SMALLVILLE:ESODO

Ajak e l'altro erano ancora fermi nel cielo notturno sopra la fattoria dei Kent.

Ajak aveva una carnagione chiara,capelli neri,lunghi,che erano in parte dietro la schiena,e in

parte davanti.

La lunghezza dei capelli arrivava quasi alla fine del seno.

Il volto era scoperto,ma la testa,le orecchie e la parte più esterna della mascella erano coperti da un

elmo blu e d'oro.

L'elmo formava una punta d'oro diretta verso il basso al centro della fronte che arrivava fino

all'inizio del naso.

La punta aveva i lati composti da 2 placche d'oro rettangolari e sottili,solcate da 2 linee incise

leggermente,che andavano verso dietro e verso l'alto leggermente.

La parte interna della punta diretta in basso era d'oro e la parte più alta aveva una porzione di

circonferenza dorata come confine con il resto dell'elmo.

La parte superiore di queste placche allungate era dritta verso dietro,andando in obliquo verso i lati

della testa,poi la parte superiore e inferiore si curvavano leggermente verso il basso arrivate a metà

testa,sopra le tempie,poi le placche si staccavano dall'elmo e si curvavano verso l'alto superando la

testa di poco.

Le placche avevano lo spigolo interno della parte finale più in alto di quello esterno.

L'elmo aveva i bordi intorno al viso d'oro,che passavano sulla fronte,poi si curvavano verso il basso

arrivati all'altezza delle orecchie e poi andavano in avanti arrivati all'inizio della mascella per

terminare con una leggera punta sottile.

La parte dell'elmo che copriva le tempie,i lati della testa e la parte iniziale del cranio era blu.

L'elmo,sulla parte centrale della testa, andava verso l'alto,formando una curva blu sulla parte

frontale,che aveva la parte davanti blu e la parte dietro d'oro.

Il confine del colore blu con la parte d'oro formava una punta curva sulla parte centrale della

testa,poi i contorni andavano verso il basso per un po',leggermente in obliquo,poi andavano verso

dietro circondando la testa.

La parte d'oro al centro della testa era il pezzo più alto dell'elmo che terminava la curva iniziata con

la parte blu.

La parte finale della porzione d'oro era curva all'indietro,in un modo quasi piatto,poi andava dritta

verso il basso dietro.

Il collo era scoperto,mentre il corpo era coperto da una corazza aderentissima e lucida d'oro e blu.

La corazza aveva un'apertura a forma di triangolo con la punta verso il basso ,alla base del

collo,che terminava prima dell'inizio del seno.

La parte della corazza che copriva il seno e la zona tra le spalle e il collo era blu lucido,ma aveva 2

linee d'oro rettangolari oblique verso il centro,con la parte interna curva,che passavano sulla parte

interna del seno unendosi poco sotto esso.

Al centro del petto c'era una circonferenza incisa che aveva buona parte dell'interno blu e la parte

più esterna comprendeva anche un pezzo delle linee d'oro.

La parte blu sul seno,esterna alle 2 linee gialle,aveva 2 piccole linee bianche che erano oblique

verso il basso nella parte iniziale e poi andavano verso il basso sotto il seno.

Sui fianchi aveva una linea rettangolare d'oro che andava in obliquo verso davanti,poi arrivata

all'altezza del seno andava verso il basso e leggermente in avanti e poi indietro arrivata all'altezza

della vita.

Le spalle erano coperte da una placca blu aderentissima e unita con la corazza,che aveva la parte

superiore che era dritta,poi andava verso il basso in obliquo e lo stesso vale per i contorni della

placca.

I bicipiti e gli avambracci erano coperti da una corazza d'oro aderentissima.

Aveva una linea obliqua incisa sui bicipiti,con la parte esterna che era più alta di quella interna.

La parte più bassa della linea,arrivava a toccare una placca blu della corazza che copriva la parte

bassa ed interna del bicipite,poco sopra il gomito e che aveva una punta curva sulla parte frontale

del bicipite che arrivava a metà.

La parte esterna dell'avambraccio aveva una placca allungata,rettangolare,con la parte superiore

curva,fusa con la corazza.

La parte interna superiore della placca esterna aveva una circonferenza d'oro,poi c'erano 2 linee

verticali,poi le 2 linee andavano in obliquo verso l'interno e si univano andando verso il basso e

terminando prima della fine della placca.

Le mani erano scoperte.

La parte gialla che si univa sotto al seno formava una linea d'oro verticale che copriva tutta la parte

frontale della pancia e proseguiva al centro di un lungo tessuto blu che dalla vita arrivava fino alle

caviglie.

Un altro tessuto blu era posizionato ai lati del corpo,dalla vita in giù,coprendo anche la parte dietro.

Le gambe erano coperte da una corazza blu aderentissima e lucida inclusi i piedi.

Poco sotto il ginocchio c'era una sottile linea d'oro circolare,che aveva la parte frontale curva verso

il basso.

La figura maschile aveva i capelli marroni a mezzo collo,occhi azzurri,una mascherina di metallo

che era intorno agli occhi e che copriva lo zigomo destro,formando una punta curva,aderente,verso

il basso.

Dal sopracciglio sinistro partiva una punta curva diretta verso l'alto.

La mascherina copriva anche il naso,lasciando spazio per le orbite e gli occhi azzurri.

Il collo era scoperto per metà,alla base c'era una circonferenza di metallo che fungeva da

colletto,con un'incavatura triangolare al centro.

Il petto,la pancia e la vita erano coperte da una corazza blu ceruleo,che aveva 2 linee bianche che

dallo spazio tra spalle e collo andavano a zig zag verso il centro del petto ,poi formavano una linea

bianca che passava sotto i pettorali,formando una punta diretta verso il basso.

Da sotto i pettorali partivano 2 linee curve dirette verso i fianchi,con una seconda linea che partiva

da queste curvandosi verso il centro della pancia.

Da queste linee curve al centro della pancia partivano altre 2 linee curve dirette in basso che si

univano a 2 linee orizzontali presenti a metà pancia.

Al centro della pancia c'era un cerchio rosso.

Sotto di esso c'era una linea bianca con la parte centrale piegata verso il basso e sotto c'erano delle

linee bianche informi.

Il bordo inferiore della corazza era irregolare,con una punta diretta in basso al centro,ma curva in

cima e altre 2 punte uguali ai lati.

Le spalle erano coperte da una placca di metallo a cupola,connessa alla corazza mediante un'altra

placca di metallo.

