la collanina.
"Ma come c'è riuscita?"disse Jonathan.
"Non lo so,guarda che ha fatto al ciondolo."disse Clark e Jonathan illuminò la pietra della
collana"Oh mio Dio...devo andare da Lana."
"Clark..."disse Jonathan e lui corse via a super velocità,mentre il padre illuminava l'astronave.
Lana era al Taloon con addosso una maglietta bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
Lei portò dei vassoi al tavolo,poi si voltò e vide Tina che aveva preso l'aspetto di Clark e le
sorrideva.
"Ciao."disse Lana.
"Ti ho spaventato?"disse Clark.
"No è che non mi aspettavo di vedere nessuno a quest'ora della notte."disse Lana.
Lei andò ai tavoli.
"Lana devo dirti una cosa."disse Clark "Quando ti ho vista con Whitney ho capito che...mi sono
spaventato e pensavo che se non avessi seguito il mio cuore ti avrei perso per sempre."
"Ma che succede?"disse Lana ridendo "C'è qualcosa nell'acqua di Smallville?
Vi comportate tutti in maniera così strana."
"Lo so,ma avrei dovuto comportarmi così da quando ti ho conosciuto,ma sai...le cose non sono
sempre facili."disse Clark "Lana io ti amo."
I 2 si baciarono.
"Clark?"disse Lana.
"Si?"disse lui.
Il vero Clark entrò nel locale.
Lana spalancò gli occhi.
"Sta lontano da lei!"disse Clark.
"Che succede?"disse lei.
"Te lo spiegherò non appena ti avrò liberato da Tina."disse il falso Clark.
"Tina?"disse Lana.
"No Lana,è lui Tina!"disse Clark "Sono io Clark."
"Sta mentendo,non credergli."disse l'altro.
"Ti ho aggiustato quel tubo che perdeva."disse Clark.
"Maledizione!"disse Tina e Lana corse via.
Clark corse contro l'altro a super velocità e lo spinse contro una colonna.
"HAI ROVINATO TUTTO!"disse l'altro Clark che spinse quello vero verso 2 porte nere che si
sfondarono facendoli uscire dal retro del locale.
I 2 caddero su dei barili e il vero Clark finì sotto l'altro che gli diede una testata mandandolo su dei
barili.
"Stavolta non hai scampo Kent!"disse Tina che gli corse contro,lo afferrò e lo spinse contro un
muro diverse volte,poi il vero Clark spinse l'altro contro la parete,ma lui prese un pezzo di tubo
verticale,staccandolo dal resto,lo spinse via con una gomitata sinistra,poi lo colpì al mento con la
spranga e lo scagliò contro le vetrate di una casetta fatta di rettangoli di vetro,con bordi celesti e con
dentro molti vasi di fiori.
La porta della casetta era più sporgente del resto.
Clark sfondò le vetrate e cadde a terra,l'altro entrò nel locale e alzò la spranga,ma si prese un calcio
da Clark e volò contro le vetrate finendo in strada.
"Tina!"disse Clark uscendo "Ascoltami.
Sei andata fuori di te!
Non fare così!
Fermati!
Io posso aiutarti."
Dietro l'altro Clark che si era rialzato c'era un pick up blu,con una serie di scaffali con un
motore sul retro "Non ti sopporto!"
Lui sollevò l'oggetto sulla sua testa,gli andò contro,ma lui corse a super velocità andandogli alle
spalle,l'altro corse in avanti e rimase trafitto su una spranga appuntita che era tra i resti delle
vetrine.
"Tina..."disse Clark.
Tina riprese le sue sembianze e il sangue le arrivò alla bocca "Abbi...cura...di Lana…
Fallo per me..."
Tina morì.
"D'accordo."disse Clark.
La mattina seguente Marta chiuse l'acqua del lavandino e Clark entrò nella casa insieme a Jonathan.
Lei indossava una maglietta rossa,pantaloni neri e scarpe nere,in più aveva i capelli legati dietro la
testa.
Clark indossava un giubetto blu,maglietta rossa,jeans blu e scarpe nere.
