SAW:L'ENIGMISTA
2004
Un uomo era dentro una vasca piena d'acqua in una stanza buia.
Aveva i capelli neri,corti,indossava un camicia nera,con sotto una maglietta bianca,dei jeans e i piedi erano scalzi.
Il piede destro era incatenato ad un tubo arrugginito esterno alla vasca.
La catena era grossa e massiccia,collegata alla gamba tramite un anello di metallo.
Un oggetto che emanava luce azzurra passò sul volto dell'uomo che era sott'acqua e attaccato all'oggetto c'erano delle chiavi attaccate con una catenella.
L'oggetto di avvicinò alla zona dello scarico.
L'uomo aprì gli occhi e si spaventò,mise la testa fuori e tossì,poi il suo piede,per errore,tirò la catena del tappo della vasca,che era legata alla sua caviglia.
L'acqua iniziò a essere risucchiata via.
L'uomo tossì e cadde dal bordo della vasca,trovandosi in una specie di bagno rettangolare,buio,fatto di mattonelle rettangolari bianche.
La vasca era del tutto arrugginita e c'era una grossa macchia nera anche sul muro.
L'uomo si alzò toccando la catena che era collegata al grosso tubo che usciva dal pavimento accanto alla destra della vasca e andava nel muro.
Sullo spigolo della parete c'erano una serie di tubi verticali arrugginiti.
Accanto ai tubi,poco oltre,c'era un gabinetto malandato e sporco con un cuore disegnato sulla superficie di uno sciacquone rettangolare.
"AIUTO!"urlò l'uomo "QUALCUNO MI AIUTI!"
Improvvisamente sentì una serie di rumori e si guardò intorno "C'è qualcuno?
EHI!"
L'uomo iniziò a toccare il tubo "Dove sono?
Nel regno dei morti?"
"Non sei morto."disse una voce rauca che sembrava appartenere ad una persona anziana.
"CHI È?"disse lui voltandosi verso il buio e mettendo leggermente le braccia in avanti "CHI HA PARLATO?"
"È inutile che urli,ci ho già provato io."disse la voce.
"ACCENDI LA LUCE!"urlò l'uomo.
"Lo farei se potessi."disse la voce.
"MA CHE CAZZO STA SUCCEDENDO?"urlò l'uomo "DOVE SONO?"
"Non lo so neanch'io."disse l'uomo.
"CHE COS'È QUESTA PUZZA TREMENDA?"disse l'uomo.
"Shhh..."disse la voce "Un attimo.
Forse ho trovato."
Si accesero ben 6 luci rettangolari,collegate al soffitto con dei fili.
Le luci emettevano una luce a metà strada tra il bianco e l'azzurro.
L'uomo si mise le mani davanti agli occhi poiché le luci lo accecavano.
Guardando davanti a se,vide un uomo che aveva i capelli biondi,corti,spettinati,un livido sullo zigomo destro,una camicia azzurra,sudata e bagnata e pantaloni blu.
Si teneva ad un tubo obliquo sulla parete accanto ad un tubo più grosso.
Guardando davanti a se vide l'uomo che si era svegliato nella vasca.
Guardando a terra quello con la camicia azzurra restò sconvolto,mentre l'altro si avvicinò con la bocca spalancata.
A terra vi era un uomo calvo,disteso a pancia in sotto,con la parte destra della testa spappolata.
Aveva una pistola nella mano destra e un registratore nella mano sinistra,con un laccio sull'estremità.
Indossava una canottiera bianca a maniche corte e pantaloncini grigi,corti.
Intorno a lui c'era moltissimo sangue.
"Oh mio Dio."disse quello che si era svegliato nella vasca.
L'altro fece alcuni passi avanti,venendo bloccato dalla catena,mentre l'altro vomitava.
Quello che si era svegliato nella vasca si guardò la catena,iniziò ad urlare e a tirare la catena"AIUTO!
AIUTO!
AIUTO!"
"È inutile."disse il biondo "Non ci sente nessuno."
"MA DOVE DIAVOLO SIAMO?"disse l'altro alzandosi.
"Calmati,è meglio."disse l'altro mettendo in avanti la mano destra "Ti conviene calmarti.
Sei ferito?"
L'altro si guardò addosso "Non lo so.
Si..."
"Come ti chiami?"disse l'altro.
"Perché devo dirti il mio nome?"disse quello svegliato nella vasca "Tu piuttosto chi sei?
Che cosa ci faccio qui?"
"Mi chiamo Lawrence Gordon,sono un medico,mi sono risvegliato qui dentro,proprio come te."disse il biondo.
L'altro si mise a terra e provò a sfilarsi la catena.
"Lo conosci?"disse Gordon guardando il corpo.
"No."disse l'altro.
"Hai idea di come sei finito qui?"disse Gordon.
"No!"disse l'altro.
"Qual'è l'ultima cosa che ricordi?"disse Gordon.
"Non ricordo niente."disse l'altro "Sono andato nel mio appartamento E MI RISVEGLIO IN QUESTO POSTO DI MERDA!"
Gordon si appoggiò ad un tubo.
"Tu come sei finto qui?"disse l'altro che tentava di togliere l'anello dalla gamba.
"Non lo so."disse Gordon piegato in avanti e appoggiato ad un tubo arrugginito verticale "Anche io non ho molto da dire.
Stavo tornando a casa dal lavoro e...niente...non ricordo nient'altro."
"È la prima volta che vedo in cadavere."disse l'altro guardando il corpo "È diverso da come l'immaginavo.
È inquietante."
Gordon si sedette e toccò la catena "Dal tipo di catene che abbiamo,non vogliono che andiamo tanto lontano."
L'altro si alzò,si voltò e si sollevò la maglietta mostrando la schiena "Vedi qualche cicatrice?"
"Cosa?"disse Gordon.
"Ho capito cosa vogliono farci!"disse l'altro "Ti rapiscono,ti drogano e senza che neanche te ne accorgi i tuoi reni sono all'asta su internet."
"Sta tranquillo, nessuno ti ha tolto i reni."disse Gordon.
"Come fai a vederlo da laggiù."disse l'altro.
"Perché adesso saresti in agonia,dilaniato dai dolori."disse Gordon "O probabilmente già morto.
Fidati di me."
"E tu chi sei?"disse l'altro che si chinò a toccare la catena "Un chirurgo?"
"Esatto."disse Gordon e l'altro si alzò "Allora...me lo vuoi dire il tuo nome...o no?"
"Adam."disse l'altro.
Gordon si alzò appoggiandosi ai tubi "Bene,Adam...per prima cosa dobbiamo cercare di capire perché siamo qui.
Chiunque sia stato avrebbe potuto ucciderci.
Ma non l'ha fatto...quindi è chiaro che da noi vuole qualcosa.
Ma la domanda è cosa."
Gordon guardò un orologio tondo messo in alto e si avvicinò "Hai visto quell'orologio?"
"Si."disse Adam.
"Hai notato che è nuovo?"disse Gordon.
"E allora?"disse Adam.
"E allora...vogliono che ci rendiamo conto del tempo che passa."disse Gordon "Aspetta...forse riesco a raggiungere la porta..."
Gordon arrivò con le mani su una porta scorrevole,rettangolare e arrugginita,provando ad aprirla,ma senza successo.
Adam si controllò le tasche e trovò un foglietto,dentro una bustina,con su scritto il suo nome.
Aprì la bustina e dentro il foglietto trovò una cassetta.
Gordon lo guardò "Che cos'è?"
Adam non lo guardò nemmeno.
"Ti dispiace rispondere?"disse Gordon.
"È una cassetta."disse Adam.
"Dove l'hai trovata?"disse Gordon.
"Nella mia tasca."disse l'altro.
Gordon si controllò le tasche e trovò una busta identica.
"C'è scritto "ascoltami"."disse Adam.
Gordon guardò la sua ed era identica a quella di Adam.
Nella sua lettera trovò anche un proiettile e una chiave.
Gordon provò ad aprire il lucchetto con la chiave,ma non funzionò "Forza!
Forza!..."
"Lanciamela."disse Adam mettendo le mani in avanti "Dai..."
Gordon la tirò e la chiave finì a terra.
Adam la prese e provò a togliersi le catene,ma senza successo.
"Niente?"disse Gordon.
Adam gettò la chiave sul pavimento "No."
Adam guardò il registratore nelle mani del morto,poi si rialzò e raccolse la cassetta guardandola,poi si stese a terra e allungò le mani verso il registratore.
"Usa la camicia."disse Gordon.
"Cosa?"disse Adam.
"La camicia."disse Gordon.
Adam si tolse la camicia,si stese a terra e lanciò la camicia più volte,ma senza prendere il registratore "Maledizione!
Non ce la faccio."
Adam si mise seduto sul tubo.
"Guardati intorno."disse Gordon "Ci sarà qualcosa che ti consenta di raggiungerlo."
"Non c'è niente."disse Adam guardandosi intorno.
"Guarda bene,deve esserci!"disse Gordon.
Adam prese il tappo della vasca e lo legò alla manica della camicia,poi si distese e lanciò la camicia.
"Prova,ce la puoi fare."disse Gordon.
Adam continuò a lanciare.
"Continua!"disse Gordon "Riprova,forza!"
Alla fine il tappo entrò nello spazio del laccetto del registratore e lentamente Adam lo tirò a se.
Adam mise la cassetta nel registratore e da esso ne uscì una voce rauca e bassa.
REGISTRAZIONE
"Apri bene le orecchie,Adam.
Ti starai chiedendo dove sei finito.
Ti dirò dove saresti stato adesso:nella tua squallida camera a vegetare.
Fin'ora sei stato semplicemente alla finestra,a guardare gli altri che vivono la loro vita,ma che cosa vedono i tuoi occhi quando si guardano nello specchio?
Io ti vedo.
Sei un strano mix di diversi frammenti.
Arrabbiato,a volte apatico,ma più che altro patetico.
Bene,Adam,oggi o guarderai la lenta agonia di te stesso oppure finalmente vivrai."
FINE REGISTRAZIONE.
"Non capisco."disse Adam.
"Lanciami il registratore."disse Gordon.
"No,lanciami tu la cassetta."disse Adam.
"Senti...dobbiamo collaborare se vogliamo uscire fuori da qui,quindi...lanciamelo"disse Gordon allungando la mano.
"Non voglio rischiare di romperlo."disse Adam "Lanciami la cassetta."
Gordon lanciò la cassetta e Adam andò a prenderla a terra,poi la mise dentro il registratore.
REGISTRAZIONE
"Dottor Gordon è arrivato il tuo momento.
Ogni giorno della tua vita professionale hai dato la notizia a qualcuno che presto sarebbe morto.
Adesso sarai direttamente tu la causa della morte
Il tuo obbiettivo in questo gioco è uccidere Adam.
Hai tempo fino alle 6 per farlo.
