L'ULTIMO MESSAGGERO SACRIFICALE

TERRA 77
Nei suoi sogni,Amanda si vedeva da piccola,immaginava una sagoma bianca e nera che correva felice su uno sfondo arancione,con linee verticali rosse "Mamma,sono stata scelta!
DIVENTERÒ UNA PILOTA DELL'EVANGELION CHE PROTEGGERÀ L'UMANITÀ!
SARÒ LA NUMERO 1 DEL MONDO!"
Una porta nera si spalancò in uno sfondo nero e fece uscire luce bianca.
"SAREBBE UN SEGRETO PER TUTTI!"urlò lei "LO DIRÒ SOLTANTO A TE,MAMMA!"
La porta si aprì ancora.
"MOLTE PERSONE SARANNO GENTILI CON NOI E PER QUESTO NON DOBBIAMO AFFATTO SENTIRCI SOLE!"disse Amanda e la porta si aprì "PER QUESTO,ANCHE SENZA IL PAPÀ ANDRÀ TUTTO BENE!
NON CI SENTIREMO PIÙ SOLE!"
La porta si aprì molte volte.
"PER QUESTO GUARDAMI!"urlò lei e una maniglia su uno sfondo nero si aprì "Per questo guardami!
GUARDAMI MAMMA!
HAI SENTITO MAMMA!"
La porta nera si aprì su un sfondo rosso con una sagoma nera impiccata dentro.
La bambina rimase a guardare la sagoma la porta si chiuse e si udì uno schiaffo.
La cucina della casa di June era vuota e c'era molto fumo.
Sul tavolo c'era solo una caffettiera.
"MA SMETTILA DI DIRE IDIOZIE!"urlò Amanda "SEMPRE IL SOLITO STUPIEREN!"
A terra c'era una caffettiera con dentro del caffè.
"MA QUANTE VOLTE TE LO DEVO RIPETERE?"disse Eren "IL SIGNOR CARTER NON C'È PIÙ!"
Amanda aveva i capelli legati,ma allo stesso tempo scombinati e spettinati "Non è vero..."
Giorni dopo Amanda era nuda,dentro una vasca in un appartamento distrutto,con un buco sul soffitto e con il pavimento spaccato e pieno di macerie.
Fissava il buco sul soffitto senza battere nemmeno le palpebre "Tasso di sincronia 0.
Nessuna idoneità come pilota.
Ormai non resta alcuna ragione per la mia esistenza.
Del resto non mi guarda più nessuno.
I vestiti di Amanda erano piegati su una sedia.
"Ne il papà,ne la mamma,nessuno."disse Amanda "Non c'è più alcun motivo perché io viva."
La porta fu sfondata dagli uomini in giacca e cravatta "Amanda Yung?"
L'uomo con gli occhiali,ai posti di comandi,nella piramide di metallo,attaccò il telefono e parlò"Sembra che la seconda sezione servizi segreti,abbia recuperato Amanda ancora incolume."
"Capisco."disse June che era in piedi accanto a lui "Oltre ad averla persa hanno anche impiegato ben 7 giorni per ritrovarla.
Non è certo da loro."
"Tutto intenzionale,giusto?"disse quello con gli occhiali "Che si tratti di ostruzionismo nei confronti del reparto operativo?"
"Potrebbe darsi."disse June "E proprio oggi arriverà il Quinto in sostituzione di Amanda.
Un copione fin troppo perfetto."
Eren era chiuso nella sua stanza e nella sua testa c'era l'immagine delle copie di Annie nel vascone.
"Annie Leonhardt."disse Eren guardando il soffitto,con le braccia dietro la testa "Che sia proprio come immaginavo.
Quel senso come...sostituta della zia per mio zio.
Annie Leonhard.
La zia.
Cosa stai facendo...zio?"
In una stanza nera,c'era Claire seduta su una sedia.
Indossava una maglietta azzurra,senza maniche,scollata,con una gonna corta e calze scure.
Sulla parete c'era il simbolo della NERV in rosso e improvvisamente una luce illuminò Jessep.
"Comandante Jessep."disse Claire "Il mio gatto è morto.
L'avevo lasciato da un'amica,non me ne occupavo da molto tempo.
