SMALLVILLE:MESSAGGI ASSASSINI
Metropolis
Notte.
Un elicottero volò tra i grattacieli dell'immensa città,passando vicino al Daily Planet che aveva il
mappamondo dorato sul tetto con la scritta che ci ruotava intorno.
Dentro una stanza era pieno di gente,c'erano tavoli ovunque,con delle macchine da scrivere e anche
dei vide connessi a dei computer,mentre ,oltre essi,c'erano delle vetrate semi trasparenti,con delle
colonne rettangolari bianche su di esse.
Il soffitto era bianco,con luci rettangolari allungate e c'erano grosse colonne rettangolari sparse in
varie zone.
Chloe si mise la giacca rossa.
Un ragazzo era seduto ad una scrivania.
Aveva i capelli neri,camicia celeste,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
Sul retro della poltrona c'era una giacca nera.
Davanti a lui c'era un video acceso e il suo tavolo era connesso con quello di un'altra persona.
Sul tavolo di fronte a lui c'erano dei ripiani sopraelevati di metallo con sopra fogli e cartelline
e,vicino ad essi,c'era un cartellino rettangolare nero,con su scritto "Chloe Sullivan".
Chloe era davanti alla scrivania e si stava mettendo una giacca rossa.
Indossava anche una camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
Lei prese il cartellino e lo guardò,poi lo mise nella borsa marrone insieme ad una tazza,poi prese
una scatola di plastica con dentro delle cartelline e camminò.
Da una porta di legno si affacciò un uomo con capelli neri,con riga a sinistra,camicia
bianca,cravatta rossa,pantaloni neri e scarpe nere.
Le pareti intorno alla porta erano grige,con una linea nera a metà.
"Non saluti nemmeno?"disse l'uomo e Chloe si voltò verso di lui "Andiamo,vieni."
Chloe entrò nell'ufficio.
A destra c'era una grande scrivania con alcuni fogli,più un video e una lampada,a sinistra della
scrivania stessa c'era un mobile rettangolare di legno,con la parte alta nera e con dei faldoni.
Sul muro grigio dietro di essi c'erano dei quadri appesi.
Poco dopo il mobile c'era una grande finestra rettangolare con delle lunghe fasce rettangolari di
plastica verticali che la coprivano quasi del tutto,poi c'era un altro quadro sulla parete.
Nella stanza c'era anche un tavolino circolare di metallo,mentre a sinistra di esso c'era una
scrivania di vetro con un portatile bianco sopra.
Dietro la scrivania c'era un tavolinetto di vetro,con dei faldoni al centro,mentre a destra c'era una
lampada e a sinistra un mappamondo di metallo.
Dietro il tavolinetto c'era un grosso quadro rettangolare con una statua umanoide indefinita con il
mondo sulle spalle.
"Messa all'indice ancor prima di raggiungere la laurea."disse Chloe "Dev'essere un record."
"Non so a chi sei andata a dar fastidio,ma di sicuro l'hai fatto infuriare."disse l'uomo.
"Ho dei nemici ai piani alti."disse Chloe sorridendo e posando la scatola sulla scrivania.
"Comunque,ci mancherai."disse lui andando dietro la scrivania.
"Certo."disse lei sorridendo "Le mancherà la lettrice di bozze."
"Beh,in effetti..."disse lui.
La segretaria aprì la porta.
Aveva i capelli neri,in parte bianchi,occhiali,giacca nera,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
"Max?"disse lei "Tua moglie ha chiamato 3 volte per la cena."
"Ah,dille che sto arrivando."disse lui e lei andò via "Sul serio,se posso fare qualcosa."
"Ah si,ci sarebbe una cosa."disse lei mostrandole un dvd dentro una confezione gialla "Non mi
sono ancora abituata a questi dischetti piccoli.
Sono degli articoli a cui stavo lavorando,se solo tu potessi dargli un'occhiata."
"Chloe,se anche tu firmassi un necrologio si scatenerebbe l'inferno."disse lui.
"Usiamo uno pseudonimo."disse Chloe scrivendo su un foglietto "È mia cugina.
A lei non dispiacerà di sicuro, non le interessa il giornalismo."
Lui prese il foglietto rettangolare "Lois Lane..."
"Esatto."disse lui.
Lex camminò per un corridoio della Luthor Corporation.
Indossava una giacca nera,camicia viola,pantaloni neri e scarpe nere.
Alla sua destra c'era un muretto bianco,con colonne rettangolari piccole che arrivavano fino al
soffitto.
Sul muretto c'era una vetrata con la scritta bianca "Luthor Corp",dai contorni neri e circondata da
esagoni neri e bianchi.
Oltre il muretto c'erano tavoli di metallo e computer,più delle scaffalature,ma la zona era del tutto
vuota.
Lex girò a sinistra,passando da una porta,e si ritrovò nella zona piena di tavoli,dietro la scaffalatura
di metallo,poi camminò tra le scrivanie e ne raggiunse una circondata da scaffalature di metallo.
Voltandosi vide una donna a braccia incrociate.
Lei aveva i capelli neri,con la riga al centro,lunghi fin sotto le spalle,giacca nera,camicia
nera,scollata,pantaloni neri e scarpe nere.
"Stavo cercando...il tecnico di turno stasera."disse Lex.
"Beh,lo ha trovato."disse lei.
"Cioè...lei lavora al reparto tecnico?"disse Lex.
"Avrebbe preferito un maniaco dei videogiochi con la maglietta di guerre stellari?"disse la donna
sorridendo "Molly."
"Lex."disse lui stringendole la mano.
Dietro di lui arrivò la massa di energia incandescente e rossa che prese l'aspetto dell'uomo biondo
con la placca d'oro su petto e spalle e il mantello rosso lungo.
"Allora,cosa succede Lex?"disse lei andando verso la scrivania e poggiandosi su di essa.
"Ah,sto cercando di finire una presentazione,ma il programma continua a piantarsi."disse Lex "E
non ho tempo da dedicargli."
"Probabilmente è un virus."disse lei.
"Era anche la mia ipotesi."disse Lex.
Lei si voltò e si mise a controllare dei dvd.
"Sono tornato solo da qualche settimana..."disse Lex "...ma è buffo che non l'abbia mai vista."
"Ritornato da dove?"disse Molly.
"È una lunga storia."disse Lex.
