SMALLVILLE:GIOCHI DI SPECCHI

1984

FLASHBACK

Clark,che indossava una maglietta rossa,con una linea nera e orizzontale sul petto,jeans blu,scarpe

nere e aveva lo zaino sulla spalla sinistra,si trovava nel prato opposto alla scuola,in mezzo a una

folla di studenti,disposti in 2 file parallele.

I giocatori di football,che indossavano tutti una felpa rossa,con le maniche gialle,una maglietta

rossa,pantaloni blu e scarpe nere,corsero verso un rettangolo di carta celeste,avente un cerchio

rosso,con i bordi neri e gialli,posto al centro e dotato di una scritta gialla,messa vicino ai bordi della

circonferenza,più un secondo cerchio,di colore giallo ocra,nella zona centrale,e lo

trapassarono,andando verso un palco rosso,dotato di 3 gradini gialli,posizionati al centro della zona

frontale,con,ai lati,delle aste cilindriche e rosse,aventi tra di esse 1 striscione rettangolare giallo,con

una scritta rossa sopra.

Clark applaudì,mentre Whitney saliva sull'oggetto,tenendo un megafono rosso e bianco con la

mano destra.

"SAREMO I CAMPIONI QUEST'ANNO?"disse Whitney.

"SIII!"urlarono i giocatori alzando il braccio destro e chiudendo il pugno.

"NON VI SENTO."disse Whitney"CHI SARANNO I CAMPIONI?"

"NOI!"urlarono i giocatori.

"Mi serve che si faccia avanti una coraggiosa matricola."disse Whitney scendendo dal palco"Chi

pensa di essere migliore di me?"

Clark abbassò la testa,mentre l'altro prendeva una palla da football,con la mano destra,e si

avvicinava.

"Kent,che mi dici?"disse Whitney.

"Ehm...va tutto bene..."disse Clark.

"Sei ancora troppo impegnato a mungere le mucche per tentare di entrare nella squadra?"disse

Whitney avvicinandosi,poi gli tirò la palla e l'altro la prese.

Clark guardò il pallone.

"Ho ragione?"disse Whitney parlando al megafono"Forza Kent...non vuoi tentare di diventare lo

studente più popolare del liceo di Smallville?"

Clark vide Lana,indossante una maglietta rossa,a maniche corte,con una scritta,di colore giallo

ocra,formante una circonferenza al centro del petto e avente un'aquila dello stesso colore dentro di

essa,pantaloni neri cortissimi e scarpe da ginnastica,che era seduta su una panca rossa,messa sopra

un grande cilindro blu,avente dei triangoli di plastica,di colore giallo e rosso,puntati verso il basso e

disposti sul bordo della base superiore dell'oggetto.

Intorno al cilindro c'erano 2 rettangoli verticali,dai lati di metallo,aventi la superficie composta da

un tessuto di colore giallo ocra,dove era presente un cerchio,avente i bordi dello stesso colore,con

l'interno rosso e dotato di una"x"giallo ocra.

Sulla parte superiore dei rettangoli c'erano 2 tessuti triangolari e rossi,con la punta rivolta verso il

basso,aventi un cerchio,dai bordi neri e giallo ocra,all'interno,al cui centro era dipinta un'aquila

nera e c'era anche una scritta,dello stesso colore,poco sotto la circonferenza.

"Forza Clark."disse Lana.

Lui la guardò e poi si rese conto che lei indossava la collana con la pietra verde romboidale,così

abbassò lo sguardo.

"Clark,puoi farcela."disse lei.

Whitney sorrise,poi Clark si preparò a scagliare la palla,ma una ragazza,vestita da papero nero

e avente un cestino di vimini nella mano destra,iniziò a urlare.

"FORZA!"urlò lei e gli altri fecero lo stesso"FORZA PER LA SQUADRA!"

"WOW!"disse Whitney parlando al megafono"Ecco la mascotte!"

Un ragazzo castano,indossante una maglietta rossa,con un numero bianco su di essa,jeans blu e

scarpe nere,si avvicinò alla ragazza,che stava lanciando delle caramelle a tutti.

"Eccola qui,come ogni anno."disse lui"Forza,togliti la maschera.

Vediamo chi sei."

"Ehi,lasciala in pace."disse Clark.

"Questo non era nei patti ragazzi!"disse lei che venne afferrata da altri 2 giocatori"Lasciatemi in

pace!"

"Oppure?"disse quello castano"Torturiamo sempre la mascotte."

"Basta,lasciatemi stare!"disse lei"Lasciatemi stare!"

"È una tradizione."disse quello castano.

"Smettetela!"disse lei"FERMATI!"

Lui le tolse la maschera e tutti risero.

La ragazza aveva i capelli biondi e lunghi,con la riga in mezzo alla testa,indossava degli occhiali

marroni,dalla forma ovale,e sulla guancia sinistra aveva una grande bruciatura.

"Abby,la Sfregiata?..."disse il ragazzo"Ehi,è Abby la Sfregiata!"

Lui alzò la maschera con la mano sinistra"ABBY,LA SFREGIATA!

ABBY,LA SFREGIATA!

ABBY,LA SFREGIATA!"

Tutti iniziarono a ripetere la stessa frase in coro,poi lei si voltò e corse via.

Il ragazzo la guardò e tenne alzato l'oggetto con entrambe le mani"RIMETTITI LA

MASCHERA,ABBY LA SFREGIATA!"

"VA BENE!"disse Whitney parlando al megafono"CHI SI FA AVANTI PER USCIRE CON LO

SGORBIO DI QUARTIERE?"

Clark rimase senza parole.

Abby corse fino ad arrivare alla destra di un pick up blu,posto dietro a un autobus della scuola,poi si

appoggiò sullo sportello destro del veicolo e pianse,togliendosi gli occhiali,dopo di che si voltò e

vide il suo riflesso sulla superficie del mezzo.

FINE FLASHBACK

Su 1 schermo dallo sfondo azzurro apparve l'immagine olografica e calva della ragazza,che aveva il

corpo nero diviso in rettangoli dai lati blu,con alla sinistra la scritta"Nome del paziente:Abigail

Fine"e sotto di essa ce n'era un altra che diceva"Inizio Programma".

Abby,che indossava solamente 2 tessuti bianchi,di cui 1 si trovava sul seno e 1 sulle parti intime,era

sdraiata su un lettino ovale,a cui era legata da 2 tessuti rettangolari,di cui 1 passava sul petto e 1

sulla pancia.

L'oggetto aveva le parti laterali nere,la superficie di plastica quasi trasparente,da cui usciva una

luce bianca,e dentro di essa c'erano delle sbarre di metallo perpendicolari,formanti dei quadrati.

Ai lati del lettino c'erano 2 aste che sostenevano una grande placca di plastica,dalle fattezze umane

e semi trasparente,avente la superficie piena di buchi circolari e con piccoli tubi di plastica,attaccati

a essa,che andavano verso il soffitto e avevano un grosso ago ciascuno,diretto verso l'interno

dell'oggetto.

Il pavimento della stanza era nero,le pareti laterali erano circolari,composte da metallo marrone,e

avevano delle incavature orizzontali su di esse,più 2 lunghe luci,poste poco prima delle mura,ovali

e orizzontali,aventi la zona inferiore coperta dal metallo,che formava 3 anelli metallici su di esse,di

cui 2 erano alle estremità e 1 era al centro.

Sopra queste luci c'erano 3 tubi orizzontali,di metallo scuro,con sopra ancora altre 2 luci

cilindriche,poste sulla parte alta delle pareti,di cui una era azzurra e l'altra era verde.

Oltre la zona del lettino dove era poggiata la testa della ragazza c'era un'entrata,con una scrivania

nera e semicircolare,avente sopra 2 video,una tastiera e una lampada,messa alla sinistra di

quest'ultima.

Sul muro dietro il tavolo c'erano 2 placche rettangolari,con dei bottoni,emananti luce gialla e

rossa,su di esse.

Alla sinistra della ragazza c'era una donna con capelli biondi,ricci e legati dietro la testa,indossante

dei grandi orecchini circolari,camice medico bianco e lungo,guanti di plastica blu,camicia

fucsia,pantaloni neri e scarpe nere.

"Povera Abby."disse la donna"Ci sono voluti 3 anni,ma alla fine hai lasciato che la mamma ti

aiutasse."

La donna le accarezzò la fronte"Non ti farò sprecare altro tempo,ne hai già perso troppo."

