SMALLVILLE:RICORDI PERDUTI

Notte.

Lex Luthor era accovacciato su un terrazzo,dietro le finestre dello studio,mentre il cielo veniva

scosso da dei forti lampi.

Dietro di lui c'era un muretto di pietra.

La massa di energia arancione e rossa prese la forma della donna di colore,con le scaglie sulla

testa,indossante la mantella sulle spalle,la corazza sul seno e sugli avambracci e il gonnellino d'oro.

FLASHBACK

Notte.

Un temporale si stava abbattendo su un edificio rettangolare di pietra,alto 3 piani,avente una torretta

esagonale,con la parte superiore dotata di un muretto composto da blocchi di pietra

rettangolari,posizionata a destra.

Al centro della parte superiore della torre c'era una punta triangolare,con una luce circolare in

cima.

Le finestre dell'edificio,che avevano delle tende dietro i vetri,erano divise in 3 parti da delle

spranghe verticali blu e c'era anche una spranga orizzontale posta sulla parte superiore.

Dalla zona a sinistra del palazzo,all'altezza del piano terra,partiva una lunga tettoia triangolare,di

colore nero,che copriva un vialetto diretto verso l'esterno e aveva delle arcate sulla parte interna.

La parte frontale della tettoia aveva una placca grigia rettangolare,con una punta al centro della base

maggiore superiore,dove c'era scritto"Excelsior Accademy".

All'interno dell'edificio c'era un'aula vuota,dove erano presenti 3 file di banchi di legno,una

cattedra,con sopra una lampada accesa,posta davanti a una lunga lavagna nera,con scritte bianche

sulla superficie,e le pareti erano piene di cartelloni,posizionati sulla parte superiore delle mura.

I muri laterali avevano altre lavagne.

2 uomini,di cui 1 era Lionel Luthor,entrarono nell'aula,che veniva illuminata dalla luce proveniente

dall'esterno.

L'uomo a destra aveva gli occhiali,i capelli neri,con la riga a sinistra,giacca grigia,cravatta

nera,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere,mentre Lionel aveva i capelli a mezzo collo,con

riga a sinistra,baffi e barba appena accennati,indossava un lungo cappotto nero,giacca

marrone,cravatta nera,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

L'uomo con la giacca grigia aveva una torcia nella mano destra.

"Dov'è?"disse Lionel.

"La fuori."disse l'altro"Se qualcuno si avvicina diventa isterico.

Dice che deve proteggere suo fratello,Julian."

"Grazie."disse Lionel che prese la torcia"Ci penso io."

"Ah...signor Luthor..."disse l'altro uomo.

"È mio figlio."disse Lionel guardandolo e l'altro rimase in silenzio,dopo di che andò via.

Luthor accese la torcia e si avvicinò alla finestra,vedendo Lex accovacciato vicino al bordo della

torre.

Il bambino aveva la testa calva,indossava una camicia blu,pantaloni blu,scarpe nere e nelle mani

stringeva un panno grigio.

"Ninna nanna,ninna oh."disse Lex"Questo bambino a chi lo do?

Lo darò alla Befana,che lo tiene una settimana..."

Lionel salì su una sedia e aprì una finestra.

"...lo darò all'uomo nero,che lo tiene un mese intero..."disse Lex.

"Lex?"disse Lionel.

"Ninna nanna,ninna oh."disse Lex mentre Lionel usciva dalla finestra"Questo bimbo a chi lo do?"

"Lex?"disse Lionel.

"Lo darò all'uomo nero..."disse Lex.

"Se stai cercando di farti espellere sappi che questo non funzionerà."disse Lionel e Lex lo guardò.

"Shhhh..."disse Lex"Sveglierai il piccolo."

"Lex,Julian non c'è più."disse Lionel.

"E invece è qui."disse Lex guardando l'oggetto che aveva tra le braccia"Ho trovato Julian che

piangeva nella mia stanza...mi hanno fatto un dono."

Il bambino strinse il panno a se"Ho promesso alle 3 che ce lo hanno portato che nessuno gli avrebbe

più fatto del male."

"Julian è morto Lex."disse Lionel"E noi sappiamo perché!

Devi cercare di fartene una ragione!

Vieni..."

"Buttati."sussurrò una voce femminile.

"NO!"urlò Lex che si alzò e passò nello spazio tra i blocchi rettangolari,arrivando sul bordo della

torre"LASCIACI IN PACE!"

"NO LEX!"urlò Lionel"MA COSA FAI?"

"VATTENE!"urlò Lex.

"LEX!"urlò Lionel"ALLONTANATI SUBITO DA LI!"

"DEVI STARE LONTANO DA NOI!"disse Lex.

"SMETTILA ADESSO,LEX!"disse Lionel"SCENDI SUBITO!"

"Salta…"sussurrò una voce femminile"O te lo porteranno via..."

"Salta."disse una seconda voce femminile.

"SALTA!"urlò una terza voce femminile.

Lex iniziò a singhiozzare"Julian ha bisogno di me!.."

"NO LEX!"disse Lionel correndo e afferrando il figlio,che si era voltato verso l'esterno.

Lex perse il panno,che cadde di sotto"JULIAAAAAAAANN!

JULIAAAAAAAAAANN!

JULIAAAAAAAAAANN!"

"HAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!"dissero le 3 voci.

"JULIAAAAAAAANN!"urlò Lex che iniziò a dimenarsi.

"LEX!"urlò Lionel.

FINE FLASHBACK

Lex era salito sopra il muretto di pietra e urlava a squarcia gola"JULIAAAAAAANN!

JULIAAAANN!

JULIAAAANN!

JULIAAAAANN!"

"LEX!"urlò Lana che arrivò sul posto e gli afferrò l'avambraccio destro,con la mano destra,e il

fianco destro della camicia,con la mano sinistra.

"JULIAAAAANN!"urlò Lex che cadde all'indietro,finendo a terra"JULIAAAAANN!"

Lana lo aiutò a mettersi seduto"Lex,che sta succedendo?"

"Dove mi trovo?"disse Lex guardandosi intorno con un'aria sperduta.

Il giorno dopo Clark era a spalare fieno dentro il fienile,mediante un forcone.

Indossava una maglietta bianca,a mezze maniche,jeans blu e scarpe nere.

Lana lo raggiunse poco dopo.

Indossava un giacchetto rosa,maglietta bianca,jeans blu e scarpe nere.

"Scusa se ti disturbo...so che sei molto impegnato alla fattoria."disse Lana.

"Ah..."disse Clark che mise la punta del forcone a terra e poggiò le mani sulla parte alta del manico

dell'oggetto"...già mio padre è andato a Metropolis per altri esami.

Quindi sto facendo il doppio lavoro."

"Pensavo che stesse meglio."disse Lana.

"È così."disse Clark"Ma quando il cuore subisce un trauma del genere le cicatrici non spariscono

per magia."

"No..."disse Lana"No,direi di no."

"Comunque sono certo che non sei venuta qui per vedermi...all'opera come stalliere."disse Clark

che fece qualche passo verso la parte centrale del fienile.

"C'è qualcosa che non va in Lex."disse Lana che lo seguì e Clark la guardò per un momento,poi

andò vicino a una colonna rettangolare e controllò un gancio,a cui era appesa una catena"Sono

passata per lasciargli il libro paga del Taloon e...l'ho trovato sul terrazzo che urlava...il nome di un

certo Julian..."

Clark posò il forcone lentamente.

"Di che si tratta,Clark?"disse Lana facendo un passo avanti.

Clark si voltò verso di lei"Julian era il nome del fratellino di Lex.

Morì nel sonno quando Lex era piccolo.

Ti ha dato qualche spiegazione?"

"No..."disse Lana"Era come se avesse avuto un incubo."

"Tempo fa Lex ha avuto un esaurimento."disse Clark"L'ho trovato che cantava una ninna nanna a

una coperta,pensando che fosse Julian."

"Magari ha avuto una ricaduta."disse Lana.

"Qualunque cosa sia è meglio se ne stai alla larga per un po'."disse Clark.

"Clark,Lex è mio amico."disse Lana.

"L'ultima volta che è uscito di senno sei stata travolta da un cavallo."disse Clark.

"Non voleva farmi del male."disse Lana scuotendo la testa.

"Ma l'ha fatto."disse Clark"E non permetterò che succeda un'altra volta.

Gli parlerò."

Lex era nel suo studio e parlava al telefono.

Indossava una camicia rosso scuro,pantaloni neri e scarpe nere.

"Digli che sto arrivando e di cancellare gli impegni che ha per il pomeriggio."disse Lex.

Clark entrò dalla porta laterale dello studio e Lex lo vide,dopo aver finito la telefonata.

