WONDER WOMAN:LA PIETRA
FLASHBACK
VOCE NARRANTE
"In certi giorni la mia infanzia sembra solo un lontano ricordo...e in altri...posso quasi vederla."
In mezzo ad un prato verde c'era una bambina che correva.
Aveva i capelli neri,legati dietro la testa,dove formavano una lunga treccia,e sulla fronte aveva una
placca di metallo scuro,orizzontale,con la parte centrale appuntita verso il basso.
Da questa placca scendevano 2 protuberanze metalliche a semicirconferenza che arrivavano fino
agli zigomi.
Aveva il collo,le spalle e le braccia scoperte,mentre il corpo era coperto da un abito di pelle
estremamente aderente,di colore verde scuro,con una fascia che passava tra il collo e la spalla
sinistra,aveva il seno giallo oro,poi c'erano 2 macchie rettangolari,curve verso l'alto,di
colore giallo oro,con sotto altre 2 macchie identiche,ma curve verso il basso.
La parte esterna delle cosce era gialla fino alle ginocchia,dove c'era una placca di metallo gialla che
copriva tutto il polpaccio e aveva una punta diretta verso l'alto sulla parte centrale superiore.
Su questa placca c'erano 5 linee verdi,circolari e orizzontali.
I piedi erano coperti dal tessuto verde e avevano la parte frontale e laterale gialla.
Sugli avambracci aveva 2 placche di metallo che li coprivano del tutto,mentre il dorso delle mani
e i palmi avevano un tessuto grigio che li copriva e passava tra indice e pollice.
VOCE NARRANTE
"La magica terra della mia gioventù.
Un sogno bellissimo.
Di quando l'intero mondo aveva il sapore della promessa e le lezioni della vita erano ancora di la da
venire."
La bambina andò verso un torrente che aveva diversi massi nell'acqua e che poi formava una
cascata.
Le rocce erano di varia forma e dimensione,con delle piante sopra,e anche lungo la cascata c'erano
altri massi.
Lei saltò da una roccia all'altra,passò su un tronco e poi arrivò dall'altra parte del fiume.
VOCE NARRANTE
"Guardando indietro,vorrei aver ascoltato.
Vorrei aver osservato con più attenzione e compreso."
La bambina corse in salita nella folta boscaglia.
VOCE NARRANTE
"Ma capita che tu non capisca gli insegnamenti...finché non ti trovi dall'altra parte."
L'isola era piena di montagne rocciose,coperte di vegetazione,e c'era una collinetta a strati con
un villaggio in cima,composto da case antiche,di pietra,in stile greco.
C'erano anche degli edifici circolari,delle alte colonne e 2 torri,una vicina all'altra,sul livello
superiore.
Questo villaggio era connesso ad una strada di pietra che passava sulla cima di una catena di piccole
montagne rocciose.
La strada aveva delle colonne di pietra rettangolari,connesse in alto da un ponte di pietra
rettangolare,poste ad intervalli regolari,in più c'erano anche degli edifici antichi ai lati.
Oltre le montagne rocciose c'era una spiaggia chiara e un mare cristallino.
Sulla spiaggia c'erano diversi cavalli che correvano.
A destra c'era una montagna rocciosa,con la cima piena di vegetazione e una cascata che finiva in
mare.
Alla destra della cascata,su un fianco della montagna,non molto distante dalla cima,c'era un enorme
anfiteatro di pietra chiara.
La zona centrale era circolare,coperta di sabbia,e poggiava su un'enorme colonna di pietra circolare
che entrava nella roccia del monte.
Ai lati della struttura centrale c'erano delle altissime colonne rettangolari,messe in cerchio,che
entravano nella roccia e formavano la base per il bordo circolare della struttura.
La parte della zona centrale che dava verso il mare,che era l'unica a non avere le colonne
davanti,aveva una placca di metallo alta sei metri,con la parte superiore incurvata verso il basso,con
3 spigoli curvi in alto,1 davanti e 1 dietro,mentre la parte bassa della placca era triangolare,puntata
verso il basso e conficcata nel terreno.
La parte alta della costruzione aveva una grande placca circolare di pietra,con i bordi aperti verso
l'esterno,ai lati,mentre la parte frontale era piatta,con un cerchio d'oro al centro,con dentro 2
placche circolari che formavano quasi una circonferenza.
Sotto la circonferenza c'era un'enorme trave di metallo cilindrica,con la testa di una donna sulla
parte frontale,connessa al bordo mediante 2 corde per lato,legate a degli anelli di metallo
incastonati su di essa.
Ai lati della parte frontale,sulla circonferenza con i bordi verso l'esterno,c'erano 2 placche di
pietra,rettangolari,molto lunghe,curve verso l'alto e l'interno dell'anfiteatro.
La parte posteriore di questa circonferenza di pietra era aperta e c'erano 2 colonne parallele,oblique
verso avanti,con la parte interna piatta,mentre la parte frontale,in alto,era a triangolo rettangolo,con
la punta piatta,poi rettangolare,ma lo spessore diminuiva man mano che andavano in basso.
A metà si connettevano ad altre 2 colonne identiche,ma più piccole,poste poco più avanti,e tra di
esse c'era un pavimento di pietra rettangolare con un balcone esagonale.
La parte interna della circonferenza superiore dell'edificio aveva delle file di gradini di
pietra,mentre sotto c'era una seconda zona piena di gradini di pietra molto lunghi.
Queste file di gradini erano divise da dei pavimenti obliqui verso il basso,posti ad intervalli regolari.
Ad intervalli regolari c'erano anche delle entrate rettangolari,disposte sia alla base che sulle
pareti.
La zona della circonferenza più vicina al punto in cui c'era la placca circolare aveva delle colonne
curve verso l'esterno e l'alto,rettangolari,con un'incavatura rettangolare sulla parte frontale,che
arrivavano alla circonferenza formando una superficie di pietra a semicirconferenza su di essa.
Alcune delle incavature sulle colonne avevano dei gradini e dell'acqua che scorreva verso il basso
per poi cadere in un buco rettangolare posto alla base.
Al centro della zona centrale,c'era un'apertura ovale con dentro dell'acqua da cui uscivano 9 file di
colonne cilindriche di metallo verde con la cima dorata.
Ogni fila aveva 4 colonne ed esse si abbassavano in altezza man mano che si avvicinavano alla
parte frontale dell'anfiteatro.
Dietro queste colonne c'erano delle travi verticali di metallo,alte 9 metri,che,sulla parte
alta,venivano intersecate da delle travi orizzontali.
Dietro questa zona c'erano 2 placche di metallo nero,poste ai lati e parallele,oblique in avanti,con i
bordi d'oro e con le cime piatte.
Dietro di esse c'era una placca di metallo rettangolare nera,alta 9 metri,con una placca triangolare
in cima sulla parte posteriore.
Questa placca di metallo aveva la parte frontale curva verso dietro,con 2 buchi circolari alla base
e 1 più grande in alto.
I lati di questa placca triangolare passavano anche sopra la superficie laterale di quella
rettangolare,andando in avanti in obliquo sulla parte alta,poi all'indietro in obliquo.
Dietro questa placca ce n'era un'altra rettangolare,alta 9 metri,con in cima una grande placca di
metallo romboidale,orizzontale,con lo spigolo posteriore che era a forma di trapezio.
Dietro questa placca c'era un piccolo spazio piatto e poi c'erano 3 colonne
verticali,nere,cilindriche,con delle incavature sulla superficie e una linea d'oro verticale al centro
sia davanti che dietro.
Le colonne avevano la parte bassa sotto la sabbia.
Ai lati di queste colonne c'erano 2 placche d'oro,alte quasi quanto esse,che avevano la parte
superiore appuntita in avanti,poi si curvavano in avanti e si allargavano nella parte
bassa,connettendosi ad una circonferenza doro che circondava le colonne.
Il lato di queste placche che puntava verso le colonne aveva delle linee rettangolari oblique incise
sulla parte iniziale.
Sui gradini di pietra c'erano centinaia di donne,tutte tra i 20 e i 25 anni,che indossavano delle
tuniche greche bianche,che lasciavano scoperte le spalle.
All'inizio dei bicipiti alcune avevano un vestito bianco,aderente,che arrivava fino ai polsi.
La maggior parte delle donne aveva una lunga treccia dietro la testa.
Una di queste donne,che indossava gli stessi abiti della bambina,con la stessa placca sulla fronte,si
gettò da una delle basi circolari delle colonne curve e lanciò una frusta lunghissima verso il bordo
superiore dell'anfiteatro,ondeggiò in aria,poi mandò la frusta verso una trave orizzontale messa
sulle colonne curve verso la parte interna della struttura e poste sopra la circonferenza superiore,e
ondeggiò ancora.
Un'altra ragazza,che era bionda e indossava gli stessi abiti di quella che si era gettata dalla
colonna,aveva i piedi su 2 selle poste su 2 cavalli bianchi che galoppavano vicini.
"Andiamo!"disse la bionda,mentre altri 2 cavalli,che però erano neri,le si avvicinavano e sopra
c'era un'altra che indossava gli stessi abiti e la stessa placca sulla testa,ma aveva i capelli neri.
Le 2 si alzarono mantenendo i piedi sulle 2 selle.
Un'altra,con gli stessi abiti delle 2,era vicina al bordo della zona centrale e agitava una frusta ad
un'elevata velocità,poi la usò per colpire un rombo di vetro,posto dentro 4 circonferenze d'oro,poste
dentro una circonferenza più grande attaccata ad una trave di legno verticale.
Altre 2,con gli stessi abiti verde scuro e giallo,stavano scalando una delle colonne con l'incavatura
al centro,saltando da un bordo dell'incavatura all'altro.
Tra una colonna curva e l'altra,c'erano delle arcate a cui erano connesse le colonne rettangolari che
entravano nella roccia del monte.
Attaccate ad una di queste arcate c'erano 2 funi che facevano ondeggiare un'altra donna che le
teneva tramite le mani e che compiva acrobazie a mezz'aria.
Tra altre 2 colonne curve,posta davanti all'arcata esterna,c'era una trave orizzontale di legno a cui
era connessa una trave verticale piccola,legata a 2 travi di legno che andavano verso l'esterno in
obliquo e poi andavano in verticale per diversi metri,connettendosi al centro di 2 travi di
legno parallele,vicine,orizzontali,che roteavano a mezz'aria.
Su queste travi c'erano altre 2 donne con gli stessi abiti.
Tra altre 2 colonne c'erano 2 corde messe in verticale e 2 donne,con gli stessi abiti verdi e
gialli,saltavano su di esse facendo capriole a mezz'aria.
Un'altra donna,con gli stessi abiti,corse su una colonna che aveva l'incavatura rettangolare su cui
scorreva l'acqua,arrivò in cima e spiccò un salto all'indietro,facendo una capriola.
La bambina arrivò correndo all'entrata dell'anfiteatro,che era tra le 2 colonne
parallele,mentre,dietro di lei,c'erano altre donne con gli stessi abiti che si stavano avvicinando.
Un'altra ragazza,con gli stessi abiti verdi e dorati,era su un cavallo bianco e si chinò verso
sinistra,prendendo una palla di metallo,posta a terra,composta da placche di metallo
circolari racchiuse da 2 fasce di cuoio marrone,una verticale e una orizzontale.
Lei passò la palla ad un'altra che era su un cavallo nero e che prese l'oggetto con la mano destra,si
alzò sull'animale e spiccò un salto immenso facendo passare l'oggetto dentro una circonferenza di
metallo,legata ai lati da 2 fili orizzontali,poi fece una capriola a mezz'aria e atterrò sulle gambe,per
poi rotolare a terra,mentre la palla ricadeva sul suolo.
La folla si alzò e applaudì.
Poco dopo 8 ragazze,con gli abiti verdi e gialli,si misero in fila vicino all'entrata,mentre la
bambina le raggiungeva.
Una delle ragazze della fila,che era di colore,aveva 2 placche d'oro che coprivano le spalle e i
bicipiti sulla parte esterna.
La ragazza bionda che era alla destra della fila guardò alla sua destra vedendo la bambina.
Sul balcone esagonale sopra l'entrata c'era la regina dell'isola.
Era una ragazza bionda,con capelli lunghi che avevano la parte iniziale tirata all'indietro.
Sulla fronte aveva una placca d'oro,che aveva la parte centrale a rombo,con 2 linee d'oro che,dagli
spigoli laterali,andavano verso l'alto per poco e poi andavano verso le tempie.
Dagli stessi spigoli usciva un'altra linea d'oro,più larga,che andava in obliquo in basso,verso
l'esterno,e terminava poco prima delle sopracciglia,formando una punta.
Queste linee d'oro si connettevano a 2 placche d'oro laterali che,dalle tempie,andavano verso il
basso,formando una punta diretta in avanti che copriva gli zigomi e una seconda punta diretta verso
il basso che arrivava alla base della mascella.
Queste placche laterali andavano anche verso l'alto,all'indietro,formando una punta diretta in
alto,alla fine delle tempie,sulla parte posteriore della testa.
Il collo della donna era scoperto,poi c'era un tessuto dorato che copriva la zona tra spalle e
collo ed era connesso ad un lungo mantello che arrivava fino a terra,che era d'oro internamente e
blu esteriormente.
Le braccia erano scoperte,tranne gli avambracci che avevano 2 placche d'oro a coprirli.
Il seno era coperto da un vestito d'oro aderente,con varie linee oblique verso il basso sui
seni,mentre,tra di essi,c'era una linea verticale che arrivava all'inizio della pancia,con linee oblique
verso il basso che partivano da essa.
Tra il vestito che copriva il seno e quello che copriva la zona tra spalle e braccia cera un'apertura
trapezoidale all'inizio del petto,posizionata al centro.
I fianchi,la pancia e la parte laterale della vita erano coperti da un tessuto color bronzo,con una linea
ovale d'oro,orizzontale,al centro della pancia.
All'altezza della vita c'erano sei tessuti rettangolari d'oro che arrivavano fino a terra,di cui 3 erano
davanti e 3 dietro.
Su questi tessuti c'erano delle linee orizzontali e,in alcuni casi,oblique.
Alla sua destra,dietro,c'era una donna di colore,con i capelli legati in una lunga treccia,che aveva il
collo e le braccia scoperte.
Sulla fronte aveva una placca di metallo nera,con una punta al centro,in alto,e con 2 placche
che,dalle tempie,andavano in obliquo verso gli zigomi fermandosi poco prima.
Gli avambracci erano coperti da delle placche di metallo.
Indossava un vestito arancione aderente che la copriva dal seno fino alla vita e aveva una linea di
tessuto,che passava tra il collo e la spalla sinistra,a cui era attaccato il mantello bianco.
La parte bassa del corpo era coperta da un vestito bianco,lungo,con un tessuto verde al centro che
aveva i bordi d'oro e delle linee gialle e oblique sulla superficie.
Questa ragazza era seduta su 1 sgabello di pietra e aveva un ventaglio nella mano destra.
Alla sinistra della regina,dietro,c'erano 2 guerriere,di cui una era seduta su 1 sgabello e l'altra era
alzata.
Alla sinistra di quella di colore,che era seduta,c'era un tavolino di pietra con sopra una ciotola di
metallo,con dentro della carne,mentre dietro il tavolo c'era l'altra che era orientale.
Entrambe indossavano la stessa corazza.
Sulla fronte avevano una placca di metallo con una punta al centro,sia sopra che sotto,e con 2
placche che,dalle tempie,andavano in obliquo verso gli zigomi formando una punta verso il basso.
Queste placche avevano anche una punta diretta in alto.
La zona tra spalle,collo e petto era coperta da una corazza nera,con una linea marrone verticale
al centro del petto e con 2 linee oblique,marroni,verticali,sui seni.
La corazza sul petto era piena di linee marroni,oblique verso l'alto tra i seni e verso il basso ai lati
di essi.
Le spalle erano coperte da una placca nera,con una linea centrale che la divideva in 2.
Le braccia erano scoperte,tranne gli avambracci che erano coperti da delle placche di metallo.
Le mani avevano delle fasce nere che coprivano il dorso e passavano tra pollice ed indice.
La pancia era coperta da una corazza nera,con una linea verticale nera in mezzo e molte linee
oblique verso il basso che partivano da essa.
Sulla vita avevano una cintura di metallo scuro,obliqua verso il centro,con una placca triangolare in
mezzo.
Ai lati della vita c'erano altre 2 placche identiche.
Dalla parte frontale della cintura partiva un tessuto rettangolare nero,che si restringeva man mano
che scendeva e che arrivava quasi a metà cosce.
Il tessuto aveva una linea nera verticale al centro,da cui partivano delle linee oblique verso l'alto.
A metà cosce iniziava un tessuto nero che le copriva fino agli stivali di metallo scuro che iniziavano
sotto il ginocchio.
Dalle spalle di entrambe scendeva un lungo mantello nero.
Dietro tutte loro c'era un grosso cerchio d'oro con dei simboli sulla parte interna.
Nello stadio c'era una delle ragazze con il vestito verde e giallo vicina ad un cavallo nero.
Alla sua sinistra c'era una ragazza bionda,con i capelli legati in una lunga treccia,con addosso una
corazza da soldato.
Aveva una placca di metallo sulla fronte,con una punta diretta verso il basso al centro e con 2
protuberanze ai lati della fronte che andavano verso il basso e si curvavano in avanti passando sugli
zigomi.
Dalla cima della punta diretta in basso partivano 2 linee di metallo dirette in alto,in obliquo,e poi
andavano all'indietro sulla parte superiore della placca.
La placca aveva la parte inferiore nera e al centro aveva scolpita una stella a 8 punte di cui quelle
laterali oblique erano più corte di quelle orizzontali e verticali.
Le spalle avevano una placca a cupola di metallo nero,con la parte frontale più sporgente rispetto al
resto,posta sopra un'altra placca uguale che copriva la parte iniziale dei bicipiti,posta a sua volta
sopra un'altra placca identica.
La parte bassa dei bicipiti era coperta da una placca cilindrica nera.
Gli avambracci erano coperti da delle placche di metallo e aveva il dorso delle mani coperto da una
fascia nera che passava tra pollice e indice.
Il petto e la pancia erano coperti da una corazza nera,con i lati superiori obliqui verso il basso,legata
al corpo da 2 cinghie che passavano tra collo e spalle.
La corazza aveva una linea centrale verticale e delle linee laterali che andavano in obliquo in basso
e verso l'esterno.
La parte a sinistra della corazza era marrone,mentre quella a destra era nera,con alcune linee
marroni orizzontali.
Sulla spalla destra passava una placca grigia che andava verso il fianco sinistro.
Sulla vita aveva una cintura di metallo scuro,obliqua verso il centro,con una placca triangolare in
mezzo.
Dalla parte frontale della cintura partiva un tessuto rettangolare nero,che si restringeva man mano
che scendeva e che arrivava quasi a metà cosce.
Il tessuto aveva una linea nera verticale al centro,da cui partivano linee orizzontali oblique verso
l'alto.
Ai lati della vita c'erano altre 2 placche identiche.
A metà cosce iniziava un tessuto nero che la copriva fino agli stivali di metallo scuro,che coprivano
anche il ginocchio.
Gli stivali avevano una punta diretta in alto,posta sul ginocchio,e delle linee orizzontali
circolari,bianche,con una punta verso il basso al centro.
La donna bionda guardò la bambina,mentre parlava con l'altra,poi si avvicinò alla
piccola mettendosi alla sua destra.
"Ho visto questa competizione umiliare anche i più esperti guerrieri,Diana."disse la donna bionda.
"Io ci riesco."disse Diana.
"Ah...fa del tuo meglio."disse la donna"E non dimenticare...la grandezza non è ciò che pensi.
Prenditi tempo e osserva."
La donna si allontanò.
La regina sorrise,guardando la bambina,mentre la folla urlava e applaudiva.
La bambina e le altre si misero leggermente piegate in avanti,mettendo la gamba destra all'indietro.
Su una delle placche circolari del bordo superiore dell'anfiteatro c'era un'altra donna,con la corazza
nera e marrone,che aveva in mano un'asta con in cima una sfera di metallo.
Dietro di lei c'era un oggetto composto da 7 circonferenze di metallo,verticali,incastonate una
dentro l'altra,con una placca a cupola al centro.
L'oggetto aveva dietro di se 3 placche di metallo,che si univano in un punto iniziale,di cui 2
andavano in orizzontale e si connettevano alla base della circonferenza più esterna,mentre l'altra
andava in obliquo in alto connettendosi ad una delle circonferenze più interne.
La donna colpì la circonferenza con la sfera di metallo in cima all'asta,provocando un rumore molto
forte,poi la bambina e le altre iniziarono a correre.
La bambina arrivò per prima ad una delle colonne poste tra le 2 placche metalliche d'oro,afferrando
le placche laterali,mentre le altre correvano verso la placca rettangolare con la base superiore a
rombo,poi afferrarono alcune corde ed iniziarono ad arrampicarsi.
La bambina arrivò in cima e la base della colonna,che era conica,uscì dalla sabbia.
La parte superiore della colonna andò verso il basso,poi andò verso l'alto e la bambina spiccò un
salto atterrando sulla placca romboidale,poco prima che le altre la raggiungessero,corse verso i
buchi sulla placca triangolare,mise le mani a terra e fece una capriola entrando nell'apertura e
finendo su un piccolo gradino di metallo,mentre le altre passavano intorno alla placca
triangolare,arrampicandosi,poi la bambina spiccò un salto e afferrò con le mani un'asta di metallo
orizzontale,ruotò il corpo verso l'alto e ci mise i piedi sopra,mentre le altre raggiungevano la zona
passando su altre travi.
Lei saltò da una trave all'altra,si mise seduta sulla penultima,mandò il corpo verso il basso,fece una
capriola e atterrò con i piedi sulla trave orizzontale subito sotto,si gettò afferrando con le mani la
trave orizzontale davanti a se,fece una capriola a mezz'aria,atterrò su una delle colonne cilindriche
con la punta d'oro ed iniziò a saltare da una colonna all'altra.
2 ragazze andarono una contro l'altra,mentre saltavano da una colonna all'altra,e quella con la pelle
scura cadde nell'acqua sottostante.
La bambina fu superata da 2 donne che corsero sulla parte superiore della placca triangolare con la
punta verso il basso,poi anche lei ci salì sopra e corse.
La trave di metallo cilindrica,connessa alla circonferenza superiore con dei fili,andò verso di loro.
Le 2 ragazze ci saltarono sopra,ma poi caddero di sotto,mentre la bambina la evitò mettendosi a
terra.
Lei guardò alle sue spalle e vide che una delle ragazze era riuscita a salire sopra la trave,mentre
le altre cadevano di sotto,poi iniziò a correre.
La trave tornò indietro e altre 2 ragazze,che erano ritornate sulle colonne,ci salirono sopra.
La bambina corse verso la fine della placca e si gettò dalla scogliera,finendo in acqua e
nuotando,seguita dalle altre che arrivarono poco dopo.
Una guerriera sulla circonferenza superiore fece ruotare una carrucola,con 2 placche di metallo ai
lati,e tutta la struttura dove erano le colonne,le travi di metallo e le placche rettangolari si infossò
nel terreno.
La bambina arrivò a riva prima delle altre e salì su un cavallo,galoppando sulla spiaggia,poi le altre
fecero lo stesso.
Sul lato destro di ogni cavallo c'era una faretra con delle frecce.
Sulla spiaggia,poco distante,c'erano delle placche di metallo incrociate a "x" e messe in fila,con
sopra un arco ciascuna.
Lei prese 1 degli archi e incoccò la freccia,mirando verso una piccola colonna
verticale,d'oro,rettangolare e piatta,che si apriva in 2 sulla parte superiore e si connetteva ad una
circonferenza che aveva delle placche romboidali all'interno,disposte a cerchio,connesse con
placche triangolari con la punta piatta,con una spaccatura in mezzo avente una linea formata
da una sostanza di colore diverso al centro di ciascuna.
Lei scoccò la freccia e colpì una delle punte,facendo fuoriuscire da essa del fumo azzurro.
Una delle guerriere sul bordo della circonferenza alzò verso l'alto un'asta con del tessuto azzurro in
cima,mediante il braccio sinistro.
Un'altra abbassò una leva e da sotto la circonferenza d'oro,posta sul bordo superiore,scese un
drappo azzurro rettangolare,con 2 punte in cima,ai lati.
Una delle ragazze a cavallo scoccò una freccia colpendo un'altra punta,che piegò all'indietro la
cima,e fece uscire del fumo rosso,poi la freccia di un'altra fece uscire del fumo giallo,dopo
di che una terza freccia fece uscire del fumo verde e un'altra fece uscire del fumo viola.
Il cavallo della bambina passò su un sentiero in una boscaglia,con a destra una discesa.
Lei arrivò vicino ad un'altra circonferenza d'oro,identica a quella sulla spiaggia,e colpì la punta con
dentro la sostanza azzurra,poi arrivarono le altre che colpirono le punte nel cerchio con le frecce.
Il cavallo arrivò su delle colline dove non c'erano gli alberi e la bambina incoccò una freccia,poi
l'animale saltò da una parte all'altra di un burrone e lei scoccò la freccia colpendo una delle punte
dentro un altro cerchio d'oro.
Il drappo rettangolare blu ora era affiancato da 1 verde a destra,mentre a sinistra ce n'era 1
arancione,1 giallo e 1 viola.
Il drappo blu si allungò ancora rispetto agli altri.
Il cavallo continuò sul sentiero tra le colline e la bambina guardò dietro di se,l'animale fece una
curva a destra e lei venne colpita da un ramo di un albero,fece una capriola all'indietro e atterrò sui
piedi.
Il cavallo non si fermò e lei si mise le mani sui fianchi,poi guardò dalla discesa della
collina,vedendo che sul sentiero su cui stava passando il cavallo c'era un'apertura
trapezoidale,dentro un blocco di pietre,così spostò delle piante e vide che l'apertura era connessa ad
un fosso rettangolare che percorreva tutta la discesa.
La bambina si distese e scivolò sul fosso mentre le altre passavano a cavallo.
Oltre la zona di pietra che conduceva al fosso,c'era un altro cerchio d'oro e una delle ragazze sui
cavalli colpì una delle punte,con dentro la sostanza rossa,che emise del fumo,poi la seconda colpì
un'altra punta facendo uscire del vapore viola.
La bambina scivolò in un tunnel esagonale di pietra sotto terra e uscì da un'apertura
rettangolare,posta tra delle piante,poi cominciò a correre in discesa.
Tutte le guerriere con le bandiere,poste sulla circonferenza superiore dell'anfiteatro,alzarono gli
oggetti,tranne quella con la bandiera blu.
Tutti i drappi si allungarono tranne quello blu,lasciando sia la regina sia la donna bionda con la
corazza nera sconcertate.
Diana si appoggiò su una roccia,su un livello sopraelevato di una parete rocciosa,e vide il cavallo
correre sul sentiero sotto di lei,così corse e ci saltò sopra.
La regina guardò dietro di se e vide che i cavalli erano quasi arrivati all'entrata dell'anfiteatro.
La bambina scese da cavallo,corse,prese una lancia da una placca triangolare con la punta nel
suolo,posta a terra,che aveva altre lance inserite nella parte superiore,corse verso il cerchio d'oro
che era sulla circonferenza,mentre altre 2 prendevano le lance,si preparò a scagliare l'oggetto,ma
quella con la corazza nera e i capelli biondi le afferrò la parte posteriore del vestito,la sollevò,gli
tolse la lancia con la mano sinistra e la gettò a terra.
"NO!"disse Diana urlando mentre le altre scagliavano le lance che passarono nella circonferenza
d'oro"Non è giusto!
Perché?
No!"
"Hai preso la strada più breve."disse la ragazza con i capelli biondi e la corazza nera.
"No!"disse la bambina"No,ma…
Ma è..."
La ragazza poggiò il ginocchio sinistro a terra"È questa...la verità."
"No..."disse Diana.
"Questa è l'unica verità e la verità è ciò che conta."disse la ragazza.
"Però io avrei vinto se tu non avessi..."disse Diana.
"Ma non hai vinto."disse la donna"Non puoi essere la vincitrice...perché non sei ancora pronta per
vincere e non c'è alcuna vergogna in questo.
La vergogna e saper in cuor proprio la verità e non accettarla."
La ragazza si alzò,mentre la regina si avvicinava"Nessun vero eroe è nato dalla menzogna."
La donna andò via.
"Verrà il tuo tempo Diana."disse la regina.
"Quando?"disse lei mettendosi a gambe incrociate.
La regina si accucciò e le accarezzò le spalle"Quando sarai pronta."
La donna allungò la mano sinistra verso una statua d'oro,con un aspetto femminile,con 2 ali sulla
schiena e una lancia nella mano sinistra.
L'oggetto poggiava su una base rettangolare d'oro,dotata di 3 gradini,a sua volta posta in fondo ad
una base metallica esagonale con 2 gradini.
Sulla base esagonale c'erano le vincitrici con la folla intorno.
"Guarda la guerriera d'oro,Asteria."disse la regina"Non è divenuta una leggenda usando la
fretta,ma attraverso piccoli grandi gesti di valore.
Come la pazienza...la diligenza...e il coraggio di affrontare la verità.
Un giorno...tu diverrai addirittura più di quel che sono io...e vedrai che tutto sarà diverso...che
questo mondo non è pronto...per tutto quello che farai."
FINE FLASHBACK
1984
Washington.
Una donna corse in un prato.
Aveva i capelli neri,legati dietro la testa,indossava un berretto rosso,con la parte frontale
bianca,una maglietta aderente con linee verticali celesti,giallo ocra,blu e rosse che lasciava
scoperta la schiena e la parte iniziale delle braccia.
A metà bicipiti iniziava un tessuto rosso,che poi diventava di gomma grigia sugli avambracci.
All'altezza della vita aveva un gonnellino grigio,con sotto pantaloncini rosa,dai bordi bianchi.
I polpacci erano coperti da un tessuto rosso e le scarpe erano bianche.
Lei attraversò una strada e arrivò in una zona con palazzi alt piani.
La donna corse davanti ad una vetrata,alla sua sinistra,con una grossa placca rettangolare nera al
centro,con degli schermi televisivi posti su di essa.
I 4 schermi centrali erano i più grandi,poi ce n'erano molti altri laterali.
Il vetro intorno aveva delle linee oblique rosse,verdi e nere.
In tutte le tv veniva mostrato un uomo con capelli castani,con la riga a destra,che aveva degli
occhiali da Sole neri,indossava una giacca chiara,camicia chiara,cravatta nera,pantaloni bianchi
e scarpe nere.
L'uomo era su un tappeto rosso con dietro delle scale e un elicottero.
Alla base delle scale c'erano 4 colonnine rosse con la parte alta d'oro.
"Benvenuti nel futuro."disse l'uomo spalancando le braccia"La vita è bella..."
L'uomo puntò l'avambraccio destro e l'indice destro verso l'alto"...ma può essere migliore."
L'uomo spalancò le braccia e dietro di lui apparvero dei lingotti d'oro.
"E perché non dovrebbe?"disse l'uomo e dietro di lui apparve un diamante su 1 sfondo nero"Oggi i
nostri sogni più sfrenati sono tutti a portata di mano."
Dietro l'uomo apparvero altri lingotti d'oro.
"Ma state raccogliendo i frutti?"disse l'uomo.
Un ragazzo e una ragazza camminarono in strada.
Il ragazzo aveva i capelli neri,maglietta verde,con maniche corte,dai bordi bianchi,pantaloncini
bianchi e scarpe bianche.
La ragazza aveva i capelli castani,lunghi,maglietta rosa,senza maniche,con un tessuto bianco
intorno al colletto,gonna bianca e stivali bianchi.
Il ragazzo prese una sigaretta e gettò il pacchetto rosso in mezzo ad una strada dove stava
sfrecciando una macchina rossa con dentro 2 giovani.
L'auto aveva 2 ali gialle dipinte sul cofano.
Il giovane al volante aveva i capelli biondi,giaccone chiaro,camicia celeste,pantaloni bianchi e
scarpe bianche,mentre quello alla sua destra aveva i capelli neri,giaccone nero,maglietta
bianca,jeans blu e scarpe nere.
Alla radio dell'auto si udì la voce dell'uomo alla tv.
"Siete soddisfatti?"disse l'uomo alla tv"L'impennata tecnologica di qualche anno fa vi ha resi
felici?"
La donna che correva guardò un semaforo,composto da 2 placche quadrate,connesso ad un
lampione.
"Rallenta!"disse il ragazzo moro.
"No!"disse quello biondo sorridendo.
La donna corse sulle strisce,passando davanti ad un camion fermo,e si accorse della macchina che
si stava avvicinando da sinistra,così si fermò in strada urlando.
I 2 spalancarono gli occhi e tentarono di frenare.
Alla destra dell'auto arrivò Diana che si mosse a super velocità.
Era una donna atletica,con capelli neri,lunghi,lisci,con la riga a sinistra.
Sulla fronte aveva una placca di metallo con la parte centrale che aveva una punta triangolare diretta
verso il basso,con una stella ad 8 punte scolpita nella parte centrale.
Il collo,la parte alta del petto,le spalle e i bicipiti erano scoperti,tranne il bicipite destro che aveva
una placca di metallo scura e circolare a metà.
Poco sotto i gomiti c'erano delle placche di metallo,terminanti sui polsi,mentre i dorsi e i palmi
delle mani erano coperti da un tessuto aderente marrone scuro che passava tra indice e pollice.
Il seno e la pancia erano coperti da una corazza di metallo rossa,molto aderente,con i bordi
superiori e inferiori d'oro.
Il bordo superiore era obliquo verso l'alto ai lati del seno,mentre si curvava verso l'interno nella
parte centrale,formando una linea d'oro verticale che arrivava quasi fino all'ombelico.
Nella zona centrale del bordo c'era una placca triangolare d'oro,con la punta diretta in alto,con in
cima una figura simile alla testa di un'aquila rivolta a destra.
La corazza rossa aveva 5 linee nere e incavate per lato che,dal bordo superiore,andavano verso il
basso e l'interno in obliquo,poi,a metà pancia,andavano dritte verso il basso.
All'altezza della vita c'era una placca d'oro che era orizzontale ai lati,mentre al centro andava in
obliquo verso il basso,formando 2 punte,poi andava verso l'alto formando una punta centrale,con
sotto di essa una punta più piccola diretta in basso.
La parte a destra di questa placca aveva un gancetto,rivolto verso l'alto,che sosteneva una frusta
d'oro attorcigliata.
Da sotto la punta diretta in basso partiva un piccolo tessuto blu,rettangolare,con i lati leggermente
obliqui verso l'esterno,con una punta triangolare in cima,con il bordo d'oro,che terminava
poco prima di metà cosce.
Questa placca era poggiata su un'altra placca blu che era più larga,con gli stessi lineamenti,ma più
corta.
Ai lati della vita,sotto la placca d'oro,c'erano 2 tessuti rettangolari corti,che coprivano i lati e la
parte posteriore,da cui scendevano lateralmente 2 placche rettangolari blu,con in cima una punta
triangolare con i bordi d'oro,che terminavano prima di metà cosce.
