BATMAN VS SUPERMAN:DAWN OF JUSTICE
FLASHBACK
VOCE NARRANTE DI BRUCE WAYNE
"C'è stato un tempo incontaminato.
Un tempo precedente."
Degli uomini in giacca e cravatta nera erano presso una grande villa,nel prato enorme e si avvicinavano ad una cripta di pietra portando 2 bare.
VOCE NARRANTE DI BRUCE WAYNE
"Esisteva la perfezione.
L'assoluto adamantino.
Come precipitano le cose.
Le cose sulla Terra."
Un bambino in giacca e cravatta neri,con capelli neri era in cima alla fila e fuggì via nel bosco.
VOCE NARRANTE DI BRUCE WAYNE
"E ciò che cade...è caduto."
"Signorino Wayne!"disse un uomo "BRUCE!
BRUCE TORNI QUI!"
Il ragazzo corse tra le lapidi.
"BRUCE PER FAVORE!"urlò l'uomo.
FLASHBACK
Una notte,una famiglia uscì da un cinema.
Il padre aveva un cappello nero in testa,capelli neri corti,baffi neri,cappotto marrone lungo,pantaloni grigi,scarpe nere,guanti neri,la donna capelli marroni lunghi,cappotto bianco,pantaloni neri e scarpe nere,mentre il bambino era lo stesso che era corso via.
C'era un po' di neve che cadeva.
Un uomo con un giubbotto di pelle nera si mise davanti alla famiglia ed estrasse la pistola.
Il padre si mise davanti,poi tentò di sferrare un pugno all'uomo,ma l'altro sparò.
La madre tentò di afferrare la pistola dell'uomo che le sparò in faccia.
Il rapinatore fuggì e il bambino urlò.
"Marta…"disse il padre agonizzante a terra allungando la mano sinistra verso la moglie.
FINE FLASHBACK
Il bambino corse nel bosco e cadde a terra,tra le foglie,poi riprese a correre.
Una tegola di legno cedette e il bambino cadde di sotto in una caverna profonda simile a quella del pozzo vicino casa sua.
Il bambino si rialzò e si guardò intorno,poi guardò in alto.
Si accorse di un buco che dava su una caverna immensa piena di pipistrelli che iniziarono a volargli addosso in massa.
Il bambino si accucciò a terra,ma poi si accorse che i pipistrelli si limitavano a volare in cerchio intorno a lui così si alzò e staccò i piedi dal suolo andando verso il buco del soffitto con le braccia spalancate e roteando su se stesso.
VOCE NARRANTE DI BRUCE WAYNE
"Nel sogno mi portavano verso la luce.
Una splendida bugia."
FINE FLASHBACK
FLASHBACK
2013
Metropolis.
Degli aerei militari volarono verso la città,mentre un elicottero atterrava vicino al porto.
Bruce aprì lo sportello e scese.
Aveva capelli neri,lisci,con la riga sulla parte destra della testa,camicia azzurra,giacca nera,senza maniche,pantaloni neri e scarpe marroni.
Bruce corse mentre vedeva l'immensa astronave di Uxo al centro della città che emetteva il raggio verso terra.
Intorno all'astronave si era già formato il cerchio di rocce sulla parte alta.
Un grattacielo vicino a dove si trovava lui aveva un buco con del fumo che usciva.
Bruce vide che le macerie si sollevarono da terra,con pezzi di palazzi,macchine e persone e poi vennero scagliate in basso.
Bruce salì in auto,mentre l'elicottero lasciava il porto.
Un jet militare si scagliò contro un ponte.
L'auto di Bruce arrivò in città,uscì da un tunnel e vide un jet schiantarsi in strada davanti a lui,rotolare e finire contro un palazzo inondando la strada di fuoco.
La macchina girò a sinistra e vide in lontananza il raggio azzurro scagliare a terra gli oggetti sollevati provocando un polverone immenso e fracassando la strada,così Bruce girò a destra e fece una telefonata.
Un uomo calvo in giacca e cravatta era dentro un edificio e rispose "Jack..."
"Bruce."disse l'uomo.
"Jack ascoltami,porta tutti fuori dall'edificio."disse Bruce "Subito."
Jack dall'edificio vedeva il raggio e l'astronave.
I palazzi nelle vicinanze erano ancora intatti,ma la parte superiore di uno di essi iniziava ad essere danneggiata.
Il raggio scagliò a terra tutti gli oggetti sollevati e provocò un onda d'urto danneggiando ulteriormente i palazzi.
"Hai capito?"disse Bruce.
"Oh mio Dio."disse Jack mentre il vetro si crepava "ANDIAMO FORZA!
CI DOBBIAMO MUOVERE SUBITO!
ANDIAMO!
IL CAPO CI VUOLE FUORI DALL'EDIFICIO!
DOBBIAMO USCIRE!"
La gente iniziò ad uscire dall'edificio.
"Jack?"disse Bruce "JACK?!"
Bruce arrivò ad un incrocio e ci fu un incidente,così girò a destra,ma un missile colpì la strada e un aereo entrò nella parte bassa di un palazzo per poi schiantarsi in strada.
Bruce imboccò un vicolo a sinistra,poi girò a destra,andando contro un cassonetto e si rimise sulla strada,girò nuovamente a destra e vide il raggio in lontananza,poi girò a destra,vedendo un camion di pompieri sulla strada.
L'astronave allungata di Kal L iniziò a trapassare una decina di palazzi e a farli crollare,proprio sopra la macchina di Bruce che evitava le macchine ferme in strada,poi girò a destra evitando le macerie.
Bruce arrivò in una strada piena di persone che guardavano fisse l'astronave e si accorse che il mezzo non emetteva più il raggio,così scese.
Un aereo si diresse verso l'astronave,emettendo scariche elettriche,colpì il mezzo e produsse un'onda d'urto talmente grande che arrivò dove era Bruce,poi il mezzo iniziò ad essere inglobato dal cerchio di energia azzurra generato dall'interno che iniziò a risucchiare anche le macerie di sotto.
Bruce corse tra la gente.
Jack si avvicinò alle vetrate vedendo che un'intera zona della città era spianata e i palazzi intorno erano molto danneggiati.
La parte superiore di un grattacielo piccolo,vicino al bordo del cerchio dove tutto era stato spianato,venne sfondata e Kal L venne scagliato dentro il suo palazzo ai piani inferiori.
Kal L aveva la pelle bianca,i capelli neri,lisci,con la riga sulla parte destra della testa.
I capelli erano corti.
Gli occhi erano azzurri,il viso e il collo erano scoperti.
Dalla base del collo partiva un costume di gomma blu,che era aderentissimo al corpo.
Sul petto c'era un triangolo con i bordi rossi e la punta verso il basso.
Il simbolo dentro era giallo e c'era una grande "S"rossa.
Sugli avambracci c'erano delle linee di gomma azzurra circolari.
Le mani erano scoperte.
Sui fianchi c'era una linea blu scura che andava prima verso il centro,anche se era già puntata verso il basso,poi andava giù fino alla vita.
Sotto tale linea ce ne erano altre orizzontali di colore azzurro.
Sulla vita c'era un piccolissimo rettangolo giallo.
Le gambe erano coperte dal costume blu e avevano linee rosse verticali sulla parte esterna.
Poco sotto il ginocchio iniziavano gli stivali rossi,che erano aderentissimi.
Dall'attaccatura del costume al collo,sui lati,partiva un lungo mantello rosso,che arrivava fino ai piedi ed era enormemente largo.
Poco dopo Jack sentì un altro impatto sul palazzo che iniziò a tremare.
Bruce arrivò nella strada che dava sul palazzo e prese il telefono,ma una voce femminile rispose "Siamo spiacenti.
Tutte le linee sono occupate."
I raggi laser usciti dagli occhi di Uxo iniziarono a trapassare il palazzo e a tagliarlo come se nulla fosse,danneggiando anche quelli accanto.
Il raggio laser passò anche dietro Jack che prese il crocifisso e lo baciò "Dio onnipotente...creatore di cielo e Terra...pietà della mia anima poiché questa è l'ora della mia morte..."
Il palazzo crollò.
"No..."disse Bruce "No…
JACK!"
Bruce corse all'interno del fumo generato dalla caduta del palazzo e poi iniziò a camminare tra la gente nella polvere,poi corse ancora,mentre una donna portava via dei bambini che si erano presi per mano formando una fila.
Bruce prese una bambina di colore che era uscita dalla fila e la rimise con gli altri,poi proseguì.
"Signor Wayne!"disse un uomo a terra con le gambe schiacciate da una trave "Signor Wayne."
Aveva capelli neri,camicia bianca,cravatta nera,giaccone di pelle e pantaloni neri.
"Non mi sento più le gambe."disse l'uomo "Non mi sento più le gambe."
Wayne si chinò "SERVE AIUTO QUI!"
"Mi aiuti!"disse l'uomo che lo afferrò "Non mi sento più le gambe!"
"Riuscirai a cavartela,capito?"disse Bruce "Come ti chiami?"
Bruce vide il cartellino sulla giacca "Wallace?
Ti chiami Wallace?
Eh?"
Degli uomini afferrarono l'uomo per le braccia e Bruce afferrò la trave sollevandola,mentre gli altri uomini lo trascinavano via.
"Oh mio Dio!"disse lui "Non muovo le gambe!
Non sento più le gambe!"
Bruce vide un pezzo di maceria che stava per crollare su una bambina,così corse,la afferrò e la portò via.
"Sta tranquilla."disse Bruce mettendosi in ginocchio "Andrà tutto bene.
Sei a posto?
Stai bene?"
Bruce le mise le mani ai lati del volto "Ora andiamo a cercare la tua mamma.
Dov'è?"
La bambina indicò il palazzo tagliato in 2.
Bruce abbracciò la bambina e guardò in aria furibondo mentre sentiva dei botti e vide dei frammenti incandescenti che cadevano dallo spazio sui palazzi.
Uno degli edifici venne trapassato da Kal L che spingeva Uxo verso terra.
Uxo era un uomo bianco,con capelli neri corti,ad elmetto,con la barba,ma senza baffi e un triangolo rovesciato verso il basso con dentro un simbolo incomprensibile.
FINE FLASHBACK
2016
Da qualche parte presso l'oceano indiano.
2 ragazzi erano su una barca con addosso solo dei pantaloni e una maschera da immersione.
Dietro di loro c'erano i resti della nave distrutta da Kal L prima di recarsi alla battaglia di Metropolis e le acque cristalline erano poco profonde.
Uno dei 2 si sedette,si mise la maschera,si tuffò e legò una corda intorno ad un oggetto marrone che aveva la parte superiore a sfera e quella inferiore allungata.
Aveva un lato superiore nero,con linee irregolari.
L'oggetto era già stato legato da una catena.
Il ragazzo provò a staccarlo e ci riuscì.
I 2 lo misero dentro un panno grigio e lo portarono su una spiaggia,sotto degli alberi,dove c'erano altre persone.
Un uomo con capelli chiari,maglietta bianca e pantaloni bianchi si avvicinò.
I 2 misero l'oggetto a terra e aprirono il tessuto mostrandolo.
L'uomo si inginocchiò e diede una martellata all'oggetto che si ruppe mostrando una lunga roccia nera,con l'interno verde luminoso.
In Arabia un uomo vestito da mussulmano apriva una coca cola e la dava ad un altro bianco,con occhiali da Sole,capelli neri,sciarpa nera intorno al collo,camicia a righe,jeans blu e scarpe nere.
"Tutto questo vento porta male."disse il mussulmano vedendo che il vento alzava la sabbia "Sangue in vista."
L'uomo indicò alla sua destra "Ah ecco!
È lei!"
L'uomo si voltò e scattò una foto ad una macchina che si era appena fermata.
Dalla macchina scese Lois Lane.
Aveva i capelli rossi lunghi,un panno scuro sulla testa,giaccone grigio,borsa a tracolla,pantaloni neri e scarpe nere.
Indossava anche gli occhiali da Sole.
"Signorina Lane."disse l'uomo avvicinandosi e la donna si voltò "John McClane.
Fotografo.
Ovviamente."
"Dov'è Ron?"disse Lois.
"Ah...problemi al confine."disse Joh cominciarono a muoversi "Lei come c'è riuscita.
È roba da pionieri.
Non ha mai rilasciato interviste."
"Sa cosa dice Ron quando abbiamo un incarico insieme?"disse Lois "Assolutamente niente.
Mi piace Ron."
Una macchina si diresse verso di loro e si fermò,poi spense ed accese i fari.
"Andiamo."disse lei.
I 2 salirono nel mezzo che era pieno di terroristi armati.
Uno dietro tese la mano "Passaporto.
Telefono.
Macchina fotografica."
"L'intermediario ha detto che il generale accettava le foto."disse Lois.
I 2 vennero incappucciati.
I 2 furono messi in ginocchio successivamente nel cortile di un piccolo edificio circondato da muretti.
Tra gli edifici c'erano uomini armati,i 2 furono messi davanti ad un uomo con capelli neri tirati all'indietro,occhiali neri,maglietta nera,giubetto antiproiettile,pantaloni neri e con la pistola in mano.
