LUCY
TERRA 33
FLASHBACK
Una cellula era nell'acqua.
La membrana esterna era blu verdastra,mentre il nucleo passava dal blu esterno al viola interno e aveva gli organuli tutt'intorno.
La cellula si divise in 2 cellule identiche.
Le 2 cellule si divisero in altre 2 e così divennero 4.
Poco dopo vi erano molte cellule che si riproducevano nell'acqua.
Un australopiteco femmina beveva dall'acqua di un fiumiciattolo che era profondo solo pochi centimetri.
Le sponde erano piene di sassi,dalla parte opposta a dove si trovava c'erano delle alture rocciose con delle caverne,con molte piante alla base e più in la delle basse colline rocciose,con degli alberi in cima e in parte lungo le pareti.
L'australopiteco smise di bere,si guardo intorno,poi mise la mano dentro l'acqua e riprese a bere,portando la mano alla bocca.
FINE FLASHBACK
2014
VOCE NARRANTE DI LUCY
"La vita ci è stata donata 1000000000 di anni fa.
Che ne abbiamo fatto?"
Oltre una collina boscosa c'era Hong Kong che brulicava di macchine e persone.
Nelle cucine dei ristoranti c'erano persone preparavano i cibi.
Le bandiere venivano mosse dal vento.
I mezzi pubblici affollavano le strade.
I semafori passarono da rosso a verde.
Una donna giovane era davanti ad un uomo.
Erano entrambi americani.
Lei non era molto alta aveva i capelli biondi,lisci,a mezzo collo,con la riga a sinistra,gli occhi verdi,indossava un giaccone a macchie di leopardo,con sotto un vestito rosso scollato,con una gonna corta.
Davanti a lei c'era un uomo con il cappello da cowboy,giacca di pelle scura,jeans,occhiali da sole marroni,barba e baffi appena accennati.
"Ehi,Lucy?"disse l'uomo che le schioccò le dita davanti agli occhi.
La donna aveva la testa piegata a destra,guardava in alto e si era fissata con la cannuccia in bocca,collegata ad un bicchiere di plastica.
Sentendo lo schiocco si riprese.
"Non ci vuole niente."disse l'uomo "Entri,esci e hai finito."
"E perché non lo fai tu allora?"disse lei.
"Quello non si aspetterà mai di vedersi consegnare la valigetta da uno schianto come te."disse lui"Lo farà diventare matto."
L'uomo aveva nella mano destra una valigetta bianca.
"Cosa c'è dentro?"disse Lucy.
"Eh...tesoro…"disse lui ridendo "Non fare la paranoica adesso.
Ti fidi di me,vero?"
Lui le mise la mano destra sul mento.
"Richard..."disse lei mettendogli la mano sinistra sulla spalla destra "...tu mi piaci d'avvero...però devo pensare a me adesso."
Lucy si mise la mano sinistra sul viso "Devo...non lo so,mi devo concentrare su così tante cose."
Richard guardò l'ingresso.
"Ehi!"disse Richard che la afferrò mentre lei tentava di andarsene "Che stai facendo?"
"Me ne vado a casa perché ho gli esami lunedì."disse Lucy "Devo fare la doccia...e devo studiare…
Ok?"
"Sai una cosa?"disse Richard e lei si fermò "L'altro giorno ero in un museo e indovina che cos'ho scoperto?"
"Che cosa?"disse lei.
"La prima donna sulla Terra si chiamava Lucy."disse Richard.
FLASHBACK
Nel museo l'aspetto dell'australopiteco era stato ricostruito e messo dentro una teca,sopra una roccia piatta,con intorno altre rocce e davanti alla base piatta c'era un cartello rettangolare con su scritto "Lucy".
FINE FLASHBACK
"Questo dovrebbe farmi stare meglio?"disse lei.
Richard rise "Si.
No..."
"Ti chiamo io."disse lei che gli diede due pacche sul petto e si voltò "Ciao."
Lui la afferrò per il braccio e la fece voltare "Ok.
Ok.
Ok.
Non posso consegnare io la valigetta.
Ho avuto una discussione con quel tizio,niente di che,ma...ma se ci vai tu problema risolto."disse Richard che indicò l'entrata di vetro ,con intorno due colonne nere e una orizzontale sopra "Entri li dentro,vai dritta alla reception,chiedi se mister Jang può scendere,lui scende,prende la valigetta,gli spari un bel sorriso e sparisci."
Un topo bianco si avvicinò ad una trappola sulla quale c'era del formaggio.
"Guarda."disse Richard che indicò l'entrata "Si vede anche da qui fuori la reception.
Andiamo."
"Che c'è li dentro?"disse Lucy.
"Non lo so."disse Richard "Solo documenti."
"Ah si,vediamoli allora."disse Lucy.
"È chiusa."disse Richard prendendola con entrambe le mani "E solo mister Jang ha il codice."
"Ah..."disse lei.
"Io sono solo il fattorino."disse Richard.
"Ti pagano per fare questo?"disse lei.
"Si,più o meno."disse Richard.
"Più o meno quanto?"disse Lucy.
Richard rise "Ok.
Stiamo negoziando adesso?"
"No,no."disse Lucy "Quanto ti pagano,lo voglio sapere.
Quanto?"
"Mi danno 1000 dollari."disse Richard.
"Quelli di pagano 1000 dollari per consegnare dei documenti?"disse lei incredula "Ho capito bene?"
"Non lo so,ci vogliono 10 minuti e mi danno 1000 dollari e il resto non sono affari miei."disse lui.
"Non sono nemmeno affari miei,ci puoi giurare."disse Lucy che si voltò,ma lui la afferrò.
"Ascolta."disse lui.
"Che c'è?"disse lei.
"Facciamo metà per 1?"disse lui "Sono 500 per te e 500 per me."
"Senti Richard ti chiamo io."disse lei toccandogli le spalle "Ok?"
"Capisci,è la terza volta questa settimana che mi presento qui nello stesso hotel con lo stesso cappello da cowboy..."disse lui.
"Bene."disse lei che glie lo tolse,se lo mise e parlò imitando il vocione "Problema risolto."
Lucy gli mise la mano sulla spalla destra "Forza entra,io ti aspetto qui."
"Lucy,tesoro io..."disse lui.
"Sul serio."disse lei.
"Io l'ho fatto una dozzina di volte."disse Richard "Sono documenti.
Probabilmente sono solo modelli da copiare,è così che funziona in questo paese.
Anche il mio cappello è stato fatto qui,guarda."
Lui le tolse il cappello e mostrò l'etichetta dentro "C'è scritto sull'etichetta."
Lei guardò il cappello e glie lo rimise in testa "Allora addio, cowboy dal finto cappello."
Lei si voltò e lui la afferrò "Piccola,ti prego."
"Richard,io devo andare davvero..."disse lei.
Lui le mise le manette,legandola alla valigetta.
"Che cazzo stai facendo?!"disse lei sorpresa e sconvolta.
"Mi dispiace tanto"disse lui allontanandosi "Ho bisogno del tuo aiuto."
Lei gli corse contro "Falla finita!
Smettila.
Toglimela immediatamente!"
"Non posso."disse Richard.
"Devi togliermela adesso!"disse Lucy mettendogli la valigia sul petto.
"Non posso."disse Richard "Solo mister Jeng ha il codice."
"No..."disse lei.
"Devi solo entrare nell'hotel e chiedere di lui alla reception."disse Richard.
"No,tu me la togli immediatamente!"disse lei.
"Mi dispiace tanto,davvero."disse Richard "Non avevo scelta,prima entri li dentro,prima ne esci fuori."
"Non puoi avermi fatto questo,non ci credo."disse Lucy.
"Ti aspetto qui,ti do la mia parola."disse Richard.
"La tua parola non vale un cazzo di niente!"disse Lucy.
"Oh...vale ben 500 dollari."disse lui che le mise i soldi nel reggiseno e lei se li tolse "In anticipo."
"Sei uno stronzo."disse Lucy "E tu sei stupenda."
Lucy andò alla reception.
Un ghepardo,in Africa,guardò una gazzella.
Un uomo le aprì la porta per farla entrare e Lucy andò alla reception.
"Signorina,posso aiutarla?"disse disse l'uomo alla reception.
"Si...sono qui per...mister Jeng."disse Lucy guardando all'esterno e vedendo Richard all'entrata che le faceva il pollice all'insù.
Il ghepardo si avvicinò lentamente alla gazzella.
"Chi devo annunciare?"disse l'uomo al telefono.
"Richard."disse lei "Mi manda Richard.
Richard."
L'uomo tradusse "Qual'è il suo nome?"
"Richard,lui sta...sta cercando un parcheggio."disse lei.
L'uomo tradusse "Mister Jeng vuole sapere il suo nome."
"Lucy."disse lei.
Il leopardo si avvicinò alle prede.
"Lucy come?"disse l'uomo.
"Solo Lucy."disse lei "Se lui potesse fare presto..."
"Un momento,devo tradurre."disse l'uomo.
Lucy guardò Richard che le faceva dei gesti per invitarla a stare calma.
"Mister Jeng arriva subito."disse l'uomo "Non si muova da qui."
"Ma posso sedermi?"disse Lucy.
"Mister Jeng ha detto di non muoversi da qui."disse l'uomo "Credo sia meglio se non si muova da qui."
Il telefono squillò.
"Mi scusi." disse l'uomo, che rispose al telefono
Il ghepardo si avvicinava alla preda silenziosamente e con le orecchie abbassate.
Una sedie di omoni in giacca e cravatta andarono verso di lei.
Due ghepardi si avvicinarono alle prede.
Lucy si voltò verso Richard che fu colpito alle spalle da un proiettile.
Il sangue schizzò sul vetro e il corpo fu portato via.
"No!"urlò lei.
Il ghepardo corse dietro alla gazzella
Gli uomini presero Lucy terrorizzata.
Il ghepardo raggiunse la gazzella.
Gli uomini misero i soldi sul tavolo e quello alla reception si mise sotto il bancone.
"No!"disse lei che venne portata verso l'ascensore "No,aspettate.
