IL QUARTO SOGGETTO QUALIFICATO

TERRA 77
In una grande stanza nera c'era un fascio di luce che usciva dal pavimento e illuminava June.
"Maggiore Fudo,dunque hai rifiutato l'interrogatorio del pilota dell'unità 0.1.,l'unico soggetto direttamente coinvolto nell'incidente."disse la voce di quello con l'ologramma bianco.
"Signor si."disse June "Le sue condizioni emozionali sono estremamente instabili.
La sua comparsa in questa sede non può ritenersi al momento opportuna."
"In sua vece risponderai allora tu stessa,maggiore Fudo."disse la voce di quello che aveva l'ologramma verde.
"Nell'accaduto si è forse espresso un tentativo di contatto tra un angelo con il genere umano?"disse la voce di quello con l'ologramma giallo.
"Quanto riportato dal soggetto in esame non lascia supporre nulla di simile,si presume si sia trattato di un accadimento incidentale."disse June.
"Per quanto il soggetto ricordi."disse la voce di quello con l'ologramma rosso.
"Non è stata riscontrata alcuna manipolazione esterna della sua memoria."disse June.
"Il sistema di registrazione del EVA non era operativo."disse la voce di quello con l'ologramma rosso "È impossibile averne conferma?"
"L'angelo era interessato alla psiche e all'anima umana?"disse la voce di quello con l'ologramma blu.
"Non sono in grado di fornire una risposta."disse June "Che gli angeli abbiano concezione di ciò che definiamo anima o possano comprendere i pensieri umani sono elementi del tutto ignoti."
"Nell'incidente in esame si è però manifestato un nuovo elemento:l'intento di un angelo di assorbire un EVA."disse la voce di quello con l'ologramma verde "Vi è modo che ciò possa correlarsi al prevedibile prossimo angelo?"
"Dagli schemi fin'ora osservati l'ipotesi di un'azione sistematica degli angeli risulta inverificabile."disse June.
"Esattamente."disse la voce di quello con l'ologramma giallo "Le loro azioni sono chiaramente indipendenti.
Almeno fin'ora."
"Che cosa significa questo?"disse June.
"Non ti è concesso porre domande."disse la voce di quello con l'ologramma bianco.
"Signor si."disse June.
"È tutto."disse la voce di quello con l'ologramma bianco "Retrocedi."
"Signor si."disse June e la luce si spense.
"Cosa ne pensi,Ikari?"disse la voce di quello con l'ologramma bianco e una luce si accese sotto Ikari,seduto ad un tavolo con in guanti bianchi e le mani incrociate.
"Gli angeli stanno cominciando ad acquisire la conoscenza,il tempo rimastoci..."disse Ikari.
"È ormai molto poco quindi."disse la voce di quello con l'ologramma bianco.
Toji uscì dall'ascensore in ospedale e andò nella stanza della sorellina.
"Il paziente della stanza 12?"disse un'infermiera "Intendi il ricovero d'urgenza dell'incidente,vero?
È passato molto tempo da suo arrivo qui."
"Già."disse la seconda infermiera "Sembra siano un caso molto difficili le sue ferite ed è solo un'alunna delle elementari."
"Ma è venuto anche oggi quel ragazzo?"disse la prima.
"Proprio così."disse la seconda "Non manca mai di venire a trovarla,almeno due volte alla settimana.
È davvero un bravo fratello maggiore,così dedito alla sorellina."
"È proprio vero,sono rari di questi tempi i ragazzi come lui."disse la prima.
Toji aprì la porta ed entrò.
Ikari e Annie erano sul pavimento scorrevole che dava sul baratro.
"Annie?"disse lui "Tutto bene per oggi?"
"Si."disse Annie "Domani andrò dalla dottoressa Claire.
Dopodomani tornerò a scuola."
"Come va con la scuola?"disse Ikari.
"Non ci sono problemi."disse Annie.
"Capisco."disse Ikai "Molto bene,allora."
Il professore entrò in classe,la capoclasse fece alzare tutti,gli fece fare un inchino e poi li fece rimettere seduti,poi il professore fece l'appello.
