UN'OPERA DELL'UOMO
TERRA 77
Ikari era seduto in una stanza con il pavimento di metallo,lucido,con dei cerchi e simboli sul pavimento,mentre il soffitto era nero con cerchi e scritte bianche,in lingua antica, e anche delle linee che li univano.
Dietro di lui e sui lati c'erano delle vetrate che emanavano una tenue luce rosa.
"Ho di nuovo un debito nei tuoi confronti."disse Ikari che parlava con un uomo alla radio.
"Che però non avrà mai occasione di saldare,giusto?"disse la voce "In quanto alle documentazioni richieste dal governo dietro l'autorità di controllo dell'informazione pubblica,le ho manipolate inserendovi dati falsi.
Bene,per quanto riguarda quell'altra questione?
Dovrò fare qualcosa in caso si sviluppi?"
"No,stando al tuo rapporto non dovrebbe sussistere alcun problema."disse Ikari.
"Bene,come da copione allora."disse la voce.
Dal tostapane,nella casa di June,uscirono delle fette di pane.
Eren,che era al tavolo,ne prese una,mentre il pinguino mangiava il pesce.
June uscì dalla sua camera seminuda e mise in imbarazzo Eren.
"Buon giorno,signorina June."disse Eren.
Lei sbadigliò "Buon giorno."
June si sedette e prese una lattina di birra di prima mattina scolandosela tutta"Ah,questo si che è il modo per cominciare una giornata!"
"Non si beve il caffè o il latte a colazione?"disse Eren.
"Beh,per chi ha origini americane ,come me, si,ma essendo nata qui mi sono abituata alle usanze del posto."disse June "Quella roba si beve da altre parti,non certo in Giappone.
Secondo le più antiche tradizioni la colazione giapponese ha sempre previsto riso al vapore,zuppa di riso e un goccio di sake."
"Solo per lei comunque."disse Eren.
"Che vuoi dire?"disse June.
"Si ricorda che avrebbe dovuto essere di turno stamattina per la colazione?"disse Eren"Lo sa,signorina June,adesso comincio a capire perché lei è ancora sola alla sua età."
"Desolata di essere tanto rozza."disse June con sguardo diabolico.
"E pigra,giusto?"disse Eren.
"Vuoi farla finita?"disse June.
"Grazie per il cibo."disse Eren.
Eren andò a lavare i piatti e June ciancicò una fetta biscottata.
"Oggi verrà veramente a scuola?"disse Eren.
"Si,c'è l'incontro con gli insegnanti per l'orientamento scolastico."disse lei.
"Però lei è sempre impegnata con il lavoro."disse Eren.
"Ah,non preoccuparti,anche questo fa parte del mio lavoro."disse June.
"Del suo lavoro..."disse Eren.
"Chi è?"disse lei che rispose al telefono "Ah,grazie di essere passati.
Si,è qui.
Aspettate solo un minuto."
"Signorina Fudo,non si faccia vedere così conciata,per favore."disse lui "È imbarazzante."
"Eh...si d'accordo."disse June.
Aprendo la porta Eren trovò Neo e Toji che dissero "AH,BUONGIORNO EREN."
I due misero la testa dentro "ALLORA,SIGNORINA FUDO,NOI ANDIAMO!"
Lei li salutò mostrando solo la mano "A presto."
I due piansero dalla gioia.
"Avanti muovetevi!"disse Eren.
June prese una lattina,si appoggiò al frigo e la aprì "Che ironia.
Ora si sente più a suo agio e quindi riesce ad esprimersi più liberamente.
Ma è meglio così."
June prese il cellulare e chiamò degli uomini.
"Si?"disse una voce.
"È appena uscito di casa."disse June "Da ora vi affido la sua sorveglianza."
L'angelo a trapezoedro aveva un'intera parte che si stava decomponendo in fretta in energia e aveva del sangue che colava.
Eren vide l'essere dalle finestre della sua scuola,poi vide la macchina rossa di June che arrivò a gran velocità e parcheggiò rapidamente.
Neo e Toji corsero alla finestra non curandosi di Eren e lo spinsero via.
Neo aveva la videocamera.
"ECCOLA!"disse Toji "È ARRIVATA!
La modella June Fudo!"
"Ex modella e da prima del 2000."disse Eren.
Lei scese dal mezzo,indossava gli occhiali neri,una giacca gialla,una maglietta bianca,una gonna grigia e una borsetta verde.
