N.E.R.V. ,LA RINASCITA

TERRA 77

Su un monitor partì un video che mostrava un laboratorio e una voce che parlava.

"Intendi la teoria del super solenoide avanzata dal sergente Fudo?"disse la prima voce "Direi che quella è un po' troppo bizzarra."

"E resta ancora sul piano ipotetico."disse la seconda voce"Tuttavia,l'alimentazione energetica di quel gigante è illimitata e non sembra aver bisogno di nulla."

"Scienziati."disse quello con l'ologramma bianco "Ripongono sempre eccessiva fiducia nelle proprie idee."

"Una forma di egocentrismo?"disse Ikari.

"Sono uomini troppo rigidi nelle loro convinzioni e pertanto incapaci di comprendere appieno la realtà."disse quello con l'ologramma bianco "L'approccio rigorosamente materialista non è opportuno."

"Eppure proprio quegli stessi uomini vanno alla ricerca della verità."disse Ikari.

"E guarda il risultato."disse quello con l'ologramma bianco "Non sanno nemmeno che esiste l'anima o cosa sia un ectoplasma.

Il mondo è affidato a gente che nemmeno conosce il vero fondamento base della realtà e pensano di poter migliorare la vita di qualcuno."

"Quale ironia."disse Ikari.

"Loro non sono tanto nobili."disse quello con l'ologramma bianco "Le scoperte sono fonte di gioia e la comprensione sfocia nel dominio.

Ciò che in effetti cercano è soltanto il proprio piacere a costo di distorcere o interpretare a loro comodo le informazioni che hanno trovato,creando un clima di confusione dove vi sono fin troppe teorie."

La struttura iniziò a tremare e a crollare.

"C'È UNA REAZIONE LUMINOSA SUPERFICIALE!"urlò una voce "OLTREPASSA IL LIMITE PREVISTO!"

La struttura fu spaccata da un forte vento.

"HA INIZIATO A CAMMINARE!"urlò una voce mentre delle braccia di luce immense uscivano dal suolo "STA SPIEGANDO LE ALI!

ESCE IN SUPERFICIE!"

Il video finì e apparve la scritta "top secret".

"Ecco la punizione."disse quello con l'ologramma bianco.

Carter era fuori dalla base e guardò la tessera rossa"Il mio ultimo lavoro.

Rosso,come rosso di sangue."

June era in una stanza scura,con delle luci sulla parte superiore,era seduta ad una scrivania e aveva un portatile davanti "Rapito?

Il vicecomandante è stato rapito?"

"È accaduto 2 ore fa."disse un uomo in giacca e cravatta "Le sue tracce sono andate perse dopo l'ultimo avvistamento nell'ottavo settore occidentale."

"Ma è all'interno delle nostre strutture."disse June "Cosa stavate facendo voi del reparto servizi segreti?"

"Un soggetto interno alla nostra organizzazione ha condotto una fuga di informazioni riservate,siamo stati giocati da tale individuo."disse l'uomo.

"Una persona capace di bluffare la seconda sezione servizi segreti?"disse June "Possibile..."

"Si tratta del signor Carter."disse l'uomo "Questo è il nome del soggetto sospettato di essere a capo dell'incidente."

"E quindi siete venuti da me."disse June.

"La sua comprensione ci è di grande aiuto."disse l'uomo "Come colleghi siamo molto spiacenti di sospettare il direttore del reparto operativo.

Ma si tratta comunque di lavoro."

"Capisco."disse June che mise sul tavolo una pistola "Penso che sia un provvedimento del tutto logico."

"Le siamo grati per la sua collaborazione."disse l'uomo che parlò ad un altro "Tu,conducila."

Il vicecomandante era dentro una stanza nera,legato ad una sedia e sotto di lui si accese una luce bianca rettangolare.

"È passato molto tempo presidente Kil."disse Jack "Certo,questa è un'accoglienza alquanto sgarbata."

Apparve il monolito nero con sopra il numero 0.1. "Non sono dovute scuse per il difetto di cortesia.

Per il fine di discutere con te in massima tranquillità,questo è un provvedimento del tutto logico."

"Sempre il solito a quanto pare."disse Jack "Le mie esigenze non meritano alcuna considerazione?"

"La questione che sarà discussa è della massima urgenza,tale disposizione era inevitabile."disse il monolito 0.7.

Apparve il monolito 0.3. "La preghiamo di comprendere."

Apparvero tutti gli atri monoliti in cerchio intorno a Jack.

