UN TELEFONO CHE NON SQUILLA

TERRA 77

Eren era dentro la capsula nel robot.

Oltre alle placche sulla fronte aveva una tuta aderente blu addosso,con delle placche bianche sul petto e sulle spalle.

"Buon giorno,Eren."disse Claire "Come ti senti?"

"Mi sto abituando."disse Eren.

"Bene,riprendiamo l'esercitazione di ieri."disse Claire.

Il robot era in una simulazione della città e davanti a se aveva l'angelo ucciso.

Aveva in mano un fucile.

"Inquadra il bersaglio...e spara."disse Claire.

Lui lo fece,ma lo mancò di poco.

"Con più calma."disse la donna "Inquadra il bersaglio..."

"E spara."pensò Eren che colpì l'angelo che cadde a terra ed esplose.

"Ancora."disse Claire e il robot sparò.

Claire era in una stanza con dei video,delle vetrate e c'era una donna accanto a lei.

C'era poca luce nella stanza.

Indossava un camice bianco,la sua frangetta ora era prima sollevata verso l'alto e poi cadeva in basso,aveva la riga in mezzo alla testa e i capelli arrivavano a mezzo collo sulla nuca.

"Scusi,ma perché Eren ha scelto di salire a bordo dell'EVA?"disse la donna.

"Lui fa sempre tutto quello che gli viene detto di fare."disse Claire "Sembra quasi che sia la sua regola di vita,vero?"

Dietro le due c'era June che indossava una giacca rossa,con sotto una maglietta bianca e pantaloni verdi chiari e molto corti.

Ora aveva la riga in mezzo,una frangetta corta,che inizialmente andava in alto e poi le punte dei capelli si ripiegavano in basso,mentre i capelli arrivavano fino alle scapole.

Il colore dei capelli ora era nero scuro.

"Inquadra il bersaglio e spara."disse Eren "Inquadra e spara."

Il robot continuò a sparare.

Il giorno dopo Eren aprì la porta di June.

"Signorina June,guardi che è già mattina."disse Eren.

"Sono appena rientrata dal turno di notte."disse lei da sotto le coperte "Non devo tornare al lavoro."

"Allora io vado."disse Eren.

"Ah,oggi è giovedì,porteresti i rifiuti combustibili per favore?"disse June.

"Certo."disse Eren.

"Ti sei ambientato nella nuova scuola?"disse June.

"Si."disse Eren.

"Bene."disse lei "Ci vediamo più tardi."

"A più tardi."disse lui che chiuse la porta.

Eren portò dei secchi fuori,poi si diresse verso scuola.

June rispose al telefono che squillava "Pronto?

Sei tu,Claire?"

"Allora racconta,come va con il tuo lui."disse Claire.

"Il mio lui?"disse June "Ah,Eren.

Frequenta la sua nuova scuola da due settimane però non è affatto cambiato e non ha ricevuto nessuna telefonata."

"Che vuoi dire?"disse Claire.

"Il telefono è una cosa importante,quindi io gli ho dato subito un portatile personale."disse lei "Però fino ad oggi non mi sembra gli siano arrivate telefonate.

Ho l'impressione che non abbia mai fatto amicizia con nessuno."

"Quindi Eren non ha un carattere adatto per fare amicizia."disse Claire "Hai mai letto il testo intitolato "il dilemma del porcospino"?"

"Porcospino?"disse June "L'animale con gli aculei."

"Il porcospino avrebbe voluto fare amicizia con il prossimo,ma quando si avvicinava ad un suo simile entrambi si ferivano con gli aculei che ricoprivano il loro corpo."disse Claire "Lo stesso capita ad alcune persone.

Eren,in fondo al suo cuore, è spaventato dal dolore che potrebbe provare e questo lo rende freddo e riservato."

"Presto si renderà conto anche lui che crescere in fondo è un continuo provare ad avvicinarsi e allontanarsi l'un l'altro."disse June "Finché non si trova la distanza giusta per non ferirsi a vicenda."

Eren arrivò in classe e vide Annie,con le fasciature,che era seduta al banco e guardava fuori dalla finestra.

Un ragazzo con gli occhiali e i capelli castani faceva volare un elicottero di plastica e lo filmava,poi si interruppe "Che cosa c'è,capo classe?"

