SMALLVILLE:LA TORRE DEI DESIDERI

Nella grande sala della scuola che era stata trasformata in una specie di ferramenta c'erano molti

studenti che costruivano oggetti tecnologici.

Ad uno dei tavoli c'era Clark con Pit e davanti a loro c'erano delle aste di metallo sottili con sopra

delle circonferenze di metallo da cui partivano altre piccole aste che sostenevano delle arance e su

cui c'erano anche dei fili.

Clark indossava una maglietta rossa,jeans blu e scarpe nere,mentre Pit indossava una camicia

bianca,con linee verticali e orizzontali verdi.

"Salve signori."disse Chloe arrivando e sorridendo.

Lei indossava una maglietta simile ad un'uniforme militare,senza maniche,gonna rosso scuro e

stivali marroni.

"Ciao Chloe."disse Pit che passò un'arancia a Clark.

"Cosa state facendo a queste povere arance?"disse Chloe.

"Contengono dell'acido,funzionano come una batteria."disse Clark.

"L'arte della sopravvivenza."disse Chloe sorridendo e poggiandosi sul tavolo "Come le chiamerete?

Arance meccaniche?"

"Chi sa."disse Clark.

"Vorresti averlo scoperto tu?"disse Pit.

Un ragazzo con felpa grigia,cappuccio tirato su,pantaloni neri e scarpe nere arrivò vicino a loro e

osservò gli attrezzi sul tavolo,poi inserì una spina in una presa elettrificando le arance.

Il ragazzo era bianco,con occhi celesti,indossava un cappello aderentissimo alla testa e delle cuffie.

"Fa pure con comodo..."disse Clark.

"Grazie."disse l'altro andando via.

"Che gli ha preso a quello?"disse Pit.

"Si chiama Cyrus Krupp."disse Chloe guardandolo per un po' e sorridendo "È qui da un paio di

settimane.

Gli ho proposto il solito giro per i nuovi arrivati,ma ha detto che non si fermerà a lungo."

"Forse è per quello che ci tiene tanto a fare nuove amicizie."disse Clark.

Chloe rise e andò via.

"Ciao."disse Pit.

"Ciao."disse Chloe.

Cyrus arrivò al suo tavolo dove c'era una sfera di metallo simile a bronzo,con delle placche

circolari inchiodate in alcuni punti con al centro delle placche cilindriche.

Altre placche cilindriche erano sparse per la superficie della sfera e c'erano dei fili rossi e blu che

passavano intorno a queste placche cilindriche,più altri fili color bronzo.

La punta delle placche cilindriche lampeggiava di luci blu e rosse.

Alla base della sfera c'erano 4 placche rettangolari messe in obliquo.

Lui prese,l'oggetto, si tolse il cappuccio e vagò per i tavoli arrivando in una zona dove c'erano 3

ragazzi.

Quello a sinistra indossava un berretto rosso,maglietta bianca,con scritta rossa al centro del petto e

le maniche rosse da metà bicipite in giù,quello seduto aveva i capelli castani,maglietta bianca,con

linee orizzontali verdi,pantaloni neri e scarpe nere,mentre quello a destra indossava una maglietta

giallo ocra,con colletto bianco,jeans blu e scarpe nere.

Cyrus staccò alcune prese.

"Ehi!"disse quello con il berretto rosso "Che stai facendo?"

"Perché non vai a rompere le palle a qualcun altro?"disse quello con i capelli castani che si alzò

mentre Cyrus se ne andava e gli prese la cuffia "Dammi la cuffia!"

Il ragazzo si mise la cuffia "Oh questo imbecille si diverte ad ascoltare dei segnali eh?"

Il ragazzo passò la cuffia agli altri.

"Tu non hai i mezzi intellettuali per capire questo suono."disse Cyrus.

"Mi stai dando dello stupido?"disse l'altro.

"Basta guardarti per capire che non sei intelligente."disse Cyrus.

Quello con il berretto gli gettò a terra le cuffie e gli prese la sfera.

"EHI!"disse Cyrus "COSÌ ROMPETE IL TRASMETTITORE!

FERMI!"

Quello con il berretto tirò l'oggetto all'altro che lo prese al volo "Rompiamo questo trasmettitore!"

Clark intervenne "Lasciatelo in pace adesso!"

Quello con i capelli castani si avvicinò mettendo una mano sulla testa dell'altro "Stanne fuori

Kent."

"Non voglio farti del male."disse Cyrus a quello castano "Dammi il trasmettitore."

"Perché non te ne vai?"disse l'altro.

"Guarda ti avverto..."disse Cyrus che fu afferrato per la camicia e lanciato contro un tavolo.

"Poverino sta piangendo!"disse quello con i capelli castani.

Clark prese il trasmettitore ed aiutò Cyrus ad alzarsi.

"Vatti a fare un bel bagno caldo!"disse quello castano "Ciao carino!

Vatti a fare consolare dalla mammina."

Cyrus li fissò.

"Oh ci guarda male!"disse quello castano.

La lavagna azzurra dietro di loro con appesi sopra i martelli e le chiavi inglesi prese fuoco in

automatico.

"LASCIATEMI IN PACE!"disse Cyrus che prese l'oggetto sferico e andò via lasciando Clark

perplesso.

Il giorno dopo Clark era sul retro del pick up rosso,parcheggiato sulla strada esterna alla

fattoria,vicino alla recinzione,e tirava i rettangoli di fieno oltre la staccionata.

Indossava il giaccone rosso,maglietta blu,jeans blu e scarpe nere.

Lana si stava avvicinando in groppa al cavallo marrone.

Indossava un giubetto di jeans blu,con l'interno imbottito,maglietta rosa,scollata,pantaloni marroni

e scarpe marroni.

"Ciao."disse lui che scese dal mezzo.

"Ciao."disse Lana.

"È un po' che non si vedeva il cavallo."disse Clark.

"Sono riuscita a liberarmi dal Taloon per un po' e l'ho portato a fare una passeggiata."disse

Lana"Non l'ha più fatto nessuno dopo Whitney.

Chloe mi ha raccontato quello che è successo al laboratorio,è un po' strano."

"Molto strano."disse Clark "Cyrus vive in un mondo tutto suo.