Nella stanza c'è un uomo con voi.
Quando il tuo sangue è ormai avvelenato ti resta da fare solo una cosa:spararti."
Si udirono colpi di tosse
REGISTRAZIONE
"Ma le vie di fuga per salvarsi esistono e sono nascoste intorno a te,quindi ricordati...la "x" contrassegna il luogo del tesoro.
Se non ucciderai Adam entro le 6,allora Allison e Diana moriranno,dottor Gordon...e ti lascerò solo in questa stanza a marcire.
Ora ha iniziò il gioco."
FINE REGISTRAZIONE
Gordon si alzò "Su,dammelo.
Forza!"
Adam lasciò il registratore e Gordon lo prese al volo riaccendendolo.
REGISTRAZIONE
"...allora Allison e Diana moriranno,dottor Gordon...e ti lascerò solo in questa stanza a marcire.
Ora ha iniziò il gioco."
FINE REGISTRAZIONE
"Hai idea di chi possa essere?"disse Adam"Ci conosce."
Gordon ascolto il nastro che disse una frase alla fine.
REGISTRAZIONE
"Segui il cuore."
FINE REGISTRAZIONE
"Aspetta..."disse Gordon che riavvolse il nastro.
"È solo...è solo un brutto scherzo,vero?"disse Adam.
"Shhh..."disse Gordon.
REGISTRAZIONE
"Ora ha inizio il gioco."
FINE REGISTRAZIONE
"Senti."disse Gordon "Senti."
REGISTRAZIONE
"Segui il cuore."
FINE REGISTRAZIONE.
I 2 si guardarono.
"Che diavolo vuol dire "segui il cuore"?"disse Adam.
Gordon iniziò a guardarsi intorno,poi guardò verso Adam e indicò lo sciacquone del bagno "Eccolo!
Alla tua destra!
Sulla cassetta dello scarico."
Adam vide il cuore disegnato e poi guardò la cassetta dello scarico e si accucciò.
"Avanti,coraggio."disse Gordon.
Adam lo guardò poi infilò la mano destra nella acque putride lamentandosi "Oh Dio…"
Poco dopo Adam estrasse la mano.
"Trovato qualcosa?"disse Gordon.
"Niente di solido."disse Adam.
"Prova a togliere il coperchio."disse Gordon "Forza!"
Adam tolse il coperchio del water e vide una busta per rifiuti nera dentro "Perché non ho controllato subito qui?"
Gordon rise "Che cos'è?"
Adam strappò il sacchetto ed estrasse 2 seghe a mano,ma non la bustina accanto.
Adam si accuccio ed iniziò a tagliare la catena.
"Ehi!"disse Gordon e l'altro si voltò "Ti dispiace passarmi l'altra?"
Adam gli tirò la sega,lui la raccols si misero a tagliare le catene,ma senza scalfirle.
La sega di Adam si ruppe e lui si alzò furibondo iniziando a colpirle il tubo l'oggetto"PORCA PUTTANA!
VAFFANCULO!"
Adam tirò la sega sul lato di uno degli specchi dall'altra parte del bagno e un piccolo pezzo cadde.
Adam cadde in ginocchio e Gordon smise di tagliare.
Dopo alcuni secondi Lawrence osservò la sega con attenzione e scosse leggermente la testa "Non vuole che tagliamo le catene.
Vuole che ci tagliamo i piedi."
Adam lo guardò stando seduto.
"Credo di aver capito chi ci ha rinchiuso qui."disse Gordon.
"Che hai detto?"disse Adam alzandosi.
"È qualcuno che non conosco personalmente."disse Gordon "Diciamo che lo conosco di fama."
"Nel nome di Dio dimmelo."disse Adam "Chi è?"
"Da quello che so,la polizia lo sta ancora cercando."disse Gordon "Ho notizie di lui perché io ero un sospettato.
Ma parto dall'inizio..."
FLASHBACK
3 agenti di polizia scesero da una botola una notte.
L'atmosfera era verdastra,con del fumo.
2 erano maschi e una era femmina.
I 2 maschi indossavano una giacca e una cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere,la donna un abbigliamento simile,ma non la cravatta.
Uno era un uomo di colore anziano,con pochi capelli,barba corta e baffi,l'altro un orientale giovane con capelli neri,l'altra una donna bianca con capelli rossi,ricci,legati dietro la testa,con delle ciocche sui viso,lateralmente.
Arrivarono in un orrendo seminterrato,con pareti bianche sporche,piene di macchie,il soffitto di legno e dentro vi era un'immensa gabbia,piena di filo spinato,con dentro un uomo grasso in mutande morto.
L'uomo era pieno di tagli ed era sostenuto dai fili.
Le mosche giravano intorno al suo cadavere.
"Non è morto di recente."disse la donna con i capelli rossi "Almeno 3 settimane fa."
Il cinese si mise l'avambraccio sul naso.
"La vittima è un uomo di 46 anni,morto in seguito ad una massiccia emorragia,probabilmente in seguito alla rottura dell'arteria femorale."disse la donna.
L'uomo di colore girò intorno alla gabbia.
"È partito dal fondo della gabbia cercando una via di fuga attraverso il filo spinato ad una velocità ai limiti dell'umano."disse la donna "Si è ferito così profondamente che per terra ci sono tracce di succhi gastrici."
La donna mostrò un sacchetto con dentro un registratore mentre il nero si copriva il naso con le mani.
La donna premette il pulsante del registratore.
REGISTRAZIONE
"Ciao Paul.
Sei il classico uomo della classe media,integrato e in buona salute.
Eppure il mese scorso ti sei tagliato le vene dei polsi.
Hai tentato il suicidio perché volevi veramente morire o volevi solo attirare l'attenzione?
Stasera me lo farai capire.
E comunque,se veramente vuoi morire,non devi far altro che restare dove sei.
Se invece vuoi vivere,dovrai tagliarti di nuovo.
C'è un passaggio attraverso il filo spinato che porta all'uscita.
Ma devi fare in fretta.
Alle 3,la porta si chiuderà e allora questa gabbia diventerà la tua tomba.
Quanto sangue dovrai versare per restare vivo?"
FINE REGISTRAZIONE
"C'era un timer sulla porta."disse lei "È rimasta aperta fino alle 3,poi si è serrata.
Gli ha concesso 2 ore."
L'uomo di colore gli illuminò la schiena e vide che un pezzo di carne era stato inciso per formare l'immagine di un pezzo di puzzle.
"Una parte dell'enigma."disse quello di colore "Credo che dovremmo restarci un po' qui sotto."
FINE FLASHBACK
"La stampa cominciò a chiamare l'assassino l'Enigmista."disse Gordon seduto a terra "A dire il vero,parlando tecnicamente,non è un assassino.
Non ha mai ucciso nessuno.
Lui fa in modo che le sue vittime si uccidano da sole."
FLASHBACK
I 3 poliziotti erano in una stanza piena di vetri,con altri.
A terra c'era un cadavere carbonizzato,al centro della stanza c'era una cassaforte e c'erano dei numeri rossi che riempivano le pareti.
Fu acceso il registratore.
REGISTRAZIONE
"Ciao,Mike.
Se sei così malato come mai ho tante foto che ti ritraggono tranquillamente in giro?
Quindi verifichiamo la tua cosiddetta malattia.
Nelle tue vene è stato iniettato del veleno a lento rilascio.
L'antidoto è dentro la cassaforte.
La combinazione per la salvezza è scritta sul muro.
Fai in fretta e scoprila,ma attento a dove metti i piedi.
E soprattutto sappi che la tua pelle è ricoperta di una sostanza infiammabile.
Quindi se fossi in te stare molto attento ad usare la candela sulla cassaforte.
O tutte le persone vittime della tua piromania saranno finalmente vendicate."
FINE REGISTRAZIONE
"Ho scoperto un'altra cosa."disse la donna riccia che li portò ad un buco sulla parete "Anzi 2 a dire il vero…
C'era qualcuno qui dietro che guardava dietro questo spioncino.
All'enigmista piace riservarsi un posto in prima fila per assistere al sui gioco malato.
C'era anche nel precedente luogo del delitto,ma questa volta ha lasciato la sua penna luminosa."
La donna gli fece vedere una busta con dentro una penna dorata.
"Rilevate le impronte."disse quello di colore.
"Si,signore."disse la donna.
Gordon era in ospedale,con un camice bianco e mostrava delle lastre e giovani medici che prendevano appunti.
Una di essi era una donna asiatica.
Sul lettino c'era un uomo sulla sessantina,magro,calvo,con una striscia verticale di barba sul mento,naso aquilino,volto snello e serio e occhi azzurri.
"Il paziente ha un tumore inoperabile sul lobo frontale e con metastasi avanzata."disse Gordon indicando la lastra con una penna.
C'è un sospetto di cancro al colon.
Il paziente è stato ricoverato per una normale analisi grazie al quale possiamo monitorare il decorso della malattia e le condizioni del paziente,che si chiama..."
Gordon guardò il blocco che aveva in mano.
"John..."disse un inserviente con carrello.
Era un uomo alto,dal volto magro,capelli neri corti,pieni di punte e spettinati,camicia bianca,pantaloni bianchi e portava un carrello "Dottor Gordon.
È una persona molto interessante."
"Grazie per il tuo contributo Zepp."disse Gordon "Come vedete il nostro personale paramedico con i pazienti crea un legame umano.
Allora,proseguendo,possiamo dire che..."
"Il dottor Gordon è desiderato nel suo studio."disse una voce all'altoparlante.
"Evidentemente non vogliono che io parli di questo caso,scusatemi."disse Gordon che diede il blocco ad una donna.
Gordon entrò nello studio e trovò i 2 agenti.
"Dr Gordon."disse l'agente di colore stando alzato "Sono il detective Tapp,lui è il detective Sing,squadra omicidi."
Gordon si tolse il camice e si mise una giacca nera.
"Veramente impressionante."disse Tapp indicando i quadri.
"Ah,la ringrazio."disse Gordon "Faccio del mio meglio."
Gordon si sedette alla scrivania e Tapp si mise seduto davanti ad essa dove era già l'altro.
"Ci scusi se la disturbiamo mentre lavora."disse Tapp.
"Prego."disse Gordon "In cosa posso esservi utile?"
"Le dispiace dirci dove si trovava la notte scorsa tra luna e le 2,dottore?"disse Tapp.
"Come mai vi interessa saperlo?"disse Gordon.
"A questo proposito abbiamo un po' di domande da farle."disse Tapp "Nel suo stesso interesse credo sia più opportuno proseguire in centrale.
Le dispiace venire con noi?"
"Scusate,ma non credo sia possibile."disse Gordon "Non posso andarmene,devo lavorare e tra l'altro oggi la macchina serviva a mia moglie."
"Non c'è nessun problema può venire con noi."disse Sing.