La prima parte dei bicipiti era scoperta,poi iniziava un tessuto aderente giallo chiaro e poi dei

bracciali di metallo che coprivano anche le mani fino a metà dita.

I bracciali erano blu ceruleo, avevano una punta all'inizio, diretta verso l'alto,poi,sul dorso

esterno,c'erano 2 linee triangolari che formavano una punta diretta verso l'alto,poi una macchia

bianca con la punta verso l'alto,2 linee circolari bianche sul polso e le nocche bianche.

Sotto la corazza c'era un gonnellino bianco,poi una tuta aderente gialla e poi la corazza blu ceruleo

fino agli stivali.

Le ginocchiere erano di metallo,circolari,sui polpacci aveva 3 rombi dai contorni bianchi,uno al

centro e 2 ai lati,c'erano 2 bracciali bianchi sulle caviglie,ai lati dell'inizio del piede,c'erano 2 rombi

bianchi connessi ad una linea bianca che copriva buona parte del dorso del piede,mentre la punta e

il tallone erano blu.

La parte posteriore dei piedi aveva una punta diretta in alto.

Clark aveva aperto la porta del rifugio da cui usciva luce gialla e stava scendendo le scale.

Davanti a lui c'era l'astronave sospesa a mezz'aria,con una forte luce gialla che usciva dal centro e

anche dei punti gialli luminosi sui bordi.

La parte centrale aveva delle circonferenze fatte da punti che emettevano la luce.

"Non temere Kal El."disse la voce proveniente dal mezzo.

"CHI SEI TU?"disse Clark.

"Io sono Jor El."disse la voce mentre il mezzo voltava la punta verso di lui "Tuo padre."

"Credevo fossi morto."disse Kal El.

"Sono la sua memoria."disse la voce mentre il mezzo posizionava la punta verso il basso mettendosi

in verticale "La sua volontà.

Sono qui per adempiere alla sua promessa e guidarti in tutti i giorni della tua vita.

Tu sei l'ultimo figlio di Krypton..."

I bordi dell'astronave si scomposero lasciando solo le 4 punte,di cui una era sopra,una sotto e 2 ai

lati,poi anche queste si scomposero ed entrarono nella parte centrale luminosa.

"Quando hai viaggiato attraverso il cosmo,hai portato con te le speranze e i sogni della tua

gente."disse la voce mentre la sfera centrale diventava identica alla Terra vista dall'orbita "Loro

vivono attraverso di te,Kal El.

Il giorno è arrivato."

La stanza fu invasa da una forte luce blu.

"PER CHE COSA?"disse Clark.

"Per accettare il tuo destino."disse la voce.

"Non so cosa tu abbia in mente per me,ma io..."disse Clark.

"Al tramontare della stella Sol,tornerai da me."disse la voce mentre dietro la sfera identica alla

Terra appariva un cerchio di luce gialla e poi la sfera tornò di metallo "Il tuo destino sarà

compiuto."

Clark si voltò e si spaventò vedendo 3 ologrammi che raffiguravano Lana,Jonathan e Marta.

Lana indossava un lungo abito bianco,scollato e senza maniche,Jonathan,a sinistra,indossava una

camicia nera,con linee bianche verticali e orizzontali,camicia bianca,jeans blu e scarpe nere,mentre

Marta,a destra,indossava una maglietta bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

"I tuoi pensieri non sono un mistero per me Kal El,ma queste persone ormai sono servite al loro

scopo."disse Jor El "È tempo di lasciarle."

Clark toccò il volto di Lana con la mano destr ologrammi si polverizzarono lasciandolo

sconvolto.

"TI PREGO!..."disse Clark voltandosi verso la sfera "TUTTO QUELLO CHE AMO E CHE HO

AMATO È QUI!

A SMALLVILLE!"

"Devi liberarti del passato."disse la sfera di luce "Ti guiderò verso il tuo futuro."

"IO NON VOGLIO CHE TU MI GUIDI!"disse Clark "VOGLIO CREARE DA SOLO IL MIO

FUTURO!"

"Non hai scelta Kal El."disse la voce,poi la sfera,la cui superficie emanava luce dorata,divenne

simile al Sole,poi iniziò a ruotare a grande velocità su se stessa,provocando un forte

vento,esplose e produsse una fortissima luce bianca che poi si spense.

La mattina seguente Jonathan e Marta uscirono dalla casa.

Jonathan indossava il giaccone marrone,camicia nera,jeans blu e scarpe nere,mentre Marta

indossava una giacca grigia,maglietta rossa,jeans blu,scarpe nere e aveva una borsa nera.

I 2 trovarono Clark seduto sugli scalini di casa.

"Ah,sei già alzato?"disse Jonathan.

"Non sono andato a dormire."disse Clark.

"Clark?"disse Marta "Che cos'hai?"

"Diciamo che ho parlato con il mio padre biologico."disse Clar si guardarono.

Clark,Marta e Jonathan scesero nel rifugio trovando l'astronave intatta.

"Quando ho sentito la sua voce...proveniva dalla navicella,ma mi sembrava che provenisse dalla

mia testa."disse Clark "Il momento è arrivato,ha detto."

"Ah...il momento per cosa?"disse Jonathan.

"Di lasciare Smallville e compiere il mio destino."disse Clark.

"Ha detto questo?"disse Marta.

Jonathan camminò intorno al mezzo.

"Ho tempo fino al tramonto."disse Clark.

"O che succederà?"disse Jonathan.

"Non ne sono sicuro."disse Clark "Ma ha detto che non ho scelta.

Perché succede proprio ora che la mia vita sembra andare a posto?

La fattoria non ha più debiti,tra poco avrò un fratello e Lana e io finalmente stiamo insieme."

"Qualunque cosa il tuo padre biologico possa avere in mente per te...sono i suoi sogni e le sue

speranze,non i tuoi."disse Marta.

"Clark,sei tu a scegliere il tuo destino."disse Jonathan "Nessuno può decidere per te."

Passarono alcuni momenti.

"Questa è casa mia."disse Clark "E voi siete i miei genitori.

Non andrò via dal posto a cui appartengo."

Lex era nel suo studio,che aveva una montagna di pacchi regalo posti sul biliardo.

Lui era in piedi verso la finestra dietro la scrivania ed indossava una camicia viola,pantaloni neri e

scarpe nere.

Nella mano destra aveva l'oggetto cilindrico con dentro il sangue di Clark.