"Nel luogo della commissione è finalmente apparsa la Seele."disse Jack.

"Noi non abbiamo intenzione di creare un nuovo dio."disse il monolito 0.6. "Persino queste macchine che vedi davanti a te sono solo la riproduzione tecnologica del monolito nero trovato sulla luna."

"Le chiediamo la sua collaborazione dottor Trevor."disse il monolito 0.9.

"Dottor Trevor...già."pensò lui che iniziò a ricordare.

FLASHBACK

"Dottore." disse un giovane a Jack che indossava il camice bianco e si voltò.

"Ah,siete voi."disse lui.

"Che ne direbbe di andare a bere una birra?"disse il giovane con altri.

"Ancora eh?"disse Jack.

"Jennifer e le altre hanno detto che sarebbero venute se ci fosse stato lei."disse il ragazzo.

"E anche il professore ha detto che ogni tanto dovrebbe farsi vedere anche lei."disse il secondo.

"Va bene."disse Jack che andò a mangiare con l'altro professore.
"Ogni tanto si può anche andare fuori a bere in questo modo."disse l'uomo.

"Già."disse Jack.

"Tu hai grandi capacità,ma non è bene sottovalutare il valore dei rapporti interpersonali."disse l'uomo.

"Mi dispiace."disse Jack.

"Ad ogni modo,Trevor,uno dei miei colleghi ha recentemente presentato un'interessante relazione sulla biotecnologia."disse l'altro "È anche esperto di medicina.

Il suo nome è Jessep,mi chiedevo se l'avessi mai sentito?"

"Jessep?"disse Jack "No,mai."

"Comunque mi ha parlato di te e ha detto che vuole conoscerti."disse l'uomo "Ti contatterà quanto prima.

Quindi ti prego di occupartene."

"Ha detto Jessep?"disse Jack "Bene,ho capito."

Jack andò in una stanza dove c'era un tavolo e c'erano molti scatoloni.

"Ho avuto modo di leggere questo suo lavoro."disse Jack con dei fogli in mano,stando seduto al tavolino "Mi restano due o tre dubbi,ma è una relazione stimolante."

Davanti a lui c'era una donna con i capelli rossi,il camice bianco e la maglietta rosa.

"La ringrazio infinitamente."disse la donna.

"Lei si chiama...Amily."disse Jack.

"Esatto."disse lei.

"E cos'ha in programma ora?"disse Jack "Un impiego aziendale?

Oppure vorrebbe lavorare qui?"

"Non ho ancora deciso e in oltre non starà forse dimenticando una terza alternativa?"disse Amily "La possibilità di lavorare ad una famiglia.

Solo trovando la persona giusta però."

FINE FLASHBACK

"Si è innestato nuovamente l'elemento S4."disse il monolite 0.2.

"Ed è così divenuto un essere assoluto."disse il monolite 0.4.

"L'Evangelion 0.1."disse il monolite 0.6.

"Una concretizzazione divina operata per mano nostra è del tutto inopportuna."disse il monolite 0.3.

"Non si deve assolutamente creare un dio."disse il monolite 0.1.

"E ancor più non possiamo permettere che quell'uomo disponga di un dio."disse il monolite 0.7.

"Jessep."disse il monolite 0.8. "Nome in codice Ikari.

È soggetto degno di fiducia?"

FLASHBACK

Jack parlava al telefono e guardava dalla finestra "Jessep?

L'ho sentito nominare.

No,non lo conosco personalmente,ma è una persona di cui si sente spesso parlare.

Eh?

Ha indicato me come garante?

Vengo subito.

Quale orario potrebbe essere opportuno?"

Jessep andò all'aeroporto e incontrò Jack.

Jessep aveva ancora i capelli biondi "Sa,avevo sentito parlare di lei da una persona e desideravo avere occasione di incontrarla."

"Ubriacarsi e restare coinvolti in una rissa."disse Jack "Che uomo di scarso valore."

"Del resto sono stato attaccato prima ancora di poter parlare."disse Jessep "Non sono portato per piacere al mio prossimo,ma sono abituato ad essere detestato."
"Lo so,me l'ha detto anche Meson."disse Jack "E sembrava molto scosso."

"Meson..."disse Jessep ridendo "Eh si,io e lui non andiamo sempre d'accordo.

Specie di recente."

"Come mai?"disse Jack.
"Beh,stavo sperimentando gli effetti di una sostanza usata dagli Inci e..."disse Jessep.

"Gli Inci?"disse Jack.

"Una tribù."disse Jessep.