Un uomo indicò un tizio di colore,con un lungo abito rosso con linee bianche e giubetto marrone.
L'uomo aveva anche degli occhiali neri e si sedette su una sedia ridendo.
Lois prese un'agenda e una penna "Lei è un terrorista,generale?"
"Non mi hanno detto che l'intervista era con una signora."disse l'uomo.
"Non sono una signora."disse lei "Sono una giornalista."
"Io sono solo un uomo...che non ha altro se non l'amore per la mia gente."disse lui.
L'altro giornalista,cercò di scattare una foto,ma la macchina fotografica fu presa.
"Chi paga per questi uomini,signore?"disse la ragazza.
"Chi paga i giorni che ci passano sulla testa di notte?"disse il generale "Una domanda ne tira un'altra,giusto?"
"È una macchina fotografica."disse John mentre quello con i capelli tirati all'indietro controllava l'oggetto.
"Cosa sta insinuando,generale?"disse Lois in ginocchio "Gli Stati Uniti si manterranno neutrali nella vostra guerra civile da un punto di vista politico e in linea di principi."
L'uomo aprì la macchina fotografica.
"Ah...non apra..."disse John "Ha appena esposto la pellicola..."
L'uomo gettò a terra la macchina.
"Ah,le bugie che gli americani raccontano come fossero verità."disse il generale.
L'uomo osservò il rullino della macchina fotografica.
"Quel rullino è il mio...io..."disse John e l'uomo staccò il rullino dal contenitore dove era tenuto.
"Uomini di potere non obbediscono ne alla politica ne ai principi ,signorina Lane."disse il generale"Nessuno è diverso.
Nessuno è neutrale."
L'uomo gettò a terra l'oggetto e lo schiacciò con il piede,poi estrasse da esso una trasmittente "È della CIA."
La trasmittente fu spezzata dalle mani dell'uomo.
"Ci stanno localizzando!"disse un altro di colore.
John fu afferrato,messo in ginocchio e il generale prese una pistola.
"Lei è della CIA?"disse il generale.
"Cosa?"disse Lois "No!
No,io..."
"L'ha portato lei."disse l'uomo.
"Lui è un fotografo."disse Lois.
Il generale si avvicinò e gli uomini bloccarono Lois che lo seguiva.
"Lei non sapeva niente."disse John "Hanno mandato solo me.
Sta tranquilla Lois.
Ci sono delle soluzioni,generale.
Sono autorizzato a proporre un accordo."
Il generale gli sparò in testa.
In una stanza c'era uno schermo che mostrò la scena e un uomo con degli occhiali parlò al telefono.
" McClane è morto signore."disse l'uomo.
Dall'altra parte del telefono c'era un altro in camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
Aveva i capelli neri corti.
"Abbiamo perso la risorsa sul posto."disse l'uomo "Ripeto abbiamo perso la risorsa sul posto."
Un militare uscì da una tenda nel deserto con una radio "C'è ancora una civile li dentro.
Dobbiamo estrarla."
"Negativo, un drone sta per intervenire."disse l'uomo.
"Ci saranno degli amici nella zona dell'esplosione quindi fermate quel maledetto drone."disse il militare chiudendo la comunicazione.
"State fermi,è un ordine."disse l'uomo "Piton?"
L'uomo salì sul cavallo "Muoviamoci."
Una serie di uomini si mosse a cavallo.
Il generale portò la ragazza all'interno di una delle costruzioni e chiuse la porta,facendola sedere su una sedia.
"Non lo sapevo."disse Lois.
"Ignoranza... non vuol dire necessariamente... innocenza,signorina Lane."disse il generale avvicinandosi alla sedia.
Quello con i capelli tirati all'indietro guardò in alto,poi fece un cenno con la testa ad un altro,si avvicinò ad uno dei terroristi e gli sparò,poi sparò a quello accanto,poi sparò a quello sulla torretta.
Il generale sentì i colpi di pistola.
Gli uomini americani aprirono il fuoco sugli arabi e uno dei proiettili colpì il diario di Lois.
"SI ALZI!"urlò il generale afferrandola da dietro e puntandole la pistola alla testa "Ferma."
2 arabi arrivarono sparando,ma vennero uccisi,mentre un altro americano gettò una granata dentro un carro armato distruggendolo.
Quello con i capelli tirati all'indietro accese un lancia fiamme e i corpi vennero accatastati "Veloci.
Sta arrivando."
L'uomo diede fuoco ai corpi.
Gli uomini a cavallo videro il drone volare in aria.
"In arrivo,2 minuti."disse quello con gli occhiali alle spalle di uno ai monitor "È sopra Piton adesso."
Gli uomini americani si misero sulle moto e abbandonarono il luogo.
"Bersaglio agganciato."disse quello che controllava il drone "Via libera per l'attacco.
Armato e nel raggio."
Quello con gli occhiali fermò la moto e guardò il drone.
"3,2,1..."disse l'uomo e l'aereo sparò un missile,ma Kal L gli volò contro con entrambe le braccia allungate in avanti e i pugni chiusi e lo trapassò facendolo esplodere,poi trapassò anche l'aereo distruggendolo.
L'uomo sorrise e andò via con la moto.
"Drone abbattuto."disse l'uomo.
"Da cosa?"disse quello che era al telefono.
Kal L sfondò il tetto dell'edificio dove si trovava il generale.
Il costume era di un blu più chiaro e al posto del piccolo ovale sulla vita c'era un rettangolo giallo minuscolo,grande come un ombelico.
"Fa un solo passo... e le faccio saltare la testa!"disse l'uomo ,mentre Lois sorrideva e lasciava andare il braccio dell'uomo.
Superman si mosse a super velocità,afferrò l'uomo e lo trascinò via,volando e trapassando 2 pareti.
In quel momento gli uomini a cavallo arrivarono sul posto insieme ad un elicottero.
Il gruppo si avvicinò lentamente con i fucili trovando delle donne disperate per la morte dei loro mariti,poi trovarono i cadaveri bruciati e videro Lois che prendeva il suo diario.
Una donna di colore era in un tribunale americano e parlava ad una senatrice.
Aveva un vestito nero e una gonna nera.
"Le donne al villaggio hanno sentito un rumore."disse la donna che era in piedi nella stanza che aveva 2 parti piene di sedie con delle persone "Sembrava che... il cielo si fosse strappato.
Lui è venuto giù.
E poi è arrivato il fuoco.
Ma il peggio è venuto dopo.
Il governo ci ha attaccato.
Nessuna pietà nei villaggi.
I miei genitori volevano scappare..."
La donna iniziò a piangere.
La senatrice seduta davanti a lei aveva i capelli biondi lunghi,aveva 50 anni,era magra,con una giacca blu,maglietta nera e gonna blu,con scarpe blu.
"Il mondo è così rapito da quello che il secondo Superman può fare,che nessuno si chiede che cosa dovrebbe fare."disse la senatrice "Sia messo a verbale che questa commissione lo ritiene responsabile."
"Non renderà mai conto a voi."disse la donna "Lui non rende conto a nessuno.
Nemmeno a Dio secondo me."
La notte seguente 2 poliziotti erano dentro un'auto con uno schermo dove guardavano una partita,mangiavano patatine e bevevano coca cola.
"Delta Charlie 027,segnalate urla in una casa disabitata."disse la voce alla radio "19.
39.
Delta 027 rispondete."
"Inginocchiati no?"disse il poliziotto al sedile del guidatore guardando lo schermo.
La voce alla radio continuò a chiamare.
"Affermativo ci muoviamo."disse il poliziotto alla guida e l'auto fu messa in moto.
Dei pipistrelli uscirono fuori dal camino di una grossa casa a 3 piani nella periferia di Ghotam City.
La macchina della polizia arrivò sul post agenti scesero.
Uno era armato di fucile e l'altro era armato di pistola.
La casa era ridotta molto male e c'era poca luce.
Una volta entrati videro un pipistrello di metallo conficcato su una parete con la punta di una delle ali.
I 2 si diressero verso la cantina.
"Vai."disse il primo e l'altro aprì la porta della cantina,poi i 2 scesero.
I poliziotti sentirono delle voci e videro delle donne cinesi dietro una porta fatta di sbarre di metallo"Ci ha salvate.
Un diavolo."
"Tranquille..."disse l'agente che aveva il fucile "Tranquille...adesso...adesso vi aiutiamo.
Siamo qui per questo."
"Ci ha salvate."disse la donna in cinese.
"Ora vi portiamo via da qui,ok?"disse lui che aprì la porta,ma una donna la richiuse.
Una delle donne indicò in alto con il dito "È ancora qua."
"Io non capisco."disse il poliziotto.
In quel momento sentirono delle grida e il poliziotto salì al piano superiore,trovando un criminale legato ad un termosifone,con la bocca sanguinante e un pipistrello marchiato a fuoco sul petto.
Batman era sulla parete dietro il poliziotto che vedendolo gli sparò,ma l'altro si mosse rapidamente sulla parete e sfondò il soffitto.
Batman indossava una maschera nera che copriva l'intera testa e collo,lasciando spazio per la bocca e la parte intorno.
Sul naso il costume formava una punta e aveva 2 punte ai lati della testa,sopra le tempie.
Dal collo partiva un enorme mantello che aveva l'estremità con delle punte che lo rendevano simile alle ali di un pipistrello.
Il costume aderentissimo che copriva il petto,la pancia,le gambe e le braccia, era grigio scuro.
Sul petto aveva un simbolo raffigurante un pipistrello nero ad ali spiegate,gli avambracci erano coperti da 2 grossi bracciali di metallo nero,formati da 3 placche orizzontali e una verticale,sul dorso dell'avambraccio e dalla parte esterna uscivano 3 punte di metallo ricurve.
Le mani erano coperte da guanti neri,come erano neri gli stivali lucidi e aderentissimi.
Indossava una cintura nera all'altezza della vita.
Arrivò l'altro poliziotto, il primo sparò all'entrata e per poco non lo prese.
"MA CAZZO!"urlò il secondo.
"L'ho visto bene..."disse il primo "Non l'avevo mai visto…"
"Mi hai quasi portato via la faccia."disse il secondo "Cerchiamo di non sparare ai buoni."
I poliziotti illuminarono l'uomo legato e videro il marchio.
"L'ha marchiato."disse il secondo.
Lois scese dal taxi il giorno dopo mentre pioveva,entrò in un palazzo,aprì una cassetta delle lettere ed estrasse il diario,poi salì al suo piano portando la valigia.
Indossava un giaccone di pelle marrone,pantaloni neri e scarpe nere,più la borsa a tracolla.
Il palazzo aveva le pareti interne di mattoni.
Poco dopo aprì l'acqua nella vasca da bagno,si recò in salotto mettendosi in ginocchio ed estrasse gli abiti dalla valigia.
Nella stanza c'era un divano con tavolino davanti alla tv ,un tavolo di legno e una libreria.
Estrasse una camicia bianca macchiata di sangue e la fissò per qualche momento,poi la mise nella cesta dei panni sporchi e si prese un bicchiere di vino da un tavolinetto,mentre fuori tuonava,poi posò il bicchiere sul tavolo e prese il diario vedendo il foro di proiettile,così estrasse la pallottola con un coltellino ,nel bagno, e la osservò alla finestra.
Poco dopo era seduta nella vasca da bagno con il proiettile in mano.
In quel momento entrò Kal L che aprì la porta.
Ora i capelli erano leggermente ricci,aveva gli occhiali,indossava un giaccone di pelle marrone,maglietta azzurra,pantaloni neri e scarpe nere.
Entrò portando la spesa e un mazzo di fiori.
Lois mise il proiettile su uno sgabello e lui entrò.
"Ciao."disse Kal L mostrando le buste della spesa"Volevo cucinare.
Farti una sorpresa."
"C'è un'inchiesta per quello che è successo."disse Lois "Dicono che..."
"Non mi importa,davvero."disse lui "Non mi importa cosa dicono.
La donna che amo ha rischiato di morire.
Pensa a quello che poteva succedere."
"Pensa a quello che è successo."disse Lois.
"Io non ho ucciso quegli uomini se è questo che pensano."disse Kal.
"No,io sto dicendo che voglio capire cos'è successo veramente."disse Lois sedendosi "Ti ringrazio per avermi salvato la vita,dico solo che c'è un prezzo da pagare.
E non so se sia possibile."
Lui posò la spesa,si sedette sul bordo della vasca e le accarezzò la nuca.
"Che cosa?"disse Kal L.
"Che tu ami me e sia te stesso."disse Lois.
Lui prese i fiori da una delle buste e mostrò la rosa a Lois che la prese,poi sorrise e si mise in piedi dentro la vasca.
"Lawrence che fai?"disse lei ridendo.
Lui si tolse la giacca.
"Lawrence si allaga tutto l'appartamento."disse Lois ridendo.
"Esattamente."disse Lawrence che si mise giù e la baciò.
Gli occhiali vennero gettati a terra,lui si tolse la maglietta e la baciò.
Bruce era nei sotterranei sotto la sua casa e stava uscendo da una piattaforma di metallo.