Jonathan indossava un giaccone verde scuro,camicia marrone,jeans blu e scarpe nere.
"Come sta la madre di Whitney?"disse Marta.
"L'ufficiale dell'esercito che Tina ha ucciso doveva consegnare alla madre il messaggio che
avevano trovato il corpo di Whitney."disse Jonathan che abbracciò Marta "Whitney è morto in
battaglia."
"Oh Dio."disse Marta che andò verso la sala dove era Clark "Hai parlato con Lana?"
"Chloe ha detto che non vuole vedere nessuno."disse Clark "Non riesco a non pensare al fatto
che...il corpo di Whitney non fosse antiproiettile,ne le sue ossa infrangibili eppure lui ha rischiato lo
stesso per rendere il mondo un posto più sicuro."
Clark andò verso la finestra "Se io non avessi i poteri che ho avrei il suo stesso coraggio?"
Il padre gli si avvicinò e gli mise le mani sulle spalle "Figliolo non so se può servire,ma io sono
sicuro che tu lo avresti."
Lex arrivò in ospedale e trovò Helen che parlava con una dottoressa con camice bianco.
La donna rimase sola e lo vide.
"Lex..."disse lei.
"Quello che ho fatto è stato imperdonabile."disse Lex "Ho violato la tua privacy,non ho avuto
fiducia in te."
"Adesso è un po' tardi per le scuse."disse lei voltandosi e lui le andò dietro.
"Da quando sono nato sono vissuto in un ambiente dove regna il sospetto e la diffidenza."disse
Lex"Mio padre mi ha insegnato a vedere il mio prossimo come un nemico,chiunque esso sia."
"Mi dispiace che tu sia cresciuto in un ambiente del genere,ma io..."disse lei fermandosi.
"Quando mia madre morta ho costruito un muro intorno a me e ogni anno quel muro diventava
sempre più forte ed impenetrabile."disse Lex "Io voglio abbattere quel muro,ma non so come fare."
"Lex..."disse lei.
"Non ho mai chiesto aiuto a nessuno,ma adesso lo chiedo a te."disse Lex "Aiutami Helen,io non
voglio diventare come mio padre."
Lei si avvicinò e gli prese la mano,poi i 2 camminarono per i corridoi vuoti dell'ospedale.
Clark era nelle grotte,con la collanina di Lana nella mano destra e una torcia posta dietro ,mediante
la mano sinistra, che proiettava la luce sull'aspirale bianco,nero e marrone dipinto sul muro sotto la
figura di Namanna.
Poco dopo sentì dei passi,mise l'oggetto in tasca e guardò verso l'entrata vedendo Lana che aveva
gli occhi lucidi.
Lei indossava un giacchetto rosa,maglietta celeste,pantaloni neri e scarpe nere.
"Lana?"disse Clark.
"Ho chiamato a casa tua."disse Lana "Tua madre mi ha detto che eri qui."
"Mi dispiace tanto."disse Clark.
"Non avrei dovuto mandare quella lettera."disse Lana piangendo.
"No,non fare così ti prego."disse Clark.
"Era disperso chissà dove!"disse Lana piangendo "Lottando con la vita e con il pensiero che non
c'ero...e che non lo volevo..."
"Non è colpa tua."disse Clark.
Lana si avvicinò "Sembra che...tutte le persone a cui io tengo...mi lascino."
"Questo non è vero."disse Clark.
"Si invece!"disse Lana piangendo e superando Clark di alcuni passi "I miei genitori…Nell...ora
Whitney...e persino quella pazza scatenata…
So che non sono stata una buona amica."
Lana si voltò verso Clark piangendo.
"Lo sei stata invece."disse Clark.
"Non ho avuto fiducia in te."disse Lana "Ti ho anche accusato e tu sei ancora qui...a proteggermi…
Non mi importa se hai dei segreti Clark,ma tu sei l'unica cosa bella,l'unica certezza della mia vita e
io non voglio perdere anche te."
Lui la abbracciò "Io non ti lascerò mai."
Lei pianse e lo abbracciò.
