BUGIE E SILENZI

TERRA 77

Un elicottero volò su una valle piena di crateri.

"Il secondo e il terzo lago."disse Jack "Non vorrei doverne vedere altri.

Ieri abbiamo ricevuto delle lamentele dal presidente in merito al ritardo dei progetti,rivolti direttamente a me.

Era piuttosto irritato.

Sappi che è arrivato persino ad implicare la tua destituzione."

"Il progetto Adam procede regolarmente."disse Ikari che aveva le mani incrociate davanti al viso"E il progetto EVA è avviato.

Cosa avranno da lamentare i vecchi della Seele?"

"Il progetto per il perfezionamento è il più importante."disse Jack.

"Tutti i progetti sono correlati."disse Ikari "Non c'è alcun problema."

"Anche per quanto riguarda Annie?"disse Jack "Non importa.

Piuttosto che cosa facciamo con quell'uomo?"

"Lasciamo che faccia come vuole."disse Ikari "Come per l'istituto M.A.R.D.U.K."

"Ci serviremo di lui ancora per qualche tempo."disse Jack.

Carter era entrato dentro un capannone vuoto e pensava "16 anni fa che cosa ha avuto inizio qui?"

Indossava una giacca bianca,una maglietta blu e pantaloni chiari.

La porta fu aperta e accostata,Carter si avvicinò e mise la mano sotto la giacca.

"Sono io."disse una donna che si mise seduta a leggere.

Aveva intorno a se vari gatti che mangiavano.

"Ah,sei tu."disse Carter.

"Un'agenzia straniera ha sede qui da nove anni."disse la donna "E da nove anni mostra questo stesso aspetto.

Delle 108 imprese connesse all'istituto M.A.R.D.U.K. 106 già risultavano fittizie."

"E questa sarebbe la 107 esima."disse Carter.

"Qui c'è il suo registro di gestione."disse la donna che sulla rivista aveva un foglio.

"Dovrei guardare la lista degli amministratori,giusto?"disse Carter.

"Già sapevi?"disse lei.

"Quei nomi mi sono quasi tutti noti."disse Carter"Istituto M.A.R.D.U.K.

Un'agenzia consultiva creata per selezionare i piloti di Evangelion,posta sotto il diretto controllo della commissione per il perfezionamento dell'uomo.

L'essenza dell'istituto resta tutt'ora oscura."

"Il tuo compito è di investigare sulla N.E.R.V."disse la donna "È sconsigliabile immischiarsi nella questione M.A.R.D.U.K."

"Io ho sempre bisogno di verificare tutto con i miei occhi."disse Carter che si allontanò.

Il suo telefono squillò e parti la segreteria "Salve,sono Carter.

Al momento non sono in casa.

Se necessario siete pregati di lasciare il vostro nome e un messaggio."

A chiamarlo era Amanda durante la ricreazione e la ragazza cominciò ad urlare "AIUTO SIGNOR CARTER!

CHE STAI FACENDO PERVERTITO?!"

Amanda urlò ancora,poi attaccò "Scherzetto."

La capoclasse uscì "Che succede?"

Amanda si voltò verso il muro con occhi chiusi,testa all'insù e mano con il telefono sul muro "Niente,siccome domani è domenica volevo farmi portare da qualche parte dal signor Carter e così gli stavo telefonando.

Ma come al solito non era in casa.

Negli ultimi tempi è sempre così quando lo chiamo."

"Quindi per domani non hai nessun impegno?"disse la capoclasse.

"Mi duole davvero ammetterlo,ma è proprio così."disse Amanda.

La capoclasse si avvicinò "Allora senti,avrei un favorino da chiederti."

La ragazza le parlò all'orecchio.

"Eh?!"disse Amanda disgustata "Un appuntamento?"

"Si tratta di un amico di mia sorella maggiore,vuole conoscerti assolutamente."disse la capoclasse "Ha detto che devo presentarvi ad ogni costo."

Annie era in ginocchio e strizzava lo straccio con entrambe le mani in un secchio d'acqua.

Eren la fissava,poi Toji gli diede un colpo di scopa sulla testa.

"Insomma,vuoi impegnarti?"disse Toji.

"Scusami."disse Eren.

"È nel fare le pulizie che dovete impegnarvi."disse la capoclasse con Amanda che si affacciava alla finestra.