Indossava una giacca grigia,camicia scura,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
Arrivò in un corridoio rettangolare di cemento e girò a sinistra arrivando nella grotta dove erano stati costruiti dei piccoli edifici rettangolari,rampe e piccole strade,tutto sospeso su dell'acqua.
Arrivò in una stanza piena di computer e trovò il suo maggiordomo che stava lavorando sull'elmo dell'armatura.
L'uomo aveva i capelli bianchi,occhiali,maglietta grigia,pantaloni scuri e scarpe nere.
"Ancora a lavoro."disse Bruce togliendosi la giacca"Con la vecchiaia diventi lento,Alfred."
"Arriva per tutti,signor Wayne."disse Alfred "Persino lei è troppo vecchio per morire giovane.
E non che non ci abbia provato."
Alfred si mise sul collo una placca connessa ad un filo legato alla maschera che deformava la voce facendola sembrare molto profonda,ai limiti dell'umano "Fango,rosso,batti panni.
Fango,rosso,batti panni.
Fango,rosso,batti panni."
Alfred tolse la placca "No,il microfono funziona.
È il nuovo strato dell'armatura.
Dovrei rifare i collegamenti."
Alfred prese un vassoio con dei bicchieri pieni di liquidi diversi"Allora...ieri la serata è stata produttiva?"
Alfred posò il vassoio sul tavolo di fronte al quale c'erano gli schermi che venivano visti da Wayne.
"No."disse lui "Era un pesce troppo piccolo,non sapeva niente.
Questo è l'uomo che sa le cose."
Sul video apparve l'immagine dell'uomo con i capelli tirati all'indietro.
"Anatoli Knyazev."disse Bruce "È russo.
Fa affari in tutto il mondo,la sua base è nel porto di Ghotam.
Traffico d'armi e di esseri umani."
"Quindi il portoghese bianco è un russo."disse Alfred "Questa è la teoria."
"No...la teoria... è che sarà il russo a portarmi da quell'uomo."disse Bruce sedendosi.
"Sempre che sia davvero un uomo."disse Alfred portandogli da bere"Non sa neanche se esiste.
Potrebbe essere … un fantasma."
"Che vuole portare una bomba sporca a Ghotam?"disse Bruce.
"Ah,la posta è alta."disse Alfred mettendo sul tavolo un articolo di giornale dove si vedeva il criminale marchiato "Nuove regole?"
"Siamo criminali,Alfred."disse Bruce "Lo siamo sempre stati,non è cambiato niente."
"Si,invece signore."disse Alfred "È cambiato tutto."
Alfred fece apparire,su un monitor,le immagini di Kal L con il costume mentre volava,poi mentre combatteva con Uxo "Gli uomini cadono dal cielo.
Gli dei scagliano fulmini.
Degli innocenti muoiono.
È così che comincia,signore.
La smania,il furore, il senso di completa impotenza … che rende gli uomini buoni …. crudeli."
Lex Luthor era nel suo grattacielo e giocava a palla canestro in un'apposita zona al piano terra,quando fu raggiunto da una donna orientale,con i capelli neri,lisci a mezzo collo,giacca verde,maglietta bianca,pantaloni neri,scarpe nere con i tacchi e occhiali.
Lex era un uomo calvo,con la maglietta bianca,pantaloni blu e scarpe da ginnastica.
In quel momento afferrò la palla e fece canestro.
"Ah,non sapevo che foste qui."disse Lex che vide la senatrice e un altro uomo accanto alla donna.
L'uomo aveva capelli in parte neri,in parte bianchi,occhiali,giacca e cravatta neri,mentre la donna aveva il cappotto bianco lungo e il vestito lungo verde.
L'uomo gli andò in contro e gli strinse la mano "Un nome,un azienda."
"Ah non dia retta."disse Lex "Mio padre ha dato il suo nome all'azienda,era lui il Lex davanti al Corp."
Lex porse la mano destra alla senatrice "Come sta?"
"Oh...alla grande."disse la senatrice stringendo la mano.
"Alla grande?"disse Lex "Bene.
Bene.
Ah,venite."
Lex fece alcuni passi e si mise una giacca bianca camminando"No,papà ha cominciato a raccontare che aveva dato il nome di suo figlio alla società.
Le ricche signore anziane lo trovavano tanto carino,no?
Scrivete assegni per Lex."
Lex li condusse oltre una grossa porta di metallo "Mio padre è nato in Germania dell'Est.
Dato che la sua famiglia aveva quasi perso tutto è cresciuto mangiando delle gallette rafferme e 2 sabati al mese doveva sfilare in parata e sventolava fiori ai tiranni.
Quindi è la provvidenza che gli ha permesso di avere questo."
Lex passò davanti ad una scatola di plastica trasparente,con 2 buchi dove erano inseriti dei guanti,posta su una colonna di metallo.
Dentro l'oggetto c'era un pezzo di roccia verde che era in cima ad un piccolo pilastro di metallo e tenuto da 3 piccole braccia sulla cima.
"L'ha trovata una mia squadra mentre ricostruivano Metropolis,un souvenir della macchina terraformante di Krypton."disse Lex.
"Che centra una roccia con la sicurezza nazionale?"disse la senatrice.
"Sicurezza nazionale?"disse Lex appoggiato alla scatola di plastica con le braccia "No,no.
Non ci siamo.
Sicurezza planetaria."
"È un frammento di uno xenominerale radioattivo,già ritrovato in grandi quantità in alcuni meteoriti caduti nella piccola cittadina di Smallville in Kansas."disse uno scienziato "Sospettavamo che potesse avere delle bio interazioni e abbiamo portato il campione dove sono attualmente conservati i resti del kryptoniano deceduto."
L'uomo cliccò su un video e fu mostrato il corpo di Uxo su un tavolo di metallo mentre il velo di plastica veniva sollevato.
Poi venne mostrato un bisturi con il frammento verde in cima che emetteva una forte luce verde,mentre tagliava la pelle del kryptoniano.
"Esponendo il generale Uxo al minerale abbiamo osservato questo fenomeno."disse lo scienziato che mostrò l'immagine di cellule che si decomponevano e si separavano "Una profonda biodegradazione.
Una decomposizione di cellule kryptoniane."
"Quindi il minerale può diventare un'arma,avendo un campione abbastanza grande."disse Lex "E poi,tra tanti pesci...una balena!
Ah!"
Fu mostrata l'immagine del pezzo trovato in India.
"Sul fondo dell'oceano indiano."disse Lex mettendo le mani sui fianchi mentre la donna orientale sorrideva"La città di smeraldo.
Bellissima.
Ora rocky è radioattivo,ma quello che vuole da voi è una...licenza di importazione."
"E perché dovremmo fare delle armi con questo materiale?"disse la senatrice.
"Come deterrente."disse Lex "Una pallottola d'argento di riserva,contro i kryptoniani perché non venga mai il giorno,signora,in cui i suoi figli sventolano margherite in una parata."
"Se non sbaglio l'unico di loro che ancora vola qui in giro è il secondo Superman."disse quello anziano.
"Si,il secondo Superman."disse Lex "Mi mancano i tempi in cui avevo a che fare con un solo Superman.
Per fortuna quello ha lasciato la Terra,in cerca dei resti di Krypton quando ha sentito che gli astronomi hanno pensato di averlo trovato.
Si, ma ce ne sono...ce ne sono altri."
"La teoria dei metà umani."disse la senatrice.
"Si,la teoria dei metà umani."disse Lex prendendo un modellino della Terra fatto di gomma "È più che probabile che...questi esseri eccezionali vivano tra noi.
E non sto parlando dei super umani degli Avengers,no.
Sono la base dei nostri miti,gli dei fra gli uomini sul nostro piccolo piccolo pianeta blu."
Lex sbatté la sfera sul tetto della scatola "Non dovete usare un proiettile d'argento,ma se ne forgiate uno...beh allora... non dovremo più affidarci al buon cuore dei mostri."
Poco dopo Lex era vicino alla zona palestra con in vecchio.
"Ci sono dei modi per aiutarci a vicenda."disse quello anziano.
"Ah...venga nel mio ufficio."disse Lex che si mise seduto su un tavolo e batté le mani "Si."
"La lista dei desideri."disse l'uomo e Lex prese una confezione di vetro con dentro delle caramelle.
"Ah...accesso ai resti della nave spaziale di Krypton."disse Lex.
"Fatto."disse l'uomo.
"Le spoglie dell'alieno morto per fare dei test."disse Lex.
"Ah...vuole il corpo di Uxo?"disse l'uomo.
"Ok."disse Lex che scartò una caramella e la mise nella bocca dell'uomo "È alla ciliegia."
Poco tempo dopo,nella zona di Metropolis spianata, che era stata asfaltata e ripulita, c'era una costruzione a cupola allungata,bianca,con 2 piccole cupole ai lati.
Intorno era pieno di macchine,container e anche dei giardini lontani.
Lex arrivò all'entrata e fece vedere dei fogli ai militari.
Indossava una giacca blu,camicia bianca,pantaloni blu e scarpe scure.
Poco dopo era tra 2 porte chiuse con le mani alzate e dell'aria uscì dalle pareti.
La seconda porta si aprì,lui prese la valigia e camminò in un corridoio ottagonale bianco,con una grata a terra.
Dalle pareti in basso usciva del vapore da delle grate e c'erano scienziati in tuta bianca.
Lex arrivò ad un grande spazio dove c'erano i resti della nave e la zona era illuminata da luci circolari attaccate a delle aste,c'erano delle impalcature e anche luci sul soffitto.
2 militari portarono in un corridoio una cassa rettangolare,con davanti la donna orientale vestita di nero.
Lex era alla fine del corridoio con un camice bianco e con le mani gli fece segno di sbrigarsi sorridendo leggermente,poi gli fece segno di fermarsi.
Dietro di lui c'era una porta di metallo che si aprì in 2 parti e ai lati c'erano 2 militari.
Poco dopo Lex era davanti al corpo di Uxo e ,con il bisturi con la lama verde luminosa, riuscì a recidere le impronte digitali dell'alieno e a prenderle con una pinza.
Lawrence era a cucinare a petto nudo e sentì la donna di colore parlare alla tv.
"...perché è giunto il momento che il mondo conosca l'altra faccia della medaglia."disse la donna"Dicono che questo nuovo Superman è un eroe.
Ma l'eroe di chi?
Non c'è paragone tra lui e quello vecchio."
"Se Superman fosse qui,che cosa vorrebbe dirgli?"disse Lois in tv.
"Che anche la mia famiglia aveva dei sogni."disse lei "Vorrei guardarlo negli occhi e chiedergli come fa a decidere...quali vite contano e quali non contano?"
L'uomo le cui gambe erano state schiacciate sotto la trave del palazzo crollato era su una sedia a rotelle,senza più le gambe,con addosso una felpa nera,con cappuccio e jeans blu.
Prese del nastro adesivo e lo allungò.
Era davanti ad una scrivania con dei computer e degli articoli di giornale appesi al muro.
Prese una foto della sua famiglia,andò nella zona ricostruita di Metropolis,davanti a delle lastre nere con sopra i nomi di tutti quelli morti nello scontro,poi guardò la statua di Superman alle sue spalle.
Kal L era stato ritratto con il costume,mentre era accucciato in avanti,con la mano sinistra in avanti.
L'uomo,dopo aver tolto la felpa,si aggrappò alla mano del monumento e salì sul braccio andando verso il petto.
"Signore!"disse un poliziotto "Scenda avanti.
Signore ho detto che deve scendere subito!"
L'uomo tirò il coperchio dello spray al poliziotto.
Con uno spray rosso l'uomo scrisse la frase "Falso dio"sulla "S"della statua,mentre i poliziotti cercavano di fermarlo.
Lois era al giornale e fu chiamata da una collega.
La donna aveva capelli neri,giacca chiara,gonna nera corta,con scarpe con i tacchi neri ed era in piedi con il telefono "Lois?
La scientifica.
Sulla 3."
Lois prese il telefono "Lois Lane?"
Il direttore andò da Kent.
Aveva la pelle molto abbronzata,capelli neri corti,barba,baffi,giacca marrone,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni marroni e scarpe marroni.
"Lawrence oggi sei sullo spot."disse il direttore andando da Lawrence che era seduto alla scrivania.
Indossava gli occhiali,camicia nera,con linee bianche,pantaloni neri e scarpe nere.
"Voglio un approfondimento sul gruppo."disse il direttore e Lawrence scrisse "Infranti i sogni degli inseguitori,10 iarde dalla vittoria.
Ah e attento a Gotham,non farti rubare i soldi della merenda."
"Ehi..."disse la donna mora con il telecomando in mano "Avete visto questo?"
Alla tv c'era la statua di Superman con la scritta rossa sul petto che diceva: "Falso dio".
Un uomo parlò alla tv "Le autorità hanno chiuso per precauzione la zona e hanno trascinato via l'uomo dal monumento tanto amato."
L'uomo urlò dicendo che lavorava per Bruce Wayne.
"Dovrà affrontare un processo per vandalismo,resistenza a pubblico ufficiale e minaccia terroristica,un reato che gli può costare fino a 40 anni di prigione."disse l'uomo alla tv.
