SMALLVILLE:VISIONI DI MORTE
Boschi nei pressi di Smallville.
Un ragazzo correva su un sentiero in mezzo a degli alberi.
Aveva dei capelli neri,corti,tuta grigia con cappuccio,pantaloni neri e scarpe da ginnastica.
Poco dopo raggiunse una fila di studenti che correvano e indossavano tutti una tuta rossa con
cappuccio con un ovale ,posto al centro del petto, dai contorni gialli con la scritta
"Smallville"dentro.
In testa alla fila c'erano Pitt e Lana.
Lana aveva i capelli legati dietro la testa con una coda di cavallo.
Il ragazzo superò la fila,poi arrivò ad una piccola discesa e raggiunse un pavimento asfaltato,con
ringhiera verde, che aveva una seconda discesa di cemento che conduceva ad uno stadio dove
c'erano degli studenti che facevano allenamenti.
La zona centrale dello stadio aveva un prato ovale con intorno una zona cementificata rosso
scuro,con linee bianche.
Il ragazzo guardò una ragazza dai capelli neri,con tuta nera,pantaloni neri e scarpe da ginnastica.
Poco dopo il ragazzo arrivò davanti ad un allenatore che aveva i capelli neri,berretto rosso,tuta
rossa,pantaloni grigi e scarpe da ginnastica.
L'allenatore aveva un registro in mano ed era sulla zona rosso scuro.
"Ottimo tempo ragazzi."disse l'allenatore "Sono contento per voi."
L'uomo si voltò.
"Signore?"disse Lana e lui si fermò "Io...sarei venuta volentieri...se posso fare qualcosa."
"No,adesso non c'è più niente da fare."disse l'uomo andando via "Lei adorava questa stagione."
Poco dopo il gruppo passò tra 2 pareti oblique grige,con dei poster attaccati sopra,dirigendosi verso
le zone interne dello stadio.
A destra c'era un tavolino con una tovaglia gialla con dei bicchieri di plastica sopra e con dietro una
cisterna cilindrica arancione,di plastica,con coperchio bianco.
Lei si fermò vicino ad essa e il ragazzo andò a prendersi un bicchiere.
"Sei davvero forte nella corsa."disse Lana "Parlo a nome di tutti quelli che hai sorpassato.
Io sono Lana."
"Jordan Cross,sono qui soltanto da un paio di giorni."disse lui che per sbagliò le toccò la mano con
la sua ed ebbe una visione.
Vide Lana gravemente ferita in un letto d'ospedale,con vari tagli sul viso e con dei dottori che le
stavano intorno.
Al collo lei aveva la collanina con la pietra romboidale.
Lana chiuse gli occhi e morì.
Lui spostò la mano e fece cadere un bicchiere d'acqua.
"Scusa."disse lui.
"Non è successo niente,sapessi io quante cose ho fatto cadere quando ho cominciato a
lavorare."disse Lana "Non ti devi preoccupare."
Jordan si voltò e camminò verso il campo.
"Ehi?"disse l'allenatore fermandolo "Ho visto quello che hai fatto oggi.
Quando ti unirai..."
L'uomo gli toccò la spalla sinistra con la mano destra.
Jordan ebbe una visione dove c'era l'allenatore che era in mezzo alla strada con gli occhi chiusi e le
braccia spalancate verso il basso.
Un'auto lo investì a tutta velocità uccidendolo sul colpo.
Jordan si mise la mano destra sulla tempia.
"Non stai bene?"disse l'allenatore.
Jordan corse via.
Poco dopo uscì da scuola.
Indossava un giacchetto marrone sopra la tuta grigia.
Clark uscì dalle porte della scuola.
Indossava un giaccone blu,maglietta rossa,jeans blu,scarpe nere e zaino rosso sulla spalla sinistra.
"Jordan?"disse Clark "Mi hanno detto che corri come un treno.
Io sono Clark."
Clark tese la mano e Jordan mise entrambe le mani in tasca.
"Ah,sei il mio mentore."disse Jordan "Ciao."
"Dovevamo incontrarci in palestra,ma non ti ho visto."disse Clark.
"Sto cercando di ambientarmi,fin'ora ho studiato a casa da solo."disse Jordan.
"Per questo sono qui io."disse Clark "Tutti gli studenti hanno un mentore. "
Clark gli diede una cartolina "Ti ho preparato una cartina della scuola,se vuoi ti porto a fare un
giro."
"Ti dispiace se saluto mio padre?"disse Jordan.
Clark vide un uomo scendere da un pick up grigio.
L'uomo aveva i capelli neri,con riga a sinistra,giaccone di pelle marrone,maglietta blu,jeans blu e
scarpe nere.
"No,va pure."disse Clark e Jordan andò.
"È successo di nuovo,vero?"disse il padre e l'altro annuì "Jordan,so quanto tieni a tutto
questo,ma...continuo a credere che sia un grosso errore."
Jordan vide l'allenatore camminare verso una strada,mentre una macchina sfrecciava a tutta
velocità.
"No...non oggi..."disse Jordan che andò verso l'uomo e Clark guardò l'auto "Non deve essere
oggi."
"Jordan!..."disse il padre afferrandolo.
L'allenatore si mise davanti all'auto,Clark si mosse a super velocità e lo afferrò.
I 2 caddero a terra.
"Tutto bene?"disse Clark.
"PERCHÉ MI HAI SALVATO?"disse l'uomo "Volevo...volevo soltanto raggiungere mia figlia!
La mia piccola è morta!
Ed è stata colpa mia!"
L'uomo pianse.
Jordan accorse e vide Clark.
Poco dopo Lana era in ospedale con una ragazza vicino.
Lei aveva i capelli legati dietro la testa,in una coda di cavallo,giacca blu,maglietta
bianca,scollata,jeans blu e scarpe nere,mentre l'altra aveva i capelli neri,lisci,sciolti e lunghi fin
sotto le spalle,indossava un giacchetto rosa,maglietta bianca,con una fila verticale di rombi neri al
centro,pantaloni rosa e scarpe bianche.
Lana vide Clark seduto su una sedia in sala d'attesa.
"Megan,chiedi all'infermiera se il signor Hartman può ricevere visite?"disse Lana.
"Come sta?"disse Lana e Clark si alzò.
"Adesso è sotto sedativi,prima di dimetterlo vogliono fare un controllo generale."disse Clark "Non
sapevo che voi 2 lo conosceste così bene."
"Conoscevamo sua figlia,eravamo nella stessa classe."disse Lana "Lui non è più stato lo stesso
dopo l'incidente."
"Se non sbaglio è stata investita."disse Clark.
"Si,i dottori sapevano che non si sarebbe mai ripresa,ma...il signor Hartman sperava sempre in un
miracolo."disse Lana.
"Che non è avvenuto a quanto pare."disse Clark.
"Ha fatto staccare i macchinari il mese scorso."disse Lana.
"Una decisione che non auguro a nessuno."disse Clark "Vuol dire convivere con i propri sensi di
colpa."