Aveva due orecchini a croce e una croce sul petto.
June si tolse gli occhiali.
Tutta la scuola era alle finestre.
"Che schianto!"disse uno della classe "Ma chi è quella?"
"June Fudo,la tutrice di Eren."disse un altro.
"Cosa?"disse il primo "L'ex modella?!
Eren vivrebbe insieme a quella bellezza!"
Annie era al suo banco e guardava verso la porta con le mani incrociate sotto il mento,mentre le ragazze,tra cui la capoclasse, erano irritate.
"Cretini."disse la capoclasse.
Neo stava filmando e June fece un sorriso alla videocamera.
"AH,LA SIGNORINA FUDO È DAVVERO STUPENDA!"disse Neo.
"Sarà."disse Eren.
"Poi è anche il direttore operativo della N.E.R.V."disse Toji "È fantastico."
"Sarà."disse Eren.
"Ehi,Toji,non è una fortuna che Eren sia così bambino?"disse Neo.
"Già,di certo non ci farà concorrenza."disse Toji.
"Toji e gli altri non immaginano quanto siano rozzi i suoi modi."pensò Eren.
"Ah,se solo potessi avere una ragazza come lei..."disse Toji.
"Credo che patiresti parecchio."disse Eren.
"TU NON PUOI PROPRIO CAPIRE,SIGNORINO!"dissero entrambi "D'accordo,tu occupati pure della pace e destino della Terra,noi ci occuperemo della signorina Fudo!"
I due gli diedero una pacca sulle spalle insieme,facendolo piegare in avanti.
Il robot era nel liquido.
"L'unità 0.1. ha superato la temperatura critica."disse la voce femminile "Passare alla seconda fase..."
Eren era nel mezzo e pensava "La pace sulla Terra.
È per questo che piloto l'EVA?"
Lui si ricordò l'occhio che uscito dalla testa dell'EVA.
"L'EVA."pensò Eren "Cosa sarà poi?
Un robot che puzza di sangue ma che,in qualche modo, mi fa sentire a mio agio."
"Nulla."pensò Eren sulla pedana che era davanti al liquido viola,su cui erano anche Claire,June,quella dai capelli corti e quello con gli occhiali "Io non so assolutamente nulla."
Eren si mise a leggere.
"Per quanto riguarda le componenti toraciche dello 0.0.?"disse Claire.
"Totalmente distrutte,dovremmo ricostruirle interamente."disse quella con i capelli corti"Però siamo quasi ai limiti del budget supplementare."
"Spero che con l'arrivo dell'EVA 0.2 la situazione migliori."disse Claire.
"Temo si rischi il contrario,occuparsi dei corpi degli angeli in superficie è molto dispendioso."disse l'uomo con gli occhiali.
"È vero,ma avremmo solo dal lamentarci in quanto ai finanziamenti."disse June "Qui si decide il destino dell'umanità."
"Bisogna accontentarsi,l'umanità non vive di soli EVA,per permettere ai soli sopravvissuti di andare avanti,il denaro è indispensabile."disse Claire.
"A proposito,il comandante è andato in riunione?"disse June.
"Si,in questo momento dovrebbe essere in volo."disse Claire.
"Quando non c'è il comandante qui è tutto così calmo."disse quella con i capelli corti.
Ikari era su un jet privato ed era da solo in una parte del mezzo.
Un uomo in giacca e cravatta entrò.
Aveva i capelli neri rasati.
"Mi scusi,le dispiace se mi siedo vicino a lei?"disse l'uomo "La revisione accrescitiva del budget per la raccolta dei campioni è stata approvata senza problemi."
"Ma la commissione considera la propria sopravvivenza come la priorità assoluta."disse Ikari "Pagherebbero qualunque cifra per continuare a vivere."
"Sembra credessero che gli angeli non sarebbero mai riapparsi."disse l'uomo "A proposito,c'è un'altra buona notizia.
Ad eccezione degli stati uniti,tutti i paesi membri del consiglio hanno approvato il budget per l'unità aerea 0.6.
Per quanto riguarda l'approvazione degli Stati Uniti è solo una questione di tempo.
Il problema di quel paese è sempre stata la sua allergia ai disoccupati."
"E il suo paese?"disse Ikari.
"Prenderemo parte al piano di costruzione dallo 0.8 in avanti."disse l'uomo "Il progetto per la seconda programmazione è ancora in atto.