Poco dopo i tre erano dentro delle capsule metà immerse nel liquido fucsia e Claire era nella stanza accanto con June.

"Processo terminato."disse Jessica "Raccolta dati completata."

June lesse dei fogli.

"Cosa indosserai domani?"disse Claire.

"Ah,vuoi dire al matrimonio?"disse June "Dunque...l'abito rosa l'ho indossato per la volta precedente e il vestito grigio l'ho messo per la volta prima."

"E quello arancione?"disse Claire chinandosi in avanti e pigiando dei tasti "Non lo hai più indossato di recente."

"Ah,si quello...c'è un motivuccio per quello."disse June.

"Si è ristretto?"disse Claire.

"Esattamente."disse June "Ah,ne comprerò uno nuovo tornando a casa.

Le spese non finiscono mai."

"D'altronde con questo ritmo..."disse Claire "Anche i doni nuziali non sono una sciocchezza."

"Hanno tutti fretta di sposarsi perché sono quasi sulla soglia dei 30 anni."disse June.

"Non vivono mica tutti in eterno come noi."disse Claire "È la vita,Misato."

"Non chiamarmi così."disse June "Quello è solo un nome in codice.

A proposito,qual'era il tuo?

"Ritsuko."disse Claire "Potete uscire ragazzi,abbiamo terminato.

Ottimo lavoro."

"Ah,che noia."disse Amanda "Sempre test e test."

Eren vide l'ologramma di Annie nella sua cabina.

"Ora che ci penso,oggi mi è sembrato più triste del solito."disse Claire "Intendo Eren."

"D'altronde è per domani."disse June.

"Già certo."disse Claire "È per domani."

Eren era in ascensore con Annie "Domani...domani dovrò incontrarmi da solo con mio zio.

Secondo te di cosa potrei parlargli?"

"Perché domandi a me una cosa simile?"disse Annie.

"Perché una volta ha visto te e zio che parlavate allegramente."disse Eren "Senti,mio zio... che tipo è?"

"Non lo so."disse Annie.

"Capisco."disse Eren.

"È perché volevi chiedermi queste cose che mi hai guardata per tutto il giorno?"disse Annie.

"Si..."disse Eren "Ah,sai mentre pulivamo la classe,si oggi, ti ho visto strizzare lo straccio.

E il quel momento ho avuto come la sensazione di guardare una mamma."

"Una mamma?"disse Annie che mosse leggermente la testa verso di lui,continuando a dargli le spalle e arrossendo un po'.

"Esatto."disse Eren "Il tuo modo di strizzare lo straccio,sembrava proprio quello di una mamma.

Magari potresti essere adatta per il ruolo di madre di famiglia."

"Ma cosa dici?"disse Annie.

La sera seguente Amanda era distesa a terra,in salotto,con la testa appoggiata su un cuscino nero,a pancia in su e mangiava le patatine guardando la tv.

Indossava una maglietta,ma non i pantaloni.

Sul lato del cuscino c'era anche il pinguino.

"Sono a casa."disse June.

"Ben tornata."disse Amanda che non staccò gli occhi dalla tv.

"Su vai a dormire,non hai forse un appuntamento domani?"disse June che andò a cambiarsi in un'altra stanza.

"Si,con un bel tipo."disse Amanda che si sedette "Ah!

A proposito...che mi presteresti il tuo profumo alla lavanda?"

"Scordatelo."disse June.

"Che tirchia."disse Amanda.

"Non è una cosa per bambini quella."disse June"Eren è in camera sua?"

"Ci si è praticamente chiuso dentro."disse Amanda che si rimise a guardare la tv"Sembrerebbe che non voglia incontrare lo zio.

Ma se davvero non lo volesse gli basterebbe non farlo.

Chi lo capisce."

"In realtà,non è che non voglia."disse June "È questo il problema."

Eren era sul letto e guardava il soffitto,poi la voce dello zio rimbombò nella sua testa"Vattene subito!

Sei stato bravo,Eren."

"Eren."disse June "Apro la porta."

June vide Eren sdraiato di spalle "Hai paura di incontrarti da solo con tuo zio?

Non puoi e non devi sempre fuggire.

Se non ti sforzerai tu di fare un passo in avanti non cambierà mai nulla da se."

"Lo so questo."disse Eren.