"Oh,come dire questi non sono affari tuoi."disse lei dandogli un dvd "Questo trova qualunque virus.
È un faccio tutto da solo o vuole che faccia io per lei?"
"Don'av avruukav lav-li."disse la figura dai capelli biondi.
"Credo che me la caverò."disse Lex andando via.
Molly si mise a cercare in uno scatolone ed estrasse un tessuto nero di plastica arrotolato,si mise
degli occhiali,lo srotolò,poi prese un trapano cilindrico connesso ad un cavo e lo usò per smontare
gli ingranaggi di un computer,prendendo il disco fisso.
Smallville.
Chloe camminò di notte nella scuola deserta ed entrò nel Torch trovando le scrivanie senza i video e
i computer.
"Benvenuta al nuovo Torch."disse Pitt che aveva dei giornali in mano.
Lui indossava una giacca nera,camicia chiara,con linee verticali e orizzontali marroni,jeans blu e
scarpe nere.
"Tutto fatto a mano."disse Pitt.
"Pitt,che fine hanno fatto i miei computer?"disse Chloe.
"È passata una squadra di facchini oggi pomeriggio."disse Pitt andando verso la scrivania vicina
alle finestre "La Luthor Corporation si è ripresa i computer."
"Ma erano una donazione."disse Chloe.
"Si,beh...si vede che il riccastro ha cambiato idea."disse Pitt "Ah senti...è passata anche una
ragazza,non ha detto il nome."
"Grazie Pitt."disse Chloe che mise la borsa su una scrivania.
Poco dopo uscì dall'edificio e camminò verso la strada quando un pick up rosso le arrivò dietro e
le si fermò a pochi metri di distanza.
Il mezzo andò in avanti e poi si fermò facendola indietreggiare e illuminandola con i fari,poi lo fece
altre volte, mise in moto e lei scappò via.
Il mezzo investì dei barili e una transenna di metallo,poi lei andò verso un furgone rosso,con i lati
gialli,si gettò a terra,l'auto le passò sopra,senza toccarla con le ruote, e andò a sbattere contro il
furgone.
Tutti i vetri esplosero immediatamente.
Dal mezzo iniziò a colare benzina,mentre Chloe tentava di strisciare via terrorizzata.
Un uomo scese dal mezzo e lei vide che era Clark.
Lui aveva i capelli neri,giaccone blu,maglietta rossa,pantaloni neri e scarpe nere.
Clark si guardò intorno "Ma che succede?
Dove diavolo sono?"
Clark guardò a terra e vide l'amica terrorizzata spalancando gli occhi. "Chloe…?"
Poco dopo i 2 erano nell'ospedale di Smallville.
Lo sceriffo Adams aveva un oggetto rettangolare,con schermo verde e con una punta sul lato
destro,nella mano destra e aveva messo la punta di quest'ultimo in bocca a Clark.
"L'ultima cosa che ricordo è che ero in biblioteca per il compito di storia."disse Clark.
"Non hai bevuto."disse Adams guardando lo schermo dell'oggetto,poi guardò Chloe che era seduta
su un lettino,mentre una dottoressa le medicava l'avambraccio sinistro "Signorina Sullivan,è in
grado di fare un po' di luce sulla versione dell'incidente descritto da Clark?"
"Su come sono finita sotto quel furgone?"disse Chloe.
"Si."disse Adams andandole alle spalle.
"Non lo so...ecco forse...deve aver perso il controllo del camioncino."disse Chloe.
"Beh,signor Kent,in famiglia avete un modo tutto vostro di usare i veicoli."disse Adams.
"Ehm...Chloe..."disse lui avvicinandosi.
"Non deve chiedere altro a Clark?"disse Chloe.
"Puoi andare a casa per me."disse Adams "Ho qualche altra domanda per la signorina Sullivan."
Clark andò fuori e la guardò dal vetro sulla parete,poi andò via.
Un ascensore si aprì e Clark vide Lana uscire con Adam.
Lei indossava un giacchetto azzurro,maglietta rosa,jeans blu e scarpe nere,mentre Adam indossava
un giacchetto di pelle nera,maglietta bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
Lei si voltò e vide Clark.
"Clark stai bene?"disse Lana "Ho saputo dell'incidente."
"Si,sto bene."disse Clark "Chloe ha qualche graffio."
Lei guardò Adam.
"Ah...Clark,lui è Adam."disse Lana.
"Finalmente ci conosciamo."disse Clark stringendogli la mano.
"Così tu sei Clark."disse Adam "Mi ha parlato molto di te."
"Non credevo ci fosse tanto da dire."disse Clark "Sei arrivata molto in fretta."
"Ero di sopra a trovare Adam."disse Lana "Fisioterapia."
"Dove vi siete incontrati."disse Clark.
"Già,speravo di incontrarti una volta venuto a trovare Lana,ma sarai stato occupato."disse Adam.
"Siamo stati tutti occupati."disse Clark.
Lana prese un cellulare dalla borsa "Da quando Lex mi ha dato quest'affare sembra che non
riescano a fare neanche un caffè da soli."
Il giorno dopo Lex tornò nella zona dove erano le scrivanie,portando il dvd con la mano sinistra.
Intorno a lui c'erano alcune persone.
"Signor Luthor?"disse un uomo grasso,con capelli ricci,maglietta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
"Dov'è Molly?"disse l'uomo seguendolo.
"Molly?"disse l'uomo.
"Si."disse Lex "Era di turno qui ieri sera,mi ha dato questo."
Lex diede il dvd all'uomo "Ah grazie,lo stavo cercando.
Non abbiamo nessuna Molly.
Ero io di servizio ieri sera.
Da casa."
"Era qui ieri sera."disse Lex toccando degli scatoloni neri "Stava disimballando questi computer."
Lex si accorse che sulle scatole c'era la scritta "Smallville"su un foglio bianco attaccato allo
scatolone.
"Oh...questo potrebbe spiegare perché alcune parti sono sparite."disse l'uomo e Lex lo guardò,poi
guardò le scatole di nuovo.
Lana era al Taloon e preparava un cappuccino per Adam.
"In quella tazza c'è veramente tutto e di più."disse Adam.
"Prima volta che vieni quindi ci tengo molto a fare una bella figura."disse lei che prese un vassoio
andando verso i tavoli"Questo posto è un vero rifugio per me."