La parte posteriore della vita aveva una grande placca rettangolare blu,con una punta in cima.
Le cosce erano scoperte,poi,poco sopra le ginocchia,c'era una placca d'oro circolare,con una punta
curva verso l'alto al centro.
Le ginocchia erano coperte da delle ginocchiere d'oro rettangolari,con la parte laterale curva verso
dietro.
Al centro di queste placche c'era una linea d'oro rettangolare,verticale,che arrivava fino al dorso
dei piedi.
Le ginocchiere erano connesse agli stivali di metallo rosso scuro,che avevano delle linee
oblique,incavate nel metallo,poste ai lati.
Gli stivali erano composti da una parte frontale e una parte posteriore,tenute insieme da delle fasce
marroni.
I piedi avevano la parte superiore rossa,la punta era d'oro,come anche la parte inferiore che aveva
dei tacchi massicci e alti.
Lei diede un calcio alla gomma posteriore dell'auto che sbandò,evitando la donna,e ruotò su se
stessa diverse volte prima di fermarsi in strada.
Diana corse a super velocità davanti al mezzo.
Molte persone si fermarono e rimasero a bocca aperta.
"Ma cosa..."disse quello moro guardando il biondo.
Dentro un negozio c'era un uomo riccio,con una giacca di seta nera,con linee chiare
irregolari,maglietta bianca con punti neri,pantaloni neri e scarpe nere,che era seduto su una sedia.
Davanti a lui c'era un piano nero,con sopra un televisore che mostrava l'uomo davanti all'elicottero.
Vicino alla zona del televisore c'era un piano perpendicolare,nero,con sopra la cassa.
Oltre il piano c'era una teca rettangolare,molto alta,con i lati di metallo dorato e con vari ripiani.
Le pareti del negozio erano grige,quella frontale era celeste,mentre il soffitto era bianco,con luci
rettangolari.
C'erano molti vestiti appesi a delle stampelle e vicino all'entrata c'era un cilindro bianco,con degli
occhiali su di esso.
Davanti all'oggetto c'erano 3 ragazze.
Una era di colore,riccia,con una maglietta di colore giallo chiaro,con pantaloni blu e scarpe nere.
Alla sua sinistra c'era una ragazza bionda,con capelli legati dietro la testa,con una coda di
cavallo,aveva una fascia viola intorno alla gola,indossava un giubetto di jeans blu,maglietta
rossa,jeans blu e scarpe nere.
Alla sua sinistra c'era una ragazza castana,con capelli leggermente ricci,maglietta bianca,con palle
da golf verdi,pantaloni bianchi e scarpe nere.
Tutte e 3 si provarono degli occhiali davanti ad 1 specchio circolare posto su un ripiano del cilindro
bianco.
"Questa è la Black Gold Company,la più importante compagnia petrolifera della gente,per la
gente."disse l'uomo alla tv"Pensate se poteste avere tutto quello che avete sempre desiderato."
Una delle ragazze si mise gli occhiali in tasca e guardò le altre sorridendo.
"DI CORSA!"disse quella con il giubetto di jeans che corse fuori con le altre.
"EHI!"disse l'uomo dietro il bancone alzandosi.
Le ragazze corsero fuori inseguite dall'uomo.
Il negozio aveva una facciata azzurra,con una vetrina rettangolare,e un'entrata con 2 porte blu
dentro un rettangolo di vetro,diviso in quadrati da travi azzurre.
L'uomo con la giacca chiara,che era in tv,indicò davanti a se con la mano destra"Per una tariffa
mensile,tu..."
Dietro di lui apparvero delle immagini di macchinari che estraevano il petrolio.
"...puoi avere una parte della più redditizia industria del mondo."disse l'uomo mettendo gli
avambracci verso l'alto e tenendo le mani aperte.
In città c'era un ponte,posto su un fosso,con una fila di rettangoli di cemento vicino ai bordi che
avevano una ringhiera verde.
Su 1 di questi rettangoli c'erano 2 sposi con un fotografo davanti.
Lo sposo aveva i capelli castani,lisci,con la riga a sinistra,giacca grigia,maglietta bianca,cravatta
grigia,pantaloni grigi e scarpe nere,mentre la sposa indossava un abito bianco.
Il fotografo aveva i capelli neri,indossava una giacca chiara,camicia bianca,pantaloni chiari e
scarpe nere.
Lo sposo prese in braccio la moglie e il fotografo si preparò a scattare la foto.
"Ogni volta che noi troviamo l'oro...tu trovi l'oro!"disse l'uomo alla tv.
La sposa,che aveva nella mano destra un mazzo di fiori,mandò il braccio destro verso l'esterno,ma
la prima delle 3 ragazze che correvano le urtò per sbaglio le gambe con la spalla destra,lo sposo
perse l'equilibrio e la moglie cadde oltre la ringhiera.
I bordi del fosso erano grigi,con della vegetazione intorno,poi c'era un muretto di pietra,con sopra
un pavimento rosso scuro,con un muretto grigio poco dopo che aveva dei cespugli che ci
crescevano sopra.
Diana corse a super velocità,afferrò la frusta con la mano destra e la lanciò in avanti.
L'oggetto si illuminò di luce gialla,muovendosi da solo e legandosi intorno alla pancia della donna
che venne tirata verso il pavimento alla sua destra prima di finire in acqua.
Una volta a terra la frusta la lasciò e tornò indietro.
In un'altra zona c'era un gigantesco centro commerciale a diversi piani,che aveva una grande zona
rettangolare al centro,con dei corridoi posti ad esagono,ai lati,con delle colonne cilindriche bianche
poste ad ogni angolo.
Il tetto della struttura aveva delle incavature romboidali.
I balconi avevano una linea giallo ocra,orizzontale,centrale,posta sulla parte frontale e incavata
all'interno,erano dotati di una ringhiera orizzontale fatta da 4 travi di metallo,intersecate da diverse
travi verticali.
Poco prima delle ringhiere c'erano delle piante dentro dei vasi.
Dai corridoi partivano anche delle scale mobili con i lati giallo ocra e con i contorni bianchi.
Il piano terra aveva il pavimento bianco,con linee nere.
Al centro del pavimento c'era un rettangolo dai lati marroni,con dentro un cerchio giallo,con dei
raggi formati da triangoli marroni.
Sullo spigolo sinistro del rettangolo c'era un albero,con erba intorno,dentro un grosso vaso
quadrato,con divani di pelle marrone posti davanti ad ogni lato.
Sotto una delle scale mobili c'era una placca rettangolare marrone con dentro diverse piante e,in
altre zone,c'erano altri vasi con della vegetazione dentro.
Vicino al rettangolo c'erano anche delle piccole giostre con la base circolare azzurra,con dei
cavallucci bianchi dotati di sella azzurra.
"Non importa chi siete."disse l'uomo alla tv"Non importa cosa fate."
Vicino al rettangolo marrone c'erano delle ragazze che facevano degli allenamenti.
Indossavano una maglietta bianca,aderente,con linee verticali verdi,blu e azzurre,ondulate
leggermente,avevano dei pantaloni aderentissimi di plastica blu,con degli slip rosa disegnati sopra,e
scarpe da ginnastica.
Le ragazze erano messe in cerchio e stavano facendo dei piegamenti in avanti,mentre diversi uomini
le stavano guardando da dietro.
"Avete ottenuto tutto quello che volevate?"disse l'uomo alla tv.
Un ragazzo grasso,con capelli rossi a mezzo collo,che indossava una camicia verde,con linee
verticali e orizzontali bianche,pantaloni grigi e scarpe nere,stava camminando con una lattina di
coca cola nella mano destra,con cannuccia rossa inserita all'interno,e si diresse verso un'entrata
circolare che dava su un lungo tunnel a semicirconferenza,con delle arcate circolari.
Le pareti,prima della prima arcata,erano rosa,prima della seconda arcata erano rosse,prima della
terza erano arancioni e in fondo c'era una parete gialla.
Tra un'arcata e l'altra c'erano degli sgabelli con la parte superiore circolare e nera e con le gambe di
metallo.
"Ehi."disse il ragazzo ad un altro che era su 1 sgabello"Togliti."
"Non volete di più?"disse l'uomo alla tv.
L'uomo venne mostrato seduto su una barca bianca,con diverse modelle in costume vicino.
Lui indossava degli occhiali da Sole rettangolari e scuri,dai bordi dorati,aveva una camicia
bianca,con linee verticali azzurre,pantaloni bianchi e scarpe bianche.
Davanti all'uomo c'era un tavolo bianco.
Alla sua sinistra,dietro,c'era una ragazza castana con addosso solo un reggiseno e delle mutande
bianche,con fiori rossi dipinti sopra,e aveva un bicchiere di vetro,con dentro dello spumante,nella
mano sinistra,mentre la mano destra era poggiata sulla schiena dell'uomo.
Alla destra dell'uomo,dietro,c'era una ragazza bionda,con reggiseno e mutande viola,con macchie
blu,che aveva un bicchiere nella mano destra.
Alla destra della bionda c'erano altre 2 ragazze,una castana e una mora,che guardavano delle carte.
"Non serve un immenso capitale o una laurea per iniziare."disse l'uomo alla tv"Non dovete
neanche lavorare duro."
In una gioielleria c'era una donna dai capelli biondi,legati dietro la testa,che aveva degli
occhiali circolari grandi,indossava una camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
Lei stava mettendo delle collane su un busto di un manichino,che comprendeva collo e petto,che era
poggiato su una teca di vetro orizzontale,rettangolare,che curvava a sinistra poco dopo.
Il negozio aveva delle pareti bianche,con delle vetrate molto grandi,dai contorni dorati,una porta di
vetro,con i contorni dorati,con 2 sottili vetrate verticali rettangolari vicine ad essa.
La porta aveva una maniglia d'oro.
Ai lati della porta c'erano altre 2 vetrate rettangolari,dai bordi dorati,che erano sulla parte alta della
parete,con davanti 2 colonne nere che avevano la base superiore piatta,con sopra la statua dorata
di un leone,poi formavano una piramide diretta verso il basso,che si collegava ad una fascia
d'oro,orizzontale e rettangolare,poi si allargavano formando un lungo triangolo nero,dopo di che
c'era un'altra linea orizzontale gialla e poi diventavano rettangolari.
Le pareti a sinistra della porta erano bianche,con macchie arancioni,avevano una lampada sulla
parete,messa dentro una base d'oro,ovale,coperta da una plafoniera allungata verso l'alto,con la
cima che aveva i bordi verso l'esterno.
Nella parte sinistra del negozio c'erano varie teche di vetro che poggiavano su una base nera.
La parete a destra,oltre l'entrata,aveva delle incavature rettangolari,dai bordi d'oro,con una placca
nera,rettangolare,posta sotto di esse,e all'interno c'erano altri gioielli posti su dei busti.
Davanti alle aperture c'era un uomo moro,con giacca grigia,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni
grigi e scarpe nere.
Un uomo albino,con capelli corti,con una cresta sulla parte alta della testa,indossante degli
occhiali neri circolari e vestito con un giaccone scuro,maglietta gialla,pantaloni chiari,con linee blu
orizzontali e scarpe nere,entrò nel negozio portando con se una grossa borsa marrone.
Dietro di lui ne entrò un altro con capelli neri,barba e baffi corti,vestito con una maglietta
grigia,jeans blu e scarpe nere.
Nella mano sinistra portava un altro borsone.
"Buon giorno."disse l'uomo biondo che si aprì il giaccone mostrando una pistola a quello in giacca
e cravatta"Non ci devi nemmeno pensare."
L'uomo si mise accucciato a terra.
"Alla Black Gold Corporation tutto quello che vi serve..."disse l'uomo in tv,che ora indossava di
nuovo la giacca chiara e aveva gli avambracci verso l'alto con i pugni chiusi"...è volerlo."
Dietro l'uomo fu mostrata l'immagine di un cristallo dorato su 1 sfondo giallo.
Un uomo con capelli neri,maglietta celeste,pantaloni neri e scarpe nere,era davanti ad una
vetrina,nell'immenso centro commerciale,oltre la quale c'erano dei televisori posti su dei rettangoli
rossi e grigi.
Le pareti del negozio erano grige,con delle linee nere orizzontali e incavate,con su di esse dei
ripiani orizzontali rossi,con sopra degli stereo o dei computer e delle bandiere americane poste
sopra alcuni di essi.
L'immagine dell'uomo scomparve e apparve 1 sfondo nero,con 4 "C" messe a gruppi di 2 che
erano 1 sopra l'altro.
Le"C"a destra erano orientate a destra,mentre quelle sinistra erano orientate a sinistra.
Sotto le"C"apparve una scritta gialla.
Davanti alla gioielleria c'era una colonna cilindrica bianca,con la base fatta da placche
quadrate bianche,con delle circonferenze rosso scuro,fatte dalle stesse placche quadrate,e alla base
di questa colonna c'era un cerchio di placche bianche rettangolari più grandi.
Un uomo con capelli marroni,a mezzo collo,con baffi,che indossava un giacchetto chiaro,maglietta
bianca,jeans blu e scarpe marroni,mise la mano destra sulla colonna.
Un altro uomo andò ad un telefono pubblico,attaccato ad una colonna,con ai lati 2 placche a forma
di cornetta del telefono rossa.
L'uomo aveva i capelli ricci,neri,baffi,giacca verde,maglietta verde scuro,con linee giallo ocra
orizzontali,pantaloni blu e scarpe nere.
"Prendiamo quello che vogliamo e ce ne andiamo."disse l'uomo con i capelli neri dentro la
gioielleria.
"Che cos'è che volete?"disse una donna dietro le teche a sinistra.
La donna aveva i capelli neri,che arrivavano alle spalle,aveva una fascia marrone,con punti
bianchi,legata alla base del collo,frontalmente,indossava una giacca grigia,con una placca di metallo
circolare piccola a destra,con delle linee ad aspirale gialle che andavano verso il centro.
Lo spazio tra le linee era rosso e blu.
Lei indossava una gonna grigia e scarpe nere.
"Non questa roba."disse quello albino"Ci ha detto un uccellino che avete organizzato un bel reparto
di mercato nero.
Zitti voi,zitti noi."
I 2 aprirono una porta di legno e arrivarono in una stanza sul retro che era molto lunga e divisa in 2
parti da una grata verticale di metallo,con dei ripiani sia da una parte che dall'altra,con sopra
oggetti di vario tipo tra cui alcuni reperti antichi.
Nella zona più bassa della grata c'erano delle casse rettangolari di legno,mentre davanti alle
pareti,ai lati della porta,c'erano delle statue coperte da un telo bianco legato su di esse.
"Oh..."disse l'uomo albino.
"Cielo!"disse l'altro.
I 2 iniziarono a mettere dentro le borse vari oggetti,poi quello albino andò dalla parte opposta della
grata dove,su un ripiano,c'era una scatoletta di legno rettangolare,con delle incavature rettangolari
su ogni faccia,con la parte superiore aperta e con dentro della paglia.
L'uomo prese la scatola e la mise dentro una delle borse.
Poco dopo i 2 uscirono e quello che fingeva di parlare al telefono attaccò la cornetta,mentre quello
poggiato sulla colonna si mosse raggiungendoli.
Quello con i capelli neri mise la borsa sulla pancia di quello che era poggiato sulla colonna,che si
piegò in avanti e la afferrò,mentre quello albino tirava l'altra valigia a quello con la giacca verde.
I 2 che erano fuori andarono in una direzione,mentre gli altri 2 andarono in un'altra direzione.
Quello con i capelli a mezzo collo e i baffi barcollò.
"Si sente bene?"disse una donna dai capelli neri,con un lungo abito azzurro che arrivava alle
ginocchia dove c'erano degli stivali marroni.
L'uomo fece cadere una pistola dalla cinta.
"ARMA!"disse la donna"GLI È CADUTA UN'ARMA!"
La gente iniziò a scappare.
"Stia zitta!"disse quello con i capelli marroni che raccolse l'arma"Per favore!"
"OH MIO DIO!"urlò la donna.
Quello riccio si grattò il naso con la mano sinistra,poggiandosi ad una ringhiera,mentre l'altro
correva.
"Coraggio!"disse quello con i capelli marroni"Andiamo!
Ci hanno scoperti!"
L'altro alzò la testa verso il cielo e poi corse.
"STOP!"urlò una guardia con berretto nero,con una fascia d'oro su di essa,che indossava una
giacca chiara,pantaloni neri e scarpe nere"SICUREZZA!"
Quello albino guardò nella direzione dove erano gli altri.
"TU LAGGIÙ!"disse un'altra guardia che prese una trasmittente rettangolare"FERMO!"
Quello albino corse insieme a quello moro verso una scala mobil iniziarono a spintonare le
persone nel tentativo di salire.
"SONO SULLE SCALE MOBILI!"disse la guardia.
Gli altri 2 corsero vicino ad altre scale mobili.
Un poliziotto,distante diversi metri,puntò una pistola verso di loro"FERMI!"
I 2 corsero su una scala mobile.
Quello moro e quello albino arrivarono al piano superiore.
"Abbiamo degli assalitori in fuga!"disse la guardia con la radio"Ci vuole la polizia!
Chiamatela!"
Delle persone che erano sedute a dei tavoli si accucciarono sotto di essi.
"FERMI!"disse un poliziotto"FERMI!"
I 2 ladri arrivarono all'ultimo piano.
Quello castano vide una bambina bionda,con 2 trecce ai lati della testa,che indossava una maglietta
chiara,con 2 fasce blu tra collo e spalle,che erano connesse ad un vestito di jeans blu che
comprendeva anche i pantaloni.
La bambina aveva le scarpe bianche.
L'uomo castano lasciò la borsa e afferrò la bambina che iniziò ad urlare.
"EHI!"disse quello riccio"CHE FAI?
NO,STAI CALMO!"
"NON AVVICINARTI!"disse quello castano"GUARDA CHE LO FACCIO!"
"EHI!"disse un uomo con i baffi che aveva i capelli neri,corti,e indossava un giaccone
marrone,camicia a righe verticali blu e marroni,jeans blu e scarpe nere.
L'uomo allungò la mano destra verso l'altro"Ehi!
Cosa vuoi fare?"
"Andrà bene!"disse quello riccio"Andrà bene!
ANDRÀ TUTTO BENE!"
Quello castano sollevò la bambina e la mise oltre la ringhiera azzurra.
"NO!"disse quello riccio"NO!
NO!"
"EHI!"disse quello albino che era dalla parte opposta dell'ultimo piano,oltre l'immensa apertura
principale.
"NON MI FACCIO PRENDERE!"urlò quello castano.
"MA CHE FAI?"disse quello riccio"TI VUOI CALMARE?!"
"INDIETRO!"disse quello castano che lo indicò con la mano destra mentre la bambina urlava.
"NO,LASCIALA STARE!"disse quello riccio.
"MA CHE STA FACENDO?"disse quello moro raggiungendo quello albino che allungò la mano
sinistra verso l'altro.
"Metti giù la piccola!"disse quello albino"ASCOLTAMI!
ASCOLTAMI!"
"NO!"disse quello castano che perse l'equilibrio e andò leggermente in avanti"Non mi faccio
prendere!"
"NOOOOOOOOOO!"urlò quello albino.
Una delle vetrate sul soffitto venne sfondata da Diana che afferrò la bambina con la mano
sinistra,mentre con la destra teneva la lunghissima frusta luminosa che era legata in alto.
Arrivata al piano terra posò la bambina su un cavalluccio a dondolo,poi ondeggiò verso l'alto
spiccando un salto enorme.
L'uomo castano corse,ma la frusta gli si avvinghiò 2 volte intorno al petto,tirandolo all'indietro e
facendolo cadere,poi lei atterrò oltre la ringhiera.
Quello riccio rimase paralizzato,poi prese la pistola con la mano destra.
"Per oggi cerchiamo di evitare."disse lei sorridendo e mettendo l'avambraccio destro in
avanti,tenendo il palmo della mano aperta.
L'uomo corse via.
Diana si tolse la placca d'oro dalla fronte e la tirò contro una videocamera posta sulla parte alta di
una delle colonne,distruggendola,l'oggetto roteò per tutta la zona,poi la placca tornò nella sua mano
destra e lei se la rimise in testa.
L'uomo corse,ma lei gli afferrò il braccio destro,bloccandolo,poi girò su se stessa di 180 gradi
tirandolo contro un tamburo di 2 metri,messo in verticale,il cui tessuto frontale venne sfondato
trascinando fuori anche una circonferenza di metallo.
L'uomo legato a terra provò a muoversi,ma non riuscì a togliersi la corda luminosa di dosso.
L'oggetto si legò da solo alla ringhiera.
Diana corse verso la frusta che si staccò dalla ringhiera,volando da sola nella sua mano destra,poi
lei spiccò un salto,gettandosi dal piano,e l'oggetto lasciò andare l'uomo,legandosi al soffitto e
facendola ondeggiare,poi lei diede una strattonata e andò verso l'alto,atterrando sulla parte opposta
del piano superiore.
L'uomo albino e l'altro indietreggiarono spaventati,estraendo le pistole.
"È meglio..."disse quello con i capelli neri.
Una bambina di colore,con capelli ricci,che aveva gli occhiali e indossava un vestito bianco e
lungo,si mise dietro Diana.
"Oh ma guarda..."disse la bambina.
Diana si voltò verso di lei"Tieniti forte."
Lei si mosse a super velocità,la prese in braccio,girò su se stessa e la fece strusciare a
terra,mandandola contro un grosso orsacchiotto gonfiabile.
La bambina rise.
Diana si mosse a super velocità,afferrò i polsi di entrambi gli uomini con le mani,sollevando le loro
braccia verso l'alto e facendoli urlare,mentre cadevano in ginocchio,poi gli prese le pistole dalle
mani e le stritolò.
"Odio le armi."disse Diana.
"Andiamo,dai!"disse quello riccio che tentò di far alzare quello castano.
Diana si voltò,dando le spalle ai 2,ed iniziò a ruotare la frusta in aria,mentre quello moro e quello
albino scappavano.
La frusta si divise in 2,legandosi intorno al petto dei ladri,che caddero a terra,lei corse trascinandoli
con se,spiccò un salto dalla ringhiera,mandando a sbattere i 2 uomini contro di essa,e lanciò la
frusta dall'altra parte.
L'oggetto si attorcigliò intorno al petto di quello castano,che si era appena alzato,e lo spinse contro
la ringhiera,mentre lei atterrava,poi Diana spiccò un salto enorme e legò la frusta intorno ad una
colonna,atterrando poco distante da quello riccio,gli corse contro,si mise a terra,strusciando sul
pavimento,e gli colpì le gambe con il piede destro,facendogli fare una capriola a mezz'aria e gli
afferrò la caviglia sinistra,con la mano destra,prima che arrivasse a terra.
"NO!"disse l'uomo"SCUSI!"
Diana sorrise e strizzò l'occhio alla bambina di colore,che era poggiata sull'immenso orso
imbottito.
"NON SONO STATO IO!"disse l'uomo"È stata solo un'idea..."
Lei spiccò un salto enorme.
Davanti all'edificio c'erano 3 macchine della polizia con dei poliziotti armati e accucciati dietro di
esse.
L'edificio era marrone,con la parte frontale che aveva una tettoia circolare alta 6 metri,con
colonne rettangolari,aventi una linea arancione in mezzo,e una base più larga.
L'entrata aveva una grossa vetrata rettangolare.
L'edificio,ai lati,era rettangolare,con la parte inferiore con delle colonne rettangolari.
Sulle pareti c'era una linea bianca,orizzontale,posta in basso,poi c'era un'altra linea arancione poco
sopra e altre linee marroni sopra.
Sulle pareti c'erano intere zone composte da vetri.
Le parti laterali dell'edificio,ad un certo punto,andavano all'indietro e poi andavano verso l'esterno
di nuovo.
In quel momento arrivò un'altra macchina della polizi uomini,legati tra di loro da una grossa
fascia di tessuto,vennero gettati sul tetto di una delle auto che venne gravemente danneggiata.
Poco dopo,in tv,c'era un uomo con capelli chiari,giacca grigia,camicia bianca,cravatta
nera,pantaloni grigi e scarpe nere,che aveva un microfono in mano e parlava davanti ad una
telecamera che inquadrava l'edificio,che in quel momento era circondato da poliziotti e pompieri.
"Le autorità cercano risposte."disse l'uomo alla tv"Le prime riguardano una domanda insolita e
cioè...chi è stato esattamente a fermare i criminali?
Se dobbiamo dare retta alle storie che girano,non è stata la polizia,ma la...misteriosa salvatrice vista
da molti testimoni.
Se la cosa non vi è nuova,c'è un perché.
Infatti registriamo una decina,o poco meno,di avvistamenti stranamente simili a Washington e
dintorni nell'ultimo anno.
Il che ci porta alla domanda principale...chi è questa donna?
E da dove arriva?"
Tramonto.
In un'altra zona della città c'era un gigantesco edificio a 13 piani,molto lungo,con la parte a destra
che era curva,mentre la parte a sinistra era piatta,con delle protuberanze rettangolari sulla parte
frontale.
L'edificio aveva le pareti composte per lo più da vetrate,con sopra un pezzo di muro grigio,e con dei
balconi grigi,alcuni dei quali avevano delle punte di metallo verticali su di essi.
A metà del palazzo c'erano un balcone e una tettoia grigia che prendevano tutta la parte curva e
metà delle parti laterali dell'edificio.
Alla base del palazzo c'erano dei giardinetti,con degli alberi,separati da delle stradine che portavano
alla strada perpendicolare principale.
L'interno dell'appartamento di Diana aveva la parete che dava sull'esterno completamente fatta da
grandi porte finestre di vetro,con i bordi neri,e oltre c'era un balcone con delle punte verticali
bianche e rettangolari.
Le pareti erano bianche con le entrate,che portavano da una stanza all'altra,che avevano i bordi
neri.
Una delle stanze vicina alle finestre era un salotto che aveva un pavimento bianco,con un tavolino
circolare di vetro,con i bordi curvi verso l'alto in 2 punti,con sopra di esso una ciotola di metallo
scuro,con delle linee incavate.
Accanto alla prima ciotola c'era un panno con sopra un'altra.
Ai lati del tavolino,che aveva delle gambe bianche,c'erano 2 poltrone grige e un divano tra le 2.
Dietro la poltrona più vicina alla finestra c'era un muretto rettangolare con sopra vari oggetti di
vetro,tra cui una statua.
La parete opposta al divano aveva,sulla destra,un tavolino nero,con sopra una lampada e delle foto.
I bordi del tavolino,che era posto alla sinistra di un'entrata ad un'altra stanza,erano dorati.
La lampada aveva una base quadrata marrone,un'asta rettangolare verde scuro e una parte superiore
di vetro e quadrata.
Alla destra del tavolino c'era un'apertura che dava su un corridoio rettangolare e che aveva una
porta bianca,aperta,con rettangoli di vetro su di essa.
La stanza accanto aveva una scrivania,con una lampada su di essa,e una sedia rossa.
Diana camminò sul balcone,entrò da una delle porte finestre del salotto,passò nello
studio e andò verso destra,superò un'altra entrata e camminò nel corridoio che iniziava alla destra
del tavolino nel salotto,poi andò in una stanza a destra.
Su un davanzale c'era una foto in bianco e nero che mostrava degli ebrei che uscivano dai campi di
concentramento,chiusa dentro una vetrata rettangolare e poggiata in verticale su una base di legno
con 2 protuberanze verticali laterali,rettangolari,di cui quella a destra era più alta di quella a sinistra.
In un'altra stanza c'era un tavolino con i bordi di metallo,come anche le gambe,e sopra c'erano 2
lampade azzurre ai lati,con la base circolare,con sopra una circonferenza più piccola,e con la parte
superiore che andava prima verso l'esterno,curvandosi,poi andava verso l'alto e si allargava.
Tra le 2 lampade c'era una foto in bianco e nero con una cornice di legno.
La foto mostrava un soldato della prima guerra mondiale,con berretto e divisa,con le mani dietro la
schiena.
Su un ripiano bianco,con le estremità rettangolari di metallo,c'era una seconda foto con a destra una
roccia chiara e a sinistra un vaso di vetro.
La foto aveva la cornice dorata,piccola,e mostrava Diana alla sinistra di un'anziana.
Diana aveva i capelli legati e un lungo vestito bianco,con macchie nere,senza maniche.
La signora anziana aveva i capelli bianchi,occhiali grandi e un vestito bianco senza maniche,lungo
fino a terra.
Sulla scrivania,che aveva la superficie nera e lucida,c'erano varie carte,delle cartelline,un porta
penne,un bicchiere di vetro e una tazza bianca,con delle macchie gialle,con dentro delle penne.
Al centro della scrivania c'era una foto con la cornice marrone,che mostrava lo stesso soldato,in
uniforme,con le mani in tasca e con dietro degli aerei.
Dietro la foto c'era un oggetto metallico con la parte bassa a cono e con la punta piatta.
Sulla scrivania c'erano anche 2 statuette africane nere.
Diana camminò per la casa con addosso un lungo cappotto grigio,lungo fin sotto le
ginocchia,maglietta bianca,scollata,pantaloni neri e stivali marroni.
In un'altra stanza c'era una grande libreria nera,che era piena di libri,e su 1 dei ripiani c'era un
orologio davanti ad una foto in bianco e nero,dai contorni bianchi,che mostrava Diana con
addosso un maglione chiaro,con linee nere orizzontali e pantaloni neri.
Alla sua sinistra c'era un palo di legno verticale con una trave di legno orizzontale in cima,con un
cartello attaccato a destra,con sopra una"T"e una"V"in alto,messe una sopra l'altra,e sotto c'era la
scritta bianca che diceva"Trevor Ranch".
Dietro di lei c'era una staccionata fatta da travi di legno verticali e filo spinato,con oltre dei
campi,con alberi spogli in lontananza e delle montagne dietro.
L'orologio era marrone,circolare,con 2 cinghie nere ai lati.
La stessa notte,in strada,c'era un ragazzo con capelli rossi,con la riga a destra,che indossava una
giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere,che prese una rosa dalla parte
esterna di un negozio di fiori,che aveva vari mazzi di fiori posti su un piano di metallo.
Il ragazzo passò vicino ad un ristorante con tavoli esterni,attraversò la strada,fatta di sampietrini,e
andò verso un altro ristorante con i tavoli esterni.
Davanti ai tavoli c'erano 2 lavagne nere,unite in alto e oblique verso il basso,poste dentro dei
contorni bianchi,e tenute dritte da 2 gambe rettangolari ciascuna.
I tavoli erano adornati con luci gialle connesse da dei fili.
Alcuni dei tavoli erano dietro delle ringhiere rettangolari,di metallo nero,con sopra un tessuto
verde,mentre altri erano vicino alla strada.
L'entrata del ristorante,posta a destra,era rettangolare,bianca,con una trave orizzontale bianca in
alto,con altre 3 piccole travi verticali poste su di essa.
L'edificio era bianco,composto da travi orizzontali,e aveva una protuberanza con i lati obliqui e la
parte frontale piatta,con una scritta rossa in alto e 3 grosse vetrate,di cui una era al centro e 2 erano
laterali.
Le vetrate erano divise in rettangoli dai lati bianchi,con delle travi verticali alle estremità della zona
centrale.
Diana era seduta ad 1 dei tavoli esterni e guardava verso la strada.
Un cameriere dai capelli neri arrivò al suo tavolo.
Indossava una maglietta nera,senza maniche,camicia bianca,pantaloni neri,scarpe nere e aveva un
grembiule bianco che iniziava sulla vita e arrivava fino alle ginocchia.
Nella mano sinistra aveva un vassoio circolare.
Lei prese un bicchiere di vino con la mano destra e bevve.
"Mi scusi,sta aspettando qualcuno?"disse l'uomo.
"No,solo io."disse Diana bevendo e guardando un menù mentre l'uomo prendeva l'altro menù e
toglieva le posate,il piatto e il bicchiere posti dall'altra parte del tavolo per poi andare via.
Diana si guardò intorno di nuovo.
Poco dopo lei camminò per le strade.
Indossava di nuovo il cappotto grigio.
"Taxi!"disse un uomo con capelli marroni,baffi,giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni
neri e scarpe nere.
Lei si voltò e alzò il braccio destro verso il taxi,ma anche l'uomo lo fece,mentre attraversava la
strada.
Diana si avvicinò e vide che anche l'uomo si era avvicinato al mezzo.
"Oh mi scusi,non l'avevo vista."disse l'uomo e lei annuì"Ehi,ce lo dividiamo se vuole."
"No grazie,aspetto."disse lei e l'uomo salì in auto.
Diana guardò in alto e restò a fissare un aereo.
All'alba del giorno dopo,in un'altra zona,c'era un ponte che passava su un grande fiume.
Il ponte aveva i bordi composti da 2 file di grossi mattoni grigi,con una ringhiera bianca
sopra,composta da una trave di metallo bianca e orizzontale,attaccata a delle travi verticali.
La zona era piena di gente che correva e altri erano in bicicletta.
Una donna bionda,con capelli che arrivavano alle spalle,spettinati,con la riga a sinistra,con occhiali
tondi e grandi,che indossava una maglietta rosa a mezze maniche,gonna grigia lunga e scarpe
bianche,camminò sul ponte velocemente.
Aveva una borsa marrone a destra.
Poco dopo lei salì una rampa di scale,con delle pareti gialle intorno,e camminò verso un'arcata
rettangolare bianca,molto grande,che la condusse in una stanza esagonale,dal pavimento scuro e con
delle panche di legno ai lati.
Ora indossava delle scarpe marroni con i tacchi.
Al centro della stanza c'era un palco rettangolare,con delle linee verdi e bianche orizzontali,con
sopra la statua di un elefante riprodotto nelle sue dimensioni naturali.
La stanza aveva le pareti bianche,composte di mattoni,che comprendevano 3 piani.
La parete alla sua sinistra,al posto dei muri,aveva 4 colonne cilindriche per ogni piano,con linee
nere su di esse e con la base rettangolare.
I balconi del secondo e del terzo piano avevano delle ringhiere rettangolari tra le colonne,incise con
linee irregolari.
Le pareti laterali avevano delle aperture rettangolari alte 4 metri,all'altezza di ogni piano,con sopra
una placca triangolare di roccia,con un rettangolo inciso al centro,e un balcone di pietra frontale con
una ringhiera composta da una trave orizzontale sopra e da delle piccole travi di pietra verticali
sotto.
Queste travi avevano la parte bassa a cupola e poi a cono,erano connesse ad una parte ovale,poi
andavano in alto dritte e la parte superiore era piatta,connessa alla trave orizzontale.
Ai lati del balcone c'erano 2 basse colonne rettangolari,con una placca rettangolare alla
base,molto spessa,e un'altra placca rettangolare in cima.
Sulle colonne c'era una placca circolare dorata,con 3 protuberanze verticali connesse a un'altra
placca circolare d'oro,con una lampada sferica sopra.