Indossava un giaccone blu,camicia rossa,con linee verticali e orizzontali,jeans blu e scarpe nere.

Lex sorrise e camminò per la stanza"Lana deve averti detto della mia avventura notturna,non è

vero?"

Luthor prese un lungo cappotto nero da una delle poltrone"Devo averla spaventata parecchio se è

corsa subito da te."

Clark si avvicinò"Stai bene?"

Lex si mise il cappotto e sorrise"He!..."

Luthor si voltò verso di lui"Beh,non sono impazzito,se è questo che vuoi sapere.

Mi sono concesso un po' di sonnambulismo,tutto qui."

"Lex,eri su un cornicione e urlavi il nome di Julianm,avresti potuto ucciderti."disse Clark

avvicinandosi.

Lex sorrise"Ti ricordi quando ti ho trovato addormentato in mezzo alla stradale?

Non ho messo in dubbio la tua salute mentale."

Lex andò verso l'uscita.

"Però...non avevo passato 7 settimane in un istituto."disse Clark.

Lex si fermò vicino alla porta laterale,sorrise e lo guardò"I dottori dicono che sono guarito,ma la

cartella clinica non è abbastanza per Clark Kent.

Posso badare a me stesso."

Lex andò via.

La notte seguente la macchina di Lex si fermò davanti all'edificio della Summerholt,poi lui scese e

si diresse verso l'entrata,aprì le porte di vetro e proseguì.

Clark corse a super velocità e si fermò davanti al palazzo.

Poco dopo Luthor era dentro una stanza buia,che aveva una luce bianca sul soffitto,e alla sua

sinistra c'era Garner.

L'uomo indossava una giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.

Le pareti della stanza erano grige,con delle linee nere e orizzontali incavate su di esse,la porta

d'ingresso,posta alla loro destra,era giallo ocra,dietro i 2 c'era un tavolo circolare,con un

piccolo vaso di vetro tondo contenente dei fiori,e davanti a loro,sul muro,era presente 1

schermo,dai contorni verdi,che mostrava l'interno del cranio di Lex,sia dalla parte laterale

sinistra,sia dalla zona superiore.

La parete intorno al video era blu,con 2 linee rettangolari marroni messe in verticale ai lati

dell'oggetto,e alla destra di quest'ultimo c'era una lampada,messa all'interno di un contenitore

chiaro,semi trasparente,poggiato su 4 sottili aste di metallo,di cui 2 erano da una parte e 2

dall'altra,messe in verticale.

"Gli incubi stanno diventando sempre più frequenti."disse Lex.

"Non sono incubi,Lex."disse l'uomo"Ricordi involontari,li chiamano così."

"Senta,dottor Garner,comunque lei li chiami stanno influenzando la mia vita da sveglio."disse Lex.

Garner si alzò e toccò lo schermo con una penna,che era tenuta nella mano destra"L'elettroshock

ha atrofizzato questa parte.

Questi ricordi sono l'equivalente di una contrazione muscolare."

L'uomo guardò Lex"Dimostrano che la terapia sta funzionando."

"Dottore."disse Lex avvicinandosi"Non sono venuto qui per rivivere traumi infantili che ho

rimosso."

"Possiamo smettere quando vuoi se sei preoccupato."disse Garner che si appoggiò sul tavolo"La

scelta è soltanto tua."

In un'altra zona dell'edificio c'era un'enorme stanza,che era molto lunga,dal pavimento marrone

chiaro,con una grata metallica centrale che la percorreva dall'inizio alla fine.

Ai lati c'erano dei tubi cilindrici messi in verticale,con una luce cilindrica,di colore giallo ocra,su

ciascuno di essi,poggianti su una lunga spranga orizzontale,avente delle travi rettangolari oblique

che,da quest'ultima,andavano verso le tubature.

Da alcuni dei tubi partivano anche delle sottili travi orizzontali,connesse a degli schermi blu con i

contorni grigi,e dalla parte alta di ognuno di essi partiva un'altra trave identica,connessa a un'altra

luce cilindrica gialla,messa in obliquo.

La parete a destra era verde,con una grossa linea orizzontale bianca,mentre la parete a sinistra era

simile a una saracinesca verde.

La parte superiore delle mura era obliqua verso l'interno e si connetteva al soffitto nero,su cui

c'erano altre luci cilindriche,di colore giallo ocra,messe in orizzontale.

Sul soffitto c'erano anche 2 travi di metallo,orizzontali e parallele,a cui si connettevano le tubature.

La parete in fondo alla stanza era chiara,con una zona centrale e rettangolare grigia,su cui erano

poste 3 luci orizzontali cilindriche,di colore azzurro.

Sopra la grata che percorreva la parte centrale della stanza c'era un lettino rettangolare di

metallo,posto su 2 gambe cilindriche,e poco oltre era presente un'enorme vasca rettangolare di

vetro,piena di liquido verde,con delle colonne di metallo rettangolari poste sugli spigoli,aventi la

parte superiore obliqua verso l'interno e dotate di un piccolo schermo rosso,poco prima della zona

obliqua.

Le colonne avevano una luce circolare su ciascuna di esse,posta sulla parte interna della zona che

era obliqua verso la vasca.

Al di sopra dell'oggetto pieno di liquido verde c'era un lettino metallico rettangolare,dotato di

diversi buchi sulla parte inferiore,che aveva un'estremità obliqua verso l'interno,con la cima piatta.

Luthor,che era disteso sull'oggetto,indossava solo dei pantaloni di gomma nera,lunghi fino alle

ginocchia,e aveva la testa poggiata su una placca triangolare,dai cui spigoli laterali partivano 2

cilindri di metallo verticali,che poi andavano in obliquo verso la sua testa e dalla cima

proiettavano una luce azzurra sulla sua fronte.

Garner,che indossava un camice bianco,si trovava poco oltre l'enorme vasca,su una pedana

metallica,di forma circolare,che aveva la parte frontale circondata da una placca cilindrica e

verticale,avente la zona superiore,su cui erano i comandi,più piccola del resto.

L'uomo cliccò un tasto e il lettino venne calato dall'alto,mediante dei fili di metallo,poi tutti gli

scienziati presenti nella stanza,che indossavano il camice bianco,si avvicinarono all'oggetto,mentre

le luci gialle si spegnevano.

Sul soffitto c'erano 3 luci bianche circolari,di cui quella al centro era la più grande,che si accesero

poco dopo.

"Inizio scannerizzazione."disse Garner premendo altri tasti"In sequenza.

Siamo pronti."

Lex si trovò a galleggiare sul liquido.

"Rilassati Lex."disse Garner"Chiudi gli occhi e apri la porta della tua mente."

Lex chiuse gli occhi.

"Pensa a tuo padre."disse Garner"Riportaci dove siamo rimasti l'ultima volta."

Lex aprì gli occhi e cominciò a ricordare.

FLASHBACK

Luthor vide se stesso da bambino,seduto a un tavolo molto lungo e pieno di cose da mangiare,sia

salate che dolci,con varie bibite e bicchieri di plastica,posti vicino ai bordi.

Il mobile era coperto da una tovaglia di colore verde smeraldo,con macchie blu e linee nere.

Ai lati del tavolo c'erano delle sedie di legno nero,con lo schienale composto da 2 aste verticali e

una orizzontale in cima,con la parte centrale superiore curva verso l'alto,più una zona centrale

irregolare e verticale.

Luthor stava piangendo e indossava una giacca nera,camicia bianca,cravatta viola,pantaloni neri e

scarpe nere.

L'ambiente intorno a lui era nero.

VOCE NARRANTE DI GARNER

"Dove sei adesso?"

VOCE NARRANTE DI LEX

"Alla festa per i miei 12 anni."

Dietro il bambino apparve una parete bianca,con 6 finestre rettangolari,divise in 2 file da 3,aventi le

vetrate composte da rettangoli con i bordi neri.

Il muro dove si trovavano le 6 vetrate era incurvato nella parete,aveva una linea nera,orizzontale e

curva,al centro e ai lati c'erano 2 tende rosse.

Davanti alla parete c'era un divano chiaro,di forma rettangolare,con sopra vari cuscini,di cui alcuni

erano circolari e chiari,con delle piante disegnate sopra,mentre altri erano rossi e rettangolari.

Ai lati dell'oggetto c'era una piccola colonna cilindrica,color oro,con sopra un vaso pieno di

fiori viola,circondati da foglie.

La parte bassa del vaso era circolare e piatta,poi formava un imbuto verticale,con delle incavature

verticali su di esso,dopo di che aveva una parte ovale,con le stesse incavature verticali,dotata di

una linea circolare sulla parte alta.

Ai lati del divano c'erano 2 colonne cilindriche,con delle incavature verticali,e davanti a esse c'era

un'arcata,fatta da 3 file di palloncini,intrecciate tra loro,di colore blu,viola e verde.