"Quello che ancora non sai è che non si tratta solo di fare il primo passo,ma anche di continuare ad avanzare."disse June "Un passo dopo l'altro.

Comunque domani presentati all'incontro fiero e deciso.

Perché ci sarà anche tua zia."

June chiuse la porta e Eren mise la faccia nel cuscino,poi se lo mise in testa.

Il giorno dopo June era ad un matrimonio insieme a Claire.

Claire indossava un vestito verde,con una collana con una perla rossa,June una giacca rossa,e un vestito blu che arrivava a metà gambe,più una collana di perle bianche.

"Non è ancora arrivato."disse Claire.

"Non ricordo una sola volta in cui quel tipo sia riuscito ad arrivare puntuale."disse June"Questo solo nella vita privata,nel lavoro è sempre stato diverso."

Carter arrivò in giacca e cravatta "Ehi,voi due.

Oggi siete ancora più belle del solito.

Sapete,non sono riuscito a liberarmi in tempo dal lavoro."

"Eppure non sembri far altro che ingannare il tempo."disse June,mentre lui si sedeva"Comunque,oggi non avresti potuto fare a meno di quella tua barba incolta?

E guarda,hai la cravatta allentata."

June gli mise a posto la cravatta.

"Ti ringrazio."disse Carter.

"Sembrate marito e moglie voi due."disse Claire.

June la guardò male e Carter le si avvicinò.

"Ah,ma che belle parole le tue."disse Carter.

"Ma chi lo vuole questo qui?"disse June.

Ikari era in una zona desertica con migliaia di lapidi nere,con sopra nomi,date di nascita e di morte.

Con lui c'era Eren che metteva dei fiori sulla tomba della zia.

"Era da anni che noi non venivamo qui insieme."disse Ikari.

"Io...dopo quella volta,quando scappai,non sono più venuto qui."disse Eren "In questo luogo riposa mia zia,ma non ne ho forte impressione.

Non conosco nemmeno il suo viso."

"Dimenticando i propri ricordi,le persone riescono a vivere,però vi sono cose che non si devono assolutamente dimenticare."disse Ikari "Amily mi ha fatto conoscere quel qualcosa che è per me insostituibile.

Io vengo in questo luogo in riconferma di ciò."

"Non ci sono delle sue foto?"disse Eren.

"Non ne sono rimaste,anche questa tomba è una mera decorazione,priva di spoglie."disse Ikari.

"Ci si è disfatti di tutto."disse Eren "Me lo avevano detto."

"È tutto dentro il mio cuore."disse Ikari"Per ora basta così."

Uno degli aerei-elicottero atterrò sul posto.

"È ora di andare."disse Ikari "Io ti precedo."

Ikari si avviò verso il mezzo dove c'era anche Annie.

"Zio!"disse Eren e lui si voltò "Si,ecco...io oggi sono stato felice di poter parlare con te."

"Capisco."disse Ikari.

Il mezzo partì.

Poco dopo Eren era in macchina con June.

"Hai visto,Eren?"disse June "Agitarsi non è servito a niente.

Una volta laggiù è filato tutto liscio.

Hai fatto bene a parlare,meglio che starsene a casa a rimuginare.

E poi era una visita alla tomba di tua zia."

"È lei che mi ha costretto,signorina June."disse Eren.

"Ma solo perché in te ho riconosciuto il desiderio di accettare l'invito."disse June "Sii più onesto ,Eren."

"Essere onesto non mi farà sentire meno a disagio."disse Eren.

"Salvandoci la vita hai corrisposto appieno ad ogni nostra aspettativa."disse June "Abbi più fiducia in te.

In fondo anche tuo zio avrà riconosciuto i tuoi meriti."

Un enorme pezzo di metallo si schiantò sulla strada e June riuscì ad evitarlo per un pelo.

"PUÒ RIPETERE?"disse June al telefono e le navi nella baia fecero fuoco.

Un altro angelo era apparso

Aveva la testa bianca,due occhi neri e un becco,poi c'era un'asta rossa corta,una lunghissima asta nera,con una figura ottagonale,con un rombo sotto,un secondo rombo sotto,un'asta lunga con una sfera marrone,con dei punti gialli,più una punta sotto.

Dalla prima figura partivano due rombi,poi due sfere,poi tre rombi in verticale e lunghissime punte che toccando l'acqua formavano ghiaccio intorno.