Resta comunque un problema:i piloti non sono ancora stati trovati."
"Gli angeli sono tornati."disse Ikari "E noi non abbiamo altra possibilità che annientarli."
"Sono perfettamente d'accordo con lei,non voglio assistere ad un altro Secondo Impatto."disse l'uomo che stava per bere da una bottiglietta.
La zona di terra sopra l'Antartide era completamente rossa.
Eren,June e Claire erano su un pavimento mobile in un corridoio esagonale di metallo verde.
"Quindi stai dicendo che il Secondo Impatto che vaporizzò il polo sud fu..."disse Eren.
"Esatto."disse Claire "Nei testi di storia,come sulla stampa dell'epoca,viene riportato come un disastro dovuto all'impatto di un meteorite,ma a realtà dei fatti è stata sempre celata alla maggior parte della popolazione.
15 anni fa l'umanità rinvenne in Antartide la prima forma di vita umanoide denominata angelo.
Ma durante le ricerche,per ragioni sconosciute si generò una tremenda esplosione."
I tre arrivarono sul baratro dove c'erano i due pavimenti che si muovevano in parallelo.
"È questa la vera natura del Secondo Impatto."disse Claire "Questo il motivo per cui gli Eldiani,le Claymore,come me, e quelli come June si sono uniti."
"Ma allora tutto quello che facciamo è per..."disse Eren.
"Per evitare il verificarsi di un probabile Terzo Impatto."disse Claire "È per questo che esiste la N.E.R.V. ed esistono gli Evangelion.
A proposito,per domani è tutto confermato come da programma."
June rifletté per un momento "Si,ho capito."
Il giorno dopo Eren era al tavolo e mangiava il pane riscaldato,mentre il pinguino mangiava il pesce.
June aprì la porta ed era ben pettinata,vestita con una divisa nera,con il colletto e le maniche rosse e una gonna nera lunga e scarpe con i tacchi.
Il pinguino fece cadere il pesce dalla bocca,mentre Eren rimase paralizzato.
"Buon giorno."disse June seria.
"Buon giorno a lei."disse Eren e lei si sedette.
"Eren,so che tu mi giudicherai una persona sciatta,ma voglio essere sincera con te."disse June.
"Ok."disse Eren intimidito guardando lo sguardo della donna.
"Non è sempre stato così."disse June "Una volta era diverso.
Una volta anche io ero diversa.
Ero innamorata di una ragazza,ma nei primi tempi delle mie trasformazioni in..."
"In Devil Lady?"disse Eren.
"Si,in quella cosa...io facevo fatica a controllare l'istinto bestiale,così l'ho allontanata,poi ho dovuto uccidere un'altra donna che amavo e che si era rivelata…"disse June"Beh...non era chi credevo.
Era un mostro."
"E l'altra?"disse Eren "L'ha allontanata per sempre?"
"No."disse June "E avrei dovuto farlo sul serio e sparire dalla circolazione..."
"Oh...mi dispiace."disse Eren che pensò "Deve essere successo qualcosa di brutto."
"Oggi ho una posizione rispettabile nella N.E.R.V.,ma prima,prima degli angeli,prima del Secondo Impatto,lavoravo con un'organizzazione diversa."disse June "Davo la caccia ad esseri che camminano e strisciano.
Spesso mi trasformavo e lo scontro terminava in un mare di sangue,sia mio che altrui.
Tu non hai idea di quello che ho passato.
Sono persino stata in una dimensione spirituale,ho visto cose assurde.
Cose folli.
Servono anni per dimenticarle.
All'epoca ero una persona introversa,timida.
Ma dopo quello che ho passato,ho giurato di non essere più quella di prima,ho abbandonato il mondo della moda e mi sono seppellita qui.
Ho perso il mio carattere da perfetta idiota e mi sono ubriacata alla grande.
E non voglio mai smettere.
Per questo bevo sempre.
Non voglio mai del tutto essere sobria.
Non dopo tutto quello.
No."
"Mi spiace di essere stato scortese."disse Eren.
"Bene."disse lei alzandosi "Io sto andando a lavoro,rientrerò a casa tardi,quindi per la cena dovrai fare da solo.
A dopo."
Lei uscì di casa con tono freddo.
"D'accordo."disse Eren che era scosso.
