ANGEL SANCTUARY:ATTO I

TERRA 33

1997

Nella dimensione gialla delle Claymore c'era la zona terrosa con colline rocciose informi,piene di

bozzi,con aperture rettangolari con la parte superiore circolare.

La voce della claymore chiamata Miria risuonò per la zona.

"A tutte le Claymore che,dopo la liberazione,hanno fatto il rituale di ascensione liberandosi della

parte di divoratore."disse la voce "Il mio parziale accesso all'astrazione del tempo Aion mi ha

mostrato che la Terra si avvicina nuovamente verso la sua fase di distruzione.

Come fatto dai nostri precedenti padroni,mi appello a voi per strappare dal tessuto temporale gli

eventi dei prossimi decenni,affinché la Terra possa continuare a vivere.

Se siete d'accordo nel voler creare una linea temporale alternativa dove racchiudere questi anni

infausti,usate il vostro potere insieme al mio."

In quel momento si udì la voce di Deneve.

"Ma la numero 47 che ci ha guidate è ancora sulla Terra."disse la seconda voce.

"Terremo d'occhio questa linea temporale una volta tolta e quando lei lo chiederà la porteremo qui

da noi."disse la prima voce.

"Allora procediamo."disse la seconda.

Dalle aperture nelle colline rocciose e sassose si accesero delle forti luci gialle.

Nello spazio c'era la Terra da cui si staccò una seconda copia identica,ma trasparente che si

allontanò e poi divenne invisibile.

"Cosa hanno fatto gli uomini questa volta?"disse la seconda voce.

"Non sono gli uomini."disse la prima voce "Ma forze di altre dimensioni."

TERRA 33

LINEA TEMPORALE ALTERNATIVA

In una dimensione spirituale c'era un mare bianco piatto in basso,da cui uscivano delle colonne

bianche,rettangolari,con la parte più alta azzurra,con una punta posta sulla parte posteriore e un lato

obliquo che la connetteva alla parte davanti.

Poco oltre sorgevano,dal liquido, dei cubi rettangolari bianchi,perfettamente levigati.

Sopra questo mare c'erano dei cerchi di nuvole bianche e con macchie azzurre,posti uno

sull'altro,che formavano un'enorme apertura cilindrica verso l'alto.

Sul cerchio più basso si vedevano diverse strutture cubiche bianche,con delle scale bianche che

dalla parte frontale andavano verso il basso.

La coltre di nubi più bassa,staccata dal mare bianco,aveva altri buchi circolari dove si potevano

vedere altri cieli circolari messi uno sull'altro.

Una delle strutture aveva un crocifisso attaccato ad una parete ed era coperto di radici blu che lo

attorcigliavano come tentacoli.

Queste radici erano di diverso tipo:c'erano quelle sottili e quelle spesse che avevano anche delle

linee verticali a intervalli regolari.

VOCE NARRANTE

"Loro si sono svegliati.

Asshiah.

La dimensione psichica,così sottile che non può essere vista mentre si è vivi.

Il paradiso perduto…

Capaci di trasformare oceani in masse scure e foreste in deserti,portare il fuoco nella parte più alta

del cielo e riempire l'aria con fumo nero.

Contrastarono la rivolta guidata da colui che un tempo era conosciuto come l'angelo tra gli

angeli,l'angelo Lucifero.

La loro semplice presenza è sufficiente per prevenire che gli stessi eventi accadano di

nuovo.

Ascoltate il pianto di questi esseri alati!"

Un angelo era a terra in un corridoio bianco dal pavimento blu simile a cristallo.

L'angelo aveva un volto femminile,capelli azzurri luminosi a mezzo collo,ali

luminose,azzurre,piumate e piccole che uscivano dalla testa all'altezza delle tempie,il corpo

androgino era senza vestiti,aveva dei seni femminini,ma senza capezzoli,corpo atletico,bianco

latte,delle piume blu luminose che uscivano dagli avambracci e delle

grandi ali azzurre piumate e luminose che uscivano dalla schiena.

L'essere aveva la testa ferita ed era a terra a faccia in avanti.

Dalla ferita sulla fronte usciva energia azzurra.

Il corridoio era pieno di corpi di angeli identici,maciullati,che si dissolvevano in piccole sfere

azzurre che poi si spegnevano.

La porta d'ingresso era spaccata in 2.

La porta era bianca,con la parte bassa rettangolare e con la parte superiore curva.

VOCE NARRANTE

"Loro servono il Figlio e predicono il giorno del giudizio."

"I xzm'g yvorev rg!"disse con voce femminile rimbombante l'angelo a terra che si alzò barcollando.

L'essere aveva un taglio obliquo sulla parte sinistra del petto.

"I, dsl szev gsv gzhp lu kilgvxgrmt gsv kirhlm lu gsv nlhg ivyvoorlfh zmtvoh..."disse l'angelo

appoggiandosi ad una parete "I, dsl uli nroovmmrz szev tfziwvw gsv xvooh lu gsv nlhg uvziufo

xivzgfivh...

I, dsl szev gsv grgov lu kirmxrkzorgrvh...

Ti yv yvzgvm hl vzhrob..."

L'essere si diresse verso una parete nel corridoio immenso e in quel momento si formò un

rettangolo di luce azzurra su di essa che formò un'apertura.

Intorno a lui c'erano delle colonne rettangolari lisce,con la parte bassa bianca,che avevano la parte

alta blu,con la punta sulla parte posteriore in cima.

"Dzmmzarlmv..."disse l'angelo "Wsviv zn i

tlmv ?!

Tsvb xzm'g wl rg!

Whaav ij humiliaavion!

...beaumn beaaven afar avwo peukkausan liavavle demonuk. "

Entrando nella stanza cadde a terra.