"Allora,oggi sono assenti come al solito Annie e Neo?"disse il professore.
Eren si voltò verso Toji che aveva i piedi sul banco e le mani dietro la testa.
"Cosa è successo a Neo?"disse Eren.
"Insegue anche oggi una nave da guerra nel porto."disse Toji "Mi sembra che un'unità sia entrata nel porto."
Toji si sentì chiamato e si alzò "Si?"
"Dopo la scuola porta i materiali scolastici a Leonhardt."disse il professore.
"Si."disse Toji.
Dall'orbita terrestre fu vista una grossa luce rossa sul suolo e scattarono tutti gli allarmi del quartier generale.
"I magi verificheranno i dati del rilevamento aereo."disse la voce femminile.
Ikari e Jack erano dentro la stanza con le vetrate che emettevano una fioca luce fucsia.
"Scomparsa?"disse Jack che aveva un telefono "La seconda divisione è veramente scomparsa?"
"Si,signore."disse quello con i capelli lunghi "È stato tutto confermato.
È scomparsa."
"Che disastro."disse June.
"Su ai reparti amministrativi e investigativi è il caos."disse quello con gli occhiali.
"Le cause?"disse June.
"Ancora sconosciute."disse Claire che mostrò la foto di un cratere "L'unica cosa che sappiamo è costituita dal video di un satellite in volo.
Non è rimasto nient'altro."
Il video mostrò una luce rossa e poi il cratere.
"Spaventoso."disse June.
June,Claire,Jessica e quello con i capelli lunghi erano ai lati di uno schermo luminoso orizzontale,in una stanza nera e dall'altra parte c'era quello con gli occhiali.
"L'unità EVA 0.4. e con essa tutte le relative istallazioni in un raggio di 89 chilometri sono effettivamente scomparse."disse Jessica.
"Portando con se migliaia di esseri umani."disse Claire.
"Considerando il programma della base in questione si suppone che si sia trattato di un'incidente verificatosi durante l'esperimento di installazione dell'elemento S.4."disse quello con i capelli lunghi leggendo un blocco di fogli.
"Le presunte cause vanno da una grave insufficienza qualitativa di materiali a un errore nel progetto iniziale per un totale di 32770 possibilità."disse Jessica leggendo dei fogli.
"È plausibile anche l'ipotesi di un sabotaggio."disse June.
"Però non si è trattato di un'esplosione,ma di un'effettiva scomparsa,ovvero di una sparizione."disse quello con gli occhiali.
"Probabilmente è stato tutto ingoiato dal mare di Dirac."disse Claire "Come lo 0.1. nell'ultimo scontro."
"Quindi anche il riparato elemento..."disse June.
"Perso."disse Claire "Il sogno si è infranto."
"Ecco l'uso forzato di cose non del tutto comprese."disse June.
"Lo stesso sono anche gli EVA."disse Claire.
Le due si misero sull'immensa scala mobile.
"E adesso che si farà con l'unità 0.3.?"disse June.
"Si è deciso che verrà subito trasferita qui."disse Claire "Sembra che il governo americano non voglia rischiare di perdere la propria divisione."
"Ma è stata proprio l'America ad insistere per costruire l'unità 0.3. e 0.4.,appropriandosi dei diritti di realizzazione."disse June "Scaricare ora sulle nostre spalle le fasi più pericolose è davvero un grande ardire."
"Chiunque si sentirebbe avvilito dopo una tragedia simile."disse Claire.
"E per quanto riguarda l'esperimento di attivazione?"disse June "Verrà usata Annie?"
"Si deciderà presto."disse Claire.
Ikari e Claire erano dentro una stanza buia,immensa con delle luci circolari e tonde sui lati del soffitto.
C'erano due braccia di metallo che tenevano in orizzontale un cilindro rosso con la parte posteriore bianca.
"Questo è una cabina in cui è stata trascritta la personalità di Annie."disse Claire"Tuttavia lo spirito umano,l'anima,non possono essere digitalizzati.
La loro immagine è fasulla,nient'altro che un'imitazione.
Questa è solo una macchina atta a simulare il pensiero di un pilota."
