CAPITAN AMERICA:VIRUS LETALE
1995
Il Sole illuminava una folta foresta.
Una bomba cadde e distrusse una serie di piante,facendo urlare le piccole scimmie nelle vicinanze.
Le scimmie erano grandi poco meno dei gatti,a quattro zampe con la coda lunga.
Un soldato fece fuoco con la mitragliatrice e un'altra bomba scagliò via un altro uomo.
Una serie di soldati iniziò a sparare contro altri uccidendoli.
Un gruppo corse e passarono su un ruscello,ma una bomba cadde nel ruscello uccidendone uno,mentre gli altri fuggivano.
Al campo base c'era un gruppo di soldati che correva,una jeep militare e una torretta costruita con legno.
Le case avevano il tetto di paglia.
Un soldato portò dei secchi d'acqua dentro una capanna che fungeva da infermeria.
All'entrata c'erano 2 mura di sacchi e l'interno aveva il pavimento di tegole di legno.
Ai lati c'erano dei letti coperti di paglia con i feriti sopra.
Il lontananza delle bombe cadevano sul prato e un elicottero si avvicinava atterrando.
Dall'elicottero scesero 2 soldati con la testa coperta da una maschera che aveva una visiera rettangolare e un tubo che da essa andava a delle bombole sulla schiena.
Indossavano guanti e tute anti contaminazione.
Il secondo di loro portava una valigia di metallo.
"Venite."disse un soldato di colore che passò tra le file di malati.
Aveva i capelli neri,corti e occhiali.
"Le ferite di guerra non sarebbero un problema per noi,ma questa è una strana malattia."disse l'uomo "30 morti ieri.
E 18 il giorno prima.
Ci servono medicinali.
Penicillina."
"Avrà tutto quello che le serve,dottore."disse uno dei 2.
"Siete americani?"disse uno dei malati "Vi prego,portatemi via da questo inferno."
"Siamo qui per riportarvi tutti a casa."disse il secondo che si avvicinò con una siringa "Ma prima dovrò fare un piccolo prelievo di sangue,d'accordo?"
"Ci lascerò la pelle,vero?"disse l'uomo.
"No,non morirai."disse l'altro.
"Dite alla mia ragazza che le voglio bene."disse il soldato.
"No,non glie lo dirò io."disse quello che faceva il prelievo "Andrai tu a dirglielo.
D'accordo?"
Poco dopo il soldato di colore accompagnava i 2 per l'accampamento verso una montagna di cadaveri "Quegli uomini sono i primi sintomi della malattia.
Entro domani sera,avranno questo aspetto..."
L'uomo tolse il telo su uno dei corpi e mostrò il volto.
"Oh mio Dio."disse quello che aveva fatto il prelievo "Avrete tutto quello che vi serve entro stasera."
I 2 si misero a bordo dell'elicottero.
"È peggio di quanto temevo."disse quello che aveva fatto il prelievo "L'aereo dev'essere qui per le 19."
"Beh,ma non dovremmo almeno..."disse l'altro.
"Lei pensi all'aereo."disse quello che aveva fatto il prelievo.
L'elicottero si sollevò in aria.
Poco dopo tutti i militari guardarono un aereo che si avvicinava e urlarono dalla gioia facendo segno con le mani,incluso quello di colore.
Dal ventre dell'aereo fu gettata una bomba cilindrica con paracadute.
L'esplosione fu talmente grande che incenerì la zona per chilometri.
Centro di ricerca medica per i disastri batteriologici,tempo dopo.
In America c'era un edifico molto allungato e grande,con 3 piani sulla parte centrale.
Davanti ad esso c'erano ben 2 strade che avevano un post blocco di controllo e c'erano jeep militari che andavano e venivano oltre che macchine nere.
In un corridoio c'erano 2 soldatesse che camminavano e parlavano.
Il pavimento era lucido,le pareti grige e marroni,c'erano bacheche di vetro e quadri,oltre alle finestre degli uffici.
Un colonnello uscì da una stanza e si reco in un altra delle pareti bianche.
Dentro trovò una guardia,seduta ad una scrivania,che si alzò "Signore."
L'uomo mise la tessera dentro una macchina attaccata alla parete e 2 porte blindate con avvisi rossi davanti si aprirono.
Dentro vi era un lungo corridoio con degli scienziati in camice e maschera anti contaminazione che camminavano.
In una stanza a sinistra del corridoio c'erano degli scienziati seduti che esaminavano dei tessuti al microscopio che erano su dei banconi pieni di contenitori.
C'erano anche armadietti a muro e una zona con dei computer a cui erano sedute 2 persone in camice.
Una scienziata anziana uscì,incrociò un soldato e proseguì nel corridoio.
La seconda stanza a sinistra era piena di scienziati in piedi che facevano dei test e avevano tutti una maschera sulla bocca.
Nella stanza c'era un mobile centrale con armadietti sopra e altri mobili laterali.
In una stanza alla destra del corridoio c'era un altro laboratorio e infine la terza stanza a sinistra aveva una porta blindata con dentro persone in tuta anti contaminazione.
In un'altra stanza,alla destra del corridoio,c'erano delle gabbie con dentro le stesse scimmie della foresta dove c'era stata l'epidemia.
Alla fine c'era un'altra serie di porte blindate.
Il colonnello mise la tessera su una macchina laterale e la porta si aprì.
L'uomo entrò in una grande stanza scura,con colonne di cemento rettangolari.
Camminò su una serie di placche rettangolari di metallo che andavano a sinistra formando una discesa.
Il pavimento era pieno di vapore,c'erano bombole attaccate alle colonne e collegate a cisterne.
Nel vapore c'era gente in tuta anti contaminazione e in fondo al corridoio di metallo c'era un'intera parete di metallo con una porta principale blindata e altre porte laterali.
L'uomo aprì la porta metallica e si trovò in una serie di corridoi con le pareti fatte con mattonelle bianche,poi si tolse la giacca e si preparò per indossare una pesante tuta blu con casco.
In una stanza accanto c'erano diverse tute appese e poi c'erano 2 persone che le avevano indossate.
Avevano una specie di molla rossa collegata alla schiena.
I 2 staccarono i tubi.
Dentro la prima tuta c'era Steve Rogers,nell'altra una donna con i capelli rossi.
Steve aveva i capelli biondi,lisci,con la riga al destra della testa.
Lui aprì la porta blindata a sinistra della stanz entrarono in una stanza più piccola,dove c'era una luce rossa lampeggiante e un'altra porta davanti,con una fessura rettangolare con del vetro.
La prima porta si chiuse.
"È l'ultimo giorno che lavori qui?"disse Steve.
"Si."disse lei "Tu invece come mai sei passato dallo S.H.I.E.L.D. a questo campo?"
"Un uomo ogni tanto ha bisogno di cambiare."disse Steve "Anche Capitan America.
Così mi sono messo a studiare ed eccomi qui."
Steve aprì la seconda port entrarono in un laboratorio dove c'erano dei freezer con del vetro infrangibile e dei tavolini con microscopi.
Nella stanza c'erano anche delle bombole.
Dal soffitto pendevano due 2 tubi rossi a forma di molla che i 2 collegarono alle tute.
Steve andò alle cisterne,mentre la donna ai freezer estraendo delle boccette con dei campioni.
Poco dopo Steve era dentro una villa nel bagno e lavava uno dei 2 cani,insaponandolo.
Indossava una maglietta azzurra,senza maniche e pantaloni grigi.
"Dai che ti piace."disse Steve "È vero che è piacevole?
Ecco fatto.
Ok.
È quasi finito,quasi finito.
Non è piacevole.
Non ti da un senso di pulito?
Ecco vedrai che ti senti meglio dopo.
Ecco,sta buona."
Il telefono squillò e partì la segreteria telefonica.
Fu udita la voce di un uomo "Rogers,sei in casa?
Sono Nick Fury Junior."
Steve voltò la testa e gettò dell'acqua sul cane.
"Alza il ricevitore se ci sei."disse Fury "Abbiamo un problema che non mi piace per niente."
"Io torno subito."disse Steve prendendo l'asciugamano e uscendo "State li…
"Abbiamo ricevuto un via satellite."disse Fury e i cani uscirono dalla vasca.
"Ho detto resta li!"disse Steve che prese il telefono.
"Rogers?"disse la voce di Fury.
"Signore,che succede?"disse Rogers.
"A quanto pare abbiamo un livello 4."disse Fury.
"Con quanti morti?"disse Steve.
"Non lo so,non ci hanno comunicato le cifre."disse Fury.
"Secondo lei di che si tratta?"disse Steve.
"L'organizzazione della sanità sta mettendo insieme una squadra,ma prima voglio che vai tu laggiù."disse Fury "Devi mollare tutto e andare subito."
"Ok."disse Steve "Riunisco la mia gente e la richiamo.
A dopo."
Steve attaccò il telefono "Accidenti.
Se lo S.H.I.E.L.D. si interessa di questa roba vuol dire che è grave."
Lui guardò i cani "Non è possibile.
Siete fradici vero?
Siete fradici."
Steve vide che i cani lo fissavano dal divano "Quale dei 2 mi ha disubbidito per primo?
Luis,sei stato tu vero?"
Il cane guaì.
"Ci avrei giurato."disse Steve "È inutile che fai quella faccia contrita."
Poco dopo Steve apriva la portiera della macchina facendo uscire i cani.
Indossava una camicia azzurra e pantaloni grigi.
"Andiamo Luis."disse Steve e il secondo cane scese andando verso la porta di una villetta "No,no.
Sta giù."
Steve suonò e ad aprire la porta fu una donna bionda.
"Come stai?"disse Steve.
Lei indossava una giacca grigia,pantaloni bianchi e camicia bianca.
Aveva i capelli spettinati,lunghi e in parte legati dietro la testa.
"Ciao,belli!"disse lei che si accucciò per accarezzare i cani.
"Il tuo giornale."disse lui porgendole il giornale.
"Grazie."disse lei che lo prese.
La casa era piena di scatoloni.
"Io devo...io devo partire."disse Steve "Sembra che ci siano casi di febbre emorragica."
La donna era in cucina e i cani erano su 2 zampe appoggiati al bancone dove c'erano i lavandini.
"Viene anche Jack?"disse lei.
"Si."disse Steve "Anche Jeff.
Tutto il gruppo.
O quasi tutto."
"E vuoi che mi prenda i cani."disse lei.
"Sono solo 4 giorni."disse Steve.
"Ok,ma io vado ad Atlanta venerdì,se tardi i cani vengono con me ad Atlanta."disse lei.
"Va bene."disse Steve.
"Ok,venite."disse lei e i cani la seguirono.
"Tu che farai al centro profillassi?"disse Steve e lei mise una ciotola nel forno.
"Lavorerò al livello 4."disse lei "Come te."
Lui la guardò "Il mio lavoro?"
"Beh,io preferisco considerarlo io mio lavoro e avrò il permesso del Pentagono sempre alle costole."disse lei.
"Io vado."disse Steve che si avviò alla porta.
"Arrivederci,capitano."disse lei.
"Arrivederci."disse lui che chiuse la porta.
In una base militare c'erano jeep dell'esercito che andavano e venivano e un grosso aereo fermo in deposito che si riforniva di carburante.
Steve arrivò con il costume di Capitan America.
Aveva una tuta aderente azzurra,fusa con la maschera che copriva tutta la parte superiore del collo.
La maschera azzurra copriva la testa e gli zigomi,lasciando scoperti gli occhi,la parte finale del naso,il mento,le guance e la bocca.
Sulla fronte aveva una grossa "A" bianca.
C'era anche uno spazio da cui uscivano le orecchie.
Il collo era coperto dalla tuta aderente azzurra,come la zona centrale del petto e delle spalle.
Sul petto e sulle spalle,la tuta era piena di scaglie minuscole.
La parte centrale delle spalle aveva anche un cerchio rosso con una stella bianca dentro.
La parte laterale del petto e la parte esterna di metà bicipiti era grigia,mentre il resto era bianco,fino a metà avambracci dove iniziavano i guanti rossi.
Al centro del petto c'era un'enorme stella bianca.
La pancia aveva una serie di strisce verticali rosse e bianche,alternate,poi c'era una cintura che aveva delle sacche marroni,pantaloni di gomma nera aderenti e stivali rossi.
Sull'avambraccio sinistro aveva lo scudo circolare attaccato con le cinghie interne.
Lo scudo aveva una stella bianca al centro,dentro un cerchio blu,dentro un cerchio rosso,dentro un cerchio bianco,dentro un cerchio rosso che arrivava ai lati della circonferenza.
"Allora,tutti allineati immediatamente,tenente!"disse Steve.
"Si,signore."disse l'uomo e un gruppo di militari corse.
"Coraggio!"disse Steve "Avanti,andiamo!
Muoversi!
Muoversi!"
Dei militari stavano caricando,tramite una placca rettangolare,delle casse con sopra la croce rossa,nella rampa del mezzo.
"Jack?"disse Steve che andò da un militare con i capelli rossi e gli occhiali,che aveva un blocco in mano.
"Che c'è?"disse Jack.
"Dove diavolo è Jeff?"disse Steve.
"La moglie ha le doglie."disse Jack "L'ho mandato il licenza."
"E chi esamina i campioni di tessuto?"disse Steve.
"Ah,non ti fidi di me?"disse Jack.
"E dai."disse Steve.
"Se ci tieni tanto al mago del microscopio che ci hanno assegnato..."disse Jack indicando un soldato di colore con un blocco "...prendilo pure,ma sappi che sono molto offeso."
Steve lo indicò con il dito della mano sinistra "Chi c'è l'ha assegnato?"
"Il gran capo."disse Jack mettendo una cassa sulla rampa e indicando dietro Steve.
Steve si voltò e vide una macchina scura con Fury Junior,un uomo di colore,con capelli neri corti e una benda nera sull'occhio sinistro, che indossava una giacca scura,una cravatta nera,pantaloni neri,scarpe nere e camicia bianca e controllava dei fogli.
"Non si alzava così presto dai tempi di Nixon."disse Jack "Quando esplose mezza New York."
"Guarda che glie lo riferisco."disse Steve andando.
"E io negherò."disse Jack.
Steve andò da Fury e gli fece il saluto militare "Piacere di rivederla."
Fury rispose con lo stesso saluto "Piacere mio."
"Mi spiace molto per il suo occhio."disse Steve.
"Non preoccuparti,ma grazie comunque."disse Fury "Ho pensato che la mia presenza poteva aiutarti a fare in fretta."
"E ha funzionato?"disse Steve.
"No."disse Fury ridendo e prendendo un fascicolo dall'auto "Il fascicolo del tuo nuovo uomo.
Più i traffico telex recente e foto del satellite dell'ultima orbita sulla zona."
Steve guardò i fogli.
Fury fece un passò avanti "Steve?"
"Signore?"disse Steve.
"Vai li e ritorna."disse Fury "Anche se non voglio sempre averti qui a rovinarmi la vita,non voglio rischiare di perderti per colpa di qualche virus."
"Signore,io sono immune a praticamente tutte le malattie."disse Steve "Lo hanno provato esaminando il sangue."
"Si,ma non si sa mai."disse Fury "La fortuna prima o poi finisce."
"Signor si."disse Steve "Una domanda,signore."
"Prego."disse Fury.
"Che cosa avrei fatto per rovinarle la vita,signore?"disse Steve.
"Ti sei alzato stamattina,no?"disse Fury.
"Grazie Fury."disse Stev si fecero il saluto militare.
L'aereo spiccò il volo.
Jack si mise sdraiato su un tendone,senza giacca ad ascoltare musica e quello nuovo lo guardo.
"Maggiore Sal."disse Steve che aveva la maschera tirata giù e aveva dei fogli in mano.
"Sono onorato per l'occasione che ho di..."disse il soldato alzandosi.
"Grazie."disse Steve che lo fece sedere e poi si sedette anche lui"Beh,il risultato di servizio è ottimo.
Quante ore di volo di elicottero fai?"
"85."disse Sal.
"Buona fortuna."disse Steve.
"Grazie,signore."disse Sal.
Steve guardò i fogli "Non ha mai lavorato sul campo?"
"Signor,no,ma sono addestrato e altamente motivato."disse Sal.
"No,no,no,io parlo di atterraggio in zona calda."disse Steve "È una situazione unica.
Ha mai visto gli effetti della febbre emorragica?"
"Signor no."disse Sal.
"Con il suo permesso,capitano..."disse Jack che si sedette sulle casse davanti all'altro"Chi contrae il virus accusa sintomi,tipo influenza.