E improvvisamente,ho saputo che non potrò vederlo mai più."
"Perché hai distrutto le copie."disse Jessep.
"Non si trattava delle copie."disse lei "Quello che ho distrutto era Annie."
"Te lo chiedo ancora una volta,perché mai?"disse Jessep.
"Perché non ero più felice neppure tra le tue braccia."disse Claire "Perché non fai ancora ciò che vuoi del mio corpo,come facevi allora!"
"Mi hai molto deluso."disse Jessep.
"Deluso?!"disse Claire "Sin da principio tu non hai mai avuto ne aspettative,ne desideri nei miei confronti.
NULLA!
NULLA!
NULLA!"
La luce si spense e lei pianse.
"Che cosa devo fare,Chloe?"disse lei.
Eren era davanti al robot di Amanda "Dove sarai andata a finire,Amanda?"
Eren iniziò a pensare "Però,rincontrandola cosa potrei fare?"
Il sole stava tramontando sulla città in rovina.
Eren era sulla riva del gigantesco cratere da cui uscivano fuori i resti dei palazzi distrutti,con pezzi di cemento sulla spiaggia.
Davanti a lui c'era un immenso cratere,pieno d'acqua con altri crateri vicini.
Eren pensò "Sia Toji che gli altri...hanno tutti perso la casa e si sono trasferiti altrove.
Gli amici,le persone che potevo chiamare amici con ci sono più.
Non c'è più nessuno.
Non posso incontrarmi con Annie,non ne ho il coraggio.
Non saprei con che volto guardarla.
Amanda.
Signorina June.
Zia.
Che cosa posso...cosa devo fare?"
Eren si voltò alla sua destra e vide il ragazzo che era sulla luna che era seduto su una statua angelica che in parte usciva dall'acqua e aveva un'ala spezzata.
Il ragazzo,seduto sulla testa,aveva i capelli bianchi,spettinati e lunghi,aspetto magro,asciutto,gli occhi con l'iride rosso,una maglietta bianca,senza maniche,pantaloni neri e scarpe bianche allungate.
Aveva una pelle bianchissima.
Canticchiava senza muovere la bocca "Che meraviglia il canto.
I canto sa allietare gli animi.
Senza dubbio l'apice della cultura sviluppata da lili.
Non lo credi anche tu..."il ragazzo si voltò verso Eren "...Eren Yeager?"
"Conosci il mio nome?"disse Eren.
"Non esiste nessuno che non lo conosca."disse il ragazzo "Perdona l'ardine,ma tu dovresti conoscere un po' meglio al tua posizione."
"Tu...dici."disse Eren "Ecco...ma tu chi..."
"Io sono Kaoru."disse il ragazzo "Kaoru Naghisa.
Un ragazzo scelto proprio come te.
Sono il Quinto Figlio."
"Il Quinto Figlio!?"disse Eren "Saresti tu Naghisa?"
"Kaoru è sufficiente,Eren Yeager."disse Kaoru.
Eren arrossì "Anche per me,si insomma...Eren è sufficiente."
Kaoru rise.
June era dentro l'auto azzurra sulle piattaforme che scendevano verso in bunker con quello con gli occhiali.
"Sembra che il Quinto Figlio sia attualmente arrivato."disse quello con gli occhiali.
"Capisco."disse June "Kaoru.
Tutti i dati riguardanti il suo passato risultano cancellati.
Proprio come per Annie."
"Solo fatto noto:la sua data di nascita combacia con il Secondo Impatto."disse quello con gli occhiali.
"Un ragazzo mandato direttamente dalla commissione."disse lei "Deve sicuramente esserci sotto qualcosa."
"La documentazione del rapporto M.A.R.D.U.K. riguardante il Quinto Figlio sono strettamente riservate."disse quello con gli occhiali "Anche per questo mi sono permesso di sbirciare un po' i materiali del reparto servizi segreti."
"Ma che azione pericolosa."disse lei.
"Ma ne è senz'altro valsa la pena."disse l'uomo che per un momento le parlò"Ho scoperto dove si trova Claire.
Come ci comportiamo per i test di sincronia del Quinto?"