"Dunque in grado di inviare un complesso di segnali ad un EVA."disse Ikari "È sufficiente che ne venga riconosciuta come pilota ottenendone quindi la sincronizzazione.
Procedi all'inserimento dati nell'unità 0.1 e 0.2."
"Permangono però ancora dei problemi."disse Claire.

"Non importa."disse lui "Basta che gli EVA si muovano."
"D'accodo."disse Claire.
Annie era nel cilindro con il liquido arancione.
"Il trasferimento dello 0.3 è stato domandato alle Nazione Unite."disse Ikari "L'unità sarà qui per la fine della settimana."
La seguente fase sarà compito tuo."disse Claire "La messa a punto e l'esperimento di attivazione si svolgeranno nel luogo prestabilito."
"Il pilota per il test?"disse Ikari.
"La connessione per Annie è ancora pericolosa,quindi tra gli attuali candidati..."disse Claire.
"Sarà scelto il quarto."disse Ikari.
"Esatto."disse Claire "C'è un ragazzo per cui sarebbe immediatamente possibile la preparazione del nucleo."
"Pensaci tu."disse Ikari.
"Si."disse Claire "Annie,hai terminato?"
Annie aprì gli occhi e sorrise "Si."
"Andiamo a mangiare."disse Ikari.
"Si."disse Annie.
Toji era in classe davanti a diversi panini "Avanti!
Si mangia!
Si mangia!
Questo è il più bel momento di una giornata di scuola."
Amanda rimproverava Eren che era seduto "COSA?!
NON HAI PORTATO IL NOSTRO PRANZO?!"
"Ieri non ho avuto tempo di prepararlo a causa dei compiti..."disse Eren.
"Stai dicendo che per questa ragione io dovrei restare senza mangiare per caso!?"disse Amanda.
"Dai,domani te lo porto."disse Eren.
"Piccioncini,sempre a bisticciare?"disse Neo.
"Ma guarda,un litigio tra marito e moglie?"disse Toji facendo ridere tutti.
I due arrossirono,si guardarono e poi urlarono "NIENTE AFFATTO!"
Claire era alla sua scrivani e c'erano due piccoli gatti di porcellana,uno bianco e uno nero.
"Ci sono novità?"disse June.
"Nell'esperimento dell'unità 0.3. come pilota useremo il quarto."disse Claire.
"I quarto?"disse June "È stato trovato il quarto figlio?
Non ho ricevuto alcun rapporto dall'istituto M.A.R.D.U.K."
"I documenti ufficiali arriveranno domani."disse Claire.
June si voltò di spalle e incrociò le braccia "Dottoressa Claire,non mi starà ancora una volta nascondendo qualcosa?"
"Vuoi un altro scontro?"disse Claire "Questa volta ci andrei più pesante.
E poi...per niente."
"Non importa."disse June voltandosi "Allora chi è il ragazzo selezionato?"
Claire fece apparire l'immagine sul video.
"Doveva essere proprio lui?"disse June.
"Era inevitabile."disse Claire "I soggetti potenzialmente qualificati sono raccolti e tutelati in gruppo."
"Sarà difficile parlargli della questione."disse June "Per Amanda non ci sono problemi.
Pilotare l'EVA è il suo grande orgoglio.
Annie può essere considera un caso a se stante.
Ma non c'è nulla di buono nell'avere a che fare con noi e gli EVA.
E a saperlo meglio di chiunque altro è proprio Eren.
Non vorrei causargli altre sofferenze."
"Però noi abbiamo bisogno di ragazzi come loro per permettere la sopravvivenza di tutti i nostri simili."disse Claire.
"Basta con i sentimentalismi vuoi dire."disse June.
La capoclasse si avvicinò a Toji,mentre gli altri uscivano.
"Toji,oggi sei di turno,quindi ricordati di fare il tuo dovere."disse la capoclasse.
"Ma di che stai parlando?"disse Toji.
Lei mostrò dei fogli "I materiali scolastici.
Il professore non ti ha forse detto di recapitarli?"
"Proprio io,capoclasse?"disse Toji "Non c'era una ragazza di turno?"