Nel giro di 3 giorni compaiono lesioni arrossate su tutto il corpo insieme a piccole pustole che sudano sangue e pus.
Una specie si liquido lattiginoso."
"Le lesioni maturano."disse Sal "Appaiono plastiche al tatto.
Seguono vomito,diarrea,epistassi,emorragia gengivale,gli occhi sanguinano,gli organi interni cessano di funzionare."
"Molto bene,maggiore,l'abbiamo letto anche noi il manuale,ma...fra 16 ore avrai tutto sotto gli occhi."disse Steve.
"In carne ed ossa,diciamo."disse Jack.
"So di essere in grado di fronteggiare ogni emergenza."disse Sal.
"Il panico di uno solo metterebbe tutti in pericolo."disse Steve.
"Ha ricevuto l'ordine di non morire laggiù."disse Jack "Ed è intenzionato a seguire quest'ordine alla lettera."
Gli elicotteri volarono sopra una foresta intricata,con delle cascare che uscivano dalla roccia,poi proseguirono.
Uno stregone di colore li vide arrivare.
Le case del villaggio erano di paglia e c'era un fuoco al centro della zona.
Dagli elicotteri scesero 2 uomini in tuta anti contaminazione gialla e Steve che aveva il costume e la maschera.
Lo scudo era posizionato sulla schiena.
Le tute gialle avevano il tubo sulla parte posteriore del casco,collegato alla cintura.
I 3 camminarono per il villaggio che era pieno di cadaveri disposti in fila e deserto.
C'era cadaveri che venivano continuamente bruciati dentro gabbie di legno.
"Dev'essere la."disse Jack indicando la casa più grossa.
I 3 entrarono e trovarono molte persone a terra,su dei tappetti e lettini.
Alcuni erano morti,avevano gli occhi rossi,sangue che usciva da occhi e naso e ferite sul corpo.
Sal si avvicinò a dei lettini con una tenda bianca sopra a forma di imbuto,sentendo un bambino che piangeva.
Accanto a lui c'erano i genitori che erano morti.
Sal si spaventò e corse via,vomitando nel casco.
"Sta mollando!"disse Jack che lo raggiunse.
"NO!"urlò Steve "Non te lo togliere!
Non ti togliere il casco!
Sal!
Non glie lo far togliere!
FAGLI TENERE IL CASCO!
NON LO FAR ESPORRE!"
Un uomo di colore aprì la porta.
Era calvo,con baffi e barba.
Sal si tolse il casco e tossì.
"MALEDIZIONE!"urlò Steve "IN ISOLAMENTO!
IN ISOLAMENTO!"
"Non si preoccupi."disse l'uomo di colore e Steve si voltò "Non è aerobico."
"Capitan Amercia."disse Steve "Medico militare."
"Benjamin Moabi."disse l'uomo "Vi stavamo aspettando."
"Siamo arrivati il prima possibile."disse Steve.
"Ma non abbastanza."disse Benjamin "Il villaggio è distrutto."
Poco dopo Steve e l'altro camminarono per il villaggio "Conosciamo il periodo di incubazione?"
"No."disse l'altro "Ma uccide i giorni.
Il tasso di mortalità è del 100%."
"Ah..."disse Steve che camminava con la maschera tirata all'indietro "Qualcuno già infetto può aver già lasciato il villaggio?"
"Se l'ha fatto è già morto o sta morendo."disse l'uomo "Il più vicino villaggio dista 80 chilometri."
"Il primo caso?"disse Steve "Paziente 0?"
"Un giovane di nome Murazo."disse l'uomo "Lavorava per un bianco alla costruzione di una strada e quando è tornato era già malato."
L'uomo si fermò davanti al pozzo.
"Ha bevuto da questo pozzo."disse l'uomo "È di li che si propaga per tutto il villaggio."
"Avete identificato il portatore?"disse Steve "L'ospite?"
"Quando siamo arrivati il ragazzo non connetteva."disse l'uomo "È morto circa 2 ore dopo.
Non ha potuto dirci come lo ha contratto."
Steve vide lo stregone sulla collina "Lui non è malato."
"No."disse l'altro "È lo stregone locale.
È rimasto sempre nella sua caverna."
"Vorrei parlare anche con lui."disse Steve.
"No,lui parla con me."disse l'uomo "Vede,lui crede che gli dei siano stati risvegliati dagli uomini che tagliavano gli alberi.
La zona era sacra.
E gli dei sono infuriati.
Questa è una punizione."
Poco tempo dopo l'elicottero partiva e il villaggio bruciava.
Poco dopo Steve era seduto nell'aereo "Mortalità preoccupantemente alta,localizzata nel raggio di 5 chilometri."
Jack aveva il portatile aperto accanto e scriveva.
"Breve periodo di incubazione."disse Steve "Appare circoscritta.
Jack,non ci hai messo "preoccupantemente"."
"È un avverbio,Steve,non mi sembra così importante,punto."disse Jack.
"Voglio fare un'aggiunta."disse Steve "Signore,questo è il virus più brutto che abbia mai visto."
"E lei sa che ne ho visti tanti."disse Jack scrivendo.
"Bene."disse Steve "Mandalo a Fury subito."
Steve si alzò e andò da Sal e si sedette accanto a lui.
"Spiacente signore."disse Sal.
"Lascia perdere."disse Steve.
"Non ho mai visto niente di simile."disse Sal "Ho messo il gruppo in pericolo."
"Siamo ancora vivi."disse Steve.
"Ho avuto paura,signore."disse Sal sconvolto.
"La paura è mal giudicata,Sal."disse Steve "Io non ce lo voglio con me uno che non ha paura.
Finirebbe per fare qualcosa di stupido.
Ok?"
"Beh,allora io sono perfetto."disse Sal.
Steve gli toccò la spalla.
Delle scimmie quadrupedi,con volto bianco e il resto del pelo nero e la coda correvano per la foresta.
Una si allontanò e una trappola venne azionata,bloccandola in una rete che fu tirata in alto.
Steve parlò a Fury che si trovava ad una festa,nel giardino di una villa ed era vestito con la divisa da colonnello.
Steve aveva il costume,ma la maschera tirata giù e un bicchiere in mano "Non sapendo dove sia il quartier generale dello S.H.I.E.L.D. ci ho messo parecchio.
Signore,ho mandato un fax 6 ore fa."
"Capitano,non ho intenzione di dare l'allarme!"disse Fury.
"Non vorrei rovinarle la festa signore,ma...lei deve dare l'allarme."disse Steve.
"Tu dicevi che era circoscritta."disse Fury.
"Probabilmente circoscritta."disse Steve "Dovrebbe far sorvegliare gli aeroporti,dovrebbe..."
"Rogers..."disse Fury mettendo le mani dietro la schiena "Ti ricordi nel 1989?"
"Si."disse Steve.
"Tu trovasti 2 casi di febbre del Congo a Nairobi e mettemmo un avviso nel cestino della merenda di tutti i bambini,te lo ricordi?"disse Fury.
"Si,m'ero sbagliato."disse Steve
"Ti eri sbagliato."disse Fury.
"Ero un principiante su queste cose all'epoca."disse Steve.
"Va bene."disse Fury "E nel 92?"
"Mi sbagliavo."disse Steve.
"Un'altra volta."disse Fury.
"Già."disse Steve.
"Ma stavolta non ti sbagli."disse Fury.
"Potrei sbagliarmi anche stavolta,ma..."disse Steve.
"E vieni alla mia festa,puzzando di morto da fare schifo e mi strappi al senatore Rosalis,il quale,è bene che te lo ricordi,è capo della vostra sottocommissione che si occupa dei vostri fottutissimi finanziamenti,e anche dei tuoi,ora che hai lasciato lo S.H.I.E.L.D."disse Fury.
"Si scordi l'ebola,si scordi il resto."disse Steve "Questo virus uccide così alla svelta che lei potrebbe..."
"Abbassa la voce."disse Fury con la mano sinistr ripresero a camminare "È proprio questo il punto.
È proprio la sua virulenza che gioca a nostro favore,Rogers.
Quei poveracci non vivono abbastanza da portare in giro quel virus.
Si,hai ragione a dire che è circoscritto."
"Lo spero."disse Steve.
Una nave era sul mare.
Un orientale andò nella stiva e portò una banana alla scimmia catturata che era dentro una gabbia.
Steve fece una telefonata alla cabina telefonica "Si.
I cani per il momento li puoi tenere tu.
Si.
Portali pure ad Atlanta.
Mi mancheranno,ma per il momento non posso occuparmene.
Ah,quando vai alla bottega del cane,ricordati che preferiscono gli ossi di misura media.
Si.
Ti faccio i miei auguri.
Ciao."
Steve e Jack andarono verso le porte blindate del laboratorio che vennero aperte dalla guardia.
Steve aveva il costume,la maschera tirata giù e lo scudo sulle spalle "No,Jack,non ho detto questo.
Cerca di essere obiettivo."
"Allora fammici capire qualcosa."disse Jack "Non c'era una foto dei cani?
Così prendevi quella è niente depressione."
"Io mi confido con te e tu fai lo spiritoso?"disse Steve.
"Non faccio lo spiritoso."disse Jack.
"È che quei cani li presi ancora piccoli."disse Steve.
"Erano molto carini."disse Jack.
"Non è questo il punto."disse Steve.
"Sono ancora carini."disse Jack.
"Erano una cosa mia e ora non lo sono più."disse Steve.
"Steve,poi sempre portare il caso alla corte suprema,per avere più tempo libero."disse Jack.
"Io ti chiedo solo se ho ragione o torto."disse Steve.
"Steve,noi andiamo a studiare il virus più letale che abbiamo mai visto ,secondo me ti dovresti concentrare su quell'argomento."disse Jack e le altre porte blindate si aprirono.
"Intanto vorrei sapere perché devo mettermi quello scafandro addosso?"disse Steve.
"In quella stanza c'è un concentrato dei peggiori virus del mondo,tutti insieme."disse Jack "Anche se sei immune è meglio non rischiare."
"Comunque dimmi se ho ragione o torto."disse Steve scendendo la grata di metallo "È una domanda."
"Tu devi farti vedere da un medico."disse Jack che aprì la porta di metallo.
Poco dopo Jack fasciava il polso destro della tuta anti contaminazione di Steve con il nastro isolante.
"Hai visto Peggy?"disse Steve "Ogni tanto mi faccio anche mandare dei fascicoli con dentro tutti quelli della mia vecchia squadra,per assicurarmi che lei sia ancora viva.
Molti sono già passati a miglior vita.
Ma lei no."
"Mentre tu non eri ibernato si è sposata e ha deciso di non tornare indietro."disse Jack.
"Hai parlato con lei?"disse Steve.
"Sai come sono rimasto amico di tutti e 2?"disse Jack.
"Come?"disse Steve.
"Evitando di fare discussioni come questa."disse Jack.
"Non ti chiedo di schierarti."disse Steve "Io voglio la tua opinione."
"Che cos'è?"disse Jack.
"Cosa?"disse Steve.
"Non hai controllato la tuta,c'è uno strappo."disse Jack notando un'apertura sulla tuta.
"Beh,tanto sono immune."disse Steve "Non ci lascio la pelle."
"Non si sa mai."disse Jack.
I 2,con le tue e i caschi,entrarono dentro la stanza e trovarono Sal.
"Buo giorno,capitano."disse Sal.
"Buon giorno,maggiore."disse Steve connettendosi al tubo come l'altro.
"Mi sono permesso di anticiparvi di alcune ore."disse Sal.
"Jack,lo senti?"disse Steve "C'è gente che si sveglia all'alba.
"Io sto in piedi dalle 4."disse Jack.
"Ok,diamoci da fare."disse Steve "Scongeliamone qualcuno,separiamoli e mettiamoli sotto il microscopio."
"Fatto,signore."disse Sal "Avremo i referti entro un paio d'ore."
"Molto bene maggiore."disse Steve.
Jack andò a prendere un flacone di plastica con dentro del liquido "Senti come ti rotola via dalla lingua.
Motaba.
Sai una cosa?
Sembra il nome di un profumo.
Una goccia e ti senti così diverso.
Ecco,prendi un campioncino."
Jack tirò la fiala a Sal che la prese per miracolo.
"Riflessi pronti."disse Sal che mostrò la fiala ancora in mano "Ma mai pronti come i miei.
Non scherziamo con questa roba,devi essere sempre pronto a tutto.
Tutto quello che c'è qui è letale,inclusa l'aria.
Poco dopo Steve,con indosso il costume,senza maschera era con gli altri 2 davanti a 2 computer.
I 2 indossavano abiti bianchi.
Il computer mostrava l'immagine dei batteri.
"Ok,possiamo cominciare."disse Sal "Sono state scattate in un periodo di circa 8 ore.
Cellule normali,prima di venire a contatto con il virus."
Sal cliccò una delle cellule cambiò del tutto.
"Nel giro di un'ora un singolo virus invade la cellula,si moltiplica e la uccide."disse Sal che mostrò la cellula esplosa con moltissimi virus più piccoli che si espandevano "E,nel giro di 2 ore,i virus moltiplicati hanno invaso le cellule vicine qui e qui.
Continuando a moltiplicarsi."
L'immagine successiva mostrava quasi tutte le cellule distrutte e infette.
"Accidenti."disse Jack "Infetta la cellula e la uccide così velocemente?
Non può essere vero,il virus ebola ci mette giorni a fare danni simili."
"Signore,le cifre sono esatte."disse Sal "Volesse il cielo che non lo fossero."
L'immagine mostrò tutte le cellule infette,distrutte e collegate da punti blu a milioni.
"Entra un virus e ne escono milioni."disse Sal "E le cellule muoiono."
Le immagini successive mostrarono i virus.
"Qui possiamo vedere i singoli virus in cerca della prossima vittima."disse Sal "Finché non rimane nulla da uccidere."
"Giorno memorabile."disse Jack "Potremmo non vedere mai più un nuovo virus."
L'immagine mostrò il virus ingrandito.
"Signori...mister Motaba in formato gigante."disse Sal.
"Dio,come lo odio."disse Jack.
"Andiamo,Jack."disse Steve "Apprezza la sua semplicità.
È un miliardesimo di noi e ci sta battendo."
"Che vuoi che faccia?"disse Jack "Che lo inviti a cena?"
"No."disse Steve.
"Cosa allora?"disse Jack.
"Distruggilo."disse Steve "Fino all'ultimo."
Fury entrò di nascosto nella stanza,con indosso la tuta protettiva,aprì il cilindro refrigerante e prese un falcone,portandolo ad altri 2 che erano seduti ad un tavolo.
Fury si recò nel suo ufficio trovando un generale in uniforme.
Aveva i capelli bianchi,tirati all'indietro,con la riga sulla parte destra della testa,ed era magro.
"Il capitano Rogers non sarà molto contento di questo incontro."disse Fury "Facciamo tutto questo alle sue spalle.
È già infastidito di suo perché dopo la sua uscita dallo S.H.I.E.L.D. l'ho seguito fin qui,facendomi assegnare un ufficio."
"Allora eliminiamolo."disse il generale.
Fury lo guardò da dietro la scrivania e l'altro rise.
"Ah,andiamo Fury,non abbiamo alternative."disse l'uomo "Lei è troppo sentimentale.
È il guaio di questo paese."
Il telefono squillò e lui rispose.
"Siamo pronti signore."disse la voce al telefono.
Fury riattaccò "Sono pronti."
Fury accese la tv e fu mostrata l'immagine del Motaba in 2 sezioni diverse "Ah,mio Dio.
È il nostro amico africano.
È tornato."
"Dobbiamo essere molto prudenti,Fury."disse il generale "Abbiamo distrutto un intero villaggio per tenere segreto questo virus."
"Esatto."disse Fury.
"Chiuda il caso,lo insabbi."disse il generale "Lei ne è al corrente,io ne sono al corrente.
Nessun altro.
Estrometta il suo amico Rogers dal caso.
Quel bastardo ficcanaso non deve mandare a puttane il lavoro di 30 anni."
Il giorno dopo Steve aprì la porta di un ufficio,trovando una segretaria seduta.
Indossava il costume,aveva la maschera tirata giù e lo scudo.
"Ciao,Mary,è in ufficio?"disse Steve avviandosi alla seconda porta.
"Capitano,un momento per favore."disse la donna alzandosi.
Steve trovò Fury nel mezzo di una conversazione con un altro soldato e bussò al lato della porta.
Fury alzò gli occhi dal fascicolo "Ah...
Vieni pure,Rogers."
Rogers restò sulla porta,con le mani sui fianchi.
"Tenente,mi porterebbe del caffè?"disse Fury.