Tra l'asta rossa e quella nera,c'era una sfera rossa.

La testa divenne una sfera nera che poi produsse una luce forte.

Le navi furono sollevate e si formò una croce che spezzò in due le navi.

La macchina di June passò su un ponte che dava sulla baia "Confermo,è davanti a noi!

Il pilota dello 0.1. è con me!

Preparate lo 0.1."

"È già in funzione lo 0.2."disse quello con gli occhiali.

Da un immenso aereo fu sganciato l'EVA 0.2. che ora aveva i propulsori sulla schiena.

L'essere lanciò diverse sfere verdi,ma lei le evitò,poi prese il fucile e sparò un colpo verso la sfera e la testa dell'essere esplose e il suo corpo iniziò a disintegrarsi.

"Ehi,ha già centrato il nucleo."disse Eren.

"Ti sbagli,era un'esca!"disse June e l'essere si ricompose,poi la sfera nera si mise in verticale,diventando rossa e si formarono due circonferenze energetiche alla base.

Lei sparò diversi colpi,prendendo lo scudo,poi ruotò su se stessa e sferrò un calcio allo scudo,trapassando la prima sfera e distruggendo la seconda,che esplose in un mare di sangue e ci fu una grossa esplosione e croce.

Amanda fece ruotare il robot su se stesso e lo fece atterrare vicino alla macchina di June che era arrivata ad una base militare e il mezzo si cappottò più volte.

"Fine dell'emergenza."disse Amanda allo 0.0.

Amanda arrivò a terra e vide June,Annie,ed Eren.

"Sono perfetta,vero?"disse Amanda.

"Beh,te la cavi bene."disse June.

Annie si allontanò.

"Oh...la cocca del comandante si è offesa."disse Amanda che andò da Eren "Idiota che non sei altro,si può sapere dove ti eri cacciato?

Sei un irresponsabile!"

Lei diede un calcio alle gambe di Eren facendolo cadere "Senza un briciolo di giudizio.

Vergognati,hai perso un'occasione per combattere sull'EVA.

Del resto non sei che uno stupido."

"Amanda,dimentichi il colloquio con lo zio."disse June.

"Ah...già..."disse Amanda.

Carter aveva messo una valigia nera sul tavolo di Ikari "Tutto procede secondo il suo copione.

Il lost number per il piano d'emergenza.

La pietra miliare che unirà la divinità allo spirito."

"Ciò che aprirà la porta al perfezionamento dell'uomo è la chiave di Nabucodonosor."disse Ikari.

Il pomeriggio Eren si mise su una sedia in sala da pranzo e suonò la chitarra.

Amanda gli batté le mani.

Indossava un vestito verde lungo e una borsetta marrone.

"Davvero niente male."disse Amanda che si diresse verso la sua stanza,dopo aver posato la borsa su una sedia"Non sapevo celassi una simile qualità."

"Ho iniziato a cinque anni."disse Eren "Questo è il massimo livello che ho raggiunto.

Non posso di certo dire di avere di avere talento."

"La perseveranza è forza."disse Amanda "Ti ho rivalutato un pochino."

"Cominciai perché mi fu consigliato dal mio tutore."disse Eren "Avrei potuto smettere in qualsiasi momento."

"E allora perché hai continuato?"disse Amanda.

"Beh,perché nessuno mi ha mai detto di smettere."disse Eren.

"Già,più che prevedibile."disse Amanda che si sdraiò sul letto.

"Sei tornata molto presto."disse Eren "Pensavo che questa sera avresti cenato fuori casa."

"Era terribilmente noioso quel ragazzo e così io mi sono defilata mentre facevamo la coda."disse Amanda.

"Questo non mi sembra carino."disse Eren.

"Ah,l'unico uomo che valga qualcosa è il signor Carter."disse Amanda.

La sera seguente June prese una lattina e la bevve,poi però la guardò e pensò "Devo smetterla."

Il pinguino spaventò Amanda che si presentò in cucina nuda "JUNE!

C'è un mostro in bagno!"

"È un pinguino."disse Eren che stava lavando i piatti "Si chiama Pen Pen."

Eren si voltò e vide che lei era nuda e rimase sconvolto e arrossì.