Alla destra del tavolo c'era una porta aperta,con la parte centrale composta da una vetrata,divisa da

delle travi verticali e orizzontali in 4 file,composte da 3 rettangoli ciascuna,la parete a destra era

bianca,mentre quella a sinistra era marrone,con linee verticali bianche,a distanze regolari le une

dalle altre,e aveva qualche quadro appeso.

"Lex?"disse Lionel che entrò nella stanza.

Aveva i capelli corti,con la riga a sinistra,baffi e barba corta,indossava un lungo cappotto

nero,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.

Lionel si guardò intorno e vide che il tavolo era vuoto,poi guardò il figlio che piangeva"Mi spiace

figliolo che i tuoi amici non ce l'abbiano fatta a vedere la bellissima festa che tua madre...ha

organizzato per te.

Il suo gusto per le organizzazioni è raffinato quanto quello per l'abbigliamento del passato."

"Lo sapevo che non sarebbe venuto nessuno..."disse Lex che era in lacrime"Perché mi odiano

tutti!"

"Non è vero."disse Lionel.

Lex si alzò,andò verso sinistra e passò sotto un'arcata,che aveva ai lati 2 colonne cilindriche

bianche,con linee blu e viola dipinte sopra,poggianti su delle basi rettangolari.

Poco prima di queste ultime c'era una piccola colonnina nera,con la parte superiore più larga del

resto,avente un vaso di vetro,contenente una pianta,poggiato su di essa,mentre poco dopo le colonne

più grandi era presente,da entrambe le parti,un tavolinetto circolare di legno,poggiato su 4 sottili

gambe verticali,che a loro volta poggiavano su una base quadrata.

Sopra questi mobili c'era un candelabro di metallo dorato,che al posto delle 4 candele sulla cima

aveva delle lampade,coperte da una placca a imbuto marrone con la parte superiore piatta.

Oltre l'arcata,che aveva anch'essa le tende laterali,c'era un piano bianco,nella parte bassa,pieno di

pacchi regalo,di colore verde,blu e viola,avente dietro una parete con 6 finestre,divise in 2 file.

Lex si sedette sulla zona sinistra del piano,mettendo il piede sinistro su di esso e toccandosi il

polpaccio con le mani.

Lionel si tolse il cappotto e si avvicinò"Lex?

Sono gelosi,Lex.

Tu sei un Luthor."

Lex continuò a piangere.

"E sei...sei...una persona speciale e questo per i tuoi amici sarà sempre difficile da accettare e

io..."disse Lionel guardandosi intorno,dopo di che guardò il figlio e prese un pacco regalo

argentato,con fiocco viola,porgendoglielo"Lex...tieni."

Lex guardò l'oggetto.

"Tua madre voleva dartelo di persona,ma...sta riposando."disse Lionel"Quindi..."

"Sta bene?"disse Lex"Sembrava così triste."

"No,no,è solo stanca."disse Lionel che si sedette vicino al figlio e gli mise la mano sinistra sulla

schiena"Per lei è stata una gravidanza molto difficile,ma...una volta nato il bambino sono sicuro che

sarà felice come lo siamo noi.

Tieni."

Lionel diede a Lex il pacco regalo,che venne aperto mentre l'uomo rideva,e il bambino estrasse da

esso il contenitore di piombo che aveva dato a Clark.

"È solo un cofanetto?"disse Lex.

"No."disse Lionel"È molto più di un vecchio cofanetto,questo è 1 scrigno che fu forgiato con un

pezzo dell'armatura di San Giorgio."

"Quello che uccise il drago?"disse Lex.

"Esatto."disse Lionel"Secondo la leggenda San Giorgio stava...affrontando un drago

particolarmente feroce.

La battaglia tra loro andava avanti da giorni e...San Giorgio stava perdendo le forze...e la fede.

Allora prese un pezzo dell'armatura rotta..."

Lionel indicò l'oggetto con la mano sinistra"...e lo usò per fabbricare questo scrigno.

Ci mise dentro tutti quanti i suoi dubbi e le sue paure.

E poi tornò di nuovo ad affrontare il drago."

"Senza armatura?"disse Lex.

"Si."disse Lionel"Ma quando il drago vide che San Giorgio stava tornando indietro per

affrontarlo...esitò...e indietreggiò e in quel preciso istante San Giorgio affondò la spada dritta nel

cuore del drago.

E lo uccise."

Lex sorrise.

"Perciò quando sono crudeli con te...prendi le tue paure e i tuoi dubbi...e..."disse Lionel che aprì

l'oggetto con la mano destra,poi indicò l'interno con la mano sinistra"...mettili qui.

In questo scrigno."

Lionel chiuse l'oggetto"E chiudilo a chiave."

Lex annuì.

"E scoprirai allora...che sei più forte di quanto pensi."disse Lionel che gli fece una carezza.

Lex aprì lo scrigno di nuovo.

FINE FLASHBACK

Lex aprì gli occhi nuovamente e le luci della stanza vennero riaccese.

"Basta così."disse Garner"La seduta è andata bene,Lex.

Stiamo facendo progressi."

Il lettino venne tirato fuori dal liquido verde.

Clark era in strada e stava osservando la scena,con 1 sguardo sconvolto,mediante la vista a raggi

x"Oh...mio...Dio..."

Poco dopo Lex uscì dalla struttura e andò verso l'auto.

"Lex?"disse Clark"Che stai facendo con il dottor Garner?"

"Credevo di averti detto di starne fuori."disse Lex.

"Lo sai cosa ha fatto a Molly."disse Clark che girò intorno all'auto e gli si avvicinò"E ad altri.

È un uomo pericoloso!"

"Non credo di doverti spiegazioni,Clark."disse Lex.

"Invece si,Lex."disse Clark"Non capisco perché il mio migliore amico continua a mentirmi."

"E se avessi perso 7 settimane della tua vita?"disse Lex.

"Allora si tratta di questo?"disse Clark.

"Clark...se potessi trovare le risposte alle domande che mi stanno tormentando..."disse Lex.

"Si,ma il dottor Garner non conosce limiti."disse Clark"Se rimani coinvolto nella sua ricerca

potresti morire."

"Non mi importa."disse Lex"Riuscirò a ricordare tutto.

E se dovessi morire ne sarà valsa la pena."

Lex salì in auto e andò via.

La notte seguente Clark si recò nell'ufficio di Lionel Luthor,che era seduto alla scrivania e

indossava una giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.

"Ricevere la tua telefonata mi ha...sorpreso."disse Lionel guardando Clark"Non riuscivo a

immaginare il motivo per cui volessi vedermi."

"Lex...si sta sottoponendo a una procedura sperimentale al Summerholt Institute."disse Clark e

Lionel restò a bocca aperta"Sta cercando di recuperare i ricordi."

Lionel abbassò la testa,completamente sconcertato.

"Signor Luthor,lei è l'unico che ha il potere di far chiudere il Summerholt."disse Clark facendo un

passo in avanti.

"Oh...beh...hai un'idea del tutto particolare nella mia abilità negli affari..."disse Lionel sorridendo e

alzandosi"Non capisco perché pensi che dovrei comportarmi come un criminale."

"Perché lei non vuole che Lex ricordi ciò che ha dimenticato."disse Clark.

Lionel abbassò la testa per qualche secondo,poi parlò"La salute mentale di Lex mi sta molto a cuore

Clark,ma credimi...impedirgli di recuperare quei ricordi non è in cima alla lista delle mie priorità."

Lionel andò verso il tavolino rettangolare a sinistra.

"Neanche se dovesse scoprire la verità sulla morte dei suoi nonni?"disse Clark.

Lionel lo guardò"Sai Clark...ho sempre pensato che la vita nella fattoria dei tuoi ti avesse

indebolito,ma...ho sottovalutato evidentemente il tuo lato oscuro."

"Sto solo cercando di salvare un amico."disse Clark avvicinandosi di poco.

"No,Clark,non è vero."disse Lionel"Tu sei venuto qui con l'intenzione di minacciarmi,fingendo di

essere tanto preoccupato per Lex...ma sei tu che non vuoi che lui recuperi la memoria."

"No,non è vero."disse Clark.

Lionel prese un telecomando e accese un televisore,posto su una colonna rettangolare a destra,che

mostrò il video dove lui incontrava Lex in manicomio.

"Conosco il tuo segreto,Clark."disse Lex nella registrazione,poi il filmato venne riprodotto diverse

volte.

"Vuoi che Lex smetta di sottoporsi a questa pericolosa terapia?"disse Lionel"Ti consiglio di

cominciare a dire la verità allora."

Il giorno dopo Lionel entrò nello studio della villa di Lex.

