MALATTIA MORTALE,E POI…
TERRA 77
Amanda entrò nel bagno dove la vasca era era stata riempita d'acqua e lei indossava un asciugamano.
June era a tavola e Eren stava apparecchiando.
"Ehi,hai cambiato il preparato per il brodo?"disse June.
"Si,ho..."disse Eren.
Amanda urlò e piombò in cucina "TROPPO CALDA!"
"Scusami."disse Eren.
"SEMPRE E SUBITO PRONTO A SCUSARTI TU!"disse Amanda "Ma dico ti senti veramente in torto?"
"Si."disse Eren.
"A me sembra piuttosto che tu chieda immediatamente scusa come per riflesso condizionato per non essere criticato e rimproverato dal prossimo!"disse Amanda.
"Scusami."disse Eren.
"VISTO?!"disse Amanda "Sei radicalmente auto-nichilista fin nel profondo."
"Avanti, avanti,fa tutto parte del suo stile di vita."disse June.
"Il suo stile di vita può essere approvato soltanto per leggerezza!"disse Amanda che la indicò "Tu ultimamente sei troppo indulgente con Eren,non credi?"
"Dici?"disse June.
"Anche sei hai recuperato il tuo rapporto con i signor Carter non hai alcun diritto di imporre agli altri la tua felicità."disse Amanda.
"Tra me e Carter non c'è proprio nulla."disse June.
"Ehi,June,ho trovato un locale per bere."disse Carter alla segreteria telefonica "Hai impegni per stasera?
Ciao."
"CERTO,TANTO IO NON HO MAI AVUTO UNA DI QUESTE INDECENTI RELAZIONI DA ADULTI,NON POTREI CAPIRLE."disse Amanda "È DISGUSTOSO!"
Amanda tornò nel bagno.
I tre piloti erano dentro i cilindri nella stanza con il liquido fucsia.
"Correzione profondità,tutto regolare."disse Jessica.
"Va tutto bene,signorina June?"disse quello con gli occhiali "Forse è un po' affaticata."
"Già,per vari motivi di vita privata."disse June.
"Colpa di Carter?"disse Claire.
"STA ZITTA!"disse June "Allora come sta andando oggi il terzo figlio?"
June guardò i video "Oh...vorrei tanto che riuscisse a trarne un po' di sicurezza personale.
Mi senti Eren?"
"Signorina June,ho ottenuto un buon risultato in questo test?"disse Eren.
"Si."disse June "Sei il numero uno."
Amanda era dentro uno sgabuzzino e si era tolta la tuta,rimettendosi i vestiti normali.
"Sono stata annientata."disse Amanda "Mi ha superato senza difficoltà.
Certo che venendo sconfitti così facilmente ci si sente un po' mortificati devo ammetterlo.
FANTASTICO!
È MERAVIGLIOSO!
È FORTE!
È TROPPO FORTE!
AH,SCIOLTEZZA,L'INVINCIBILE EREN!
GRAZIE A LUI,PER NOI D'ORA IN AVANTI SARÀ TUTTO MOLTO PIÙ FACILE,NON PENSI?
Certo che per evitare di essere lasciati indietro dovremmo impegnarci al massimo anche noi."
"Arrivederci."disse Annie che uscì e la porta si chiuse.
Amanda diede un pugno all'armadietto con il guanto di metallo e lo abbozzo.
La sera seguente Eren era su un autobus e si guardava la mano.
Annie era nella sua casa e stava lavando le posate in un lavandino con una fioca luce verde,poi guardò un coltello.
Il giorno dopo Annie arrivò in classe "Buon giorno."
"Annie,sei tu."disse Eren voltandosi.
"Ma ci ha salutato."disse Neo.
"Cioè,proprio quella Annie?"disse Toji.
Amanda,seduta al banco si voltò e vide Eren che andava da Annie.
"Annie va tutto bene?"disse Eren.
"Si,oggi mi sento bene."disse Annie.
Eren vide che su una mano aveva dei cerotti da cui usciva fumo "Che cosa hai fatto a quella mano?"