"Rifugio da cosa?"disse Adam.
"Ecco,da tutto quanto."disse Lana.
"È stato interessante conoscere Clark."disse Adam e lei si fermò guardandolo.
"Siamo solo amici."disse Lana e Adam si sedette con lei.
"Solo amici..."disse Adam "Per essere solo amici c'era un po' troppa tensione."
"Fra noi sono successe tante cose."disse Lana bevendo.
"Ho visto come ti guarda."disse Adam.
"Clark non sa quello che vuole."disse Lana "E comunque...non controllo io i suoi sentimenti."
"E...tu?"disse lui.
"Clark resterà per sempre una parte importante della mia vita,ma quello che ci può essere stato tra
noi...è finito."disse Lana.
Clark scese dal pick up rosso nel fienile prendendo lo zaino.
Indossava una camicia blu,con linee verticali e orizzontali nere.
"Se cerchi tracce di manomissione ti risparmio la fatica."disse Chloe arrivando.
Indossava una maglietta rossa,pantaloni neri e scarpe nere.
"Non c'è niente di anormale."disse Chloe "Ho chiesto al meccanico."
"Ci dev'essere una spiegazione."disse Clark.
"Del motivo per cui hai cercato di investirmi?"disse Chloe "Andiamo ti ascolto."
"Non hai detto allo sceriffo che ho perso il controllo?"disse Clark.
"Ho cercato di coprirti Clark."disse Chloe "Mi hai inseguito fin sul marciapiede.
Ora io...so che sei ancora arrabbiato con me per la storia di Lionel,ma non credi che l'omicidio
come vendetta sia un po' eccessivo?"
"Credi che volessi farti del male?"disse Clark.
"Ah non lo so!"disse Chloe piangendo "Certi tuoi comportamenti di recente...non so che dire se non
continuare a scusarmi a più non posso!"
"Ho avuto molte difficoltà a mandarla giù,ogni volta che ti vedo immagino te e Lionel che
parlate...e tu che non sei più quella di una volta..."disse Clark.
"Già,magari sono andata a Metropolis a fare la matta in moto e ti ho detto di scomparire dalla mia
vita."disse Chloe "Una cosa del genere,vero?
Senti,lo sai che c'è...è eccitante stare qui a rinfacciarsi le colpe,ma ero venuta per cercare di
ricostruire la serata di ieri.
Che hai fatto dopo la biblioteca?"
"Non ricordo nemmeno di essere uscito dalla biblioteca."disse Clark "L'ultima cosa che ricordo è
che lavoravo al portatile."
Clark si appoggiò con gli avambracci sulla parte posteriore del mezzo.
Chloe posò una borsa nera circolare con dei fiori rossi su un piano da lavoro di legno spostando lo
zaino di Clark e prese il portatile aprendolo.
"Il computer ha salvato il tuo compito."disse lei "Un bel lavoro sul generale Sherman."
Clark si avvicinò "C'è una frase lasciata a metà."
Clark controllò la posta elettronica "Dice che ho ricevuto un messaggio prima dell'incidente...ma
non la apre..."
"Chi è questa qui?"disse Chloe indicando un nome.
Il disco fisso di Chloe era stato inserito dentro una protuberanza circolare di un oggetto di metallo
rettangolare,posto su una scrivania,con accanto un video,poi la donna che aveva incontrato Lex
mise un dvd dentro l'oggetto,mediante un'apertura laterale.
La donna aveva gli occhiali,i capelli sciolti, indossava una maglietta a mezze maniche bianca,con
puntini neri fucsia e celesti,pantaloni neri e scarpe nere.
Le pareti erano grige e c'erano vari quadri.
La stanza aveva un pavimento di legno,un camino a sinistra ed era del tutto vuota.
Davanti a lei c'era una grande finestra con tende aperte.
Lei sorrise e si sedette, poi accedette a tutte le informazioni nel computer di Chloe.
Lana e Adam camminarono per la scuola il giorno dopo.
Lei indossava un giacchetto celeste,maglietta grigia,pantaloni neri e scarpe nere,mentre Adam
indossava un giaccone nero,maglietta arancione,pantaloni neri e scarpe nere.
"Questa è una piccola città,lo spirito guida della scuola è una cosa seria."disse Lana "Ho
dimenticato il libro di storia,mi aspetti fuori?"
"Certo."disse Adam andando via.
La donna scrisse al computer e controllò i contatti di Chloe,selezionò il nome di Lana e sul suo
cellulare arrivò un messaggio,lei lo aprì e lo schermo si riempì di numeri verdi su uno sfondo
nero che la ipnotizzarono e le comparvero dentro gli occhi.
Chloe camminò per la scuola e guardò una lavagna a muro.
Lana la fissò e si avvicinò facendo cadere il cellulare.
"Lana?"disse Chloe "Ciao,ti stavo cercando."
Lana le prese la testa con la mano destra e glie la sbatté contro il muro,poi la gettò dalla prima
rampa di scale facendola rotolare,poi la raggiunse mentre altri studenti osservavano la scena.
Chloe si mise seduta contro il muro,mentre sulla fronte le si apriva un piccolo taglietto a
sinistra,sopra il sopracciglio,poi si alzò terrorizzata "Lana,ma che stai facendo?"
"Uccido Chloe Sullivan."disse Lana che girò su se stessa dandole un calcio alla schiena con il piede
destro e facendola cadere da una seconda rampa di scale.
Chloe si rialzò e Lana le diede un calcio sinistro alla pancia mandandola contro una parete,poi le
diede un colpo al volto con l'avambraccio destro,da sinistra a destra,facendola finire contro la
ringhiera della terza rampa di scale.
Lana provò a colpirla,ma Chloe la afferrò,la voltò verso il basso della scala e le diede un destro al
volto che la fece girare di 180 gradi e la fece cadere dalle scale.
Lana si rialzò sul pavimento del corridoio,Chloe le corse contro e la mandò con la schiena contro il
vetro di un oggetto rettangolare rosso,che aveva dentro un estintore,mandandolo in frantumi.
Lana le diede una ginocchiata destra sul petto,poi un calcio destro al volto,mandandola a terra,poi
estrasse un'accetta dall'interno dell'oggetto rosso e colpì il pavimento dato che Chloe era rotolata
via.