Indossava un lungo cappotto nero,giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe

nere.

"Che cosa ti porta a Smallville,papà?"disse Lex che era al piano superiore,con gli avambracci

poggiati sulla ringhiera di legno,e aveva un bicchiere tra le mani"Cerchi altre prove dell'esistenza di

piccoli omini verdi?"

Indossava una camicia grigia,pantaloni neri e scarpe nere.

Lionel rise e guardò l'orologio,sul polso sinistro,per qualche secondo"Sono venuto a sapere di

un'altra delle tue attività extra scolastiche,figliolo."

Lex scese le scale,mentre la massa di energia prendeva le fattezze della donna di colore,con le

scaglie sulla fronte,che ora indossava l'abito nero,con le aperture sui fianchi.

"Un'altra delle tue gite al Summerholt Institute."disse Lionel.

"Chi te l'ha detto?"disse Lex.

"Ta."disse la figura femminile.

"Il tuo buon amico Clark."disse Lionel.

"Immaginavo."disse Lex andando a prendersi da bere"Il Summerholt…è un istituto molto

prestigioso."

"CO!..."disse Lionel che si piegò leggermente in avanti e per poco non rise,poi guardò il figlio e si

avvicinò"Un istituto prestigioso...questo dottor Garner lavora ai margini estremi della scienza

universalmente riconosciuta."

Lex si versò da bere"Dovresti sentirti a tuo agio."

Luthor bevve.

"Lex...la tua mente è ancora molto,molto fragile."disse Lionel"Perché devi rischiare di

compromettere la tua salute mentale per un paio di ricordi perduti?"

"Che c'è papà?"disse Lex camminando e mettendogli la mano destra sulla spalla"Hai...hai paura di

quello che potrei ricordare?

Perché fin'ora...è stato molto illuminante."

Lex bevve di nuovo e Lionel gli si mise davanti.

"Lex?"disse Lionel"È una follia continuare questa terapia,potrebbe...SOLAMENTE

PROVOCARTI UN ALTRO CROLLO PSICOLOGICO!"

"È ridico..."disse Lex che iniziò a barcollare,poi si trovò in un ambiente del tutto nero.

"Lex?"disse una voce femminile.

"Lex."disse una seconda voce femminile.

"Leeexxx..."disse una terza voce femminile.

Lui fece cadere il bicchiere.

FLASHBACK

Nell'infinito nero apparve una zona circolare che mostrò un pavimento di legno,su cui cadde una

tazzina di porcellana,che si frantumò,poi una donna si chinò e raccolse i pezzi.

Aveva i capelli lunghi,con la riga in mezzo,indossava una giacchetta i colore blu spento,maglietta

celeste,gonna nera e scarpe nere.

Dietro di lei,a sinistra,c'era un tavolinetto di legno,con la base circolare,dal cui centro,nella parte

inferiore,partiva una colonna di legno,che aveva un primo ovale piatto alla base,un secondo ovale

allungato a metà,più grande del primo,e un terzo ovale sottile,grande come il primo,in alto,posto

poco sotto il piano circolare dell'oggetto,al cui centro c'era un vaso allungato,di vetro,contenente un

cespuglio di fiori e foglie.

Alla destra del tavolino c'era una colonna cilindrica di legno,con la parte superiore piatta,avente una

statua di bronzo sopra,rappresentante una dea greca.

Dietro il tavolino c'era un divano senza schienale,con la parte per sedersi chiara e le gambe nere,di

forma rettangolare,che aveva le estremità dirette verso avanti,e dietro di esso c'era una grande

finestra,che comprendeva tutta l'incavatura rettangolare formata dalla parete in quel punto,divisa a

metà da una trave orizzontale e avente le vetrate,coperte da delle tende bianche,divise in rettangoli.

Ai lati della finestra c'erano delle tende chiare e alla destra di quest'ultima c'era una poltrona verde

scuro,poggiata davanti a una pareste scura,avente dei candelabri sulla parte alta,con le lampade in

cima.

Accanto alla poltrona c'era un divano grigio e sopra di esso c'era un quadro,la parete dietro

l'oggetto aveva la parte inferiore fatta di legno,con incavature rettangolari,mentre la parte superiore

era grigia,con fiori scuri dipinti sopra,e alla destra del mobile c'era un tavolinetto circolare,avente

una lampada,dotata di una plafoniera a cupola di vari colori,posta sopra.

Davanti alla parete opposta alla finestra c'era una grande libreria di legno.

Poco distante dalla donna a terra,ce n'era un'altra,con capelli neri e lunghi,aventi la riga a

sinistra,indossante una maglietta nera,gonna nera,calze chiare e scarpe nere,che teneva in braccio un

neonato avvolto in tessuti celesti.

Alle spalle della ragazza c'era un manichino chiaro,che aveva sulla testa un cappello nero a tesa

larga,avente una fascia nera sulla parte centrale,con il bordo sinistro curvo verso l'alto,mentre

quello destro aveva la parte frontale leggermente curva verso il basso e poi andava in orizzontale

nella zona più esterna.

Sul collo del manichino c'era una collana bianca,composta da 3 circonferenze di filo,di cui le 2

superiori erano unite tra di loro da delle sottili placche verticali,con delle perle ovali bianche

attaccate a ciascuna,di cui quelle sulla terza circonferenza erano le più grandi.

Al centro della collana,sul terzo cerchio di perle,c'era un oggetto formato da 2 piccole spade

d'argento,aventi la punta verso il basso,messe ad"X"dietro una croce coperta quasi del tutto da dei

petali di metallo,appartenenti a un fiore posto al centro di essa.

Il manichino indossava un vestito bianco,lungo fino a terra,con una scollatura verticale ai lati e

terminante in modo orizzontale all'inizio del seno.

La parte sinistra del petto,vicino alla spalla,aveva una spilla composta da 3 rose nere,con delle

foglie scure intorno,messe una vicino all'altra,le maniche lunghe erano molto aderenti alle braccia e

le mani erano coperte da dei guanti neri.

La parte frontale del vestito,sulla zona centrale della pancia,aveva una fascia bianca che legava

l'abito,poco sotto il seno,facendo si che aderisse al corpo sui fianchi e sulla schiena,al cui centro

di quest'ultima c'era un'apertura verticale chiusa da dei bottoni.

La parte alta della schiena,fino alle scapole,era coperta da un tessuto bianco,aderente al vestito,che

aveva un'apertura triangolare al centro,avente la punta verso l'alto,con un secondo tessuto

all'interno.

Lex,che in quel momento era un bambino,si trovava dietro una porta socchiusa e osservava la scena.

Lionel arrivò nella stanza e mise le mani sui fianchi.

Indossava una maglietta nera,pantaloni neri e scarpe nere.

"Per favore,puoi prendere qualcosa per pulire qui,Mary?"disse lei.

"Subito,signor Luthor."disse la ragazza che teneva il bambino,mentre l'altra si alzava.

"No,prendo io Julian."disse lui e la donna gli passò il bambino"Ah si...guarda che occhi.

Guarda come ti fissa.

Cara,sembra un principe."

"Non voglio prenderlo in braccio."disse la donna che pianse e si voltò di spalle.

"Non è naturale che una madre non voglia stabilire un legame con suo figlio,per favore."disse

Lionel.

Lui provò a mettersi davanti a lei,ma la donna si voltò ancora,dandogli le spalle e andando verso la

finestra.

"Non ti lascerò ferire psicologicamente i miei figli,Lilian,ti avverto."disse Lionel avvicinandosi alla

donna e parlandole vicino all'orecchio.

"A questo stai pensando tu,Lionel."disse lei guardandolo.

"No."disse Lionel"Non sai quello che dici."

"Ti avevo detto che non volevo più figli..."disse lei piangendo,mentre lui le accarezzava il viso con

l'indice sinistro"Mi accorgo di come tratti Alexander.

Stai distruggendo il suo spirito poco a poco."

"Tu lo hai reso debole."disse Lionel.

"Finirai per mettere i ragazzi l'uno contro l'altro."disse lei.

"Ah…"disse Lionel.

"Non ti permetterò di trasformarli in 2 mostri."disse lei.

"Shhhh..."disse lui.

"Voglio il divorzio,Lionel."disse la donna.

"Lilian..."disse Lionel e lei gli diede le spalle"Queste tue minacce...queste tue continue minacce

non le tollero più!

Ho permesso a Lex di tornare a casa per te,ora ci devi provare!"

Lui le mise il bambino davanti"Devi provarci.

Lilian,provaci."

Lei prese in braccio il bambino.

"Provaci."disse Lionel"Ti prego.

Ecco."

Il bambino iniziò a piangere.

"Noi 4 insieme saremo una vera famiglia."disse Lionel"Dirò a Mary di prendersi la serata libera.