"Per oggi abbandoniamo i sotterfugi e osserviamo onestamente le reali capacità del ragazzo."disse June.
Eren,Annie e Kaoru erano dentro i cilindri e il nuovo arrivato aveva la sua uniforme nera.
"Abbassare ancora di 0.3."disse l'anziano.
"Signor si."disse la donna ai comandi.
"Nessuna possibilità di errore in questi dati,vero?"disse l'anziano.
"L'intero sistema di valutazione sta operando regolarmente."disse quello con gli occhiali.
"Nessun margine di errore riscontrabile dai Magi."disse la donna con i capelli castani.
"Dunque questo ragazzo riesce a sincronizzarsi con l'unità 0.2 senza aver neanche operato un cambiamento di nucleo."disse l'anziano.
"Questo è incredibile!"disse la donna "Cioè,stando ai sistemi risulta impossibile."
"Eppure è una realtà."disse June con le braccia incrociate "Bisogna anzitutto accettare la realtà,e quindi indagarne le cause."
Annie salì la scala mobile e arrivata in cima vide Kaoru e spalancò gli occhi.
"Tu sei la Prima Figlia,non è così?"disse Kaoru "Annie Leonhardt.
Tu sei diventata proprio come me.
Entrambi abbiamo assunto nel corpo vivente su questo astro una forma simile a quella dei lilin.
Anche se tu lo hai solo acquistato."
"Chi sei tu?"disse Annie.
Jessep era seduto alla scrivania nella sua stanza piena di simboli.
"Sembra che il Quinto sia entrato in contatto con Annie."disse l'anziano.
"Capisco."disse Jessep.
"Al momento i Magi sono impegnati con tutte le loro risorse nell'indagare i suoi dati."disse l'anziano.
June osservava i dati a computer e pensava "Eppure la sua identità resta tutt'ora sconosciuta.
Ma cosa nasconde quel ragazzo?"
June e il pinguino arrivarono davanti alla porta di Clark e videro un messaggio scritto su una lavagnetta.
Lei aprì la porta e vide il letto vuoto "Anche Eren non rientra più in casa.
E così,come tutrice,ho fallito."
Eren,vestito in abiti civili,era seduto su una serie di sedie quadrate attaccate l'una all'altra.
Davanti a lui c'erano delle porte meccaniche numerate.
Una delle porte si aprì ed Eren vide Kaoru.
"Salve,mi stavi forse gentilmente aspettando?"disse Kaoru.
"No,niente affatto..."disse Eren,togliendosi le cuffie e arrossendo "Ecco,io non intendevo fare nulla di simile."
"E cosa dunque?"disse Kaoru avvicinandosi.
"Ecco,il test periodico è terminato,quindi non mi resterebbe che fare la doccia e tornare a casa...però...in realtà non ho molta voglia di rientrare a casa di questi tempi. "disse Eren.
"Una casa in cui tornare."disse Kaoru "L'avere un proprio ambiente domestico comporta felicità.
È una bella cosa."
"Tu dici?"disse Eren.
"Vorrei poter parlare ancora un po' con te."disse Kaoru "Possiamo andare insieme?"
Eren spalancò gli occhi.
"Intendo a fare la doccia,stavi andando adesso?"disse lui.
"Si..."disse Eren.
"Non possiamo?"disse lui.
"No,niente affatto,non intendevo questo."disse Eren.
I due entrarono in una grande sala,dove c'era una specie di vasca piscina,piena di fumo e c'erano anche delle docce ai lati della stanza.
I 2 si misero seduti nella piscina ed Eren guardò l'altro che era ad occhi chiusi.
"Stai strenuamente evitando il contatto di primo grado,direi."disse Kaoru "Tu hai paura di toccare il tuo prossimo?
Senza conoscere il tuo prossimo,non è possibile ne tradirsi ne ferirsi l'un l'altro.
Però,non è neanche possibile dimenticare la solitudine.
Gli esseri umani non potranno mai affrancarsi dalla solitudine.
Del resto ogni uomo è comunque solo.
Ed è solo perché possibile dimenticarlo che gli uomini riescono a vivere."
Kaoru gli toccò la mano ed Eren lo guardò.
Le luci si spensero.
"È l'ora."disse Eren.