"È meglio che vada."disse lei andando via.
Hartman era dormiente sul letto e l'altra ragazza era davanti a lui a sinistra.
"Vorrei tornare indietro e cambiare le cose."disse lei piangendo "Neanche mi ricordo perché io e
Juliet abbiamo litigato."
"Megan,non fare così."disse Lana entrando e vedendola in lacrime.
"Juliet è andata via perché era arrabbiata con me."disse Megan "Glie lo dovevo impedire."
"Avrei potuto farlo anch'io."disse Lana mettendole la mano destra sulla spalla sinistra "Ma chi
poteva immaginare quello che è successo dopo.
Non è stata colpa tua,lo sai."
"Avrei dovuto dirglielo subito."disse Megan.
"Adesso è sotto sedativi."disse Lana "Non credo riesca a sentirti.
Andiamo.
Vieni."
Lana la accompagnò fuori.
"Mi dispiace tanto!"disse lei.
L'uomo aprì gli occhi.
Il giorno dopo Jordan scese le scale della scuola,
Indossava una maglietta nera a maniche lunghe,pantaloni chiari,scarpe nere,aveva uno zaino blu
sulla schiena e un libro blu e nero nelle mani che erano messe all'altezza del petto.
Jordan camminò facendo attenzione a non toccare nessuno,poi scese la seconda rampa di scale
evitando le persone.
Clark gli mise la mano destra sulla spalla sinistra.
Lui indossava una camicia bianca,con linee verticali e orizzontali blu,jeans blu e scarpe nere.
Jordan ebbe una visione.
Vide Clark in volo nello spazio.
Lui indossava un costume azzurro aderente che lasciava scoperta la testa,il collo e le mani.
Aveva un triangolo equilatero rosso,con la punta verso il basso,posto al centro del petto,con i 2
spigoli superiori tagliati in obliquo,l'interno era giallo con una grande "S"maiuscola rossa.
I fianchi e la parte esterna delle cosce erano di un blu più scuro,all'altezza della vita aveva una
cintura rossa rettangolare,con i bordi gialli,che si restringeva per dimensioni sul davanti fino ad
unirsi alla parte superiore di una placca gialla triangolare,identica alla figura al centro del petto,nel
punto in cui aveva gli spigoli superiori obliqui.
Poco sotto le ginocchia iniziavano gli stivali rossi.
Alla base del collo,sia sui lati che dietro,iniziava un largo e lungo mantello rosso che arrivava fino
ai piedi.
Le stelle intorno a lui sfrecciavano a grande velocità mentre attraversava una nebulosa bianca,poi si
ritrovò nello spazio esterno vedendo una luce bianca in lontananza,con un cerchio di energia
intorno.
Dietro c'erano delle nebulose più lontane.
Jordan lo guardò voltandosi di scatto "Ehi Jordan...sono io."
"Si,ciao."disse Jordan.
"Scusa se ieri sono sparito dopo l'incidente."disse Clark.
"Il signor Hartman ti deve la vita."disse Jordan "Ma avrei preferito che mio padre non ci fosse."
Jordan scese le scale con Clark dietro.
"Digli che queste cose non succedono tutti i giorni."disse Clark "Sai una volta anche i miei erano
iperprotettivi.
Non te la prendere."
Una volta arrivati sul fondo delle scale, Clark provò a dargli una pacca sulle spalle,ma Jordan si
spostò.
"Che cosa c'è?"disse Clark.
"Ecco...non voglio che la gente mi tocchi."disse Clark e un ragazzo urtò Jordan che si mise la mano
destra sulla tempia,poi anche una ragazza lo urtò e dopo anche un'altra.
"Che cosa c'è?"disse Jordan guardando Clark.
"Niente,è solo che il tuo sguardo era lo stesso di ieri,quando il signor Hartman ha tentato di
uccidersi."disse Clark "Come se tu già lo sapessi."
"Io devo uscire di qui."disse Jordan andando via.
Clark lo tenne d'occhio mentre si allontanava.
Notte.
2 ragazze uscirono dal Taloon e salutarono Lana che metteva delle sedie capovolte su dei tavoli,poi
andò al bancone,ma sentì un tonfo e si voltò verso la scala del piano superiore,poi sentì un altro
rumore.
Lei aveva i capelli sciolti,giacchetto blu,camicia verde con macchie,jeans blu e scarpe nere.
"VATTENE!"urlò Adam e lei corse di sopra "LASCIAMI STARE!
BRUCIA!"
Lei aprì la porta.
Le stanze interne erano state arredate.
La stanza alla sua destra aveva un letto con lenzuola celesti,cuscini celesti,coperte arancioni,ai lati
del letto c'erano 2 comodini con 2 lampade,a sinistra c'era una libreria con dei libri e vari oggetti
sopra.
Le pareti avevano la parte bassa di mattoni viola,poi c'era una linea rettangolare orizzontale,verde
in basso e blu in alto,con rombi viola,con ovali giallo ocra verticali e con i bordi viola e gialli.
La parte della parete sopra la linea era grigia,con 2 quadri appesi e tra di essi c'era una placca
circolare celeste con dentro un vetro che aveva una circonferenza blu,con dentro una circonferenza
gialla,con un ovale verticale fucsia e 2 figure laterali celesti,triangolari,curve verso il basso.
L'entrata della stanza,a destra,aveva una colonna cilindrica di metallo,con una placca azzurra a
metà con sotto una colonna viola con macchie azzurre e gialle.
Alla destra della colonna c'era una scrivania con dietro una finestra con colori giallo,rosso e
azzurro.
Adam era sul letto,a petto nudo,con pantaloni neri e si dimenava contorcendosi e urlando.
"ADAM?"disse lei avvicinandosi "Che ti succede?"
Lui gettò a terra la lampada alla sua sinistra.
"ADAM SVEGLIATI!"disse lei avvicinandosi.
"LASCIAMI STARE!"urlò Adam dandole un calcio al fianco sinistro e mandandola contro un
mobile rettangolare.
Adam si svegliò e si mise seduto ansimando,poi vide Lana "Lana…
Cos'è successo,sei ferita?"
"No,no..."disse Lana alzandosi "Devi aver fatto un sogno terribile."
Lui si alzò e andò nell'altra stanza che aveva una zona cucina con lavandino di metallo.
Adam aprì il lavandino e si sciacquò il viso.
"Ti va di parlarne?"disse Lana.
"Ad essere sincero non molto..."disse Adam ansimando "Mi metto qualcosa addosso e sistemo la
stanza."
Lui tornò nella stanza da letto,mentre Lana rimase a fissare il vuoto.
Il giorno dopo Clark era nel Torch e stampò un foglio prendendolo in mano.
Indossava una camicia rossa con linee verticali e orizzontali gialle,jeans blu e scarpe nere.
Pitt entrò in quel momento e indossava un giaccone nero,maglietta verde,pantaloni neri e scarpe
nere.