Chloe si alzò e Lana provò a colpirla,ma l'altra indietreggiò verso una porta gialla,Lana ruotò su se
stessa dandole un calcio alla pancia e mandandola contro la porta,poi provò a colpirla,ma Chloe si
spostò a sinistra e l'ascia prese la porta.
Lana le diede un altro calcio,la porta si aprì in 2 e Chloe cadde in una zona che era uno spogliatoio
femminile,poi indietreggiò mentre Lana cercava di colpirla con l'ascia e prendeva il pavimento,poi
Chloe le afferrò l'ascia,chinandola in avanti,le mise il piede destro sulla pancia,mandò la schiena a
terra e fece volare Lana a terra.
Lana afferrò l'accetta e anche Chloe la tenne con le mani,mentre le ragazze fuggivano
terrorizzate,poi le 2 si alzarono,Lana mandò Chloe a destra e le diede un calcio alla schiena con la
gamba destra,mandandola contro degli armadietti,poi Chloe si abbassò e Lana trapassò l'armadietto
con l'accetta.
Chloe si alzò e Lana girò su se stessa,dandole un calcio alla pancia e facendola cadere nelle docce.
Le ragazze urlarono anche li e scapparono.
Lana prese l'ascia e si avvicinò a lei,la sollevò,ma Adam afferrò l'arma bloccandola.
Lei girò su se stessa e gli diede un calcio al fianco facendolo cadere a terra,poi provò a colpirlo,ma
lui le diede un calcio mandandola contro una parete e bloccandola con il piede destro,dopo aver
raccolto l'arma.
Lana gli afferrò la caviglia e la girò facendolo roteare su se stesso e facendolo cadere.
Chloe le diede un calcio alla gamba sinistra facendola cadere a terra,poi le salì sopra e le diede 2
pugni in testa.
Lana restò giù,mentre del sangue le usciva dal naso,poi rinvenne.
"Che è successo?"disse Lana.
Alcune ore dopo Chloe era seduta ad un tavolo nel Taloon e indossava una maglietta rosso scuro.
La ferita sulla testa era coperta da un cerotto.
"Quindi non è paranoia,qualcuno sta davvero cercando di uccidermi."disse Chloe.
"Più di qualcuno."disse Clark sedendosi vicino a lei.
Clark indossava una camicia rosso scuro,con linee gialle verticali e orizzontali,jeans blu e scarpe
nere.
"Si,comunque sia,la cosa non è allegra per me."disse Chloe.
Lana arrivò sul posto con Adam.
Indossava un giaccone celeste,maglietta celeste,jeans blu e scarpe nere.
"Chloe mi dispiace tanto."disse Lana "È incredibile che ti abbia aggredito così."
Lana le diede un sacchetto di plastica azzurro con dentro del ghiaccio e Chloe se lo mise sulla
fronte.
Lana e Adam si sedettero.
"Già...è incredibile che ci hai fatto sospendere."disse Chloe "Grazie al cielo Adam era li.
Tu hai usato delle mosse notevoli,cos'era?
Arti marziali."
"Non lo so."disse Adam.
"Va a sapere che tornavano utili nell'insidioso liceo di Smallville."disse Chloe.
Clark bevve "Lana,non è che hai ricevuto qualche strano messaggio o qualche email?"
"Controllo."disse Lana che prese il cellulare "Si,eccola.
Però non mi ricordo di averla aperta."
"Direi che è successa la stessa cosa ad entrambi,siamo stati ipnotizzati."disse Clark.
"Un messaggio subliminale."disse Adam.
"Qualcosa nascosto nel codice binario."disse Chloe "Lo dicevo che le nuove tecnologie facevano
schifo."
"Ma come ha fatto a saltar fuori?"disse Lana dando il cellulare a Clark.
"Io vorrei sapere che cosa ha fatto scattare l'impulso di uccidere Chloe e non un altro."disse Chloe.
"È di nuovo quella donna."disse Clark.
Poco dopo Clark era in piedi vicino ad Adam che aveva un portatile davanti a se,sul bancone.
Intorno c'erano anche Chloe e Adam.
"Le nuove tecnologie saranno più complesse,ma hanno reso più facili alcune cose."disse
Adam"Ogni computer in rete ha un indirizzo rintracciabile,quindi dovremo risalire dal messaggio al
computer che lo ha inviato."
"Puoi farlo?"disse Clark.
"Si vedrà."disse Adam.
"Se questa Molly vuole vedermi morta perché non ha mandato un messaggio a me stessa che diceva
di uccidermi con le mie mani?"disse Chloe.
"Il cervello vuole restare vivo."disse Adam "Insomma,neanche un messaggio ipnotico la vince
sull'istinto di sopravvivenza."
"Come le sai tutte queste cose?"disse Clark.
"Sono stato ricoverato per mesi,che cosa fai se non leggi?"disse Adam.
Nel programma aperto da Adam apparve un riquadro che diceva "Computer registrato a:Chloe
Sullivan.
Indirizzo di registrazione:Luthorcorp."
"Chloe,il messaggio veniva dal tuo computer."disse Clark.
"Lionel non si era ripreso tutti i computer?"disse Lana "Qualcuno alla Luthor Corporation ce l'ha
con te?"
Il giorno dopo Clark era a Metropolis con Lex.
Clark indossava un giaccone chiaro,camicia celeste,con linee rettangolari blu,jeans blu e scarpe
nere.
Lex indossava un lungo cappotto grigio,giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e
scarpe nere.
"Mi dispiace,hai fatto un viaggio a Metropolis a vuoto."disse Lex che comprò un giornale
all'edicola "Dubito fortemente che mio padre stia cercando di uccidere Chloe."
I 2 camminarono.
"Perché?"disse Clark "Pensava di mettere suo figlio in una clinica psichiatrica.
Lo sai di che cosa è capace."
"Che ragione avrebbe di prendersela con un'aspirante giornalista di Smallville?"disse Lex
attraversando una strada "C'è qualcosa che non mi dici?
Ha a che fare con le 7 settimane della mia vita che non mi ricordo?"
"Io so solo che...Lionel ti ha chiesto di licenziare il padre di Chloe."disse Clark.
"Era una questione professionale."disse Lex fermandosi "Contrariamente all'opinione comune non
c'è mio padre dietro ogni nefandezza che accade a Smallville.
E poi non sarebbe mai così tortuoso.