Tipica alienazione adolescenziale."

"Ognuno ha il suo modo di evadere dal quotidiano."disse Lana "Io vado a cavallo,Chloe ama

scrivere e tu...tu...lavori in questa fattoria lavorando come 5 uomini messi insieme."

Clark toccò il muso del cavallo che ritrasse la testa "Oh...poverino."

"Ultimamente è un po' nervoso,la passeggiata gli farà bene."disse Lana.

"Il veterinario che dice?"disse Clark.

"L'ho chiamato,ma...non capisce cosa abbia."disse Lana "Forse il problema è l'età.

La mamma di Whitney vuole venderlo.

Non può tenerlo."

"Posso tenerlo io."disse Clark.

"I tuoi sarebbero d'accordo?"disse Lana.

"Non vedo perché non dovrebbero,dopo tutto è una fattoria."disse Clark.

"Grazie."disse Lana.

Lex era nello studio e giocava a biliardo.

Indossava una camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

Helen entrò nella stanza.

Aveva i capelli ricci sciolti,giacca grigia,camicia bianca,pantaloni grigi e scarpe nere.

Lei posò un giornale sul tavolo "È il giornale di ieri.

Perché non me ne hai parlato?"

"Perché pensavo di aver comprato tutte le copie esistenti a Smallville."disse Lex posando la stecca e

avvicinandosi "Helen,è una vita che la stampa mi perseguita.

Mi dispiace che ci vada di mezzo tu,so che non è giusto,io cerco di proteggerti."

"Non è un articolo sul giornale,è che la gente mi tratta con diffidenza da quando mi vedo con

te."disse lei "Ho fatto tanti sacrifici per arrivare dove sono."

"E adesso la tua reputazione è incrinata da pettegolezzi e allusioni."disse Lex "Per questo non vieni

a vivere qui?"

Il mio contratto d'affitto non è ancora scaduto e poi non ne ho avuto il tempo."

"Va bene."disse Lex "Mi occupo io di saldare il tuo contratto e...ti mando i traslocatori entro un'ora.

Ormai non hai più scuse."

"Lex,ho bisogno dei miei tempi."disse lei.

"Voglio che tu sappia che ho una totale fiducia in noi 2,ma se decidi di tirarti indietro...io ti

capisco."disse Lex che andò verso la porta.

"Va bene entro 2 ore?"disse lei.

Lui si fermò e la guardò sorridendo.

La macchina rossa decapottata di Chloe arrivò alla fattoria di Clark che stava uscendo da un recinto.

Chloe indossava una giacca rossa con l'interno imbottito.

La ragazza scese dal mezzo ridendo "Lo sai Kent?

Ho scoperto il tuo segreto.

Lana mi ha detto che ti occuperai tu del cavallo di Whitney."

"Ah si."disse Clark "È vero."

"L'hai resa felice sai?"disse Chloe.

"Quel cavallo è molto importante per lei sai?"disse Clark "Un'importante legame con il suo

passato."

"Si e verrà qui ogni giorno."disse Chloe "Come ai vecchi tempi."

"Non c'è niente di romantico nel pulire una stalla."disse Clark entrando nel fienile.

"Forse hai ragione."disse Chloe.

"Ho visto che il laboratorio è ancora chiuso."disse Clark.

"Si,stanno ancora investigando sui giochi pirotecnici di Cyrus."disse Chloe "Lo sapevi che il

preside l'aveva sospeso confiscando il suo progetto di scienze?"

"Come ha fatto ad appiccare il fuoco?"disse Clark avvicinandosi.

"Ah...forse era un trucco."disse Chloe "O è stato contaminato da un meteorite.

Oppure è uno stregone.

Oppure è un alieno."

"Un alieno?"disse Clark "Cosa te lo fa pensare?"

"È quello che si mormora."disse Chloe "Ai suoi ex compagni del ginnasio di Greenville diceva di

essere un extraterrestre.

Inutile dire che l'hanno mandato nell'angolo più remoto della nostra galassia sociale."

"Sarebbe dotato di super poteri?"disse Clark.

"Come accendere un fuoco con lo sguardo?"disse Chloe "No,ha l'abitudine di scappare.

Quando l'hanno trovato nudo in mezzo ad un campo di grano che puntava gli occhi al cielo e

gridava che erano venuti a prenderlo...è finito in un istituto di igiene mentale."

"Tu non credi che sia un alieno?"disse Clark.

"No...ma se lo fosse non sarebbe meraviglioso?"disse Chloe.

"Sarebbe il tuo scoop del secolo giusto?"disse Clark.

"Non si tratta del premio."disse Chloe "Insomma,te lo immagini uno che viene da un altro pianeta?

Che esperienza incredibile sarebbe."

"Non ti farebbe impressione?"disse Clark.

"Al contrario."disse Chloe "Un'intervista ad un alieno sarebbe un evento imperdibile."

Clark sorrise.

Poco dopo Clark camminò nel prato vicino ad una villa a 2 piani bianca,con una baracca poco oltre

e diverse macchine.

Lui indossava il giaccone blu scuro.

La baracca aveva il tetto a triangolo nero,con varie antenne,le pareti esterne erano bianche e

malandate,aveva un piano solo ed era molto lunga.

Dalla baracca uscivano diversi fili blu,rossi e gialli che arrivavano fino alla casa.

Clark vide che i cavi,una volta arrivati alla baracca,si ramificavano su un palo rettangolare connesso

alla struttura,mentre altri entravano da una finestra la cui parete intorno era stata coperta da del

nastro nero lucido.

Clark si avvicinò alla porta che però era chiusa con il lucchetto,poi si voltò e vide Cyrus che

indossava il cappello aderente,le cuffie e lo stesso abito che aveva in classe.

Il ragazzo si tolse le cuffie.

"Cyrus…"disse Clark.

"Tu che ci fai qui?"disse Cyrus.

"Ho saputo che ti hanno sospeso,volevo sapere come stai."disse Clark.

"La scuola è irrilevante."disse Cyrus "Mi permette di concentrarmi sul mio lavoro."

"E i tuoi genitori?"disse Clark.

"Genitori adottivi."disse Cyrus "Lavorano.

Mi lasciano tranquillo finché ricevono il loro assegno mensile.