"Ah...capisco."disse Jack "E cos'è successo?"

"Ci sono stai degli effetti collaterali."disse Jessep "Roba imprevista e così lui mi è andato contro completamente.

Per fortuna avevo Artur che mi aiutava."

"Beh,comunque la cosa non mi riguarda."disse Jack camminando "Dottor Trevor,sembra che lei sia il tipo di persona che mi aspettavo di incontrare."

VOCE NARRANTE DI JACK

"La prima impressione che ebbi di lui è che fosse un uomo sgradevole,poi,in quel tempo in cui questa nazione conosceva ancora 4 stagioni,venne l'autunno."

Jack camminava con Amily in un parco.

"Stai dicendo sul serio?"disse Jack.

"Si,durante questi anni ho messo su famiglia con Jessep."disse Amily.

VOCE NARRANTE DI JACK

"Nel venirlo a sapere non fui in grado di celare la mia sorpresa."

"Certo che non ti avrei mai immaginato a fianco di quell'uomo."disse Jack.

"Suvvia,dottore Trevor."disse Amily "Le assicuro che Jessep è una persona tanto cara,è solo che pochi lo sanno."

VOCE NARRANTE DI JACK

"Dalla sua voce avevo capito subito che c'era qualcosa che non andava."

"Forse si può essere più felici senza sapere."disse Jack.

"Le ho arrecato disturbo portandola a conoscere quella persona?"disse Amily.

"No,tranquilla."disse Jack "Devo ammettere che è una persona interessante,sebbene non riesca a piacermi."

VOCE NARRANTE DI JACK

"Però il suo aiutante Meson non la pensava allo stesso modo.

L'altro aiutante,Artur,sembrava suo amico,ma quando facevo domande sul lavoro passato di Jessep diveniva pallido ed evitava il discorso.

Meson aveva fatto circolare voci di esperimenti strani con risultati incomprensibili,ma anche lui non riusciva quasi a parlarne.

Tra l'antro il suo avvicinamento ad Amily mi sembrava solo per il di lei talento e per una certa organizzazione dentro cui era entrata a far parte.

In seguito mi giunse all'orecchio che tale organizzazione,che aveva messo la sua sede in Giappone,era chiamata Seele.

2000

VOCE NARRANTE DI JACK

"Il Secondo Impatto.

Nell'ultimo anno del ventesimo secolo accadde la tragedia."

2001

VOCE NARRANTE DI JACK

"Poi,nel primo anno del ventunesimo secolo non ci fu che l'inferno.

Un anno che non potrebbe esprimersi in altre parole.

2002

Metà dei palazzi di una città erano sommersi dall'acqua e c'era una grossa nave in mare,più delle barche collegate tra loro da un ponte.

In una di queste barche c'era Jack seduto ad un tavolino con un altro uomo.

"Anche oggi è una giornata estiva."disse l'uomo "Fa parecchio caldo da queste parti."

"Non c'è di che sorprendersi per il mondo attuale."disse Jack scrivendo "Ormai primavera ed estate proseguono da quasi un anno,anche il fisico ne risente."

"Lei non si trasferisce nella nave di sopra?"disse l'uomo in giacca e cravatta.

"Nella città qui accanto?"disse Jack "Li non c'è modo di evitare quella puzza di olio e io proprio non riesco a farmela piacere."

"Però non avrei mai immaginato che lei lavorasse in un posto simile."disse l'uomo "Ho avuto parecchie difficoltà a trovarla."

"D'altronde qui i medici scarseggiano."disse Jack "Anche se sono un'improvvisato meglio di nulla."

Jack guardò dei fogli "Andare al polo sud adesso?"

"Si tratta di un'inchiesta ufficiale sull'incidente ordinato dalle Nazioni Unite."disse l'uomo "Certo,è solo un servizio temporaneo, ma credo che la renderebbe di maggiore utilità al mondo che continuare a fingersi medico quaggiù ,professor Trevor."

"Ex professore,prego."disse Jack "Ad ogni modo l'intestazione del destinatario è vuota.

Chi è stato ad indicare me?"

Poco tempo dopo una nave era al polo Sud tra le punte di ghiaccio che uscivano dall'acqua e il mare rosso.

Era notte e c'era l'aurora boreale.

"Questo è quel che fu il continente di ghiaccio?"disse Jack guardando dalle finestre della nave "Non se ne vede neanche l'ombra."

"Professor Trevor."disse Jessep che ora aveva i capelli neri.

"Sei tu."disse Jack "Ti trovo in buona salute."