"Prometti che finalmente piacerò a tutti?"disse lei.

"Ma certo."disse la donna sorridendo"Te lo prometto."

La ragazza sorrise.

"Proprio come è successo a me."disse l'adulta andando alla scrivania scura.

La massa di energia arancione e rossa apparve alla destra del lettino e poi prese la forma della

donna alta 2 metri e 93 centimetri,indossante il grande cappello nero,l'abito bianco e lungo,più i

guanti neri.

Abby le sorrise e l'altra fece lo stesso.

"Avrai così tante persone intorno...che non avrai più bisogno di un'amica immaginaria

grottesca."disse la donna,mentre scriveva con la tastiera,e la figura guardò verso di lei.

"Non farci caso."disse Abby a bassa voce.

La donna andò a cliccare su 1 dei pulsanti della placca rettangolare"Ti ameranno tutti quando ti

vedranno.

Quando vedranno chi sei in realtà."

L'oggetto calò sulla ragazza,mentre del liquido verde iniziava a riempire i tubi.

"Avrai un anno di liceo che non dimenticherai mai."disse la donna.

Gli aghi bucarono la pelle della ragazza.

Il giorno dopo il cielo era nuvoloso.

Clark,che indossava una camicia rossa,con righe verticali e orizzontali gialle,jeans blu e scarpe

marroni,raccolse una palla da football dall'erba di un prato,con entrambe le mani,e la guardò

sorridendo,poi indietreggiò e lanciò l'oggetto,che si diresse verso la fattoria,dopo di che lui corse a

super velocità,scavalcò 2 recinti,prese il pallone al volo e camminò sorridendo.

Clark vide una ruota,che era appesa a un albero mediante una corda,così lanciò la palla e la fece

passare nell'oggetto.

Lois,che indossava un giaccone chiaro,maglietta gialla,jeans blu e scarpe nere,chiuse il bagagliaio

di un'auto rossa e si diresse verso di lui"Bel tiro campagnolo."

Lui si voltò verso di lei.

"Quand'è la prima partita?"disse Lois"Non vedo l'ora di vederti perdere."

"Non sono in squadra."disse Clark.

"Perché no?"disse Lois"Con un tiro del genere non ti chiamerebbero più imbranato...anche se

comunque lo sei sempre."

"Anche se volessi giocare..."disse Clark.

"Cosa che penso tu voglia fare..."disse Lois.

"Non sarebbe quella la ragione."disse Clark"Grazie tante,ma non mi considero un imbranato."

Lui andò verso il fienile.

"E cosa...cosa ti consideri allora?"disse Lois seguendolo.

"Non lo so."disse Clark"Un lupo solitario immagino."

"Ha!"disse Lois"Se la metti in questo modo te le vai a cercare le prese in giro."

"Te l'ho già detto che sentiremo tutti la tua mancanza?"disse Clark fermandosi e guardandola"Non

dormiremo più."

In quel momento arrivò una jeep militare da cui scese il padre di Lois,che indossava l'uniforme,ma

non il berretto.

"Papà?"disse Lois"Hai 3000 ragazzi a cui fare il badante,io non ne ho più bisogno ormai."

"Invece sembra proprio di si."disse lui.

"So che sono in ritardo,ma arriverò al campo in tempo per l'orientamento."disse Lois.

"Risparmiati pure il viaggio,l'università ha rifiutato la tua domanda."disse l'uomo.

"Cosa?"disse Lois"Non possono farlo!"

"Si che possono se non hai crediti sufficienti."disse l'uomo.

"So di aver saltato qualche lezione,ma..."disse Lois.

"Sei stata bocciata l'ultimo semestre."disse lui.

Clark spalancò gli occhi e poi rise.

"Ma non preoccuparti."disse l'uomo avvicinandosi"Sono sicuro che Clark sarà felice di

accompagnarti."

"Accompagnarla dove?"disse Clark.

"Domani,di buon mattino,al liceo di Smallville."disse il padre di Lois andando via.

Clark abbassò la testa"Oh...dev'essere un incubo."

"Magnifico."disse Lois.

Il giorno dopo la macchina rossa,che era decappottata e guidata da Lois,indossante una maglietta

verde,senza maniche,jeans blu,scarpe nere e avente una borsa grigia sulle gambe,arrivò davanti alla

scuola,portando anche Chloe,che aveva i capelli lunghi fino alla base del collo,sulla parte

posteriore,con la riga a destra e indossava una maglietta fucsia,scollata e senza maniche,jeans

blu e scarpe nere.

"Beh...a parte i vari gruppetti e il chiedere i permessi di uscita,questo posto non è tanto male."disse

Chloe.

"È la versione scolastica del settimo girone dantesco."disse Lois e l'altra rise,poi le 2 scesero.

"Sai quanta gente pagherebbe per rivivere l'ultimo anno delle scuole superiori?"disse Chloe.

"Diciamo semestre."disse Lois chiudendo il suo sportello e mettendo la borsa a destra"5 crediti e

sono fuori da questo marasma."

"Aspetta..."disse Chloe avvicinandosi a l'altra"5 crediti in un solo semestre?

L'unico modo per farcela è aggiungere attività extra scolastiche alle lezioni..."

Chloe spalancò le braccia e sorrise"...come ad esempio...scrivere per me al Torch."

"Ah...non ti offendere cugina,ma,a differenza di te,l'ultima cosa che voglio è diventare una

reporter."disse Lois.

"Si,certo..."disse Chloe mettendosi davanti a lei e fermandosi"...cosa ci potrebbe essere di più

terribile che scoprire la verità e proteggere il pubblico?"

"Ficcare il naso negli affari degli altri."disse Lois.

"Ne sono convinta,saresti perfetta."disse Chloe che entrò nella scuola"Andiamo."

Lei la seguì,mentre l'altra le metteva il braccio sinistro intorno alle spalle,poi Lois le mise il destro

intorno alla schiena.

"Sarà magnifico averti qui."disse Chloe.

Clark,indossante una maglietta azzurra,a mezze maniche,jeans blu,scarpe nere e avente lo zaino

rosso a sinistra,scese le scale interne della scuola,che erano piene di cartelloni appesi,poi si fermò e

ne guardò 1.

"Ehi guarda."disse una voce maschile.

"Una ragazza nuova."disse un secondo.

Clark si voltò e vide Abby,che aveva un viso perfetto,capelli biondi,lunghi e con la riga a

sinistra,indossava un lungo abito scollato,senza maniche,di colore fucsia e con macchie bianche,che

arrivava a metà cosce,delle scarpe con i tacchi e aveva una borsetta,dello stesso colore del vestito,a

sinistra.

"Ciao Clark."disse lei,mentre il ragazzo castano che l'aveva presa in giro la fissava.

"Ciao..."disse lui che rimase a bocca aperta,poi la vide andare verso un armadietto"Abby?"

"In realtà sono Abigail adesso."disse lei.

"Beh...sai quasi non ti riconoscevo."disse Clark.

"Dopo soltanto una settimana che non ci vediamo...bene."disse lei che aprì l'armadietto"Questo

vecchio armadietto è l'unica cosa che non è cambiata per me quest'anno."

"Certo...si,ma spiegami una cosa...come mai questo...questo..."disse Clark.

"Cambiamento?"disse lei e lui annuì"Non si può passare un altro anno a provare rancore per ciò che

tutti gli altri possiedono e...e così ho deciso di fare qualcosa in proposito."

"Si,capisco."disse lui.

"È l'ultimo anno di liceo,Clark."disse lei"È la mia ultima possibilità."

"Non riesco a credere che sia lei."disse il ragazzo castano.

"Buon giorno,Clark."disse Chloe che arrivò con Lois.

"Ciao."disse Clark.

"Ciao."disse Lois.

"Ciao."disse Clark.

"Abby!..."disse Chloe che camminò all'indietro"Wow!

O lei si è fatta una plastica totale o io uso solo i cosmetici sbagliati."

"Ma quanti anni ha?"disse Lois"È vergognoso,alla sua età è completamente rifatta!"

Le 2 andarono davanti alla fila di armadietti posta sulla parete opposta.

"Ma la gente è più carina con le persone attraenti."disse Chloe"Tra l'altro è il suo corpo e se la fa

sentire meglio non sono affari nostri."

Lei aprì l'armadietto e Lois la fissò.

"Che c'è?"disse Chloe.