Tapp prese la bustina con la penna.
"Scusatemi,non ho capito molto bene...di che cosa si tratta?"disse Gordon.
Tapp mostro la penna "Questa è sua dottore?"
Gordon prese la bustina messa sul tavolo da Tapp e poi guardò i 2.
Poco dopo Gordon era in centrale e parlava con un uomo in giacca e cravatta.
"Quindi non hai idea di come la tua penna luminosa sia finita sul luogo del delitto?"disse l'uomo.
Gordon guardava alla finestra e poi si voltò "Assolutamente no!"
"Te lo devo chiedere:dov'eri la notte scorsa?"disse l'uomo alla scrivania.
"Ho visto una persona."disse Gordon facendo avanti e indietro.
"Chi?"disse l'uomo.
Gordon non rispose.
"Stavo con una persona,ma non era un paziente!"disse Gordon appoggiandosi alla sedia"Va bene?
Che cosa devo fare?"
"In quanto tuo avvocato e tuo amico...ti consiglio di sacrificare la tua privacy e fornire immediatamente il tuo alibi."disse lui "Perché dopo non ti crederà più nessuno."
FINE FLASHBACK
Gordon,seduto a terra,gettò la sega "È accaduto 5 mesi fa.
Voleva farmi passare per l'assassino."
Gordon si mise una mano sulla fronte.
FLASHBACK
Il cinese entrò nella stanza dove era l'avvocato e trovò Gordon seduto "Allora...abbiamo verificato l'autenticità del suo alibi."
"Bene,ora posso andare a casa?"disse Gordon.
Sing indicò un vetro che dava su una stanza con le tapparelle abbassate,una sedia al centro,un comodino,un tavolo e una lampada.
"C'è una delle vittime."disse Sing "Fortunatamente è riuscita a scappare.
Le chiediamo,se non le dispiace,di ascoltare la testimonianza della donna.
Magari riesce a ricordare qualcosa."
"Mi piacerebbe aiutarvi..."disse Gordon.
"Grazie,le saremmo molto grati."disse Sing "È l'unica che è sopravvissuta."
"D'accordo."disse Gordon.
In quel momento Tapp portò una donna nella stanza.
Era poco più che una ragazza,con i capelli castani,legati dietro la testa,con una coda di cavallo,aveva dei lividi intorno alla bocca e indossava un lungo abito nero,con un cartellino attaccato al petto.
Tapp mise dei bicchieri sul tavolino e si sedette anche lui.
"Amanda...rispondi con calma."disse Tapp "Puoi raccontarmi tutto partendo dal tuo primo ricordo?"
La donna alzò la testa e la scosse leggermente,poi chiuse gli occhi.
FLASHBACK
Amanda era legata ad una sedia,tramite cinghie ai polsi.
Aveva i capelli sciolti,gli occhi truccati,indossava una maglietta viola scuro senza maniche,le spalle erano scoperte,poi aveva due maniche che coprivano i bicipiti fino ai polsi,che lasciava scoperte le spalle e una gonna nera corta,con stivali neri.
Sulla testa aveva montato uno strano congegno tutto di metallo.
Aveva due placche semi circolari orizzontali,spesse,che passavano davanti alla bocca,molto vicine le une alle altre.
Le placche erano piegate verso l'esterno sui bordi superiori e inferiori e avevano delle palline metalliche sui bordi a distanza regolare,collegate con delle linee metalliche che percorrevano la placca fino al centro.
Da queste placche partivano 2 perni,1 per ciascuna,che entravano nella bocca di Amanda.
Le placche erano collegate a delle rotelle meccaniche messe ai lati e da esse partiva una placca circolare che passava sopra la testa,con delle sferette di metallo incollate sopra una placca che passava dietro la testa.
Il congegno era chiuso da un lucchetto.
Sulla parte superiore c'erano anche dei fili.
Dietro di lei c'era una luce gialla,contenuta in una lampada circolare con placche di metallo circolari,collegata ad un'asta dietro di lei.
Intorno c'erano lampade rettangolari che emanavano una morta luce verde.
La stanza intorno aveva le pareti illuminate di luce verde ed era grande e vuota,oltre che abbastanza buia.
La donna apri gli occhi e tentò di urlare e di liberarsi.
VOCE NARRANTE DI AMANDA
"Mi sono svegliata.
In bocca sentivo il sapore del sangue...e del metallo."
Alla sua sinistra c'era un televisore che si accese mostrando l'immagine in bianco e nero di uno strano pupazzo.
Il pupazzo,grande come un bambino,aveva il volto bianco latte,il naso aquilino,molto pronunciato,gli zigomi pronunciati verso l'esterno,con degli aspirali rossi al centro,gli occhi grandi,neri con la pupilla rossa,le labbra rosse e la parte centrale del mento e del labbro inferiore staccata leggermente dal resto per potersi muovere.
Non aveva palpebre.
Indossava una giacca nera,con un fazzoletto rosso che usciva dal taschino,una camicia rossa sotto,con un fiocco rosso al centro,pantaloni neri e scarpe nere.
Il pupazzo iniziò a muovere la bocca e la voce rauca venne udita "Ciao Amanda.
Tu non mi conosci,ma io conosco te.
Voglio fare un gioco.
Se perdi ti succederà questo..."
La videocamera si mosse,mostrando una scritta sulle pareti,poi inquadrò un tavolino con la testa di un manichino e la stessa trappola che aveva Amanda.
"Il dispositivo che indossi fa perno tra la mandibola e la mascella."disse la voce "Quando si azionerà il timer posto sul retro,la tua bocca esploderà,frantumandosi col cranio.
Una specie di tagliola per orsi al contrario."
Il pupazzo apparve accanto alla testa,con una mano bianca sul tavolo "Ecco.
Adesso te lo mostro."
Il timer arrivò a zero e le due placche davanti si aprirono fino ad arrivare a 90 gradi sopra e sotto,facendo esplodere la testa.
Amanda cacciò un urlo anche se aveva i perni in bocca.
"C'è solo una chiave per neutralizzare il dispositivo,è nello stomaco del tuo defunto compagno di cella."disse la voce mostrando il pupazzo "Come puoi notare Amanda,io no dico bugie...quindi non perdere tempo.
Vivere o morire,fa la tua scelta."
La tv si spense.
Amanda iniziò a scuotere la testa cercando di liberarsi,riuscì a far passare le mani sotto le cinghie e si alzò.
Il filo collegato al timer dietro la testa fu tirato,si staccò e il conto alla rovescia iniziò.
Amanda spalancò gli occhi e tentò di togliere il dispositivo.
FINE FLASHBACK
Amanda abbassò la testa.
Gordon era senza parole.
"Ho squartato il cadavere."disse Amanda.
FLASHBACK
Amanda si avvicinò al corpo morto di un uomo che indossava una maglietta nera,pantaloni grigi ed era senza scarpe.
Alzando la maglietta vide un punto interrogativo sulla sua pancia.
VOCE NARRANTE DI AMANDA
"Accanto c'era un coltello."
Lei prese un coltello accanto a lui.
L'uomo aprì gli occhi e lei spalancò i suoi,ma poi aprì la pancia dell'uomo.
FLASHBACK
Sing mise sul tavolo una siringa "Gli aveva somministrato una massiccia dose di narcotico.
Non poteva muoversi,aveva i sensi intorpiditi."
"Mi sta dicendo che era...che era ancora vivo?"disse Gordon sconvolto.
"Esatto."disse Sing.
"La chiave?"disse Tapp.
FLASHBACK
"Amanda estrasse gli intestini e lo stomaco,trovando la chiave,si tolse il dispositivo e lo gettò via.
Il dispositivo si azionò e lei iniziò ad urlare.
Una luce si accese in un corridoio e il pupazzo arrivò pedalando su una bicicletta rossa e lei si ammutolì.
"Congratulazioni Amanda,sei ancora viva."disse il pupazzo "Molta gente è così poco riconoscente nei confronti della vita,ma tu no.
Non più ora."
FINE FLASHBACK
"E in effetti eri una tossicodipendente."disse Tapp con durezza "Dico bene,Amanda?"
Lei annuì abbassando la testa.
"Credi sia per questo che ti abbia scelto?"disse Tapp "Gli sei riconoscente,Amanda?"
"Lui... mi ha aiutata..."disse lei piangendo.
FINE FLASHBACK
Adam guardò Gordon "Sei sicuro che sia lui?"
"Si,sono sicuro."disse Gordon.
"Come faccio a sapere che dici la verità?"disse Adam indicandolo "POTRESTI ESSERE TU AD AVERMI INTRAPPOLATO QUI DENTRO!"
"Sono esattamente nella tua stessa identica situazione."disse Gordon.
"Non è vero..."disse Adam alzandosi "NON È VERO!
TU RISPETTO A ME HAI MOLTO DI PIÙ!
SAI MOLTE PIÙ COSE!
SAI CHI È STATO!"
Adam raccolse il pezzo di vetro "QUINDI ADESSO O MI DICI CHE COSA STA SUCCEDENDO O TI FACCIO A FETTINE CON QUESTO!
NON STO SCHERZ..."
Adam guardò il pezzo di vetro da entrambe le parti,poi guardò lo specchio.
"Che c'è?"disse Gordon.
"È uno specchio a due vie."disse Adam e Gordon si alzò.
Adam prese un sasso e lo tirò contro lo specchio frantumandolo,poi lo distrusse del tutto con un altro colpo e vide che nel muro c'era un'apertura rettangolare,con un vetro e una videocamera accesa.
L'immagine dei 2 uomini apparve su un monitor e la mano destra di Zepp,coperta da un guanto nero,li salutò "Vi vedoooo..."
Il computer era su un tavolo con accanto anche una radio.
"Ma dove diavolo siamo?"disse Adam "In un reality show?"
"Non guardate me,non posso aiutarvi."disse Zepp.
"Ehi tu!"disse Adam "Mi senti?
Sei davvero simpatico!
Non mi sono mai divertito così tanto in vita mia!"
Adam lanciò un sasso contro il vetro "Te la rompo quella telecamera!"
"Non otterrai niente così."disse Gordon.
"Vuoi che continui a riprenderci?"disse Adam.
"Non glie lo puoi impedire."disse Gordon "È per questo che non possiamo liberarci dalle catene,ne rompere la videocamera.
Ha misurato perfettamente le distanze e curato ogni dettaglio."
"Sembra quasi che tu lo stimi."disse Adam.
"Per combattere un male devi prima sforzarti di conoscerlo il più possibile."disse Gordon "Così si vincono le malattie."
Gordon si guardò intorno "Dunque...la cassetta ci invita a trovare questa "x"...quindi dev'essere qui dentro da qualche parte.
Aiutami a cercarla."
"Ma come fai a restare così lucido dottore?"disse Adam "Da quello che ho capito c'è qualcuno che ti sta molto a cuore che è in pericolo la fuori!