Aspettate."
L'ascensore si chiuse mentre Lucy piagnucolava "Vi prego,vi prego,vi prego..."
Il ghepardo uccise la gazzella e la trascinò verso la boscaglia tenendola in bocca.
Gli uomini portarono Lucy per un corridoio tenendola sollevata per i piedi.
"Vi prego."disse Lucy "Io non so niente."
Una donna delle pulizie uscì da una camera e poi tornò dentro.
"Non so niente."disse Lucy.
Il capogruppo fece cenno ad un altro di aprire la porta e lei fu portata dentro mentre implorava,poi fu messa vicino ad un muro e rimase li a tremare,mentre il capogruppo andava verso il bagno.
Nella stanza c'era un tappeto rosso con un tavolo nero e delle sedie.
La donna guardò a terra nel bagno,dove c'era il capo del gruppo e vomitò vedendo due coppie di piedi insanguinati di cui uno tramava ancora.
Il capogruppo diede dei colpetti alle gambe.
Lei fu prese e messa seduta al tavolo,poi uno di loro le passò un fazzoletto.
Lei lo prese e si pulì la bocca.
Dal bagno uscì un uomo in giacca e cravatta chiari,con capelli neri,baffi e una mascherina che si tolse.
Il suo volto era schizzato di sangue.
L'uomo si tose la maschera e la gettò a terra,poi si lavò il sangue dalle mani con l'acqua di un bottiglia che veniva versata dall'altro.
"Lei mi capisce?"disse Lucy.
I due parlarono in cinese e sentì il suo nome.
"Si,Lucy."disse lei che piangeva"Io sono Lucy.
Si tratta di un terribile equivoco.
Io dovevo solo consegnare la valigetta.
Se ha perso la chiave non deve tagliarmi la mano basta tagliare la catena, ok?"
L'uomo gettò l'asciugamano a terra "Per favore.
La supplico per favore."
L'uomo la indicò e parlò,poi altri sue la sollevarono e la fecero sedere alla sedia dalla parte opposta del tavolo,mentre lei diceva "No".
"Vi prego."disse lei "Vi prego."
L'uomo chiamò a reception.
Una voce uscì dal telefono "Salve,signorina.
Io tradurrò ciò che dirà per mister Jeng."
Lei si avvicinò al telefono "La prego,gli deve dire che io non ho fatto niente,io non so niente, un equivoco.
La prego glie lo dica.
Non so che so nulla della valigetta.
La prego,glie lo dica."
"Va bene."disse la voce che tradusse.
Jeng parlò.
"Mister Jeng vuole sapere che cosa c'è dentro la valigetta."disse la voce.
"Io non lo so,Rhanrd ,non me l'ha detto."disse Lucy piangendo "Richard mi ha dato la valigetta per darla a lei,è tutto quello che so,la prego glie lo dica."
Jeng scosse la testa e prese un foglio,dove scrisse dei numeri con la matita,poi diede il foglio a Lucy.
L'uomo si alzò e uscì dalla stanza opposta,mentre gli altri si allontanavano dal tavolo.
"Mi ha dato un foglietto con su scritti dei numeri."disse lei "Che devo fare?"
"È il codice per aprire la valigetta."disse l'uomo e Lucy guardò la valigetta e poi vide gli altri che avevano preso degli scudi di plastica e si proteggevano.
"Che cosa c'è dentro?"disse Lucy guardandoli.
"Niente di pericoloso."disse la voce.
"Allora perché non se la apre lui se è così?"disse Lucy e l'uomo tradusse.
Jeng rispose fumando fuori dalla porta.
"Non si fida di mister Richard."disse la voce.
"Beh,neanche io mi fido di Richard."disse Lucy "Ci esco solo da una settimana."
L'uomo tradusse e Jeng rispose alzando la voce.
Gli uomini estrassero le armi.
"Ok."disse lei "Ok."
"Mister Jeng insiste,apra la valigetta."disse la voce.
"Mio Dio ti prego aiutami."disse Lucy che mise la valigia sul tavolo.
Jeng parlò ancora.
"Vuole che si sbrighi."disse lui "Mister Jeng ha altro da fare."
Lei iniziò ad inserire la combinazione piangendo,poi chiuse gli occhi e la aprì di scatto.
Jeng parlò.
"Può descrivere il contenuto della valigetta?"disse la voce.
"È...sono 4 sacchetti di plastica pieni di...sembrano piccole pietre blu oppure viola."disse Lucy"Non lo so,se,brano strane."
Jeng entrò dopo aver sentito la traduzione e andò al tavolo girando la valigia,poi prese un coltello e bucò un sacco,mentre dava disposizione agli altri che andarono a prendere un drogato malconcio e orribile e lo fecero sedere davanti a Lucy dopo che Jeng aveva messo una cannuccia rossa dentro i sacchi, estratto un po' di pietre,ed averle messe sul vassoio argentato.
L'uomo era mezzo addormentato,poi gli fu messa in mano la cannuccia e lui prese la dose di droga.
Iniziò a contorcersi,mandò la testa all'indietro,spalancò la bocca e gli occhi,poi si mise a ridere istericamente,facendo ridere anche gli altri.
Jeng non rise e gli sparò in testa,macchiando la faccia di Lucy con sangue,poi ammonì gli altri.
Lucy respirò velocemente.
Jeng si mise seduto davanti a lei e annuì,poi parlò.
"Mister Jeng le vuole offrire un lavoro."disse la voce.
Lei spalancò la bocca"Un lavoro?"
Jeng annuì.
"Io...io non lo voglio il lavoro."disse lei
Lucy fu colpita al volto e svenne.
1%.
In una grande sala c'era un uomo di colore,in giacca e cravatta che teneva una conferenza.
Aveva capelli bianchi corti,barba e baffi appena accennati ed era magro.
La sala era circolare con molti livelli.
Alle sue spalle c'era uno schermo con delle meduse.
"La vita sulla Terra è cominciata approssimativamente 1000000000 anni fa."disse l'uomo"Abbiamo dovuto aspettare 400000 anni per assistere alla mutazione delle prime cellule nervose.
Da qui comincia la vita come la conosciamo.
Cervelli e informazioni di appena qualche milligrammo.
Non è ancora possibile determinare in essi alcun segno d'intelligenza.
Agiscono più come un riflesso.
Un neurone,allora sei vivo.
2 neuroni,poi muoverti.
E con il movimento cose interessanti cominciano ad accadere.
Il video mostrò un aquila che prendeva un pesce dal fiume e un orso bruno che ne mangiava un altro,poi fu mostrato un camaleonte che afferrava un insetto con la lingua e degli uccelli bianchi e neri,in una valle innevata,con alberi spogli.
"La vita animale sulla terra risale a milioni di anni fa..."disse l'uomo e furono mostrati degli ippopotami in un'acqua paludosa,con un uccello in lontananza,poi degli elefanti che si muovevano in un'acqua dove c'erano blocchi di foglie verdi.
"...ma la maggior parte delle specie usa solo da 3 al 5% delle sue capacità cerebrali."disse l'uomo.
Un branco di animali correva nelle dune del deserto.
"Ma è soltanto quando arriviamo agli esseri umani in cima alla piramide animale che vediamo finalmente una specie usare maggiormente le sue capacità cerebrali."disse l'uomo che fece vedere dietro di se una scala evolutiva umana.
10%.
Fu mostrato un uomo preistorico che colpiva le pietre per accendere il fuoco.
"Il 10% può sembrare poco,ma è tanto se pensiamo a cosa abbiamo fatto con esso."disse l'uomo che mostrò delle immagini di un uomo che aveva delle ali di legno rettangolari,molto più grandi di lui e le tirava mediante una corda legata ad esse.
Furono mostrate immagini dei jet militari,degli aerei militari che lasciavano le scie in cielo,poi si videro delle super autostrade in mezzo ad una metropoli,una parate di donne,dei bracci meccanici che costruivano,delle tabelle di un aeroporto,dei soldi che venivano stampati ,un razzo che veniva mandato sulla Luna,un satellite in orbita,una bomba atomica che esplodeva,dell'acqua che usciva da una diga,delle lavatrici accese,delle pale eoliche nell'acqua e sulla terra,delle persone orientali in costume,dei ballerini,degli illusionisti,dei carcerati,dei fedeli nella mecca,dei fedeli a piazza san Pietro,la creazione di Adamo nella cappella sistina,le piramidi di Cheope,la piramide di vetro del Louvre,degli irrigatori nei campi,delle macchine che raccoglievano il raccolto,degli alimenti nel supermercato,un'infinità ci container,un cubo di rubik che veniva usato da un ragazzo e alla fine l'uomo primitivo che accendeva il fuoco davanti alla caverna.
"Ora prendiamo un caso specifico."disse l'uomo di colore "L'unico essere vivente che usa il suo cervello molto meglio di noi.
Il delfino."
Fu mostrato un video dove c'era un delfino e poi l'interno della testa del delfino e delle onde che uscivano.
"Si ritine che questo incredibile animale usi fino al 20% delle sue capacità cerebrali."disse
l'uomo "In particolare,questo gli consente di avvalersi di un sistema di ecolocazione che è più efficace di qualsiasi sonar inventato dall'essere umano,ma il delfino non ha inventato il sonar,lo ha sviluppato naturalmente.
E questo è il punto cruciale della nostra riflessione filosofica di questa giornata.
Possiamo quindi concludere che gli umani sono interessati all'avere più che all'essere?"
Lucy aprì gli occhi.
Si ritrovò su un letto,con addosso il reggiseno e le mutande.
Aveva un taglio sul labbro,si mise seduta e vide le lenzuola macchiate di sangue all'altezza della vita.
Sentendo dolore,tolse le lenzuola e vide una fascia bianca.
Il capogruppo aprì la porta,dopo che lei ebbe visto delle boccette su un vassoio di metallo.
L'uomo parlò e le lanciò dei vestiti.
Lei indossò la maglietta bianca e i pantaloni neri,poi 2 uomini la portarono in una delle camere,che aveva un'enorme sala e la spinsero.
Jeng era su un divano e beveva.
