SMALLVILLE:MAGNETISMO

A Smallville c'era un luna park dove c'erano delle montagne russe con un trenino che stava

scorrendo su un binario che aveva una zona che compiva una semi circonferenza a mezz'aria.

Il binario era rosso,poggiato su colonne bianche.

In un'altra zona c'erano dei ragazzi su un palco blu che suonavano con delle chitarre e dietro di loro

c'era una giostra,mentre davanti a loro c'era una folla urlante.

Il cantante aveva i capelli marroni,maglietta a mezze maniche marrone,scritta gialla sul petto,jeans

blu e scarpe nere.

Accanto a lui c'era un uomo riccio con capelli biondi,pizzetto,maglietta verde,con l'immagine di

alcune palme,jeans blu e scarpe nere.

Lana era ad una bancarella e aveva in mano una sfera di vetro con dentro una casa di campagna e

con dei pezzi di materiale verde sulla parte bassa.

La sfera era fusa con una base cilindrica rossa.

Lana aveva i capelli legati dietro la testa,giacca celeste,camicia rosa,pantaloni neri e scarpe

nere,mentre Chloe indossava un giaccone rosso scuro,maglietta giallo ocra,sciarpa rossa,con una

linea bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

"Che cattivo gusto!"disse Lana mentre agitava la palla facendo muovere i pezzi verdi

all'interno e poi la indicò con l'indice sinistro "Il frammento di meteorite sarà autentico."

"È la cura americana per il dolore,la tragedia si può superare se si trova il modo di

commercializzarla."disse Chloe,mentre Lana metteva a posto l'oggetto su uno degli scaffali di

metallo di una scaffalatura.

"Oh,zucchero filato."disse Chloe e le 2 camminarono "Vieni."

Le 2 si avvicinarono ad un venditore di colore calvo,con occhiali,camicia bianca,con quadretti

neri,pantaloni neri e scarpe nere.

L'uomo aveva in mano un vassoio giallo con lo zucchero sopra.

"Zucchero filato per favore."disse Chloe che prese lo zucchero dopo aver pagato l'uomo che si

allontanò.

"A volte penso che sarebbe bello andarsene da qui."disse Lana "Sai forse Clark ha ragione,lasciare

ogni cosa."

"Eravamo quasi riuscite a non nominare di nuovo il nostro ragazzo preferito."disse Chloe.

"Scusami,non volevo..."disse Lana.

"Non fa niente."disse Chloe "Sento che è arrivato il momento di dirti una cosa che ti è sfuggita...è

stato Clark a perdere l'occasione di mettersi con te.

È chiaro?"

"Chiaro."disse Lana.

Dietro il bancone della bancarella da cui si erano allontanate c'era un ragazzo con capelli castani ad

elmetto,occhi azzurri,grembiule rosso,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

"Lana Lang!"disse lui "Perché non ci mostri il tuo colpo proibito?

Ti va di stupirci?"

"Certo,perché no?"disse Lana avvicinandosi.

"Ascoltate,vi svelo un segreto...il gioco è truccato."disse lui "Magneti.

Lancia pure,ti farò vincere un premio."

"Non ti metterai nei guai?"disse Lana.

"Oh no."disse lui "Oggi è...il giorno della chiusura,cosa vuoi che succeda?"

Il ragazzo si allontanò.

Chloe si sedette sul bancone azzurro davanti a Lana "Io l'ho sempre detto."

"Set è il mio compagno di laboratorio."disse Lana.

"Si,questo non toglie che sia cotto di te da sempre."disse Chloe "Non era lui che scriveva il tuo

nome dappertutto con il succo di pomodoro?"

Le 2 risero "Si!

Aveva 12 anni!

E adesso si interessa di auto,fumetti e giochi per il computer."

Lana prese un pezzo di zucchero filato "Quali sono i nostri interessi in comune?"

"Non lo so..."disse Chloe.

Set era vicino ad un piano nero,obliquo con in cima un rettangolo nero,con una sfera

bianca,magnetica, che roteava.

Dietro c'era una parete nera,con linee rosse e blu,sfere blu e rosse più figure irregolari arancioni.

Un nero,con giaccone di jeans,senza maniche,tirò una pallina e mancò la sfera.

"Però è carino."disse Chloe "Avanti,allarga i tuoi orizzonti,coraggio."

"D'accordo."disse Lana che prese la palla,ma mancò il bersaglio.

"Oh!"disse Chloe ridendo con l'altra "Devi mirare!

Devi mirare!"

"Tieni."disse Set che gli diede una delle sfere "Per esserti impegnata."

"Oh Set,io..."disse Lana.

"Non ti piace?"disse Set.

"La voglio anche io."disse un omone,con capelli lunghi,legati in una coda di cavallo dietro la

testa,con giaccone di jeans blu,senza maniche,jeans blu e scarpe nere.

"Mi dispiace signore,deve vincere prima."disse Set.

"Ah,sul serio?"disse l'uomo "Come lei?"

"Ah...io credo che sia meglio che se ne vada..."disse Set e l'uomo salì sul bancone.

"Tu credi?"disse l'uomo scendendo dall'altra parte "E se non volessi andarmene?"

"Ecco,tenga."disse lei che diede l'oggetto all'uomo.

"Ti fai difendere dalla tua pollastra."disse l'uomo"Coraggio,pidocchio,fatti sotto."

Set lo spinse facendolo cadere,poi scappò via "LARGO!

LARGO!"

"TI FACCIO A PEZZI!"disse l'uomo correndogli dietro.

"Chiama la sicurezza!"disse Lana a Chloe andando dietro ai 2.

Set arrivò in mezzo alla folla,vicino al palco, e l'uomo gli ruppe la boccia in testa ferendolo,poi

andò via.

Set tossì a terra.

Aveva un pezzo di meteorite in testa,sulle ferite.

Delle particelle verdi entrarono nel suo sangue.

"Oh mio Dio,Set..."disse Lana "QUALCUNO CHIAMI UN'AMBULANZA!"

Lana si chinò "Set?"

Lui svenne.

Poco dopo era a petto nudo,dentro una macchina per la risonanza magnetica,con la testa tra 2

placche di plastica azzurre rettangolari.

Aveva una ferita obliqua che andava dalla parte alta della testa a sinistra fino al centro.

La macchina aveva un piano rettangolare che entrava dentro un'apertura rettangolare su una placca

circolare,posta su un piano obliquo.

La stanza aveva fioche luci celesti poste sotto una barra orizzontale che passava sulle pareti a metà.

