DEVIL LADY:ATTO II
TERRA 33
LINEA TEMPORALE ALTERNATIVA
La forma gigante di June ruggiva nell'acqua.
La mattina seguente lei era a casa sua,sul letto,ed era tornata umana.
Un vaso bianco con dei fiori rossi era vicino ad una finestra con tende bianche.
Lei indossava una camicia bianca che arrivava all'inizio delle gambe e aveva i capelli sciolti che
arrivavano fino alla vita.
June aprì gli occhi,sollevò l'avambraccio sinistro e lo guardò,poi si mise seduta e fissò la stanza in
silenzio.
Poco dopo si stava lavando le mani,poi guardò la sua faccia allo specchio "Un sogno.
Un sogno sgradevole."
June chiuse l'acqua del lavandino e guardò la vasca da bagno,spostò la tenda viola e vide i vestiti
del giorno prima a brandelli e pieni di sangue.
June emise un piccolo urlo e si ricordò tutto quello che era successo,poi fuggì.
Corse in salotto,dove fece cadere un bicchiere dal tavolo,rompendolo,e rovesciandone un altro, poi
si mise in ginocchio e pianse.
Tolse per un momento le mani dagli occhi e si ricordò la forma immensa che aveva preso,poi pianse
ancora.
Una lacrima cadde su un pezzo di vetro appuntito e lei aprì l'occhio sinistro,poi prese il pezzo di
vetro con la mano destra e lo guardò,poi lo avvicinò lentamente alla bocca aprendola.
In quel momento squillò il telefono e partì la segreteria telefonica "Sono June Fudo.
In questo momento non sono in casa,vi prego di chiamarmi sul cellulare solo per comunicazioni
urgenti.
Potete comunque lasciare un messaggio in segreteria.
Grazie."
"Buon giorno,è confermato l'appuntamento delle 3 per lo spot pubblicitario."disse una voce "Ti ho
già fatto avere la mappa del luogo delle riprese per fax,vero?
Mi raccomando."
Il messaggio cessò.
June rimase per un po' con il pezzo di vetro in bocca,poi lo gettò a terra e si rimise a piangere.
In una zona dove non c'erano palazzi,ma solo terreno,c'era una troupe cinematografica,con cartelli,
videocamere e gru.
C'erano anche varie macchine e autobus.
"Per la definizione dello sfondo utilizzeremo la computer grapics."disse un uomo in giacca e
cravatta nera "L'idea è di esprimere decadenza con l'alta tecnologia."
Davanti a lui c'era l'uomo con gli occhiali,i capelli neri e corti,con la riga in mezzo,gli occhiali e una
giacca e una cravatta grigi "Mi dispiace."
"Fammi capire,non le avevi dato una conferma?"disse il primo.
"Certo."disse quello con gli occhiali "L'ho sentita per telefono."
"Se lei non viene,dovrai rimediarne subito un'altra."disse il primo.
"Ti chiedo scusa per il ritardo."disse June con tono gentile,poi abbassò leggermente la testa quando
la guardarono.
Indossava una giacca grigia,che arrivava fino all'inizio delle gambe,abbottonata e chiusa anche da
una cinta grigia,pantaloni neri,scarpe nere e una borsa nera a sinistra.
I capelli non cadevano sulle spalle,ma sulla schiena.
"Beh,poco male,l'importante è che sia arrivata."disse il primo "EHI TAKASE!
Tom!
È arrivata la modella,accompagnala subito al trucco."
Tom aveva capelli castani,occhiali,una giacca bianca sulla schiena,una camicia blu e pantaloni
blu,con scarpe marroni.
"AH!"disse Tom che corse "Certo!"
"Adesso arriva l'assistente,preparati velocemente e resta a disposizione mi raccomando."disse
l'uomo che andò via "Dobbiamo recuperare il tempo che abbiamo perso a causa tua."
"Mi dispiace tanto."disse June.
"Prego,signorina venga con me."disse Tom.
June seguì l'uomo e arrivò davanti ad un autobus.