Dietro di lui c'era una massa d'ombra che prese sembianze solide.

La figura aveva il volto femminile,bianco latte,con occhi neri,dotati di iride giallo,sopracciglia

nere,2 linee verticali nere che andavano dalla parte bassa degli occhi fino all'altezza della

bocca,aveva una linea nera sul mento verticale che arrivata alla fine di esso si allargava coprendo

tutta la parte frontale di quest'ultimo,i capelli erano senza una riga definibile,neri e lunghi fino alle

spalle sulla parte frontale,ma dietro aveva una chioma talmente lunga da arrivare quasi alle

ginocchia.

I capelli erano spettinati,con 2 ciuffi a destra che passavano sull'occhio destro e uno a

sinistra che passava tra l'occhio e il naso.

Aveva delle orecchie che superavano la testa ed erano triangolari,leggermente curve verso l'interno

in cima.

Il corpo femminile era di un grigio scurissimo,atletico,magro,aveva delle punte

nere,filamentose,sottili e irregolari poste dietro le spalle e dirette verso l'alto e l'esterno.

Le punte sulla spalla destra avevano quella centrale che era più lunga,poi ce n'erano altre 2 più

piccole intorno,poi altre 2 più piccole e infine le ultime 2 erano lunghe quasi come quelle intorno

alla punta centrale.

Le punte della spalla sinistra invece erano quasi tutte della stessa lunghezza tranne 2.

Una di queste punte lunghe aveva una seconda punta piccola a metà.

Le spalle erano piccole,i bicipiti lunghi,come anche gli avambracci che terminavano con 3 dita

sottili,appuntite e così lunghe che arrivavano a metà polpaccio.

I seni erano scoperti e non avevano i capezzoli,mancavano anche gli organi riproduttivi.

I piedi avevano 3 dita artigliate.

Nella mano destra stringeva un'ala strappata ad un angelo che emetteva luce azzurra dalla ferita e si

stava dissolvendo lentamente.

"Ylf zxgfzoob pmld..."disse la figura scura parlando con una voce femminile disumana e

distorta"Nlm xivwl xsv zggfzonvmgv klhhrznl vhhviv xsrznzgr mlrlhr krxxlor wvnlmr."

Accanto a questa prima ombra ne arrivò una seconda che prese un aspetto solido.

La figura era di aspetto femminile,con il volto nero,come se fosse fatto d'ombra,di cui si

distinguevano solo gli occhi del tutto rossi e luminescenti,il dorso del naso e l'interno grigio della

bocca socchiusa che mostrava che al posto delle labbra c'erano dei piccoli e sottili denti aguzzi di

diversa lunghezza.

Aveva i capelli neri,lunghi fino alle spalle,spettinati,con 2 ciocche che passavano tra il naso e gli

occhi,una da una parte e una dall'altra,mentre ai lati del volto c'erano i capelli che andavano verso

il basso.

Al posto delle orecchie c'erano 2 corna grige che erano cilindriche, ricurve verso l'alto e

superavano di poco la testa.

Sopra il cranio c'era un'aureola rossa con delle punte triangolari molto allungate connesse alla

circonferenza ad intervalli regolari,con altre punte molto più piccole in mezzo.

Il corpo nudo e magro era nero sulla parte alta e grigio dal seno in giù.

Sulla schiena aveva delle lunghe punte nere dritte all'indietro e verso l'alto,simili ad aculei,posti in

orizzontale sulle scapole e alcune di queste punte uscivano anche sulla parte posteriore ed esterna

dei bicipiti.

Le mani e i piedi erano magri e con unghie appuntite.

"I zn aoz, gvzxsvi lu gsv wiztlm zmw ulfigvvmgs wvnlm lu gsvmmz... mlg hl vzozp?"disse la

figura con le corna ricurve verso l'alto e l'aureola rossa.

"Eczxg."disse la figura con le orecchie appuntite e l'iride giallo " Amw dv'iv sviv gl tvg gsv zmtvo

xibhgzo yzxp."

I 2 esseri ombra arrivarono in un altro ambiente immenso, pieno di colonne rettangolari bianche.

Ai lati della stanza c'erano dei troni bianchi senza schienale,con una base rettangolare,con

un'incavatura al centro curva verso il basso e con braccioli rettangolari.

I 2 demoni arrivarono in un corridoio con il pavimento di marmo,con 2 linee orizzontali

nere,parallele ad intervalli regolari.

Ai lati c'erano delle colonne azzurre incastonate nel muro bianco con alla base dei filamenti di

energia che le collegavano al pavimento.

Sulle pareti erano incise delle stelle ebraiche a 6 punte,tra una colonna e l'altra.

"Nh mij'h lmio!"disse Ala "L hgmwlbld hrgepvr hrlil wbmsli, beecnjv glbljhbliibo.

Zlmgnjv lwlgo ilsejd hrmh l nbb jeh fl mfbl he glmsr epg vemb."

"Mi dlaeji l rmwl fllj iljhljsld he hrl amqnapa wljmbho zeg sebbmfegmhnjv nhr hrl glflb

mjvlbi."disse Valak "Ah drgs blf, nb olev, dv ziv rnkirhlmvw rm gsrh wrnvmhrlm yb gsv zmtvorx

xibhgzo.

Wlmslzpbbo mnhnjv zeg hrl egbd he seal he mj ljd.

Oepg fedo mjd iepb... ilwmgmhl."

I 2 arrivarono dentro una stanza circolare.

Sui bordi c'erano delle colonne ai lati, con dei filamenti che andavano verso il soffitto.

La parte centrale aveva un cerchio fatto di placche bianche rettangolari,con al centro un cerchio di

luce,con sopra sospeso un gigantesco cristallo azzurro trasparente.