"Povero diavolo."disse il direttore "Jenny?
Titolo:Fine della storia d'amore con l'uomo in cielo?"
"Ok..."disse la donna allontanandosi.
Lois guardò Lawrence che sembrava depresso.
Poco dopo Lawrence,con addosso il giubetto marrone, era su una nave diretta a Gotham,che distava poco da Metropolis e si mise a guardare la città dal ponte.
Kal L arrivò ad un palazzo marrone e bussò ad una porta,mentre una donna di colore lo guardava dal corridoio mentre stendeva i panni su un filo vicino alla finestra.
Lawrence mostrò le foto della donna di colore del giornale "È a casa?"
"No,no,se n'è andata."disse la donna.
"Che cosa ha fatto agente?"disse un uomo di colore che aveva un cappello in testa e un lungo cappotto.
L'uomo era in fondo al corridoio dalla parte opposta.
"Non sono un poliziotto."disse Lawrence raggiungendo l'uomo sulla sedia "La ragazza che abitava qui..."
"Non lo so,ma non è più tornata."disse l'uomo "Ha fatto bene,se è furba ha lasciato la città.
Ed è meglio che vada via anche lei,prima del buio,se non vuole incontrarlo."
"Non dia retta a queste sciocchezze."disse l'altra donna avvicinandosi "Le uniche persone che davvero lo temono,hanno dei motivi per temerlo."
"Di chi parla?"disse Lawrence.
"Beh,in lui c'è una nuova forma di malvagità."disse quello di colore "È molto arrabbiato."
L'uomo mostrò un disegno di un pipistrello "Ed è a caccia."
Bruce Wayne era a vedere un incontro di lotta in un locale malfamato.
Wayne indossava un lungo cappotto nero.
Il lottatore nero fu colpito da 2 pugni al viso e mandato verso Bruce che lo afferrò.
"Colpisci il fianco destro."disse Bruce.
L'uomo di colore riprese a combattere e vinse con pochi colpi.
Anatoli,vestito in giacca e cravatta grigi,gettò a terra il biglietto e si diresse al bancone ,ordinò da bere e lo stesso fece Bruce che mise il telefono sul tavolo,con sopra un foglietto e lentamente fece pressione sull'oggetto.
"Per il banco la fortuna è un insulto."disse Bruce.
"La fortuna di uno è sempre la sfortuna del suo fratello."disse l'uomo.
Bruce disse alcune frasi in russo "3 notti con una ballerina e ho imparato solo questo."
"Solo questo non credo."disse l'uomo "Buona serata."
"Sera."disse Bruce che voltò il telefono e apparve la scritta "Clonazione riuscita".
Lawrence,con addosso una giacca marrone, era nel nuovo Daily Planet,nell'ufficio del direttore che era seduto alla scrivania"È come il regno del terrore di un uomo solo.
Questo Bat vigilante,dopo aver salvato la città,non è stato più controllato da nessuno e ha preso di mira soprattutto il porto e le baracche e le case nei bassi fondi adiacenti e la polizia gli da una mano."
"Ondata di crimini,Ghotam."disse il direttore "Altre ultimissime:acqua,bagnato.
Hai scritto il pezzo?"
"Perché non diamo queste notizie?"disse lui "I poveri non comprano i giornali?"
"Nessuno compra i giornali,punto."disse il direttore.
"Quando assegni un articolo fai una scelta su chi ha importanza."disse Lawrence"E su chi ne è degno."
"Sveglia."disse il direttore "La coscienza americana è morta con Roberth,Martin e John."
In quel momento entrò Lois "Scusate,scusate."
Lane chiuse la porta e andò dal direttore.
"Nessun riscontro."disse lei mostrando un sacchetto di plastica,con dentro un proiettile "Al laboratorio non ne hanno mai vista una."
Il direttore afferrò la busta e la ridiede indietro "Si chiama pallottola.
Ci ammazzi le persone."
"Recuperata sul sito della sparatoria nel deserto."disse Lois "Non è commercializzata in nessuna parte del mondo.
Neanche al mercato nero."
"E allora?"disse il direttore.
"Allora, chi ha dato dei prototipi di proiettili a quelle persone?"disse Lois.
"Non lo so,dimmelo tu."disse il direttore.
"Il governo americano sta armando i ribelli mentre dichiara di sostenere il governo eletto."disse Lois.
"Che cosa vuoi,Lois?"disse il direttore.
"Volo per Washington ."disse lei "Un paio di giorni."
"Vai."disse lui "Classe economica,senza spazio in più per le gambe."
"Qualcosa di più?"disse lei sulla porta.
"Classe economica!"disse lui.
Lois mise la borsa marrone sulla scrivania.
"Lois..."disse Lawrence "Perché non me l'hai detto?
Sei in campo minato.
È pericoloso."
"Per questo non te l'ho detto."disse Lois "E poi tieni presente che sono morta una volta e le lacrime di mia cugina Chloe mi hanno riportata in vita e fatto mantenere un aspetto giovane per tutto questo tempo,quindi non temere,me la caverò."
"Lane non devi prendere un aereo?"disse il direttore che arrivò con un foglio.
"Si,signore."disse lei.
Il direttore diede un foglio a Lawrence "Serata di beneficenza alla biblioteca.
Qualcuno del comitato ha chiesto di te.
Sarà qualche vecchia riccona che ha un debole per i nerd."
Il direttore andò via.
La sera seguente la senatrice fu portata nello studio di Lex Luthor.
La donna orientale le aprì le porte e lei si trovò in una grande stanza con un tappeto di pelle di animale a terra,divani,un camino grande,librerie e vasi antichi.
"Senatrice!"disse Lex che prendeva da bere mentre l'altra chiudeva la porta"Benvenuta.
Liquore come aperitivo?"
Lex indossava una maglietta nera,pantaloni neri e scarpe nere.
"Niente alcol?"disse Lex "Una figlia del Kentucky come lei?
Mio padre diceva sempre che...il liquore del Kentucky è il segreto della serata."
Lex bevve "Questo era il suo studio.
Il suo studio privato.
L'ho lasciato esattamente com'era."
Lex andò al camino "Forse un giorno papà tornerà se lascio tutto com'era prima.
È sciocco.
Il pensiero magico dei bambini rimasti soli."
"Ho bloccato la licenza di importazione per il suo minerale."disse la senatrice.
"Arrivano i mantelli rossi."disse Luthor avanzando verso di lei e sedendosi sulla scrivania"Arrivano i mantelli rossi.
Lei e le sue udienze."
Lex iniziò a battere l'indice destro sul tavolo,poi lo fece con tutte le altre dita "Al galoppo per le strade per metterci in guardia.
Una lanterna se è da terra,2 se è dall'aria."
La senatrice gli fermò la mano.
"Sa qual'è la bugia più antica d'America,senatrice?"disse Lex "Posso chiamarla Giulia?"
"Può chiamarmi come le pare."disse Lex "Può chiamare un barattolo di piscio tè alla pesca della nonna.
Può chiamare un'arma per assassinare deterrente.
Se crede di incantarmi si sbaglia.
Io non me la bevo."
"Lei non crede che papà se ne avrebbe a male vero... se cambiassi soltanto un quadro nel suo studio?"disse Lex guardando un quadro dietro di se dove si vedevano degli angeli che gettavano dei demoni negli inferi "Se cambiassi solo un dettaglio in questa stanza?
Perché ...quello andrebbe capovolto.
Una cosa l'abbiamo imparata,giusto?
I diavoli non vengono dall'inferno sotto di noi,no.
No,vengono dal cielo."
Bruce sognò di andare verso la cripta dei suoi genitori con la villa bruciata alle sue spalle.
Indossava un lungo cappotto grigio.
Entrò nella cripta e mise i fiori in un vaso vicino alle 2 tombe.
Bruce vide che da una delle tombe colava sangue e lo toccò.
La tomba di pietra venne sfondata da un essere metà uomo metà pipistrello,con gli occhi arancioni luminosi,mentre dei pipistrelli uscivano.
L'essere lo afferrò,mentre il sangue sgorgava dalla bocca,e gli morse il collo.
Bruce si svegliò di soprassalto.
Nel letto,accanto a lui,c'era Selina Kyl si trovavano in una villa sul lago.
Prese delle pillole da un comodino e poi bevve del vino rimasto nel bicchiere.
Si alzò e andò al vetro che era davanti a lui e che dava su un lago.
Era dentro una casa rettangolare ad un solo piano con la parte che dava sul lago del tutto di vetro.
Dietro di lui c'era una foresta e sul lago c'era della nebbia.
Alfred entrò dentro la casa e trovò la bottiglia di vino vuota.
Indossava un lungo cappotto marrone e sciarpa grigia.
"Spero che la prossima generazione di Wayne,non erediti una cantina di bottiglie vuote."disse Alfred "Non che ci sia in vista nemmeno l'ombra di una prossima generazione."
Bruce,in giacca e cravatta neri,si avvicinò con un bicchiere e lo diede ad Alfred che si era seduto.
"Grazie signore."disse Alfred.
Bruce si mise al computer portatile "Queste sono tutte le chiamate fatte dal telefono del russo.
2 accenni agli affari con il portoghese bianco.
E trasmette continuamente dati criptati alla residenza privata di Alexander Luthor."
"Lei ritiene che Lex Luthor sia il portoghese bianco."disse Alfred aprendo delle lettere "Io credo
che abbia bisogno di mettere le mani sul traffico d'armi."
"Comunque dovrò entrare nel suo computer,mi servirà l'armatura."disse Bruce.
"Batman ha interrogato 6 persone e non ha ottenuto niente."disse Alfred "È stato Bruce Wayne che ha avuto l'informazione."
"Beh,Bruce Wayne non può intrufolarsi in casa di Lex Luthor."disse Wayne.
"Bruce Wayne non ne ha bisogno."disse Alfred dandogli una busta "È stato invitato."
Bruce andò davanti ad un contenitore cilindrico nero che ruotò su se stesso e rivelò il costume di Batman,poi camminò guardando una teca dove c'era un costume simile dentro,senza maschera,di colore marrone con una lancia in mano,con un uncino vicino alla punta.
Sulla pancia c'era una scritta gialla che mostrava delle risate e la frase "Lo scherzo ti si ritorce contro".
Bruce salì le scale e il contenitore si chiuse.
Poco dopo era sotto la doccia,in uno scomparto rettangolare nero,senza una parete.
Una volta terminata la doccia,si mise degli abiti neri eleganti, tolse un telo da un'auto nera e guidò di sera passando davanti alla villa distrutta,arrivando al ricevimento una volta calato il buio.
Un uomo gli aprì la portiera e dei giornalisti lo fotografarono.
"Chi è?"disse Lawrence che era vicino l'entrata con un lungo cappotto marrone.
"Non frequenti quartieri alti,si vede."disse il collega "Quello è Bruce Wayne."
Poco dopo tutti erano in una grande sala bianca con un palco su cui c'era una donna bionda con un abito nero e bianco.
"Filantropo."disse la donna "Bibliofilo.
Un vero amico della biblioteca di Metropolis.
Il signor Lex Luthor."
Tutti applaudirono e si spostarono intorno a Lex che spalancò le braccia.
"Io!"disse Lex ridendo e avvicinandosi.
Tra la folla c'era Diana Prince che aveva i capelli neri,legati dietro la testa,un lungo abito rosso con la schiena scoperta e scarpe con i tacchi.
Lei si voltò e vide un cameriere con un vassoio pieno di bicchieri,poi si voltò verso Bruce Wayne.
"Discorso."disse Lex "Pronti.
La parola filantropo viene dal greco.
Significa amante dell'umanità,fu coniata circa 2500 anni fa..."
Bruce aveva una trasmittente nell'orecchio e si muoveva tra la gente "Dove devo andare Alfred."
"Ah...superi l'ascensore."disse Alfred "Vada a sinistra.
Esatto dev'essere li.
È nel corridoio di servizio..."
Lawrence, che in quel momento aveva una giacca grigia,sentì tutta la conversazione tramite un udito super sviluppato e si voltò verso Bruce.
Anche Diana si voltò.
"Dei e uomini."disse Lex "Prometeo scelse noi.
E mandò all'aria il piano di Zeus di distruggere l'umanità e perciò fu colpito da un fulmine!"
Diana scosse la testa mentre la gente rideva.
"Mi sembra ingiusto...seriamente..."disse Lex.
"Le scale le ha viste quando è entrato."disse Alfred "Prenda le scale."
La donna cinese guardò Bruce scendere al piano di sotto.
"Ha le cucine alla sua destra."disse Alfred "Vada a sinistra.
Dritto davanti a lei,è li che deve andare."
Bruce aprì una porta trovandosi di fronte a dei computer rettangolari neri dietro una teca,poi prese dei fili e ci attaccò una placca rettangolare di metallo.
"Posso aiutarla signor Wayne?"disse l'orientale aprendo la porta.
"Ah,io credevo che il bagno fosse qua giù."disse Bruce "Quell'ultimo martini era...un poco di troppo."
"Il bagno degli uomini è di sopra."disse la donna.
"Bene allora."disse lui "Belle quelle scarpe.