"Questi me li ha messi poco fa la dottoressa Claire."disse Annie toccando i cerotti "Il sistema rigenerante mi farà guarire presto."
"Che cosa stavi facendo?"disse Eren.
"È un segreto."disse Annie "Te lo racconterò quando sarò un po' migliorata."
I due si sorrisero,mentre Amanda spalancò gli occhi e poi si innervosì.
June era in macchina con Claire.
"Annie è cambiata,vero?"disse June.
"Hai ragione,una volta sarebbe stato impensabile vedere Annie fare qualcosa per gli altri."disse Claire che guardava una busta con dentro una lettera "Secondo te qual'è la causa?"
"Non potrebbe essere l'amore?"disse June.
"Ma figurati."disse Claire "Non è da lei."
Amanda era in cucina e aveva un mestolo in mano ed era davanti una pentola "Ho l'impressione che stupieren preferirebbe un condimento più delicato."
June entrò dentro la casa "Eccomi a casa."
June passò davanti alla cucina e poi tornò indietro vedendo che Amanda era ai fornelli"Wow!
Guarda che roba.
Amanda,anche tu stai preparando da mangiare per Eren?"
"EH?"disse lei che mise la mani sul piano davanti a lei "Ti sbagli di grosso,è per una ragazza!
Si è...per..."
"Sia tu che Annie siete improvvisamente diventate così..."disse June.
"No!"disse Amanda "Non paragonarmi alla cocca del comandante!"
"Hai ragione."disse June "Ho l'impressione che Annie abbia un progetto più ambizioso."
"Che cosa vuoi dire?"disse Amanda.
"Sembra che voglia giocare il ruolo di cupido tra il comandante Ikari e il piccolo Eren."disse June che mostro la lettera di Annie "Guarda.
Pare che la sua tattica sia cucinare per noi.
Tecnica diretta,successo assicurato.
Purtroppo avvicinare il comandante Ikari a suo nipote non sarà affatto semplice."
"E tutto questo lo fa per stupieren?"disse Amanda.
"Vogliamo fare una sorpresa,perciò non dire niente ad Eren."disse June "Ok?"
"Io di certo non glie ne parlo,figuriamoci!"disse Amanda che prese la lettera e June vide che aveva dei cerotti sulla mano.
Sotto una macchina,in città,si formò un'ombra nera.
Sulla città apparve una sfera nera,con delle strisce bianche con diversa direzione.
"L'evacuazione dei civili sarà completata tra 5 minuti."disse la voce femminile"L'obbiettivo sta avanzando ad una velocità pari a 2.5 chilometri orari."
June entro dentro la stanza della sala comando.
"Sei in ritardo."disse Claire.
"Mi scuso."disse June "Il centro di osservazione elettromagnetica del fugi?"
"Non ha rilevato nulla."disse quello con i capelli lunghi "L'obbiettivo è improvvisamente apparso sopra di noi.
Presenza di scudo non rilevata."
"Cosa significa?"disse June.
"Un nuovo tipo di scudo."disse Claire.
"I magi si astengono dall'emettere un giudizio."disse Jessica.
"E in un momento simile il comandante Ikari è assente."disse June che vide l'immagine della sfera.
I tre robot erano dietro dei palazzi.
"Mi sentite voi tre?"disse June "Tutti i dati disponibili sull'obbiettivo vi sono stati inviati.
Attualmente non sappiamo altro.
Avvicinatevi all'obbiettivo con cautela,osservatene le reazioni e se possibile conducetelo al di fuori dello spazio urbano.
Un'unità si posizioni davanti e le altre due si dispongano a sua copertura.
Tutto chiaro?"
"Certo professoressa,io propongo Eren per la posizione avanzata."disse Amanda.
"Eh?"disse Eren.
"Mi sembra evidente,un compito del genere non può che spettare all'intrepido eroe dei profitti,il numero 1 del tasso di sincronia."disse Amanda "O forse il piccolo Eren non si sente abbastanza sicuro di se?"