"Ok Set,non muoverti."disse la voce all'alto parlante.

"Soffro di claustrofobia qui dentro."disse Set.

"Sta tranquillo."disse la voce "Adesso avvio la risonanza.

Prima che tu te ne accorga sarà tutto finito."

"Che cos'è?"disse Set sentendo dei rumori"È normale?"

In una stanza,dietro un vetro,c'era un dottore ad una scrivania che guardava un computer.

L'uomo aveva i capelli grigi,camice bianco,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

"È il rumore del campo magnetico che viene attivato."disse l'uomo "Niente di cui preoccuparsi."

La ferita si illuminò di energia verde,poi scariche elettriche verdi uscirono dalla sua testa,mentre

tutto il corpo si illuminava di energia dello stesso colore.

La macchina tremò e lui iniziò ad urlare vedendo le scariche.

"AIUTATEMI!"urlò Set "AIUTATEMI!"

"Arrivo!"disse l'uomo entrando e correndo verso di lui,ma appena lo toccò venne sbalzato contro

una parete e perse i sensi.

Il volto del ragazzo era pieno di scariche verdi.

Un uomo aprì la porta della stanza.

Aveva gli occhiali,capelli un po' grigi e un po' neri,maglietta celeste a mezze maniche,pantaloni

celesti e scarpe bianche.

L'uomo tolse una presa dal muro e tutte le luci si spensero.

Le scariche elettriche cessarono all'istante.

"Un'infermiera subito!"disse l'uomo che tirò fuori il lettino di Set da dentro l'oggetto "Sta calmo."

L'uomo corse fuori "HO BISOGNO D'AIUTO!

PRESTO!"

Lana si affacciò dalla porta,poi si avvicinò e mise le mani sul lettino "Set che è successo?

Stai bene?"

Lui le toccò la mano e dalle sue dita partirono piccole scariche elettriche verdi.

Lei rimase paralizzata per alcuni istanti e poi sorrise "Chloe ha ragione.

Sei veramente carino."

Lei sorrise.

Lex Luthor camminò per i corridoi della villa con una cartellina in mano.

Vicino a lui c'era l'uomo che gli aveva parlato della morte dei nonni che indossava una giacca

grigia,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

"Certificati medici?"disse Lex "Sono un po' confuso.

Ti avevo chiesto di indagare sull'incendio che ha ucciso i miei nonni..."disse Lex entrando nello

studio e gettando a terra la cartellina "...e tu mi hai portato gli attestati dei vaccini che ha fatto mio

padre da bambino."

L'uomo raccolse la busta arancione "Sono indagini che richiedono tempo."

"Soprattutto quando si è pagati ad ore."disse Lex sedendosi.

"Io credo che dovresti leggere meglio."disse l'uomo mettendo la busta sul tavolo "Non sono i

certificati ad essere importanti.

Guarda la lista di chi li ha richiesti oltre me."

Lex prese la busta e controllò i fogli all'interno.

"A quanto pare non sono l'unico che si interessa alla storia della famiglia Luthor."disse l'uomo.

Lex lesse 2 nomi sull'ultima riga di una tabella e trovò scritto "Chloe Sullivan"dentro uno spazio e

"Lionel Luthor"dentro un altro.

Alcuni giorni dopo Set era nel letto d'ospedale,con una maglietta celeste a mezze maniche.

Davanti a lui c'era un tavolinetto connesso al letto con sopra un vassoio con dei cibi.

Lui si guardò intorno,poi fissò il cucchiaio nel budino e l'oggetto iniziò a muoversi,poi si alzò da

solo e roteò a mezz'aria.

Set provò a prenderlo,ma l'oggetto cadde.

Clark e Lana aprirono la porta.

Lana aveva i capelli sciolti,indossava un giacchetto rosa,maglietta bianca,scollata,jeans blu e scarpe

nere.

Clark indossava una camicia bianca,con linee verticali e orizzontali rosse,jeans blu e scarpe nere.

"Ciao."disse lui sorridendo.

"O quella gelatina ti ha sollevato il morale o ti senti meglio."disse Lana.

"La gelatina non centra."disse Set sorridendo.

"Il taglio ormai quasi non si nota."disse Lana.

"Dovresti vedere la strumentazione."disse Clark "È un rottame."

Lana incrociò le braccia e si avvicinò "Ti hanno detto cos'è successo?"

"Ah...qualche interferenza con il campo magnetico,probabilmente il macchinario era guasto."disse

Set "Non volevo rovinarti la giornata,grazie di avermi portato all'ospedale."

"No,non mi devi ringraziare."disse Lana.

Set guardò Clark.

"Ah...senti,stavo pensando che mi piacerebbe portarti fuori a cena."disse Set.

Clark rimase paralizzato.

"Set,non devi sentirti in dovere di..."disse Lana e lui le toccò la mano dandole delle scariche

elettriche verdi e impercettibili.

"D'accordo,si d'accordo."disse Lana "Va bene stasera?"

Clark uscì fuori dalla stanza tenendo il giaccone blu.

"Clark,perché tanta fretta?"disse Lana "Sei arrabbiato perché Set mi ha chiesto di uscire?"

"No,figurati."disse Clark mettendo una mano in tasca.

"Spero che tu sia sincero dato che...sei stato tu a volere che fossimo solo amici."disse Lana

mettendosi davanti a lui.

"Infatti è così,non sono arrabbiato."disse Clark "Adesso….devo andare..."

Clark andò via.

Lana restò a fissarlo.

Set mosse la mano destra e un piccolo carrello di metallo,fatto da ripiani quadrati impilati,si mosse

da solo verso il letto,poi lui sorrise.

Clark aprì il frigo a casa poco dopo.

Jonathan entrò e andò a dare un bacio a Marta che metteva dei fiori dentro un vaso sul tavolo nella

cucina.

Jonathan indossava un giaccone nero,camicia blu,jeans blu e scarpe nere,mentre Marta indossava un

maglione verde,pantaloni neri e scarpe nere.

"Ciao Tesoro."disse Jonathan.

"Ciao."disse Marta.

Clark chiuse il frigo.

"C'è qualche problema."disse Jonathan "Ha messo la testa nel frigo e non ha mangiato l'ultima fetta

di torta."

"Niente di grave."disse lui mettendosi le mani in tasca "È per Lana."

Jonathan si tolse il giaccone.

"Set l'ha invitata a uscire."disse Clark.

"E lei cos'ha detto?"disse Marta.

"Ha detto di si senza neanche pensarci 2 volte."disse Clark.

