IL SIGNORE DEL MALE
TERRA 33
1987
Una notte in cielo c'era la Luna piena.
Un monaco calvo era in una stanza semplice disteso sul letto.
C'erano alcuni mobili ed un crocifisso.
L'uomo,ormai anziano,chiuse gli occhi ,lasciando sulla sua pancia un piccolo forziere.
Un giorno degli studenti stavano entrando dentro un'università che aveva anche un grande giardino.
Un professore con i capelli chiari,con la riga sulla parte sinistra della testa,baffi,maglietta rossa,pantaloni chiari e scarpe chiare camminava in una delle strade in mezzo al giardino e aveva una borsa marrone in spalla.
Si fermò e guardo una donna con i capelli rossi,con un giacchetto di jeans che parlava con una donna con i capelli biondi.
Poco dopo le due se ne andarono e lo fece anche lui.
Una suora entrò nella stanza del monaco e rimase sulla porta.
Poco dopo il cadavere era stato portato via e c'era un prete calvo,con barba e baffi corti insieme alla suora.
"Ho trovato padre Carter questa mattina."disse la suora "È stato portato all'ospedale,ma non ha mai ripreso conoscenza."
"Perché era qui?"disse il prete.
"Era venuto per un appuntamento con sua eminenza."disse la suora.
Il prete si voltò e vide il piccolo forziere sul tavolo,poi si mise in una stanza e a leggere un diario nella stessa stanza "Sta tornando in vita.
Colui che dormiva si sta vegliando."
Un professore orientale,vestito in giacca e cravatta,camminava verso l'università ed era già nella strada del giardino.
Aveva capelli neri lunghi,tirati all'indietro,barba, e una valigia marrone.
Sali delle scale che portavano all'entrata,poi però posò la borsa,si guardò la mano e poi guardò il cielo.
Nel giardino accanto c'era un intera colonia di formiche rosse che era fuori dalla terra.
L'uomo asiatico vide che il Sole sembrava molto meno luminoso del solito,poi prese la valigia,guardò ancora il cielo e poi entro nella stanza.
Il prete calvo camminava in un giardino con due cardinali e ci parlava,poi mostrò ai due la chiave dentro il forziere.
Il professore asiatico era alla lavagna in una delle aule e ai posto c'erano pochi studenti e altri professori come quello con i baffi e quella con i capelli rossi.
C'era anche l'insegnante con i capelli biondi e uno studente orientale.
"Parliamo di ciò che crediamo e di quali insegnamenti possiamo trarne."disse quello asiatico"Noi crediamo che la materia sia solida e il tempo sia costante.
La materia ha una sostanza,il tempo una direzione.
Ce materia nella carne del viso e nella terra.
Il vento è invisibile,ma è una realtà.
Il fumo,il fuoco,l'acqua,la luce sono anch'essi materia e così la pietra o il ferro sono tangibili...cos'è il tempo se non una saetta che corre nel vostro orologio?
Un secondo è un secondo per tutti.
La causa precede l'effetto,la frutta marcisce,l'acqua scorre a valle,noi nasciamo,cresciamo e moriamo.
Il contrario non accade mai.
Ma nulla di tutto ciò è vero!
Lasciate credere agli altri che questa sia l'unica realtà perché la nostra logica crolla al livello subatomico tra fantasmi ed ombre.
In una zona di periferia della città c'era una chiesa a più piani con le mura di mattoni con la parte davanti simile ad un tempio greco e una croce sopra.
Accanto vi era un piccolo hotel grigio con delle impalcature rosse.
Il prete calvo era davanti all'edificio,poi entrò,portando con se,poi camminò in un corridoio con parte della parete di legno,prese la chiave,aprì una porta di metallo con una croce sopra e scese
A sera inoltrata il professore biondo uscì dall'università,quando il cielo era ormai nero e le cicale cantavano.
Indossava una giacca marrone,poi vide la ragazza con i capelli rossi che entrava dentro un negozio di libri,poi si appoggiò,guardò la Luna,poi vide la ragazza uscire con un altro.
Il prete scriveva ad una macchina nel suo studio "Ho scoperto uno strano fenomeno al quale potrebbe essere molto interessato.
Dobbiamo incontrarci al più presto."
L'asiatico parlava a dei ragazzi nell'aula il giorno dopo "A coloro che insistono con la teoria che i buoni saranno premiati e i cattivi puniti...agli scienziati del 1930,che elaborarono ,con loro orrore,una teoria che dice che non tutto va dimostrato,noi abbiamo cercato di mettere ordine nell'Universo..."
L'insegnante con i baffi guardò la donna con i capelli rossi.
"...ma abbiamo scoperto una cosa molto sorprendente:anche se esiste un ordine nell'Universo...non è affatto quello che noi avevamo in mente."disse Bairak
"Professor Bairak,nella relatività la geometria si suddivide in scala cosmica e in fisica quantistica,e la logica viene suddivisa anch'essa."disse quella con i capelli rossi.
In quel momento l'insegnate con i baffi vide una macchina nera da cui scese una suora che vide gli insegnanti che uscivano e andò a raggiungere l'orientale.
Quello con i baffi e il giovane asiatico erano gli ultimi e rimasero a guardare.
"Di che si tratta?"disse l'orientale.
"Non lo so."disse quello con i baffi "Forse per quei dibattiti…"
"Ah,con il prete inglese."disse l'orientale "Forse hanno intenzione di rifarlo."
I due andarono via,mentre l'uomo parlava con la suora.
Il professore orientale andò in una chiesa e vide tre suore in lontananza,poi vide il prete calvo e gli strinse la mano.
I due iniziarono a camminare nelle stanze e a parlare.
"È morto prima di recarsi all'appuntamento con il cardinale,ma ha lasciato un diario."disse il prete con un diario in mano e poi lo diede all'uomo"Lei deve aiutarci.
La prego."
Il professore con i baffi era a casa sue e metteva delle carte sul tavolo.
Alla tv mostravano l'immagine di una stella che esplodeva e lui alzò il volume.
"La scoperta di questa supernova ha un grande significato per la scienza."disse l'uomo "Le particelle raccolte la fanno appartenere ai tempi precambriani prima che l'uomo esistesse sulla Terra.
La luce derivata dall'esplosione viaggia nello spazio ad una velocità di 186000 miglia al secondo ed ora sta raggiungendo noi attraverso l'universo."
Dietro la tv c'erano molti insetti che erano ammassati.
Il giorno dopo era nuvoloso e il prete arrivò con lo scienziato e i due entrarono nella chiesa,arrivarono ad un ingresso con delle scale,poi presero il lungo corridoio.
"Era il prete guardiano."disse il prete "Ha quanto pare ha vissuto qui per quasi 30 anni.
Una volta alla settimana si avventurava fuori per il cibo e tutti i giorni apriva questa porta."
Il prete tirò fuori la chiave.
Il prete aprì la porta,il prete accese una torcia e i due scesero delle scale e arrivarono ad un sotterraneo illuminato da candele "Costruito nel 1500,in accordo con il governo spagnolo."
"Chi era al corrente di questo?"disse il professore.
"Solo i preti di questa setta dimenticata."disse il prete "La confraternita del sonno.
Esisteva un voto di silenzio,la sue esistenza era tenuta nascosta anche alla santa sede."
"Il vaticano non lo sapeva?"disse quello il professore.
"Il prete guardiano manteneva il segreto e prima di morire lo trasmetteva ad un altro."disse il prete"La setta aveva un enorme potere ed autorità."
I due camminarono in un corridoio un po' stretto con delle linee color ruggine sulle pareti,poi giravano a destra.
"Non si mettevano mai in discussione le sue decisioni."disse il prete.
I due arrivarono ad una grande stanza sotterranea dove c'erano delle panchine,la parete era piena di croci,c'erano delle colonne con croci,candele,una zona centrale con un tappeto rosso e candele tutto intorno che andava verso un contenitore cilindrico trasparente,con dentro del liquido verde fosforescente,con la parte superiore e inferiore di roccia con delle linee rocciose orizzontali che scendevano sul contenitore.
I due si avvicinarono al contenitore e videro il liquido era in costante movimento circolare,poi il prete illuminò un testo enorme che era tenuto su un piccolo altare.
"Latino."disse il professore.
"Parte è in latino."disse il prete "Parte in copto.
Numeri.
Non è facile da decifrare.
Il testo originale è stato alterato nel corso dei secoli."
"Alterato?"disse il professore mettendosi gli occhiali.