Non posso stare qui sotto Alfred."
"Vada di sopra e socializzi."disse Alfred. "Qualche fanciulla di Metropolis farà di lei un uomo onesto.
Te lo sogni,Alfred."
"I libri sono conoscenza e la conoscenza è potere."disse Lex "E io sono...no io...io...cosa...come...cosa dicevi?...il tormento agrodolce degli uomini è avere la conoscenza senza potere perché...perché è paradossale...grazie a tutti voi."
Tutti applaudirono.
"Prego si beve."disse Lex.
Bruce arrivò in sala.
"Signor Wayne?"disse Lawrence "Signor Wayne?
Lawrence Kent,Daily Planet."
"Al Planet ho già rilasciato una dichiarazione a sostegno dei libri."disse Bruce.
"Come?"disse Lawrence.
Diana passò dietro Lawrence e si avviò all'uscita.
"Wow..."disse Bruce "Bella ragazza,brutte abitudini.
Ma questo non lo scriva."
"Cosa ne pensa del Bat vigilante di Gotham?"disse Lawrence.
"Il Daily Planet...ma è di mia proprietà...o era quell'altro?"disse Bruce.
"Da voi i diritti civili vengono calpestati."disse Lawrence "Gli onesti vivono nel terrore."
"Non creda a quello che sente,giovanotto."disse Bruce.
"Io l'ho visto signor Wayne."disse Lawrence "Si crede al di sopra della legge."
"Il Daily Planet che critica chi si trova al di sopra della legge...è un po' ipocrita,non le pare?"disse Bruce "Considerando che quando il vostro eroe salva un gattino su un albero scrivete un editoriale trionfale su una alieno che... se volesse potrebbe ridurre il pianeta in cenere.
E noi non potremmo fare niente per fermarlo."
"Ma c'è già stato un altro Superman prima di lui..."disse Lawrence.
"E io infatti sono stato molto preoccupato anche prima di lui."disse Bruce "E comunque quello andato nello spazio era diverso da questo."
"La maggior parte del mondo non condivide la sua opinione."disse Lawrence.
"Forse la Gothan City che è in me lo fa...abbiamo dei brutti trascorsi con gli squilibrati vestiti da clown."disse Bruce.
"Ragazzi!"disse Lex "Bruce Wayne incontra Clark Kent!
Ha!
Adoro...adoro mettere insieme le persone.
Come va?"
"Lex."disse Bruce stringendogli la mano.
"Ciao."disse Lex.
"Come va il colpo alla testa?"disse Bruce.
"Bene,il mio cranio non è più aperto in 2 dopo che mi è crollato un palazzo addosso."disse Lex che strinse la mano a Lawrence.
"Salve,ciao,Lex,è un piacere..."disse Lex "Ahi!…
Wow..."
Lex diede un colpetto al petto di Lawrence "Ma che bella stretta,meglio non attaccare briga con quest'uomo.
E così dopo tanti anni l'abbiamo trascinata a Metropolis."
"Sono venuto a prosciugarle il bar."disse Bruce.
"Si accomodi pure."disse Lex "Attraversi il porto più spesso,le mostro i miei laboratori,potremmo combinare qualcosa insieme.
Il mio ricerca e sviluppo sta preparando cose folli."
Il download era terminato e Alfred ricevette le informazioni.
"7 minuti,il trasferimento sembra completo."disse Alfred e Lawrence sentì.
"Signor Luthor."disse la donna orientale.
"Scusate..."disse Lex.
"Alla prossima."disse Bruce andando via.
Clark lo guardò e lo seguì.
Bruce andò a riprendere l'oggetto e Lawrence guardò le immagini ad una tv dove si vedevano dei palazzi in fiamme.
Bruce non trovò più la trasmittente e guardò fuori dalla porta di vetro vedendo Diana che era fuori a fissarlo,poi si allontanò e lui le andò dietro uscendo.
"Mi scusi..."disse Bruce che la vide entrare in un'auto.
Superman aveva raggiunto il posto dell'incendio e ,mentre l'edificio crollava,lui aveva in braccio una bambina e stava scendendo lentamente a terra.
Aveva i capelli lisci ora e il costume con il mantello.
Lui riportò la ragazza a sua madre,mentre una folla enorme gli toccava il costume.
Alla tv c'erano degli uomini che parlavano di lui.
"Noi,come abitanti di questo pianeta,stiamo cercando un salvatore."disse uno di loro "Il 90% delle persone crede in un potere superiore.
Ogni religione crede in una sorta di figura messianica.
E quando questo personaggio arriva davvero sulla Terra,vogliamo davvero che si attenga alle nostre regole?
Dobbiamo capire che si tratta di uno slittamento di paradigma,cominciare a pensare oltre la politica."
"Ci sono dei vincoli morali con questa persona?"disse un altro.
Superman era in Antartide,stava camminando sul ghiaccio e trascinava una grossa nave sdraiata sul fianco sinistro per la catena dell'ancora.
"Noi abbiamo un diritto internazionale."disse un uomo "Sulla Terra ogni atto è un atto politico."
"Ma è davvero sorprendente che l'uomo più potente del mondo sia una figura così controversa?"disse un uomo in tv alla senatrice.
"Io questo lo dicevo anche con l'altro Superman."disse la senatrice "Che un solo individuo si occupi di interventi di livello nazionale dovrebbe darci delle perplessità."
Un razzo diretto verso lo spazio esplose e la punta venne afferrata da Superman che atterrò lentamente verso terra,mettendosi sul ginocchio destro.
"Il genere umano ha dei precedenti terribili nel seguire persone di grande potere per vie che hanno condotto ad atrocità inaudite."disse un altro uomo "Abbiamo sempre creato delle icone a nostra immagine.
Abbiamo semplicemente proiettato noi stessi su di lui.
Ma forse non è ne una figura demoniaca,ne una figura angelica,ne un messia,ma solo uno che cerca di fare la cosa più giusta."
"Parliamo di un essere che con la sua stessa esistenza mette alla prova il nostro senso di priorità nell'Universo."disse un altro "E lui è solo l'inizio di una lunga serie di esseri con doti eccezionali.
Partiamo da Copernico che ha rimesso il Sole al centro dell'Universo conosciuto e arriviamo all'evoluzione darwiniana per scoprire che siamo una fra le tante forme di vita su questa Terra e poi abbiamo scoperto che non siamo speciali neanche in tutto l'Universo perché c'è Superman.
Ecco un alieno fra noi.
Non siamo soli.
E il secondo Superman ce lo ha ricordato."
Uno tsunami aveva invaso un paese e una famiglia era sul tetto di una villetta e aveva disegnato la "S" sul terrazzo.
Superman apparve sopra di loro.
"Come senatrice degli Stati Uniti,personalmente,si sentirebbe di dire ad un genitore in lutto:"Superman avrebbe potuto salvare suo figlio,ma per principio noi non abbiamo voluto che agisse"?"disse l'uomo in tv.
"Ma noi non vogliamo dire che non deve agire."disse la donna "Non dovrebbe decidere unilateralmente."
"Di cosa stiamo parlando esattamente?"disse l'uomo "Può esserci o no un Superman?"
"Già c'è."disse la donna "Già ce ne sono stati 2."
"Senatrice,in molti si stanno ponendo una domanda:se,come dice lei,Superman andrebbe tenuto sotto controllo,per quale motivo non è stato incluso nella lista degli individui soggetti agli accordi di Sokovia?"disse l'uomo.
"Per vari motivi."disse la senatrice "In parte perché li erano gli Avengers che erano finiti sotto i riflettori,un po' perché,a differenza di questi ultimi,Superman agisce in modo isolato e non è in diretto contatto con degli enti governativi e poi...io credo anche per paura.
Il suo potere è fuori scala rispetto a quello della maggior parte degli altri individui con doti particolari."
Lawrence era seduto sul divano la sera seguente,con una maglietta grigia addosso e i capelli erano di nuovo ricci.
Smallville.
All'interno di una villa a 2 piani squillò un telefono in una camera da letto.
Dentro c'era una donna con lunghi capelli bianchi,magra, che accese la lampada e rispose al telefono"Pronto?"
"Mamma."disse Lawrence.
"Lawrence..."disse lei sedendosi "Che cosa c'è?
Che succede?"
"No,niente solo che..."disse Lawrence seduto sul davanzale della finestra mentre fuori pioveva"Ciao."
"Ciao."disse lei.
"Perché papà non usciva dal Kansas?"disse Lawrence.
"No è che lui non ha...beh lo sai com'era fatto."disse la donna "A che mi serve viaggiare?
Sono già dove voglio."
"Vorrei che fosse qui invece."disse Lawrence.
"Il mio bel bambino."disse la donna "Niente è mai stato semplice."
Lois era in un laboratorio con accanto Chloe seduta su una sedia.
Chloe aveva i capelli lunghi ,biondi, a mezzo collo,indossava una giacca nera,pantaloni neri e scarpe nere e Lois aveva un vestito identico.
Chloe mise il proiettile dentro una macchina e l'immagine apparve ingrandita nel video e fu ingrandita ancora "È curioso.
Mai visto un metallo così.
Forse è una specie di scatola nera."
"A chi possiamo chiedere?"disse Lois.
"A nessuno temo."disse Chloe "Magari li hanno dati ai ribelli per collaudarli direttamente."
"Usando come cavie dei soldati?"disse Lois.
Chloe si girò verso di lei sorridendo "Per questo sei una giornalista così brava.
Queste cose ancora ti scioccano."
Lawrence era al computer nel giornale,indossava gli occhiali,aveva i capelli ricci,aveva un maglione marrone,pantaloni neri e scarpe nere.
Stava facendo ricerche su Batman e vide le cicatrici generate dal marchio e un articolo diceva che erano dozzine i delinquenti marchiati e che Batman faceva da giudice,giuria ed esecutore.
In carcere una porta venne aperta e dentro c'era l'uomo che era stato pestato da Batman che era ammanettato,a torso nudo e veniva portato oltre la porta di spranghe.
"NON VIENE VIA!"urlò l'uomo "Non viene via."
"Trasferimento detenuto."disse una delle guardie che lo portò in un corridoio con le celle ai lati.
I 2 andarono ad una reception e uno dei 2 bussò al vetro.
"Non mettetemi in una cella normale,mi ammazzeranno."disse l'uomo "Mettetemi in una cella da solo."
"Devi ringraziare i contribuenti di Metropolis se ospito te e il tuo marchio."disse uno dei poliziotti.
"Ehi,sono marchiato."disse l'uomo "Lo sapete cosa fanno a quelli che hanno questo marchio?"
Un uomo lo portò via.
"QUELLI MI AMMAZZANO!"urlò l'uomo.
"Pitt."disse una guardia di colore andando verso la cella di quello che aveva imbrattato la statua "Cauzione pagata.
Apri la 2."
L'uomo si voltò con la carrozzina "Chi ha pagato?"
Pitt arrivò ad un palazzo nero,con davanti una macchina di lusso e la donna orientale di Lex.
L'uomo entrò,arrivò nel corridoio e trovò Lex Luthor di spalle,nel suo appartamento,su una carrozzina tecnologica,automatica di ultima generazione.
"Chi è lei?"disse Pitt.
Lex girò la sedia e mise la tazza sul tavolo "Solo un uomo."
"Si?"disse Pitt "E che cazzo vuole da me?"
Lex si alzò e si mise dietro la sedia a rotelle automatica "Aiutarla ad alzarsi e a lottare."
Una donna di colore diede un foglio alla senatrice che andava verso il suo studio.
Lei aveva un abito azzurro lungo.
"L'appuntamento delle 3."disse la donna di colore.
Lei entrò nello studio e trovò Pitt ben pettinato,in giacca e cravatta blu,sulla sedia a rotelle.
L'uomo si voltò verso di lei.
"Lui mi ha reso mezzo uomo."disse Pitt "Mia moglie non vuole più vedermi.
Non posso neanche pisciare stando in piedi.
Me lo lasci affrontare."
Anatoli era nel carcere a parlare al telefono con un detenuto di colore calvo,con barba e molto muscoloso.
"Ci pensi tu?"disse Anatoli che indossava un giubbotto nero di pelle.
L'altro annuì.
"Bene."disse Anatoli che uscì.
L'uomo marchiato fu portato in cortile e la guardia lo spinse.
Un uomo di colore diede un coltello a quello di colore massiccio che si avvicinò a quello marchiato.
"Che vuoi?"disse l'altro che venne spinto al muro e accoltellato più volte.
Un uomo di colore in giacca e cravatta neri si lavava le mani in un bagno e in quel momento entrò Lois.
Era lo stesso militare che aveva aiutato Kal L nello scontro contro Uxo.
"Ha sbagliato porta."disse l'uomo vedendola allo specchio.
"Segretario,lei non ha risposto alle mie chiamate."disse Lois.
"Signorina...se vuole fare un intervista si rivolga al maggiore Ferris li fuori."disse l'uomo.
"Mi sta trattando come un'estranea?"disse Lois.
"La tratto come una giornalista."disse lui.
"D'accordo."disse Lois "Gli Stati Uniti forniscono armi sperimentali ai ribelli in Africa?"