Aveva giacca e cravatta neri.
Sul soffitto c'era la statua del dragone.
"Lucy?"disse lui.
"Che cosa avete fatto al mio stomaco?"disse lei.
Un americano in giacca e cravatta entrò "Niente.
Solo un piccolo taglio orizzontale.
E molto ben fatto.
E...vedrai che già tra un mese la cicatrice sarà già invisibile.
Metterai in mostra il pancino quest'estate."
L'uomo diede dei foglietti a Jeng.
"Non mi importa della cicatrice..."disse Lucy.
"È perché...perché ti abbiamo aperto,capito?"disse l'uomo avvicinandosi "Ma sta tranquilla.
Non ti abbiamo asportato gli organi.
No.
Noi abbiamo solo infilato un pacchetto nel tuo addome.
È...è una nuova droga che i ragazzi in Europa adoreranno.
Credimi."
"Che cos'è?"disse Lucy.
"Ecco il termine scientifico e CPH4."disse l'uomo "Che non è molto sexy dal punto di vista del marketing,quindi stiamo ancora cercando qualcosa di un po' più accattivante.
Hai suggerimenti?"
Lei scosse la testa.
"No?"disse lui mentre degli uomini venivano fatti entrare e messi davanti a Lucy.
"Ah!"disse l'uomo che spalancò le braccia "Benvenuti.
Benvenuti."
Un cinese spostò Lucy,mentre il capogruppo andò da Jeng e prese i foglietti che erano bustine con dentro i passaporti.
Jeng andò a prendere da bere.
"Meraviglioso."disse l'uomo "Bene.
Prima di tutto,vi ringrazio per aver preso parte a questa impresa che...filerà liscia come l'olio.
Questi passaporti e biglietti vi permetteranno di tornare a casa entro le prossime 24 ore."
Il capogruppo diede i passaporti.
"Ora,appena arrivati,sarete presi in carico dai nostri uomini cosicché noi possiamo recuperare la merce e voi assaporerete la libertà che così ampiamente meritate."disse l'uomo "Ah,so che non serve che ve lo ricordi,ma..."
Jeng diede un bicchiere a Lucy e lei bevve,dopo aver brindato.
"...per coloro che fossero tentati di avvisare,o consegnarsi alle autorità...abbiamo i nomi e gli indirizzi delle famiglie di ciascuno di voi."disse Lucy "Fino al più lontano cugino,intesi.
Quindi,noi contiamo sulla vostra più completa discrezione.
Quindi signori e signore buon viaggio."
Gli uomini furono incappucciati.
"La volete vendere."disse Lucy.
"È il nostro modo di fare affari."disse l'uomo e lei venne incappucciata.
"Per gli esseri primitivi come noi la vita sembra avere un solo ed unico scopo."disse l'uomo di colore nella conferenza "Guadagnare tempo.
E sopravvivere nel tempo,sembra anche essere l'unico vero scopo di ciascuna delle cellule dei nostri corpi.
Per raggiungere tale obbiettivo la massa di cellule che compone i lombrichi e gli esseri umani ha solo 2 soluzioni:essere immortali o riprodursi."
Alle sue spalle apparve la scritta "Immortalità."poi una linea e sotto scritto "Riproduzione."
"Se l'habitat non è sufficientemente favorevole o nutritivo..."disse l'uomo e furono mostrate onde anomale,palazzi che cadevano nelle acque,tornado immensi,uragani che sollevavano case e
vulcani "...la cellula sceglierà l'immortalità.
In altre parole l'autosufficienza e l'autogestione.
Al contrario,se l'habitat è abbastanza favorevole..."
Furono mostrate immagini di foreste tropicali,fiumi serpentiformi in mezzo al verde e paesaggi marittimi.
"Allora sceglierà di riprodursi."disse l'uomo.
Furono mostrati 2 orsi che si accoppiavano,2 leoni che si accoppiavano,2 cinghiali,2 rinoceronti,2 uccelli,2 rane e 2 che lo facevano in macchina,fuori città.
"In questa maniera quando muore trasmetterà informazioni essenziali e conoscenza alla cellula successiva che la trasmetterà a quella successiva e così via."disse l'uomo.
Un maialino piccolo nacque,lo stesso per uno gnu e poi una bambina.
"Quindi il sapere e l'apprendimento...vengono trasmessi nel tempo."disse l'uomo.
Un orologio ticchettò.
Lucy,di notte,era a bordo di un'auto ed era incappucciata.
Iniziò a pensare"Ok.
Ok.
Stai calma.
Devi aspettare.
Guadagna tempo.
Penserai sull'aereo.
Prendi l'aereo e ne sei fuori.
È la cosa più importante ora.
Guadagna tempo.
Non provare a fare niente.
Mantieni la calma.
Sei viva.
Sei viva.
È la sola cosa che importa.
Aspetta.
Guadagna tempo.
Guadagna tempo."
Lei fu portata in una stanza imbottita,con pareti scure,con simboli cinesi rossi.
Fu messa su una sedia e il sacco gli fu tolto dalla testa.
Davanti a lei c'era un uomo orientale,magro,senza maglietta e pieno di tatuaggi,poi ce n'era un altro calvo,che aveva un giubbotto blu,maglietta scura e jeans.
L'uomo calvo le mise una manetta la polso destro e la catena fu collegata al muro.
C'era anche un tavolino nella stanza.
Le luci erano quadrate e disposte a file di 3,ed emanavano luce bianca.
I 2 parlarono.
Quello senza maglietta le toccò le guance,poi le mise una mano tra i seni e lei gli diede una spallata.
"Non sono dell'umore giusto."disse Lucy.
L'uomo si guardò il dito e si accorse di avere un taglietto,che mostrò all'altro,poi si leccò il sangue e le sferrò un destro al volto,mandandola a terra,poi iniziò a darle calci sulla pancia,mentre l'altro lo fermava e lo portava via,chiudendo la porta.
Lucy mise la mano sul taglio e vide che perdeva sangue.
Le sacche dentro di lei si aprirono,le pietre uscirono e si illuminarono andando in circolo a grande velocità.
Lucy iniziò ad avere le convulsioni.
L'interno del suo corpo iniziò a colorarsi di azzurro mentre le pietre viaggiavano velocissime e luminose lasciando fumo azzurro.
L'iride dei suoi occhi divenne azzurro luminescente,poi iniziò ad avere convulsioni sempre più forti,che la mandarono contro il muro,poi iniziò a strusciare sul muro in verticale verso il soffitto dimenandosi ed emettendo versi disorganizzati e senza senso,poi arrivò sul soffitto e toccò anche una delle lampade prendendo la leggera scossa.
Lucy afferrò la catena e lentamente si abbassò verso,terra come se fosse tirata da una forza invisibile,toccò terra,si raggomitolò in posizione fetale,andò contro il muro di schiena come se fosse tirata,si mise in piedi,urlò e corse dalla parte opposta del muro.
20%
"Immaginiamo per un momento come sarebbe la nostra vita se avessimo accesso...diciamo...al 20% delle nostre capacità cerebrali."disse l'uomo di colore "Questo primo stadio ci potrebbe dare la possibilità di avere il controllo completo del nostro corpo."
"Professore?"disse uno studente.
"Si?"disse lui.
"È dimostrato scientificamente?"disse il ragazzo.
"Ah...per il momento è tutta un'ipotesi."disse l'uomo "Ma se ci riflettete è davvero allettante pensare che i greci,gli egiziani e gli indiani sapessero dell'esistenza delle cellule secoli e secoli prima dell'invenzione del microscopio.
E che dire a proposito di Darwin?
Che tutti presero per matto quando presentò la sua teoria dell'evoluzione?
Sta a noi andare oltre alle regole e le leggi...e passare dall'evoluzione alla rivoluzione."
La gente in sala rise.
"100000000000 di neuroni per essere umano."disse l'uomo "Di cui soltanto il 15% è attivo,indipendentemente da quanto tu sia speciale o meno o da quante mutazioni si abbiano.
La maggior parte è dormiente.
Possono esserci delle percentuali maggiori in persone mutate,ma è molto poco.
Vi sono più connessioni in un corpo umano che stelle ci sono in una galassia."
Fu mostrata l'immagine di una galassia.
"Noi possediamo una rete gigantesca di informazioni...a cui non abbiamo quasi nessun accesso."disse Norman.
Gli studenti scrissero al computer.
"Professore?"disse una ragazza.
"Si?"disse lui.
"Quale sarebbe lo stadio successivo?"disse la ragazza.
"Lo stadio successivo sarebbe probabilmente il controllo di altre persone."disse lui "Ma per questo potremmo accedere ad almeno il 40% delle nostre capacità cerebrali.
Dopo il controllo di noi stessi e di altri,ci sarebbe il controllo della materia.
E ne sappiamo tanto quanto un cane che guarda la Luna."
"Mi scusi,professore."disse uno studente in giacca e cravatta.
"Si?"disse lui.
"Ma che accadrebbe se,per una ragione a noi sconosciuta,qualcuno sbloccasse il 100% delle sue capacità cerebrali?"disse lo studente.
"Ha detto il 100%?"disse il professore.
"Si."disse lo studente.
"Io non ne ho idea."disse l'uomo.
Lucy aprì gli occhi e dentro di essi c'erano delle macchie di un azzurro acceso sui bordi dell'iride e sul bordo della pupilla.
Le macchie blu elettrico sembravano muoversi da sole.
Battendo le palpebre le macchie sparirono.
Lucy si alzò,rimise in piedi la sedia e si mise a sedere fissando la parete davanti a se,senza muoversi e tenendo la schiena dritta.
Non batté mai le palpebre,poi gli occhi andarono verso la porta.
L'uomo calvo la aprì,guardò fuori e la richiuse.
L'uomo giocò con le chiavi,lei piegò la testa e gli allargò le gambe.
Lui mise le chiavi sul tavolo,estrasse la pistola,la mostrò sorridendo,e la mise sul tavolo,poi si avvicinò per mettere la mano destra tra le gambe,mentre con l'altra mano si slacciò la cinta.