"Si cambi qui dentro per favore."disse Tom "Ma lei fa la modella,vero?
Io sono un suo ammiratore,sa?
Signorina Fudo,lei...le chiedo scusa ora sta lavorando.
Le vado a chiamare il truccatore."
Tom andò via.
June entrò nel bus.
Più tardi le luci intorno al set si accesero e una torcia diede fuoco ad una buca,dove vi era una
macchina conficcata dentro.
June era stata vestita con un abito bianco lungo,che lasciava scoperta la base del collo,l'inizio del
petto,le braccia e le spalle,mentre intorno al collo era legato un piccolo mantello bianco che
arrivava alla vita.
Dietro di lei c'erano altre tre con lo stesso abito,due a sinistra e una a destra.
"Motore."disse l'uomo con la videocamera "Azione."
Un vento iniziò a soffiare da destra.
"Bello."disse uno dei tre al tavolino "Si,mi piace."
June alzò lo sguardo.
"Le ho detto che non voglio che guardi in macchina."disse quello in giacca e cravatta.
"Shh..."disse quello con le cuffie al tavolo "Mi piacciono i suoi occhi.
Va in primo piano su quella ragazza.
Voglio un dettaglio dei suoi occhi."
"Stop,pausa per il cambio della scenografia."disse il regista.
Ormai il Sole era tramontato e il cast era vicino agli autobus.
"Eh,sono stanca morta."disse una ragazza castana con i capelli legati,vicino ad una mora e le due
salirono su un autobus "Dai andiamo a mangiare."
June si mise sul fianco di uno degli autobus e guardò un grattacielo.
"Ehm...mi scusi,signorina Fudo."disse Tom con un contenitore e una bevanda in mano"Mi scusi se
la disturbo,ma se non sbaglio lei non ha ancora mangiato."
L'uomo si avvicinò "Come immaginavo lei è diversa da prima,durante le riprese sembrava un'altra
persona."
"Difatti è proprio così."disse lei "Davanti alla lente dell'obbiettivo o dei flash mi trasformo in
un'altra persona."
"Già."disse Tom "È la dote dei veri professionisti."
Lei lo afferrò per le spalle sorridendo e lui si fece sfuggire di mano la scatola e la lattina.
"Ecco io."disse lui e lei sorrise e lo baciò.
"Non comporta fidanzamento."disse lei.
"Ok."disse lui che si allontanò e lei sorrise,poi si appoggiò al mezzo,poi iniziò a lacrimare e non si
accorse che l'uomo con i capelli neri e gli occhiali la guardava.
Poco dopo c'era un ingorgo su un ponte che conduceva alla città.
"Il regista avrebbe voluto fare altre riprese."disse quello con gli occhiali in macchina.
"Mi dispiace."disse June.
"Ho trovato una scusa,gli ho detto che non stai bene."disse lui "Ma è vero?"
June lo guardò "Come?"
"Se tu fossi davvero malata,non mi impegnerei a procurarti un lavoro."disse lui.
Lei guardò dal finestrino in modo malinconico "E infatti non lo sono,sto bene."
"Mah,sarà un periodo un po' così,giusto?"disse l'uomo "Pensavo che fossi molto adatta per lavorare
nel campo della moda,ma mi sbagliavo.
Dipende da te.
Se vuoi non prenderò mai più impegni che ti espongano così tanto."
"Per me va bene se le cose restano così."disse June "Voglio che le cose restino così."
Lui la lasciò sotto il suo palazzo e poi andò via.
Lei restò a guardare la macchina che si allontanava sulla strada buia e poi salì gli scalini verso il
portone.
"Ehi June."disse la voce di Sara e June si voltò e vide l'amica sbucare da dietro un cespuglio e
sorridere.
Indossava la divisa scolastica e aveva una borsetta nera.
"Sei tu Sara?"disse June.
Le due andarono in centro,in un ristorante,e ordinarono spaghetti con le cozze,che furono serviti in
un piatto allungato e poi ognuna prese una parte.