Insieme a lui c'era Chloe che indossava un giacchetto viola,maglietta arancione,jeans blu,scarpe
nere e aveva una borsa chiara a tracolla a sinistra.
I 2 erano sorridenti.
"Clark!"disse Pitt "Ti stavamo cercando.
Ci sono grandi notizie."
"Che è successo?"disse Clark.
"Vuoi sentire le ultimissime sull'inquilino di Lana?"disse Chloe sorridendo.
"In realtà no."disse Clark camminando.
"Ehm...no,perché non ti interessa?"disse Pitt seguendolo.
"No."disse Clark "No,perché non sono affari miei.
Quello che c'è tra me e Lana ormai è soltanto un'amicizia che non voglio rovinare
intromettendomi."
"Wow!"disse Pitt andando vicino a Chloe "Questo si che è essere un vero amico."
"Quello che fa Lana non mi riguarda."disse Clark leggendo un foglio.
"Ricevuto."disse Chloe sorridendo "Visto che abbiamo cancellato l'argomento
pettegolezzi,cos'altro c'è in agenda."
Clark mise le mani sulla scrivania "Che cosa sapete del ragazzo nuovo?
Jordan Cross."
"Il tizio patologicamente terrorizzato dai contatti umani?"disse Pitt.
Clark annuì "Non fermatevi alle prime impressioni."
Clark si avvicinò e si mise seduto sulla scrivania vicino Chloe "So che lo troverete assurdo,ma
credo che abbia avuto una premonizione su Hartman."
"Cosa te lo farebbe pensare?"disse Chloe a braccia incrociate.
"Non lo so,è una sensazione."disse Clark.
"Sarà stata una sensazione anche per Jordan."disse Pitt.
"Che vuoi dire?"disse Clark.
"Alcuni credono che le premonizioni siano solo frutto dell'intuito."disse Chloe.
"Forse ha sentito qualcosa in giro,lo ha intuito dallo sguardo di altri."disse Pitt.
"E che mi dite di John Constantine e Madame Xanadu?"disse Clark "Hanno fatto si che il
paranormale fosse praticamente confermato come scienza."
"Si,prima che fosse tutto bollato come truffa."disse Pitt.
"Senza le prove."disse Clark.
"Vero..."disse Pitt "Però io dubito.
Non mi sembra giusto che quei 2 abbiano diritto a restare giovani e noi no."
"Si,ma...io mi fido molto delle tue sensazioni."disse Chloe "Direi di andarci a fondo."
"Grazie."disse Clark.
"Non mi devi ringraziare,sono contenta di poterti essere di nuovo d'aiuto."disse Chloe sorridendo e
camminando.
Clark sorrise.
Lex era seduto nel suo studio davanti ad un portatile aperto.
Indossava una camicia rosso scuro ,pantaloni neri e scarpe nere.
Lana bussò alla porta di legno,a sinistra, che era aperta,mentre la parte a destra era chiusa.
"Lana,accomodati."disse Lex.
"Cosa c'è di così importante?"disse Lana "Qualcosa non va?"
"Sei tu che devi dirmelo."disse Lex "Ho sentito che ieri sera c'è stato un incidente al Taloon.
I vicini hanno sentito urlare il tuo inquilino."
In quel momento la massa di energia rossa incandescente formò la figura dell'uomo biondo,con la
placca d'oro sulle spalle e sulla parte iniziale del petto da cui usciva il mantello rosso.
"Credo che incidente sia una definizione un po' esagerata."disse Lana "Adam ha avuto un
incubo,sono cose che succedono."
"Se fosse la prima volta,sarei d'accordo con te."disse Lex.
"Cosa vuoi dire?"disse Lana.
"So leggere una fattura."disse Lex mostrando una cartellina grigia,poi si alzò e la aprì "Vediamo…
Spese per la riparazione di vetri rotti,sostituzione di mobili...e tutto la settimana scorsa.
Perché non me l'hai detto?"
Lana abbassò la testa.
"Dreamuk ayh ofaven ij sulj feravile tok shal nalkrulji avo ukow avhe ukeeduk ro avormenav."disse
la figura con i capelli biondi.
"Saresti arrivato a conclusioni errate."disse Lana.
"Devi ammetterlo,il comportamento di Adam è insolito."disse Lex avvicinandosi "Non farti
trascinare dai sentimenti.
Ricordati gli eventi del passato e mantieni il buon senso che hai sempre avuto."
"Su questo puoi giurarci."disse Lana "Adam mi è stato di grande aiuto al Taloon e sopportare
qualche incubo,non mi costa poi tanto."
"Se lo dici tu."disse Lex "Comunque non faresti male a chiederti...se davvero conosci a fondo quel
ragazzo."
Chloe camminò nella scuola,con una cartellina rossa nella mano destra,poi aprì una porta gialla e
rimase bloccata.
La stanza era scura,con un tavolo avente la parte superiore luminosa,con delle foto sopra,poi c'era
un altro tavolo dopo,con una lampadina connessa ad un cavo rosso.
Dalla parte opposta dei tavoli c'era un secchio di metallo rosso,cilindrico e un archivio di metallo
rettangolare ,molto grande, con scatole sopra.
In fondo alla stanza c'era un'arcata quadrata con oltre un'altra stanza con dei mobili bianchi
rettangolari,con delle vetrate sulla parte frontale.
Seduto in mezzo alla stanza,su uno sgabello, c'era una figura maschile,di spalle,con la testa verso il
basso.
Indossava un maglione grigio,pantaloni neri e scarpe nere.
Il ragazzo si rivelò essere Adam che gettò qualcosa nel secchio,poi uscì piangendo,aprendo una
porta laterale gialla.
Chloe entrò nella stanza ,passando tra delle scrivanie gialle che avevano dei computer sopra, e
guardò nel cestino,poi prese un fazzoletto arancione da una scrivania e raccolse una
siringa"Wow…!
Poco dopo lei entrò nel Torch e trovò Clark seduto ad una scrivania.
"Credo di aver trovato qualcosa."disse Clark.
"Si?"disse Chloe togliendosi il giacchetto "Non sei il solo."
Sotto il giacchetto indossava un maglione viola scuro.
"Anche io ho appena scoperto una cosa su Adam."disse Chloe.
Chloe mise la giacca su un attaccapanni.
Ah...lasciamo perdere,scusa,parliamo d'altro."
Chloe prese delle cartelline e le mise sulla sua scrivania "La storia di Jordan ti incuriosisce
davvero."
"Si,ho fatto delle ricerche."disse Clark "Quando Jordan aveva 6 anni si è messo a piangere
urlando che qualcuno sarebbe morto.
Suo padre l'ha portato via,ma poi,nello stesso luna park,nella corsa successiva,un vagoncino si è
sganciato."
"Uccidendo la donna che si trovava a bordo..."disse Chloe.
"Quella su Hartman non era la prima premonizione."disse Clark.
Chloe indietreggiò mettendo l'avambraccio sinistro in orizzontale e l'indice sinistro verso
l'alto"Forse c'è una spiegazione per questo fatto.