"Riscritto."disse il prete "Una scrittura sulla scrittura...alcune volte..due o tre volte... e cancellato male.
Sotto si riesce ancora a vedere la vecchia scrittura."
"Che cos'è?"disse quello orientale.
"Un segreto che non resterà tale ancora a lungo."disse il prete "Sente?"
"Si."disse il professore "Qualcosa."
"Prima non c'era."disse il prete "È incominciato un mese fa."
"Che cosa è cominciato?"disse l'uomo "Un cambiamento nella Terra e ne cielo.
Il suo potere."
"Non capisco."disse il ragazzo orientale che camminava nel giardino "Non ha alcun senso?"
"Che cosa?"disse la ragazza con i capelli rossi.
"Tutta la faccenda non ha alcun senso."disse il ragazzo.
"È contro ogni senso comune."disse lei "È questo che Einstein non riusciva ad accettare."
"Non posso accettarlo neanche io."disse l'orientale "Sai niente della spontanea combustione umana?"
La ragazza rise "Conosci la teoria del gatto di Schrödinger?"
"La conosco,la conosco."disse lui.
"È qual'è il punto?"disse la donna "È che fino a che il gatto nella scatola non è osservato da qualcuno non si trova in uno stato definitivo ,vivo o morto.
È in uno stato ondeggiante di posizione,è vivo e morto nello stesso tempo."
"Eh?"disse il ragazzo.
"Ok,soltanto quando noi apriamo la scatola e osserviamo il gatto lui si materializza nella realtà,o è vivo o e morto."disse lei.
"Ma non ha senso."disse lui.
"È proprio questo il nocciolo della faccenda."disse lei "Non ha alcun senso comune.
Il nostro senso comune si classifica al livello subatomico."
"Ma perché studio questa roba?"disse lui.
"Lavoro garantito,fondi di ricerca..."disse lei.
"Milionario a 40 anni."disse lui "Ora ricordo!"
La ragazza rise.
I due camminarono in un corridoio poi girarono a sinistra verso la classe e trovarono quella bionda,quello con i baffi ed un altro con i capelli lunghi.
"Grosse novità."disse quello con i baffi.
"La lezione è stata annullata?"disse l'orientale.
"I seguenti studenti si rechino dal professor Bairak."disse quella con i capelli rossi.
"Io ci sto."disse l'orientale.
"Anch'io."disse lei.
"Ci siamo tutti."disse quello con i baffi mettendosi la borsa in spalla "E pare che Bairak vuole che annulliamo i programmi per il fine settimana."
"Cosa?"disse orientale "Capisco che io non ho ancora concluso il corso,ma noi già lavoriamo,non ci può trattare come studentelli."
"Questo non è tutto."disse la bionda "Pare che verranno con noi anche un paio di biochimici.
E qualcuno che conosca il latino."
"Vengono con noi?"disse quella con i capelli rossi.
"Devo fare qualcosa,non è possibile."disse l'orientale andando via "Mi ero già organizzato il fine settimana!"
"Alle 4,Wolter."disse la bionda "Nell'ufficio di Bairak."
La bionda e quello con i capelli lunghi e chiari andarono via e rimasero quello con i baffi e quella con i capelli rossi.
"Allora i tuoi programmi?"disse lui.
"Avevo deciso di studiare."disse lui.
"Anche io."disse lui "Io sono Bian Mack,meglio presentarci,visto che passeremo insieme il fine settimana."
I due si strinsero la mano "Io sono Katrine Danfort."
"Lo so."disse lui.
I due uscirono dall'edificio insieme.
"Allora da che scuola vieni?"disse Katerine.
"Fisica teorica."disse Biam "Sono venuto qui per studiare con Bairack.
Tu?
Fai fisica applicata,vero?"
"Si."disse Katerine.
"Allora perché segui il corso di teoria di Bairak?"disse lui.
"Per capire il significato della matematica."disse lei.
"Bairak è spietato."disse Biam "Lui vuole filosofi,non scienziati."
"Ho letto i suoi libri,è un uomo molto intelligente."disse Katerine.
I due si sedettero su una panchina.
"Quando credo di esserci arrivata,di averlo visualizzato...tutto se ne va,si dissolve e ricomincio a vedere la vecchia classica realtà."disse Katerine "Voglio comprenderne il meccanismo.
Come dire...chiuderlo in una scatola,ma ogni volta che ci provo scivola via."
"Però ci sono cose che non cambiano con la fisica quantistica."disse Biam.
"Cosa?"disse lei.
"Beh,per esempio tutti i miei colleghi fisici si chiedono perché non capita mai che una bella ragazza come te venga ad abitare nel nostro edificio."disse Biam.
"Questo non è vero e comunque è estremamente maschilista."disse Katerine.
"Si, sono un maschilista e ne vado orgoglioso."disse Biam ""Ehi...stavo scherzando.
E poi lo dicono loro.
Che ti succede?
Si parla di numeri diventa romantica,si parla di umanità e prendi e ti rinchiudi?"
"Una battuta fuori luogo,tutto qui."disse Katerine "Non è colpa tua.
Mi spiace.
Ci vediamo."
"Ehi aspetta...non era questo il tipo di conversazione che avevo in mente."disse Biam "Possiamo ricominciare?"
"Ok."disse lei.
"Ok."disse lui "Speravo che avessi avuto bisogno di una mano per i tuoi studi e forse avremmo potuto parlarne durante la cena o dove credi."
"Beh penso che ci si possa mettere d'accordo."disse lei "Ci sono altre cose per le quali avrò bisogno di aiuto... durante la cena."
Tutti erano nello studio di Bairak che era in piedi mentre loro erano seduti su poltrone rosse.
"Ho offerto spontaneamente il nostro auto all'arcidiocesi."disse Bairak "Ognuno di voi è più che preparato anche se ancora non ha una laurea che lo attesti.
La vostra partecipazione a questa indagine migliorerà di molto la vostra media in ogni materia.
Ci organizzeremo per mangiare la e porteremo delle brande per dormire.
Altre facoltà si uniranno a noi."
"Mi scusi,signore."disse Biam "C'è qualche motivo per cui non ci dice che cosa dovremmo fare."
"A suo tempo."disse Bairak.
Davanti alla chiesa arrivò il professore che posò la valigia davanti al cancello,poi entrò e posò le valige all'ingresso,poi le posò ancora e vide una signora che aveva un carrello e che si piegava facendo inchini più volte,poi salutava il cielo di nuovo.
Aveva delle formiche sul viso.
La sera seguente Bairak era dentro uno studio con il prete,seduto su una poltrona davanti ad una scrivania.
"È il vostro scetticismo che gli da potere!"disse il prete "La vostra vostra cocciuta fede nel senso comune che consente il suo inganno.
Lui vive nelle sue parti più piccole."
Il prete si alzò "Gli atomi più piccoli.
Invisibili.
Lui vive in tutto questo."
Il prete si sedette davanti alla scrivania "È la somma delle sue parti.
Voi dovete tradurre il suo libro.
Dovete provarlo scientificamente.
Convincere il mono esterno."
Bairak bevve "Il mondo esterno non ne vuole sapere di queste stronzate.
Continui a tenerlo chiuso.
Ci siete già riusciti per 2000 anni."
"Non c'è prigione che possa più trattenerlo."disse il prete.
Katerine uscì dall'università di notte e trovò Biam sotto un albero.
"Ciao."disse Katerine.
"Ciao."disse lui"Fa freddo qui fuori.
Credevo che fossimo in California."
"Sei stato a lezione stasera?"disse lei.
"In biblioteca."disse lui "Speravo di poter bere una tazza di caffè con te."
"Sta diventando un'abitudine."disse lei "Va bene."
"Andiamo."disse lui.
Il giorno dopo i due si svegliarono a letto,poi lui si alzò lentamente ed uscì di casa all'alba.
Guardò le villette intorno a lui e poi guardò il sole che sembrava più chiaro e la Luna era sopra di esso,poi portò una tazza di caffè alla donna "Buon giorno."
Lei prese il il bicchiere "Grazie.
Non abbiamo dormito molto."
"E chi ha bisogni di dormire?"disse Biam.
"Noi,oggi è venerdì."disse Katerine.
"Posso dirti una cosa?"disse Biam.
"Ah,ti prego,no."disse lei.
"Dimmela la prossima volta,se ce ne sarà una, o la volta dopo o magari tra due anni."disse Katerine.