"Con 2 palle come le sue...è nel posto giusto."disse l'uomo "Qual'è la sua fonte?
Una sfera di cristallo?"
"Non è cristallo,ma è un proiettile."disse Lois seguendolo fuori dal bagno nel corridoio e mostrando la bustina con il proiettile "Sparato nell'incidente con Superman.
Al Pentagono non sanno identificare il metallo e neanche tutti gli esperti che conosco.
Non ci hanno detto la verità."
"Ecco la verità..."disse l'uomo avvicinandosi "Una giornalista a caccia di scoop è andata nel posto sbagliato,Superman si è comportato come un criminale per salvarla e delle persone sono morte.
Non inventi una cospirazione per rimettergli l'aureola.
O per riaverla lei."
L'uomo si allontanò.
Il direttore del Daily Planet era andato a parlare con Lawrence che era in piedi con la giacca chiara addosso "Sono andato a cercare nel tuo archivio ...per trovare materiale."
Il direttore mostrò dei fogli "Altro che se ce n'è."
Lawrence si tolse la giacca rivelando una camicia verde scuro con righe nere.
"Ma niente sul football ,niente su..."disse il direttore strappando il foglio "... sugli amici della biblioteca di Metropolis,solo...quel maledetto pezzo sul Bat vigilante,che ti ho detto di non scrivere."
"Se non ci pensa la polizia,la stampa deve fare ciò che è giusto."disse Lawrence.
"Non decidi tu cosa è giusto."disse il direttore indicandolo con la mano destra in cui aveva gli occhiali.
"Quando il Planet è nato difendeva dei principi,Terry."disse Lawrence.
"E potresti farlo anche tu se fossimo nel 38,ma è passato quasi un secolo."disse lui "Le mele non costano più un nichelino,ne qui dentro ne li fuori!
Molla questa storia.
A nessuno interessa Lawrence che sfida Batman."
La sera seguente un uomo parlava alla tv "A quanto pare Superman non vuole più che lo consideriamo un cittadino americano.
Perché dovremmo?
Anzi,perché considerare i superman americani.
A parte il rosso e il blu del suo costume...forse non porta la dichiarazione di indipendenza perché lo trova troppo scontato."
Un uomo di colore era davanti alla tv,con le scarpe sulla scrivania.
Indossava una maglietta bianca,pantaloni neri,scarpe nere e aveva i capelli corti.
"CHE SUCCEDE QUI DENTRO?"disse un uomo bianco entrando con una giacca nera,camicia bianca,fiocco nero,pantaloni neri e scarpe nere.
L'uomo si alzò e si mise una giacca bianca come anche tutti gli altri nella stanza stretta.
L'uomo prese un vassoio con dei bicchieri,uscì e si ritrovò in una grande stanza piena di gente in abiti eleganti e con teche di vetro con oggetti antichi.
Un uomo con gli occhiali e i capelli bianchi prese un bicchiere e lo portò a Diana.
Lei aveva i capelli neri legati e un vestito lungo bianco,con la schiena scoperta.
"Permette un secondo?"disse l'uomo dandole il bicchiere.
"Oh grazie."disse lei.
"Vorrei farle vedere una cosa."disse l'uom iniziarono a camminare "Alcuni studiosi pensano che non sia mai accaduto,ma...a mio avviso il gesto è perfettamente compatibile con un re che era un assassino psicopatico.
Per me è l'incoronamento dei 40 anni da curatore.
Mi sembrava impossibile,ma finalmente sono riuscito a vederla."
I 2 arrivarono davanti ad una teca con una spada.
"La spada di Alessandro Magno."disse l'uomo mostrando l'oggetto in una teca "La spada che ha tagliato il nono gordiano.
È un trionfo."
Lei rimase a guardare l'oggetto"Si."
"Prego."disse l'uomo.
"Grazie."disse lei e lui si allontanò.
Poco dopo arrivò Bruce "È un falso.
Quella vera è finita nel 98 sul mercato nero e ora è appesa sopra il letto del..."
"Sul letto di un sultano."disse lei che si allontanò "Se vuole scusarmi."
Bruce la seguì e le mise la mano sotto braccio "Mi scusi lei,l'altra sera ha preso una cosa che non le apparteneva.
Non è educato rubare."
"È sempre rubare se si ruba ad un altro ladro?"disse Diana.
"Chi è lei?"disse Bruce.
"Una a cui interessa la stessa persona che interessa a lei."disse lei.
I 2 smisero di camminare.
"Ah davvero?"disse Bruce.
"Penso che il signor Luthor abbia una foto che appartiene a me."disse Diana.
"L'ha trovata?"disse lui.
"Sinceramente non ci sono riuscita."disse lei che provò ad allontanarsi "I dati che ha copiato hanno una criptografia militare."
"Scommetto che con questo vestito 9 uomini su 10 glie la lascerebbero passare liscia."disse Bruce.
"Ma lei è il decimo?"disse lei.
"Credo di essere il primo."disse Bruce "A vedere oltre la recita da povera sprovveduta.
Lei non mi conosce.
Ma io ne ho conosciute tante come lei."
"Cosa le fa credere di aver conosciuto una come me?"disse lei girandosi e sorridendo"In fondo è vero quello che si dice sui maschietti.
Nascono senza la minima inclinazione a condividere.
Non ho rubato il suo drive.
L'ho preso in prestito.
Lo troverà nella sua auto,nel porta oggetti.
Signor Wayne."
Lei andò via.
Bruce tornò nei sotterranei e osservò il drive seduto davanti ai video.
Il computer iniziò a decriptare.
Bruce si addormentò.
Sognò di avere il costume di Batman,ma aveva i pantaloni da soldato, aveva un cappotto marrone lungo e un fucile a tracolla.
Aveva una sciarpa sul volto.
Apri una pesante porta di metallo,con delle catene interne,che dava su un rifugio e davanti a lui c'era una terra deserta,con una città in macerie in lontananza,con un immenso simbolo greco omega maiuscolo inciso sul terreno.
L'atmosfera era arancione.
C'erano immense colonne di lava all'orizzonte che si alzavano verso l'alto.
Bruce prese il binocolo e guardò.
Vicino a delle mura c'era un bus della scuola,che era stato coperto da una corazza,con delle fessure orizzontali da cui gli uomini con il fucile all'interno potevano vedere l'esterno.
Un pick up con una mitragliatrice sulla parte posteriore e un camion passarono in un corridoio rettangolare di cemento,con sopra delle colonne orizzontali ed entrarono in un cortile,poi arrivò un camion con container blindato.
Dalla porta che dava al bunker sotterraneo uscì Batman mentre la sabbia veniva portata via dal vento e si avvicinò al container del camion mentre degli uomini aprivano il retro.
"L'hai trovata?"disse Batman "La roccia?"
"Si ce l'abbiamo."disse l'uomo vestito di stracci nel container andando verso il fondo.
Tra la folla c'erano delle figure incappucciate.
Batman salì nel container e si avvicinò ad una cassa con su scritto Lex Corp.
L'uomo la aprì e dentro la cassa c'era un'apertura quadrata da cui usciva luce verde.
Batman si avvicinò e vide 2 lampadine verdi collegate ad una bomba.
L'uomo gli puntò una pistola addosso "Mi dispiace."
Degli uomini incappucciati si tolsero i vestiti lunghi rivelando di essere coperti da una tuta nera,giubbotto antiproiettile,casco nero,occhiali neri e un tessuto nero che copriva il resto del volto e del collo.
Avevano lo stesso simbolo di Superman sulle spalle ed erano armati con fucili automatici.
Gli uomini ordinarono a gli altri di mettersi a terra e tutti lo fecero,mentre altri uscirono dai camion,poi quelli vestiti di nero cominciarono a sparare sui prigionieri,mentre un uomo puntò il fucile alla testa di Batman che aveva alzato le mani.
"NOOO!"disse Batman che colpì il fucile dell'uomo con la mano sinistra,poi diede un calcio alla cassa mandandola contro l'altro e lo uccise dopo aver estratto una pistola dalla cintura,disarmò l'uomo vestito di nero che gli diede un pugno al volto e lo spinse al muro,lui rispose con una testata e lo colpì con il fucile,poi lo spinse verso l'esterno e gli sparò,saltò giù dal camion sparando 2 colpi,colpì alla testa un uomo con il fucile,poi colpì la gamba di un altro e lo mandò a terra,sparò ad un terzo,colpendolo con il fucile,poi ne colpì un altro al volto con il fucile,un quinto si mise su un ginocchio e puntò l'arma,ma lui gli colpì le braccia con il fucile,sparò ad un altro e gli diede un colpo al volto con il fucile,colpì un altro al mento,sparò ad un ottavo e scagliò la pistola in faccia ad un nono afferrandogli il fucile, lo chinò in avanti,mentre metteva il suo fucile sulla schiena ed iniziò a sparare,lo alzò usandolo come scudo umano poi lo gettò via e cominciò a sparare contro altri 2 e afferrò la mano di un compagno a terra che sparava.
Dal cielo iniziarono ad arrivare degli esseri volanti.
Ognuno di loro aveva una placca di metallo scuro che copriva la testa e gli zigomi,gli occhi erano due sfere di luce rossa,la pelle era grigia,la bocca piena di denti appuntiti,avevano delle crepe sulle labbra,il collo era coperto da placche di metallo allungate,le spalle coperte da una corazza a cupola,il petto coperto da una corazza nera,con la parte dei pettorali coperta da delle linee di metallo che curvavano in alto e attraverso le quali usciva luce rossa e lo stesso per la pancia,le braccia erano coperte dalla corazza come le mani,che avevano unghie enormi scoperte.
Dalle crepe usciva una luce arancione rossastra.
L'avambraccio era coperto da una corazza a linee verticali con la punta diretta all'indietro.
La cintura e le gambe avevano una corazza nera,con 2 placche a linee incrociate sulla parte davanti delle cosce,poi dal ginocchio in giù c'era una corazza fatta di molte placche.
Dalla schiena uscivano 2 ali appuntite,con la parte centrale di metallo sottile,poi si allargavano verso l'esterno e diventavano come delle lame superando la testa,poi c'erano altre 2 ali da insetto che andavano in basso.
Batman continuò a sparare mentre trascinava l'altro e le creatura iniziavano a rapire i suoi compagni trascinandoli via,poi portarono via anche i soldati feriti.
Un uomo lo colpì al volto con il calcio del fucile e lui lo colpì al volto con la punta dell'arma,un altro lo afferrò a sinistra e poi uno a destra dandogli un colpo alla pancia con il calcio del fucile,lui rispose con un calcio spezzando la gamba all'uomo,mentre il cielo si riempiva di creature volanti,poi si liberò di quello alla sua sinistra e gli colpì le gambe con il fucile,facendolo cadere e poi lo colpì al petto usando l'arma come una mazza.
In quel momento cominciarono anche ad esserci delle esplosioni.
Un uomo gli saltò addosso,ma Batman se lo tolse di dosso,un altro gli colpì la schiena con il calcio del fucile,poi parò l'arma di un altro con il fucile e cadde in ginocchio,si voltò e sparò ai 2,ma un terzo gli tolse il fucile,lui si alzò,lo afferrò con la mano destra sulla tempia e lo gettò a terra,mentre un altro lo afferrava davanti e un secondo lo colpiva alla schiena con il calcio del fucile.
Quello davanti gli diede un pugno e poi lo tenne fermo a destra,mentre un altro arrivò a sinistra,gli diede un pugno al volto e un altro lo mise in ginocchio.
Dietro di lui c'erano diversi elicotteri da cui si calavano i militari in nero sulle mura e gli esseri volanti li aiutavano.
Batman prese quello a sinistra e gli diede una ginocchiata mentre un altro lo afferrò da dietro,afferrò quello alla sua destra e lo gettò a terra,mentre quello alla sua sinistra gli dava un pugno,spezzò il collo a quello caduto,mentre le creature alate atterravano,uno alle sue spalle gli diede un pugno,un altro lo colpì al volto con il calcio del fucile e un altro gli diede un calcio sul viso.
Batman cadde a faccia in avanti,mentre una delle creature volanti gli arrivava dietro,tentò di rialzarsi e l'essere gli diede un destro alla nuca facendolo svenire.
Si risvegliò in un sotterraneo con entrambe le mani legate ad una catena fissata al soffitto.
Accanto a lui c'erano 2 compagni,legati nello stesso modo.
Erano sul fondo di un lungo corridoio e sui lati c'erano gli stessi uomini vestiti in nero.
C'era una piccola apertura da cui atterrò Kal L,provocando lo spostamento della polvere.
Gli uomini si inginocchiarono.
Superman camminò verso di lui e fece uscire i raggi laser dagli occhi,tagliò in 2 quello a sinistra e poi quello a destra arrivandogli davanti.
Superman gli tolse la maschera,la guardò e la gettò a terra.
"Lei era il mio mondo... e tu me l'hai portata via."disse Superman che gli mise la mano destra sul petto e gli strappò il cuore facendolo urlare.
Bruce si risvegliò e in quel momento apparve un portale di luce da cui uscì un uomo.