Lei si accorse di essere nuda e arrossì,poi diede un calcio al mento di Eren stendendolo e coprendosi il seno "MALEDETTO MANIACO!

STUPIDO!

PERVERTITO!"

Amanda andò via.

"Stanno imparando a dirsi le cose in faccia."disse June "Che dici Pen Pen?

Fanno progressi?"

La sera seguente June,Claire e Carter erano in un locale nella città.

"Ormai è troppo tardi per dire cose simili."disse June "Io mi assento un attimo."

"Bella scusa per scappare."disse Carter.

"Si,come no."disse June.

"Tacchi."pensò Carter che parlò "Era da anni che noi tre non bevevamo insieme."

"June non starà esagerando?"disse Claire "Mi sembra che sia un po' troppo allegra."

"In genere seguita a bere per cercare di non ricordare il passato."disse Carter "Oggi non lo fa."

"Certo che il peso delle parole dell'uomo che ci ha provato con lei è veramente diverso."disse Claire.

"Ci ho provato,ma questo succedeva prima che Fudo calzasse scarpe con i tacchi."disse Carter.

Carter diede un pacchetto a Claire.

"Ti ringrazio davvero."disse Claire"Così premuroso."

"Questo con le donne,ma trascurato nel lavoro."disse Carter.

"Se lo dici tu."disse lei che vide un cuore di cristallo dentro la confezione "E con June?"

"Quella battaglia l'ho già persa una volta e sai non è mio costume combattere in vano."disse Carter.

"Capisco."disse Claire che mise il regalo nella borsa.

"E tu,Claire?"disse Carter.

"Vedi,non è mio costume parlare di me stessa."disse Claire "Non è affatto interessante.

A meno che non vuoi sentir parlare delle Claymore."

"Da quanto non stai con le tue compagne?"disse Carter.

"Da quando sono qui,ma sono in contatto con Helen,Miria e Deneve."disse Claire"Quando avrò finito tornerò da loro e riprenderò la mia vita precedente."

"Semplice,facile da ricordare."disse Carter "È bello avere un progetto per il futuro già fissato.

Ma quanto tempo ci mette Fudo?

Si starà ritoccando il trucco."

"Attento,se ti spingerai troppo oltre finirai con il bruciarti."disse Claire "Questo è l'avvertimento di un'amica."

"Lo terrò in seria considerazione."disse Carter "Ma se dovessi bruciarmi,vorrei che fosse in un gioco di fuoco con te.

Ben tornata."

"Non cambi mai,sempre a fare il seduttore."disse June.

"Si invece,sono cambiato e sto ancora cambiando."disse Carter "Vivere significa cambiare."

"Omeostasi e transistasi."disse Claire.

"Che cosa sono?"disse June.

"L'attitudine volta a preservare uno stato e l'attitudine volta a cambiarlo."disse Claire"Gli esseri viventi sono caratterizzati da entrambe queste due capacità."

"Sono come l'uomo e la donna."disse Carter.

"Bene,a questo punto io devo andare."disse Claire "Mi è rimasto un lavoro da finire."

"Davvero?"disse June.

"È un peccato."disse Carter.

"Ci vediamo."disse June.

"Ciao."disse Claire.

Eren chiamò June stando in cucina "Certo.

D'accordo.

A presto."

"Era June?"disse Amanda che si stava asciugando i capelli con un asciugamano rosso e indossava la lunga maglietta gialla.

"Si,ha detto di andare a letto senza aspettarla perché tornerà molto tardi."disse Eren.

"Cosa?!"disse Amanda "Questo significa che rientrerà domattina,vero?"

"Non credo proprio."disse Eren "Insieme a lei c'è solo il signor Carter."

"Ma sei stupido?"disse Amanda "Proprio per questo invece."

June era sbronza e Carter la portava sulle spalle.

I due camminavano in una strada di notte.

"Ormai sei troppo anziana per questo."disse lui.

"Troppo anziana?"disse June "Ma se io non invecchio…

Come ti permetti?"

"Giusto,diventerò vecchio io al posto tuo."disse Carter.

"Appunto."disse June.

"Eppure tu,Fudo,adesso porti scarpe con i tacchi."disse Carter "Veramente sento lo scorrere del tempo."

"E raditi questa barba incolta."disse June.

"D'accordo,d'accordo."disse Carter.