"Sono sbalordita che una giornalista non trovi sconvolgente che una ragazza si faccia...tagliare e

cucire per trasformarsi in una bambola di silicone."disse Lois.

"Io credo che sia fantastica."disse Clark avvicinandosi alle 2.

"Ci avrei giurato."disse Lois sorridendo e guardandolo"Ecco il problema dei ragazzi del liceo,sono

solo apparenza.

Nascondono la realtà e tentano di essere ciò che non sono."

"Sembra che tu abbia trovato il tuo primo articolo."disse Chloe e l'altra alzò gli occhi al cielo"Ci

vediamo al Torch."

Clark si allontanò insieme a Chloe.

"Ok,scriverò,ma solo per avere un credito extra."disse Lois seguendola.

Lana,che aveva i capelli sciolti e indossava degli orecchini simili a cristalli,maglietta marrone,senza

maniche,che lasciava scoperta la spalla destra,jeans blu,scarpe nere e aveva un biglietto nella mano

destra,camminò nei corridoi della scuola.

Lei guardò verso una porta alla sua destra,poi la aprì e accedette a una stanza dove si trovava anche

Jason,posto alla destra dell'entrata,che indossava una camicia bianca,con linee nere e verticali,jeans

blu e scarpe nere.

Davanti a lui c'era una scaffalatura di legno,con dei faldoni sui ripiani,avente delle scatole poggiate

sopra e c'erano anche dei quadri appesi sulla parete dietro l'oggetto.

Alla sinistra del mobile c'era un archivio di metallo grigio,dotato di diversi cassetti,con sopra vari

fogli impilati e sul muro dietro l'oggetto era presente un ripiano nero,con varie coppe dorate.

Alla sinistra di Jason c'era una porta blu,con una vetrata rettangolare,coperta dalle tende,su di

essa,avente una seconda vetrata vicino al soffitto,con una parete blu,alla destra di questa stessa

zona,dotata un'altra vetrata,nella parte superiore,avente delle tende davanti.

La stanza era piena di scatoloni impilati.

"Lana."disse lui sorridendo.

"Ciao."disse lei che lo baciò,poi gli mostrò il foglietto"Ho trovato un messaggio nel mio

armadietto.

Molto originale."

"Mi sembra quasi di essere tornato alla quarta elementare."disse Jason.

"Lo sai,vero,che se ci scoprissero potrei essere punita?"disse Lana.

"E io licenziato."disse Jason.

Qualcuno bussò alla port si allontanarono,poi Clark entrò nella stanza.

"Allenatore?"disse Clark che gli strinse la mano"Io sono Clark Kent."

"Ciao."disse Jason e Clark si accorse di Lana.

"Lana..."disse Clark che guardò verso Jason,poi si avvicinò a lei"Che cosa ci fai qui?"

"Io..."disse Lana.

"Il preside ha chiesto a questa ragazza di farmi fare un giro della scuola."disse Jason"Lieto di

conoscerti,Clark."

"Non sapevo che il nuovo allenatore fosse lei."disse Clark che guardò Lana"Ha ottenuto il record

di passaggi all'università di Metropolis,poteva diventare un professionista!"

"Già,ma purtroppo è impressionante quanto in fretta i reclutatori ti tolgano dai loro elenchi quando

ti strappi i muscoli rotatori della spalla."disse Jason.

"Ah...mi spiace."disse Clark.

"Beh,immagino che siamo fortunati ad averla qui,allenatore."disse Lana.

"Grazie tante,signorina Lang."disse Jason che si rivolse a Clark"Ah...sarà sempre un piacere

allenarti."

"Ah...in realtà io non sono in squadra."disse Clark"Ma speravo di poter fare una prova."

"Sei robusto,ma certo."disse Jason e Lana guardò Clark con un'espressione di perplessità.

Jonathan,che indossava un giaccone verde scuro,camicia chiara,con linee verticali e orizzontali

nere,jeans blu,scarpe marroni e aveva una chiave inglese nella mano destra,era vicino a

Marta,indossante una camicia rossa,a mezze maniche,pantaloni marroni e scarpe nere,ed entrambi

erano davanti a un trattore blu.

"Il Taloon?"disse Jonathan.

"Lex...ha acconsentito a farmelo gestire."disse Marta.

"Ah..."disse Jonathan guardando verso il cielo.

"Non ho un curriculum molto nutrito al momento,sono stata fortunata a trovare un

lavoro,Jonathan."disse Marta.

"Tesoro,se siamo preoccupati per i soldi perché non rivediamo il nostro bilancio familiare e

tagliamo qualche spesa?"disse Jonathan.

"Ma quale?"disse Marta"Stiamo facendo questo discorso ogni settimana da 2 mesi.

Non c'è modo di uscirne con questi conti dell'ospedale."

Lui fece qualche passo e lei gli mise la mano destra sulla spalla destra.

"Non sto dando la colpa a te,è solo...che non voglio aspettare e rischiare di perdere la fattoria,tu hai

lavorato sodo."disse Marta.

"Si,proprio perché non dovessi farlo tu."disse Jonathan guardandola.

"Non mi dispiacerebbe lavorare ora."disse Marta"Tu hai la fattoria,Clark andrà al college l'anno

prossimo,vorrei occuparmi di qualcosa anche io."

"Ma non capisco perché devi farlo per Luthor."disse Jonathan.

"Ah...preparerò cappuccini."disse Marta"Mi sembra che non ci sia niente di male in questo."

Jonathan posò la chiave inglese sul trattore"Ho sempre saputo...che questa fattoria ti stava stretta.

Se è quello che vuoi sono felice per te."

Jonathan la abbracciò.

"Grazie tesoro."disse lei sorridendo.

"Non c'è di che."disse Jonathan.

Clark era nello spogliatoio della scuola e indossava una corazza rossa,che gli copriva le spalle,la

pancia e la schiena,pantaloni corti e bianchi,calzini bianchi e scarpe nere.

Alle sue spalle c'erano degli armadietti rossi,mentre davanti a lui c'era una panca gialla.

Il pavimento della stanza era celeste,sul soffitto c'erano delle luci rettangolari e la parete alla destra

di Clark aveva la zona inferiore blu,divisa in rettangoli con all'interno dei poster rossi,mentre la

parte superiore era di vetro.

"Kent?"disse Jason,indossante una maglietta rossa,a mezze maniche,jeans blu e scarpe nere,che

arrivò con un blocco di fogli in mano.

"Si?"disse Clark che aveva poggiato il piede sinistro sulla panca.

"Mi serve il permesso scritto."disse Jason e Clark estrasse,con entrambe le mani,un foglietto da una

borsa nera,posta sulla panchina gialla,poi glie lo passò.

"In quali ruoli hai giocato?"disse Jason.

"In nessuno."disse Clark prendendo il casco da sopra 1 degli armadietti"Una volta ero quasi

arrivato in campo,ma non ho mai fatto parte di una squadra prima.

Mio padre non era molto consenziente all'idea."

"Tuo padre non sa che sei qui,vero?"disse Jason.

"Esatto..."disse Clark.

"Se si tratta di sfidare i padri io sono un esperto."disse Jason.

"Non lo sto facendo per lui."disse Clark.

Jason andò verso sinistra e si mise di fianco a Clark"Kent,ho visto un sacco di ragazzi...giocare solo

per avere addosso il giubetto della squadra.

Perché vogliono che la gente li guardi in modo diverso.

Ma il football è soltanto un gioco.

Se vuoi distinguerti,lo devi fare da solo."

"Sono qui per questo."disse Clark.

"Vedremo...cosa sai fare."disse Jason andando via.

Poco dopo Clark era in mezzo a un prato,circondato da giocatori con corazze rosse e gialle.

Alle sue spalle c'era un allenatore anziano,con capelli grigi,maglietta rossa,a mezze

maniche,pantaloni neri e scarpe nere.

"Va bene,Kent."disse l'uomo che gli passò la palla"Facci vedere qualcosa."

Clark indossò il casco e andò alla sinistra di Jason,dopo di che i giocatori si misero in posizione.

"D'accordo ragazzi."disse Clark"Al mio segnale."

Clark diede il segnale poco dopo e scagliò la palla a un altro giocatore,che finì al tappeto a causa

dell'impatto con l'oggetto,mentre altri ragazzi tentavano inutilmente di gettare Kent a terra.