"Già tutto finito?"disse Kaoru.
"Si,adesso dobbiamo andare a dormire."disse Eren.
"Insieme?"disse Kaoru.
"EH?"disse Eren "No,Kaoru,credo che per te si astata predisposta una stanza.
Personale."
Kaoru si alzò "Capisco.
Gli esseri umani provano continuamente dolore dell'animo."
Eren era rosso e Kaoru lo guardò sorridendo.
"È perché l'animo soffre tanto facilmente che il vivere risulta doloroso."disse Kaoru "E in particolare il tuo animo.
È delicato come il vetro."
"Il mio animo?"disse Eren che era arrossito.
"Esatto."disse lui "Meritevole d'affezione."
"Affezione?"disse Eren.
"Cioè,ti voglio bene."disse Kaoru.
I monoliti neri erano dentro la stanza nera.
"NERV."disse il monolite 08 "Un'organizzazione istituita tramite il potere esecutivo di noi ZEELE."
"Creata per attuare il nostro copione."disse il monolite 07.
"Però adesso ridotta ad uno strumento in mano di una singola persona."disse il monolite 03.
"Esattamente."disse il monolite 02 "Bisogna riportarla nelle nostre mani."
"Prima del tempo promesso."disse il monolite 04.
"Bisogna condurre la NERV e la serie degli EVA alla loro forma destinata."disse il monolite 05.
"Jessep,il tuo abuso di fiducia nei confronti della SEELE ti sarà in fine imputato."disse il monolite 01.
Le luci si riaccesero.
Jessep era davanti all'Evangelion 01 "Il tempo a noi concesso è ormai prossimo al suo termine.
Però la Lancia di Longino è ora perduta.
Presto comparirà l'ultimo angelo e cancellatolo i nostri desideri si avvereranno.
Ormai manca poco."
Jessep guardò il palmo della sua mano destra che era fuso con una sostanza bianca,rugosa e informe da cui usciva un occhio con l'iride rosso e la pupilla a croce.
Annie era a letto nel suo appartamento di notte e pensava "Io...perché mi trovo qui?
Io perché sono di nuovo in vita?
Per cosa mai?
Perché mai?
Il Quinto Figlio.
Quel ragazzo...ho la sensazione che sia come me.
Perché?"
La stessa notte June era sul balcone di casa sua e osservava la devastazione con il pinguino in braccio "Per fortuna questa casa si trova fuori città.
E così,fortunatamente,tu non sei rimasto coinvolto.
Però,per il futuro,non c'è alcuna garanzia in merito.
Pertanto,da domani,sarai ospite di casa Oraky.
Dovremmo separarci per un po',Pen Pen."
Lei lo strinse tra le braccia e pianse.
Kaoru e Eren erano nella stessa stanza,su 2 materassi diversi,dentro la base.
Uno dei 2 materassi era a terra.
"Comunque dovrei dormire io a terra."disse Kaoru.
"Non importa."disse Eren "Sono stato io a chiederti di ospitarmi.
Sto bene qui."
"Ebbene di cosa vuoi parlare?"disse Kaoru.
"Eh?"disse Eren.
"C'è qualcosa che vuoi dirmi,non è vero?"disse Kaoru.
"Mi sono successe tante cose dal mio arrivo qui."disse Eren "Prima di allora,io vivevo con un tutore.
Erano giorni vuoti,privi d'ogni turbativa.
Non facevo nient'altro che esistere.
Però andava bene anche a quel modo.
Perché non c'era niente che io volessi fare."
"Detestando gli esseri umani?"disse Kaoru.
"Non direi."disse Eren "Dire più che altro che mi fossero indifferenti.
Tranne mio zio,il solo che detestassi."
Eren pensò "Chissà perché sto parlando di queste cose proprio a Kaoru."
Voltandosi,Eren vide che l'altro lo guardava sorridendo.
"Chissà,forse è possibile che io sia nato proprio per incontrarti."disse Kaoru.
Il giorno seguente era nuvoloso e ciò rendeva spettrali le rovine della città,con i palazzi accatastati l'uno sull'altro e le travi elettriche piegate.