"Oggi Annie è per l'appunto assente."disse la capoclasse.
"Vuoi dire che sarei di turno,insieme a lei?"disse Toji"Allora non c'è alternativa.
Però non posso neanche andare a casa di una ragazza da solo."
"Beh allora potrei accompagnarti..."disse lei.
"Ehi,Eren torniamo a casa insieme?"disse Toji.
I due uscirono lasciandola sola.
Toji ed Eren arrivarono davanti alla porta di Annie nel palazzo semi abbandonato.
"Questi posti non si rompono con il tempo,li fanno così."disse Toji.
Eren provò a suonare il campanello,ma non funzionò "Annie,noi entriamo."
"Non è bello entrare nell'appartamento di una ragazza senza permesso."disse Toji.
"Non abbiamo scelta."disse Eren "Se glie li lasciamo nella cassetta non li noterebbe."
Eren aprì la porta e Toji mise il volto dentro.
"Con permesso."disse Eren.
I due arrivarono in camera da letto di Annie e gli misero i giornali sul letto.
"Questa sarebbe la stanza di una ragazza?"disse Toji "Non è per niente carina."
Eren prese dei sacchi ed iniziò a raccogliere le cartacce da terra.
"Ehi che fai?"disse Toji "Non toccare niente o si arrabbierà."
"Sto soltanto ripulendo un po'."disse Eren.
"Comunque io non ti aiuterò,non è cosa che debbano fare gli uomini quella."disse Toji.
"Capisco."disse Eren "Però la signorina Fudo non apprezza affatto idee simili."
"Non importa..."disse Toji sforzandosi "Fa parte dei miei principi."
Toji si mise seduto ed Eren finì di raccogliere.
"Però che cambiamento."disse Toji.
"Cosa?"disse Eren.
"Tu,Eren?"disse Toji "Vedi,per essere sincero,la prima volta che ti incontrai pensai che tu fossi davvero un'idiota.
Non sembravi di certo il tipo di persona capace di fare qualcosa per gli altri.
Beh,adesso si direbbe che tu sia persino abituato a fare cose del genere."
Annie entrò e arrivò nella stanza.
"Scusa per il disturbo."disse Toji.
"Cosa c'è?"disse Annie.
"Quelli sono i materiali scolastici accumulati."disse Toji indicando i fogli sul cuscino.
"Mi sono permesso di ripulire un po'."disse Eren mostrando il sacco "Ma non ho toccato che spazzatura."
Annie arrossì leggermente essendo colpita "Ah...grazie."
I due camminarono in strada al tramonto.
"Certo però che i piloti di EVA sono tutti proprio dei tipi strani."disse Toji.
Annie era sul letto a pancia in sotto,con le braccia sul cuscino e pensava "Grazie.
La parola della gratitudine.
Una parola mai pronunciata prima.
Non l'avevo detta neppure a lui."
Jack e Ikari erano su un treno nella città.
"Civiltà."disse Jack "La forma del paradiso creato dall'uomo."
"Scacciato dal paradiso terrestre il genere umano non ha potuto che rifugiarsi nel mondo terreno permeato dalla morte e ora identifica ciò che non conosce con ciò che vede in tempi moderni."disse Ikari "Il più debole degli esseri viventi,l'uomo ha creato quindi,a causa della conoscenza acquisita a causa della sua stessa debolezza, un paradiso suo proprio."
"Un paradiso insignificante che gli uomini hanno creato con le proprie forze per proteggere dal terrore della morte le proprie vite e perseguire la soddisfazione dei propri piaceri."disse Jack "Lo stesso è anche con questa città,una città fortezza per la nostra protezione."
"La città dei codardi che fuggono dal mondo esterno brulicante di nemici."disse Ikari e il treno entrò in una galleria che divenne di vetro e mostrò la piramide nel sotto suolo.
"Una prerogativa anch'essa alquanto apprezzabile."disse Jack "I codardi vivono più a lungo.
Come hai intenzione di esporre alla commissione l'incidente con lo 0.4.?"
"Secondo la realtà."disse Ikari "Incidente per cause sconosciute."
"Certo però che la grave entità delle perdite non sembra un caso."disse Jack.