"Vbmd n znjmbbo zepjd oep, ao dlmg Alexiel!"disse Valak.

Dentro il cristallo c'era un bellissimo angelo femmina.

Aveva i capelli azzurri a mezzo collo,con la parte superiore tirata all'indietro.

Sulla parte alta della fronte i capelli si dividevano in 4 parti,con una corta riga al centro e

scendevano lungo i lati del viso fino ad arrivare a metà del collo.

Dalle tempie partivano 2 ali per lato,di colore azzurro,con le ali superiori più grandi e lunghe di

quelle inferiori.

Le ali che uscivano dalle tempie avevano delle piume simili a punte irregolari.

Al di sotto di queste ali c'erano dei lunghi ciuffi di capelli che arrivavano fino alle spalle.

Sopra le sopracciglia c'erano 2 linee azzurre che andavano in obliquo dalla parte interna delle

sopracciglia verso le tempie.

Il corpo era senza vestiti,tuttavia c'erano delle piume azzurre che dai fianchi andavano in avanti e 3

di esse coprivano la parte frontale del seno,mentre altre erano leggermente staccate.

Aveva delle mani con delle unghie leggermente appuntite.

L'angelo aveva gli occhi chiusi.

"Ie flmphnzpb..."disse Valak "Oepg flmpho rmi glamnjld pjsrmjvld zgea hrl vglmh fmhhbl flhllj hrl

mjvlbi.

Fph ejbo oepg mihgmb fedo ni wgliljh.

Oepg iepb ni glnjsmgjmhld iealrlgl nj hrl amhlgnmb egbd ez rpamji…

Nj hrl glmbnho ez hrl bnwnjv.

L rmwl he znjd nh, maejv mbb rpamji bnwnjv ej lmghr mh hrni hnal."

"N'a ipgl l'bb znjd rlg!"disse Ala "Mbhrepvr rlg wgliljh zblir mwwlmgmjsl nbb slghmnjbo dnzzlg

zgea rlg hgpl zega.

Mjd rlj l glipgglsh rlg... hrl Iej, mjvlbi mjd rpamji nbb hmcl hrlng bmih fglmhr!

Imgà b'njnxne dn pjm jpewm lgm!"

San Diego.

Al telegiornale c'era un uomo in giacca e cravatta che parlava leggendo dei fogli "Una nuova

inspiegabile morte è avvenuta tra i fan dei video game.

È la quinta morte di questo tipo e la polizia sembra non trovare nessun indizio sul perché si

verificano…nessuna anomalia è stata riscontrata in tutti questi giocatori..tutte le morti sono

avvenute nelle stesse circostanze...la testa dei giocatori sembra sia semplicemente esplosa…"

Su un tavolo vi era un dvd macchiato di sangue con su scritto "Angel Sanctuary."

Sopra la scritta vi era una croce rossa.

Per strada vi era un ragazzo,con i capelli castani e gli occhi marroni.

Indossava una camicia a maniche corte e dei pantaloni neri,con scarpe nere.

Il ragazzo pensava "Mio Dio…

Se tu realmente esisti...ascolta la mia sofferenza…"

"STEVEN,SEI UNO STRONZO!"urlò un ragazzo che era dietro di lui che era accompagnato da

altri 2 ragazzi.

Uno di loro gli diede un calcio alla pancia e lo mandò a tappeto.

Accanto a loro c'era un ragazzo con una maglietta a mezze maniche e con i jeans scuri,appoggiato

ad un muro di mattoni, che stava leggendo un libricino.

Aveva i capelli neri un po' lunghi,legati dietro,terminanti con un codino e aveva gli occhiali.

Il ragazzo continuò a leggere tranquillamente.

"Quel bastardo non è umano!"disse uno di loro che si toccava la mandibola,mentre un altro si

aggrappava alla sua spalla "Anche dopo che lo abbiamo colpito con tutta la nostra forza,non sembra

aver subito alcun effetto!"

"Merda!..."disse un altro "Si sta prendendo gioco di noi?!

Dobbiamo occuparcene per bene!"

Steven prese un pezzo di legno e lo spaccò sulla testa di uno di loro facendo schizzare il sangue.

"...sangue!"pensò Steven mettendosi una mano sulla fronte.

"Che sta succedendo?"disse uno dei 2 in piedi,mentre l'altro era a terra e si teneva la fronte "Ha

smesso di muoversi improvvisamente!"

"Prendiamolo!"disse il secondo.

Il gruppo iniziò a pestarlo in tutti i modi possibili.

"SPACCHEREMO QUELLA TUA TESTA,PICCOLO STRONZO!"urlò uno di loro.

Il ragazzo poggiato al muro chiuse il libro.

Steven era a terra,mentre uno di loro gli afferrava la maglietta e gli altri camminavano intorno.

"Bene...è...abbastanza calmo..."disse quello che lo aveva afferrato per la maglietta "...allora?

Hai finito di suonarle alla grande,vero?!"

"Finirete per fargli male sul serio."disse quello con gli occhiali.

L'altro si voltò e gli urlò contro "Sta zitto!

Non ho finito con lui ancora!

E se hai qualcosa da dire,allora sarai…!"

Il ragazzo si tolse gli occhiali, gettò in aria il libro e diede una ginocchiata alla pancia

dell'altro"Andiamo,è futile combattere gli uni contro gli altri,vero?"

"S...si..."disse lui "...È...futile."

Il gruppo se ne andò e l'altro raccolse il libro "Non sei davvero molto fortunato,lo sai!

Sembra che quei ragazzi abbiano una fissa per te e non saprai mai il perché!

Anche io a volte mi sento come se volessi schiaffeggiarti un po'."