In cielo,sopra la zona dove era la grotta,c'erano 2 figure,una maschile e una femminile.
La donna aveva una carnagione chiara,capelli neri,lunghi,che erano in parte dietro la schiena,e in
parte davanti.
La lunghezza dei capelli arrivava quasi alla fine del seno.
Il volto era scoperto,ma la testa,le orecchie e la parte più esterna della mascella erano coperti da un
elmo blu e d'oro.
L'elmo formava una punta d'oro diretta verso il basso al centro della fronte che arrivava fino
all'inizio del naso.
La punta aveva i lati composti da 2 placche d'oro rettangolari e sottili,solcate da 2 linee incise
leggermente,che andavano verso dietro e verso l'alto leggermente.
La parte interna della punta diretta in basso era d'oro e la parte più alta aveva una porzione di
circonferenza dorata come confine con il resto dell'elmo.
La parte superiore di queste placche allungate era dritta verso dietro,andando in obliquo verso i lati
della testa,poi la parte superiore e inferiore si curvavano leggermente verso il basso arrivate a metà
testa,sopra le tempie,poi le placche si staccavano dall'elmo e si curvavano verso l'alto superando la
testa di poco.
Le placche avevano lo spigolo interno della parte finale più in alto di quello esterno.
L'elmo aveva i bordi intorno al viso d'oro,che passavano sulla fronte,poi si curvavano verso il basso
arrivati all'altezza delle orecchie e poi andavano in avanti arrivati all'inizio della mascella per
terminare con una leggera punta sottile.
La parte dell'elmo che copriva le tempie,i lati della testa e la parte iniziale del cranio era blu.
L'elmo,sulla parte centrale della testa, andava verso l'alto,formando una curva blu sulla parte
frontale,che aveva la parte davanti blu e la parte dietro d'oro.
Il confine del colore blu con la parte d'oro formava una punta curva sulla parte centrale della
testa,poi i contorni andavano verso il basso per un po',leggermente in obliquo,poi andavano verso
dietro circondando la testa.
La parte d'oro al centro della testa era il pezzo più alto dell'elmo che terminava la curva iniziata con
la parte blu.
La parte finale della porzione d'oro era curva all'indietro,in un modo quasi piatto,poi andava dritta
verso il basso dietro.
Il collo era scoperto,mentre il corpo era coperto da una corazza aderentissima e lucida d'oro e blu.
La corazza aveva un'apertura a forma di triangolo con la punta verso il basso ,alla base del
collo,che terminava prima dell'inizio del seno.
La parte della corazza che copriva il seno e la zona tra le spalle e il collo era blu lucido,ma aveva 2
linee d'oro rettangolari oblique verso il centro,con la parte interna curva,che passavano sulla parte
interna del seno unendosi poco sotto esso.
Al centro del petto c'era una circonferenza incisa che aveva buona parte dell'interno blu e la parte
più esterna comprendeva anche un pezzo delle linee d'oro.
La parte blu sul seno,esterna alle 2 linee gialle,aveva 2 piccole linee bianche che erano oblique
verso il basso nella parte iniziale e poi andavano verso il basso sotto il seno.
Sui fianchi aveva una linea rettangolare d'oro che andava in obliquo verso davanti,poi arrivata
all'altezza del seno andava verso il basso e leggermente in avanti e poi indietro arrivata all'altezza
della vita.
Le spalle erano coperte da una placca blu aderentissima e unita con la corazza,che aveva la parte
superiore che era dritta,poi andava verso il basso in obliquo e lo stesso vale per i contorni della
placca.
I bicipiti e gli avambracci erano coperti da una corazza d'oro aderentissima.
Aveva una linea obliqua incisa sui bicipiti,con la parte esterna che era più alta di quella interna.
La parte più bassa della linea,arrivava a toccare una placca blu della corazza che copriva la parte
bassa ed interna del bicipite,poco sopra il gomito e che aveva una punta curva sulla parte frontale
del bicipite che arrivava a metà.
La parte esterna dell'avambraccio aveva una placca allungata,rettangolare,con la parte superiore
curva,fusa con la corazza.