"Nessun problema per lo 0.4 ."disse Ikari "Quanto all'elemento S4,anche avendone perso il campione ne conserviamo ancora i dati in Germania.
È sufficiente che rimangano questo luogo e l'unità 0.1."
"Tuttavia la commissione si è alquanto agitata."disse Jack.
"Perché l'incidente non era previsto."disse Ikari.
"Ora la Seele sarà impegnata nella revisione dei suoi piani."disse Jack.
"Incidenti non contemplati nelle pergamene del Mar Morto sono un'ottima medicina per quei vecchi."disse Ikari.
Carter era nella base,appoggiato alle macchinette di bibite e ne beveva una da una lattina mentre Jessica era seduta li accanto"Anche se il sistema di intercettazione verrà infine completato,non è in programma un solo festeggiamento.
La N.E.R.V. è un'organizzazione davvero molto austera."
Lui gettò la lattina vuota ne secchio.
"Come del resto il comandante Ikari."disse Jessica.
Lui le si avvicinò "E tu invece?
Come sei?"
"È certo di quel che fa,signor Carter?"disse Jessica "Sappia che ne informerò la signorina Fudo e la Claire."
"Allora coprirò quella bocca prima che parli."disse lui che si chinò.
"Procede bene il lavoro?"disse June.
Jessica si alzò sorridendo.
"Ah...beh,direi come al solito."disse lui.
"Ecco,io avrei del lavoro da finire,con permesso."disse Jessica che andò via.
"Non che abbia intenzione di immischiarmi nella tua vita privata,ma ti pregherei di non insidiare giovani ragazze del personale in situazioni di emergenza come questa."disse June.
Carter si sedette "Non sapevo fosse di tua competenza.
E potrei se si trattasse di te."
"Ora rispondimi."disse June poggiandosi ad una delle macchine "Conosci i segreti di Adam nel sottosuolo e dell'istituto M.A.R.D.U.K.?"
"Non so di cosa tu stia parlando."disse lui.
"Non fare il finto ingenuo."disse June.
"Non è nel tuo stile ricorrere agli altri."disse Carter.
"Non ho alcun interesse in simili apparenze,non potrei permettermelo ora."disse June"Cosa si nasconde dietro il tempismo con cui è stato trovato il quarto figlio?"
"Ti confiderò una cosa."disse lui che si alzò e le si avvicinò "L'istituto M.A.R.D.U.K. in realtà non esiste.
A manovrare nella sua ombra e la N.E.R.V. stessa."
"La N.E.R.V. stessa hai detto?"disse June "Il comandante Ikari."
"Indaga sul codice 707."disse Carter.
"707?"disse June "Intendi forse la scuola di Eren?"
Eren arrivò sul posto e trovò Carter che beveva la lattina e June con le braccia incrociate"Signorina June."
"Che c'è?"disse June.
"La signorina Claire la attende alla riunione per il trasferimento di domani."disse Eren.
"Ho capito,vado."disse June "Alla prossima."
"Certo,certo."disse Carter e lei andò via,mentre Eren si sedette.
"Avresti per caso voglia di bere un tè?"disse Carter.
"Guardi che io sono un maschio."disse Eren.
"Oh,no problem."disse Carter avvicinandosi e toccandogli la mano "In amore non ci sono distinzioni di sesso."
Eren cacciò un urlo di terrore che fu sentito in tutto il corridoio.
"Stavo scherzando."disse Carter che gli diede una lattina "Tieni."
Al tramonto i due erano nella foresta intorno alla piramide sotto terra "Sa,signor Carter,pensavo che lei fosse una persona più seria."
"Sei davvero esplicito con le persone con cui hai confidenza Eren Yeager."disse Carter.
"Ah,mi scusi."disse Eren.
"No,sei tu che devi scusarmi."disse Carter "Non intendevo dire una cosa spiacevole.
Bene.
Ti mostrerò una bella cosa."
I due andarono a coltivare un orto.
Eren annusò la terra nelle sue mani "Che buon odore."
"Sei già esausto?"disse Carter "Ti ho pagato,ora ti faccio lavorare."