"Chi era lui?"disse Biam "Quello che ti ha fatto avere una così alta opinione degli uomini?"
"Non cercare di arrivare da solo a delle conclusioni."disse Katerine.
"Come facevi a sapere quello che stavo per dirti?"disse Biam.
"Perché lo immagino."disse lei "Ma non lo voglio sapere."
I due si baciarono.
In un vicolo c'erano file di barboni che iniziarono a camminare guardando il cielo,poi guardarono la chiesa dalla parte opposta della strada e poi arrivarono gli studenti con un furgone bianco.
Scese Katerine con due borse,poi la bionda con tre,una donna orientale con una valigia e una quarta donna con gli occhiali e i capelli castani corti e ricci.
Katerine vide i barboni dall'altra parte della strada che li fissavano.
Sul retro c'era un camion da cui venivano scaricate molte valige e sul posto c'era Biam che scendeva da un mezzo,Bairak,un uomo di colore,uno biondo e quello calvo.
Quella bionda e Katerine arrivarono in una stanza con delle brandine.
"Oh,mamma mia,che roba."disse quella bionda.
"Che razza di posto."disse l'orientale "Fa venire la pelle d'oca."
"Era stato abbandonato."disse Katerine.
"Ah,come hai fatto a capirlo?"disse quella con gli occhiali.
"Mi hanno detto che era una bellissima chiesa?"disse Katerine.
"Quando?"disse quella con gli occhiali.
"Negli anni 50."disse Katerine "I miei genitori venivano qui.
E poi per qualche motivo è stata chiusa."
"A lavoro."disse la bionda.
Un uomo in giacca e cravatta salì le scale e arrivò al secondo piano stringendo la mano a Biam.
"Salve io sono Lias,sto cercando Bairak."disse l'uomo.
"Ciao,sono Biam,credo sia...eccolo."disse Biam indicando la zona del laboratorio dove c'era una grande quantità di macchine.
"Ah,grazie."disse l'uomo che andò nella stanza "Professor Bairak?"
"Si?"disse lui.
"Salve,sono Paul Liai."disse lui.
"Oh..."disse Bairak stringendogli la mano "Sono contento che sia potuto venire."
"Bene,tutto ciò che so di quello che sta succedendo qui è ciò che uno dei suoi studenti mi ha detto al telefono."
"Ah,si,ci stiamo organizzando."disse Bairak che si allontanò"Se ha del materiale si trovi un posto da quella parte,questo diventerà il laboratorio centrale."
"Bene,ma cosa facciamo esattamente...qui?"disse l'uomo.
Un uomo con gli occhiali,in giacca e cravatta,insieme a quello con i capelli lunghi biondi entrarono in una stanza e quello con i capelli lunghi posò una scatola su una scrivania che ne era piena.
"Sei l'unico che abbia abbastanza cervello da andarsene stanotte."disse quello con i capelli lunghi.
"Beh,devo sostituire Liai,perderò alcuni punti supplementari."disse quello con gli occhiali che entrò in un laboratorio "Wow."
"Ah,ciao Frank."disse quella con gli occhiali "Ciao."
"Ciao."disse Frank.
"Franky,chi è?"disse quello con gli occhiali.
"Susan Cable."disse Frank "Radiologa.
Sposata."
"Ah...quanto sposata?"disse quello con gli occhiali.
"Molto."disse Lias che entrò nella stanza "Io lavorerò di sopra."
"Bene...che cosa pensa che dovrà esaminare?"disse quello con gli occhiali.
"Non lo so."disse Lias.
"Composti,strutture di base..."disse quello con gli occhiali.
"Quando lo saprò te lo dirò."disse Lias che uscì.
"Magnifico."disse quello con gli occhiali.
"La scienza avanza."disse Frank.
"Già."disse l'altro.
Katerine metteva delle prese ai computer e quella bionda si affacciò alla porta.
"Hai bisogno di aiuto?"disse quella con i capelli biondi.
"No,grazie."disse Katerine.
"Come minimo voglio un 30 più lode al prossimo esame."disse quella con i capelli biondi che andò via.
Il ragazzo orientale andò verso le scale e posò una sacca,poi andò vicino ad una finestra dove era anche Biam.
"Mi sembra un incubo."disse lui "Stasera avevo un appuntamento con una strepitosa,giovane avvocatessa."
"Dove pensavi di portarla?"disse Biam.
"Per favore,non è divertente."disse il ragazzo che guardò dalla finestra anche lui e vide tre barboni fissi all'entrata e uno più lontano.
"Cosa stanno facendo?"disse l'orientale.
"Ci stanno guardando."disse un ragazzo dai capelli neri "Hanno incominciato a venire quando sono arrivato alle 9 di questa mattina."
"Io sono Carter,microbiologo."disse l'uomo di colore che strinse la mano a quello di colore.
"Biam Marsh."disse lui.
"Walter."disse quello con i capelli biondi che strinse la mano a Biam "Allora,qualcuno sa di che cosa si tratta?"
"Neanche un'idea."disse Biam.
"Nessuno ne sa niente."disse l'orientale.
La donna orientale era nel suo studio alla scrivania davanti ad un computer a accanto a lei vi era l'enorme libro che venne aperto alla prima pagina.
"Mi sto specializzando in teologia e interpretazione di scritture antiche."disse lei a Bairak "Questo non dovrebbe essere troppo difficile.
Tranne che per i numeri..."
Lei iniziò a scrivere e il computer mise la traduzione "Io,Gesù,ho mandato il mio angelo per testimoniarvi questa cosa che sarà scatenata."
I barboni erano a fissare la chiesa e in quel momento scese il prete da un veicolo nero,la macchina andò via,poi lui vide cinque barboni fissi sulla strada.
Il prete guardò il cielo e notò che ,oltre alle nuvole, il Sole sembrava diverso,poi si voltò e si trovò una delle donne davanti "È così bello quello che sta facendo padre.
Aprire di nuovo la chiesa."
Lei gli prese la mano e ci strusciò sopra la guancia,poi lui vide che aveva un bicchiere pieno di vermi.
Il prete entrò dentro la chiesa e si guardò la mano,poi Bairak andò da lui.
"Tutto a posto?"disse Bairak e il prete annuì "Noi siamo pronti."
I due aprirono la porta della cantina e oltre al prete e Bairak c'erano anche Biam,quello orientale,quello con i capelli lunghi marroni e un ragazzo moro.
Furono piazzate delle luci su delle aste che illuminarono il cilindro e tutti scesero a guardarlo.
"Sta acquistando forza."disse il prete "Ora lo sento.
Qui intorno a noi."
La donna orientale scriveva al computer "Mistero,la grande babilonia,la madre delle prostitute e le infamie della Terra."
Katerine era al computer e scriveva delle strane equazioni poi vide che c'erano dei vermi che strisciavano sul vetro della finestra.
Quello con gli occhiali era con delle cuffie e arrivò quello di colore molto scosso.
"Cosa sta succedendo?"disse Walter sulla porta,mentre quello di colore si sedeva.
"Qualcosa giù di sotto."disse quello di Carter.
"Ah si?"disse quello con gli occhiali "Cosa?"
"Ah,mi dispiace dirvelo ragazzi ma queste qui sono tutte stronzate."disse Walter che andò via.
Il liquido continuava a girare ed erano state messe delle macchine intorno.
L'orientale continuava a fissarlo,poi la bionda andò a mettergli la mano sulla spalla.
"C'è una ragione per la quale nessuno ha ancora aperto quest'affare,vero?"disse la ragazza.
"Dammi un attimo la tua penna."disse Biam che era in ginocchio davanti ad uno schermo.
"Ma non ci sarà qualcosa di tossico?"disse l'orientale.
"Potrebbe."disse Biam che scrisse.
"Ma comunque io ancora non riesco a capire,perché non ne prendiamo direttamente dei campioni?"disse lei "Cos'è tutto questo mistero?"
Biam si alzò e scrisse su una tastiera su dei computer e apparvero delle equazioni sul computer.
"Katerine sta immettendo queste equazioni."disse Biam "Sono derivate dal latino."
"Equazioni differenziali?"disse lei.
"Prese da un libro scritto in latino 2000 anni fa."disse Biam.
"Non abbiamo inventato noi le equazioni differenziali?"disse l'orientale.
"Esatto."disse lui.
La donna indietreggiò e sbatté contro un oggetto.
Katerine tornò con quello con i capelli marroni lunghi e videro che ora tutto il vetro era coperto di vermi.
