EVANGELION

TERRA 77

L'ATTACCO DELL'ANGELO

2015

Un elicottero volava sopra dell'acqua calma.

L'acqua aveva sommerso metà dei grattacieli di una città.

Al di sotto dell'acqua vi era una figura umanoide immensa che si muoveva.

L'essere aveva una testa bianca,tonda,con occhi neri e una punta diretta verso il basso molto lunga,simile ad un becco,il corpo era nero,le spalle larghe e bianche,le braccia sottili, lunghe,marroni con linee bianche.

Al centro del petto vi era una sfera rossa,che era tenuta insieme da delle placche ossee sul petto,collegate a due placche orizzontali.

La schiena aveva due piccole punte dirette verso il basso,sotto la gabbia toracica,la parte dello sterno era più larga rispetto al corpo,le gambe erano marroni,con delle linee bianche e molto sottili.

Le mani erano secche,con dita lunghe e appuntite e c'erano due punte sottili sui gomiti.

Su una strada su una collinetta c'erano delle file di carri armati e poco sotto c'era l'acqua da cui uscivano i grattacieli.

Ci fu un'esplosione nell'acqua e un uccellino se ne andò dal cannone di uno dei mezzi.

I palazzi uscivano dall'acqua ed erano distrutti,con della vegetazione che cresceva sul tetto.

Un uomo parlò alla radio "Oggi,alle ore 12.30.,è stato dichiarato lo stato di emergenza straordinario nelle intere regioni del Kanto."

Un uomo correva tra i binari di una ferrovia e nella stazione c'erano due treni a levitazione magnetica fermi.

"Vi preghiamo di raggiungere i rifugi designati il più presto possibile."disse la voce.

Le stazioni erano vuote e tutte le partenze dei treni erano annullate.

"Ripeto."disse la voce "Quest'oggi,alle ore 12.30. è stato ufficialmente dichiarato lo stato di emergenza nelle regioni del Kanto."

Le macchine in strada erano abbandonate e non vi era anima viva.

Solo una macchina azzurra con a bordo una donna americana passò sulla strada.

La donna era June Fudo,la donna conosciuta come Devil Lady.

Ascoltava la radio ed era preoccupata.

"Oh,proprio in un giorno simile dovevo arrivare in ritardo?"disse June che aveva una cartella con sopra la foto di un un ragazzo americano di nome Eren Yeager,con sotto scritto : "Abilità: utilizzare il potere mistico per creare un corpo da gigante da manovrare dall'interno."

"E adesso che faccio?"disse June.

Eren era ad una cabina telefonica,nella città deserta e aveva il telefono all'orecchio.

Aveva i capelli neri,lisci e corti,con la riga sulla parte sinistra della testa.

Indossava una camicia bianca,aveva uno zaino sulla schiena e indossava dei jeans blu,con delle scarpe nere.

"A causa dello stato di emergenza tutte le linee ordinarie sono momentaneamente interrotte."disse una voce femminile al telefono.

"Dannazione."disse Eren "Non ci voleva.

Sapevo che non sarei mai dovuto venire qui."

Eren guardò una foto di June di quando faceva la modella "Temo proprio che non riusciremo ad incontrarci.

Ormai non mi resta che raggiungere il rifugio."

Eren guardò in strada e gli sembro di vedere Annie Leonhardt.

Annie aveva i capelli a mezzo collo,ma ora non erano biondi,ma blu,indossava un abito verde lungo e aveva gli occhi con le pupille rosse.

"Annie..."disse Eren.

Degli uccelli si allontanarono dai pali elettrici e poi Eren guardò di nuovo vedendo che Annie era scomparsa.

L'intera zona iniziò a tremare e ci fu un boato.

Guardando oltre una collinetta,Eren vide degli elicotteri che facevano fuoco sul mostro che camminava provocando boati.

Su una mappa olografica verde,c'era un punto rosso con una freccia viola che indicava la sua direzione e il resto della mappa era verde.

Una voce femminile parlo "L'oggetto non identificato continua ad avvicinarsi a questa base.