Il capoclasse era una ragazza con capelli neri,legati in due code di cavallo dietro la testa e indossava un'uniforme bianca e verde "Hai consegnato le note che ti ho dato ieri?"

"Ah..."disse il ragazzo "No,in casa di Itaki sembrava non esserci nessuno."

"Aida,ma tu e Itaki non eravate ottimi amici?"disse lei "Non ti preoccupa che lui non venga a scuola da due settimane?"

"Già potrebbe essere rimasto ferito."disse lui.

"Eh,intendi nella battaglia di quel robot?"disse lei "Ma alla tv hanno detto che non ci sono stati feriti."

"È impossibile."disse lui "L'hai visto anche tu il cratere dell'esplosione,no?

Ci saranno stati di sicuro più di 20 feriti e forse anche qualche morto."

In quel momento si aprì la porta della classe ed entrò un ragazzo con i capelli corti e la tuta nera.

"Toji."disse quello con la videocamera.

"Ciao."disse lei.

"Ciao."disse Toji mettendo una borsa bianca sul tavolo e poi si mise seduto sul banco"Ma che è successo?

Ci sono molti meno studenti qui."

"È colpa delle evacuazioni."disse quello con la telecamera "Si sono trasferiti in altre scuole.

Era ovvio.

Del resto in città si è svolta una vera battaglia."

"Tu sei l'unico che possa apprezzare una cosa simile."disse Toji "Avresti voluto vederla con i tuoi occhi,vero?"

"In effetti."disse quello con la videocamera "Ma tu cos'hai fatto fin'ora?

Sei stato assente da molto tempo.

Non sarai per caso rimasto coinvolto nella battaglia?"

"No,Neo,ma mia sorella si."disse Toji "È rimasta sepolta sotto un cumulo di macerie.

Ormai è fuori pericolo,ma è stata ricoverata in ospedale.

In oltre mio padre e mio nonno lavorano al centro di ricerca e ora non possono assentarsi per nessun motivo dai loro posti.

Se non le avessi fatto compagnia io,sarebbe rimasta completamente sola.

In ogni caso il pilota di quel robot è veramente un'incapace!

AH,MA CHE NERVOSO!

Lui che doveva difenderci ha distrutto la città!"

"Non hai tutti i torti,anzi hai sentito le voci sul nuovo arrivato?"disse Neo.

"Il nuovo arrivato?"disse Toji.

"È quel ragazzo."disse Neo indicando con la testa Eren che era seduto di spalle davanti a loro "Sai è stato trasferito nella nostra scuola durante la tua assenza Toji,subito dopo la battaglia.

Non ti sembra un po' troppo strano?"

In quel momento entrò il professore.

"In piedi."disse la ragazza e tutti si alzarono.

Il professore iniziò la lezione "Dunque,la più difficile prova che la razza umana abbia dovuto affrontare arrivò proprio nell'ultimo anno del ventesimo secolo,quando un meteorite si schiantò violentemente sull'Antartide sciogliendone,in pochi istanti,l'intera calotta di ghiaccio.

Il livello del mare si alzò improvvisamente.

L'asse terrestre subì uno spostamento.

E la sopravvivenza di ogni specie fu minacciata da sconvolgimenti climatici che interessarono l'intero pianeta,ma soprattutto la popolazione mondiale fu dimezzata.

Miliardi di esseri umani persero la vita in questo tragico disastro che viene ricordato come il Secondo Impatto.

Da tutto ciò derivarono conflitti economici,conflitti razziali,guerre civili..."

Tutti gli studenti avevano un portatile rosso.

Eren ricevette un messaggio sul portatile,lo aprì e c'era una domanda che chiedeva se lui era il pilota del robot.

Eren si volto e vide una ragazza che lo salutava,poi rispose "Si."

Tutti si alzarono di scatto,specialmente le ragazza che si riunirono intorno a lui tutte insieme.

L'insegnante,ormai anziano,non si accorse di nulla essendo di spalle a guardare la finestra e continuò parlare.

"Basta ragazze!"disse quella con le trecce "Siamo in classe o sbaglio?"

Annie rimase impassibile con lo sguardo verso la finestra.

"No,sentite..."disse lui.

"Come hanno fatto a sceglierti?"disse una ragazza.

"Ti hanno fatto un test?"disse un'altra.

"Com'è la cabina?"disse una terza.

"Io...sarebbe un segreto."disse lui.

"Ameno dicci il nome del robot."disse una.