Non ci pensi a questo?"
"Certo che ci penso!"disse Gordon "Sta tranquillo,ci penso eccome.
Sto pensando all'ultima cosa che ho detto a mia figlia."
FLASHBACK
Una notte,una bambina con i capelli neri,lunghi e ricci era nel suo lettino.
Dormiva con un orsetto vicino.
Sentendo dei rumori si svegliò e guardò un angolo buio della stanza,mettendosi seduta,poi si alzò.
Gordon era seduto ad un tavolo,con un computer,e indossava una camicia azzurra e pantaloni neri.
La stanza era rossa,con un orologio al muro e delle librerie nere,con vasi e libri.
La bambina girò per la casa,passò accanto ai divani e aprì 2 porte andando dalla madre che dormiva su un grande letto rosso con coperte e cuscini dello stesso colore.
La madre indossava un pigiama azzurro e aveva capelli biondi lunghi.
Svegliandosi,vide la bambina e accese la luce.
"Diana."disse la madre mettendosi seduta "Che c'è?
Tutto bene?"
La madre si mise in ginocchio davanti a lei toccandola "Diana,tesoro,mi senti?"
"Mamma..."disse la bambina.
"Che c'è piccola?"disse la madre accarezzandole il viso.
"C'è un uomo nella mia stanza."disse lei.
"Oh,tesoro sei sicura che non sia solo una tua fantasia?"disse la madre.
"Mi ha parlato."disse la figlia.
"Va bene."disse la madre "Andiamo nella tua stanza."
"Chiama papà."disse la bambina "Lui caccerà l'uomo cattivo."
"Va bene,come vuoi."disse la madre che andò nello studio di Gordon.
"Tesoro?"disse la moglie "Scusa se ti disturbiamo,ma tua figlia ha fatto di nuovo un brutto sogno."
"Un attimo solo."disse Gordon.
"Vuole che controlli la sua stanza."disse la madre.
"Ok."disse Gordon "Finisco solo questo paragrafo."
"Andiamo,tesoro."disse la madre "Controlliamo noi."
Le 2 si voltarono.
"Eccomi,ho finito."disse Gordon che chiuse il portatile.
Poco dopo era seduto sul letto della bambina e accendeva la luce,mentre lei era sotto le coperte.
"Visto?"disse Gordon coprendola "Non c'è nessuno nella tua stanza.
Niente,nemmeno l'ombra dell'uomo cattivo.
Puoi dormire tranquilla."
"Ho ancora paura."disse lei.
"Davvero?"disse Gordon che le prese il piede sinistro iniziando a toccare i piedi dal più grande al più piccolo "Che piedone.
Te la ricordi questa?
Ditin ditino va al mercatino,ditin ditone con l'aquilone,ditin ditetto vola sul tetto,ditin ditaccio cade sul ghiaccio e piedi piedino...via di corsa dentro il lettino!"
Gordon guardò il cellulare sentendo che era arrivato un messaggio.
"Lo odio quel coso."disse la bambina.
"Devo andare a lavorare,tesoro."disse Gordon "Sai com'è il lavoro di papà,no?"
Lui le mise le coperte "Così.
È adesso fai la nanna,va bene?"
"Si."disse lei e lui le diede un bacetto sulla testa andando alla porta "Tu non ci abbandonerai,vero papà?"
Gordon restò sulla porta e tornò indietro e sedendosi sul letto"Cosa?
Ma che stai dicendo?
Io abbandonare te e la mamma?
Ma no,no,tesoro.
Non farei mai una cosa del genere.
Chi te l'ha messo in testa?"
"Nessuno."disse lei.
"Comunque non è vero,ok?"disse Gordon.
"Ok."disse la bambina "Quanto ti ama papa?"
"Tantissimo."disse lei ridendo.
"Brava,proprio così."disse Gordon baciandola "Buona notte,tesoro."
"Notte papà."disse lei e lui spense la luce.
"Domani...ti racconto la tua favola preferita"disse Gordon "Buona notte."
"Notte."disse la bambina.
Poco dopo Gordon e la moglie discutevano.
"Ma come si fa ad essere così ipocriti?"disse la moglie.
"Non capisco che cosa vuoi dire?"disse Gordon avviandosi verso la porta.
L'entrata aveva la porta nera,un pezzo di parete nera,poi il resto era fatto di mattoni,con delle tende rosse chiuse tra una stanza e l'altra.
"Che menti a te stesso,fai finta di essere felice."disse la donna.
"Io sono felice."disse Gordon mettendo una cartellina nella borsa.
"Ma smettila,sono tutte balle."disse la moglie "Preferirei che tu mi urlassi di odiarmi,almeno sentieri un po' di passione!"
FINE FLASHBACK
Gordon era seduto a terra "La vuoi vedere?"
Lui estrasse il portafoglio e lo tirò ad Adam che lo prese e vide le foto della figlia.
"È bellissima."disse Adam.
"Grazie."disse Gordon.
"Volete altri figli?"disse Adam.
"Beh,ne abbiamo parlato spesso,ma...con la vita che facciamo..è già difficile occuparsi di Diana."disse Gordon.
"E dov'è la moglie fortunata?"disse Adam.
"C'è un'altra foto dietro quella che hai visto."disse Gordon.
Adam estrasse l'altra foto,mentre lui era distratto e vide che le 2 venivano mostrate imbavagliate e piangenti.
"È la mia preferita perché siamo tutti insieme e invece io...di solito sono occupato a scattare,con il risultato che non ci sono quasi mai..."disse Gordon.
L'altro voltò la foto e vide una scritta che diceva: "La "x"contrassegna il luogo.
A volte si vede molto meglio con gli occhi chiusi".
Adam nascose la foto "Non...non c'è."
"Cosa?"disse Gordon.
"La foto di cui stavi parlando non c'è."disse Adam.
"Davvero?"disse Gordon allungando la mano "Sei sicuro?"
"Si."disse Adam lanciando il portafoglio.
"Non è possibile."disse Gordon controllando "Deve averla presa lui."
FLASHBACK
"Che menti a te stesso,fai finta di essere felice."disse la donna.
"Io sono felice."disse Gordon mettendo una cartellina nella borsa.
"Ma smettila,sono tutte balle."disse la moglie "Preferirei che tu mi urlassi di odiarmi,almeno sentieri un po' di passione!"
Gordon prese le chiavi "Ne parliamo in un altro momento."
Gordon provò a baciarla,ma lei voltò il viso.
"Per favore..."disse lei.
Lui prese la giacca e la borsa ed uscì.
La bambina si voltò verso gli sportelli dell'armadio a muro che si aprirono leggermente e si mise seduta.
"Buona notte piccola bambina."disse una voce rauca e lei vide un occhio.
Gli sportelli si aprirono e la bambina urlò.
La madre corse in camera,accese la luce e vide un uomo completamente coperto da una coperta marrone che afferrava la figlia,così cercò di fermarlo.
FINE FLASHBACK
Le 2 erano sedute a terra,legate e imbavagliate vicino al letto.
Zepp camminava avendo in mano uno degli attrezzi del dottore,quello che serviva per udire il battito cardiaco.
Aveva un giaccone nero,guanti neri di pelle,una pistola argentata inserita nella cintura dei pantaloni che erano grigi e scarpe nere.
Le due si lamentavano e piangevano.
La bambina era terrorizzata.
Zepp si mise l'oggetto intorno alle orecchie e mise l'estremità opposta sul petto della bambina sentendo i battiti del cuore.
"NO!"urlò la madre "NON LA TOCCARE!"
Zepp estrasse la pistola e la bambina pianse,poi udì di nuovo i battiti del cuore che erano più forti ora che la pistola si muoveva vicino alla testa della madre.
"STA LONTANO DA LEI!"urlò la madre e lui rimise a posto la pistola,poi Zepp prese un orsetto e lo diede alla bambina e si allontanò,andando alla finestra,guardando leggermente dalle tende.
Una telecamera lo inquadrava dal palazzo opposto.
Ad osservarlo c'era Tapp,che ora aveva una cicatrice sulla gola e indossava una maglietta nera e pantaloni neri.
Aveva anche un giubetto nero.
"Chi sei piccolo uomo?"disse Tapp che parlò con voce rauca "Ti vedo."
Le immagini della videocamera apparivano anche sul televisore.
"Lo sa il dottor Gordon che sei a casa sua con sua moglie?"disse Tapp "Non glie l'hai detto?"
La stanza era buia,con le tende quasi chiuse,c'era una lampada accesa,una parete piena zeppa di foto,un divano davanti alla tv e un tavolinetto con sopra un registratore.
"Che cosa ci fai li?"disse Tapp "Aspetti il dottore?
Anche io lo sto aspettando."
Tapp andò a sedersi.
La parete opposta al televisore era piena di carte appese al muro.
"Sta tranquillo,tanto non ti mollo."disse Tapp.
FLASHBACK
Una notte Tapp accompagno Gordon in un garage con l'auto.
"Siamo arrivati."disse Gordon "È terribile...la storia raccontata da quella povera donna."
Tapp annuì.
Gordon si slacciò la cintura e scese dall'auto accucciandosi per vederlo attraverso il finestrino aperto "Senta...mi dispiace non poter essere d'aiuto per le indagini."
"Abbiamo arrestato un dentista la settimana scorsa."disse Tapp "Gli piaceva un po' troppo giocare con i bambini.
Vive a 2 isolati da qui.
La fogna scorre anche sotto questo quartiere...dottore."
Gordon andò via.
Tapp mise in moto l'auto e andò al commissariato,si tolse la giacca e rivide il video della trappola di Amanda.
Tapp mandò indietro il video più volte in un punto.
Sing era dietro Tapp.
"Ehi,Tapp...vado giù a mangiarmi qualcosa e a bere una birra,vuoi venire?"disse Sing.
"No,grazie comunque."disse Tapp.
"Te lo chiedo ogni volta."disse Sing mettendosi la giacca "Ti farebbe bene staccare un po'.
Ehi,Tapp...non vorrei sembrare inopportuno,ma vorrei darti un consiglio:che ne dici di spassartela con una bella ragazza?"
Tapp rise,ma poi riprese.
"Io vado."disse Sing che si allontanò.
Tapp notò che su una parete c'era un simbolo dipinto.
"ASPETTA UN ATTIMO!"disse Tapp "SING!"
Sing si voltò.
"Vieni!"disse Tapp "Torna qui!
"Che c'è?"disse Sing e Tapp gli fece segno di avvicinarsi,così lui si avvicinò.
"Allora?"disse Sing e Tapp bloccò l'immagine al momento in cui si vedeva il simbolo,poi lo indicò con la matita "Ecco.
Ricordi la gang della diciottesima?"
"Ah...K2K!"disse Sing indicando lo schermo"Il loro territorio si limitava solo a 4 isolati!"