Nella stanza enorme c'era una grande zona scura,con una mappa verde su una parete,poi ,in orizzontale,su un vuoto buio c'era una seconda mappa verde,con sopra una mappa arancione con sopra una mappa a quadretti gialli.

Intorno c'erano delle strutture di metallo con sopra degli uomini ai computer e alla fine di questi corridoio c'era una struttura a diversi piani di metallo,con delle persone sedute.

Al livello più alto c'era un uomo con capelli neri,occhiali,giacca e cravatta nera e guanti bianchi.

Dietro di lui c'era un uomo con i capelli bianchi,un'uniforme nera,con un triangolo nero sul pettorale sinistro,avente la punta verso il basso.

"Sono passate quindici ore."disse l'uomo con i capelli bianchi.

"Si,non ci sono dubbi."disse l'uomo con gli occhiali vedendo l'immagine del mostro negli ologrammi "È un angelo."

Una serie di missili furono scagliati contro l'essere.

Le esplosioni distrussero anche un treno fermo in stazione e fecero sobbalzare l'essere.

Gli elicotteri davanti all'essere erano ultra tecnologici.

Avevano un corpo rettangolare sottile,di metallo,la parte per i piloti invece di trovarsi in alto si trovava in basso,con delle vetrate arancioni,avevano due braccia orizzontali con lancia missili e mitragliatrici e due propulsori diretti verso il basso che li facevano stare fermi a mezz'aria,mentre non c'erano le eliche.

"Tutti i missili hanno colpito l'obiettivo."disse uno dei piloti.

L'essere allungò la mano destra e lanciò un raggio viola che trapassò uno dei mezzi che si schiantò a terra,facendo correre Eren per evitare di essere schiacciato.

L'essere emise una forte luce gialle si sollevò e atterrò sul mezzo schiacciandolo e facendolo esplodere.

Quando Eren si tolse le mani dagli occhi,vide la macchina di June e lei aprì lo sportello.

Aveva i capelli marrone scuro lunghi con la riga sulla parte sinistra e una frangetta sulla parte destra della fronte.

Indossava degli occhiali neri e un vestito marrone che arrivava a metà gambe.

"Scusa,sono in ritardo."disse June,mentre Eren si alzava ed entrava in macchina.

Un aereo militare lanciò dei sabot,da quattro contenitori diversi che esplosero sul mostro,mentre le mitragliatrici iniziarono ad aprire il fuoco,

June fece marcia indietro e riuscì ad evitare i piedi del mostro,mentre dei frammenti colpivano il tetto dell'auto.

"I sistemi di difesa non sono in grado di rallentarne l'avanzata."disse la voce femminile.

Ad un tavolo erano seduti tre generali.

"Inviate tutte le squadriglie dalle basi più vicine."disse uno dei tre.

"Dobbiamo contrattaccare con ogni mezzo!"disse il terzo che ruppe la matita che aveva in mano"Bisogna fermarlo a tutti i costi!"

Su una strada vi erano dei mezzi militari con sopra dei lancia missili.

Le esplosioni continuavano a colpire l'essere,ma senza effetto poi un grosso missile fu lanciato da un aereo,ma l'essere lo afferrò con la mano destra,provocando un'onda d'urto e schiacciando la punta.

Poi il missile si aprì il tre parti,venendo trapassato dal braccio che spappolò la punta e il propulsore spinse il missile in avanti,poi l'oggetto esplose.

L'essere emerse dalle fiamme incolume.

"Come ha potuto!?"disse il terzo generale battendo il pugno sul tavolo "Era stato colpito in pieno."

"Il primo battaglione è stato annientato."disse il primo generale "I missili guidati e i proiettili esplosivi non hanno il minimo effetto."

"È inutile!"disse il terzo colpendo il tavolo "Non otterremo niente con armi simili."

"Avrà sviluppato la difesa?"disse quello con i capelli bianchi.

"Le armi convenzionali non possono nulla contro gli angeli."disse l'uomo con gli occhiali.

Un telefono rosso squillò e uno dei colonnelli rispose "Si.

Pronti ad usarle come stabilito."

L'essere camminava tra le colline e poi svanì dietro di esse.

"Forse se mi trasformassi?"disse Eren.