Lui lo toccò con il piede "Hey!

Steven!

Mi senti?!

...sei morto?!"

Il ragazzo si accucciò.

"No..."disse Steven "...ma preferirei essere morto."

"A volte penso che ti piaccia essere pestato."disse quello accucciato "Ma perché ti eri rialzato?

Ti avevano detto di restare giù."

"Io non sono stanco."disse Steven ansimante e sanguinante "Posso andare avanti tutto il giorno."

Il ragazzo moro lo aiutò a tirarsi su e Steven mise il suo braccio sinistro intorno alle spalle dell'altro

per tenersi alzato "Ci sei andato troppo piano con loro!

Li stavi facendo a pezzi e all'improvviso…"

"È il sangue."disse Steven.

"Huh!?"disse l'altro.

"Non posso sopportarlo."disse Steven "Ne la vista,ne l'odore…

Cielo,che palle!"

Steven pensò "Il sangue mi ha sempre paralizzato.

Se non lo facesse..potrei facilmente uccidere qualcuno…

È come se questa paura volesse fermarmi dal commettere un atto imperdonabile.

È strano…

Non so spiegarlo."
In quel momento arrivò una ragazza di 15 anni,con un vestito blu che terminava con una gonna

molto corta.

Aveva i capelli castano chiaro,molto lunghi e legati in una lunga treccia che pendeva dal lato destro

del viso.

Aveva uno zaino marrone sulle spalle.

Le gli diede uno schiaffo.

Dietro la ragazza ce n'era un'altra con i capelli neri e gli occhiali.

"Sara?!"disse lui.

"QUANTE VOLTE DEVO DIRTI DI NON FARE A BOTTE?"urlò lei "Ma no!

Preferisci farti riempire di pugni da degli uomini deficienti,piuttosto che passare del tempo con la

tua amata sorellina…!

Stupido fratello."

Lui cadde a terra "Ne parli come se fossi masochista!"

"Ciao Sara!"disse l'altro "Sai,sei molto carina con quell'uniforme!"

"Tu chiudi la bocca!"disse Sara "Se vuoi far diventare mio fratello come te,dovrai vedertela con me

prima!"

Lui si avvicinò,le mise un braccio attorno alle spalle e la appoggiò al suo petto "Cos'hai detto?

Vuoi dare uno sguardo alla mia camera?…

Certo che puoi!"

"Ehi!"disse Steven che si era alzato "Diamoci una calmata!"

"Nessuno ha sentito quello che ho detto..."disse l'altro.

"Steven!"disse Sara "Hai dimenticato?

Sono tua sorella?!

Solo perché i nostri genitori hanno divorziato e siamo cresciuti separati non significa che non

dobbiamo prenderci cura l'uno dell'altro!…

Hai dimenticato che giorno è oggi?!"

"Stavo combattendo perché la mia vita è completamente senza valore…."disse Steven.

La sorella gli saltò addosso e iniziò a picchiarlo "STA ZITTO,CRETINO!"

"Ehm..."disse l'altra ragazza "Ciao!"

Sara si fermò "Ah!"

Sara si avvicinò all'altra sorridendo "Lasciate che vi presenti Ruby Summers.

Lei è una compagna di classe.

È un po' timida…

Ha una fervida immaginazione!

Afferma di vedere l'aura delle persone!

...forte,non è vero?"

Steven si mise una mano tra i capelli e poi la guardò.

Lei vide l'aura di Steven che aveva un'energia che formava delle ali circolari intorno a lui.

Ruby rimase terrorizzata da quella vista e pensò "Oh mio Dio!

...è la prima volta che vedo qualcuno con un'aura così estesa!

Sembrano...come delle ali!"

"Accidenti...sei brutta!"disse Steven a terra e lei si voltò tremando.

"Ehi..."disse lui "Scusa…"

"Scusate..."disse l'altra che corse via "Devo andare a casa!"

"Ruby,no!"disse Sara che si voltò"Tu…

Oh...tu…!

TI MOSTRERÒ CHE VUOL DIRE ESSERE PICCHIATO!"

Lei gli saltò addosso ancora.

Poco dopo Steven andò in un parco e si sedette su un cilindro di cemento,l'altro si sedette su una

panchina e Sara medicò la ferita del fratello con un fazzoletto.

Al centro del parco c'era una fontana.

"Non sono un masochista,sai?"disse lui.

"Ah,finalmente i treni hanno ripreso a funzionare."disse l'altro "Questo black out è durato

decisamente a lungo."

"Ci eravamo promessi di vederci almeno una volta al mese."disse Sara "E oggi è il giorno

dell'appuntamento."

"Ti ripeto."disse Steven "Per me è una seccatura,quindi ho preferito fare a botte."

Lei gli diede alcuni colpi "Che cos'hai detto?!

Stupido!

Stupido!

Stupido!"

"Non posso sprecare il mio tempo con voi."disse l'altro che si allontanò "Beh,divertitevi."

"Ma...Samuel..."disse Steven.

Poco dopo i 2 erano su un ponte e parlavano,mentre il Sole tramontava sulla città.

"Ascolta."disse Sara "Perché volevi saltare il nostro appuntamento di oggi?"

"Cerca di capire."disse Steven che camminava "Trovo che uscire insieme a mia sorella di cui sono

praticamente coetaneo sia un po' strano."

Steven guardò il fiume "Non ti sembra strano che siamo così... vicini?

Abbiamo entrambi ereditato i tratti dei nostri nonni...abbiamo gli stessi capelli marroni e gli

stessi occhi…

È molto difficile nascondere il fatto che siamo collegati…

Tutti capiscono che siamo fratello e sorella."

Lei lo guardò in silenzio.

