ANGEL SANCTUARY:ATTO III
TERRA 33
LINEA TEMPORALE ALTERNATIVA
Steven urlò vedendo l'angelo con i filamenti e i cadaveri sotto di lui "CHE COSA SEI?"
Un filamento gli afferrò l'avambraccio destro.
"LASCIAMI!"urlò Steven.
"...BENE."disse l'angelo che lo scagliò fuori dalla porta che si chiuse.
I genitori della ragazza si svegliarono.
"Vi siete svegliati!?"disse Sara che andò dalla madre della ragazza.
"Perché è così buio?"disse la madre.
Steven era a terra davanti alla porta,appoggiato al muro.
"Oh mio Dio…"disse Steven che era sotto shock.
"CHI SEI TU?"disse il padre della ragazza "CHE STAI FACENDO
DAVANTI ALLA CAMERA DI MIA FIGLIA!
RUBY!
CHE È SUCCESSO A RUBY!"
Il padre iniziò a bussare alla porta e accorse la madre "CHE È SUCCESSO A RUBY!
RUBY!
RUBY!"
"FERMATEVI!"disse Steven "C'È UN MOSTRO LI DENTRO CON DEI TENTACOLI DI
ENERGIA!
E CORPI MORTI OVUNQUE!
NON APRITE!"
I genitori aprirono la porta e dentro la luce era accesa.
"Cosa?..."disse Steven.
Ruby era sul letto senza le bende "Venite...non c'è niente.
È tutto a posto.
I miei occhi...posso vedere di nuovo.
Un angelo.
Un angelo mi ha aiutato."
I genitori andarono da lei e si misero la mano sulla bocca e lo stesso fece Sara che si affacciò alla
porta.
"Mi spiace molto Sara."disse Ruby.
"Ru...Ruby..."disse Sara "Io non so che sta succedendo,ma tu puoi realmente vedere…?"
"Sono così contenta…"disse Ruby spalancando le braccia "Sara…!"
La ragazza la abbracciò.
Steven si rialzò e ricordò la creatura pensando "Allora ecco cosa era quello?
Era un angelo!?
Quella cosa distorta…!"
Poco dopo i 2 camminarono in strada.
"INCREDIBILE!"disse Sara "Anche senza elettricità la Luna sembra così luminosa ed immensa…
Magari dipende dal troppo uso dell'aria condizionata…
Mi chiedo quando verrà risolto."
2 uomini puntarono le torce sulle loro facce.
Uno era un americano,l'altro un orientale.
"Dunque..."disse quello americano "Cosa abbiamo qui?
La cara sorellina del fratello Maiden!"
"Cosa?"disse l'altro "Beccarti con le mani nel sacco al buio?
Sono così geloso.
Carina l'uniforme."
Quello americano la prese "Vieni qui!"
Steven gli diede un calcio al viso,mandandolo a terra.
"TU!"urlò l'altro.
Steven riprese la borsa della sorella da terra e si mise davanti a lei "Mia sorella è ovviamente
timida,così prima dovrete avere un appuntamento con me,il suo guardiano!"
"Steven…!"disse lei che era arrossita.
"VUOI CHE TI SPACCHIAMO IL CULO ANCORA?!"urlò il primo e Steven gli diede un altro
calcio e del sangue gli arrivò in faccia.
"NON POSSO VEDERE IL SANGUE CON QUESTO BUIO,COSÌ NON MI FERMERÒ COME
L'ALTRA VOLTA!"pensò Steven che iniziò a colpire il petto dell'uomo e a fargli sputare sangue.
"FERMO!"urlò Sara "PER FAVORE,FERMO!
LO STAI UCCIDENDO,STEVEN!
SARÀ TERRIBILE COME QUELLA VOLTA!
QUINDI...FERMATI!"
Lei lo abbracciò alle spalle e lui si bloccò,mentre teneva l'altro per la maglietta.
"Sara…!"disse lui.