"I miei non possono avermi lasciato fuori di casa solo perché ho fatto tardi."disse Sara che
mangiava,mentre June aveva già finito.
"Non dimenticare che sei ancora una studentessa del liceo,Sara."disse June.
"Non sai quanto vorrei poter vivere da sola in un appartamento,proprio come te June."disse
Sara "Per me sarebbe una gran comodità."
"Non è detto,credimi."disse June.
"Sai,a me sembra che questo ristorante sia parecchio scaduto."disse Sara.
"Sarà meglio che torni a casa,stasera."disse June "E mi raccomando,devi chiedere scusa a tuo padre.
Se ti fa piacere ti posso accompagnare io."
"Ehi June,tu non sei mia sorella."disse la ragazza e June rimase sorpresa,ma poi Sara rise"Lo sai che
mi sarebbe piaciuto avere una sorella maggiore?
Ah,ho la pancia piena.
Che cosa posso dire per scusarmi con i miei?
Oh...ho bisogno di andare al bagno,aspettami qui per favore."
Sara andò e June sorrise,ma poi qualcuno mise le foto di June trasformata sul tavolo.
Lei si incupì subito e poi vide Laura.
La donna bionda indossava una giacca blu,una maglietta rossa,dei pantaloni blu e degli stivali neri.
Aveva dei ciuffi che formavano una punta di capelli in mezzo agli occhi che arrivava all'inizio del
naso,e c'erano diverse ciocche all'altezza degli zigomi della bocca e del mento,prima della lunga
chioma bionda.
"Sei straordinariamente fotogenica,non trovi anche tu?"disse Laura.
"Laura."disse June con tono serio,ma calmo "Che cosa fai tu qui?"
"Te l'ho detto."disse lei "Tu adesso sei diventata mio strumento."
"Ma io non sono come dici."disse June con espressione seria.
"June."disse Sara tornando "Ecco,sono pronta.
Questa ragazza è una modella della tua agenzia?"
June rimase cupa in silenzio e con lo sguardo dritto davanti a se.
"No,veramente io non faccio la modella."disse Laura con tono freddo e calmo "Io mi limito
solo,come posso dire...a osservare le sue fotografie."
"Io mi chiamo Sara,dell' Office Fime."disse Sara "Molto lieta di conoscerla,signorina."
"Grazie."disse Laura che sorrise.
"Ah,ma queste sono le fotografie di June!"disse Sara indicando le foto "Vediamo.
Vediamo."
Sara provò ad afferrarle,ma June diede un colpo ,con il dorso della mano sinistra, alla mano
dell'amica e fece cadere il piatto di legno allungato dove era la pasta rimasta.
"Ah,ma June..."disse Sara sorpresa.
June abbassò lo sguardo "Ti chiedo scusa.
Sara perdonami...ma ora tu devi andare a casa."
"Cosa?"disse lei sorpresa,ma soprattutto preoccupata "Devo andare a casa?
Ma mi hai detto che mi avresti accompagnata."
June iniziò a piangere e strinse le foto con la mano.
Gli occhi verdi di Sara erano spaventati e confusi,mentre quelli azzurri di Laura freddi come il
ghiaccio.
"Va bene,vado."disse lei che prese la borsa ed uscì.
"Su,alzati adesso."disse la donna "Conosco un modo per farti stare bene."
June la guardò con rabbia.
Le due salirono a bordo dell'auto rossa.
"Riscontrata reazione D.B.P."disse Laura con un microfono "Si certo.
Si capisco.
Siamo arrivate adesso sul posto."
La macchina arrivò in un vicolo dove c'erano uomini in giacca e cravatta.
"Si può sapere chi siete voi?"disse June.
"Siamo dell'Alleanza Umana."disse Laura.
"Cosa?"disse June "Alleanza Umana."
"Trovi che in questo nome ci sia dell'ironia?"disse Laura.
"Esistono molti casi ...come questo?"disse June.
