SMALLVILLE:CORSA ILLEGALE
Notte.
Ospedale di Smallville.
Jonathan era sdraiato un letto d'ospedale ed era privo di coscienza.
Indossava un abito lungo e bianco.
Su una sedia ,alla destra della porta, c'era Marta che indossava un maglione rosso,scollato,pantaloni
neri e scarpe nere.
Lei era seduta con il gomito destro sul bracciolo della sedia e la mano posta sul viso.
Clark era seduto su una sedia posta vicino ad una parete perpendicolare a quella della porta.
Lui indossava una camicia blu,con linee orizzontali e verticali nere,jeans blu e scarpe nere.
Jonathan rinvenne.
"Papà?"disse Clark alzandosi.
"Tesoro?"disse Marta che lo raggiunse "Come ti senti?"
"Voi siete ancora qui?"disse Jonathan "Perché non tornate a casa?
Tornate a casa a riposare.
Ehi Clark…non preoccuparti per me.
Ci vorrà qualcosa di più serio...di un attacco
cardiaco per eliminare tuo padre."
"Penso che sia tutta colpa mia."disse Clark.
"Figliolo...vieni qui."disse Jonathan che allungò la mano destra e Clark si avvicinò prendendogli la
mano "È vero che puoi fare molte cose...ma causare un arresto cardiaco non penso."
"Prima che andassi a Metropolis,il dottore che ti ha visitato ha detto che avevi il cuore di un
ventenne."disse Clark.
"Se credi che il tuo padre biologico abbia qualcosa a che vedere con questo..."disse Jonathan.
"Ti ha dato dei poteri per riportarmi a casa e non credo che il tuo cuore sia stato in grado di
sopportarlo."disse Clark.
"Clark,no."disse Marta che si era seduta sul letto alla sinistra di Jonathan "Sono state altre le
cause."
"Se io non avessi messo quell'anello e non avessi abbandonato te e la mamma adesso non ti
troveresti in questo letto."disse Clark.
"Anche se avrai difficoltà a crederlo...non tutto quello che va storto a Smallville è colpa di Clark
Kent."disse Jonathan.
Poco dopo i 2 erano nel pick up rosso che era su una strada deserta,con degli alberi a destra,e
avvolta in una leggera nebbia notturna.
Marta fermò il mezzo.
Lei indossava un giaccone di pelle nera,mentre Clark indossava il giaccone blu.
Lei guardò Clark,poi mise in moto avvicinandosi ad una strada perpendicolare.
"ATTENTA!"disse Clark e lei fermò l'auto evitando 2 macchine da corsa,una rossa e una gialla, che
sfrecciarono a tutta velocità.
Dal tubo di scappamento di quella rossa uscì del fuoco verde.
"Io non..."disse Marta che vide Clark slacciarsi la cintura "Dove stai andando?"
"Uccideranno qualcuno!"disse Clark scendendo dal mezzo.
Le 2 macchine arrivarono in una zona che non aveva alberi,dove i lati della strada avevano delle
piccole sfere di luce rossa a terra e dietro di esse c'erano delle macchine da corsa.
Un sacco di ragazzi raggiunsero la macchina rossa urlando.
Clark corse a super velocità e si fermò alcuni metri prima,su un tratto di strada che aveva dei pali di
metallo verticali con una luce bianca sopra.
Dall'auto rossa uscì Pitt che indossava un giaccone di pelle,rosso sulle spalle con una linea rossa
che percorreva la parte esterna delle braccia,poi c'era una linea bianca,orizzontale sul petto,con una
scritta rossa al centro,che percorreva la parte frontale delle braccia, mentre il resto del giubbotto era
nero.
Tra un colore e l'altro c'era una linea nera.
I pantaloni di Pitt erano neri e aveva delle scarpe da ginnastica.
"SIGNORE E SIGNORI!"disse un ragazzo "IL VOSTRO CAMPIONE IN CARICA DI
VELOCITÀ È…"
Il ragazzo afferrò il polso destro di Pitt sollevandogli il braccio "...PITT ROSS,IL BOSS!"
Clark spalancò gli occhi mentre una ragazza baciava la guancia destra di Pitt.
Il giorno dopo il pick up rosso di Clark era su una stradina,con a destra dei campi di erba
marrone,con un grosso capanno rosso,scolorito,rettangolare,con il tetto triangolare bianco, e con
una protuberanza rettangolare sulla parte frontale che aveva un'apertura sull'interno.
A sinistra invece c'erano degli alberi.
Davanti all'entrata c'erano varie macchine.
Pitt era vicino al bagagliaio dell'auto rossa,che era aperto,e un ragazzo con capelli neri,giacchetto di
jeans nero,pantaloni neri e scarpe nere mise sulla parte sinistra del porta bagagli un cilindro di
metallo,con una grossa siringa connessa ad esso,con dentro del liquido verde e connessa ad un tubo
che andava verso il serbatoio.
"Oh cavolo Dante!"disse Pitt "Questa è roba seria!"
"Ho aumentato il rapporto della kryptonite in questo nuovo dispositivo."disse Dante.
"Wow!"disse Pitt "Tu dovresti lavorare per la N.A.S.A. amico.
Andranno come dei razzi!"
Clark scese dal mezzo.
Indossava il giubbetto blu,maglietta rossa,jeans blu e scarpe marroni.
"Ciao Pitt."disse Clark.
"Clark..."disse Pitt chiudendo il porta bagagli "Che ci fai qui?"
"Ehi bella macchina,amico."disse Dante "Quanto ci mette da 0 a 60?
Un'ora?"
Pitt lo guardò.
"Senti,se ti venisse voglia di trasformare quella tartaruga fammi uno squillo,ok?"disse Dante
allontanandosi "Ci vediamo."
"Come sta tuo padre?"disse Pitt.