"Certamente,signore."disse il tenente.
"Gradisci qualcosa,Rogers?"disse Fury.
"Perché mi ha tolto il Motaba?"disse Steve.
"Niente per il capitano."disse Fury e l'altro andò via.
Fury si sedette alla scrivania "Siediti,Rogers.
Ma tu non mi avevi detto che il Motaba era circoscritto?"
"È risaltato fuori."disse Steve sedendosi "Non abbiamo analisi,non sappiamo come si diffonde,non sappiamo un accidente."
"C'è un altra epidemia di Febbre Anta nel Nuovo Messico."disse Fury "Il centro ha bisogno d'aiuto,ci mandiamo te."
"No,mandi Peterson e il suo gruppo."disse Steve.
"NON DIRE A ME CHI DEVO MANDARE IN MISSIONE!"disse Fury alzandosi "Ho promesso di mandare il mio uomo migliore,cioè te.
E adesso levati dai piedi!"
Steve si alzò e si avvicinò all'entrata "Sappiamo tutto sulla Febbre Anta.
Che ci vado a fare la?
Acchiappo topi?
Senta...è già in coltura,abbiamo isolato le sue proteine,avrò un test anticorpi tra 6 giorni,Jack lo ha inoculato alle scimmie e alle cavie e ne conosceremo la sequenza genetica entro un mese e se lei ci lascia in pace potremo identificarlo fino all'ultimo gene e diventerà famoso."
"Rogers."disse Fury.
"Si?"disse Steve.
"È altamente improbabile che il Motaba ci crei altri problemi e tu lo sai bene..."disse Fury.
"No!"disse Steve "Io non lo so affatto!"
"Beh dovresti saperlo."disse Fury "E lo sapresti se non covassi un morboso desiderio di vedere la fine del mondo."
Steve andò alla porta "È la cosa più grossa che ci sia capitata."
"Oh basta...NON NE POSSO PIÙ!"urlò Fury.
"Un virus nuovo di zecca."disse Steve chiudendo la porta.
"NON NE POSSO PIÙ!"urlò Fury.
La nave con dentro la scimmia era arrivata a San Francisco al tramonto.
Un montacarichi portò la gabbia in una parte del magazzino piena di animali rinchiusi.
A guidarlo c'era un ragazzo con i capelli neri,lunghi che indossava una maglietta chiara,senza maniche e pantaloni grigi con scarpe chiare.
Nella scatola sul montacarichi c'era la scimmia che si lamentava.
"Un po' di pazienza."disse il ragazzo "Tutto ok,pupa.
Te ne andrai da qua tra pochissimo.
Te lo prometto."
Il ragazzo parlò al telefono.
"Quando ti è arrivato?"disse una voce al telefono.
"Oggi,Roody."disse lui.
"Bene,perfetto."disse l'altro.
"Ti interessa?"disse lui.
"Il cliente lo vuole il prima possibile."disse la voce.
"Bene."disse il ragazzo.
"Procedi."disse Roody.
"Bene."disse il ragazzo.
Ormai era notte e il ragazzo era nella sua auto rossa che si fermò ad una sbarra ed una guardia uscì da una cabina di controllo.
Accucciandosi la guardia vide la gabbia coperta che si muoveva.
"Ah,ho capito."disse la guardia"La tua nave ha fatto un altro viaggetto,eh?"
"La nostra nave,Nick."disse il ragazzo che ora indossava un giubbotto di pelle nero,maglietta nera e jeans "La nostra nave."
Il ragazzo gli diede dei soldi "Africa.
Terra di grandi bellezze e segreti tesori."
"Assolutamente segreti."disse la guardia che sorrise e lo fece passare.
"Tieni la bocca cucita."disse il ragazzo.
"Stammi bene."disse la guardia.
Steve chiamò la donna bionda a telefono "Robby…Robby devi dirgli di emettere un avviso d'emergenza."
Steve era dentro la stanza dove c'erano appese le tute blu e indossava una maglietta bianca,a maniche corte,mentre in pantaloni e gli stivali erano quelli del costume.
"No."disse lei "No,Steve non lo farò."
"Ma perché ti sei messa contro?"disse Steve.
"Non voglio basare la mia prima opinione ufficiale su una tua opinione non condivisa dall'esercito."disse Robby.
"Intuizione?"disse Steve andando avanti e indietro "Ti sto faxando tutti i risultati.
Ho un laboratorio pieno di animali morti.
Non c'è risposta agli antibiotici ,endovena e ai vaccini,capito?
Sono tutti morti."
"Certo che sono tutti morti,li hai iniettati con lo stesso ago."disse Robbi "Dov'è la prova di tutto quello che..."
"Non mi serve la prova,ne ho la sensazione,ok?"disse Steve.
"Ah,ne hai la sensazione...ok."disse Robby "Ho preso nota della tua sensazione."
"Non è una cosa complicata,è molto semplice:questa cosa uccide ogni vita che incontra,digli che emettano un avviso d'emergenza."disse Steve.
"Questo tono mi è familiare."disse Robby "È un ordine,capitano Rogers?"
"Robby non puoi far diventare un virus letale un motivo per litigare."disse Steve.
"Non è come pensi,Steve."disse Robby.
"Senti,non poso ricominciare sempre da capo,PER UNA VOLTA IN VITA TUA CORRI UN RISCHIO!"disse Steve.
"Sai che ti dico,il rischio l'ho già corso,ho aiutato te."disse lei che riattaccò.
"Hai riattaccato."disse Steve che camminò verso le tute "Prima litigavamo per il lavoro,poi per i cani,adesso per un virus…
Non è possibile."
La macchina del ragazzo passò in una strada in mezzo ad una foresta e la gabbia della scimmia era scoperta.
La scimmia urlava al suono della musica che usciva dalla radio.
"Che cosa succede?"disse il ragazzo guardando dietro "Non lo sai che la musica li calma gli animali selvaggi?"
La scimmia bevette da un biberon e poi sputò l'acqua nella bocca del ragazzo.
"Oh,cavolo..."disse il ragazzo che sputò dal finestrino"Che schifo..."
Il ragazzo arrivò ad un paesino e entrò in un negozio di animali,dove però c'erano anche casse di cibo,lattine e bibite.
"Roody!"disse il ragazzo andando al bancone.
Roody era un uomo semi calvo,con una camicia bianca con quadretti blu e pantaloni scuri.
"Ciao,Jim."disse Roody.
"Guarda."disse il ragazzo.
"Va bene,mettila li sopra,diamoci un'occhiata."disse l'uomo e Jim la poggiò su un scaffale "Ce l'hai i documenti e tutto il resto?"
"Si,i documenti...questa è perfetta."disse Jim e l'altro si mise i guanti "Guardala,mi hai chiesto una scimmia,ti ho portato una scimmia."
"Come sarebbe "guardala"."disse Roody.
"In che senso?"disse Jim.
Roody aprì la gabbia e la scimmia saltò su un sacco.
Un'altra scimmia prese la banana in parte mangiata della scimmia uscita.
La seconda scimmia aveva il pelo chiaro.
"Io ti avevo detto "un maschio"."disse Roody.
"No,tu hai detto "una scimmia"."disse Jim
"No,avevo detto "maschio"."disse Roody "Il cliente ce l'ha già la femmina.
Vuole fargli fare i cuccioli."
L'uomo prese la scimmia e l'animale gli graffiò il braccio,poi lui la rimise nella gabbia che venne chiusa da Jim.
"Ok..."disse Jim afferrando la gabbia.
"Brutta bestiaccia!"urlò Roody
"Ve bene,d'accordo."disse Jim "Senti...te la vendo per poco."
"No,no,no,no."disse Rody.
"Oh,andiamo..."disse Jim.
"Oh,insomma Jim,io avevo un affare e tu l'hai mandato a monte!"disse Roody "Non la posso vendere!"
Roody si pulì il sangue "Ecco guarda."
"Beh,te lo sei meritato."disse Jim"E adesso che me ne faccio?"
"Metti su un circo."disse Roody.
Robby camminò per un corridoio bianco,con colonne dello stesso colore e bussò ad una porta di legno.
Aveva una giacca chiara e gonna chiara corta.
Poco dopo era seduta ad una scrivania con davanti un uomo con capelli neri,lisci,con la riga sulla parte sinistra della testa,giacca celeste,cravatta scura,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
L'uomo leggeva i fogli nella cartellina che lei gli aveva dato.
"Inserirò l'avviso nel nostro rapporto settimanale,dottoressa."disse l'uomo gettando la cartellina sul tavolo.
"Ma uscirà mercoledì e il capitano Rogers ritiene che sia abbastanza grave da meritare un avviso speciale."disse Robby.
"Si rende conto di quanto costa mandare un avviso speciale a 400000 operatori sanitari?"disse l'uomo.
"Nell'89 predisse il virus dell'Anta ed è arrivato."disse Robby.
"Suppongo che sia comprensibile la sua lealtà verso un suo amico,ma sia io che lei sappiamo che la probabilità che questo virus compaia negli Stati Uniti è virtualmente nulla."disse l'uomo.
Jim era nel bosco ed apriva la gabbia della scimmia stando accucciato a terra.
L'animale si affacciò timidamente.
"Su avanti,scappa."disse il ragazzo "Sei libera.
Guarda quanti alberi...guarda è come casa tua."
La scimmia uscì.
"Ecco brava."disse Jim.
L'animale si voltò.
"Oh,per favore."disse Jim "Non guardarmi così.
Su,dai."
L'animale tornò indietro e si rimise nella gabbia.
"Ma che..."disse Jim "Ah,io ti terrei,ma sono già sposato.
Coraggio,vai."
La scimmia uscì.
"Ecco"disse Jim "Brava."
La sera seguente Jim era su un aereo e aveva il giaccone addosso.
Gli occhi erano arrossati e il viso pallido.
Diede un morso ad un biscotto e poi lo posò sul tavolinetto.
Un bambino camuffato da cowboy camminò per l'aereo e vide il biscotto "Signore?
Lo mangia il resto di quel biscotto?"
"No,prendilo tu."disse Jim.
Il bambino sorrise,ma la madre gli afferrò la mano "No.
Bobby,non seccare questo signore."
"Non c'è problema."disse lui.
Il bambino fu portato via.
Jim scese dall'aereo e incontro una ragazza bionda.
"Jim..."gli disse lei facendo un gesto con la mano e lo abbracciò "Oh Dio,quanto mi sei mancato.
Hai una faccia orrenda,tesoro,che ti è successo?"
"Non lo so,forse è qualcosa che ho mangiato."disse lui.
I 2 si baciarono,poi lui svenne.
Roody aveva gli occhi rossi e il volto pallido e si appoggiò a degli acquari.
"Giorno Roody."disse una donna "Lucrezia non li mangia i biscotti al manzo,dovremmo tornare al vitello..."
Roody cadde e fece cadere anche tutti gli acquari,poi fu portato all'ospedale e fu messo a petto nudo sul lettino.
"Roody,mi senti?"disse il medico scuotendolo e poi gli prese la mano "Coraggio,Roody,dammi la mano!
Stringi la mia mano!"
"Polso debolissimo!"disse un infermiera "Presto!"
Altri accorsero.
"Sembra uno shock anafilattico."disse l'uomo.
"Dicevano che ieri stava bene."disse un'altra.
"Andiamo Roody!"disse l'uomo "Harry,fammi un'analisi chimica."
L'uomo gli sentì il battito cardiaco.
"PER DIO,SVEGLIATI ROODY!"disse l'uomo.
Uno scienziato era accanto ad una macchina che stava facendo girare i campioni di sangue,seduto alla scrivania ed aveva una fiala di sangue in mano.
"Accidenti."disse l'uomo che sollevò il coperchio e mise la mano all'interno.
Le fiale esplosero e il sangue gli arrivò in faccia e negli occhi,così lui andò a lavarsi il volto.
Poco dopo quello che aveva visitato Roody gli puliva il sangue dal viso,
"Se mi becco l'AIDS o l'Epatite?"disse lo scienziato.
"Farò analizzare il sangue,Harry,non c'è motivo di preoccuparsi."disse l'altro.
"Non può darmi della gammaglobulina?"disse l'altro "Non vorrei fare qualche brutto regalino alla mia ragazza."
"Per ora regalare dei fiori,va bene?"disse l'altro.
Robby saliva le scale nel complesso su cui era con un altro.
Le scale davano su un enorme ingresso rettangolare,con un lato di vetro,il tetto obliquo con travi bianche e dei piani sia da una parte che dall'altra.
"Non dovresti mangiare quella porcheria."disse l'altro "Ti fa male."
"È solo una volta."disse lei.
"Dottoressa."disse una donna vestita di rosso che la raggiunse dandole una cartellina.
"Oh,c'è qualcosa per me?"disse la donna.
"Si,focolai nel Michigan..."disse la donna dandogli altri fogli "Una catena di tavole calde...e 2 casi di febbre di origine ignota a Boston.
Gli epidemiologi locali non ci capiscono niente."
"Non saranno mica esploratori di ritorno dallo Zaire,vero?"disse Robby.
"Ecco,brava."disse la donna ridendo "No,sono due ragazzi americani,niente viaggi esotici."
"Sarà qualche ceppo atipico di morbo..."disse l'altro.
Robby si fermò nel corridoio "Lisa...devo andare subito a Boston."
La donna si recò all'ospedale municipale di Boston,vestita da infermiera
"Ecco,è qui."disse un infermiere di colore.
Lei entrò dentro una stanza dove c'erano 2 letti con sopra dei tendoni di plastica.
Nei letti c'erano sia Jim che la sua ragazza.
Jim aveva un tubo in bocca,il volto pieno di chiazze scure e il sangue che usciva da occhi,bocca e orecchie.
La ragazza stava un po' meglio,ma era piena di macchie anche lei.
"James?"disse Robby "Jim,riesci a sentirmi?
Jim?
Abbiamo bisogno di sapere come ti sei infettato,puoi parlare con me?
Jim,dimmi,sei stato in contatto con qualche animale?"
Lui provò a parlare,ma morì.
"Posso sapere di che si tratta?"disse quello di colore.
"Sono qui per scoprirlo."disse Robby "Dobbiamo fare l'autopsia."
"Non voglio ferirmi ad un dito e beccarmi quello che l'ha ammazzato."disse l'altro.
"E lei?"disse Robby.
"Io non faccio autopsie."disse quello di colore.
"Nemmeno lei?"disse Robby ad un anziano.
"Lo faccio io."disse l'uomo.
"OH JIM!"disse lei piangendo "PERCHÉ?"
"Tesoro?"disse Robby "Facciamo quello che possiamo,io ho bisogno del tuo aiuto.
Alice,Jim ti ha detto qualcosa?
Ha parlato con te?"
La ragazza continuò a piangere.
Il corpo fu portato su un tavolinetto dell'obitorio posto dentro una teca di plastica con il tetto di metallo.
I 2 si misero le tute anti contaminazione.
"Con molta lentezza."disse lei "E usi la massima precauzione."
Il medico avvicinò il bisturi,ma la mano tremò.
"Faccio io."disse Robby.
Poco dopo lei parlava al telefono con Steve "Lavorava in un magazzino e laboratorio di animali.
Potrebbe averlo preso la,teniamo in osservazione tutti i colleghi."
"L'ospite può essere ancora la,non fare uscire nessuno."disse Steve che era a casa sua.
Indossava una giacca blu,maglietta blu,jeans e scarpe nere.
"No,li teniamo tutti isolati,ho già messo in quarantena i medici,le fidanzate,i vicini..."disse lei appoggiandosi al muro "Accidenti,Sam,l'ho aperto io.
Gli era scoppiato tutto dentro.
Il pancreas,i reni,il fegato,tutto liquefatto.
Dovevo insistere per l'avviso,io…
"Non sarebbe servito a quei 2."disse Steve che si era seduto al tavolo "Fa portare qualche campione di tessuto al tuo laboratorio.
Verificherò se si tratta del Motaba.
Robby,ci sono altri che accusano dei sintomi?"
"No,non ancora."disse Robby sedendosi "Il centro ha emesso un allarme al livello 3.
Se c'è qualche altro caso...ah Dio...lo spremo molto presto."
"E che mi dici della ragazza?"disse Steve.
"È morta mentre io operavo,non era sull'aereo."disse Robby alzandosi.
"Quindi il primo contatto che ha avuto con lui è stato all'aeroporto."disse Rogers.
"L'aereo è arrivato alle 9,lei è entrata qui alle 6 del mattino."disse Robby.
"Allora il periodo massimo d'incubazione è di 24 ore."disse Steve.