Poco dopo uscì dal suo studio e vide Lionel che parlava con Helen.

Lionel aveva il cappotto nero lungo fino a terra,giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni

neri e scarpe nere,mentre Helen indossava una giacca nera,camicia blu,pantaloni neri e scarpe nere.

Lei gli diede una lettera e poi camminò.

"Non vi ho più visto insieme dal giorno in cui...tu hai cercato di corromperla perché mi

scaricasse."disse Lex e lei si fermò.

"E ora non vuole accettare il mio...regalo di nozze per lei."disse Lionel avvicinandosi e mostrando

la lettera con la mano destra "Se voi 2,sfortunati amanti,volete scusarmi..."

Lionel andò via.

"Vuoi dirmi cos'è questa storia?"disse Lex.

"Esattamente quello che sembra."disse lei "Sai,io sono stanca di essere una pedina in questa lotta

senza fine."

Lei entrò dentro lo studio seguita da Lex.

"L'altra notte ci siamo detti delle cose."disse Lex "Io non voglio cominciare questo matrimonio con

dei segreti tra noi."

Lei si fermò e lo guardò "Guarda che io non ti ho mai nascosto nulla Lex."

Lui andò ad aprire la scatola nera ed estrasse il cilindro di metallo,poi glie lo diede.

"Io si."disse Lex "Aprilo."

Lei lo aprì e vide il contenitore di vetro contenente il sangue di Clark.

"Mi sono infilato nel tuo studio."disse Lex "E ho trovato quello che cercavo.

Io ora voglio uscire da questo circolo vizioso.

Non voglio più essere la persona che ha fatto tutto questo."

"Ma tu lo hai fatto Lex."disse Helen "Hai commesso un reato!

Hai violato la mia privacy e quella del mio paziente!"

"Lo so."disse Lex.

"E adesso che cosa pensi che accadrà?"disse lei "Tu me lo restituisci,mi racconti che cos'hai fatto e

io ti perdono e viviamo per sempre felici e contenti?"

"Io non so cosa aspettarmi,tutto quello che so è che ti amo."disse Lex.

"Si,da qualche parte nella tua mente contorta."disse Helen che si voltò.

"Non l'ho fatto analizzare."disse Lex e lei si fermò "Non so di chi sia."

"Perché questo sangue è così importante per te?"disse Helen.

"Pensavo fosse la risposta alle mie domande."disse Lex.

"Invece ha rotto il nostro rapporto."disse lei andando via.

Clark era seduto in un prato,poggiato ad un albero e abbracciava Lana.

Lui indossava un giubetto blu,maglietta rossa,jeans blu e scarpe nere,mentre lei indossava una

camicia rosa,pantaloni neri e scarpe nere.

"Stai bene?"disse lei.

"Si,tanto."disse lui.

"Lo sai,quando non sei sincero riesco sempre a capirlo."disse Lana.

"È solo che...l'ho desiderato così tanto...noi 2...che ho paura che mi sfugga."disse Clark.

"Io non vado da nessuna parte."disse lei.

"Nemmeno io."disse Clark che la baciò "E così...mi accompagnerai ufficialmente al matrimonio di

Lex?"

"Solo dopo che avrai ufficialmente detto a Chloe come stanno le cose fra noi."disse Lana."Clark è

tutto il giorno che la eviti."

"Va bene,le parlerò."disse Clark "Con Chloe abbiamo deciso di essere onesti su queste cose."

"Beh,se sarai onesto la prenderà bene."disse Lana.

Ajak e l'altro erano sospesi in aria.

"Siamo prossimi all'evento di qualcosa."disse la figura maschile "Me lo sento."

"Su questo non c'è dubbio."disse Ajak.

Poco dopo Clark era dentro la villa di Lex e leggeva un giornale "Lionel Luthor prende il posto del

figlio nell'esplorazione della grotta."

Lex entrò dalla porta laterale"Non credevo che la stampa di provincia potesse essere così

pungente."

"Che starà facendo tuo padre?"disse Clark.

"Pare che laggiù abbia riunito un team che lavora incessantemente per installare macchinari molto

sofisticati."disse Lex.

"E a che scopo?"disse Clark.

"Vorrei potertelo dire,ma..."disse Lex sedendosi "...sono l'ultima persona che farebbe avvicinare a

quella grotta.

La sorveglianza è perfetta.

Neanche tu riusciresti ad infiltrarti."

"Ah...dov'è il sarto?"disse Clark "Oggi non ho molto tempo."

"L'ho disdetto."disse Lex.

"Perché?"disse Clark.

"Perché Helen domani non verrà più all'altare."disse Lex.

"L'ho vista ieri sera,mi sembrava felice."disse Clark.

"Beh sai,in 24 ore molte cose possono cambiare."disse Lex alzandosi e camminando.

"Perché ti ha lasciato?"disse Clark e Lex si fermò,poi si voltò verso di lui.

"Ho sempre combattuto contro il mio destino,cercando di non diventare come mio padre,ma per

quanto tentiamo di cambiare, la nostra natura finisce per dominarci."

"Che hai fatto?"disse Clark.

Lex andò a sedersi "Ho tradito la fiducia di Helen.

E poi ho sfidato la mia natura e ho fatto quello che un Luthor non farebbe mai.

Ho confessato il mio peccato sperando che mi perdonasse."

Clark si sedette sul divano perpendicolare alla destra di Lex "Ma lei non l'ha fatto."

"Non dirlo a nessuno Clark."disse Lex "Mi piacerebbe indugiare nel mio sogno d'amore ancora per

un po'."

Davanti al buco ottagonale sulla parete della grotta era stata posta una lastra di vetro rettangolare

con un grosso buco circolare sulla parte centrale.

Dal buco circolare partivano,in orizzontale,2 linee grige che si connettevano ad una grossa

circonferenza grigia disegnata sul vetro a cui erano connesse altre 2 linee verticali che partivano

sempre dal buco.

Ai bordi della lastra c'erano delle placche rettangolari di metallo,poste vicino agli spigoli.

Davanti al buco era stata posizionata una circonferenza di metallo,dalla cui metà partivano 2 travi

di metallo orizzontali,più altre 2 travi,una sopra e una sotto,che passavano sopra un vetro cilindrico

e si connettevano ad una placca circolare di metallo in fondo.

Le 2 travi posizionate sopra e sotto la placca circolare superavano il cerchio e passavano sopra di

esso.