"Perché...i nostri genitori hanno divorziato?"disse Sara guardando il fiume "Perché la mamma è

sempre stata simpatica con me,ma non con te?"

"Lei mi ha sempre odiato…,ma so il perché."disse Steven "Non ha mai gradito il fatto che suo figlio

fosse diverso dagli altri."

Sara,che era alle sue spalle, si avvicinò e inciampò,andandogli addosso.

Lui si voltò, la prese e cadde anche lui.

"Hei..."disse Sara "Scusami!"

Steven le vide il petto e spalancò gli occhi.

"Che ti succede?"disse Sara "Qualcosa non va?"

"No niente,non ti preoccupare."disse lui.

I 2 camminarono per una strada deserta della città.

"Forse è stato per il tradimento di papà che hanno divorziato."disse Sara e Steven si fermò "Forse

per questo…"

"Ti ho detto che già so perché mi odia."disse Steven "Mi ha detto che le faccio schifo."

Sul tetto di un palazzo c'era una ragazzina,con capelli bianchi lunghi e con gli occhi del tutto rossi.

Indossava una maglietta nera,pantaloni neri e scarpe nere.

Lei allungò la mano,sollevando con la mente un pezzo di cemento e lo fece cadere dal palazzo.

"Fratello..."disse lei avvicinandosi.

Lui la afferrò e le corse contro,salvandole la vita.

Il pezzo di cemento si sfracellò al suolo ed entrambi finirono a terra.

Steven vide qualcuno andare via.

"Ma quello chi…?"disse Steven che poi si rivolse alla sorella "Stai bene?

Ti fa male da qualche parte?"

"Cos'è successo?"disse lei "Comunque io sto bene."

"Meno male."disse Steven che si toccò la spalla.

"Fratello,che cos'hai?"disse lei "Sei ferito?"

"Sto bene."disse Steven che non si fece toccare "Sono caduto dove mi avevano già picchiato."

"Stupido,tu eri già ferito,eppure hai voluto proteggermi."disse Sara.

"Preferisco ferirmi io."disse Steven e la sorella spalancò gli occhi e arrossì.

Lui si corresse "Stupida che hai capito!"

Lei si mise una mano davanti alla bocca e rise.

"Se rimanevi ferita la mamma si sarebbe arrabbiata a morte con me."disse Steven che iniziò a

pensare "Signore,di certo lo saprai già.

La persona che voglio è soltanto una."

"In un certo senso sei un uomo pericoloso."disse Sara con uno sguardo molto felice "Parli sempre

senza pensare,sfacciatamente..."disse lei che si alzò "...ma a volte ti escono delle parole così belle

da far commuovere una ragazza.

Lo sai,hai ragione quando dici che è strano il fatto che usciamo insieme come se fossimo 2

fidanzati.

Forse ho quella che si può chiamare una cotta per un fratello."

Lui spalancò gli occhi e pensò "Sara…

Sta dicendo quello che ho sempre pensato?"

Lei aveva la testa leggermente verso il basso,la mano destra era sul gomito sinistro e la mano

sinistra stringeva la gonna "Cercherò di farmela passare.

Voglio diventare indipendente da questo dannato fratello.

Ascolta,davvero le tue ferite non sono gravi?"

"Ah...si."disse Steven.

"Ora puoi anche andare."disse Sara "Grazie per avermi accompagnata."

Lei corse via.

"Però è diverso."pensò Steven "L'amore che provi per me è diverso da quello che provo per te.

Oh Signore,se davvero esisti,ascolta la mia supplica."

Lui allungò la mano destra verso di lei e poi guardò entrambe le mani pensando "Proteggi

quell'angelo puro.

Proteggilo da queste mie mani.

Le mani di una bestia."

Valak volò in cielo.

Al posto delle mani dalle dita lunghe ora c'erano 2 enormi ali di pipistrello,con la membrana

nera,divisa in 3 parti,di cui la terza era quella attaccata agli avambracci.

Le protuberanze ossee grige che dividevano la membrana erano di diverse dimensioni.

La prima era la più lunga,la seconda era intermedia e la terza,quella più vicina agli avambracci, era

la più corta.

L'essere divenne di fumo nero con macchie rosse dentro ed entrò nella bocca di una ragazza svenuta

su un tetto.

La ragazza aveva i capelli lunghi,biondi,con la riga a destra,indossava un lungo cappotto nero,con

sotto un abito fucsia che lasciava scoperte le spalle e l'inizio del seno, aveva una

minigonna e stivali neri.

La ragazza si alzò e gli occhi le divennero neri con l'iride giallo.

La bambina dagli occhi rossi era seduta sul bordo del palazzo e guardava l'aura di Steven che

mostrava le 2 ali di luce.

"Bnihlj,Ala,oep rmwl jeh amdl mj lggeg ez lwmbpmhnej?"disse lei "Nh ni hgpl hrmh rni mpgm ni

m beh ihgejv, fph nh ni ihnbb hrmh ez m rpamj flnjv."

"Hrlgl ni je depfh."disse Ala "N cje, flbnlwl al."

Ala iniziò a pensare alzandosi e mettendo un piede sul bordo del palazzo "Steven Maiden,al Ala

vnpge srl hn gniwlvbnlgò."

In un bar degli uomini giocavano a biliardo e il ragazzo moro era al bancone a bere.

"L'avevo detto che Steven ha una forza incredibile."disse il ragazzo con i capelli neri "Avreste

dovuto ascoltare i consigli di un amico."

L'altro accanto a lui si voltò e arrivò al bancone un terzo.

"Non dire altro,King,se soltanto non ti fossi messo in mezzo a quest'ora..."disse l'altro.