"Corre veloce,Steve."disse Robby.
"Si,ma così possiamo controllarli."disse Steve "Se nessuno si ammala nelle prossime 24 ore siamo a posto."
"Quest'osservazione non è da te."disse lei.
"Perché?"disse Steve.
"Ti attieni all'osservazione più ottimistica."disse Robby.
"Perché no?"disse Steve "Forse c'è speranza anche per me."
La notte seguente,il medico che si era sporcato con il sangue era in una sala cinematografica e tossiva,sentendosi malissimo.
"Harry,ti senti bene?"disse la ragazza mettendogli le mani sulla schiena"Si,vado a prendere qualcosa da bere."
L'uomo si alzò e andò al bancone barcollando "AIUTO..."
Il medico cadde a terra tremando.
La scimmia era nella foresta di notte.
Il mattino seguente il medico era ricoverato.
"Harry?"disse quello che aveva curato Roody "L'abbiamo presa in tempo,te la caverai,ma ho bisogno che tu tenga duro."
La ragazza era accanto a lui e tossiva.
"Dottor Mark al pronto soccorso con urgenza."disse la voce all'alto parlante e l'uomo si allontanò.
Mark incontro dei paramedici che portavano una barella "Dottore!
Si è sentita male all'improvviso!
Credevo che avesse l'influenza,ma è svenuta!
Ha la febbre alta!"
Una infermiera corse nei corridoio e andò a soccorrere una persona malata che aveva le convulsioni.
"ECCOMI!"urlò lei chinandosi "CHE SUCCEDE?
CHE COS'HA?"
Un'altra serie di persone entrarono tossendo e cadendo a terra e altri vennero portati con le barelle.
Mark era nel suo studio e sfogliava il manuale sui virus,quando la donna entrò.
"Continuano ad arrivare."disse la donna "Ma che cos'ha quella gente?"
"Non lo so,Emma."disse Mark "Non lo so.
Chiama l'assessorato alla sanità subito."
Robby era in una stanza con luci basse,un video con una cartina olografica degli Stati Uniti.
C'erano dei tavoli con delle lampade a cui erano sedute molte persone in giacca e cravatta.
"Davvero?"disse Robby al telefono "Tutti,fino all'ultimo?
Bene..."
Lei attaccò il telefono"Allora,tutti i passeggeri sono risultati negativi!
Nessun altro contagio al municipale di Boston,grazie a Dio!"
Tutti applaudirono ed urlarono,ma in quel momento arrivò un fax.
"Robby?"disse una donna che le passò un foglio "Il dottor Raynolds."
Lei prese il foglio "15 casi."
Fury entrò nello studio in piena notte,con addosso la vestaglia e il pigiama.
"Vuol dire che c'è un altro focolaio."disse Fury.
"Si."disse Steve che arrivò con il costume completo e lo scudo sulla schiena.
"Oltre a quello di Boston?"disse Fury.
"Io non capisco la sua riluttanza."disse Steve "Il centro profilassi e il nostro studio sono gli unici capaci di combattere questo virus!
Per questo voglio partire stasera!"
Fury fece di "no"con il dito dopo essersi messo seduto.
"Hanno bisogno di tutto l'aiuto che..."disse Steve.
"Spiacente,Steve,non si può."disse Fury.
"Ma si può sapere perché vuole tenermi lontano da quel posto?!"disse Steve.
"Non è un problema militare e nemmeno S.H.I.E.L.D. e tu sei legato a tutti e 2."disse Fury "Non è affare nostro."
"AH NO?"disse Steve irato.
"Il centro è in azione,fagli fare il loro lavoro e poi tu non hai uno statuto."disse Fury.
"AL DIAVOLO LO STATUTO!"urlò Steve che si sedette "CHE CENTRA LO STATUTO?
DA QUANDO È UN PROBLEMA PER LEI LO STATUTO?
STA MORENDO DELLA GENTE!
LEI HA GIURATO DI PROTEGGERE IL PAESE,SE LO RICORDA?
Ci conosciamo da anni..."
"Si,è vero,Steve,ma io sono anche il tuo capo!"disse Fury "Lo ero quando eri nello S.H.I.E.L.D. e lo sono anche qui dentro!
LO COMANDO IO IL REPARTO,NON I BUROCRATI!
E TU FAI QUELLO CHE TI DICO DI FARE!
IO SONO IL TUO CAPO E ANCHE IO HO UN CAPO!
CHIARO?"
"Si,chiami il suo capo al telefono."disse Steve mettendo il telefono sulla scrivania "Chiami McClintock!
CHE SI METTA SU UN AEREO PRIMA CHE UCCIDIATE UN SACCO DI GENTE!"
Fury si alzò dalla sedia "Fermati qui,prima di dire alte cose di cui potresti pentirti amaramente e NON DIMENTICARE CON CHI STAI PARLANDO!"
"Beh,allora me lo dica lei,perché io non lo so più!"disse Steve "Sto parlando con l'istituto?
Con il Pentagono?
La C.I.A.?
Con lo S.H.I.E.L.D.?
Con quello stronzo di McClintock?
DIMMELO TU CON CHI STO PARLANDO!"
"La conversazione è finita."disse Fury.
"Me lo dici con chi sto parlando?"disse Steve.
"TU PARTI PER IL NUOVO MESSICO DOMATTINA E TI SUGGERISCO DI ANDARE A CASA FARE LE VALIGE,CAPITANO,E TI SUGGERISCO DI FARLO SUBITO!"disse Fury"E ringrazia che ti abbiamo fatto tenere lo scudo quando hai lasciato lo S.H.I.E.L.D.!"
"Lo scudo?"disse Steve che se lo tolse dalla schiena e lo diede a Fury "Eccolo!"
Steve andò via.
La notte seguente Steve andò nell'hangar furibondo ed entrò in un ufficio trovando un ragazzo dietro la scrivania.
"Allora,sergente,perché il mio pilota non ha ricevuto i nuovi ordini?"disse Steve irato.
"Nuovi ordini?"disse il ragazzo alzandosi.
"Il colonnello Fury mi ha chiamato alle 2 per dirmi di andare subito a Cedar Creek!"disse Steve"Non hai ricevuto il dispaccio?"
"No,io ce l'ho in partenza per il Nuovo Messico..."disse il ragazzo indicando il computer.
"NO,IO NON DEVO ANDARE NEL NUOVO MESSICO!"urlò Steve "IO VADO CEDAR CREEK,IN CALIFORNIA!"
Steve prese il telefono e glie lo pose "CHIAMA IMMEDIATAMENTE IL COLONNELLO FURY E CHIEDIGLI CONFERMA!
CAPITO?"
Steve si allontanò e poi tornò indietro prendendo il telefono "No,non chiedere nessuna conferma,dammi quel telefono."
"È meglio che chiede conferma."disse l'altro che riprese il telefono.
"Ma sei diventato matto?!"disse Steve "Lo sai che ora è?"
Il ragazzo guardò l'orologio "Le 2,30."
"Esatto!"disse Steve "Modifica i miei ordini!
Chiama la torre di controllo e digli di cambiare il mio piano di volo!"
Steve andò alla porta e lo indicò più volte "Metti il dito sul telefono!
METTI IL DITO SUL TELEFONO!"
"Mi può costare i gradi,signore."disse l'altro.
"Ti costerà il culo se non metti subito il dito sul telefono."disse Steve indicandolo "Su,coraggio,fai il numero.
Grazie."
Steve chiuse la porta.
Poco dopo l'aereo si mise in volo.
Fury camminò in un corridoio e arrivò ad una porta blindata,aprendola dopo aver messo il pollice sul pannello di controllo e digitando un codice,poi girò la manopola ed entrò,aprì una seconda porta che lo condusse in una ambiente pieno di fumo ed estrasse un cassetto dal muro prendendo una sacca piena di liquido arancione.
In una base militare c'era McClintock che parlava al telefono.
La stanza in cui era dava su un laboratorio.
"La buona notizia è che il governatore ha richiesto un intervento federale."disse McClintock"Può andare la con il primo battaglione dell'ottavo fanteria.
Niente agenti S.H.I.E.L.D.
Ci servono i tempi di propagazione per ogni probabile veicolo:insetti,pesci,esseri umani.
Si sta propagando.
Dobbiamo sapere dove va e con che velocità ci arriva.
Fury...l'autorizzo a partire con l'operazione Tabula Rasa."
Fury era seduto alla scrivania "Signore...noi sappiamo che potremmo salvarli quei poveretti."
"No,dobbiamo procedere con i metodi convenzionali."disse McClintock "E lei deve mantenere il silenzio stampa assoluto.
Controlli i suoi dipendenti.
Rogers è convinto?"
"Signor si."disse Fury.
"Beh,questa la credo quando la vedo."disse McClintock "C'è dell'altro?"
"Signor no."disse Fury.
"Buona fortuna,Fury."disse McClintock.
Fury attaccò il telefono lentamente.
Nel paese arrivarono una miriade di mezzi militari,pieni di uomini armati,in tuta anti contaminazione ed elicotteri.
La gente si affacciò alla finestre di notte e vide i carri armati e altri mezzi.
Gli uomini scesero dai mezzi.
Fuori dal paese furono messe recinzioni di filo spinato e furono appostati mezzi armati.
La mattina seguente delle auto della polizia scortarono un furgone.
Prima del paese c'era una strada piena di auto e furgoni,con delle persone ai lati.
Il furgone arrivò davanti all'ospedale e da esso scesero uomini in tuta anti contaminazione gialla,inclusa Robby.
Accanto al mezzo c'era una stanza rettangolare di metallo con una porta blindata,con un'apertura circolare in alto, chiusa dal vetro e una rampa di metallo che portava a terra.
Robby scese e trovò una folla imbestialita che veniva trattenuta dai militari "Prendete il materiale e portatelo dentro."
Robby corse nell'ospedale.
"Nessuno ci aveva informati."disse un poliziotto con una maschera sul volto ad un uomo in giacca e cravatta.
"Eccoli,sono arrivati."disse l'altro andando da Robby e gli strinsero la mano,presentandosi.
"Cedar Creek è una piccola città,qui siamo come una famiglia,sono tutti spaventati."disse quello in giacca e cravatta "Non so più cosa dire..."
"Lo so,signor sindaco,capisco."disse lei "Siamo qui per aiutarvi,quindi da questo momento l'unica autorità sono io."
"Credevo che fosse lui l'autorità."disse il poliziotto indicando Steve che era dentro una delle tute e si avvicinava.
"Steve."disse Robby.
"Ciao Robby."disse Steve "Ho montato l'unità di quarto livello."
"Ma che fai qui?"disse lei "Credevo che Fury ti avesse spedito nel Nuovo Messico."
"Infatti."disse Steve.
I 2 superarono un'entrata che aveva le porte di tessuto di plastica e passarono in un altra stanza con gli stessi tessuti.
La stanza era piena di gente sulle barelle.
"Tutti i contagiati sono qui in isolamento."disse Steve.
"Dio,quanti sono."disse lei "È un virus così veloce."
"Erano tutti in una sala cinematografica."disse Steve.
"Capitano Rogers?"disse Mark che entrò con una maschera sul volto.
"Si?"disse Steve.
"Vorrei che lei vedesse una cosa."disse Mark "Per di qua."
L'uomo lo condusse in un'altra zona dell'ospedale.
"C'è un paziente,entrato una settimana fa per un incidente,non ha avuto contatto con i pazienti in isolamento."disse Mark
Steve vide che era malato come gli altri,poi guardò una ventola sul soffitto spaventato e corse nella stanza dei malati vedendo un'altra ventola "È aerobico."
Un elicottero atterrò tra le strutture militari al bordo del paese.
Un capitano con capelli bianchi,baffi bianchi e divisa militare andò al luogo dove era atterrato l'elicottero e da esso Scese Fury.
I 2 si fecero il saluto militare.
"Capitano Thaddeus Ross ."disse l'uomo "Ben venuto,direttore dello S.H.I.E.L.D."
"Grazie,capitano."disse Fury stringendogli la mano "Situazione?"
"Dalle 06 abbiamo stabilito 2 cordoni sanitari,1 interno e 1 esterno."disse Ross "Nessuno ha oltrepassato le barriere.
Prima di allora non posso darle garanzia."
I due camminarono verso uno dei tendoni.
"Ci sono 2618 persone in questa cittadina,devono essere tutte controllate entro le ore 21,le chiedo di garantirmi questo."disse Fury.
"Ci conti,signore."disse Ross.
Fury entrò in una stanza con una scrivania e si sedette "A proposito,il capitano Steve Rogers è in città contro la mia volontà.
Lo localizzi e lo arresti."
"Signor si."disse Ross.
Uscendo la folla si gettò su Steve e Robby,cercando di chiedere informazioni.
I militari li aiutarono a passare e ad arrivare alla stanza di metallo.
Steve e Robby andarono davanti ad un computer che mostrò 2 virus simili e con loro c'era Sal e Jack.
"Questo è di un ceppo diverso."disse Sal indicando con la penna "Questo è il campione che abbiamo preso da Jim Scott.
Quest'altro di Cedar Creek è diverso.
Sembrano gli stessi,ma...più da vicino..."
Sal ingrandì l'immagine "Più da vicino...e ancora...vedete la differenza?"
"Si,queste piccole protuberanze qui e qui."disse Robby indicando l'immagine.
"Come se il codice proteico fosse cambiato e gli permettesse di sopravvivere più a lungo nell'aria."disse Jack.
"Si propaga con l'influenza."disse Steve che andò davanti ad una lavagna con dei nomi scritti"Bene,ragazzi,facciamo il punto."
"Allora nell'ipotesi che il nuovo ceppo nasca con Seward in pochissimo tempo contagia tutta l'area..."disse Jack indossando gli occhiali e indicando la lavagna bianca con un pennarello.
"Va bene,più indietro."disse Steve.
"Seward è un paramedico,a quanto pare è stato contaminato da uno spruzzo di sangue appartenente a Roody Alverez."disse Jack.
"E Alverez che ci dice?"disse Steve.
"Niente."disse Jack togliendosi gli occhiali "È morto prima che arrivassimo,ma ascolta...Alverez è stato ucciso dal ceppo originale,Seward è morto per il nuovo ceppo,le 2 morti sono troppo vicine per una mutazione improvvisa e spontanea e quindi io dico...l'animale ospite è portatore di entrambi i ceppi."
"Molto bene."disse Steve "Molto bene.
Tra Alverez e Jim qual'è il nesso?"
"Non lo so,lo sto cercando."disse Jack.
"Aspetta,aspetta..."disse Roody guardando un blocco "Alvarez lavorava in un negozio di animali."
"E lo vengo a sapere adesso?"disse Steve.
"Lo abbiamo appena saputo."disse Roody.
"Se l'ospite è li e Jack ha ragione,ha anche gli anti corpi di tutt ceppi!"disse Steve.
"Vado al negozio di animali."disse Roody.
"Sal,lavora sul un nuovo ceppo,riparti da 0."disse Steve andando alla porta.
"Si,signore."disse Sal.
"Jack,analizza tutto."disse Steve.
"Subito."disse Jack.
Steve guidò una jeep militare tra la folla inferocita e andò nell'ufficio di Fury con un normale abito da soldato.
"Scusi generale,ha un momento?"disse Steve che entrò,mentre Fury era alla scrivania con Ross davanti.
Aveva in mano dei fascicoli.
"Ah,eccoti Steve."disse Fury "Il capitano Ross ti stava cercando.
Capitano,lo prenda in custodia."
"Siamo nella merda,signore,il virus è passato nell'aria."disse Steve.
Fury restò sconvolto "Ma di che stai parlando?"
"È diventato aerobico."disse Steve.
"Generale,ci vuole scusare?"disse Fury.
"Si,signore."disse Ross che uscì.
Fury fece di no con l'indice sinistro "Motaba si propaga solo per contatto umano diretto,sei stato tu a dirlo,Steve."
"Si,lo so,ma adesso le dico che abbiamo a che fare con un nuovo ceppo."disse Steve.
"Cosa?"disse Fury sempre più sconvolto.
"Si propaga come l'influenza."disse Steve.
"Impossibile."disse Fury.
"Ah si?"disse Steve "Vada all'ospedale a controlli da solo,vada senza maschera,lo capirà meglio."
Steve gettò dei fogli sul tavolo "19 morti e centinaia di contagiati e il virus si propaga come un incendio.
Deve isolare subito e strettamente tutti i malati signore,gli altri devono tornare tutti a casa.
E dobbiamo farceli restare."
"LO STIAMO FACENDO,STEVE!"disse Fury che controllava i fogli.