Finito l'interrogatorio?"

Cyrus andò ad aprire la porta scorrevole.

"So cosa dicono di te i tuoi compagni di scuola."disse Clark.

Cyrus lo guardò "Che sono una alieno?

E vorresti sapere se è vero?"

"Ho una mentalità aperta."disse Clark.

"Se ti mostrassi i miei super poteri questo ti tranquillizzerebbe?"disse Cyrus "Vattene Clark."

Cyrus provò a chiudere la porta,ma Clark la bloccò con la mano destra.

"Sei come tutti gli altri!"disse Cyrus "Non vi permetterò di prendermi in giro ancora!"

"Non sono qui per prenderti in giro."disse Clark.

"Allora cosa vuoi?"disse Cyrus.

"La verità."disse Clark "Ti prometto che non lo dirò a nessuno."

Poco dopo i 2 erano in una grande stanza nella baracca che aveva la parete alle loro spalle di vetro

plastificato, diviso in rettangoli celesti e gialli,mentre le pareti ai lati erano blu,con delle incavature

circolari verticali.

Il soffitto era fatto delle stesse vetrate di plastica della parete dietro di loro,c'erano anche delle travi

orizzontali e moltissimi tubi rossi,blu e gialli aggrovigliati.

La stanza era piena di tavoli con pezzi di ingranaggi,fili,scatole,tubi,lampade ad ultravioletti e altri

oggetti.

"Inserisco le coordinate nel trasmettitore e mando le coordinate al mio pianeta."disse Cyrus

mostrando delle foto dello spazio a Clark.

"Come sai che le coordinate sono giuste?"disse Clark.

"Perché facevo dei sogni stranissimi in cui mi apparivano queste cifre."disse Cyrus "Poi mi

svegliavo nei posti più assurdi spaventando a morte i miei genitori adottivi che alla fine mi hanno

fatto ricoverare.

Non esiste una razza barbara quanto quella che abita la Terra."

"Perché ti facevano questo?"disse Clark.

"Volevano farmi passare per pazzo."disse Cyrus "Un umano pazzo."

"Io voglio crederti."disse Clark "Hai qualche prova di quello che mi dici?"

"Sono andate tutte distrutte durante la pioggia di meteoriti quando sono arrivato sulla

Terra."disse Cyrus "Una coppia di anziani mi ha allevato come un figlio.

Dopo la loro morte sono stato sballottato da una famiglia all'altra,ma cercavo sempre di tornare

qui."

"Perché?"disse Clark.

"Perché solo Smallville può ricevere il segnale."disse Cyrus "I miei veri genitori verranno a

prendermi."

Jonathan aprì la porta del rifugio anti tempesta.

Indossava il giaccone marrone,camicia bianca,con linee verticali e orizzontali nere,jeans blu e

scarpe nere.

"Marta?"disse Jonathan "Marta sei qui?"

Jonathan vide Marta che era a fissare l'astronave con le braccia incrociate.

Lei indossava un giaccone verde scuro,maglietta rossa,jeans blu e scarpe nere.

Jonathan si avvicinò "Qualcosa non va tesoro?"

"Penso a Clark che ha percorso milioni di anni luce proiettato nello spazio...e alla navicella che l'ha

protetto."disse Marta "E quello che ha fatto per me."

"La navicella ci ha regalato 2 miracoli."disse Jonathan abbracciandola.

"Spero tu abbia ragione."disse Marta.

"Marta che cosa c'è?"disse Jonathan.

"Non so che cosa mi prende,ma ho paura."disse Marta "Ho questi terribili mal di testa...e sbalzi

d'umore.

La notte non riesco più a dormire."

"Marta il dottore ha detto che va tutto bene,che la gravidanza è assolutamente normale."disse

Jonathan.

"A parte il modo in cui ho concepito."disse Marta "Voglio che la dottoressa Brice mi visiti,solo per

stare tranquilla."

"No."disse Jonathan.

"Ho fiducia in lei."disse Marta "Lei sa del sangue di Clark,sa che qualcosa mi ha salvato e non ha

fatto niente per cercare di scoprire cosa è successo veramente."

"La dottoressa Bryce ha una relazione con Lex Luthor,lo sai?"disse Jonathan "Se vuoi un altro

parere rivolgiti a qualcuno,ma non ad Helen Bryce."

"Perché no?"disse Marta.

"Perché non voglio che il segreto della nostra famiglia diventi oggetto di pettegolezzi."disse

Jonathan.

La sera seguente Clark era seduto al Taloon e leggeva un libro dalla copertina verde.

Lex arrivò sul posto e indossava il lungo cappotto nero "Non immaginavo che uno come te potesse

avere una crisi di identità."

"È per un amico."disse Clark che chiuse il libro.

"Questa non l'avevo mai sentita."disse Lex sedendosi "Si crede Napoleone?"

"Crede di essere un alieno."disse Clark.

"Questo prova che non lo è."disse Lex sorridendo "Se tu fossi un alieno andresti in giro a

raccontarlo a tutti?

Lasciami indovinare...il tuo amico è un po' eccentrico,passa molto tempo da solo e nessuno lo

capisce.

Io ero così quando frequentavo il liceo.

È la classica figura dell'escluso che vuole attirare l'attenzione.

Credi che esistano davvero gli alieni?"

"Voglio aiutarlo."disse Clark.

"Dimmi come si chiama."disse Lex "Gli andremo a dare un'occhiata insieme."

"Gli ho promesso che non lo avrei detto a nessuno e lui vuole evitare altri medici."disse Clark

alzandosi.

"Comunque...volevo congratularmi con te."disse Lex alzandosi con la tazza in mano "Stai

ospitando il cavallo di Whitney,questo è stato un colpo da maestro."

"Lana cercava un posto dove metterlo e glie l'ho offerto."disse Clark camminando verso l'uscita.

"Anch'io."disse Lex e Clark si fermò "Ma non ha accettato.

Le ho offerto di tenerlo nella mia proprietà senza costi.

Si vede che cercava un'offerta più allettante."

Lex sorrise e Clark fece lo stesso.

Clark tornò alla fattoria con il pick up rosso e trovò Lana che era all'interno di un recinto,accucciata

a terra e davanti a lei c'era il cavallo disteso.