Se l'avesse voluta morta,sarebbe semplicemente sparita."
"Le email venivano dal computer di Chloe che era stato spedito alla Luthor Corporation."disse
Clark "Chi altro poteva usarlo?"
Molly era seduta alla scrivania nella stanza vuota.
Aveva i capelli in parte legati dietro la testa,in una coda di cavallo,mentre la parte frontale era tirata
all'indietro e aveva la riga a metà.
Aveva anche 2 ciocche ai lati del viso.
Indossava un vestito rosso scuro,scollato,senza maniche,con una fascia rossa intorno al collo e
molto lungo,più stivali neri.
Alla sua sinistra c'era una parete di cemento,con la porta grigia di un'ascensore,con contorni
rettangolari bianchi.
Dietro la zona dell'ascensore c'era una scala grigia attaccata ad una parete grigia con un quadro
rosso.
L'ascensore si aprì e da esso uscì Gardner.
Indossava una giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
Lei si alzò "Dottor Gardner…
Come vanno le cose in ospedale?
È tutto a posto?"
"No."disse lui "Vorrei poterlo dire."
Gardner estrasse un biglietto rettangolare dalla giacca "Un reporter del Daily Planet è venuto a
trovarmi oggi."
Lei prese il biglietto.
"Si chiama Max Taylor."disse Gardner.
"Per l'articolo orribile scritto da quella ragazza?"disse Molly.
Gardner camminò verso un'altra stanza e lei gli andò dietro"Sfortunatamente.
Non so cosa farò se mi costringono a chiudere.
Penso a tutte le persone che ho aiutato.
Dove andranno?"
I 2 arrivarono in una stanza rettangolare,con pavimento rosso scuro,con un divano bianco al
centro,con dei cuscini sopra,avente 2 tavolini rettangolari di legno ai lati e una lampada dietro.
Le pareti erano completamente di vetro,con dei contorni neri di metallo.
"Questo non succederà mai."disse Molly.
"Lo so."disse Gardner "Voglio solo che ci lascino in pace.
Come posso farglielo capire,Molly?"
"Non c'è verso."disse lei "Non lo capiranno mai."
"Sono felice di averti potuto aiutare comunque."disse lui che le accarezzò la guancia "Se quei
giornalisti l'avranno vinta...altri pazienti non avranno questa fortuna."
Lei uscì dalla stanza.
Adam era nella camera dell'ospedale e metteva velocemente le sue cose dentro una valigia verde
scuro.
Adam indossava un giaccone blu,maglietta bianca,con un albero rosso a destra,jeans blu e scarpe
nere.
Lana entrò nella stanza.
Lei indossava una giacca celeste,maglietta rosa,jeans blu e scarpe nere.
"Te ne stai andando?"disse Lana.
"Dimesso."disse Adam "Buona condotta."
"Quindi adesso...te ne torni a Metropolis?"disse Adam.
"No,stavo pensando di rimanere a Smallville."disse Adam.
"Perché?"disse Lana.
"Oh...che domanda."disse lui prendendo altri panni.
"No,io...dopo quello che ho combinato a scuola...Smallville non mi sembra il tipo di posto che
uno sceglierebbe quando uno può andare dove vuole."disse Lana.
"È l'unico posto dove mi sentirei a casa."disse Adam "E poi pensavo di poter passare un po' più di
tempo con una certa proprietaria di un locale..."
Lui le mise le mani sulle guance "...che ha gli occhi più belli che mi sia capitato di vedere."
Lei mandò la testa a sinistra "Adam,ci conosciamo così poco."
" È un motivo di più per restare."disse Adam "Qual'è il problema?"
Lei si voltò e camminò "Come fai a conoscere le arti marziali e non ricordare dove le hai imparate?
Neanche Chloe sa trafficare con un computer come te e tutto questo ti viene dalle letture?
E dove sono i libri?"
"Wow...Clark ti ha messo una grande confusione in testa."disse Adam.
"Si,è vero."disse Lana "E non lascerò che succeda di nuovo."
"Senti Lana,tu mi piaci,te l'ho detto..."disse Adam "Quali che siano i tuoi problemi io non voglio
esserne uno in più.
Forse è il caso che vai."
Lei uscì dalla stanza,camminò nei corridoi,poi si fermò e guardò dietro di se.
Notte.
Chloe entrò nel Torch con dei libri.
Indossava un giacchetto di jeans blu,maglietta rossa scollata,pantaloni neri e scarpe nere.
Clark era alla lavagna luminosa e leggeva dei fogli,mentre lei posava dei libri.
"Chloe?"disse Clark e lei si spaventò voltandosi.
"Clark!"disse lei "Non farmi prendere questi colpi."
"Ho parlato con Lex."disse Clark avvicinandosi "Hanno trovato il tuo vecchio computer,ma la
memoria era stata tolta."
"Con tutti i miei indirizzi email."disse lei spalancando le braccia.
"Lui pensa...che l'abbia preso lei."disse Clark mostrando una foto di Molly "Potrebbe lavorare per
Lionel.
Si chiama Molly."
"Si,lo so,e per una volta forse non centra Lionel."disse Chloe "L'ho intervistata per un articolo
qualche tempo fa."
"A proposito di cosa?"disse Clark.
"L'istituto neurologico Summerholt."disse Chloe camminando e aprendo dei cassetti dell'archivio.
" Summerholt?"disse Clark "Non è dove stava Ryan?"
"Studiavano i suoi poteri psichici,perciò ho iniziato ad indagare."disse Chloe estraendo una
cartellina e tornando indietro "Pare non fosse l'unico paziente che il dottor Gardner tratteneva
contro la sua volontà."
Clark prese la cartellina e la aprì "I suoi metodi sembrano tratti dal manuale di un macellaio.
Perché Molly era li?"
"A soli 15 anni Molly era all'università,un piccolo genio dell'ingegneria,finché non ha cercato di
uccidere un altro studente."disse Chloe che gli diede una seconda cartellina "Dopo di che è stata
mandata a Summerholt."
"Si,ma Summerholt non è un manicomio criminale."disse Clark.
"Per supercervelloni pare di si."disse Chloe camminando verso la scrivania vicino alla finestra e
sedendosi su di essa.
"Perché avrebbe voluto ucciderti?"disse Clark.