"No…!"disse Sara "Per favore fermati...hai dimenticato…?
Quando eravamo piccoli."
FLASHBACK
Sara,da piccola, aveva 2 treccine ai lati della testa.
Un ragazzo le si avvicinò mentre lei aveva il pallone in mano.
"Sara,sempre adorabile come un angelo."disse lui facendole una carezza,poi la prese per mano e la
portò nel bosco verso una casa.
"Dove andiamo?"disse lei "Dove?"
VOCE NARRANTE DI SARA
"Era stato sempre gentile con me…
Ma non era normale..."
Lui la condusse dentro la casa e la fece sedere appoggiata ad un muro,mettendole le mani sulle
braccia "Stai tranquilla…
Non aver paura,non sarà brutto."
"FERMO!"urlò Steven "CHE STAI FACENDO A MIA SORELLA?!"
"STA ZITTO,RAGAZZINO!"urlò l'altro che gli diede un pugno e lo mandò contro un muro.
Steven prese una mazza di metallo e lo colpì alla testa.
"Sei ferita da qualche parte,Sara…!"disse Steven.
"Tu sei ferito..."disse Sara che lacrimava.
"Non piangere."disse lui sedendosi e mostrando il taglietto sul gomito.
"Non preoccuparti,ci penso io."disse Sara che iniziò a succhiare la ferita.
FINE FLASHBACK
"Ti sei sentito meglio,no…?"disse Sara "Ma quello studente di collegio è rimasto in coma per una
settimana…
E li è stato quando mamma ha iniziato a separare te da me…!
Quindi,per favore,fermati!
Per causa mia..."
Sara iniziò a piangere "Io non voglio che tu sia incolpato a causa mia…!"
I 2 ripresero a camminare.
"Andiamo a casa..."disse Sara
Uno dei 2 aggressori era a terra e l'altro aveva una mano sulla bocca e si teneva al muro.
"Merda.."disse quello a terra "Io ammazzerò quel bamboccio…!"
Steven e Sara arrivarono ad un palazzo e andarono all'ultimo piano.
Il corridoio era esterno agli appartamenti.
"...vuoi vedere mamma?"disse Sara.
"No,me lo risparmio..."disse Steven.
Lei vide un taglio vicino al gomito "Oh,ti sei ferito nello stesso posto dell'altra volta."
"Hai ragione."disse Steven che mostrò il braccio.
"Non preoccuparti ci penso io."disse Sara che toccò il braccio e stava per succhiare la ferita.
Steven pensò "Quella ferita era guarita.
Ma sarà un'immagine residua che non scomparirà...per sempre."
In quel momento la torcia della madre li illuminò.
Lei era una donna magra,giovane,con i capelli rossi a mezzo collo e indossava un abito nero.
"SARA!"urlò la madre.
"...MAMMA!"urlò Sara "SEI QUI FUORI…!?"
"Mi ero preoccupata,così ti stavo cercando!"disse la madre che le afferrò il braccio "ORA VIENI
DENTRO!
SARA,SARAI AFFAMATA,NO?"
"MAMMA,STEVEN È VENUTO QUI!"urlò Sara "MAMMA..."
La madre la trascinò dentro.
"ASPETTA,MAMMA..."urlò Steven "SARA!"
"STEVEN!"urlò lei.
La porta si chiuse e lui udì la voce di Sara "SEI COSÌ CATTIVA!
PERCHÉ STAI IGNORANDO STEVEN?!
SEI SENZA CUORE!
TI ODIO!
LASCIAMI!"
Steven aveva le mani sulla porta scura e pensava "Hai ragione,mamma.
Proteggila da queste mani con questa fredda porta.
Dio,per piacere, uccidi questo desiderio oscuro."
Steven si mise le mani sulla faccia e pensò "PER FAVORE PROTEGGI QUELL'ANGELO...DA
ME,DIO…
Proteggila dalla mia bestialità..."