"Da qui in avanti proseguo a piedi."disse June "Grazie."

Lui la mise giù e i due proseguirono.

"Sai Carter,mi sono comportata male con Eren."disse June.

"Non mi pare."disse Carter "Mi sembrate molto amici."

"Si,ma io a volte sono stata dura con lui."disse June "Da quando Sarà non c'è più io non mi sono più ripresa.

La sua ombra è sempre con me,faccio rituali di evocazione per mettermi in contatto con i morti in continuazione.

Non faccio altro che nascondermi dietro i bicchieri,dietro la mia vendetta contro gli angeli e non faccio altro che sfruttare Eren.

Mi dispiace tanto."

Lei si fermò e lo fece anche lui.

"Hai seguito delle tue legittime scelte per il bene del mondo."disse Carter.

"No,non è vero!"disse June che stava per piangere "Non sono state affatto delle mie scelte!

Io stavo solo fuggendo.

Fuggendo dalla maledizione della morte di Sara.

Proprio come Eren che fugge da suo zio.

Sono una vigliacca.

Ti prego davvero di scusarmi,è colpa dell'alcol se sto dicendo queste cose."

"Basta così."disse Carter.

"Sono una bambina."disse June "Io non ho il diritto di dire nulla a Eren.

Lui è puro,io lo sto sporcando."

"Basta così."disse Carter.

"E ancor peggio sono una donna meschina,che sfrutta il suo stesso inquilino a cui vuole bene non appena gli si presenta occasione o gli si rivolge solo per il suo comodo nelle situazioni di bisogno!"disse June "Anche l'altro giorno io forse lo stavo usando!

Non mi sopporto!

Io provo pena per me stessa!"

"Basta così."disse Carter e lei si fermò.

"Cosa devo fare?"disse June.

"Dovresti parlargli."disse Carter.

Amanda era seduta al tavolo in cucina con la testa sul braccio sinistro e batteva le dita"Senti,Eren...perché non ci baciamo?"

Eren,che era seduto a terra e leggeva un fumetto si tolse le cuffie "Cosa?"

"Un bacio."disse Amanda "Baciare.

Se non erro il tuo fidanzamento con Annie era platonico.

Non l'hai mai fatto,giusto?"

Eren annuì.

"Allora facciamolo."disse Amanda che sollevò la testa.

"Per quale ragione?"disse Eren.

"Perché io mi sto annoiando."disse Amanda.

"Perché ti stai annoiando dovremmo...baciarci?"disse Eren.

"Pensi di non dover baciare una ragazza nell'anniversario della morte di tua zia?"disse Amanda "Cosa c'è?

Temi che lei potrebbe vederti dal paradiso?"

"Per niente."disse Eren.

"Allora hai paura?"disse Amanda.

"Non ho affatto paura di baciarti."disse Eren alzandosi.

"Bene."disse lei"Te li sei lavati i denti,vero?"

"Si."disse Eren.

"Allora io arrivo."disse Amanda che si avvicinò ad Eren e mise le sue labbra vicino alle sue,facendolo arrossire.

"Il tuo respiro mi fa il solletico."disse Amanda "Non respirare."

Lei gli tappò il naso e lo baciò.

Eren divenne rosso poi blu e alla fine si staccò prendendo aria.

Amanda corse in bagno e si lavò la bocca "Sapevo che non era una cosa da fare per passare il tempo."

"Ecco siamo arrivati."disse Carter che mise June a letto "Resisti,forza."

"Signor Carter."disse Eren.
"CHE?"disse Amanda che corse a vedere felice.

"Bene,allora io vado a casa."disse Carter che chiuse la porta di June.

"Perché invece non ti fermi qui per la notte?"disse Amanda.

"Se domani mi presentassi a lavoro in questa tenuta riderebbero tutti di me."disse Carter che si allontanò e Amanda gli mise una mano sotto braccio.

"Ma dai."disse Amanda "Non sarebbe grave,no?

Per favore,signor Carter, rimani qui."

Lei si bloccò e lo lasciò.

"Ci vediamo."disse lui.

"Profuma di lavanda."disse Amanda.

"Sono desolato,ma dovete prendervi cura di June."disse Carter.

"Certo."disse Eren.

"Allora buona notte."disse Carter che chiuse la porta.

Amanda era bloccata in mezzo al corridoio.