"Ho saputo che facevi parte della famosa spedizione ricerca di Fudo."disse Jack.

"Fortunatamente io ero rientrato in America il giorno prima dell'incidente,scampando così alla tragedia."disse Jessep.

"Capisco."disse Jack "Ebbene,Jessep..."

"Mi scusi,adesso ho un nome in codice e a lavoro devo essere sempre chiamato così."disse Jessep che gli diede una cartolina.

"Una cartolina?"disse Jack "Invece di un biglietto da visita…

Ikari.

Gendo Ikari."

"Mia moglie mi ha raccomandato tanto di consegnarla a lei."disse Ikari "Sembra sia una sua ammiratrice."

"Di questo sono onorato."disse Jack "E come sta Amily?

Lei non prende parte a questo viaggio?"

"In effetti sarebbe voluta venire anche lei però era troppo rischioso."disse Jack.

I due salirono delle scale di metallo.

"La tua organizzazione,mi pare si chiami Seele,si sta circondando di molte spiacevoli dicerie."disse Jack "Non posso condividere il vostro controllo forzoso sul consiglio supremo."

"Lei è ancora il moralista di sempre."disse Jessep "In quest'epoca ad organizzazioni oneste non è dato sopravvivere."

"In merito a quest'inchiesta ufficiale sul Secondo Impatto,se anche in questo caso fosse stata formata una commissione di soli uomini della Seele,si sarebbero presentati svariati problemi."disse Jack "Non siamo stati convocati per questo?"

FINE FLASHBACK

2015

June era accovacciata su una sedia con le braccia incrociate in una stanza con poca luce e con il simbolo rosso della N.E.R.V. sul muro e pensava "Sono ancora a disagio nei luoghi bui.

Mi riportano alla mente solo orribili ricordi."

FLASHBACK

"E lei?"disse Jack guardando June dentro una stanza,seduta su una sedia con lo sguardo fisso nel vuoto.

Sulla porta c'era una piccola grata con dietro Jack con un altro.

"È l'unica superstite della famosa spedizione di ricerca."disse l'uomo "Si chiama June Fudo."

"June Fudo?"disse Jack "Quella Fudo che fu coinvolta in quello scontro che rase al suolo una città?"

"Esatto."disse l'uomo "Non proferisce parola da quasi due anni."

"È tremendo."disse Jack.

"È stata testimone di quell'inferno e per quanto le ferite del corpo possano rimarginarsi lo stesso non si può dire per quelle dell'animo."disse l'uomo.

"Già,certo."disse Jack.

Poco dopo Jack parlava con l'uomo su uno dei ponti sospesi della nave e guardava dei fogli.

"Non sarà facile risolvere quest'inchiesta."disse Jack "Un mutamento di composizione atmosferica in un'area perfettamente definita,l'estinzione assoluta di ogni forma di vita fino ai microorganismi,i resti di una gigantesca cavità nel sottosuolo nell'epicentro dell'esplosione e infine questo gigante di luce.

Quest'incidente è denso di misteri."

VOCE NARRANTE DI JACK

"Di seguito le nazioni unite annunciarono ufficialmente di aver individuato nella caduta di un meteorite di enorme massa la causa del disastro,denominato Secondo Impatto.

Però com'era evidente ai miei occhi le informazioni erano state manipolate.

Dietro al sipario si celava la Seele e un individuo chiamato Kil.

Io ormai avevo bisogno di fare luce sull'oscura verità della tragedia anche se mi fossi dovuto imbattere in Ikari."

2003

Giappone.

Jack,in giacca e cravatta,camminava verso una struttura ultra tecnologica vicina ad un lago.

In quel momento arrivò Amily ad accoglierlo all'entrata.

Aveva i capelli marroni a mezzo collo,identici a quelli di Annie,un camice bianco,una maglietta viola e pantaloni neri.

Aveva dei fogli in mano.

"È passato molto tempo."disse lei.

"Già,pare di si."disse Jack che entro.

Si mise a sedere in una stanza dove c'era Jessep che era seduto ad un tavolo con le mani incrociate davanti alla bocca.

"Per quale ragione celate l'esistenza del gigante?"disse Jack "Il Secondo Impatto l'avete chiamato.

Perché secondo?

Questo non è mai stato spiegato bene.

Voi ne eravate già a conoscenza,vero?

Mi pare dicesti di aver fortunatamente lasciato l'Antartide il giorno prima dell'incidente."