La donna orientale scrisse al computer "Ed il principe delle tenebre fu rinchiuso,quella vecchia vita chiamato il diavolo e satana che ingannò tutto il mondo."
Bairak fece alcuni passi verso la porta.
"Professor Bairak."disse quella con gli occhiali mostrando delle foto "Non credo che ci sia molto di cui preoccuparsi.
Il coperchio non si aprirà.
Guardi.
È incredibilmente complesso.
Vede qui c'è uno strano meccanismo.
Sembra si possa aprire solo dall'interno."
La notte era ormai scesa ed era pieno di barboni all'entrata e tutti guardavano il cielo.
Liam era in cucina e preparava da mangiare,mentre il ragazzo orientale era al tavolo,poi si alzò e spense la tv.
"Io riprendo."disse lui.
"Guarda li."disse la ragazza con i capelli biondi che indicò i barboni e lui li vide"Senti,un mio amico all'università ha fatto uno studio sugli schizofrenici cronici.
Dovrebbero avere delle reazioni stereotipe che si ripetono circa ogni 20 minuti,sai come se avessero nel cervello un disco che si è incantato e ripete sempre la stessa frase...beh è tutto il giorno che li sto guardando e non sembrano fare alcun movimento di alcun genere,stanno li,fermi,completamente immobili."
"E dove vuoi che vadano con quelle brutte facce che si ritrovano?"disse il ragazzo.
"Oh..."disse lei guardandosi il bicipite destro e vide che c'era un livido.
"Che hai fatto?"disse lui.
"Oggi pomeriggio ho sbattuto contro qualcosa,sta iniziando a farmi male."disse lei.
"Forse sei un po' nervosa."disse l'orientale.
"È una botta Walter,non ti vengono i lividi perché sei nervoso."disse lei
"Quando avevo i brufoli dissero che era la paura di diventare omosessuale."disse Walter e lei rise.
Quello con gli occhiali prese la giacca e incontrò Liar "Allora ci rivediamo lunedì mattina."
"Hai niente per me?"disse Liar.
"No,penso di noi."disse lui "Ah,per quanto riguarda l'acidità,basandomi sui campioni di corrosione..."
"Ho visto i dati che mi hai fornito."disse Liar.
"Si..."disse quello con gli occhiali.
"Beh non può essere così alto."disse Liar.
"Beh,lo so,ma lei mi ha chiesto di avanzare un'ipotesi."disse lui.
"Va bene,vattene."disse Liar.
"Buonanotte,signore."disse lui.
"Ehi."disse Liar e l'altro si fermò "Cos'è questa storia del signore?"
"Ok,buona notte signor dottore."disse l'altro che andò.
"Meglio."disse Liar.
Il ragazzo uscì e vide che in fondo a delle scale c'era un crocifisso con attaccato sopra un piccione morto.
"Mio Dio."disse lui,poi sentì dei rumori e uno dei barboni prese metà di una bicicletta avvicinandosi,lui provò a risalire le scale ,ma vide che in cima c'erano altri barboni che avanzavano verso di lui che indietreggiò,poi l'altro lo trafisse con il pezzo di bicicletta.
Lui cadde a terra e restò impalato,poi loro iniziarono a diventare immobili.
Bairak salì delle scale con dei fogli e trovò Biam che gli andò in contro dalla sala laboratorio.
"Senta,le posso parlare un attimo?"disse Biam e i due si misero nel corridoio.
"Si?"disse Bairak.
"Qui nessuno dice niente,ma io voglio qualche chiarimento."disse Biam "Stiamo ancora facendo la prima serie di esami e nessuno si è mai fermato da quando siamo arrivati."
"Concludi."disse Bairak.
"Mai...non ho mai visto niente di simile a quello che sta accadendo di la."disse Biam.
"Sta calmo,torna a lavoro."disse Bairak.
"Una forma di vita sta crescendo dal liquido prebiotico,non si sta disgregando disordinatamente,è perfettamente organizzata."disse Biam "Sta diventando qualcosa.
Cosa?
Voglio dire...un animale,una malattia,cosa?"
"Per tutti noi è sempre duro venire a conoscenza di qualcosa che non vorremmo mai sapere."disse Bairak dandogli un foglio.
"Ho visto cadere dal cielo una stella in un pozzo senza fondo e lui è schizzato fuori come l'acqua..."disse Biam che restò sconvolto "Ma è pazzesco."
La ragazza con gli occhiali entrò nella stanza dove c'era il cilindro e c'era anche quello con i capelli lunghi che era a toccare le macchine,poi si diresse verso di lei.
"Accidenti."disse lei.
"Non l'avevi visto?"disse lui.
"No,nelle ultime 4 ore ho lavorato sullo stato di corrosione del coperchio."disse lei "Si parla di sette milioni di anni."
"Che cosa?"disse lui perplesso.
"Già."disse lei.
"Beh,io vado di sopra,vuoi che ti aspetti?"disse lui.
"No,vai."disse lei e lui andò.
La donna iniziò a sentire delle gocce cadere.
Dalla parte superiore uscivano delle gocce che andavano verso il soffitto.
Bairak,il prete,quello con i capelli lunghi e Liam erano seduti ad un tavolo,Biam era appoggiato ad una macchina,Walter era contro un muro e la donna orientale era in piedi con dei fogli.
"Questa parte è la più complessa."disse lei "Una parte era indecifrabile come se qualcuno avesse cercato deliberatamente di cancellarla...ma io sono riuscita a rimetterla in sesto.
Allora comincio da qui:il contenitore è stato seppellito nel buio dei tempi in medio oriente.
Qui il tutto diventa un po' assurdo:il padre di satana,Dio,che una volta aveva camminato sulla Terra, relegò suo figlio nel mondo delle tenebre.
A quando pare il padre seppellì suo figlio in questo contenitore,e questa e la sezione che hanno cercato di cancellare.
Più avanti dice:Cristo viene per combatterci,era un'entità precedente allo scorrere del tempo nella realtà ,ma aveva preso l'aspetto di un uomo."
La donna con gli occhiali si avvicinò al contenitore e poi un tavolo si mosse da solo spaventandola,poi lei vide che delle gocce partivano dal soffitto e vide che c'era una pozza rettangolare tra due travi.
Lei rimase a bocca aperta e un getto d'acqua finì nella sua bocca,così lei iniziò a dimenarsi e a sentirsi male.
"Alla fine si rendono conto che cristo è pazzo,ma che sta diventando molto potente convertendo molta gente al suo credo,così lo uccidono."disse lei"Ma i suoi discepoli lo terranno nascosto a tutta l'umanità fino a quando non si svilupperà una scienza abbastanza sofisticata per dimostrare quello che Cristo in realtà diceva."
"Wow."disse Walter "Uno scherzo del genere può davvero rovinarti il fine settimana."
"Come ha fatto la chiesa cattolica a tenere tutto nascosto per 2000 anni?"disse quello con i capelli biondi.
"A quanto pare si decise di definire il male come una forza dello spirito celato nell'oscurità del cuore dell'uomo."disse il prete "Era più conveniente.
In questo modo l'uomo restava l'epicentro di tutto.
Una stupida menzogna,noi eravamo venditori,tutto qui,noi abbiamo venduto il nostro prodotto a quelli ci credevano.
La nuova vita.
Premiare noi stessi,punire i nostri nemici in modo di poter vivere con la nostra verità.
Un'enorme inganno.
Questa era la verità.
È stata tenuta nascosta fino ad adesso."
La donna con gli occhiali era a terra e soffocava.
Biam era ad una macchina che controllava delle frequenze e fu raggiunto da Bairak.
"Ehm,senti io vorrei che gli altri non sapessero di questa storia."disse Bairak.
"Io ho paura che sarà molto molto difficile."disse Biam "Guardi qui.
Quella cosa che è giù ha appena espresso una certa quantità di energia."
"Cioè?"disse Bairak.
"Con una linea dritta,con la precisione di meno di un millesimo di secondo."disse Biam.
"Sembra che tutti stiano prendendo questa cosa seriamente."disse Walter che arrivò "Non lo starete facendo anche voi?"
I due si guardarono.
La donna con gli occhiali,che ora era senza,guardava il cilindro.
Katerine era seduta ad una scrivania e quella bionda appoggiata al lato sinistro della porta.
"Che cosa dovremmo fare?"disse Katerine "Semplicemente tornare al lavoro?"
"Forse potremmo provare con una testa d'aglio."disse la bionda "Una benedizione.