Il giovane biondo che aveva incontrato Ruby saliva le scale di un grattacielo.
"Rociel…!"disse lui arrivato sul tetto che vide Ruby che era seduta su un rettangolo di metallo con
dentro delle eliche che davano aria al palazzo.
Lei era in camicia da notte e scalza.
Il giovane divenne una massa di energia bianca con macchie azzurre e poi prese di nuovo forma
solida.
Ora era un essere umanoide alto 3 metri ,con 4 teste e la pelle bianco latte.
La testa frontale era calva,con 4 occhi obliqui,di cui quelli superiori erano più grandi di quelli
inferiori.
Gli occhi emettevano luce azzurra e avevano la parte bassa dritta e la parte superiore triangolare,il
naso era appena accennato,mentre mancavano del tutto la bocca e le orecchie.
Il mento era appuntito e le guance erano percorse da linee sottili di energia azzurra simili a vene che
superavano l'altezza degli occhi di poco.
La testa a destra era simile a quella di un bovino,con le corna,dotata di 4 occhi emananti energia
azzurra, identici a quelli della prima testa e intorno ad essi c'erano le piccole linee venose azzurre.
La testa a sinistra assomigliava a quella di una zebra,con ben 6 occhi ovali,con le estremità
appuntite,che emettevano luce azzurra e da essi partivano le linee venose azzurre che scorrevano
sotto la pelle.
La testa posteriore assomigliava a quella di un'aquila,con 4 occhi emananti energia azzurra e con le
venature azzurre sotto.
Sopra le 4 teste c'erano 4 aureole azzurre.
Il collo era magro,ma largo,con venature energetiche azzurre sparse in maniera irregolare,le spalle
erano larghe,con sopra le venature azzurre,i bicipiti allungati e secchi,con una protuberanza
cilindrica che partiva dalla parte iniziale posteriore di essi e si connetteva al gomito,lasciando uno
spazio ovale in mezzo.
La metà superiore dei bicipiti era coperta dalle venature azzurre,come anche la parte iniziale della
protuberanza.
Gli avambracci erano lunghi,con le venature luminose,azzurre sulla parte centrale,e con una
protuberanza piccola che dalla parte interna del gomito andava verso l'interno del corpo e poi
tornava indietro unendosi all'avambraccio,a metà di esso, formando uno spazio triangolare.
Le mani magre erano bianche e le dita azzurre e lunghe erano appuntite.
Il petto dell'essere era magro,tanto che si vedeva la gabbia toracica.
Al centro dei pettorali c'era un'apertura verticale,con le estremità appuntite da cui usciva una
fortissima luce azzurra biancastra.
I bordi della spaccatura erano dentellati e formavano punte dirette verso il centro di varia
dimensione.
Dall'apertura partivano moltissime venature luminose azzurre che percorrevano il petto,il collo,le
spalle,i bicipiti e la pancia che era magra e cilindrica.
La zona della vita era più larga della pancia,scheletrica, ed era priva di organi riproduttivi.
Le cosce erano magre e lunghe,con una protuberanza cilindrica interna a ciascuna che partiva
dall'inizio e si attaccava al lato interno delle ginocchia formando uno spazio allungato e stretto.
Le ginocchia erano leggermente piegate verso l'esterno.
I polpacci erano secchi,lunghi,obliqui verso l'interno,poi,arrivati a metà,nel punto in cui si
formavano le venature azzurre,si piegavano in avanti in obliquo formando un lungo e magro
piede,simile ad una zampa,che aveva 3 dita secche e lunghe di cui solo la punta toccava terra.
Le dita erano celesti ed avevano delle unghie ricurve azzurre.
C'era anche un quarto dito che dalla parte laterale interna del piede andava in basso e toccava terra.
La parte iniziale delle 3 dita frontali era palmata.