Jack aprì la valigia "È stata fortuna anche l'aver raccolto e portato con te tutto il materiale?"

Jack mise dei fogli sul tavolo.

"Non mi aspettavo di veder comparire roba simile sfuggita all'eliminazione."disse Jack.

"Ho svolto qualche indagine sulla tua situazione patrimoniale."disse Jack "Capisco che hai due figlie,ma non ti sembra che simili somme siano un tantino ingenti per un singolo privato?"

"Davvero notevole,professor Trevor."disse Jessep "Che ne direbbe di trasferirsi alla facoltà di economia?"

"Provvederò a rendere pubblico tutto ciò che di voi Seele e delle pergamene del mar morto si cela dietro il Secondo Impatto."disse Jack "Non perdonerò i responsabili."

"Faccia pure,prima però vorrei mostrarle una cosa."disse Jack.

I due scesero nel sottosuolo tramite un treno.

"Si scende molto in profondità."disse Jack.

"Ne è turbato professore?"disse Ikari.

"Lievemente."disse lui.

I treno arrivò nel grande spazio sotterraneo dove veniva costruita la piramide di metallo.

"Ma questo..."disse Jack.

"È una cavità lasciata da qualcuno all'infuori di noi."disse Ikari "Sebbene riempita per l'89% del suo volume complessivo."

"Quindi questo originariamente era uno spazio sotterraneo completamente sferico?"disse Jack"Analogo forse alla cavità rinvenuta nel sottosuolo dell'Antartide?"

"I dati coincidono quasi perfettamente in più c'è la presenza di energia ectolpasmatica."disse Jessep.

"Cosa?"disse Jack.

"Pezzi di anima erranti."disse Ikari "Ovunque.

Abbiamo chiamato degli esperti di luoghi infestati e l'attività che hanno rilevato è incredibile."

"Non avrete intenzione di ripetere quella stessa tragedia?"disse Jack "Questo volete voi?"

"Ciò che noi vogliamo la prego di verificarlo con i suoi stessi occhi."disse Ikari "Quella è la struttura che stiamo costruendo.

La struttura che consuma tutto ciò che il genere umano possiede."

L'ascensore si aprì e li condusse ad una stanza dove c'era una donna seduta ad un scrivania con vari video.

Intorno c'erano grossi macchinari rettangolari.

La donna aveva il camice bianco,i capelli marroni a mezzo collo.

"Salve,dottor Trevor."disse la donna.

"Chloe..."disse Trevor "Anche tu qui?

"Infatti."disse Chloe "Questo è il posto migliore per condurre la ricerca sulla teoria di base dei biocomputer a cui ambisco."

Dietro le macchine c'era Claire che indossava la sua uniforme da Claymore e osservava.

"Ho intenzione di chiamarli magi."disse Chloe.

"Magi."disse Jack "I tre saggi venuti dall'Est.

Era questo che volevate mostrarmi?"

"No."disse Chloe che si alzò "Da questa parte."

Andarono in un enorme stanza nera,con delle luci bianche e sospesa in aria c'era la testa del robot di Annie,con una colonna vertebrale e una serie di fili collegati alla testa,più altri fili collegati a delle braccia.

"Ma questo non...possibile che sia quel gigante?"disse Jack.

"Non è lo stesso."disse Chloe "Quell'essere era incomprensibile per noi,così abbiamo dovuto fare delle modifiche.

Tra noi quell'essere viene chiamato Adam.

Questo è qualcosa di diverso,non si tratta di un essere originale."

"Ma allora..."disse lui.

"Esatto."disse Chloe "È ciò che l'uomo ha creato da Adam.

Un'EVA."

"Un'EVA?"disse Jack.

"L'esemplare campione del nostro progetto di ricreare Adam ideata dal progetto E."disse Ikari "Questa è l'unità EVA 0.0.

Chiaramente non abbiamo potuto ricreare l'essere originale,ma ci accontentiamo."

"Un prototipo di Dio?"disse Jack.

"Jack,vorresti unirti a me per creare la nuova storia del genere umano?"disse Ikari "È possibile mettere pezzi di anima dentro degli oggetti,i medium lo fanno da sempre con i vudu,ma li usano bambole di pezza.

Immagina se potessimo creare macchine con dentro anime umane ad alimentarle eternamente."

FINE FLASHBACK

2015

Claire osservava l'EVA 0.1.

"Mi scusi,Claire?"disse Jessica

"Scusami tu."disse Claire "Procediamo subito al test di controllo di Annie."

"La signorina Fudo oggi non si è vista."disse Jessica.