Jonathan si tolse il giaccone e lo attaccò ad un attaccapanni.

"Senti Clark...soffrire per gelosia è normale..."disse Jonathan avvicinandosi.

"Papà,io non sono geloso!"disse Clark.

"Ah no?"disse Jonathan.

"Beh forse un po'."disse Clark "Glie lo ha chiesto proprio davanti a me.

E lei non ha avuto difficoltà a dire di si."

"Figliolo...tu hai preso una decisione che ti fa onore."disse Jonathan "Hai preferito rinunciare a lei

per non metterla in pericolo,quindi se le cose stanno così lei è completamente libera di uscire con

chi desidera."

"E credo che tu lo debba accettare."disse Marta.

Nel Torch c'era Chloe che era davanti ad un piano obliquo,rettangolare,rosso,poggiato su 2

spranghe di metallo rettangolari,connesse a 2 spranghe verticali con sotto delle ruote.

Chloe indossava una camicia chiara con macchie viola,gonna rosso scuro lunga e stivali neri.

"Ah,finalmente."disse Chloe sentendo un rumore mentre esaminava delle foto poste sul piano

obliquo luminoso con una lente di ingrandimento "Credevo non venissi più.

Non sia mai che Clark Kent agisca alla velocità del mondo."

"Osservazione interessante,Chloe."disse Lex e lei si voltò.

Lui indossava un giacchetto di pelle nera,maglietta viola,pantaloni neri e scarpe nere.

"Ciao Lex!"disse lei che posò la lente di ingrandimento "Ehm...Clark non c'è,come vedi."

"A dire la verità cercavo te."disse Lex avvicinandosi al piano con le mani in tasca "Ho scoperto che

hai fatto delle ricerche su mio padre.

Sul registro della contea di Metropolis c'è il tuo nome."

"Oh..."disse lei bevendo "Io sto scrivendo un articolo per il Torch."

"Davvero?"disse Lex "Ti interessa anche la sua anamnesi a partire dall'infanzia?"

"Cerco di essere precisa."disse Chloe.

"Lavor iuk lyaumn."disse la voce nella testa di Lex che si voltò vedendo la massa di energia rossa

entrare dalla porta.

Chloe guardò la porta e poi vide Lex guardare il piano obliquo con un'espressione molto tesa.

La massa di energia,con l'apertura verticale nera al centro,simile alla pupilla di un serpente,prese

l'aspetto della donna di colore con le scaglie sulla fronte.

"Tutto bene?"disse Chloe.

"Si...certo..."disse Lex "Precisa dici?

Come si chiede ad un bravo giornalista.

E tu sei una brava giornalista,Chloe."

"Lavor fearuk lat."disse la figura.

"Così brava che mio padre ha fatto in modo che tu diventassi la più giovane cronista nella storia

del Daily Planet."disse Lex andandole alle spalle.

"Che cosa vuoi Lex?"disse lei voltando la sedia su cui era seduta.

"Sono soltanto curioso."disse Lex "Mi chiedo perché una brava giornalista scavi tanto a fondo nel

passato di mio padre.

Ma forse lo domanderò a lui a cena."

Lex andò verso la porta.

"Fa pure."disse lei e lui si fermò "L'unico modo per scoprire qualcosa in quelle carte è che sia tu

stesso ad esaminarle."

"Io sono preparato a quello che potrei trovare."disse Lex voltandosi verso di lei "Ma non sono

sicuro che tu ti renda conto dei rischi che corri."

Lex andò via.

La notte seguente Lana versava dello zucchero,mediante un cucchiaio,dentro un contenitore nel

Taloon.

Clark entrò nel locale.

Indossava un giaccone blu.

"Lana?"disse Clark "Credo di dovermi scusare.

Ho reagito male quando Set ti ha invitata.

Devo abituarmi all'idea che avrai nuovi ragazzi d'ora in poi."

"Anche io ti chiedo scusa Clark."disse Lana camminando con il barattolo rosso scuro e cilindrico

dello zucchero "Non volevo che accadesse davanti a te.

A dire il vero non so perché ho accettato di uscire con Set.

Forse inconsciamente volevo solo ingelosirti."

Clark la raggiunse "Vuoi dire che lui non ti piace?"

"Set è un ragazzo carino...ma non mi fa impazzire."disse Lana andando dietro il

bancone"Comunque sarà qui tra poco."

"Lo so che non sono affari miei,ma se non provi niente per lui non è giusto che tu lo accetti."disse

Clark.

"Lana."disse Set entrando.

Indossava un giaccone blu,maglietta giallo ocra,con una scritta nera,jeans blu e scarpe nere.

"Sei pronta?"disse Set.

"Set...ciao."disse Lana avvicinandosi "Vieni,sediamoci un momento."

"Si..."disse lu si sedettero.

"Non so come dirtelo,ma io..."disse Lana "...ho accettato di uscire con te,ma...è stato un errore.

Scusa,mi dispiace."

"Non preoccuparti."disse lui alzandosi "È che sei sempre così impegnata...credo che distrarti ti

farebbe bene."

Lui le toccò la spalla sinistra con la mano destra e le diede le scariche elettriche verdi "Dovresti

divertirti un po'."

Clark lo guardò.

"Sai una cosa?"disse Lana alzandosi e sorridendo"Hai ragione.

Ho voglia di uscire con te.

Mi sostituisci?"

"Si."disse una cameriera "Va pure."

"Grazie."disse Lana.

Poco dopo i 2 erano davanti ai cancelli del luna park e si tennero per mano avvicinandosi.

"Cosa facciamo qui?"disse lei "Il luna park ha finito la stagione."

"Si,ma le giostre le porteranno via tra qualche giorno."disse Set.

"E come facciamo ad entrare?"disse Lana.

"Tu voltati,è una sorpresa."disse Set e lei si voltò.

Lui allungò le braccia in avanti,chiudendo i pugni e mettendo le mani una a contatto con l'altra.

Tra le mani si formarono piccole scariche elettriche e la catena si ruppe da sola.

"Come ci sei riuscito?"disse lei mentre i cancelli si aprivano.

"Se non sbaglio ti avevo detto di voltarti."disse lu camminarono "Sai mantenere un segreto?"

"Quale segreto?"disse Lana.

Clark era dietro un cassonetto e li osservò.

"Quando ero in ospedale mi sono accorto di avere uno strano potere."disse lui "Riesco a distorcere

il campo elettromagnetico.

Dopo la risonanza magnetica ho cominciato a spostare oggetti metallici come una calamita."