"No,è troppo grande."disse lei che prese un binocolo e si sporse dal finestrino.

Vide che i mezzi militari si allontanavano,mentre l'essere spariva dietro le colline "Un momento...NON VORRANNO USARE UNA MINA M4 PER CASO!?"

Lei afferrò Eren e lo fece stare giù "STA GIÙ!"

Ci fu un'immensa esplosione che illuminò tutta la valle e un'immensa colonna di fuoco si levò verso il cielo provocando delle onde d'urto che arrivarono fino alla macchina e la fecero rotolare via mettendola sul fianco destro.

June e Eren si sporsero dal finestrino.

"VITTORIA!"disse il terzo colonnello che si alzò.

"Siamo davvero spiacenti di non aver lasciato qualcosa anche per voi."disse il primo colonnello.

"Onda d'urto in arrivo."disse la voce femminile e l'immagine sparì.

June e Eren erano scesi dalla macchina e si trovavano in un terreno con diversi crateri.

"Sei tutto intero?"disse June.

"Si,ma...mi è entrato qualcosa in bocca."disse Eren.

"Poteva andare peggio."disse June.

I due si appoggiarono al tettuccio delle macchina che era in verticale.

"Come stanno gli altri dell'isola?"disse June.

"Bene,Armin usa il Gigante Colossale dall'altra parte del mondo contro questi cosi e Mikasa dirige le operazioni."disse Eren.

"Il Colossale..."disse lei "Quello si che ci farebbe comodo.

Allora sei pronto?

E uno…

Due…

Tre!"

I due spinsero l'auto e la rimisero in piedi.

June mise le mani sui fianchi "Ottimo lavoro,grazie infinite."

"Oh no,signorina Fudo."disse lui "Grazie a lei."

"Niente formalismi."disse June che si tolse gli occhiali "Chiamami June,piacere di conoscerti.

Eren Yeager."

"Piacere."disse Eren.

"Le condizioni dell'obbiettivo?"disse il terzo colonnello.

"I disturbi sulle onde radio impediscono di determinarle."disse la voce femminile.

"È saltato in aria."disse il terzo colonnello "L'esplosione era tremenda."

La mappa riapparve.

"I sensori sono tornati in funzione."disse la voce femminile "Rilevata un'onda energetica."

Il colonnello si alzò "CHE COSA!?"

"Contatto visivo ristabilito."disse la voce e l'immagine mostro l'essere tra le fiamme e tutti i colonnelli si alzarono.

"La nostra arma più potente non lo ha..."disse il primo che cadde a sedere.

"Non riesco a crederci."disse il secondo che si mise seduto.

"DANNATO MOSTRO!"disse il terzo che batté le mani sul tavolo.

L'essere aprì delle branchie sulla sua schiena ed era visibilmente danneggiato.

Aveva un buco sotto il viso da cui usciva un secondo volto simile al primo che perdeva liquido viola.

La macchina di June correva in strada.

"Certo,non preoccuparti."disse June che parlava a telefono "La sua incolumità è una priorità assoluta.

Fai preparare un convoglio per favore.

Si uno diretto.

Lo so,la responsabilità è mia perché ho scelto io il posto per l'incontro.

A presto."

Lei mise fine alla conversazione e pensò "È terribile.

Avevo appena fatto sistemare la macchina e già si è distrutta.

Mi rimangono ancora 33 rate da pagare e ora dovrò trovare anche i soldi per le riparazioni.

E quel che è peggio è che il mio unico vestito decente è ridotto un disastro.

Ed ero di buon umore..."

"Scusi,signorina June."disse Eren.

"Cosa c'è?"disse lei.

"Era proprio necessario?"disse lui che guardò dell'esplosivo al plastico "Sto parlando di quelle."

"Ah,non preoccuparti."disse lei "Siamo in una situazione di emergenza,no?

E poi,anche se non si direbbe,io sono un ufficiale.

È tutto ok."

La macchina procedeva tra le colline e dietro una di essa,su un lago c'erano cinque punte di metallo bianco,con uno degli spigoli superiori più alto dell'altro.

"Beh,non mi sembra molto sensato."disse Eren.