Un crocifisso."
"Allora è davvero il diavolo che sta bussando alla porta."disse lei.
"Pochi minuti fa,c'è stata una vibrazione nel metallo di quella cosa che è giù."disse Biam "È stata molto forte.
Ne è uscita una specie di emissione cinetica.
Se io potessi trasmettere un segnale abbastanza forte..."
"Può far muovere qualsiasi oggetto...istantaneamente attraverso lo spazio."disse Bairak.
"Senza interventi esterni."disse Biam.
"Psicocinesi."disse Bairak.
"Energia,scaturita dalla mente."disse Biam.
"Non dirlo agli altri."disse Bairak.
"Perché no?"disse Biam "Hanno il diritto di sapere che questo...che quel coso è vivo."
"Non finché non proverai che si tratta di qualcosa di diverso,un'altra fonte di energia."disse Bairak.
"Va bene allora."disse lui.
Walter camminò nel corridoio e vide la donna che aveva gli occhiali che la fissava dal fondo del corridoio "Ti sei persa una lezione di storia.
Non mi crederesti se ti dicessi quello che sta succedendo."
Lui mangiò la mela e andò nella sua stanza dove trovò la donna orientale che guardava dalla finestra,mentre lui apriva una valigia e prendeva una lattina "Ne vuoi una?"
"No,grazie."disse l'altra che andò via.
"Che è successo?" disse quello con i capelli marroni lunghi.
"Forse è scossa."disse Walter.
"Hai visto Susan?"disse lui.
"Chi?"disse Walter.
"La radiologa,quella con gli occhiali."disse lui.
"Ah,si,era qui fuori."disse Walter e l'altro uscì.
"Dove?"disse lui.
"Era li."disse Walter uscendo.
"Ti va sempre di scherzare,eh?"disse lui.
"Niente affatto,ti ho detto che era li."disse Walter.
L'altro andò a controllare.
"Grazie tante per la piacevole conversazione."disse Walter.
L'uomo scese nel sotterraneo che era stato illuminato dalle lampade e vide la donna in fondo al corridoio,così accese la torcia "Susan?"
La donna andò via e lui andò nella stanza del liquido.
Biam faceva una carezza a Katerine che era alla scrivania.
"C'è di più."disse lui che andò alla finestra e vide i vermi "Un genere d'energia sconosciuto spinge verso l'esterno.
Una forza controllabile."
"Per quale motivo?"disse Katerine.
"Cerca... di uscire."disse lui "Provocando mutamenti all'esterno.
Muove gli oggetti con il pensiero.
Eventi soprannaturali.
Un'intelligenza assolutamente superiore."
"Susan?"disse l'uomo "Sei qui?"
Lui avanzo versò il contenitore e trovò gli occhiali della donna a terra e li raccolse,poi si avvicinò ad una macchina che lampeggiava e non si accorse che la donna era dietro di lui e si avvicinava e mentre lo faceva la spia lampeggiava più forte.
Susan gli spezzò il collo con estrema facilità uccidendolo.
Bairak era ad un tavolo con il prete e la scrivania era piena di carte "Supponiamo che quello che dice la vostra fede sia fondamentalmente giusto.
Supponiamo che ci sia una mente universale che controlla ogni cosa.
Che anche ogni particella subatomica obbedisce al volere di Dio.
Ora...ogni particella ha un'antiparticella.
La sua immagine riflessa."
Bairak toccò un piccolo specchio "Il suo negativo.
Forse questa mente universale risiede nell'immagine dello specchio,invece che nel nostro universo come noi volevamo credere.
Forse questa mente è l'Anti-Dio e porta il buio invece della luce."
"Perché non c'è stata detta la verità?"disse l'altro.
"Senza la tecnologia per confermarlo?disse Bairak "Sarebbe diventata un'altra leggenda."
"MA LUI ERA NOSTRO PRIGIONIERO NON VOSTRO!"urlò il prete "Noi avevamo la responsabilità di avvertire il resto dell'umanità.
E invece quei malvagi ci costrinsero a dire..quello che loro volevano che dicessimo.
Noi credevamo che fosse la luce divina."
Il prete si guardò intorno "Qui improvvisamente è diventato freddo...come se...come se...se qualcosa si fosse mossa nella stanza."
Fuori c'erano quello di colore,quello con i capelli neri e quello con i capelli biondi lunghi che aveva una giacca e una cravatta bianchi.
"Senti,ti rendi conto di quello che succede lassù?!"disse Carter che era incapace di contenersi"Siamo sul punto di scoprire la verità assoluta!"
"Quel prete è completamente partito."disse quello biondo "Sta dando i numeri e io incomincio ad avere dei dubbi anche su Bairak."
"Io torno dentro."disse quello moro che tornò con l'altro.
"Forza,Frank."disse Carter che rientrò.
"Voi siete tutti impazziti come tutti quegli altri!"disse Frank "È UNA STRONZATA!"
"Dai,vieni!"disse quello Carter che entrò.
Frank rimase a braccia incrociate "Pazzi."
Passarono diversi istanti,poi Carter si voltò e vide i barboni in lontananza fissi a guardarlo,poi Susan aprì la porta d'ingresso in cima alla scalinata.
Le sue mani erano piene di scarafaggi mentre le teneva appoggiare sul davanzale.
Frank si guardò i piedi e vide una moltitudine di insetti intorno alle carpe,sulle gambe,sulle mani e se li trovò anche sulla faccia.
Un uomo accorse e lo pugnalò decine di volte.
Le equazioni continuavano a scorrere sullo schermo.
Katerine guardò la finestra.
La donna orientale continuò a scrivere "Non farti ingannare dal suo proposito perché uno sarà scelto."
Lei sentì dei rumori "Chi è?"
Nessuno rispose,poi lei continuò a scrivere.
Liam e quello di colore erano a dei tavoli e lavoravano poi arrivò anche quello moro.
"Dov'è Frank?"disse Liam.
"È andato via."disse Carter.
Biam,che era ai macchinari,si voltò "Quando?"
"Circa 20 minuti fa."disse Carter.
"Abbiamo cercato di dissuaderlo,ma..."disse quello con i capelli neri.
"Qualcuno ha visto Susan?"disse Liam.
"Chi?"disse quello moro.
"La radiologa."disse Liam "Quella con gli occhiali."
Tutti si guardarono.
"Beh,forse è andata via anche lei."disse Liam.
"Forse hanno avuto una buona idea."disse quello moro.
La luna piena era sulla chiesa.
Il barbone guardava il cadavere di Frank mentre gli scarafaggi gli entravano tutti nel palmo della mano.
Walter era su un letto e aveva degli incubi.
Vide la stessa chiese in una giornata nuvolosa.
"Questo non è un sogno."disse una voce "Non è un sogno.
Noi stiamo usando il sistema elettrico del tuo cervello come ricevente.
Noi non possiamo trasmettere attraverso interferenze consce."
La chiesa aveva la porta spalancata,l'interno era nero e dentro c'era una figura con dietro della luce bianca.
"Voi ricevete tutto questo come un sogno."disse la voce "Noi trasmettiamo dall'anno 199..."
Walter si svegliò di colpo e poi fu afferrato da Biam ed urlò.
"Walter."disse Biam mettendosi accanto al letto "Hai visto Mike?"
"Cosa?"disse lui "No."
"Susan?"disse Biam.
"Chi?"disse Walter.
"La radiologa."disse Biam "Quella con gli occhiali."
"Oh senti amico,stavo dormendo."disse Walter.
"Non riusciamo a trovarli e Frank se n'è andato."disse Biam"Anche altri vogliono andarsene.
Ci sarà una riunione nel laboratorio tra mezz'ora."
"Mike è andato via?"disse Walter.
"Non lo so."disse Biam "Sto andando giù a cercarlo."
Biam andò via.
"Visto che ormai sono sveglio."disse Walt che si alzò.
La donna orientale continuava a scrivere,poi sentì un suono e si avviò alla porta vedendo sia Wolter che Biam.
"Se non dovessi tornare prenditi la mia macchina."disse Walt.
Lei rise tornò dentro la stanza,poi spense il computer e camminò nei corridoi,entrò in una stanza,spense la luce e si mise sul letto.
Susan era dietro la porta,che chiuse lentamente.
Bairok dormiva sulla scrivania e vedeva la stessa figura nella chiesa.
L'essere allargava le braccia.