"NON LO STIAMO FACENDO PERCHÉ IO HO ATTRAVERSATO UNA FOLLA DI CENTINAIA DI PERSONE!"urlò Steve "E SE 1 È INFETTO,SONO INFETTI ALTRI 10!
E SE UNO DI LORO ESCE DA CEDAR CREEK ALLORA NELLA MERDA CI AFFOGHIAMO!...PERCHÉ FINO AL COLLO CI SIAMO GIÀ!
E SE DEVE ARRESTARMI MI ARRESTI SUBITO!"
"Va bene,Steve calmati."disse Fury.
"E non mi minacci,non minacci la mia gente."disse Steve "Ci lasci fare il nostro lavoro."
"Va bene,Steve,va bene."disse Fury abbassando la testa.
Steve prese i fogli.
"Tu non sei stato qui."disse Fury.
"No,ci sono stato qui."disse Steve "Ho seguito il virus fin qui.
Sono sempre stato qui."
Steve andò alla porta "Cerchi di ricordarlo."
Capitan America chiuse la porta.
Fury guardò al soffitto "Se oggi tu fossi qui,amica mia...saresti molto delusa da me.
Eh?
Chloe..."
Una jeep tornò al paese.
Una giornalista parlò alla videocamera "L'esercito e il centro profilassi riferiscono che il virus che ha colpito questa cittadina della California settentrionale viene circoscritto,mentre si ricercano degli antidoti.
L'esercito e il centro profilassi hanno stabilito una stretta quarantena per la protezione delle città limitrofe estesa per un miglio anche sull'oceano pacifico."
Un elicottero sorvolò la città,ma un elicottero militare gli si mise davanti.
"State entrando in una zona proibita."disse il pilota "Invertite la rotta di 180 gradi.
Su questa zona c'è il divieto di sorvolo."
Robby ruppe il vetro dell'entrata del negozio con un martello ed entro nel negozio di animali insieme ad una donna ed entrambe avevano le tute gialle"Attenta ai vetri."
La donna gli indicò una gabbia con dentro una scimmia in agonia.
"Robby...potrebbe essere il portatore."disse la donna.
"Quella scimmia è malata."disse lei "Non è un portatore sano.
Dobbiamo farle il test,portiamola al laboratorio."
Un camion pieno di soldati venne fatto passare,mentre la folla veniva trattenuta dai militari che intimavano di tornare indietro con i megafoni.
Alcuni cercarono uscire,ma i soldati lo colpirono con il calcio del fucile.
"Ma che sta facendo Bobby?"disse uno dentro un furgone con altri.
Un altro furgone andò dalla parte opposta "Tommy,seguici."
"Dobbiamo andarcene da qui,ragazzi."disse Tommy che mosse l'auto "Ragazzi,state giù."
Le auto trapassarono un fienile e si avviarono verso il prato che dava sul bosco,inseguiti da una jeep militare.
Una delle auto si impantanò in una pozza profonda,l'altra proseguì,ma un elicottero si mise davanti a loro.
"Fermate i veicoli."disse la voce proveniente dall'elicottero "Fermate i veicoli e scendete."
"Fermati."disse la donna nella seconda macchina.
"Non ti fermare."disse uno dei 3 nella seconda "Vai avanti!"
"SIETE ENTRATI IN UNA ZONA PROIBITA!"urlò quello dentro l'elicottero "APRIREMO IL FUOCO!
QUESTO È L'ULTIMO AVVISO!"
L'elicottero fece fuoco sulla macchina dei 3 uomini con le mitragliatrici e l'auto si spostò.
"Ma non lo capiscono che non hanno scampo?"disse il pilota.
Uno dei 3 sparò con il fucile e l'elicottero li uccise con le mitragliatrici.
La macchina espose,l'altra venne circondata e i militari fecero scendere la famiglia.
Steve era dentro la stanza rettangolare e parlava,tramite una trasmittente,a Sal che era dentro una stanza con la tuta anti contaminazione "Jack,come andiamo?"
"Un momento,capitano."disse Jack che prese del campione di sangue da delle ciotole,mediante un oggetto allungato di metallo.
Era seduto alla scrivania e dietro c'era una gabbia con un topo e c'erano due guanti incastonati nel vetro.
Sal mise i campioni in 2 buchi diversi di una placca di plastica e 1 divenne nero.
"Niente?"disse Steve.
"Capitano,questa è stata contagiata dal ceppo originale."disse Sal "Niente anti corpi.
Niente."
"Ok,questo vuol dire che se l'è preso prima della mutazione."disse Steve camminando.
"Forse era sulla nave accanto al vero portatore."disse Jack seduto vicino a Robby e Steve lo indicò"O magari si è infettata al deposito."
"Il centro profilassi ha rivoltato quel posto come un calzino,tutto Motaba negativo."disse lei.
"Ritestatelo."disse Steve.
"Ma hanno terminato."disse Robby "Quella è gente che sa il suo mestiere."
Steve sbatté la mano destra sul tavolo e si avvicinò"Manda qualcuno laggiù e digli di ritestarlo!
DOPO DI CHE DIGLI DI RICOMINCIARE DA CAPO!
E DOPO CHE L'HANNO FATTO DIGLI CHE LO RIFACCIANO DI NUOVO!"
Steve uscì dalla stanza.
"Ben tornato."disse Jack.
I mezzi militari entrarono nel paese in massa e costruirono un campo base in un parco.
Uno dei mezzi passò nella città e un militare aveva un alto parlante,mentre la gente in strada scappava "È IN VIGORE IL COPRIFUOCO MILITARE.
TORNATE SUBITO ALLE VOSTRE CASE!
CHIUNQUE SARÀ TROVATO IN STRADA DOPO LE ORE 19 SARÀ ARRESTATO E ISOLATO.
TORNATE NELLE VOSTRE CASE,SOLO LI SARETE AL SICURO."
I militari corsero perla città
Steve uscì dalla stanza con la tuta anti contaminazione e sentì l'annuncio,poi si diresse verso un camion da cui scaricavano delle casse piene di vapore refrigerante e si tolse la maschera,ne aprì una ed estrasse una confezione.
Poco dopo passò per un corridoio pieno di malati con la tuta addosso e vide i militari mettere le sacche con il liquido accanto ad ogni paziente e iniettarglielo con delle flebo.
Steve entrò in una stanza e trovò Fury seduto sul un letto,vicino ad una paziente con la tuta anti contaminazione addosso.
"Signore."disse Steve che guardò la donna che aveva sangue che gli usciva da occhi,naso,bocca e orecchie.
"Era una delle prime contagiate."disse Fury.
"Cos'è l'E.11.0.1.?"disse Steve.
"È un ati siero sperimentale."disse Fury "Ho pensato che fosse il caso di provarlo."
"Io non ho mai detto una parola su questo 11.0.1."disse Steve "Dove l'ha preso?
Lo sa che posso telefonare agli altri?"
"Io cerco di salvare questa gente tanto quanto te e mi servo di tutto ciò che è disponibile."disse Fury e Steve annuì "Dobbiamo lavorare insieme,Steve."
"Davvero?"disse Steve.
"Davvero cosa?"disse Fury.
"Lavoriamo insieme davvero?"disse Steve e il cuore della donna si fermò "Oh Dio mio."
"Non perdere tempo a fare telefonate,Steve."disse Fury andando via.
"Sal..."disse Steve tornato nella stanza rettangolare e Sal lo raggiunse "Sal,vieni qui."
"Si,signore."disse Sal.
Steve,che ora indossava una maglietta a maniche corte celeste e pantaloni celesti gli diede una delle sacche "Inietta questa alle cavie,tienine un po' per una coltura ed esaminali attentamente."
"Ok."disse Sal "Che cos'è?"
"Beh,che cosa ti sembra?"disse Steve.
"Beh,succo d'arancia sicuramente no."disse Sal.
"Eh no."disse Steve.
"Capitano?"disse Sal.
"Si?"disse Steve.
"Che cos'è?"disse Sal.
"Non lo so."disse Steve "Aspetto che me lo dica tu."
Steve osservò la scimmia malata nella gabbia.
Il militare con l'alto parlante continuò a parlare "In caso di malessere di qualsiasi genere dovete appendere una federa o un qualsiasi panno bianco alla vostra porta di casa.
I militari vi condurranno in un luogo privato per un test.
I primi sintomi somigliano a quelli dell'influenza:tosse e febbre alta.
Chiunque accusi sintomi del genere,deve denunciarli immediatamente.
I sanitari tengono la situazione sotto controllo e lavorano giorno e notte per trovare una cura."
Intere strade avevano le ville con le lenzuola bianche.
Un militare bussò alla porta e la madre di 2 figlie si preparò ad uscire.
"Starò via per qualche ora."disse la madre che stava per piangere "Forse dovrò pernottare fuori,quindi bambine ricordate di lavarvi i denti e di fare le brave.
Andate a dormire presto."
"Mamma!"urlò una delle 2 bambine che si alzò,ma il padre la trattenne.
"Oh,Olga,non fare così ti prego."disse la madre,mentre il padre abbracciava la figlia "Ti voglio bene."
La madre aprì la porta e andò dai militari che la caricarono in una jeep.
Il padre aprì la porta e rimase a guardarla con le figlie.
"Vi voglio bene."disse la donna mentre il mezzo partiva "A presto!"
Il paese era pieno di camion che caricavano persone.
La donna fu fatta sedere sulla sedia a rotelle,gli fu messa una maschera sul naso e sulla bocca,venne condotta dentro una stanza chiusa e un uomo orientale in tuta anti contaminazione le fece un prelievo di sangue.
Robby e Jack erano in una stanza con le tute blu e i tubi rossi a mo di molla attaccati alla tuta.
"Positivo."disse Jack che controllava i campioni al microscopio "Positivo anche questo.
Tutta la città è infetta."
Jack colpì il tavolo con un pugno.
Una fila enorme di persone fu condotta all'ospedale dai militari che circondavano la zona.
I corridoi erano letteralmente pieni di gente e anche il capo militare con i tendoni era pieno.
La madre delle bambine andò al campo.
"I gruppi familiari rispettino il numero che gli è stato dato."disse un militare al megafono"State tranquilli."
Un uomo di colore passo vicino alle gabbie nel deposito animali e parlò al telefono "No,nessun animale è stato trasferito da qui negli ultimi 14 giorni.
Ho controllato carico e scarico e scarico,niente."
"CONSULTA FINO ALL'ULTIMO DIPENDENTE!"disse Steve che camminava avanti e indietro nella struttura rettangolare "Ripeto:FINO ALL'ULTIMO!
Qualcuno deve sapere qualcosa,la fonte di tutto questo casino è la!"
Steve riattaccò il telefono "L'ospite è la,Jack!"
Jack era seduto su una poltrona e leggeva,con i piedi messi un un'altra sedia.
"Non ha parlato con tutti."disse Steve indicando l'esterno con il braccio sinistro.
"Steve..."disse Jack.
"Dice di aver parlato con tutti."disse Steve con un bicchiere in mano.
"Steve?"disse Jack.
"Questo caffè fa schifo."disse Steve.
"STEVE!"urlò Jack.
"Cosa?"disse Steve.
"Perché non cerchi di dormire un po'?"disse Jack.
"Perché non vai tu a dormire?"disse Steve.
Jack si alzò e andò via "Io ho dormito a lungo."
"Beh io ho da lavorare!"disse Steve "E non dirmi quando devo dormire!
Io a te non lo dico quando devi dormire!"
Steve tirò il caffè sulla lavagna.
Poco dopo Steve si mise a letto e dormì profondamente.
Jack andò in laboratorio e fece delle analisi,poi si spostò,il tubo gli si attorcigliò in un cassetto e la tuta si strappò.
Jack corse dentro una stanza intermedia,dopo aver staccato il tubo e del vapore riempì la stanza.
Robbie ,vedendolo uscire di corsa,gli andò dietro.
Jack si mise seduto e si tolse il casco.
"Cos'è successo,Jack?"disse Robby sedendosi accanto a lui.
"Oh niente."disse Jack "È stato solo un po' di nervosismo."
"Tutto ok."disse Robby "Devo preoccuparmi?"
"No,no,no."disse Jack "È che io detesto arrabbiarmi.
Al contrario di Steve che ultimamente ci gode."
"Sei stanco,no?"disse Robby.
"Eh si."disse Jack.
Casa Bianca.
"Ecco la previsione più ottimistica dell'istituto batteriologico dell'esercito sulla propagazione del virus."disse McClintock che mostrò una lavagna luminosa degli stati uniti e pian piano iniziarono ad apparire punti rossi e poi divenne del tutto rossa "24 ore.
36 ore.
48 ore.
Le procedure di riduzione vanno giudicate in modo opportuno.
Siate comprensivi,ma siate comprensivi globalmente.
Grazie."
McClintock si sedette ad un lungo tavolo.
"Allora,per favore...per favore..."disse l'uomo a capo tavola "Il ritorno del presidente dall'estremo oriente è previsto fra circa 20 ore.
Per allora vuole una relazione sul nostro gruppo.
Ora suggerite un bombardamento della cittadina di Cedar Creek in California,per mezzo di una bomba ad esplosivo super compresso.
La più potente arma non nucleare in nostro possesso,che funziona così:esplode,aspira tutto l'ossigeno verso il nucleo e vaporizza tutto nel raggio di 2 chilometri,uomini,donne,bambini e i virus di qualunque genere.
Distruzione competa,caso chiuso,crisi risolta."
L'uomo camminò per la sala con un foglio,dopo essersi tolto la giacca nera "Questa è la costituzione americana e io l'ho letta fino all'ultima parola."
L'uomo camminò e gettò il foglio sul tavolo "Non ci ho trovato scritto niente sulla vaporizzazione 2600 cittadini americani,ma c'è scritto,e svariate volte,che nessuno dev'essere privato della vita,della libertà e della proprietà senza un regola processo!"
L'uomo arrivò all'altro capo del tavolo "Quindi 2 opzioni vanno garantite prima di porre in atto l'opzione Tabula Rasa:la prima è l'unanime,incrollabile appoggio al presidente sulla questione e pubblicamente,dovete agire spalla a spalla con lui,se il capo cade voi cadete con lui!
La seconda condizione è che un esercito di esperti,dopo aver effettuato migliaia di esperimenti di laboratorio deve dire ai commentatori televisivi CHE NON C'È ALTRA SOLUZIONE!"
L'uomo tornò all'altro capo del tavolo "NESSUN MEMBRO DI QUESTO GOVERNO POTRÀ ANDARE DI NASCOSTO AL WASHINGTON POST E DIRE CHE LUI HA RAPPRESENTATO L'UNICA VOCE DI OPPOSIZIONE!
SE C'È UNA VOCE DI OPPOSIZIONE DA QUALCHE PARTE LA VOGLIO SENTIRE QUI!
ADESSO!"
L'uomo gettò delle foto sul tavolo che mostravano l'ospedale del paese pieni zeppi di pazienti.
"QUESTI SONO I CITTADINI DI CEDAR CREEK!"urlò l'uomo camminando avanti e indietro"GUARDATELI BENE!
QUESTE NON SONO STATISTICHE,SIGNORE E SIGNORI!
QUESTA È CARNE E SANGUE!
E VOGLIO CHE VE LI IMPRIMIATE NELLA MEMORIA!
PERCHÉ QUESTE IMMAGINI DOVRANNO OSSESSIONARCI PER IL RESTO DEI NOSTRI GIORNI!"
La stessa notte molte persone furono messe in sacchi per cadaveri e messi su dei camion militari per poi essere ammassati un un grosso fienile abbandonato che venne dato alle fiamme completamente.
La scimmia portatrice era su un ramo davanti alla finestra di una bambina addormentata.
Un elicottero atterrò nel campo davanti Cedar Creek e McClintock scese,andando da Fury che era alla sua scrivania.
"1918,ricorda quell'epidemia,signore?"disse Fury con McClintock seduto davanti "La grande epidemia influenzale?
Fece il giro del mondo in 9 mesi,uccise 25 milioni di persone."
"Mio padre ci perse 3 fratelli."disse McClintock "E allora?"
"E se qualcuno avesse potuto fermarlo e non l'avesse fatto?"disse Fury "Come l'avrebbe giudicato al storia."
"Ah,balle."disse McClintock "Roosevelt impedì di entrate in Indocina e causò la guerra del Vietnam.
Com'è l'ha giudicato la storia?
Truman lanciò la bomba sopra i giapponesi e salvò milioni di vite americane.
Adesso qualcuno viene a dire che lui lanciò l'atomica solo per spaventare i russi.