Jonathan uscì dal recinto in quel momento "Clark..."

"Papà che succede?"disse Clark.

"Stava benissimo,ma poi Lana l'ha portato nel recinto ed è svenuto."disse Jonathan "È

sconvolta,vado a chiamare il veterinario."

Jonathan andò via e Clark entrò nel recinto.

"Che c'è?"disse Clark chinandosi "Non sta bene?"

"No,in queste condizioni non l'ho mai visto."disse Lana accarezzando il cavallo.

"Sta arrivando il veterinario."disse Clark.

"Non posso perdere anche lui."disse Lana.

"Si riprenderà,è un combattente."disse Clark "Come la sua padrona."

"Anche tu mi hai tradito!"disse Cyrus arrivando.

Oltre ai soliti abiti indossava un giaccone grigio.

"Hai svelato a Chloe il mio segreto!"disse Cyrus entrando nel recinto "Ora vuole farmi

un'intervista!"

Clark si alzò "Cyrus di che parli?"

"Mi porteranno dallo psichiatra!"disse Cyrus "Mi rinchiuderanno di nuovo!"

"Non è il momento di parlare di questo."disse Clark.

"Non avrei dovuto fidarmi di te."disse Cyrus.

"Clark?"disse Lana.

"Che gli è successo?"disse Cyrus vedendo il cavallo.

"Non lo so,abbiamo chiamato il veterinario."disse Clark.

Cyrus si accucciò e si tolse il cappello.

Aveva i capelli biondi,corti,con una linea a sinistra.

Cyrus mise l'orecchio destro sul cavallo "Andrà tutto bene,non hai bisogno di tutta questa gente che

ti ronza intorno.

Ci penso io a te."

Cyrus mise le mani sull'animale,mettendo quella sinistra su quella destra,e da sotto il palmo di

quella destra uscì una forte luce gialla e bianca.

Lana spalancò gli occhi,mentre lui teneva gli occhi chiusi.

Clark rimase perplesso.

Poco dopo il cavallo si alzò e Lana lo raggiunse accarezzandolo.

"Ehi...tesoro."disse Lana.

Il giorno dopo Clark aprì il frigo e prese il succo di frutta con un bicchiere.

Indossava una camicia rossa,con linee marroni verticali e orizzontali,jeans blu e scarpe nere.

Al tavolo in cucina c'erano Jonathan e Marta.

Jonathan indossava una camicia blu,aperta,con canottiera bianca,jeans blu e scarpe nere,mentre

Marta indossava un maglione celeste,pantaloni neri e scarpe nere.

"Papà,non capisco perché sei così scettico."disse Clark camminando intorno al tavolo.

"Non riesco a credere come questo ragazzo possa guarire un animale toccandolo."disse

Jonathan"Mi fa tornare in mente tutte quelle storie sui guaritori."

"Neanche il veterinario ci credeva,ma il cavallo è guarito."disse Clark che si versò da bere.

"Non sarebbe il primo ragazzo a Smallville dotato di super poteri."disse Marta.

"Io non credo che sia di Smallville."disse Clark "Vi sembrerà assurdo,all'inizio stentavo a

crederci,ma adesso penso che sia vero.

È altamente probabile che Cyrus provenga da Krypton."

I 2 si guardarono.

"Come mai dici questo?"disse Jonathan.

"Me l'ha detto lui."disse Clark.

"Ti ha detto che viene da Krypton?"disse Jonathan.

"Non ha pronunciato questo nome,io ho saputo che si chiamava Krypton dal dottor Swann,ma ha

detto che è arrivato con la pioggia di meteoriti."disse Clark "Non solo...l'ho visto appiccare il fuoco

con la forza dello sguardo. "

"Ma...è anche veloce e forte come te?"disse Marta.

"No,ma..."disse Clark.

"Figliolo...a te piacerebbe che lui fosse come te,però tu non hai la capacità di guarire."disse

Jonathan.

"Questo non prova niente."disse Clark "Il potere dello sguardo l'ho sviluppato da poco.

Magari lui e io svilupperemo le stesse capacità o magari gli abitanti di Krypton hanno super poteri

diversi.

Non lo sappiamo,non conosciamo nessun altro di Krypton."

"Il dottor Swann ha detto che tu sei l'ultimo sopravvissuto di quel pianeta."disse Marta.

"E se il dottor Swann si sbagliasse?"disse Clark alzandosi "Cercate di capire,se tutto questo fosse

vero,io non sarei più solo."

Helen stava camminando per i corridoi della villa di Lex Luthor.

Aveva i capelli legati dietro la testa,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

Lei vide una porta chiusa e la aprì,poi la chiuse e proseguì verso un'altra porta di legno che aveva la

parte alta a triangolo come anche la cornice di legno intorno.

Lei vide che la porta era chiusa,estrasse una chiave dalla tasca e provò ad aprirla,ma senza successo.

Voltandosi vide un uomo di colore,con capelli neri,baffi,barba,giacca nera,camicia bianca,cravatta

nera,pantaloni neri e scarpe nere.

"Posso aiutarla?"disse l'uomo.

"Cercavo il solarium."disse lei.

"Ah certo,il solarium è nell'ala sud,la scorto io."disse l'uom iniziarono a camminare.

"Senta,Lex mi ha dato questa chiave...dovrebbe aprire tutte le porte del palazzo,ma quella non la

apre."disse Helen.

"Quella è la sua stanza segreta,l'unico ad avere la chiave è il signor Luthor."disse l'uomo.

Il giorno dopo gli studenti entrarono nella scuola.

Clark camminò per i corridoi.

Aveva una camicia rossa,con linee verticali e orizzontali,jeans blu e scarpe nere.

Il ragazzo castano che aveva dato fastidio a Cyrus lo seguì.

Indossava una maglietta giallo ocra a mezze maniche,con una scritta rossa sul petto,maglietta blu

sotto,jeans blu e scarpe da ginnastica.

Aveva anche dei libri nella mano destra.

"Ehi Kent dov'è il tuo amichetto?"disse il ragazzo "Digli che dovrà pentirsi di quello che ha fatto."

Clark entrò nel Torch.