"Già,è vero."disse Claire.

FLASHBACK

2005

Claire era ad un bar vicina a Fudo.

"La signorina Fudo?"disse Claire.

"Esatto,June Fudo."disse June "Molto piacere."

Claire scrisse una lettera a Chloe: "Essendo una Claymore tutti mi stanno a distanza,ma questa donna sembra del tutto a suo agio anche nei miei riguardi.

Ho sentito dire che si tratta dell'unica superstite di una stazione di ricerca.

Pare che per qualche tempo abbia sofferto di afasia e adesso non fa che chiacchierare,come a voler recuperare il vuoto di parole nel suo passato.

Dicono sia cambiata molto da quando faceva la modella prima della scoperta delle persone affette dal processo bestia."

Chloe rispose alla lettera "Mia cara amica,io sono come sempre nel sottosuolo.

Sono stanca di scatole per il pranzo.

Qui sopra,in superficie,stanno costruendo una città fortezza."

FLASHBACK

2003.

Jack era sulla riva di un lago,vicino ad un albero e parlava con Amily.

"Anche oggi lo stesso clima di sempre."disse Jack "È molto triste che l'autunno sia scomparso.

Secondo il copione descritto dalle pergamene del Mar Morto in mano alla Seele,il Terzo Impatto accadrà inevitabilmente tra poco più di 10 anni."

"Evitare il verificarsi della tragedia finale."disse Amily "È questo lo scopo della nostra organizzazione."

"Per quanto mi riguarda io approvo i tuoi intenti,non quelli della Seele."disse Jack.

"Dottor Trevor,aprire al mondo quel sigillo sarebbe tremendamente pericoloso."disse lei.

"Io ho consegnato tutto il materiale ad Ikari."disse Jack "Certo non sarebbe cosa fattibile per una singola persona.

I passati propositi non verranno ripresi e in qualche modo sono già stato avvisato.

Per quella gente sarebbe cosa da poco cancellare la mia esistenza.

I miei dati verrebbero cancellati,la memoria delle persone che mi conoscono rimossa a distanza,il mio corpo non verrebbe mai trovato e scomparirei nel nulla."

"Anche per coloro che sono sopravvissuti può essere molto facile eliminare le persone."disse Amily.

"Non per questo devi diventare un soggetto per esperimenti."disse Jack.

"Tutto scorre con la corrente."disse Amily "Hai presente quelli che vanno contro la Seele inventando complotti e che ottengono successo popolare?"

"Si."disse Jack.

"Sono sempre controllati dalla Seele."disse Amily "È la migliore forma di controllo.

Mettere un'informazione in giro per le masse,crearsi a tavolino la contro informazione per i pochi che credono di essere risvegliati,mettere l'informazione ufficiale falsa contro quella non ufficiale falsa,e gestire entrambi facendo il doppio gioco.

Immagina due che litigano perché hanno due versioni opposte eppure sono pagati dallo stesso padrone per fare spettacolo.

La gente sceglie uno o l'altro,ma sono tutti e due sbagliati."

Eren era dentro la stanza del laboratorio e osservava il robot.

"Che ci fa lui qui?"disse Jack.

"È il nipote di Ikari."disse Chloe.

"Questo non è un parco divertimenti."disse Jack.

"Sono stata io a chiedere che fosse qui."disse Amily da dentro il robot "Vorrei mostrargli il nostro splendente futuro."

VOCE NARRANTE DI CHLOE.

"Quelle furono le sue ultime parole.

La memoria di Eren fu rimossa a distanza.

Non ricorda cosa successe a sua zia.

Un'incidente irregolare l'ha cancellata da questo mondo.

Esattamente come desideravo io.

Che donna orribile sono,però da quel giorno il direttore Ikari è cambiato."

Ikari era nella grande stanza con le vetrate fucsia,alla scrivania,e davanti c'era Jack.

"Dove sei stato durante tutta la settimana?"disse Jack "Posso capire il tuo dolore,però devi realizzare che il tuo corpo non è più cosa soltanto tua."

"Lo so."disse Ikari "Jack,da oggi ci occuperemo di un nuovo progetto.

Ne ho già parlato a presidente Kil."

"Non sarà..."disse Jack.

"Esatto."disse Ikari "L'inviolato cammino verso la divinità,ovvero il progetto per il perfezionamento dell'uomo.

Abbiamo un essere divino nel livello più basso.

La sua natura è incomprensibile per noi,ma abbiamo trovato una via."