"Oh che noioso."disse June "Sei davvero freddo per avere un faccino così carino."

"Ah...dice sul serio."disse Eren.

"Ma non mi dire,ti sei offeso."disse lei ridendo "Scusa,scusa.

Sei permaloso proprio come un ometto."

"Non sarà invece lei ad essere troppo infantile?"disse lui.

La macchina entrò dentro una galleria rettangolare con delle luci arancioni sui lati.

June fece andare di proposito la macchina da una parte all'altra della strada facendo prendere un colpo ad Eren.

Prima della galleria c'era una discesa con i lati in cemento armato e sopra l'entrata c'erano delle linee nere e gialle.

Un elicottero con videocamera volò sopra l'essere e lo filmò mostrando l'immagine.

"Si sta rigenerando come previsto."disse quello con i capelli bianchi.

"Se non ne fosse in grado non sarebbe utilizzato come arma individuale."disse l'uomo con gli occhiali.

L'essere illuminò la sfera sul petto e l'immagine svanì.

"Ah,davvero notevole."disse quello con i capelli bianchi "Ha anche incrementato le sue capacità."

"E sembra abbia acquisito una razionalità propria."disse quello con gli occhiali.

"La ripresa dell'attacco è solo questione di tempo."disse quello con i capelli bianchi e furono mostrate delle immagini dell'essere.

La macchina era in fondo ad un tunnel di metallo pentagonale,con due linee di luce rossa sui lati e delle luci quadrate su soffitto.

Delle porte di metallo si chiusero e una voce femminile parlò "Attenzione, le porte di metallo si stanno chiudendo."

Poi una porta di metallo che veniva dall'alto si mise davanti a quelle chiuse prima,con una scritta rossa che diceva "N.E.R.V.",le luci nel tunnel divennero rosse e quelle sul pavimento bianche.

"L'agenzia speciale N.E.R.V.?"disse Eren.

"Si,è un'agenzia militare alle dirette dipendenze della fondazione..."disse June.

"Il treno inizierà a muoversi."disse la voce.

"Mio zio lavora per loro,giusto?"disse Eren.

"Diciamo."disse June "Non sai di cosa si occupa esattamente?"

Le luci rosse divennero bianche.

"No,mi hanno detto soltanto che il suo è un lavoro molto importante per la difesa dell'umanità."disse Eren.

L'uomo con gli occhiali aveva barba lungo tutta la mascella,ma non i baffi ed era davanti ai tre generali.

"Da questo momento il comando dell'operazione viene affidato a te."disse il secondo generale "Vedremo cosa sarai in grado di fare."

"Si signore."disse l'uomo.

"Ci aspettiamo molto da te."disse il generale e il livello di metallo sui cui erano si abbassò.

"L'obbiettivo è ancora immobile."disse la voce femminile "L'indice di operatività del sistema di difesa è al 7,5%."

"Le armate internazionali hanno fallito."disse quello con i capelli bianchi"Tu che cosa intendi fare?"

"Metterò in funzione lo 0.1."disse l'uomo con gli occhiali.

"L'unità 0.1.?"disse l'uomo con i capelli bianchi "Ma non abbiamo il pilota."

"Non è esatto,un pilota verrà presto."disse l'uomo.

"Senta,stiamo andando da mio zio,vero?"disse Eren.

"Esatto,è proprio così."disse lei.

La macchina era a bordo di in treno super veloce.

"Ah,tuo zio ti ha dato un tesserino di riconoscimento?"disse June.

"Ah,si..."disse Eren che frugò nel suo zaino e prese un foglio "Ecco."

"Grazie mille."disse June che prese il foglio,poi June gli diede un fascicolo con su scritto"Top Secret."e con davanti la scritta "N.E.R.V."

"Tieni,leggi questo."disse lei.

Lui lo prese e pensò "N.E.R.V.

Il lavoro di mio zio."

"Mi ha fatto venire qui perché vuole che faccia qualcosa per lui?"disse Eren.

"Penso."disse June.

La macchina nel treno era su delle placche di metallo gialle con frecce rosse.