"Stai ricevendo queste immagini affinché tu possa alterare gli eventi che vedi."disse la voce "La nostra tecnologia non ha ancora creato una trasmittente abbastanza potente da raggiungere la tua coscienza e la tua consapevolezza."
La figura spalancò ancora le braccia.
Bairok si svegliò e il prete era vicino a lui ,seduto davanti alla scrivania.
"Che cosa stava sognando?"disse il prete.
"Il suo regno padre non le consente di penetrare nel mio inconscio."disse Bairok "È mio,io posso abusarne quanto desidero...senza bisogno di confessare quello che ho dentro."
"C'è una cosa che non le ho detto."disse il prete "La confraternita del sonno.
Chiunque si trovi nelle sue vicinanze...fa lo stesso sogno.
Proprio quello che lei ha fatto adesso."
Susan salì sul letto della donna orientale che si svegliò quando era sopra di lei.
"Che c'è,Susan?"disse lei e l'altra le vomitò il liquido in bocca.
"Il prete guardiano ha fatto questo sogno per anni."disse il prete.
"Che cosa significa?"disse l'altro.
"È una premonizione."disse il prete "Il sogno si sviluppa,si schiude.
Incominceremo ad averlo ogni volta che ci addormentiamo.
È come se spingesse lontano tutto il resto...per creare uno spazio per se stesso."
"Siete qui?"disse Biam che era con Walter nella stanza del liquido.
"Pensi davvero che se ne sia andato?"disse Walter "Come se credesse davvero in tutta questa faccenda.
Ma perché mi guardate tutti in questo modo?"
"Perché ti comporti come uno stronzo."disse Biam che si avvicinò al contenitore.
"Questa faccenda è una stronzata."disse Walter "Senti,probabilmente Mike si sarà messo a dormire da qualche parte.
O si starà scopando la radiologa.
Anzi spero che se la stia facendo.
Spero che siano a cena in un bel ristorante."
Biam uscì dalla stanza e l'altro lo seguì.
Il corpo di Mike era a terra ed il liquido sul soffitto gocciolò nella sua bocca.
Quella bionda arrivò da Katerine che era alla scrivania con occhi chiusi.
"Ma come fai a continuare a lavorare così?"disse la bionda "Sono le 3 e mezza.
Io non ce la faccio,sono stanca morta."
"Continuo ad avere nel computer questi dati che non hanno nessun senso."disse Katerine
"Io ho smesso di dire cose ragionevoli 15 minuti fa."disse lei.
"No,sul serio."disse Katerine "Queste equazioni per me sono troppo complicate,non ci capisco assolutamente niente.
Va dormire un po',ti verrò a svegliare tra 30 minuti."
"45."disse lei voltandosi.
"Ok."disse Katerine "Ehi.
Stai bene?"
"Intorpidita."disse lei.
"Capisco quello che stai pensando."disse Katerine "Anch'io voglio andarmene e fingere che tutto questo non sia mai successo.
Che cos'hai?"
Katerine si alzò e le controllò il livido vedendo che c'era una croce sopra con un uncino sulla parte inferiore.
"Oh,non ti preoccupare."disse lei "Finalmente ha smesso di farmi male."
"Strano,sembra che formi un disegno."disse Katerine.
"Ho bisogno di riposare."disse l'altra.
"Vai,ti sveglierò io."disse Katerine.
"Grazie."disse la donna che andò verso la camera e bussò "Ehi.
Smettere di fare quello che state facendo e rivestitevi.
Sto per aprire la porta."
Lei entrò e non vide nessuno così si sedette sul letto al buio.
Arrivo Carter che restò sulla porta "Cose grosse in laboratorio stasera,c'è una riunione."
"Ah,dammi 15 minuti."disse lei.
"Vengo a chiamarti?"disse Carter.
"Più tardi."disse lei che si stese,mentre l'altro andò via.
Carter incontrò Biam e Walter "Allora?"
"Non ho trovato nessuno."disse Biam.
"Io vado su in laboratorio."disse Walter che si incamminò.
"Io arrivo subito."disse Biam che andò via.
L'uomo di colore vide che l'orientale scriveva al computer.
"Ci sarà una riunione in laboratorio."disse lui "Lisa?
Monna Lisa?"
Carter rise,ma lei non si mosse e continuò a scrivere.
"Lisa?"disse Carter preoccupato che si avvicinò e vide cosa scriveva "Vive.
Voi non sarete salvati dallo spirito santo.
Non sarete salvati da dio Plutonio.
Di fatti...non sarete salvati!"
Susan chiuse la porta,lui si voltò e l'altra lo colpì mandandolo a terra.
"Forse l'unica cosa da fare sarebbe rinchiudere quest'edificio nel cemento."disse Liam che era al tavolo con Walter e con quello moro.
"Ecco,bravo."disse Walter "Allora facciamo una cosa:lanciamolo nello spazio."
"Ehi,ehi..."disse l'altro "Sento qualcosa."
Le apparecchiature inviarono segnali.
Lisa tenne Carter,svenuto, a terra mentre Susan lo baciò mettendogli il liquido in bocca.
Arrivò anche Bairok con il prete.
"Dove sono gli altri?"disse Bairok.
"Credo se ne siano andati."disse Biam.
"Kelly sta dormendo,non ho voluto svegliarla."disse Katerine.
"Vi devo chiedere di restare."disse Bairok "Il lavoro che faremo nelle prossime 48 ore è fondamentale."
"Quanti di voi si sono addormentati stasera?"disse il prete "Su ditemelo per favore."
Walter alzò la mano e anche il moro lo fece.
"Avete sognato."disse lui "Avete sognato la facciata di questa chiesa e una figura scura che ne usciva?
Non vi è sembrato qualcosa di diverso da un sogno?"
I due si guardarono,mentre Bairok dava dei fogli a Biam.
"Anch'io ho fatto quel sogno."disse Bairok "Ed era un sogno che non sembrava appartenere al mio subconscio.
Era come se stessi guardando qualcosa di pre-registrato."
"Tachioni?"disse Biam.
"Può darsi."disse Bairok.
"Che cosa sono?"disse il moro.
"Viene...dal greco."disse Biam "Vuol dire veloce."
"Allora che cos'è il sogno?"disse Bairok "Una precognizione?
Il sapere anticipato di un evento futuro?
Una parziale visione di qualcosa che deve ancora accadere?"
"Causato da quella cosa la sotto?"disse Waler.
"Forse no."disse Bairok.
"Il tachione è una particella che viaggia più veloce della luce."disse Biam.
"E se non fosse un sogno?"disse il prete "Se fosse un messaggio?"
"E se questi sogni,premonizioni,presagi...se fossero davvero dei messaggi visivi mandati da altri esseri umani?"disse Bairok "Fotografie!
Segnali video."
"Ma da dove?"disse il moro.
"Dal futuro."disse Katerine"Qualsiasi cosa che viaggia più veloce della luce sembrerebbe andare all'indietro del tempo."
"Uno scienziato che vivrebbe nel futuro potrebbe calcolare il punto esatto occupato dalla terra del passato,avendo la traiettoria e la velocità."disse Biam "E mandare un segnale tachione in quel punto,trasmettendo informazioni all'indietro nel tempo."
"Facendoci rivedere i suoi impulsi elettrici."disse lei "Stimolando il nostro inconscio."
"Ma per quale ragione?"disse Liam.
"Potrebbe essere un avvertimento per farci vedere quello che succederà."disse Biam che giocava con delle carte su un monitor"Una specie di...visione a distanza del futuro.
In modo che noi lo si possa cambiare."
Tutti rimasero in silenzio.
"Qualcuno ha voluto avvertirci."disse Biam "È ora di capire perché esistiamo."
I computer si spensero.
"C'è qualcosa che non va."disse Walter "Non riceve più niente."
"È come morto."disse il moro.
Tutti iniziarono a controllare dei cavi,mentre il prete stringeva il suo libro.
"Forse è il generatore?"disse Waltrer.
"No,sembrerebbe che le unità al piano di sotto siano tagliate."disse il moro.
Lisa e Susa portavano il contenitore di liquido nel corridoio.
"Ehi."disse una voce disumana e Katerine si affacciò alla finestra vedendo Frank in piedi"Ascoltatemi.
Ascoltatemi."
"Venite a vedere."disse lei e tutti andarono alla finestra.
"Ho un messaggio per voi...e non vi piacerà."disse Frank.
"Guardate il suo torace."disse Biam.
"Oh mio Dio..."disse Katerine.