Lei sorrise,poi chiuse le gambe,gli diede un colpo con la mano sinistra al gomito,spezzandogli il braccio e facendolo urlare,gli afferrò la cintura e la sfilò lanciandolo via.
L'uomo roteò nell'aria e cadde a terra.
Lucy lanciò la cintura verso la gamba del tavolo portandola a se,poi prese pistola e la caricò.
Aprì la porta camminando in un corridoio dalle paresti scure con simboli rossi e tubature.
Arrivò in una sala dove 4 uomini giocavano a carte e mangiavano,mentre un quinto cucinava.
"Ehi!"disse lei che sparò a tutti e cinque rapidamente,poi si sedette ed iniziò a mangiare il cibo di tutti,poi bevve un bicchiere d'acqua.
Si accorse che uno le aveva sparato alla spalla destra,così estrasse il proiettile senza problema,con le dita della mano sinistra,lo guardò e lo gettò nel bicchiere,poi si alzò e aprì un armadietto trovando molti fucili e armi.
Prese tutte le armi,le mise in una borsa,si mise un giaccone ed uscì,passando in una fabbrica dove c'erano molti uomini con delle lamiere.
Una volta uscita si avvicinò a due taxi dove c'erano due che parlavano.
"Ehi!"disse lei "Mi capisci?"
"No!"disse il primo "No!
No!
No!"
Lei sparò alla gamba dell'uomo e puntò la pistola in testa all'altro.
"Tu mi capisci?"disse Lucy.
"Si."disse l'uomo spaventato "Si."
"Portami in ospedale."disse Lucy.
"Ospedale."disse l'uomo che salì in macchina "Ospedale."
Lucy salì dietro,mentre l'altro si lamentava per la gamba.
La macchina passò per le strade della città,poi si fermò ad un semaforo.
Lucy guardò una ragazza al telefono e la sua vista ingrandì la persona,facendole sentire ciò che diceva,poi guardò un'altra con il cellulare e successe lo stesso,poi guardò un negozio dietro la donna e la sua vista ingrandì le persone dentro,facendole sentire ciò che dicevano.
L'autista si voltò spaventato per un istante,lei lo guardò,poi tornò a guardare fuori.
La macchina arrivò all'ospedale.
Lucy prese la pistola e mise il silenziatore.
L'autista spalancò gli occhi vedendola e indicò l'edificio"Ospedale."
"Aspettami qui."disse Lucy scendendo
Una volta entrata in ospedale vide un insegna elettronica con caratteri cinesi.
La sua mente tirò fuori i caratteri cinesi dall'insegna,sostituendoli con caratteri inglesi e poi rimise quelli cinesi.
La scritta diceva "Blocco operatorio radiologia."
La donna andò ne blocco operatorio radiologia,imboccando un corridoio.
Lucy guardò una porta di vetro a destra,la aprì ed entrò,trovando un corridoio con il pavimento grigio,la parte bassa delle pareti blu,la parte superiore celeste,una linea di metallo a metà e porte di metallo.
C'erano anche delle lucine rosse.
Si fermò davanti ad una porta,guardandosi intorno,poi la aprì.
Dentro c'era un medico che,insieme a delle donne,stava operando un altro.
Lei entrò e andò a vedere le radiografie sulla parete che mostravano il cervello dell'uomo.
"Signorina?"disse il dottore "Ma che fa?
Non può stare qui."
La mente di Lucy mostrò una macchia rossa nella corteccia cerebrale.
"Signorina,scusi!"disse il dottore.
"Mi serve aiuto,è urgente."disse Lucy.
L'uomo si abbassò la mascherina "Lei non può stare qui.
Stiamo operando.
Per favore,vada fuori."
Lei puntò la pistola verso di loro che alzarono le mani,poi andò a prendere un grembiule verde e sparò all'uomo sul tavolo operatorio,per poi buttarlo per terra.
Lucy si mise sul tavolo operatorio dopo aver tolto la giacca ed essersi messa il grembiule "Tanto non l'avreste salvato comunque.
Il tumore aveva aggredito la corteccia cerebrale sul lato destro.
Hanno messo una sacca piena di droga dentro di me che sta fuoriuscendo.
Me la tolga."
L'infermiera a sinistra svenne.
"Lo faccia adesso."disse Lucy.
"D'accordo."disse lui "Le somministro un anestetico locale..."
"Non si disturbi."disse Lucy con la pistola puntata.
"Bene,io ora ...si calmi la prego."disse il dottore che lentamente le abbassò la mano con la pistola"Metta giù la pistola per favore.
Io ora la visito va bene."
L'uomo le sollevò la maglietta,mentre lei gli prendeva il telefono.
"Le dispiace?"disse Lucy.
"No."disse lui che vide la cicatrice.
"Pronto?"disse una voce femminile al telefono.
"Mamma."disse Lucy.
"Ciao,Lucy!"disse la madre "Piccola che bello sentirti!
Ma che ore sono li da te?"
"Non lo so,è notte."disse Lucy.
"Aspetta un secondo fammi riagganciare sull'altra..."disse la madre.
"Adesso dovrò entrare,ok?"disse l'uomo.
Lei annuì.
"Eccomi."disse la madre mentre l'uomo metteva le mani dentro la sua pancia "Non fai troppo bisboccia,vero?
Mi ha promesso di prenderti cura di te."
"Ci sto provando mamma."disse Lucy "Ci sto provando."
"Grazie di questa chiamata inaspettata."disse la madre "A tuo padre dispiacerà non averti parlato.
Era ancora in palestra.
Di nuovo ci chiami di mattina."
"Mamma?"disse Lucy.
"Si."disse la madre.
"Riesco a sentire tutto."disse Lucy.
"Cosa vuoi dire tesoro?"disse la madre.
"Lo spazio."disse Lucy "Le vibrazioni.
Le persone.
Percepisco la forza di gravità.
Riesco a sentire la rotazione della Terra.
Il calore che esce dal mio corpo.
Così come il sangue nelle mie vene.
Riesco a sentire il mio cervello.
A ricordare le cose più remote della mia memoria."
"Tesoro la linea è disturbata,non capisco bene."disse la madre "Cosa dicevi a proposito della memoria?"
"Il dolore nella mia bocca quando portavano l'apparecchio."disse Lucy "Mi ricordo il tocco della tua mano sulla mia fronte,quando avevo la febbre.
Ricordo quando accarezzavo il gatto,era così morbido."
"Il gatto?"disse la madre "Quale gatto,tesoro?"
"Un siamese con gli occhi blu e la coda mozza."disse Lucy.
"Tesoro non te lo puoi assolutamente ricordare,avevi appena un anno."disse la madre.
"Mi ricordo il sapore del tuo latte nella mia bocca."disse Lucy "La pancia.
Il liquido."
Lucy chiuse gli occhi e stava per piangere.
"Tesoro,cosa stai dicendo?"disse la madre.
"Volevo solo dirti che ti voglio bene e anche a papà."disse Lucy.
"Tesoro..."disse la madre.
"E ti volevo ringraziare per...i tuoi 1000 baci che posso ancora sentire sul mio viso."disse lei "Ti voglio bene,mamma."
"Anch'io ti voglio bene,tesoro."disse la madre "Più di ogni altra cosa al mondo."
Il medico tirò fuori la sacca di droga e lei riattaccò.
"Quanto ne è rimasto li dentro?"disse Lucy.
"500 grammi?"disse il medico.
"E quanto impiegherà il mio corpo a smaltire il resto?"disse Lucy.
"Per risponderle devo sapere cos'è."disse il medico mettendo la sacca in un contenitore e prendendo lago "Posso?"
"Faccia pure."disse Lucy "CPH4."
Il medico la fissò.
"Mi può dire cos'è?"disse Lucy.
"Le donne incinte producono il CPH4 nella sesta settimana di gravidanza."disse il medico "In quantità minuscole.
Per il bambino equivale al potere di una bomba atomica.
È ciò che da al feto l'energia necessaria per formare ogni singolo osso del corpo.
Sapevo che stavano cercando di realizzare una versione sintetica.
Non che ci fossero riusciti.
Se è davvero CPH4...in questa quantità,mi sorprende che lei sia viva."disse l'uomo.
"Non per molto."disse Lucy.
Poco dopo Lucy uscì dall'ospedale e guardò un albero.
Il tronco divenne trasparente e lei vide la linfa all'interno che le appariva come una sostanza bianca luminosa.
Guardando verso terra,vide la linfa delle radici attraverso l'asfalto e guardando sopra vide la sostanza dentro le foglie.
Jeng era dentro una stanza d'albergo,seduto su una sedia,testa reclinata all'indietro,aveva 2 zucchine sugli occhi,capelli tirati all'indietro,vestaglia rossa e c'era una donna senza maglietta,tatuata che gli faceva dei tatuaggi.
Indossava delle cuffie e sentiva Mozart.
Un taxi si fermò sotto il palazzo.
Lucy uscì dall'ascensore e camminò verso l'appartamento con 2 pistole in mano.
Uno dei mafiosi la vide e prese la pistola,ma lei gli sparò,poi arrivò davanti alla porta e sparò dei colpi camminando.
Entrando tutti erano morti e il capogruppo aveva sangue che usciva dalla gola.
Lucy posò l'arma su un tavolo e aprì le due porte scorrevoli,facendo cenno di andarsene con l'altra arma.
La donna si allontanò.
Lucy si tolse il grembiule,rivelando due pugnali nella parte posteriore dei pantaloni.
Lei si mise seduta davanti a lui e gli pugnalò le mani istantaneamente,facendolo urlare e inchiodandolo.
"Imparare è sempre un processo doloroso."disse Lucy con estrema calma "Come quando sei piccolo e ti crescono le ossa e ti fa male tutto.
Ci credi che ricordo il suono delle mie ossa che crescono?
Come un cigolio sotto la pelle."
L'uomo la guardo inferocita.
"Tutto è diverso adesso."disse Lucy "Per esempio,i rumori sono musica che riesco a percepire armoniosamente."
Lucy gli toccò la vestaglia "È strano ero così preoccupato di chi fossi e di cosa volessi diventare.