"E quando mi ha pagato?"disse Eren "Si riferisce a quella lattina di tè?
Eren notò dei cocomeri "Questi sono...cocomeri?"
"Già."disse Carter "Carini,vero?
Sono il mio hobby,però ne tengo tutti all'oscuro.
Coltivare qualcosa,vederla crescere è davvero bello.
Nel farlo si possono capire molte cose.
Alcune delle quali piacevoli."
"E altre motivo di sofferenza,vero?"disse Eren.
"Tu odi la sofferenza?"disse Carter.
"Non la amo."disse lui.
"E hai trovato qualcosa di piacevole?"disse Carter.
"Non proprio."disse Eren.
"Questo è senz'altro bene."disse Carter "Le persone che meglio conoscono la sofferenza sanno essere più gentili con il prossimo e non si tratta di debolezza."
Fudo ti piace?"
"Ah...la signorina June?"disse Eren "Beh...cioè...non mi è antipatica."
"Allora proteggi Fudo."disse Carter "Perché io non sono in grado di farlo.
Mi raccomando."
Il telefono di Carter squillò "Si,pronto?
Fudo ti informa che sta per avere inizio il test di sincronia."
I piloti erano nei cilindri.
"È proprio come immaginavo."disse Claire"Il tasso di sincronia di Eren è in calo."
"Motivi?"disse June.
"Non posso dire nulla di certo,però suppongo che gli sia successo qualcosa nel suo ultimo scontro."disse Claire "Qualcosa di mentale."
"Così parlargli del pilota dello 0.3. sarà ancora più arduo."disse June.
"Tuttavia il soggetto stesso verrà ufficialmente contattato domani."disse Claire.
La sera seguente Eren era con Toji e Neo in strada.
"Che sorpresa."disse Eren mangiando un gelato "Toji che offre qualcosa."
"Nemmeno io avrei mai detto che un tipo serio come Eren si sarebbe unito alla nostra comitiva."disse Toji.
"Diciamo che tua sorella si è ripresa e ora sta decisamente meglio."disse Neo.
"CHIUDI IL BECCO!"disse Toji "Che bisogno c'è di dirlo?
Scemo!"
Più tardi Eren e Neo erano seduti sul bordo di un campo di basket.
"Senti,Eren..."disse Neo.
"Si?"disse Eren.
"L'unità 0.3. verrà in Giappone,vero?"disse Neo.
"Ah,si?"disse Eren "Io non ne sapevo nulla."
"Sembra che sia un'imposizione degli Stati Uniti."disse Neo"Beh,forse voi piloti non avete bisogno di sapere certe cose.
Secondo te chi lo piloterà?
Chissà se lo farebbero fare anche a me."
"Lo chiedi alla persona sbagliata,chiedilo alla signorina June."disse Eren.
Saya guardava le torri bianche poco fuori dalla città.
Ikari era in una stanza nera,seduto ad una scrivania e intorno a lui c'erano dei monoliti rettangolari,fluttuanti,con al centro un triangolo rosso,con la punta verso il basso,con quattro occhi sulla parte sinistra e tre sulla destra.
Al centro c'era una mela rossa con un serpente intorno e dentro c'era la scritta rossa "Seele."
La voce di quello che aveva l'ologramma bianco uscì dal monolito con il numero rosso 0.1. "Recentemente era andata perduta l'unità Evangelion 0.5."
"Adesso è la volta dell'unità 0.4."disse la voce di quello con l'ologramma rosso che usciva dal monolito 0.4.
"Entrambe le perdite incideranno sulla realizzazione del progetto però..."disse Ikari.
"C'è ancora margine per recuperare,non ci saranno problemi."disse il monolito 0.4.
"L'unità EVA 0.3. vi è stata offerta spontaneamente dal governo americano."disse quello con l'ologramma verde la cui voce usciva dal monolito 0.5. "Le autorità del tuo paese si sono mostrate volenterose."
"È il modello più avanzato."disse il monolito 0.4. "Diventerebbe la vostra arma principale."
"Lo sterminio degli angeli è ancora in corso."disse Ikari "Le unità prima del collaudo non sono affidabili.