Sul cilindro di vetro c'erano 2 piastre rettangolari verticali,con i bordi di metallo poggiate su una

placca rettangolare di marmo perpendicolare ad un'altra placca più lunga.

Queste placche rettangolari avevano la parte superiore curva.

A sinistra del cilindro c'era un piccolo pilastro cilindrico di metallo,con sopra del vetro con

sotto luce bianca e con sopra di esso un contenitore rettangolare.

Sulle impalcature c'erano dei monitor.

Clark arrivò nella grotta e vide i macchinari,poi si avvicinò al cilindro e lo toccò.

Delle luci vennero accese e Clark vide che erano posizionate su una grande circonferenza di

vetro,con raggi di metallo,connessa ad un'asta di metallo verticale,con la parte superiore obliqua.

Davanti alla parete c'era una valigia con dentro un computer portatile posta su una scatola

rettangolare.

Lionel lo raggiunse.

"Dovrò mettere fine a queste visite non autorizzate."disse Lionel.

"Signor Luthor."disse Clark.

"Che ci fai qui?"disse Lionel.

"Sono solo curioso."disse Clark.

Lionel rise e camminò "Si,suppongo tu lo sia.

Secondo l'opinione del povero dottor Walden si parla proprio di te su queste mura.

A quanto pare...sei destinato a dominarci tutti."

"Mi sorprende che una persona come lei dia retta a qualunque cosa lui abbia detto."disse Clark.

"So che hai lavorato a stretto contatto con lui,Clark."disse Lionel avvicinandosi "E sono sicuro che

sei in grado di darmi informazioni estremamente utili."

"Non mi ha mai detto nulla."disse Clark.

Lionel camminò sorridendo.

"A che servono queste macchine?"disse Clark.

Lionel aspettò alcuni secondi e si fermò "Sto per scoprire i segreti nascosti tra le mura di queste

grotte."

"Non ha visto cosa è successo a Walden?"disse Clark "È pericoloso."

"Già,ma ho qualcosa che lui non aveva."disse Lionel "La chiave.

Una volta che avrò inserito la chiave..."disse Lionel indicando la parete con la mano

sinistra "...sono convinto che mi saranno rivelate le risposte."

"Ero convinto che la chiave le fosse stata rubata."disse Clark.

"Infatti."disse Lionel "Ma prima che sparisse misteriosamente...io l'ho fatta analizzare.

La sua composizione era...unica.

Almeno su questo pianeta.

Con un'eccezione."

Lionel avvicinò il volto all'orecchio "Quei bei meteoriti trovati a Smallville."

Lionel si voltò e camminò verso la scatola di metallo sul cilindro verticale "Così ho fatto ricostruire

la stessa chiave..."

La parte centrale della scatola di metallo si aprì in 2 parti dal centro verso l'esterno.

I bordi dell'apertura erano dritti e avevano 2 placche quadrate sporgenti,una sopra in un caso,una

sotto nell'altro.

Lionel mostrò la scatola "È identica..."

Clark vide un oggetto ottagonale fatto di roccia verde.

Ai lati dell'oggetto cerano 2 file di placche circolari lampeggianti di luce rossa.

"...in ogni dettaglio."disse Lionel.

Clark guardò l'oggetto tentando di non sentirsi male.

"Non è bella?"disse Lionel mentre il volto di Clark diventava bianco e le labbra perdevano

colore,diventando quasi grige "Guarda.

Clark?

Non hai un bell'aspetto.

Ti senti bene?"

Clark si voltò e fece alcuni passi "Sto bene...è solo che...sia prudente."

La scatola si chiuse.

"Io non ho mai ottenuto niente nella vita usando la prudenza."disse Lionel che mise la scatola sul

cilindro di metallo.

Lana era davanti ad uno specchio nella sua camera e aveva in mano una stampella con un lungo

vestito rosa.

Lei indossava un pigiama bianco.

Sulla porta c'era Chloe che aveva la spalla destra poggiata sul bordo.

Lei indossava un vestito lungo fino a metà cosce,senza maniche,di colore chiaro,ma con macchie

rosse e verdi,pantaloni neri e scarpe nere.

"Sono sicura che lascerai Clark senza parole."disse Chloe.

"Chloe,ciao..."disse Lana sorpresa.

"Attenti a non rubare la scena agli sposi."disse Chloe entrando.

"Che vuoi dire?"disse Lana rimettendo a posto l'abito.

"Non andate insieme voi 2?"disse Chloe.

"Certo."disse Lana "Da amici."

"Certo."disse Chloe "Amici."

"Hai visto Clark?"disse Lana "Ti stava cercando."

"No,l'ho cercato a casa,ma i suoi mi hanno detto che è impegnato con i doveri del testimone."disse

Chloe "Tu invece quando l'hai visto?"

"Io l'ho incontrato al Taloon."disse Lana "Già...doveva dirti qualcosa di importante."

Chloe poggiò il gomito destro sul mobile bianco rettangolare dietro di lei "Beh non sarà stato

importante come credi.

Buon divertimento."

Chloe andò verso la porta ed uscì,poi Lana si sedette sul letto.

Clark stava osservando il tramonto dal secondo piano del fienile.

Indossava una camicia bianca,jeans blu e scarpe nere.

"Sapevo di trovarti qui."disse Jonathan.

"Guardavo solo il tramonto."disse Clark "Spero che non sia l'ultimo che vedrò da qui."

"Non lo sarà Clark."disse Jonathan che gli mise la mano sinistra sulla spalla"È solo un altro

tramonto."

I 2 osservarono il sole scendere sotto l'orizzonte.

"Andiamo."disse Jonathan "La cena sarà pronta."

"Arrivo subito."disse Clark mentre Jonathan andava via "Papà?"

"Si?"disse Jonathan fermandosi.

"Grazie di credere in me."disse Clark.

"Sempre figliolo."disse Jonathan andando via.

In alto c'erano Ajak e l'uomo castano con la corazza.

"Cosa accadrà stanotte?"disse l'uomo.

"L'unico modo per saperlo è attendere."disse Ajack "Ma qualunque cosa sia è imminente quanto la

notte stessa."

"Il giorno è arrivato Kal El."disse la voce nella sua mente e Clark iniziò a guardarsi intorno "Vieni

da me."

"Ci siamo."disse l'uomo dai capelli marroni.

"Si."disse Ajak "E credo che quello che sarà,metterà la parola fine alla situazione precedente e ne

aprirà una nuova.