"È un fenomeno di mutazione dell'essere umano conosciuto come supernatural devil beast
progress."disse Laura e June spalancò gli occhi "Tra breve tu stessa potrai sperimentarlo sul tuo
stesso corpo."
La macchina si fermò,le due scesero e camminarono.
Laura era davanti,June dietro.
Un uomo ubriaco,in giacca e cravatta,uscì da un locale ridendo "Ehi,bellezza aspetta!
In che locale lavori?
La vuoi un po' di compagnia?"
Laura si voltò di scatto e gli diede un calcio mandandolo a terra,su una scatola, e facendolo svenire.
June era piuttosto scossa "Per quale ragione lo hai colpito così duramente?"
"Sicuramente non è per garantire la sicurezza di individui come questo che stiamo conducendo la
nostra battaglia."disse Laura con tono freddo e riprese a camminare"Andiamo."
Arrivarono davanti ad un locale con un'insegna quadrata con su scritto "DAGON"e che aveva
un'entrata obliqua.
"Hai forse paura?"disse Laura con un'aria sorridente,ma fredda "È ridicolo che proprio tu possa
averne,dal momento che sei una dei Devil Man.
O forse dovrei dire Devil Lady."
"Che cosa significa?"disse June "Che cos'è un Devil Man?"
"È un essere allo stadio evolutivo incompleto pur avendo i geni D.B.P,imbevuto di energia spirituale
di un'altra dimensione."disse Laura.
"Occorrono dei geni particolari?"disse lei.
"No,semplicemente il campo dell'anima fa mutare la struttura del D.N.A."disse Laura"Sappi che il
D.N.A. non è la causa del corpo,ma un effetto del campo dell'anima,prodotto dal cuore,che non è
altro che un secondo cervello.
Se un corpo non ha determinate caratteristiche e viene imbevuto da una tale energia,esplode sul
posto.
Quelli come te sono i cosiddetti neotini."
"Non capisco quello che stai dicendo."disse June.
"Non mi aspetto che tu capisca."disse Laura "Proprio per questo ho voluto te.
Sei come un cane addestrato a dare la caccia a quelli che cercano di tramutarsi in bestie,per
eliminarli.
E io sono il cacciatore."
"Io non farò mai niente del genere."disse June.
Laura scese le scale e June la seguì.
Le due ascesero una scala,arrivarono in un corridoio di cemento,illuminato da una fioca luce, e si
fermarono davanti ad una porta fatta da tegole verticali.
"Allora,non lo senti?"disse Laura "Se non sbaglio,quest'odore dovrebbe esserti assai gradito."
"Sangue."disse June e le due entrarono.
La stanza era buia ed immensa,con molte poltrone e un bar.
Le due camminarono,dopo che la porta fu chiusa.
Laura si fermò "Hai per caso un fazzoletto con te?"
June guardò nella borsa e le diede il fazzoletto,poi Laura prese una bottiglia di alcolici,mise il
fazzoletto in parte dentro,prese un accendino,diede fuoco al fazzoletto e poi gettò a terra la bottiglia
dando fuoco al locale.
"Che stai facendo?"disse June.
"Questo posto era comunque destinato ad essere dato alle fiamme."disse Laura "Voglio
approfittarne per mostrarti cosa c'è sul pavimento."
June vide decine di cadaveri fatti a pezzi ovunque e tavoli rotti.
"NOOO!"urlò June.
"Non te ne andare."disse Laura.
"Non voglio più rimanere in questo posto."disse June "Non ci ho proprio niente a che fare."
"Sei proprio convinta di quello che hai appena detto?"disse Laura.
June spalancò gli occhi e poi le due sentirono strani suoni e versi e guardarono a sinistra.
Da dietro un divano spunto una corazza marrone a cupola con al centro una spina dorsale a placche
curve.
Laura si mise il microfono "Esemplare di bestia individuato.
Iniziamo l'abbattimento.
Prego fornirci massima assistenza.
Avete già provveduto ad isolare l'intera zona?
Bene,ricevuto."