"Parlando con me,ha affermato che il dottor Gardner le aveva dato una nuova vita e c'era
abbastanza nel mio articolo per fargli chiudere l'istituto in un secondo."disse Chloe.
"Chloe,chi altro sa dell'articolo?"disse Clark.
"Max."disse lei.
Max era nel suo ufficio,seduto alla scrivania,e parlava al telefono.
Indossava una camicia bianca a mezze maniche,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
"Chloe?"disse Max "Ho letto il tuo articolo su Summerholt,credo sia molto interessante."
La segretaria prese una matita,da un portapenne nero, e la mise dentro un oggetto metallico con un
buco in cima che la temperò.
"Ehi frena...le minacce fanno parte del mestiere,non è la prima volta,ma grazie
dell'avvertimento."disse Max "Ti ci abituerai."
L'uomo guardò la segretaria dietro di se "Serve qualcosa?"
Al telefono Chloe sentì un tonfo "Max?
Max?"
Chloe sentì la segretaria urlare.
Max era con la testa sulla scrivania e con la matita conficcata nell'orecchio destro.
Il giorno dopo Lex portò Chloe e Clark nel suo studio.
Lex indossava una camicia celeste,pantaloni neri e scarpe nere,Chloe aveva un giaccone
chiaro,camicia rossa,jeans blu e scarpe nere e Clark indossava un giaccone blu,maglietta rossa,jeans
blu e scarpe nere.
La massa di energia rossa,incandescente, si condensò nella stanza diventando la donna di colore con
le scaglie sulla fronte.
"Grazie per l'ospitalità a Chloe."disse Clark.
"Figuratevi,se posso aiutare."disse Lex che si versò da bere,poi sentì un ringhio provenire dalla
figura di colore che fissava i 2.
"È l'ultimo posto dove verrebbero a cercarmi."disse Chloe.
"Tutto bene?"disse Clark vedendo che Lex fissava un angolo.
"Si..."disse lui riprendendosi "Chloe...mi spiace per la morte del tuo amico al Daily Planet.
Devi aver messo Gardner con le spalle al muro."
Lex andò a sedersi.
"Si e non sapevo dove stavo mettendo me."disse Chloe "Sembra una cattiva abitudine che ho preso
di recente."
"Quindi la vostra teoria è che...Gardner ha fatto di Molly la sua assassina via email,usando la
suggestione ipnotica?"disse Lex.
"Non è poi tanto azzardata."disse Clark "Summerholt passa dallo studiare il cervello al
controllarlo."
"Una grande scoperta non tenendo conto delle applicazioni."disse Lex.
"Non c'è discussione."disse Chloe "Se si parla di distorcere la mente,il dottor Gardner è
all'avanguardia."
"Vado a parlare con lui."disse Clark.
"No,no,no..."disse Chloe fermandolo "Clark,è troppo pericoloso."
"Non è me che Gardner sta cercando,è non uscire dal castello."disse Clark andando via "Ti chiamo
se scopro qualcosa."
Clark uscì.
"Gardner iuk noav an armauk."disse la figura femminile.
"Chloe..."disse Lex alzandosi "I miei tecnici la stanno rintracciando,vado a vedere a che punto
sono.
Fa come se fossi a casa tua."
Lex uscì dalla stanza.
In un'altra zona c'era una placca rettangolare,curva a terra,fatta di pietra,con una linea orizzontale
sulla parte superiore.
Sopra di essa c'era un'insegna di metallo con un cerchio sulla parte iniziale e con una scritta sulla
parte rettangolare connessa alla circonferenza.
La scritta diceva "Summerholt" e sotto vi era una scritta più piccola che diceva "Istituto
Neurologico".
Sia le scritte che i cerchi sulla circonferenza erano incavati e sotto c'era uno sfondo blu.
Dietro la placca rettangolare c'era una zona rettangolare con terra e cespugli.
Tutt'intorno c'era una zona asfaltata che conduceva ad un edificio celeste molto grande a 6 piani.
La parte frontale aveva una scalinata che portava ad un'entrata di vetro,con colonne
rettangolari,connesse ad una tettoia rettangolare,con un'incavatura rettangolare al centro e divisa in
blocchi rettangolari.
La parte incavata aveva luci gialle tutt'intorno.
L'edificio aveva la parte centrale curva,con la prima fila di finestre trasparente,la seconda verde,la
terza nera e le altre verdi,poi c'era una tettoia più larga del resto dell'edificio e con la parte frontale
curva.
Da questa parte centrale partivano,in obliquo,2 edifici celesti ,di un piano più bassi rispetto alla
zona centrale,rettangolari e con le finestre degli stessi colori della zona al centro.
Clark si avvicinò all'entrata e aprì la porta di vetro,poi camminò su un pavimento scuro su cui
c'erano alcune mattonelle nere lucide.
A destra c'era una parete arancione,con una parte obliqua,e con una parte nera al centro.
La parete era divisa in mattonelle rettangolari e la parte nera aveva mattonelle più grandi.
Sopra questa parete c'era un soffitto bianco,con colonne cilindriche di metallo,con la parte
superiore ed inferiore marrone.
Il soffitto aveva varie incavature circolari con dentro delle luci,lampade circolari appese a dei fili di
metallo e un rettangolo curvo incavato nel soffitto che emetteva luce bianca.
Poco oltre c'era una reception rettangolare,con la parte a destra curva,che aveva la parte frontale di
legno,con una scritta metallica e la parte inferiore e superiore nera.
A sinistra della reception c'era un corridoio.
Gardner vide Clark e si fermò.
Indossava una giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere,più una valigia
nella mano sinistra.
"Clark Kent..."disse Gardner "È qui per rapire un altro dei miei pazienti?
Le misure di sicurezza sono notevolmente migliorate dalla sua ultima visita."
"So cosa state facendo lei e Molly."disse Clark.
"Molly?..."disse lui "Ah...si...ci ha lasciati qualche mese fa."
"Sta inviando delle email ipnotiche."disse Clark "Non è una tecnologia che si trova alla fiera
dell'usato."
"Neanche alla Summerholt,se è questo che ha in mente."disse Gardner camminando.
Clark gli afferrò il braccio sinistro con la mano sinistra "Molly ha già ucciso un giornalista che
stava per raccontare tutto quello che fate qui e sta dando la caccia ad un altro giornalista che si
occupa della stessa faccenda.
Ma che coincidenza."