"Molto meglio."disse Clark "Non so se te ne sei accorto,ma stavi per venirci addosso ieri sera.
C'era mia madre al volante."
"Scusa se ho spaventato tua madre..."disse Pitt che sorrise "...ma ho avuto il controllo della
situazione per tutto il tempo."
"A 160 chilometri all'ora?"disse Clark.
"Clark tu non sei la persona giusta con cui parlare di velocità."disse Pitt entrando dentro il
capannone con Clark dietro "Riesci a muoverti in modo tanto rapido che neanche ti si vede.
Per me...questo è il massimo che posso raggiungere."
Le pareti di legno interne erano azzurre,con poster e cartelloni di vari colori,c'erano macchine da
corsa ovunque,con delle aste verticali vicine,che avevano in cima 2 rettangoli con delle luci.
Nella stanza c'erano anche delle gomme impilate e scaffalature con attrezzi da meccanico,più
scatole blu,con la parte frontale trasparente, con dentro i cerchioni.
Vicino alle colonne rettangolari di legno c'erano anche delle cassettiere rettangolari rosse.
Clark si fermò.
"Quanto tempo è che ci sei dentro?"disse Clark.
"Non lo so."disse Pitt "Un paio di mesi."
"Perché non me ne hai parlato?"disse Clark.
"Perché avresti fatto di tutto per convincermi a non farlo."disse Pitt.
"Pitt,non è un gioco."disse Clark "Potevi fare male a qualcuno."
"So come si guidano queste macchine."disse Pitt facendo qualche passo "Dante è il miglior
istruttore che ci sia,mi ha insegnato tutto lui."
"Incluso come violare la legge."disse Clark "Le corse sono illegali.
Potrebbero arrestarti."
"No se nessuno lo scopre."disse Pitt avvicinandosi "Tu sei bravo a mantenere i segreti.
Non lo dirai a nessuno,vero?
Vero?"
"Certo."disse Clark.
Lana era nella stanza al piano superiore del Taloon e mostrò un foglio con sopra la foto di Adam a
quest'ultimo.
Lui indossava una camicia nera,jeans blu e scarpe nere,mentre Lana aveva una
fascia bianca sulla testa che le teneva i capelli all'indietro,indossava un giacchetto celeste,maglietta
rosa,jeans blu e scarpe nere.
"Dicono che tutti abbiamo una persona che ci assomiglia."disse Adam.
"C'è dell'altro,questo Walter non è solo uno che ti somiglia tanto."disse Lana che sfogliò una serie
di fogli "La squadra di arti marziali,l'orchestra, il club di computer...tutte attività in cui guarda caso
tu sei un maestro.
Secondo quest'articolo tu sei morto 5 mesi fa per una malattia al fegato...e improvvisamente ti
ritrovo qui con un falso nome."
"A chi altro lo hai fatto vedere?"disse Adam.
"A nessuno."disse Lana.
"Sei sicura?"disse Adam.
"Si!"disse lei "Adam,dimmi cosa sta succedendo."
"Lana,non devi dirlo a nessuno."disse Adam "Devi promettermi che manterrai questo segreto."
L'occhio sinistro di Adam divenne rosso e una lacrima di sangue ne uscì fuori.
"Oh mio Dio...il tuo occhio."disse Lana.
Lui si toccò il sangue con la mano sinistra "Mi succede spesso.
È solo un capillare rotto."
"Ma sei sicuro di stare bene?"disse Lana.
"Non è niente,sto bene."disse lui che la portò alla porta "Lana,ascolta,devi promettermi che non
parlerai a nessuno di questa storia."
"Adam..."disse lei che fu messa fuori dalla porta.
"La mia vita potrebbe dipendere da questo."disse Adam "Ti prego.
Promettimi che non lo dirai a nessuno."
Lei annuì e lui chiuse la porta.
Lana fissò le scale sconvolta,poi scese.
Chloe entrò nello studio di Lex Luthor.
Indossava un lungo cappotto marrone,con fiori azzurri dipinti sopra,sciarpa marrone e
bianca,maglietta nera,scollata,pantaloni neri e scarpe nere.
Lex era seduto con addosso una camicia marrone,pantaloni chiari e scarpe nere.
La massa di energia incandescente e rossa prese la forma della donna di colore con le scaglie sulla
fronte vicino al caminetto.
Indossava un lungo abito bianco,che lasciava scoperto il collo e l'inizio del petto,con una placca
frontale bianca che aveva la parte superiore curva,poi i bordi si restringevano verso l'interno man
mano che scendeva,poi andavano verso l'esterno e terminavano in modo curvo.
Su questa placca c'erano delle piccole placche di metallo bianco,sottili e cilindriche,intrecciate in
vario modo.
Queste placche coprivano anche il bordo del vestito a sinistra e a destra.
In particolare,a destra erano oblique verso l'alto e alcune arrivavano all'altezza della tempia.
All'altezza della pancia c'era un'apertura che mostrava i fianchi.
"Allora,ho indagato sul nostro misterioso inquilino del Taloon."disse Chloe camminando davanti al
suo tavolo "Sembra che abbia una vera e propria passione per gli aghi."
"Devo presumere che non ti stai riferendo al ricamo."disse Lex che aveva il gomito sinistro sul
bracciolo della sedia e la mano vicina al mento.
"Certo che no."disse Chloe mostrando la boccetta con dentro del liquido bianco "Ho trovato un
flacone nel suo appartamento e l'ho portato al patologo di Smallville per farlo analizzare."
Lex si alzò e si avvicinò "E che cos'è?"
"È un siero che con tiene piccole quantità di cellule del tutto simili alle piastrine."disse Chloe "La
cosa ancora più strana è che la struttura molecolare non somiglia a niente che il patologo abbia mai
riscontrato in qualsiasi umano o animale."