"E ci riesci sempre?"disse lei mentre i 2 si avvicinavano alla ruota.

"No."disse lui che allungò la mano sinistra e fece accendere la ruota "Solo quando mi concentro."

Lei sorrise.

"Ti spaventa?"disse Se si avvicinarono alla ruota.

"Forse in passato mi sarei spaventata."disse Lana "Adesso penso che sia fantastico."

"Grazie per non avermi creduto pazzo."disse Set.

"Grazie per essere stato sincero."disse Lana "Lo apprezzo molto."

Lui allungò la mano sinistra e la ruota si mise a girare,poi Set mosse la mano ancora e la ruota si

fermò.

"Incredibile."disse lei sorridendo.

"Vieni."disse Set "Saliamo."

I 2 salirono su uno dei posti della ruota.

"Attenta a dove metti i piedi."disse lui.

"Ci sono."disse Lana.

La ruota iniziò a muoversi.

Set le mise il braccio destro intorno alle spalle.

"Adoro questa giostra."disse lui.

"Si,anche io."disse Lana "Mi ricorda che esiste un mondo intero al di fuori di Smallville.

Un giorno me ne andrò."

"È magnifico che tu sia qui con me."disse Set "Ho sempre pensato che tra di noi ci fosse

attrazione."

Lui fece uscire le scariche elettriche dalla mano e la baciò.

Clark scavalcò una recinzione e guardò la ruota.

"Si,hai ragione."disse lei "Ma non immaginavo che fosse così forte."

Lui mise la mano poco sopra la sua tuta rosa e la cintura lampo iniziò a sbottonarsi da sola.

"Io..."disse Lana.

"Non volevo,mi dispiace."disse lui "Sto correndo troppo.

Scusa,mi fermo."

La ruota si fermò improvvisamente.

"OH MIO DIO!"disse lei "SET,SEI IMPAZZITO?"

I 2 risero,mentre Clark iniziò ad afferrare la ruota e la fece girare.

"Mi gira la testa."disse lei "Che spavento."

Loro arrivarono verso il basso e videro Clark.

"Clark,cosa ci fai qui?"disse Lana

"Ho sentito gridare e...e vi credevo in pericolo e ho tolto la corrente."disse Clark.

I 2 scesero dalla giostra.

"Hai tolto la corrente?"disse Lana "Le luci sono accese."

"Vieni spesso alle giostre quando sono chiuse?"disse Set.

"Ci hai seguiti fino a qui?"disse Lana "È così?

Mi pedini?"

"Trovati un altro hobby Clark?"disse Set camminando con lei "Veramente uscivi con quel fallito?"

"Già."disse lei.

Il giorno dopo,fuori dalla scuola,c'era un pilastro rosso,rettangolare,con la parte superiore obliqua

con il simbolo nero di un uccello sulla parte frontale,dentro uno scudo rosso con una fascia gialla

sopra e 2 sotto.

Verso la metà di esso c'era un cartello rettangolare con la parte alta bianca e la parte bassa rossa,con

scritte rosse in alto e bianche,con contorni neri e gialli,in basso,più un uccello nero sulla parte bassa.

Set era nei corridoi della scuola.

Indossava una maglietta rossa a mezze maniche,jeans blu e scarpe nere.

Lui mosse la mano destra verso lo sportello rosso di un armadietto a muro che si chiuse.

Clark arrivò vicino a lui.

Indossava una camicia blu,con linee orizzontali e verticali gialle,jeans blu e scarpe nere,più lo zaino

rosso in spalla.

"Bel trucco."disse Clark.

"Non hai niente di meglio da fare che seguirmi ovunque Clark?"disse Set.

"Hai dei poteri sugli oggetti metallici,vero?"disse Clark.

"E anche se fosse così?"disse Set.

"E usi i tuoi poteri con Lana."disse Clark.

"C'è una piccola falla nel tuo ragionamento,Clark."disse Set camminando "Lei non è di metallo."

"Beh non so come fai,ma non la costringerai a stare con te."disse Clark camminando.

"Io non la costringo a fare niente."disse Set "Lana è in crisi,io la consolo.

Non è colpa mia,tu l'hai lasciata."

Clark gli si mise davanti "Ieri sera mi ha detto che tu non le piaci,Set."

"Senti,lei mi è sempre piaciuta."disse Set "E adesso sta con me,fattene una ragione."

"Ti avverto Set,sta alla larga da Lana."disse Clark.

"E io avverto te,non intrometterti."disse Set "Non hai idea di cosa sia in grado di fare."

Lui mosse le braccia e tutti gli sportelli degli armadietti si chiusero,poi Set andò via.

Lo stesso giorno Chloe e Clark andarono in una stanza dell'ospedale piena di archivi rettangolari

blu,con sopra faldoni e cartelle.

Clark indossava il giaccone chiaro,mentre Chloe aveva un giacchetto di jeans blu,maglietta

rossa,jeans blu e scarpe nere.

"Il frammento nel globo di Lana e la risonanza magnetica lo avrebbero magnetizzato?"disse

Chloe.

"Si."disse Clark prendendo delle cartelline.

"Ok,ma…"disse Chloe "...supponendo di poter provare che controlla il metallo con la mente,che

cosa centra l'infatuazione di Lana per lui?"

"L'attrazione che prova per lui ha la stessa origine."disse Clark camminando.

"Lana potrebbe semplicemente trovarlo molto attraente."disse Chloe mentre Clark si avvicinava ad

un grosso archivio fucsia,con dei lunghi cassetti e con un'apertura rettangolare piena di cartelle al

centro "Dico sul serio,so che non vuoi ammetterlo,ma è possibile che lui le piaccia davvero."

"Chloe non hanno niente in comune!"disse Clark guardandola.

"Shhh."disse lei "Non gridare."

"Frequentano gli stessi corsi,ma si conoscono appena."disse Clark che aprì i cassetti di un archivio

nero.

"Beh,se si escludono gli ultimi 2 anni non si può dire lo stesso di te e Lana?"disse Chloe che mise il

gomito sinistro sull'archivio accanto a quello dove stava guardando Clark.

"Ecco la cartella."disse Clark che estrasse la cartella e guardò dentro "L'attività elettromagnetica

nel sistema nervoso di Set è aumentata dopo la risonanza."

"Questo spiega la teoria del magnete vivente."disse Chloe "Perché i medici non l'hanno detto?"

"C'è scritto che lo attribuiscono all'incidente."disse Clark "Lo sottoporranno ad altri controlli."