"Me lo aspettavo."disse lui "Mio zio non mi avrebbe mai scritto se non gli servissi a qualche cosa."

"Capisco,tuo zio non ti è molto simpatico."disse June "Beh,lo stesso vale per me."

Il tunnel finì e il treno passò in un tunnel trasparente con dei palazzi a testa in giù.

"Straordinario!"disse Eren.

"Già,quello che vedi è il nostro quartier generale."disse June "La base della N.E.R.V.

Ed è anche la base per la ricostruzione del pianeta.

L'ultima roccaforte del genere umano."

Sul fondo c'era una piramide di metallo con una linea azzurra sulla cima che era accanto ad uno strapiombo quadrato a forma di piramide che aveva due linee bianche,una all'inizio,l'altra verso la fine.

"Ma che strano."disse June che era in un corridoio quadrangolare di metallo verde e con una porta di metallo con sopra la scritta "CAUTION"rossa e una scritta nera che diceva"R-015"

"Ero sicura che la strada fosse questa."disse June guardando la mappa.

La porta si apri e il pavimento scorrevole passò su un ponte che dava su uno strapiombo fatto a livelli quadrangolari di metallo verde.

C'era anche un ponte scorrevole parallelo e sul metallo c'era scritto "livello 2"

"Mettersi la gonna quaggiù da qualche problema."disse lei che guardava la mappa,mentre lui leggeva la cartellina.

"Comunque non capisco,dove sarà?"disse June "Mi dispiace non conosco molto bene questa zona."

"Di qui ci siamo già passati."disse Eren.

"Comunque non preoccuparti,i sistemi automatici sono fatti apposta per essere usati."disse June.

C'era una stanza di metallo verde,con la parte centrale del soffitto incavata con luci bianche e sotto c'era una piscina di liquido viola,con accanto una specie di ruota di metallo verde.

Accanto alla ruota c'erano due masse di tubi di plastica,marroni e blu,quelli di destra erano tagliati,quelli di sinistra andavano nel liquido e poi si collegavano alla ruota.

"Il direttore del progetto "E",la Claymore Claire è pregata di contattare il direttore del reparto."disse la voce femminile.

Una donna uscì dal liquido e si tolse sia la muta che la maschera.

Era una donna con capelli biondi a mezzo collo e una frangetta sulla fronte.

"Non posso crederci."disse Claire "Si è persa un'alta volta.

Io ,in secoli di vita, non mi sono mai smarrita nemmeno nelle foreste più intricate."

Lei si mise una tuta aderente biancha che la copriva dall'inizio del seno in giù,incluse le mani.

Intorno al collo aveva una fascia viola con un simbolo bianco,poi l'inizio del costume era di metallo,aveva delle placche di metallo circolari,i polsi e il dorso delle mani erano coperte dalla placca metalliche,all'altezza della vita c'era un gonnellino fatto di placche di metallo allungate,poi,da sotto il ginocchio in poi,c'era uno stivale di metallo,dalle placche sulle spalle partiva un mantello bianco,lungo e largo.

Sulla schiena aveva anche una spada dal manico marrone,con due punte d'oro dirette verso l'esterno e con una lama larga con sopra lo stesso simbolo che aveva sulla fascia intorno al collo.

June era nell'ascensore,le porte si aprirono e lei si trovò davanti Claire.

"Ah!"disse June "Ciao,Claire."

Clarie entrò nell'ascensore "Ma che cosa combini,capitano Fudo?

Sai bene anche tu che non posso perdere del tempo."

"Ah,scusa."disse lei.

"È lui,non è così?"disse Claire.

"Si."disse June "Stando al rapporto Marduk,sarebbe il Gigante che Corre."

"Molto piacere."disse Claire.

"Piacere."disse Eren.

"Come vedi non è molto socievole."disse June "In questo assomiglia molto allo zio,vero?"
"Si."disse Claire sorridendo "Mi ricorda una persona che ho conosciuto secoli fa."

L'uomo con gli occhiali era su una pedana che stava scendendo ad un livello inferiore della struttura nella sala dello schermo.

La pedana si abbassò dopo che delle linee rosse sul pavimento si accesero.