"Gli uomini non sono in grado di creare niente dal nulla."disse Kaoru che era in piedi sulla statua nell'acqua"Gli uomini non possono generare niente senza poggiarsi a qualcosa.
Del resto gli uomini non sono divinità."
Il monolite 01 apparve davanti a lui "Però vi è un uomo che sta cercando di impossessarsi di un potere pari a quello della divinità."
Apparve il monolito 12 "Un altro uomo che,otre a noi,sta tentando di aprire nuovamente il vaso di Pandora."
Apparve il monolite 04 "Un uomo intenzionato a chiudere il vaso prima della comparsa della speranza in esso contenuta."
"Speranza?"disse Kaoru con il cerchio di monoliti intorno "Tale sarebbe la speranza dei lilin?"
"La speranza esiste in tante forme quanto il numero degli uomini."disse il monolite 08.
"Poiché la speranza esiste solo nell'animo degli uomini."disse il monolite 10.
"Però le nostre speranza si stanno concretizzando."disse il monolite 01.
"In quello che noi umanità siamo."disse il monolite 04 "Il falso successore venuto dalla Luna Nera e dal proprio capostipite,Lilith."
"E poi in quelli che sarebbero i legittimi successori,gli angeli venuti dalla perduta Luna Bianca e dal proprio capostipite,Adam."disse il monolite 08.
"La cui anima recuperata non si trova in altro luogo che in te."disse il monolite 13.
"Il cui corpo rigenerato si trova però già in Jessep."disse il monolite 01.
"Lo zio di Eren."disse Kaoru che chiuse gli occhi "Anche lui è come me.
Lo è diventato."
"Pertanto,dunque,ci affidiamo a te per i nostri desideri."disse il monolite 01.
"Certo,lo so bene."disse Kaoru "È proprio per questo che io adesso mi trovo qui."
June osservava Kaoru con un binocolo,a più di un chilometro "A questa distanza non riesco a scorgere le sue labbra.
Certo però che fare una passeggiata così di prima mattina,per parlare da solo...proprio un tipo pericoloso."
Kaoru si voltò verso di lei che abbassò il binocolo.
"Che mi abbia scoperta?"disse June "No,impossibile."
"Ah...tutto scorre con la corrente dei lilin."disse Kaoru guardando davanti a se,chiudendo gli occhi e sorridendo.
Il giorno dopo June era su un ponte con quello con gli occhiali ed erano appoggiati alla ringhiera.
"E allora?"disse lei "Sei riuscito ad impossessarti dei dati del ragazzo?"
"Ecco qui."disse lui mostrando dei fogli "Sono materiali che ho indebitamente preso in prestito dal tenente."
"Mi dispiace."disse June "Ti sto facendo agire praticamente come un ladro.
Ma questo cosa...?"
"Ma è logico che non potessero renderlo noto."disse quello con gli occhiali "Sul piano logico è cosa del tutto impossibile."
"Il mistero si fa sempre più profondo."disse June "Essere in grado di variare arbitrariamente il tasso di sincronia con l'EVA e per di più secondo la propria volontà.
Bisognerà ancora ignorare la sconvenienza."
June apparve nella stanza buia di Claire che era ancora sulla sedia,piegata in avanti.
"Ti sei spinta sin qui."disse Claire.
"C'è qualcosa che voglio chiederti."disse June.
"Le conversazioni che avvengono qui dentro vengono registrate."disse Claire.
"Non importa."disse June "Quel ragazzo...qual'è la sua identità?
Chi è il Quinto?"
"Probabilmente...l'ultimo messaggero sacrificale."disse Claire.
Kaoru era davanti all'EVA 01 "Avanti,andiamo.
Seguimi discendente di Adam,nonché servitore dei lilin."
Kaoru si voltò,camminò verso il liquido rosso e mise i piedi fuori dal ponte di metallo e rimase sospeso in aria,sollevandosi.
L'EVA 02 si accese.
Tutti i sensori di allarme scattarono.
"UNITÀ EVA 02 ATTIVATA!"disse quello con gli occhiali.
"MA QUESTO È ASSURDO!"disse June "Amanda?"
"Zona ospedaliera 3."disse quello con i capelli lunghi mostrando Amanda su un letto d'ospedale con lo sguardo perso nel buio "Presenza confermata."