Jordan è nato il giorno della pioggia di meteoriti."
Chloe mostrò una cartellina "Ho fatto delle ricerche in vari archivi per avere informazioni sui
Cross."
Chloe prese una tazza e del caffè mentre Clark beveva.
"Qui dice che la madre di Jordan morì poco dopo la sua nascita."disse Clark "Perché fu colpita da
un meteorite."
"Una vita finisce,un'altra comincia."disse Chloe andando dietro una scrivania "Comunque ce n'è
abbastanza per scrivere un libro di fantascienza."
"VATTENE!"urlò una voce femminile nei corridoi e diversi studenti corsero "NO,NON MI
TOCCARE!"
"MEGAN!"disse Jordan "MEGAN,TI PREGO,NON SCAPPARE!"
"VATTENE!"disse lei.
"ASPETTA UN SECONDO!"disse Jordan.
"Che sta succedendo?"disse Chloe guardando fuori.
"È Jordan!"disse Clark.
"MEGAN TI PREGO!"disse Jordan che era fuori dalla scuola davanti alla ragazza.
Lei indossava una tuta nera,con pantaloni neri.
Jordan indossava un giaccone nero molto lungo.
"VATTENE!"disse Megan "LASCIAMI STARE!"
"NON CAPISCI,MEGAN!"disse Jordan "VOGLIO SOLO AIUTARTI!"
Intorno ai 2 c'era una cerchia di persone.
Lei riuscì ad andare via.
"Jordan che succede?"disse Clark raggiungendolo.
"Dobbiamo aiutarla!"disse Jordan "E subito!"
"Ma..."disse Clark.
"NON C'È TEMPO!"disse Jordan "DOBBIAMO AIUTARLA E SUBITO!"
"Perché?"disse Clark "Che succede?"
"SE NON FACCIAMO SUBITO QUALCOSA LEI MORIRÀ!"disse Jordan "Puoi capire?
Devo cercare di salvarla."
Jordan pianse, corse via e raggiunse il campo dove era lo stadio.
Clark corse a super velocità dietro di lui.
Indossava un giaccone chiaro sopra la camicia e aveva anche lo zaino.
"JORDAN,VIENI QUI!"disse Clark.
"Mio padre aveva ragione."disse Jordan fermandosi "È stato un errore.
Non sarei mai dovuto andare nella scuola."
"Jordan,io so tutto."disse Clark "Tu hai visto qualcosa quando hai toccato Megan,vero?"
"Non so di cosa stai parlando."disse Jordan.
"Era una premonizione?"disse Clark.
"IO NON SO DI COSA STAI PARLANDO!"disse Jordan.
"So anche quello che è successo al luna park."disse Clark "Quando hai toccato Megan che cosa hai
visto?"
"Ho visto fuoco...fumo...Megan che urlava."disse Jordan "Non riusciva a respirare.
Clark io devo fare qualcosa!"
"Andiamo a cercarla."disse Clark.
I 2 camminarono per la strada in mezzo ai prati.
Alla loro sinistra c'era una staccionata bianca,con dei pali elettrici e con una fila di alberi spogli
poco dopo,mentre a sinistra c'era un piccolo fosso,con una strada perpendicolare.
La casa di Megan è qui accanto."disse Clark "Quando hai queste visioni come sono?"
"È difficile da spiegare."disse Jordan "È come se una mano aprisse una porta e vedo la gente in
momenti particolari.
Specialmente nel momento in cui muore."
"Sei mai riuscito ad impedire che accadesse quello che vedevi?"disse Clark.
"Mai."disse Jordan "Io e mio padre abbiamo fatto di tutto,abbiamo chiamato la polizia,i medici,li
abbiamo supplicati di crederci,ma non hanno fatto nulla."
"Sapevi che il signor Hartman voleva uccidersi?"disse Clark.
"Si,ma so che è sopravvissuto per merito tuo."disse Jordan "Come ci sei riuscito?
Ho avuto una visione anche su di te quando mi hai toccato."
"Cosa vuoi dire?"disse Clark "Cos'hai visto?"
"La tua vita non finisce come per gli altri."disse Jordan "Credo...che tu sia eterno."
Clark lo guardò "Andiamo Jordan,stai scherzando?"
"No."disse Jordan "Forse è per questo che hai potuto salvare Artman.
Nessuno era mai riuscito ad impedire che qualcuno morisse.
E forse puoi farlo anche per Megan."
Poco fuori di una villetta a 2 piani chiara,c'era una donna con capelli biondi,giaccone
nero,maglietta rossa,pantaloni bianchi e scarpe nere.
La donna stava parlando con Adams e con un altro poliziotto.
Adams vide i 2 "Mi scusi."
"Prego."disse la donna.
"Signor Kent...ero sicura che sarebbe venuto."disse Adams "Ci avrei potuto scommettere."
"Sceriffo,che è successo?"disse Clark.
"Abbiamo trovato l'auto di Megan vicino alla superstrada."disse Adams.
Clark guardò Jordan.
"C'erano segni di lotta."disse Adams che guardò l'altro "Lei è Jordan Cross?"
"Si."disse Jordan.
"Mi hanno detto che oggi ha discusso con Megan."disse Adam.
"C'ero anche io sceriffo."disse Clark "Niente di importante."
"È scomparsa una ragazza,signor Kent."disse Adams "Ogni cosa è importante.
Facciamo 2 chiacchiere."
Lana era dietro il bancone del Taloon.
Indossava una camicia viola,pantaloni neri e scarpe nere.
Lei uscì da dietro il bancone con il vassoio circolare con sopra 2 tazze,una rossa e una gialla.
Chloe la raggiunse.
"Non è un po' presto per il tuo solito spuntino Chloe?"disse Lana.
"Ehm...in realtà sono venuta per parlarti di un'altra cosa."disse Chloe "C'è Adam?"
"No,è fuori."disse Lana mettendo le tazze su un tavolino "Tutto ok?"
"Beh...preferirei non doverti dire quello che ho da dirti...so che tu e Adam avete passato molto
tempo insieme..."disse Chloe.
"Chloe che cosa c'è?"disse Lana.
Adam era nella villa di Lex e suonava il pianoforte nel suo studio.
"Dicono che la musica abbia il dono di calmare anche gli spiriti più inquieti."disse Lex che entrò
nella stanza.
"Non è affatto vero."disse Adam "Tu suoni?"
"Non ho affatto la pazienza necessaria."disse Lex mettendo la cartellina grigia sul piano con la
mano sinistra.
"I miei avrebbero fatto follie per un piano così."disse Adam alzandosi "Ho imparato su un verticale
preso da un rigattiere."
"Non ha influito sulle tue capacità."disse Lex sedendosi "Era una delle parti più difficili."
"Non mi hai fatto venire qui per parlare di musica,vero?"disse Adam.
"Volevo solo conoscerti."disse Lex.
"Se si tratta della lampada posso ricomprarla."disse Adam.