"Già,adesso ascolta..."disse Tapp che mandò il video senza le parole ,ma facendo sentire solo il rumore di sottofondo.
Si udì un allarme che scattava.
"Dobbiamo controllare tutti gli allarmi anti incendio scattati in quella zona nelle ultime 2 settimane,su!"disse Tapp e Sing si mise alla scrivania.
Poco dopo i 2 presero una mappa.
"Nella notte di giovedì 17 della scorsa settimana è scattato un allarme nell'ala posteriore del 213 di Stygian Street."disse Sing e Tapp segnò il tutto su una mappa "È un edificio molto vecchio,con 4 piani.
Ci fabbricano manichini.
Ce n'è abbastanza per un mandato,no?"
"Perché ci serve un mandato?"disse Tapp che si alzò e si mise la giacca.
"Adesso?"disse Sing.
"Perché no?"disse Tapp e l'altro prese la giacca e la pistola.
"Già,perché no."disse Sing.
La macchina arrivò davanti alla fabbrica.
"Almeno saremo protetti dal buio."disse Tapp.
"Si,ma non protegge solo noi."disse Sing.
I due sfondarono una porta scorrevole chiusa con il lucchetto ed entrarono.
La lunga stanza era piena di tavoli accatastati e roba varia.
Sing entrò per primo con il fucile a pompa,mentre l'altro era dietro con la pistola.
Salirono una scaletta con alla base del vapore.
Arrivati al piano superiore videro altri macchinari,poi c'era una rete metallica con un'entrata rettangolare,con i bordi di metallo e oltre c'erano degli oggetti coperti da un tessuto rosso,lucido.
I 2 andarono verso una parete,dove c'erano 2 tavoli e dei computer e Tapp vide la scritta che c'era nel video e la indicò con la mano sinistra.
"Ci siamo."disse Tapp "L'abbiamo trovato."
Il duo entrò nella stanza con i copertoni rossi.
Nella parte iniziale c'erano dei manichini su dei carrelli,poi c'erano delle scalette che conducevano ad un piano sopraelevato con i copertoni rossi.
Tapp salì i gradini ed indicò un tavolo coperto da uno dei tessuti rossi.
Sing si avvicinò e l'altro scoprì l'oggetto rivelando una ricostruzione in miniatura della futura trappola di Adam e Gordon.
"Questo che diavolo è?"disse Tapp che proseguì e tolse il secondo tendone rivelando il pupazzo visto ne video.
I 2 si guardarono sconvolti.
"Oh cazzo..."disse Tapp.
Accanto al pupazzo c'era una maschera da suino con lunghi capelli neri.
Sentendo un gemito da sotto l'ultimo tendone rosso i due si voltarono e tolsero il panno trovando un uomo imbavagliato e legato ad una sedia.
L'uomo aveva una placca di metallo intorno al collo,nastro adesivo nero sulla bocca e catene sui polsi e sulle gambe.
Ai lati della sedia c'erano due travi di legno verticali con accanto 2 trapani con la parte davanti inserita dentro una scatola cubica con la punta diretta verso la testa dell'uomo.
Le scatole di legno erano collegate a travi di metallo verticali,collegate alla sedia.
"Merda..."disse Sing.
I 2 sentirono l'ascensore che si muoveva e puntarono le armi.
"Aspetta."disse Tapp.
"Cosa?"disse Sing.
"Vediamo cosa fa?"disse Tapp.
"Perché?"disse Sing "Ormai l'abbiamo preso."
"Ma non sappiamo com'è."disse Tapp "Nascondiamoci e vediamo cosa fa."
"Non ci penso neanche."disse Sing "Ora lo distruggo!"
"Nascondiamoci e vediamo cosa fa."disse Tap misero il tendone sulla testa dell'uomo e coprirono anche le altre cose.
L'uomo nell'ascensore indossava un lungo cappotto nero che arrivava fino a terra,aveva una maglietta rossa sotto di esso,un largo cappuccio nero,con l'interno rosso.
Anche l'interno del cappotto era rosso.
I pantaloni erano neri e anche le scarpe.
Le mani erano coperte da guanti neri di pelle.
I 2 si nascosero dietro una tenda di plastica.
L'ascensore si fermò a quel piano e lui alzò una grata di legno,avanzando lentamente e zoppicando.
Salì i pochi gradini lentamente,zoppicando e tendosi per la ringhiera,poi andò a toccare il tessuto sopra il modellino della trappola del bagno,poi si recò al tendone con sotto l'uomo che si lamentava e lo scoprì.
"Sei già sveglio Jeff?"disse l'uomo "La prossima volta ti darò un sedativo più pesante."
L'uomo gli accarezzò la spalla con la mano sinistra "Non piangere.
Ho dato uno scopo alla tua vita.
Sperimenterai dimensioni più grandi di te."
Sing uscì da dietro la tenda con l'altro.
"POLIZIA!"urlò Sing "FERMO!"
"NON TI MUOVERE!"disse Tapp.
"ALZA QUELLE TUE SPORCHE MANI!"urlò Sing.
L'uomo alzò e le mani e con il piede colpì un pulsante rosso,circolare, alla base della trappola facendo azionare i trapani e con un gesto della gamba tagliò via un filo.
Sing andò vicino alla sedia.
"Ora dovete scegliere."disse l'uomo "Tra 20 secondi la vita di quest'uomo sarà finita."
"CHIUDI IL BECCO E SCENDI!"urlò Tapp.
"SPEGNI QUELL'AFFARE!"urlò Sing.
"SING!"disse Tapp "TU BLOCCA QUEL COSO,IO PENSO AL BASTARDO!"
Sing tirò il fucile a Tapp.
"SBRIGATI!"urlò Tapp.
"COME DIAVOLO SI SPEGNE?"urlò Sing.
"DIGLIELO TESTA DI CAZZO!"urlò Tapp.
"Solo una chiave lo può bloccare."disse l'uomo.
"DIMMI DOV'È!"disse Sing.
"È nella scatola."disse l'uomo.
"Nella scatola..."disse Sing che vide una scatola attaccata all'asta destra,la aprì e trovò un folto mazzo di chiavi.
Sing iniziò a provarle "QUAL'È LA CHIAVE?
QUAL'È?"
"DIGLI SUBITO QUAL'È LA CHIAVE!"disse Tapp.
"Il tempo sta per scadere."disse l'uomo avvicinandosi alle scale.
"RISPONDI E SCENDI SUBITO,DEGENERATO DI MERDA!"urlò Tapp.
"Cos'è più importante per te,agente?"disse l'uomo che avanzava con le mani in alto "Arrestarmi?
O salvare la vita di un essere umano?"
"TAPP!"urlò Sing.
Tapp lo afferrò per una spalla e lo fece mettere in ginocchio davanti a se "METTITI IN GINOCCHIO,STRONZO!"
"TAPP,OH MIO DIO!"urlò Sing.
"Bastardo malato."disse Tapp.
"Si,sono malato agente."disse l'uomo.
"TAP!"disse Sing "QUI CI SONO TANTISSIME CHIAVI!"
"Ho una malattia che mi divora dall'interno e sono stanco."disse l'uomo "Stanco di chi non apprezza il dono della vita,di chi non rispetta le sofferenze degli altri."
Sing sparò alle lame.
L'uomo abbassò le braccia,mentre Tapp si distraeva.
"Stanco di tutto!"disse l'uomo che chiuse il pugno destro e dal sotto il giaccone fuoriuscì una lama.
L'uomo si voltò e tagliò la gola a Tapp.
"TAPP!"urlò Sing mentre l'altro corse via.
Sing sparò 2 colpi di pistola,ma l'uomo scese le scale.
"NO!"urlò Sing che si avvicinò al lato destro della ringhiera,trovando Tapp con la mano sulla gola"Tapp,non mollare."
Sing gli diede un fazzoletto.
L'uomo corse in un corridoio con fioche luci verdastre sul pavimento coperto di vapore e ogni tanto aggirava delle casse.
Le pareti avevano diversi tubi.
"Tap,io vado a prenderlo."disse Sing che prese il fucile "Non mollare."
Sing corse di sotto,percorse il corridoio,scese delle scale e lo vide in fondo ad un altro corridoio sotto un'arcata rettangolare.
"FERMO O SPARO!"disse Sing.
L'uomo riprese a correre e Sing gli sparò alla schiena,facendolo cadere a terra.
Il poliziotto si avvicinò,vedendo con si muoveva.
Il corridoio era pieno di barili accatastati,sedie e porte appoggiate alle pareti.
Arrivò sotto l'arcata,il piede toccò un filo collegato a dei fucili sopra l'arcata che spararono e gli fecero saltare il cervello.
L'uomo iniziò ad alzarsi.
Tapp scese le scale,nel momento in cui l'uomo barcollante,apriva una porta scorrevole di metallo,con la mano sinistra,tenendo la destra sulla pancia.
L'uomo uscì e Tapp vide Sing a terra e tentò di urlare allungando la mano destra.
FINE FLASHBACK
"Ti avevamo preso."disse Tapp che iniziò a rovistare le carte sul tavolo"Ti avevo messo in ginocchio.
E poi...poi sei scappato.
Sei scappato...con la coda fra e gambe."
Tapp si alzò e andò al tavolinetto "Ti avevamo preso.
Devo chiudere il caso.
Ormai ci siamo.
Lo chiudiamo!
Vero Sing?"
Tapp guardò una foto di Sing "Vero?
Stiamo per chiudere il caso,Sing!"
Zepp era seduto davanti al video con accanto un computer messo in orizzontale sul tavolo e un timer dentro un rettangolo sopra di esso.
"La "x"contrassegna il luogo..."disse Gordon guadandosi intorno "La "x"contrassegna il luogo...
Dobbiamo cercarla di nuovo ovunque.
E tu che stai facendo?"
Adam era seduto sulla vasca,con la mano sinistra all'interno e leggeva ciò che c'era scritto sula foto.
"Mi hai sentito?"disse Gordon.
"Il fatto che sia intrappolato qui con te non significa che debba farti rapporto ogni 10 secondi."disse
Adam.
"Non abbiamo altra possibilità."disse Gordon "Dobbiamo aiutarci l'uno con l'altro."
"E che cosa vuoi che faccia?"disse Adam "Sono incatenato."
"È per questo che abbiamo bisogno di parlare e di pensare."disse Gordon.
"Infatti sto pensando!"disse Adam.
"E allora perché non mi dici quello che stai pensando?"disse Gordon.
"Spegni la luce."disse Adam.
"Cosa?"disse Gordon.
Adam si alzò "Spegni subito la luce,dai."
"Perché?"disse Gordon.
"Ti prego,spegni un attimo la luce."disse Adam.
Gordon la spense.
Adam vide una "x"fosforescente alla destra di Gordon "Eccola!
È dietro di te."