Chloe era all'archivio nero alla sinistra della porta e chiuse il cassetto.

Lei indossava una maglietta bianca,con maniche rosso scuro, gonna corta rosa scuro,pantaloni neri e

scarpe nere.

"Illusionismo."disse Chloe sorridendo.

"Cosa?"disse Clark.

"È così che ha appiccato l'incendio."disse Chloe andando alla scrivania vicino alle finestre "I vigili

del fuoco hanno trovato delle strisce di magnesio nascoste dietro la lavagna.

Non ha fatto altro che aspettare il momento giusto...avviare il detonatore e..."

Chloe indicò con il braccio destro una placca verticale rettangolare grigia sulla scrivania,con una

striscia nera verticale al centro.

"...in meno di un attimo..."disse Chloe.

La striscia prese fuoco.

"...è scoppiato l'incendio."disse lei.

"Non l'ho visto usare il detonatore."disse Clark.

"Ma certo,sviare l'attenzione è l'arte dell'illusionista non lo sai?"disse Chloe mostrando un piccolo

telecomando nella mano destra "Credimi è più un mago che un alieno sceso da Marte."

Chloe prese una confezione e spruzzò dell'acqua sul fuoco.

"Ma questo non spiega come ha guarito il cavallo."disse Clark.

"È vero."disse Chloe "Questo non so spiegarmelo,ma sono portata a credere che neanche questo sia

un trucco."

"No,io ero presente ed è successo."disse Clark.

"Non sto escludendo la possibilità che abbia dei reali poteri di guarigione...ma potrebbe essere la

conseguenza di una contaminazione da meteorite."disse Chloe "Non è più extraterrestre di quanto lo

sei tu."

Marta era nel corridoio con Helen.

Marta indossava una giacca marrone,maglietta rossa,pantaloni neri e scarpe nere,mentre Helen

indossava un camice bianco lungo,maglietta bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

"Ho visto il suo nome sulla lista degli appuntamenti e ho pensato ad un errore."disse Helen "Non ho

un paziente nuovo dal giorno del colpaccio dell'Inquisitor."

"La gente può essere così meschina."disse Marta "Le auguro che vada tutto bene."

"Grazie signora Kent."disse Helen che la fece entrare nello studio e chiuse la porta "Allora...a

giudicare dalle analisi che ho visto..."

Helen guardò dei fogli su un blocco "...la sua gravidanza sta procedendo alla grande."

"Non ne sono sicura."disse Marta "Quello che ci diremo resterà tra noi dottoressa vero?"

"Non lo dirà a nessuno,neanche... se dovessero chiederglielo?"disse Marta.

"Ha paura che lo dica a Lex?"disse Helen.

"A Jonathan,lui non sa che sono qui."disse Marta.

"Le assicuro che...tutto quello che ci diremo resterà tra lei e me."disse Helen che camminò per la

stanza "Signora Kent il motivo per cui è venuta da me ha a che fare con il sangue anomalo di

Clark o la sua guarigione miracolosa?

Voglio essere onesta con lei,non sono ancora riuscita a capire che cos'è successo."

Helen le si avvicinò "Marta...se veramente vuole che l'aiuti...dev'essere assolutamente onesta con

me.

Per il suo bene.

E quello del bambino."

Clark entrò nella baracca di Cyrus e vide Lex seduto ad un tavolo davanti ad uno schermo.

Lex indossava una giacca grigia,camicia bianca,cravatta grigia,pantaloni grigi e scarpe nere.

"Lex..."disse Clark "Che ci fai qui?"

"Ho sempre desiderato conoscere un alieno."disse Lex "Quando ho saputo cos'è successo al cavallo

di Whitney ho capito che doveva essere Cyrus l'amico di cui parlavi."

"Non lo consideravi un mitomane?"disse Clark.

"Dopo quello che ho visto nella grotta sono aperto a qualunque ipotesi."disse Lex che mostrò una

pagina di un quaderno ad anelli.

Sulla pagina erano disegnati dei meteoriti che cadevano sui campi e uno di essi era un'astronave

somigliante a quella di Clark che passava sopra una casa.

Clark prese l'oggetto.

"Ho sempre pensato che la pioggia di meteoriti potrebbe essere stata un'ottima copertura per

l'atterraggio di una navicella spaziale."disse Lex alzandosi "Comunque abbiamo fatto tutti e 2 un

viaggio a vuoto.

Vuoi un passaggio?"

"No,lo aspetterò qui."disse Clark.

"Di al tuo amico che una sera gli offrirò un gelato."disse Lex andando verso l'uscita.

Clark iniziò a sfogliare le pagine.

Cyrus era dietro una porta aperta che venne chiusa "Non mi piace il tuo amico."

"Il tuo giochino con il fuoco è stato un trucco."disse Clark.

"Non lo nego."disse Cyrus avvicinandosi "Kyle e quel cervellone del suo amico non hanno fatto

altro che stuzzicarmi da quando sono arrivato qui."

"Perché non hai usato i tuoi poteri?"disse Clark.

"Io ho solo il potere di guarire e nient'altro."disse Cyrus.

"Quindi l'avresti guarito tu il cavallo?"disse Clark.

"Pensa quello che vuoi."disse Cyrus.

Clark mostrò una pagina dove c'era una navicella che si avvicinava alla terra insieme a delle rocce

in fiamme "L'hai disegnata tu?"

"È così che sono arrivato qui."disse Cyrus.

"Dov'è la navicella?"disse Clark.

"Non lo so."disse Cyrus.

"Ma sai di essere atterrato qui."disse Clark.

"Ti ricordi tutti quei sogni di cui ti parlavo?"disse Cyrus "Ho sognato anche i miei genitori e di

come mi sentirò il giorno che potrò tornare a casa."

"Io ti credo Cyrus."disse Clark.

"Davvero?"disse Cyrus.

Clark annuì.

"Allora sei la prima persona che non mi considera pazzo."disse Cyrus.

In mezzo alla foresta c'era una specie di torre,con una base piatta di metallo nero sulla

cima ,rettangolare,con 4 travi verticali che si curvavano verso il centro arrivando ad unirsi e a

formare una placca rettangolare superiore.

Le 4 travi avevano del filo rosso,blu e giallo aggrovigliato fino alla cima.