Chloe gli diede il flacone.
"Lat brus u gimb jashat uluk."disse la figura femminile.
"Quindi ho deciso di dare una sbirciata alla cartella clinica di Adam."disse Chloe e Lex sorrise.
"Le leggi sulla privacy non hanno importanza per te."disse Lex camminando.
"Non quando sono preoccupata per una delle mie amiche."disse Chloe "Finché Lana avrà questo
tizio come vicino di casa farò il possibile per assicurarmi che non sia pericoloso."
"Lo è?"disse Lex.
"Non lo so."disse Chloe "Ma so che in ospedale c'era un medico che lo visitava 2 volte a
settimana."
"Beh questa non mi sembra una cosa così insolita."disse Lex.
"Si,se il medico non è laureato in medicina."disse Chloe "Questa persona ha la cattedra in biologia
molecolare all'università di Metropolis."
"Hai indagato anche su di lui?"disse Lex.
"Lui è una lei e sta così in alto che dovrei usare un gancio e una scala per raggiungerla,ecco perché
sono qui."disse Chloe "Un generoso benefattore dell'università avrà senz'altro più fortuna di una
studentessa."
"Hai già accennato di questa storia a Lana?"disse Lex.
"Non volevo dire niente finché non avessi avuto delle conferme."disse Chloe.
"Continua a tenerla segreta."disse Lex.
L'auto di Pitt sfrecciò a tutta velocità per una strada nelle praterie,ma Clark la superò e ci si fermò
davanti.
Pitt frenò e la macchina arrivò a pochi centimetri da Clark.
Pitt scese "Che volevi fare?
Se ti avessi investito avrei distrutto questa macchina che non è mia."
"Non mi avresti investito se fossi andato piano."disse Clark.
"Da quando sei nella stradale?"disse Pitt.
"Da quando usi macchine alimentate a kryptonite in grado di infrangere la barriera del suono."disse
Clark.
"Non è come pensi."disse Pitt.
"Quest'anno ci sono stati una serie di incidenti da queste parti,tutte auto con serbatoio alimentato a
kryptonite."disse Clark.
"Clark,qualsiasi auto può essere pericolosa se non sai guidarla."disse Pitt.
"Non è questo il punto..."disse Clark.
"Si,invece!"disse Pitt "Per una volta nella mia vita ho trovato qualcosa in cui sono davvero bravo."
"Di che parli?"disse Clark "Tu sei bravo in molte cose."
"Dimmene una."disse Clark.
"Palla canestro."disse Clark "Sai giocare benissimo.
Mi hai battuto un sacco di volte."
"Si,certo!"disse Pitt "Quando non usi i tuoi poteri!
Clark,me la cavo con i canestri,sono un fotografo decente...ma hai visto anche tu quella folla ieri
sera.
Li hai sentiti gridare il mio nome!
E per una volta nella mia vita mi sono sentito come ti senti tu ogni giorno.
Mi sono sentito speciale."
Pitt tornò verso l'auto.
"Pitt,io non sono speciale."disse Clark "Sono diverso.
E non mi piace."
"Perché continui a fare il santo?"disse Pitt "Tu puoi fare delle cose che io non potrei neanche
sognare di fare...e fin da bambino,ancora prima che venissi a sapere del tuo segreto...non ho fatto
altro che camminare nella tua ombra!"
"Pitt,questo non è vero..."disse Clark.
"Clark,non mi fraintendere,non è che mi stia lamentando."disse Pitt "Ma sto crescendo.
Mi sto rendendo conto che ho un mio talento."
"Io non posso più permetterti di gareggiare,è pericoloso."disse Clark.
"Che cosa hai intenzione di fare?"disse Pitt che provò ad aprire la portiera "Trattenermi con la forza
ogni volta che devo correre?"
Clark chiuse lo sportello "Si,se sarò costretto."
"Bene,Clark...hai vinto."disse Pitt "Vivrò nella tua ombra come ho sempre fatto."
Pitt salì in auto e andò via.
Jonathan usò un telecomando per accendere la tv in ospedale.
Clark entrò con il giaccone nella mano sinistra e con una scatola bianca nella destra.
"Ciao."disse Jonathan.
"A quanto pare stai meglio."disse Clark.
"Già,dovrebbero mandarmi a casa,ho una fattoria da mandare avanti."disse Jonathan.
"È tutto sotto controllo."disse Clark che posò il giaccone sul letto "Devi solo concentrarti sulla
guarigione e sulla tua abilita a dama."
Clark mise la scatola su un tavolino bianco su ruote avvicinandolo.
"Senti Clark,vieni qui tutte le sere,perché non vai a divertirti con i tuoi amici?"disse Jonathan.
Clark si sedette sul letto e aprì la scatola "Perché andarmi a divertire con i miei amici quando posso
batterti a dama?"
"No,sul serio."disse Jonathan "Non devi sentirti in dovere solo perché sono in ospedale.
Esci con Pitt,io guarderò la tv."
"Pitt ha altri impegni."disse Clark.
"Tutto bene con lui?"disse Jonathan.
"Frequenta compagnie diverse ultimamente."disse Clark.
"No,aspetta...per te diverse vuol dire..."disse Jonathan "...sbagliate?"
"Credevo di conoscere a fondo Pitt,ma non è così."disse Clark.
"Tu e Pitt siete amici da quando eravate piccoli."disse Jonathan "Magari sta attraversando un
momento particolare.
Speriamo che non si cacci in qualche guaio,questo è l'importante."
La notte seguente,in mezzo alla strada ,c'erano 2 auto parallele con una folla di ragazzi intorno.
Pitt si avvicinò all'auto rossa.
"Come ti senti boss?"disse Dante.
"Come se fossi il padrone della strada."disse Pitt salendo in auto.
Dante si abbassò parlandogli dal finestrino "Senti,non andare troppo forte."