Uno dei super elicotteri,senza eliche,della N.E.R.V. volò sopra Tokyo che era per metà sott'acqua.
"È difficile pensare che qui,una volta,sorgesse la fiorente metropoli di Tokyo."disse June.
"Siamo arrivate."disse Claire.
June vide una serie di complessi di cui uno a cupola,uno a palazzo e dei parcheggi in mezzo,con l'intera zona asfaltata per più di un chilometro.
"Non c'era alcuna ragione per scegliere proprio questo posto."disse June "Senti,ma con questo progetto hanno a che fare le forze armate?"
"Le forze strategiche di autodifesa."disse Claire che guardava un computer "No,non è stata permessa alcuna intromissione."
"Ecco perché possono fare come gli pare."disse June.
L'oggetto atterrò.
In una grande stanza dal soffitto bianco luminoso c'era un uomo orientale in giacca e cravatta su un palco e molte persone giapponesi a tavoli circolari.
"Ringraziamo tutti i presenti per essere intervenuti alla presentazione ufficiale."disse l'uomo "Benvenuti e grazie ancora."
Ad uno dei tavoli c'erano June e Claire da sole ed erano le uniche a non avere aspetto orientale.
"Tra breve vi chiederemo di spostarvi nella sala controllo da dove potrete assistere alla dimostrazione pratica."disse l'uomo "Pregherei quindi a chi avesse delle domande di esporle ora."
Claire alzò la mano e si alzò dal tavolo "Posso?"
Claire indossava una giacca azzurra,con il colletto bianco e una gonna azzurra.
"Oh,che sorpresa."disse l'uomo "L'autorevole dottoressa e Claymore Clarie.
È un onore averla qui oggi."
"Mi scusi potrei porle alcune domande?"disse Claire.
"Ma certo,la prego."disse lui.
"Stando alle spiegazioni fornite,l'unità è stata dotata di un generatore a combustione."disse Claire.
"Esatto,è uno dei punti di forza del nostro prodotto."disse l'uomo "In questo modo sono assicurati 150 giorni di operatività continuativa."
"Tuttavia l'istallazione di un reattore nucleare all'interno di un mezzo bellico terrestre comporta un alto rischio di sicurezza."disse Claire.
"Sempre meglio di un'arma che non funziona dopo cinque minuti senza cavo di alimentazione."disse l'uomo.
"Il controllo a distanza comporterà dei problemi in caso di emergenza."disse Claire,mentre June si annoiava.
"La nostra soluzione è molto più umana di una che sfrutta un pilota fino a causarne l'instabilità psicologica."disse lui.
"Lascia perdere,è infantile."disse June.
"E per i problemi del sistema di interfaccia?"disse Claire.
"Il nostro sistro risultato è molto più sicuro del vostro che permette ad un pericoloso mezzo bellico di andare fuori controllo e di impazzire."disse l'uomo che prese un foglio e lo mostrò "Un'arma incontrollabile è un folle nonsenso.
Un po' come una donna in preda ad un crisi isterica."
Tutti risero e Claire divenne furiosa.
"È impossibile riuscire a ragionarci."disse Ju.
"Noi abbiamo tecnologia e piloti all'altezza."disse lei.
"Si,basati sul paranormale?"disse lui e tutti risero.
"No,le assicuro che non..."disse Claire.
"Sappiamo tutti che le Claymore dicono di usare energia spirituale per non parlare della signorina Fudo che è una vera furia della natura durante quelle sue trasformazioni."disse l'uomo "Ho un resoconto dove la signorina Fudo dice di essere stata all'interno di una dimensione spirituale in anima e corpo.
E poi,crede davvero di poter controllare simili mostri con la scienza e con la volontà umana?
Dice sul serio?"
"Sono assolutamente seria."disse Claire.
"È proprio a causa di questa fiducia ai fattori inaffidabili come la volontà o i sentimenti umani che la N.E.R.V. ha permesso il verificarsi di un tale disastro."disse l'uomo "E le Nazioni Unite sono state costrette ad alimentare i vostri giochi semi budget.
Lo sa che in certi paesi c'è ancora gente che muore di fame?
Per di più le cause dell'incidente ,a dispetto della sua gravità,non sono ancora state chiarite.
Direi che almeno sarebbe il caso di prendersi la propria responsabilità.
Per voi è una vera fortuna che la N.E.R.V. sia protetta da atti speciali.