E da questo dipenderà la nostra decisione di intervenire o no."

Clark entrò nel rifugio trovando il mezzo sospeso a mezz'aria,con i punti che formavano le

circonferenze di luce sulla parte centrale accesi,ma non molto luminosi e altri punti erano accesi sui

bordi.

"Mi obbedirai Kal El."disse la voce.

"Tu non sei mio padre!"disse Clark "Non riuscirai a controllarmi!"

Il mezzo si voltò verso di lui e le circonferenze esterne superiori divennero luminose,poi ci fu un

bagliore e un'onda d'urto che scagliò Clark sulla parte alta del soffitto a sinistra,nell'angolo dove

rimase bloccato a testa in giù.

Clark iniziò ad urlare di dolore e si aprì la camicia vedendo delle linee rosse sul suo petto che

formarono un triangolo con la punta verso il basso e gli spigoli superiori obliqui,mentre della luce

incandescente ne usciva fuori.

"Questo è il simbolo dei tuoi antenati."disse la voce "Non puoi combatterlo Kal El.

Quando la stella Sol sarà allo zenit,inizierai il tuo viaggio."

Clark urlò,il mezzo si posò a terra e si spense,poi lui cadde a terra.

"Se non lo farai,farai del male alle persone che ami di più."disse la voce.

Clark vide che sul suo petto era incisa a fuoco un'enorme cicatrice triangolare,con dentro 2 cerchi

con una parte unita.

Il giorno dopo Clark era poggiato ad una staccionata,con addosso il giaccone rosso,la stessa camicia

della sera prima,jeans blu e scarpe nere.

Nella mano destra aveva la catenella con la pietra romboidale di Lana che era diventata bianca.

Jonathan e Marta uscirono dalla casa.

Lei aveva i capelli legati e rossetto,indossava un cappotto giallo chiaro,gonna chiara e scarpe con

tacchi neri,mentre Jonathan indossava una giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e

scarpe nere.

"Clark?"disse lei "Perché non sei pronto?"

"Manca ancora molto al matrimonio."disse Clark mettendo la catenina in tasca.

"Beh,tua madre vuole il posto migliore."disse Jonathan.

"Ho promesso ad Helen che sarei andata prima per controllare i fiori."disse Marta.

"Beh,io vado a prendere Lana,ci vediamo li."disse Clark.

"Dovremmo abituarci all'idea che tu hai una ragazza adesso."disse Marta.

"Allora?"disse Jonathan "Come va oggi?"

"Bene."disse Clark.

"Niente voce?"disse Jonathan

"Niente voce."disse Clark.

"Beh,allora pare che il futuro ti riservi la solita vecchia vita."disse Jonathan sorridendo.

"Ho un po' di paura."disse Clark.

"Eh già."disse Jonathan andando verso il pick up.

"Mamma?"disse Clark.

"Si?"disse lei fermandosi.

"Sei bellissima oggi."disse Clark.

"Ti ringrazio tesoro."disse lei salendo nel mezzo.

Lex era seduto nel suo studio,con giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri,scarpe

nere e aveva in mano 2 anelli.

Helen entrò nella stanza.

Indossava un lungo cappotto giallo ocra,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

"Helen?"disse Lex alzandosi "Sei qui?"

"Sono così in collera con te."disse Helen "Quello che hai fatto è imperdonabile."

"Hai ragione."disse lui.

"Ma più mi allontanavo da questa città...più capivo che,mentre qualunque altra persona sana se ne

sarebbe andata,io dovevo tornare indietro e ho pensato a tutti gli errori fatti nella mia vita."disse lei

sedendosi.

"Spero di non essere uno di quelli."disse Lex sedendosi.

"No Lex."disse lei sorridendo "Tu non lo sei.

Questo è il punto.

Io ti amo ancora."

Clark era con Pitt nel rifugio.

Pitt indossava un giaccone grigio,camicia blu,jeans blu e scarpe nere.

Clark mostrò l'enorme cicatrice incisa sul petto.

"Oh mio Dio..."disse Pitt "Ti fa male?"

"No,adesso no."disse Clark.

"Hai idea di cosa significa?"disse Pitt.

"È il modo in cui il mio padre biologico mi dice che devo fare quello che vuole lui."disse Clark

avvicinandosi"Temo che per stasera potrà controllarmi."

"Ah...posso immaginare i tuoi."disse Pitt.

Clark si richiuse la camicia "Non glie l'ho detto,non sanno nulla."

"Perché non glie l'hai detto Clark?"disse Pitt avvicinandosi.

"Perché io so quello che devo fare Pitt."disse Clark "E loro non saranno mai d'accordo con me.

Devo distruggere la navicella."

"Cosa?"disse Pitt "Clark no.

Ha viaggiato nello spazio per milioni di miglia,non potremmo scalfirla,figuriamoci distruggerla."

"Con una chiave di kryptonite?"disse Clark.

"Clark tu sei impazzito!"disse Pitt.

Clark gli mostrò la collana di Lana "Pitt...ricordi il ciondolo di Lana?"

"Si,ma che centra con il distruggere la navicella?"disse Pitt.

"Quando Tina mi ha aggredito il ciondolo stava per uccidermi,ma prima che ci riuscisse la navicella

lo neutralizzò."

"Quindi riuscì a proteggerti."disse Pitt.

"E se invece stesse proteggendo se stessa?"disse Clark "Ripensaci Pitt.

Io vengo da krypton come la navicella e qual'è l'unica cosa che può uccidermi?"

"Credi che la kryptonite possa distruggerla?"disse Pitt "Clark,è troppo pericoloso.

Non sai cosa potrebbe accadere,non l'hai mai fatto prima!

Può ucciderti!

E poi dov'è una chiave di kryptonite?"

Dentro il cilindro di vetro c'era un braccio meccanico cilindrico,con 2 pinze in fondo che era vicino

al buco ottagonale nella roccia.

Lionel camminò con la scatola in mano e si avvicinò ad una donna con un lungo camice

grigio,occhiali e capelli biondi,che aveva in mano un blocco di fogli.

"Quanto manca ancora?"disse Lionel.

"Altri 10 minuti."disse la donna.

"Altri 10 minuti."disse Lionel.

Pitt passò accanto ad una piccola struttura esagonale di metallo,con luci viola in alto,che aveva 6

pilastri di metallo in cima con una placca esagonale sopra.

"EHI!"disse Pitt "LUTHOR!"

Lionel si voltò verso di lui.