"Signor Kent….questo è un istituto di ricerca molto serio che non può essere messo in ridicolo da
una qualche strampalata indagine da giornalisti liceali!"disse Gardner.
"Non credo che la polizia sia d'accordo."disse Clark.
In quel momento arrivarono 2 guardie.
"Si,dottor Gardner."disse la guardia di colore.
"Accompagni alla porta il nostro amico."disse Gardner.
I 2 portarono Clark di fuori.
Gardner prese il cellulare e Clark fu chiuso fuori.
Clark usò il suo udito per sentire l'audio.
"Pronto?"disse Molly.
"Molly,ho appena ricevuto una visita."disse lui.
Lana era nel Taloon e aveva dei vassoi in mano.
Indossava una maglietta scollata,con fiorellini,jeans blu e scarpe nere.
Adam le arrivò alle spalle con una valigia "In biblioteca.
Li troverai tutti i libri che ho letto."
"Credevo fossi già in viaggio per Metropolis."disse lei andando al bancone.
"Dovevo,ma non mi piaceva come ti avevo lasciata."disse lui seguendola "Sono stato un po'
brusco."
"Beh,se la vuoi mettere così."disse lei.
"Ah..."disse lui mettendo la borsa a terra "…tu mi fai diventare matto!
Si vede subito che sei forte,ma per qualche ragione ti nascondi dietro una facciata da ragazzina
ferita,è ridicolo!"
"Intendevi questo per lasciarsi in modo non brusco?"disse Lana.
"La gente qui non dice quello che pensa."disse Adam "Io invece non ti voglio nascondere niente."
"E perché sei così sulla difensiva?"disse Lana.
"Cerca di capire."disse lui "Ci sono pezzi della mia vita che non sono in grado di rimettere
insieme."
"E non c'è più nessuno che sia in grado di rispondere alle tue domande."disse Lana.
"È una cosa terribile."disse Adam "Stare qui in compagnia credevo mi potesse aiutare,invece di
trovarmi a Metropolis da solo."
"Nonostante certe risse a scuola?"disse Lana sorridendo.
"Nonostante certe risse."disse Adam sorridendo "Direi che stavo andando troppo di fretta,mi
dispiace se ho visto nella nostra amicizia qualcosa che non c'era."
"Forse era troppo presto per capire cosa c'era e cosa no."disse Lana.
"Già."disse Adam "Perderò l'autobus."
Lui andò via,ma poi si fermò "Lana io...spero che riuscirai a fidarti di nuovo degli altri.
Perché tu sei una persona davvero speciale ed è un peccato se non permetti a nessuno di rendersene
conto."
Lui andò via.
"Adam aspetta."disse lei seguendolo "Sul serio pensavi di restare?"
Notte.
Metropolis.
Molly andò nella stanza del computer portando un vassoio con delle tazze.
Aveva i capelli legati,maglietta nera,pantaloni rossi e scarpe nere.
Oltre alla scrivania c'era un tappeto e una poltrona nera davanti al camino con sopra Lex.
Lui indossava una giacca nera,camicia celeste,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
"Mi sta venendo un complesso."disse Lex "Sembra che tutte le donne che trovo interessanti si
rivelino delle psicopatiche."
Lei si chinò "Il simile cerca il simile."
Lui si chinò in avanti e le toccò il mento con la mano destra "Che cosa ti ha fatto Gardner?"
Lei voltò la testa a sinistra.
Clark entrò in quel momento uscendo dall'ascensore.
Lei lo vide e si alzò subito.
"Lex,cosa ci fai qui?"disse Clark.
"I miei tecnici l'hanno rintracciata."disse Lex.
"E tu saresti?"disse Molly.
Clark guardò il computer e lo indicò con la mano sinistra "Con questo colpivi i miei amici?"
Clark si avvicinò,ma lei si mise in mezzo e gli mise le mani sul petto.
"No!"disse lei "Non ti avvicinare!"
"Molly,non devi proteggere Gardner,è lui che ti fa agire."disse Clark.
"Sono una persona adulta e so decidere!"disse lei "Non ti avvicinare!"
"Cerchi questo Clark?"disse Lex mostrando un dvd.
"Come l'hai avuto?"disse lei.
"Beh,tra simili..."disse Lex alzandosi "Non era Gardner,tu hai sviluppato il programma,vero?"
Lei provò a prendere il dvd,ma Lex allontanò la mano destra,poi camminò.
"L'ho tirato fuori dal computer."disse Lex.
"Tu non ti rendi conto."disse lei "Non sai che vuol dire essere così diversi.
Vedere cose che un tuo coetaneo non può vedere,sentire e pensare cose che lui neanche
immagina."
Clark prese il dvd "Molly,Gardner non è tuo amico."
"Mi ha fatto sentire normale,non credevo sarebbe mai successo."disse Molly "Se qualcuno ti desse
questa possibilità non lo proteggeresti anche tu?"
"Ha mandato una mail poco prima del nostro arrivo."disse Lex controllando il computer "Conosci
questo indirizzo?"
Clark controllò "Mamma!"
Chloe entrò nel fienile.
Indossava un lungo cappotto grigio,con fiocco rosso a sinistra,maglietta nera,pantaloni neri e scarpe
nere.
"Signora Kent?"disse Chloe.
Marta era di spalle e stava aprendo un sacchetto su un tavolo.
Indossava una maglietta rosso scuro,pantaloni neri e scarpe nere.
"Signora,ho avuto il suo messaggio."disse Chloe e Marta si voltò "Cos'ha scoperto Clark?"
Lei prese una piccola falce da una colonna.
Chloe indietreggiò e Jonathan la afferrò,le spinse la schiena contro una colonna e gli mise una
catena intorno al collo.
Chloe diede un calcio al volto di Marta mandandola a terra,poi Clark arrivò correndo a super
velocità,afferrò Jonathan e lo gettò via.
Chloe cadde a terra e lui la soccorse.
"Chloe...stai bene?"disse Clark.
Lei annui.
Jonathan estrasse un pezzo di meteorite verde che si illuminò,poi si alzò.
"CLARK!"disse Chloe e lui venne colpito al volto dalla roccia,poi il padre lo raggiunse e lo colpì
altre volte sorridendo malignamente.
Chloe vide dei rettangoli di fieno al piano di sopra,corse verso una leva rossa,la abbassò e la
ringhiera di legno che conteneva i rettangoli di fieno si aprì facendoli cadere su di loro.