Hai bisogno di passare un po' di tempo...con Julian."

Lionel si guardò intorno e vide che la porta di legno,con incavature rettangolari,posta sul lato

sinistro della stanza era leggermente aperta"Lex?"

Il bambino chiuse la porta e il padre andò a riaprirla,spaventandolo.

Lex indossava un panciotto nero,camicia celeste,pantaloni chiari e scarpe nere.

Il corridoio dove si trovava aveva il pavimento di legno,le pareti avevano la parte bassa verde,con

delle incavature rettangolari sui muri,mentre la zona superiore era bianca,con delle figure

geometriche rosse e irregolari dipinte,insieme a delle linee informi.

Sul muro alla sinistra di Lex c'era un caminetto,con sopra un ripiano avente delle foto poggiate su

di esso,e oltre c'era un'armatura,posta vicino a una parete perpendicolare.

"Ma cosa..."disse Lionel che provò a mettergli la mano sinistra sulle spalle,ma Luthor corse verso

la madre e si fermò,poi guardò il padre e lui gli mise le mani sulle spalle"Lex,che stavi facendo?"

FINE FLASHBACK

"Papà,è stato un incidente..."disse Lex disperato.

"Lex?"disse Lionel"Di cosa stai...parlando?"

Lex iniziò a vedere i colori giallo e celeste scorrere per la stanza.

"Non disperarti."disse una voce femminile"Sarebbe stato meglio se non fosse mai nato.

Guarda quanto è calmo ora.

Sarebbe adatto per un dipinto."

"Una morte veramente fastidiosa."disse la seconda voce femminile"Bene."

"Fantastico!"disse la terza voce femminile.

FLASHBACK

Notte.

Lex,che era un bambino,si trovava dentro la stanza del fratello,con gli avambracci poggiati sulla

culla.

Indossava una vestaglia grigia,maglietta blu e pantaloni blu.

La culla era rettangolare e bianca,con i lati composti da delle sbarre verticali di legno chiaro,aventi

dietro del tessuto bianco,ed era dotata di 2 spalliere aventi una placca bianca superiore,curva verso

l'alto nella zona centrale e orizzontale alle estremità,posta sopra tante piccole travi di legno bianche

e verticali.

Dalla parte a sinistra della culla usciva fuori una placca cilindrica bianca,che andava verso

l'alto,curvandosi verso l'interno dell'oggetto sulla parte superiore,a cui era connessa una sfera

bianca,collegata a sua volta a 6 placche allungate dello stesso colore,unite,mediante un piccolo e

corto filo,a delle stelline bianche.

Alla destra della culla c'era una piccola scaffalatura di metallo,avente la parte superiore composta

da 2 travi curve,messe ad"x",e sull'ultimo ripiano di questo oggetto era posto un rettangolo di

vetro verde,avente dei petali gialli e rosa dipinti sulla superficie,con i bordi di metallo e contenente

una lampadina.

Il pavimento della stanza era grigio e le pareti erano blu,con delle figure irregolari viola dipinte

sopra.

Dietro la culla c'erano 2 finestre,coperte da delle tende bianche,e intorno a esse c'erano 2 piccole

travi di metallo,che si curvavano verso il basso e si connettevano a una placca di vetro,a forma di

cupola,che copriva una lampadina.

Dietro Lex c'erano 2 piccole cristalliere,con dentro dei libri,più una libreria tra di esse.

Sopra l'entrata della stanza,che aveva i contorni di legno,c'era un quadro rettangolare che mostrava

una scena di caccia.

Intorno a Lex,che continuava a fissare l'interno della culla,apparvero 3 masse di energia informe,di

colore grigio,che presero una vaga forma umanoide,senza assumere sembianze solide,diventando

simili a 3 figure femminili incappucciate,aventi un abito abbastanza aderente su braccia,petto e

pancia,con una gonna lunga dalla vita in giù,più un mantello svolazzante che scendeva dalle spalle.

Le 3 figure iniziarono a camminare in cerchio intorno a Lex,cantando in coro"Ninna nanna!

Ninna oh!

Questo bimbo a chi lo do?

Lo daremo all'uomo nero,che lo picchia per un anno intero!

Lo daremo alla befana,che lo strangola per una settimana!

LO DAREMO AL PAPARINO!...CHE LO INVESTE CON IL MOTORINO!

LO DAREMO ALLA NONNINA!...CHE LO SEPPELLISCE GIÙ IN CANTINA!

LO DAREMO AL FRATELLINO!...CHE LO BRUCIA NEL CAMINO!

LO DAREMO AL DOTTOR SIRCHIOLI!...CHE LO SQUARTA COI RAVIOLI!"

FINE FLASHBACK

La figura dalle fattezze femminili divenne di energia rossa e arancione e si avvicinò alla testa di

Lex,entrandoci in contatto,senza che Lionel lo vedesse.

FLASHBACK

Nella stanza dove c'era la culla,mentre le 3 figure continuavano a camminare intorno a Lex,apparve

la massa di energia arancione,che prese la forma della donna con le scaglie sulla fronte,ma senza

assumere sembianze solide.

"Figliolo?"disse Lionel,mentre le 3 figure si fermavano,poi l'uomo entrò nella stanza"Cosa state

combinando voi 2?

Eh?"

L'uomo indossava un lungo cappotto nero,giacca nera,camicia celeste,cravatta nera,pantaloni neri e

scarpe nere.

Lex chiuse gli occhi per qualche istante.

"Lex?"disse Lionel.

"Non la smetteva di piangere!..."disse Lex che lo guardò con un'aria triste"Ho cercato di cullarlo...e

poi…

Tu devi credermi!"

"Ora sei nei guai."disse una delle 3 figure incappucciate.

"Cos'hai fatto Lex?"disse Lionel Luthor che smise di sorridere,poi spalancò gli occhi e si avvicinò

alla culla,mentre il figlio piangeva,poi Lex andò verso la porta e si fermò.

Lionel spalancò la bocca vedendo il neonato"Cosa…

Ma che..."

"Non è 1 spettacolo?"disse una delle 3 figure di energia grigia.

Lionel si chinò in avanti e mise la mano destra nella culla,mentre i suoi occhi diventavano

lucidi"Cos'hai fatto?…

Perché…?"

Il suo volto si riempì d'ira,mentre iniziava a versare lacrime"Perché…"

Lex iniziò a spaventarsi.

"Oh...ha perso le staffe!"disse una delle 3 figure femminili di energia grigia.

"Hahahahahahahaha!"disse un'altra delle 3.

Lionel si voltò verso Lex,mostrando i denti per la rabbia ed emettendo versi"Che cos'hai fatto?"

"Ora si che ci si diverte."disse una delle 3 figure grigie.

"CHE COS'HAI FATTO?!"urlò Lionel che si avvicinò e lo colpì con il dorso dell'avambraccio

sinistro,facendolo cadere.

FINE FLASHBACK

Lex cadde a terra nello studio,poi Lionel lo soccorse e gli mise le mani sulle spalle.

"Lex?"disse Lionel"Figliolo?"

"Cos'è successo?"disse Lex.

"Non lo so,stavamo...parlando quando sei caduto in 1 stato catatonico."disse Lionel"Chiamo un

dottore..."

"Non serve,sto bene..."disse Lex che si rialzò e andò a prendersi da bere.

"È un effetto collaterale della terapia,non è vero?"disse Lionel che mise la mano sinistra sulla

guancia di Lex"Stai scherzando con il fuoco figliolo."

"SMETTILA!"urlò Lex che si tolse violentemente la mano di Lionel di dosso,poi gli afferrò la

giacca con la mano destra"TI IMPORTA SOLO DI IMPEDIRMI DI RECUPERARE QUELLE 7

SETTIMANE!"

"Non ho mai avuto niente da nasconderti Lex!"disse Lionel mentre Lex si metteva la mano destra

sulla fronte"Passi troppo tempo a vivere nel passato,adesso devi iniziare a pensare solo al futuro!"

"Vattene."disse Lex.

"È sempre stata la tua debolezza..."disse Lionel.

"VATTENE!"urlò Lex.

Lionel andò via.

Clark entrò nella casa dei Kent.

Indossava un giaccone blu,maglietta rossa,jeans blu e scarpe nere.

Marta stava parlando al telefono"Anche io ti amo,tesoro.

Ok,ciao."

Lei indossava una maglietta viola,pantaloni grigi e scarpe nere.

La donna mise fine alla conversazione"Era tuo padre,hanno detto che sta bene,ma vogliono che

rimanga un altro giorno."

"Gli hai detto di Lex?"disse Clark che camminò con lei verso le scale.

"Io credo sia meglio non dirgli niente finché non diventa una vera minaccia."disse Marta.