Dalle scapole dell'essere partivano 2 grosse ali azzurre piumate,chiuse all'indietro,poi,poco sotto,ne
partivano altre 2,che erano più grandi del corpo,che andavano verso l'esterno circondandolo,
mentre,dalla vita,partivano 2 ali piccole aperte verso i lati.
"Castiel,dsb ziv blf hfikirhv?"disse Rociel.
"Tszg zhkvxg..."disse Castiel indicandole il corpo con la mano destra e parlando con voce
disumana.
Rociel divenne di luce bianca e azzurra e prese l'aspetto dell'angelo femmina con le immense
ali,curve verso il basso, che partivano dalle tempie .
La figura era alta 2 metri.
Rociel iniziò a toccarsi alcune piume sulla testa con la mano sinistra "Wsvm i zyhliyvw lzkrh
lzafor, i szev nvnliravw srh urtfiv, nvnlib zmw vevibgsrmt vohv.
Mb zhgizo kldvih xzm xivzgv nzggvi rm zm rmhgzmg… zmw wvnzgvirzorav rg….
I szwm'g hvvm gsv nllm rm rgh glgzo hkovmwli uli z gslfhzmw bvzih...
Ig'h yvvm z olmt, olmt dzrg, xsvify,Castiel."
Rociel mise la mano destra sulla parte destra del viso "Tsrh szgvufo dzi yvgdvvm gsv prmtwln lu
fmwvidliow zmw gsv prmtwln lu ortsg.
Amw gsv Ezigs rm gsv nrwwov...
Aovcrvo ivyvoovw ztzrmhg gsv Hlm zmw rmezwvw Atziluth drgs gsv wvnlmh, yfg wfirmt gsv
yzggov urmzo rm gsv gldvi lu gsv Hlm,Alexiel fhvw srh ozgvhg nztrx sv szw uli
wvuvzg nv…!
Ssv hvzovw nv wvvk rm gsv Ezigs drgs gszg xfihv lu gsv xrixov lu Ezigs …zmw zohl
hsv uvoo drgs nb ozhg zggzxp.
Mrmv dzh z olmt, olmt hovvk, xsvify Castiel."
"Yvh...Alexiel hsv dzh hvzovw rm gszg xibhgzo zmw gzpvm gl gsv xvmgizo xliirwli, yfg
ivxvmgob gdl wvnlmh hglov rg."disse Castiel "Rrtsg mld, svzevm rh rm gfinlro.
Tsv Hlm rh mld yzxp rm srh hszkvovhh vhhvmxv zmw gsv ylwb lu gsv mzazivmv sv fhvw szh
yvvm obrmt uli z olmt grnv grnv rm z wvvk ivhg, hl gsv wvnlmh szev rmxivzhvw gsvri kldvi.
Im zyhvmxv lu Hlm,rm Bria,gsv tziwvm lu zmtvoh, gsv wrxgzglihsrk lu gsv hfkvirli zmtvoh
kvihrhgh, rm xlmhgzmg hgifttov uli kldvi.
Nl zixszmtvo li yvrmt lu gsv srtsvi srvizixsb szh nlevw gl hglk gsv zmtvoh zmw gsvri dzi
rmgvimzo.
Ig rh fmuzri gszg zmtvoh, dslhv qly rg rh gl pvvk kvzxv lm ezigs, proo vzxs lgsvi.
Tsv lmob lmv dsl xzm hzev svzevm rh blf, gsv rmlitzmrx zmtvo Rociel,gszm gltvgsvi drgs gsv
zmtvo litzmrx Alexiel lxxfkrvw gsv srtsvhg klhrgrlm.
Povzhv ivgfim gl Azilut,kovzhv.
Mb zoorvh dsl szev wvxrwvw gl szev blf zh gsvri ovzwvi szev yilpvm gsv hvzo gszg uliyrwh gsvn
zmtvoh gl xlnv gl Ezigs.