"In che senso?"disse Pitt.
"Facciamo un salto di qualità."disse Dante "Nessuna fortuna dura in eterno,ok?
Ti danno 6 a 0,sei il miglior pilota che questa contea conosca,questo significa che punteranno tutti
su di te."
"E allora?"disse Pitt.
"Faremo un mucchio di soldi se arriverai ultimo."disse Dante.
"Allora tutte le storie sulla bellezza delle corse e il trionfo della vittoria?"disse Pitt "Erano tutte
bugie?"
"Cavolo,no!"disse Dante "Intendevo quello che ho detto.
È proprio questo il bello delle corse alla Dante.
Ci vediamo al traguardo."
Dante si allontanò e una ragazza con un giacchetto di pelle bianco,pantaloni bianchi e stivali
marroni,si chinò e baciò Pitt.
"Vorrei augurarti buona fortuna."disse lei "Anche se non ne hai bisogno."
Lei si allontanò,mettendosi a destra,mandò verso l'alto un panno giallo e poi lo mandò in
basso"Via!"
Le 2 auto partirono.
Pitt inizialmente mandò avanti l'altro,ma poi premette un pulsante verde che fece uscire una
fiamma verde dal retro dell'auto.
L'altra macchina venne sorpassata immediatamente.
Pitt arrivò primo al traguardo e una folla lo accolse urlando.
Dante lo raggiunse.
"Congratulazioni boss."disse Dante mettendogli una mano sulla spalla e camminando,mentre altri 2
con giacchetto di pelle nera lo seguirono.
"Grazie."disse Pitt "Ehi,senti Dante…per la faccenda della truffa io...io non me la sono sentita."
"Ah si?"disse Dante afferrandolo "Queste non sono corse del cortile di casa.
Sono sotto di 20000 dollari per colpa tua."
"Mi dispiace."disse Pitt.
"Le scuse non servono a niente."disse Dante "Adesso mi ridai le chiavi della macchina e mi
restituisci i 20 testoni.
Dopo di che non ti fai più vedere."
"Dante,dove li vado a prendere 20000 dollari?"disse Pitt guardando i 2 accanto a lui.
"Trova una soluzione."disse Dante "Perché se non ci riesci...la prossima macchina su cui salirai,sarà
un carro funebre."
I 3 andarono via.
Il giorno dopo Clark camminò nell'ospedale.
Indossava un giaccone rosso,camicia bianca,con linee verticali e orizzontali blu,jeans blu e scarpe
nere.
Arrivato alla zona di attesa dove c'erano le sedie di legno, incontrò Lana che aveva dei palloncini
legati ad un filo nella mano destra.
Lei aveva la parte frontale dei capelli legati dietro la testa,mentre il resto era sciolto,indossava un
giacchetto celeste,maglietta nera,jeans blu e scarpe marroni.
"Come sta tuo padre?"disse Lana.
"Starà meglio appena sarà a casa."disse Clark "Senti,io devo scappare.
La sua stanza è dietro l'angolo,sarà felice di vederti."
Clark camminò.
"Clark..."disse Lana e lui si fermò "Non è che per caso hai visto Adam?"
Lui si avvicinò "È tutto a posto?"
"Spero che a tuo padre piacciano i palloncini."disse Lana "C'erano questi o l'orsacchiotto della
pronta guarigione."
"Gli piaceranno."disse Clark "Devo andare."
"Bene,ciao."disse Lana.
Metropolis.
Lex entrò in una stanza dalle pareti blu,con una porta blu scuro,con a sinistra dei ripiani sui quali
c'erano delle taniche rosse e gialle,con sotto un tavolo e un microscopio.
Poco oltre,sulla parete a sinistra,c'era una grossa foto nera che mostrava delle cellule azzurre.
Alla sua destra c'erano delle gabbie con dentro delle scimmie.
Oltre c'erano delle scaffalature di metallo con sopra contenitori di vetro di varia forma,con dentro
vari animali,mentre a sinistra c'erano altre foto di cellule azzurre su sfondo nero.
Poco oltre le scaffalature c'era un tavolo,con una donna orientale al microscopio.
Lei aveva i capelli neri,legati dietro la testa,un camice bianco,guanti chiari,pantaloni neri e scarpe
nere.
Lex indossava un lungo cappotto nero,maglietta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
Dietro di lui si formò la figura di colore con le scaglie sulla fronte.
"Dottor Tang."disse Lex.
"Se avesse notato il cartello sulla porta avrebbe notato che il mio studio non apre mai
prima delle 5."disse Tang.
"Non sono uno studente,sono Lex Luthor."disse Lex.
"E questo dovrebbe impressionarmi?"disse lei guardandolo "Anche il rettore fissa un appuntamento
per non interrompermi."
"So che le piace giocare al dottore."disse Lex "Mi farebbe una visita?"
"Non faccio visite,signor Luthor."disse lei con un mezzo sorriso "E neanche incontro i pazienti.
Sono una ricercatrice scientifica."
"E che mi dice di Adam Night?"disse Lex camminandole intorno "Lui non è un paziente?"
"Glie l'ho detto,io non..."disse lei.
Lex si mise alla sua sinistra e dietro di lui c'erano altre gabbie con bottiglie sopra.
"Io davvero non capisco perché...un biologo di fama mondiale dovrebbe fare delle visite regolari ad
un paziente nell'ospedale di una piccola città."disse Lex.
"Le ingenti somme di denaro che la sua famiglia dona a questa università non le danno nessun
diritto di piombare qui a farmi domande."disse lei prendendo un blocco di fogli "Ora se vuole
scusarmi,ho del lavoro da svolgere."
Lei andò a sedersi ad una scrivania poco lontana,davanti ad una finestra con una grata di metallo.