"Devo dirti una cosa!"disse Pitt.

"Sicurezza?"disse Lionel che posò la scatola sulla placca cilindrica verticale "Portatelo via di qui."

2 uomini in nero afferrarono Pitt.

"Non mettetemi la mani addosso!"disse Pitt che fu afferrato "NO!

SE QUESTI NON MI LASCIANO,TI DENUNCIO COSÌ VELOCEMENTE CHE TI GIRERÀ LA

TESTA!"

"Va bene,gli parlerò."disse Lionel avvicinandosi "Ti conosco?"

"Mi chiamo Pitt Ross."disse Pitt.

"Ross?"disse Lionel "Ross…

No."

"Si,hai rubato la ditta dei miei!"disse Pitt.

"Si...però ho pagato quella vecchia fabbrica più di quanto valesse."disse Lionel.

Pitt lo afferrò e le guardie tentarono di fermarlo "IN QUESTA CITTÀ NON PIACI A NESSUNO!

Non toccatemi voi!

Anche voi lo odiate."

"Lo so questo."disse Lionel "Ma io do valore al loro odio,lo trovo molto utile.

Vedi...le persone sono assai più deboli,quando sono in collera.

Chiedi a tuo padre."

Pitt vide Clark muoversi a super velocità e prendere la chiave "Si,lo farò."

"Fuori di qui."disse Lionel e gli uomini portarono via Pitt.

Lionel andò a vedere il pilastro di metallo e rimase sconvolto vedendo che mancava la chiave"No…

No..."

Pitt si voltò.

"NOOO!"urlò Lionel che guardò Pitt e lo indicò con la mano sinistra "Tu!"

Lionel iniziò ad avvicinarsi "Perquisitelo.

PERQUISITELO!"

Gli uomini iniziarono a perquisirlo.

"Perquisirmi?"disse Pitt "Perché?"

"Dov'è?"disse Lionel.

"Dov'è cosa?"disse Pitt.

Lionel fece il gesto di dargli uno schiaffo.

"Attento signor Luthor."disse Pitt "Così sembri debole."

Lex Luthor era all'interno di una grande chiesa vicino all'altare.

Dietro l'altare c'era una grande vetrata,con la parte superiore curva e divisa in varie parti da

colonne dorate.

La finestra era inserita dentro un pezzo di muro dorato rettangolare e dalla parte alta di questa zona

partivano 2 aste orizzontali dirette verso l'esterno e con drappi viola,con i bordi d'oro attaccati.

I Kent lo raggiunsero.

"Lex?"disse Jonathan.

"Signori Kent?"disse Lex "Dov'è il mio testimone?"

"Beh,sai che Clark e la puntualità non sono mai andati d'accordo,ma sarà presto qui."disse la

donna.

"Ho qualcosa per te."disse Jonathan che gli mostrò una bussola placcata oro.

Lex prese l'oggetto "Una bussola?"

"Si."disse Jonathan "È una tradizione di famiglia.

Mio padre me ne diede una quando ci sposammo,nel caso mi perdessi lungo la navata."

"Grazie signor Kent."disse Lex che gli strinse la mano.

Clark entrò nel fienile con la scatola in mano e Lana scese le scale indossando l'abito rosa lungo.

"Perché non sei vestito?"disse Lana.

"Accidenti..."disse Clark salendo le scale e mettendosi la scatola sotto il giaccone.

Lei gli portò la giacca nera e lui la prese.

"Prima c'è una cosa che devo fare."disse Clark.

"Cosa?"disse Lana.

"Non posso dirtelo."disse Clark "Si tratta di noi,del nostro futuro."

"L'ultima volta che un ragazzo mi ha detto questo,se n'è andato in guerra."disse lei e lui la

accarezzò.

"Vai tu,ci vediamo li."disse Clark che la baciò.

"Va tutto bene?"disse Lana.

"Si,vai pure."disse Clark.

"Va bene."disse lei che scese la prima rampa di scale.

"Lana?"disse Clark.

"Si?"disse Lana.

"Niente,volevo solo parlarti."disse Clark.

Lei sorrise e andò via.

Ajack e l'altro erano sospesi tra le nubi sopra la fattoria.

"Avverto turbamento e dispiacere."disse la figura maschile.

"Anche io."disse Ajak.

Lex guardò l'orologio e andò dai Kent una volta che tutti gli ospiti furono entrati "Arriva Clark?

Helen ha già fatto il giro della chiesa 5 volte."

"Doveva venire con Lana."disse Marta che vide Lana entrare.

"Lana dov'è Clark?"disse Jonathan.

"Ha detto che aveva una cosa da fare."disse Lana "Sembrava importante."

Marta guardò Jonathan preoccupata,poi i 2 si alzarono.

"Signor Kent?"disse Lex.

"Lex,temo che dovrai iniziare la cerimonia senza il testimone."disse Jonathan.

"Possiamo aspettare."disse Lex.

"No,non preoccuparti di Clark."disse Jonathan "Qui hai cose molto più importanti da fare.

Auguri."

I 2 andarono via.

Clark uscì dal granaio e vide la macchina di Chloe arrivare.

"Ciao."disse Chloe "Clark sono felice di averti trovato prima del matrimonio."

Lui guardò l'ora sull'orologio.

Lei indossava una giacca chiara,maglietta nera,jeans blu e scarpe nere.

"Chloe che ci fai qui?"disse Clark guardando verso il rifugio.

"Tutto bene?"disse Chloe "Ho saputo che mi cercavi."

"Ah...già...ti cercavo...ma non possiamo parlare adesso."disse Clark che la portò verso la macchina.

"Clark?"disse lei "Che stai facendo?"

"Ti cerco dopo."disse Clark che aprì lo sportello.

"Non posso..."disse Chloe.

"Chloe più tardi,va bene?"disse Clark che camminò.

"Che avete intenzione di fare?"disse Chloe "Pari o dispari?

Testa o croce?

Lasciate semplicemente che sia il destino a decidere?"

"Decidere?"disse Clark.

"Chi deve dirmi che tu e Lana state insieme?"disse Chloe avvicinandosi.

"Lo sai?"disse Clark sconvolto.

"Già."disse Chloe "Ieri sono passata da te perché volevo avvisarti di una cosa."

"Avvisarmi di che?"disse Clark.

"Non ha più importanza adesso,il punto è che ho visto te e Lana impegnati in un bacio

appassionato."disse Chloe.