Jason,che aveva le braccia incrociate,iniziò a ridere,poi diede una pacca,con la mano sinistra,al

petto di Clark"Va bene,funziona.

In riga,ragazzi."

I giocatori iniziarono a guardare Abby,che aveva i capelli legati dietro la testa e indossava una

maglietta di gomma rossa,senza maniche,scollata,lasciante scoperta metà della pancia,pantaloni neri

e scarpe da ginnastica.

Lei stava correndo per la zona.

"Ehi,guarda Abby la Sfregiata..."disse 1 di loro.

"È tutta roba falsa,si è ritoccata."disse un altro.

"Che me ne importa?"disse quello castano togliendosi il casco"È da sballo…

È fantastica..."

Lei si fermò,lo guardò,fece un mezzo sorriso e riprese a correre.

Poco dopo Abby era in 1 dei corridoi della scuola,che era del tutto vuoto,e stava guardando il suo

riflesso tramite 1 specchietto,posto sulla zona interna dello sportello dell'armadietto a muro.

Il giocatore la seguì,le arrivò a sinistra e le sorrise.

"Non volevo spaventarti."disse lui"Non riesco a smettere di pensare a te."

"Vuoi dire alla ragazza che hai soprannominato Abby la Sfregiata?"disse Abby.

Lui abbassò la testa"Già,mi dispiace molto...sono stato 1 scemo.

Forse se fossi stato più attento avrei visto chi sei veramente."

Lei fece un mezzo sorriso,poi lui le accarezzò il viso con la mano sinistra.

"La ragazza...più bella di tutta la scuola."disse lui e lei sorrise.

Abby vide Lana avvicinarsi.

Lei aveva i capelli legati dietro la testa,indossava un giubetto nero,a mezze maniche,una maglietta

viola,scollata,jeans blu,scarpe nere e teneva dei libri con le mani.

Lana sorrise ai 2 e passò oltre.

"Ho molto da farmi perdonare."disse lui accarezzandole il viso"Cosa ne dici...se andassimo in un

posto più isolato?"

Abby sorris iniziarono a camminare,tenendosi per mano.

"Allora dove mi porti?"disse lei.

I 2 andarono nello spogliatoio e lui si tolse la corazza e la maglietta,restando a petto nudo,poi lei si

sciolse i capelli e si tolse la maglietta,dopo di che lui le baciò la gola.

Poco dopo lei camminò all'indietro e andò con la schiena contro una delle manopole della

doccia,che fu azionata,e l'acqua bagnò entrambi.

Abby sorrise,poi lui continuò a baciarle la gola,mentre lei gli leccava l'orecchio.

Il ragazzo le baciò la bocca e delle venature verdi iniziarono a diffondersi sul suo

volto,riempiendogli la faccia per qualche istante.

Lei allontanò il viso dal suo.

"Che cosa c'è?"disse lui.

"Lo hai sentito quello?"disse lei.

"Cosa?"disse lui che provò a baciarla.

"No...aspetta...devo andare."disse lei.

"Abigail?"disse lui.

Lei raccolse la maglietta e andò verso le panchine.

"Ah...ho capito."disse lui"Nuova faccia,ma sempre noiosa,eh?

La solita Abby la Sfregiata."

Lui la raggiunse,mentre lei si rimetteva la maglietta.

"Ehi?"disse lui e lei si voltò,ma poi il ragazzo guardò il suo riflesso su 1 degli specchietti davanti a

se e spalancò gli occhi,dopo di che la spostò,con la mano destra.

Abby guardò alla sua destra e si rese conto che la massa di energia arancione e rossa stava

prendendo la forma della donna alta 2 metri e 93 centimetri,indossante il largo cappello nero,l'abito

bianco e lungo e i guanti neri.

"Oh mio Dio..."disse il ragazzo fissando il suo riflesso con un espressione di terrore assoluto e

mettendosi le mani vicino al volto.

"Brad?"disse lei che lo guardò spaventata.

"Che succede?"disse lui in preda al terrore"OH MIO DIO!

LA MIA FACCIA!"

Abby si voltò sentendo la figura femminile ridere a squarcia gola,emettendo dalla sua bocca una

voce maschile disumana.

Brad vide che il suo riflesso lo mostrava con un'ustione sugli zigomi,solcati da delle spaccature

irregolari,e intorno alle labbra,dove c'erano anche delle macchie verdastre.

Successivamente i suoi zigomi divennero neri e si screpolarono,mostrando il tessuto muscolare

sottostante,mentre i suoi denti assumevano un colore quasi nero,poi anche i lati della bocca si

scurirono.

"MIO DIO!"urlò Brad"CHE COSA MI HAI COMBINATO?"

Lui corse via,passando attraverso la figura femminile immensa"NOOOOO!

LA MIA FACCIA!"

"Complimenti."disse la figura con il largo cappello nero e l'abito bianco.

Lois,indossante una maglietta celeste,aderente,scollata e senza maniche,jeans blu e scarpe

marroni,era nella sua auto,che era sulla strada davanti alla scuola,e stava parlando al

cellulare"Ufficio ammissioni?

Senta,parlo dalla sperduta capitale del granturco...NO!

NO,NON MI METTA IN ATTESA!..."

Lei guardò il cellulare"Che giornata allucinante!..."

Lois investì Brad e urlò,fermando l'auto.

Poco dopo il ragazzo venne portato via in barella,mentre Lois parlava con un agente di polizia.

"Ha qualche altra dichiarazione?"disse il poliziotto.

"No,è tutto grazie."disse Lois.

"Grazie."disse l'uomo allontanandosi.

Abby osservò la scena e rimase sconvolta.

Clark,che indossava una camicia bianca,con linee verticali e orizzontali rosse,jeans blu e scarpe

nere,arrivò sul posto.

"Lois?"disse Clark"Che è successo?"

"Mi è sbucato davanti all'improvviso...non lo so,hanno detto che se la caverà...fisicamente

almeno."disse Lois"Dicono che è uscito di testa."

"Chi?"disse Clark"Brad?"

Lois annuì.

"L'ho visto agli allenamenti un'ora fa,stava bene."disse Clark.

"Ne sei proprio sicuro?"disse Lois.

"Si."disse Clark.

"Pensaci Clark,è l'inizio di un nuovo semestre..."disse Lois camminando e lui le andò dietro"Borse

di studio..."

Lois si appoggiò sul cofano dell'auto"...l'intera città che conta su di lui per farne un eroe...chissà

quali nevrosi si nascondono dietro un grande uomo del campo."

"Non ci credo,Brad era fin troppo sicuro di se...un vero pallone gonfiato direi."disse Clark"Forse

non ti ha vista."

"Si,questo potrebbe spiegare il parabrezza rotto,ma...vuoi dirmi perché se ne andava in giro mezzo

nudo e bagnato fradicio?"disse Lois"Chi farebbe una cosa del genere?"

Abby andò via piangendo.

Poco dopo Clark entrò negli spogliatoi maschili,che erano pieni di ragazzi con gli asciugamani sulla

vita,e Lois lo seguì nel corridoio con gli armadietti ai lati.

"Ehi,l'ultima volta che ti ho vista ti mancavano gli attributi per entrare qui!"disse Clark fermandosi

e guardandola.

Lois sorrise e poi mise le mani sui fianchi"Allora mi hai guardata."

Clark chiuse gli occhi"Lois,aspettami fuori."

Tutti i giocatori iniziarono a fissarla.

"Stai scherzando,pazzoide?"disse Lois facendo ridere tutti"Angosciato ragazzo non sostiene il ruolo

dell'eroe e crolla davanti a me?

È una storia appetitosa quanto la chirurgia plastica nelle adolescenti."

Lei proseguì,mentre lui guardava verso il soffitto,poi Lois si rivolse a un ragazzo

castano,incrociando le braccia"Scusami,conosci bene Brad Anderson?"

"Non bene come vorrei conoscere te."disse lui sorridendo e facendo ridere tutti.

"Affascinante."disse Lois"Ascolta,Brad si è schiantato sulla mia auto e pare che corresse come un

folle...qualcuno di voi sa che cosa è successo?"

Clark svoltò a sinistra,arrivando nella zona dove c'era la parete blu con le vetrate,poi vide la

maglietta di Brad a terra e andò a raccoglierla,con la mano sinistra,dopo di che si accorse della

presenza di una catenina dorata,vicino allo scarico delle docce,così la raccolse,con la mano destra.