La parte interna superiore della placca esterna aveva una circonferenza d'oro,poi c'erano 2 linee
verticali,poi le 2 linee andavano in obliquo verso l'interno e si univano andando verso il basso e
terminando prima della fine della placca.
Le mani erano scoperte.
La parte gialla che si univa sotto al seno formava una linea d'oro verticale che copriva tutta la parte
frontale della pancia e proseguiva al centro di un lungo tessuto blu che dalla vita arrivava fino alle
caviglie.
Un altro tessuto blu era posizionato ai lati del corpo,dalla vita in giù,coprendo anche la parte dietro.
Le gambe erano coperte da una corazza blu aderentissima e lucida inclusi i piedi.
La figura maschile aveva i capelli marroni a mezzo collo,occhi azzurri,una mascherina di metallo
che era intorno agli occhi e che copriva lo zigomo destro,formando una punta curva,aderente,verso
il basso.
Dal sopracciglio sinistro partiva una punta curva diretta verso l'alto.
La mascherina copriva anche il naso,lasciando spazio per le orbite e gli occhi azzurri.
Il collo era scoperto per metà,alla base c'era una circonferenza di metallo che fungeva da
colletto,con un'incavatura triangolare al centro.
Il petto,la pancia e la vita erano coperte da una corazza blu ceruleo,che aveva 2 linee bianche che
dallo spazio tra spalle e collo andavano a zig zag verso il centro del petto ,poi formavano una linea
bianca che passava sotto i pettorali,formando una punta diretta verso il basso.
Da sotto i pettorali partivano 2 linee curve dirette verso i fianchi,con una seconda linea che partiva
da queste curvandosi verso il centro della pancia.
Da queste linee curve al centro della pancia partivano altre 2 linee curve dirette in basso che si
univano a 2 linee orizzontali presenti a metà pancia.
Al centro della pancia c'era un cerchio rosso.
Sotto di esso c'era una linea bianca con la parte centrale piegata verso il basso e sotto c'erano delle
linee bianche informi.
Il bordo inferiore della corazza era irregolare,con una punta diretta in basso al centro,ma curva in
cima e altre 2 punte uguali ai lati.
Le spalle erano coperte da una placca di metallo a cupola,connessa alla corazza mediante un'altra
placca di metallo.
La prima parte dei bicipiti era scoperta,poi iniziava un tessuto aderente giallo chiaro e poi dei
bracciali di metallo che coprivano anche le mani fino a metà dita.
I bracciali erano blu ceruleo, avevano una punta all'inizio, diretta verso l'alto,poi,sul dorso
esterno,c'erano 2 linee triangolari che formavano una punta diretta verso l'alto,poi una macchia
bianca con la punta verso l'alto,2 linee circolari bianche sul polso e le nocche bianche.
Sotto la corazza c'era un gonnellino bianco,poi una tuta aderente gialla e poi la corazza blu ceruleo
fino agli stivali.
Le ginocchiere erano di metallo,circolari,sui polpacci aveva 3 rombi dai contorni bianchi,uno al
centro e 2 ai lati,c'erano 2 bracciali bianchi sulle caviglie,ai lati dell'inizio del piede,c'erano 2 rombi
bianchi connessi ad una linea bianca che copriva buona parte del dorso del piede,mentre la punta e
il tallone erano blu.
La parte posteriore dei piedi aveva una punta diretta in alto.
"Allora è vero."disse la donna stando sospesa a mezz'aria "La profezia dei primitivi elementali
della Terra si è avverata,l'alieno è arrivato."
"Eterna Ajak,se posso permettermi,non credo che sia una minaccia."disse l'altro "Non sa neanche
chi è."
"Ma presto lo saprà."disse Ajak "Stando alle vibrazioni che ho percepito il mezzo che lo ha portato
sul nostro mondo si è attivato.
Una volta scoperto il suo scopo e le sue origini potrebbe iniziare a prendere il suo posto nel mondo
e potrebbe venire a sapere di noi.
E se dovesse mettersi in mezzo in una maniera che non ci sarà gradita non avremo altra scelta che
eliminarlo."