Lionel arrivò in quel momento,passando per il corridoio in fondo a cui c'era la porta posteriore

della casa"Io invece temo che sia arrivato il momento.

Scusate,la porta era aperta."

"Tu che ci fai qui?"disse Marta.

"Clark non te l'ha detto che...è venuto a trovarmi?"disse Lionel"Tuo...figlio ha sempre avuto

una...predilezione per i segreti."

"Mamma,ci puoi lasciare soli?"disse Clark.

"Ah...certo..."disse lei che salì le scale.

"Ah..."disse Lionel che allungò il braccio destro"...Marta,potresti fare i migliori auguri...a

Jonathan?"

Clark iniziò a camminare nella stanza,guardando in alto.

"Sono sicuro che...sarà molto dura per lui...condurre la fattoria nelle sue condizioni."disse Lionel.

"Non preoccuparti per Jonathan,starà benissimo."disse Marta"La sua forza di carattere ci aiuterà a

sopportare tutto."

Marta riprese a salire le scale.

"Mi mancano i tuoi saggi consigli,Marta."disse Lionel e lei si voltò"C'è sempre un lavoro che ti

aspetta se mai vorrai tornare alla Luthor Corporation."

"Grazie..."disse lei andando via.

"Ehm...grazie per avermi fatto sapere cosa stava combinando Lex."disse Lionel avvicinandosi a

Clark"Sfortunatamente le nostre divergenze l'hanno...convinto ad accelerare l'intero processo."

"Ma potrebbe essere pericoloso per lui."disse Clark.

"Lo so,ma lui...lui è un uomo adulto Clark e..."disse Lionel"...le persone a volte...devono sbagliarsi

da sole prima di rendersi conto che hanno intrapreso la strada sbagliata."

"E se non se ne rende conto?"disse Clark"Che succede se diventa un vegetale?"

Lionel si voltò verso un piano di legno e prese una mela rossa da un piatto,posto vicino a un vaso

rosso"In quel caso...non avrò altra scelta...che affidarlo di nuovo alle cure...di Belle Reve...e

stavolta...per sempre."

"Dov'è?"disse Clark.

La notte seguente Garner era nella stanza dove c'era la vasca,dietro la placca cilindrica,e scrisse su

un quaderno,poi scese 3 scalini,posti a destra,e camminò.

"Dov'è Lex?"disse Clark.

"Come hai fatto a entrare?"disse Garner che camminò per la stanza"Chiamo la sicurezza."

"Se continua questi esperimenti suo padre lo farà rinchiudere un'altra volta."disse Clark che si sentì

male a causa della vicinanza con il liquido verde.

"Lex sa bene quali sono i rischi."disse Garner.

Clark si sentì sempre peggio.

"Che succede,signor Kent?"disse l'uomo guardando il liquido"Non hai un bell'aspetto."

"Deve interrompere gli esperimenti..."disse Clark che si chinò in avanti.

Garner fece un cenno con la testa a una guardia e l'uomo colpì Clark alla nuca,con il

manganello,mandandolo a terra.

"Ti ha sempre incuriosito molto la mia ricerca...e ora avrai la grande opportunità...di farne

parte."disse Garner.

La guardia e 2 scienziati con camice bianco sollevarono Clark e lo posero sulla lastra di metallo

rettangolare.

"Spogliatelo."disse Garner e gli uomini iniziarono a togliergli i vestiti,poi lui prese un cellulare"Il

pesce ha abboccato."

"Bene,ora...che ho rispettato la mia parte dell'accordo mi aspetto che lei faccia lo stesso."disse

Lionel,che stava camminando nel suo studio,con una cuffia sulle orecchie.

"Lex non farà altre sedute presso di noi."disse Garner.

"Bene."disse Lionel"È ora di impiegare il suo talento in un progetto più interessante,dottor Garner."

"Ossia?"disse Garner.

"Voglio che lei cominci a studiare Clark Kent...immediatamente."disse Lionel"Voglio sapere ogni

cosa."

Poco dopo Clark era sul rettangolo di metallo,che era sospeso sopra la vasca,e indossava solo delle

mutande simili a pantaloncini rossi.

Aveva i polsi e le caviglie legate da dei bracciali circolari di metallo.

Il letto venne sollevato e Lionel Luthor lo osservò,mentre Garner lo raggiungeva.

"Siamo pronti."disse Garner.

"Io le suggerirò le domande,dottore."disse Lionel.

"Ma perché è così importante?"disse Garner.

"Voglio sapere tutta la verità su Clark Kent."disse Lionel"Voglio sapere chi è e da dove viene."

Lex arrivò davanti all'edificio.

Indossava un lungo cappotto grigio,camicia viola,pantaloni neri e scarpe nere.

Lui si diresse alla reception,dove c'era una donna con capelli biondi e lunghi,avente la riga a

destra,indossante una giacca grigia,camicia bianca,gonna grigia e scarpe nere con i tacchi.

"C'è il dottor Garner?"disse Lex.

"Signor Luthor,il dottor Garner ha lasciato detto che la sua seduta è stata cancellata."disse la donna.

"Ho avuto il messaggio,ma vorrei parlare con lui,per favore."disse Lex.

"Beh...mi dispiace...è fuori per un seminario."disse la donna.

"Grazie."disse Lex facendo qualche passo indietro e prendendo il cellulare.

Il telefono di Lionel squillò e lui,che si trovava alla sinistra della vasca,rispose.

"Lex,sono in riunione."disse Lionel.

"Si,certo."disse Lex"Per questo Garner ha cancellato la seduta?"

"Non ho tempo per queste cose Lex."disse Lionel.

"È meglio che lo trovi."disse Lex"Perché la terapia ha funzionato.

Finalmente ricordo tutto."

"Dove sei adesso?"disse Lionel.

"Penso che tu lo sappia."disse Lex che mise fine alla chiamata.

"Devo risolvere un problema."disse Lionel che si diresse verso un'uscita,posta sul lato sinistro del

fondo della stanza,e indicò Garner,che era dietro la placca cilindrica,con l'indice destro"Non

cominciate senza di me!"

Luthor uscì dalla stanza.

"Immergetelo nella vasca."disse Garner"Non ho intenzione di aspettare,adesso sono curioso anche

io."

Il lettino venne calato nel liquido e il corpo di Clark venne scosso da delle convulsioni.

"Clark...cerca di rilassarti."disse Garner che si mise delle cuffie"Riportami al primo ricordo che hai.

Da dove sei venuto?"

Clark chiuse gli occhi e continuò ad agitarsi nella vasca,poi li aprì di nuovo.

FLASHBACK

Clark vide un'apertura ovale,con l'interno viola,che dava verso un soffitto chiaro.

Delle mani femminili,coperte sul dorso da un vestito aderente di gomma blu,misero all'interno

dell'apertura un neonato in fasce gialle.

"Mettilo dentro,Lara."disse Jor El.

Clark vide la navetta spaziale con la parte centrale aperta.

La figura femminile aveva il corpo coperto da un lungo vestito viola,con cappuccio,pieno di rombi

neri.

"Non c'è più tempo per noi."disse Jor El"La clessidra presto sarà vuota.

Persino i nostri cugini che si sono allontanati dalla casata di El l'hanno capito e stanno cercando di

provvedere."

"E se non lo amassero?"disse la donna.

La mano sinistra di Lara,che aveva un anello d'oro,con una pietra circolare grigia al centro,posto sul

mignolo destro,venne toccata da quella di Jor El,che aveva il dorso coperto da una tuta aderente

rossa e indossava un lungo abito dello stesso colore,con cappuccio,avente dei rombi rossi,dai

contorni bianchi,dipinti sopra.

"Lara..."disse Jor El mentre all'interno dell'apertura si formavano i simboli gialli"Il suo destino è

già stato deciso.

Come il nostro."

"Addio..."disse Lara lasciando la mano dell'altro"...mio piccolo Kal El."

Jor El usò la mano destra per toccare la chiave ottagonale,che era inserita nell'astronave,e i suoi

bordi si illuminarono di energia bianca,poi l'oggetto si fuse con il mezzo.

La parte centrale dell'astronave si chiuse.

Intorno all'oggetto c'era un ambiente viola fucsia in continuo mutamento.

FINE FLASHBACK

"LARAAAAA!"urlò Clark"LARAAAA!

LARAAAAAA!"

Ajak,che era sospesa tra le nuvole,guardò verso il basso con un'aria preoccupata.

"Chi è Lara,Clark?"disse Garner.

Clark non rispose.

"Perché non risponde?"disse Garner.

"Non lo so,dottore."disse 1 degli scienziati che iniziò a cliccare dei pulsanti su una delle

colonne,mentre dal liquido verde cominciarono a partire dei flash dello stesso colore"Ma sembra

che stia reagendo alla soluzione."