Bivzprmt gsv hvzo gszg Alexiel kozxvw fhrmt gsv hkvoo gszg dv dviv vevm uliyrwwvm gl fhv
glfxs zmw hzxirurxv hl nzmb sfnzm yvrmth... zmw hzev blf.
Iu rg wlvh qfnk lfg, i dlm'g tl fmkfmrhsvw.
Bfg... nliv gszm gszg i wlm'g dzmg gl dzhgv gsv wvzgsh lu zoo sviv xsrowivm."
"Blwrvh ziv qfhg hsvooh uli gsvri hlfoh, mlgsrmt nliv."disse Rociel "Tsvri hkrirgh mld orev zmw
gsvb ziv hgilmtvi gszm vevi."
"Povzhv ivgfim gl gsv ivzon lu ortsg."disse Castiel.
Ci fu un attimo di silenzio.
"I xzm'g... I xzm'g tl yzxp mld."disse Rociel "Tszg tfb…
Tszg uzxv…
Tszg rnkfohv...
Tszg ylb xzoovw nv Rociel zg urihg tozmxv.
Hv nfhg yv gsv lmv xlmxvrevw drgs gsv hlfo lu Alexiel…!"
"Yvh... I ztivv lm Steven Maiden..."disse Castiel "Bfg i xzm'g yvorvev gsvb wlm'g
gsvb vevm kfg fk z tfziw uli z gsivzg orpv Alexiel zmw srh zfiz rh gll sfnzm uli hlnvlmv dsl
rg szh gsv hkrirgfzo kldvi lu hfxs z yvrmt."
"Yvh."disse Rociel "A sfnzm dsl ollph hl sfnzm... wlm'g blf gsrmp?"
"Iu rg ivzoob rh hl,gsviv rh ml ivzhlm uli z xozhs!"disse Castiel "Iu blf ziv hvzovw ztzrm..."
Rociel alzò la mano destra verso di lui,la mise ad artiglio,da essa uscirono dei filamenti di luce e
poi ci fu un lampo che fece cadere a terra l'altro "Ylf yvorvev... gszg i droo uzoo wfv gl gsv hznv
girxp zh Alexiel uli gsv hvxlmw grnv…?
Castiel."
"I spoke out, I'm sorry,Rociel."disse Castiel.
Rociel si mise in ginocchio davanti all'altro e gli mise le mani ai lati del volto centrale "I'n hl hliib.
Drw i sfig blf?
Slml eviznvmgv hkrzxvmgv…
Tr hlml tizgl kvi oz gfz ovzogà xsv nr sz hzoezgl,xlnnvggvmwl kvxxzgr,nz...rl eltorl rmevhgrtziv
hfo iztzaal zmxliz fm klxsrml.
Czkrhxr oz nrz fnrorzarlmv wr vhhviv hgzgl hrtroozgl mvooz uivwwz gviiz kvi nlogr
hvxlor...trfhgl?"
"B... bvh..."disse Castiel.
"Os bvh, Castiel..."disse Rociel che lo guardò mettendogli le mani sulle spalle "I ulitlg gl zhp blf
hlnvgsrmt.
I zn yvzfgrufo?"
"Bvh..."disse Castiel.
"Lrpv dsvm i ivrtmvw levi Atziluth yvuliv Alexiel srg nv drgs svi hdliw..."disse Rociel.
"Nl wruuvivmxv yvgdvvm yvuliv zmw mld."disse Castiel e l'altro si alzò "Aoo gsrmth... zoo
qvdvoib rm gsrh dliow xzmmlg xlnkvgv drgs gsv yvzfgb gszg rh izwrzgvw uiln Rociel."
"Yvh, veviblmv hzbh rg dsvm gsvb hvv nv..."disse Rociel "Eeviblmv olevh nv... gsvb dzmg nv.
Eevm... vevm gsv Hlm... wrw mlg ovg nv tl uiln srh hrwv uli z nlnvmg...
Bfg... hrhgvi Alexiel…!