Gordon si voltò "Come mai non l'abbiamo vista prima?"
"Ce lo impedivano le luci,l'avrà dipinta con la vernice fosforescente."disse Adam.
Gordon accese le luci,prese la sega ed iniziò a spaccare la parete con il manico,trovando un contenitore rettangolare scuro,con un lucchetto dentro un buco nel muro,poi lo prese.
"Aprila."disse Adam e Gordon si chinò a terra.
"È chiusa."disse Gordon mostrando il lucchetto"La chiave…
Dev'essere quella di prima,dov'è?"
Adam guardò a terra e la prese "Eccola."
Adam la tirò a Gordon che la prese ed aprì il contenitore.
L'interno del contenitore era rosso e dentro c'era un cellulare,un foglietto,2 sigarette e un accendino.
Gordon estrasse il cellulare.
"Un cellulare!"disse Adam ridendo con l'altro "La più grande invenzione di tutti i secoli!"
Gordon estrasse la sigaretta.
"AH!"disse Adam "ECCO LA SECONDA PIÙ GRANDE INVENZIONE!
Dammela."
"Sei impazzito?"disse Gordon "Ti vuoi mettere in bocca una cosa trovata qui dentro?"
"Si,si,voglio rischiare."disse Adam "Almeno la sigaretta è un veleno dolce.
Non mi importa non ho paura.
Dammi la sigaretta."
Gordon estrasse un biglietto,tenendolo tuttavia nella confezione.
CONTENUTO DEL BIGLIETTO
"Shhh,dottore.
Le sigarette sono innocue,lo giuro.
È il sangue contaminato che rende il fumo velenoso.
Riflettici,non hai bisogno della pistola per uccidere Adam."
FINE CONTENUTO BIGLIETTO
"Allora ti dispiace darmi la sigaretta per favore?"disse Adam.
"Chiamo la polizia."disse Gordon che aprì il cellulare e digitò i numeri, ma il cellulare non funzionò"Merda.
Il segnale indica che è abilitato solo a ricevere.
Un attimo...questa cosa è già successa…
La notte scorsa avevo finito il mio turno in ospedale.
Stavo raggiungendo la macchina.
Non c'era nessuno intorno a me.
Eppure sentivo la presenza di qualcun altro."
FLASHBACK
Gordon,in giacca e cravatta,era nel parcheggio dell'ospedale,
La zona aveva delle colonne di cemento e il soffitto triangolare.
Gordon si mise la mano sinistra sugli occhi fermandosi e qualcuno o fotografò.
Quando tolse la mano si guardò intorno,poi proseguì.
Salì in macchina e poi si fermò in un'altra zona del garage,per fare una telefonata,tramite un telefono a muro,poi provò con il cellulare.
Lo sportello posteriore della macchina si aprì e una persona strisciò a quattro zampe.
Indossava un lunghissimo cappotto rosso,guanti neri,aveva una siringa in mano e indossava la maschera da maiale con i capelli lunghi.
L'uomo gli saltò addosso.
FINE FLASHBACK
"Il mostro...mi stava aspettando."disse Gordon "Come ti è venuta l'idea di spegnere le luci?"
"Che importa?"disse Adam "Ha funzionato."
"Si,ma come ti è venuta in mente."disse Gordon.
"Istinto."disse Adam.
"Istinto?"disse Gordon.
"Si."disse Adam.
"Sai una cosa?"disse Gordon "Sei un pessimo bugiardo."
"Lo dici come se mi conoscessi."disse Adam.
"Che cos'altro mi nascondi?"disse Gordon.
"Beh,aspetta vediamo...quando ho compiuto 6 anni il mio migliore amico di allora,mi ha ferito con un chiodo arrugginito,non te l'ho detto...non ti ho detto nemmeno detto che la mia ultima ragazza era una femminista vegetariana,mi ha mollato perché per lei ero troppo arrabbiato..."disse Adam.
Gordon si mise le mani nei capelli,
"...ti ho anche nascosto che ho un unghia del piede leggermente..."disse Adam.
"Basta!"disse Gordon "Finiscila!
Se mi hai fatto spegnere la luce è perché sai qualcosa."
"Pensa quello che ti pare."disse Adam.
"Sei soltanto un bambino."disse Gordon alzandosi.
"Vuoi la verità?"disse Adam prendendo la foto e tirandogliela "Eccola."
Gordon si stese a terra,prese la foto con l'aiuto di una mattonella ed iniziò a sentirsi male e a piangere "Dove...dove diavolo l'hai trovata?"
"Era nel tuo portafogli."disse Adam "Dietro la foto di tua figlia."
"Ma...ma perché non me l'hai fatta vedere subito?"disse Adam.
"Non potevo."disse Adam "Mi dispiace."
"CHE COSA GLI STAI FACENDO SPORCO BASTARDO!?"disse Gordon guardando la videocamera "Ok,concentriamoci."
Gordon guardò il biglietto e lesse la frase: "Non hai bisogno della pistola per uccidere Adam",poi pensò alla frase che aveva sentito al registratore: "Quando il tuo sangue ormai è avvelenato,non ti resta che una cosa da fare:spararti".
Gordon guardò il sangue dell'uomo morto.
Adam si era seduto su un tubo con la testa tra le mani e guardava in basso.
Gordon prese una delle 2 sigarette e la intinse nel sangue,poi la rimise accanto all'altra,poi si alzò.
"Che fai?"disse Adam.
Gordon spense a luce.
Zepp rimase disorientato vedendo lo schermo nero.
"Ehi?"disse Adam "Che diavolo stai facendo?"
"Shhh..."disse Gordon parlando a bassa voce"Ehi,Adam,ascoltami,adesso ho bisogno che giochi insieme a me."
Poco dopo le luci vennero riaccese.
"Ehi,sei sicuro?"disse Gordon.
"Si."disse Adam.
"La vuoi ancora la sigaretta?"disse Gordon.
"Si,certo."disse Adam.
Gordon prese la sigaretta senza il sangue e glie la lanciò,poi gli passò l'accendino.
Adam accese la sigaretta e dopo un po' fece finta di sentirsi male e cadde a terra,fingendo di soffocare,poi non si mosse più.
"Ecco!"disse Gordon "L'ho fatto!
L'ho ucciso con il veleno,proprio come volevi tu!
ADESSO RIDAMMI LA MIA FAMIGLIA!
DIMMI DOVE SONO!"
Adam fu colpito da scariche elettriche ed urlò.
"Adam?"disse Gordon "Che cos'hai?"
Adam si mise seduto tremando e toccandosi le gambe "SONO..SONO STATO COLPITO DA SCARICHE ELETTRICHE!"
"Cosa?"disse Gordon.
"Si!"disse Adam.
"Avevamo la possibilità di salvarci!"disse Gordon.
"HAI SENTITO QUELLO CHE HO DETTO?"disse Adam che tentò di togliersi la catena "DEVO TOGLIERMELA!
AIUTAMI!"
"Smettila di recitare!"disse Gordon.
"PENSI CHE FACCIA TUTTO QUESTO CASINO SOLO PER ROVINARE LA TUA STUPIDA MESSA IN SCENA?"disse Adam.
"Va bene…va bene."disse Gordon che si mise seduto e tentò di tagliare la catena,ma poi buttò la sega "FOTTITI!"
"Adesso mi ricordo tutto."disse Adam "Ricordo come sono finito qui."
FLASHBACK
Adam saliva le scale di uno squallido palazzo,fumando e si avviò per un corridoio rosso,pieno di porte nere.
Entro dentro un appartamento con le mura che avevano interi pezzi senza vernice e aprì il frigo,poi si chiuse dentro la stanza oscura dove teneva le foto ed accese la luce rossa.
La stanza aveva interi pezzi senza intonaco dove si vedevano le tegole di legno sotto la parete.
Adam prese delle foto di Gordon dal liquido e le mise attaccate ad un filo con una molletta.
Tempo dopo Adam si svegliò,dopo essersi addormentato nella stanza ad un tavolinetto e vide che la luce era spenta.
Si attaccò alle pareti e mise la mano sull'interruttore della luce,ma senza effetto,così uscì dalla stanza,dopo aver tentato di accendere una torcia inutilmente.
"Accidenti."disse Adam che prese la macchina fotografica ed uscì scattando delle foto per farsi luce dopo aver sentito un rumore "C'è qualcuno?
Ti sento..."
Fotografò la cucina e sentì la risata agghiacciante del pupazzo dell'Enigmista,voltandosi di scatto.
"Oh mio Dio."disse lui fotografandolo,poi prese una mazza e lo colpì più volte "Ma che diavolo?"
Adam sentì un rumore nello sgabuzzino.
"Chi è?"disse Adam "Chi sei?
FATTI VEDERE!
TI AMMAZZO,FIGLIO DI PUTTANA!"
Adam aprì la porta e l'individuo con la maschera di maiale e l'abito rosso gli saltò addosso.
FINE FLASHBACK
Il cellulare squillò e Gordon rispose "Pronto?
Chi è che parla?"
"Papà!"disse la voce della figlia.
"Diana!"disse Gordon alzandosi
"Papà!"disse lei "Papà sei tu?"
"Si,piccola,sono io."disse Gordon "Ti sento."
"Ho paura,papà!"disse Diana.
"Non ti succederà niente,vedrai."disse Gordon "Dov'è la mamma?"
"È qui con me."disse Diana piangendo.
"Mi ci fai parlare,amore?"disse Gordon "Passa il telefono alla mamma."
"L'uomo cattivo della mia stanza è qui!"disse Diana "Ci tiene legate tutte e 2!
Ha una pistola!"
Gordon cadde in ginocchio "Quale...quale uomo cattivo?"
"Ti prego,torna a casa papà!"disse la bambina.
"Pronto?"disse Gordon "Pronto?
Diana?
Diana?"
Zepp puntò la pistola alla testa della moglie di Gordon passandole il telefono.
"Larry?"disse lei.
"Allison!"disse Gordon "Sei tu?"
"C'è Adam li con te?"disse Allison.
Gordon guardò Adam "Come fai a saperlo?
Allison?
Che sta succedendo?"
"Non credergli,Adam è un bugiardo."disse Allison "Ti conosce,sapeva tutto di te prima di finire li!"
Zepp tolse il telefono.
"Pronto?"disse Gordon alzandosi "Allison?
Allison?
Che tu sia maledetto!
Non ti permettere di sfiorarle neanche con un dito O TI AMMAZZO!
MI HAI SENTITO,FIGLIO DI PUTTANA?!
TI AMMAZZO!"
Gordon cadde a terra piangendo e sbattendo il telefono.
"Stanno bene?"disse Adam.
"Mia moglie mi ha parlato di te."disse Gordon sedendosi.
"E che cosa ha detto?"disse Adam.
"Mi ha detto...di non crederti."disse Gordon.