Andiamo,non ci prendiamo in giro."
"Quelle persone si trovavano in guerra,signore."disse Fury "Noi no."
"Si, che ci siamo,Fury,tutti quanti sono in guerra."disse McClintock "Io ho avuto dal presidente il via per l'operazione Tabula Rasa e quindi vado avanti."
"Signore….quelle persone sono americani."disse Fury chinandosi in avanti e lo stesso fece l'altro.
"2600 americani morti o in punto di morte."disse McClintock "Se quel virus esce di la ne avremo 260 milioni morti o sul punto di morire.
Quelle persone sono vittime di guerra.
Gli darei una medaglia se potessi,ma sono solo caduti in guerra."
La guardia amica si Jim fu fatta entrare nell'ufficio del capo e trovò anche l'uomo di colore che era al telefono con Steve.
"Devo farle alcune domande,si accomodi."disse quello di colore e l'altro si sedette.
Steve era seduto sul letto con la mappa degli infetti iniziali in mano "Jim,Jim,Jim.
Lui come l'ha preso?"
Accanto a lui era seduta Robby.
"Forse è una pista sbagliata."disse Steve "Può averglielo attaccato Alice?"
"No,i suoi tessuti avevano un'amplificazione virale doppia di quelli di lei."disse Robby.
"Siamo bloccati."disse Steve.
"Beh,facciamo del nostro meglio."disse Robby.
"No,non è vero."disse Steve.
"Dobbiamo aspettare che arrivino i risultati complessivi."disse Robby.
"Robby?"disse Steve.
"Si?"disse lei.
"Posso farti una domanda personale?"disse Steve "Che cosa ne hai fatto dei cani?"
"Oh Dio..."disse lei.
"Non dirimi che li hai messi in un canile."disse Steve.
"Pensi che li abbia legati ad un albero con una scatola di cibo per cani accanto?"disse Robby.
"Perché no?"disse lui "Conoscendoti."
Lei rise e prese il foglio "Ok,Sam,ricominciamo da capo."
Steve guardò alla sua sinistra e spalancò gli occhi vedendo la scimmia che sembrava morta di nuovo in piedi "Accidenti...guarda."
Steve si avvicinò e prese la cuffia per far sentire la voce a Sal e Jack che indossavano al tuta di protezione "Ragazzi,guardate la scimmia."
"Accidenti...doveva essere morta da un pezzo."disse Sal "Il succo d'arancia sembra aver funzionato."
"Ma non funziona sugli esseri umani."disse Steve.
"Non funziona per il Motaba di Cedar Creek,Steve."disse Robby avvicinandosi "Quella scimmia è stata infettata con il ceppo originale."
"È vero."disse Steve "È lo sai che significa?
Significa che non è un anti siero sperimentale.
E 11.0.1. doveva uccidere il Motaba africano.
E chissà da quando lo avevano."
Jack barcollò,cadde a terra e gli vennero le convulsioni.
"JACK!"urlò Sal che lo soccorse "JACK,TIRATI SU!"
"SAL,COME STA RESPIRANDO!"disse Steve appoggiandosi al vetro.
"STA ANDANDO IN BLOCCO!"urlò Sal.
Poco dopo i 3,in tuta anti contaminazione portarono Jack nell'ospedale sovraffollato.
"FATE PASSARE!"urlò Steve "PRESTO PRESTO!"
Jack aveva convulsioni continue.
L'uomo fu portato in una stanza.
"SERVE SANGUE,LIQUIDO FISIOLOGICO,OSSIGENO,SUBITO!"disse Steve "CORAGGIO!"
Steve strappò la camicia mostrando il petto,mentre una donna prendeva del ghiaccio "Mettiglielo sotto le ascelle.
Ok,tenete sotto controllo la temperatura!"
"VOGLIO LA PRESSIONE!"urlò Robby.
"INFERMIERA,DEVI DIRMI QUANT'È LA TEMPERATURA!"urlò Steve e lei prese un termometro.
"41."disse la donna.
"VOGLIO L'ASPIRATORE!"urlò Steve "ALTRO GHIACCIO!"
Steve prese una cassa con sacche di ghiaccio e la rovesciò su di lui,poi iniziò a schiaffeggiarlo lentamente "Hai dormito abbastanza!
Coraggio!
Apri gli occhi!
Apri gli occhi!
Guardami!
Mi vedi?"
Jack aprì gli occhi.
"Ecco,bravo."disse Steve "Ecco.
Ecco.
Ce l'hai fatta.
Come ti senti?"
"Ho fatto un bel sogno,c'era il mago di Oz."disse lui,mentre Robby faceva un prelievo.
"Si?"disse Steve.
"E c'eri anche tu."disse Jack.
"Resta con me."disse Steve che lo scosse "Si,c'ero anche io.
Avevi la febbre a 41.
Adesso ti sta scendendo,ok?
Resta con me,eh?
Avanti,resta con me.
Non fare sciocchezze."
"Quante cellule cerebrali avrò ucciso?"disse Jack
"Quante?"disse Steve "Un miliardo."
"Ah,sono sceso al tuo livello d'intelligenza."disse Jack.
Steve rise "C'è un antidoto per il senso dell'umorismo?"
Jack iniziò ad avere le convulsioni e gli altri lo tennero.
"REGGETELO!"disse Steve "REGGETELO!
REGGETEGLI IL BRACCIO!"
Robby li guardò.
"Che c'è?"disse Steve "Che c'è?"
"Forse non ha passato il guanto interno,tienilo giù e prepara una vena."disse Robby.
"Che stai dicendo?"disse Steve sconvolto e lei corse via.
"Vieni qua."disse lei Steve che la seguì in un'altra stanza.
Lei si tolse un guanto e vide che il dito era ferito,poi lo sciacquò con l'acqua e lo disinfettò.
Steve entrò spaventato.
"Ero vicina a lui,dovevo capire che non stava bene."disse lei.
Steve prese il guanto "Forse non lo ha passato."
"Si,si."disse lei.
"Fa vedere."disse Steve che le prese una mano.
"È passato,Steve."disse lei.
"Aspetta,ti disinfetto."disse Steve.
"L'ho fatto."disse lei che iniziò a camminare per la stanza "Mio Dio.
La so usare una siringa.
Perché?
Perché?
Perché non ho aspettato?"
"Robby?"disse Steve che la afferrò "Devi ascoltarmi."
"Non adesso."disse lei.
"Devi ascoltarmi."disse Steve.
"Non adesso!"disse lei.
"Devi ascoltarmi!"disse Steve.
"NON ADESSO!"urlò Robby.
"DEVI ASCOLTARMI!"urlò Steve "ASCOLTAMI ADESSO!"
"No,non c'è niente da dire,Steve."disse lei.
"Si,invece."disse lui.
Steve guidò per il paese e la collinetta a tutta velocità ed entrò nello studio di Fury.
"Si,Steve?"disse Fury.
"Lei il Motaba lo conosceva."disse Steve "E. 11.0.1. era l'antidoto.
Poteva fermare il contagio prima che il virus mutasse."
"Non potevamo."disse Fury.
"Chi?"disse Steve.
"Noi."disse Fury.
"Noi?"disse Steve.
"Noi."disse Fury "Ti deve bastare."
"No,io voglio l'ospite."disse Steve "Deve dirmi cos'è l'ospite."
"Non l'abbiamo mai scoperto."disse Fury "L'abbiamo sintetizzato l'antisiero."
"Si,per proteggere le truppe."disse Steve "Adesso il virus arriva qui e 2 ragazzi muoiono e noi potremmo fermare il contagio,ma non lo facciamo perché dobbiamo preservare la perfetta arma batteriologica.
Ma poi il virus muta e,a differenza di allora,adesso non possiamo più fare niente per fermarlo."
"È una decisione presa nell'interesse della sicurezza nazionale."disse Fury e l'altro si sedette"Al momento ci potevamo permettere un certo numero di perdite."
"Jack è contagiato."disse Steve "Robby e contagiata."
"Mi dispiace."disse Fury.
"Dispiace solo a lei?"disse Steve "Signore,è colpa di tutti se una città muore,è colpa di tutti se Jack muore...e anche lei sta morendo."
"Non eravate in cattivi rapporti,Steve?"disse Fury.
"Scusi,ma di che cosa sta parlando?"disse Steve.
"Della tua inclinazione a distorcere i fatti."disse Fury "Voi 2 di fatto non siete mai stati d'accordo,anzi l'esatto opposto.
Ci sono tutti.
Ci sei dentro anche tu,Steve,a meno che non ti sia dimesso 5 minuti fa.
Fai solo ricerca,tutto qui.
Noi dobbiamo difenderci da quei maniaci che stanno perfezionando le armi biologiche.
Sono le regole del gioco.
Si,è stato un errore non usare subito E.11.0.1.,ma è acqua passata.
Abbiamo dato il massimo come scienziati.
Dobbiamo andare avanti da soldati."
"E distruggerete la città."disse Steve "Sterminerete il vurus mutante e la vostra arma biologica resterà intatta.
È per questo che le truppe si ritirano.
È già stato deciso.
Per quando?"
"Alle 20 di stasera,per ordine del presidente."disse Fury.
"Come sarebbe il presidente?"disse Steve.
"Ha avuto le proiezioni ad una commissione del consiglio di esperti."disse Fury.
"Io non c'ero."disse Steve.
"Sarebbe stato lo stesso,Steve."disse Fury "Quando ha capito che entro 48 ore il virus poteva andare a bussare alla Casa Bianca ha dato l'ordine."
"Non sono stato invitato."disse Steve.
"Se fossi stato invitato...che cosa avresti consigliato?"disse Fury.
Steve era nella jeep poco dopo e rispondeva al telefono "Che c'è?"
"Capitano."disse Sal alla radio "Ha telefonato Rhoders.
Sembra che sia riuscito a far confessare ad un guardiano che Jim Scott aveva rubato un'animale dal deposito."
"Davvero?"disse Steve "Che specie di animale?"
"Non ha saputo dirmelo,doveva essere piccolo per stare sul sedile posteriore."disse Sal"Però,Capitano...abbiamo saputo che è arrivato su una nave dall'Africa intorno al primo settembre."
"Beh,non è molto,ma è già qualcosa."disse Steve "Dobbiamo trovare la nave.
Senti,fai i bagagli,c'è da lavorare."
"Capitano Ross."disse McClintock che entrò in una stanza piena di video "Il capitano Rogers è stato in questa stanza?"
"Si,signore."disse Ross.
"Perché non ne sono stato informato?"disse McClintock.
"Lei stava dormendo."disse Ross.
"Non dormo mai così pesantemente,Ross."disse McClintock "Adesso lei me lo trova e me lo arresta,per ordine del presidente."
Un gruppo di militari passò per il paese.
Sal li osservò dalla finestra dell'ospedale.
Steve era in una stanza a parlare con Robby "Ci siamo vicini,Robby.
Questa è la nostra occasione."
"Lo so."disse lei.
"Ci credi davvero?"disse Steve
"Io credo in te,Steve."disse Robbie "Tu devi andare."
"Ok..."disse Steve che andò alla porta e poi si fermo "Ascoltami...non so come dirtelo...ma se non sarò di ritorno per le 6 e tu non accusi sintomi...vattene."
"Che stai dicendo?"disse Robby.
"Lascia la città."disse Steve "Robbie,tu hai visto che le truppe si stanno ritirando?"
"Non possono farlo."disse Robbie.
"Si,lo faranno Robby."disse Steve.
Una jeep militare arrivò davanti l'ospedale.
Sal corse da Steve "Capitano!
È necessario partire alla svelta.
Immediatamente."
I 2 entrarono dentro una stanzetta con le pareti di plastica e del vapore fu messo su di loro.
"Il capitano Rogers è in ospedale?"disse uno dei soldati.
"Si,credo di sopra..."disse l'infermiera.
"Di sopra,andiamo!"disse uno dei militari e tutti corsero per le scale.
"Quante ore hai di scuola pilotaggio?"disse Steve che si stava vestendo dietro una tenda con Sal.
"60 ore."disse Sal.
"Tempo effettivo di volo?"disse Steve.
"AVETE VISTO IL CAPITANO ROGERS?"disse uno dei militari nella stanza dei pazienti.
Uno dei militari aprì la porta e trovò vari scienziati tra cui Robbie "Avete visto il capitano Rogers?"
"Uno alto e molto robusto?"disse lei "Certo.
Certo."
Sal e Rogers erano vestiti da soldati semplici e camminarono per le strade "Via."
Steve andò da un soldato vicino a degli elicotteri "Sergente."
"Agli ordini."disse l'uomo.
"Dov'è il suo pilota?"disse Steve "Ha chiamato il colonnello Fury,precedenza all'elicottero per una consegna urgente di documenti.
Dove sta?"
"Il mio pilota fa..."disse il sergente.
"Che fa il suo pilota,sergente?"disse Steve.
"Sta facendo...un goccio d'acqua."disse il sergente.
"Un goccio d'acqua?"disse Steve "Non ho capito.
In questo caso aspetteremo a bordo."
"Signore..."disse il sergente e Steve avanzò.
"Gli dica di muoversi."disse Stev salirono su un elicottero.
"SONO DI SOTTO!"urlò uno dei militari nell'ospedale.
L'elicottero fu messo in volo e si allontanò.
"Tutti a terra,ragazzi!"disse Sal vedendo i militari che lo inseguivano "Decolliamo."
Il sergente parlò alla radio "Comando, mi sentite?
Accidenti..."
Il mezzo volò via.
"Dirigi su San Francisco,passa sulla costa,la nebbia ci favorirà se ci inseguono."disse Steve.
"La nebbia?"disse Sal.
"La nebbia."disse Steve "Hai mai volato con la nebbia?"
"Ho letto le istruzioni."disse Sal.
Ross corse nella stanza con i video "Il capitano Rogers si è impossessato di un nostro elicottero."
"Cosa?"disse McClintock "Posso chiedere come?
Non perda tempo a pensarci,lo trovi e se fa resistenza gli spari."
"Si,signore."disse Ross.
"Aspetti,non è strettamente necessario..."disse Fury.
"È un portatore sano delle malattia."disse McClintock "Ho degli esami che provano che il vurus si è legato alle sue cellule.
Potrebbe mutare ancora."
Ross andò.
"Signore."disse Fury "Se gli da la caccia tra poco avremo addosso tutta la stampa.
Creerà del panico."
"Non ha mai riconosciuto le vere priorità,Fury."disse McClintock "I tempi del soldato senza macchia sono finiti,non avrebbero mai dovuto scegliere lui per il progetto del super soldato."
"Non è contagiato."disse Fury "È immune.
E il virus non si è attaccato alle cellule."
"So che è stato a diretto contatto con il Mutaba,che altro c'è da sapere?"disse McClintock "Doveva arrestarlo quando ne aveva l'occasione."
McClintock andò via "Lanciate un'allerta generale!"
L'elicottero atterrò su un palazzo federale di San Francisco.
I 2 camminarono rapidamente nei corridoi.
"Da questa parte."disse Sal.
"Sei sicuro?"disse Pit "Ci parlo io."
I 2 si fecero strada tra la fila.
"Mi scusi."disse Steve ad una donna e mostrò un biglietto "Capitano Rogers,istituto batteriologico."
"Oh si,io sono Jeorge,sud Dakota."disse l'uomo mostrando il cartellino "Si metta in coda."
"È scoppiata un'epidemia a Cedar Creek."disse Steve "VENIAMO DA CEDAR CREEK,IN CALIFORNIA."
"CEDAR CREEK,CHE IN QUESTO MOMENTO È IN QUARANTENA!"disse Sal e la folla se ne andò.
"Hai sentito del vurus?"disse Steve "Devo aggiungere altro?"
L'uomo scosse la testa spaventato.
"Ci servono tutte le polize di carico di tutte le navi in arrivo dall'Africa negli ultimi 3 mesi."disse Steve toccandogli le mani "Jeorge,vuoi che ti tossisca addosso?"
"No..."disse Jeorge "Ci penso io."
"Bravo."disse Steve.
Una donna iniziò a fotocopiare "Il deposito deve stare molto attento con la documentazione.
Ecco la nostra lista."
La dona diede il foglio ai 2.
"La confronti con quella del deposito."disse lei.
"Allora sei pronto?"disse Steve a Sal che aveva un fascicolo aperto.
"Si,signore."disse Sal.
"Numero 1:Petra."disse Steve "Numero 2:Venus.
Numero 3:Patrisha.
Numero 4:Tekara.
Tekara."
"Signor no."disse Sal.
"No?"disse Steve "Arrivata a san Francisco Portando una scimmia,consegnata al deposito."