"Lo chiamano Eva."disse lui.

"Per oggi è tutto."disse il professore che si accorse della faccenda.

"In piedi."disse quella con le trecce "Inchino…

Ragazzi,almeno salutate il professore..."

Toji era irato e rimase fermò a suo posto.

Eren si prese un pugno da Toji in cortile e finì a terra.

"Mi dispiace novellino."disse Toji "Ma dovevo picchiarti.

Soltanto in questo modo potevo risollevarmi un po' il morale."

Eren si asciugò il sangue.

"Devi capirlo."disse Neo "La sua sorellina è rimasta ferita sotto e macerie.

Beh cerca di non prendertela troppo."

"Per quanto mi riguarda,non è certo per mia scelta che combatto."disse Eren.

Toji tornò indietro,lo afferrò per la giacca,lo alzò e lo atterrò con un altro pugno.

Annie era a guardare da una finestra.

Poco dopo la ragazza gli arrivò vicino "Una chiamata d'emergenza.

Io ti precedo alla base."

Annie corse via.

Una sirena suonò improvvisamente.

"Attenzione è stato dichiarato lo stato di emergenza straordinaria."disse la voce femminile "Vi preghiamo di raggiungere i rifugi il più presto possibile."

Un essere volava sopra il mare.

Era una creatura allungata simile ad un serpente,di colore rosso,la testa era a cupola con delle punte sui lati e sulla parte superiore della testa,mentre sotto c'era una sfera rossa con accanto delle zampe nere da ragno e due cerchi gialli sulla cupola simili a due occhi,con dentro due cerchi neri.

"Ricevo le immagini dell'obbiettivo."disse la voce femminile nella stanza degli ologrammi"Ha varcato i confini delle acqua territoriali."

"Bene,tutti ai posti di allerta di primo grado."disse l'uomo con i capelli grigi che era in piedi sulla parte più alta dei ripiani di metallo.

Sul ripiano di sotto c'erano sia June che Claire.

I palazzi furono fatti entrare sotto terra.

"Blocco centrale,blocchi dal primo al settimo,rientro completato."disse la voce femminile"L'indice di operatività anti-area è al 48%."

"Per quanto riguarda i civili,com'è la situazione?"disse June.

"Ci è stato comunicato che l'evacuazione è stata completata."disse uno ai comandi.

In una stanza di metallo c'erano delle persone che erano seduti su dei tappeti a terra,buona parte erano studenti.

"Gli alunni delle scuole elementari e medie,si raggruppino per classi."disse la voce femminile.

Neo riprendeva stando seduto su un tappetino con Toji vicino "Ci risiamo anche questa volta,mandano scritte!

Stanno controllando le informazioni.

Non vogliono far vedere assolutamente nulla a noi civili.

Eppure è un evento così straordinario."

L'essere passò sopra un faro e poi sopra ai boschi.

"Il quarto angelo."disse June guardando l'immagine sul video "Proprio mentre il comandante è assente.

Non me l'aspettavo così presto."

"Prima abbiamo avuto un vuoto di 15 anni,questa volta sono trascorse soltanto due settimane."disse uno ai comandi.

"Loro non pensano ai nostri problemi,un atteggiamento che le donne detestano."disse June e dei lanciamissili sulle colline,più delle mitragliatrici attaccate a dei rettangoli di metallo appesi ad un filo, aprirono il fuoco.

"Che spreco di denaro pubblico."disse quello con i capelli bianchi.

"La commissione richiede di mobilitare di nuovo l'Evangelion."disse uno di comandi.

"Quanto sono noiosi."disse June "L'avrei fatto anche se non l'avessero chiesto loro."

La capsula fu inserita nel robot.

"Perché sono salito di nuovo a bordo?"pensò Eren "Anche se non c'è mio zio.

Anche se sono stato picchiato."

Le esplosioni fecero tremare la struttura dove c'erano Neo e Toji.

"Senti,ci sarebbe una cosa di cui dovrei parlarti."disse Neo.

"E di cosa?"disse Toji.

"Non posso dirtelo qui."disse Neo.

"Va bene,ho capito."disse Toji.

I due si alzarono e andarono da quella con le due ciocche.

"Ehi,capoclasse?"disse Toji.

"Cosa c'è?"disse la ragazza,che era seduta su un tappeto con l'amica.