Il robot di Eren aveva un cannone,quello di Annie un fucile e quello di Amanda un'ascia.
"Andrò io in avanti."disse Eren.
"Eh?"disse Amanda.
"Ti mostrerò come si guida un'operazione, Amanda."disse Eren.
"Che...che cos'hai detto?!"disse Amanda.
"Ehi,voi due,cosa vi prende?"disse June.
"Me lo ha detto lei,signorina June."disse Eren.
"Beh,quello era..."disse June.
"Combattere è un lavoro da uomini."disse Eren.
"Che anacronismo."disse Amanda "O.2. in copertura."
"Unità 0.0. in copertura."disse Annie.
"Quei ragazzi hanno fatto da loro."disse June,con le braccia incrociate.
"Eren ha acquistato molta determinazione,non credi?"disse Claire con le mani nel camice bianco.
"Così non va affatto bene,al suo ritorno dovrò rimproverarlo."disse June.
"Tu potresti diventare proprio una buona educatrice."disse Claire.
Il robot corse dietro un palazzo e osservò la sfera "Annie,Amanda avete raggiunto le vostre posizioni?"
"Non ancora."disse Annie.
"Come puoi pensare che posso muovermi tanto velocemente?"disse Amanda che si accorse che il cavo non era abbastanza lungo,così lo tolse,si aprì un'apertura su un palazzo e lei prese un altro cavo.
"Ma quanto ci mettono?"disse Eren "Intanto potrei arrestare la sua avanzata da solo."
Eren sparò dei colpì,ma l'oggetto svanì.
"È scomparso!"disse Claire e in quel momento si accese un segnale di pericolo.
"Che succede?"disse June.
"Diagramma blu,angelo identificato,è proprio sotto lo 0.1."disse quello con gli occhiali.
Si formò un'ombra sotto i piedi di Eren e il robot iniziò a sprofondare.
"Un'ombra!?"disse Eren e il robot fece fuoco nell'ombra "Ma cosa sta succedendo?
È assurdo."
"Eren scappa!"disse June "Eren!"
"Eren..."disse Annie.
"STUPIDO,CHE STAI FACENDO!?"disse Amanda.
"Signorina June che mi sta succedendo?"disse Eren "Signorina June!"
"Espulsione della capsula!"disse June.
"Niente da fare,segnale rifiutato!"disse Jessica.
Il robot finì dentro l'ombra.
"NO,EREN!"disse June.
Il robot di Amanda corse.
"AMANDA!"disse June "ANNIE!
RECUPERATE LO 0.1.,PRESTO!"
"Stupido."disse Amanda "Ottenere il massimo risultato nei test non è certo sufficiente."
Annie usò il fucile enorme, l'essere svanì e i proiettili colpirono un palazzo esplodendo.
"È scomparso di nuovo."disse Jessica.
"Amanda,sta attenta."disse Claire.
"L'ombra."disse Amanda che conficcò l'ascia in un palazzo e si arrampicò,ma i palazzi iniziarono a sprofondare per metà.
Il robot raggiunse il tetto del palazzo.
"La città sta..."disse Amanda.
"Amanda,Annie ritiratevi."disse June.
"Aspetta..."disse Amanda.
"Un momento."disse Annie "Lo 0.1. ed Eren sono ancora dentro l'ombra."
June iniziò a tremare e poi si trasformò in Devil Lady "Questo è un ordine,rientrate subito."
Poco dopo degli elicotteri sorvolarono la zona con l'ombra e la sfera al centro.
June era sospesa in aria.
"Starà davvero soffrendo il maggiore Fudo."disse Jessica.
"Ho saputo che una volta recuperato il cavo,al suo termine non vi era più nulla."disse Claire.
"Ma allora..."disse Jessica.
"La riserva energetica interna è molto limitata,ma evitando inutili movimenti dell'EVA e restando nella modalità di mantenimento vitale,Eren potrebbe sopravvivere per 16 ore circa."disse Claire guardando dei fogli "Ma con il potere del gigante,forse andrà oltre."
Al tramonto i due robot erano fuori città e i piloti all'esterno,insieme a molti mezzi militari.