E...ora che ho accesso alle parti più recondite del mio cervello mi rendo conto che quello che fa di noi ciò che siamo è primitivo.
Sono tutti ostacoli.
È senza senso?
Come questo dolore che ti stai provando.
Ti blocca.
Ti impedisce di capire.
Tutto quello a cui pensi ora è il dolore e basta.
Dove sono gli altri?
Gli altri corrieri della droga.
Mi serve il resto.
Mi serve per scopi medici."
L'uomo iniziò a piagnucolare.
Lei gli mise le mani sulle tempie e i pollici sulla fronte.
I pollici emisero luce gialla e lei entro nel suo cervello fino alle sinapsi vedendo i ricordi e vide i nomi sulle carte "Berlino.
Parigi.
Roma."
Lucy tolse le mani dalla tempia.
"Grazie per aver condiviso."disse lei che si alzò e se ne andò.
Jeng urlò a squarcia gola.
Parigi.
Il professore di colore scese dall'auto e andò nell'albergo.
"Oh!"disse l'uomo alla reception "Buona sera professore."
"Buone sera,Albert."disse lui dandogli una tessera.
"Cena con noi stasera?"disse Albert.
"Temo proprio di no."disse il prof "Sono esausto."
"Buon riposo allora."disse l'altro.
"Grazie."disse il professore che andò via.
Il Sole sorse in Cina.
Lucy bussò pesantemente sulla porta di un appartamento e ad aprire fu una ragazza castana.
"Mi hai spaventata."disse la donna "Non si bussa in questo modo,sei pazza."
La donna iniziò a saltellare e a sorridere "Mi sei mancata."
Lei due si abbracciarono.
Lucy le mise la mano destra sulla schiena,facendo uscire luce gialla e mostrando l'intero apparato muscolare,senza che l'altra se ne accorgesse.
"Anche tu."disse Lucy.
La donna si voltò e si allontanò "Hai perso le chiavi per caso?"
"Si."disse Lucy "Mi presti il tuo portatile?"
"Si."disse la donna "Ho trascorso tutto ieri a fare audizioni..."
Lucy chiuse la porta sedendosi al tavolinetto di legno dietro di essa e dietro il tavolo c'era un lettino.
"...non sai che bello."disse la donna "Ti fanno stare li tutto il giorno,dicendo parolacce in cinese."
La donna si lego i capelli "Non glie ne frega niente del tuo tempo.
Chi lo capisce il cinese.
Io non lo capisco il cinese."
Lei si guardò allo specchio "Poi ti dicono sempre che ti chiameranno,ma non lo faranno.
Non prendono neanche il tuo numero,capisci?"
Lucy si mise al computer aprendo un programma nero,su cui scorrevano scritte verdi e in qual momento si aprirono moltissime schermate.
"Uno in realtà la preso,ma non è cinese."disse lei "Lavora all'agenzia ed è carino…
Ah,mio Dio,è così carino.
Del tipo:carino,so di essere carino.
Capito?
Aveva un certo non so che.
Mio Dio,un culo!
Non ti dico altro."
La donna si appoggiò ad una colonna "E non puoi indovinare dove mi ha portata."
Lucy iniziò a dire contemporaneamente tutto ciò che l'altra diceva "In hotel.
Appartamento reale.
Abbiamo fatto l'amore tutta la notte."
"Scusa,parlo soltanto di me."disse lei "A te come va?
Come sta Richard?"
"È morto."disse lei.
L'altra scosse la testa ridendo "Voi 2 siete pazzi.
Mi faccio una doccia."
La donna chiuse la porta.
Sul computer apparve l'immagine del professore di colore.
Nella stanza del professore squillò il telefono
Lui era seduto,posò il bicchiere di vino sul tavolo e rispose "Si?"
"Professor Norman,mi chiamo Lucy,ho appena letto tutte le sue ricerche sul cervello umano,ci dobbiamo vedere."disse Lucy.
Norman rise "Oh...tutte le mie ricerche?
Ecco sono molto lusingato signorina,ma mi risulta difficile crederlo.
Avrò scritto più o meno..."
"6834 pagine."disse Lucy "Glie le posso ripetere tutte a memoria se vuole."
Il professore rimase a bocca aperta "È un'amica di Amily,per caso?
Sembra uno dei suoi stupidi scherzi.
Amily è li con lei?"
La tv si accese mostrando Lucy "No,sono da sola."
"Chi è lei?"disse Norman sconvolto.
"Glie l'ho appena detto."disse Lucy.
"Ah...Lucy,giusto?"disse Norman "Mi scusi."
"Ho letto la sua teoria sull'uso delle capacità cerebrali."disse Lucy "È un po' rudimentale,ma sulla strada giusta."
"La ringrazio."disse Norman.
"Le mie cellule si stanno riproducendo a una velocità straordinaria,svariati milioni al secondo."disse Lucy "Ho difficoltà a stabilire il momento esatto della mia morte,ma dubito che vivrò più di 24 ore."
"Di che cosa sta parlando?"disse Morgan
"Sto dicendo che la sua teoria non è una teoria."disse Lucy "Io ho assorbito CPH4 sintetico che mi permetterà di usare il 100% delle mia capacità cerebrali.
Ora sono al 28% e quello che lei ha scritto è vero.
Quando il cervello raggiunge il 100% si rivela.
Si espande.
Non esistono più ostacoli.
Cadono come le tessere del domino.
Sto colonizzando il mio cervello."
Norman era a bocca aperta "Ehm...io ecco...io non so cosa...dire.
È vero,in effetti ho lavorato a questa teoria per più di 20 anni,ma...è solo…sono sempre state...ipotesi e materia di ricerca...io non ho mai pensato che qualcuno potesse...può controllare il suo metabolismo?"
"Si."disse Lucy "E comincio a poter controllare il corpo di altre persone.
In oltre posso controllare le onde magnetiche ed elettriche.
Non tutte,solo le più semplici.
La televisione.
Il computer mostrò l'immagine di Lucy "Il telefono."
Il telefono squillò.
"La radio."disse Lucy e la radio si accese,poi la lampadina si accese e si spense.
"È incredibile."disse lui.
"Non provo dolore."disse Lucy "Paura.
Desiderio.
È come se tutto quello che ci rende umani stesse svanendo.
È come se meno umana mi sento,più questo grande sapere...su ogni cosa...fisica quantistica,matematica applicata...le potenzialità del nucleo di una cellula...tutto esplodesse dentro il mio cervello.
Non ho ancora accesso però alla conoscenza su ciò che va oltre la nostra dimensione come la magia.
Tutta questa conoscenza.
Non so che cosa farne."
"Ah...se sta chiedendo a me che cosa farne io..."disse Norman "...ecco...se pensa alla...all'essenza della vita...voglio dire dall'inizio,dai primordi...dallo sviluppo della prima cellula che si è divisa in 2 cellule...l'unico scopo della vita è sempre stato tramandare ciò che si ha appreso.
Non c'è mai stato scopo più elevato.
Perciò se mi chiede che cosa deve fare con tutto questo sapere che sta accumulando io direi...di tramandarlo.
Così come ogni...semplice cellula...ha sempre fatto nel tempo."
"Tempo."disse Lucy "Si,certo.
Sarò alla sua porta tra 12 ore."
La tv si spense e Norman mise giù il telefono
Lucy stampò un foglio e fece le valige.
"Te ne stai andando?"disse la donna con l'accappatoio e l'asciugamano in testa.
"Si."disse lei che prese il foglio e lo portò all'amica passandoglielo.
"Che cos'è?"disse lei.
Lucy andò a prendere la borsa "Una prescrizione."
"Quando hai cominciato a scrivere in cinese?"disse lei.
"1 ora fa."disse Lucy.
"Lucy,io non ci capisco niente,davvero."disse l'amica.
Lucy si avvicinò all'amica "I tuoi reni non funzionano al meglio,il fegato ti sta mollando,devi cambiare il tuo stile di vita.
Prendi queste medicine,fai esercizio,mangia biologico.
Starai bene."
Lucy si voltò ed uscì lasciando l'amica fissa nella stanza, si mise un vestito nero lungo,scollato e scarpe con i tacchi.
All'aeroporto dove camminava c'era un notiziario che mostrava le riprese della donna che usciva dall'ospedale.
Veniva detto che la polizia le dava la caccia in tutto il paese.
I capelli di Lucy divennero neri,lunghi con una frangetta sulla fronte e lei si mise gli occhiali da sole,poi prese il telefono.
In una centrale di polizia c'era un uomo con i capelli corti,giaccone di pelle nero e jeans.
Il telefono squillò e lui rispose "Pronto?"
"Ho una chiamata strana di un'americana che vive in Cina."disse la voce al telefono "Dice di avere informazioni su un importante traffico di droga."
"Ci parlo io."disse l'uomo.
"Registro tutto."disse la voce.
"Pronto?"disse l'uomo.
"Ho informazioni su un gruppo di trafficanti di droga,devo parlare con qualcuno che abbia l'autorità
per intervenire."disse Lucy.
"Ah,è fortunata,non c'è nessuno con più autorità di me in quest'ufficio."disse lui"Ma cominciamo a dall'inizio.
Come si chiama."
Lei si fermò "Mi stia a sentire,Pier del Rio,scenda dalla scrivania,si metta sulla sedia,prenda la penna rossa alla sua sinistra e scriva tutto quello che le dico."
L'uomo vide la penna e si guardò intorno.
"Non ci sono videocamere,si sbrighi."disse Lucy che riprese a camminare "Non ho tempo da perdere."
L'uomo si alzò e ubbidì "Dica pure."
"Le mando le foto di 3 persone che stanno per arrivare in Europa."disse Lucy "Ciascuno di loro trasporta un chilo di droga.
Le deve arrestare e prelevare la sostanza.
Mi servirà."
"Come si presenta la droga?"disse l'uomo "Stecche?
Capsule?"
"Cristalli."disse la donna "Nascosti in sacche di plastica dentro il loro intestino."
Lucy vide 2 guardie con un cane.
"Come scusi?"disse l'uomo.