Se poteste aggiungere al bilancio i costi per le riparazioni dell'unità 0.0..."
"Il compito dei prototipi è già ultimato."disse il monolito 0.4. "Non ce ne sarà bisogno."
"Esatto."disse la voce di quello con l'ologramma azzurro che usciva dal monolito 0.6. "Ci sono altre questioni a cui dare la priorità."
"Il vero Evangelion che abbiamo sempre desiderato."disse il monolito 0.1. "La sua nascita e la resurrezione di Lilith sanciranno il patto.
Prima di questo dovremmo compiere tutti i riti necessari al progetto per il perfezionamento dell'uomo."
"Lo so bene."disse Ikari "Tutto seguirà il copione voluto dalla Seele."
I monoliti svanirono.
"Il vero Evangelion."disse Ikari e apparve Jack "Significa che tutte le unità attive,incluso lo 0.1. hanno il solo scopo di spianare la strada alla sua realizzazione."
"Sarebbe quello il sesto marchio?"disse Jack "Quindi niente più false divinità.
Hanno davvero intenzione di riportare in vita un autentico Dio?"
"Già."disse Ikari "Dobbiamo affrettare il risveglio dell'unità 0.1."
Neo andò da Toji che si stava stirando sul banco e si udì la voce del preside,agli alti parlanti,che chiedeva che Toji si presentasse in presidenza.
"Che succede?"disse Toji.
"Hai fatto qualcosa di male?"disse Neo.
"No,non mi sembra."disse Toji che andò in presidenza trovando Claire.
Neo ed Eren andarono sul tetto.
"Com'è andata la gita?"disse Eren.
"Splendidamente."disse Neo "Senti,davvero non sai nulla della perdita dell'unità 0.4.?
Sembra che l'intera seconda divisione sia saltata in aria insieme all'unità 0.4."
"June non mi ha detto niente."disse Eren.
"Scusa tanto."disse Neo "Certo però che Toji sta tardando parecchio."
Durante la lezione Toji entrò in classe.
"Mi scuso per il ritardo."disse Toji.
"Ne ero stato avvisato."disse l'insegnante.
Le lezioni finirono.
"Bene,torniamo a casa."disse Neo.
"E Toji?"disse Eren che rimetteva le cose nella valigia.
"Lui si attarderà qui a scuola."disse Neo "È il suo turno di servizio."
Toji andò a guardare le fiamme della caldaia della scuola.
Al tramonto era ancora in classe e la capoclasse arrivò mentre mangiava seduto al banco.
"Toji?"disse la capoclasse.
"Si?"disse lui.
"Ecco,oggi sei di turno quindi ricordati di riallineare i banchi e aggiornare il registro."disse lei.
"Io a pranzo non ho avuto modo di magiare,farò tutto non appena finito."disse lui.
"Tu mangi sempre pranzi confezionati,non è vero?"disse la capoclasse.
"Nessuno me li prepara."disse Toji.
"Toji,ecco io ho due sorelle e sono sempre io a preparare le nostre scatole del pranzo."disse lei.
"Dev'essere dura per te."disse Toji.
"Si e quindi sono piuttosto brava in cucina."disse lei "Però ogni giorno a me avanza sempre del cibo per le scatole del pranzo."
"Ma questo è davvero uno spreco."disse Toji "Vuoi che ti aiuti a smaltire le riserve?"
"Si,aiutami."disse lei.
Amanda entrò nella stanza in cui lavorava Carter "Signor Carter."
"Sei tu,Amanda?"disse lui "Mi dispiace ma sono occupato..."
"Cosa fai di bello?"disse Amanda che guardò il computer e pensò "Per June però avresti tempo,vero?"
"Questi sono i nostri dati di sincronia,vero?"disse lei "Cosa?
4 soggetti.
Cosa?
Ma non ha alcun senso!
Come può essere proprio lui il quarto figlio?
No,cosa significa questo."
Da un aeroporto piovoso si sollevò un aereo nero immenso con agganciata sotto una croce rossa con sopra un robot nero.
Toji era nel campo di basket e guardava il canestro poi tirò il pallone.