"Mi preoccupa il tuo comportamento,Adam."disse Lex "Lana è un'amica."
"Se è per questo,anche io tengo molto a lei."disse Adam che si mise dalla parte opposta del
pianoforte e Lex fece strusciare la cartellina verso di lui.
"Che cos'è?"disse Adam aprendo la cartellina.
"Il tuo brillante passato."disse Lex avvicinandosi.
"Le mie schede scolastiche?"disse Adam che mise giù la cartellina "Dovrebbero essere riservate."
"Non vedo perché?"disse Lex "Sono esemplari,avevi degli ottimi voti."
"Sono sempre andato molto bene a scuola."disse Adam.
Lex prese la cartella "È vero,ho parlato con i tuoi insegnanti.
Se non erro hanno usato questa espressione : "Un alunno diligente e una gioia per un insegnante".
Però..."
"Fa piacere essere apprezzati."disse Adam mentre Lex si avvicinava.
"Però hanno detto tutti...la stessa cosa."disse Lex "Parola per parola,come se gli avessero inculcato
cosa dire.
Sta tranquillo Adam...continuerò a cercare."
Lex camminò sorridendo "Abbiamo tutti uno scheletro nell'armadio."
La jeep blu del padre di Jordan arrivò davanti alla casa della ragazza scomparsa e l'uomo scese dal
mezzo.
"JORDAN!"disse l'uomo "Stai bene?"
"Ho avuto un'altra visione."disse Jordan "Speravo di fare qualcosa.
Sta tranquillo,Clark lo sa."
"Aspettami nell'auto."disse il padre.
"Papà,ti prego..."disse Jordan.
"Jordan!"disse il padre e Jordan andò nel mezzo.
"Scusami."disse il padre andando verso la casa.
"Signor Cross?"disse Clark e l'altro si fermò "Jordan ci tiene davvero tanto a venire a scuola.
Gli dia un'altra possibilità."
"Ti sono grato per quello che hai fatto Clark,ma...Jordan è...è speciale."disse l'uomo "Se sta a casa
posso almeno proteggerlo."
Il padre guardò il mezzo e lo vide vuoto "Jordan…?"
L'uomo si avvicinò "Oh mio Dio…
JORDAN!
JORDAN!"
La sera seguente Lana era nei corridoi deserti della scuola e tirava fuori i suoi libri dall'armadietto.
Adam la raggiunse "Ho avuto il tuo messaggio.
Se non te ne sei accorta le lezioni sono finite."
"Ero andata a fare delle ricerche."disse Lan camminarono "Adam,non credo che ci sia un
modo semplice per farti una domanda simile,ma...hanno trovato una siringa nel tuo cestino."
"Questa non mi sembra una domanda."disse Adam.
Lana si mise davanti a lui "Nessuno ti ha ancora incolpato di nulla.
Forse sei diabetico e devi prendere qualche medicina."
"Era questa la ricerca che hai fatto?"disse Adam "Insomma questo spiegherebbe ogni cosa,ma...i
diabetici non dovrebbero lasciare le siringhe in giro."
"Devi credermi,non ho intenzione di accusarti di qualcosa."disse Lana
"Si,invece."disse Adam "Credi che mi droghi.
Non ti fidi di me.
Non ti sei mai fidata."
Adam camminò.
"Questo non è vero."disse Lana seguendolo "Hai detto che saresti stato sincero con me,perché non
lo sei?"
"Io voglio che le cose funzionino tra noi."disse Adam fermandosi "Ma se per te non è così,dillo
pure e me ne vado."
Jordan camminò per i corridoi della scuola e incrociò Adam che gli diede una spallata per sbaglio
mentre girava una curva nel corridoio.
Jordan lo fissò,mentre Adam se ne andava.
"Adam?"disse Lana andandogli dietro poi vide Jordan "Jordan?
Che cos'hai?"
"Niente."disse Jordan.
"Che fai qui?"disse Lana.
"Mi nascondo da mio padre."disse Jordan "Credo voglia farmi lasciare la scuola."
"Fuggire da lui non risolverà niente."disse Lana toccandolo con la mano destra.
Jordan ebbe una visione dove vide Lana tra le fiamme e una foto che bruciava,poi vide un cartello
in fiamme,poi una parete con degli scaffali pieni di foto e giocattoli da bambina.
Lei urlò a squarcia gola e una tanica di benzina esplose.
Jordan si toccò la tempia destra con la mano "È diverso..."
"Jordan,che cos'hai?"disse Lana.
"Lana,ti prego non andare via."disse Jordan.
"Che succede?"disse Lana.
"Non posso spiegartelo,ma sta per succedere qualcosa di orribile."disse Jordan "Dobbiamo trovare
Clark!"
"Clark?"disse Lana "Ma cosa dici?..."
Jordan si voltò e un uomo,con la maschera da rapinatore nera,gli diede un pugno al volto facendolo
svenire.
L'uomo indossava un cappotto nero,guanti neri,pantaloni neri e scarpe nere.
L'uomo mise un panno bianco sulla bocca e il naso di Lana che svenne.
Chloe entrò nel Taloon e aprì la porta al piano superiore "Adam?
C'è nessuno?"
La stanza aveva le pareti celesti con punti circolari gialli,dentro rettangoli blu.
Alla sinistra di Chloe c'era un attaccapanni con dei vestiti,poi c'era un mobile rettangolare con una
teca di vetro rettangolare,con coperchio e bordi neri,con dentro della sabbia.
In mezzo alla stanza c'era un tavolino nero,rettangolare,lucido,con 4 sedie nere e sopra di esso c'era
una lampada ovale bianca connessa al soffitto con un filo.
Oltre c'erano delle lampade,delle sedie e degli scatoloni ammassati.
Chloe prese la macchina fotografica ed accese una torcia,poi andò verso la camera da letto e guardò
sotto il letto trovando una fiaschetta con dentro del liquido bianco.
Alle sue spalle c'era Lex che indossava il lungo cappotto nero,camicia bianca,pantaloni neri e
scarpe nere.
"Credevo che introdursi in casa d'altri fosse contro la legge."disse Lex e Chloe si voltò di scatto
nascondendo la boccetta.
"Lo stesso vale per te."disse Chloe.
"Ma io sono il proprietario."disse Lex avvicinandosi "Deduco che sei un po' preoccupata per il
nuovo amico di Lana."
Chloe rise e camminò "È abbastanza evidente.
Invece,cosa ha stuzzicato la tua curiosità?"
"La musica."disse Lex guardando su un comodino "Questo pomeriggio,quando Adam è venuto a
trovarmi, ha suonato uno dei brani più difficili."
"È forse un delitto?"disse Chloe avvicinandosi mentre Lex prendeva un foglietto bianco con dentro
un rettangolo nero.
"Niente cd,dischi in vinile...neanche una radio."disse Lex dandole il foglietto "Secondo il suo
libretto scolastico non ha mai preso una sola lezione di musica."
Lex camminò verso l'uscita.