"Faccia attenzione quando le rimuove."disse Lucy "La sostanza è molto potente."
Il cane andò verso di lei che si tolse gli occhiali e guardò il cane che indietreggiò e guaì.
"Mi deve credere."disse Lucy.
Sul computer dell'uomo arrivarono 3 foto.
"Ricevuto?"disse Lucy.
"Si."disse l'uomo.
"Bene."disse Lucy che prese il biglietto per l'aereo "Conto su di lei."
Lucy attaccò.
"Tutto bene?"disse un collega del poliziotto e lui annuì.
I trafficanti di droga e le persone con la droga furono arrestati in vari paesi.
"Abbiamo prelevato il suo pacco."disse un poliziotto al Pier del Rio che aveva arrestato gli uomini in Franca.
"La ringrazio molto."disse Pier "Le mando i documenti per il trasferimento."
"Arrivederci."disse l'altro.
Pier attaccò "È fatta.
Li abbiamo tutti e 3."
I poliziotti uscirono.
Lucy era seduta sull'aereo,mentre veniva detto che la discesa verso l'aeroporto di Parigi sarebbe iniziata presto.
Lucy smanettava velocissimamente su 2 computer contemporaneamente.
I computer avevano la schermata nera con delle colonne di dati verdi dentro.
"Mi scusi,dovremmo chiederle di mettere via in computer."disse la hostes.
"Dovrebbe pulirsi il naso."disse Lucy.
"Come scusi."disse la donna.
"Vorrei un po di champagne."disse Lucy e la donna si accorse di avere del sangue che usciva dal naso "Ah,si certo."
La donna andò via,andando a parlare con un altro.
Lucy chiuse i computer e guardò fuori.
Un uomo arrivò con un bicchiere "Signorina."
"Grazie."disse Lucy che prese il bicchiere.
"Mi dispiace molto,ma ora deve chiudere il tavolinetto."disse l'uomo.
Lucy lo guardò ipnotizzandolo e mandandolo via "Certo."
Lucy guardò il suo bicchiere "Al sapere."
La donna bevve.
40%.
Dopo aver bevuto,vide che un dente era rimasto dentro il bicchiere.
FLASHBACK
Norman era alla conferenza "Se l'habitat non è sufficientemente favorevole o nutritivo...la cellula sceglierà l'immortalità.
In altre parole l'autosufficienza e l'autogestione."
FINE FLASHBACK
Lucy tossi e si trovò tre denti in mano,che fissò e lasciò cadere con lo sgomento dell'uomo della fila accanto.
Lucy guardò le dita delle mano destra che vibravano in modo anomalo,poi della pelle iniziò a staccarsi e volare,come se fosse polvere.
Lei ci passò sopra l'altra mano e vide il tessuto muscolare.
Lucy guardò sconvolta il dito medio della mano sinistra che iniziava a disintegrasi in polvere che fluttuava in aria e tentò di raccoglierla con l'altra mano,poi fece un gesto verso l'uomo del sedile accanto,che la guardava e lui si diede la valigia in testa e svenne.
Una delle hostes vide la polvere.
Lucy si alzò barcollando mentre la polvere si levò a grandi scie dal suo corpo e corse verso il bagno,mentre gli inservienti la inseguivano.
Aprì la porta del bagno e uno di loro la raggiunse,così lei allungò la mano sinistra verso di lui facendolo volare via ed emettendo polvere,poi chiuse la porta e tentò di muovere la leva della serratura con la mano destra,ma,metà dell'anulare e del medio erano svaniti in polvere,così dovette tentare più di una volta prima di riuscirci.
Gli uomini iniziarono a bussare.
Lucy si appoggiò al muro mentre la polvere si staccava dalle mani e poi dal collo sotto il mento e sul alcune parti del volto,lasciando strappi sulla pelle.
Lucy si guardò allo specchio e vide che la parte destra del suo volto si stava afflosciando a sinistra,così prese la sacca nella borsa,la vuotò sulle mani ed iniziò a mangiare le pietra azzurre.
Delle linee azzurre le apparvero sul viso in modo irregolare e il volto tornò normale e intatto,poi Lucy indietreggiò e si appoggiò a muro.
Gli zigomi le diventarono azzurri e anche la parte destra del collo che si aprì,rivelando che la materia dentro emanava luce gialla all'interno e rossa lateralmente.
La luce gialla uscì dalla sua bocca,mentre le guance si disintegravano mostrando sotto una materia incandescente multicolore,poi le sue braccia divennero polvere che si diffuse davanti a lei insieme a filamenti di energia azzurra.
L'intero corpo esplose e si disintegrò,diventando uno sciame di polvere bianca e azzurra che volava nella zona.
La luce divenne talmente forte che l'ambiente intorno sembrava nero,malgrado le altre luci fossero accese.
Pier era all'aeroporto e controllava una carta di credito che mostrava la foto di Lucy.
Un uomo le diede la sacca vuota.
"Aveva una cicatrice sull'addome?"disse Pier seduto ad una scrivania.
"Recente."disse un dottore,con altri poliziotti "C'erano residui di filo."
"E come sta?"disse Pier.
"Bene."disse il dottore "Ora dorme.
Con quello che le ho iniettato dormirà tutto il giorno."
Lucy apri gli occhi.
La pupilla era nera,con i contorni di luce gialla,l'iride era rosso,poi azzurro,giallo e verde.
Batté le palpebre e l'occhio divenne da rettile verdognolo,poi da felino gialli,poi da uccello verdi e poi divennero quelli di un essere umano.
50%
Lucy si mise seduta e indossava un camice azzurro.
Guardando la parete,ebbe dei flash vedendoci attraverso,poi vide i suoi vestiti.
Un infermiera entro e la vide seduta,poi uscì e corse dal medico "Dottore,è sveglia."
"È sicura?"disse l'uomo stupito.
"È seduta sul letto."disse la donna e i poliziotti andarono immediatamente.
Lucy uscì dalla stanza e andò nel corridoio
"È lei."disse il dottore indicandola.
"Non l'avevate legata?"disse Pier.
"Certo!"disse il dottore.
Pier estrasse la pistola come gli altri "Signorina.
Non si muova."
Tutta la polizia nella stanza puntò le pistole.
"Le voglio parlare da sola."disse Lucy.
"E io voglio che lei alzi le mani,prego."disse Pier.
Lucy mise l'avambraccio destro verso l'alto e abbasso l'indice e il medio.
Tutti caddero a terra,tranne Pier che si guardò intorno,mentre lei si avvicinava.
I proiettili caddero dal manico della pistola tutti insieme.
Pier rimase con la mano puntata in avanti e lei gli arrivò davanti alla pistola.
"Ha preso i pacchetti?"disse Lucy.
"Si."disse Pier mettendo giù la pistola.
"Dove sono?"disse Lucy.
"Sono al sicuro."disse lui "Qui.
A Parigi."
"Saranno più al sicuro nelle mie mani."disse Lucy che se ne andò,seguita dall'uomo.
Un poliziotto scese da una macchina nera,insieme al collega e si diresse verso l'entrata di un'ospedale,mentre dall'ambulanza scendevano le persone con la droga nella pancia.
Una macchina nera si parcheggiò davanti l'ospedale.
"Non l'asciare l'auto li."disse il primo poliziotto "Parcheggiala."
Il secondo andò a parcheggiare l'auto.
Nella macchina nera c'era un cinese che parlò al telefono.
Parlava con Jeng che era appena arrivato all'aeroporto.
Indossava una giacca nera,con cravatta nera,aveva le mani fasciate e i capelli tirati indietro.
Pier fermò la macchina ad un semaforo.
"Sa,uno sbirro vede parecchie cose strane...ma sarò sincero con lei...quello che ha fatto prima mi ha spaventato a morte."disse Pier "Per addormentare tutti in quel così…
Mi devo preoccupare?"
"No."disse Lucy.
"Bene."disse Pier.
Lucy vide che ogni cellulare aveva una specie di linea energetica blu o verde che andava verso l'alto.
Iniziò a spostare la mano sinistra e a muovere le linee,fino a prenderne una rossa e la ingrandì con le dita.
Dentro c'erano simboli.
"Le dispiace?"disse lei indicando la radio.
"No."disse Pier.
Lei accese la radio e si udì una voce cinese.
"Che lingua è?"disse Pier.
"Cinese."disse Lucy scendendo dall'auto "Adesso guido io."
Lucy prese la sirena e la mise sul tetto dell'auto.
"Ehi!"disse Pier "Ehi!
No,no.
Questa è un'auto della polizia non può.
Non è possibile."
Pier fu sbalzato dall'altra parte da una forza invisibile e lei entrò in macchina.
"Ok."disse Pier "Ok."
La macchina si mise in moto.
Gli uomini con le sacche nella pancia erano in un corridoio con i poliziotti,ed erano seduti.
"Forza ragazzi."disse il poliziotto sceso dall'auto e i poliziotti li portarono dentro una stanza dove c'era un tavolo operatorio e un medico.
"Signore."disse uno dei 3 "Signore.
Vorrei parlare con qualcuno."
"Parli con la polizia."disse il medico.
"Sono un cittadino tedesco,pretendo un avvocato."disse l'uomo.
"Vado a vedere in chirurgia."disse il poliziotto che si avviò alla porta.
"Porta da mangiare."disse quello sulla porta.
"Non pensi che a quello."disse l'altro che uscì e si allontano.
Il cinese arrivò davanti alla porta insieme a uomini armati fino ai denti che entrarono ed uccisero tutti i poliziotti.
Lucy guidò a tutta velocità,superando una strada perpendicolare e fece sbandare le auto.
"Lei guida sempre così?"disse Pier.
"Non ho mai guidato prima."disse Lucy.
"Fantastico."disse Pier.
La macchina superò le altre,poi girò a sinistra e quelle sulla corsia opposta sbandarono.
"Ehi!"disse Pier "È contromano."
"È tardi."disse Lucy.
Le altre auto iniziarono a sbandare,due macchine andarono una contro l'altra e un furgone si rovesciò su un fianco,mentre una macchina andava contro delle colonne.