Degli elicotteri volarono intorno alla zona.
"E...e quello...che cos'è?"disse June terrorizzata.
"È la tua preda,June Fudo."disse Laura che prese la pistola "Un insetto che striscia per terra.
La peggiore mutazione possibile."
L'essere si alzò a due zampe.
Aveva la testa umanoide,con dei bozzi sul retro,ai lati,il corpo corazzato e marrone,aveva una
macchia rossa,a forma di cuore rovesciato sulla fronte,occhi gialli,senza pupilla,guance grigie,con
delle linee rosse verticali,che da sotto gli occhi andavano in basso e poi in orizzontale verso il
centro,la parte del naso rossa,fusa con una protuberanza ossea,fatta da tre placche appuntite che
andavano verso il basso e superavano il mento.
C'erano anche due punte che uscivano dagli zigomi.
Il collo era allungato in avanti,allargato,con una serie di bozzi lungo tutta la metà,dalla testa in
giù,la parte davanti del collo era rossa,con delle placche orizzontali.
Le braccia erano due immense zampe marroni,con delle chele,poi vi erano altre sei zampe appuntite
e corazzate.
Dalla schiena partiva un'immensa placca con delle punte dirette in basso e delle protuberanze
parallele,dirette verso l'alto ,con degli occhi al centro,su delle piccole punte e poi altre punte sulla
parte superiore.
Laura sparò diversi colpi e poi si spostò,cadendo a terra,mentre l'essere afferrò June con le
protuberanze dirette verso l'alto e le bucò le spalle,facendola urlare.
"Ma che cosa stai facendo?"disse Laura "Quella è la tua preda,reagisci!"
L'occhio del mostro,sulla placca sulla schiena,guardò Laura e poi June,poi strinse la presa facendola
urlare.
"Non devi subire il suo attacco!"disse Laura"Tu sei in grado di fare tutto quello che vuoi!
Perché ti opponi a te stessa?"
"IO...IO NON VOGLIO!"disse June,l'essere strinse e le urlò.
"Avanti mostra la tua vera natura,June Fudo!"disse lei.
Gli occhi marroni di June si illuminarono di energia gialla.
Degli uomini in tuta corazzata nera e con fucili automatici erano davanti alla costruzione.
Una parete esplose e sollevò un polverone.
L'essere era stato scagliato fuori e dal fumo uscì Devil Lady che aveva l'occhio sinistro che
emanava luce gialla,poi si spense e lei sorrise.
L'essere andò contro di lei e si piegò in avanti per afferrarla ancora,ma lei gli prese le punte con
entrambe le mani.
"Sono usciti da questa parte."disse una voce al microfono.
"Rimanete in attesa."disse Laura "Non intervenite.
Non faremo altro che assistere al combattimento di quel demonio."
June strappò via i pezzi di corazza dell'essere che cadde a terra.
"Non avremmo potuto trovarne uno meno idoneo a lottare con June."disse Laura.
L'essere si staccò dal corpo principale formando un corpo serpentiforme con zampe appuntite e ali.
L'essere si avvinghiò intorno a June e gli bucò il ventre con le zampe,facendola urlare.
"L'istinto di sopravvivenza le farà raggiungere un maggior grado di evoluzione."disse Laura.
Devil Lady urlò,le punte sui suoi gomiti si illuminarono di energia azzurra,l'essere fu tagliato in vari
pezzi e le zampe si staccarono dal ventre di June,poi le lame di energia sparirono.
"Perché ...uccidi i tuoi compagni che si evolvono?"disse l'essere "Tu dovrai morire molte volte.
Le creature più evolute ti uccideranno."
Gli occhi di June tornarono normali.
Il locale bruciò e i cadaveri furono carbonizzati.
Laura coprì June con una coperta che arrivava fino a terra e gli uomini impacchettarono i resti
dell'essere.
June era triste e si mise le mani sugli occhi piangendo,poi urlò "NOOOO!"
Un elicottero passò sulla città di notte.