L'uomo aveva una specie di tuta aderente rossa poco visibile perché la sagoma era come sbiadita.
Sulla testa aveva anche un casco di metallo nero legato al collo con delle cinghie.
Dal portale uscivano scariche elettriche.
L'uomo allungò la mano sinistra verso di lui.
"BRUCE!"urlò l'uomo "BRUCE!
ASCOLTAMI ADESSO!
È LOIS!
LOIS LANE!
È LA CHIAVE!"
In quel momento l'immagine dell'uomo sbiadì per un attimo "SONO TROPPO IN ANTICIPO?
SONO IN ANTICIPO?
HAI RAGIONE SU DI LUI!
HAI SEMPRE AVUTO RAGIONE SU DI LUI!
DEVI TEMERLO!
TROVACI BRUCE!
DEVI TROVARCI!"
Bruce si svegliò di nuovo e questa volta sul serio e vide che la decriptazione era completa.
Lawrence era alla sua scrivania, nel Daily Planet, e un uomo gli consegno una busta di cartone.
Lui la aprì e trovò delle foto dello spacciatore marchiato,mentre veniva ucciso e sotto c'era scritto:"Giudice.
Giuria
Boia.
Giustizia?"
Bruce era al computer e tra i file decriptati apparve una nave con su scritto "Portoghese Bianco".
"Il portoghese bianco non è un uomo."disse Bruce ad Alfred "È una nave."
I 2 erano in una stanza dove c'era una zona del muro rossa con delle armi attaccate.
"Signor Wayne...dall'età dei 7 anni lei è stato per l'arte dell'inganno,quello che mozart è stato per il clavicembalo."disse Alfred "Ma non è mai stato un portento a mentire a me.
Il Portoghese Bianco non trasporta una bomba sporca.
Che cosa trasporta?"
"È un'arma."disse Bruce "Una roccia.
Un minerale capace di indebolire le cellule kryptoniane,il primo campione di dimensioni significative apparso nell'oceano indiano 3 mesi fa.
Ora è a bordo del Portoghese Bianco e sarà consegnato a Lex Luthor al quale io lo ruberò."
"Per tenerlo lontano dalle sue mani."disse Alfred"Per distruggerlo."
"No."disse Bruce.
"Vuole entrare in guerra?"disse Alfred.
"Quel bastardo ha portato la guerra qui da noi."disse Bruce "3 anni fa.
Dio santo,conta i morti.
Migliaia di persone.
E poi quante?
Milioni?
Lui ha il potere di spazzare via l'intera razza umana e se c'è una probabilità che sia nostro nemico la dobbiamo considerare un'assoluta certezza.
E dobbiamo distruggerlo."
"Ma lui non è nostro nemico."disse Alfred.
"Non oggi."disse Bruce "20 anni a Ghotam,Alfred.
Abbiamo visto le promesse quanto valgono.
Quante brave persone restano, quante non sono cambiate.
Quante sono morte.
14 ore."
Lawrence era in un commissariato di polizia e mostrò il cartellino preso dalla tasca della giacca"Sono del Daily Planet.
Cerco di scoprire cos'è successo ad un detenuto.
Santus."
"Non posso darle queste informazioni."disse la poliziotta di colore che andò via.
Lawrence vide un disegno lasciato li da un bambino dove c'era un criminale che fuggiva mentre in cielo c'era il simbolo del pipistrello dentro un cerchio.
Un bambino pianse e Lawrence lo guardò,poi la madre lo prese ed uscì.
Lawrence la seguì "Signora Santos?"
La donna si voltò.
"Posso farle qualche domanda?"disse Lawrence.
"Non era mio marito,ma so che cosa ha fatto."disse lei che mise a terra il bambino"Ed era anche il padre.
Era anche questo.
L'hanno portato via dalla prigione di Gotham e l'hanno spostato a Metropolis,ma dentro lo sanno.
Chiunque riconosce quel marchio.
Le guardie se ne fregano.
Batman è il giudice e poiché ha salvato Gotham più volte nessuno ci fa caso.
Un uomo decide chi vive.
Non è giustizia."
"Può aiutarmi a cambiare le cose."disse Lawrence.
"Come?"disse lei "Con la sua penna?
Un uomo come lui non si ferma con le parole.
Sa cosa serve per fermarlo?
Un pugno."
La donna andò via.
Il direttore andò al posto di Lawrence "Ti devo parlare,Lawrence."
Il direttore vide che il posto era vuoto "LAWRENCE!
Ma dove va?
Dove va,Jennifer?"
"Io non...non lo so."disse lei passando.
"Batte i tasti 3 volte e torna in Kansas immagino."disse il direttore "Figlio di..."
La notte seguente,dalla nave di Lex fu portata giù una cassa,mediante una gru e messa su un camion.
Intorno al camion c'erano diverse macchine.
Batman era su una gru e osservava il tutto.
Anatoli entrò nel container "Andiamo!"
Il russo abbassò lo sportello posteriore.
Con un piccolo fucile di precisione ,Batman sparò un segnalatore sul camion.
Il camion e le macchine nere partirono,un uomo aprì la ringhiera ed il mezzo uscì.
Una delle auto si fermò.
La macchina blindata di Batman si mise in moto,accendendo il propulsore posteriore.
Era un'auto nera,corazzata,enorme,con mitragliatrici davanti,la parte frontale piatta,la parte del guidatore blindata e 2 punte posteriori sopra le ruote simili ad ali di pipistrello.
"VIA!"urlò l'uomo dietro che iniziò a sparare "VIA!"
L'auto si mise in moto e lui ne colpì una dietro,scagliandola dentro un container.
Batman premette un bottone e dal retro della macchina uscì un arpione,collegato ad una corda di metallo, che trascinò il mezzo appena colpito.
Durante l'inseguimento un uomo in una delle macchine cominciò a fare fuoco su quella di Batman.
Il mezzo si fermò ad un lato della strada,dietro un blocco di cemento e Batman premette un pulsante staccando l'arpione mentre era in curva.
L'auto rimbalzò contro il mezzo di cemento e si schiantò su quella degli uomini che gli sparavano.
Il tetto di un altra auto fu tolto e apparve un uomo con una mitragliatrice che sparò.
Batman rispose al fuoco con le mitragliatrici situate sulla parte anteriore del mezzo.
Devastò il retro della macchina che si cappottò,la macchina corazzata gli andò addosso e spezzò in 2 in veicolo che esplose.
Il camion passò su una parte di un ponte,mentre lui sull'altra e intanto una macchina aprì il fuoco dalla corsia accanto.
Una volta usciti dal ponte il retro del camion si aprì ed uscirono 3 uomini armati di fucile e Anatoli armato di bazooka,mentre altre auto avevano i passeggeri che sparavano.
Anatoli non riusciva a prendere la mira a causa delle auto dietro il camion.
Il camion e le macchine girarono a sinistra e passarono su una strada perpendicolare,mentre un altro camion stava passando.
La macchina di Batman andò via dalla strada,mentre quella dell'uomo che gli sparava si schiantò contro la cisterna del camion che esplose.
L'auto di Batman sfondò la parete di una fabbrica e vi entrò,poi prese una salita.
"Dov'è finito?"disse Anatoli.
L'auto sbucò sopra il camion ,sfondando una parete e tranciò in 2 la metà superiore del container,schiacciò l'altra auto,devastò 2 barche e poi entrò dentro una piccola nave da cui riuscì sparando contro lo scafo da dentro e andandoci contro.
Un uomo accanto ad Anatoli iniziò a fare fuoco.
Anatoli sparò con il bazooka ,ma dalla macchina corazzata uscirono dei razzi e il missile mancò il
bersaglio.
Il camion girò una curva e anche la macchina di Batman lo fece,ma si trovò davanti Superman che ora aveva i capelli lisci,costume e mantello.
Il veicolo le andò addosso,lui gli diede una ginocchiata destra,facendolo rimbalzare e si schiantò contro una parete,provocando un'esplosione.
Superman camminò verso la macchina,ci salì sopra e strappò la parte superiore a mani nude,gettando via i pezzi.
Batman si mise in piedi.
"La prossima volta che vedi il tuo simbolo in cielo,non rispondere."disse Superman "Il pipistrello è morto.
Seppelliscilo.
Considera la magnanimità."
"Dimmi ..."disse Batman e Superman si fermò di spalle"Tu sanguini?"
Superman lo guardò e poi volò via.
"Gronderai."disse Batman.
La macchina di Batman andò nel bosco e,mentre guidava,in un lago,si aprì una grossa entrata.
La macchina ci entrò dentro,saltando dalla spiaggia e imboccò una galleria che la condusse al rifugio,mentre emanava scintille dalle ruote.
Una porta blindata si aprì dal basso verso l'alto e lui arrivò nella zona dove erano gli edifici rettangolari.
Scese dal mezzo fumante e si tolse la maschera,salì delle scale andando a dei computer e vide la posizione del mezzo.
Luthor era in una fabbrica con delle guardie e dentro c'era il container.
La cassa venne scaricata dal mezzo e aperta con dei piedi di porco.
Luthor aprì la valigia e vide la roccia verde.
La donna cinese si avvicinò e sorrise.
Lois era all'entrata di un palazzo e venne raggiunta dal senatore con cui aveva parlato.
Fuori era notte e pioveva.
"Io non ho un'aureola,signor segretario."disse Lois "Ero nel deserto,sono morte delle persone,non ci dormo la notte,è ovvio."
Lei gli diede il proiettile.
"Se pensa che Superman sia un assassino la getti via."disse Lois "Ma non credo che pensi questo."
Lui andò via.
"Come determiniamo cosa è bene?"disse la senatrice ai giornalisti il giorno dopo "In una democrazia il bene è il dialogo,non una decisione unilaterale.
Quindi io invito Superman a venire davanti a quest'assemblea domani,per incontrare coloro che hanno sofferto.
Il mondo deve sapere cosa ha fatto nel deserto.
E quali valori difende.
Fino a che punto userà il suo potere?
Agisce per il nostro bene?
O per il suo?"
Lois era nel taxi e vide il discorso alla tv,mentre Lawrence era al giornale e guardava la tv.
Luthor chiuse le porte blindate di una stanza e si avvicinò alla teca di vetro con dentro la roccia.
Superman era a Smallville,di notte,e parlava con sua madre.
Aveva i capelli lisci ora,il costume e il mantello.
Le 2 erano fuori casa a guardare il cielo notturno.
"Le persone odiano quello che non capiscono."disse lei "Ma vedono quello che fai.
E sanno chi sei.
Non sei un assassino.
Una minaccia.
Io non volevo che ti rivelassi al mondo.
Sii il loro eroe,Lawrence.
Il loro monumento.
Il loro angelo.
Tutto quello che hanno bisogno che tu sia.
O non essere nulla.
Tu non devi niente a questo mondo.
Ne ora,ne mai."
La donna di colore era su un autobus e si avviò all'uscita,quando vide degli uomini fermi davanti al suo palazzo,tra cui Anatoli e tornò a sedersi.
La senatrice era nel suo ufficio e sentì la donna nel corridoio che urlava,così si alzò e si tolse gli occhiali.
Una volta uscita vide la donna tra 2 poliziotti e la segretaria.
"Per favore..."disse la donna.
"Non voleva andarsene."disse la segretaria.
"Io non le ho detto la verità."disse la donna di colore.
Lois era su una panchina con il senatore,vicino ad un ponte di mattoni bianchi.
"Per noi il deserto era una trappola."disse il senatore "Qualcuno voleva che Superman sembrasse colpevole."
"Il proiettile?"disse Lois.
"Il metallo è prodotto da una compagnia privata."disse il senatore dandole il proiettile
"Quale compagnia?"disse Lois.
"Lex Corp."disse il senatore.
"Lex Luthor?"disse lei.
"Aveva anche mandato dei mercenari nel deserto."disse il senatore.
"Lo dica ufficialmente."disse Lois.
"Impossibile."disse lui alzandosi "A me piace il mio lavoro."
Lei si alzò "Non ha senso.
Un'imboscata per incastrare Superman,ma come sapevano che si sarebbe precipit...in mezzo al deserto...grazie."
L'uomo su una sedia a rotelle era all'entrata del senato e un poliziotto gli passava lo scanner addosso e sulla sedia a rotelle.
Una giornalista parlò alle telecamere "L'udienza del senato dovrebbe iniziare da un momento all'altro e ovviamente la grande incognita in tutto questo è:Superman si farà vedere?"
La giornalista si avvicinò all'uomo in carrozzina"Incontrerà il senatore tra poco,cosa dirà oggi?"
Bruce guardava la tv ed era allibito "Ma che …?"
"Sono venuto a dirgli di svegliarsi."disse l'uomo "Siamo fatti di carne ed ossa.
Ha portato la guerra.
Questo...è questo che produce una guerra.
Non ho più nulla."
"Molti lo considerano il loro eroe."disse la donna.
"Lui non è un eroe."disse l'uomo.
"Mandami Greg,per favore."disse Bruce alla donna seduta al lungo tavolo dietro di lui"Immediatamente."
Lois uscì dalla metro e parlò al telefono "Una fonte anonima può confermare che tutto quello che ti ho detto è successo."