Siete al di sopra delle leggi,non dovete curarvi di alcuna responsabilità."
"Lei potrà dire quello che vuole,ma la verità è che oltre alle nostre armi,non c'è niente che possa abbattere quei nemici."disse Claire.
"Se è per questo si tratta solo di una questione di tempo."disse l'uomo e tutti applaudirono "L'epoca della N.E.R.V. non durerà in eterno."
Negli sgabuzzini June diede un calcio ad un armadietto e lo frantumò completamente,malgrado fosse di metallo e fece anche delle crepe sul muro "MA CHE IDIOZIE!
CHE SE NE VADA AL DIAVOLO QUEL BUFFONE!
LA VERITÀ È CHE È SOLO INVIDIOSO DEI NOSTRI DIRITTI!
E QUESTA È LA LORO VENDETTA!
MI HA FATTO SALTARE I NERVI!"
"Smettila,non essere infantile."disse Claire che era seduta davanti ad uno specchio e dava fuoco ad un foglio "È solo un uomo pieno di se.
Un vanaglorioso alla ricerca di lodi.
Non merita alcuna considerazione."
"Però come diavolo avranno fatto a sapere quelle cose."disse June.
"Fughe di informazioni riservate."disse Claire "Che fanno al reparto servizi di sicurezza?"
Il palazzo fu aperto in due e la parte centrale rivelò un gigantesco robot con la testa arancione,un petto immenso e tondo,spalle rosse,braccia gialle e metà gambe blu.
L'uomo era in una stanza dove c'erano diverse sezioni di controllo e c'era un gigantesco video in fondo con l'immagine del robot.
Il pavimento era verde,le pareti marroni e il soffitto verde scuro.
"Sta per avere inizio il test del G.A."disse l'uomo con indosso una divisa militare "La dimostrazione non comporta alcun pericolo.
Potrete osservare il tutto dalle apposite vetrate."
Delle persone si misero ad usare i binocoli.
"Si dia iniziò al test."disse l'uomo.
June e Claire erano appoggiate ad una parete e Claire aveva un bicchiere di caffè.
"Regolare i sistemi di alimentazione."disse una voce.
"Pressione regolare."disse uno di quelli ai computer "Nessuna anomalia nel sistema di raffreddamento."
Dalla schiena del robot uscirono delle barre di metallo.
"Dare iniziò all'avanzamento."disse lei.
"Avanzamento velocità ridotta."disse l'uomo ad un computer "Piede destro in avanti."
La macchina iniziò a muoversi.
"Ma guarda riesce a camminare."disse June "Questo si che è qualcosa di cui essere fieri."
"Che cosa c'è?"disse l'uomo.
"La pressione interna del reattore sta aumentando."disse uno di loro.
"Anche la temperatura del liquido di refrigerazione."disse un altro.
"Apertura valvole di iniezione,immissione moderatore neutronico."disse l'uomo.
"Negativo!"disse l'altro "Le pompe non rispondono."
Il robot si avvicinò.
"Disinserire l'alimentazione!"disse l'uomo "Arresto d'emergenza!"
"Segnale di arresto d'emergenza,segnale di trasmissione non risponde!"disse la voce nella sala.
"L'unità è fuori controllo!"disse uno ai computer.
"No,non può essere."disse l'uomo e il robot sfondò con i piedi la cupola,ci passò dentro e proseguì.
"Certo che quel robot è maleducato proprio come il suo ideatore."disse June.
"I valori di compressione sono irregolari."disse uno ai comandi "Le barre di controllo non funzionano!"
"Pericolo di fusione del nucleo del reattore."disse un altro.
L'uomo era sconvolto "No,è impossibile.
Nel nostro robot è stato inserito un dispositivo di auto immunità programmato proprio per far fronte a qualsiasi possibile emergenza."
"Invece ora dobbiamo affrontare il rischio di fusione del nucleo del reattore!"disse June.
"Purtroppo,a questo punto,non possiamo far altro che aspettare che si arresti da solo."disse l'uomo.
"Probabilità di arresto automatiche?"disse June.
"0,0002%"disse un uomo "Praticamente un miracolo."
"Più che i miracoli,preferisco credere nell'agire umano."disse June "Mi indichi il modo per fermarlo."
"Abbiamo già tentato tutto il possibile."disse l'uomo.
"No,c'è una procedura d'arresto definitiva."disse June "Mi dica la password per metterla in atto."