Sulla scrivania c'era un rettangolo di vetro con dentro un topo bianco,poi c'erano vari contenitori e
a destra c'era un quadro con sopra uno scaffale di metallo con delle bottiglie di plastica.
"Dru."disse la figura femminile con le scaglie sulla fronte "Kramp nar nadal."
"Quel lavoro ha a che fare con piastrine di sangue di origine sconosciuta?"disse Lex facendo
qualche passo.
Lei rise "Credo che lei abbia visto troppi film di fantascienza,signor Luthor."
"No,sono semplicemente affascinato dai misteri dell'ematologia da un bel po' di tempo."disse
Lex"La prossima volta prenderò un appuntamento.
Non vorrei rischiare di interrompere un momento di ispirazione."
Lex andò via.
Clark camminò in ospedale e vide Pitt uscire da una porta.
Pitt indossava una felpa verde,con maniche nere,con 2 linee bianche sulla parte esterna,pantaloni
neri e scarpe nere.
In mano aveva un giaccone marrone.
"Da come ho trovato tuo padre oggi,non sembra affatto che abbia avuto un attacco cardiaco."disse
Pitt.
"Sei stato gentile a passare."disse Clark.
"Conosco tuo padre praticamente da quando sono nato."disse Pitt "E tu come stai?"
"Beh,i primi 2 giorni è stata dura,ma adesso che è fuori pericolo mi sento meglio."disse Clark.
"Tuo padre è l'uomo più forte che io conosca grazie a te."disse Pitt "Si rimetterà.
Forse è meglio che me ne vada."
Pitt camminò.
"Va tutto bene?"disse Clark.
"Hai già abbastanza da fare senza che mi aggiunga io alla lista."disse Pitt fermandosi,poi andò via.
"Pitt?"disse Clark avvicinandosi,mentre lui si fermava "Non devi preoccuparti per me.
Che sta succedendo?"
"Dante mi ha chiesto di perdere una corsa,ma io non l'ho fatto."disse Pitt "Ha minacciato di
uccidermi se non gli ridò i soldi che ha perso con le scommesse."
"Di quanto si tratta?"disse Clark.
"20000 dollari."disse Pitt che era quasi in lacrime "Clark,non so dove trovarli."
"Va bene,senti...stai al gioco per il momento."disse Clark "Escogiterò qualcosa."
Poco dopo Clark entrò nel capannone e lo trovò vuoto,poi guardò un armadietto di
metallo giallo e si avvicinò,usando la vista a raggi x.
Vide che all'interno c'erano moltissime targhe.
Lo stesso pomeriggio Clark e Chloe erano seduti alla stessa scrivania nel Torch.
Clark non aveva il giaccone e guardava un foglio.
Chloe era senza giaccone,con addosso una maglietta nera,senza maniche,e scriveva al computer.
"Quindi,secondo te,dante è un ladro di auto?"disse Chloe.
"Perché tenere tante targhe con relative immatricolazioni nuove di zecca?"disse Clark.
"Ossessione giornalistica a parte,sembra che tu abbia un particolare interesse in questa storia."disse
Chloe.
"Sai com'è,se metti le mani su una buona storia,non puoi fermarti fino a che non arrivi fino in
fondo."disse Clark.
"Ho appena parlato con alcuni amici all'officina."disse Chloe "La tua fonte non è per caso "Pitt
Ross,il Boss",vero?
Capisco che stai proteggendo la tua fonte,ma stiamo parlando di un amico che mette la sua vita in
pericolo ogni volta che gareggia."
"Pitt mi ha chiesto di non dire niente,mantengo la parola."disse Clark.
"Si,ma tu molto più degli altri dovresti sapere che se un amico fa qualcosa di
irresponsabile,mantenere un segreto,a volte,può provocare più danni che benefici."disse Chloe"Lui
ha bisogno di un amico.
Forse Pitt darà retta a me."
"E questo che significherebbe?"disse Clark.
"Si chiama "rivalità tra fratelli",semplice."disse Chloe "Tu e Pitt siete praticamente
fratelli,quindi,da quello che ho sentito,a volte è difficile accettare un consiglio da un fratello."
Chloe scrisse sul computer "Ah...forse hai ragione su Jason Dante.
Tutti i numeri che ti sei segnato appartengono ad auto rubate."
"È la prova che cercavamo,vado a parlare con lo sceriffo."disse Clark alzandosi.
Nell'officina c'era Dante che stava usando una fiamma ossidrica e indossava una maschera nera,con
vetrata rettangolare per coprire il viso.
Indossava un giaccone di pelle nero,maglietta rossa,jeans blu e scarpe nere.
Adams e altri poliziotti entrarono nel capanno puntando le pistole.
"Sceriffo della contea!"disse Adams "Metti le mani bene in vista!
Lascia quel trapano!
Subito!"
Dante e gli altri 2 alzarono le mani.
Clark scese le scale della sua casa sentendo bussare alla porta posteriore,così andò ad aprire e trovò
lo sceriffo.
"Bel lavoro signor Kent."disse Adams che entrò "Ci sono voluti...solo 8 uomini e 4 volanti...per
scoprire che il granaio è pulito quanto la dispensa di mia nonna."
Clark scosse la testa sconvolto "Non può essere,io ho visto quelle targhe,sceriffo."
"In quel granaio ci sono solo degli adesivi attaccati al lavello del cucinotto."disse Adams "E
nessuna vettura li dentro aveva un numero di telaio simile ad uno di quelli che mi aveva dato."
"Sceriffo è impossibile."disse Clark.
"Di solito,signor Kent,le sue informazioni sono precise quanto quelle del meteorologo."disse
Adams "Penso di averla colta in fallo questa volta,perché tengo d'occhio Jason Dante già da un po'
e a quanto pare...risulta pulito.