"Ma allora chi mai può..."disse June.
"Pilota assente!"disse la donna con i capelli castani "Nell'unità 02 non c'è nessuno."
"Nessun pilota."pensò June "Significa che non si tratta del Quinto."
"Rilevato lo sviluppo di uno scudo all'interno del Central Dogma."disse quello con gli occhiali.
"L'unità 02?"disse June.
"No,diagramma d'onda blu."disse quello con gli occhiali "Non c'è alcun dubbio,è un angelo."
"CHE COSA?!"urlò June.
Il robot si stava calando nel gigantesco condotto con Kaoru davanti che era illuminato da un leggero bagliore aderente.
"Un angelo?"disse lei "Quel ragazzo?"
"L'obbiettivo sta attraversando il quarto settore."disse una voce computerizzata "Continua a scendere."
"Niente da fare."disse quello con i capelli lunghi "L'alimentazione non si interrompe."
"L'obiettivo sta attraversando il quinto settore."disse la voce.
"Chiusura d'emergenza di tutte le paratie del Central Dogma."disse l'anziano "Anche se poco bisogna guadagnate tempo."
I portelloni si chiusero.
"Isolamento d'emergenza di tutti i livelli."disse la voce computerizzata "A tutto il personale evacuazione immediata."
"Era impensabile che sarebbe stato inviato direttamente dalla SEELE."disse l'anziano.
"I vecchi intendono anticipare il programma."disse Jessep "Sfruttando le nostre mani."
Il monolite 02 parlò "Gli uomini dimenticano le proprie stoltezze e ripetono gli stessi errori."
"Senza il patimento di una propria espiazione gli uomini non cambiano."disse quello con il monolite 09.
"Noi non ci affideremo alla forza di Adam o degli angeli."disse il monolite 04.
"Non ci resta che avanzare nel futuro con le nostre mani."disse il monolite 01 "Che l'unità 01 compia l'esecuzione."
Il robot sfondò le porte di metallo.
"Le barriere corazzate vengono sfondate dall'unità 02."disse quello con i capelli lunghi.
"L'obiettivo sta attraversando la seconda zona."disse quello con gli occhiali.
"Inviare all'inseguimento l'unità 01."disse Jessep.
"Signor,si."disse June.
"Impedire con ogni mezzo l'intrusione dell'obbiettivo nel Terminal Dogma."disse Jessep,mentre Karou scendeva.
"Però,perché l'angelo starà usando un EVA?"disse June.
"Che sia intenzionato a compiere una fusione con lo 02."disse il vecchio all'orecchio di Jessep.
"Oppure a condurlo alla distruzione."disse Jessep.
Eren era nella capsula nello 01 ed era furioso "NON È VERO!
NON È VERO!
NON È VERO!
KAORU SAREBBE...SAREBBE UN ANGELO?!"
Eren colpì i comandi con un pugno "NON PUÒ ESSERE VERO!"
"È la realtà."disse June "Uscita immediata.
Sei pronto?"
Lo 01 raggiunse l'altro nel condotto.
"Sei in ritardo Eren."disse Kaoru.
"EVA 01 in discesa nel condotto 2."disse la voce meccanica.
Eren era furioso e le scariche elettriche gialle,caratterizzanti del potete di giganti,uscivano dal suo corpo "MI HAI TRADITO!
HAI TRADITO I MIEI SENTIMENTI!
MI HAI TRADITO!
PROPRIO COME MIO ZIO!"
"Ti stavo aspettando,Eren."disse Kaoru sorridendo.
"KAORU!"urlò Eren.
L'EVA 01 allungò le mani che furono afferrate da quelle dell'altro EVA.
"PERDONAMI AMANDA!"urlò Eren che fece uscire il coltello dall'EVA,ma anche l'altro robot lo fece.
"La serie degli EVA."disse Kaoru "Progenie di Adam,stirpe data all'odio degli esseri umani.
Eppure sfruttata dai lilin per la loro sopravvivenza.
Io non riesco a capire."
Il pugnale del robot rosso,simile ad un taglierino, andò verso il volto di quello di Eren che trafisse l'altra lama col suo pugnale,simile ad un coltello militare.