2008

Claire era su un treno e scriveva "Cara Chloe,congratulazione per il completamente della teoria base dei magi.

Non che debba essere una grande celebrazione,ma ti comunico che è stata formalmente decisa la mia entrata ufficiale.

Da prossimo mese lavorerò al progetto "E".

Claire era dentro un corridoio scuro,con dei cavi sul pavimento e c'erano delle luci rosse sulla parte alta.

"Chi è la?"disse una guardia.

"Claire, del dipartimento tecnologico."disse Claire "Ecco il mio tesserino."

L'uomo controllò il tesserino.

"Sono venuta a vedere l'attuale struttura del ponte di comando,ma qui è un vero labirinto."disse Claire.

"Vada pure,nel centro di comando troverà il direttore e la dottoressa Chloe."disse l'uomo.

Il centro di comando aveva il monitor spento e una parte era in costruzione.

C'erano delle luci verdi sul soffitto e sui lati.

"Sei davvero convinto?"disse Chloe.

"Certo."disse Ikari su una sedia "Non ho rimpianti per il mio lavoro."

"Bugiardo."disse Chloe "Tu non riesci a dimenticare Amily,vero?

Però non ha importanza per me."

Lei si avvicinò e lo baciò.

Claire li osservava dal livello superiore.

2010

Annie era arrivata nella base,ma non aveva ancora i capelli blu.

Tuttavia in capelli biondi erano sciolti e non più legati.

Gli occhi erano ancora azzurri,non rossi.

Era su un pavimento fatto con quadrati di vetro e travi di metallo e guardava la costruzione della piramide.

"Quello è il quartier generale."disse lui e arrivarono sia Chloe che Claire che indossava il camice bianco.

"Buon giorno,comandante."disse Chloe "Oggi ha portato suo nipote.

Ma come?

Non dovrebbe essere un maschietto?"

"Infatti non è mio nipote anche se proviene dalla stessa isola."disse Ikari "Lei è la figlia di un conoscente.

Questa è Annie Leonhardt,la detentrice del potere del gigante dalla fattezze femminili."

"Allora ciao,Annie."disse Claire.

"Salve."disse Annie.

"Questa bambina,chi mi ricorda?"pensò Chloe "La signora Amily?"

Poco dopo Chloe era dentro una stanza nera con dei monitor a rettangolo,molto allungati,sulle pareti e sui quali scorrevano punti rossi,con numeri giallo ocra.

Davanti a lei c'era una scrivania con due video con la schermata gialla.

"Tutti i file riguardanti Annie Leonhardt sono stati cancellati."disse Chloe "Specialmente il motivo del suo arrivo.

Solo pagine bianche.

Ma cosa significa?"

Tempo dopo i magi furono completati.

"Il magio Gaspare,il magio Baltasar,il magio Melchiorre."disse Chloe da un livello superiore rispetto a quello dei tre computer e accanto a lei c'era Claire che indossava il vestito da Claymore "I magi sono le tre me stesse.

Me stessa come scienziato.

Me stessa quale madre.

Me stessa quale donna.

Una triade di entità in reciproco conflitto."

"La triade di Chloe."disse Claire "Ormai non basta che inserire l'alimentazione elettrica.

Bene, esco prima.

Oggi June rientra in Giappone."

"Ah,già,è vero."disse Chloe "Anche lei è entrata nella divisione,ma in America se non erro."

"Esatto."disse Claire "Nella terza divisione."

"E Carter?"disse Chloe.

"Lei non lo sopporta."disse Claire "E poi i rapporti uomo donna sono imperscrutabili.

Non hanno alcuna logica."

"Questo tuo temperamento freddo non cambia mai."disse Chloe "Lo stesso vale per le altre Claymore.

Così finirai per farti sfuggire la tua stessa felicità."

"La definizione di felicità mi è ancora più imperscrutabile."disse Claire "Beh,allora vado.

È da molto tempo che non esco a bere qualcosa."

"Arrivederci a domani."disse Chloe.
"Ciao."disse Claire che uscì.

Chloe restò sola,poi si voltò e vide Annie che ora aveva gli occhi rossi.

"Ah..."disse lei "Hai bisogno di qualcosa?"

"Mi sono smarrita."disse Annie.

"Ah,capisco."disse Chloe "Potremmo andare via insieme."

"Non serve."disse Annie.

"Però da sola non sai trovare la strada,giusto?"disse Annie.

"Esatto,signora anziana."disse Annie.
"Come scusa…?"disse Chloe.