"La prossima volta ce la faremo."disse il terzo "L'avete visto,ad un certo punto è rimasto senza

forze."

"È successo perché ha visto il sangue."disse quello con i capelli neri "Perché non vi fate una delle

solite dosi e date un po' d'aria al cervello?"

"King,tu..."disse il secondo alzandosi.

"Vedete di lasciar perdere quel ragazzo oppure finirò per arrabbiarmi sul serio,è chiaro?"disse lui.

Il giorno dopo Steven era in un'aula a scuola e guardava dalla finestra,appoggiandosi al davanzale e

pensando "Oh mio Dio!

Sono un mostro?"

Passarono alcuni secondi.

"Non capisco perché l'abbia detto."disse Steven.

"Che stai dicendo!?"disse il ragazzo con i capelli neri che era seduto sul banco dietro di

lui"Andiamo,non farci caso più di tanto.

Con quella tua dolce faccina non avresti nessun problema a trovare una ragazza!

Ti preoccupi troppo."

Nel corridoio un ragazzo biondo stava correndo "RESTITUISCIMI IL DISCO!"

Lui afferrò un ragazzo moro e lo spinse contro una parete,tenendolo fermo "Invece di perdere tutto

il tuo tempo giocando davanti al computer,dovresti venire di più a scuola.

E SOPRATTUTTO,HAI OSATO PORTARLO CON TE?!"

"Ascolta,se lo avessi lasciato a casa,magari qualcuno lo avrebbe rubato o peggio...qualcuno lo

avrebbe buttato via!"disse l'altro "Comunque ha uno strano nome per un programma…

The Angel Sanctuary."

L'altro lo afferrò alla gola e lo spinse contro la porta con tale forza da fracassare il piccolo

vetro"RESTITUISCILO!"

Steven era li vicino con altri "Che succede a Mark?"

"Non ne ho idea..."disse un ragazzo orientale "Ho sempre pensato che era strano,ma qui si battono

tutti i record.

Secondo me lavora troppo!"

Appoggiata su un muro di mattoni,nel cortile, c'era Ruby che parlava con altre 3 ragazze,2

davanti e una appoggiata al muro a sinistra.

"Hey,Ruby!"disse una mora "Allora è vero?

Sei davvero in grado di vedere gli spiriti?"

La ragazza era intimorita.

"Sei sicura di non star impazzendo perché perdi troppo tempo a giocare a strani giochi al

computer?"disse una bionda.

"Oh,sei li."disse Sara affacciata alla finestra "Ruby,hai da fare oggi no?

Gli insegnanti ti cercano."

La ragazza entrò nella scuola e la raggiunse "...grazie,Sara."

"Sono invidiose perché sei intelligente e sei la favorita trai professori."disse Sara "Perché gli

rispondi a tono?"

Ruby pensò "Ok

È...vero…!

Io...non posso essere come Sara…"

"Ruby…!"disse Sara.

La sera seguente Ruby camminava in strada quando,guardando il pavimento, vide un ombra davanti

a se.

"Tu credi in Dio?"disse la persona che proiettava l'ombra e lei alzò la testa.

La ragazza vide un bellissimo giovane con capelli quasi bianchi e con gli occhi azzurri.

Aveva i capelli a mezzo collo,la riga sulla parte destra e una parte dei capelli copriva la parte

sinistra del viso.

Indossava un lungo impermeabile chiaro,giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e

scarpe nere.

"Io..."disse lei e lui le afferrò il braccio "Io sono in ritardo!

Lasciami…"

"Finalmente."disse lui "Io posso finalmente incontrare qualcuno come te."

Lui le mostrò un dvd "Ora non ho più bisogno di sacrificare i poveri agnelli."

La ragazza era senza parole e con gli occhi spalancati.

"Tu veneri Dio dal profondo del tuo cuore e mantieni quel potere in quel piccolo corpo come il vaso

di Pandora."disse lui "Tu sei speciale…

Qualcuno che è stato scelto.

Per avere questo…

Tutto per lui.

L'uno che si era irradiato nel cielo,al servizio del Figlio…"

Lei prese il dvd e lui le mise le mani sulle spalle "Per Rociel…"

Steven,vestito con i jeans e con una maglietta nera a maniche corte, mise il suo piede destro sulla

nuca dell'uomo "Che diavolo stai dicendo,sconosciuto?"

"IL FRATELLO DI SARA?!"urlò Ruby e lui le prese la mano.

"NON RESTARE LI IMPALATA,CORRI!"urlò Steven.

"Cosa?"disse l'uomo che li guardò mentre si metteva la mano destra sulla nuca e pensò"Rociel?

No…

No,non può essere…!

La stessa faccia di Rociel…

Potrebbe essere…

Alexiel!"

Gli occhiali di Ruby caddero a terra.

"Oh,i miei occhiali!"disse Ruby.

"Potrai ricomprarli di nuovo."disse Steven "Non esce fuori niente di buono nell'avvicinarsi a tipi

come quello."

"U..."disse lei "Um…

Gr…

Grazie."

Ruby era intimidita.

"Oh..."disse Steven "Sei carina senza gli occhiali."

Lei spalancò gli occhi e arrossì pensando "Steven sembra diverso...come l'altra volta...la sua aura..."

"Cosa hai preso da quel religioso straniero?"disse Steven.

"Oh…!"disse lei "Questo."

Ruby pensò "Lui è trasparente e onesto con se stesso e gli altri."

"Cosa?"disse Steven guardando il dvd "Che diavolo è?"

"Come un bambino..."pensò Ruby"No...qualcuno simile ad un angelo…!"

Poco dopo lei era nella sua stanza,seduta ad una scrivania dove c'era un computer.