La torre aveva un pilastro centrale e il corpo era composto interamente da grate blu,rosse e

gialle,con tubi e fili di varia grandezza aggrovigliati tra loro.

C'erano anche delle grate circolari orizzontali che pendevano dalla struttura con fili gialli connessi

al centro.

La cima della struttura era accessibile tramite 3 rampe di scale.

Intorno alla struttura c'erano dei pali con in cima delle lampadine,grate celesti poste a terra e

pannelli rettangolari.

"L'hai costruito tu?"disse Clark "Che cos'è?"

Clark indossava il giaccone chiaro e Cyrus era senza cappello.

"Una torre di trasmissione."disse Cyrus.

"E come funziona?"disse Clark.

"Quando sarà il momento manderò un segnale e arriveranno i miei."disse Cyrus "Salirò sulla

navicella e mi riporteranno a casa."

"Capisco che questo sia un po' difficile da spiegare ad un gruppo di psichiatri."disse Clark.

"Magari fosse il mio unico problema."disse Cyrus "Devo mandare il segnale a mezza notte di

domani,ma non ho il trasmettitore.

Dopo quello che è successo nel laboratorio,Raynolds me l'ha confiscato."

"Non c'è tempo."disse Cyrus "Le condizioni favorevoli alla mia partenza si verificano una volta

ogni 200 anni.

Devo riavere il trasmettitore.

O non potrò tornare a casa.

Ti prego,aiutami."

Clark guardò la torre.

La notte seguente i 2 erano nella scuola e aprirono un armadietto con dentro varie cose tra cui la

sfera di metallo.

Cyrus prese l'oggetto e poi i 2 uscirono dalla scuola.

Appena usciti un grosso pick up rosso arrivò davanti a loro illuminandoli con i fari e con 4 luci

poste sul tetto,poi ne arrivò uno blu con 4 luci sul tetto.

Da quello blu scese Kyle e un altro.

Kyle aveva la maglietta giallo ocra,giaccone blu,pantaloni grigi e scarpe da ginnastica,mentre

quello accanto a lui aveva un giaccone rosso,maglietta grigia,pantaloni neri e scarpe nere,più una

grossa catena nera tra le mani.

Kyle batté il pugno destro sul cofano e si avvicinò "Bella serata eh ragazzi!?"

"Vi consiglio di salire in macchina e andarvene."disse Kyle "Adesso!"

"Sta calmo Cyrus."disse Clark.

"Vi conviene salire in macchina o ve ne pentirete!"disse Cyrus.

"Sta zitto bamboccio."disse Kyle "L'incendio è stato una montatura!

Ci hai fatto passare per idioti!"

"Ci prendono in giro tutti."disse quello con la catena "E ora devi pagare."

Alle spalle dei 2 c'era uno moro con berretto rosso,giaccone rosso,maglietta nera,pantaloni neri e

tra le mani aveva un piede di porco.

"Preparati."disse quello con il berretto.

"Già,non hai il tempo di organizzare un altro dei tuoi trucchetti stavolta."disse Kyle.

"Te lo ripeto Kyle,lasciami in pace."disse Cyrus.

Clark fece uscire dagli occhi i fasci di calore per un istante e incendiò il pick up blu.

"LA MIA MACCHINA!"disse Kyle.

"ANDIAMO VIA DI QUI!"disse quello con il berretto e tutti salirono sul suo pick up.

"Vi avevo avvertito!"disse Kyle.

"Bel colpo Cyrus."disse Clark iniziando a camminare.

"Io non ho fatto niente Clark."disse Cyrus "Sei stato tu?"

"Non dire sciocchezze."disse Clark.

"Mi hai aiutato,adesso so che mi credi."disse Cyrus fermandosi.

"Si può sapere di che stai parlando?"disse Clark.

"Sei un alieno anche tu."disse Cyrus.

Il giorno dopo Clark era nel piano superiore del fienile e su uno dei tavoli c'era una delle foto del

firmamento.

Clark era seduto al tavolo e indossava una maglietta blu,pantaloni chiari e scarpe nere.

Su una poltrona rossa alla sua sinistra c'era Pit che indossava una felpa gialla,camicia

verde,pantaloni neri e scarpe nere.

"Così adesso Cyrus conosce il tuo segreto."disse Pit.

"Che avrei dovuto fare secondo te?"disse Clark "Massacrarli di botte?

Prendere Cyrus e scappare alla velocità della luce?

Non avevo altra scelta."

"E dimmi l'hai detto ai tuoi?"disse Pit.

"No,si preoccuperebbero."disse Clark.

"Sarebbe del tutto normale."disse Pit "Insomma...presto Cyrus lo dirà a qualcuno.

Non è una persona del tutto equilibrata."

"No,non lo dirà a nessuno."disse Clark guardando la foto del firmamento.

"E tu come lo sai?"disse Pit.

"Guarda qui."disse Clark indicando una parte della foto e Pit si alzò "Le coordinate che mi ha dato

corrispondono con il sistema solare di Krypton."

"Clark...decine di astronomi hanno scritto della pioggia di meteoriti."disse Pit "Avrà letto le loro

ricerche."

"Disegna la navicella e mi da le coordinate."disse Clark "Non può essere una coincidenza.

Forse non sono l'unico bambino sopravvissuto."

"Che ne pensi se andassi da lui con un pezzo di meteorite?"disse Pit.

"Si chiama kryptonite."disse Clark.

"Kryptonite!"disse Pit "E si scrive con la "C" o con la "K"?"

"Sei qui Clark?"disse la voce di Lana.

"Con la "K"."disse Clark alzandosi.

Lana indossava un giaccone rosa,maglietta bianca,jeans blu e scarpe nere.

"Cyrus era al Taloon,quelli dell'assistenza ai minori l'hanno portato via."disse Lana.

"Cosa?"disse Clark.

"I suoi genitori adottivi non vogliono più saperne di lui."disse Lana "L'hanno portato in ospedale

per delle analisi."

Clark,con addosso il giubetto rosso,andò in ospedale e aprì la porta della stanza di Cyrus trovandolo

con un camice blu,legato per polsi e caviglie con delle cinghie.