Poco dopo la donna arrivò dentro una stanza dal pavimento nero,che aveva un'entrata rettangolare a
destra,con accanto una colonna rettangolare fusa con la parete.
Nella stanza c'erano varie colonne rettangolari verde scuro,con sopra diversi vasi antichi,di varie
culture e forme.
Al centro della stanza c'era una grande placca esagonale nera,connessa alla parete a sinistra,con
dietro dei reperti antichi sul bordo,con delle vetrate verticali davanti,intervallate da colonne
rettangolari nere sui bordi di ogni faccia e con sopra una placca nera esagonale.
Oltre le vetrate della zona esagonale c'era un'altra stanza con un uomo con capelli rossi,camicia
bianca a mezze maniche,pantaloni neri e scarpe nere.
Ai lati della stanza c'erano varie teche e a destra c'era un tunnel a semicirconferenza,con la parete
bassa verticale.
Il tunnel era diviso da arcate circolari nere,con le pareti fatte da rettangoli di vetro con dietro fioche
luci cilindriche azzurre,messe a gruppi di 2 dentro ogni placca.
Poco prima della parte verticale in basso c'era una placca di metallo,messa in
obliquo,rettangolare,nera,divisa in parti rettangolari,che percorreva tutto il tunnel e che aveva
un'immagine diversa in ogni rettangolo.
La donna estrasse dalla borsa una valigetta marrone,con la mano destra,che si aprì facendo cadere
dei fogli a terra.
"OH!..."disse la donna che si chinò e raccolse i fogli.
2 uomini uscirono dal tunnel.
1 era un orientale,con maglietta di colore verde chiaro,a mezze maniche,pantaloni chiari,scarpe nere
e in mano aveva un bicchiere di plastica con cannuccia,mentre l'altro era un uomo biondo,con
camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
"Ehi Jake...Jake ciao."disse lei"Mi dai una..."
I 2 proseguirono.
"Ciao."disse lei salutando l'uomo dietro le vetrate che la salutò"A forza di camminare la scarpa si
è..."
Diana si accucciò e la aiutò a raccogliere i fogli.
Lei indossava una maglietta nera,pantaloni neri e scarpe con i tacchi,con la superficie giallo
ocra,con piccoli cerchi neri.
"Buon giorno."disse Diana.
"Grazie..."disse la donna che la guardò restando quasi paralizzata"Buon giorno."
"Diana Prince."disse lei porgendole la mano destra e l'altra la strinse"Antropologia culturale e
archeologia."
"Barbara Minerva."disse la bionda"Geologa,gemmologa e un po' criptozoologa."
"Oh wow…"disse Diana.
"Oh beh,ho sudato al college."disse Barbara rimettendo gli ultimi fogli nella valigetta,mentre Diana
si alzava con altri fogli in mano,poi anche l'altra si alzò"Scusa,è per i tacchi...è una
cosa...si,sciocca,ma…
Perché li porto?
Una scienziata non ha i tacchi."
"A volte li portiamo."disse Diana.
"Si,certo."disse l'altra prendendo i fogli e guardandole le scarpe"Certo..."
"Buona giornata."disse Diana camminando.
"Che scarpe carine,mi piacciono."disse Barbara mettendo la mano destra ad artiglio"Stampo
animale,miao!"
Diana si fermò"Grazie."
"Vogliamo pranzare?"disse Barbara.
"Ecco..."disse Diana.
"Non ora ovviamente...è mattina...più tardi."disse Barbara"Oggi,ad un'ora più tarda,che te ne
pare?"
"Ho un sacco di lavoro oggi."disse Diana"Ma...facciamo un'altra volta,ok?"
"Ma certo...tanto avevo un sacco da fare anche io."disse Barbara.
In quel momento arrivò una donna di colore,in sovrappeso,con capelli corti,che indossava una
giacca grigia,maglietta bianca,con rettangoli rossi,blu e arancioni,gonna grigia e scarpe bianche.
"Oh Diana..."disse quella di colore.
"Si?"disse Diana.
"Tu non è che conosci una certa...Barbara Minerva,credo?"disse quella di colore.
"Oh!...ciao Carol,ciao."disse Barbara"Cerchi me.
Sono io Barbara.
Sei stata tu ad assumermi.
L'altra settimana."
"Oh!...gemmologa."disse la donna di colore.
"E zoologa."disse Barbara"Abbiamo fatto 2 chiacchiere...qui..."
"Si,beh...c'è l'F.B.I. che consegnerà dei manufatti oggi pomeriggio..."disse quella di colore.
"L'F.B.I.?"disse Barbara.
"Si."disse Carol.
"OH!..."disse Barbara sorridendo e indicando il suolo con la mano destra"Vengono qui?"
"La rapina al centro commerciale...pare che usassero una gioielleria come facciata."disse la donna.
"Facciata per cosa?"disse Diana.
"Mercato nero."disse Carol"Gioielli rubati e arte venduti ai privati,ma...chiedono di te per 1 in
particolare."
Barbara si indicò con la mano destra"Di me?"
"Si."disse l'altra.
"Oh si!"disse Barbara"Aiutiamo l'F.B.I.
Posso fare qualcosa?..."
"Quindi è un si?"disse Carol.
"Si se posso...do una mano volentieri."disse Barbara.
"Bene,piacere di averti conosciuta."disse la donna di colore che camminò.
"Ci conoscevamo."disse Barbara.
"Buona giornata."disse Diana salutandola e andando via.
"Ciao Diana."disse Barbara.
Poco dopo Barbara era dietro il vetro esagonale e aveva davanti a se un tavolo pieno di manufatti
antichi diversi,di cui alcuni erano dentro delle scatole di legno.
Il tavolo era bianco e dietro di esso ce n'era un altro più lungo,con sopra altri reperti e con davanti
un armadietto fatto da una grata di metallo con dentro dei ripiani bianchi,con la parte frontale di
legno.
Alla destra di Barbara c'era una scaffalatura.
Il mobile aveva la parte superiore dotata di 3 scompartimenti rettangolari,con degli sportelli di
legno,aventi una vetrata posta al centro,con dei contenitori di vetro dietro.
Diana entrò da una grande porta di vetro,con i bordi di legno,divisa in 2 parti da una linea
verticale.
Ai lati della porta c'erano 2 piccole vetrate orizzontali e sopra di essa c'era un'altra vetrata.
A destra dell'entrata c'era un macchinario bianco,rettangolare,con la parte frontale che aveva un
contenitore di vetro trapezoidale posto su di essa.
Sopra c'erano delle scatole di legno,di vario spessore e dimensione,ben impilate e con dei vasi e
delle anfore in mezzo.
Al centro della stanza c'era un tavolo di metallo circolare,con sei tubi di plastica larghi,con la
superficie solcata da linee circolari,che andavano in alto e poi andavano in basso collegandosi ad
una placca circolare sopraelevata rispetto al tavolo,posta al centro di quest'ultimo.
All'inizio dei tubi e alla fine c'era una placca circolare di metallo.
Barbara stava leggendo un foglio"Ok...reperto numero 23..."
Lei tolse un panno da una delle confezioni"Ah,cavolo...questo..."
"Oh...l'imperatrice del Siam."disse Diana toccando il bordo della scatola con la mano
sinistra"Originariamente ritrovato in un relitto."
"Wow."disse Barbara sollevando il coperchio di una cassa alla sua destra.
"Scusa."disse Diana"Non ho...saputo resistere alla curiosità."
"Non fa niente."disse Barbara che guardò alle sue spalle e tolse il coperchio da una scatoletta di
legno con della paglia dentro"Eccola."
Sulla paglia c'era una pietra circolare,irregolare,nera e bianca,con una punta di cristallo chiaro che
usciva dalla parte bassa.
A metà roccia c'era una circonferenza di metallo scuro,con delle lettere d'oro incise sopra.
La parte superiore della roccia aveva 2 cristalli con una punta obliqua in cima,di colore giallo scuro.
Il cristallo a destra era obliquo verso l'esterno e più piccolo di quello a sinistra che era dritto verso
l'alto.
"Cosa?..."disse Diana.
Barbara lesse il cartellino connesso all'oggetto.
"Ehm..."disse Barbara osservando l'oggetto con una lente di ingrandimento"Ehm..."
Lei prese la scatola e la poggiò sul tavolo a cui era prima"Che cos'è non lo so..."
Barbara afferrò una lampada e la avvicinò all'oggetto"Un po' di luce."
Lei guardò nella confezione mettendosi un cilindro di metallo,con un vetro in cima e sulla
base,davanti all'occhio destro"Ho idea che il termine tecnico sia...paccottiglia purissima."
Barbara si tirò su sorridendo e Diana le sorrise.
"Ehm...è citrino."disse Barbara spostando la lampada con la mano destra,mentre Diana osservava
l'oggetto.
Barbara prese il reperto con le mani"La pietra usata per i falsi attraverso i secoli.
Con tutta la buona volontà,non vale neanche 75 dollari.
Che ne pensi?"
"I falsi non sono il mio forte,ma...fammi vedere."disse Diana prendendo l'oggetto tra le
mani"Hmh...latino…"
"Oh,per lo meno è antico eh?"disse Barbara.
"O comprato su una bancarella di Ponte Vecchio questa settimana."disse Diana e l'altra sorrise"Non
si può dire.
Esprimi il tuo più grande desiderio prendendo in mano quest'oggetto."
"Sai il latino?"disse Barbara.
"Si."disse Diana posando l'oggetto"Si,le lingue sono un hobby."
"Ah...è una specie di porta fortuna,insomma."disse Barbara.
"Si,può essere...strano..."disse Diana.
Un uomo con capelli neri,tirati all'indietro,baffi e barba corti,che indossava un camice bianco
lungo,camicia bianca,con linee verticali e orizzontali verdi,jeans blu e scarpe nere,toccò una delle
punte dell'oggetto con la mano destra.
"Desidero tanto un caffè."disse l'uomo e Barbara rise,poi lui si allontanò"Simpatico."
In quel momento entrò quello con i capelli rossi con 2 bicchieri di plastica in mano"Ehi,l'ho preso
per Erica,ma è in malattia,lo volete un caffè?"
"Ho ho!"disse quello con i capelli neri"Cosa?"
L'uomo prese il bicchiere"Beh,se avanza."
Lo scienziato bevve"Uh!
Scotta,scotta..."
"No!..."disse Barbara ridendo"Ma hai visto?"
Diana rise stringendo l'oggetto nelle sue mani.
"Ah beh...te lo immagini?"disse Barbara allontanandosi.
"Magari fosse."disse Diana.
"Non saprei scegliere che desiderio esprimere."disse Barbara.
Diana chiuse gli occhi e un leggero vento le mosse i capelli"Io si."
Diana posò la pietra nella scatola"Bene,ehm...vado via.
Scusa il disturbo e se ti serve qualsiasi cosa,non esitare."
"Oh si,nel caso."disse Barbara sorridendo mentre aveva in mano un blocco di fogli.
"Brava."disse Diana.
"Oh grazie per..."disse Barbara.
"Oh niente,è il mio lavoro."disse Diana"Anzi,approfondirò appena ho un attimo."
"Beh,grazie che...parli con me."disse Barbara abbassando la testa"Ah...no scusa...sto bene."
"Senti,potremmo andare a cena presto e dirci quanto...niente valga questa pietra."disse Diana.
Barbara rise"Ah...si?"
"Certo insomma...citrino,chi volete che ci caschi?"disse Diana ridendo.
"Si,infatti!"disse Barbara ridendo"Questa paccottiglia..."
"Da sfigati."disse Diana ridendo e andando via"Andiamo."
"Paccottiglia...purissima."disse Barbara seguendola.
L'orologio vicino alla foto di Diana,sulla libreria,iniziò a ticchettare.
Poco dopo Diana e Barbara erano ad un tavolino in un ristorante all'interno di un palazzo.
Le 2 erano sedute su delle sedie bianche con sotto una trave di metallo verticale con la base ad
imbuto.
Il tavolino era di metallo e aveva la parte superiore circolare.
Il pavimento della stanza aveva grosse mattonelle bianche e nere.
Le pareti del palazzo erano completamente di vetro,con delle travi verticali bianche ad intervalli
regolari.
Diana rise a squarcia gola"Wow!
Quanto sei simpatica!"
"Grazie."disse Barbara.
"Wow...nessuno riusciva a farmi ridere così tanto da un'eternità."disse Diana.
"Come?"disse Barbara.
"Beh,d'accordo,non sono una molto sociale,ma..."disse Diana.
"Tu non...esci tanto?"disse Barbara"Ma dai."
"No,in realtà no."disse Diana.
"Ah!...scusa,ma mi stupisco,perché tu sembri il tipo di persona che sta sempre fuori,che c'è proprio
la gara a chi la porta più fuori."disse Barbara"Tu ci vivi fuori,sei fuori,sempre in giro in
compagnia..."
Diana rise.
"Dai l'impressione di essere molto popolare."disse Barbara"Detto da una che non lo è mai stata
popolare."
"Veramente?"disse Diana"Sei così piacevole.
Così..."
Diana mise gli avambracci verso l'alto e spalancò le braccia"...libera.
Insomma,guarda,te lo dico con il cuore,sono io a invidiarti."
"Cosa?"disse Barbara indicandosi con la mano destra"Tu invidi me?
È...è il mondo alla rovescia.
Oh mannaggia..."
Diana rise di nuovo.
"Pensano che sia strana di solito."disse Barbara"Mi evitano e di solito mi parlano alle spalle
quando pensano che non li sento,tipo...ehi sono qui,vi sento!"
Diana fece un mezzo sorriso"Barbara,la mia vita...non è esattamente come pensi che sia stata.
Si,ho una fila di uomini dietro,ma li rifiuto tutti."
"Oh...che cosa affascinante..."disse Barbara.
"Lottiamo un po' tutti."disse Diana.
"Si lo so."disse Barbara"Sei mai stata innamorata?"
Diana guardò alla sua sinistra"Ah...si...tanto,tanto tempo fa.
Tu?"
"Io molte volte,si."disse Barbara"Tutte le volte.
Spesso.
Su racconta.
Dov'è il tuo ragazzo?"
"È...è morto."disse Diana e Barbara spalancò gli occhi"Ma a volte ancora mi capita di vederlo.
Lassù.
In cielo.
Era un pilota."
"Oh..."disse Barbara.
"Aveva un sacco di qualità,ma...era eccezionale."disse Diana"Era unico."
"Capisco."disse Barbara sorridendo mentre alzava un bicchiere con la mano destra,poi lo stesso
fece Diana"Alla nostra.
Auguri e..."
Le 2 brindarono.
"Buona fortuna direi."disse Barbara.
"Ah...che ne diresti se...una di queste sere facessimo un giro?"disse Diana.
"Con piacere."disse Barbara.
Il Sole tramontò.
Barbara camminò in mezzo ad un grande parco,che aveva una larga strada con degli alberi intorno.
Su una panchina di metallo,alla sua sinistra,c'era un senzatetto sdraiato e con le gambe coperte.
L'uomo era di colore,aveva occhiali rettangolari,indossava un berretto chiaro,giaccone chiaro e
sulle gambe aveva una coperta blu con macchie gialle e arancioni.
Dietro l'uomo,che era poggiato con la schiena sul bracciolo della panchina e stava leggendo,c'era
un carrello pieno di roba.
Dietro la panchina c'era una ringhiera di metallo,composta da travi verticali,con delle punte in
cima,intervallate da travi orizzontali più grandi.
Oltre la ringhiera c'erano degli alberi e dei cespugli.
"Ciao Lion."disse lei sorridendo all'uomo.
"Ciao Barbara."disse lui sorridendo e abbassandosi gli occhiali"Fai nottata?"
"Si,torno a lavoro."disse Barbara che prese dalla borsa un vassoio incartato e glie lo diede"Volevo
darti questo finché è ancora caldo."
"Oh...grazie."disse l'uomo"Sei troppo buona con me."
"Ma figurati."disse lei camminando"Copriti."
Barbara arrivò ad un bivio e girò a destra.
Poco dopo arrivò in una zona del parco che era senza ringhiere e per poco non prese una storta.
Alla sua destra c'era un laghetto.
Su una panchina a sinistra c'era un uomo con capelli marroni,baffi e barba corta,che indossava un
lungo giaccone chiaro,giacca nera,camicia bianca,cravatta chiara,con macchie marroni,pantaloni
neri e scarpe nere.
Alla destra della panchina c'era un secchio dell'immondizia di metallo.
"Ehi!"disse l'uomo"Ciao bella.
Serve aiuto?"
"No,sto bene,grazie."disse lei sorridendo e camminando.
"No è che..."disse lui alzandosi e andandole dietro"Lo dico perché mi sembri un po' in difficoltà.
È una fatica camminare con quei tacchi,eh?"
Lui le toccò la borsa che era a sinistra.
"No,grazie,sono abituata ai tacchi."disse Barbara sorridendo.
Lui le diede una leggera strattonata"Ehi!
Ti accompagno a casa."
"Non sto andando a casa."disse Barbara.
"EHI!"disse l'uomo"NON SI PUÒ ESSERE GENTILI CON TE!
EH?
Avanti.
Ehi?
Ehi?"
Lui le afferrò la borsa,la voltò e la afferrò.
"EHI MA CHE FAI?"disse Barbara"LASCIAMI!"
"TI AIUTO,NON STRILLARE PIÙ!"disse lui che venne afferrato da Diana che lo scagliò a diversi
metri di distanza,mandandolo contro il secchio dell'immondizia di metallo,poi lei si mosse a super
velocità e prese Barbara che stava cadendo all'indietro.
Diana ora indossava un cappotto grigio e lungo.
Barbara la guardò e si rimise dritta,poi vide l'uomo a terra in lontananza e rimase a bocca aperta.
"Ho dimenticato le chiavi...per fortuna."disse Diana.
"Non capisco..."disse Barbara.
"Semplice autodifesa."disse Diana"Usi il suo slancio contro di lui,poi ti insegno.
Non è che ci voglia questa gran forza."
Diana si guardò intorno,poi guardò barbara"Stai bene?"
"Si...si...grazie."disse Barbara.
"Di niente."disse Diana"A casa ora.
Ok?"
"Si."disse Barbara.
"Buona notte."disse Diana che andò via.
Poco dopo Barbara era nel museo e camminò a piedi nudi dentro il tunnel con le luci blu che ora
erano molto luminose.
Poco dopo arrivò all'entrata del laboratorio ed entrò trovandolo vuoto,così poggiò le scarpe sul
tavolo di metallo circolare.
Barbara guardò la scatola con dentro la pietra nera con i cristalli in cima,poi prese l'oggetto e andò
nel suo studio,sedendosi su una poltrona verde scuro,davanti ad una scrivania che aveva delle
cartelle,un porta penne,una lampada e un vassoio sopraelevato di metallo,con sopra dei contenitori
di vetro cilindrici.
Le pareti erano celesti e avevano varie lavagne e cartelloni attaccati su di esse.
La porta era di legno e aveva una vetrata rettangolare al centro.
"Io lo so che cosa desidero."disse Barbara"Essere come Diana.
Forte.
Bella.
Simpatica."
Un leggero vento le mosse i capelli.
"Speciale."disse Barbara che chiuse gli occhi mentre stringeva l'oggetto,poi lo lasciò sul tavolo.
La stessa notte Diana era distesa sul letto e indossava una vestaglia chiara.
Le coperte erano chiare,la spalliera era a semicirconferenza grigia e,ai lati della stanza,c'erano 2
comodini di legno,con sopra 2 lampade dalla base ovale,verticale,con delle linee orizzontali solcate
su di esse.
Diana si voltò sul fianco sinistro e chiuse gli occhi.
L'orologio continuò a ticchettare.
Il Sole sorse.
Barbara si era addormentata sulla scrivania.
Lei si svegliò sentendo un rumore provenire da fuori,poi si alzò e andò ad 1
specchietto,sistemandosi i capelli e gli occhiali,andò verso la porta,poi si fermò e si tolse la gonna
grigia rivelando dei pantaloni bianchi e aderenti,che terminavano a metà polpacci.
Barbara aprì la porta del corridoio,dopo aver preso un astuccio rettangolare rosso,con macchie
bianche,blu e rosse,e vide che il laboratorio era pieno di persone.
Nel corridoio c'era un uomo calvo,con camicia nera a mezze maniche,pantaloni neri e scarpe
nere,che aveva alle sue spalle un secchio con 1 straccio dentro.
Voltandosi l'uomo urtò il secchio e si chinò in avanti,mentre l'oggetto si rovesciava facendo
fuoriuscire dell'acqua.
Barbara evitò il liquido saltando su una sedia e restando in equilibrio su un piede malgrado le scarpe
verdi con i tacchi.
"Oh!..."disse l'uomo calvo"Scusa."
Lei saltò giù dalla sedia,avvicinandosi all'entrata del laboratorio.
"Oh,non fa niente."disse Barbara.
"Barbara,meno male."disse l'uomo indicandole i piedi con la mano sinistra"Con quei tacchi..."
"Già..."disse lei camminando ed entrando nel laboratorio.
"Ciao Barbara."disse l'uomo orientale che indossava un camice bianco e pantaloni neri.
"Ciao."disse Barbara"Jake."
"Wow."disse lui mentre lei si toccava i capelli con la mano destra"S...sei carina."
"Grazie!"disse Barbara.
La donna di colore fece entrare l'uomo castano che parlava in tv.
Lei indossava un lungo cappotto grigio,maglietta giallo ocra,scollata,gonna grigia e scarpe con i
tacchi.
L'uomo indossava una giacca grigia,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni grigi e scarpe nere.
"Oh!"disse la donna di colore vedendola"Barbara!"
"Ciao."disse Barbara.
"Perfetto."disse quella di colore che indicò l'uomo con l'avambraccio destro"Voglio presentarti
una persona."
L'uomo le porse la mano destra"Che piacere."
"Oh..."disse lei stringendogli la mano.
"Miss Minerva."disse lui.
"Dottoressa Minerva,veramente."disse Barbara sorridendo"Ah...ma noi ci conosciamo?
Io l'ho già vista."
"Oh..."disse lui.
"Lo faccia."disse quella di colore sorridendo"Lo faccia."
L'uomo puntò l'indice sinistro verso Barbara"La vita è bella.
Ma può essere migliore."
"Oh!..."disse Barbara mettendosi la mano destra sulla bocca e ridendo con l'altra"Ma lei è quello
della tv!
È quello del petrolio!"
"Quello del petrolio!"disse lui indicandola con l'indice destro e poi agitando l'indice verso l'alto.
"Esatto."disse quella di colore.
"Attenzione."disse l'uomo ridendo.
"Il signor Lord sta valutando se diventare un amico dello Smithsonian al livello di partner."disse
quella di colore.
"Oh..."disse Barbara.
"Il che gli da diritto a dei tour privati delle nostre strutture e ha chiesto di te espressamente."disse la
donna di colore.
"Di me?"disse Barbara.
"Che vuole che le dica?"disse lui"Dottoressa,la sua reputazione la precede e a quanto pare
condividiamo una passione per la gemmologia."
"Wow!"disse lei sorridendo"Che caso!"
"Vi lascio soli."disse quella di colore andando via.
Lord si mise le mani in tasca.
"Ehm...il tempo di posare questa nel mio ufficio e facciamo..."disse Barbara mostrando
l'astuccio"...un giro."
Barbara andò verso la porta da cui era entrata.
Lord la seguì a distanza,si mise sulla porta d'ingresso dell'ufficio e vide la pietra sul
tavolo,iniziando a fissarla.
"Oh!"disse Barbara vedendolo"Mannaggia,non guardi.
Che disordine."
Lei uscì e chiuse la porta"Ah,allora...potremmo cominciare con il piano superiore."
Lord la seguì con un volto molto serio.
Poco dopo Diana camminò sotto il tunnel con le luci azzurre,che ora erano molto fioche,e arrivò
nella stanza dove c'era il vetro esagonale.
Indossava una maglietta grigia,pantaloni neri e scarpe nere.
Diana si fermò vedendo Barbara che rideva insieme a Lord dietro il vetro.
"Oh no,attento!"disse lei e Lord si mise una maschera antica,di colore nero,facendola ridere"È
molto..."
"Dove sono?"disse Lord.
"Ehi,avete visto il mio amico?"disse Barbara guardandosi intorno mentre Lord rideva a squarcia
gola"Dov'è andato?"
Diana osservò Lord con tono serio.
"Sono qui!"disse Lord togliendosi la maschera e ridendo.
"Eccolo!"disse Barbara.
Diana aprì le porte che conducevano alla stanza.
"Eccoti,grazie al cielo!"disse Barbara"C'è un granello di polvere,aspetta..."
"Ehi?"disse Diana"Buon giorno."
"Oh ciao!"disse Barbara.
"Ciao."disse Diana.
"Oh...allora questo è...l'unico e il solo...il famoso Maxuel Lord."disse lei e Diana rimase
perplessa"È lui."
Lord la indicò con la mano destra"La vita è bella.
Ma può essere migliore."
I 2 risero.
"È quello della tv."disse Barbara.
"Ah,non ce l'ho la tv."disse Diana.
"Beh,sono in ottimi rapporti con varie società,le faccio recapitare un televisore immenso,da 19
pollici,senza nessun impegno."disse Lord dandole un biglietto.
Barbara guardò a terra.
"Credo che mi terrò quello che non ho,ma grazie."disse Diana.
"Ok."disse lui allontanandosi.
"Come sei generoso."disse Barbara"Ah...senti qua...il signor Lord ha fatto un giro dell'intero
museo per un'eventuale partnership e...indovina cosa ha deciso!
Di destinare tutta la donazione al nostro dipartimento.
Lo annuncerà alla serata di gala per i membri."
"Sarà un ricevimento splendido."disse Lord"Spero abbia qualcosa da indossare."
"In genere tendo ad evitare questi eventi."disse Diana"I nostri benefattori,con una sincera
inclinazione verso la filantropia,evitano i riflettori...lasciando che il museo riscuota la meritata
attenzione."
"Condivido."disse Lord alzando gli avambracci"Solo che..."
Lui fece un balletto"Aaadoro i partyyy!"
Barbara rise"Oh mannaggia!
Sei un ballerino provetto!"
"In latinoamericano."disse Lord.
"Lo adoro!"disse Barbara"Anche se sono una pessima ballerina."
Diana si sforzò di fare un sorriso,ma i suoi occhi rimasero seri.
"Oh dai,non ci credo che sei così pessima."disse Lord"Sei in forma perfetta."
"No,una volta feci un incidente al liceo..."disse Barbara.
"Benissimo."disse Diana mettendosi in mezzo"Intanto,grazie per essere passato."
"Purtroppo adesso devo andare."disse Lord allontanandosi"Grazie per il giro.
Sarò..."
Lord prese una lente di ingrandimento dal tavolo con la mano destra"...costretto a
vederti stasera."
"Si,a stasera."disse Barbara ridendo mentre Lord andava via"Ciao.
E buona giornata.
Ci troviamo li!"
Lui uscì salutandola.
Diana restò a fissare la porta in modo serio.
"Che c'è?"disse Barbara e Diana la guardò"Mi piace."
Diana si sforzò di sorridere.
"Oh Diana,dovremo rinviare la nostra cena."disse Barbara.
"Ah si...faremo domani."disse Diana.
"Sicuro."disse Barbara.
Poco dopo Lord era dentro un'auto nera di lusso che era su una strada piccola,con a destra 2 zone
rettangolari,con un prato ingiallito e degli alberi all'interno,circondate da dei contorni di cemento e
separate da una stradina perpendicolare a quella su cui era l'auto.
Tra un albero e l'altro c'erano dei lampioni rossi.
Alla sinistra dell'auto c'era una zona che serviva da parcheggio e poi c'era un marciapiede con un
muretto di mattoni nero.
Prima del parcheggio c'era una zona rettangolare,circondata da un piccolo marciapiede di
cemento,con un prato ingiallito all'interno.
Oltre questa zona c'era una placca di metallo grigia,con una semicirconferenza sulla parte
superiore,mentre a destra,dalla parte opposta della strada,c'era una colonna rettangolare.
Oltre questa zona c'era una fitta boscaglia.
L'auto si fermò davanti ad un grande edificio con un'enorme piazza davanti.
La piazza era rettangolare,con 2 strade laterali e un rettangolo in mezzo,avente 2 gradini circolari al
centro,con in mezzo una circonferenza di cemento,con dentro delle piante.
Ai lati delle 2 strade c'erano dei cespugli verdi e rossi.
Poco prima dell'edificio c'erano 2 scalini circolari che si connettevano ad una base di cemento
rettangolare che portava all'entrata,che era composta da una porta di vetro con i contorni di metallo
grigio e divisa in 2 parti.
La porta era posizionata dentro un rettangolo di vetro alto 3 piani,con un rettangolo d'oro al centro,e
con 2 colonne ai lati.
Tutta questa zona era al centro di una protuberanza cilindrica,verticale,di cemento,alta 5 piani,posta
al centro di un edificio rettangolare alto 3 piani.
Il terzo piano della zona cilindrica era composto da una circonferenza di vetrate rettangolari,dai lati
marroni,con sopra una circonferenza metallica,con delle lettere di metallo,divise in 2 righe,poste su
di essa e con la parte alta che aveva dei buchi quadrati messi in cerchio.
Al di sotto di ogni riga di lettere c'era una linea circolare e orizzontale di metallo.
Ai lati della parte cilindrica e della parte rettangolare c'erano 2 alberetti dentro dei vasi.
Ai lati della zona rettangolare c'erano 2 torri rettangolari di mattoni,con la base superiore che aveva
una placca di pietra più piccola,con sopra una seconda placca più piccola,con sopra di essa delle
colonne rettangolari,disposte a rettangolo,e con un tetto triangolare posto sopra di esse.
Accanto a queste 2 torri ce n'erano altre 2 uguali.
Davanti alle altre 2 torri c'erano degli edifici a 3 piani,con la base di vetro,la parte intermedia
bianca,con dei rettangoli sulle pareti,con 2 diagonali ad"x"marroni all'interno,e sopra c'erano
altre vetrate.
Il tetto rettangolare era marrone,più largo degli edifici,con 3 colonne cilindriche,divise da linee
orizzontali,per ciascuna faccia.
"Grazie John."disse Lord che scese con una valigetta marrone nella mano sinistra.
L'autista aveva i capelli corti,indossava una giacca nera,camicia bianca,cravatta rossa,pantaloni neri
e scarpe nere.
Lord entrò nell'edificio.
La stanza dietro la porta d'ingresso aveva un'incavatura rettangolare che dava sull'entrata,le pareti
erano grige,con soffitto e pavimento bianchi.
Alla destra dell'entrata c'era una porta arancione,con contorni neri,poi c'era una reception a semi
circonferenza,di colore giallo chiaro,divisa da linee verticali,con una fascia circolare bianca sotto e
un piano nero sopra,dai bordi curvi.
Al centro della parte superiore della reception c'era un'incavatura rettangolare con un piano di
legno alla base.
Dietro la reception c'era una scrivania di legno a semicirconferenza,con 2 donne sedute su delle
poltrone con schienale rettangolare di pelle marrone.
Sulla scrivania c'erano 2 lampade con un'asta dorata verticale e con una parte superiore
nera,conica,e con la punta piatta.
La donna più vicina all'entrata era bionda e indossava una giacca grigia,una camicia bianca,una
gonna grigia e aveva delle scarpe nere con i tacchi,mentre l'altra era castana e indossava una giacca
bianca,una camicia bianca,una gonna bianca e aveva delle scarpe marroni con i tacchi.
Sulla parte del bordo più vicino alla parete c'erano 2 lampade uguali a quelle sulla scrivania e il
muro dietro aveva un grosso rettangolo,dai bordi neri,con l'interno bianco,con al centro una scritta
marrone,divisa in 2 righe aventi delle linee sotto ciascuna.
Ai lati del rettangolo c'erano 2 piante dentro 2 vasi cubici,bianchi e rettangolari,più altri 2 vasi
che erano ai lati dell'incavatura rettangolare che dava sulla porta d'ingresso.
Alla sinistra della reception c'era un televisore poggiato su una placca cubica dai lati neri.
Al centro del pavimento c'era un rettangolo nero,con dentro 4"C"d'oro,2 orientate a destra,2 a
orientate a sinistra,messe in 2 file.
Questo rettangolo aveva intorno una linea rettangolare nera.
Alla sinistra dell'entrata c'erano 2 poltrone di pelle marrone,poste una davanti all'altra,con un
tavolino rettangolare di vetro in mezzo,avente un posacenere circolare al centro,e c'era anche un
divano di pelle marrone poco dopo.
Alla destra del divano c'era una lampada che aveva una lunga asta di cristallo,con sfere dello stesso
materiale su di essa,con la parte superiore conica e la cima piatta.
"Signore."disse Lord andando alla reception,mentre le 2 si alzavano.
"Buon giorno."disse quella più vicina all'entrata che gli diede una cartellina chiara.
"Signor Lord."disse la seconda.
Lui mise la valigia marrone sull'incavatura centrale della reception,poi prese delle lettere e si
diresse verso un'entrata rettangolare dalle pareti arancioni e dai bordi neri.
"Signor Lord?"disse quella che gli aveva dato la cartellina.
"Non ora,i miei integratori?"disse lui camminando.
"Sulla sua scrivania,ma..."disse lei.
Lord arrivò ad una zona cilindrica molto alta,con i bordi che avevano delle colonne rettangolari
chiare messe a cerchio.
Le colonne passavano sopra diversi balconi circolari bianchi,aventi una ringhiera d'oro composta da
rettangoli di metallo,con 2 linee ad"x"all'interno,più una spranga dorata orizzontale sopra.
Dall'alto pendeva un lampadario composto da 7 circonferenze,di cui quelle più alte erano le più
grandi,avente un cilindro nella parte bassa.
Le pareti della stanza circolare avevano delle porte di legno rettangolari divise in 2 parti.
La parte centrale della stanza aveva una grossa incavatura circolare nel pavimento,con 2 scale di 3
gradini poste alle estremità della stanza,mentre i lati della circonferenza avevano la stessa ringhiera
dei balconi.
Il pavimento della parte incavata era bianco,con un cerchio nero al centro,con intorno 16
circonferenze nere poste a cerchio intorno a quella centrale.
Intorno al cerchio di circonferenze c'era una linea circolare nera e,oltre essa,c'erano delle file di
piccole circonferenze nere che andavano verso l'esterno della stanza.
Ai lati della circonferenza c'erano 2 divani bianchi,semi circolari,con 2 vasi a forma di clessidra
alle estremità,con dentro delle piante.
La scala dalla parte opposta della stanza aveva altri 2 vasi rettangolari ai lati.
Su 1 dei divani c'era un uomo in giacca e cravatta.
"Signor Lord?"disse la donna alla reception.
Lord indicò quello seduto sul divano con l'indice destro,mentre camminava e leggeva,poi si diresse
verso una delle porte di legno e arrivò ad un corridoio che aveva le pareti oblique verso
l'esterno,composte da mattonelle chiare,con gli spigoli coperti dal metallo.