Ruby iniziò a pensare "Un disco chiamato "Angel Sanctuary"…

Penso di aver già sentito questo nome da qualche parte.

Bene.

Steven…!

Quell'aura non era un'illusione…!"

Ruby arrossì ancora e pensò "Steven...

Io non so cosa sia questo disco,ma ora vedremo…"

Nello schermo apparve una scritta,in un riquadro bianco,sullo schermo nero,dopo che lei aveva

messo il dvd.

La scritta diceva di inserire il nome in uno spazio e lei lo fece.

Dal video uscì una fortissima luce azzurra che inondò la stanza.

"Che cos'è?!"pensò Ruby terrorizzata.

Sullo schermo apparvero diversi fantasmi,2 donne e un ragazzo che la salutavano sorridendo.

"I fantasmi non sono reali."pensò Ruby che si mise le mani sugli occhi e iniziò a piangere "Basta!

Esci dalla mia testa!"

Lei mise la testa sul tavolo e pianse.

"Non piangere."disse una voce femminile dal computer "Ruby.

Io sono direttamente connessa al tuo subconscio.

Puoi essere più forte.

Più bella di ogni altro e impossibile da sconfiggere."

Lei alzò lo sguardo ed era in lacrime.

"Tu sei speciale."disse la voce "La prescelta…

Ruby,sarai la pietra spirituale Lapis Lazuli."

La ragazza alzò la testa lacrimando e pensò "Cos'è questo…

È come quando ho visto gli occhi di quello sconosciuto.

Sembra sicuro…come se fosse un sogno."

"Realmente…?"disse Ruby"Per davvero…?

Tu…"

Lei scrisse sul computer"Chi...chi sei?"

"Io sono un malak,un angelo,Lapis Lazuli."disse la voce "Uno spettro di luce come detto nella

Kolbrin."

"Kolbrin?"disse Ruby.

"La Bibbia Kolbrin,quella scritta in egiziano da Mosè e gli scribi dell'Egitto sul monte

Sinai,dimenticata dagli ebrei di oggi."disse la voce.

Il giorno dopo lei andò a scuola e durante la pausa pranzo 3 ragazze iniziarono a parlare al loro

tavolo.

"Si,quella è Ruby!"disse quella bionda"Non è più divertente perché non piange più."

La terza,che era Sara,si voltò leggermente,essendo l'unica in piedi.

"È cambiata molto."disse quella mora "Magari ha il ragazzo o qualcosa del genere."

"Sara."disse Ruby felice con in mano un tramezzino "Sono innamorata di Steven.

Mi vuoi aiutare a conquistarlo,in modo che funzioni meglio?"

Sara iniziò a guardarla male "Cosa?

Cosa?

Cosa ci trovi in lui…?

Non ti ha forse offesa l'altro giorno?

Allora cosa...?"

"Cosa,non intendi aiutarmi?"disse Ruby"Sara,sei gelosa?!"

"N...no…!"disse Sara.

"Intendo...anche se voi andate d'accordo,questo atteggiamento è strano tra fratello e sorella."disse

Ruby.

"N..."disse Sara "NO,CAPISCO.

SE VUOI CHE TI AIUTI LO FARÒ!"

Le 2 si strinsero il mignolo.

"Allora è deciso."disse lei "Se romperai la promessa...io non dimenticherò."

"Ruby?"pensò Sara "Ma che ti succede?"

"E potresti chiedere a tuo fratello di venire alla cappella della tua scuola?"disse Ruby.

Sara,Steven e Ruby andarono dentro una cappella con campanile lo stesso pomeriggio.

"Ciao."disse Ruby"Volevo ringraziarti per l'altro giorno…"

"Ma non è proibito ai ragazzi venire qui?"disse Steven.

"È aperto al pubblico per massimo una volta al mese."disse Ruby.

"Ruby,sono spaventata da quanto è cambiata la tua personalità."pensò Sara.

"Hv ollph qfhg orpv svi."pensò l'uomo con i capelli chiari "Bfg gszg ylb...

Tsviv rh mlgsrmt gl rmwrxzgv gszg sv rh zm zmtvo.

Hrh zfiz rh kldviufo, yfg rg rh zorvm gl zm zmtvo.

Hv hvvnh gl yv lmob sfnzm…!"

Lui li osservò da fuori.

Ala e l'altra apparvero sopra un'arcata.

Valak era in piedi,mentre Ala era seduta sul bordo.

"Whaav saib prompav ij high-claukuk mjvlb avo come avo earavh?"disse Ala "Flhllj hrlil

aeghmbi...?"

"Dvnlmh!"disse l'angelo con voce disumana e maschile mentre un simbolo azzurro si formò sulla

sua fronte e intorno ad esso iniziò a manifestarsi una forte luce bianca che poi formò un cerchio di

luce intorno a tutto il corpo.

"Hrl sbmii nawgnjhld ej rni zeglrlmd ni Lamedo..."disse Valak "Nh almji rl ni m srlgpf?"

"Ro ni rl m zngih-sbmii iwngnh…?!"disse Ala irato alzandosi "OEP!

N NBB CNBB OEP!"

L'essere scomparve.

"RMH?"urlò Ala"DE JEH GPJ MMO!

VE FMSC MJD ZNVRH!"

"ALA!"disse Valak "Rl dnimwwlmgld, ie...

HREIL FEOI NBB DNL!"

Una massa di luce azzurra si diresse verso la finestra e una spada di cristallo sfondò le vetrate.

"ATTENTA!"urlò Steven che saltò addosso a Sara "SARA!"

Steven guardò in alto nella chiesa e vide una figura con lunghissimi capelli che impugnava la

spada con entrambe le mani,puntando verso di loro "TIZRGLI DSL SZH IVELOGVW ZTZRMHG

GSV HLM!"