June era nel camion con quello con gli occhiali e quello con i capelli lunghi ed era ancora trasformata.
"Disposizione delle nazioni unite completata."disse quello con i capelli lunghi.
"L'ombra?"disse June.
"Risulta immobile."disse quello con gli occhiali "Sembra in assoluta staticità dal raggiungimento dei 600 metri di diametro.
Però secondo lei,potrebbero avere qualche utilità le truppe terrestri?"
"Ne dubito."disse June.
"Davvero grandioso."disse Amanda con le mani sui fianchi "Ha agito arbitrariamente ignorando le disposizioni ed eccone il risultato.
È soltanto sua la colpa dell'accaduto.
Solo perché aveva ottenuto risultati decenti nel test di ieri voleva mostrami come si guida un'operazione?
HA!
HA!
È veramente un esaltato!"
Annie le si avvicinò e la guardò seriamente.
"Ehm...cosa c'è?"disse Amanda "Sentir disprezzare Eren ti da così tanto fastidio?!"
"Tu piloti l'EVA solo per ottenere l'apprezzamento delle altre persone?"disse Annie.
"Niente a fatto,gli altri non centrano nulla!"disse Amanda "È soltanto da me stessa che voglio essere apprezzata!"
"Smettetela voi due."disse June che era di spalle e guardava verso la città "È vero,la sua è stata effettivamente un'azione arbitraria e per questo,non appena lo vedrò,dovrò rimproverarlo."
"Non avevo immaginato che potesse essere tanto stancante."disse Eren che premendo un tasto accese i monitor che mostravano solo bianco "Sempre bianco assoluto.
Sia il radar che il sonar sono inutili.
Questo luogo è troppo vasto."
Eren spense i monitor,poi guardò una piccola placca nera sul dorso della mano sinistra con un orologio "12 ore dal passaggio al mantenimento vitale.
La mai vita durerà ancora poche ore.
Ho tanta fame."
"Quindi quell'ombra sarebbe il vero corpo dell'angelo?"disse Devil Lady,seduta su una sedia insieme agli altri a guardare una lavagna con dei disegni e con davanti Claire.
"Esatto,una realtà volumetrica definita dal diametro di 680 metri e uno spessore pari a circa 3 nanometri."disse Claire "Tale fisicità ipper-sottile è mantenuta da uno scudo invertito e al suo interno si estende uno spazio a numeri immaginari chiamato mare di Dirac.
L'angelo potrebbe essere collegato ad un altro Universo o forse un piano di realtà diverso da questo."
"E l'oggetto sferico?"disse June.
"Scompare quando vengono chiusi i passaggi dimensionali a numeri immaginari dell'angelo."disse Claire "Non è un vero corpo.
La sfera galleggiante in effetti è una mera ombra."
"Ma allora noi cosa potremmo fare?"disse Amanda.
Eren era nel cilindro "Il liquido si sta intorpidendo,la funzione di purificazione dev'essere in calo."
Eren si mise le mani sulla bocca "Che puzza!
Sangue?!
Questo è odore di sangue!"
Lui tentò di aprire il portellone "NO,NON VOGLIO RESTARE QUI!
MA PERCHÉ IL BOCCAPORTO NON SI SBLOCCA?
APRITE,FATEMI USCIRE!
SIGNORINA JUNE ,COSA STA SUCCEDENDO?
SIGNORINA JUNE!
AMANDA!
ANNIE!
SIGNORINA CLAIRE!
ZIO!"
Eren pianse "Qualcuno mi aiuti."
"Un recuperò forzato dell'EVA?"disse June.
"L'unica soluzione operativa considerata possibile attualmente."disse Claire"Sganceremo nel centro dell'obbiettivo tutte le 992 bombe N4 attualmente esistenti.
Tramite un utilizzo sincronico degli scudi dei due EVA rimasti,causeremo un interferenza di un millisecondo nelle aperture a numeri immaginari dell'angelo.