"Informatica,arti marziali ed è anche un provetto pianista?"disse Chloe.
"Con ottimi voti e insegnanti che ripetono la stessa frase con lo stampino."disse Lex "Parola per
parola."
"Accidenti."disse Chloe "Adam è l'uomo dalle 1000 sorprese."
"Come hai detto,questo non è un delitto."disse Lex.
"Però ha stuzzicato la tua curiosità?"disse Chloe e Lex sorrise.
"Adesso faresti meglio ad andare."disse Lex uscendo.
Chloe estrasse dalla borsetta la confezione di vetro e la guardò.
Ajak e l'altro erano sospesi in aria sopra la fattoria dei Kent la stessa notte.
"Ci sono troppe aberrazioni in questa zona."disse Ajak.
"In vero,molte persone stanno acquisendo delle abilità specifiche."disse la figura maschile.
"Se fosse stato per me...li avrei uccisi tutti."disse Ajak.
Clark era nel fienile e stava aprendo i cassetti di una cassettiera rossa,di metallo,ed estrasse una
torcia elettrica.
"Clark?"disse Jonathan entrando.
Lui indossava un giaccone verde scuro,camicia chiara,jeans blu e scarpe nere.
"Clark,hai cercato Jordan ovunque,credo sia il momento di smetterla."disse Jonathan.
"Avrei dovuto aiutarlo ad inserirsi."disse Clark "Invece l'ho portato sulla scena di un delitto e lo
sceriffo sta indagando."
"Non è stata colpa tua."disse Jonathan.
"Però stava molto meglio prima di conoscermi."disse Clark andando all'entrata.
"Secondo me è scappato perché a casa sua non si sentiva del tutto compreso."disse Jonathan e Clark
si fermò guardandolo.
"Il padre sembrava una brava persona."disse Clark spalancando leggermente le braccia.
"Lo sarà senz'altro."disse Jonathan avvicinandosi"E sono anche sicuro che fa tutto quello che può
per Jordan.
Ascoltami...se tuo figlio ha un dono...la tua prima tentazione è quella di nasconderlo per
proteggerlo."
"Tu non l'hai fatto."disse Clark.
"Però avrei voluto farlo."disse Jonathan mettendogli la mano sinistra sulla spalla "Tua madre mi ha
convinto che dovevi fare esperienza,conoscere il mondo...e non solo questa fattoria.
Ora so che aveva ragione.
Jordan tornerà a casa,ma solo quando se la sentirà.
Ok?"
"Si."disse Clark.
"Adesso perché non vieni a mangiare un boccone?"disse Jonathan.
"Vengo tra un secondo."disse Clark guardando la torcia che aveva in mano,poi andò a
posarla, chiuse la cassettiera e prese lo zaino.
"Clark!"disse Jordan che gli sbucò davanti.
Il ragazzo aveva un livido sullo zigomo sinistro e la parte sinistra del labbro inferiore era arrossata.
"Ma dove diavolo eri finito?"disse Clark.
"Ero a scuola con Lana quando qualcuno ci ha aggrediti e lei è stata rapita!"disse Jordan.
"Chi è stato?"disse Clark.
"Non lo so!"disse Jordan camminando "Non l'ho visto!
Però ho avuto un'altra visione di Lana."
"Come sarebbe un'altra?"disse Clark.
"Non me lo spiego."disse Jordan "L'altro giorno,quando lei mi ha toccato la mano...c'era già una
situazione strana.
Era in un letto d'ospedale coperta di ferite,ma la cosa più strana era che fosse ancora giovane a quel
punto."
"Come sarebbe a quel punto?"disse Clark.
"La data sul calendario….era il 2024!"disse Jordan.
Clark spalancò gli occhi.
"Ma adesso invece era intrappolata in un incendio,proprio come Megan!"disse Jordan
avvicinandosi.
"Ok,sta calmo,che altro hai visto?"disse Clark.
"C'erano delle cose sul pavimento."disse Jordan camminando "Foto...fiamme...delle foto di Lana e
Megan da bambine!"
Clark posò lo zaino e prese un giornale dandoglielo "C'era anche lei?"
"Oh...la figlia di Hartman!"disse Jordan"Quando l'ho salvato,io ho cambiato tutto.
Anche quello che doveva accadere a Lana.
Hai visto niente che possa dirci dov'è?"
Jordan si toccò la tempia destra "Mi sembrava ci fosse un vecchio cartello.
Qualcosa di simile a "Wandering Hills" o qualcosa del genere."
"So dov'è."disse Clark camminando.
"Clark portami con te!"disse Jordan seguendolo.
"Niente da fare."disse Clark.
"Ho visto la casa!"disse Jordan mettendosi davanti a lui "Posso aiutarti a trovarla!
Ti prego."
"Al primo problema torni subito indietro."disse Clark e l'altro annuì "Andiamo."
I 2 corsero fuori.
Hartman,che si era tolto la maschera nera,mise una tanica rossa di benzina a terra.
La stanza era buia,con una finestra divisa in 4 parti,di cui una parte era rotta.
C'erano anche degli scatoloni,una scrivania e varie sedie sparse.
La stanza aveva delle pareti con pezzi di intonaco cadente e il pavimento fatto di terra.
Su ogni parete c'era una finestra divisa in 4 e nel mezzo della stanza c'erano ben 6 taniche di
benzina.
Lana era a terra,legata ad una colonna rettangolare "Signor Hartman,perché ci ha rapite?"
"Ci liberi!"disse Megan "QUESTA È UNA FOLLIA!"
"Pagherete per quello che avete fatto a mia figlia."disse l'uomo che prese una tanica.
"Ma di che cosa sta parlando?"disse Lana.
"Vi ho sentite in ospedale."disse lui fermandosi e indicando Megan con la mano sinistra"Megan ha
litigato con Julia..."
Hartman indicò Lana "...e tu l'hai lasciata andare via.
Dovevi starle accanto invece."
"Come potevo?"disse Lana "È stato un incidente!"
"HO SEMPRE ACCUSATO ME STESSO!"disse Hartman "E invece non c'entravo niente,E
STATA COLPA VOSTRA!"
"NO!"disse Megan piangendo "È STATO SOLO UN INCIDENTE!"
Lui si avvicinò ad una zona con dei ripiani su cui c'erano dei giocattoli e delle foto,poi iniziò a
gettare benzina "Voi l'avete lasciata sola e ora la raggiungerete!"
"Lei sta sbagliando tutto!"disse Lana che provò a rompere la corda.
"Adesso finalmente lo so!"disse Hartman "Non è stata colpa mia."
"LA SCONGIURO!"urlò Megan.
Hartman le indicò "Voi 2 l'avete uccisa."
"NON È VERO!"disse Megan "No!"
L'uomo accese un accendino,poi lo gettò su un mobiletto ,che era dall'altra parte della stanza,e
aveva,sui ripiani,diversi giocattoli.
"LA SCONGIURO!"disse Megan e il mobile prese fuoco.