"A proposito di cosa?"disse Adam.
"Mi ha detto che mi conosci."disse Gordon alzandosi "Chi sei?"
"Lo sai chi sono."disse Adam.
"SMETTILA DI MENTIRE!"urlò Gordon "SEI UN BUGIARDO!
HO BISOGNO DI SAPERE LA VERITÀ!"
"Io son un bugiardo?"disse Adam "Dov'eri la notte scorsa,Lawrence?
In ospedale?
A curare i bambini malati?
Hai detto che ieri notte,dopo essere uscito da casa,sei andato a lavorare in ospedale."
"L'ho detto perché è vero."disse Gordon.
"Invece no."disse Adam "Tua moglie ha ragione,Larry.
Nel parcheggio hai avvertito la presenza di qualcuno,vero?"
FLASHBACK
Gordon si portava la mano sul viso e Adam lo fotografava nascosto dietro una colonna.
FINE FLASHBACK
"Ho le prove che ieri notte non sei andato affatto in ospedale."disse Adam alzandosi e prendendo la busta nera dove erano le seghe e tirando fuori delle foto da dentro una bustina,poi glie le tirò.
Gordon ne raccolse una.
"Non era la prima volta che ti fotografavo."disse Adam.
"Ma perché?"disse Gordon.
"Perché l'ho fatto?"disse Adam "Semplice...mi pagano per immortalare tipi con i soldi come te che si rifugiano in squallidi mothel per scoparsi la segretaria.
La notte scorsa ero davanti casa tua.
Ti ho visto uscire e ti ho seguito.
Fin dentro quell'anonimo mothel."
FLASHBACK
Gordon bussava ad una porta nel mothel mentre Adam lo fotografava da dietro un angolo.
La porta venne aperta dalla donna orientale che faceva l'apprendista al suo ospedale.
FINE FLASHBACK
"Queste foto le avevi con te fino all'inizio?"disse Gordon.
"No,le ho trovate li dentro."disse Adam indicando il gabinetto "Insieme alle seghe.
Non so come ci siano finite."
"Come no,certo."disse Gordon "Sei solo un pagliaccio!"
Gordon accartocciò una foto e la tirò contro Adam.
"Ammettilo,Larry,tutti e 2 diciamo cazzate,ma la mia macchina fotografica non mente."disse Adam"Riproduce fedelmente la realtà delle cose.
Così ,per curiosità,che cosa ci sei andato a fare in quel mothel?
Perché sei uscito così presto?"
FLASHBACK
Gordon entrò nella stanza "Era proprio così necessario chiamami?
Lo sapevi che ero a casa,no?"
"Volevo sapere se ci vedevamo."disse lei sedendosi sul letto e lui fece lo stesso.
"Sono stato chiaro,ti ho dato degli orari precisi per chiamarmi."disse Gordon "Non ...non puoi fare così."
"Scusa,non sono abituata a queste cose."disse lei che iniziò a spogliarsi,ma lui le fermò le mani"C'è qualcosa che non va?"
"Vedi...sono io che...ho sbagliato a venire qui..."disse Gordon.
"Ma io pensavo che noi..."disse lei.
"Si,lo so,ti prego."disse Gordon "Scusami."
Gordon si avvicinò all'uscita,ma il telefono squillò.
"Qualcuno sa che sei qui?"disse Gordon.
"No..."disse lei.
Lei rispose al telefono "Pronto?
È per te."
"Per me?"disse Gordon che prese il telefono "Pronto?"
"So quello che fai."disse una voce "Dottore."
L'uomo riattaccò e lo fece anche Gordon molto scosso,andando alla porta "Devo andare."
"Che successo?"disse lei.
"Devo andare."disse Gordon che andò nel garage e venne fotografato da Adam.
"Dimmi chi è?"disse Gordon appoggiato ai tubi.
"A fare cosa?"disse Adam.
"La persona che ti ha pagato per seguirmi."disse Gordon voltandosi verso Adam "Chi è?"
"Ha detto che si chiama Bob,mi ha saldato tutto in anticipo,200 dollari a notte."disse Adam "Se avessi saputo che sarei finito qui gli avrei chiesto molto di più."
"Che altro sai di me?"disse Gordon "Hai visto tutto quello che ho fatto?"
"Ho visto solo che entravi nella tua macchina,tutto qui."disse Adam "Non ho chiesto il tuo nome,ne sapevo chi fossi.
Non so perché tu sia qui,ne perché ci sia io.
Scattate le foto sono andato di corsa a casa per svilupparle.
Dopodiché mi ritrovo incatenato ad un tubo!... in una specie di tugurio sotterraneo con la persona che ho fotografato tutta la notte."
"È chiaro che chi ti ha pagato per fotografarmi è lo stesso che ci ha messi qui."disse Gordon.
"Può essere."disse Adam.
"Come può essere?"disse Gordon "È ovvio che è lui!
Che aspetto aveva?"
"Normale."disse Adam.
"Com'era alto,basso,magro,obeso..."disse Gordon.
"Non mi sono soffermato sul suo aspetto."disse Adam.
"Ma ricorderai qualcosa di lui."disse Gordon.
"No,niente."disse Adam.
"Possibile che non ricordi assolutamente niente?"disse Gordon.
"Si,te l'ho già detto."disse Adam.
"BASTA!"disse Gordon mettendo le braccia su un tubo di spalle ad Adam "È inutile parlare con te!
MI ARRENDO!"
"È piuttosto alto,di colore e ha una cicatrice sul collo."disse Adam.
Gordon si voltò sconvolto "Tapp…
Il detective Tapp.
Ehi,ehi,ehi...il tipo che mi ha pagato per scattare questo foto non era un poliziotto."
"No,no,non lo è più."disse Gordon "È stato congedato dalla polizia.
L'uccisione del collega l'aveva abbattuto,ma questo non gli ha impedito di continuare tormentarmi.
Era ossessionato.
Si era convinto che io fossi in qualche modo coinvolto negli omicidi.
Un pazzo!
E tu l'hai aiutato.
Hai preso i soldi da lui per invadere la mia privacy.
Si può sapere perché l'hai fatto?"
"Mangio anch'io qualche volta."disse Adam.
"Certo,certo."disse Gordon "Vuoi sapere una cosa...tu non sei una vittima di questo gioco,TU NE FAI PARTE."
"Davvero?"disse Adam "Eppure lo sbirro pensa che ci sia tu dietro tutto questo!"
"Ti ho già detto che non è un poliziotto,è un poveraccio fuori di testa!"disse Gordon "Proprio come te!"
"Che cos'è che ti da più fastidio?"disse Adam "Il fatto che ti abbia scattato quelle foto o il fatto che te le abbia scattate mentre tradivi tua moglie?"
"IO NON HO TRADITO MIA MOGLIE!"urlò Gordon.
"Perché t'arrabbi?"disse Adam "Guarda che non me ne frega niente,per quanto mi riguarda puoi anche spalmarti tutto di burro e farti una gang bang con 15 ninfomani."
Gordon si guardò intorno,poi cadde seduto a terra "Come ho fatto a finire qui?
Ho sempre avuto una vita regolare."
Gordon si sdraiò a terra e prese la foto della moglie e della figlia "Era tutto a posto…
Tutto in ordine."
Zepp imbavagliò di nuovo la moglie di Gordon e andò via.
Lei riuscì a togliersi la stoffa dalla bocca e si rivolse alla figlia "Tesoro,stai bene?"
La bambina scosse la testa.
"Mamma ora ha bisogno del tuo auto,ma devi essere molto,molto forte,va bene?"disse Allison "Sta tranquilla non permetterò a nessuno di farti del male.
Te la senti di aiutarmi?
Adesso cerco di slegarmi."
Adam era seduto a terra e scuoteva la testa leggermente,poi vide che tra le foto a terra ce n'erano 2 che ritraevano la casa di Gordon,così le prese.
"Ehi,la notte scorsa c'era qualcuno a casa tua?"disse Adam "Oltre a tua moglie e tua figlia?"
"No."disse Gordon seduto a terra.
"Beh,qui c'è qualcuno."disse Adam che tirò le foto.
"Lo conosco."disse Gordon guardando la foto "Zepp..."
Zepp era davanti a monitor e li guardava.
"Si,si chiama Zepp."disse Gordon "È un infermiere del mio ospedale.
Zepp...brutto psicopatico perverso...SPERA DI NON CAPITARMI TRA LE MANI,PERCHÉ TI FACCIO A PEZZI!
BASTARDO DI MERDA!"
Adam,spaventato,indicò l'orologio "Guarda…
È scaduto il tempo."
Il timer di Zepp indicò lo zero,così lui spense il video.
Allison intanto si stava slegando,poi slegò anche la figlia.
Zepp caricò l'arma.
"Tesoro,non farti sentire."disse Allison.
"Mamma,ho paura."disse la bambina.
"Shhh."disse lei che vedendo arrivare Zepp rimise il bavaglio alla figlia e si rimise il suo,mettendo le mani dietro la schiena.
Zepp estrasse la pistola e si chinò vicino a loro "Il tempo del dottor Gordon è scaduto.
Adesso farò quello che devo fare e...ritengo molto più opportuno che sia tu a dirgli che ha fallito."
Zepp prese il telefono e lo mise sull'orecchio della donna.
Il cellulare squillò e Gordon rispose "SEI TU,ZEPP?
BRUTTO BASTARDO!
LO SO CHE SEI TU,FIGLIO DI PUTTANA!"
"Larry."disse la moglie.
"Allison..."disse Gordon spaventato.
"Hai fallito."disse lei che afferrò la pistola di Zepp con la mano destra e afferrò l'uomo con la sinistra gettandolo a terra e gli tolse l'arma,alzandosi e puntandogliela addosso.
"Pronto?"disse Gordon.
"NON MUOVERTI!"disse Allison "RESTA GIÙ PER TERRA!
Dammi il cellulare.
TI HO DETTO DI DARMELO!"
Zepp gettò il cellulare ai suoi piedi.
Lei lo raccolse,mentre Zepp si metteva seduto.
"Larry?"disse lei.
"Allison!"disse Gordon "Tesoro,tutto bene?"
"No,no,lo sto tenendo dotto tiro con la pistola."disse Allison "Siamo ancora...STA GIÙ!
Larry,dove sei tu?"
"Non lo so."disse Gordon "Sono imprigionato in un posto isolato dal mondo."
"Ma che cosa stai dicendo,Larry?"disse Allison.
"Mi dispiace,Allison."disse Gordon.
"Ho bisogno che tu venga qui!"disse lei.
"Mamma!"disse Diana e la madre si distrasse.
Zepp afferrò la mano con la pistola di Allison e la bambina urlò.
"Allison?"disse Gordon.
Allisons parò un colpo in aria,poi gli diede una gomitata alla pancia.
"ALLISON!"urlò Gordon.