Lucy girò a sinistra,passando un marciapiede sotto delle arcate.
La gente si spostò e alcuni tavolini furono investiti,poi superò diverse strade perpendicolari,provocando incidenti.
"È meglio essere in ritardo che morti."disse Pier.
"Non si muore mai davvero."disse Lucy che tornò in strada,una macchina sbandò e ruotò su se stessa,poi imboccò un'altra strada,andando contro mano sotto un tunnel,poi si inserì a tutta velocità in una corsia di macchine,facendone sbandare una,e mandandola contro un'altra.
L'auto si capovolse.
Uno di quelli con la droga nella pancia venne operato,il sacchetto fu tolto,lavato e messo in una valigia.
"Signore,scusi."disse uno degli altri 2 al cinese seduto "Io non mi sento bene."
Il cinese gli sparò uccidendolo,poi puntò la pistola verso l'altro.
"Sto...sto bene."disse l'altro "Sto bene."
Lucy continuava a superare delle macchine e diverse auto della polizia si erano messe dietro di loro.
"Ora gli dico di smettere di inseguirci."disse Pier.
"Non si scomodi."disse Lucy che prese un'altra strada,stretta e dritta.
Un vecchio leggeva un giornale,su una panchina,con dietro un mercato,poi vide che in fondo alla strada un'auto venne scagliata via.
I pilastri di metallo davanti al mercato iniziarono ad abbassarsi,la macchina di Lucy passò e i pilastri si rialzarono.
La prima macchina della polizia ci andò a sbattere in pieno,la seconda andò contro la prima,poi la terza andò contro le altre sue e si cappottò,mentre la quarta prese letteralmente il volo,andando sulle bancarelle di verdura.
Lucy arrivò all'ospedale e scese.
Quello morto era stato operato.
Il poliziotto che era andato a prender e il cibo,aprì la porta,un cinese punto la pistola,ma lui la afferrò e lo colpì,poi gli altri gli spararono uccidendolo,ma lui ne colpì uno.
Il terzo con la droga fuggì e uno dei mafiosi gli sparò alla schiena uccidendolo.
Il corpo strusciò sul pavimento e Lucy lo fermò con il piede destro.
Pier si mise dietro la porta con la pistola pronta.
Il cinese in capo mise le droga nella valigia ed uscì.
"Dammi la valigetta."disse Lucy.
"Uccidetela e prendete la sacca."disse il cinese ridendo.
Gli uomini si avvicinarono,mentre l'altro si voltò ed andò a sbattere contro un muro invisibile,che poi colpì con la mano.
60%
Le armi dei sicari andarono tutte contro il soffitto.
"Uccidetela ho detto!"disse il capo.
Gli uomini si avvicinarono e furono tutti sollevati in aria,man mano che lei si avvicinava.
Lucy fece un gesto con la mano destra verso la parete e l'ultimo andò contro un muro,sfondandolo,poi lei prese la valigetta dal capo che rimase paralizzato nella posizione in cui era.
Lucy tornò indietro e diede la valigia a Pier.
"La apra."disse lei e lui ubbidì.
Lucy girò il morto,gli mise le mani nella pancia,estrasse il sacco e lo mise dentro la valigetta,poi la richiuse e la prese "Andiamo."
"Non sono sicuro di poterle essere d'aiuto."disse Pier.
Lucy si fermò sulla porta "Si invece.
Serve per ricordare."
I due salirono in macchina.
Pier andò dalla parte del guidatore.
"Dove andiamo adesso?"disse Pier.
"Prendere la prima a sinistra."disse il navigatore che si accese da solo.
"Ok."disse Pier guardando Lucy spaventato.
Jeng la vide nella macchina e si adirò "Segui quella macchina."
In una grande stanza c'era Norman con dei colleghi.
I lati della stanza avevano delle librerie molto grandi,mentre la parte centrale aveva dei computer verticali,rettangolari vicino alle pareti,stampati e braccia meccaniche.
C'erano persino delle zone con dei laboratori.
"Gli ordini vengono direttamente dal..."disse Norman che rispose al telefono "Pronto?"
"Lucy."disse lei.
"Ah...è lei."disse Norman "È lei
Ah...salve.
È a Parigi?"
"Si,sono qui."disse Lucy.
"Bene."disse Norman che passeggiò verso la porta "Bene.
Ottimo.
Ecco,io non sono più in albergo.
Ecco,sono venuto all'università e mi sono preso la libertà di riunire alcuni colleghi per discutere del suo caso.
I migliori nel loro campo.
Ci si puoi fidare."
"Io mi fido di lei."disse Lucy.
"Oh,grazie."disse Norman "Crede di poterci raggiungere quei all'università?"
Lucy aprì la porta.
"Sono molto...molto felice di conoscerla."disse Norman sorpreso.
"Capitano Rio."disse Pier.
"Molto piacere."disse Norman "Ah...lasci che le presenti i miei colleghi."
Norman la porto dagli altri "Lui è il professor Cartiè,neurochi..."
"So chi è ognuno di loro."disse Lucy.
"Si,ma certo."disse Norman "Cari colleghi,lei è Lucy,la prima donna che...beh,insomma...come vi ho già accennato,ms Lucy ha,per motivi che restano ancora un mistero per me,sbloccato certe aree del suo cervello che le danno accesso a delle zone cerebrali ancora inesplorate.
Lei ha acquisto dei poteri."
"Può farci un esempio?"disse uno di loro.
Lucy gli mise la mano destra sulla spalla "Sua figlia,Gabriella,6 anni,è morta in un incidente stradale.
Era un'auto blu,sedile in pelle.
Un uccellino blu messo sullo specchietto retrovisore."
L'uomo pianse e lei si allontanò.
Jeng era nell'auto nera davanti al museo e abbassò il finestrino vedendo la macchina di quello dell'ospedale avvicinarsi.
"Capo."disse l'uomo "5 uomini messi a K.O. in ospedale.
Mi spiace."
"Quanti te ne sono rimasti?"disse Jeng.
"Direi 25."disse l'altro "Quella non vuole mollare
È una strega."
"Lo so."disse Jeng "La ucciderò con le mie mani."
Jeng tirò su il finestrino.
Lucy andò da Pier "Stanno arrivando degli uomini,li tenga fuori,ho bisogno di concentrazione."
"Certo."disse Pier che le diede la valigia ed uscì.
Diverse auto della polizia arrivarono al museo.
Jeng scese dall'auto e si armò,circondato da uomini con le mitragliatrici.
Gli scienziati si misero seduti ad un tavolo e dalla parte opposta c'era Lucy.
"Come ha fatto ad accedere a tutte queste informazioni?"disse uno con gli occhiali.
"Tramite impulsi elettrici."disse Lucy "Ogni cellula conosce e parla con ogni altra cellula.
Le cellule si scambiano migliaia di bit di informazioni al secondo.,si raggruppano e formano una gigantesca rete di informazione..."
Lucy alzò l'avambraccio destro e dal dorso della sua mano se ne formò un'altra.
"...che a sua volta forma la materia."disse Lucy "Le cellule si uniscono,assumono una forma…"
La mano sul dorso venne riassorbita,poi le dita di Lucy si allungarono a dismisura e le unghie divennero lunghe e appuntite.
"...si deformano..."disse Lucy e le dita tornarono normali,poi la mano divenne piena di squame scure,le unghie si appuntirono e le dita divennero palmate "...si riformano.
Non fa differenza.
È la stessa cosa."
Jeng e i suoi salirono le scale.
"Gli uomini si considerano unici,quindi hanno basato l'intera teoria dell'esistenza sulla loro unicità."disse Lucy prendendo una penna e lasciandola a mezz'aria una volta tolta la mano destra "1 è la loro unità di misura.
Ma non è così.
I sistemi sociali che abbiamo costituito sono un abbozzo."
La penna si divise in 2 penne uguali.
"1+1 uguale 2."disse Lucy "Questo abbiamo imparato.
Ma 1+1 non ha mai fatto 2."
Le penne si riunirono e divennero una sostanza fluida argentea che cambiava forma.
"Non esistono in realtà ne numeri ne leggi."disse Lucy.
La sostanza formò un cubo argenteo,che si deformò,diventando una sfera nera,che si riempì di bubboni e protuberanze liquide e alla fine divenne come un riccio di mare,poi tornò ad essere una sfera e altre sfere nere più piccole gli si misero intorno a girare,formandosi dalla sfera centrale.
Si formò anche un esametro bianco che girò con le sfere.
La sfera nera si ingrandì diventando chiara,poi alcune sferette nere divennero cubi bianchi e furono tutti inglobati dalla bolla trasparente.
La bolla si ricoprì di piccoli punti grigi,diventando un ottaedro grigio,poi divenne trasparente e divenne una luce bianca con filamenti grigi.
"Abbiamo codificato la nostra esistenza per ridurla a dimensione umana,per renderla comprensibile."disse Lucy "Abbiamo creato una scala di misura,così da dimenticare la sua natura insondabile."
La luce svanì e si dissolse.
"Ma se l'uomo non è l'unità di misura e il mondo non è governato dalle leggi della matematica...che cosa governa tutto?"disse Norman.
Lucy si voltò e apparve uno schermo eterico con dentro una prato,una foresta in lontananza,il cielo nuvoloso e una strada.
"Filmi un'auto che sfreccia su una strada..."disse Lucy e una macchina grigia passò sulla strada"..velocizzi l'immagine all'infinito...e l'auto scompare."
L'auto passò sulla stessa strada sempre più veloce comparendo da una parte all'altra dello schermo e poi divenne un lampo di luce e scomparve.
"Quindi che prova abbiamo della sua esistenza?"disse Lucy "Il tempo,da legittimità alla sua esistenza,qualsiasi cosa esso sia.
Il tempo è la sola vera unità di misura.
È la prova dell'esistenza della materia.
Senza tempo,noi non esistiamo."
Norman fissò lo schermò "Il tempo…
Il tempo è l'unità."
I mafiosi iniziarono a sparare alle guardie.
Jeng era il primo ad aver fatto fuoco e aveva due mitragliette.