"Erano anni che non si incontravano."disse quello con i capelli bianchi "Bene,tutti gli uomini si posti di allerta di primo grado."

C'era una placca di metallo,con sopra June,Eren e Claire,che saliva in obliquo in un grande spazio a luce fucsia.

"Attenzione,livello di emergenza di primo grado."disse la voce femminile "Prepararsi per l'intercettazione terrestre."

"Hai sentito?"disse June.

"La situazione è grave."disse Claire.

"E come va l'unità 0.1.?"disse June.

"È in fase di raffreddamento con l'equipaggiamento tipo "B"."disse Claire.

"Ma funziona davvero?"disse June "Fin'ora non si è mai attivato."

"La probabilità di attivazione è dello 0,00000001%"disse Claire "Ecco perché la chiamano sistema 0.9."

"Questo significa che non si attiverà mai,non è vero?"disse June.

Dietro di loro la luce viola veniva da un'immensa vasca con del liquido viola da cui si vedeva un'immensa mano.

"Che esagerata."disse Claire "In fondo non è proprio 0."

"Ma quello è soltanto un numero."disse June.

"In ogni caso non potremmo permetterci comunque di non tentare."disse Claire.

I due passarono con un motoscafo sul liquido fucsia fino ad arrivare ad un'immensa parete di metallo verde dove c'era un molo,con delle scale che conducevano ad una porta e sopra vi era scritto in bianco "L-03."

Entrarono nella porta che si chiuse facendo apparire una piccola luce rossa sopra di essa e lasciando i presenti nell'oscurità totale.

"Ma...è tutto buio."disse lui.

Le luci si accesero e Eren si spaventò vedendo il volo di un' immenso robot.

Aveva la testa fatta di metallo viola,con una punta con una linea verde orizzontale all'inizio,poi il volto aveva due occhi allungati,la parte del naso era appuntita,la bocca ed il mento allungati verso il basso con delle linee verdi sui lati,sulla parte finale del pento appuntito.

Ai lati della testa c'era una placca appuntita all'indietro con una linea verde orizzontale,poi il collo era giallo sotto e viola sopra,il robot aveva un aspetto umanoide,con delle linee verdi sul petto verticali,una linea orizzontale sulla pancia che comprendeva la placca centrale delle tre placche che formavano il ventre,poi anche sui piedi e sotto le ginocchia c'erano altre placche verdi.

Le ginocchia avevano due punte nere,come due punte nere curve uscivano dalle spalle,con linee verdi,c'era una placca verde anche sul bicipite, una placca nera copriva gli avambracci e una linea verde su di essi,mentre le mani erano viola.

Il resto del corpo era viola.

"Ma questo è un robot gigantesco."disse Eren che guadò nel fascicolo.

"Non troverai nessuna spiegazione li."disse Claire.

I tre erano su un ponticello di metallo verde,sopra il liquido e c'erano due placche di metallo perpendicolare che dai lati del ponte andavano sulle spalle del robot e formavano anche delle pedane dalla parte opposta.

"Questa è l'arma destinata a risolvere le battaglie decisive."disse Claire "L'unità 0.1. della macchina umanoide,multifunzione N.E.R.V."disse Claire "È stata sviluppata nella massima segretezza.

Ed è l'ultima speranza che rimane all'umanità."

"È di questo che si occupa mio zio?"disse Eren.
"Esatto."disse l'uomo che apparve dietro un vetro,situato sulla parte alta della stanza immensa e dietro cui c'erano luci gialle "Ne è passato di tempo."

"Zio."disse Eren scosso.

"Partenza."disse lo zio.

"Come partenza?!"disse June "L'unità 0.0. è ancora immobilizzata.

Un momento...non vorrete attivare lo 0.1.?"

"Non abbiamo altra scelta."disse Claire.

"MA È IMPOSSIBILE!"disse June "Annie non è ancora in grado di muoversi!"

"Annie?"disse Eren "Non starete parlando di..."

"Annie Leonhardt."disse Claire "Il Titano Femina.

La tua vecchia amica.

Ha provato ad affrontare l'essere assumendo la sua forma da gigante."

"Come faremo senza pilota?"disse June.