Il torace di Frank era pieno di scarafaggi che divoravano le carni,i suoi occhi erano completamente neri,aveva uno squarcio che iniziava sullo zigomo sinistro,andava verso il naso,poi si curvava a sinistra sulla fronte e poi a destra,la parte sinistra della fronte era piena di bozzi e l'espressione era come amorfa.
"Pregate di morire."disse Frank e la sua testa si staccò da corpo,poi il suo piede destro esplose ,rivelando gli scarafaggi.
Tutti si ritrassero spaventati.
"È orribile!"disse Biam.
Il corpo si afflosciò due volte sulle gambe,poi cadde all'indietro.
Carter saliva le scale trascinando con se una sedia e cantando in africano,poi tutti corsero in corridoio,lui staccò una delle aste di legno dello schienale della sedia,rise e si tagliò la gola.
"NO!"urlarono diversi,ma Carter cadde a terra.
La donna bionda dormiva su un letto e il contenitore era stato portato nella sua stanza dalle due,poi il coperchio si svitò emanando fumo.
Carter aveva la gola fasciata,ma era morto.
"Ego te apsolvo,in nomine patris...et filis...et..."disse il prete che si fermò "No.
No.
No."
Bairok e Liam corsero verso le porte e cercarono di aprirle,ma fu tutto inutile poiché i barboni avevano messo carrelli,secchi e mobili davanti alle entrante barricandole.
Biam e il ragazzo moro stavano cercando di aprire le porte,poi dallo spiraglio videro i barboni che li fissavano.
Walter corse dalla ragazza bionda ed aprì la porta accendendo la torcia,dato che gli interruttori non funzionavano "Kelly."
Lui camminò dentro la stanza e vide che il contenitore era quasi vuoto e che il soffitto era pieno di liquido verde che colava dentro gli occhi e la bocca di Kelly con grande velocità.
Walter si accorse di Susan accanto a lui e cadde su un lettino che si rovesciò.
"Hanno sbarrato le porte."disse Liam.
"Ehi."disse Bairok a Biam e all'altro "Venite,hanno chiuso le porte sul retro."
"Noi abbiamo controllato da quella parte."disse il ragazzo "Ma che sta succedendo?"
"Non lo so."disse Bairok.
Katerine camminò verso di loro e dietro di lei c'era il prete.
"Come stai?"disse lei che che lo abbracciò.
"Bene."disse Biam.
"Ma che succede?"disse il ragazzo moro.
"Portate tutte le torce che trovate."disse Bairok "Qualsiasi cosa!
Candele,qualsiasi cosa..."
Walter si riprese e vide che Liam era entrato nella stanza.
"SONO QUI,NON ENTRARE!"urlò Walter,ma la ragazza orientale gli sputò il liquido addosso e lui cadde fuori dalla porta.
Gli altri si avvicinarono,ma Lisa si mise accanto a lui.
Il prete ne approfittò per entrare in una stanza e chiudere a chiave la porta.
Walter illuminò Susan che si avvicinava,poi si chiuse in uno sgabuzzino.
Mentre Liam era a terra sulla soglia comparse Carter che rise mentre ,dalla porta della cantina, uscì quello con i capelli marroni lunghi.
"Entriamo li dentro!"disse Bairok e tutti si chiusero in una stanza.
"CHIUDETE!"urlò Bairok e Biam,insieme a Katerine,bloccò la porta,mentre l'altro prese un divano e ce lo mise davanti insieme a Bairok,poi furono messi anche altri mobili davanti alla porta.
Il prete fece dei passi indietro rispetto alla porta e si mise dietro un armadio che era poco staccato da muro.
Walter si avvicinò alla grata della porta,mentre Carter e Lisa restavano dermi in corridoio.
Tutti i mobili e le sedie della stanza erano state accatastate sulla porta.
Katerine abbracciò Biam.
Walter vide che Susan si voltò e l'altra entrò nella stanza,poi le due si misero vicine a guardarlo,lui accese la torcia,la illuminò e poi illuminò Kelly che aveva un'enorme pancione,poi vide il simbolo sul braccio e alla fine spense la luce.
Liam aprì gli occhi,poi si alzò.
"Sta sorgendo il sole."disse Katerine.
Bairok si affacciò e vide i barboni da entrambe le parti della strada.
La pelle di Kelly iniziò a squamarsi e a cambiare colore.
Le due restavano a fissarlo.
"Non so cosa non darei per non trovarmi in questo posto."disse Walter "Lisa,mi dispiace per quello che ho detto prima."
"Mi sembrava di aver sentito Walter."disse Katerine che si appoggiò ad un muro chinandosi, seguita da tutti gli altri "Walter?
Walter?"
"Che c'è?"disse lui.
"Dove sei."disse Katerine.
"Se te lo dicessi non mi crederesti."disse lui che toccò il muro e poi lo colpì leggermente con la torcia "Ehi!
Ce la fai a sfondare questo muro?"
Biam bussò alcune volte sulla parte "Non so.
La parete è molto spessa."
"Stai bene?"disse Katerine.
"Non so per quanto ancora,,ma adesso si."disse Walter "Aspetta un attimo."
Il ragazzo si avvicinò alla porta,poi tornò al muro "Sono fermi la fuori.
Non cercano di entrare.
Per qualche motivo hanno smesso di aggredire."
"Ehi,dove ti trovi esattamente?"disse Biam,mentre Katerine iniziò a colpire la parete con un pezzo di legno con in cima una punta di metallo.
"Con questo dovremmo riuscire a farcela."disse Katerine "Ci vorrà un po'…
Walter,forse riusciremo a farcela."
"Quanto tempo ci vorrà?"disse Walter.
"Ore."disse Biam.
"Ma siete matti!"disse Walter "Va bene,fate presto però."
Il prete sentì dei colpi alla porta e poi Carter riuscì ad entrare,fissò uno specchio e si avvicinò lentamente emettendo dei suoni simili a riso e al pianto,poi annuì davanti allo specchio e lo toccò.
Biam e Bairok si sporsero per guardare fuori e videro i barboni.
"Beh,state pronti a ritirarmi su."disse Biam che si mise sul davanzale della finestra,poi saltò giù e i barboni iniziarono ad avanzare.
"Vieni su!"disse Katerine e lui fu portato su.
Walter era alla porta e guardava le due attraverso la grata "Salve,avete visto qualche bel film,ultimamente?"
Walter sentì dei rumori e vide che la pancia si stava lentamente abbassando.
"Sentite questa:una madre ebrea va all'aeroporto per recarsi dalla figlia."disse Walter "La figlia scende dall'aereo con uno stregone zulù alto due metri e mezzo che ha un osso al naso.
La madre strilla:Cretina!
Ti avevo detto un medico,ma ricco!"
Lui rise,ma loro no.
Katerine dormì e sognò la chiesa.
"Non è un sogno."disse la voce "Noi usiamo il sistema elettrico del vostro cervello come una riferente.
Non possiamo trasmettere al livello conscio."
La figura nera era sempre all'interno della chiesa.
"Voi ricevete questo messaggio come un sogno."disse la voce "Noi trasmettiamo questo messaggio dall'anno 199..."
Katerine si svegliò e vide che il ragazzo di colore aveva fatto un grosso buco nel muro ed era arrivato ad uno strato di mattoni.
"Possiamo provare dal corridoio quando sarà buio."disse Biam che era seduto sulla zona cucina con accanto Bairok "Se riesco a passare potrei rompere qualche finestra e chiedere aiuto."
"Nessuno ci può aiutare."disse Bairok che si allontanò
Katerine si alzò e gli andò vicino "L'altra mattina avevi detto che avevi qualcosa da dirmi...e ora forse pensi che non abbia nessuna importanza...ma hai torto.
È l'unica cosa importi."
Lei lo baciò.
Carter aveva un'aria molto triste e toccava lo specchio con la mano.
Il prete aveva la bibbia aperta.
Kelly aveva intere parti del volto senza la pelle che mostravano la muscolatura,pelle squamata e rugosa,in più mancavano dei pezzi anche sulle braccia e sulle mani.
Non aveva più la pancia.
Walter era sconvolto nel vederla.
Il Sole stava tramontando.
Bairak guardò il davanzale pieno di formiche "Formiche operaie,destinate a scopi inimmaginabili fino ad ora per noi.
La gente della strada,i nostri colleghi,tutti sotto controllo."
"Una possessione demoniaca."disse Biam.
"Una specie."disse Bairok "Non quello che potremmo aspettarci però.