Clark iniziò ad avere delle convulsioni fortissime,mentre il liquido continuava a emettere dei flash e

poco dopo iniziò anche a bollire.

"Dobbiamo interrompere!"disse l'uomo.

"No!"disse Garner"Non ci ha detto quello che vogliamo!"

Delle scariche elettriche verdi iniziarono a manifestarsi nel liquido.

"LARAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!"urlò Clark.

La figura femminile con le scaglie sulla fronte era vicina a Lex,visibile solo a lui,e aveva iniziato a

guardare verso terra,poi piegò le gambe e si accucciò.

"Lex?"disse Lionel che raggiunse il figlio"Lex,che c'è di tanto urgente?

Ho dovuto lasciare una riunione,che problema c'è?"

"Non lo so papà."disse Lex facendo un sorriso appena accennato"Ma il fatto che tu abbia coinvolto

il dottor Garner mi dice che hai davvero paura di quello che potrei ricordare.

Come l'hai convinto?"

La figura femminile guardò verso il basso attentamente,restando accucciata,e poi mise la mano

destra sul pavimento.

Le scariche elettriche e i flash di energia si intensificarono,mentre l'acqua bolliva e Clark si

dimenava.

I video ai lati della stanza mostrarono che il cervello di Clark aveva intere parti verdi.

Romania.

Il cielo era coperto da dei nuvoloni,di colore grigio scuro,e al di sotto di esso c'era una vallata

innevata tra delle montagne,piena di alberi spogli,al centro della quale c'era un villaggio,fatto di

case di legno e in alcuni casi di mattoni,più un castello enorme,con la base avvolta dalla

nebbia,posto vicino al paesino.

La costruzione,avente le mura esterne scure,aveva la parte a destra composta da 6 torri,unite da

dei tetti a triangolo posti tra di esse,di cui quelle più esterne erano le più basse e quelle più interne

erano le più alte.

Al centro della parte alta del gruppo di torri,che avevano la cima conica,c'erano 2 tetti triangolari,di

cui 1 era da una parte e 1 dall'altra,aventi al centro una torre più alta delle altre,terminante con una

punta centrale,di forma conica,e 3 punte laterali,più piccole,aventi la stessa forma,di cui 2 erano a

destra e una era a sinistra.

La zona a sinistra del castello aveva 6 torri,con la punta conica,di cui 3 erano intorno a una quarta

centrale,mentre le altre erano sparse intorno e collegate a una serie di tetti triangolari.

Tutte le cime delle torri avevano una placca a cupola,dotata di una punta verticale al

centro,connessa alla parte alta dei tetti a cono mediante delle colonne disposte a cerchio.

Dall'immenso edificio uscirono le 3 masse di energia grigia e informe,che cominciarono a volare

verso i monti.

"Lo sentite?"disse una voce femminile uscita da una delle 3 masse"La nostra madre adottiva ha

trovato qualcosa!"

"Si!"disse una seconda voce femminile che uscì da un'altra massa di energia grigia"Assomiglia

a 1 dei mortali che ci veneravano su Krypton!"

"Prendiamolo!"disse una terza voce femminile che uscì dalla terza massa di energia"Voglio sentire

le sue suppliche prima di sventrarlo!"

"HAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!"dissero le 3 masse di energia.

La stanza dove era Clark iniziò a tremare e delle scintille uscirono dalla parete dietro Garner,che si

voltò spaventato.

"FERMATE TUTTO!"urlò Garner.

Gli scienziati iniziarono a scappare,mentre l'uomo si toglieva la cuffia dalla testa.

Clark continuò ad essere colpito dalle scariche elettriche verdi e ad avere convulsioni sempre più

violente.

La struttura intera cominciò a tremare e gli allarmi iniziarono ad attivarsi.

"Che cosa succede?"disse Lionel.

"È l'allarme della vasca della memoria."disse una donna che uscì dalla struttura.

Lionel guardò Lex.

"A quanto pare non sono l'unico a scherzare con il fuoco."disse Lex e Lionel sorrise,poi l'altro

iniziò a camminare verso l'interno dell'edificio.

"Lex?"disse Lionel"Lex?

LEX!.."

Le 3 masse di energia grigia si bloccarono a mezz'aria.

"È sparito..."disse una delle 3.

"No!"disse un'altra.

"Che peccato."disse la prima.

"MA COME È SPARITO!?"urlò la terza.

Luthor entrò nella stanza della vasca,che aveva diversi tubi rotti e messi in obliquo,trovando delle

grate sul pavimento pieno di fumo e dei tubi gialli,da cui uscivano costantemente delle scintille,che

pendevano dal soffitto.

Lex trovò Garner a terra,schiacciato da un tubo,e gli sentì il battito cardiaco con la mano

destra,dopo di che avanzò e si avvicinò alla vasca,vedendo Clark all'interno.

Il lettino di metallo era piegato a sinistra e Clark aveva la testa sotto il liquido.

Lex prese una spranga e colpì il vetro,facendo fuoriuscire la sostanza verde,poi si accucciò"Clark?"

Clark voltò la testa verso di lui"Lex...aiutami..."

"Ti tirerò fuori."disse Lex.

La notte seguente Clark era nel fienile,seduto al buio su una sedia,e indossava una maglietta

celeste,jeans blu e scarpe marroni.

Lex salì le scale e lo raggiunse,poi Clark si alzò e camminò verso l'apertura sulla parete.

"Sono passato per vedere come stavi."disse Lex"Mi sembri un po' sotto sopra."

"Sopravviverò."disse Clark guardando verso l'esterno.

"Che ci facevi li Clark?"disse Lex.

"Cercavo di impedire che un amico facesse un grosso sbaglio."disse Clark.

"Questo è il tuo parere."disse Lex"Ti avevo detto di lasciar perdere,ma tu non hai ascoltato.

Hai anche coinvolto mio padre."

"Già."disse Clark voltandosi verso di lui"Credimi,è l'ultima persona a cui avrei chiesto aiuto,ma

non avevo scelta."

"Ti ha tradito,Clark."disse Lex"Ha messo fine alle mie sedute con Garner offrendogli te come

cavia.

Ho cercato di tenere mio padre lontano da te,ma è ossessionato.

Se avessi recuperato quelle 7 settimane avrei potuto fermarlo."

"Si,o forse avresti peggiorato le cose."disse Clark avvicinandosi"Mi hai sempre detto che non vuoi

diventare come tuo padre e ci credo veramente.

Ma più tempo passate a scontrarvi e più vi assomigliate...e più persone ferite!"

"Io non diventerò mai come mio padre."disse Lex"Non potrei sacrificare te o qualcuno a cui tengo

per fermarlo,ne voglio che tu ci rimetta la pelle per me."

Lex si voltò e scese le scale.

"Lex?"disse Clark e Lex si fermò"Perché ti odia tanto tuo padre?"

"Abbi cura di te,Clark."disse Lex che scese la prima rampa di scale,mentre Clark andava a guardare

dall'apertura,poi tutto intorno a lui divenne nero.

FLASHBACK

Notte.

Nella villa dei Luthor c'era una scala,con gradini gialli,avente al centro un tappeto rosso

scuro e dotata di una ringhiera di legno a destra,mentre a sinistra c'era una parete con la zona bassa

di legno,avente delle incavature rettangolari,e la parte alta verde,con un grosso quadro su di essa.

Lex,che era un bambino,salì i gradini della scala,portando un vassoio d'argento rettangolare,dai lati

irregolari e incisi con delle linee,avente sopra delle tazzine,dei piatti e dei tovaglioli.

Lui indossava un giaccone grigio,camicia blu,pantaloni neri e scarpe nere,poi sentì il bambino

piangere e si guardò alle spalle,dopo di che arrivò in cima alle scale e svoltò a destra.

La parete in cima alla scalinata aveva la parte bassa di legno,con le incavature rettangolari,mentre la

zona alta era verde,tutta la parte centrale del muro era formata da un'incavatura rettangolare,avente

la zona centrale curva,composta da 12 finestre rettangolari,divise in 2 file parallele,che avevano un

vetro blu davanti ed erano divise in rettangoli.

Ai lati dell'incavatura rettangolare c'erano 2 quadri,di cui 1 da una parte e 1 dall'altra,e 2 tavolini

circolari di legno,dotati di 4 gambe,che avevano su di essi un vaso con dei fiori.

La ringhiera parallela a questa parete era di legno e aveva 2 candelabri dorati,con 3 lunghe candele

sopra.

Improvvisamente il neonato si zittì e Lex si fermò,spalancando gli occhi.

"Sorpresa in arrivo."disse una voce femminile.

Lui corse verso una seconda rampa di scale e poi arrivò in un lungo corridoio a destra.