"KAORU!"urlò Eren "FERMATI!
PERCHÉ TUTTO QUESTO?"
Kaoru parlò tenendo gli occhi chiusi "Gli EVA sono costituiti dalla mia stessa sostanza,poiché io stesso discendo da Adam.
In assenza dell'anima è possibile assimilarsi.
E l'anima di questa unità si sta ora volontariamente serrando."
L'EVA 01 liberò il coltello che andò verso Kaoru,ma si formò uno scudo che lo bloccò.
"Uno scudo?!"disse Eren.
"Esatto."disse l'angelo "Voi lilin usate chiamarlo così.
Il sacro dominio che non può essere violato.
La luce dell'anima.
Dovreste saperlo anche voi,lilin.
Sapere che gli scudi sono le mura dell'animo che tutti possiedono."
"IO NON SO NIENTE DEL GENERE,KAORU!"urlò Eren.
Il robot 01 fu colpito al petto dal pugnale dell'altro,Eren urlò e il suo robot colpì l'altro al volto con il coltello.
"Entrambe le unità EVA hanno raggiunto il settore terminale."disse la voce meccanica "Ancora 20 al raggiungimento del Terminal Dogma."
"Al primo momento dopo la perdita del segnale dell'unità 01..."disse June mettendo la mano destra sullo schienale della sedia di quello con gli occhiali.
"Si,lo so."disse quello con gli occhiali "In quell'istante dovrò procedere all'autodistruzione della base.
Sarà pur meglio che il permettere del generarsi del Terzo Impatto."
"Mi dispiace tanto."disse June.
"Non importa."disse quello con gli occhiali "È stato un'onore."
"Ti ringrazio."disse June.
I 2 robot continuavano ad azzuffarsi e a scendere.
Kaoru era di spalle e pensava "Il cammino dell'uomo.
La speranza dell'uomo è legata alla tristezza."
Ci fu una fortissima luce bianca e poi un'esplosione.
"CHE STA SUCCEDENDO?"disse June.
"È IL PIÙ POTENTE SCUDO MAI RILEVATO FIN'ORA!"urlò quello con gli occhiali.
"ONDE LUMINOSE,ONDE ELETTROMAGNETICHE,PARTICELLE!"disse quello con i capelli lunghi voltandosi "CONTATTI PERSI!
TUTTI I MONITORAGGI IMPOSSIBILI."
"Una barriera."disse June.
"Obbiettivo EVA 02,EVA 01,segnali persi."disse quella con i capelli marroni "Interrotto anche il collegamento con il pilota."
Si aprì uno squarcio nero circolare,con una circonferenza nera,intorno.
La parte superiore della stanza era un firmamento viola,con stelle e nebulose,poi il resto era nero.
La parte più bassa invece era una superficie bianco latte,con spuntoni irregolari che si ergevano dal suolo.
I robot scesero dal buco e si schiantarono a terra,provocando una colonna di polvere bianca.
"NO,KAORU!"urlò Eren.
Kaoru lo guardò,poi volò in avanti.
"ASPETTA!"urlò Eren,ma il suo robot fu afferrato alla caviglia dalla mano dell'altro.
Kaoru volava nel corridoio nero,con le linee rosse orizzontali,guardò la porta blindata e l'accesso fu acconsentito automaticamente.
"ULTIMO SISTEMA DI SICUREZZA DISINSERITO!"disse quello con i capelli lunghi.
"La settima porta si sta aprendo."disse quello con gli occhiali.
June chiuse il pugno,facendo fuoriuscire gli artigli al posto delle unghie "È così un angelo è infine giunto a destinazione.
Avanti."
Eren urlò e i due robot si accoltellarono al petto entrambi,poi la struttura tremò.
"Che succede?!"disse Eren.
"La situazione?"disse June afferrando la spalla di quello seduto.
"Rilevato scudo."disse quello con gli occhiali.
"Si tratta di un nuovo scudo,simile al precedente,sviluppato intorno alla barriere nel Terminal Dogma."disse quello con i capelli lunghi.
"Si sta infiltrando all'interno della barriera."disse quella con i capelli marroni.
"Possibile che sia un altro angelo?"disse June terrorizzata.