Mai quello."
"Perché dovrebbe aver bisogno di noi?"disse Katerine "Il libro dice:il suo obbiettivo è far uscire il padre delle tenebre...qualunque cosa esso sia."
"Potrebbe esserci un limite a quello che può riuscire a fare."disse Bairok "Come una massa di liquido riesce a controllare organismi semplici molto facilmente,ma forse ha bisogno di qualcosa di più completo.
Qualcosa in cui vivere."
"Mi sentite?"disse Walter.
"Walter?"disse Biam che stava allargando il buco.
"Kelly,sta di nuovo mutando."disse Walter
La pelle di Kelly era come mummificata e c'erano grosse porzioni di muscoli allo scoperto sul volto,in più la pelle era bagnata.
"Il gonfiore è diminuito come se fosse stato assorbito da suo fisico."disse Walter "Riesco a vedere dei cambiamenti nei tessuti.
Credo che stia mutando anche la struttura ossea."
"Forse questo è per lui l'unico mezzo per acquisire potere."disse Bairok "Un parassita che cresce in un organismo ospitante,questo potrebbe essere un periodo di gestazione."
"Credo di incominciare a capire."disse Katerine "Kelly aveva un segno,un livido,quasi una figura.
L'avevo già visto su quel libro...la staffa dell'astrologo,usata nei riti magici del medioevo."
"Lei aveva quel segno?"disse Bairak.
"Si."disse Katerine "Come se fosse stata prescelta."
"WALTER!"urlò Bairok.
"Che c'è?"disse Walter.
"Continua a guardare attentamente."disse Bairok "Riferisci qualsiasi cosa vedi!"
"Sto morendo dalla paura."disse Walter.
"Dio è padre di nostro signore,Gesù Cristo."disse il prete leggendo la Bibbia "Io invoco il tuo sacro nome...supplicandoti...umilmente affinché tu...ci conceda il tuo aiuto...contro questo...spirito...malvagio."
Carter piangeva davanti allo specchio.
"...che ora...sta tormentando queste tue creature."disse il prete "Per nostro signore...Gesù Cristo."
Walter puntò la torcia essendo notte e Kelly,che si contorceva,aprì gli occhi e lo guardò sorridendo,poi si alzò leggermente dal letto e mosse il lettino caduto con il pensiero.
"Guarda verso questi tuoi sudditi,avvolti in questa spira."disse il prete.
Carter si volò.
"Dove sei...Gesù?"disse il prete "Dove sei?"
Kelly si mise seduta e la torcia si spense,poi lei mosse la testa e il lettino a terra si mosse da solo.
"PORCA PUTTANA!"urlò Walter che si mise a rompere il muro anche lui "FATEMI SUBITO USCIRE DI QUI!
AIUTATEMI AD USCIRE!"
Biam e quella con i capelli neri iniziarono a spostare la barricata,mentre Katerine rompeva il muro.
Kelly si alzò e mise la mano destra verso le due,poi si voltò e la porta si spaccò al centro.
"NO!"urlò lui "AIUTO!"
Le luci saltarono,mentre le due si avvicinarono ed iniziarono a spingere.
Biam aprì leggermente la porta,mentre Bairak prendeva una lattina e una piccola asta.
Quello con i capelli lunghi mise la mano dentro la stanza,poi entrò,Birak fece scoppiare la lattina e lo accecò,poi Biam lo colpì con una trave e il ragazzo con i capelli neri,su dei mobili,fece lo stesso,ma poi lui fece uscire dalla bocca il liquido e l'altro cadde a terra,Bairak gli mise l'asta in un occhio e lui cadde.
Kelly rise poi guardò a terra e spalancò gli occhi vedendo un piccolo specchietto.
Biam uscì e vide Liar,poi lo colpì al mento e lo mandò a terra.
Kelly e Bairok iniziarono a tirare Walter che veniva tenuto per le gambe dalle due,che furono colpite alla testa dai mattoni,poi la sollevarono,Walter le diede una ginocchiata alla pancia e la buttò fuori dalla finestra.
Kelly prese lo specchietto,lo guardò e il vetro si illuminò di luce,poi lei ci infilò le dita dentro che apparvero all'interno un'enorme spazio nero.
Biam la vide e poi passò oltre,mentre lei gettava a terra il vetro,poi vide Carter davanti allo specchio.
"Padre."disse Kelly con una voce spettrale,quasi un sussurro,poi gettò l'oggetto a terra.
Biam entrò in un'altra porta.
Kelly usci nel corridoio ed entro nella stanza dove quello di colore le andò incontro.
Lei gli accarezzò il volto con la mano destra.
Il prete si affacciò e la vide che Kelly guardava lo specchio e si avvicinava.
"Padreee!"disse Kelly e lo specchio si illuminò di energia bianca.
Il prete si chinò e vide il tutto.
Susan corse verso Walter che la gettò dalla finestra.
Kelly mise la mano nello specchio.
Il prete vide un ascia sotto una stoffa,la prese e fece il segno della croce "Spirito malvagio..."
Carter stava per intervenire,ma Biam gli mise il pezzo di legno intorno al petto da dietro e lo trascinò fuori.
"...ego te maledico!"disse il prete tagliando il braccio destro che fluttuò nella dimensione specchio.
Carter aveva Biam sulla schiena e sbatté le spalle al muro ridendo e liberandosi.
Il braccio di Kelly crebbe di nuovo all'istante.
"VADE RETRO,SPIRITO MALVAGIO!"disse il prete che le tagliò la testa facendola cadere.
Carter gettò a terra Biam.
Kelly riprese la testa e se la riattaccò.
"VADE RETRO,IN NOMINE DOMINI!"disse il prete "VADE RETRO..."
Kelly rise,poi mosse la testa e l'armadio bloccò il prete al muro.
Kelly camminò nel corridoio e Liam,a terra, tentò di afferrarla.
Kelly mise la mano dentro lo specchio "Padre,vieni alla libertà..."
Una mano afferrò quella di Kelly.
Carter era sopra Biam che però si voltò impedendo all'altro di gettargli il liquidi in bocca.
Kelly fece uscire dallo specchio una mano dalla pelle rossa che grosse unghie nere.
Katerine corse verso lo specchio e mandò sia se stesse sia Kelly nell'altra dimensione.
"CHE DIO TI SALVI!"urlò il prete tirando l'accetta sullo specchio e rompendolo.
"NOO!"urlò Biam mentre Carter cadeva a terra come tutti gli altri sotto il controllo dell'entità e dalla bocca di tutti uscì fumo.
Biam rimase a terra.
I barboni si allontanarono nella notte e Walter scese dalla finestra per soccorrere le altre due,poi camminò tra i barboni e fuggì in strada.
All'alba del giorno dopo la polizia e i pompieri avevano circondato la zona e Walter era li con una coperta addosso.
Il prete veniva portato via su una barella "Lo abbiamo fermato.
Lo abbiamo fermato qui.
Con la grazia di Dio,l'ho fermato.
Il futuro evocato da...da quel vile serpente...ora non potrà più realizzarsi."
Il prete fu portato via e Bairok lo guardò.
Biam era davanti allo specchio rotto e Bairok era davanti a lui.
"Le parti più piccole non potevano vivere senza la forza dell'intero."disse Bairak "Sono dovute perire quando tutta l'unità è stata scacciata e respinta.
Siamo al sicuro,ma ci sta aspettando dall'altra parte.
Lei è morta per noi."
"Lo so."disse Biam.
La mattina dopo Biam dormiva e sognò la chiesa.
"Questo non è un sogno."disse la voce "Non è un sogno,noi stiamo usando il campo elettrico del tuo cervello come una ricevente.
Non possiamo trasmettere attraverso interferenze consce,tu ricevi questo messaggio come se fosse un sogno."
La figura dentro la chiesa ora era femminile ora.
"Noi trasmettiamo dall'anno 1999."disse la voce "Ricevi questo messaggio perché tu possa modificare gli eventi che vedrai.
La nostra tecnologia è conosciuta da coloro che hanno delle trasmittenti abbastanza potenti da raggiungere il tuo stato conscio,ma questo non è un sogno,tu vedi quello che succede realmente."
Dalla chiesa uscì Katerine che spalancò le braccia.
Biam si svegliò,poi guardò accanto a se e vide Kelly ed urlò,poi si svegliò sul serio.
Guardo lo specchio in camera sua e si avvicinò lentamente,si toccò il volto ed allungò la mano sinistra verso il vetro.