"Ne è appena arrivato uno."disse Claire.

"Stai scherzando?"disse June.

"Eren?"disse Claire.

"Si."disse Eren.

"Salirai tu a bordo."disse Claire.

"Ma...ma se persino Annie Leonhardt ha impiegato sette mesi per riuscire a sincronizzarsi con l'Evangelion!"disse June "Che cosa potrà mai fare un ragazzino appena arrivato?"

"A me basta che sieda ai comandi."disse Claire "Non mi aspetto altro."

"Si,ma..."disse June.

"Ora la cosa importante è respingere l'attacco dell'angelo e per farlo non abbiamo altra scelta che far salire a bordo chiunque possa avere la ben che minima possibilità di sincronizzarsi con i sistemi."disse Claire "Non sei d'accordo,capitano Fudo?"

"Potrei provare a combatterlo trasformandomi."disse June.

"E pensi di vincere?"disse Claire.

"Forse hai ragione."disse June.

"Perché mi hai fatto venire qui?"disse lui.

"Per il motivo che immagini."disse lo zio.

"Mi stai dicendo che devo salire a bordo e combattere con quel mostro la fuori?!"disse Eren.

"Esatto."disse lo zio.

"NO!"disse Eren "NON LO FARÒ MAI!

SI PUÒ SAPERE COSA VUOI DA ME?

MI HAI SEMPRE CONSIDERATO UN ESSERE INUTILE!"

"Ma ora mi servi."disse lo zio "Perciò ti ho chiamato."

"Ma perché proprio io?"disse lui.

"È semplice perché tutti gli altri non sono adatti."disse lo zio.

"Non posso farlo."disse Eren "Perché sei convinto che ne sarei capace?

Io non so nulla di questo robot!"

"Avrai delle spiegazioni."disse lo zio.

"È impossibile."disse Eren "Non ce la farò mai.

COME POTREI PILOTARE QUESTO COSO?"

"Adesso sali a bordo."disse lo zio "Oppure vattene subito!"

L'angelo emise da se stesso una luce viola,lanciò una sfera che colpì il suolo e provoco un'esplosione dello stesso colore che distrusse diversi palazzi e formò una colonna di energia viola che fece una croce.

"Dannazione,sembra ci abbia trovato."disse lo zio.

L'angelo lanciò un'altra sfera e provocò un'esplosione immensa e fece tremare la struttura.

"Eren ormai non c'è più tempo."disse Claire.

"Sali a bordo."disse June.

"Io non posso."disse Eren "Sono venuto fin qui,MA QUESTO È ASSURDO!"

"Ascolta Eren,capisci perché sei venuto in questa base?"disse June "Non devi fuggire.

Ne da tuo zio,ne da te stesso."

"Capisco,però come pretende che riesca combattere?"disse Eren.

"Beh,ammetto che in effetti..."disse June.

Su un video apparve l'immagine dell'uomo con i capelli grigi.
"Voglio che Annie Leonhardt venga svegliata."disse lo zio.

"Non ha smesso di rimarginare le ferite."disse quello con i capelli bianchi.

"Non è ancora morta,però."disse lo zio.

"Ho capito."disse quello con i capelli grigi.

"Annie?"disse lo zio.

Si udì una voce "Si?"

"Il pilota di riserva è inutile."disse lo zio "Andrai tu."

"Si."disse Annie.

"Riconfigurare i sistemi dello 0.1. per Annie."disse Claire "Pronti ad attivarlo."

"Si signora."disse una voce meccanica "Riconfigurare i sistemi dello 0.1."

"Lo sapevo..."pensò Eren "Quando non combatto contro i giganti sono inutile."

Annie,che aveva i capelli blu ora e le pupille rosse ,fu portata su un lettino d'ospedale nella stanza.

Indossava una tuta aderente bianca che lasciava scoperte solo le mani.

Aveva tutto il braccio destro fasciato,l'avambraccio sinistro fasciato,l'occhio destro fasciato e anche la fronte fasciata.

"Annie..."disse Eren.

Annie si mise seduta,lamentandosi,mentre del vapore usciva dalle ferite.

L'essere lanciò un'altra sfera.