Lui girò a sinistra ed entrò dentro un ascensore,mentre la donna gli correva dietro.
"Signor Lord!"disse lei.
Lord aprì una rivista in ascensore,poi la richiuse con ira e guardò le lettere che aveva ricevuto.
Poco dopo camminò in un'immensa stanza dal pavimento celeste,con rettangoli blu e con
grandi circonferenze blu a sinistra.
La stanza era rettangolare e lunga,con alcune colonne circolari.
Le pareti erano di vetro,con colonne di metallo bianche.
In mezzo alla stanza c'erano dei lunghi tavoli rettangolari,divisi in sezioni triangolari,mentre a
sinistra e a destra c'erano dei box uffici rettangolari con scatoloni sopra.
Altri scatoloni erano alla base dei rettangoli.
Sui tavoli c'erano anche dei faldoni e delle scatole.
"Signor Lord?"disse la donna che entrò nella stanza"Oh...signor Lord."
"PAPÀÀÀÀÀÀÀ!"urlò un bambino orientale che gli corse contro.
Il bambino indossava una giacchetta blu,maglietta grigia,con linee orizzontali verdi e rosse,jeans
blu e scarpe nere.
"OH!"disse Lord chinandosi e abbracciandolo"CIAAO!"
"È il suo fine settimana."disse la donna andando via.
"SIIII!"disse Lord"È evidente!"
"E la piscina papi?"disse il bambino.
"Non è ancora pronta."disse Lord camminando con il figlio"Ma non importa.
Devi avere pazienza,te l'ho detto.
La piscina,l'elicottero…
Ti darò tutto.
Ricordiamoci.
Roma fu costruita in un giorno forse?
No."
Lui si diresse verso un'entrata rettangolare bianca,dai bordi neri,che era connessa ad una parete che
aveva delle vetrate rettangolari che erano divise da 2 colonne verticali nere,rettangolari e
sottili.
L'interno della stanza aveva una scrivania di legno,rettangolare,con le estremità curve.
Sulla scrivania,al centro,c'era un modellino di alcune macchine di estrazione del petrolio,c'erano
delle cartelline e una lampada a destra,mentre,a sinistra,c'era una colonna che intersecava il piano
di legno.
La colonna,sulla facciata che dava a destra,aveva una placca d'oro rettangolare,con una linea d'oro
rettangolare sopra,con in cima una piccola placca orizzontale nera con sopra una lampada nera,con
la parte inferiore circolare e quella superiore piatta.
Dietro la scrivania c'era una poltrona di pelle marrone,con lo schienale rettangolare,con delle linee
orizzontali su di esso,mentre davanti alla scrivania c'erano 2 sedie di pelle marrone.
A destra c'era una libreria chiara,con sopra libri,cartelline e altri oggetti,mentre a sinistra c'era un
divano arancione,di pelle,semi circolare,pieno di libri,con davanti delle scaffalature orizzontali di
legno che si connettevano ad una colonna rettangolare posta a destra.
Le scaffalature avevano sopra dei libri e altri oggetti,mentre la parte destra della colonna aveva 2
ripiani con dei reperti antichi.
La parete dietro la scrivania era composta da vetrate rettangolari molto grandi con delle tende
marroni davanti.
Poco prima della libreria a destra c'era un mobile rettangolare bianco,poggiato su un piano di legno
con 3 gambe,avente 3 televisori sopra.
"In quanti giorni?"disse il bambino"Tanti?"
Lord posò la valigetta su una sedia davanti alla scrivania.
"Ci vuole tempo per essere grandi grandi!"disse Lord"Per diventare il numero 1 ci vuole
pazienza,come ce l'ha tuo padre."
L'uomo bevve.
"Stai mentendo a tuo figlio come menti a chiunque altro."disse un uomo con capelli bianchi,tirati
all'indietro,giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
Lord si chinò in avanti e per poco non sputò il liquido dalla bocca,poi si voltò verso l'uomo che
gettò un libro sul divano.
"Simon…"disse Lord tossendo ed indicandolo con la mano sinistra,poi mandò la mano destra verso
l'esterno"Questi...questi uffici non sono aperti alla gente."
"È finita,Max."disse Simon"Non ti voglio più sentire.
Ne esco."
"Vai di sotto figliolo."disse Lord,ma il figlio non si mosse"Simon..."
Max si avvicinò all'altro"...so che non è facile,ma se rimaniamo calmi ormai stiamo quasi per
svoltare."
"Stiamo per svoltare?"disse Simon"Non c'è nessun petrolio.
Non c'è mai stato!
Quindi come pensi di svoltare?
Trovando altri gonzi che investono come me?"
"NO!"disse Max"HO UN'IDEA PER…
È una un'idea per...è una cosa molto grossa e non centrano gli schemi.
Simon abbiamo milioni di acri di..."
Max andò verso una lavagna con sopra una cartina dell'America,posta alla sua sinistra,che aveva
delle zone segnate in giallo"...POTENZIALE SUOLO PETROLIFERO!"
"Hai i diritti petroliferi su una terra che chiunque altro in passato ha scartato!"disse Simon"Dai,non
c'è voluto niente per scoprirlo,lo sanno tutti.
E neanche per scoprire chi sei tu...Maxuel Lorenzano.
Per scoprire che non sei nient'altro che un volgare truffatore."
"NON SONO UN TRUFFATORE!"disse Lord che lo indicò con la mano destra,poi mandò gli
avambracci verso l'esterno"Io sono un personaggio televisivo."
"Appunto."disse Simon.
"E un rispettato uomo d'affari..."disse Lord.
"Andiamo..."disse Simon.
"...con un piano."disse Lord avvicinandosi"Con un piano.
Con un grande piano."
"Oh...se puoi sognarlo puoi ottenerlo."disse Simon"È una cosa del genere?
Ti do tempo 48 ore per ridarmi i miei soldi."
"Te ne pentirai amaramente."disse Lord.
"O riceverete una denuncia anonima."disse Simon che prese una valigia ed uscì.
Lord rise.
"Sfigato!"disse Simon.
"Simon aspetta!.."disse Lord che vide che il figlio stava piangendo,poi girò su se stesso e si
imbestialì,dopo di che mise l'indice destro verso l'alto e lo mandò da una parte all'altra"Sarà
lui sfigato."
Lord indicò la porta con la mano sinistra"È lui lo sfigato.
E non devi credere ad una parola di quello che ha detto.
Quello è un bugiardo...e si sbaglia.
E gli farò rimpiangere di aver chiuso con me.
E tu…"
Lord si avvicinò e gli mise la mano destra sulla spalla chinandosi"...non sarai mai stato così fiero di
essere mio figlio."
Il bambino annuì"Ok."
Il padre lo abbracciò.
"Vedrai."disse Lord"Vedranno tutti."
Diana era seduta in 1 studio simile a quello di Barbara,con una scrivania che aveva un
computer,un microscopio ed era piena di statuette antiche.
Le pareti avevano diversi ripiani di legno con sopra dei vasi e altre statue.
La parte centrale della scrivania aveva dei libri impilati e lei ne stava sfogliando 1,poi lo mise sugli
altri e ne prese un secondo.
Sfogliando le pagine si bloccò e guardò davanti a se perplessa.
Poco dopo andò nel laboratorio e sollevò il coperchio della scatola di legno,ma vide che la pietra
all'interno era sparita,così sollevò la paglia e trovò un foglietto con il nome"Max Lord"su di esso.
Lei confrontò il foglietto con il biglietto da visita che Lord le aveva dato.
Barbara era dietro una porta,dentro un negozio di abbigliamento.
Poggiata sulla colonna accanto alla porta c'era una donna con capelli neri,legati,che indossava una
camicia bianca,con macchie nere,gonna nera e scarpe nere.
Dietro la donna c'era una grande stanza dal pavimento chiaro,con un bancone circolare con la parte
bassa nera,la parte intermedia marrone e quella superiore bianca,con una vetrata circolare sulla
parte frontale.
Il negozio aveva molte scaffalature con abiti e ripiani sulle pareti.
C'era anche un tendone rosa che era oltre il bancone circolare.
La parete alla sinistra della porta aveva 1 sgabello nero in basso,con la parte alta circolare e con 2
gambe orizzontali.
La parte superiore della colonna aveva una placca di metallo circolare con 2 protuberanze di
metallo sottili,cilindriche,che prima andavano in alto,poi si curvavano in basso,andavano in
avanti,poi andavano in alto,raggiungendo una circonferenza di metallo nero,con sopra un cilindro
nero avente in cima 2 lampade a forma di fiamma di candela.
Barbara,che non aveva gli occhiali,era seduta su un cilindro nero e indossava un vestito nero,a
maniche lunghe,aderente,lungo fino a metà polpacci.
"Queste calzano in modo eccezionale."disse la donna.
"Si,è che...non so,questi tacchi..."disse Barbara che si mise delle scarpe nere,con i tacchi
alti,con la superficie piena di sferette d'oro.
"Lei...le provi."disse la donna"Esca e vediamo."
"Ok..."disse Barbara che uscì e guardò il suo riflesso su un grosso specchio rettangolare alla sua
sinistra.
"Mi sento bene."disse Barbara.
La donna con i capelli neri spalancò gli occhi.
"Si,non male."disse Barbara.
"Che dire...è magnifica."disse la donna.
"È troppo stretto,che dice?"disse Barbara.
"Dico che le sta alla grande."disse quella con i capelli neri.
"Già...lo prendo."disse Barbara.
La notte seguente,alla base di un palazzo,c'era un ricevimento.
L'entrata del palazzo aveva la zona centrale di vetro,con una tettoia rettangolare,con sopra una
seconda vetrata da cui usciva luce blu.
Ai lati della tettoia c'erano 2 colonne rettangolari nere,con le pareti intorno grige,con delle vetrate
sulla parte alta.
L'entrata aveva 5 gradini che erano più larghi della parte di vetro e,all'estremità del primo
gradino,c'era una placca cilindrica che emetteva una luce dalla parte superiore.
Sopra la zona di vetro c'era una seconda tettoia che era bianca,molto più grande di quella nera,da
cui scendevano 4 colonne cilindriche verticali che arrivavano a terra prima delle scale.
Dall'entrata partivano 2 tappeti rossi che andavano verso l'esterno e intorno avevano delle aste
verticali dorate,con la base ad imbuto e con una sfera in cima,connesse tra loro da una corda rossa.
Una macchina nera arrivò davanti ad 1 dei tappeti rossi e Diana scese da essa.
Lei aveva i capelli messi a destra,indossava un lungo vestito bianco,scollato,con maniche lunghe e
con un'apertura sul davanti,a destra,che arrivava quasi alla vita,più scarpe nere con i tacchi.
Una volta entrata salì una seconda rampa di scale,arrivando ad una base rettangolare piena di
gente,con colonne rettangolari ai lati e con delle scale bianche che portavano ai piani superiori.
"Ehi."disse un ragazzo in giacca e cravatta neri"Come va?"
Lei sorrise e proseguì,poi passò tra altri uomini che la fissarono,dopo di che girò alla destra di una
colonna rettangolare,che aveva dei rettangoli di plastica alti quasi 2 metri,di colore rosa e blu,posti
davanti.
Lei guardò in alto e vide un balcone grigio con dietro Lord che indossava una giacca nera,camicia
bianca,fiocco nero,pantaloni neri e scarpe nere.
Il balcone aveva una ringhiera composta da una trave dorata,orizzontale e cilindrica,con piccole
travi verticali sotto,ad essa connesse.
La parete dietro Lord era grigia,con un rettangolo di vetro e,poco oltre il balcone,c'era
un'incavatura nel muro,avente una vetrata rettangolare con al centro una colonna nera,verticale,e
alcune linee orizzontali marroni.
Barbara entrò poco dopo e tutti la guardarono.
Diana arrivò al piano superiore e guardò giù dal balcone.
Il pavimento della zona superiore era arancione,c'erano colonne rettangolari intervallate da
rettangoli di vetro.
Lei vide che ora Lord era al piano inferiore,così scese una rampa di scale gialle,avente i lati di
cemento con corrimano dorati.
"Che scarpe incredibili!"disse una donna bionda,con un lungo vestito azzurro,a Barbara.
"Grazie."disse Barbara che camminò in mezzo a degli uomini che le fecero i complimenti per il
suo aspetto"Gentilissimi,grazie."
Lord camminò per il piano terra,mentre Barbara saliva le scale,poi lui la vide e le andò
dietro.
"Dottoressa Minerva?"disse Lord e lei si fermò a metà della seconda rampa di scale"Non ho
parole.
Sei mozzafiato."
"Grazie."disse Barbara"Noi...per lavoro siamo abituati a queste cose,quindi sarà la millesima
volta che lo indosso.
Ehm...in realtà...no,l'ho comprato oggi apposta.
Non ho questo look.
Non di solito.
Ci ho messo un po'...a prepararmi."
"Comunque è perfetta."disse lui e lei sorrise"Dovrebbe indossare più spesso vestiti di questo tipo,la
rendono brillante,invertono il tempo,mai accettare le limitazioni della natura."
"Si...no..."disse lei con gli occhi spalancati.
"Soprattutto una donna bella come te."disse Lord.
"Si..."disse lei sorridendo.
"Che musica alta qui!"disse Lord.
"Già."disse lei.
"Ce ne vogliamo andare?"disse Lord"Noi 2 da soli?"
"Si."disse lei.
"Ehm...nel tuo ufficio?"disse Lord.
Poco dopo Barbara aprì la porta dell'ufficio e accese le luci,poi chiuse la porta e lui la baciò.
Lord guardò verso la scrivania,vedendo la pietra,e poi si allontanò"Oh guarda quante cose!
Sono bellissime."
Lui le toccò il mento con la mano destra"Come te."
"Oh..."disse lei e lui la baciò.
"Quello cos'è?"disse Lord indicando l'oggetto con la mano sinistra.
"Oh...niente di speciale."disse Barbara avvicinandosi alla scrivania con lui.
"Davvero?"disse lui.
"Oh,però l'F.B.I. ha chiesto a me se lo poteva identificare,he he."disse Barbara.
"Wow."disse Lord.
"Ma per ora sono un po' disorientata."disse lei e lui la voltò.
"E io a che servo?"disse Lord mentre lei si sedeva sulla scrivania mettendogli le mani sul
petto"Max ti aiuta.
Ho un caro amico che si occupa di antichità romane."
"Antichità..."disse Barbara.
"Può dare un'occhiata se ti va."disse Lord"È latino.
Dico bene?"
"Oh...veramente non dovrebbe uscire dal museo."disse lei e lui la baciò,poi prese l'oggetto con la
mano sinistra.
Diana camminò per il piano superiore del locale dove c'era il ricevimento e un ragazzo,con
occhiali,giacca grigia,camicia bianca,pantaloni grigi e scarpe nere,le si mise davanti.
"Ciao bellissima."disse lui.
"No,grazie."disse lei proseguendo"Mi scusi."
Alla sua sinistra c'era un'apertura rettangolare sul piano inferiore,mentre alla destra c'era la
ringhiera.
Lei arrivò in cima ad una scala.
"Oh!"disse un ragazzo con capelli neri,giacca nera,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe
nere"Diana!"
Lei si fermò e lo guardò.
"Speravo di vederti."disse lui e lei scese la prima rampa di scale"Ehi,lo sai che ora sono alla Casa
Bianca?
Già.
Sono entrato adesso,ma su loro richiesta,quindi..."
Lei guardò verso il basso poggiandosi sulla ringhiera.
"Ah senti,lo so che sei più grande di me,ma ti ho messo gli occhi addosso da un po' di tempo,quindi
se dovesse servirti..."disse lui.
"Senz'altro,Carl."disse lei che andò via.
Arrivata al piano di sotto andò a sinistra,passando in una zona che aveva un bancone a destra e una
colonna cilindrica a sinistra,con dentro delle circonferenze blu,viola e arancioni.
"Diana?"disse un uomo con capelli neri,corti,con riga a sinistra,che indossava un giaccone
nero,maglietta bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
Lei si voltò di sfuggita e poi andò a sinistra.
Lui la seguì.
Lei entrò dentro una stanza circolare,con una placca circolare in alto e con un tetto a cupola pieno di
sfere color oro.
Tra le sfere c'erano delle colonne curve che terminavano in verticale sulla placca circolare.
Nella stanza c'era un bancone circolare di metallo e vari tavoli sparsi.
Il pavimento era grigio e c'erano 2 placche rettangolari ai lati della stanza,con sopra delle travi di
metallo con una lampadina in cima a ciascuna.
"Diana,scusami,ma dovrei parlarti..."disse l'uomo che entrò nella stanza.
"Non mi pare di conoscerla."disse lei che proseguì andando al bancone e lui la raggiunse.
"Buona notte."disse lei andando verso l'uscita.
"Vorrei che avessimo più tempo."disse lui e lei si fermò,poi lo guardò e si avvicinò.
"Perché ha detto questo?"disse Diana"Non ha il diritto di dire così.
Non mi conosce nemmeno."
"Si che ti conosco."disse lui togliendosi l'orologio,poi le prese la mano destra,le mise l'orologio sul
palmo e le chiuse la mano tra le sue"Io posso salvare noi oggi.
Ma tu puoi salvare il mondo."
Lei spalancò gli occhi"Steve…
Io..."
"Diana."disse lui.
Lei gli toccò le spalle sorridendo"Ma come hai fatto?
E il tuo aspetto..."
"Non lo so."disse lui e lei lo abbracciò sorridendo.
"Sei tu."disse lei che lo baciò"Mi sei mancato."
Poco dopo i 2 camminavano sul bordo di un grande laghetto rettangolare,con intorno degli
alberi.
Oltre il rettangolo d'acqua c'era un immenso obelisco in lontananza.
"Che cosa ti ricordi?"disse lei che gli aveva messo il braccio sinistro intorno alla schiena.
"Di aver preso l'aereo."disse Steve"Poi...basta.
Niente.
Niente.
Ma sono stato in un luogo da quel momento.
Forse più di 1.
Lo sento.
Un luogo che...è...non so come dirlo a parole,però è...è bello.
E poi mi sono risvegliato qui."
"Dove?"disse lei.
"Era una specie di letto."disse Steve"Ah...1 strano,strano materasso,appoggiato su non so che.
Beh...non è affatto comodo e anche un po'...un po' preistorico se...se devo essere sincero con te."
Diana rise.
"Per un'epoca futuristica come questa,900..."disse Steve.
"84."disse lei che si allontanò prendendogli la mano destra.
"84…"disse Steve.
"984."disse lei.
Steve si fermò e guardò un aereo"È incredibile."
I 2 camminarono di nuovo prendendosi per mano,poi si abbracciarono.
"Ti va di vedere il posto dove vivo?"disse Steve.
I 2 arrivarono ad un palazzo di 4 piani,fatto di mattoni,rettangolare,molto lungo,che aveva dei
balconi triangolari sotto alcune finestre.
Steve aprì una porta del palazzo.
L'entrata aveva una parete a sinistra che era bianca,con delle finestre rettangolari,dal bordo di
legno,con delle tende bianche e grigie alle estremità.
Davanti alla finestra più vicina alla porta c'era un tavolinetto rettangolare di vetro,con le estremità
di metallo nero,con 2 gambe metalliche nere e con 2 piani sotto quello superiore.
Sul tavolinetto c'era una lampada dalla base di vetro ovale,con sopra un rombo connesso ad un
cilindro,avente in cima una plafoniera cilindrica rosso scuro.
Accanto alla lampada c'era una foto,un porta penne e,nei ripiani inferiori,c'erano delle scatole.
Alla destra del tavolino c'era una colonna cilindrica marrone,con incavature verticali.
Oltre alla colonna c'era una poltrona chiara,poi c'era una pianta e dopo c'era un divano di pelle
chiara.
Sul lato destro della stanza c'era un'altra poltrona piccola,con davanti un tavolino di vetro,con i
contorni di metallo e con le gambe nere.
Sul tavolino c'era una ciotola nera con dentro dei fiori.
La parete a destra era obliqua e marrone,con un'entrata rettangolare,con a destra un mobile nero
rettangolare.
La parete alla destra della porta aveva un piano rettangolare con sopra varie bottiglie di alcolici,con
dietro una parete marrone che aveva un'apertura rettangolare,avente un piano con sopra un vassoio
blu,con sopra di esso dei limoni,e oltre c'era un vaso bianco con una pianta dentro.
Alla sinistra del piano c'era un'apertura rettangolare che conduceva ad una cucina con credenze di
metallo,frigo di metallo e mobili grigi.
Sulle pareti c'erano vari quadri.
Davanti alla parete a destra,perpendicolare alla parete che conduceva alla cucina,c'era una libreria
con la parte centrale più alta del resto.
Steve posò le chiavi su un tavolino di legno circolare,posto a destra,con delle sedie di metallo aventi
lo schienale composto da una grata con la parte superiore circolare.
"Si...ah...lo so,non dirmelo...questo posto è un macello."disse Steve,mentre lei camminava
sorridendo,poi prese una foto.
"Ho l'impressione che sia un ingegnere."disse Steve"Ah...nelle foto c'è sempre lui.
Io avrei evitato,ma...che ti devo dire,è solo...sono gusti."
Diana posò la foto,poi guardò un foglio sul divano"Oh,è così che sei riuscito a trovarmi."
"Si,l'elenco telefonico."disse Steve spolverando la libreria"Certe cose sono a prova di futuro."
"Sei andato al mio appartamento?"disse lei.
"Si,volevo andarci in bicicletta..."disse Steve che prese un triciclo a motore"...solo non sono riuscito
a capire...come funziona,quindi...quindi ho fatto una corsa e ti ho vista tornare.
E...eri tu.
Così ti ho...ti ho insomma...ti ho seguita.
Diana,guardati.
È come se da allora non fosse passato un giorno.
Sei uguale."
"Non si può dire la stessa cosa di te."disse Diana sorridendo.
"Giusto,giusto,giusto."disse Steve camminando verso uno specchio ovale,posto a destra della
porta,con delle luci circolari gialle sui bordi"Giusto."
Lei lo osservò.
"Si,direi che..."disse Steve avvicinandosi mentre lei si sedeva sul divano sorridendo,poi lui indicò lo
specchio con la mano destra"...qualcosa ce l'ha."
Steve si girò e la guardò sorridendo"No,mi piace."
"Si,ha un che,ma...io vedo solo te."disse Diana.
Lord camminò verso il suo ufficio e aprì le porte,poi accese la luce sulla scrivania e spostò dei fogli
che avevano dei disegni raffiguranti la pietra,gettandoli a terra,poi si sedette,prese tra le mani
l'oggetto e lo guardò"Ho un grande desiderio.
Quanto ho aspettato.
Desidero diventare te,la pietra dei sogni personificata."
La pietra divenne polvere,tranne la circonferenza di metallo,poi la stanza venne invasa da un forte
vento.
Lord si mise le mani sulle tempie,chiudendo gli occhi e sentendo dolore,poi sorrise.
All'alba le strade della città erano deserte.
Barbara era a letto,voltata sul fianco sinistro.
Indossava una maglietta a mezze maniche bianca,con una linea fucsia orizzontale a metà bicipiti,e
pantaloni bianchi.
I cuscini erano celesti e rosa,le coperte erano rosa e le lenzuola bianche.
Al posto della spalliera c'era una placca circolare al centro,con 2 placche allungate ai lati che
andavano verso l'alto e si curvavano verso l'esterno.
Lei si alzò e andò verso la cucina che aveva il pavimento verde scuro.
A destra c'era un piano con la parte superiore di mattonelle quadrate e bianche,con il bordo
marrone,e la parte inferiore fatta da tegole di legno verticali.
Davanti a questo piano c'erano degli sgabelli coperti da del tessuto grigio,con la parte superiore
rettangolare e con 2 gambe laterali.
Sul piano c'era un vaso a forma di ciotola con dentro una pianta.
Dietro il piano c'era una colonna rettangolare di legno,con una lavagnetta avente dei fogli attaccati
sopra,più una plafoniera a semicirconferenza più in alto.
Dalla colonna partiva un ripiano orizzontale con sopra diversi contenitori di vetro,aventi dentro
delle spezie in alcuni e dei liquidi in altri.
La parete dietro la colonna era bianca,con piccole mattonelle quadrate,e sotto il piano di legno c'era
un piano di plastica bianca,corto,con sopra altre boccette.
Sotto questo piano c'erano i fornelli della cucina.
In mezzo alla stanza c'era un tavolino circolare,avente una tovaglia e 3 sedie di legno,mentre a
sinistra c'era un mobile rettangolare con degli scaffali sopra.
Alla destra del mobile c'era un frigo bianco e oltre c'era un televisore rettangolare posto su un
mobile sottile e rettangolare.
Lei andò al frigo e lo aprì,ma lo sportello dell'oggetto si staccò sulla parte alta e si piegò verso
l'esterno,facendo cadere diversi contenitori a terra.
Barbara rimase bloccata e spalancò gli occhi.
Diana era in un letto dalle coperte bianche.
Indossava un abito bianco,lungo fino a metà cosce,scollato e senza maniche.
La spalliera del letto era bassa e rettangolare.
Lei aprì gli occhi e si voltò verso Steve che stava mangiando un biscotto rettangolare bianco ed era
sdraiato a sinistra.
"Ciao."disse lui posando l'oggetto"Vieni qui."
Lei lo baciò.
"Buon giorno."disse Diana.
"Giorno."disse lui e lei si distese"Dormito bene?"
"Si...in effetti...normalmente non dormo mai,ma..."disse Diana.
"Probabilmente sei meno tesa."disse lui.
"No,è che proprio non ho bisogno fisico di farlo,rimango sveglia di notte a girarmi nel letto."disse
Diana.
"Oh...sono così noioso?"disse Steve e lei rise"Sto mangiando quella roba da stamattina presto,non
riesco a smettere.
E ho preso una brocca di caffè."
Lui le toccò la guancia destra con la mano sinistra"Questo posto...è fantastico."
"Questo posto?"disse lei mettendogli il braccio destro sul petto.
"Si."disse Steve"Guarda,anzi,adesso che ci penso...non sono mai stato in una stanza più stupenda."
"Hai ragione."disse lei e lui rise"Questa stanza è il posto più stupendo che io abbia mai visto da
quando sono nata..."
"Vero?"disse Steve che la abbracciò"Allora...restiamo.
Non ce ne andiamo."
"Infatti io non voglio."disse Diana.
"Rimaniamo in questo posto."disse Steve.
"Ok."disse lei.
"Ok."disse Steve che la baciò"Restiamo qui."
"Per sempre."disse Diana"Anche se...forse dovrei prima di tutto chiedermi come il mio ragazzo si
sia ritrovato,per una pietra,dentro il corpo di un'altra persona."
"Non hai mica torto."disse Steve"Andiamo."
Steve si alzò.
Barbara entrò dentro una palestra che aveva la parte frontale fatta da grandi vetrate.
Oltre l'entrata c'era una grande stanza dal pavimento chiaro,con una reception circolare grigia,con
il bordo inferiore e superiore bianco,con dietro di essa una donna dai capelli neri,maglietta giallo
ocra e pantaloni bianchi.
A sinistra dell'entrata c'era una zona con dei tappeti neri,aventi sopra dei macchinari per fare
allenamenti.
Barbara indossava un tessuto rosa sulle spalle,con sotto un costume azzurro,lucido,scollato e
senza maniche,che lasciava scoperte le gambe,aveva dei calzini blu e scarpe bianche.
Lei si avvicinò a 2 travi di metallo verticali,oblique verso l'alto,connesse ad altre 2 travi che erano
oblique verso il basso.
Sulla superficie delle travi c'erano dei ganci con sopra dei pesi cilindrici aventi 2 grosse placche
circolari alle estremità.
I pesi più in basso erano più grandi di quelli in alto.
Alla base delle travi,a destra,c'era una placca cilindrica orizzontale,connessa a 2 dischi di metallo
neri,1 da una parte e 1 dall'altra.
Lei prese 1 dei pesi con la mano destra e mandò l'avambraccio destro verso l'alto,poi lo mandò
in basso e dopo lo mandò verso l'alto,poi posò il peso.
Poco dopo lei arrivò davanti ad un'asta di metallo orizzontale,con 2 enormi dischi di metallo ai
lati,e la sollevò facilmente,lasciando gli uomini a bocca aperta,poi gettò l'oggetto a terra e sorrise.
La macchina di Lord arrivò davanti ad un palazzo rettangolare di 10 piani.
L'entrata del palazzo era di vetro,con contorni di metallo,con una trave di metallo
orizzontale,rettangolare,posta sopra di essa e,al di sopra di questa trave,c'era una vetrata
rettangolare con 2 piccole travi di metallo verticali alle estremità.
Ai lati dell'entrata c'erano 2 colonne cilindriche,con la base rossa,poi c'era una circonferenza
grigia,una circonferenza rossa,la parte superiore delle colonne era grigia,poi c'era una zona
rossa,dopo di che le colonne diventavano rettangolari e andavano in alto,passando su tutta la
facciata del palazzo.
La parte frontale del palazzo aveva anche altre 2 colonne.
La zona rettangolare delle colonne più esterne era connessa a quelle interne da delle grosse travi
orizzontali,rettangolari,grigie,aventi una linea rossa sopra e sotto.
Simon era seduto alla sua scrivania.
Indossava una camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
La sedia su cui era seduto era di pelle nera.
La scrivania era nera,con dei fogli messi su di essa,a sinistra c'era un porta penne
nero,rettangolare,obliquo,con 2 penne inserite in esso,poi c'era un telefono e una tastiera posta
vicino a lui.
A sinistra,nella zona più esterna,c'erano delle cartelline blu e rosse,mentre a destra c'era una
lampada che aveva un'asta curva,circolare,con una placca a cupola sulla parte finale.
Davanti alla lampada c'era un computer con il video trapezoidale bianco,poggiato su una base
rettangolare,con una protuberanza bianca e rettangolare posta davanti e dotata di tastiera.
La parte centrale della scrivania aveva anche un computer portatile nero aperto.
L'uomo aveva un foglio nella mano sinistra e scriveva con la destra sul computer bianco.
Alle sue spalle c'era un oggetto di metallo,composto da tante facce sottili,rettangolari,con sopra un
vaso ovale di vetro,giallo scuro,con dietro delle tende che davano su una finestra.
La parete a destra della scrivania era arancione in basso e grigia in alto,aveva una finestra con delle
tende bianche e oltre c'era un piano rettangolare grigio,con sopra i modellini di alcuni palazzi.
La parete a sinistra era del tutto arancione,con 2 porte sulla zona vicino alla scrivania,poi c'erano 4
quadri,divisi in 2 file verticali da 2 quadri ciascuna,con sotto un tavolino rettangolare,nero,non
molto largo,avente 2 lampade alle estremità e delle bottiglie in mezzo.
Le lampade avevano la base rettangolare di metallo,con sopra un'asta di metallo e una placca
cubica e nera in cima.
La parete opposta alla scrivania era grigia,con un quadro grigio e blu su di essa.
Ai lati del quadro c'erano 2 piante con un tavolo nero tra di esse.
In mezzo alla stanza c'erano delle sedie grige e,davanti alla scrivania,c'erano anche delle poltrone
nere.
Una delle 2 porte venne aperta e nella stanza entrò una segretaria insieme a Lord.
La segretaria aveva i capelli biondi,a mezzo collo,indossava un lungo vestito,di colore verde
chiaro,e scarpe nere con i tacchi.
Lord indossava una giacca blu,camicia bianca,pantaloni blu e scarpe nere.
"Oh Dio...spero per te che tu abbia i miei soldi."disse Simon.
"Li avrai i tuoi soldi Simon,oggi sono qui per delle scuse."disse Lord camminando avanti e indietro.
"Sei fuori di testa,non intendo scusarmi."disse Simon.
"Scusami."disse Lord mettendosi davanti alla scrivania"Ho fatto un casino."
Lord camminò avanti e indietro"E oltretutto ho mentito.
Mi spiace."
Simon abbassò la testa.
"La verità è che sapevo che saremo affondati già da tempo."disse Lord"I pozzi si stavano
esaurendo!
E i nostri dati non ci davano nessuna speranza!
Avrei dovuto chiudere!
Ma pensavo agli azionisti che credevano in me."
Simon si appoggiò sullo schienale della sedia.
Lord si sedette sulla poltrona a destra,davanti alla scrivania"Volevo essere corretto!"
"Andiamo,Max,non è necessario che..."disse Simon.
"Simon,non ti rendi conto..."disse Lord che gli afferrò le mani alzandosi e chinandosi in
avanti"...che desideravo solo il meglio!
Che in ogni angolo della mia mente,desideravo che la Black Gold cambiasse il mondo e tutti noi.
E so che lo desideri anche tu."
"Certo che lo desidero anche io,ma..."disse Simon e un leggero vento gli mosse i capelli.
Lord lasciò le mani e si mise dritto"...desiderio esaudito."
Simon restò perplesso.
Lord allungò la mano sinistra verso l'uomo"E in cambio rileverò le tue quote...e assumerò il
controllo della Black Gold..."
Lord si avvicinò alla porta"...dopo che tu sarai stato magicamente rimosso dalla mia strada."
"Io cosa?"disse Simon.
"Per sempre."disse Lord.
Poco dopo Lord aprì 2 porte rettangolari,dai bordi arancioni e con la parte interna di vetro.
Dietro di lui c'erano 2 corridoi con la parte bassa di legno.
Alla sua sinistra c'era una parete arancione,incavata in modo circolare verso l'interno,con una
reception a semicirconferenza,con la metà inferiore più lunga di quella superiore,con dietro un
ragazzo in giacca e cravatta neri.
Sulla parete,al centro,c'era una placca rettangolare bianca,lunga,con una scritta nera sopra.
"Max?"disse Simon aprendo le porte"Ehi Max?"
Lord camminò in un corridoio avente le pareti di marmo bianco,con 2 porte di vetro aperte
all'inizio.
Le pareti avevano 2 linee orizzontali grigie.
"Torna qui!"disse Simon"MAX!"
Lord si mise la mano destra sulla tempia.
"SI PUÒ SAPERE CHE SUCCEDE?"disse Simon.
Lord arrivò all'entrata e vide una serie di uomini in giacca e cravatta grigi che andavano ad una
reception rettangolare a sinistra.
Avevano tutti il distintivo sulla parte sinistra della giacca.
Lord uscì sorridendo dall'edificio.
Steve era davanti ad uno specchio rettangolare,poggiato alla sinistra dell'entrata della camera da
letto,su una delle 2 porte scorrevoli.
Accanto allo specchio,che era posto su una sedia,c'era un mobile di legno rettangolare con sopra un
quadro.
Steve indossava una canottiera senza maniche,di colore giallo chiaro,con macchie di leopardo
nere,pantaloni grigi e scarpe nere.
Diana indossava una camicia bianca,pantaloni chiari e scarpe nere.
Lei stava spostando dei vestiti dentro un armadio a muro,che era molto lungo e aveva una porta
scorrevole di legno.
"Insomma,dicevi che è iniziato tutto con una pietra?"disse Steve che si mise una giacca grigia.