Clark rimise la cartellina a posto.

"Beh,allora senti, ritorniamo al giornale,dobbiamo cercare qualche notizia sull'effetto

dell'elettromagnetismo."disse Chloe.

"Si."disse Clark chiudendo il cassetto.

Il dottore che aveva staccato la spina elettrica della macchina delle risonanze entrò.

Indossava il camice bianco.

Chloe spinse Clark al muro e e lo baciò.

"Che cosa succede?"disse l'uomo avvicinandosi "Cosa fate qui dentro?"

"Niente."disse Chloe sorridendo "Scusi,noi ci stavamo solamente rilassando un po'."

"Questo è un ospedale signorina."disse lui "I volontari devono aiutare i pazienti,non dilettarsi in

sedute amorose in archivio.

Chiaro?"

"Chiaro."disse Chloe.

L'uomo andò via.

"Una brava giornalista sa improvvisare."disse Chloe che andò alla porta sorridendo e

guardandolo,poi uscì.

La sera dopo Lana era seduta sui gradini della scala del fienile.

Indossava un giaccone chiaro,maglietta nera,pantaloni neri e scarpe nere.

Clark entrò con il giaccone chiaro in mano.

"Lana?"disse Clark.

Lei si alzò "So che hai detto a Set di stare lontano da me.

Ci segui alle giostre,non vuoi che io lo frequenti.

Chi ti credi di essere?"

"Ho dovuto farlo."disse Clark "Qualcosa non va in Set.

L'effetto della risonanza magnetica lo ha come magnetizzato.

È uno di quelli."

"Questo lo so Clark."disse Lana "Set me lo ha detto.

Non mi ha nascosto niente sulle sue capacità,lui è stato sincero."

"Non attrae solo il metallo."disse Clark "Ha effetto anche sulla gente.

Usa il suo potere per farti innamorare."

"Non essere ridicolo."disse Lana.

"Il cervello umano è come un circuito elettrico che crea campi magnetici."disse Clark "Io e

Chloe crediamo..."

Lana rise "Hai coinvolto Chloe nelle tue paranoie?"

"Set agisce come una calamita."disse Clark "È in grado di controllare il cervello.

Fa in modo che produca le sostanze chimiche che regolano le emozioni."

"È una follia."disse Lana andando via.

"Lana,il cervello fa produrre sostanze che provocano fame,depressione,emozione...quindi anche

attrazione."disse Clark.

"Set adesso non mi sta toccando!"disse lei fermandosi e guardandolo "Ma io comincio a sentire per

lui ciò che non ho mai sentito per nessun altro.

Nessun altro.

Questo come lo spieghi Clark?"

"Non lo so."disse lui facendo avanti e indietro "Se il tempo di contatto con la calamita

aumenta,l'effetto continua anche dopo."

"Ascolta Clark."disse lei "Non vuoi essere il mio ragazzo?

D'accordo.

Ma inventare una teoria così assurda per evitare che esca con lui..."

"No!"disse Clark "Non è così."

"Sono venuta a dirti che,con chiunque io esca,non sono affari che ti riguardano."disse Lana.

"Lui ti farà soffrire."disse Clark.

"No Clark,tu l'hai fatto!"disse Lana "Io e te non stiamo più insieme ed è stata una tua scelta.

Che cosa vuoi ancora?"

Lana andò via.

La stessa notte,nella scuola,Chloe entrò nel Torch e trovò tutto sotto sopra.

"Cosa..."disse lei mentre le luci si accendevano e si spegnevano.

Lei posò la borsa sul tavolo "Fantastico."

Chloe andò verso uno schermo rettangolare luminoso,con sopra attaccata una cartina piena di cerchi

rossi,e si mise le mani sulle tempie.

"Buona sera."disse l'uomo che aveva parlato con Lex e lei si girò di scatto.

Chloe andò a prendere il cellulare.

"Coraggio,chiama la polizia."disse lui camminando "Ti chiederanno per quale ragione mi sarei

introdotto nella sede di un giornale scolastico.

Cosa potrei cercare qui dentro?"

"Già,cosa cerca?"disse Chloe mettendo giù il telefono "E chi è lei?"

"Diciamo che lavoro per una persona che cerca la stessa cosa che cerchi tu."disse lui.

"Quale dei Luthor la manda?"disse Chloe.

Lui staccò diversi cavi da un computer "Beh,chi ha detto che mi ha mandato uno di loro Chloe?"

"Aspetti."disse lei "Che cosa sta facendo?"

Lui portò via il computer "Qualcosa che dubito riferirai alla polizia."

Lui andò via strizzandole l'occhio "Buona notte."

Il giorno dopo Lana era dentro il Taloon vuoto,poggiata ad una colonna,e baciava Set.

Lei indossava una maglietta nera,senza maniche,pantaloni grigi e scarpe nere,mentre Set indossava

un giaccone nero,con 2 linee bianche sui bicipiti,pantaloni grigi e scarpe nere.

"Mi piace la nuova Lana."disse Set.

"Ho seguito il tuo consiglio,ho cambiato look."disse lei.

"Sono curioso di vedere il resto."disse Set baciandola.

"Sfilerò per te."disse lei che lo baciò.

"Hai detto di volertene andare da Smallville un giorno."disse Set "Perché non oggi?"

"Dici sul serio Set?"disse lei e lui le diede le scariche elettriche verdi sulle braccia.

"Dove vorresti andare?"disse Lana.

"Non lo so,lasciamo che sia la strada a guidarci."disse Set "Che cosa ne dici?"

Lei gli accarezzò il volto "Andrei in capo al mondo con te."

"Ascolta,avremmo bisogno di un po' di soldi."disse Set.

"So io dove trovarli."disse Lana.

"Ok."disse lui che la baciò "Vediamoci fuori,ho una sorpresa per te."

Lana andò ad aprire la cassa.

Lex si avvicinò all'improvviso.

Indossava una giacca nera,camicia blu,pantaloni neri e scarpe nere.

"Che cosa fai?"disse Lex "Ci stai ripulendo?"

"È un anticipo sulla mia parte dei profitti."disse Lana camminando.

"D'accordo."disse Lex camminando "Fine dello scherzo,rimettili a posto."

"Non è uno scherzo Lex."disse Lana fermandosi "Mi servono contanti,Set e io lasciamo

Smallville."

Lei uscì dalla porta posteriore.

"Lana,non farai sul serio."disse Lex seguendola.

"Non intendo rimanere qui per lavorare in una caffetteria."disse Lana "Cerca di capire.