"Lo dice sempre il comandante Ikari."disse Annie "Dice che sei anziana...anzi per l'esattezza usa il termine vecchia."

"Che?"disse Chloe sorpresa

"La vecchia è seccante."disse Annie "La vecchia non è più utile."

Chloe si alzò e mise la mani intorno al collo di Annie pensando "Sei tu la nuova diva del comandante,vero?"
Annie si tolse le mani dal collo con facilità,poi la afferrò.

Nella stanza si udì un forte tonfo.

FINE FLASHBACK

VOCE NARRANTE DI JACK

"La commissione per il perfezionamento dell'uomo,presieduta da Laurence Kil sciolse lo stesso giorno l'istituto di ricerca chiamato "The Hill".

L'organizzazione istitutrice di tutti i progetti divenne l'agenzia speciale N.E.R.V.,presso la quale fummo tutti trasferiti.

Tranne una sola persona,meritevole dello sviluppo dei magi,la dottoressa Chloe."

FLASHBACK.

Accanto ad uno dei magi c'era una chiazza di sangue con delle linee bianche che disegnavano un corpo.

FINE FLASHBACK

2015

Carter guardava il suo tesserino pensando "Avanti,andiamo."

La stanza del vicecomandante si aprì e Jack si voltò.

"Sei tu."disse Jack.

"È trascorso molto tempo."disse Carter"Le guardie qui fuori le ho fatte addormentare per un po'."

"Questa azione risulterà costare la tua stessa vita."disse Jack mentre veniva slegato.

"Ciò che desidero è solo avvicinarmi alla verità,quella dentro di me."disse Carter.

"Dentro di te c'è solo la tua anima,la verità è fuori."disse Jack "Tu come persona o anima sei nulla rispetto alla creazione,solo una delle tante briciole di Dio."

I due uscirono.

"Si è scoperto che ho trafugato il campione di Adam per il comandante Ikari."disse Carter "Non potrei di certo disporre di una protezione personale.

Il pericolo incombe per varie ragioni."

La camera dove era June si aprì ed un uomo le restituì la pistola e la scheda.

"La ringraziamo molto per la sua collaborazione."disse l'uomo "La questione è stata del tutto risolta."

June prese la pistola ed il tesserino "Capisco.

Lui?"

"Non ne so nulla."disse l'uomo

Carter era appoggiato ad un muro in un condotto di areazione e Jack gli puntava la pistola contro.

"E così non l'hanno rapita."disse Jack.

"No e ti dirò di più."disse Jack "La persona per cui lavori e che ti ha incaricato di rubarci le informazioni,lavora sempre per noi,tutti i tuoi mandanti che appaiono in pubblico come persone che criticano le Seele lavorano per noi diffondendo piste false,in contrapposizione a informazioni false precedenti."

"Capisco."disse Carter "Mosse e contromosse.

I bianchi e i neri tutti nella stessa mano che muove i pezzi e nessuno se ne accorge.

Molto furbi."

"Esatto,ti abbiamo fatto giocare."disse Jack "E noi abbiamo giocato con te."

Arrivarono altri uomini con le pistole.

"Salve."disse Carter "Sbaglio o siete in ritardo?"

Uno di loro gli sparò in testa.

Eren era in camera sua accovacciato in un angolo.
"Sono tornata."disse June che aprì il frigo,poi si sedette al tavolo.

Lei lesse un foglio scritto da Carter "So che quando leggerai questo messaggio ti darà fastidio.

Me ne scuso.

E vorrei chiedere scusa anche a Jessica per quella volta.

Poi,visto che ti sto disturbando tanto,ci sarebbero delle piante che stavo coltivando,sarei felice se andassi ad innaffiarle al mio posto.

Eren sa dove si trovano.

June,la verità è con te,va avanti senza esitare.

E per favore cerca di dire ad Eren quella parole che ti tieni dentro.

Ciao."

"Poveretto."disse June.

June iniziò a pensare ad Eren e a quelle volte in cui lo aveva rimproverato o usato ed iniziò a piangere"Sono una bestia.

Laura aveva ragione."

"Stupida."disse June disperandosi e piangendo "Sono proprio una stupida!"

Eren si tolse le cuffie sentendola piangere in cucina,poi si affacciò,tornò dentro la stanza e si mise il cuscino in testa.

VOCE NARRANTE DI EREN

"In quel momento io non potei far altro che fuggire dalla signorina June.

Non potevo fare altro.

Non potevo dire nulla perché ero solo uno sciocco.

Allora lo seppi."