"Si,è quello che dobbiamo cercare di scoprire."disse Diana"In qualche maniera deve entrarci."
"Questo è...dinamite."disse Steve guardandosi allo specchio.
"Ah..."disse Diana osservandolo mentre aveva una cesta di panni in mano.
"Credici."disse Steve.
"Si..."disse lei"Si..."
Steve,che si era messo una camicia bianca,arrotolò le maniche"Ho visto su una rivista di moda che
vanno arrotolate."
"Si può fare di meglio."disse Diana.
Poco dopo Steve indossava una maglietta di plastica rossa,senza maniche,con linee orizzontali
nere,aveva un marsupio a tracolla a sinistra,avente la bandiera americana disegnata sopra,pantaloni
di pelle nera,lucidi,con molte tasche dai bordi rossi,e scarpe rosse.
"Adesso sono pieno di tasche."disse Steve indicandosi i pantaloni mentre lei annuiva
sconcertata"Ho tasche qui...tasche lungo tutti i pantaloni,marsupio americano...regolabile..."
"Sono da...paracadutista."disse Diana mettendosi le mani sui fianchi.
"Pantaloni da paracadutista?"disse Steve indicando i pantaloni con la mano destra.
"Si..."disse Diana.
"Sono tutti paracadutisti ora?"disse Steve.
Poco dopo Steve entrò nella stanza con addosso una camicia bianca,con linee verticali
nere,pantaloni chiari e scarpe marroni.
"Non sono così convinto come sarai tu,ma...andiamo,sono pronto."disse Steve mettendosi il
marsupio sulla parte frontale del corpo.
Poco dopo indossava una canottiera arancione,senza maniche,pantaloni chiari e scarpe nere.
"Ti piace?"disse lui mettendosi la canottiera nei pantaloni.
"No."disse Diana.
"Non hai nemmeno visto come sta..."disse Steve.
"Non ti sta bene."disse lei.
Poco dopo Diana era seduta sul letto,mentre Steve era vicino all'entrata e indossava una giacca
chiara,camicia chiara,pantaloni bianchi e scarpe marroni.
"Troppo in senso buono o in senso cattivo?"disse Steve.
"In senso pessimo."disse Diana.
"Ah..."disse lui.
Poco dopo Steve aveva una sciarpa bianca e nera,legata intorno al collo,camicia bianca,pantaloni
neri e scarpe nere.
"Adesso stai bene."disse Diana"Sei...bellissimo."
"Si,già...proprio come non mi sarei...mai vestito."disse Steve"Mi sembro un pirata."
"Steve,stai..."disse Diana.
"Chi vuole vestirsi così?"disse Steve"Da piratatore?"
Diana chiuse gli occhi e rise.
Poco dopo lui indossava un giacchetto di pelle,con la parte superiore bianca e la parte inferiore
gialla,marsupio grigio,pantaloni blu e scarpe bianche.
"Diana hai visto queste scarpe?"disse Steve.
"Le scarpe tienile."disse Diana.
"LE POSSO TENE..."disse Steve che saltò"SI!"
"Si,tienile pure."disse Diana.
"SI!"urlò lui saltando.
Poco dopo i 2 camminarono per le strade.
Steve indossava un giaccone nero,abbottonato,pantaloni neri e scarpe bianche,Diana aveva i capelli
legati,con una coda di cavallo,indossava una giacca grigia,maglietta nera,pantaloni grigi e scarpe
grige con i tacchi bassi .
I 2 attraversarono una strada e Steve si guardò intorno.
Poco dopo erano dentro un largo corridoio rettangolare e grigio della metropolitana,all'inizio di
una lunga scala mobile.
"Questa è un po' più tosta,ok?"disse Diana che lo prese per mano"Affrontiamola insieme."
"Ok."disse lui.
"Un piede dietro l'altro."disse Diana.
I 2 salirono sulla scala mobile ed iniziarono a scendere.
"Resta su questo scalino."disse Diana"Un po' più in mezzo."
Lui si accucciò leggermente guardando in basso.
"No!"disse lei ridendo"Steve cadi,attento."
"Wow!"disse lui ridendo e scendendo le scale"Ero sicuro che sarei caduto!"
Poco dopo i 2 erano dentro un grande tunnel circolare,avente il pavimento marrone,con 2 muretti di
cemento ai lati,con ringhiera di metallo sopra,e con le pareti a semicirconferenza,alte 15 metri,piene
di incavature rettangolari poste dentro delle linee rettangolari.
Al centro del pavimento c'erano alcune scale mobili,aventi un muretto rettangolare intorno,con
colonne rettangolari e nere vicino.
Poco dopo i 2 arrivarono in un altro tunnel a semicirconferenza che aveva 2 rotaie al centro.
Dietro di loro c'era una scala mobile che conduceva ad un piano sopraelevato bianco,con un'altra
scala che scendeva oltre le rotaie.
Dalla galleria rettangolare arrivò la metropolitana e Steve la fissò con gli occhi spalancati,mentre
Diana rideva.
Poco dopo i 2 si diressero verso un palazzo circolare,bianco,alto 5 piani,con finestre rettangolari
nere,che aveva la base sollevata da terra mediante delle arcate poste a distanza regolare.
La zona centrale del palazzo aveva un'apertura circolare con al centro una placca circolare posta a
terra.
I 2 arrivarono sotto il palazzo e videro dei ragazzi che ballavano.
"È un ballo?"disse Steve.
"Si."disse lei.
I 2 uscirono dal palazzo circolare e videro una scultura di metallo nera e informe,con linee
bianche,poggiata su una placca rettangolare.
"È tutta arte."disse lei.
"Si."disse Steve che camminò verso un bidone dell'immondizia nero,mettendo le mani dietro la
schiena.
"Quello...è solo un bidone."disse Diana.
"Questo è un bidone,certo!"disse Steve allungando la mano destra verso l'oggetto e
proseguendo"Si,si."
Steve si fermò guardando il prato davanti a se,avente un muretto poco oltre,con degli alberi dietro,e
vide un palazzo che aveva un poster su un lato che mostrava un razzo spaziale.
"Quello è un...aereo?"disse Steve.
"Entriamo,ti faccio vedere una cosa."disse lei portandolo con se.
Poco dopo i 2 erano in un grande corridoio pieno di gente,con pavimento blu,pareti bianche,sedie
grige,poste ai lati,e luci circolari sul soffitto.
Davanti a Steve c'era un uomo in tuta da astronauta bianca che gli diede una guida del posto.
Diana si avvicinò,mettendo le mani in tasca,e sorrise.
Poco dopo Steve guardò alla sua sinistra,dove c'era una ringhiera di vetro,con sopra una placca di
metallo orizzontale,e vide una grande zona dove c'erano dei razzi spaziali,con dietro un'altissima
parete di vetro.
Steve scese una scala blu,divisa in 2 da un corrimano giallo,e spalancò le braccia"Oh!…
È una cosa incredibile..."
La prima rampa di scale conduceva ad una zona esagonale blu,poi ce n'era una seconda che andava
verso il basso.
Steve si fermò alla fine della prima rampa e si poggiò sulla ringhiera.
Lord scese dalla sua auto,davanti al suo palazzo,e poi entrò nell'edificio trovando la reception
vuota,con i telefoni che squillavano,così si guardò intorno.
Poco dopo camminò nella zona circolare con le colonne ai lati"RACHEL!"
Lord guardò in alto"RACHEL?!"
Una delle 2 ragazze bionde era nella lunga stanza che conduceva allo studio di Lord e rispose ad
un telefono posto su uno dei tavoli.
La donna indossava una giacca rosa,camicia bianca,gonna rosa e scarpe chiare.
"Black Gold?"disse la donna"Può attendere prego?"
Lei corse a rispondere ad un altro telefono su un altro tavolo"Black Gold?
Si.
Attenda prego."
"Rachel?"disse Lord entrando nella stanza.
"Attenda prego."disse lei rispondendo ad un altro telefono,poi corse verso di lui"I pozzi sputano
oro!"
"Quali?"disse Lord.
"Tutti!"disse lei.
Lui si mise la mano destra,chiusa a pugno,davanti alla bocca.
"E gli investitori,non so come,lo sanno e chiamano per aumentare e i loro amici chiamano per
comprare."disse lei sollevando la cornetta di un altro telefono"Nuovi investitori che spuntano dal
nulla."
Lei parlò al telefono"Attenda prego."
Lord si avvicinò.
"Serve qualcuno oltre me."disse lei rispondendo ad un altro telefono"Black Gold?
Attenda."
"Ci penso io."disse Lord che mise la valigetta sul tavolo e le toccò le braccia"Su,ripeti desidero
qualcuno oltre me."
"Si,desidero qualcuno oltre me..."disse lei e un leggero vento le mosse i capelli"...ci sono troppe
telefonate.."
"Ah salve..."disse un uomo di colore con capelli a mezzo collo,baffi,camicia bianca,pantaloni neri e
scarpe nere"Scusate il disturbo.
Sapete mica dove fanno i colloqui da ragioniere?"
"Assunto!"disse Lord che lo indicò con la mano destra e poi corse verso di lui.
"Oh...grazie..."disse l'altro.
"BENVENUTO A BORDO!"disse Lord che gli strinse la mano.
"Permesso?"disse un uomo con capelli neri,giaccone nero,maglietta azzurra,pantaloni neri e scarpe
nere che si trovava dalla parte opposta della stanza"È qui l'ufficio di collocamento?"
"Si!"disse Lord"ASSUNTO ANCHE TU!"
"Signor Lord?"disse la donna"È il Wall Street Giornal.
La vogliono intervistare su quest'improvvisa impennata."
"La prendo nel mio ufficio."disse Lord che camminò mettendosi la mano destra sulla fronte"E
PORTAMI LE MIE VITAMINE!"
Altra gente entrò nella grande stanza in quel momento.
"ASSUNTI TUTTI!"disse Lord entrando nello studio.
Barbara era seduta sul tavolo circolare del laboratorio e tutti la osservavano.
Aveva gli occhiali circolari,indossava una maglietta nera,senza maniche,pantaloni neri e scarpe
nere.
"Insomma,ho letto 4 libri stanotte..."disse lei e tutti risero"...cercando di venirne a capo e ce l'ho
fatta.
Roger ha indovinato."
Lei prese in mano una statuetta chiara che raffigurava un leone su una base rettangolare"La dinastia
era quella giusta.
Avevi ragione e,un'altra cosa,ho controllato su un paio di enciclopedie stanotte e tu..."
L'uomo orientale le passò un blocco di fogli.
"Grazie."disse lei che si tolse gli occhiali e li guardò"Che strano,tanti libri tutti insieme eppure ci
vedo meglio di prima."
Tutti nella stanza risero.
Diana e Steve entrarono.
"Ehm..."disse Barbara"Dicevo,la cosa che..."
"Ciao."disse Diana.
"Ehi!"disse Barbara.
"Buon giorno."disse Diana a quello con i capelli rossi.
"Salve."disse l'uomo.
"Ah,questo è Steve,il mio..."disse Diana.
"Un vecchio amico."disse Steve.
"Già."disse Diana.
"Ciao."disse Barbara stringendogli la mano"Vecchio amico Steve.
Mi chiamo Barbara...nuova amica.
Insomma,che cosa fai?"
"Faccio il pilota."disse Steve.
"Pilota...non sarà..."disse Barbara.
"Puoi venire con me un secondo?"disse Diana.
"Si..."disse Barbara.
I 3 andarono nello studio di Diana.
"Allora,volevo parlarti della pietra che mi hai mostrato."disse Diana.
"Ah...ah..."disse Barbara.
"Ce l'hai ancora?"disse Diana"Si?"
"Ah...io...è una lunga storia..."disse Barbara che rise"La faccio breve,ehm...
Max Lord è passato ieri a trovarmi...è stata una cosa stupenda...poi ti racconto...ehm...e...mi ha
chiesto di...portarla via?"
"Che cosa?"disse Diana"Perché?"
"Beh...Diana,ci ha donato una somma spaventosa e non è che sia un perfetto sconosciuto."disse
Barbara"E poi ha un caro amico che è un esperto e..."
"Ma che centra?"disse Diana"Non avresti dovuto,non è mica nostra,no?"
"Wow!"disse Barbara"Wow!
Quanto...quanto sei assillante a volte,avrò altre 15 cose nel mio ufficio più preziose di quella
pietra."
"Sai dove l'ha portata?"disse Diana.
"No,non ne ho idea."disse Barbara.
"Ti aggiorno su quello che scopriamo."disse Diana che aprì la porta"Andiamo."
"Bei pantaloni,complimenti."disse Steve uscendo.
"Ah,grazie."disse Barbara"Si chiamami!
Ma anche no,come ti pare!
Ma sarei curiosa."
Barbara divenne improvvisamente seria.
I 2 presero un taxi e videro che davanti all'edificio di Lord c'era un'enorme folla,bloccata dalla
polizia,e delle macchine parcheggiate in strada,così scesero dal mezzo.
"Cosa fanno tutti?"disse Steve.
"Qualunque cosa sia,da questa parte non si entra."disse Diana.
Steve vide una discesa che andava nel cemento"Diana?
Diana di qua."
Ai lati della discesa c'erano 2 alti muri di mattoni e in fondo c'era una saracinesca di metallo con
un lucchetto a destra.
I 2 scesero e Steve vide il lucchetto.
"A te il piacere."disse Steve.
Diana provò a stritolare l'oggetto,ma non ci riuscì,così si guardò la mano destra e poi provò a tirare
per 2 volte,ma senza successo,afferrò il lucchetto con entrambe le mani,tirò per 3 volte,senza
risultati,poi si sforzò e staccò l'oggetto dalla saracinesca portando via anche tutta la placca
quadrata a cui era connesso.
Lei guardò l'oggetto perplessa,poi lo diede a Steve e sollevò la saracinesca.
"Bel lucchettone."disse Steve che gettò a terra il lucchetto.
Poco dopo i 2 entrarono nella stanza con i tavoli lunghi,che erano stati riverniciati come anche le
pareti che formavano i box uffici rettangolari.
La stanza era del tutto pulita.
Diana prese una scatola,posta su un tavolo,e camminò tra la gente con dietro Steve.
Poco dopo i 2 entrarono nello studio di Lord,ma non trovarono nessuno all'interno.
Diana prese un libro in mano"Quanta polvere."
"Già..."disse Steve che iniziò a frugare nella libreria"Sembra che sia esplosa una bomba."
Diana prese delle carte poste sul tavolo e su una di esse vide il disegno della pietra.
Steve prese altri fogli e vide dei disegni simili"Qualunque cosa sia la cercava da tempo."
Steve si allontanò ed iniziò a frugare in giro.
Diana prese la placca circolare che era sulla pietra,estraendola da un mucchio di sabbia sulla
scrivania.
"Prendendo in mano quest'oggetto..."disse Diana che lesse la scritta sulla placca d'oro.
Guardando il bordo interno della circonferenza vide che c'erano delle scritte in lingua
sconosciuta,poi si spaventò e gettò l'oggetto sul tavolo indietreggiando.
"Cosa c'è?"disse Steve.
Lei fissò l'oggetto terrorizzata"È la lingua degli dei.
Quale dio l'ha scritta è il problema."
Barbara era nel suo ufficio,con delle carte in mano,poggiata su una bassa libreria e stava parlando
con l'orientale che indossava una maglietta rosa,pantaloni grigi e scarpe nere.
Il telefono dell'ufficio squillò.
"Grazie...oh!..."disse Barbara andando a rispondere al telefono.
"Prego."disse l'uomo uscendo"Ora devo andare."
"Pronto?"disse Barbara.
"Barbara,mi devi aiutare."disse Diana"Devi riuscire a scoprire esattamente dove è stata ritrovata la
pietra.
Dove è la cosa che mi interessa.
Siamo intesi?"
"Si."disse Barbara"Si,si,vado."
"Grazie."disse Diana attaccando il telefono.
"Sembra che hai visto un fantasma."disse Steve.
"È così."disse Diana terrorizzata"C'erano molti dei elementali...e si dedicavano ad attività diverse
per motivi diversi.
Una era creare oggetti come questo."
"Cioè è un oggetto stregato?"disse Steve.
"Molto di più."disse Diana"Ci sono delle entità astratte universali molto oltre gli elementali...sono
delle specie di...leggi fisiche viventi o costanti universali,nemmeno gli dei sapevano come definirli.
Quando la loro energia viene infusa dentro qualcosa,questi oggetti possono
diventare...veramente...veramente potenti.
Più del dio stesso.
Come il mio lazo della verità.
Non è semplicemente stregato,dalla Verità prende il suo potere,non da me!
La Verità è più grande di tutti noi...ma questa invece?"
"Non lo so...ah...per riportarmi in vita..."disse Steve che si mise in ginocchio poco dopo che lo
aveva fatto Diana"...l'amore o...dalla speranza.
Può essere?"
"Può essere."disse Diana che si alzò"Ma qualunque cosa sia,il punto è che è troppo potente per
Maxuel Lord."
Steve prese dei fogli dalla poltrona di Lord.
"Quindi lo dobbiamo trovare."disse Diana che camminò.
Steve prese un foglietto dal cestino e poi prese una rivista"Guarda qui.
Se la data è corretta sta andando al Cairo."
"Cairo"disse Diana che prese il foglio in mano,poi Steve le passò una rivista.
"Già."disse Steve"Opportunità di crescita."
Lei aprì la rivista.
"È così tanto veloce?"disse Steve che lesse un foglio,poi lo mostrò a Diana e lei annuì"C'è un
aeroplano che può andare da qui al Cairo senza scalo?"
Lei annuì di nuovo.
"È incredibile."disse Steve.
"Si,ma non possiamo salirci perché non hai il passaporto."disse Diana.
"Mica voglio salirci,voglio...pilotarlo."disse Steve"Pilotare questo aereo,pilotare questo aereo."
Lei annuì.
"Si?"disse lui.
La notte seguente i 2 erano in un taxi che era su una stradina con intorno un prato verde e alberi in
lontananza.
Il taxi si fermò davanti ad un pavimento di cemento,perpendicolare alla strada,che conduceva ad
una discesa connessa ad un'entrata esagonale molto grande,connessa ad un edificio a cupola con la
parte alta grigia e la parte bassa coperta di erba.
La parte superiore aveva delle aperture rettangolari.
Diana andò davanti all'entrata di vetro,mostrando un tesserino alla videocamera laterale,e la porta si
aprì in 2 parti.
Poco dopo i 2 aprirono una porta grigia,divisa in 2 parti,con un vetro circolare su ciascuna,e
arrivarono in una grande stanza con pareti grigie,colonne oblique e soffitto ovale.
Steve spalancò gli occhi vedendo un aereo dentro l'enorme stanza.
Ai lati dell'aereo c'erano varie parti smontate,una zona che fungeva da ferramenta e c'erano delle
luci rettangolari poste su aste verticali,con delle travi oblique verso il basso a metà.
"Oh mamma mia bella..."disse lui che toccò l'aereo con le mani.
"Ehi Steve,di qua."disse Diana.
"Si..."disse lui a bocca aperta.
Steve si avvicinò alle ruote"Guarda che gambe!..."
In fondo alla stanza c'era una vetrata con la parte superiore ovale e con una porta rettangolare di
vetro,divisa in 2 parti,con una scritta gialla in mezzo,messa tra 2 file parallele composte da
rettangoli neri e obliqui verso l'interno.
Lei aprì la porta e si ritrovò all'esterno della struttura.
Davanti a loro c'erano vari jet militari di periodi storici diversi.
"Ne scegli 1?"disse lei mentre Steve usciva.
"Questo."disse Steve indicando un jet recente.
"Mi piace."disse Diana.
Poco dopo i 2 si misero seduti dentro il mezzo e la parte superiore della cabina di pilotaggio si
chiuse.
"Eh...ok..."disse Steve guardando i comandi,poi iniziò a premere dei bottoni"No..."
Steve mosse delle levette accendendo le luci interne"Vediamo...carburante...dove?
Dove?
Dove?"
Lui pigiò un pulsante"Ecco qui.
Motore.
O la va o la spacca."
L'aereo iniziò a muoversi.
In una torre di controllo c'erano 2 uomini.
1 era orientale,con camicia bianca,cravatta grigia,pantaloni neri e scarpe nere,mentre l'altro era
anziano,con capelli bianchi,occhiali rettangolari,camicia bianca,cravatta grigia,pantaloni neri e
scarpe nere.
Davanti ai 2 c'era un piano orizzontale,di legno,con la parte finale obliqua verso l'alto.
Il piano aveva varie leve,bottoni luminosi e placche rettangolari.
La stanza aveva dei contorni esagonali,con degli armadietti bianchi e rettangolari a sinistra,sulla
parte bassa delle pareti,mentre la parte alta era di vetro.
Dietro l'orientale c'era un piano orizzontale con sopra dei televisori e sopra di essi c'erano dei
telefoni.
Ai lati del tavolo c'era un archivio di legno,con dietro delle carte geografiche a muro.
Un radar circolare dallo schermo blu,con il bordo nero,posto su una placca rettangolare,individuò
l'aereo in movimento.
"Stan?"disse l'orientale.
"Si?"disse l'anziano.
"C'è un aereo sulla pista."disse l'orientale mettendosi le cuffie.
"Come sarebbe un aereo sulla pista?"disse l'altro"Non ci sono..."
"Sicurezza,c'è un aereo sulla pista,lo vedete?"disse l'orientale.
Ai lati della pista c'erano delle travi di metallo con sopra un rettangolo con 4 file orizzontali
di luci circolari che vennero accese.
Ogni fila conteneva 6 lampade.
Sulla pista si udì il suono delle sirene d'allarme.
"Riesci a sollevarti?"disse Diana.
"Si,si,solo prima devo raggiungere la velocità di decollo."disse Steve"Con il mio stile di volo,non
riusciranno a trovarci."
Diversi uomini della sicurezza salirono a bordo di alcuni mezzi blu.
"Oh!..."disse Diana chiudendo gli occhi"Non te l'ho detto,scusa."
"Cosa?"disse Steve.
"Radar."disse Diana"Non ti sto a spiegare,ma ci vedranno ovunque,anche senza luce."
"Ma...vuol dire che ci spareranno?"disse Steve"È un bel guaio,Diana."
Lei si coprì il volto con le mani.
I mezzi della vigilanza inseguirono l'aereo.
"Aspetta,ci penso io."disse lei che si sfregò le mani,chiudendo gli occhi,poi allontanò i palmi l'uno
dall'altro"Ci sono.
Concentrati…
Concentrati…"
"Che fai?"disse lui.
"Mio padre nascose Themyscira al mondo e sto cercando di capire come fece."disse lei.
Tra le mani di Diana si formò un campo di forza trasparente,con alcuni riflessi rossi,gialli e viola.
"A fare cosa?"disse Steve.
"A rendere una cosa invisibile."disse Diana"Ma in 50 anni l'ho fatto solo una volta."
"Beh,mi sembra un buon momento per provare,quanto dura in caso?"disse Steve.
"Non lo so,era una tazzina da caffè comunque."disse Diana e Steve la guardò con gli occhi
spalancati"E l'ho persa."
Altri 2 mezzi blu si fermarono alla fine della pista e le guardie scesero puntando le pistole,mentre
Steve mandava una leva in avanti.
Diana mise la mano sinistra sui comandi ed emise delle onde d'urto di energia che si propagarono
sulla superficie del mezzo.
L'aereo decollò e poi divenne invisibile.
L'orientale si alzò vedendo che il mezzo era sparito dai radar"Sorveglianza,l'aereo è svanito.
Voi riuscite a vederlo?"
L'anziano si alzò e usò un binocolo per guardare dalle vetrate.
Diana rise e continuò a tenere la mano sui comandi.
L'aereo volò tra le nubi.
"Un jet invisibile."disse Steve che guardò a sinistra,spalancando gli occhi,poi rise e mise l'aereo
sotto sopra,dopo di che lo rimise verso l'alto.
Poco dopo i 2 videro molti fuochi d'artificio in vari punti della città.
"Che cos'è?"disse Steve.
"Ah,non è niente,sono fuochi d'artificio."disse Diana che tolse la mano dai comandi e l'aereo restò
invisibile"È il 4!
Ma certo…"
"Il 4 di luglio?"disse Steve che avvicinò l'aereo ai fuochi d'artificio e ci passò dentro,poi i 2
sorrisero.
"Mi è venuta un'idea."disse Steve che mandò l'aereo in alto,superando il primo strato di nubi,e poi
lo fece volare in orizzontale.
Diana guardò verso il basso,a destra,e vide i colori dei fuochi d'artificio sotto le nuvole"Tu hai una
cosa unica.
Una cosa che ti ha sempre tenuto con me."
"Quale?"disse Steve.
"Volare."disse Diana"È il tuo dono.
Non capirò mai come lo fai."
"È...è una cosa facile in realtà."disse Steve"Si tratta di vento,aria...della capacità di
catturarli,cavalcarli,di...unirsi ad essi.
Già,niente di strano alla fine."
Lui le toccò la mano destra.
La stessa notte,in città,c'era un palazzo triangolare,orizzontale,che aveva la base composta da alte
colonne cilindriche con sopra 5 piani.
L'entrata aveva 2 porte nere,divise in 2 parti,con 4 vetrate rettangolari ciascuna,con intorno una
zona rettangolare di vetro,con una trave orizzontale nera poco sopra le porte.
La parete in cui erano inserite le porte era nera,piatta sulla parte frontale e obliqua verso dietro
lateralmente.
Sopra questa parete c'erano 2 livelli di cemento chiaro,di cui quello inferiore era più alto di quello
superiore.
Sopra questi 2 livelli,al centro,c'era una placca rettangolare di cemento,divisa da linee orizzontali.
Davanti alle porte c'erano diversi vasi rettangolari allungati e altri semi sferici con dentro delle
piante.
Barbara era dentro una lunga stanza,seduta su una sedia nera su ruote,e davanti a lei c'era un lungo
tavolo bianco,con diversi computer spenti su di esso.
La parete alla sua destra formava un piccolo corridoio con una porta bianca,divisa in 2 parti,in
fondo.
Dietro di lei e a sinistra c'erano varie librerie molto alte.
Barbara indossava una tuta da ginnastica nera,con scarpe chiare.
In quel momento,alla sua destra,arrivò un uomo con capelli neri,lisci,con riga a sinistra,che
indossava una camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
Nella mano sinistra aveva un cassetto rettangolare con dentro dei foglietti e con la destra li
sfogliava.
"Ho trovato l'ultimo."disse l'uomo dandole l'oggetto"Per un po' la terrà occupata."
Lei prese dei foglietti bianchi,con un rettangolo nero al centro,poi ne mise 1 dentro un'apertura
posta sulla parte frontale della base rettangolare del computer.
"Le serve qualche altra cosa?"disse l'uomo"Caffé
Me?"
"Non mi serve altro,ho fatto."disse lei alzandosi e camminando verso l'uscita.
"Ok."disse lui.
Poco dopo Barbara salì delle scale,corse e arrivò in strada,dove continuò a correre in una zona
con un'arcata rettangolare avente 3 colonne e un pavimento che aveva la zona centrale con
mattonelle bianche e nere.
Poco oltre,a destra,c'erano 2 uomini,mentre a sinistra c'era un taxi parcheggiato con dei ragazzi
vicino.
"Ciao bellezza."disse un uomo"Dove corri?"
"No grazie."disse lei che girò a sinistra e altri 2 la guardarono.
"Oh,sei bellina."disse uno dei 2.
"Ehi rallenta."disse l'uomo che l'aveva aggredita.
Lui era appoggiato ad un muro a sinistra e stava bevendo.
Lei si fermò"Stai parlando con me?"
"Si,sto parlando con te."disse lui"Perché non rallenti un po',bella?"
"Perché non mi va."disse lei guardandolo mentre lui si avvicinava"Ti sta bene?
Non mi va di avere a che fare con 1 come te e piantala di molestare la gente.
Come me.
Ti ricordi di me?"
"Tu..."disse lui che posò la bottiglia e poi la indicò con l'indice destro"OH!…
Si,si...certamente.
Dov'eravamo?"
Lui provò ad afferrarla,ma lei gli prese gli avambracci con entrambe le mani.
"No."disse lei mentre lui provava a muovere le braccia"No."
Barbara lo lanciò contro il lato di un furgone di metallo verde,che venne abbozzato,poi l'uomo
cadde a terra.
Lei si avvicinò mentre lui si metteva in ginocchio"È facile,ha ragione Diana."
Barbara gli diede un calcio al petto facendolo volare per vari metri.
"Si,credo di aver capito."disse lei avvicinandosi mentre lui era a terra"Il peso del corpo fa tutto il
lavoro."
Lei gli diede un calcio e gli fece fare diversi metri.
"Non ci vuole tanto."disse lei avvicinandosi mentre lui era a terra e aveva un taglio sulla
fronte"Credo che ci potrei passare..."
Barbara gli diede un calcio al volto facendolo rotolare e facendogli sputare i denti"...TUTTA!.."
Lei gli diede un altro calcio"...LA!..."
Barbara gli diede un terzo calcio mandandolo in strada"...NOTTE!"
In quel momento arrivò il barbone di colore.
Indossava un berretto marrone,giaccone verde scuro,maglietta bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
Nella mano destra aveva una sacca chiara,poggiata sulla spalla destra e tenuta per la
cinghia,mentre nella mano sinistra aveva una bottiglia.
"Barbara?"disse lui posando la sacca e la bottiglia"Ma che hai fatto?"
"Pensa ai fatti tuoi."disse lei correndo via.
"Questo non è da te."disse lui soccorrendo l'uomo"Signore?"
Il giorno dopo l'aereo invisibile volò sopra le piramidi in Egitto.
Lord era in un grande cortile dentro un palazzo di roccia.
Indossava gli occhiali da Sole,giacca chiara,cravatta nera,camicia bianca,pantaloni neri e
scarpe nere.
Alla sua sinistra c'era un uomo egiziano con i baffi.
Aveva un turbante bianco in testa,indossava un mantello blu,molto lungo,una giacca grigia,camicia
bianca,pantaloni grigi e scarpe nere.
Il cortile era pieno di muretti rettangolari,fatti di mattoni rosso scuro,con la parte superiore coperta
da un piano orizzontale bianco,con dietro delle siepi rettangolari.
C'erano anche degli alberi di varia dimensione.
A sinistra c'era una salita con vari muretti di pietra ai lati,aventi erba e alberi tra 1 e l'altro.
Dietro i 2 c'era un muro di pietra con 2 torri rettangolari,poste ai lati,che avevano delle punte
rettangolari in cima con un triangolo sopra.
Alla destra dei 2 c'era un muro di pietra con delle protuberanze rettangolari sopra,aventi una punta
in cima.
"Negli ultimi giorni è stata a dir poco impressionante."disse quello con il turbante.
I 2 arrivarono in una zona aperta,con un muretto a destra che dava su 1 strapiombo con una città
al di sotto.
Il muretto formava anche una semicirconferenza sporgente.
All'interno della semicirconferenza c'era una panca rettangolare avente 2 braccioli rettangolari alle
estremità,con la punta curva verso l'esterno,e intorno c'erano 2 vasi circolari,con dentro delle
piante poggiate su 2 placche rettangolari di pietra.
Nella semicirconferenza c'erano diverse guardie con dei fucili.
Oltre la zona c'era una scala di pietra che portava ad un'altra torretta rettangolare.
"Ma perché fare tanta strada per conoscermi?"disse l'uomo.
"Per conoscere un mio pari."disse Lord.
"Pari?"disse l'uomo"No,signor Lord.
Ho acconsentito solo perché ero curioso.
Non esiste una tale fortuna,come c'è riuscito?"
Lord si tolse gli occhiali"Nel mio percorso di auto realizzazione,sono incappato in un
segreto."disse Lord che gli parlò all'orecchio"Il segreto del desiderio.
Così ho espresso il desiderio o qualcuno lo ha espresso per me."
Lui gli toccò il braccio destro con la mano sinistra"Mi dica il suo desiderio altezza e io le mostrerò
come funziona."
L'uomo sorrise"Desidero cose che non si possono ottenere."
"Ma quali?"disse Lord.
L'uomo guardò verso la città"Che tutta la mia terra mi sia restituita.
Il mio ancestrale reame e che tutti gli infedeli che hanno osato calpestarlo vengano cacciati via per
sempre."
"È questo il suo più grande desiderio?"disse Lord.
"È il mio desiderio più profondo."disse l'uomo e in quel momento arrivò un forte vento.
"Desiderio esaudito."disse Lord mettendosi gli occhiali"E in cambio io,mi prendo il petrolio."
Lord andò verso la costruzione alla sua sinistra.
L'edificio era rettangolare,di mattoni,con la parte centrale sporgente in avanti,avente una porta
rettangolare di legno marrone,con delle circonferenze di metallo,divise in 6 linee orizzontali,dentro
un'incavatura rettangolare,con la parte superiore a cupola e con 2 colonne laterali aventi una punta
in cima.
Dietro l'edificio c'era un muro di pietra con delle guardie.
Lord si avvicinò alla porta di legno.
Il sovrano rise e lo fecero anche le guardie"Tu….vuoi rallegrarmi?
Dovresti saperlo!
Ho venduto il mio petrolio ai sauditi."
L'uomo lo indicò con l'indice destro ridendo"Sei proprio uno scemo!"
Lord si guardò intorno mentre il sovrano e gli altri ridevano a crepapelle.
"Allora porterò la tua sicurezza con me."disse Lord"E ti lascerò qui senza niente che ti difenda
dalla furia che ti troverai ad affrontare."
Lord andò via e tutti i soldati lo seguirono,poi passò in alcuni corridoi e arrivò in un enorme
cortile con una fontana rettangolare avente delle piante ai lati.
La zona aveva vari muretti rettangolari e molti alberi.
I soldati nel cortile seguirono Lord mentre il sovrano tentava di trattenerne alcuni.
Un uomo in giacca e cravatta grigia portò il sovrano dentro una stanza e gli fece guardare da una
finestra.
Le porte erano divise in 2 parti,erano verdi,di metallo,con linee incavate,il pavimento aveva delle
mattonelle rettangolari marroni,le pareti erano bianche,con 2 finestre,aventi persiane verdi e
delle grate,poste ai lati della porta.
Nella stanza c'erano delle colonne cilindriche,in gruppi da 3,con la base rettangolare e la parte alta
curva verso l'esterno e connessa a delle protuberanze rettangolari che scendevano dal soffitto.
L'uomo si affacciò e vide un muro alto 100 metri che circondava tutta la città.
Davanti al muro c'era una lunghissima fila di auto con della gente sconvolta che scendeva dai
mezzi.
Una delle auto era sulla cima del muro.
Lord era dentro una jeep militare che percorreva una stradina ed era seguita da altri mezzi militari
corazzati.
"FERMI!"urlò l'uomo con il turbante mettendosi davanti ad uno dei mezzi,poi si spostò sul
lato"FERMATEVI!
CHE COSA FATE?
NON SAPETE QUELLO CHE FATE!
FERMI!