Che ci faccio qui?

Non ho più la mia famiglia,ho altre amicizie.

Ho trovato qualcuno che mi considera,che ha fiducia in me.

Dopo tanto tempo finalmente non mi sento sola."

Set arrivò con un'auto gialla di lusso decappottata e lei sorrise.

"Salta a bordo."disse Set e lei lo fece.

"Bel giocattolino per un sedicenne."disse Lex che si chinò "Lana,stai commettendo un grosso

sbaglio."

"Divertiti Lex."disse lei e la macchina andò via.

Lex tornò dentro il locale e fu raggiunto da Clark.

Clark indossava il giaccone blu,maglietta rossa,jeans blu e scarpe nere.

"Dov'è Lana?"disse Clark.

"Sta partendo con il suo nuovo ragazzo."disse Lex andando dietro il bancone e aprendo la cassa "E

ha anche ripulito la cassa."

Lex prese il cellulare dalla giacca "Sta tranquillo,chiamo lo sceriffo.

Non lasceranno la città."

Clark vide che Lex era distratto e corse via a super velocità.

Lex si accorse che era sparito.

La figura femminile di colore,con le scaglie sulla fronte,era con le braccia incrociate e guardava

verso l'uscita.

Clark si fermò in mezzo ad una strada e vide l'auto in lontananza.

L'iride dei suoi occhi divenne di colore rosso e da essi uscirono 2 fasci di calore arancioni che

colpirono il suolo bruciando l'asfalto,poi Clark si mosse a super velocità.

La macchina finì sull'asfalto fuso e rimase bloccata.

"Che cosa è successo?"disse Lana "Perché si è fermata?"

"Siamo bloccati!"disse lui che provò a mettere in moto,poi aprì lo sportello "Guarda!…

L'asfalto si è sciolto..."

Lana guardò dal finestrino

"Non posso crederci!"disse Set.

"Oh mio Dio."disse Lana "Set,lo sceriffo!

Che cosa facciamo?"

Set vide le macchine della polizia dietro e un camion davanti sulla corsia opposta.

"Sta tranquilla,tornerò a prenderti."disse Set che si alzò.

Il camion passò davanti a loro.

Il mezzo era nero,con una cisterna cilindrica di metallo.

Lui usò il potere per essere tirato verso il retro della cisterna a cui restò attaccato.

La macchina dello sceriffo si fermò dietro la sua.

"Lana Lang,resta sulla vettura con le mani sul cruscotto."disse lo sceriffo con il megafono.

Poco dopo Lana era dentro una cella e davanti c'era Clark.

"Avevi ragione."disse Lana "Non volevo crederti,ma adesso..."

"Non importa,tutti possono commettere degli errori."disse Clark "Lo sceriffo sa che tu non hai

rubato la macchina e l'avvocato di Lex penserà al resto."

"Sono stata ingiusta con te."disse Lana "Eppure non mi hai abbandonata."

"Sai per caso dov'è andato Set?"disse Clark.

"Beh,lui ha un fratello a Greenville."disse Lana "Lavora in un ristorante.

Stavamo andando li."

Clark si mosse.

"Clark?"disse lei che mise una mano tra le sbarre e lui la prese "Grazie."

Lui sorrise e andò via.

Chloe entrò nello studio di Lex che era al piano superiore,poggiato sulla ringhiera della zona

libreria e aveva un libro in mano.

Chloe indossava una giacca marrone,maglietta rossa,jeans blu e scarpe nere,mentre Lex indossava

una camicia blu,pantaloni neri e scarpe nere.

"Sei un Luthor,è ovvio che tu non abbia scrupoli,ma non credevo che ti abbassassi a commissionare

furtarelli."disse Chloe.

"Puoi precisare a cosa devo la tua visita?"disse Lex.

"Un tuo scagnozzo è entrato nel mio ufficio e ha rubato uno dei miei computer!"disse Chloe mentre

lui scendeva le scale "Potete averlo ingaggiato solo tu o tuo padre."

"Ma tu stai accusando solo me."disse Lex.

"Usando un eufemismo,tu sei il minore tra i 2 mali."disse Chloe.

"Ammiro la tua determinazione Chloe."disse Lex "Piombare qui e accusarmi richiede coraggio."

La figura infuocata e luminosa comparve dietro Lex e prese l'aspetto della donna di colore con le

scaglie sulla fronte.

"Lavor noav julderukavand nalkren ukavrong kulknej ayh."disse la figura.

"O semplice stupidità."disse Lex andando verso la porta "Che cosa ne dici di andare a trovare

quello...scagnozzo?"

Poco dopo i 2 erano dentro un obitorio con un tavolo di metallo con sopra il corpo dell'uomo che

aveva preso il computer a Chloe.

Il corpo dell'uomo era coperto da un lenzuolo blu.

"Com'è morto?"disse Chloe.

"Cause naturali."disse Lex "Sembra che il suo cuore abbia ceduto."

"E tu ci credi?"disse Chloe.

"Considerando quello che cercava la sua morte è tutt'altro che naturale."disse Lex.

"Chi mi assicura che non menti Lex?"disse Chloe.

"Hai ragione Chloe."disse Lex camminando intorno al piano di metallo "Potrei mentire.

Porto spesso delle ragazze delle superiori all'obitorio per mostrare cosa accade a chi si mette contro

mio padre."

"Drepaumn enemieuk iuk naavural."disse la figura femminile alle spalle di Lex.

"I miei file non valgono un assassinio."disse Chloe andando verso la porta.

"Qui c'è un cadavere che ti contraddice."disse Lex e lei si fermò "È un gioco pericoloso quello che

stai facendo.

Io posso proteggerti."

"Già,come hai protetto lui?"disse Chloe.

"Nobodausan deukerveuk proavecavion."disse la figura femminile dietro Lex.

Lex fece un mezzo sorriso "Meson sapeva che con mio padre non si scherza.

Tu ancora non lo sai.

Sono la tua unica salvezza."

"Savaumn iuk noav shal avhe parav."disse la figura che voltò di scatto la testa verso di lui.

Chloe andò via.

Lana era dentro la cella quando sentì de tonfi,poi si avvicinò alle sbarre sentendo grida e tonfi.

Lei guardò verso una porta blu,con un'apertura rettangolare al centro,con una grata di metallo,e

vide Set camminare.

Lui mandò il braccio destro verso l'esterno e la porta si aprì.

"Set?"disse lei e lui aprì la cella muovendo le braccia,poi Lana lo abbracciò "Che gioia vederti."