Tapp vide i colpi di pistola attraverso il video che mostrava il palazzo avvolto nella notte,così caricò la pistola.
"ALLISON!"urlò Gordon.
I due andarono contro un mobile,lei aprì un cassetto ed estrasse una forbice pugnalandolo alla gamba destra,poi andò a slegare la figlia.
Tapp sfondò la porta e si fece strada nell'appartamento,puntando la pistola contro Zepp a terra"FERMO!"
Zepp sparò e lo mancò,ma Tapp lo prese alla spalla,poi si mise dietro una colonna rossa.
Gordon iniziò a piangere.
I 2 continuarono a spararsi senza prendersi.
Tapp scaricò la pistola "Merda..."
Allison aprì una porta e Zepp puntò la pistola,ma Tapp gli saltò addosso.
I 2 caddero a terra e Zepp tentò di fuggire strisciando,ma Tapp lo trattenne.
Gordon era piangere a terra.
Tapp alzò Zepp che prese un vaso e glie lo ruppe in testa.
Zepp prese la pistola e barcollò per la casa "Signora Gordon?
Diana?"
Zapp caricò la pistola "Vado ad uccidere suo marito,signora Gordon."
Tapp si rialzò e Zepp corse fuori zoppicando.
Gordon ricevette delle scariche elettriche ed iniziò ad avere le convulsioni,poi svenne.
"Lawrence?!"disse Adam "Lawrence alzati,ti prego!"
Zepp era in macchina,inseguito da Tapp che aveva un altro veicolo ed entrambi guidavano nella notte verso la fabbrica.
"Lawrence!"disse Adam che urlò "MI SENTI?
ALZATI!"
Adam gli tirò anche dei sassi,ma non ebbe nessuna reazione.
Gordon si svegliò improvvisamente.
"Ah,Dio ti ringrazio."disse Adam.
"Avevo paura che fossi morto!"disse Adam.
"Erano convulsioni da scariche elettriche..."disse Gordon mettendosi seduto e toccando la catena.
"Visto?"disse Adam "Te l'avevo detto!
È successa la stessa cosa anche a me!"
"BASTA NON NE POSSO PIÙ!"urlò Gordon
Zepp scese da mezzo e corse verso la fabbrica abbandonata,vicina ad una casa vuota e corse all'interno,aprendo la pesante porta di metallo arrugginito scorrevole.
Tapp scese dal mezzo e lo seguì per gli stretti corridoio di mattoni.
Gordon tirò la catena,poi il cellulare squillò,lui si distese a terra per prenderlo e non ci arrivò,anche usando la mattonella.
Tapp entrò nella fabbrica e Zepp scese una scaletta attaccata alle mura.
Gordon usò la scatola per arrivare al telefono,ma senza successo.
Zepp continuò a correre per i corridoi pieni di tubi con luci bianche e poco luminose ai lati,mentre
Tapp scendeva a scaletta.
Tapp lo vide zoppicare e Zepp sparò,ma lui si mise dietro una colonna.
Tapp sparò e l'altro si abbassò e fuggì.
"TANTO NON TI MOLLO,BASTARDO!"urlò Tapp inseguendolo.
"NOOOO!"urlò Gordon che non poté prendere il telefono.
"Lawrence,cerca di calmarti."disse Adam "Ci dev'essere un modo per uscire di qui..."
"STA ZITTO!"urlò Gordon "STA ZITTO!
LA MIA FAMIGLIA HA BISOGNO DI ME!
Noooo….
NOOOOOOO!"
Gordon afferrò la catena a iniziò ad urlare "NOOOOOOOOOO!
NOOOOOOOOOOO!
AAAAAAAAAAAAHHHHHH!"
"Lawrence...Lawrence anche io ho una famiglia,non li vedo mai,è tutta colpa mia,vorrei tanto tornare indietro!"disse Adam.
Gordon continuò ad urlare a squarcia gola.
Zepp continuava a correre inseguito dall'altro.
Gordon urlò ancora.
"Lawrence,ti prego calmati."disse Adam.
Gordon aprì la camicia e se la legò intorno alla gamba.
"Lawrence,non disperarti!"disse Adam "Vedrai che usciremo di qui!
No,che fai?
No!
No,mio Dio!
Lawrence!"
Gordon mise la manica in bocca,prese la sega ed iniziò a tagliare il piede.
"NO!"urlò Adam "NOOOOOO!
NON FARLO!"
Zapp corse nel sotterraneo e arrivò ad una zona dove c'era un frigorifero.
Tapp gli saltò addosso da dietro,afferrandogli le gambe e mandandolo contro il frigo,poi gli afferrò la mano con a pistola,la sbatté al frigo,facendogli perdere l'arma e lo tirò al muro,poi lo afferrò e lo sbatté contro una rete,dandogli una serie di pugni ai fianchi e facendolo cadere a terra.
Zepp afferrò la pistole e Tapp lo afferrò da dietro,spingendolo al muro.
Adam era in ginocchio che urlava e Gordon buttò via la sega.
Zepp si gettò in ginocchio e sparò a petto di Tapp che cadde a terra,poi l'uomo continuò a muoversi.
Gordon strisciò nella stanza e raccolse il proiettile.
"No!"disse Adam "Che stai facendo?"
Gordon prese la pistola dell'uomo morto a terra.
"Che fai?"disse Adam "Lawrence?"
Gordon estrasse il tamburo dalla pistola e inserì il proiettile.
"Oh mio Dio,no!"disse Adam che allungò le mani in avanti "No,Lawrence!
Lawrence non farlo!
No!
LAWRENCE TI PREGO!
IO NON CENTRO NIENTE,NON SONO STATO IO!"
Gordon caricò la pistola e la puntò contro Adam "Devi morire."
"NO,NON VOGLIO MORIRE!"urlò Adam "VOGLIO VIVERE!"
"Devo farlo..."disse Gordon "Per la mia famiglia..."
Gordon gli sparò alla spalla sinistra ed Adam cadde a terra.
Gordon pianse "ECCO L'HO FATTO!
ADESSO LIBERALE!
FAMMELE VEDERE!"
Allison aveva chiamato la polizia che era già a casa sua e un vicino con i baffi la aiutava a mettersi seduta.
"Sei riuscita a parlarci?"disse il vicino.
"No,non risponde."disse lei che abbracciò la bambina.
"Sta tranquilla,ho chiamato la polizia,va tutto bene."disse l'uomo.
Gordon sentì la serratura della porta che si apriva e si voltò vedendo Zapp che apriva la porta con un'aria sconvolta.
"Brutto bastardo,ti ammazzo!"disse Gordon che strisciò verso di lui che avanzava e gli afferrò la gamba "FIGLIO DI PUTTANA!
TI FACCIO A PEZZI!
BRUTTO BASTARDO!
FIGLIO DI PUTTANA!
TI FACCIO A PEZZI!"
Gordon strisciò verso la pistola e la prese per sparargli,ma l'arma era scarica "VERME MALEDETTO!
TI AMMAZZO!
TI AMMAZZO!"
Zepp mosse il cadavere di Adam con il piede,poi puntò la pistola contro Gordon "Troppo tardi."
"Perché?"disse Gordon.
"È la regola del gioco."disse Zepp.
Adam gli afferrò la gamba destra e lo fece cadere,gli afferrò la pistola che sparò diversi colpi,gli diede un sinistro al viso,prese il coperchio del water e lo colpì al viso fino a spaccarglielo addosso uccidendolo.
Adam si mise a terra urlando e Gordon gli afferrò una mano.
"Guarirai,andrà tutto bene."disse Gordon "Ti ho solo ferito,ho mirato alla spalla.
Ora devo andare a cercare aiuto..."
Adam gli afferrò la camicia con la mano sinistra.
"Se non trovo qualcuno che mi aiuta...morirò dissanguato..."disse Gordon.
"No,non lasciarmi..."disse Adam e Gordon iniziò a strisciare "No..."
Gordon si voltò "Non preoccuparti,manderò subito qualcuno.
Ti do la mia parola."
"Lawrence!"disse Adam "Lawrence!"
Gordon si voltò,attaccandosi ad un tubo.
"Ci salveremo,vero?"disse Adam.
"Io...non ti abbandonerò."disse Gordon strisciando fuori e svanendo nel buio.
Adam iniziò a frugare nelle tasche di Zepp "Le chiavi..."
Frugando nella tasca del giaccone trovò un registratore,si mise seduto e lo accese.
CONTENUTO REGISTRAZIONE
"Salve signor Indol...o come ti chiamano in ospedale...Zepp.
Voglio che tu faccia una scelta.
C'è un veleno a lento rilascio in circolazione nel tuo sangue,solo io ho l'antidoto.
Devi uccidere una madre e sua figlia,se vuoi salvarti.
Segui attentamente quello che dico,rispetta le regole.
FINE REGISTRAZIONE.
Adam,sconvolto,mise a terra il registratore.
L'uomo morto a terra si mise a quattro zampe ed Adam lo guardò terrorizzato,poi l'uomo strappò via la parte della testa spappolata rivelando che era solo una maschera e si alzò.
Era lo stesso uomo che Gordon stava visitando il giorno dell'intervento di Zepp.
"La chiave della catena,è nel cassonetto del bagno."disse l'uomo indicando la vasca.
Adam si ricordò di quando si era svegliato e la catena era finita nello scarico,poi afferrò la pistola di Zeep e tentò di sparargli,ma l'altro puntò la mano destra verso di lui e premette un tasto di un telecomando,dandogli la scossa elettrica e facendogli perdere l'arma,poi si voltò verso la porta.
"Molta gente è così poco riconoscente nei confronti della vita..."disse l'uomo spegnendo le luci"Ma tu no...non più ora."
Adam allungò la mano destra verso la porta "NOOOOOOO!"
"Fine del gioco."disse l'uomo che chiuse la porta.
"NOOOOOOOOOOOOOO!"urlò Adam.
Gordon stava strisciando nel corridoio e lasciava una grande scia di sangue dietro di se,oltre che la maglietta legata alla caviglia.
Girò una curva e vide un tubo verticale che sporgeva dalla parete e da cui usciva vapore.
Mise una mano su di esso,sentendo che era caldo,poi si sedette,si tirò su il pantalone mostrando la gamba ferita e cauterizzò la ferita sul tubo urlando a squarcia gola,poi svenne.
L'uomo lo trovò nel corridoio e gli afferrò le braccia trascinandolo via,poi girò una curva,lo mise seduto,appoggiandolo al muro,poi aprì un rubinetto e gli mise dell'acqua sul viso.
Gordon si svegliò.
"Congratulazioni,dottor Gordon."disse l'uomo "È sopravvissuto."
L'uomo prese altra acqua,chiuse il pugno destro sopra il volto di Gordon facendo scorrere le gocce.
Gordon perse i sensi e l'altro lo afferrò portandolo via.