FERMATEVI!
VI ORDINO DI FERMARVI!"
Lord lo salutò con la mano destra.
I mezzi proseguirono sulla strada stretta che aveva un muretto con oltre 1 strapiombo a
destra,mentre a sinistra c'erano degli alberetti con dietro una salita rocciosa.
L'uomo cadde a terra e poi si alzò"FERMI!
FERMI!
FERMI!"
Una folla di persone iniziò a toccare il muro.
Alla tv c'era una voce femminile che parlava dell'accaduto"L'inspiegabile comparsa di questa
incredibile muraglia sembrerebbe essere opera del sovrano attuale.
Il governo riferisce che sono emerse antiche sentenze che riconoscono il suo diritto alla terra."
Il sovrano,senza più il mantello azzurro,entrò dentro un piccolo bar dalle pareti bianche,con pochi
tavolini di legno,e tutti lo fissarono.
In mezzo al deserto c'era un taxi con dentro Diana e Steve.
Alla destra della strada c'era una collinetta pietrosa e a sinistra un piccolo gruppo di rocce.
Steve indossava una camicia bianca a mezze maniche,pantaloni neri e scarpe nere,mentre Diana
indossava una camicia bianca a maniche lunghe,pantaloni neri e scarpe nere.
"Ti senti bene?"disse Steve.
"Si,grazie."disse Diana mettendosi la mano sinistra sulla testa.
"Dici sempre di si,ma..."disse Steve.
I mezzi militari che seguivano la jeep di Lord passarono sulla corsia opposta.
"È su quella jeep!"disse Diana voltandosi verso dietro"Era Maxuel Lord."
Diana parlò nella lingua del posto al conducente,che accostò subito il mezzo,poi tirò fuori dei soldi
e gli chiese se poteva comprare l'auto.
L'uomo accettò e poco dopo Steve era alla guida del mezzo che passò sulla corsia opposta.
La macchina andò a sinistra della jeep di Lord.
"Sbarazzatene."disse Lord.
Il soldato alla guida parlò alla radio,poi la jeep fece passare un mezzo corazzato che colpì l'auto
mandandola fuori strada.
Il mezzo venne superato da diversi veicoli corazzati e il militare nella jeep parlò di nuovo alla radio.
2 soldati,sul retro di un camion con un tendone chiaro sul tetto,puntarono le armi e spararono contro
l'auto.
"Ci penso io!"disse Diana che si sciolse i capelli e si mise la placca metallica sulla fronte,poi si
tolse i vestiti,restando con la corazza,scese dal mezzo e corse a super velocità.
Lei spiccò un salto e arrivò allo sportello del guidatore del camion,poi strappò il volante e lo gettò
via"I freni funzionano."
Lei saltò in strada e il mezzo frenò,andando verso sinistra e uscendo di strada.
Un uomo sul retro di un altro camion caricò una mitragliatrice e sparò.
Lei vide il primo proiettile andare verso l'auto di Steve,così prese la frusta luminosa,che si allungò a
dismisura,e afferrò l'oggetto.
Gli altri proiettili presero le ruote di 2 camion e lei li evitò,continuando a correre,mentre l'auto di
Steve andava fuori strada,girando ai lati dei camion,e proseguiva.
Lei afferrò un terzo camion,che era di traverso sulla strada,e lo spinse in avanti con le
mani,mandandolo contro il retro del mezzo con la mitragliatrice e facendo cadere il soldato.
Una placca di metallo rettangolare cadde sulla strada,lei ci salì sopra,usandola come slitta,si
distese,spinse l'oggetto sotto il camion,superandolo,e afferrò il retro del mezzo che aveva appena
colpito,poi mise la schiena contro il camion riparandosi dalla mitragliatrice.
Il soldato la vide e lei gli legò la frusta luminosa intorno alla vita,strattonò l'oggetto e lanciò l'uomo
ai bordi della strada.
Un mezzo blindato,dietro al camion,iniziò a sparare con la mitragliatrice ferendole la zona tra il
collo e la spalla destra.
Lei spalancò gli occhi vedendo il sangue,poi si voltò di spalle,mise le mani sotto la parte posteriore
del camion,si distese e mandò la placca rettangolare sotto il mezzo,poi afferrò i tubi del motore.
Diana guardò la ferita e restò sconvolta.
La mitragliatrice continuò a sparare e Steve mandò l'auto verso il mezzo blindato,colpendolo
e incastrando la macchina su di esso.
L'impatto fece esplodere il parabrezza,poi Steve salì sul cofano,passò sul mezzo corazzato e iniziò a
prendere a calci la mitragliatrice che usciva dal lato di una placca conica da cui usciva anche un
cannone.
Ai lati del camion sotto cui c'era Diana,arrivarono altri 2 mezzi con i soldati che spararono verso il
basso,crivellando le ruote.
Lei mise braccia e gambe intorno ad un grosso tubo orizzontale,lo staccò da una
estremità,mandandolo a terra,e l'intero camion volò in aria,ruotando su se stesso,mentre Diana
spiccava un salto di decine di metri,poi atterrò sul cofano della jeep di Lord che rimase sconvolto
e si tolse gli occhiali.
Lei mise il ginocchio sinistro sul cofano"MAX LORD!
STAI METTENDO TE STESSO E CHIUNQUE ALTRO IN GRAVE PERICOLO!
DAMMI LA PIETRA,È UN ORDINE!
DOVE L'HAI MESSA?"
Lui mise gli avambracci davanti a se"Ce l'hai davanti."
Lord rise mentre un altro mezzo le sparò alla schiena con la mitragliatrice,prendendo la corazza.
Lei legò la frusta luminosa al cofano,spiccò un salto,andando dietro alla jeep,e restò attaccata alla
corda.
"WOW!"disse Lord.
Un mezzo blindato le andò addosso da sinistra,mandandola contro un altro veicolo identico che era
parallelo.
Lei mise la schiena a contatto con il secondo mezzo,afferrando un bordo con le mani,mise i piedi
contro il lato del veicolo che le stava venendo addosso e,con uno sforzo enorme,riuscì a tenerlo
lontano.
Steve diede un pugno ad un soldato che era uscito dal tetto del mezzo corazzato su cui lui era
salito,l'uomo ricadde all'interno del buco,Steve si affacciò e l'altro lo afferrò alla gola.
Diana riuscì a spingere via il mezzo con le gambe e rimase appesa all'altro,poi il veicolo tentò di
andarle addosso,ma Steve gli mandò contro il mezzo corazzato di cui aveva preso il controllo.
Diana guardò davanti a se e vide che la jeep di Lord e i restanti mezzi militari si stavano
avvicinando a una zona di strada dove a destra c'erano delle case rettangolari ad un solo piano.
In mezzo alla carreggiata c'erano dei bambini che stavano giocando a palla.
Diana diede un calcio alla ruota frontale del mezzo che tentava di schiacciarla e lo mandò fuori
strada"STEVE!"
Steve aprì 1 sportello rettangolare,posto su una protuberanza rettangolare dentro cui c'era la
cabina di guida del blindato,poi uscì per metà portando con se un razzo di un bazooka.
"DIANA!"disse Steve e lei annuì,poi lui mise il razzo dentro un cilindro verticale,posto sul lato
destro della protuberanza rettangolare,premette un pulsante e l'oggetto partì in volo verso l'alto.
Diana legò la frusta al razzo e venne trascinata in avanti,volando per diversi metri,poi mandò
l'oggetto a destra,facendolo esplodere ai lati della strada,legò la frusta sulla cima di un
mulino di metallo,ondeggiando,e afferrò 2 bambini portandoli in alto,ma non riuscì a
sostenere il loro peso,così lasciò la frusta e rotolò in strada.
I mezzi corazzati le girarono intorno,mentre quello di Steve le si fermava vicino.
Poco dopo Diana si alzò,mentre Steve usciva dal mezzo.
Lord guardò il vetro posteriore della jeep e poi guardò davanti a se,completamente sconvolto,dopo
di che si toccò la tempia sinistra con la mano"Qual'è la persona più vicina con del petrolio?"
Diana si accucciò e parlò nella lingua dei 2 bambini"Questo è il nostro segreto.
State ai lati della strada."
Lei aiut rialzarsi e li fece tornare dai genitori,poi zoppicò verso una zona piena di casse di
frutta,con dei ripiani e delle bancarelle accanto.
Steve la seguì,mentre lei si toccava la spalla destra con la mano sinistra,poi i 2 andarono in un
piccolo vicolo tra 2 edifici.
"Diana?"disse Steve mentre lei si metteva la mano destra sulla pancia e zoppicava,poi lui le mise le
mani sulle braccia mentre lei si piegava in avanti"Oh mio Dio,che hai adesso?"
Lui le mise le mani sulla ferita,poi lei guardò in aria vedendo decine di elicotteri.
"Che succede?"disse Diana"Che sta succedendo?"
Poco dopo i 2 erano su un'altura e osservavano l'enorme muro che,in alcuni punti,aveva tranciato
in 2 dei palazzi.
Diana e Steve salirono degli scalini e arrivarono su una zona piatta,fatta di mattoni,con delle case
di pietra sopra,poi i 2 si guardarono preoccupati.
Una voce femminile venne udita da una tv,posta nel laboratorio del museo,che mostrò le immagini
del muro"L'incredibile fenomeno,che ha preso il nome di Muraglia Divina,ha separato le comunità
più povere d'Egitto dalla loro unica risorsa di acqua potabile."
Una voce maschile parlò poco dopo"Una situazione già molto tesa si va aggravando ora che
l'Unione Sovietica annuncia l'intenzione di riconoscere i diritti dell'Emiro.
Gli Stati Uniti,tradizionale alleato dell'Egitto,hanno dichiarato l'intenzione di schierarsi con il
governo.
Panico anche sul fronte del nostro paese.
Di recente ci è arrivata la scioccante notizia che l'uomo d'affari americano,Max Lord,è
misteriosamente entrato in possesso di oltre metà delle riserve di petrolio mondiali.
L'instabilità nella comunità petrolifera ha provocato una corsa alla benzina senza precedenti e gli
esperti stanno preparando..."
Barbara era nel suo studio e stava sfogliando dei libri quando squillò il telefono"Pronto?"
Lei indossava una maglietta nera a mezze maniche,pantaloni neri e scarpe nere.
"Barbara,sono Diana."disse Diana che era ad un telefono pubblico nella città egiziana,poco distante
dal muro,mentre in strada c'erano dei militari che correvano da una parte all'altra"Sei riuscita..."
Lei aveva i capelli legati dietro la testa,indossava una camicia nera,pantaloni neri e scarpe nere.
"Si."disse Barbara"Ehm...beh,più o meno.
Ehm...non ho ancora ben capito cosa sia la pietra,ma ho...trovato delle immagini storiche."
"Di dove?"disse Diana mettendosi la mano sinistra sull'orecchio sinistro.
"Questa è la cosa strana,le fonti sono tantissime."disse Barbara"La prima apparizione è nella valle
dell'Indo,quasi 4000 anni fa,poi a Cartagine nel 146 A.C.,Egitto nel 4 A.C…"
Barbara guardò dei fogli"...Romolo augusto l'aveva con se quando venne assassinato nel 476...in
una città morta ancora sconosciuta fondata dai Maya."
"I Maya?"disse Diana.
"Già."disse Barbara sedendosi"Pare che nel corso della storia sia stata chiamata con i
nomi di Materioptikon,Pietra dei Sogni o Pietra dei Desideri.
Comunque,conduce tutto ad un vicolo cieco e la mia ultima traccia non è promettente."
"Quale sarebbe?"disse Diana
"Ah..."disse Barbara guardando un foglietto con la mano sinistra"Un volantino che...ho trovato
all'ambasciata.
È un tizio che si definisce 1 sciamano Maya,ma il bello è che tiene un corso in una casa occupata
vicino al Galaxy Record."
"E della pietra sa qualcosa?"disse Diana.
"Così dice."disse Barbara"Comunque...domattina vado da lui."
"Ok,ci vediamo li."disse Diana"E grazie."
Lei attaccò il telefono.
"Cosa c'è?"disse Steve.
"La pietra ha girato il mondo in modo apparentemente casuale,ma i posti che ha toccato hanno tutti
una cosa in comune."disse Diana.
"Cosa?"disse Steve.
"Quelle civiltà sono finite in maniera catastrofica e in alcuni casi non ci sono tracce del
perché."disse Diana.
"Non penserai che la pietra..."disse Steve"No,vero?"
Lei iniziò a camminare in strada e lui le andò dietro.
"Non so più che pensare,Steve."disse Diana"Spero solo di sbagliarmi."
In America c'era una strada in mezzo ad enormi distese di alberi.
Nella zona soffiò un forte vento.
Poco distante c'era una cittadina con dei palazzi bassi e rettangolari.
Barbara camminò per le strade e girò a destra,andando in 1 squallido vicolo con le pareti di
mattoni bianchi,piene di disegni,graffiti,scritte e macchie.
Lei indossava un cappotto a righe orizzontali,bianche e nere,pantaloni grigi e scarpe grige con i
tacchi.
Gli edifici avevano dei tubi esterni e c'erano delle grate arrugginite su alcune pareti.
La donna arrivò ad un edificio rettangolare,avente una linea verde in alto,con un'insegna
rossa che componeva la scritta"Galaxy"
La parte frontale aveva delle vetrate rettangolari,con la parte superiore gialla,aventi al centro una
scritta nera e una linea orizzontale rossa sopra.
Sulle linee rosse c'erano delle scritte rosse e bianche.
La parte bassa dell'edificio era di mattoni marroni.
Poco dopo lei era dentro 1 di questi edifici e bussò ad una porta bianca che aveva la vernice
screpolata e delle linee di colore nero e rosa sopra.
Le pareti del corridoio erano composte di mattoni,erano di colore azzurro in basso e bianche in alto.
A destra c'era una scala con ringhiera blu,mentre a sinistra c'era un contatore della luce
rettangolare.
La porta d'ingresso era di metallo scuro e divisa in 2 parti.
Barbara si voltò,sentendo che la porta dietro di lei veniva aperta,e vide Diana.
"Diana..."disse Barbara.
La porta a cui Barbara aveva bussato venne aperta da un nativo d'America che aveva lunghi capelli
neri,divisi in trecce cilindriche,indossante una vestaglia,con macchie gialle e rosse,maglietta
celeste,pantaloni neri e scarpe nere.
"Salve..."disse l'uomo.
Poco dopo Diana,Barbara e Steve entrarono dentro una grande stanza con delle scaffalature di
metallo ai lati e con delle colonne cilindriche bianche.
Steve indossava un giacchetto nero.
"Datemi un secondo..."disse l'uomo che andò nella parte finale della stanza che aveva
una zona con dei divani e dei tavolini a destra,mentre a sinistra c'era una vasca da bagno.
"Quindi lei è un maya?"disse Diana che prese una rivista da una cassa rettangolare molto alta.
"Beh,diciamo che sono un cittadino del mondo."disse lui.
"Vedo che il suo nome è Frank."disse Diana.
"Si,lo so,per lo più appartiene alla vita passata."disse lui prendendo un grande libro,avente la
copertina nera,da una scaffalatura di legno"Ma per risponderle,si.
Il mio bis bis nonno mi lasciò questo."
L'uomo mise il libro su un tavolo e lo aprì"Non posso dire di saperne molto,ma secondo lui...era
meglio così per me.
Quello che so è che...ha distrutto il nostro popolo.
Nel giro di qualche mese.
I pochi sopravvissuti disposero che la pietra...non venisse dissotterrata per nessun motivo al
mondo.
"Posso dare un'occhiata?"disse Diana.
"Si accomodi."disse lui.
Diana iniziò a leggere il libro,sfogliò delle pagine e,ad un certo punto,spalancò gli occhi e si
mise la mano sinistra sulla bocca.
"Cosa?"disse Steve"Che cos'hai?"
Il nativo americano guardò il libro attentamente.
Diana lesse una riga indicandola con la mano destra"Dechalafrea Ero."
"E cioè?"disse Steve.
"È un dio pericoloso."disse Diana che lo guardò spaventata"Il dio della menzogna e del tradimento.
Dolos,Mendacius,il duca dell'inganno,viene chiamato con molti nomi,ma se è lui che ha imbevuto
questa pietra dev'esserci un'insidia."
"Le menzogne non esaudiscono i desideri."disse Barbara"Questa è più la Pietra dei Sogni per me."
"Desideri con l'insidia."disse Steve"La zampa di scimmia.
Prudenza nei tuoi desideri,li esaudirà,ma si prenderà la cosa più preziosa.
Diana,i tuoi poteri."
"No,questa è una contraddizione."disse Barbara"Che c'è di più prezioso di ciò che desideriamo?"
"Come si torna indietro?"disse Diana.
"La leggenda dice che l'unica maniera pare sia distruggere la pietra o restituirne il frutto."disse
l'uomo maya"Il mio popolo non poteva fare la prima cosa e rifiutò la seconda."
Lei girò una pagina.
"Ora quella cultura è distrutta."disse l'uomo"Cancellata dalla faccia della Terra."
"Nessuno ha rinunciato al desiderio."disse Steve.
"Ma la pietra è già stata distrutta."disse Diana.
"Cosa?"disse Barbara spalancando gli occhi"Quando?"
"Ce l'hai davanti..."disse Diana bisbigliando,poi guardò Steve"Ce l'hai davanti.
Ecco Max Lord che voleva dirmi.
Potrebbe essere lui,è diventato lui la pietra."
"Ma...come ha fatto?"disse Steve.
"Se avesse desiderato di..."disse Barbara e tutti la guardarono"No,è assurdo.
No."
"Se distruggiamo la...cioè se distruggiamo lui...tutto tornerà com'era?"disse Steve.
"Che state dicendo?"disse Barbara"Non contate su di me!
No."
"O se ognuno rinunciasse al suo desiderio..."disse Steve.
"No!"disse Barbara indietreggiando"Dev'esserci un modo migliore…
No!"
"Ha ragione."disse Diana"Non ne sappiamo abbastanza,così non è abbastanza,sappiamo solo che
dobbiamo fermarlo prima che aggravi la situazione."
"Fermarlo o imprigionarlo potrebbe anche non bastare,Diana."disse Steve"Il danno è stato fatto."
Diana guardò davanti a se e vide che l'altra non c'era più"Barbara?
Barbara?"
Fuori dallo studio di Lord era pieno di persone che lavoravano e,ai lati della stanza,c'erano delle
sedie arancioni con delle persone sedute sopra.
Lord era nel suo ufficio e parlava con un uomo di colore,con capelli a mezzo collo,che indossava
una giacca grigia,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni grigi e scarpe nere.
"Come se volessi far entrare nel club questa gente."disse Lord che osservò i 3 televisori che
mostravano una folla davanti al suo palazzo"Possiamo dirgli che non sono invitati?"
"No,signore."disse quello di colore"La S.S.A. dice che non possiamo."
"Oh!..."disse Lord andando dietro la scrivania"La S.S.A.!
La B.B.A.!
La F.D.B.!
Un complotto ai danni del mio successo.
Sono invidiosi,ecco..."
Lord prese una confezione di vitamine e ne prese una"A chi tocca?"
"Beh...a tutti quelli che ha chiesto..."disse l'uomo che lesse un blocco di fogli"A partire da quel
tele evangelista che va in tv al posto suo e...ha Alister stasera."
"ALISTER?!"disse Lord mentre il suo occhio sinistro si riempiva di sangue"ANCORA?!
QUANTI FINE SETTIMANA HO?!
QUANTI?
QUANTI?
QUANTO?
STASERA!?"
L'uomo di colore vide l'ombra del bambino dietro il vetro semi trasparente.
"È già arrivato."disse quello di colore"La mamma sta con il compagno."
Lord colpì il tavolo con la mano destra e guardò verso le vetrate,mettendosi la mano sinistra sul
volto,poi si voltò verso l'altro e mandò la mano destra verso la porta"Fa entrare il signor Jong,per
favore.
E compra ad Alister un pony…
NO!
Un'auto.
Un'auto da corsa."
L'uomo di colore aprì la porta e Lord andò ad accogliere un uomo orientale con capelli
corti,occhiali,giacca chiara,panciotto chiaro,camicia bianca,cravatta bianca,pantaloni chiari e scarpe
nere.
Lord gli strinse subito la mano"Veniamo al dunque."
Lord si mise su una delle poltrone davanti alla scrivania,tenendo la mano all'orientale,e l'uomo si
mise seduto sull'altra sedia.
"Dimmi..."disse Lord"Cosa vuoi?
Qual'è il tuo desiderio?"
L'orientale gli guardò l'occhio sinistro"Mio?"
"Si."disse Lord.
"Sincero?"disse l'orientale.
"Si."disse Lord.
Tempo dopo Lord era seduto dietro la scrivania e stringeva la mano ad un uomo arabo che aveva i
capelli corti,i baffi,indossava una giacca grigia,panciotto marrone,camicia bianca,cravatta
gialla,pantaloni grigi e scarpe nere.
"I sovietici si schierano con l'Iran."disse l'uomo mentre Lord annuiva costantemente"L'Iraq si
prepara a difendersi e il disordine cresce."
"E le serve...qual'è il suo...il suo desiderio?"disse Lord.
Poco dopo Lord era seduto sulla scrivania,mentre su una delle 2 sedie bianche,con i contorni
dorati,poste davanti alla scrivania,c'era un uomo con capelli neri,giacca bianca,camicia
rossa,cravatta nera,pantaloni bianchi e scarpe nere,con un cappello fedora nella mano sinistra.
"Consideri il suo video porno distrutto..."disse Lord che si mise la mano destra sulla
pancia"E...accidenti,se devo continuare con 1,poi un altro,poi un altro,poi un altro,poi un altro...
La salute come va?"
"Beh..."disse l'uomo.
"Lascia stare."disse Lord"Ma voglio raggiungere l'intera congregazione e la gente..."
Lord si mise seduto su una delle sedie"...e la gente a casa.
Dimmi una cosa,quando pregano...c'è una maniera di farli stare...tutti insieme con le mani unite tra
loro?
E fargli dire...desidero,invece di prego?
E ti prego,fa che funzioni."
"Io non capisco..."disse l'uomo.
"Devo riuscire a toccare quanta più gente possibile allo stesso tempo!..."disse Lord.
L'uomo di colore bussò alla porta"Signore,c'è la polizia.
Contestano la giurisdizione della sua sicurezza."
"Ah...DIO!"disse Lord colpendo il tavolino con la mano sinistra"Non funziona.
Fa passare un altro e mio figlio.
Tu...sparisci."
Lord si alzò tossendo e si appoggiò alla colonna di sinistra,si mise il fazzoletto davanti alla
bocca,tossì di nuovo e sputò sangue.
L'uomo di colore aprì la porta facendo entrare il figlio che indossava una maglietta bianca a mezze
maniche,con righe grige orizzontali,pantaloni chiari e scarpe nere.
"ALISTEEER!"disse Lord allungando le braccia verso il figlio,poi si avvicinò e gli mise la mano
destra sulla testa"Mi sei mancato."
Lord gli mise la mano sinistra sulla schiena e lo fece sedere sul divano,poi si sedette anche
lui"Siediti con papà.
Mi dispiace,ma...tuo padre...è sull'orlo del precipizio.
Volare o cadere.
Te l'avevo detto che sarei stato il numero 1.
Il tuo papà.
Te lo ricordi?
Ci siamo quasi arrivati.
Eh?"
Lord lo abbracciò mentre il bambino guardava in basso"Lo so che è dura,lo so,ma ascolta...lo so
cosa desideri e lo desidero anche io.
Hai sentito?
Lo desidero anche io."
"Desidero solo stare con te."disse il bambino.
"NO!..."disse Lord"Non usare il tuo desiderio così,Alister.
Tu non devi...desiderare qualcosa che hai,ma piuttosto la grandezza!"
Lord strinse i pugni davanti a se"Il successo!
Perciò faccio tutto questo.
Non capisci che la mia grandezza è la tua grandezza?"
Il bambino gli mise la mano sinistra sulla gamba destra"Allora desidero la tua grandezza."
Un leggero vento arrivò sul volto di Lord.
"No...No!"disse Lord che si guardò intorno,poi gli toccò il volto e gli diede un bacio in
testa"Grazie."
Lord lo abbracciò"Ti voglio tanto bene e ti prometto che un giorno...tutto avrà senso.
E vorrai...ringraziarmi."
Lord si toccò l'orecchio sinistro con la mano e vide che usciva del sangue,così ci mise il
fazzoletto sopra"Ma...ma adesso devi...ah...adesso devi restare qui,ok?"
Lord gli accarezzò il volto e si alzò"Torno presto.
Resta qui."
Lord uscì dall'ufficio"Torno presto!"
Lui indicò,con la mano destra,un uomo con giacca e cravatta nera,che era seduto ad una
scrivania"Tu…
Alzati."
L'uomo si alzò e Lord gli mise la mano destra sulla schiena.
"Si,signore?"disse l'uomo.
"Non desideri che io abbia un'udienza dal presidente oggi?"disse Lord che gli prese la mano destra.
"Ma certo!"disse l'uomo"E lei non sa che piacere che consideri la mia opinione."
"Aspetta un attimo..."disse Lord"Ho già chiesto un tuo desiderio?"
"Si,ieri."disse l'uomo.
Lord guardò verso il soffitto e chiuse i pugni mettendo gli avambracci verso l'alto.
"Una macchina."disse l'uomo.
"Cos'è questa mania delle auto di lusso?..."disse Lord che guardò a destra e indicò un altro"TU!…
Ciao..."
Poco dopo Lord passò tra la folla fuori dal suo palazzo,scortato dai militari arabi,ed entrò nella sua
macchina nera.
"Com'è il traffico?"disse Lord che toccò la spalla destra dell'autista con entrambe le mani.
"Ah...terribile."disse l'uomo.
"Non desideri che non lo fosse?"disse Lord"E che dovunque tu andassi,si aprisse come il gran Mar
Rosso?"
"Si che lo desidero,purtroppo non c'è speranza."disse l'autista mettendo in moto.
Dietro il palazzo di Diana c'era un grande giardino che era pieno di gente,divisa in vari
gruppi,mentre in strada c'erano delle auto ferme.
Nel giardino c'erano vari cartelloni abbandonati a terra.
Una signora anziana camminò poco prima dell'inizio del giardino,passando sotto una strada
sopraelevata con colonne rettangolari bianche.
La donna aveva i capelli bianchi e lunghi,indossava un berretto chiaro,una maglietta rosa,dei
pantaloni neri,corti,e delle scarpe bianche.
Nella mano sinistra aveva un guinzaglio nero che era legato al collare di un cane bianco.
L'anziana allungò la mano destra davanti a se"Torna a casa!
Non è prudente!"
Lei raggiunse un anziano e gli mise la mano sulla spalla sinistra.
L'uomo era semi calvo,con una giacca nera,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
"C'è una sommossa all'ambasciata saudita."disse la donna"E macchine di lusso che corrono su e
giù per strada.
È pieno di matti!"
"Eh,ma..."disse l'uomo indicando,con la mano destra,delle mucche nel grande giardino"...le mie
mucche?
A 1 ho detto che...volevo una fattoria...ma non certo qui."
"Oh..."disse l'anziana andando via.
Diana entrò nel suo appartamento con Steve.
"Torno,aspetta."disse lei che andò a sinistra mentre Steve chiudeva la porta grigia.
Lui si tolse il giaccone nero e si avvicinò alle finestre,sentendo delle sirene della polizia,poi si mise
le mani in tasca.
Steve si voltò verso la libreria e si avvicinò,prendendo tra le mani il suo orologio,poi guardò una
foto in bianco e nero di Diana e la prese in mano.
Diana tornò nella stanza.
Indossava una maglietta bianca,senza maniche,aveva i capelli sciolti e,nella mano sinistra,aveva un
lungo cappotto grigio.
Lei si mise a guardare dalle finestre e si mise la mano destra sulla bocca.
"Diana,lo so che è stata dura."disse Steve.
"Non lo sai."disse Diana che andò verso una libreria"Fidati."
"Senti...non si può andare avanti così."disse Steve.
"Io...non ne voglio parlare."disse Diana.
"Diana,ne dobbiamo parlare."disse Steve.
"STEVE..."disse Diana mettendo il cappotto su un divano"...ho detto che non ne voglio parlare!
Io do tutto quello che ho,tutti i giorni...e lo faccio con tutta me stessa...ma su questa cosa...sei tutto
ciò che volevo.
Che ho sempre voluto.
Sei l'unica gioia che chiedo o che ho mai avuto."
"Mi dispiace tanto."disse Steve"Ma è una follia.
C'è...c'è tutto un mondo la fuori...pieno di bei ragazzi,migliori di me...perché non quest'uomo?
Perché non lui?"
"Io non voglio lui,io voglio te!"disse Diana"Perché,per una volta,non posso avere questa cosa?
Steve,quest'unica cosa!"
"Non so se abbiamo una scelta."disse Steve.
"Beh,io ce l'ho una scelta."disse Diana"E a te non rinuncio,mi dispiace,non posso.
Ora pensiamo a fermarlo e dopo ci si ragionerà.
Dev'esserci una soluzione.
Deve..."
Diana andò via.
Steve restò a fissare la libreria.
Lei aprì una porta accedendo ad una stanzetta.
Davanti alla parete destra,in fondo,c'era una scrivania,avente una sedia davanti,con un computer e
varie carte sul piano orizzontale.
Sopra la scrivania c'erano diversi ripiani con delle cartelline e diversi televisori di varia grandezza.
Poco prima della scrivania c'era un tavolo chiaro,con una sedia nera su ruote davanti.
Il tavolino aveva sul piano 4 televisori,messi 1 sopra l'altro,a gruppi di 2,e sopra di esso c'era un
piano di legno con altri fogli impilati.
A sinistra c'era un grande oggetto coperto da un telo marrone,che aveva delle corde davanti,più
altri oggetti antichi più piccoli vicino.
Lei accese i televisori e poi si mise seduta.
"Wow."disse Steve"Qui è...incredibile."
Steve vide l'oggetto coperto dal telo"Che cos'è?"
Diana guardò l'oggetto.
"Viene dalla mia cultura."disse Diana mentre Steve si avvicinava"È l'armatura di un'antica
guerriera amazzone,disegnata ricalcando le fattezze di un essere sconosciuto persino agli dei.
Lei era una delle migliori."
"È enorme."disse Steve toccando il tessuto e scoprendo una parte dell'oggetto,vedendo delle piume
d'oro"È...è tutta armatura?
Di che cosa è fatta?"
"Vieni qui."disse lei allungando la mano sinistra e prendendo la frusta dorata da sotto la
scrivania con l'altra mano"Te lo mostro.
Dammi la mano."
"Perché?"disse Steve"Non ho mica mentito."
"Il lazo non si limita a far dire la verità a chiunque."disse Diana"Te la fa anche vedere."
Lei legò la frusta intorno all'avambraccio sinistro di Steve e l'oggetto si illuminò di luce gialla.
Lui ebbe una visione.
FLASHBACK
Nell'antichità c'era una donna con addosso una corazza d'oro,circondata da dei soldati che
tentavano di attaccarla.
Aveva la testa coperta da un elmo,con la parte superiore piatta,leggermente curvo sulla parte
posteriore del cranio,con delle linee d'oro dirette verso la parte frontale che aveva una punta curva
verso il basso,simile al becco di un'aquila,posta al centro della fronte.
I lati frontali dell'elmo erano obliqui verso avanti e su di essi c'era una linea orizzontale incavata
che si allargava leggermente nella zona sopra le tempie.
Dalla punta del becco partiva un'altra linea incavata che andava in alto,in obliquo,e poi andava in
orizzontale passando sotto la prima linea.
Sui lati della testa,il bordo dell'elmo,che aveva 3 linee orizzontali incavate,andava verso il
basso,fino a metà delle tempie,poi andava verso dietro.
Prima delle tempie,dal bordo superiore dell'elmo,scendevano 2 placche d'oro,piatte e
rettangolari,che erano curve verso il basso e poi andavano in avanti,passando sotto gli zigomi
e terminando poco dopo.
Dai lati e dalla parte posteriore dell'elmo uscivano delle piume d'oro,verticali e appuntite,che
arrivavano alla base della testa,mentre le 2 più vicine al volto si curvavano in avanti,passando sui
lati della mascella,terminando a punta ai lati del mento.
Dietro queste 2 piume d'oro c'erano altre 3 piume curve in avanti,ma più corte.
Dalla parte posteriore dell'elmo usciva una lunga chioma di capelli neri.
La gola era scoperta.
La zona tra collo e spalle era coperta da una corazza d'oro aderente,con una placca d'oro circolare
alla base del collo,poi ce n'era un'altra più grande poco sotto,dopo di che ce n'era una terza con la
parte superiore circolare,ma era piegata verso il basso al centro,dopo di che ce n'era una quarta con
la parte centrale ancora più piegata in basso e poi una quinta che aveva la parte centrale che si
incavava verso il basso arrivando al centro del seno.
Le spalle erano coperte da una corazza d'oro composta da 4 placche identiche,messe una
sull'altra,che avevano i bordi curvi e la parte frontale che andava verso il basso,formando una punta
simile ad un becco.
Le 4 placche avevano la parte superiore leggermente curva.
Sotto queste placche c'era una corazza aderentissima che copriva le braccia,composta da placche
circolari,di colore marrone scuro,con i bordi d'oro obliqui verso l'alto e con una punta d'oro
diretta in alto,posta sulla parte esterna.
Gli avambracci erano coperti da 2 placche di metallo e le mani avevano il dorso e i palmi coperti da
un tessuto d'oro.
Al centro del petto c'era una placca d'oro avente la parte bassa triangolare,con la punta verso il
basso e i bordi curvi,che si allargava verso l'esterno e verso l'alto da entrambi i lati formando 2
protuberanze simili ad ali,che si staccavano dalla corazza nella parte finale,che era all'altezza delle
spalle,e in mezzo ad esse c'era una placca d'oro,piatta,che ritraeva la testa di un'aquila orientata
verso destra.
I seni e la pancia erano coperti da una corazza d'oro che arrivava fino alla vita e aveva una linea
d'oro che passava tra le gambe.
Questa corazza era divisa in 4 strati.
Il primo strato aveva i bordi orizzontali,posti poco sotto il seno,che si curvavano verso l'alto poco
prima del centro e poi andavano in basso formando una punta piatta e corta.
I bordi del secondo strato,posti a metà pancia,erano identici a quelli del primo strato,con una punta
con la cima piatta al centro,posta sopra una seconda punta uguale.
I bordi del terzo strato si curvavano verso il basso formando una lunga punta al centro con la cima
piatta.
Le cosce erano coperte da un tessuto aderentissimo,di colore marrone scuro,con tantissime macchie
coniche d'oro,molto piccole,con la punta diretta in alto.
Sui lati esterni delle cosce,sulla parte iniziale,c'era una placca d'oro,rettangolare,obliqua verso
avanti e curva verso il basso alla fine.