"Io e Neo andiamo un attimo al gabinetto."disse Toji.

"Adesso?"disse la ragazza "Non potevate pensarci prima invece?"

I due andarono al bagno.

"Beh,e allora?"disse Toji.

"Voglio vederla almeno per un volta prima di morire."disse Neo.

"La battaglia quassù?"disse Toji.

"Dobbiamo sbrigarci,temo che ormai il nemico stia per arrivare."disse Neo.

"Ah,Neo,sei incredibile."disse Toji.

"Per me questa potrebbe anche essere l'ultima occasione."disse lui "Dai ti prego,aiutami

ad aprire l'uscita del del rifugio."

"Ma se vai la fuori finirai ucciso?"disse Toji.

"Non siamo al sicuro neanche qui se è per questo."disse Neo "Se devo morire,voglio farlo guardando la battaglia."

"Che tonto."disse Toji "Per cosa credi che esista la N.E.R.V.?"

"Lo sai qual'è la macchina da combattimento della N.E.R.V?"disse Neo "È il robot pilotato dal nostro nuovo compagno di classe.

È stato lui a difenderci quella volta,ma tu l'hai picchiato in quella maniera e per due volte.

Se per caso dovesse decidere di non salire più a bordo del robot finiremo tutti uccisi.

Toji,non credi di avere l'obbligo di assistere alla sua battaglia?"

"Ho capito."disse Toji "Certo che quando ti metti qualcosa in testa è impossibile farti cambiare idea."

Neo ridacchiò.

"Eren,sei pronto per il lancio?"disse June.

"Si."disse lui.

"Ricorda,dopo aver neutralizzato lo scudo del nemico dovrai aprire il fuoco come ti è stato insegnato."disse Claire "Andrà tutto bene vedrai."

"Si."disse Eren.

"LANCIARE!"disse June e il robot fu spedito il superficie.

I due ragazzi arrivarono in cima ad una collina e osservarono la città.

Il serpente enorme toccò terra,sollevando la testa.

"Fantastico!"disse Neo mentre registrava con la videocamera "Quanto ho aspettato questo momento."

Il robot entrò dentro un palazzo vuoto che aprì la parte davanti.

"Eccolo."disse Neo.

"Prendi la mira e spara."si ripeteva nella mente Eren.

"Segui la strategia che abbiamo usato,capito?"disse June.

"Capito."disse lui che mosse il robot facendo fuoco sull'essere e sollevando un'enorme polverone.

"Fermò,il nemico è coperto dal fumo!"disse June.

Dei tentacoli di luce viola uscirono dai lati della testa del mostro e colpirono la punta del fucile tagliandolo in due e facendo cadere il robot a terra e tagliando in due il palazzo da cui era uscito.

"Che succede?"disse Toji "È già stato sconfitto?"

"No,è a posto."disse Neo che riprendeva.

"Ti serve un fucile di riserva."disse June e la parte frontale di un palazzo si aprì rivelando una seconda arma.

"Prendilo!"disse June "Eren!"

"Accidenti,forse sente davvero l'effetto dei tuoi pugni!"disse Neo.

"E STA UN PO' ZITTO!"urlò Toji.

L'essere era davanti al robot che non si rialzava,poi evitò un tentacolo che fece un'enorme taglio sulla strada,poi si allontanò,mentre i tentacoli tagliavano in due i palazzi più piccoli.

Il robot fu scagliato a terra contro un palazzo,poi i tentacoli tagliarono in molti pezzi un altro edificio e il robot ci fu scagliato contro,mentre i pezzi cadevano.

Il cavo sulla schiena si era spezzato ed era iniziato un conto alla rovescia di 5 minuti.

"Il cavo è reciso!"disse uno ai comandi "L'EVA è ora alimentato da batterie interne."

"Autonomia rimasta 4 minuti e 53 secondi."disse una donna ai comandi,mentre June guardava il conto alla rovescia spaventata.

Il robot si rialzò,un tentacoli gli prese la gamba e lo fece strusciare a terra,poi lo sollevò e lo lanciò verso la collina.

"CI STA VENENDO ADDOSSO!"urlò Toji e il robot si schiantò sulla collina.

Eren dentro era svenuto.

"Eren stai bene?"disse June preoccupata "EREN!

Entità dei danni?"

"Niente di grave,tutti i sistemi sono operativi."disse un uomo ai comandi.