"Davvero?"disse Set "Ho appena visto uscire Clark e ho pensato che avessi cambiato idea."

"Clark è il mio passato,tu sei il mio futuro."disse lei che lo prese per man camminarono per i

corridoi tra le guardie svenute "Gli ho mentito,gli ho detto che stavi andando a Greenville.

Sarà già a metà strada."

"Alzate le mani!"disse un poliziotto puntando una pistola.

I 2 alzarono le mani e la porta alle spalle dell'uomo si chiuse colpendolo e facendolo svenire.

Set si mosse e prese la pistola "Andiamo!"

I 2 corsero.

Clark aprì la porta posteriore di casa sua e vide la madre che scendeva dalle scale.

Lei indossava una maglietta nera,pantaloni neri,scarpe nere e aveva una grossa cesta di lino con

dentro dei panni in mano.

"Set non ha un fratello a Greenville,Lana ha cercato di mettermi fuori strada."disse Clark "Non ha

avuto scrupoli.

Mi ha mentito e io le ho creduto."

"È chiaro che non è in se Clark."disse Marta andando in salotto.

"Lo so,non ce l'ho con lei."disse Clark "In fondo anche io non ho fatto altro che mentirle fino ad

ora."

"I tuoi sentimenti per lei sono sinceri."disse Marta.

"Ho fatto bene ad allontanarla da me?"disse Clark.

"Non lo so."disse Marta.

"Ho nostalgia di quando mi dicevi si o no."disse Clark.

"La cosa è reciproca."disse Marta.

Pitt bussò alla porta e la aprì entrando.

Indossava una tuta da ginnastica giallo ocra,con sotto una maglietta azzurra appena

visibile,pantaloni neri e scarpe nere.

"Clark!"disse Pitt"Set ha liberato Lana."

"Cosa?"disse Clark.

"Si,lo sceriffo ha bloccato tutte le strade."disse Pitt.

"Set rovinerà la vita ad entrambi."disse Clark "Devo trovarli."

"Clark è come trovare un ago in un pagliaio se non sai dove siano andati."disse Marta.

"..."disse Clark "L'ago della bussola."

Clark andò a prendere una scatola marrone sul tavolo.

Poco dopo era nel luna park con la scatola aperta e seguiva la bussola.

Arrivò davanti ad un edificio rettangolare,con un pavimento grigio più alto del resto del terreno,con

il lato frontale verde.

Il pavimento aveva una ringhiera blu.

L'edificio era chiaro,con fiori dipinti sulla parte bassa,un'entrata ovale verticale coperta da strisce

viola,posta a sinistra,delle circonferenze bianche con dentro delle stelle rosse e adornate di luci

spente,connesse le une alle altre da un nastro bianco,con note musicali sopra.

La struttura aveva una tettoia con la parte inferiore di metallo,divisa in rettangoli,con la parte

frontale verde,e da essa pendevano 2 placche rettangolari bianche con note musicali dipinte

sopra,con vari colori,che arrivavano fino a terra.

Clark chiuse la scatola ed entrò.

L'ambiente interno aveva pareti irregolari,con forme astratte incise,di colore blu e viola,che

ricordavano il fondale marino, c'erano anche cavallucci marini di plastica viola,luci verde chiaro

che si muovevano,una nebbiolina verdastra a terra e un trenino rosa vuoto.

C'erano anche pesci a mezz'aria,connessi al soffitto da vari fili e delle alghe di plastica molto

grandi con luci gialle e blu.

In una zona dove c'erano 2 pareti perpendicolari blu,con cavallucci marini gialli e alghe blu

dipinte,c'erano Lana e Set,posti uno davanti all'altro,che si tenevano gli avambracci che erano

messi in orizzontale.

"Sei davvero tornato per me?"disse Lana "Avrebbero potuto arrestarti."

"Non lascio Smallville senza di te."disse Set "Sei troppo importante."

"Andiamocene adesso."disse Lana "Noi 2 soli,lontano da qui."

"No,non ancora."disse Set "Sarebbe rischioso.

Domani portano via le giostre,ci nasconderemo su un camion.

Vieni qui."

Lui la baciò.

Clark lo afferrò e lo scagliò via facendogli fare un volo di diversi metri e facendogli perdere la

pistola.

"Non andrete da nessuna parte."disse Clark che afferrò Set e lo sollevò "Ti avevo avvertito."

"Clark."disse Lana che gli puntò addosso la pistola "Lascialo andare.

Lascialo Clark,non farmelo ripetere.

LEVAGLI LE MANI DI DOSSO!"

Clark lo lasciò e indietreggiò.

"Lana,adesso me ne occupo io."disse lui e la pistola gli volò nella mano destra,poi la puntò verso

Clark "Va via.

Ti raggiungo fuori,capito?"

Lana corse fuori.

Clark indietreggiò "Devi farti curare."

"Lo dici perché vuoi portarmi via Lana."disse Set "Ma non l'avrai."

Clark spiccò un grosso salto superando dei vagoncini del trenino posto li vicino ed evitò i proiettili.

La pistola si scaricò e Clark si alzò togliendosi alcuni proiettili dal giaccone.

"Non sono l'unico con dei poteri speciali a quanto vedo..."disse Set gettando la pistola,poi mandò le

mani verso un altro trenino,emettendo scariche elettriche verdi dalle dita.

Un vagone iniziò a tremare e si alzò,Set mandò le mani verso Clark e il vagone ruppe le lampade

superiori andando verso di lui che afferrò l'oggetto con facilità.

Set mandò le mani verso Clark e il vagone lo spinse contro la parete facendogli buttare giù un

tendone.

"Arrenditi!"disse Set "Non vincerai le leggi fisiche!"

Clark bloccò l'avanzata del vagone "NEANCHE TU!"

Clark strappò un grosso cavo elettrico da un pannello rettangolare,lo mise sul vagone

elettrificandolo e Set venne tirato verso l'oggetto finendoci sopra e prendendo la scossa.

Il suo corpo si illuminò di luce verde e scariche elettriche dello stesso colore,poi il ragazzo cadde a

terra.

Poco tempo dopo Lex uscì dall'ascensore dell'ospedale di Smallville.

Indossava un lungo cappotto nero,camicia viola,pantaloni neri e scarpe nere.

Guardando a destra vide Lana che puliva il pavimento con uno straccio.

Indossava una tuta blu,con una scritta gialla dietro la schiena,pantaloni blu,scarpe nere.

Aveva i capelli legati dietro la testa con una coda di cavallo.