"No."disse Sal.
"Non è sulla lista?"disse Steve e Sal prese il foglio.
"Negativo,signore."disse Sal.
"È la nostra nave."disse Steve "È quella buona."
"Signore questa nave ha già ripreso il mare,signore."disse Sal.
"E allora?"disse Steve.
"Come la localizziamo?"disse Sal.
"Ho un amico alla guardia costiera."disse la donna "Basta che faccio una telefonata."
"Amico quanto?"disse Steve e la donna rise.
"Secondo la moglie un po' troppo."disse lei che prese il telefono.
L'elicottero volò in cielo verso il mare.
"Sal portami su quella nave."disse Steve "Non può essere troppo lontana.
È salpata stamattina."
"Lei vuole che entri ne Pacifico e la butti sul ponte di una nave?"disse Sal "Con tutto il dovuto rispetto trovo che sia un'idiozia."
"Idiozia?"disse Steve"Ti faccio una domanda.
Siamo ricercati in fuga o no?"
"Si,giusto."disse Sal.
"L'idiozia è la nostra unica alternativa."disse Steve "Trova la nave."
La bambina che aveva avuto visita dalla scimmia fuori dalla finestra era al tavolo e disegnava.
La madre le portò da mangiare,poi si accucciò vedendo il disegno della bambina "Cos'è?"
"Una scimmietta."disse lei "Abita nel bosco."
"Ci abitano molte scimmie nel bosco?"disse la madre.
"No,solo Betty."disse lei.
"Ah..."disse la madre "E a Betty piacciono le mele come piacciono alla mia scimmietta?"
"Si."disse la figlia che prese un pezzo di mela dal piatto.
"Qui è l'elicottero militare . di pattuglia."disse Sal mentre volava con l'elicottero nella nebbia"Mandateci le coordinate,passo."
"Prova un'altra frequenza."disse Steve.
"Non funzionerà,staranno sorvegliando tutti i canali radio."disse Sal "Dobbiamo fidarci delle coordinate della guardia costiera."
"Niente atteggiamenti negativi."disse Steve.
"Affermativo."disse Sal.
Robby camminava tra i corridoi e andò nel bagno guardandosi allo specchio e capendo di essere infetta,così si tolse il casco.
"Se sicuro di avere le coordinate giuste?"disse Steve.
"Si,signore."disse Sal.
"Basterà in carburante che abbiamo?"disse Steve.
"Stia tranquillo,Capitano,quest'aggeggio fa 400 miglia senza rifornimento."disse Sal che vide la nave "Aspetti...
Laggiù."
"È lei."disse Steve "Grazie Signore.
Grazie."
"Non riuscirà a scendere sulla nave,signore."disse Sal.
"Devi mettermici sopra."disse Steve.
"Mi avvicinò il più possibile."disse Sal.
"Ti avvicini per far cosa?"disse Steve.
"Per farla saltare,signore."disse Sal.
"Non dirai sul serio,vero?"disse Steve.
"Allora lei piloti e io salto."disse Sal.
"No,ti spezzeresti da quest'altezza."disse Steve "Cerca di avvicinarti...tu arriva molto vicino."
"Quel livello sembra fatta apposta per saltarci sopra."disse Sal.
"E come ci torno quassù?"disse Steve.
"Faccia sgomberare al massimo il ponte o le lancio una fune."disse Sal e lui lo guardò "Scherzavo signore.
Per tenerle su il morale."
Steve uscì dallo sportello dell'elicottero "Più vicino!
Arriva più vicino!"
Steve spiccò un salto di 2 metri e atterrò sul tendone di una scialuppa,mostrando il pollice a Sal,poi andò tra l'equipaggio cinese "Con chi posso parlare?
Chi mi capisce?"
"Con me."disse un cinese.
"Mi servono informazioni su un animale che era su questa nave."disse Steve.
"Tu vuoi animale?"disse il cinese.
"Non ha capito niente."disse Steve "È un caso medico d'urgenza!
Io sono un soldato medico americano.
Sono un dottore."
Gli altri lo capirono e lo portarono di sotto aprendogli la cella frigorifera e mostrandogli un cadavere con dentro un morto con le stesse caratteristiche di quelli uccisi dal Mutaba.
"Ci sono altri morti sulla nave?"disse Steve.
"No."disse l'altro "No,malato."
"Può portarmi nell'alloggio di quest'uomo?"disse Steve.
"Si,di sopra."disse l'altro che lo portò in una stanza dove c'erano anche altri che mangiavano"Ecco.
Guarda."
Steve si avvicinò a dei letti a castello e guardò le foto appese al muro,poi prese un diario "Dov'è il suo stipetto?"
Steve aprì l'armadietto dell'uomo,a non trovò nulla,poi vide delle foto attaccate sulla parte inferiore del secondo letto e trovò l'immagine della scimmia "L'ospite."
Nell'ospedale molti medici stavano coprendo con dei teli i cadaveri.
Robbie entrò nella stanza di Jack che ormai era pieno di macchie e gli prese la mano.
"Ciao."disse Robbie.
"Come stai?"disse Jack.
"Robbie..."disse Jack.
"Si,Jack?"disse lei.
"Tu devi essere buona con Steve."disse Jack "Non ha mai voluto andarti contro.
Ho tanta paura.
Ti dispiace tenermi la mano?"
"Certo."disse lei "Sono qui vicino a te."
L'elicottero atterrò presso una stazione televisiva in California.
Un uomo parlò in tv "Consulenti scientifici del governo mi hanno assicurato che non c'è rischio di un ulteriore contagio in questo momento.
Nel frattempo i 2 militari che hanno violato il cordone sanitario di Cedar Creek stamani e sono ritenuti contagiati..."
Nel complesso c'era una zona con varie scrivanie e una donna urlò vedendo Sal entrare con la pistola,seguito da Steve.
"CALMA!"disse Sal "STATE CALMI!"
"LA!"disse Steve e Sal aprì la porte entrando nella stanza in cui le videocamere riprendevano le persone al telegiornale "ATTENZIONE!
TUTTO BENE!
CALMATEVI!
NON SUCCEDE NIENTE,TUTTO OK!
AH,RAGAZZI,RIPRENDETE I VOSTRI POSTI,NON SIAMO CONTAGIATI!
IO SONO PURE IMMUNE!
COMINCIATE AD UTILIZZARE LE TELECAMERE!"
"Sono loro."disse uno dei 2 uomini dietro un vetro.
"Camera 2,riprendi le riprese."disse l'altro.
"Verso quale telecamera devo parlare?"disse Steve.
"Quella la."disse la donna bionda.
"Sono il capitano Steve Rogers,conosciuto anche come Capitan America."disse Steve con un microfono "Sono qui con il maggiore Sal.
Non siamo contagiati dal virus Mutaba,ma molte persone già lo sono.
Abbiamo identificato l'animale portatore del virus e abbiamo bisogno del vostro aiuto per rintracciarlo.
L'animale portatore del virus Mutaba è una scimmia,questa è una foto dell'animale."
La madre della bambina smise si sparecchiare e guardò la tv.
"Ecco."disse Steve mostrando la foto "Può inquadrarla bene, per favore?
Può fare un primo piano?
È una scimmietta grossa come un gatto,ha la faccia bianca,una striscia di pelo scuro lungo il dorso.
Per favore non cercate di catturarla personalmente,non l'avvicinate neanche.
Quello che dovete fare in caso di avvistamento è chiamare questo numero del centro controllo profilassi ad Atlanta.
Il prefisso è 404 e il numero è 5556093."
La madre guardò il disegno della bambina e poi la foto della scimmia,poi guardò la figlia andare verso il bosco.
"Ripeto se avvistate questa scimmietta non l'avvicinate."disse Steve.
"KASSIE!"urlò la madre correndo via e facendo cadere i piatti.
Delle auto della polizia arrivarono sul posto e fecero fuoco contro l'elicottero militare che volò via.
"NO!"urlò il capo della polizia "NON SPARATE!"
"Bene."disse Steve parlando con delle cuffie "Ok,dottor Raynolds,glie lo rileggo per assicurarmi di velo annotato bene.
Numero 2011 di..."
Mentre Steve parlava gli uomini dell'accampamento militare di McClintock prendevano appunti.
"La ringrazio moltissimo."disse Steve.
"Fortuna che quella donna ha fatto il numero."disse Sal.
"Già."disse Steve "Allora,facciamo il punto.
Jim porta la scimmia a Cedar Creek,cerca di venderla,ma non ci riesce,va in auto a San Francisco,monta su un aereo per Boston,ma...senza l'animale."
"Lo ha liberato da qualche parte."disse Sal.
"Infatti,fra Cedar Creek e San Francisco che cosa c'è?"disse Steve.
"La foresta delle sequoie."disse Sal.
"Esatto."disse Steve.
"Ci siamo!"disse Sal.
"È fatta!"disse Steve.
Ross andò da McClintock con i fogli degli appunti "Abbiamo intercettato una telefonata,sono diretti laggiù e io ho già 2 squadre pronte."
"Un potenziale casino che è riuscito ad evitare."disse McClintock"Chi crede che debba occuparsene ora?"
"Lei signore?"disse Ross.
"Lei è un grandissimo leccaculo,Ross."disse McClintock sorridendo malignamente "Spera di poter diventare generale un giorno?"
"Signor si."disse Ross.
"Beh se lo scordi."disse McClintock che iniziò a camminare "E mi metta a disposizione un elicottero."
L'elicottero si Steve arrivò davanti alla casa della donna.
Poco dopo Steve era nella casa e osservava dalla finestra un piattino con dentro una mela tagliata,messo su un tronco.
Sal era fuori dalla casa in attesa con la pistola.
"Non ci viene da voi."disse la bambina "Viene solo da me.
Sono l'unica amica che ha."
McClintock entrò dentro un elicottero "Spero che lei sia il miglior pilota d'elicotteri di tutto l'esercito."
"Si,signore."disse il pilota.
"Bene."disse McClintock e 2 elicotteri decollarono.
Steve era in ginocchio sulle mani di Steve "Kate,tu sei mai stata malata?"
"Si."disse Kate.
"Non è divertente,vero?"disse Steve.
"No."disse lei.
"Ci sono un sacco di persone malate,in questo momento,tutta una città e...e tu vuoi bene alla tua mamma,vero?"disse Steve.
La bambina annuì.
"E io voglio bene ai miei amici e i miei amici sono tra quelle persone che stanno tanto male."disse Steve "E io voglio vederli guariti.
E la tua Betty può aiutarmi a far guarire tutti quanti,perché ha una specie di medicina dentro lei,è per questo che è molto speciale.
Hai capito?"
La bambina annuì.
"Non gli farà niente?"disse lei.
"No."disse Steve "La faremo solo dormire per un po'.
Non può fargli male,vero?"
"No."disse lei "Me lo promette."
"Te lo prometto."disse Steve "Se le faccio male,puoi darmi un pugno sul naso.
Un pugno bello forte...per un naso bello grosso."
Fury era alla scrivania e prendeva un telefono e leggeva un foglio "A tutti i punti di ascolto qui è il direttore dello S.H.I.E.L.D. Nick Fury Junior.
Il comandante ha emesso l'autorizzazione definitiva.
Abbiamo ordine di procedere.
So che qualcuno ha dei dubbi su ciò che stiamo per fare...non saremmo esseri umani se non ce li avessimo,ma il destino della nazione,forse del mondo,è nelle nostre mani.
Noi siamo l'ultima linea di difesa e non possiamo,non osiamo rifiutare questo pesante fardello.
Sono convinto che ciascuno di noi,ciascuno di voi farà il proprio dovere.
Chiudo."
La bomba venne caricato su un aereo che decollò.
"Che Dio ci perdoni."disse Fury.
La bambina era nel bosco e i genitori la osservavano,con Steve vicino.
"Betty!"disse lei "BETTY VIENI!
BETTY!"
"Oh ti prego sta attenta."disse la madre.
"Non le farò del male."disse Steve.
"Non ci resisto."disse la madre.
"Non ci vorrà molto."disse Steve.
La scimmia si avvicino.
"Betty."disse la bambina "Ah...eccoti qua."
La scimmia si mostrò leggermente diffidente.
"Attento."disse Steve "Attento."
"Qua Betty."disse lei e la scimmia si avvicinò,mettendosi davanti l'animale.
"Andiamo piccola,spostati."disse Sal "Coraggio."
"Piccola,spostati."disse lei.
"Vieni qua."disse la bambina
"Vai adesso."disse Steve.
Sal avanzò e prese una leggera storta,la scimmia iniziò ad urlare e Sal sparò addormentandola.
L'elicottero di McClintock stava volando sopra la foresta.
"Siamo quasi a destinazione,signore."disse il pilota.
"Quell'uomo è disertore e portatore del virus,dobbiamo metterlo in quarantena a Trevis,coraggio andiamo."disse McClintock.
Steve era nell'elicottero con Sal.
"Andiamo,maggiore,non mi faccia difficoltà."disse Steve "Mi passi il colonnello Fury e gli dica che c'è il capitano Rogers ed è urgente."
Fury arrivò immediatamente "Steve!
Ma dove sei?"
"Stiamo tornando al campo,signore,abbiamo l'ospite."disse Steve.
"Cosa?"disse Fury.
"Abbiamo trovato il portatore signore."disse Steve.
"Grazie a Dio."disse Fury.
"Deve far annullare il bombardamento."disse Steve.
"Beh,posso farti guadagnare un po' di tempo."disse Fury "Tu riporta qua le chiappe sane e salve."
"Signor si."disse Steve.
"Forse troverai della resistenza venendo qui."disse Fury.
"Resistenza?"disse Steve "Sarà dura riportare le chiappe sane,vero?"
"Buona fortuna."disse Fury.
"Andiamo."disse Steve.
"Problemi Capitano?"disse Sal.
"Naturale."disse Steve e l'elicottero si alzò.
La voce di Fury fu sentita nell'aereo militare "Qui il colonnello Fury.
Interrompete l'operazione,tornate alla base.
Forse abbiamo un'altra soluzione."
"Ricevuto colonnello."disse il pilota "Torniamo alla base."
Steve vide i 2 elicotteri "Sal?"
"Comandi."disse Sal.
"Da un'occhiata."disse Steve "È quella la resistenza?"
"Credo di si."disse Sal "Si regga."
L'elicottero virò.
"Eccoli."disse il pilota.
"Dove?"disse McClintock che li vide.
La voce del pilota fu udita nel mezzo "..qui Viper 0.8. rispondente,passo."
Sal rispose "Viper,ti ascolto."
". pronti ad entrare in formazione con noi per dirigerci verso la base di Trevis,passo?"disse McClintock.
"Trevis?"disse Steve "Per ordine di chi?"
"Mio."disse McClintock.
"E lei chi è?"disse Steve.
"Generale Donald McClintock."disse lui "Il più alto in grado di questa zona,passo."
"Non sapevo che lei fosse dietro di noi."disse Steve "La informo che abbiamo l'animale portatore del virus,ci dirigiamo al laboratorio di Cedar Creek."
"Le ordino di accompagnarci alla base aerea di Trevis,passo."disse McClintock.
"Ma lei non ha capito."disse Steve "Non c'è nessun malato a Trevis."
"Non mi crei queste difficoltà,Rogers."disse McClintock.
"Sono in formazione d'attacco,quelli ci vogliono soltanto abbattere signore."disse Sal.
"Non vorrà abbattere un elicottero nel cielo della California in pieno giorno?"disse Steve.
"Con tutto il rispetto,capitano Rogers,se lei non ci segue alla base aerea di Trevis io la faccio abbattere."disse McClintock "A lei e qualsiasi animale portatore che si è illuso di aver catturato."
"Generale,con tutto il rispetto,vada a fare un culo."disse Steve.
"Sotto la mia responsabilità."disse McClintock "Prepari l'armamento."
Il pilota pigiò un bottone.
"Viper 2,qui il generale McClintock."disse McClintock "Pronti a fare fuoco."
I 2 piloti si guardarono.
"Si regga,capitano."disse Sal "Scendiamo di quota."
L'elicottero si abbassò verso un ruscello.
"Che posso fare per aiutarti?"disse Steve.
"Non mi innervosisca."disse Sal.
"Il fiume curva a destra, tagliamogli la strada."disse il pilota "Viper 2,allargati a destra."
L'altro elicottero si separò.
"Non li vedo più,forse li abbiamo seminati."disse Steve,ma un elicottero gli apparve dietro e poi arrivò l'altro.
"Si regga colonnello."disse Sal che proseguì
"Non c'è tiro."disse uno dei piloti.