Sotto questa placca,sulla parte esterna delle gambe,c'era un'altra placca d'oro avente la parte
che andava in avanti orizzontale,mentre quella che andava verso dietro era curva in alto.
La parte frontale delle cosce,dalla metà inferiore fino al ginocchio,aveva una placca rettangolare
d'oro.
La parte interna della metà inferiore della coscia aveva 3 placche d'oro rettangolari di cui la prima
aveva il bordo superiore curvo verso il basso,mentre quello inferiore era curvo verso l'alto,la
seconda aveva la parte centrale del bordo superiore curvo in alto e quello inferiore incavato in
alto,mentre l'ultima placca aveva il lato superiore curvo verso l'alto,al centro,e aveva una punta
piccola diretta in avanti,verso il ginocchio,piatta in cima.
La parte esterna della metà inferiore delle cosce aveva una placca d'oro rettangolare,con la base
inferiore obliqua verso l'interno,e sotto di essa c'era una piccola placca d'oro con il bordo superiore
obliquo in basso e quello inferiore che era curvo.
Le ginocchia erano coperte da una placca d'oro ottagonale,fusa con una placca d'oro
rettangolare,verticale e sottile,che copriva la parte centrale dei polpacci fino alle caviglie.
La parte alta di queste placche era circolare e aveva 2 linee orizzontali incise,che andavano in
obliquo in basso e poi andavano in orizzontale al centro.
La parte laterale esterna dei polpacci era coperta da una placca d'oro che aveva 2 linee
incavate,oblique verso il basso,poste a metà,mentre la parte interna dei polpacci aveva,in basso,una
placca rettangolare con la cima curva.
I piedi avevano delle scarpe d'oro,aventi dei tacchi larghi,con una placca d'oro sul dorso,avente 2
linee su di essa che erano oblique verso l'alto e formavano una punta nella zona centrale.
Sulla schiena c'erano delle ali d'oro,composte da tante placche allungate che partivano dalla parte
alta e formavano delle piume molto lunghe.
La donna aveva le ali chiuse davanti al corpo ed era circondata da dei soldati greci.
Alcuni avevano un elmo di metallo,avente una placca rettangolare che passava sul dorso del
naso,che copriva la testa e i lati del volto,con una cresta nera sulla parte alta dell'oggetto.
I soldati indossavano un lungo mantello rosso,avevano gli avambracci coperti da delle placche di
metallo,sulla vita avevano un tessuto marrone aderente,i polpacci erano coperti da una corazza di
metallo e i piedi avevano dei sandali.
Alcuni avevano delle lance e degli scudi circolari gialli,mentre altri avevano delle spade con la parte
superiore della lama curva.
VOCE NARRANTE DI DIANA
"Il suo nome era Asteria.
La nostra più grande guerriera.
Quando l'umanità rese schiavi le amazzoni,mia madre ci liberò."
I soldati iniziarono a colpirle le ali con le spade e le lance.
VOCE NARRANTE DI DIANA
"Ma qualcuna doveva restare ad arginare la marea di uomini in modo che le altre potessero scappare
a Themyscira.
La mia gente rinunciò alle armature per costruirne una forte abbastanza da affrontare il mondo
intero.
E Asteria si sacrificò per dare un domani migliore alle altre."
La donna chiuse gli occhi.
FINE FLASHBACK
Diana tolse la frusta dall'avambraccio di Steve e l'oggetto smise di essere luminoso.
"È incredibile."disse Steve.
"Quando arrivai qui,l'ho cercata tanto."disse Diana"Riuscì solo a trovare la sua armatura."
Diana si alzò e guardò un video dove veniva mostrata una strada,con ai lati dei palazzi di 7
piani.
Al centro della strada c'era un'auto che stava sfrecciando a tutta velocità,mentre le altre andavano
verso il marciapiede facendogli spazio.
"Dove sta andando?"disse Steve.
"Oh no."disse Diana uscendo dalla stanza.
L'auto di Lord superò un'entrata,con ai lati 2 colonne basse,rettangolari,bianche,fatte di mattoni,con
il tetto triangolare e con 2 lampioni sopra,e accedette ad una stradina,in mezzo a degli immensi
giardini,che la condusse alla Casa Bianca.
Diana si mise il cappotto grigio e si recò sul balcone mentre Steve la seguiva.
"DIANA!"disse Steve"CHE VUOI FARE?"
"Devo andare,tu resta a casa."disse lei.
"No..."disse lui che le si mise davanti"No,ascolta...
Ti stai indebolendo,Diana.
Potresti cadere."
"Non cadrò."disse Diana.
"Ma potresti."disse Steve"Non si può dire."
Diana guardò la massa di persone presente nei giardini alla base del palazzo.
La folla era divisa in gruppi,l'erba era piena di carte e c'erano dei mobili ammassati in varie zone.
Lord entrò nello studio ovale trovando il presidente seduto alla scrivania,con un generale a
sinistra,più altri uomini in giacca e cravatta in varie zone della stanza.
Il presidente aveva i capelli marroni,con la riga a destra,indossava una giacca nera,camicia
bianca,cravatta rossa,pantaloni neri e scarpe nere.
L'uomo guardò perplesso la sedia su cui era seduto.
"Va tutto bene,signor presidente?"disse Lord chinandosi leggermente in avanti.
"Si...è una cosa molto strana,ero...mi trovavo da tutt'altra parte e...a un tratto..."disse il
presidente"Pazienza.
Tempi frenetici.
Ah,lasciateci soli."
Gli uomini nella stanza,tranne 2,uscirono.
Diana arrivò sotto la tettoia circolare della parte frontale della Casa Bianca insieme a Steve che
aveva il giacchetto nero.
Una volta entrata guardò a destra vedendo un corridoio,avente il pavimento chiaro,dotato di porte
finestre a destra,con delle vetrate divise in rettangoli,e avente delle sedie tra una e l'altra.
In fondo al corridoio c'era un muro bianco,avente un camino rettangolare con un quadro sopra.
A sinistra c'era una porta bianca,con una vetrata su ciascuna delle 2 parti di cui era
composta,mentre a destra c'era un'entrata rettangolare.
Nei corridoi c'erano vari uomini in giacca e cravatta più delle guardie.
"Ciao."disse Diana andando verso il ragazzo con cui aveva parlato durante la festa in cui cercava
Lord.
Lui indossava una giacca grigia,maglietta bianca,cravatta grigia,pantaloni grigi e scarpe nere.
"Diana!"disse il ragazzo che si avvicinò e le strinse la mano"Ma che piacere."
"A chi lo dici."disse Diana"Come stai?"
"Bene."disse lui.
"Questo è...Steve."disse Diana,mentre Steve gli stringeva la mano"Steve è..."
"Ciao."disse l'uomo.
"Ciao."disse Steve.
"...un collega."disse Diana.
Il ragazzo indicò l'entrata alla sua sinistra con il pollice destro"Vogliamo andare?"
"Si."disse Diana"Andiamo."
"Mi scusi,signor Lord,ma non so neppure di che dovremmo parlare."disse il presidente.
Lord spalancò le braccia"Proprio di questo,signor presidente.
Sono così frenetici questi tempi...di questo."
Il ragazzo accompagnò Diana nei corridoi della casa bianca"Questi non sono esattamente i miei
gusti preferiti in fatto di esposizione.
Oh,so che questo ti interesserà di sicuro.
La posa di queste piastrine..."
Steve aprì una port sgattaiolarono via mentre il ragazzo continuava a parlare.
"Ha...qualche problema?"disse Lord che mise le mani sulla scrivania.
"A un tratto ne ho molti."disse il presidente"Cuba.
Egitto.
Perfino qui.
Ma la Russia...è quello più grosso."
Lord annuì.
"Apprezzo il pensiero,ma...i soldi a molto non serviranno."disse il presidente.
"Infatti non offro soldi."disse Lord sorridendo"Lei...lei è un uomo di fede.
E io ho ricevuto una benedizione.
Di recente."
Lord mise le mani in avanti"E la voglio condividere con lei.
Il potere del pensiero positivo."
Il presidente gli diede le mani.
"Ora...dica un po',signor presidente...cosa le occorre?"disse Lord"E non lo sta dicendo a me,ma
alla realtà.
Qual'è il suo più grande desiderio?"
"Che desiderare se non di più?"disse il presidente mentre un leggero vento gli arrivava sul
volto"Più armi nucleari.
Più delle loro,più vicine a loro!
Se le avessi in posizione...sarebbero obbligati ad ascoltarci."
Lord rise"Che desiderio.
Glie lo esaudisco."
Lord abbassò la testa e strinse le mani dell'uomo.
"Oh mio..."disse Lord che alzò la testa sorridendo.
Del sangue iniziò ad uscirgli dal naso,mentre delle vene nere iniziarono a coprirgli il volto"E sa
io che vorrei?
Io vorrei tutto il suo potere.
Influenza,autorità,tutto il rispetto al suo comando e il comando a cui tutti devono rispetto."
Lord si alzò e rise,poi si pulì il sangue con un fazzoletto"E che altro si può volere?
Ora,dica ai suoi uomini che gradirei...CHE NESSUNO PROVI AD INTERFERIRE!...in alcun
modo."
Lord lo indicò con la mano destra"Niente tasse,norme di legge o altri limiti.
Trattatemi come una nazione estera con assoluta autonomia."
Il presidente si alzò"Va bene signore.
Detto fatto."
Lord guardò delle lavagne poste su dei tripodi,di cui una era bianca e una era nera.
Quella bianca aveva il disegno di un satellite su di essa,mentre quella nera mostrava la Terra con dei
satelliti intorno.
"Questo cos'è?"disse Lord che indicò le lavagne con la mano sinistra.
"Trasmissione satellitare globale,signore."disse il presidente"Si tratta di un programma per
sovrapporsi a qualunque trasmissione nel mondo.
Serve a contattare direttamente il popolo di uno stato nemico."
"Quindi,detto in altre parole,controllate le televisioni?"disse Lord camminando davanti alle
lavagne"Come?"
"Usando un raggio di particelle,come previsto nel programma Star Wars."disse il presidente"In
pratica,inonda il territorio con un'onda di particelle e modifica ogni tecnologia che tocca."
Lord lo guardò.
"Vecchia o nuova."disse il presidente"Trasmetti quello che vuoi.
Davvero notevole."
"Ha detto...tocca?"disse Lord guardando le lavagne"Cioè,le particelle che inviate...ecco..."
Lord guardò il presidente"...toccano!...tutto?"
"In senso figurato,ma...si."disse il presidente"Così almeno mi hanno spiegato i..."
Lord indicò le lavagne con la mano destra e si avvicinò al presidente"Voglio accesso immediato a
questo satellite!"
Lord indicò il soffitto"E un elicottero!
Per portarmi la."
"Si,signore."disse il presidente"Detto fatto."
Poco dopo Lord camminò in un corridoio con varie guardie in giacca e cravatta vicino a se.
Diana arrivò dietro di loro e ora indossava la corazza rossa e gialla.
Steve arrivò poco dopo.
Diana legò Lord con la frusta luminosa,mentre le guardie estraevano le pistole.
Lord si voltò verso di lei"Beh,sei una piena di risorse tu."
"Vieni con me."disse Diana avvicinandosi"Prima di fare danni peggiori,Max."
"No,non credo proprio."disse Lord"Toglietemela di mezzo.
Definitivamente."
Una delle guardie sparò e lei si mise davanti a Steve,parando il proiettile con la placca di metallo
sull'avambraccio sinistro,poi parò altri colpi con gli avambracci,ma un proiettile le ferì la spalla
sinistra.
Steve prese un vassoio di metallo da un tavolino e si mise davanti a lei,parando i proiettili,poi la
portò verso una porta a sinistr entrarono in un altro corridoio.
Diana e Steve caddero a terra.
"Tutto bene?"disse Steve,mentre lei si metteva seduta e si guardava la spalla sinistra.
"Non lo so..."disse lei alzandosi,mentre Steve prendeva una spada da un muro dove ce n'erano 3
appese e messe in obliquo.
Lei si mise seduta a terra,sul bordo dell'entrata,e guardò gli uomini nel corridoio,poi guardò
Steve"No Steve,quella non la usare.
Non è colpa loro."
Lei guardò di nuovo gli uomini nel corridoio,mentre Steve guardava la spada.
Diana prese la placca di metallo sulla fronte,con la mano destra,e la scagliò verso di loro.
L'oggetto tranciò in 2 un quadro,facendo chinare verso il basso le guardie,poi 1 di loro si rialzò e
fu colpito al volto dalla placca che tornò indietro e finì nella mano destra di Diana che se la rimise
sulla fronte.
Diana andò nel corridoio e diede una strattonata alla corda connessa a Lord,facendolo volare verso
le 3 guardie alla sua sinistra,poi iniziò a roteare la frusta ad altissima velocità parando diversi
proiettili con essa.
Una delle guardie si rialzò dietro di lei e puntò la pistola con la mano destra,ma Steve gli colpì il
braccio con il vassoio di metallo,poi lo colpì al volto,dopo di che corse verso un altro e gli sparò,ma
lui si riparò con l'oggetto e gli arrivò addosso,poi gli afferrò entrambe le mani con le sue e le mandò
verso l'alto,a sinistra,mandandogli la pistola contro una parete,poi gli sbatté le mani su di
essa,mentre dall'arma partivano dei colpi.
Diana guardò dietro di se,poi Steve tolse la pistola all'uomo e glie la puntò addosso,ma si rese conto
che era scarica.
L'uomo sferrò un destro,ma Steve si abbassò evitandolo.
Diana mandò la frusta roteante verso le 3 guardie davanti a se.
2 vennero colpiti ai fianchi e andarono di lato,mentre il terzo venne preso alla pancia e fu scagliato
in fondo al corridoio.
Lei spiccò un salto,ruotando su se stessa,mentre la frusta colpiva la guardia alla sua destra,poi
atterrò e strusciò a terra colpendo le gambe della guardia a sinistra che cadde a terra,dopo di che
mise il ginocchio sinistro a terra e agitò la frusta in aria,mandandola contro un altro uomo che si
abbassò.
Lei si alzò e l'uomo le sparò alla spalla sinistra,Diana indietreggiò e l'uomo le sparò altre volte,poi
riuscì a parare vari colpi,ma venne presa al petto diverse volte e andò contro una parete.
La guardia che era finita in fondo al corridoio la raggiunse e le puntò contro la pistola,ma lei gli
legò la frusta intorno alla pancia,lo tirò verso di se e gli colpì l'avambraccio destro con il
sinistro,facendogli perdere l'arma,poi mandò il corpo all'indietro,evitando un altro colpo,e diede
un calcio destro alla pancia dell'altra guardia che fu scagliata contro la parete,poi Diana utilizzò la
frusta per scagliare l'altro contro una porta.
L'uomo sbatté violentemente e poi cadde sopra un altro che si stava alzando.
Steve diede una ginocchiata alla pancia della guardia con cui combatteva,gli diede una testata e poi
un destro,mandandolo a terra.
Una delle guardie si alzò ed estrasse la pistola,ma Diana afferrò l'arma con la mano destra,mentre
Lord fuggiva.
Lei fece uscire un proiettile dalla parte superiore della pistola della guardia,mandò l'avambraccio
sinistro verso destra,a super velocità,e poi lo mandò a sinistra colpendo l'oggetto mentre era in aria
e scagliandolo contro un vaso che era su una colonnina marrone alla destra di un'entrata
rettangolare.
Il vaso andò in frantumi e un pezzo di vetro colpì Lord al volto facendolo cadere all'indietro.
Diana gettò a terra la guardia,poi sbriciolò la sua arma e si diresse verso Lord,ma l'uomo si rialzò e
provò ad inseguirla.
Steve afferrò la spalla sinistra dell'uomo,con la mano sinistra,e gli diede un destro al volto.
Lord strisciò a terra verso l'uscita mentre Diana si avvicinava,ma Barbara si frappose tra i 2 e
l'uomo,poi diede una spinta ad entrambi scagliandoli in fondo al lungo corridoio.
Lei aveva i capelli messi a destra,del trucco nero sulle palpebre,indossava un giacchetto grigio,di
pelle,con delle punte coniche di metallo sulle spalle,aveva un abito chiaro,con macchie di leopardo
su di esso,che arrivava all'altezza della vita e aveva il bordo inferiore obliquo a sinistra.
La parte superiore delle cosce era coperta da delle calze scure,semi trasparenti,mentre dalla metà
inferiore delle cosce fino ai piedi c'era un abito aderente,chiaro,con scarpe con i tacchi fuse con
esso.
"Barbara..."disse Diana sconvolta.
"Non posso permettertelo,Diana."disse Barbara camminando verso di loro mentre Lord scappava.
I 2 si rialzarono,poi Steve corse dentro un corridoio perpendicolare e poco dopo Diana lo seguì.
Lord corse su una scala avente al centro un tappeto rosso con i bordi che avevano 2 linee giallo
ocra.
Steve lo inseguì sulla rampa di scale,Lord arrivò in cima e andò a destra,passando su una zona
che aveva una ringhiera a destra,avente 2 colonne bianche e rettangolari di cui una era all'inizio e
una era alla fine.
Diana spiccò un salto,superò la ringhiera e gli atterrò davanti,poi lo afferrò con la mano sinistra,ma
Barbara sfondò la ringhiera atterrando,le afferrò la parte posteriore della corazza e la lanciò verso
una grossa apertura rettangolare che dava su una grande stanza.
L'entrata della stanza aveva 2 colonne rettangolari,poste ai lati,con 2 statue nere che poggiavano su
una base cilindrica dorata e che sostenevano con le mani dei candelabri d'oro.
La parte sinistra della parete aveva un'apertura rettangolare e,prima di essa,c'era un'incavatura
rettangolare nel muro che aveva davanti un divano rosso e un grosso quadro sulla parete.
Al posto del muro a sinistra c'erano delle colonne circolari,a gruppi di 2,che conducevano ad un
corridoio.
La stanza aveva un pavimento con grandi mattonelle quadrate,bianche e marroni,la parete a destra
aveva una porta rettangolare,mentre quella opposta all'entrata aveva un quadro molto grande,con
sotto un ripiano bianco,posto al centro,e ai lati c'erano 2 porte.
Oltre la porta a destra c'erano 2 poltrone rosse,con i bordi dorati,poste davanti ad una finestra
molto grande,avente delle tende bianche e rosse.
La gente nella stanza corse via.
Lord provò a fuggire,ma Steve lo afferrò e lo spinse contro una parete.
Diana si mise seduta a terra mentre delle guardie entravano nella stanza.
"Barbara?"disse Diana mentre l'altra scendeva 3 scalini coperti dal tappeto rosso"Cosa...ma
come?..."
"Non ti lascio fermare Max."disse Barbara.
Diana si rialzò spalancando gli occhi.
"Non sei l'unica che ha qualcosa da perdere."disse Barbara"Desiderare di essere come te,ha avuto
effetti inaspettati."
Le guardie puntarono le pistole verso entrambe.
Barbara alzò le mani,poi corse contro 1 di loro a super velocità,l'uomo sparò,ma lei evitò il
colpo facilmente e lo spinse contro un altro,mandandoli tutti e 2 contro una colonna,poi spinse il
primo contro un'altra colonna,posizionata dalla parte opposta rispetto alla prima,ma Diana lo
afferrò e lo poggiò a terra.
Barbara colpì un'altra guardia,scagliandola via,poi afferrò un altro con la mano sinistra e lo tirò
verso sinistra,facendolo volare per molti metri e facendolo atterrare su Diana che cadde a terra
rotolando.
"Aprite il fuoco!"disse una delle guardie.
Barbara corse a super velocità verso sinistra,evitando i proiettili,spiccò un salto enorme,afferrando
una delle colonne con la mano destra,ruotò,andando verso la stanza,e atterrò afferrando le mani di
una guardia e spingendole verso il basso,poi tirò l'uomo verso sinistra con la mano destra.
Diana usò la frusta per muovere una sedia,mettendola davanti ad una porta,e l'uomo atterrò
sull'oggetto.
"Oh che carino!..."disse Lord afferrando il polso sinistro di Steve con la mano destra"Difendi la tua
amata?
Che desideri tu?
Diventare un ragazzo come tutti?"
"No."disse Steve che si mise una manetta al polso destro e mise l'altra al polso sinistro di Lord,poi
lo lasciò"Non essere ammanettato a te,ma non si è avverato."
Lord gli afferrò la gola con la mano destra,poi Steve si tolse il braccio di dosso e lo spinse al muro.
"L'ho imparata ora."disse Steve sorridendo,poi Lord gli mise la mano destra sul volto,spingendolo
via,ma Steve gli diede una testata,poi se lo mise davanti per ripararsi dalla pistola di un altro
uomo,dopo di che spinse Lord contro la guardia,mandandola contro una parete,e gli afferrò il polso
destro con la mano sinistra.
Diana si rialzò mentre Barbara stendeva altre 2 guardie.
Lei diede un destro al petto di 1,scagliandolo via,poi si voltò e diede una manata sinistra al petto
di un altro,si voltò ancora e afferrò la pistola di un terzo,con la mano destra,la spezzò in 2,poi
alzò il braccio destro verso l'alto.
"Barbara basta!"disse Diana afferrandole l'avambraccio destro con la mano destra.
L'altra si voltò e le colpì l'avambraccio destro con il sinistro,le andò a sinistra e la scagliò con
entrambe le mani contro una parete.
Diana andò a sbattere contro un quadro,poi cadde,spezzò il piano bianco rettangolare posto sotto di
esso e finì a terra,poi si rialzò e l'altra le corse contro,così lei incrociò gli avambracci ad"x".
Le placche sugli avambracci si illuminarono di energia arancione in varie parti e da esse partì
un'onda d'urto,con macchie arancioni su di essa,appena visibile.
Barbara spiccò un salto,ruotando su se stessa,passò attraverso l'onda d'urto e afferrò Diana con
entrambe le mani,spingendola contro il muro.
"Ascolta!..."disse Diana"Tu non sai io chi sono,ma non sono quello che pensi…
Mi rendo conto che non puoi capire,però..."
"Ah certo,non posso capire,eh?!"disse Barbara che provò a darle un colpo con la mano destra,ma
Diana le afferrò l'avambraccio con la mano sinistra,l'altra ruotò su se stessa e provò a darle una
manata sinistra al volto,però Diana si scansò a destra,afferrandole l'avambraccio sinistro con la
mano destra,poi riuscì a spingerla contro il muro.
"Povera stupida me!"disse Barbara con un tono triste,poi cominciò a sorridere
malignamente"Povera piccola inutile stupida me!
Non posso pensare di farcela!"
"No,Barbara,non ti sto dicendo questo!..."disse Diana e l'altra si liberò le mani,poi le mise il
bicipite sinistro tra l'avambraccio destro e il bicipite destro,girò su se stessa e la scagliò via.
Diana roteò in aria e atterrò sui piedi,poi cadde a terra,ma si alzò subito e lanciò la frusta verso
Barbara che mise l'avambraccio destro verso l'alto e l'oggetto ci si legò intorno.
Diana provò a tirare la frusta verso di se,ma l'altra non si mosse.
"Invece ce la sto facendo magnificamente."disse Barbara"E NON HO INTENZIONE DI
SMETTERE!"
Barbara afferrò la frusta con la mano destra,mandò il braccio destro dietro di se e scagliò Diana
contro una parete,poi tirò dalla parte opposta mandandola contro una colonna che venne distrutta.
Steve diede un destro alla guardia,ma Lord lo afferrò alle spalle,lui diede un calcio
all'altro,facendogli sfondare la ringhiera,e cadde all'indietro finendo nella stanza dove le 2 stavano
combattendo.
Steve e Lord si rialzarono,Barbara corse vers li spintonò entrambi,spezzando le manette e
scagliandoli via.
"Corri."disse Barbara a Lord"VA!"
Lord corse verso una porta"E non vi azzardate!
Che nessuno la tocchi."
Lord usci dalla Casa Bianca.
"Ci devono provare."disse lei.
Diana strisciò verso una parete e ci appoggiò sopra la schiena.
"Voi avete sempre avuto tutto e quelli come me invece niente!"disse Barbara"Beh,ora è il mio turno
e non sarai tu ad ostacolarmi,NE ORA NE MAI!"
"Ma quanto ti costerà?"disse Diana.
"Quanto dovrebbe costarmi?"disse Barbara.
"È la zampa di scimmia,se da è anche vero che toglie."disse Diana"Si,sei forte,ma...che ci stai
rimettendo?
Dov'è il tuo...calore...la tua gioia...la tua umanità...tu ora attacchi degli innocenti,Barbara,cosa...sei
diventata…"
"Lascia perdere me!"disse Barbara"Quanto costerà a te,piuttosto?
Già.
Già.
Quindi abituati."
Gli occhi di Diana divennero lucidi.
"Se dai la caccia a Max Lord...o gli fai del male...in qualunque maniera..."disse Barbara
avvicinandosi e indicandola con la mano destra"...io verrò a distruggerti!"
Steve corse verso Barbara e la afferrò"Barbara,adesso basta!..."
Lei si liberò facilmente e scagliò Steve contro una parete,poi andò via.
"Ti senti bene?"disse Steve che fece una carezza a Diana,poi la aiutò ad alzarsi.
Poco dopo Lord salì a bordo di un elicottero e si mise seduto a destra.
All'interno del mezzo c'era una cabina rettangolare,con le pareti celesti,che aveva 3 file di sedili
blu e una fila di finestre per lato.
Barbara entrò nel mezzo poco dopo"C'è posto per 1?"
"Ma certo."disse Lord e lei si sedette a sinistra.
L'elicottero decollò.
Il presidente era a guardare dalla tv.
"Signori,il presidente ora è occupato."disse una donna mentre la porta dello studio ovale veniva
aperta.
Lei aveva i capelli neri,legati dietro la testa,aveva una giacca nera,camicia bianca,gonna nera e
scarpe nere.
La donna cercava di tenere fuori 3 uomini,di cui 2 erano in giacca e cravatta e il terzo era il
generale.
"Mi ha dato disposizioni..."disse la donna.
"È una questione di vita o di morte!"disse 1 dei 3.
"Ma che succede?"disse il presidente avvicinandosi.
"I sistemi sovietici hanno rilevato le nostre armi nucleari."disse il generale.
"Quali armi?"disse la segretaria.
"Abbiamo approntato 100 testate,pronte al lancio."disse il generale.
In una grande stanza c'erano dei grossi schermi,posti su una parete,di cui 1,a destra,mostrava gli
Stati Uniti,mentre l'altro,a sinistra,mostrava l'Europa.
C'erano anche delle file parallele di scrivanie con sopra una lunga placca di metallo,avente la parte
frontale obliqua,che aveva diversi video e molti pulsanti.
Alle scrivanie erano seduti degli uomini che indossavano delle camice bianche,a mezze
maniche,pantaloni neri e scarpe nere.
Nella stanza c'erano anche altri generali che stavano parlando al telefono.
"Lo hanno interpretato come un atto di guerra."disse il generale nello studio ovale"Si preparano a
rispondere al fuoco."
"Rispondere?"disse la segretaria"Cosa?
Non abbiamo fatto niente!"
Il presidente spalancò gli occhi.
"A loro non sembra così."disse il generale.
"Noi reagiremmo per meno..."disse il presidente guardando a sinistra.
Le strade di Washington erano piene di incidenti e macchine ferme,con gente che scendeva dai
veicoli e litigava,mentre iniziava ad udirsi una sirena di allarme.
Alla tv venivano mostrate le immagini di una folla che occupava una strada.
"Intanto in tutto il mondo si susseguono manifestazioni,mentre l'America e l'Unione Sovietica
interrompono i contatti e si dichiarano guerra!"disse una voce femminile alla tv.
In una strada c'erano delle bancarelle rovesciate e persone che si davano ai saccheggi dei negozi.
"Nessuno per ora sa più di questo,ma potete immaginare,vista la posta in gioco,che si è innescata
una vera follia collettiva qui a Washington D.C."disse la voce femminile alla tv.
Una signora si mise vicino a una macchina e iniziò a pregare,mentre un uomo saliva sul cofano.
La donna che parlava alla tv era in strada,accanto ad un'auto rovesciata.
Era di colore,con capelli neri,lisci,legati dietro la testa,indossava una maglietta fucsia,pantaloni
chiari e scarpe nere.
La donna aveva un microfono nella mano destra e davanti a lei c'era un uomo con una telecamera.
Steve era in strada e aiutò Diana a camminare.
Lei gli aveva messo il braccio sinistro intorno alle spalle per sorreggersi.
Intorno a loro c'era una folla di persone che correvano in direzioni diverse.
Un poliziotto prese un uomo,lo gettò a terra e lo manganellò 2 volte.
Poco distante c'era un anziano con la Bibbia nella mano sinistra e la mano destra alzata verso il
cielo.
L'uomo aveva un cappello circolare chiaro,indossava un giaccone grigio,aveva una camicia
bianca,pantaloni chiari e scarpe nere.
"Questi sono gli ultimi giorni della grande tribolazione!"disse l'anziano"GUARDATEVI
INTORNO!
NON CAPITE?
QUESTO HANNO PRODOTTO I VOSTRI PECCATI!
GUARDATE!"
Un uomo provò ad avvicinarsi a Diana,ma Steve lo allontanò con il braccio destro.
"DEVI FARE QUALCOSA!"disse l'uomo"DEVI FARE QUALCOSA!"
"Mi dispiace..."disse Dian proseguirono.
Lei vide una donna,con 3 bambini vicino,accucciata accanto ad un muretto.
I 4 si misero addosso un lenzuolo metallico.
"Ci serve aiuto!"disse un poliziotto con una radio in mano"Ora che faccio io?
Che ne so che devo fare!
Qualcuno mi aiuti!"
Diana e Steve si recarono verso un palazzo che aveva delle colonne rettangolari all'entrata e lei si
appoggiò su una di esse.
"Diana?"disse Steve"Diana,ascoltami."
Lui le prese le mani"Ho avuto una vita bellissima."
"Steve..."disse Diana.
"E tu l'hai resa migliore."disse Steve"Al mondo servi tu.
D'accordo?"
Lei iniziò a piangere e gli mise le mani alla base del collo,poi gli toccò il viso"No…
Non riuscirò più ad amare niente!"
"Spero che questo non si avveri."disse Steve"Sarebbe un'enorme peccato,c'è tutto un mondo
meraviglioso che ti attende.
Questo pazzo nuovo mondo.
Ed è stata una fortuna poterlo vedere...ma si merita te."
"Non...non riesco a dirti addio...non riesco a dirti addio!"disse lei piangendo.
"E non farlo."disse Steve che le toccò la guancia destra"Già me ne sono andato.
Ed è successo tanto tempo fa."
I 2 si baciarono,poi lei camminò in strada piangendo.
"Ti amerò per sempre,Diana."disse Steve"Dovunque io sarò."
"Ti amo."disse Diana"Rinuncio al mio desiderio."
Lei iniziò a correre,mentre le sue ferite guarivano,poi iniziò a muoversi a super velocità,prese la
frusta,che si illuminò di luce gialla,la mandò in aria,l'oggetto si allungò per decine di metri,dopo di
che Diana diede una strattonata e spiccò un salto immenso urlando.
Lei arrivò sopra la città,poi mandò la frusta verso un aereo e venne trascinata in alto,l'oggetto si
staccò dal mezzo e Diana finì tra le nubi,dopo di che mandò le braccia verso l'esterno e lentamente
cominciò a scendere.
Lei mandò il corpo in orizzontale e lentamente iniziò a volare,poi prese la frusta,che si illuminò,la
roteò in aria e la mandò in avanti,diede una strattonata con la mano e venne catapultata in
avanti,dopo di che mise di nuovo il corpo in orizzontale,poi mise le braccia davanti a se chiudendo i
pugni.
Poco dopo mandò il braccio destro all'indietro,tenendo l'avambraccio puntato verso il basso,poi
spalancò le braccia e mandò la schiena verso terra,chiudendo gli occhi.
Poco dopo Diana entrò in una nuvola,aprì gli occhi,mandò le braccia verso avanti e mandò il corpo
verso il basso,poi riprese a volare tra le nuvole,mettendo il braccio sinistro in avanti e quello destro
sul fianco,con l'avambraccio verso il basso.
In lontananza c'era l'eterno Ikaris,sospeso in posizione verticale,che la osservò in silenzio.
Aveva i capelli biondi e lisci,a mezzo collo,occhi azzurri,e indossava una tuta aderente
lucida,spessa,azzurra e blu.
La parte superiore della gola era scoperta,la parte inferiore dei lati del collo era coperta dal costume
aderente blu,avente i bordi obliqui verso il basso che si univano alla base del collo,lasciando la
parte centrale della gola scoperta.
La zona tra spalle e collo era blu,nel punto più vicino alla testa,con 2 linee azzurre e oblique verso
il basso e l'esterno,e azzurra nella parte più vicina alle spalle,poi c'era una linea grigia e orizzontale
che passava sulla parte alta di queste ultime e andava in verticale sulla parte frontale delle
spalle,arrivando fino a poco sotto la metà dei bicipiti e diventando orizzontale sulla parte esterna di
questi ultimi.
Poco sopra questa linea orizzontale ce n'era un'altra identica che si connetteva a quella verticale.
Le spalle erano azzurre,con una linea incavata sulla parte frontale e posteriore che andava in
obliquo verso il basso e poi diventava verticale sulla parte inferiore della spalla.
I bicipiti,che erano azzurri,con i contorni blu,avevano una sottile linea blu sulla parte frontale,che
formava un rombo diviso in 2 dalla linea verticale grigia.
Poco sotto la metà dei bicipiti c'era una linea blu che era obliqua verso l'alto sulla parte esterna.
La zona del gomito e l'inizio degli avambracci erano blu,la parte intermedia aveva una grande linea
azzurra,obliqua verso il basso sulla parte interna,avente una piccola linea azzurra,sulla parte
esterna,obliqua anch'essa,e la parte finale degli avambracci era blu,con una piccola linea
orizzontale grigia prima dei polsi.
Le mani erano scoperte.
I pettorali erano azzurri lateralmente e blu nella parte centrale.
Al centro del petto c'era un cerchio con dentro della luce di colore arancione spento e,sulla parte
alta dei pettorali,c'erano altri 2 cerchi,più piccoli,con la stessa energia all'interno.
La parte bassa dei pettorali aveva 2 linee blu,oblique verso il basso,che poi diventavano verticali
sulla parte iniziale e laterale della pancia.
Il ventre era blu al centro e azzurro ai lati.
Sulla parte bassa dei fianchi c'erano 2 placche esagonali nere,aventi la parte inferiore che arrivava
sull'attaccatura delle cosce al corpo,piene di linee nere irregolari incavate,di cui alcune ne
seguivano i lineamenti.
La vita aveva una placca rettangolare nera al centro,con 2 linee rettangolari,oblique verso l'alto e
fuse con la corazza aderente,che si connettevano a metà delle placche esagonali laterali.
Sopra la placca rettangolare c'erano delle linee nere che formavano un trapezio con l'interno
blu,mentre,sotto di essa,c'era una lunga placca rettangolare blu che arrivava a metà cosce e formava
la parte frontale di un gonnellino.