"Chloe ascolta,io non volevo..."disse Clark.

"Non volevi cosa Clark?"disse Chloe "Sai che c'è Clark?

Tu sei sempre stato innamorato di Lana.

Ho cercato di negarlo pensando che potessimo comunque costruire qualcosa,ma...non c'è niente da

fare."

"Io...stavo per dirtelo."disse Clark.

"Oh davvero?"disse Chloe "Sono sicura che era in cima alla tua lista di cose da fare.

Ascolta,posso accettare che voi 2 state insieme,certo non mi piace,ma me lo aspettavo,però noi

c'eravamo promessi di essere onesti l'uno con l'altra e tu non hai avuto il coraggio di mantenere la

parola."

Lei si voltò.

"Chloe?"disse Clark.

"O forse era così divertente prendervi gioco di me che non volevate svelare il vostro segreto?"disse

Chloe che andò verso l'auto "Auguri a tutti e 2 Clark."

Lei andò via.

Clark corse.

Helen venne accompagnata all'altare da un signore anziano.

Jonathan guidava in strada a tutta velocità.

Clark aprì la porta del rifugio e scese le scale,si avvicinò al mezzo e frantumò la scatola a mani

nude iniziando a sentirsi male,mentre l'oggetto ottagonale iniziava ad illuminarsi di luce verde.

Clark cadde in ginocchio e si afferrò il polso destro con la mano sinistra,mentre la mano destra si

copriva di vene verdi molto grandi,poi inserì la chiave nell'apertura sull'astronave.

Il metallo del mezzo cominciò a screpolarsi e sotto si vedeva una superficie irregolare rossa con

macchie gialle.

Clark cadde a terra ed iniziò a strisciare via,mentre le venature rosse e gialle si espandevano sulla

superficie del mezzo.

L'astronave si alzò a mezz'aria,mentre una forte luce verde veniva riflessa nella stanza.

Il mezzo si voltò verso di lui,mentre la parte centrale iniziava ad illuminarsi di luce verde,poi iniziò

a tremare,emise una forte luce bianca,mentre la stanza tremava, ed implose, formando un piccolo

buco nero.

L'entrata del rifugio e una parte del terreno si affossarono leggermente,poi ci fu un'esplosione di

luce bianca e un raggio verticale che andò verso l'alto.

Il raggio tornò verso terra e produsse un'onda d'urto energetica,circolare,bianca che iniziò ad

allargarsi fino a travolgere il pick up di Jonathan che ci passò dentro,andò fuori strada e si cappottò

diverse volte.

La macchina nera di Lex arrivò all'aeroporto.

"Signori Luthor,ben venuti a bordo."disse un uomo in giacca e cravatta vicino all'aereo privato

mentre Helen saliva "Ancora qualche minuto,mi hanno detto che la torre è fuori uso.

Sembra che ci siano cali di tensione in tutta la contea."

"Bene,coprirà la nostra fuga."disse Lex.

Clark era svenuto in un grosso cratere,con pezzi di intonaco e una trave che gli era caduta addosso.

La maglietta era ridotta a brandelli,le braccia erano scoperte ed era pieno di polvere.

Rinvenne poco dopo e si alzò guardandosi intorno sconvolto.

"Eccolo."disse la figura maschile tra le nubi.

"Pare sia sopravvissuto."disse Ajak.

Clark si guardò intorno sconvolto,poi corse a salire i gradini,ma cadde a terra,poi vide il pick up dei

genitori rovesciato e spalancò gli occhi,muovendosi a super velocità.

Lex camminò nell'aereo e si sedette vicino ad Helen,poi i 2 presero delle coppe di spumante.

"Alla nostra nuova vita."disse Lex "Qualcosa non va?"

"Niente."disse Helen "È tutto perfetto."

Marta era ricoverata in ospedale,mentre Jonathan era fuori dalla stanza.

L'uomo aveva un taglio obliquo sul sopracciglio sinistro.

Clark arrivò.

Indossava un giubetto blu,camicia rossa,jeans blu e scarpe nere.

"Come sta?"disse Clark.

"La stanno ancora visitando."disse Jonathan "Cos'hai fatto Clark?"

"Ho rubato la chiave di kryptonite a Lionel Luthor,l'ho messa nella navicella."disse Clark.

Jonathan camminò "E perché l'avresti fatto?"

"Ho mentito riguardo alla voce."disse Clark "L'ho sentita di nuovo."

Clark si voltò verso Jonathan che aveva la mano destra poggiata al muro "Ha detto che sarei partito

a mezzo giorno.

Non avevo scelta papà.

Potevo soltanto distruggerla."

"Ma perché non ce l'hai detto?"disse Jonathan che quasi piangeva.

"Non sareste stati d'accordo."disse Clark "Io non volevo che mi portasse via da voi.

Mi dispiace per quello che ho fatto."

"Le nostre azioni comportano conseguenze Clark!"disse Jonathan voltandosi verso di lui "Io e tua

madre non te l'abbiamo insegnato?!"

"Si,ma..."disse Clark mentre Jonathan camminava.

"Non c'è più tempo per le scuse!"disse Jonathan guardando la vetrata che dava sulla stanza di

Marta "Tu tu tu...non sapevi che cosa sarebbe successo,non ci hai riflettuto!...e adesso...adesso..."

Jonathan si voltò verso di lui e si avvicinò "...tua madre...soffre in un letto d'ospedale!"

"Signor Kent?"disse un'infermiera giovane con lunghi capelli neri.

"Dottoressa come sta mia moglie?"disse Jonathan avvicinandosi.

"Solo una lieve contusione,tra poco starà bene."disse la donna.

"E il bambino che aspettiamo?"disse Jonathan.

"Mi dispiace."disse la donna che andò via.

"Papà…"disse Clark.

Jonathan entrò nella stanza di Marta.

Lo stesso pomeriggio Lana arrivò al cratere vicino alla fattoria.

Indossava una giacca blu,maglietta chiara,jeans blu e scarpe nere.

Clark era al centro della buca e si guardava intorno con aria sconvolta.

"Che è successo Clark?"disse lei "Sembra che sia scoppiata una bomba."

Lei scese le scale "Dove sono i tuoi?"

"In ospedale."disse Clark "Stanno bene.

Ma mia madre ha perso il bambino."

"Il bambino?"disse lei avvicinandosi.

"È successo tutto a causa mia."disse Clark che guardò davanti a se in modo fisso.

"Ma cosa stai dicendo?"disse Lana.