Wsb wrw blf zolmv ivufhv nv... ?!
amw ru... vevm zugvi yvrmt ivrmxzimzgvw, blf droo mlg olev nv zmw droo xlmgrmfv gl ivqvxg
nv... "
Rociel immaginò le sue mani piene di sangue e il volto di Steven lacerato dai graffi "Tszg uzxv lu
blfih.
Ylfi szri.
Ylfi ylwb.
Ylfi yollw.
Ylfi hlfo.
I'oo gvzi gsvn gl hsivwh drgs nb szmwh... ivkvzgvwob.
Castiel?"
"Bvh?"disse Castiel.
"Gl."disse Rociel " lvzev nv zolmv."
Castiel scomparve in un bagliore di luce bianca.
Rociel riprese l'aspetto di Ruby.
Lei ora indossava un abito azzurro,che era lungo fino a terra.
L'abito era aderente sulle spalle e sul petto,aveva i bordi della chiusura verticale bianchi,le maniche
erano aderenti,ma dall'avambraccio in poi diventavano molto larghe.
All'altezza della vita il vestito non era più abbottonato,era largo e aveva il bordo inferiore bianco.
All'altezza della vita c'era una fascia bianca legata al centro,con 2 lunghi lacci che pendevano.
Aveva i pantaloni bianchi e le scarpe bianche.
"Ci ha creduto davvero."disse Ruby.
Samuel era al solito bar "In 48 ore il blackout sarà risolto e tutto tornerà come prima…
I mortali sono come formiche lavoratrici."
"Sta zitto,Samuel!"disse un altro che era quello pestato da Steven.
Il ragazzo infuriato uscì e urtò Ruby.
"Scusa tanto."disse il ragazzo.
"Va tutto bene."disse Rub andarono in un prato e si sedettero.
Lui la strinse tra le braccia.
"Sono sorpreso..."disse lui "Se sei davvero di quella scuola cattolica…conosci una ragazza di nome
Maiden?"
"Si,c'è una ragazza chiamata Sara Maiden nella mia classe."disse Ruby.
Lui le toccò le gambe "Sei seria…!"
"Certo."disse Ruby"Vuoi che io la adeschi…?"
"Adescarla…?"disse lui "Intendi dire rapirla…?"
"Si...lui verrà per sua sorella..."disse Ruby.
"Lui…?"disse l'altro "Cosa?!"
Lei lo baciò.
"Io...io ho ingoiato...qualcosa?"disse lui.
"Si..."disse Ruby"Una parte del mio corpo…"
"Che…?"disse lui.
"Si,la mia grazia."disse Ruby"Entra dentro il corpo,dentro le fibre nervose,nel sistema
circolatorio e nel flusso sanguigno."
Lui iniziò a sentirsi male.
"Si espande e ti controlla."disse lei "Una cosa violenta.
Manda anche segnali negativi al DNA."
La faccia del ragazzo divenne violacea e piena di vene.
"Si aggrappa ai nervi visivi e penetra il cervello e il corpo."disse Ruby"E si fonde..."
Lui divenne un immenso essere dal cui petto uscivano tentacoli di luce azzurra.
Il collo si staccò e si allungò formando dei tentacoli,le braccia divennero una serie di tentacoli,la
pancia si ruppe e si allungò,mostrando tentacoli di vario tipo.
Lei si sdraiò sul prato "E diventi la mia marionetta personale.
Carino...sembra fatto bene…
Mi aspetto molto.
Ti darò un po' di carne dopo..."
Il giorno dopo Sara usciva da scuola e sorrise all'amica.
"Sara."disse Ruby"Verresti con me ora?"
"Ok,dove stiamo andando?"disse Sara.
"Ad una festa."disse Ruby.
Steven tornò a casa e trovò a terra la borsetta di Sara,tra dei vetri,con una scritta bianca sopra che
diceva : "Ti aspetto alla fabbrica abbandonata.
Amore,non farci aspettare."
"SARA!"disse Steven.