I lati di questa placca e la punta erano leggermente curvi e,sulla parte più esterna,c'erano 2 linee
verticali blu,terminanti poco prima della punta,che ne seguivano i lineamenti.
La metà inferiore della placca aveva 3 linee azzurre,orizzontali,che si connettevano a quelle blu
laterali.
Accanto a questa placca ce n'erano altre 2,di colore blu,una da una parte e una dall'altra,che
arrivavano fino a metà cosce e avevano i bordi obliqui,mentre la parte posteriore aveva un'altra
placca identica a quella frontale.
La prima parte delle gambe era coperta da una corazza aderentissima blu,poi c'erano delle
ginocchiere ovali,con la parte frontale curva,che poggiavano su una zona nera circolare.
I polpacci erano blu,con una linea verde scuro,obliqua,che partiva dai lati delle ginocchiere e
diventava orizzontale poco prima della metà di questi ultimi,dopo di che c'era un'incavatura verde
scuro che seguiva i lineamenti delle caviglie e poi c'erano delle scarpe corazzate e aderenti blu.
L'elicottero con dentro Lord stava volando sul mare.
"Anche tu un desiderio eh?"disse Lord che era quasi sdraiato sulla sedia.
Barbara lo guardò e lui rise con una voce disumana.
"Che bastardi,vero?"disse Lord"Te la fanno pagare,ma...non sono uno che sta alle regole.
Fortuna che sono in grado di invertire il processo.
La soluzione è chiedere di più."
"Ma non hai solo un desiderio?"disse Barbara.
"Ma io sono quello che li esaudisce."disse Lord"Quindi ottengo ciò che voglio in cambio.
Non c'è niente in questo mondo che non si riesca a trovare.
Mi rimetterò in salute grazie ai desideri,organo per organo...se necessario.
Sarò invincibile."
Lord si chinò verso di lei"Dimmi...oggi mi sento generoso..."
"Io non voglio più essere una qualunque."disse Barbara"Non più.
Voglio essere la numero 1.
Un super predatore.
Di quelli che non si sono mai visti."
"Adoro come ragioni."disse Lord sorridendo"Continua."
Al tramonto l'elicottero arrivò nei pressi di un'isola con un'enorme scogliera che aveva una
protuberanza bassa e orizzontale,diretta verso l'esterno.
Su questa parte allungata c'era un'enorme antenna dal corpo cilindrico,con 2 placche a
semicirconferenza poste in cima,orientate in obliquo verso il cielo,aventi la parte frontale piena di
pannelli quadrati.
Nella zona centrale aveva una grata con una placca circolare al centro,avente sopra un'altra
circonferenza più piccola da cui uscivano 2 punte di metallo,di cui una era più lunga dell'altra.
Alla base dell'enorme oggetto c'era un edificio rettangolare,costruito nella roccia,e intorno c'era
una centrale elettrica con dei pali trifase e dei pali esafase di metallo.
I 2 entrarono in un sotterraneo di cemento armato,che aveva un pavimento bianco composto da
mattonelle rettangolari molto grandi.
Si diressero verso un'entrata rettangolare,con i lati obliqui verso l'interno,che aveva 2 soldati ai
lati,poi arrivarono ad un'enorme stanza circolare non molto alta.
La stanza aveva un'incavatura circolare,posta al centro,con una ringhiera bassa intorno.
In mezzo alla zona centrale c'era una placca di metallo circolare,avente dei tubi verticali sui lati
obliqui,sopra di essa c'era un'altra placca circolare più alta,che aveva sopra un piano piatto,con il
bordo pieno di grossi bulloni,avente un buco circolare,posto al centro,dove c'era una vetrata
circolare con intorno una placca circolare dai lati obliqui.
Questa placca aveva delle aperture rettangolari e verticali sui lati.
Sul soffitto c'era un'altra incavatura circolare,avente delle linee circolari incise su di essa,con un
buco circolare al centro.
Nel buco c'era una placca circolare,divisa in 5 strati tondi,di cui 1 più piccolo dell'altro,con in
cima una circonferenza con delle placche quadrate sui lati.
Ai lati della ringhiera circolare c'erano delle scrivanie semicircolari di metallo,aventi una parte
obliqua verso l'alto piena di schermi e bottoni,con dei soldati seduti ad esse.
Le pareti laterali della stanza erano di pietra e leggermente oblique verso l'esterno.
Lord allungò la mano sinistra in avanti,mentre teneva la destra sulla schiena di Barbara.
I 2 si recarono verso un'altra entrata,dai lati obliqui,dove c'era un militare ad aspettarli.
Dietro il soldato c'era una stanza rettangolare con le pareti piene di incavature orizzontali.
Nella stanza c'erano 4 scrivanie di metallo,2 per lato,con un piano obliquo,avente sopra dei pulsanti
luminosi,e 6 televisori,divisi in 2 file da 3,posti sulla parte alta.
In fondo alla stanza c'era una telecamera davanti ad una zona dove era posizionato un rettangolo di
legno,con un cerchio blu sulla parte frontale,in alto,e un piano obliquo in cima.
Dietro c'era una tenda celeste con sopra un ovale blu,dai contorni bianchi,con dentro una
rappresentazione della casa bianca.
"Sapeva già del nostro arrivo immagino."disse Lord avvicinandosi,mentre Barbara restava
dietro"Quanti segnali televisivi posso controllare alla volta?"
"Beh...tutti quelli che vuole signore."disse il militare.
"Allora tutti insieme."disse Lord.
"Tutti insieme?"disse il militare.
"E desidero che tutto funzioni bene."disse Lord toccandogli la spalla destra con la mano sinistra"Tu
no?"
"Si,signore."disse l'uomo.
Delle luci quadrate si accesero sulla parte in fondo della stanza.
Lord chiuse gli occhi e poi mandò la mano destra verso l'alto,indicando il soffitto"LUCI!
CAMERA!"
"Ok."disse il militare che andò nella stanza circolare allungando la mano destra"Stazioni 9,12 e 16
in trasmissione da questo istante."
Barbara si poggiò all'entrata destra della stanza con i televisori.
"Ricevuto!"disse 1 dei militari ai tavoli circolari"Potenza massima!"
Lord si mise dietro il piano obliquo e si aggiustò la cravatta.
"Ok,procediamo,trasmissione globale in 5,4,3,2,1..."disse il militare.
"Cittadini del mondo!"disse Lord che apparve su tutti i televisori e gli schermi del pianeta"Prima di
tutto...lasciate che mi presenti.
Sono Max Lord.
E sono qui per cambiarvi la vita.
Voi dovete solo...esprimere un desiderio."
Il figlio di Lord uscì dallo studio del padre e arrivò nella stanza con i lunghi tavoli.
Su tutti i computer della stanza deserta c'era il volto di Lord.
"Qualunque cosa vogliate."disse Lord"Potete realizzare i vostri sogni più sfrenati.
Se puoi sognarlo...puoi realizzarlo."
"Papi?"disse il bambino.
"Quindi guardatemi negli occhi...ed esprimete un desiderio."disse Lord"Qualunque cosa voi
sognate potete averla.
E subito."
"Vorrei essere famosa."disse una voce eterica femminile che parlò in cinese e fu udita da Lord.
"Volete essere...potenti?"disse Lord"E GRIDATELO!"
"SAI COSA VOGLIO DAVVERO?"disse una voce femminile che parlava in inglese.
"COSA?"disse una seconda voce maschile"COSA?"
"DESIDERO CHE VOI IRLANDESI BASTARDI VENIATE TUTTI RIMANDATI AL PAESE
VOSTRO!"disse la prima voce.
"SI?"disse la seconda voce"E IO TI VOGLIO VEDERE MORTA!"
"GUARDATEVI INTORNO!"disse Lord"ESPRIMETE UN DESIDERIO!"
"Desidero più potere."disse una voce eterica che venne avvertita da Lord.
"Desidero essere amata."disse una voce femminile.
"QUALUNQUE COSA VOGLIATE!...POTETE AVERLA!"disse Lord.
"Desidero un milione di dollari."disse una voce femminile.
"Anche il mio paese dovrebbe avere dei missili di nostra proprietà."disse una voce maschile.
"Vorrei essere un re."disse una seconda voce maschile parlando in africano.
"Vorrei che avessimo i nostri missili nucleari."disse una terza voce parlando in arabo.
"Desidero essere la più bella della città."disse una voce femminile.
Diana volò tra le nubi di un temporale,poi prese la frusta,vedendo dei lampi dentro una massa di
nuvole ancora più scura,mandò l'oggetto in avanti e lo legò ad un fulmine,ondeggiando in aria,poi
lo mandò verso un'altra scarica elettrica,dopo di che rimise la frusta sul fianco destro,si mise in
orizzontale e mandò il braccio sinistro in avanti.
"Quello che volete."disse Lord"Quello che sognate...è vostro!"
Le strade di diverse città iniziarono ad essere piene di gente che correva,mentre gli uffici si
svuotavano.
Lord rise"VI SENTO!
VI SENTO!"
Diana arrivò nel suo appartamento e si recò nella stanza dove aveva i televisori,poi strappò le corde
che tenevano il tessuto marrone sulla corazza d'oro.
"VI SENTO!"disse Lord"Ditelo.
ANZI URLATELO!
Desidero."
Dalla placca circolare,posta al centro della stanza a circonferenza,uscì una luce celeste.
"PRENDETELO,È TUTTO VOSTRO!"urlò Lord"È TUTTO VOSTRO!
SU PRENDETELO!"
Lord guardò verso le tende e si mise il fazzoletto sul naso con la mano destra"E date a me la vostra
salute.
E la vostra energia."
Lord indicò Barbara"E a lei la vostra rabbia.
E il vostro valore."
Barbara si mise una mano sulla fronte.
"E io vi prendo il vigore...e la forza vitale in cambio..."disse Lord mentre il suo volto tornava
normale"SI!"
Lord si voltò verso le telecamere"SIIII!
SIETE BRAVI.
STATE ANDANDO BENE!"
Tutti i presenti nella stanza fuggirono.
Lord rise a squarcia gola.
Alister vide che delle persone stavano cercando di sfondare le porte d'ingresso della stanza.
"È TUTTO VOSTRO!"disse Lord.
"Ti desidero qui papà!"disse il bambino guardando un televisore"TI DESIDERO CON ME!
DAI,TI PREGO!
SONO ANCORA QUI PAPI!
DAI,TI PREGO!"
Le mitragliatrici alla base dell'enorme antenna iniziarono a sparare verso i nuvoloni in alto,mentre i
militari si guardavano intorno perplessi.
Poco dopo le armi smisero di sparare in quanto erano scariche.
4 militari puntarono le armi verso l'alto e,da un'apertura tra le nubi,arrivò Diana che indossava la
corazza d'oro.
La zona dove erano i soldati aveva un pavimento di cemento e a sinistra c'era una parete
rocciosa,avente un muro sulla parte bassa che conduceva ad un'entrata rettangolare.
Lei volò contro di loro e li travolse atterrando.
Un altro militare si mise dietro un lancia razzi,posto su un tripode,diversi soldati corsero su 1
stretto pavimento,che era dalla parte opposta rispetto a quello su cui era Diana,mentre un altro uscì
dall'entrata vicino alla parete.
Diana prese la frusta e la mandò in avanti,l'oggetto si attorcigliò intorno al fucile di un
soldato,lei diede una strattonata e l'arma venne tirata via dalle mani dell'uomo,andando contro un
altro che si trovava alle sue spalle,poi Diana parò vari proiettili con le placche sugli avambracci.
Il soldato dietro il lancia razzi sparò,ma lei incrociò gli avambracci provocando un'onda d'urto
arancione che distrusse il razzo,facendo uscire delle scintille dai pali della luce e scagliando tutti i
soldati in aria.
Diversi uomini caddero nell'acqua.
Diana cominciò a camminare verso l'entrata,ma poi si fermò vedendo una sagoma che era su un
livello di cemento posto sulla parte alta della parete rocciosa.
La figura era umanoide e di aspetto femminile.
Aveva il volto pallido,gli occhi avevano l'iride arancione,le palpebre erano nere,con una piccola
linea sulla parte esterna degli occhi che andava verso il basso e verso l'esterno,mentre dalla parte
interna degli occhi scendevano 2 linee nere verticali che poi andavano in obliquo verso l'esterno e il
basso,fermandosi a metà guance.
Le sopracciglia erano estremamente chiare e,poco sopra la parte interna di queste ultime,c'erano 2
piccole macchie nere,ovali,verticali e sottili.
Poco sopra di esse,al centro della fronte,c'era un'altra macchia identica,mentre ai lati,poco sotto
l'attaccatura dei capelli,c'erano altre 2 macchie uguali,ma leggermente più lunghe e con la parte
bassa obliqua verso l'interno.
Ai lati della mascella aveva 2 linee nere che andavano verso il basso e verso dietro.
I capelli erano chiari,lisci,lunghi fin sotto le spalle e tirati all'indietro.
Il collo e la parte iniziale del petto,al centro,avevano la pelle pallida ed erano scoperti,mentre il
resto del corpo era coperto da un pelo arancione spento,con macchie nere,circolari e ovali su di
esso.
Le mani avevano artigli ricurvi,la pancia era scoperta al centro,aveva i piedi da felino,con unghie
ricurve,e aveva anche una coda da leopardo che le usciva dalla parte bassa della schiena.
"Barbara…che cosa hai fatto…?"disse Diana.
Lei sorrise,emettendo un ringhio e mostrando 2 canini molto appuntiti,poi spiccò un enorme salto a
super velocità afferrando 1 dei pali di metallo dell'elettricità,che venne danneggiato ed emise
scintille,dopo di che saltò ancora e ne afferrò un altro,poi spiccò un altro salto e atterrò a 4 zampe
sul muro di cemento alle spalle di Diana che si voltò verso di lei.
Barbara ruggì e corse a 4 zampe,poi le saltò addosso,facendole sfondare la ringhiera di
metallo,dopo di che spiccò un salto all'indietro mentre Diana si schiantava su delle rocce con della
vegetazione accanto.
Lei si rialzò e si guardò intorno,sentendo vari rumori,dopo di che vide Barbara afferrare un palo di
metallo verticale,per poi saltare su una cisterna cilindrica verticale,dopo di che l'essere saltò verso
di lei che indietreggiò ed evitò 2 artigliate.
Diana si chinò verso il basso ed evitò un terzo colpo,che tagliò in 2 una piccola palma,poi corse
verso sinistra,la creatura girò intorno ad altre palme e le arrivò davanti,dopo di che le corse contro
provando a colpirla con gli artigli,ma l'altra la evitò,spiccò il volo,afferrò una palma,con la mano
sinistra,e ci girò intorno,mentre l'altra tentava di saltargli addosso senza successo.
Barbara atterrò a 4 zampe,mettendo il braccio destro verso dietro e tenendo la mano destra ad
artiglio,poi spiccò un salto in avanti,ma Diana si scansò e l'altra andò contro delle rocce,così si
arrampicò,spiccò un salto e poi atterrò alle spalle dell'altra.
Diana corse e spiccò un salto,arrivando sulla cima della cisterna cilindrica,mentre l'altra la
inseguiva,poi saltò ancora e atterrò nella zona dove aveva affrontato i soldati,seguita dall'essere che
atterrò a 4 zampe,tenne il braccio destro a terra e mandò avanti le gambe,spiccando un salto e
colpendo l'amazzone al petto.
Lei fu scagliata all'indietro e atterrò sui piedi,poi evitò un'artigliata destra,che colpì la ringhiera di
metallo piegandola,evitò un sinistro e si abbassò evitando gli artigli della mano destra.
Barbara girò su se stessa,tentando di colpirla con la mano sinistra,ma l'altra evitò il colpo,poi Diana
le afferrò l'avambraccio destro con la mano sinistra,ma l'altra girò su se stessa,mandando
l'avambraccio della donna verso il basso,dopo di che lei mise l'ala destra davanti a se parando il
colpo dell'essere che spiccò un grande salto,arrivando vicino all'entrata.
Diana mise davanti a se l'ala sinistra e l'altra sferrò un sinistro,colpendo il metallo,poi spiccò un
salto,ruotando su se stessa,e colpì la stessa ala con la gamba destra,dopo di che si spostò alla sua
sinistra,tentando di colpirla con il braccio sinistro,ma prese l'ala d'oro,poi mandò in avanti
entrambe le mani,ma Diana mise davanti a se tutte e 2 le ali.
Barbara strusciò gli artigli sul metallo,mandando le mani in basso,poi indietreggiò,ruotando su se
stessa,ruggì e corse in avanti,Diana mise di nuovo le ali davanti a se e l'altra spiccò un salto,ruotò
su se stessa a mezz'aria e colpì il metallo con la mano destra,poi le atterrò alle spalle e salì su
una parete accanto all'entrata.
La creatura spiccò un salto e colpì Diana alla schiena,sbalzandola in avanti e facendole strusciare
a terra con i piedi,dopo di che l'amazzone si voltò verso di lei e chiuse le ali davanti a se,mentre
Barbara ci si gettava contro,poi l'essere girò su se stessa e colpì l'ala destra con il braccio
destro,dopo di che spiccò un salto e colpì le ali con la mano destra mentre atterrava.
Barbara le andò a sinistra,girò su se stessa e le diede una ginocchiata sinistra alle ali,facendola
indietreggiare,poi colpì l'ala destra con la mano destra.
Diana chiuse le ali davanti a se e l'altra iniziò a colpire selvaggiamente il metallo per decine di
volte,abbozzandolo e rompendolo,poi mise entrambe le mani tra 2 placche e le piegò verso
l'esterno.
Diana la spinse via e Barbara le colpì l'ala sinistra,con la mano destra,facendo saltare un pezzo di
metallo,poi lei mise davanti a se entrambe le ali e l'altra continuò a colpirle,dall'alto verso il
basso,con tutte e 2 le mani.
Diana mise le braccia contro le ali,le spinse verso l'esterno e la scagliò via,facendola rotolare a
terra,poi la creatura si mise a 4 zampe,mentre ringhiava e strusciava sul suolo.
L'amazzone mandò le braccia verso l'esterno e le ali si staccarono dalla corazza.
Barbara si alzò stupita"No…
Hai rinunciato al desiderio."
"Si."disse Diana"E devi anche tu.
Dalle bugie non nasce niente di buono Barbara.
Stiamo perdendo del tempo prezioso."
"Anche adesso...mi tratti dall'alto in basso!"disse Barbara che corse a 4 zampe sulla parete di
cemento alla sua destra.
Diana spiccò un balzo,mise il piede sinistro sulla parete,spiccò un secondo salto in alto,mentre
Barbara aveva spiccato un balzo in avanti,arrivò più in alto della creatura,le afferrò i capelli con la
mano destra,atterrò sui piedi e la gettò a terra.
Barbara si rialzò ringhiando,Diana prese la frusta e la mandò verso 1 dei pali di metallo,spiccando
un salto,ma l'altra la afferrò,così lei le diede un calcio,facendola cadere di sotto,tuttavia la creatura
prese un cavo con la mano destra,spezzandolo,e lo utilizzò come una corda.
Diana vide l'altra andare prima verso l'esterno,poi il cavo la mandò verso di lei e lo stesso fece
l'amazzone con la frusta.
Le 2 si afferrarono mediante le gambe,poi Barbara lasciò il cavo,mentre ruotavano in aria,dopo di
che provò a colpire Diana con gli artigli,ma l'altra parò i colpi con l'avambraccio sinistro,poi le
diede un sinistro al volto e dopo bloccò l'avambraccio destro della creatura,la spinse via e Barbara
andò verso il basso con la parte alta del corpo,ma tenne le gambe saldamente attorno alla gamba
sinistra dell'altra.
Diana le diede un calcio e la scagliò contro 1 dei pali di metallo,che venne danneggiato,poi
Barbara cadde all'indietro,tagliando 1 dei cavi con la mano destra,afferrò il palo,spiccò un salto e
atterrò sul pavimento davanti all'entrata,corse dietro al cavo rotto,che si muoveva a mezz'aria,lo
afferrò e spiccò un salto enorme,poi spiccò un altro balzo e afferrò le gambe di Diana,dopo di che le
si arrampicò sul corpo,ma l'altra cominciò a ruotare in aria,facendola scivolare verso le gambe e
mandandola contro diversi cavi elettrici che si ruppero,emanando molte scintille.
La trave intorno a cui era legata la frusta luminosa si ruppe,così Diana la legò intorno ad
un'altra,mentre l'intero palo della luce cadeva a terra.
L'oggetto,cadendo,finì sulla frusta,così le 2 precipitarono,sfondarono un ponte di metallo e
finirono in una profonda pozza d'acqua.
L'impatto fece perdere l'elmo a Diana,poi le 2 si afferrarono,dopo di che lei diede un calcio alla
creatura mandandola verso il fondo.
Diana arrivò in superficie e vide un'esplosione di scintille,poi Barbara uscì dall'acqua e lei le
afferrò entrambe le braccia,mandandole verso il basso e tenendola ferma.
"Barbara!"disse Diana"So che sei li dentro!
Ti prego!
Ti prego!
Rinuncia al desiderio,è finita!"
Un cavo elettrico spezzato,che emetteva scintille dalla punta,cadde su una ringhiera che era poco
sopra l'acqua.
"Ti prego!"disse Diana"Rinuncia al desiderio!"
"NO MAI!"disse Barbara.
Diana guardò il cavo elettrico"E allora perdonami."
Lei portò l'essere sotto l'acqua,poi il cavo cadde nello stagno e lo elettrificò.
La scossa elettrica fece perdere i sensi alla creatura,che andò verso il fondo,ma Diana la
raggiunse,volò fuori dall'acqua e la posò a terra,facendole una carezza sulla tempia sinistra,dopo di
che guardò in alto e vide un fascio di luce azzurra uscire dalla placca centrale dell'antenna.
I capelli di Diana si asciugarono all'istante,poi lei diede un destro ad una porta blindata,aprendola
violentemente,ed entrò nella struttura.
"Si,bravi."disse Lord"Desiderate e si esaudirà.
Dovete solo dirlo ad alta voce!"
Diana camminò verso la stanza circolare.
"Esprimete un desiderio!"disse Lord"1 qualunque.
Guardatemi negli occhi e tutto quello a cui aspiravate adesso è vostro."
Lord indicò davanti a se con la mano destra mentre la stanza veniva invasa da un fortissimo
vento,tanto che Diana dovette fermarsi"È troppo tardi."
Lei iniziò ad avanzare lentamente.
"Esaudito."disse Lord ridendo e aprendo la mano verso Diana"Esaudito!
ESAUDITO!"
Diana venne fatta indietreggiare dal vento fortissimo.
"ESAUDITO!"disse Lord"ESAUDITO!"
"PERCHÉ FAI QUESTO?"disse Diana"NON HAI GIÀ ABBASTANZA?"
"SI PUÒ AVERE DI PIÙ!"disse Lord mettendo le braccia in avanti"PERCHÉ NON
DESIDERARE DI PIÙ?"
"MA LORO NON SANNO QUELLO CHE GLI STAI PORTANDO VIA!"disse Diana.
"OGNUNO VUOLE QUELLO CHE VUOLE!"disse Lord sorridendo e indicandola con la mano
destra"TU STESSA L'HAI FATTO!
ESPRIMI UN DESIDERIO!
MOLTO BENE!"
Diana legò la frusta intorno alla telecamera che era davanti a Lord e la fece cadere.
Lui si tolse la giacca,ridendo,mentre Diana si metteva a 4 zampe poiché il vento la stava trascinando
via.
Lord iniziò a camminare verso la circonferenza al centro della stanza circolare,togliendosi la
cravatta"È TROPPO TARDI DIANA!"
Lui spalancò le braccia camminando"MI HANNO GIÀ ASCOLTATO!
HANNO GIÀ DESIDERATO!
E CHI NON LO HA ANCORA FATTO!..."
Lord salì sulla placca circolare al centro della circonferenza,mettendosi dentro il raggio di luce
azzurra,mentre rideva"...LO FARÀ!
Lui mandò le braccia verso l'alto.
Diana si alzò e mandò la frusta verso di lui,ma l'oggetto venne spinto all'indietro da un fortissimo
vento,che sradicò le scrivanie di metallo dal pavimento stesso,poi lei fece roteare la frusta altre 2
volte,ma senza successo.
Lord si voltò verso la donna e allungò le braccia in avanti"Esaudito!
Esaudito!
Esaudito!"
Diana volò contro una parete.
"ESAUDITO!"disse Lord"ESAUDITO!"
Lui le diede le spalle"POVERA DIANA...PERCHÉ VUOI FARE L'EROE?
POTEVI TENERTI IL TUO PILOTA!
E I TUOI POTERI!"
Lord mandò le braccia verso l'alto"SE SOLO TI FOSSI UNITA A ME!
CI VUOI RIPENSARE?"
Diana si mise seduta a terra.
"LA TUA AMICA BARBARA È STATA MOLTO PIÙ SAGGIA!"disse Lord ridendo a squarcia
gola"MA IO SONO UN UOMO MOLTO CELEMEEEENTEEEE!
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!
LO RIVUOI INDIETRO?
DI LA PAROLINA CHE A PAPINO PIACE TANTO!
PUOI AVERE QUALUNQUE COSA!
NON DEVI FARE ALTRO CHE VOLERLA!"
"Non c'è mai stato niente che io volessi di più..."disse lei con tono triste,mentre una lacrima le
scendeva dall'occhio sinistro"Ma se n'è andato...per ben 2 volte.
La realtà è questa.
E se è vero che tutto ha un prezzo...questo prezzo non lo voglio pagare.
Non sono disposta.
Questo mondo era un luogo con tanti problemi così com'era...e non si può avere tutto.
Si può avere la verità.
È la verità è abbastanza.
Quindi guarda questo mondo e guarda quanto gli costano i tuoi desideri.
Tu hai il dovere di diventare l'eroe.
Solamente tu ci puoi salvare.
Rinuncia al tuo desiderio se vuoi salvare questo mondo."
"PERCHÉ DOVREI?"disse Lord"QUANDO FINALMENTE È IL MIO TURNO!
IL MONDO APPARTIENE A ME!
NON PUOI FERMARMI!
NE TU,NE NESSUN ALTRO!"
"Non stavo parlando con te."disse Diana.
Lord guardò la sua caviglia sinistra e vide che la frusta ci si era legata intorno,così si chinò e tentò
di togliersela.
La luce del raggio divenne gialla.
"Stavo parlando con ognuno di loro."disse Diana.
La luce gialla uscì da tutti gli schermi della terra.
"Perché non sei l'unico che ha sofferto."disse Diana"Che vuole di più.
Che rivuole i suoi cari.
Che vuole smettere di essere terrorizzato."
Barbara si mise in ginocchio,sentendo la voce di Diana che rimbombava nella zona,e si mise le
mani sulle orecchie.
"BASTA!"disse Lord"INTERROMPETE!
BASTA!"
"O spaventato."disse Diana"O indifeso."
Lord si mise le mani sulla fronte.
"Perché non sei tu l'unico ad immaginare un mondo in cui sia tutto diverso."disse
Diana"Migliore,finalmente.
Un mondo in cui veniamo amati e visti e apprezzati...finalmente."
Lord ebbe delle rapide visioni in cui vide se stesso da bambino,accucciato in camera,mentre il padre
picchiava la madre in corridoio,poi ricordò il genitore che lo rimproverava,dopo di che vide 1 dei
momenti in cui veniva preso in giro dai compagni alle medie,poi ricordò quando era da solo davanti
alla scuola superiore e alla fine vide se stesso nel momento in cui gli era stato affidato un ufficio in
un sottoscala.
"Ma quanto ti sta costando?"disse Diana"Ora vedi la verità?"
Lord si mise le mani sulla fronte.
Alister corse via non appena le porte vennero sfondate da una folla inferocita.
In varie città del mondo iniziarono ad esserci delle sommosse e degli scontri.
"PAPI!"disse il figlio di Lord che corse in strada,trovando veicoli abbandonati ovunque.
I missili nucleari russi furono lanciati.
"OH!..."disse Lord"ALISTER!"
Il bambino camminò ai lati di un'autostrada deserta e si diresse verso una zona piena di macchine
ferme.
"Segnalazione di emergenza."disse una voce che venne udita nell'area"4 minuti per trovare
riparo."
"MIO FIGLIO!"urlò Lord"NOOO!"
"PAPI!"disse il bambino mentre in cielo si vedevano dei missili nucleari che andavano verso
l'alto"PAPI!
AIUTO!"
"MIO FIGLIO!"disse Lord"RIESCO A VEDERE MIO FIGLIO!
DEVO SALVARE MIO FIGLIO!"
"Allora salvalo."disse Diana.
"Alister!"disse Lord"Il mio Alister!
RINUNCIO AL MIO DESIDERIO!"
Lord corse via.
"Rinuncio al mio desiderio."disse il presidente che era seduto alla scrivania della Casa Bianca e non
aveva la giacca addosso.
I missili nucleari divennero polvere.
"È di ora la notizia che un cessate il fuoco tra Unione Sovietica e gli Stati Uniti ha evitato una crisi
nucleare globale."disse un uomo con capelli grigi,giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni
neri e scarpe nere che stava parlando alla tv.
Il muro sorto in Egitto crollò e l'acqua di un fiume entrò nel solco che aveva lasciato.
Tutte le persone nel mondo iniziarono a dire che rinunciavano al proprio desiderio.
Barbara era seduta a terra,poggiata ad una parete rocciosa che era alla sua sinistra,e guardò verso
l'orizzonte,vedendo un'apertura tra le nuvole che mostrava il Sole che tramontava.
Un elicottero fece scendere Lord in un prato che era pieno di cartacce,mobili,cartelloni e ruote
abbandonate.
"ALISTEEER!"disse Lord correndo"ALISTER!
ALISTEEEER!"
"PAPI!"disse il figlio che uscì dalla boscaglia circostante e gli corse contro"PAPI!"
"ALISTER!"urlò Lord correndo e abbracciandolo"Quanto mi dispiace,piccolo..."
"Sono contento del mio desiderio."disse Alister"Ti ha fatto tornare."
"Oh...non sono tornato per questo."disse Lord"Ti ho mentito.
Non sono affatto un grande...sono anzi un perdente pieno di problemi.
E ho fatto degli errori tremendi.
Ma tu..."
Lord gli accarezzò il volto"Tu non devi esprimere un desiderio per avermi vicino.
Sono qui perché sei mio figlio.
E ora...ora desidero e prego che un giorno riuscirai a perdonarmi..."
Lord pianse"...e amarmi...perché non c'è da essere fieri di me,Alister."
"Non c'è bisogno che mi rendi fiero,io già ti amo padre."disse Alister"Sei il mio papà."
Poco tempo dopo.
Inghilterra.
In una strada c'era un mercato pieno di gente e,tra una fila di palazzi e l'altra,c'erano dei fili
orizzontali con sopra delle grosse raffigurazioni di frutti di vario tipo.
Una donna con lunghi capelli neri,lisci,avente la parte frontale di quest'ultimi tirata
all'indietro,camminò tra la folla.
Indossava un lungo abito blu,molto largo,che arrivava a metà ginocchia,aveva i pantaloni neri e le
scarpe nere.
Poco distante da lei c'era una donna con lunghi capelli castani,con la riga in mezzo,che indossava
un lungo abito rosa,scollato,che arrivava fino a metà gambe,e aveva delle scarpe chiare.
La signora spinse un passeggino,con dentro un neonato,quando 1 dei fili si staccò e cadde poco
dietro la donna.
"Attenzione!"disse un uomo.
Un palo cadde verso il passeggino,mentre la donna stava prendendo il neonato,ma quella con i
capelli neri afferrò l'oggetto con la mano destra,poi 2 uomini la aiutarono.
"Oh mio Dio..."disse la donna con la carrozzina,mentre quella con i capelli neri riprendeva a
camminare.
"Aspe..."disse la signora con i capelli rossi che si rivolse ad un'anziana"Mamma,me la tieni un
attimo?"
"Certo."disse l'anziana.
"Aspetti!"disse la donna che le andò dietro"Mi scusi?
Aspetti."
L'altra si fermò.
"Volevo ringraziarla,signora."disse quella con i capelli rossi porgendo la mano destra.
"Asteria."disse la donna stringendole la mano.
"Asteria?"disse quella con i capelli rossi"Wow...è un bellissimo nome."
"Viene dalla mia cultura."disse la donna sorridendo.
"Non so come ringraziarla,ha salvato mia figlia."disse la donna con i capelli rossi"Ma come ha
fatto?"
"Oh,si tratta di un semplice spostamento di peso."disse Asteria"Ci vuole pratica...ma mi alleno a
farlo da molto tempo.
Arrivederci."
"Arrivederci."disse l'altra che la vide allontanarsi.
Poco tempo dopo a Washington stava nevicando.
Diana camminò in una zona dove c'erano molte bancarelle,alcune giostre e vari alberi di natale
addobbati.
Lei aveva una sciarpa grigia sulla gola,indossava un cappotto nero,lungo,abbottonato,aveva dei
pantaloni neri,scarpe nere e una borsetta rossa.
Un bambino per sbaglio le tirò una palla di neve sulla schiena e lei si girò verso di lui.
"Scusi!"disse il bambino.
"Non fa niente."disse Diana"Non fa niente."
"È bellissimo."disse l'uomo che aveva ospitato l'anima di Steve,fermandosi alla sua destra.
L'uomo aveva una sciarpa bianca,con linee nere,indossava un lungo cappotto grigio,camicia
bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
"Oh,mi scusi."disse l'uomo notandola"A volte parlo da solo."
"Non fa niente."disse Diana sorridendo.
"È solo che è così...pieno di cose."disse lui.
"Già."disse Diana guardandosi intorno"Non sa quanto la capisco."
"E ancora più incredibile è il fatto che,nonostante ciò che è avvenuto poco tempo fa...tutto questo ci
sia ancora."disse lui"Secondo lei cosa stava succedendo?"
"Non saprei dire...purtroppo hanno tutti perso la memoria di quello che è successo."disse Diana.
"Già...io mi sono ritrovato che camminavo per la strada in mezzo ad un disordine totale,con un
vuoto di memoria di diversi giorni."disse lui.
"Si,anche a me è successo."disse Diana"Comunque...è carino com'è vestito."
"Grazie."disse lui guardandosi"Sa,i miei amici...mi prendono un po' in giro,ma...sto bene,vero?"
"Sta benissimo."disse Diana.
"Mi ha illuminato la giornata."disse l'uomo"Buone feste allora."
"Buone feste."disse Diana.
"Ci vediamo."disse lui che andò via.
Diana si guardò intorno e vide i bambini che giocavano,poi guardò in alto e sorrise"Così pieno di
cose.
Così tanto pieno di cose."
Poco dopo Diana indossava di nuovo la corazza rossa e volava tra le nuvole,tenendo le braccia
spalancate,poi sentì il suono di una sirena,mandò il braccio destro in avanti,tenendo il pugno
chiuso,e volò verso il basso.