"Qualcosa non va?"disse Eren "Sembri turbata."

"È perché ho baciato uno stupido come te."disse Eren.

Il giorno dopo il professore era in classe "Bene,adesso continuiamo con una ragazza.

Annie.

È assente anche oggi?"

Nella base c'era un groviglio di tubi che formava un cervello di metallo,con un midollo spinale metallico collegato,tramite fili, ad un cilindro di vetro,pieno di liquido arancione con dentro Annie.

C'erano anche delle catene che partivano dal cervello verso il nero della stanza.

C'era una scritta verde sulle pareti e il pavimento era giallo,luminoso,con dei simboli neri.

Ikari era davanti a lei che aprì gli occhi e sorrise.

Lui ricambiò il sorriso.

La mattina dopo Eren cucinava.

"Amanda,mi presteresti il tuo sapone?"disse June.

"Sono stufa di questa storia!"disse Amanda "Esci e va a comprartelo!"

"Accidenti,brutta tirchia!"disse June.

Durante la ricreazione in classe,Amanda mangiava da sola "Mah...non è niente di che.

Poteva anche metterci più impegno."

"Scusa Amanda."disse la capoclasse "Se ti tenessi compagnia?"

"Accomodati."disse Amanda nascondendo con le mani il cibo "Ma il pranzo non lo divido con te."

La capoclasse le mostrò che aveva già il pranzo sorridendo "No problem."

Annie guardava alla finestra e Eren le portò un sacchetto con dentro del cibo "Questo è per te."

"Ah..."disse Annie.

"Ho notato che di solito non mangi niente."disse Eren.

"Ah...allora grazie."disse Annie.

"Sono contenta di averti come amica."disse la capoclasse.

"Grazie."disse Amanda che guardò Eren "Tieni,io non ho più fame."

La sera seguente Annie era al tavolo con Ikari nella stanza immensa con le vetrate che emanavano una leggera luce blu,il soffitto e il pavimento neri con delle linee fucsia.

Il tavolo aveva delle piccole candele.

"Comandante Ikari."disse Annie.

"Che cosa c'è?"disse Ikari.

"A lei piace mettersi a tavola?"disse Annie.

"Si."disse Ikari.

"E quando si mette a tavola le piace essere in compagnia?"disse Annie.

"Certo."disse Ikari.

"E se qualcuno le prepara da mangiare le fa piacere?"disse Annie.
"Si."disse Ikari.

"Comandante Ikari non ti piacerebbe una volta o l'altra mangiare insieme ad Eren e a tutti gli altri?"disse Annie.

"No,non ho tempo per..."disse Ikari che si ricordò che sua moglie gli aveva chiesto di prendersi cura del nipote "Va bene,ho capito.

Ci sarò."

I tre piloti erano dentro i cilindri immersi nel liquido.

"Uffa."disse Amanda "Che noia mortale.

Quando non ci sono gli angeli si fanno solo test.

Non ne posso più."

"In fondo è meglio così,no?"disse June che si dondolava su una sedia "Quando la mattina veniamo a lavoro preghiamo tutti di passare una giornata tranquilla,senza apparizioni di angeli.

Mi sembra il minimo."

"Oggi è uguale a ieri,domani sarà uguale ad oggi."disse Claire con una tazza in mano,appoggiata ad un tavolo a cui era seduta Jessica "Godiamoci la stabilità quotidiana,anzi rendiamole il giusto onore."

"Test completato."disse Jessica.

"Grazie ragazzi."disse Claire "Potete andarvene tutti e tre."

Quello con gli occhiali,Jessica,Claire,June e quello con i capelli lunghi erano su un carrello mobile che entrò in un'immensa stanza dove l'EVA 0.1. era disteso con delle circonferenze di metallo intorno.
"Ma se i danni sono così gravi,la gestione delle operazioni andrà incontro a dei problemi."disse quello con gli occhiali "Non potremmo abrogare il trattato del vaticano."

"Hai ragione."disse June.

"Quel trattato è intriso dell'egoismo di tutti i paesi."disse Claire "Emendarlo sarebbe impossibile."

"Pare che l'Europa e la Russia,dopo aver perso lo 0.5. abbiano coinvolto l'Asia nei loro piani."disse Claire "Quando c'è la politica di mezzo le cose diventano complicate."