La roccia verde rotolò via e si spense.
Clark si tolse i rettangoli di dosso e si guardò intorno.
"Mamma!"disse Clark che la raggiunse,ma prima tolse il rettangolo di fieno dal padre.
"Che è successo?"disse Marta.
"Stai bene?"disse Clark.
Jonathan si riprese e tossì.
Il giorno dopo Lana e Adam andarono al piano superiore del Taloon.
Lei aveva i capelli legati dietro la testa,in una coda di cavallo,maglietta rossa,pantaloni neri e scarpe
nere,mentre lui indossava il giaccone nero,maglietta gialla,pantaloni neri e scarpe nere.
Lana arrivò davanti ad una porta e prese una chiave,poi guardò Adam "Sii di larghe vedute."
Lei aprì la porta e mostrò una serie di stanze con mobili impolverati,finestre con tegole di
legno,proiettori pieni di polveri e librerie verdi vuote.
"Allora...cosa ne pensi?"disse Lana.
"Io penso...che Norman Bates si troverebbe a casa sua qui."disse Adam.
"Non è esattamente l'inquilino che avevo in mente."disse Lana camminando nella stanza accanto.
"Cos'è?"disse Adam "Un'offerta?"
"Se togliamo tutta questa roba e ridipingiamo può diventare un bel posto."disse Lana "Ho convinto
il proprietario ad un ottimo prezzo."
"Il vantaggio è che non avrei bisogno di una sveglia."disse Adam "Mi sveglierebbe l'odore del caffè
la mattina."
"Questo se non sarai tu a farlo."disse Lana "Se resterai ti potrei mettere giù a lavorare al Taloon."
"Apprezzo la tua offerta,ma non vorrei che tu lo facessi solo perché provi compassione per
me."disse Adam.
"No,non è questo il motivo,cerco di aiutare un amico."disse Lana.
Chloe era nel Torch e accendeva gli schermi dei computer che erano tornati al loro posto.
Indossava una maglietta fucsia,jeans blu e scarpe nere.
Clark entrò.
Indossava una camicia blu,pantaloni grigi,scarpe marroni e aveva lo zaino rosso sulla spalla sinistra.
"Nuovi computer?"disse Clark.
"No,vecchi computer,ma nuovo Luthor."disse Chloe sorridendo "Lex me li ha restituiti senza
condizioni.
Si vede che si sentiva in colpa per aver licenziato mio padre."
"Sei di nuovo in attività."disse Clark.
"Senza più mail mortali."disse lei.
"E lo spirito è intatto."disse Clark.
"Già."disse Chloe "Sai questa storia di Molly...c'è una parte di me che pensa che me lo sia
meritato."
"No,io..."disse Clark.
"Come se fosse la mia penitenza per quello che ho fatto a te."disse lei sedendosi sulla scrivania
vicino alla finestra.
"Non è tutta tua la colpa."disse Clark sedendosi sull'altra scrivania e posando lo zaino "Sei andata
da Lionel perché io ti avevo respinta.
Sembra sia una mia qualità nascosta."
"Non tanto nascosta."disse Chloe ridendo "Lo sai?
Non era mai stata mia intenzione indagare su di te,solo che...ero così lusingata che una persona del
genere fosse interessata al mio lavoro..."disse Chloe.
"Ti sentivi importante."disse Clark.
"Esatto."disse Chloe sorridendo "E poi sembrava che Lionel potesse arrivare ai miei 2 sogni e...non
lo so...ho ceduto ai miei peggiori istinti."
"No,ti ha trovata in un momento di debolezza,chi non ne ha?"disse Clark "Pensa a come stavo io
quando mi hai trovato a Metropolis.
Tu non mi hai voltato le spalle,mi hai dato una possibilità e io non posso essere da meno."
Lei sorrise con gli occhi lucidi "Ti ringrazio.
E ora che si fa?
Non è che ci si può dimenticare così del passato."
"Vedi..."disse Clark che si sedette alla sua sinistra "...devi capire che ci sono cose di me che non ti
quadreranno mai."
Lei rise "Questo lo so."
"La smetterai di scavare?"disse Clark.
"Si,immagino che sarai tu a spiegarmi quello che puoi."disse Clark"Ci vediamo domani."
"Ok."disse Chloe.
Clark andò via.
"Se solo sapessi..."disse Chloe.
Notte.
Lex era poggiato al cofano della sua auto di lusso.
Indossava una giacca nera,camicia chiara,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
Gardner si avvicinò.
Indossava un cappotto nero lungo,giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe
nere.
"Signor Luthor."disse Gardner "Avrei dovuto saperlo che dopo il giovane Kent sarebbe arrivato
lei."
"Attentare nuovamente alla vita di Chloe Sullivan sarebbe...imprudente."disse Lex.
"Molly sembra essere sparita,volatilizzata."disse Gardner "Penso che lei non sappia nulla al
riguardo."
"Molly è affidata a persone che potranno aiutarla e non sfruttarla."disse Lex.
"Lex lei è un uomo di mondo,sa che gli strappi alle regole sono necessari per il progresso."disse
Gardner camminando.
"Ma c'è una differenza tra strappare e spazzare via."disse Lex e l'altro si fermò.
"Quando si è sul punto di fare una grande scoperta si può essere disposti a tutto pur di
realizzarla."disse Gardner avvicinandosi "Il mio lavoro può cambiare il modo in cui il mondo
guarda l'intelligenza.
E allora..."
"Non credo che il suo lavoro valga delle vite innocenti."disse Lex.
"E io non credo di avere il tempo per una lezione di moralità."disse Gardner "Mi scusi tanto."
"L'articolo di Chloe è davvero scottante."disse Lex estraendo dal cappotto una confezione gialla
rettangolare,semi trasparente,con dentro il dvd.
L'altro si fermò.
"Da spingere anche ad uccidere."disse Lex "Non trova dottore?"
"Che cosa vuole Lex?"disse Gardner.
"Il suo aiuto."disse Lex avvicinandosi "Qualche tempo fa ho subito una seduta di elettroshock
terribile,che ha cancellato 7 settimane della mia vita.
Io rivoglio quelle 7 settimane."
La figura di colore con le scaglie sulle tempie era dietro di lui "Mir."