L'oggetto era collegato a una"A"dorata e piena di piccoli cristalli circolari viola.

Lex,indossante un lungo cappotto nero,camicia viola,pantaloni neri e scarpe nere,era nel Taloon,che

era vuoto e c'erano diversi scatoloni di cartone sui tavoli.

Luthor aprì 1 degli oggetti e tolse della carta plastificata da un libro.

"Hai l'abitudine di aprire la posta degli altri?"disse Lana,che aveva i capelli legati dietro la testa da

un fermaglio,con dei fiori finti su di esso,e indossava una camicia nera,pantaloni neri e scarpe nere.

Lei si avvicinò sorridendo.

"Scusa tanto,ma la scatola era indirizzata al Taloon."disse Lex"Qualcosa mi dice che non è stato

scelto come libro del mese."

Lui prese dalla scatola un secondo libro"Come mai...questo interesse per le scritture?"

"Un progetto scolastico."disse Lana.

"Dev'essere lo stesso progetto su cui sta lavorando Clark."disse Lex camminando"Per essere 2

persone così diverse avete interessi molto simili.

Mi sorprende sempre questo posto.

Hai visto un futuro in qualcosa che chiunque credeva fosse senza speranza."

Lex fissò il bancone.

"Ah,questo è un aspetto di Lex Luthor che non conoscevo."disse Lana e Lex la guardò,poi lei si

avvicinò"Ho paura che tu stia diventando pericolosamente nostalgico."

Lex sorrise.

Il giorno dopo Clark,indossante una camicia bianca,con linee verticali e orizzontali rosse,jeans

blu,scarpe marroni e avente una borsa azzurra e nera a tracolla,tornò alla fattoria.

Salendo le scale che conducevano sotto la tettoia della casa trovò Jonathan,che indossava una

camicia blu,canottiera bianca,jeans blu e scarpe nere.

"Devo farti le congratulazioni."disse Jonathan che aveva le mani in tasca"Ha chiamato il tuo

allenatore.

Sei entrato nella squadra di football."

"Non preoccuparti,non farò del male a nessuno."disse Clark"So come controllare i miei poteri."

"La persona a cui temo farai del male sei tu."disse Jonathan e Clark si fermò"Sarai tentato di

correre più veloce,di lanciare la palla più lontano a ogni partita..."

Clark lo guardò"Credi che io ne sia capace?

Non passerò quel limite."

"Ma tu non sai nemmeno qual'è quel limite,Clark!"disse Jonathan avvicinandosi"Pensaci,sei la,i

tuoi amici ce la stanno mettendo tutta per vincere…questo è il football figliolo.

E con te in squadra non sarà mai una gara corretta!"

"Allora diciamoci quali sono le cose corrette."disse Clark"Qual'è la prima cosa che ricordi delle

superiori?

"No no no…"disse Jonathan.

"Non dirmi che non è il football!…"disse Clark"Io voglio la stessa cosa...e sono stanco di implorare

di avere le tue stesse occasioni!

Voglio una mia vita."

Clark andò via ed entrò nell'abitazione.

Lana,che era a petto nudo e indossava jeans blu e scarpe marroni,era distesa,a pancia in sotto,su un

lettino di pelle nera,con sopra di esso un materassino e un cuscinetto.

La stanza dove si trovava era buia,sulla parete alla sua sinistra erano presenti dei quadri,mostranti

delle parti del viso di una persona,mentre sopra di lei c'era una placca circolare bianca,con dentro 5

luci sferiche messe in cerchio,che si connetteva al soffitto mediante un braccio cilindrico e sottile.

Alla sinistra dei quadri c'era un'altra parete,di colore blu,su cui era presente un attaccapanni,avente

un camice bianco appeso su di esso,con accanto un ripiano,pieno di contenitori di vetro,sotto cui era

collocato un mobiletto rettangolare,di metallo,con sopra 2 vassoi metallici,contenenti vari

strumenti,più un carrellino metallico,su ruote,messo alla sinistra di quest'ultimo oggetto.

Alla sinistra del carrellino c'era un altro attaccapanni,con un camice bianco messo su di esso,e alla

sinistra di quest'ultimo era presente una porta bianca,con un vetro rettangolare su di essa,avente la

parte superiore e inferiore circolare.

Alla sinistra di Lana c'era la madre di Abby,che aveva i capelli sciolti e indossava un lungo camice

bianco,camicia nera,guanti di plastica blu,pantaloni neri e scarpe nere.

La donna prese un coltello chirurgico,con la mano destra,e una ciotola di plastica circolare,con la

mano sinistra,poi passò l'oggetto appuntito sul simbolo tatuato sulla schiena di Lana e dopo mise la

lama nella ciotola.

"Non sei la prima persona che viene qui pentita di un tatuaggio..."disse la donna"...ma sei la prima a

cui l'hanno fatto senza inchiostro."

"Cosa?"disse Lana che si alzò e si rimise la maglietta,mentre la donna girava intorno al lettino.

"Qualunque cosa sia questo pigmento è come se il simbolo fosse marchiato sotto la tua pelle."disse

la donna andando al mobiletto rettangolare posizionato alla sinistra dei quadri"Volevano lasciare un

segno difficile da dimenticare."

Lana si mise un giacchetto nero"Ma lei può ugualmente rimuoverlo,giusto?"

"Dovrei mandare il campione di tessuto al laboratorio,ma temo che la rimozione non sarà possibile

senza un trapianto di pelle."disse la donna che le si avvicinò"Vedremo.

Tu vai a scuola con mia figlia,vero?

Non dimentico mai una faccia."

La donna gli toccò i lati della mascella con le mani"Specialmente...una perfetta come la tua.

Ottieni tutto quello che vuoi tu..."

Abby entrò nella stanza.

Indossava una maglietta rosa,scollata e senza maniche,connessa a un cerchio di metallo,posto al

centro del petto,da cui partivano 2 lacci fucsia che circondavano il collo,jeans blu e scarpe nere,più

una borsa chiara,tenuta con la mano sinistra.

"Abby..."disse Lana"Come va con Brad?

Vi ho visti insieme in corridoio."

"Non risponderle."disse la voce femminile della massa di energia arancione e rossa.

"Di che cosa stai parlando?"disse Abby mentre la madre le si avvicinava.

"Ne parliamo più tardi."disse Lana uscendo"Grazie.

Arrivederci dottoressa."

"Che cosa mi hai fatto?"disse Abby sedendosi sul lettino"Ho baciato un ragazzo e lui si è

spaventato a morte...urlava,era come impazzito."

"Tu sei stata il mio primo esperimento."disse la madre accarezzandole la parte sinistra dei

capelli"Le complicazioni sono sempre un rischio."

"Complicazioni?"disse Amily"Brad è all'ospedale per causa mia!"

"Brad?"disse la madre"Non è quel ragazzo che ti chiamava Abby la Sfregiata?

Ha avuto esattamente ciò che meritava."

"Ha ragione."disse la voce femminile della massa di energia.

"E dovrebbe valere anche per Lana."disse la madre che si allontanò.

"Interessante..."disse la voce femminile.

"Lana?"disse Abby seguendola"Ma Lana non mi ha mai fatto niente."

La madre si voltò verso di lei"Lana vi ha visti insieme.

Sta già facendo domande."

"Pensi che sappia?"disse Abby.

"Questo è un problema da non sottovalutare."disse la madre"Se Lana dice a qualcuno...quello che è

accaduto tra te e quel ragazzo...Brad...mi porteranno via tutto questo.

E senza i trattamenti...tornerai a essere esattamente quella che eri prima.

È questo quello che vuoi?"

"No..."disse lei con gli occhi lucidi.

"Io ho fatto quello che potevo per te...e ora tu devi fare qualcosa per me."disse la madre.

La notte seguente Jason,indossante un giaccone grigio,maglietta rossa,jeans blu e scarpe nere,portò

Lana in una stanza buia e chiuse la porta,che aveva una vetrata rettangolare sulla zona

superiore.

"Ci siamo."disse lui che accese le luci,illuminando una grande stanza che aveva al centro un basso

piano di legno,dotato di 4 incavature,aventi l'interno d'oro,di forma rettangolare,con una

lampada,dotata di una base circolare,da cui partiva una protuberanza nera e sottile,che poi si

allargava,diventando ovale e terminando con un imbuto,rivolto in alto,sulla cima,dove era presente

una lampadina coperta da una placca di vetro conica,con la cima piatta e divisa in sezioni da linee

verticali nere,che era posta sulla parte a destra dell'oggetto rettangolare.