"NOO!"urlò Megan mentre la parete prendeva fuoco e l'uomo cadeva in ginocchio.
Dall'abitazione iniziava ad uscire del fumo.
La casa era una villa a 2 piani,rettangolare,bianca,composta da tegole di legno,con il tetto nero e
triangolare.
La tettoia frontale,posta sopra la porta,era triangolare,con 2 colonne ai lati che andavano fino a
terra.
Davanti alla porta c'era un pavimento di legno con ringhiera,con al centro una scala che conduceva
a terra.
Intorno alla casa c'era un vasto terreno pieno di erbacce.
Il pick up di Clark arrivò davanti alla casa.
"Clark!"disse Jordan "Guarda!"
Clark fermò il mezzo e scese "Sta qui Jordan."
"Ha preso Lana e Megan,ti servirà una mano!"disse Jordan.
"Resta qui ho detto!"disse Clark che poco dopo sfondò la porta della cantina.
Megan era svenuta,mentre Lana faticava a respirare.
Clark entrò nel cerchio di taniche e afferrò le spalle di Lana "Lana?"
"Salva Megan..."disse Lana.
Hartman lo afferrò per il giaccone "VATTENE!"
Clark si alzò e diede una spinta all'uomo mandandolo contro una parete,poi si chinò verso Lana.
Jordan entrò.
"JORDAN!"disse Clark.
"Libero Megan."disse Jordan che andò a liberare la ragazza svenuta.
"STATE LONTANI DA ME!"disse Hartman muovendosi a 4 zampe "VOGLIO ANDARE DALLA
MIA BAMBINA!"
"Andiamo."disse Lana che fu fatta uscire insieme a Megan che si era svegliata.
Le 2 vennero seguite da Clark.
"TU!"disse Hartman afferrando Jordan che ebbe delle visioni.
"È TUTTA COLPA TUA!"urlò Hartman "È COLPA TUA!"
"Dov'è Jordan?"disse Clark che guardò la casa in fiamme.
"Non l'ho visto uscire con noi."disse Lana e Clark corse verso l'interno "CLARK!"
"ANDATE VIA!"disse lui che scese nella cantina mediante una scaletta esterna,mentre le 2 si
voltavano.
Clark vide che Jordan era a terra e se lo caricò in spalla "SIGNOR HARTMAN!
DOBBIAMO USCIRE DI QUI!"
Clark portò Jordan fuori dalla casa e corse,poi lo posò a terra,stendendosi su di lui, e l'intera casa
esplose completamente.
"Jordan?"disse Clark mettendosi in ginocchio e scuotendolo.
Il giaccone di Clark aveva diversi buchi sulla schiena.
"CLARK!"urlò Lana che corse con l'altra "CLARK STAI BENE?"
"OH MIO DIO!"disse Megan "È MORTO?"
"Non respira."disse Clark che iniziò a fare il massaggio cardiaco.
"JORDAN!"disse Megan.
"Dai respira."disse Clark e lui rinvenne tossendo e mettendosi seduto.
Il giorno dopo Lex era seduto al piano superiore dove c'era la libreria.
Indossava una camicia celeste,pantaloni neri e scarpe nere.
Lana lo raggiunse.
Lei indossava un giacchetto celeste,camicia bianca,jeans blu e scarpe nere.
"Lex?"disse lei.
"Lana."disse Lex abbassando la parte frontale del portatile "Come ti senti?"
"Beh,tra l'incendio e la gamba ho visto tanti di quei medici da averne abbastanza."disse Lana.
"Siediti."disse Lex indicando l'altra poltrona grigia e lei ci mise sopra.
"Grazie."disse Lana "Avevi ragione tu,non volevo andare a fondo con Adam."
"Perché questo cambiamento di idea?"disse Lex.
"Chloe lo ha sorpreso mentre usava una specie di droga a scuola e quando gli ho chiesto spiegazioni
non ha saputo cosa dire."disse Lana.
"Lana,è tutta la vita che c'è gente che pensa il peggio di me."disse Lex "E non è facile riuscire a
controllarsi quando le persone pensano male di te."
"Lex,l'ultima volta che abbiamo parlato,ho avuto l'impressione che saresti stato più felice se lo
avessi mandato via."disse Lana.
"Non è una scelta che tocca a me."disse Lex "Ho fatto alcune domande.
Vedi Adam non stava guarendo come i dottori speravano.
A quanto pare fa parte di un esperimento medico per testare un nuovo farmaco."
"Già,ma questo potrebbe spiegare la siringa."disse Lana "Non spiega perché la nascondeva.
Sto cominciando a chiedermi chi ho fatto entrare nella mia vita."
"Dovresti fidarti del tuo istinto."disse Lex.
"Grazie Lex."disse Lana che si alzò e andò via.
Lex alzò il portatile e sullo schermo c'era una foto di Adam con dei dati accanto.
Sulla tastiera del computer c'era un foglio con 2 frasi.
La prima frase diceva "Dreamuk ayh ofaven ij sulj feravile tok shal nalkrulji avo ukow avhe
ukeeduk ro avormenav" mentre la seconda frase,scritta sotto,diceva "Spesso i sogni sono una terra
molto fertile dove gettare i semi del tormento".
In un quartiere di Smallville c'erano delle villette a 3 piani,con tetto triangolare,pareti di mattoni
marroni e il terzo piano chiaro,con una linea azzurra orizzontale.
Le case avevano una scaletta che conduceva ad un pavimento rettangolare,con ai lati un muretto
marrone,da cui partivano 3 colonnine bianche,connesse alla tettoia triangolare scura,posta prima
della porta,che si connetteva al balcone bianco rettangolare del piano superiore,che aveva il
davanzale nero,da cui partivano 4 colonne cilindriche,con delle linee circolari nere,connesse alla
tettoia triangolare bianca,con una linea celeste,posta sopra la finestra a sinistra del piano superiore.
A destra invece c'era una protuberanza cilindrica,verticale,bianca,con 2 grandi finestre e con tetto
nero,obliquo.
Clark era vicino ad una scala di legno bianca con Jordan.
Clark indossava una camicia rossa,jeans blu e scarpe nere,mentre Jordan aveva una maglietta nera a
mezze maniche,pantaloni neri e scarpe nere.
"La seconda settimana di scuola sarà più facile."disse Clark.
"I medici hanno detto che senza il tuo massaggio cardiaco sarei morto."disse Jordan sedendosi sui
gradini.
"È andata bene."disse Clark.
"L'ho vista Clark."disse Jordan.
"Chi?"disse Clark.
"Mia madre."disse Jordan "Un momento prima che tu mi riportassi in vita.
Era così bella,con vestiti stupendi…
Volevo andare da lei,ma non ci sono riuscito."
"Non sarà stato il tuo momento."disse Clark.
"Posso interrompere?"disse Lana entrando e mostrando una borsetta blu,con dentro un quaderno
rosso "Jordan?
Ti ho portato i compiti."
Jordan rise.