Eren si riprese e vide che la mano del robot aveva quasi schiacciato i due.

Sui video della base apparvero due immagini dei due studenti.

"Sono due compagni di classe di Eren."disse June.

"Perché si trovano li?"disse Claire.

L'essere volò verso il robot e lanciò i tentacoli,ma lui ne afferrò uno con la mano sinistra prendendo la scossa.

"Ma come mai non combatte?"disse Toji.

"Forse perché noi due ci troviamo qui."disse Neo "Così non si può muovere liberamente!"

"Unità 0.1.,autonomia rimasta 3 minuti e 30 secondi."disse la voce femminile.

"Eren,fai entrare quei due nel robot."disse June "Dopo averli tratti in salvo ritirati.

Riprenderai dopo il combattimento."

"Non è possibile far entrare dei civili nella capsula dell'EVA senza avere un permesso!"disse Claire.

"Il permesso lo do io."disse June con le bracia incrociate.

"Questo va oltre i tuoi poteri,capitano!"disse Claire.

"Unità 0. rimasta 3 minuti."disse la voce femminile.

"Bloccate l'EVA nella sua attuale posizione e fate espellere subito la capsula."disse June"Sbrigatevi."

La capsula fu fatta uscire.

"VOI DUE!"disse la voce di June dal robot "Salite a bordo,muovetevi."

I due salirono e il liquido iniziò a salire.

"Ma che cos'è?"disse Neo "Acqua?

La videocamera!"
I due iniziarono a respirare sotto l'acqua e poi il liquido divenne completamente trasparente ed i due videro Eren ai posti di comando.

"Disturbi nel sistema nervoso."disse la voce femminile.

"Ora l'EVA contiene due estranei."disse Claire "Sono loro ad interferire con gli impulsi nervosi."

La mano del robot aveva perso la corazza che rivelava una pelle biancastra,poi lui tirò il tentacolo verso l'alto e poi verso il basso,scagliando via il mostro.

"RITIRATI,EREN!"urlò June e il robot si rialzò.

Eren sembrava svenuto.
"Usa la rampa 34 per il rientro."disse June.

"Novellino,stanno dicendo di ritirarti."disse Toji.

"Non devo fuggire."disse Eren e dalla spalla destra del robot uscì un coltello che emanava luce dalla lama.

"EREN,ESEGUI GLI ORDINI,RITIRATI!"urlò June.

Rimaneva solo un minuto,così Eren urlò e il robot corse verso l'essere strisciando contro la montagna.

"Che stupido."disse June.

I due tentacoli trafissero la pancia del robot che però infilò il coltello nella sfera rossa del mostro,trafiggendola,mentre Er continuava ad urlare.

Dalla sfera uscirono delle scintille mentre Eren urlava a squarcia gola.

"Unità 0.2. autonomia rimasta 30 secondi."disse la donna ai comandi.

Il conto alla rovescia arrivò a zero,mentre la donna contava i numeri che diminuivano e la sfera dell'essere si spense,facendo uscire la sua anima.

Sia il robot che l'essere rimasero bloccati,mentre il sole tramontava.

"EVA 0.1. autonomia terminata."disse la ragazza ai comandi.

"L'obbiettivo non emette più alcun segnale."disse la donna ai comandi.

Eren piangeva dentro la sala comandi.

Il giorno dopo pioveva ed Annie era a guardare la finestra in classe,seduta al banco.

Toji era al banco e Neo faceva ricerche al computer portatile.

"Ah,con oggi sono già tre giorni."disse Toji.

"Da quando ci hanno dato quella strigliata tremenda?"disse Neo.

"No,dall'ultima volta che è venuto a scuola."disse Toji.

"Di chi stai parlando?"disse Neo.

"Del novellino,parlo del novellino."disse Toji girandosi "Chissà che cosa gli sarà successo?"

"Sei preoccupato per lui?"disse Neo.

"Ma,no,non in particolar modo."disse Toji.

"Fai tanto lo scontroso e poi ti preoccupi per gli altri."disse Neo "Se gli avessi chiesto scusa quando ne avevi l'occasione ti saresti risparmiato tre giorni di questa sofferenza."

Neo prese un foglio "Guarda.

Qui c'è i suo numero di telefono.

Se sei preoccupato per lui chiamalo."

Toji andò al telefono all'entrata della scuola,ma poi lasciò perdere.