Liberando l'energia esplosiva complessiva di tutte le bombe in quel preciso istante distruggeremo il mare di Dirac che costituisce il corpo stesso del nemico."
"Ma in questo modo il corpo dell'EVA..."disse June "Eren potrebbe...non è un'operazione di salvataggio."
"Lo scopo prioritario dell'operazione è il recupero del corpo dell'unità 0.1."disse Claire"Un suo anche grave danneggiamento sarebbe del tutto irrilevante."
"Un momento..."disse June irata.
"Allo stresso modo la sopravvivenza del pilota non ha rilevanza."disse Claire.
June si imbestialì e diede un pugno a Claire mandandola a diversi metri da lei e facendole danneggiare il pavimento mentre atterrava.
"Come ti permetti..."disse Claire alzandosi e prendendo dei pezzi delle mattonelle rotte"Nessuno tratta così una Claymore,stupida bambina."
"Vediamo come te la cavi senza spada."disse June che corse verso di lei.
Claire lanciò il primo sasso che si sbriciolò sulla spalla destra di June che riprese a correre,poi Claire ne lancio altri due e spiccò un salto in avanti colpendola al volto con entrambi i pugni e facendola indietreggiare,poi le diede un colpo con l'avambraccio destro alla spalla sinistra,la stessa cosa fece June che la colpì alla spalla con il braccio destro,poi afferrò il braccio destro di Claire con il sinistro,la afferrò alle spalle con la mano destra e la spinse tre volte contro un palo abbozzandolo,poi la lanciò su una ringhiera di metallo che si ruppe.
"Ma che succede?"disse Amanda voltandosi.
"Eh?"disse Annie.
June afferrò Claire,la sollevò e la gettò via contro un palo di metallo che si ruppe,poi lei si rialzò e colpì per ben due volte June facendola indietreggiare,poi corsero l'una contro l'altra e si diedero una testata afferrandosi e rompendo il suolo con i piedi,poi June diede un calcio a Claire scagliandola via.
"MA CHE SIETE IMPAZZITE?"disse Amanda.
"Se perderemo Eren sarà comunque a seguito di un tuo errore,questo cerca di non dimenticarlo."disse Claire rialzandosi.
"Per quale ragione tu e il comandante Ikari attribuite tanta importanza allo 0.1."disse June che la afferrò.
"Ma cosa fanno?"disse Annie.
Claire illuminò il proprio corpo con l'aura azzurra,cambiando gli occhi da grigi ad arancioni e diede un colpo a June scagliandola via di molti metri e conficcandola dentro un mezzo,poi la raggiunse e Devil Lady le afferrò il braccio staccandoselo dal corpo.
"Adesso smettila!"disse Claire "Il materiale che ti ho consegnati illustra ogni cosa."
"Bugiarda!"disse June.
"Devi fidarti."disse Claire "Comunque di questa operazione me ne occuperò io."
Claire lasciò June "Le unità decolleranno tra un attimo.
Lo spettacolo è finito."
"Il progetto per il perfezionamento."pensò June "Adam.
Ci sono troppi segreti di cui sono all'oscuro."
Eren ebbe una visione.
Vide uno sfondo nero con una linea bianca.
"Chi sei?"disse Eren.
"Eren Yeager."disse la voce.
"Quello sono io."disse Eren.
"Io sono te."disse la voce "Ciascun individuo ha dentro se stesso un altro se stesso.
Ogni individuo è in effetti costituito da due diversi se stessi."
"Due se stessi?"disse Eren.
"Il se stesso che è soggetto osservante e il se stesso che è oggetto osservato."disse la voce "Ogni oggetto di osservazione ha però natura molteplice ed esistono molteplici Eren Yeager.
Lo Eren Yeager che è dentro il tuo animo,lo Eren Yeager che è dentro l'animo di June Fudo,lo Eren Yeager dentro Amanda Yung,lo Eren Yeager dentro Annie Leonhardt,lo Eren Yeager dentro il comandante Ikari,il cui vero nome è Jessep.
Ognuno di essi è un Eren Yeager diverso,ma sono tutti il vero Eren Yeager.