"Lo vede quel ponte la davanti,capitano?"disse Sal.
"Si."disse Steve.
"Sopra o sotto?"disse Sal.
"Ma perché non decidi tu?"disse Steve "Io non saprei..."
"Si regga."disse Sal.
"Io...io avrei detto sopra."disse Steve
L'altro elicottero si allontano,ma il primo rimase.
"Che devo fare,signore?"disse il pilota.
"Cerchi di fermarlo a tutti i costi."disse McClintock e l'elicottero usò le mitragliatrici.
"NON SOTTO IL PONTE!"urlò McClintock e l'elicottero strusciò nell'acqua.
Il pilota continuò a sparare.
"Lo stai perdendo!"disse McClintock.
"Che gran bastardo."disse il pilota.
"Lo stai perdendo!"disse McClintock.
"Si regga,capitano."disse Sal che fece una virata presso una parete rocciosa e l'altro elicottero non riuscì a virare nello stesso modo.
"È fatta signore,è fatta!"disse Sal.
"Se sei nei guai vorrei essere il primo a saperlo."disse Steve.
"Si regga!"disse Sal che andò in alto,superando gli altri 2 e virò a destra.
"Mi devi preparare un po' prima di rifare una cosa simile."disse Steve.
"Non sapevo di farla finché non l'ho fatta."disse Sal.
"Viper 2,dove diavolo sei?"disse il pilota.
"Viper 2 in avvicinamento."disse l'altro pilota.
"Ha invertito la rotta,ti sta venendo dritto addosso."disse il pilota.
"Ci vengono addosso!"disse il pilota "Attivo l'armamento?
NOOO!"
I 2 elicotteri Viper furono ad un passo dallo schiantarsi l'uno sull'altro.
"Dov'è finito?"disse McClintock.
"Non lo so,signore."disse il pilota.
"Figlio di puttana,l'ha fatto apposta."disse McClintock.
"Sono razzi quelli sui fianchi?"disse Steve.
"Esatto."disse Sal.
"Sparane un paio in quel bosco."disse Steve.
2 missili furono lanciati ed esplosero.
Uno dei 2 elicotteri andò verso l'esplosione.
"Ehi,guarda la."disse Viper 2 "Vediamo fumo tra gli alberi,ore 2."
"Verificare."disse McClintock.
"Viper 2,potete scendere in cerca dei rottami?"disse il pilota.
"Negativo,troppo intricato."disse il secondi pilota.
"Riteniamo che si siano schiantati."disse il pilota "Voi che vedete?"
"Abbiamo registrato 3 contatti e poi un'esplosione."disse un aereo in orbita "Ora ne vediamo solo 2.
C'è molta interferenza da terra,per via dell'autostrada."
"Siamo un po' bassini,non trovi Sal?"disse Steve notando che l'elicottero era 2 metri sopra un camion che trasportava tronchi.
"Così depistiamo il radar."disse Sal.
"È ancora li."disse Steve guardandosi alle spalle "Come va,Betty?
Sal?"
"Si,signore?"disse Sal.
"Usa 11.0.1. per sintetizzare un antidoto."disse Steve.
"Si,signore."disse Sal.
L'elicottero atterrò nel paese.
"Abbiamo un sacco di gente da..."disse Steve.
"Si,signore,lo farò su larga scala."disse Sal.
"Insomma,lo voglio a litri."disse Steve "Voglio tutto sul posto se Robby risponde,d'accordo?"
"Ok."disse Sal.
I 2 scesero dal mezzo portando la scimmia.
Sal corse nella struttura rettangolare e Steve nell'ospedale.
"Nessuna traccia di rottami."disse il pilota "Ci hanno depistato."
"Che figlio di puttana"disse McClintock.
Sal aveva collegato la scimmia ad un cavo.
Steve,coperto dalla tuta si avvicinò al letto di Robby.
"Ciao."disse Steve.
"Steve."disse Robby.
"Vedrai che te la caverai,ho trovato l'ospite."disse Steve.
"Non sei costretto a mentire,Steve."disse lei.
"No,è vero."disse Steve "Ti dimetterai.
Sal ce la sta mettendo tutta.
Tieni duro per un po'.
Ok?"
Lei gli toccò il viso con la mano "Adoro il tuo volto."
"Grazie."disse lui e lei chiuse gli occhi "Aspetta,io...continua parlarmi.
Robby?
Robby?
Robby,sveglia."
Lei aprì gli occhi.
"Si,così."disse Steve.
Sal corse verso Steve con la sacca "Capitano,eccolo!"
Sal aveva un sacchetto per la flebo con liquido giallo.
"Mettilo li."disse Steve "Pronto."
"Dica lei."disse Sal.
"Via."disse Steve mentre la flebo veniva messa nella vena"Hai messo in moto il laboratorio?"
"Si,signore."disse Sal.
"Bene,tutta la città aspetta,vai."disse Steve "Vai,non c'è tempo da perdere su."
McClintock entrò nel posto di comando "Ha ritardato il bombardamento!
Le sue solite stronzate sentimentali!"
McClintock prese il telefono.
"Non vede che c'è la possibilità di salvare questa gente?"disse Fury.
"Lei è matto."disse McClintock "Mi ricevete?
Passo."
"Qui Sam-1 in ascolto,passo."disse una voce agli alto parlanti.
"Non abbiamo usato l'antidoto e l'avevamo e ora hanno l'ospite."disse Fury "La cosa verrà fuori."
"Sosterrò le mie ragioni."disse McClintock.
"Io non le sosterrò più il culo."disse Fury.
"Procedete immediatamente con l'operazione Tabula Rasa,ci siamo capiti bene?"disse McClintock"Passo."
"Rogers sa di quel campo in Africa."disse Fury mentre l'altro attaccava il telefono.
L'aereo decollo ancora.
Robby iniziò a sentirsi meglio e Steve era seduto li vicino.
Sal corse da Steve che gli andò incontro.
"SAL!"urlò Steve "La febbre sta diminuendo,funziona!
Si sta normalizzando!
Vieni!"
"Ma,signore,stanno arrivando."disse Sal.
"Chi?"disse Steve.
"Ho intercettato una trasmissione."disse Sal "Gli aerei sono in volo.
Stanno arrivando."
"Andiamo."disse Steve.
"Dove andiamo?"disse Sal.
Steve si mise a correre con l'altro dietro "AVANTI!
VIENI CON ME!"
"Dove stiamo andando,capitano?"disse Sal una volta usciti.
"DOBBIAMO COMUNICARE CON IL PILOTA!"urlò Steve andando all'elicottero "Ce la puoi fare?"
"Si,signore."disse Sal.
"Fallo!"disse Steve salendo a bordo "Fa alzare quest'aggeggio!
"Ma dove andiamo?"disse Sal.
"No lo so!"disse Steve mettendosi le cuffie "Non lo so!
Mettiamoci in volo!"
"Non dovremmo contattare il comando e avvertirli che abbiamo l'antidoto?"disse Sal.
"Quelli vogliono solo seppellire la città."disse Steve.
"Ah!"disse Sal "Ma è una follia!"
"Vogliono tenersi l'arma."disse Steve.
"A costo di ammazzare tutti?"disse Sal che mise in moto l'elicottero.
"Tengono di più alla loro arma."disse Steve.
"E staranno a guardar morire tutti quegli innocenti?"disse Sal.
"Si."disse Steve "Vogliono la loro arma."
"No."disse Sal che si mise in volo.
"Iniziò passaggio di bombardamento."disse il pilota dell'aereo "3 minuti al bersaglio.
Passo."
McClintock prese il telefono "Qui comando Viper,sganciamento confermato.
Ripeto:sganciamento confermato.
Passo."
"Dove andiamo Capitano?"disse Sal "Che stiamo facendo?"
"Inseriscimi sul canale di guardia,voglio parlare con il pilota."disse Steve.
"Via."disse Sal che premette un bottone.
"All'aereo in avvicinamento su Cedar Creek,qui il capitano Steve Rogers,medico dell'istituto batteriologico,mi ricevete?"disse Steve.
"La riceviamo,passo."disse il pilota.
"Ok,non dovete bombardare la città."disse Steve "Ripeto: non sganciate la bomba.
Abbiamo sintetizzato..."
La voce di Steve fu udita anche da McClintock,Fury e Ross.
"Quel brutto moralista figlio di puttana."disse McClintock che prese il telefono "Sandman,qui comando Viper,ti sei fatto fregare da questo scemo?"
"Abbiamo già creato l'antidoto,è già in fase di somministrazione."disse Steve "Non dovete sganciare la bomba.
Ogni persona contagiata di Cedar Creek,entro poche ore avrà la sua dose di antidoto,dovete annullare la missione.
Urgentissimo,rispondete.
Mi ricevete?
Non potete bombardare questa città,annullate la missione.
Sto parlando ai piloti del bombardiere.
Mi ricevete?
Allora mi ricevete?"
"Ma dov'è?"disse McClintock.
"Mi ricevete?"disse Steve.
"Può impedire il bombardamento e indurli ad annullare la missione?"disse McClintock.
"Se intercetta la rotta degli aerei si."disse Ross.
"Faccia alzare in volo un altro aereo e li faccia abbattere."disse McClintock "Adesso!"
Ross si mosse subito e andò a parlare subito con un altro"Maggiore,che cosa interferisce con i razzi?"
"NON POSSIAMO INTERROMPERE IL SUO COLLEGAMENTO?"disse McClintock.
"Mi ricevete?"disse Steve "Dovete annullare la missione."
"Non le risponderanno,gli è stato ordinato di non farlo."disse Sal.
"Voi mi sentite, vero ragazzi?"disse Steve "Ve lo ripeto un'ultima volta:la gente che andate a bombardare non è il nemico.
Possiamo uccidere il virus senza ammazzare tutta quella gente e vi giuro sull'anima mia che il presidente degli Stati Uniti non conosce i fatti,non sa che abbiamo un siero che ha funzionato.
Credete che desideri far scomparire una città?
Oh ragazzi,se credete che io menta sganciate la bomba,se mi credete pazzo sganciate la bomba,ma non sganciate la bomba solo perché ve l'hanno ordinato.
A voi nessuno ve l'ha detto che i vostri superiori perseguono fini ulteriori.
Lo volete capire che li,sotto di voi,a Cedar Creek c'è un arma biologica che hanno prodotto illegalmente negli ultimi 30 anni?"
I 2 piloti si guardarono.
"E io vi garantisco che...il virus si è propagato al di la del cordone sanitario."disse Steve.
"Signori,siamo in stato di emergenza nazionale."disse McClintock "Siamo agli ordini del presidente.
Procedete."
"Se sganciate la bomba distruggere il siero in grado di curare la malattia."disse Steve "Se distruggete Cedar Creek voi distruggete il siero!"
Uno dei piloti cliccò su dei bottoni aprendo la rampa.
"Fury,riesce a sentirmi?"disse Steve "Ma perché non fai qualcosa?
Cancella questa missione,non uccidere tutta quella gente per proteggere la tua bugia.
Questo è omicidio Fury,non c'è un cazzo di scusa che tenga.
Se manipolate il paese,il presidente,la costituzione,non è solo una cittadina che distruggete,ma una grossa porzione dell'anima dell'America.
Fury!
Tu perché non sei a Cedar Creek?"
Fury prese il telefono "Capitano Rogers,qui il colonnello Fury,ti ricordo che stai interferendo con l'autorità presidenziale.
Il pilota sta seguendo una specifica rotta!
Se tu lo intralci non potrà completare il suo percorso di lancio e saranno guai!
Ci siamo capiti bene?
Passo."
"Perché ha detto così?"disse uno dei 2 piloti.
"Non ci capisco più niente."disse l'altro.
"Fury!"disse McClintock che gli tolse il telefono "Ma è diventato matto?
Gli ha praticamente detto come poteva fermare…
Ok.
Ok."
Sal avvistò l'aereo "Capitano,eccolo la."
"Lo vedo."disse Steve "Lo vedo.
Tu te la senti?"
"Si,signore."disse Sal.
"Viper 1,siamo sopra il bersaglio,chiedo istruzioni passo."disse il pilota.
"Sandman,qui Viper 1"disse McClintock "Abbiamo l'autorizzazione definitiva,nessuna esitazione."
"Ragazzi."disse Steve "Parlo ai piloti del bombardiere che ci sta venendo contro.
So che quello che state per fare non vi riesce facile,ma tutto ciò che ho detto è la sacrosante verità,lo giuro davanti a Dio."
"SGANCERETE LA BOMBA PUNTUALMENTE CON PRECISIONE!"disse McClintock.
"Qualunque cosa farete nei prossimo 30 secondi,lascerete una traccia nella vita."disse Steve.
"SANDMAN,SAPETE BENISSIMO CHE COSA È IN GIOCO!"urlò McClintock "VI PREGO CERCATE...DI RIMANERE CALMI!"
"Ragazzi,io non ho più parole,ma noi non ci spostiamo dalla vostra rotta."disse Steve "Mi avete sentito?
Noi non ci sposteremo dalla vostra rotta."
"Non ho mai visto niente del genere."disse McClintock "Giuro che non ho mai visto niente del genere.
SANDMAN,QUI VIPER 1!
NON MI IMPORTA SE DOVETE PASSARE ATTRAVERSO QUEI BASTARDI!
VOI SIETE STATI ADDESTRATI PER QUESTO,MANTENETE LA ROTTA E SGANCIATE!
PASSO."
"Ok,faremo la stessa fine."disse Steve "NON CI SPOSTIAMO!"
L'aereo riuscì a virare all'ultimo minuto.
Steve vide il paracadute e la bomba che venivano sganciati.
"L'hanno sganciata."disse Steve.
La bomba cadde in mare ed esplose,ma non distrusse la cittadina.
"Grazie,ragazzi."disse Steve.
"SANDMAN,QUI VIPER 1!"disse McClintock "AVETE SGANCIATO LA BOMBA?
PASSO."
"Viper 1,qui Sandman,rileviamo esplosione in mare."disse un pilota e l'altro sorrise "Deviazione causata dal vento,passo."
"SANDMAN!"urlò McClintock "VI RITENGO RESPONSABILI DI AVER DELIBERATAMENTE DISUBBIDITO AD UN ORDINE DIRETTO!
TORNATE IMMEDIATAMENTE ALLA BASE PER IL RIARMAMENTO,NON CI DEVONO ESSERE ERRORI LA PROSSIMA VOLTA!
PASSO."
Fury si avvicinò a McClintock "Mi dia il microfono,generale."
"Come ha detto,Fury."disse McClintock.
"Mi dia il microfono,generale."disse Fury.
McClintock lo passò a Fury.
"Sandman,qui è il generale Fury,ignorate quell'ordine."disse Fury "Vi informo che sto sollevando il generale McClintock dal comando perché colpevole di aver taciuto informazioni vitali a presidente degli Stati Uniti."
"Io non ho taciuto nessuna informazione vitale al presidente degli Stati Uniti."disse McClintock.
"Capitano Ross?"disse Fury.
"Signore."disse Ross.
"Metta il generale McClintock agli arresti."disse Fury.
"Se io vado a fondo,Fury...lei verrà con me."disse McClintock.
"Non dipende più da noi,signore."disse Fury.
"Sei uno stronzo,sentimentale,figlio di puttana."disse McClintock "Nessuno potrà mai arrestarmi.
Nessuno."
McClintock andò verso l'uscita e Ross gli puntò una pistola alla testa.
"Capitano Ross che momento meraviglioso dev'essere per lei."disse McClintock che venne portato via.
Tutte le persone infette uscirono dall'ospedale e vennero portate in ambulanza.
Robby apri gli occhi e vide Steve di spalle.
"Steve."disse lei.
"Si?"disse Steve voltandosi "Ti sei fatta un bel pisolino,sai?
Questo camice ti dona."
La donna rise.
"Come va la produzione del siero?"disse Robby.
"Bene."disse lui "Lo sfornato in gran quantità."
"Quanto ne somministrano?"disse Robby.
"200 millilitri."disse Steve.
"Hmh..."disse lei "Io pensavo che sarei morta."
"Credevo anche io che non ce la facessi."disse Steve.
"È un'esperienza piuttosto unica."disse lei.
"Come quella di essere sempre in conflitto con me."disse Steve "Te la senti di fare pace?"
"Può darsi."disse lei "Adesso che ho gli anticorpi."
I 2 risero.
"Cosa farai ora?"disse Robby.
"Penso che continuerò così per qualche anno e poi mi ritirerò da qualche parte."disse Steve "Forse a New York."
"Non male come idea."disse lei.