La croce questa volta penetrò sotto l'acqua e fece cadere dei frammenti sulla piramide che tremò e Annie cadde a terra con il lettino.

"ATTENTO!"urlò June mentre delle lampade si staccavano dal soffitto.

Claire si mosse a super velocità e tagliò i pezzi con la spada,mandando i frammenti contro una parete.

I presenti videro che la mano destra del robot si era mossa e si era messa sopra la testa.

"SI È MOSSO!"disse uno degli operai "Ha strappato gli ancoraggi del braccio destro!"

"Ma,no!"disse Claire "È impossibile!

Non può essere,non era nemmeno stata inserita..."

"Ha reagito da solo,senza alcuna interfaccia."disse June che si alzò "Come se volesse proteggerlo.

Ma allora...può farcela."

Eren corse verso la ragazza a terra e la mise seduta e si trovò la mano sporca di sangue.

"Andrò io."disse Eren "Salirò io a bordo!"

Il liquidò fu scolato via.

"Fase di raffreddamento terminata,braccio destro in posizione."disse la voce femminile"Struttura di ancoraggio ripristinata."

La parte posteriore della schiena dell'essere,sotto il collo, si aprì e rivelo un'entrata circolare e una capsula fu inserita all'interno,con dentro Eren che era su una sedia di metallo,in un ambiente a luci rosse,con due placche di metallo in testa,poi un liquido arancione coprì la stanza.

"Stai calmo."disse Claire "Quando saranno pieni di L.C.L. i tuoi polmoni potranno rifornirsi direttamente d'ossigeno.

Ti abituerai subito."

"Oh,mi sento male."disse Eren.

"Un po' di coraggio!"disse June "Sei un ometto,no?"

La ganasce furono staccate dal robot.

"Inizio secondo stadio di connessione."disse la voce meccanica.

Furono accese delle luci nel cilindro di metallo e un cerchio di luce iniziò a scorrere.

"Collegamenti sinaptici attivati."disse la voce.

Il cerchio di luce passò,facendo apparire vari colori e varie scintille.

"Collegamenti nervosi di entrata uscita attivati."disse Claire "Il tasso di sincronia è al 41,3%.

È fantastico."

"Curve armoniche a livelli normali."disse una donna che era seduta su una sedia accanto a lei dove c'era uno schermo con dei rettangoli verdi "Per ora è tutto sotto controllo."

"Ce la farà."disse Claire.

June annuì "Prepararsi al lancio."

Una grata rossa fu aperta.

"Prepararsi al lancio."disse la voce femminile "Disinserire i ganci di sicurezza."

Le due placche di metallo furono tolte dalle spalle.

"Procedere allo spostamento del ponte oscillante."disse la voce e il ponte davanti al robot fu spostato.

"Rimozione della prima struttura in corso."disse la voce.

La parete di metallo si aprirono e liberarono le spalle dell'essere che erano bloccate in esse,poi si attaccò una placca mobile sulla schiena.

"Posizionare il 0.1. per il lancio."disse la donna e il robot fu portato da una pedana su una parete di metallo verde con delle linee verticali sopra.

Sopra la parete ve ne era un'altra più avanti e c'erano delle porte di metallo rosso che iniziarono ad aprirsi formando un condotto rettangolare verde con linee rosse.

"Controllo percorso."disse la donna "Completo."

"Preparativi per il lancio completati."disse Claire.

"Ricevuto."disse June che guardò lo zio "Nessun ripensamento?"

"Naturalmente no."disse lo zio che era tornato nella sala con quello con i capelli bianchi accanto "Se non riusciamo a sconfiggere gli angeli per noi sarà la fine."

"Ikari,sei davvero convinto della tua scelta?"disse quello con i capelli bianchi.

"Si."disse lui.

"LANCIARE!"disse June.

Dei razzi sotto i piedi del mezzo lo mandarono nel condotto a super velocità.

L'angelo camminò tra le strutture super tecnologiche in superficie,poi una porta di metallo si illuminò di energia rossa e si aprì e da essa uscì il robot.

L'angelo illuminò la sfera di luce rossa.

"Eren,non morire."disse June.