La prossima volta,prima di dire che c'è un'altra tempesta in arrivo,aspetti di vedere un po' di
pioggia."
La donna andò via.
Clark si mise il cappotto rosso e andò nel fienile,al secondo piano,posando dei libri sul tavolo,poi
vide Pitt nell'ombra.
"Pitt?"disse Clark.
Pitt uscì dal buio.
Indossava un giaccone nero,tuta verde,pantaloni marroni e scarpe nere.
Aveva diverse ferite in testa e la camicia macchiata di sangue.
"Che ti è successo?"disse Clark.
"Dante ha pensato che sono stato io a chiamare lo sceriffo."disse Pitt "Ma sei stato tu.
Dante sapeva di tutto perché ha una talpa nella polizia."
"Ecco perché non viene mai preso."disse Clark che si avvicinò "Vieni,ti disinfetto la ferita."
"CLARK,È TUTTO A POSTO!"disse Pitt allontanandosi "Aiutami solo a procurarmi quei 20000
dollari?"
"Secondo te,dove la prendo una cifra simile?"disse Clark.
"Beh,Kal,rapina un bancomat."disse Pitt "Lo hai già fatto una volta."
"Era per la kryptonite rossa."disse Clark.
"Allora metti l'anello!"disse Pitt.
"Lo sai che non posso farlo!"disse Clark.
"Clark,tu non capisci,Dante è uno psicopatico."disse Pitt "Mi ha detto che prima ucciderà i miei
genitori e poi...se continuo a non pagarlo,verrà a cercare me."
"Non permetterò mai che faccia del male a te o ai tuoi."disse Clark "Ma non posso violare la
legge."
"Non è mai stato un problema per te!"disse Pitt "SIAMO ENTRATI ILLEGALMENTE IN TANTI
DI QUEI POSTI!"
"Ma era per aiutare qualcuno..."disse Clark.
"ADESSO SONO IO CHE HO BISOGNO DI AIUTO!"urlò Pitt afferrandolo "IO!"
"Ci penso io a Dante."disse Clark "Adesso vado a cercarlo e gli do una bella strapazzata."
Pitt pianse "Se lo picchierai,dopo non farà altro che venire a cercarmi!
Perché tanto so che non lo uccideresti e io sarò costretto a rivelare il tuo segreto a qualcuno!
Purtroppo non so che altro fare."
"Dev'esserci una soluzione."disse Clark che provò a camminare,ma Pitt lo afferrò.
"CLARK!"disse Pitt "ANCHE LA MIA FAMIGLIA È IN PERICOLO!
Se non trovi quei soldi...siamo morti."
Poco dopo Clark entrò nello studio di Lex che indossava un lungo cappotto nero,giacca
nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
Lex andava su e giù per la stanza,mentre sul tavolo c'era una valigetta di metallo.
"Clark,stavo giusto uscendo."disse Lex mettendo una cartellina dentro una valigia e
chiudendola"Tuo padre ha ricevuto il lettore dvd."
"Si,è stato carino da parte tua."disse Clark seguendolo verso la porta laterale "Gli sono piaciuti quei
film."
"Lo immaginavo."disse Lex "Spero che si rimetta presto."
"Lex...hai già fatto molto,ma mi serve un grande favore."disse Clark.
"Spara."disse Lex camminando per i corridoi.
"So che sembra strano...ma...mi servono...20000 dollari in contanti."disse Clark e Lex si fermò nel
corridoio.
"Hai ragione,è grande."disse Lex "Ti dispiace dirmi a cosa servono?"
"Un amico si è compromesso con le persone sbagliate e vogliono fargliela pagare."disse Clark.
"È il vecchio proverbiale amico che guarda caso sei tu?"disse Lex.
"Credimi,se fosse così...sarebbe più semplice."disse Clark.
"Beh di al tuo amico che,in base alla mia esperienza,le persone affamate di soldi sono come i cani
randagi."disse Lex "Gli dai da mangiare una volta e te li trovi davanti alla porta ogni notte."
"Purtroppo credo che il mio amico non abbia scelta."disse Clark "Minacciano di ucciderlo."
"Signor Luthor?"disse un uomo in giacca e cravatta neri che arrivò sul fondo del
corridoio"L'elicottero aspetta."
L'uomo andò via.
"Stai attento."disse Lex "Ne riparliamo quando torno."
Lex andò via lasciando delle chiavi su un posacenere di metallo che era sopra una colonnina
rettangolare di legno.
Poco dopo Clark arrivò alla fattoria con l'auto di Lex e scese.
"Ecco i tuoi 20000 dollari."disse Clark scendendo mentre Pitt si avvicinava.
Il ragazzo aveva il volto pieno di cerotti.
"Questa macchina vale molto di più Clark."disse Pitt "Te l'ha data Lex?"
"Non esattamente."disse Clark.
"L'hai rubata?"disse Pitt.
"La restituirai a Dante in una corsa a cui non potrà dire di no."disse Clark.
"Ma di che stai parlando?"disse Pitt.
"Se vince lui...la macchina è sua,se vinci tu...il tuo debito è saldato."disse Clark.
"Il problema è che...per quanto sia veloce quest'auto...non avrà alcuna possibilità contro quella di
dante."disse Pitt avvicinandosi.
"Questo è il premio."disse Clark "Tu guiderai la macchina che hai sempre guidato e vincerai."
"Apprezzo la fiducia che hai,ma Dante non ha mai perso una corsa."disse Pitt.
"Questa volta si,te lo garantisco."disse Clark "Userò i miei poteri per bruciargli il motore.
Io starò lontano dalla kryptonite e nessuno si farà male."
Clark camminò.
"Questa è un'idea fantastica,Clark,sei geniale!"disse Pitt seguendolo e sorridendo.
"Sono contento che tu sia felice."disse Clark voltandosi verso di lui "Perché ho dovuto mentire!