"FERMO!"urlò Steven e si formò un campo di energia intorno a loro che fracassò la spada e i

vetri,provocando anche un forte vento.

Sara era svenuta.

"CH…"disse Steven che la teneva tra le braccia a terra "CHE SUCCEDE?

PERCHÉ SONO L'UNICO CHE NON È STATO COLPITO DA QUEI VETRI?!

CHE DIAVOLO…"

In quel momento balenarono nella sua mente i ricordi di una donna, di un uomo e delle voci.

FLASHBACK

"Steven è raccapricciante…"disse la figura femminile "Lui non si è mai fatto un graffio…

Non mi importa un accidente.

Io ero con lui e mi sono fatta male sul serio.

È protetto dal demonio.

Non credo che sia mio figlio."

FINE FLASHBACK

Sara si mise in ginocchio "U...un…!"

Ora i capelli della ragazza erano sciolti.

"Sara!"disse Steven toccandole le spalle.

"Oh…!"disse lei.

"Ti sei ferita da qualche parte?"disse Steven "Sara!"

"Si..."disse Sara "Guardami sto bene.

Mi hai protetta…"

"Mio Dio."pensò Steven "Come ti ho già detto,tu già lo sai.

Lei è l'unica che voglio."

"Va bene."disse Steven.

Dietro di loro apparve Ala.

Steven si voltò.

"Alexiel!"disse Ala che gli saltò addosso facendolo cadere.

"Ch..."disse Sara in piedi imbarazzata e incuriosita "Chi è questa ragazzina?"

"C…"pensò Sara "C...

C...

Cosa…?"

"Trovarti è stato facile."disse Ala "Non lascio mai chi conta."

"Steven,sei...?!"pensò Sara.

"Sono io..."disse Ala "Ala.

Volevo vederti."

"Calma le tue pulsioni,Ala."disse Valak "Quello è un ragazzo.

Uno a cui non piaci…"

Ala lo guardò e lo afferrò per la maglietta"Vero.

Che corpo mingherlino e semplice.

Che cosa ci fai con questo corpo?

CHE COSA CI FAI?!"

"...che cos'è questa ragazzina...una pervertita?"disse Steven con aria retorica.

Ala gli diede uno schiaffo "COME OSI!?"

"IO SONO STEVEN MAIDEN!"disse lui "SONO UN RAGAZZO DA QUANDO SONO NATO

IDIOTA!"

"MA COME…"disse Ala.

Delle persone arrivarono dentro la chiesa.

"EHI,STATE BENE?!"disse uno.

Valak afferrò Ala per la maglietta e la trascinò "Le persone stanno arrivando,Ala!"

"N..."disse Ala che veniva trascinata "No…"

"Cosa...chi sono loro…?"disse Sara "OH!

RU…

Ruby!"

Ruby era a terra,tra i vetri, a faccia in avanti.

Poco dopo la ragazza era a casa sua,sul letto,in una stanza buia la cui unica luce proveniva da una

porta accostata.

Aveva gli occhi fasciati da una benda.

Un medico parlava ai genitori "Non c'è nessuna ragione per un ricovero…

Il corpo sta bene…ma è stata colpita da molti frammenti di vetro…

Mi dispiace,ma gli occhi di vostra figlia ora sono…"

Lei strinse il lenzuolo con la mano destra che era l'unica non coperta e pensò "Steven."

La ragazza ricordò che Steven teneva la sorella tra le braccia.

"Aveva tra le braccia solo Sara..."pensò Ruby che si mise la mano destra sulla fronte"Sara è

crudele…

Lei ha promesso…!

In realtà non voleva che mi prendessi Steven."

Ruby singhiozzò e continuò a pensare "No….!

Io non voglio che quell'immagine sia l'ultima cosa che io abbia visto…!

Non posso più vedere con questi occhi.

È TUTTA COLPA SUA!"

Il computer si accese ed apparve un riquadro bianco con delle scritte"Lapis Lazuli…

Io ho accesso al tuo subconscio di nuovo.

Sono una tua alleata.

Se c'è qualcuna che ti sta facendo del male,io la cancellerò."

"Oh..."disse lei "Angelo.

È vero?

La cancellerai?"

"Qual'è il suo nome…?"disse la voce.

"Maiden..."disse Ruby"Sara Maiden…"

"Sara Maiden."disse la voce e apparve la sua immagine sul computer "Conferma.

Imput program.

Comando eseguito.

Cancellazione.

Completa."

La stampante iniziò a stampare fogli con su scritta la parola "Uccidere".

La stessa notte Ala e Valak erano sul tetto di un palazzo.

"N de jeh mvgll."disse Valak "N ejbo iljil hrl wgliljsl ez m rpamj..."

"Hrmh ni Alexiel!"disse Ala.

"Re de oep cje nh?"disse Valak.

Ala si mise sul bordo del palazzo "N wlgslnwl rlg."

"Er, nz nh'i m anihmcl, n'bb hmcl nh."disse Valak "Rl illai pjldpsmhld, fph nz nh glamnji inbljh nh

ni sphl."

Valak pensò "Almh mjd smghnbmvl beec veed hee."

"Un ragazzo giovane andrebbe mangiato dalla testa ai piedi."disse Valak "I miei denti lo bramano."

"Sia,se mi sbaglio è tuo."disse Ala "Ma avrò ragione."

Ala pensò "Steven Maiden!

N,Ala,dlaej ez hrl pjdlgegbd, n nbb mcl oep pw!"

Steven era nella vasca da bagno e pensava "Caro Dio.

È stata una giornata di confusione…

Aiutami."

Steven si alzò "Anche se sono un cane o una bestia,voglio solo avere lei."