"Clark."disse Cyrus "Non voglio che mi rinchiudano di nuovo.

Non hai idea di cosa sia.

I medici.

I test."

"Cosa posso fare?"disse Clark.

"Se non sarò su quella torre a mezza notte dovrò restare nel vostro mondo per sempre."disse Cyrus.

Clark iniziò a slegargli le cinghie,poi lo fece scendere "Devi andare via di qui."

Cyrus si alzò e andò a prendere i vestiti su una sedia alla destra della porta.

"Clark..."disse Cyrus avvicinandosi "...vieni con me."

"Che stai dicendo?"disse Clark.

"Tu non appartieni a questo mondo,tu sei come me."disse Cyrus "Ti riporto a casa."

"Adesso è questa casa mia."disse Clark "Le cose che contano per me sono qui.

Buona fortuna."

"Vorrei che fossero tutti come te."disse Cyrus "Ora ho più fiducia in questo mondo."

Cyrus andò alla porta "Ti manderò una cartolina."

Helen entrò nello studio di Lex.

Lei indossava una giacca nera,maglietta bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

Lex era alla scrivania,con dei fogli in mano e indossava una camicia rossa,pantaloni neri e scarpe

nere.

"Lex?"disse lei "Io e te dobbiamo parlare."

"C'è qualcosa che non va tesoro?"disse Lex "A giudicare dal passo deciso direi di si."

"Mi hai dato una chiave che è in grado di aprire tutte le porte di questa casa...tutte a parte una."disse

Helen.

"Ma che esploratrice."disse Lex.

"All'inizio non ci ho fatto caso,ma adesso...più ci penso,più questa cosa mi disturba."disse Helen.

"Helen..."disse Lex ridendo e alzandosi "Non c'è niente di importante in quella stanza credimi."

"Allora perché è chiusa a chiave?"disse Helen.

"Senti Helen...si ha bisogno di un posto dove poter restare da soli."disse Lex "Ecco cosa

rappresenta quella stanza per me.

Tu sei la benvenuta,usa liberamente qualunque altra stanza del palazzo."

"Non è un coinquilino che voglio,ma un uomo con cui dividere la mia vita."disse Helen.

"Helen..."disse Lex.

"Tu devi chiarire che genere di rapporto vuoi stabilire con me."disse Helen "Perché la cosa

funzioni, non devono esserci porte chiuse tra noi."

Lei andò via.

La stessa notte Clark arrivò sul piano superiore del fienile trovando Chloe e Pit seduti su delle

scatole.

Chloe indossava una maglietta nera,scollata,pantaloni neri e scarpe nere,più una collana con un

amuleto ovale dorato.

Chloe aveva un foglio in mano.

"Ehi Clark..."disse Chloe mentre lui si toglieva il giaccone "Cyrus è scappato dall'ospedale,quelli

dell'assistenza e lo sceriffo lo stanno cercando ovunque."

Chloe gli diede un volantino dove c'era la foto di una famiglia con sopra la scritta "Scomparsi".

"Da un'occhiata a questo."disse Chloe.

"Chi sono?"disse Clark.

"John e Meggie Burnet con il loro bambino William."disse Chloe "Sparirono il giorno della pioggia

di meteoriti.

Secondo i soccorritori sono scomparsi quando un meteorite ha colpito la loro casa,ma non hanno

mai trovato i resti."

"Se il figlio è sopravvissuto era troppo piccolo per ricordare."disse Pit alzandosi.

"La coppia di anziani che ha adottato Cyrus viveva a pochi chilometri dalla casa dei Burnet."disse

Chloe "Ti sto dicendo che Cyrus non è un alieno,è un orfano."

Cyrus era in un'apertura alla base della torre e univa dei fili accendendo un filo connesso ad un'asta

posta sulla base superiore in cima alla torre.

Il filo iniziò ad emettere luce rossa,mentre il pannello superiore emise luce azzurra.

Le luci intorno alla struttura,poste sui pali,si accesero emettendo luce azzurra,le 4 luci situate sulle

placche curve in cima alla torre emisero luce gialla e il corpo della torre accese varie luci.

Vicino l'apertura in cui era c'erano delle lampadine azzurre circondate da una grata metallica

ciascuna.

Cyrus aveva il trasmettitore nella mano destra.

Il pick up rosso degli amici di Kyle arrivò sul posto e i ragazzi scesero.

"Eccolo lassù!"disse quello con il giaccone rosso.

"L'abbiamo sorpreso!"disse Kyle ridendo.

Cyrus iniziò a salire le scale.

"Dove credi di andare piromane?"disse Kyle ridendo "Ti conviene scendere,quell'affare sta per

crollare."

"Sai che spettacolo?"disse l'altro.

"Che vuoi fare?"disse Kyle "Volare via?"

Kyle andò nel retro del pick up,mentre l'altro tornava dentro "Gli diamo una lezione che non si

scorderà facilmente!"

Kyle prese una grossa catena di metallo nera con un gancio in cima e si diresse verso la torre"Forza!

Squadra a lavoro!

Dai metti in moto."

"Te la immagini la faccia?"disse l'altro.

Kyle legò la catena alla base della torre,incastrandola con una trave di metallo orizzontale.

Cyrus mise il trasmettitore sulla base superiore collocata nella parte alta della torre dopo aver

saldato le placche alla base della sfera ad una circonferenza di metallo.

La circonferenza venne poggiata sul soffitto,su una base circolare,circondata da decine e decine di

fili blu,gialli,rossi e verdi.

La sfera si illuminò di luce azzurra,come anche la base.

Le lampade ai lati della parte alta si illuminarono di luce azzurra,mandarono delle scariche

elettriche verso il basso che passarono per le grate circolari arrivando alla base,poi la colonna

centrale si illuminò mandando un raggio azzurro verso l'alto mentre delle scariche elettriche

passavano da una circonferenza all'altra.

Kyle legò il secondo gancio della catena al pick up.

"NO!"urlò Cyrus "NO!

FERMI!

ROVINERETE TUTTO!

FERMI!"

Kyle guardò la torre perplesso "AVANTI!"

Il pick up fu messo in moto e la torre si piegò in avanti,emise scintille e cadde,ma Clark corse a

super velocità,la afferrò e la rimise in piedi,trascinando il mezzo dei ragazzi all'indietro.