Tu hai paura degli Eren Yeager contenuti negli altri, Eren Yeager."
"Io ho paura di essere odiato dagli altri."disse Eren.
"Tu hai paura di essere ferito e di soffrire."disse la voce.
Eren si ritrovò su un treno,con una luce di un tramonto provenire da fuori e un bambino seduto al posto dall'altra parte del vagone.
"Di chi è la colpa?"disse Eren"La colpa è di mio padre.
Di mio padre che mi ha dato il potere del gigante facendosi divorare e la colpa è di mio zio che mi ha sempre abbandonato.
La colpa è mia."
FLASHBACK
Amanda era vicino al tavolo della cucina "Sempre così!
Sempre pronto ad attribuire la colpa a te stesso!"
Amanda era all'entrata della cucina "Quest'atteggiamento è una forma di auto-nichilismo!"
Eren parlava con June.
"Io non sono capace di fare nulla."disse Eren.
"Sei tu che sei lo pensi."disse June.
Annie gli diede uno schiaffo mentre erano sulla scala.
Apparve il volto di Ikari con davanti quello di Eren.
VOCE DI ANNIE
"Non riesci ad avere fiducia in tuo zio?"
VOCE DI EREN
"Io penso di odiarlo."
VOCE DI IKARI
"Vattene subito!
Sei stato bravo Eren."
L'ombra di Ikari era su uno sfondo bianco.
VOCE DI EREN
"Mio zio ,mi ha chiamato per nome...
Sono stato lodato da mio zio!"
"Da allora hai continuato a vivere rimuginando su quella gioia."disse la voce sconosciuta.
"Seguitando a credere a quelle parole potrò continuare a vivere."disse Eren.
"Continuando ad ingannare te stesso."disse la voce.
"È quello che fanno tutti."disse Eren "È così che le persone riescono a vivere."
"Senza l'auto-convinzione di essere nel giusto vivere non sarebbe possibile."disse la voce sconosciuta.
"In questo mondo vi sono troppi motivi di sofferenza perché io vi possa vivere."disse Eren.
"Come la tua incapacità di nuotare?"disse la voce.
"L'uomo non è fatto per galleggiare!"disse Eren.
"E quelli che nuotano allora?"disse la voce "È un auto inganno."
"Non importa come si chiama."disse Eren.
"Hai sempre chiuso gli occhi e tappato le orecchie di fronte alle cose spiacevoli."disse la voce.
Eren ricordò quando cadde a terra colpito da Toji.
"In combattimento la sua sorellina..."disse Neo.
"Cosa centrano gli altri ora?"disse June.
"Vattene subito!"disse Ikari.
"NO,NON VOGLIO ASCOLTARE!"disse Eren.
"Vedi? disse la voce "Stai fuggendo di nuovo.
Nessuno può riuscire a vivere raccogliendo come biglie solo le cose piacevoli.
Soprattutto tu non puoi."
Eren aveva la testa chinata in avanti e le mani sulle orecchie "Se ho trovato qualcosa di piacevole...SE SI TROVA UNA COSA PIACEVOLE CHE C'È DI MALE NEL DEDICARSI SOLO A QUELLA?
CHE C'È DI MALE NEL FUGGIRE ALLE COSE SPIACEVOLI?
CHE MALE C'È?"
Claire era dentro il container.
"Teoricamente la camera dell'emergenza dovrebbe aver quasi finito il supporto vitale."disse quello con gli occhiali.
"Anche il sistema del supporto vitale del pilota dovrebbe essere prossimo alla zona rossa."disse Jessica.
"Anticipiamo il piano di 12 minuti."disse Claire "In questo modo avremo la possibilità di trovare Eren ancora in vita."
Eren vide se stesso da bambino mentre sua madre veniva divorata da un gigante,di quelli che vivevano sull'Isola Paradiso,luogo di isolamento dal resto del mondo e di cui la stessa gente non sapeva più nulla.
"Zio,io sono un nipote inutile?"disse Eren mentre il padre si allontanava "Rispondi zio!"