Tutti si alzarono spaventati,incluso Norman,mentre Lucy non ci faceva nemmeno caso.
"Cercate in tutto l'edificio e trovatela!"disse Jeng e gli uomini armati iniziarono a circolare.
Pier entrò "Non li terremo a bada per molto."
"È il momento di procedere."disse Lucy.
Gli scienziati presero le sacche dalla valigetta e Norman ne guardò una dopo essersi messo il camice.
Uno di loro mise una videocamera su un tripode davanti ad una sedia al centro della stanza,mentre un altro metteva le pietre dentro l'acqua creando un fluido.
Lucy si mise sulla sedia e furono messe 4 flebo intorno a lei,poi le misero gli aghi nel braccio.
Norman si mise in ginocchio davanti a lei "È sicura di aver bisogno di una dose così massiccia,temo che non sopravviverà."
"Alcune cellule dentro di me si ribelleranno e difenderanno la loro integrità fino alla fine."disse Lucy "Per raggiungere il 100% devo forzare.
Devo ridurre le cellule al loro nucleo.
In più ci sono parti della realtà che non riesco a sondare,come se venissi bloccata da qualcosa.
Forse riuscirò a superare questa..barriera."
I mafiosi avanzarono nei corridoio adornati di statue e in stile antico.
"Ma tutta questa conoscenza,Lucy...non sono sicuro che l'umanità sia pronta a riceverla."disse Norman "Siamo così ossessionati dal potere e dal profitto.
Data la natura dell'uomo...potrebbe portarci solo instabilità e caos."
Uno entrò dentro una stanza ed uccise tutti.
"L'ignoranza porta il caos,non la conoscenza."disse Lucy "Costruirò un computer e farò in download di tutto il mio sapere.
Farò in modo che lei possa avere accesso."
"Si."disse Norman "Spero solo che saremo all'altezza del suo sacrificio."
I poliziotti erano dietro delle curve del corridoio
Gli scienziati si allontanarono.
Pier avanzò con gli altri poliziotti e puntò l'arma "Nessuno si muova!
Voi capite quello che dico?"
L'iride di Lucy divenne azzurro acceso,poi lei chiuse gli occhi,piegò la testa all'indietro,e tutta la miscela fu assorbita.
Dalla sua bocca uscì una forte luce bianca,con filamenti bianchi enormi e un forte rumore.
I raggi che le uscirono dalla bocca erano anche multicolore e produssero un forte vento.
Jeng sparò e ci fu un'enorme sparatoria nei corridoi.
Pier fu preso di striscio alla gola e si riparò.
I raggi e le scariche continuarono ad uscire dalla bocca di Lucy,poi istantaneamente tornarono dentro e lei chiuse gli occhi.
Jeng si riparò dietro una colonna
70%
Lucy apri gli occhi che erano ancora azzurri,poi tornarono normali e le flebo furono scagliate via dalla sua mente.
Jeng sparò e lo fecero anche i poliziotti,mentre uno di loro strisciava a terra.
Sulle braccia di Lucy di formarono delle linee filamentose che divennero scure,poi dalle sue dita uscì una sostanza nera,semi liquida,ma allo stesso tempo solida,che toccò terra.
Aveva anche dei filamenti color carne.
La sostanza si diresse verso degli scaffali a muro e cominciò ad inglobare i microscopi.
"Ma che sta facendo?"disse uno di loro mentre guardava la sostanza nera,piena di bubboni e filamenti.
"Sta cercando energia e materia.."disse Noman.
Una parte della sostanza andò sui computer rettangolari,assorbendo scariche elettriche azzurre.
"E cerca di collegarsi ai nostri computer."disse Norman.
Le macchine furono schiacciate ed assorbite,come anche le stampanti.
Il tripode fu circondato e assorbito,come anche la videocamera.
Nel corridoio la sparatoria continuò danneggiando le statue.
Le scariche elettriche percorsero i filamenti che per un momento divennero pieni di punte e anche gli ultimi computer furono presi.
La sostanza invase completamente un laboratorio assorbendo tutti gli strumenti elettronici.
Un filamento prese un bracco meccanico e lo assorbì.
"Fa qualcosa per fermarli."disse Jeng a quello che era sopravvissuto all'ospedale e che era dietro una colonna.
"D'accordo capo!"urlò l'uomo "Pronto?"
L'altro annuì.
"Tutto bene?"disse Pier a quello a terra.
"Mica tanto."disse l'altro.
80%
Le pareti della stanza e tutto il resto svanirono,ci fu un forte vento e Norman e gli altri si ritrovarono un un vuoto bianco senza limiti.
"Oh mio Dio che sta succedendo?"disse uno di loro.
La sostanza formò una base nera,con delle enormi punte nere regolari,che divennero cilindriche con simboli rossi.
"Che cosa fa?"disse l'altro.
"Computer di nuova generazione,presumo."disse Norman.
La base della sedia di Lucy era completamente coperta dalla sostanza nera che si diramava in sei filamenti lunghissimi e ramificati.
Le braccia anche erano collegate alla sostanza.
Norman guardò sconvolto Lucy,mentre i colleghi si parlarono tra loro.
90%
I mafiosi spararono,uno si gettò a terra strusciò con le ginocchia,prendendo un bazooka e lanciando il razzo verso la porta di Lucy.
L'esplosione la fece balzare in avanti,viaggiò sulla sedia a velocità impensabile e si trovò davanti alla torre di Parigi.
Rimase per qualche istante li,poi viaggiò ancora e si trovò seduta su una scogliera,poi superò il mare e si trovò a New York in pieno centro.
La gente affollava la città
Lei mosse gli avambraccio dall'interno verso l'esterno tenendoli fermi in verticali con i palmi verso l'esterno.
La gente smise di muoversi come tutto il resto.
Lucy mise giù le mani,poi mosse la mano sinistra verso destra e la realtà si mosse accelerando molto,poi mise la mano destra con il palmo in avanti e la gente si fermò,poi mandò la mano destra verso sinistra.
Il tempo tornò indietro e lei lo fermò nella New York del 1800.
Le strade erano piene di carrozze e cavalli,poi mandò entrambi gli avambracci verso sinistra e il tempo tornò indietro.
La città divenne un insieme di case,poi una foresta e poi una prateria,con un fiume.
Lucy fermò il tempo davanti a 5 indiani che si guardarono sconvolti vedendo la sedia nell'acqua da cui uscivano fuori dei cespugli.
Lei mandò la mano destra verso sinistra e il tempo tornò indietro.
Ci fu un momento dove pioveva ,poi un momento dove c'era una tempesta fortissima e la zona era piena di lava e vulcani che eruttavano,poi un momento di normalità,un momento dove tutto veniva ghiacciato e poi lei fermò il tempo.
La zona era una prateria piena di cespugli.
C'erano degli alberi cilindrici con le foglie messe solo in cima come a formare una punta o un bozzolo.
Un dinosauro,carnivoro,che mangiava un erbivoro,si voltò e la vide,le corse contro,spalancando le fauci,ma lei spalancò le braccia e svanì.
Riapparve davanti alla scimmia Lucy che beveva dal fiume.
La scimmia iniziò ad emettere versi.
Lucy,con gli occhi lucidi,allungò la mano sinistra verso di lei,allungando il dito indice e la scimmia le toccò la punta delle dita con il suo dito.
Non appena le due si furono toccate,Lucy lasciò l'orbita terrestre stando sulla sedia e vide il pianeta e la Luna.
Il tempo tornò indietro e la terra divenne incandescente,poi vide una pioggia di meteoriti scorrere all'indietro,poi vide l'impatto tra la terra e un corpo celeste minore all'indietro,poi si allontanò dalla palla incandescente e dai detriti intorno.
99%
Jeng era nella stanza bianca e si avvicinava a Lucy che era di spalle,tenendo la pistola puntata.
La pelle di Lucy divenne nera lucida pian piano dalle braccia verso la testa.
Lucy vagava tra le nebulose azzurre,rosse,rosa,arancioni e di altri colori,poi lasciò la galassia e ne vide un'altra,con altre nebulose,una verde in alto e una azzurra in basso.
Migliaia di forme evanescenti fatte come di un vapore azzurro e rosso si diressero verso un'apertura gialla,con i contorni ad aspirale verdi.
Lucy superò l'apertura passandoci accanto e si ritrovò ad osservare un'immensità bianca e vide di essere uscita da una sfera nera semiliquida,con dei filamenti neri e bianchi dentro,che andavano verso l'alto e tornavano in basso.
Entrò dentro uno dei filamenti e percorse velocemente un tunnel pieno di circonferenze bianche e arancioni.
Le cellule nell'acqua iniziarono a tornare una dentro l'altra,il tunnel divenne formato da pareti azzurre,con filamenti gialli e poi divenne multicolore.
Lucy viaggiava sempre più velocemente.
La pelle del corpo rimasto nella stanza bianca era completamente nera.
Due filamenti di plasma azzurri si unirono formando una luce.
La 2 cellule divennero 1 e poi scomparve e tutto divenne buio.
100%
Lucy scomparve,lasciando cadere il vestito a terra,mentre Jeng sparava diversi colpi,poi voltò la sedia sconvolto,poi guardò gli atri "Lei dov'è?
Eh?"
Jeng puntò la pistola contro gli scienziati "Dov'è?
Rispondete.
RISPONDETE!"
"Ehi tu!"disse Pier.
Jeng si voltò e Pier gli sparò.
Il corpo morto cadde sulla sedia.
"Guardate...il computer si muove."disse uno degli scienziati.
Uno dei filamenti andò verso Norman formando una lunghissima chiavetta nera.
Norman la prese e la macchina divenne polvere nera,poi osservò la chiavetta.
"Ma...lei dov'è?"disse Pier che controllò il telefono che aveva lo schermo che si era acceso.
Apparve uno sfondo nero con una scritta che diceva "Io sono ovunque."
Norman rimase sconvolto e Pier si guardò intorno,poi lasciò la stanza.
VOCE NARRANE DI LUCY
"La vita ci è stata donata 1000000000 di anni fa.
Ora sapete cosa farne."