Prima che la torre tornasse dritta Kyle cadde e Clark lo prese al volo.

La catena si spezzò,andò addosso a Kyle che cadde e si ruppe il collo.

"Devo tornare lassù,stanno per arrivare i miei!"disse Cyrus.

"I tuoi sono morti."disse Clark "Durante la pioggia di meteoriti."

"Non sai quello che dici,i miei non sono umani."disse Cyrus.

"EHI!"disse l'amico di Kyle uscendo dal mezzo "Deve essersi rotto l'osso del collo!"

"Cyrus tu puoi salvarlo."disse Clark e in quel momento una forte luce apparve in cielo.

"Sono arrivati."disse Cyrus "Non posso o dovrò restare sulla Terra per sempre!"

"Tu hai il potere di guarirlo."disse Clark.

"Perché tieni tanto a queste persone?"disse Cyrus.

"Cyrus non lasciarlo morire!"disse Clark afferrandolo "Tu sei migliore di quanto vuoi farmi

credere.

Coraggio!"

Cyrus si mise accanto al corpo di Kyle,lo toccò,illuminò le mani e lo riportò in vita,poi cadde tra le

braccia di Clark stremato.

"Sono ripartiti."disse Cyrus "Li ho persi."

Cyrus cadde a terra e divenne catatonico.

Clark guardò verso la luce e vide che era un elicottero.

Il giorno dopo Marta e Jonathan uscirono di casa.

Marta indossava una giacca rosso scuro,maglietta rossa ancora più scura,pantaloni neri e scarpe

nere,mentre Jonathan indossava un giaccone scuro,camicia bianca,jeans blu e scarpe nere.

"Clark?"disse Marta "Clark?"

Clark era nel fienile,nella parte dove c'erano 2 grosse aperture parallele,ed era poggiato con la

spalla destra su una colonna.

Clark indossava il giubetto blu,camicia grigia,jeans blu,scarpe marroni e aveva le braccia incrociate.

I genitori lo raggiunsero.

Jonathan gli mise le mani sulle spalle.

"I medici hanno detto che purtroppo Cyrus ha avuto un crollo totale."disse Clark "Il suo corpo è

li,ma la sua mente è altrove.

Non sanno se si riprenderà.

L'hanno trasferito in una clinica specialistica a Metropolis."

"Senti...secondo te come ha fatto a disegnare la navicella?"disse Jonathan.

"Casa sua era vicino a dove mi avete trovato."disse Clark "Immagino che fosse li e l'abbia vista

atterrare e nel tempo ha proiettato se stesso in questo ricordo."

"E la torre?"disse Jonathan.

"Forse la navetta ha emesso delle frequenze come ha fatto nella grotta."disse Clark

"Certo sei rimasto deluso perché speravi che esistesse al mondo qualcuno come te."disse Marta.

"Che c'è Clark?"disse Jonathan.

"Alla fine ha deciso di rinunciare alla sua unica opportunità di tornare a casa...per salvare Kyle,lo

spaccone della scuola."disse Clark.

"Perché Cyrus ti somiglia molto più di quanto tu pensi."disse Jonathan.

Lex aprì la porta segreta e con lui c'era Helen.

Lex indossava una camicia blu,pantaloni neri e scarpe nere,mentre Helen indossava la camicia

bianca,gonna nera,scarpe nere con i tacchi e aveva i capelli sciolti.

L'interno della stanza era buio.

Intorno all'entrata il muro formava 3 livelli uno più grande dell'altro intorno alla porta,di forma

rettangolare,con una punta in cima.

La parte frontale dei 10 gradini oltre la porta si illuminarono di luce celeste,poi si accesero vari

schermi,posti al centro della stanza,in cerchio.

Alcuni schermi mostravano i graffiti,altri mostravano le foto di Clark.

Al centro della stanza c'erano 4 pilastri rettangolari grigi,posti a varia distanza l'uno dall'altro,2 di

essi avevano sopra delle teche di vetro cilindriche,mentre su una delle colonne c'era un pezzo di

meteorite verde.

C'era una terza colonna rettangolare,bassa,con sopra un rettangolo grigio,con dentro uno schermo

piccolo.

Oltre c'era il rottame dell'auto caduta dal ponte.

"Cos'è tutto questo?"disse Helen.

"Alcuni sostenevano che l'ossessione...è la fonte perpetua del genio e della follia."disse Lex

scendendo le scale con lei"Questa

è la mia ossessione.

Ora capisci perché non volevo mostrarti questa stanza?

Potevi giungere alla conclusione che sono...un po' eccentrico."

Lei guardò il piccolo schermo che mostrava la chiave ottagonale,poi vide uno schermo che

mostrava la riproduzione olografica dell'auto che investiva Clark e cadeva dal ponte.

Helen guardò altri schermi che mostravano il foglio scritto da Clark sull'albero genealogico."C'è

molto che riguarda i Kent."

"Si...sono una famiglia interessante."disse Lex "Non credi?"

La notte seguente Clark era a guardare dalla finestra del fienile.

Indossava la camicia grigia,pantaloni neri e scarpe nere,in più aveva le braccia incrociate.

Lana lo raggiunse.

Aveva i capelli legati e un giaccone rosa.

"Ciao."disse Lana avvicinandosi "Qualunque cosa Cyrus abbia fatto al cavallo non era temporanea.

Sembra di nuovo un puledro."

"Almeno c'è stato qualcosa di buono."disse Clark.

"Cyrus sembrava molto solo."disse Lana.

"Che sarebbe successo se ci avesse dimostrato di essere un alieno?"disse Clark.

"Cosa vuoi dire?"disse Lana.

"Voglio dire...cosa penseresti se fosse veramente di un altro pianeta."disse Clark.

"Beh ecco...sono abbastanza aperta di idee."disse Lana

"Ma non ti sentiresti completamente a tuo agio."disse Clark.

"Devo ammettere che mi farebbe un po' impressione."disse Lana "Questo fa di me una brutta

persona?"

"No,solo onesta."disse Clark.

Lana vide una stella cadente "Guarda Clark.

Sarà la navicella spaziale?"

"È una stella cadente."disse Clark.