Dietro Eren apparve Eren bambino.
"Sei stato tu a scegliere di fuggire."disse Eren bambino.
Eren ricordò che alcuni accusavano lo zio di aver ucciso la moglie "Non è vero,la zia stava sorridendo."
"Meriteresti le lodi di tutta l'umanità per quello che hai fatto."disse June.
Lo zio si allontanava "Non fuggire,Eren."
"Fatti forza."disse June.
"Non voglio stare qui."disse Eren "Non voglio più stare solo.
Sia l'ossigenazione che la termoregolazione stanno cessando."
Eren si rannicchio "Ho freddo.
Anche la tuta è arrivata al suo termine.
Questa è la fine.
Sono stanco.
Stanco di tutto."
Mentre Eren aveva gli occhi chiusi una luce illuminò il suo volto.
Apparve un essere di luce dalle fattezze umane con dei raggi di luce sulla schiena che prendevano la forma di ali "Vieni con me."
"No..."disse Eren.
I due Eva erano davanti all'ombra e la sfera era in aria e in cielo c'erano moltissimi aerei.
"60 secondi allo sgancio delle bombe."disse quello con gli occhiali.
L'ombra inizio a ricoprirsi di spuntoni rossi che fecero uscire molto sangue.
"Cosa sta succedendo?"disse Amanda preoccupata,mentre l'ombra si contorceva e frantumava.
"La situazione?"disse June.
"Sconosciuta."disse quello con gli occhiali.
"Tutti gli indicatori sono fuori misura."disse Jessica.
"Ma non abbiamo ancora fatto nulla."disse Claire.
"Che si tratti di Eren allora?"disse June.
"È impossibile."disse Claire"L'energia dello 0.1. dovrebbe essere esaurita."
La sfera iniziò a ruotare velocemente su se stessa,poi le linee bianche scomparvero,la mano del robot venne fuori provocando un'enorme getto di sangue che iniziò a colare sull'oggetto.
Il robot venne fuori e la sfera iniziò a rompersi,gonfiarsi e alla fine esplose lasciando molto sangue.
Il robot di Eren urlò e finì a terra fracassando le punte rosse.
"Sono anch'io a bordo di una cosa simile?"disse Amada.
"Che cosa abbiamo copiato?"disse Claire "Che cosa abbiamo osato copiare noi esseri umani?"
"So bene che gli EVA non sono altro che copie del primo angelo."pensò June "Però la N.E.R.V. che cosa ha intenzione di fare con gli EVA una volta eliminati tutti gli angeli?"
Devil Lady,con le lacrime agli occhi, strappò il portellone del cilindro "EREN!
Stai bene,Eren?"
Lei gli si gettò addosso e lo abbracciò piangendogli sopra.
"Volevo soltanto incontrarla."disse Eren "Volevo a tutti i costi rivederla.
Ancora una volta."
"Non dovevi rimproverarlo?"disse Amanda.
Il robot fu lavato con delle pompe d'acqua e messo nella stanza dove veniva riposto solitamente.
Claire e Ikari erano sul ponte di metallo verde.
"Un EVA non mi era mai parso tanto spaventoso quanto oggi."disse Claire "Siamo certi che gli EVA siano dalla nostra parte?
Potrebbero provare odio nei nostri confronti.
C'è la possibilità che il maggiore Fudo stia intuendo qualcosa."
"Per il momento non ha importanza."disse Ik.
"Se Annie o Eren dovessero scoprire i segreti degli EVA non ci perdonerebbero mai."disse Claire.
Eren si svegliò nella stanza d'ospedale e accanto a lui c'era Annie.
Lui si mise seduto.
"Per oggi rimani a letto."disse Annie che si alzò"Ci occuperemo noi di tutto."
"D'accordo."disse Eren "Però ormai io mi sento bene."
"Bene,sono contenta per te."disse Annie che aprì la porta rivelando Amanda che si nascose.
Eren si mise a ridere e la porta si chiuse,poi lui si annusò la mano e si mise giù "Non se n'è ancora andato l'odore di sangue."