Eren era sul tetto della scuola con le cuffie e il registratore.

Poi vide in paracadute con sotto Saya.

Era una ragazza americana con i capelli neri,lunghi fin sotto l'inizio delle gambe,legati da due nastri rossi,all'altezza del mento,divisi in due enormi ciocche.

I capelli erano molto folti e lisci,aveva una frangetta sulla fronte e due ciocche lunghe fino alla base del collo ai lati della, testa prima delle orecchie.

Aveva gli occhi neri e degli occhiali piccoli.

Indossava una camicia nera a mezze maniche,con una linea rossa dal collo alle maniche,che avevano i bordi rossi.

La camicia era simile ad una giacca e aveva una cravatta rosso scarlatto e i bordi del colletto rosso.

Aveva una minigonna rosso scarlatto,con i bordi neri.

Sotto le ginocchia c'erano delle calze nere e aveva delle scarpe nere con la parte superiore rossa e i lacci neri.

"SPOSTATI!"disse lei.

Eren si alzò,urlò e lei gli andò addosso perdendo gli occhiali e vedendo che Eren era finito con la faccia nel suo seno.

Saya poi si mise a cercare gli occhiali "I miei occhiali.

I miei occhiali."

Saya trovò gli occhiali.

"Senti..."disse Eren che si mise seduto.

"Ti chiedo scusa."disse Saya "È tutto a posto?"

Lei prese il telefono dalla borsa,da cui sporgeva il manico di una spada e parlò al telefono"Si sono arrivata,sembra una scuola.

Ok.

Grazie."

Lei si mise a quattro zampe e andò ad annusare il collo di Eren mettendolo in imbarazzo.

"Tu hai davvero un odore molto buono."disse Saya "Che sia l'odore dell'associazione per cui lavori."

Lei si alzò "Tu sei molto interessante.

Bene che questa faccenda rimanga tra me e te,cagnolino della N.E.R.V."

Saya andò via lasciando Eren allibito.

Il Sole tramontò

Nell'ultimo livello della base,il signor Carter era in un enorme corridoio nero con luci arancioni e inserì una tessera dentro un'apertura.

June mise la mano destra,trasformata nella mano artigliata di Devil Lady,intorno al collo di Carter.

"Salve,come va con i postumi della sbornia?"disse Carter.

"Mi sono completamente ripresa,grazie."disse June "Adesso dimmi,questo è il tuo vero lavoro oppure un impiego a parte?"

"Chi lo sa."disse Carter.

"Fai parte sia della N.E.R.V. sia del dipartimento investigativo degli interni del governo."disse June.

"Allora l'hai scoperto."disse lui.

"Non credere la N.E.R.V. tanto ingenua."disse June.

"Sei qui per ordine del comandante Ikari?"disse Carter.

"Per iniziativa personale."disse June "Proseguendo in questo secondo lavoro,morirai."

"Il comandante Ikari si sta servendo di me."disse Carter "Posso procedere ancora,però mi scuso di averti tenuta all'oscuro di tutto questo."

"Dimenticherò la cosa per ripagarti di ieri."disse June.

"Ti ringrazio."disse Carter "Tuttavia anche il comandante e Claire ti tengono all'oscuro di qualcosa.

Di questo."

Carter fece passare la tessera e una porta blindata si aprì.

La porta conduceva ad una stanza immensa,dove c'era un ponticello di metallo che portava al centro,con acqua arancione intorno.

Al centro c'era una gigantesca croce rossa con sopra crocifissa una figura umanoide immensa,con la pelle bianco latte,un forcone rosso conficcato nel petto,una maschera circolare viola sulla parte frontale del viso con un triangolo rovesciato verso il basso e sette occhi,tre da una parte e quattro dall'altra.

La parte sotto la vita aveva dei grossi bozzi e delle gambe umane piccole che sporgevano dai bozzi.

Dalla schiena dell'essere colava del liquido arancione che arrivava fino a terra.

"Ma quello..."disse June sconvolta "Un EVA?

No,non sarà..."

"Esatto."disse Carter "La chiave di tutto ciò che è stato dal Secondo Impatto in avanti.

E il suo relativo inizio.

Adam."

"Adam?!"disse June "Il primo angelo qui?

Senza alcun dubbio la N.E.R.V. è ancora meno ingenua di quanto io stessa credessi."