Il pavimento era di legno,le pareti avevano la parte bassa di legno,con 2 file di incavature

rettangolari,mentre la zona superiore era gialla,con dei quadri appesi.

Il soffitto aveva delle luci con una plafoniera a cupola sopra ciascuna e c'erano anche delle arcate

poste a distanze regolari tra di loro.

Erano presenti anche dei mobili di legno rettangolari,posti a distanze regolari,che avevano 2

lampade con la base circolare sopra di essi,dotate di una scultura che raffigurava un cavallo e un

piccolo cilindro verticale che usciva da essa,a cui era connessa una lampada,coperta da una placca a

cono,di colore marrone,con la parte superiore piatta.

Lex arrivò in fondo al corridoio e svoltò a destra,giungendo nella stanza della culla.

All'interno della camera c'era sua madre,posta davanti alla culla e con le mani all'interno di

essa,che indossava una lunga camicia da notte bianca.

"Mamma?"disse Lex,ma la donna rimase di spalle"Mamma?"

La madre si voltò,tenendo con le mani un cuscino dalla fodera grigia e lucida,poi fece cadere

l'oggetto a terra.

Lex si avvicinò"Che cos'hai fatto?"

"Shhh..."disse lei avvicinandosi e sorridendo,poi gli mise le mani sulle spalle"Loro hanno detto di

non far svegliare il bambino,sta dormendo."

"È amica nostra,Lex!"disse una voce femminile"Hahahahahahaha!"

Lex corse verso la culla e guardò all'interno,poi la madre,che aveva gli occhi lucidi,guardò verso di

lui.

"No..."disse Lex scuotendo la testa e spalancando gli occhi"No..."

Lui guardò la madre"E papà adesso?"

"Non vedo l'ora di vedere la sua faccia!"disse la voce femminile"Hahahaha!"

"Shhh..."disse la madre che gli mise le mani sulle tempie"Non c'è nulla di cui preoccuparsi,tesoro."

Lei gli diede un bacio sulla fronte"Julian adesso è felice."

La donna andò via dalla stanza e Lex guardò la culla"No..."

FINE FLASHBACK

"Mio Dio..."disse Lex mettendosi le mani sulla fronte"Siamo tutti pazzi..."

Clark scese la prima rampa di scale"Lex?

Ti senti bene?"

"Si...si,sto bene..."disse Lex andando via.

Il giorno dopo Lex era seduto sul tavolo dello studio di Lionel.

Indossava un cappotto grigio,camicia blu,pantaloni neri e scarpe nere.

Lionel entrò nella stanza poco dopo.

Aveva un lungo cappotto nero,giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.

"Vedo che ancora una volta sei sfuggito incolume a una disfatta."disse Lex mostrandogli un

giornale con la mano destra.

Lionel rise,si tolse il cappotto,lo poggiò su una delle poltrone nere e poi si avvicinò"Ero li al

Summerholt,Lex...solo perché...ero preoccupato per te."

"E per Clark."disse Lex.

Lionel andò a prendersi da bere"Mi ha scioccato sapere che lo stavano trattenendo li contro la sua

volontà."

"Nella confusione di ieri non sono riuscito a parlarti di un ricordo rimosso che ho recuperato."disse

Lex.

"Ah Lex..."disse Lionel.

"Non preoccuparti."disse Lex camminando verso l'uscita con le mani in tasca"Non parlo di quelle

7 settimane."

Lex si voltò verso di lui"Sto parlando di Julian."

Lionel,che aveva afferrato il bicchiere con la mano sinistra,si voltò di scatto verso di lui"Capisco...

Noi...ci siamo lasciati quell'orribile tragedia alle spalle anni fa."

Lionel gli diede le spalle.

"Non l'ho ucciso io."disse Lex e Lionel si voltò verso di lui di nuovo,poi gli diede le spalle.

"Lex,io riesco a capire questo tuo bisogno di...giustificare il tuo comportamento,ma..."disse Lionel

guardandolo"...io ti ho visto Lex,ti ho visto li accanto alla culla di Julian morto...io..."

Lionel gli diede le spalle di nuovo"Ma è il passato ormai."

Lex gli si avvicinò"Mi dispiace dirtelo...ma io sono entrato nella stanza e ho visto...è stata la

mamma."

Lionel si voltò verso di lui e spalancò gli occhi.

"Io sono entrato e l'ho trovata li."disse Lex.

Lionel era sempre più sconvolto.

"Ecco cosa avevo rimosso."disse Lex.

"Non ti azzardare,non ti lascerò infangare la memoria di tua madre in questo modo!..."disse Lionel

con gli occhi del tutto spalancati.

"Non do la colpa a lei per quel gesto,la do a te!"disse Lex.

Lionel si sconvolse del tutto"Ma che dici?...ma di che stai parlando?!

Tua madre amava Julian,non avrebbe mai...NON SAREBBE STATA MAI CAPACE DI

UCCIDERE SUO FIGLIO!

LO AMAVA!"

"Lo amava così tanto da non sopportare l'idea che il tuo modo di amare potesse distruggerlo!"disse

Lex.

Lionel andò a prendere il cappotto,poi guardò il figlio e gettò l'abito sulla poltrona"E allora

Lex...perché ti sei preso la colpa?!...per la morte di tuo fratello?"

"Perché ero l'unico tuo erede in vita,papà!"disse Lex voltandosi verso di lui"Sapevo che a me non

avresti fatto niente.

Mentre la mamma..."

Lex gli si avvicinò"Sarebbe stata l'agnello sacrificale."

Lionel spalancò gli occhi e poi si mise a piangere"Oh!...io...se solo avessi saputo..."

Lionel gli afferrò il cappotto"Se avessi visto!..."

"Cosa?"disse Lex.

"...la vita sarebbe stata molto...diversa per noi,figliolo."disse Lionel.

"Si,papà."disse Lex"Avresti anche potuto amarmi."

"Ma io..."disse Lionel.

"No."disse Lex"No."

Lionel lo spinse verso l'uscita e Lex se ne andò,mentre l'altro restava a fissare la

finestra,barcollando leggermente.

Clark era nel fienile,seduto sul divano a braccia incrociate,e indossava una camicia scura,con linee

verticali e orizzontali di colore rosso e blu,jeans blu e scarpe nere.

Davanti a lui c'era un tavolino rosso con sopra un cilindro scuro,formato da varie circonferenze,con

in cima una palla gialla.

Da ogni circonferenza partiva un sottilissimo ago di metallo orizzontale,che poi andava in

verticale e aveva in cima un'altra palla,riproducente l'aspetto di un pianeta del Sistema Solare.

Le circonferenze ruotarono,facendo muovere le sfere.

Marta salì le scale del fienile.

Indossava un giaccone rosso,maglietta rossa,pantaloni neri e scarpe nere.

Clark cliccò un pulsante sulla base dell'oggetto e le circonferenze smisero di muoversi.

"Non mi hai detto praticamente niente di quello che è successo al Summerholt."disse Marta.

"Tranquilla,il mio segreto è al sicuro."disse Clark.

"Eh...beh...ascolta...sono in casa se hai voglia di parlarne."disse Marta che scese le scale.

"Lara."disse Clark e Marta si voltò,poi lui si alzò"Era questo il nome della mia vera madre."

Clark si avvicinò e Marta fece lo stesso.

"Come l'hai scoperto?"disse Marta.

"Quando ero nella vasca di kryptonite ho visto il mio primo ricordo."disse Clark sorridendo"Mi

stavano mettendo nella navicella.

Aveva paura che nessuno mi avrebbe amato."

"Non riesco a immaginare l'angoscia di mettere mio figlio in una navicella di salvataggio e spedirlo

tra le stelle."disse Marta.

"Per colpa di Jor El pensavo che...i miei veri genitori fossero dei mostri,ma lei non lo era."disse

Clark"Come ho potuto dimenticarmi di lei?"

"Non l'hai fatto."disse Marta sorridendo"La tua prima parola è stata Lara.

Io e tuo padre non abbiamo mai...capito cosa significasse.

Adesso lo sappiamo."

"Vorrei che ti avesse conosciuta."disse Clark"Per sapere che madre splendida ho."

"Lo sa,Clark."disse Marta che lo abbracciò.

Lionel era nel suo studio,seduto alla scrivania,e piangeva mentre fissava una foto,posta sul

tavolo,che raffigurava la moglie,con addosso il grande cappello nero,la collana a 3 strati,con la

decorazione centrale,l'abito bianco con i fiori scuri a sinistra e i guanti neri.

La massa di energia arancione e rossa prese la forma della figura femminile di colore con le scaglie

sulla testa,indossante l'abito nero con le aperture sui fianchi,dopo di che guardò la foto e fece un

leggero sorriso.