"Mi hai sostituito come mentore per caso?"disse Clark.
"Mi sono offerta di aiutare Jordan a rimettersi in piedi e lui mi aiuterà facendo diventare i miei più
veloci."disse Lana avvicinandosi.
Clark lo guardò "Hai visto?
È facile abituarsi al liceo.
Lana,come va?"
Lei lo guardò.
"Conosco quello sguardo."disse Clark "Va tutto bene?"
"Si,sto bene Clark."disse Lana.
"A domani allora."disse Clark che andò via.
"Su abbiamo tanto lavoro da fare."disse Lana e l'altro si alzò lentamente.
"Che cosa c'è?"disse Lana.
"Beh,ecco...si tratta del tuo amico."disse Jordan "Quello nel corridoio,Adam.
È dell'Oklahoma,giusto?"
"Beh,non lo so,non mi ha mai detto niente."disse Lana "Jordan,che succede?"
"Credo che gli sia capitato qualcosa di brutto."disse Jordan.
"Beh,è stato in ospedale,è stato ferito molto seriamente mesi fa."disse Lana.
"So che ti sembrerà molto strano...ma...è qualcosa di peggio,Lana."disse Jordan "Non credo sia
stato ferito,credo sia morto."
Il giorno dopo Chloe era nei corridoi della scuola.
Indossava un cappotto nero,maglietta rosa,pantaloni neri e scarpe nere.
In mano aveva una cartellina rossa e camminava leggendo.
In un altro corridoio c'era Jordan che indossava un cappotto nero lungo,maglietta grigia,pantaloni
neri e scarpe nere.
Jordan girò un angolo e andò addosso a Chloe.
"Oh!..."disse Jordan che ebbe una visione.
Vide un lago tra delle colline piene di alti alberi verdi in una giornata nuvolosa.
Sulla spiaggia del lago c'era una fortissima luce azzurra che stava emettendo una
circonferenza di energia e un raggio azzurro diretto in avanti.
La luce azzurra curvò anche le fiamme di un incendio dietro di essa,facendole diventare delle
circonferenze di fuoco eterico.
Chloe aveva i capelli legati dietro la testa,tranne 2 ciocche ai lati del volto, e indossava una divisa
grigia,aderente,che la copriva dalla gola in giù,più stivali neri.
Sulla spalla destra aveva un cerchio rosso,con dentro un cerchio bianco,con dentro un cerchio
rosso,con dentro un cerchio blu,con al centro una stella bianca,mentre sulla spalla sinistra aveva
un'immagine che raffigurava uno scudo rettangolare blu,dai contorni gialli,con la parte bassa
appuntita al centro.
Il raggio di energia blu le toccò il centro del petto,iniziando ad espandere l'energia su di lei,mentre
dal suo corpo partirono cerchi concentrici di energia azzurra che si deformavano man mano che si
allontanavano da lei.
La sabbia a terra venne mandata verso l'alto e verso l'esterno,formando colonne sabbiose,con
l'energia azzurra dietro,mentre dei filamenti circolari di energia azzurra e di fuoco eterico arancione
toccavano gli alberi piegandoli.
Sulla spiaggia si formò una grossa onda d'urto a cupola,con le parti più esterne fatte da filamenti
energetici semi trasparenti con delle parti rossastre,mentre al centro la luce diventava più forte
diffondendo filamenti di energia azzurra informi.
Sull'acqua del lago si formarono delle onde circolari che andarono verso l'esterno.
Dalla luce azzurra continuava ad uscire il raggio energetico che le toccava il petto,più altri
filamenti,mentre la sabbia veniva spinta nella direzione di Chloe.
Sia sulla sabbia che nell'aria c'erano macchie filamentose rosse.
Chloe venne scagliata all'indietro,mentre i contorni del suo corpo si riempivano di energia azzurra.
Alcuni filamenti le entrarono nella pelle delle mani che si riempì di energia rossa,sottocutanea,come
anche il viso.
La pupilla degli occhi di Chloe si illuminò di luce azzurra che si espanse riempiendo gli occhi del
tutto.
Intorno alla zona dove c'era la luce si formò un arcobaleno circolare,mentre la sabbia veniva spinta
verso l'esterno.
La luce centrale divenne bianca e poi esplose provocando una fortissima onda d'urto che fece delle
circonferenze sul terreno.
Chloe venne scagliata a terra dove rimase immobile,mentre dei filamenti di energia azzurri e
bianchi continuavano a scorrerle sul corpo,entrando e uscendo dalla sua carne.
"Oh!"disse Chloe "Jordan..."
Lui la fissò con gli occhi spalancati,poi corse via.
La notte seguente Marta tirò fuori un vassoio con dei biscotti dal forno.
Marta indossava una giacchetta di lana viola,maglietta viola,pantaloni neri e scarpe nere.
"Sei molto silenzioso oggi."disse lei che mise il vassoio sul tavolo.
"Non è divertente che qualcuno ti dica che puoi cambiare il destino."disse Clark.
"Le visioni di Jordan ti hanno profondamente colpito,vero?"disse Marta che andò alla credenza per
prendere un piccolo vassoio.
"Se solo ci fossero delle risposte alle mie domande."disse Clark "Mamma,aiutando il signor
Hartman ho messo in pericolo altre 3 vite."
Marta tornò al tavolo "Ma tu eri li per fortuna."
"Se non fossi intervenuto lui non avrebbe fatto del male a nessuno."disse Clark.
"Dove vuoi arrivare con questo?"disse Marta.
"Mi stavo chiedendo se è per questo che sono arrivato qui."disse Clark "Per cambiare il destino.
E se facessi la scelta sbagliata?
Se non facessi quella giusta?"
"Si,è una grossa responsabilità,ma pensa a tutto il bene che fai,pensa a tutte quelle persone che hai
salvato."disse Marta "Tuo padre,me...Lex...è diventato davvero un caro amico.
Tu devi solo fare tutto il meglio che puoi,non si può salvare tutti.
Vado a portare qualche biscotto a tuo padre."
"Vado io."disse Clark che si mise il giaccone blu e Marta sollevò un piatto blu,con sopra un panno
chiaro con dei biscotti.
"Però controllalo."disse Marta "Assicurati che ne mangi...almeno un paio eh."
"Si."disse Clark che prese il piatto "Grazie mamma."
Clark andò nel fienile,mangiando un biscotto,e non vide nessuno.
"Papà?"disse Clark che vide un tavolo dove c'erano delle assi di legno di cui una cadde a terra.
Dal bordo del tavolo sporgeva un piede.
Clark si avvicinò e vide il padre a terra,spalancando gli occhi e lasciando cadere il piatto che si
frantumò.
"Papà?"disse Clark che lo voltò e lo prese tra le braccia "Papà?"
"Non adesso!"disse Jonathan dolorante "Non adesso…
Ti voglio bene figliolo."
Jonathan svenne.
"Papà?"disse Clark "MAMMA!
AIUUUTO!
AIUTO!"