Il piano di legno era poggiato su un tappeto,che era chiaro e rettangolare,e alla destra di

quest'ultimo c'era 1 specchio bianco e ovale,con ai lati 2 aste verticali,poggianti su 2 ruote,e dietro

la placca di legno rettangolare erano presenti altri 2 specchi ovali,di cui 1 era marrone,con la base

inferiore piatta,e l'altro era bianco.

Dietro i 2 specchi c'era una parete chiara,con una spranga orizzontale,sostenente degli

abiti,connessa a essa,mentre il muro a sinistra era nero,con altri vestiti davanti a esso.

Il pavimento della stanza era scuro,sul soffitto c'erano diversi lampadari dorati,dotati di

protuberanze cilindriche e sottili,sulla parte inferiore,che si curvavano verso il basso e poi verso

l'alto,con una circonferenza di metallo in cima,avente al centro una lampadina ovale,e in alcuni casi

era presente una sfera nella zona inferiore e centrale degli oggetti.

In mezzo ai lampadari c'era anche una sfera argentata,la cui superficie era divisa in tanti piccoli

rettangoli da delle linee verticali e orizzontali,posizionata al centro del soffitto e ai lati della zona

superiore dell'ambiente c'erano delle aste di metallo orizzontali,con sopra delle luci gialle connesse

a dei fili.

"È la vecchia sala del teatro."disse Jason.

"Wow!"disse Lana che toccò 1 degli specchi"Mi sembra un'alternativa interessante all'ufficio

dell'allenatore."

"Già."disse lui.

"Non sapevo neppure che esistesse."disse Lana spalancando leggermente le braccia.

"Già."disse l'altro"E spero che non lo sappia nessun altro."

"Sai,ancora non riesco a credere che tu abbia un lavoro nella mia scuola."disse lei che andò a

toccare un manichino.

Jason rise"Lo so…e dovrò abituarmi a vedere i miei ragazzi che sbavano per te."

"Credo che tu non debba preoccuparti."disse Lana che lo guardò.

"Davvero?"disse Jason"E che mi dici di Clark Kent?"

Lei restò in silenzio per pochi secondi,poi camminò"Pensavo tu avessi detto di avere una sorpresa

per me,come mai siamo finiti a parlare di Clark?"

"È successa una cosa strana...si è confidato con me."disse Jason.

"Ah...tu non hai la minima idea di quanto sia eccezionale la cosa."disse Lana.

"Ah si?"disse lui.

"Già."disse Lana.

"Il fatto è che...gestire gli allenamenti e mettere insieme una buona squadra è una cosa..."disse lui

sedendosi sul piano,mentre lei si metteva in ginocchio davanti a lui"...ma avere ragazzi...come

Clark...che mi chiedono consigli...non sarà così facile.

I ragazzi mi considerano un adulto,ma io mi sento ancora come se fossi 1 di loro.

Ma non siamo qui per parlare di me."

"No?"disse lei sorridendo.

"Esatto."disse lui estraendo una benda rossa dalla tasca sinistra del giaccone"Aspetta..."

"Ok..."disse lei.

"Siamo qui per questo."disse lui mostrando l'oggetto.

"Oh cielo..."disse lei,poi lui si alzò e le mise la benda intorno alla testa,coprendole gli occhi"Ok...

D'accordo,cos'hai intenzione di fare?"

"Oh...niente..."disse Jason"È solo che non abbiamo mai festeggiato il compleanno di qualcuno."

"Giusto."disse Lana.

"Adesso...sta ferma qui."disse lui mettendole la mano destra sulla spalla.

"Va bene."disse lei e lui si alzò,allontanandosi.

"E non sbirciare."disse Jason uscendo.

Pochi secondi dopo Abby aprì la porta e le si mise davanti,inginocchiandosi.

"Jason?"disse lei"Ehi?

Jason,che cosa stai facendo?"

Abby la baciò e sulle guance di Lana si formarono delle macchie verdi.

Lei si tolse la benda e rimase sorpresa"Abby?..."

"Mi dispiace Lana..."disse Abby alzandosi e indietreggiando"Non avevo altra scelta."

"Hai del potenziale."disse la voce femminile della massa di energia.

Lana vide il suo riflesso in 1 specchio e si alzò sconvolta,poi si mise le mani sul volto,vedendo il

suo viso che si screpolava sulle guance,sugli zigomi e sul naso,poi si formò una sostanza gialla

dentro le crepe.

La ragazza,del tutto sconvolta,indietreggiò,mettendosi la mano destra sul viso,poi guardò un altro

specchio e vide che le sue guance erano diventate marroni.

Abby pianse e corse via,mentre Lana cadeva a terra e andava con la schiena contro una colonna di

legno rettangolare,poi si voltò verso di essa e un pesante specchio rettangolare,con i contorni

dorati,le cadde addosso,frantumandosi su di lei.

Poco dopo la ragazza era priva di sensi in ospedale,su un letto dalle lenzuola bianche,e indossava

un lungo abito bianco,avente dei punti neri su di esso.

Lei aveva gli zigomi coperti da dei cerotti e le mani fasciate.

Jason,che non aveva il giaccone,era seduto sul letto,alla destra di Lana"Non so se riesci a sentirmi

Lana...ma tu significhi davvero tanto per me."

Lex,che indossava un lungo cappotto nero,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere,entrò nella

stanza,dalla porta alle spalle del ragazzo,e restò a fissare i 2.

"Immagino che l'educazione imponga...un colpo di tosse per farle sapere che sono qui."disse Lex.

Jason si girò e si alzò.

"Ma sembra una cosa così forzata,non crede?"disse Lex camminando con le mani in tasca,poi andò

alla sinistra del letto"Come sta?"

"Non sanno cosa abbia,perciò...è difficile dirlo."disse Jason.

"Lex Luthor."disse Lex.

"Jason Teague."disse Jason"Sono il nuovo allenatore di football."

"Teague...come...Genevieve Teague o Edward Teague?"disse Lex.

"Edward è mio padre."disse Jason.

"E lei ha deciso di andarsene il più lontano possibile dalla ditta di famiglia...bella mossa."disse Lex.

"Non è andata esattamente così,è stato lui a tagliarmi fuori."disse Jason.

"Beh,allora quale posto migliore per cominciare una nuova carriera del liceo di

Smallville...giusto?"disse Lex avvicinandosi a lui.

Jason sorrise e si mise le mani sui fianchi"Già..."

"È stato molto corretto da parte della scuola mandare un rappresentante per vedere come sta."disse

Lex.

"Oh...si ho solo pensato di fare un salto tornando a casa...tutto qua..."disse Jason.

"Non mi ha convinto."disse Lex che andò verso la porta,ma poi si fermò e lo guardò"Lana merita il

meglio.

Spero che lei lo sia."

Luthor uscì dalla stanza.

La stessa notte Lois,che indossava un giaccone chiaro,camicia nera,pantaloni neri e scarpe nere,era

al Torch,seduta a una delle scrivanie,e stava osservando un articolo,mediante il video del

computer,che parlava dell'istituto della madre di Abby.

Clark,che indossava una camicia azzurra,jeans blu e scarpe marroni,era davanti a una delle finestre

della stanza di Lana,con le braccia incrociate.

Poco dopo Chloe,che indossava una maglietta a righe orizzontali rosse e verdi,scollata e a mezze

maniche,pantaloni marroni,scarpe marroni e aveva una borsa marrone a sinistra,uscì dall'ascensore

e lo raggiunse.

"Ehi?"disse lei"Sono venuta appena ho saputo.

Come sta Lana?"

"È a pezzi."disse Clark"Le hanno somministrato del sedativo,ma...continua a ripetere...fate che non

mi veda."

"Sembra un esaurimento nervoso."disse Chloe.

"Anche Brad si comportava allo stesso modo."disse Clark"L'unica cosa in comune è un picco nei

livelli di serotonina."

"Serotonina?"disse Chloe restando perplessa.

"È una sostanza del cervello..."disse Clark.

"Che viene imitata dagli allucinogeni."disse Chloe"È...è anche la parola che Lois ha scritto male 3

volte nell'articolo sugli estremi rimedi...della chirurgia plastica."

"Lana e Brad non centrano con la chirurgia plastica."disse Clark.