Rubare!
E ora dovrò imbrogliare per te!
Mettiamoci a lavoro."
Poco dopo Dante era dentro l'auto di Lex,con la ragazza accanto.
Pitt era dietro l'auto e Clark era ancora più indietro.
La ragazza indossava un giaccone di pelle viola,pantaloni viola e stivali neri.
"Bene."disse Dante uscendo "Devo complimentarmi con te,Boss.
Devi avere proprio un bel coraggio per sfidarmi."
La ragazza sorrise.
"Piccola?"disse lui che baciò la ragazza "Aspettami al traguardo."
"Ok."disse lei.
"Come faccio a sapere che non sparirà con lei?"disse Pitt che prese le chiavi dalla ragazza "Ce la
porterò io.
Clark,tieni d'occhio la mustang."
Pitt mise in moto l'auto mentre la ragazza saliva a bordo,poi uscì fuori.
Clark usò il suo super udito per sentire la conversazione tra dante e 1 dei 2 uomini.
L'uomo era calvo e indossava una tuta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
"Allora,sei pronto a volare?"disse Dante.
"Il ragazzo è forte."disse l'altro "Potrebbe non essere facile vincere."
"Hai messo il pacco nella macchina come ti ho detto?"disse Dante.
"Si,è tutto a posto."disse l'altro.
"Bene,quando il tachimetro sfiorerà i 100,il Boss verrà ridotto in briciole."disse Dante.
Clark si avvicinò ai 2 mentre un terzo stava toccando degli attrezzi su un tavolinetto.
Il terzo era biondo,con capelli corti,camicia bianca,a mezze maniche,pantaloni neri e scarpe nere.
"La corsa è sospesa!"disse Clark "C'è una bomba nel motore,avete manomesso l'auto."
"Chi è che ti ha eletto commissario di gara?"disse Dante.
Quello alle sue spalle prese uno dei cilindri con la siringa davanti e Clark si sentì male,poi venne
colpito alla testa e svenne.
"Mettilo nel bagagliaio."disse Dante.
Poco dopo Dante raggiunse Pit andarono verso le auto.
L'auto di Dante era giallo oro.
"Dov'è Clark?"disse Pitt.
"Pensavo fosse qui."disse Dante.
Pitt si guardò intorno.
"Non perdiamo tempo,iniziamo la gara."disse Dante salendo in auto.
Nel bagagliaio dell'auto di Pitt c'era Clark.
"Pitt!"disse Clark "Pitt!"
"Buona fortuna."disse Dante e Pitt alzò il finestrino.
La ragazza di Dante prese il tessuto giallo dalla cintura,lo alzò e lo abbassò.
"VIA!"disse lei.
Le 2 auto andarono al massimo.
Clark era privo di coscienza nel bagagliaio.
Pitt premette il pulsante verde e l'auto andò velocissima,ma la sostanza verde terminò rapidamente.
Clark si svegliò e diede un pugno al retro dell'auto,sfondando il serbatoio.
L'auto di Dante finì sulla benzina e una delle ruote provocò un'esplosione che fece ribaltare l'auto
diverse volte.
La macchina di Pitt si fermò e lui scese,vedendo Dante morto nel mezzo.
Clark uscì dal porta bagagli.
"Oh mio Dio...credo sia morto."disse Pitt.
La sera seguente Lex era nella sua villa e si versava da bere.
Indossava una maglietta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
Alle sue spalle c'era la figura maschile con i capelli biondi,avente la placca d'oro sulle spalle e
sull'inizio del petto,da cui scendeva il mantello rosso che copriva anche le braccia.
L'essere cambiò aspetto diventando la donna di colore con le scaglie sulla fronte e l'abito bianco.
La figura si avvicinò alle spalle di Lex,ma la dottoressa Tang entrò nello studio.
Aveva i capelli sciolti,giacca bianca,camicia bianca,pantaloni bianchi e scarpe nere.
"Pensavo non facesse visite a domicilio."disse Lex.
"Grazie a lei l'università sta minacciando di revocare il mio incarico."disse Tang "Mi hanno
sospeso i finanziamenti."
"Beh suppongo che questa sia la conseguenza quando si conducono esperimenti con droghe illecite
senza disturbarsi a comunicarlo alla propria università."disse Lex.
"Lat brus u baj to dhur uluk."disse la figura di colore.
"È fortunata che non le siano state mosse accuse federali."disse Lex "Ma forse è solo questione di
tempo."
"Può dirmi esattamente che cosa vuole?"disse la donna.
"Voglio che faccia quello che le riesce meglio dottore."disse Lex "La biologa."
"E come dovrei farlo?"disse lei "Non mi lasceranno nemmeno entrare nell'edificio."
"Finanzierò io la sua ricerca dottore."disse Lex "Consideri i suoi soldi raddoppiati.
Avrà accesso a qualsiasi attrezzatura le servirà.
Se mi dirà da dove vengono le piastrine e a quale scopo le sta usando."
Adam era nel letto la notte seguente e si contorceva lamentandosi.
Era a petto nudo e indossava pantaloni grigi.
Sul suo petto c'erano delle chiazze chiare,con i bordi rossi,e dal suo occhio sinistro usciva sangue.
Adam si alzò e andò verso la zona cucina dove c'era un piano di legno,con il lavandino di metallo,e
si fece un'iniezione.
Oltre il piano c'era una scaffalatura di legno verde.
"Adam?"disse Lana bussando alla porta "Ci sei?"
"Vengo subito."disse lui.
"Adam?"disse Lana.
Lei indossava un giacchetto grigio,jeans blu e scarpe nere.
"Tutto a posto?"disse lei.
Lui aprì la porta ed era senza ne macchie ne sangue.
"Sto bene."disse lui.