"La procedura di cancellazione dell'intero programma e top secret."disse l'uomo "Non sono autorizzato a comunicarla a nessuno.
"Allora si procuri un'autorizzazione."disse June "Adesso!"
L'uomo iniziò a fare telefonate "Quindi devo chiedere l'autorizzazione al signor…
Si,capisco.
Certo.
Ho già avuto altri consensi."
"Scarica barile."disse June a braccia incrociate.
"Presto riceveremo l'autorizzazione."disse lui "L'operazione verrà ufficializzata."
"NON POSSIAMO ASPETTARE!"disse June "Dopo l'esplosione sarà troppo tardi,non lo capisce!?"
Il robot continuava a camminare.
"Non possiamo aspettare,da questo momento agirò per mio conto."disse June che andò a telefonare "Porta subito qui Eren con l'unità 0.1."
June si spogliò in una stanza dove c'era solo Claire.
"Come hai intenzione di affrontare la situazione?"disse Claire.
"Usando le mie mani."disse June che divenne Devil Lady.
Aveva gli occhi gialli,aveva le palpebre inferiori rosse e le macchie rosse sotto gli occhi avevano una punta ricurva a metà che andava verso il basso ed era piegata verso il centro.
Aveva i capelli marroni a mezzo collo e la riga sulla parte sinistra.
Dalle tempie partivano delle ali nere sottili come lame che andavano prima verso l'esterno e verso l'alto,poi si piegavano verso il basso e la parte finale assomigliava ad una falce.
Era completamente senza vestiti,aveva delle linee nere poco prima delle spalle che arrivavano fino al seno che era senza capezzoli.
C'era una macchia nera proprio sotto il seno,con una punta che arrivava fino alla vita dopo aver formato un rombo nero sulla pancia.
La pelle era pallida e gli avambracci neri,con unghie appuntite e ricurve.
Sui gomiti aveva due punte ricurve e nere.
I polpacci erano neri come i piedi e c'era una linea nera anche sulla parte esterna delle cosce.
Aveva una coda nera sottile con una punta.
Sulla schiena aveva delle enormi ali nere,simile a quelle di un drago.
Il robot di Eren veniva trasportato da un'enorme aereo nero.
"Sta dicendo sul serio?"disse un uomo che era spaventato nel vederla trasformata.
"Certo."disse June.
"Ma l'interno del robot sarà completamente saturo di radioattività."disse l'uomo.
"Sono stata in una dimensione spirituale una volta."disse lei "Non sarà un problema per me."
"È troppo rischioso."disse l'uomo.
"Però in caso di successo sarebbero tutti salvi."disse June.
Un uomo colpì una macchina con un'accetta "Con il segnale di controllo interrotto,gli sportelli si potranno aprire manualmente.
Potrà entrare attraverso la struttura posteriore."
"Speranza."disse l'uomo di spalle "È questa la password per cancellare il programma."
"Grazie infinite."disse lei che salì a bordo dell'aereo nero.
June si sedette davanti ad Eren che aveva già la tuta blu con le placche e lui rimase molto scosso nel vederla così.
"Entro cinque minuti sarà in pericolo di fusione del nucleo,quindi dovremmo assolutamente evitare di farlo avvicinare ulteriormente a zone abitate."disse June"Yuga?"
"Si?"disse quello con gli occhiali che era al posto del pilota.
"Una volta sganciato l'EVA ritirati velocemente e portati ad una quota di sicurezza."disse June.
"Roger."disse lui.
"Eren,tu dovrai raggiungere l'obbiettivo e tenerlo fermo,mentre io mi deposito sul retro."disse June "Dovrai ostacolare la sua marcia cercando di tenerlo immobile."
"Non avrai intenzione di entrare in quel coso?!"disse Eren.
"Precisamente."disse lei.
"MA QUESTO È ASSURDO!"disse Eren spaventato.
"Si,lo so che è assurdo,però non abbiamo altra possibilità."disse June "E poi sono sopravvissuta a cose molto peggiori."
"COMUNQUE E TROPPO PERICOLOSO!"disse Eren.
"Non devi preoccuparti,l'EVA può resistere benissimo ad una simile esplosione diretta."disse June.
"NON ERA QUESTO CHE INTENDEVO,SIGNORINA FUDO!"disse Eren.
"Vedi,se adesso non tentassi tutto il possibile,vivrei con questo rimpianto per sempre."disse June.