"Si,però centra Abby."disse Chloe"E Lana non ha detto di aver visto Brad con Abby poco prima che

uscisse di testa?

Forse questo deve averla resa più bestia che bella."

Clark guardò Lana.

Il giorno dopo Lois,che indossava una maglietta rosa,scollata,senza maniche e aderente,jeans blu e

scarpe marroni,era seduta sul lettino sopra cui era stata Lana e stava parlando con la madre di

Abby,che aveva addosso una camicia viola,pantaloni neri,scarpe nere ed era seduta a una

scrivania,posta davanti alla ragazza,avente 1 schermo sopra di essa,una tastiera,dei fogli,un

portapenne e una lampada.

"I miei genitori non vogliono che mi sottoponga alla chirurgia plastica."disse Lois.

"Beh,certi genitori non capiscono quanto è dura."disse la donna"Quando io avevo la tua età non ero

una bella ragazza.

Ce la mettevo tutta,ma i ragazzi non mi notavano.

Guardavano soltanto quelle belle..."

La donna scrisse su un blocco di fogli mediante una penna"7 interventi chirurgici hanno cambiato

tutto questo."

Le 2 si sorrisero.

"Sa,a essere sincera,sono interessata a quella nuova procedura che ha usato con Abby."disse Lois"È

vero che si deve fare soltanto una volta?"

La donna annuì"Per questo ho sviluppato il processo.

Non volevo vedere mia figlia soffrire e sopportare il dolore che ho sopportato io per avere ciò che le

ragazze fortunate hanno dalla nascita.

Allora,ti metto subito in lista."

La donna iniziò a cliccare i tasti della tastiera posta davanti al video.

"Si,per favore."disse Lois e in quel momento si udì il suono di un nastro che si riavvolgeva

provenire dalla borsa della ragazza,che era posta sulla scrivania"Sa,adesso devo andare,sono in

ritardo..."

Lois si alzò,ma la donna afferrò la borsa,tirandosi su di scatto.

"Ma stai registrando!?"disse la donna che prese l'oggetto ed estrasse un registratore da esso,poi

l'altra lo afferrò,con la mano destra,e le tolse la borsa di mano,con la sinistra.

"Cosa..."disse la donna.

"Ho intenzione di smascherarla."disse Lois andando verso la porta.

"Chi sei tu per impedire alla gente di migliorare?!"disse la donna andandole dietro.

"Mi chiami pazza..."disse Lois fermandosi"...ma ho sempre creduto fermamente che la bellezza...è

dentro di noi."

Lois si voltò verso la porta,ma l'altra le afferrò i capelli,con la mano destra,la voltò e le fece

un'iniezione nel collo,con la mano sinistra.

"Dicono così soltanto..."disse la donna mentre Lois cadeva a terra"...le persone che non sanno che

significa non averla fuori!"

Lo stesso pomeriggio Chloe e Clark entrarono nel Torch,trovandolo vuoto e totalmente in disordine.

"Ok..."disse Chloe andando a una scrivania e mettendosi a frugare tra i fogli in disordine.

"È appena passato un uragano?"disse Clark guardandosi intorno.

"Si e il suo nome è Lois."disse Chloe"Sta stampando questi articoli che la madre di Abby ha

pubblicato su questa nuova e rivoluzionaria..."

Lei prese un foglio"...chirurgia plastica definitiva...ma è incappata in un imprevisto..."

Chloe passò a Clark l'articolo"Sta mandando alle stelle i livelli di serotonina dei pazienti.

Capisci?"

Chloe andò verso la zona dove una volta era posizionato il muro pieno di ritagli.

"Qui dice che la dottoressa sta lavorando a un farmaco,chiamato seritro,per tenere sotto controllo la

serotonina."disse Clark che si sedette sulla scrivania,mentre Chloe controllava dei fogli"Può aver

funzionato.

Può darsi che Abby fosse un collaudo."

"Ma l'intervento rivoluzionario che ha subito ha avuto notevoli conseguenze."disse Chloe che si

avvicinò e gli diede un foglio"Sta trasmettendo agli altri qualcosa che manda alle stelle la loro

serotonina."

"La cosa ha un senso se ha baciato Brad,ma...per quanto riguarda Lana?"disse Clark.

"Non lo so,ma so che Abby non sta avendo allucinazioni...allora forse a Lana e a Brad non serve

altro che una dose di questo farmaco,il seritro."disse Chloe.

Clark guardò la scrivania e prese un quaderno ad anelli,sulle cui pagine era attaccato un biglietto

rosa.

"Sembra che Lois sia un passo avanti a noi."disse Clark.

La notte seguente Lois,che indossava solamente un tessuto bianco sul seno e sulla vita,era distesa

sul lettino dalla superficie bianca,dove Abby aveva subito l'intervento,ed era legata dalle 2 fasce

grige.

La massa di energia arancione e rossa prese la forma della donna alta 2 metri e 93

centimetri,indossante il grande cappello nero,il lungo abito bianco e i guanti neri.

Lois aprì gli occhi e vide la madre di Abby alla sua sinistra.

"Cosa sta facendo?"disse lei.

"Stavi cercando 1 scoop,no?"disse la donna accarezzandola con la mano sinistra"Vuoi davvero

sapere cosa ha provato Abby per tutti questi anni?"

Lei gli afferrò il volto con la mano sinistra"Adesso stai per scoprirlo."

La donna andò verso la parete,premette i pulsanti e la placca di plastica,dalle sembianze umanoidi e

piena di tubi,iniziò a calare sulla ragazza.

"E senza il soppressore per bilanciare i livelli di serotonina...scriverai il tuo articolo da reparto

psichiatrico."disse la donna.

La figura alta 2 metri e 93 centimetri sorrise.

Clark entrò nella stanza dove le 2 avevano discusso,trovandola vuota,poi guardò lo schermo sulla

scrivania e vide Lois distesa sul lettino,dopo di che corse a super velocità e sfondò una

vetrata,arrivando nella stanza dell'operazione,sollevò la placca a mani nude,ma ruppe dei fili e del

vapore verde usci da essi,facendolo sentire male.

"Clark!"disse Lois.

Lui barcollò e si voltò,dopo di che la madre di Abby lo colpì al volto con una placca di metallo

cilindrica,avente una zona di vetro,dentro cui era posizionato un cilindro blu,posta al centro,e poi

lei andò verso Lois,che le diede un calcio sinistro sul volto,facendola indietreggiare.

La donna andò contro un carrello di metallo,avente 2 ripiani,e finì a terra,perdendo i sensi,poi Lois

riuscì a liberarsi dalle fasce che la tenevano bloccata e andò a soccorrere Clark.

"Clark?"disse Lois"Come ti senti?"

La figura alta 2 metri e 93 centimetri si accucciò e mise la mano sinistra sulla testa della madre di

Abby,facendole entrare dell'energia arancione nel cranio,dopo di che parlò con una voce

maschile,severa e profonda"Tu lo sai,vero?

Se loro 2 fuggono ogni speranza di aiutare tua figlia è perduta."

"Portami via da qui..."disse Clark e lei lo aiutò a rialzarsi.

La madre di Abby prese un bisturi dal pavimento,con la mano destra,e si alzò,ma Lois le diede un

secondo calcio al volto,facendola cadere all'indietro.

Qualche giorno dopo Lana,che aveva i capelli legati dietro la testa e indossava una camicia

nera,pantaloni neri e scarpe nere,era nella stanza al piano superiore del Taloon e Jason,indossante un

giacchetto di pelle grigio,maglietta nera,jeans blu e scarpe nere,era alla sua sinistra.

"Non so come...affrontare l'argomento...senza sembrarti davvero presuntuosa."disse Lana.

"So già che sei presuntuosa,anzi te ne volevo giusto parlare..."disse Jason.

"Sei divertente..."disse Lana sorridendo e guardandolo.

"Ti ringrazio."disse lui.

"D'accordo,adesso ascolta,sono seria...quando ero al primo anno io...facevo parte delle

cheerleaders...ed era tutto ciò che volevo."disse Lana"Pensavo che agli altri interessasse solo il mio

aspetto."

Lana si voltò e camminò"Continuo a pensare a tutte le volte che mi hai ripetuto che sono

bella...e...continuo a chiedermi...che cosa di me ti piace veramente..."

Lei rimase girata di spalle e lui le si mise davanti.