"Ehm...Adam ho mantenuto la parola,ma credo che dovresti darmi una spiegazione."disse Lana.
"Senti Lana,è molto al di la della tua comprensione."disse Adam "Dimentica tutto quello che sai,è
per il tuo bene."
"No,Adam."disse lei scuotendo la testa "Questo non posso farlo.
Se vuoi vivere qui,sei costretto ad essere onesto con me."
"Vuoi la verità?"disse Adam avvicinandosi "Sarò molto onesto con te.
Tu racconta a qualcuno quello che hai scoperto e ti pentirai di avermi conosciuto."
Lei spalancò gli occhi e lui tornò dentro chiudendo la porta.
La stessa notte Clark scese le scale della casa.
"Clark."disse Lex che indossava il cappotto nero lungo.
"Ehi,Lex."disse Clark.
"Ehi."disse Lex "Mi chiedevo che ne fosse stato del tuo amico."
"Il latrato del cane era più minaccioso del morso."disse Clark.
"Ero certo che avresti risolto tutto."disse Lex "Sai,è successa una cosa molto strana ieri."
Lex camminò "Dopo aver parlato con te,la mia macchina è stata vista allontanarsi a grande
velocità."
"Qualcuno l'ha rubata?"disse Clark.
"Non esattamente."disse Lex che lo guardò "Quando sono tornato a casa era di nuovo parcheggiata
nel garage.
Avvolta come sempre nel suo telo."
"Che strano."disse Clark "L'hai riavuta indietro."
"Già."disse Lex "Le guardie pensano che sia stato un teppistello,ma...io non ne sono
convinto."
"Secondo te cosa è successo?"disse Lex.
"Non lo so."disse Lex "Ma so cosa vuol dire avere un amico in difficoltà Clark.
E so che si devono superare barriere morali per andar loro in aiuto.
Spesso può essere la prova di una vera amicizia.
Saluta i tuoi da parte mia."
Lex uscì.
Il giorno dopo Clark aprì la porta posteriore di casa,portando una valigia marrone.
Indossava un giacchetto blu,camicia chiara,pantaloni scuri e scarpe nere.
Marta era dietro di lui e dietro di lei c'era Jonathan.
Marta indossava una giacca marrone,maglietta rossa,pantaloni neri e scarpe nere,mentre Jonathan
indossava un giaccone blu,maglietta gialla,jeans blu e scarpe nere.
"Oh casa dolce casa,quanto è vero."disse Jonathan.
"Mettiti a letto."disse Clark chiudendo la porta.
"No,non mi va,ci sono stato abbastanza,il dottore ha detto di stare al riposo,ma non sono ancora un
invalido."disse Jonathan.
"Vado a preparare il pranzo,c'è il tacchino senza sale."disse Marta andando in cucina.
"Tacchino senza sale?"disse Jonathan.
"Jonathan..."disse lei.
"Bell'idea,tesoro."disse Jonathan sedendosi sul divano "Clark?
Siediti."
Clark si sedette sul divano.
"Senti figliolo,oltre alla mia salute c'è qualcos'altro che ti preoccupa."disse Jonathan "Di che cosa
si tratta?"
"Mentre eri in ospedale Pitt si è messo nei pasticci e io ho fatto delle cose di cui non
vado fiero."disse Clark.
"Tua madre e io ci fidiamo molto di te."disse Jonathan "Ti abbiamo insegnato la differenza tra
giusto e sbagliato.
E sono sicuro che te ne ricorderai quando io non sarò più qui.
Vedi,nel mondo le cose non saranno sempre bianche o nere,a volte bisogna sconfinare nel grigio e
fare quello che si ritiene più giusto."
"Che cosa vuoi dire?"disse Clark.
"Clark..."disse Jonathan sedendosi sul tavolinetto rettangolare davanti al divano "...sono andato a
parlare con Jor El.
È probabile che sia per questo che il mio cuore non ha retto,ma...vedi figliolo...sono andato in
quella caverna sapendo molto bene che avrei corso dei rischi.
E lo rifarei se pensassi che sei di nuovo nei guai."
"Papà,non ti metterò mai più in quella situazione,lo giuro."disse Clark.
"Clark."disse Jonathan "Non è questo il punto.
Tu sei diverso da tua madre e da me,dovrai prendere delle decisioni importanti per la tua vita e noi
non potremo fare niente per aiutarti.
Ma tutti e 2 sappiamo...che quando quel momento verrà...tu farai la scelta migliore,la cosa giusta."
Poco dopo Clark lanciò il pallone nel canestro esterno del fienile.
Pitt arrivò con la macchina blu e scese.
Indossava il giacchetto chiaro,maglietta blu,jeans blu e scarpe nere.
"Ciao."disse Pitt.
"Ciao."disse Clark.
"Clark senti...lo so che sei furioso con me e ti capisco...posso dire solo che mi dispiace."disse Pitt.
"Dispiace anche a me."disse Clark "Ho dovuto derubare un amico per aiutarne un altro.
E una persona è morta."
"Lo so."disse Pitt "Se ti avessi dato retta tutto questo non sarebbe successo.
Senti,mi hai confidato il tuo segreto perché ti fidi di me e a volte non è affatto facile,ma questo non
mi da il diritto di fare quello che ho fatto.
Voglio solo dire che...Clark te lo giuro,non accadrà una seconda volta.
Lo so di averti deluso,ma fino al giorno in cui vivrò,non ti invidierò mai più per i tuoi poteri.
Ti va di fare qualche tiro?"
"Stavo rientrando a casa."disse Clark.
"Oh andiamo!..."disse Pitt prendendogli la palla "Arriviamo a 21,in 2 giri.
3 tentativi in tutto.
Niente poteri."
Pitt gli diede la palla.
"Non oggi Pitt."disse Clark che andò via lasciando la palla,mentre Pitt tornava alla macchina.