"Obbiettivo avvistato."disse quello con gli occhiali che vide il robot che correva.
"Bene,andiamo,forza."disse June.
Il robot fu sganciato senza il cavo,mentre lei iniziò a volare.
Il robot toccò terra e strusciò sul suolo,poi corse dietro al robot.
"L'ho quasi raggiunto."disse Eren.
"Abbiamo meno di quattro minuti di operatività."disse June "Fermalo."
Il robot di Eren afferrò le punte dell'altro e June atterrò sulla schiena strappando il portellone a mani nude ed entrando in un corridoio di metallo con delle luci rosse.
"Che caldo terribile."disse lei "La situazione è critica."
"Fermati!"disse Eren e il suo robot si mise sull'altro e lo tenne fermo "STA FERMO!"
Del vapore iniziò ad uscire dai buchi sulla spalla e lui tappò il buco.
"SIGNORINA FUDO FACCIA PRESTO!"disse Eren.
"Ci siamo."disse lei che diede un pugno ad una vetrata che copriva un pulsante sul una parete e la porta di metallo si aprì.
Lei entrò in una stanza dove c'erano dei cilindri di metallo che uscivano da una parete e c'era un computer.
Il computer chiedeva la password,lei la inserì,ma ci fu un errore.
"ERRORE?"disse lei "MA CHE SIGNIFICA?!"
Lei riprovò,ma la reazione fu la stessa "Non ci sono dubbi.
I programma è stato manomesso."
Ci furono altre fuoriuscite di vapore.
"REATTORE INTERNO A 0.2. DAL PUNTO CRITICO!"disse uno ai comandi.
"Ormai non resta che tentare il tutto per tutto."disse June che iniziò a spingere i cilindri dentro la parete.
"SIGNORINA JUNE,SCAPPI!"disse Eren,mentre dal robot uscivano decine di colonne di vapore.
"0.1. al punto critico!"disse uno ai comando "STA PER ESPLODERE!"
"È finita."disse l'uomo.
"JUNE!"urlò Eren.
Il computer si riaccese e il programma entrò in funzione.
I cilindri entrarono tutti dentro la parete,le luci divennero verdi e il vapore cessò di uscire.
"Che stupida."disse Claire appoggiata ad una parete.
"Signorina June,va tutto bene?"disse Eren spaventato "SIGNORINA JUNE!"
Devil Lady era seduta a terra e rispose alla piccola macchina che aveva nell'orecchio sinistro "Si,anche se sono arrivata davvero al limite."
"Che gioia."disse Eren "Signorina June,è stata fantastica!
Lei davvero grande e aveva ragione!
Il miracolo è avvenuto!"
"Già."disse lei che pensò "Mi chiedo chi l'avesse preparato questo miracolo."
"Il rientro dell'unità 0.1.è stato completato senza problemi."disse Claire ad Ikari che era nella stanza con le vetrate sulle pareti che emanavano luce rosa "Non si rivelano tracce di contaminazione.
Salvo l'intervento del capitano Fudo,tutto si è svolto secondo copione."
"Ottimo lavoro."disse Ikari.
Le fette di pane uscirono dal tostapane la mattina dopo e Eren ne mangiò una,mentre il pinguino mangiava il pesce.
"Buon giorno."disse June che arrivò seminuda e bevve la lattina sedendosi a tavola e rise"Bene,bene.
Una doccia di mattina,devo fare la doccia.
Ma dove sono il reggiseno e le mutandine?"
Eren la guardò male e poi aprì la porta.
"Buon giorno."dissero Toji e Neo.
"Buon giorno."disse Eren irato "A più tardi!"
"A più tardi."disse lei ridendo con la lattina in mano.
"La signorina Fudo è proprio uno schianto."disse Toji.
"Anch'io prima la pensavo così,ma in casa è così pigra,rozza,trasandata,insomma,tutto tranne che uno schianto."disse Eren "Per me è persino imbarazzante guardarla!"
"Lo sai,io ti invidio veramente tanto."disse Neo.
"Per quale motivo?"disse Eren.
"Non c'è proprio niente da fare,Eren è davvero un bambino."disse Neo.
"Concordo."disse Toji.
"Ma perché?"disse Eren.
"Lei ti fa vedere dei lati della sua personalità che a noi non mostrerebbe mai,questo significa che voi due siete una famiglia."disse Neo.