"Lana,io ti rispondo che sei bella per la persona che sei,non per quello che vedo."disse Jason"La

ragazza...che mi massacra ai videogiochi e pensa che io mi diverta."

I 2 risero.

"Quello che voglio dire è che ti ho vista con la febbre alta,con gli occhi gonfi e il naso gocciolante

mentre deliravi e io..."disse Jason.

"D'accordo,ok,non andare oltre."disse lei.

"Voglio che tu sappia che la ragione per cui ti amo...non è visibile allo specchio."disse Jason.

Lei rimase in silenzio.

"Bella questa frase."disse Jason ridendo"Me lo dico da solo,poi me la scrivo e la uso di nuovo."

Il giorno dopo il cielo era nuvoloso.

Il pick up rosso tornò alla fattoria dei Kent e Clark,che indossava un giaccone blu,maglietta

rossa,jeans grigi e scarpe marroni,scese dal mezzo,andando verso Jonathan,indossante una maglietta

blu,a mezze maniche,guanti grigi,jeans blu e scarpe nere,che stava sollevando un rettangolo di

fieno.

"L'allenamento è finito tardi,eh?"disse Jonathan mentre Clark prendeva la palla da football dal retro

del mezzo,usando la mano sinistra,dopo di che prese la borsa a tracolla blu,con la destra.

"Papà,mi dispiace di averti deluso."disse Clark fermandosi vicino a lui"Ma resto con la squadra.

Non starò a bordo campo tutta la vita."

"Me ne rendo conto,Clark."disse Jonathan spostando dei rettangoli di fieno e impilandoli"Mi rendo

anche conto che sei all'ultimo anno delle superiori e che da ora prenderai molte decisioni da solo.

Ma se vuoi...essere considerato adulto...dovrai cominciare a comportarti come tale."

Clark annuì sorridendo.

Jonathan si tolse i guanti"E gli adulti,in questa famiglia...non fanno le cose senza discuterle."

Clark fece qualche passo verso destra e poi si fermò"Lo so.

Per questo devo chiederti una cosa.

Vuoi che un allenatore qualsiasi insegni a giocare a football a tuo figlio?"

Clark mostrò la palla al padre,che sorrise e la prese,poi il ragazzo corse a velocità normale e l'altro

tirò l'oggetto.

Clark afferrò la palla e fece canestro.

"SI!"disse Jonathan alzando le braccia e chiudendo i pugni.

Il giorno dopo Lois,che indossava un giacchetto grigio,maglietta blu,scollata,jeans blu e scarpe

nere,era poggiata,con la spalla sinistra,a una parete alla base delle scale interne della scuola.

Chloe,che indossava una maglietta a macchie rosse e nere,scollata e senza maniche,jeans blu,scarpe

nere e aveva diversi fogli nella mano destra,scese la rampa di scale,sorridendo.

"Stai ammirando il genio del giornalismo,eh?"disse Chloe.

"C'è un errore di stampa."disse Lois.

"Oh!..."disse Chloe camminando con l'altra"Che perfezionista.

Allora...novità sulla storia di Abby...sembra che mamma silicone...sia sparita misteriosamente dal

reparto psichiatrico."

"È scappata?"disse Lois.

"Già."disse Chloe.

"Abby invece sta bene?"disse Lois.

"Si,torna tra una settimana."disse Chloe"Allora,non sei entusiasta per il tuo primo articolo?"

"Non è esattamente quello che stavo sognando."disse Lois.

"Oh,ma dai!"disse Chloe"Tra poco a Smallville diventerai una grande celebrità!..."

"Certo,grazie a questo articolo d'ora in poi mi riserveranno tavoli in tutti i ristoranti della

città."disse Lois.

"Ne resterai sorpresa."disse Chloe che le si mise davanti,fermandosi"Non voglio cambiare la mia

opinione sul diritto di scegliere,ma..."

Chloe le fece vedere i fogli che aveva in mano"...hai ricevuto posta dai fan."

Lois osservò i fogli.

"Sembra che il tuo articoletto di denuncia abbia fatto colpo."disse Chloe.

"Non mi aspettavo nemmeno che lo leggessero,invece...leggerlo mi ha cambiato la vita?..."disse

Lois"Oh,ti prego."

"Come vuoi,di pure quello che ti pare..."disse Chloe riprendendosi i fogli"Ma so che in fondo sei

orgogliosa di te.

Benvenuta al Torch,signorina Lane."

Chloe andò via"Eh...io vado a vedere quel bel fusto di Clark Kent con la maglietta bagnata...vuoi

unirti a me?"

"Va bene..."disse Lois che la seguì"Davvero ti piace lo stramboide?"

Clark,che indossava una maglietta bianca,a mezze maniche,con una scritta rossa sul petto e

pantaloncini corti,era seduto sullo stesso oggetto cilindrico sopra cui era stata Lana il giorno in cui

Abby indossava il costume nero.

Intorno a lui c'erano diversi studenti,vestiti con delle magliette rosse,aventi dei numeri bianchi al

centro del petto,più dei pantaloni grigi e delle scarpe bianche,disposti in cerchio.

Lois e Chloe,che erano davanti a lui,furono raggiunte da Jason e poi quest'ultimo porse la palla da

football a Lois.

"Punta al bersaglio."disse Jason.

"Ah no…"disse Lois"No grazie."

"I ragazzi della base militare non ti hanno insegnato niente?"disse Clark a braccia incrociate.

"Sono troppo matura e intelligente per giochi di questo tipo e poi non vorrei umiliare tutti i

giocatori."disse Lois.

"Accipicchia,abbiamo la versione femminile di Capitan America!"disse Jason e tutti risero.

"Ci penso io."disse Chloe prendendo l'oggetto.

"Chloe..."disse Clark indicando il cerchio,con dentro la"X"gialla,posto alla sua sinistra,usando

entrambe le braccia"Tutto tuo...se ce la fai."

"Non essere troppo tranquillo,perché ora andrai giù."disse Chloe.

"Certo,come no."disse Clark sorridendo.

"Non ci riesce."disse Lois guardando Jason"Non lo manda giù."

Chloe scagliò la palla e colpì il cerchio,poi il coperchio del cilindro si aprì su un lato,facendo cadere

Clark e la panca nel liquido all'interno.

"Non ci posso credere!"disse Lois applaudendo.

"SIIIII!"urlò Chloe.

Clark emerse per metà dall'acqua e Chloe andò a smuovergli i capelli,poi tornò indietro,sorridendo.

Lois guardò entrambi diverse volte e divenne seria.

La notte seguente Abby,che indossava un giacchetto nero,pantaloni neri e scarpe nere,era a

terra,nella stanza in cui aveva subito l'operazione,raggomitolata in posizione fetale e terrorizzata.

Davanti a lei c'era la figura femminile alta 2 metri e 93 centimetri,che aveva la mano sinistra dietro

la schiena.

La figura con l'enorme cappello nero e l'abito bianco sorrise malignamente,poi fece uscire dalla

punta delle dita della mano destra delle enormi unghie nere,senza danneggiare il tessuto dei guanti.

Gli artigli neri,che erano più lunghi dell'avambraccio,si curvavano verso l'alto nella parte iniziale e

terminavano con una punta rivolta in basso.

Lei si avvicinò ad Abby,che piangeva sul pavimento,e si chinò in avanti,mettendole l'unghia del

dito indice sulla tempia destra.

"Ooooh..."disse la figura femminile"Pare che tu non mi sia utile a niente."

"Ti prego..."disse Abby.

"Ma che carina."disse la figura femminile che,con grande velocità,le fece un taglio dalla tempia

fino alla base della mascella.

Abby urlò e si mise le mani sul viso,che si riempì di sangue.

"Brutta pezza di merda."disse la figura femminile"La tua faccia fa così schifo..."

La donna immensa mostrò la mano sinistra,rivelando di avere la testa della madre della

ragazza,poi parlò con una voce disumana e maschile"...CHE SOLTANTO TUA MADRE PUÒ

AMARLA!"

La creatura rise,mentre la ragazza piangeva.

"Siiiiii...adesso si che mi piaci."disse la donna immensa"Vediamo cosa ti spaventa realmente."

La figura alta 2 metri e 93 centimetri mise l'artiglio dell'indice destro sulla tempia di

Abby"Oooooh...andiamo bene in fondo..."

La creatura sorrise,mentre la ragazza urlava a squarcia gola,poi le trapassò il cranio e la uccise.