Lex si avvicinò con le mani in tasca "Che tenuta graziosa."

"Un regalo dei servizi sociali."disse Lana "Mi è andata anche bene con quello che ho fatto.

Lex,grazie per l'aiuto."

I 2 camminarono.

"Altrimenti a che servono gli avvocati?"disse Lex "Hai qualche notizia di Set?"

"È ancora in coma."disse Lana "Non sanno cosa riuscirà a ricordare sempre se si sveglierà.

Vorrei chiederti un altro favore."

Lex si fermò.

"Non ho scuse per quello che ho fatto,magnetismo o non magnetismo."disse Lana "Ma mi

piacerebbe tanto tornare al Taloon."

"D'accordo."disse Lex "Quel posto ha bisogno di te.

Il mio caffè fa fuggire i clienti."

"Lex..."disse Lana.

"Ho fatto cose più gravi che rubare una macchina quando avevo la tua età."disse Lex "E non

criticherei mai qualcuno che si innamora della persona sbagliata.

Troverai il ragazzo giusto,vedrai."

Lex andò via.

Chloe era seduta sul divano nello studio di Lex,con accanto una guardia in giacca e cravatta.

Lei indossava una camicia marrone,gonna marrone e scarpe nere.

"Lex..."disse lei alzandosi non appena lui entrò "Ho ripensato a quello che mi hai detto e accetto la

tua protezione."

"No!"disse la voce nella testa di Lex.

Lex fece cenno con la testa alla guardia di andare via e l'altro ubbidì uscendo e chiudendo le

porte.

"Bene Chloe."disse Lex "A te la parola."

"È iniziato tutto con il muro delle stramberie,tuo padre era interessato agli effetti causati dai

meteoriti,così... mi chiese di fornirgli delle informazioni a proposito di alcuni strani incidenti."disse

Chloe.

"Hurav lav-li!"disse rabbiosamente la voce nella sua testa e Lex piegò il cranio in avanti toccandosi

la fronte.

"Tutto bene?"disse Chloe.

"Si..."disse Lex.

Chloe lo guardò perplessa.

"È una cosa che lo ha sempre ossessionato."disse Lex camminando "Ma non vorrai farmi credere

che non c'è dell'altro."

Lex andò a prendersi da bere.

"Beh...mi chiese di spiare un ragazzo."disse Chloe.

"Lavor defenduk naj-ri!"disse la voce nella testa di Lex.

"Chi?"disse Lex versandosi da bere mentre le sue mani tremavano.

"Che importanza ha?"disse Chloe.

Lex bevve.

"Clark."disse Chloe.

"Clark musav mat!"disse la voce nella sua testa.

"E tu l'hai fatto?"disse Lex che tentò di fare finta di niente.

"Certo che no."disse Chloe "Gli ho detto che Clark era un mio amico e che non lo avrei mai

tradito.

Lui minacciò di licenziare mio padre."

Lex camminò e Chloe gli andò dietro.

"Così pensai che l'unica soluzione per difendermi da Lionel fosse scoprire qualcosa su di lui."disse

Chloe.

Lex si sedette sulla poltrona di pelle nera e Chloe si mise sull'altra poltrona.

"Qualcosa di talmente grave che mi permettesse di ricattarlo."disse Chloe.

Lex si mise la mano destra sulla fronte "Una decisione alquanto rischiosa."

"Lo so."disse Chloe.

"Io ti proteggerò Chloe."disse Lex chinandosi in avanti "Ti do la mia parola."

"No!"disse la voce nella sua testa.

"Ma per farlo devo sapere tutto quello che hai scoperto su mio padre."disse Lex.

"Hai mai sentito parlare di un certo Morgan Edge?"disse Chloe che mise una cartellina sul tavolo di

vetro.

"Prima di essere ucciso era il signore del crimine di Metropolis."disse Lex che sfogliò degli articoli

di giornale presenti nella cartellina.

"Era anche un caro amico d'infanzia di tuo padre."disse Chloe.

La sera seguente Clark era seduto sulla poltrona rossa nel piano superiore del fienile.

Indossava una camicia celeste,con quadrati blu,jeans blu e scarpe nere.

Lana salì le scale,lui chiuse il libro che stava leggendo,lo mise sul tavolino e si alzò.

Lana aveva i capelli legati dietro la testa,camicia scura,jeans blu scuri e stivali neri.

"Lana?"disse Clark.

"Io sono venuta a ringraziarti per avermi salvata da Set."disse Lana "E a chiederti scusa.

Sono sincera stavolta."

"Avrei dovuto crederti,mi dispiace."disse Lana.

"Sapevo che non agivi di tua volontà."disse Clark.

"Può darsi."disse Lana "Ma anche se ero sotto l'influenza di Set,dentro di me sapevo che avevi

ragione.

Però continuavo a ripetermi che eri geloso.

Forse perché desideravo che lo fossi."

Clark si sedette sugli scalini "Non è stato facile vederti con un altro ragazzo."

Lana si sedette vicino a lui "Sei ancora convinto di non voler essere tu quel ragazzo?"

"Lana..."disse Clark.

"Non fa niente,io volevo solo verificare prima di dirti una cosa."disse Lana "Set mi ha fatto perdere

la bussola,nel vero senso della parola,ma ha avuto...anche il coraggio di essere sincero con me."

"Tanto da usare i suoi poteri per i suoi scopi."disse Clark.

"Non giustifico le sue azioni."disse lei "Credimi,le sto pagando anche io.

Intendevo dire...che è stato bello amare qualcuno che ti ricambia.

Voglio che accada ancora."

"Non pretendo che tu mi aspetti per sempre."disse Clark.

"Bene."disse Lana "Perché uno di questi giorni incontrerò un ragazzo che mi farà innamorare.

E il mio unico desiderio sarà stargli accanto.

Allora sarà tardi per noi."

Lei si alzò e se ne andò.

La notte dopo Lex era nel suo studio e si teneva le mani sulle orecchie dimenandosi e sudando

moltissimo.

Nella stanza si udì un groviglio di versi e un crepitio.

Lex si mise dietro una poltrona accucciato.

"Non puoi nasconderti."disse la voce mostruosa "Io ti vedo."

L'occhio incandescente e rosso,con filamenti che andavano verso l'esterno e poi verso

l'interno,apparve al posto della sua libreria emettendo versi mostruosi e suoni.

Lex spalancò gli occhi e si alzò indietreggiando.

"Non c'è vita nel vuoto."disse la voce mostruosa "Solo...la morte."

Lex svenne.