"Negativo,identificazione impossibile."disse quello con i capelli lunghi "No,adesso...LO SCUDO È SCOMPARSO!"
"Scomparso?!"disse June "Un angelo?"
Nel condotto circolare,su una delle linee circolari regolari,c'era Annie che guardava in basso.
June corse via e si trasformò in Devil Lady,saltando nel condotto.
Kaoru era sospeso davanti al gigantesco essere umanoide crocifisso sulla croce rossa.
"Adam."disse Kaoru "L'essere che ci ha generati.
Coloro che provengono da Adam,devono ritornare ad Adam.
Anche distruggendo l'uomo."
Kaoru strinse gli occhi "Ma questo non...si,è Lilith.
Capisco.
Dunque è così,Lilith."
June volò verso di lui,lo afferrò urlando e lo mandò contro le pareti,lasciandoci una scia sopra,poi volò verso l'acqua arancione a terra e ce lo fece strusciare sopra,prendendolo a pugni "CREDI DI POTER DISTRUGGERE IL MONDO DAVANTI AI MIEI OCCHI?!"
Lei girò su se stessa e lo scagliò contro un bordo.
Lui si rimise a mezz'aria e June iniziò a sentire tutti i suoni nella testa e a provare dolore.
"Che cosa mi hai fatto?"disse lei mettendosi le mani sulla fronte.
"Ho destabilizzato il tuo udito."disse Kaoru "Nel corso del tempo,hai imparato ad utilizzarlo e a controllarlo.
Senza controllo,ti arrivano tutti i suoni insieme.
E fa male.
Non è vero?"
June cadde nell'acqua e lui si sollevò di nuovo verso Lilith.
Le pareti furono sfondate dallo 02 che cadde nell'acqua,con il coltello conficcato in testa.
Kaoru si voltò e sorrise allo 01 che lo afferrò con la sua enorme mano destra,lasciando scoperta solo la testa.
"Ti ringrazio,Eren."disse Kaoru "Confidavo che tu fermassi lo 01.
In altro modo,probabilmente io avrei continuato a vivere con lei."
"Kaoru."disse Eren "Ma perché?"
"Perché io dovrei vivere in eterno."disse Kaoru "Tale sarebbe il mio destino,anche se in ciò ne risulterebbe la distruzione dell'uomo.
Però,io posso anche morire a questo modo.
Vita o morte hanno in effetti lo stesso valore a quanto mi riguarda.
La morte volontaria è,anzi,la mia unica libertà assoluta."
"Che cosa?"disse Eren "Kaoru io non capisco...non capisco che cosa stai dicendo,Kaoru."
"Le mie ultime volontà."disse Kaoru "Avanti,cancella il mio essere.
Altrimenti sarete voi l'essere a scomparire.
Una sola forma può venire selezionata ed avere un futuro,scampando il tempo dell'estinzione.
E tu...tu non sei essere dato alla morte."
Kaoru guardò verso l'altro,vedendo Annie sopra una delle circonferenze metalliche sulle pareti e le sorrise.
"Voi ne avete bisogno,necessitate di un futuro."disse Kaoru "Ti ringrazio,incontrarti mi ha reso felice."
Passò un lungo periodo,poi l'EVA lo stritolò,facendo cadere la sua testa nell'acqua.
Poco dopo l'EVA veniva lavato dentro l'immensa stanza davanti ad Annie e Jessep.
Eren era sul bordo del cratere di notte,accucciato su se stesso,con June,di nuovo in forma umana,alle spalle.
"Kaoru aveva...aveva detto di volermi bene."disse Eren "Per la prima volta...per la prima volta qualcuno aveva detto di volermi bene.
Lui...lui mi assomigliava.
E assomigliava anche ad Annie.
Io gli volevo bene.
Era Kaoru...
Era Kaoru che doveva sopravvivere.
Lui era una persona molto migliore di me.
Era lui a dover sopravvivere!"
"Non è così."disse June "A sopravvivere sono solo coloro che hanno la volontà di vivere.
Lui ha desiderato la morte.
Abbandonando la volontà di vivere,si era aggrappato a false speranze.
Tu non hai colpa,Eren."
"Com'è fredda,signorina June."disse Eren.