"È sempre stato così."disse Clark "Io porto dolore e sofferenza nella vita di tutti."

"Questo non è vero."disse Lana.

"Si invece."disse Clark guardandola "Lana,io ti ho nascosto molte cose.

Se sapessi tutto...non vorresti vedermi mai più."

"Clark è impossibile."disse Lana.

"Ho cercato di nascondere il mio passato..."disse Clark camminando in avanti "...e dimenticarlo.

Ma...non posso."

Clark camminò in cerchio "Ha detto che se non fossi partito quelli che amo avrebbero sofferto.

Aveva ragione.

Lui aveva cercato di dirmelo...ma il mio subcosciente non lo voleva sentire."

Lana si avvicinò "Tu sei sotto shock...non credo..."

Clark si scansò "No Lana,sta lontana da me!"

Clark salì gli scalini "Stammi lontana prima che faccia del male anche a te."

Lui corse via.

Lionel Luthor era seduto sul divano nello studio di Lex e versava del tè a Chloe.

Lionel indossava una giacca nera,cravatta nera,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

"Sono felice che abbia deciso di accettare la mia offerta."disse Lionel "Lo sa,così ha davanti a se un

futuro davvero interessante signorina Sullivan."

"Beh opportunità come queste non si presentano tutti i giorni."disse Chloe bevendo.

"Come mai questo cambiamento?"disse Lionel.

"Aveva ragione su Clark."disse Chloe "Non è chi credevo fosse."

"Oh..."disse Lionel.

"Sono sorpresa di non averlo capito prima,è un duro colpo per il mio fiuto giornalistico."disse

Chloe.

"No,no,l'amore rende cieche anche le menti più brillanti."disse Lionel "Non guardiamo perché non

vogliamo vedere,ma quando l'amore finalmente svanisce...vediamo il volto di chi amavamo con

chiarezza e così ci rendiamo conto di tutti i difetti,le sue debolezze e i suoi segreti."

Lionel guardò l'orologio e si alzò insieme a lei "Oh...ho un appuntamento.

Mi dispiace congedarla così in fretta."

"Non fa niente."disse Chloe "Signor Luthor,perché è così interessato a Clark?"

"He he he he."disse Lionel "Non si aspetterà che scopra subito tutte le mie carte,vero?"

"No,ha ragione."disse Chloe mentre lui apriva la porta.

"Ogni cosa a suo tempo,signorina Sullivan."disse Lionel e lei uscì.

"Arrivederci."disse Chloe e Lionel chiuse la porta ridendo,poi estrasse una lettera.

Clark passò davanti all'ospedale vedendo i genitori abbracciati che piangevano disperati e mise la

mano sul vetro.

Poco dopo Clark camminò per i corridoi della scuola ed entrò nel Torch iniziando a frugare nei

cassetti e gettandoli a terra.

"Clark?"disse Pitt entrando "Ti ho cercato ovunque.

Ho saputo che è successo?"

"Sei venuto qui per dirmi che è tutta colpa mia?"disse Clark.

"No,che mi dispiace e voglio aiutarti."disse Pitt.

"Ormai è tardi."disse Clark "Nessuno può aiutarmi adesso."

"Che stai facendo?"disse Pitt mentre Clark metteva un cassetto sul tavolo "Che stai cercando?"

"Chloe ha messo qui da qualche parte uno di quegli anelli di kryptonite rossa."disse Clark.

"Perché lo cerchi?"disse Pitt "Lo sai che effetto ti fa."

"Esatto."disse Clark "Mi fa sentire meglio."

"Questa non è una risposta."disse Pitt mentre lui continuava a frugare tra i cassetti "Ho visto Lana.

So che tua madre ha perso il bambino.

Clark,devi parlare con i tuoi."

"Ho già parlato con i miei Pitt!"disse Clark fermandosi "Dovevi vedere come mi guardava mio

padre.

Se avessi fatto quello che avessi dovuto fin dall'iniziò tutto questo non sarebbe mai accaduto!"

Clark vide una confezione rosso scuro,rettangolare,con la parte sopra a cupola,posta a terra e la

prese.

Aprendola vide l'anello rosso.

Pitt lo afferrò "Clark non farlo.

Con quell'anello non sei più te stesso."

"È proprio quello che voglio Pitt."disse Clark spostandolo,poi uscì dalla stanza e corse a super

velocità.

"CLARK!"disse Pitt uscendo.

Poco dopo Clark indossava una canottiera bianca a mezze maniche e portava fuori dal fienile una

moto nera.

"Clark dove stai andando?"disse Lana avvicinandosi.

Clark tornò verso il fienile "Via da qui."

"Il Clark che conosco non fuggirebbe dai problemi."disse lei andandogli dietro mentre lui prendeva

ed indossava un giubetto di pelle nero preso da sopra un rettangolo di fieno.

"Il Clark che conosci tu è un falso!"disse Clark che andò alla moto.

"Perché mi stai facendo questo?"disse Lana.

"Perché quello vero non ti piacerebbe."disse Clark.

Lei lo seguì e lo afferrò "Non ti lascio andare via!"

"Nessuno può salvarmi!"disse Clark "Neanche tu."

"I tuoi hanno bisogno di te!"disse Lana piangendo "Io ho bisogno di te.

Io ti amo Clark."

"Anche io...più di quanto tu abbia mai saputo."disse Clark "È per questo che devo andare."

Clark salì sulla moto e si mise l'anello che gli riempì la mano destra di vene rosse e poco dopo

l'iride degli occhi si riempì di colore rosso,per poi tornare normale.

"Vieni con me."disse Clark mettendosi degli occhiali da sole neri.

"Smallville è la mia casa."disse Lana mentre lui si metteva gli occhiali "E anche la tua."

"Da oggi no."disse Clark che mise in moto e andò via,mentre Lana piangeva.

La stessa notte l'aereo di Lex era tra le nuvole in un temporale.

Lex dormiva e venne svegliato dai lampi.

"Helen?"disse Lex che si guardò intorno vedendo che non c'era più nessuno a bordo.

L'aereo iniziò ad essere scosso.

"HELEN!"disse Lex barcollando e poi andò alla cabina di pilotaggio trovandola vuota e distrutta.

L'aereo si schiantò nell'acqua.

Il giorno dopo Clark era in moto su una strada in mezzo alla campagna.

"Tu mi ubbidirai Kal El."disse la voce nella sua testa.

La strada portava ad una lontana città.