"Una fonte anonima?"disse il direttore del giornale.
"Si,ma autorevole."disse Lois "Luthor ha pianificato la strage nel deserto,era un'imboscata per Superman.
Se ci pensi è sensato.
È sempre stato in conflitto anche con l'altro.
Pensaci."
Lois salì su una scala e su quella accanto scese la donna di colore.
"E tu devi pensare alla querela."disse il direttore "Se ti sbagli Luthor farà chiudere il giornale."
Lois si fermò vedendo la donna.
"Servono le prove."disse il direttore.
"No,pubblichiamolo adesso,prima della fine dell'udienza."disse lei "Superman potrebbe cambiare la sua deposizione."
"Io non metto in pericolo il mio giornale per difendere la reputazione dell'uomo che ti ha salvato."disse il direttore.
La senatrice camminò per un corridoio con un altro.
"Lui l'ha pagata?"disse l'uomo.
"Non solo l'ha pagata."disse la senatrice "L'ha minacciata.
Le ha dato un copione da imparare.
I genitori di lei non sono morti.
Ma ha avuto dei rimorsi.
Lui ci ha usato come burattini."
Lex apparve davanti alla senatrice in giacca e cravatta verdi,camicia bianca,pantaloni verdi e scarpe nere,con accanto la donna orientale.
"Senatrice."disse Lex "Ma buongiorno!
Non sparisca,le voglio parlare.
Ah Nancy,va dentro e controlla che nessuno prenda il mio posto."
La donna orientale entrò nell'aula.
"Cosa fa di bello?"disse la senatrice.
"Voglio raccontare la mia storia."disse Lex "Dire che ero disposto a finanziare un deterrente kryptoniano,ma una certa senatrice del Kentucky ha deciso di bloccarmi.
Si!
La presidente della commissione Superman è debole sulla sicurezza."
"Greg,perché non riceve i nostri assegni?"disse Bruce ad un altro uomo appena arrivato con delle cartelle.
"Li riceve,signore."disse Greg "Riceve un assegno dal fondo vittime ogni mese,ma li rimanda indietro."
Bruce prese un foglio con su scritto "Bruce Wayne apri gli occhi".
Bruce iniziò a sfogliare gli assegni "Mio Dio..."
Alla tv si vedeva Superman,sospeso in aria.
"Perché non li ho visti?"disse Bruce.
"Mi dispiace,me ne occupo subito."disse l'uomo andando via e Bruce guardò le tv alle sue spalle.
"Ed eccolo."disse la giornalista "Superman è qui.
È arrivato al Campidoglio degli Stati Uniti."
La madre di Lawrence era in un bar a Smallville e guardava la tv come tutti gli altri.
Superman era sospeso in aria.
"È qui,è venuto."disse l'uomo calvo che era con la senatrice "È sopra il campidoglio."
"Ah,lei sarà seduta sui carboni ardenti,cara Giulia."disse Lex.
"Sono cresciuta in mezzo agli animali."disse lei mettendosi la giacca bianca"Non ho paura di sporcarmi le mani."
"Sa qual'è la bugia più vecchia in America?"disse Lex "Che il potere può essere innocente.
Buona fortuna."
Anatoli era dietro la donna di colore che era vicino alle rotaie della metro, lui la spinse e il treno la schiacciò.
Lois arrivò al campidoglio e la polizia la fece passare.
Superman atterrò sulle scale del senato e la gente iniziò ad urlargli contro e ad agitare cartelli contro di lui,mentre altri erano contenti di vederlo.
Mentre camminava dentro il senato tutti lo guardarono e una volta entrato l'intera aula piombò nel silenzio.
"Stamattina ne è arrivato un altro."disse l'uomo che consegnò la busta chiusa a Bruce.
"Prima di cominciare vorrei ringraziare il nostro testimone per essere qui oggi."disse la senatrice sedendosi "È così che funziona una democrazia.
Si instaura un dialogo.
Si agisce secondo il consenso dei governanti,signore.
Ho già detto in questa sede che interventi non autorizzati non saranno tollerati da questa commissione."
La donna orientale guardò il posto vuoto di Lex Luthor.
"E neanche le menzogne."disse la senatrice "Perché oggi...oggi è il giorno della verità.
Perché solo parlando …"
La senatrice vide un barattolo con dentro del liquido giallo e con su scritto "Tè alla pesca della nonna".
"Solo quando lavoriamo insieme possiamo..."disse la senatrice voltando il barattolo "...possiamo creare una società..."
La senatrice restò in silenzio e sconvolta guardò il posto vuoto di Lex Luthor,poi guardò l'uomo sulla carrozzina.
Superman voltò la testa verso l'uomo e la carrozzina esplose,distruggendo parte dell'edificio.
La madre di Lawrence fece cadere il bicchiere.
Superman restò sconvolto tra le fiamme e si guardò intorno scuotendo la testa.
Bruce rimase sconvolto,poi aprì la busta e trovò un articolo di giornale con Metropolis devastata e la scritta "Hai lasciato morire la tua famiglia".
"Scusi?"disse Lois "Mi scusi agente...sono una giornalista,mi può far entrare per favore?"
Sulle scale vennero portati i superstiti feriti che furono subito aiutati dai paramedici,mentre altri venivano portati via in sacchi per cadaveri.
Superman portò a terra una donna che era tra le sue braccia e la mise su una barella.
"Grazie,ma..."disse il paramedico "...mi serve un po' di spazio per lavorare."
Superman si guardò intorno e vide i feriti sconvolto,poi vide Lois in lontananza.
Kal L volò via poco dopo.
Alfred tagliò un pezzo di legno nel bosco,poi ne tagliò un altro,mise i pezzi nella borsa e rientrò"Signor Wayne?
Signor Wayne?"
Alfred vide dei fogli e li prese,poi guardò le tv e si avvicinò alle finestre.
La notte seguente la fabbrica di Luthor era piena di polizia e l'edificio iniziale dove la guardia controllava chi entrava e chi usciva era stato dato alle fiamme.
Lex arrivò in moto,mentre delle persone venivano portate fuori sulle barelle.
Entrando trovò le porte rotte e il pavimento pieno di vetri,poi andò alla reception e vide le riprese delle telecamere che mostravano Batman,camminò sui bossoli di proiettile e si avviò verso dei vetri sfondati,vedendo che la scatola con la roccia era vuota e dentro c'era un pipistrello di metallo.
Luthor sorrise.
La stessa notte Lois era in una albergo al telefono "Lawrence.
Sono sempre io,puoi..."
Lois vide che Lawrence era atterrato sul balcone e indossava il costume.
"Non l'ho visto,Lois."disse lui "Ero li accanto e non l'ho visto."
"Lawrence c'è un complotto dietro."disse Lois.
"Ho paura che sia perché non stavo guardando."disse Superman "Tutto questo tempo...ho vissuto seguendo la visione di mio padre.
L'ideale di un fantasma.
Pensando a fare del bene.
Superman non è mai stato reale.
Era solo il sogno di un contadino del Kansas."
"Quel sogno è tutto ciò che tante persone possiedono."disse Lois "È quello che da loro speranza."
Lei gli mise la mano sinistra sul petto "Questo significa qualcosa."
"Nel mondo da cui provengo."disse Superman "Ma il mio mondo non esiste più."
Superman volò via.
Lex aprì una valigetta dove c'era il ricalco di una mano in metallo con dei cerchi sulle dita con dentro le impronte digitali di Uxo.
Lex si mise le impronte digitali sul guanto di plastica e pose la mano su un'apertura sulla parete nera dell'astronave.
L'apertura era irregolare e dentro c'era una superficie azzurra.
La parete davanti a lui era fatta da molte placche irregolari nere fuse le une con le altre,in un corridoio ovale.
Le placche davanti a lui si incavarono all'interno e si aprirono in 3 parti,rivelando un corridoio con un pavimento volante nero.
C'era anche un robot cilindrico volante a mezz'aria che si allontanò e lo condusse dentro una stanza dove il pavimento andava in basso fino ad una vasca enorme di liquido arancione.
Le pareti erano piene di una sostanza organica ramificata.
Lex mise le gambe nel liquido e si avvicinò ad un pannello di controllo nero nella stanza.
Il pannello era cilindrico,nero,irregolare,con la parte superiore con un lato curvo verso l'alto e c'erano luci blu sparse su di esso.
La parte superiore aveva una placca circolare con una spranga triangolare inserita dentro un'apertura.
La placca triangolare,molto piccola,aveva la stessa forma del simbolo di Superman.
Lex prese l'oggetto e lo estrasse vedendo che la parte finale era irregolare,poi l'oggetto entrò da solo dentro la placca.
Lex ci mise la mano sopra e delle luci gialle si accesero da sotto il liquido.
"Benvenuto."disse una voce femminile meccanica "Le analisi rivelano che la nave opera al 37% di efficienza.
Vuole assumere il comando?"
"Si."disse Lex "Si va bene."
"Ottimo."disse la voce "Cominciamo.
L'archivio kryptoniano contiene la conoscenza di 100000 mondi diversi."
"Bene."disse Lex "Istruiscimi."
Bruce era nei sotterranei,senza maglietta, e si esercitava prendendo a martellate una ruota di trattore.
Il suo computer stava analizzando la roccia verde,tenuta da un braccio meccanico.
Bruce iniziò a sollevare il proprio peso da terra,avendo delle catene legate alla vita con dei pesi attaccati.
Alfred azionò un puntatore laser circolare che emise un raggio sull'oggetto verde.
Bruce spinse carrelli di pesi,tirò una pesante ruota di trattore con una corda e si mise a fare il sollevamento pesi.
Alfred mise una granata in una scatola di vetro,poi premette il pulsante di un detonatore e la granata produsse fumo verde.
Bruce mise sulla scatola 3 grossi proiettili,poi andò a vedere la roccia che era stata fatta diventare una punta verde.
Wayne si sedette ai computer e vide un file con su scritto "Metaumani".
Cliccandoci sopra apparvero 4 riquadri con dentro 4 simboli diversi.
Cliccò sul riquadro grigio,dove c'era un "W" e gli apparve l'immagine di Diana che scendeva da un'auto,poi vide un video che la mostrava mentre andava in banca.
Cliccò su un'altra foto dove c'era scritto 1918.
Vide la stessa donna tra dei soldati della prima guerra mondiale.
Lei aveva i capelli neri,lunghi e la riga sulla parte sinistra della testa.
Sulla testa aveva una fascia d'argento e d'oro che aveva una punta rivolta verso il basso sulla parte centrale.
Sopra la punta vi era anche una stella d'oro al centro della placca.
Le spalle,il collo e l'inizio del petto erano scoperte,mentre il seno e la pancia erano coperte da una corazza rosso scuro,aderente e con varie linee che andavano verso il centro e il basso.
I bordi superiori della corazza erano d'oro e sembravano ali di un'aquila e al centro c'era la testa di un'aquila,girata verso destra,completamente d'oro.
Aveva una cinghia marrone che passava sopra la spalla destra e andava sul fianco sinistro,poi a metà della cinghia ne iniziava un'altra che andava verso il fianco sinistro dove era attaccata la frusta gialla,attorcigliata.
L'avambraccio destro e sinistro erano coperti da un bracciale di metallo e sul bicipite destro c'era una placca d'oro circolare.
All'altezza della vita,attaccata alla corazza rossa,c'era una cintura d'oro che nella parte centrale aveva una punta rivolta verso l'alto e da essa partiva un gonnellino blu fatto di placche blu.
Le gambe erano scoperte fino al ginocchio che era coperto da una placca d'oro attaccata agli stivali rossi che erano di metallo,con linee orizzontali.
Indossava un lungo abito blu,con cappuccio e maniche larghe.
Bruce rimase sconvolto.
Luthor si calò nella vasca arancione con un sacco nero,lo aprì ed estrasse il cadavere di Uxo.
"Alexander Luthor."disse la voce "Disattivazione sicurezza accettata.
Sala della vita pronta per analisi campione genetico.
Riconoscimento materiale genetico.
Analizzo."
Dei robot erano anche sotto l'acqua,avevano la parte frontale curva con dei tentacoli dietro.
"Ho identificato il profilo."disse la voce "Generale Uxo."
Lex prese un coltello e si fece un taglio sulla mano versando del sangue sul suo volto.
"Riconoscimento materiale genetico non conosciuto."disse la voce.
"Tu...sei volato troppo vicino al Sole."disse Lex che sembrava stesse per piangere e spinse il corpo sotto l'acqua "E ora guarda."
"Attenzione."disse la voce "Procedura proibita.
Il consiglio di Krypton ha stabilito che nessuno dovrà dare più vita ad una deformità così odiosa alla vista e alla memoria.
La profanazione senza nome."
Dei tentacoli scesero dall'alto su Uxo.
"E dov'è ora il consiglio di Krypton?"disse Lex.
"Distrutto,signore."disse la voce.
"Allora procedi."disse lui.
"Molto bene."disse la voce"Preparazione crisalide e iniziò metamorfosi."
Jenny era nel giornale e parlava con un altro leggendo un foglio "Rimane l'interrogativo:se Superman sapeva della minaccia e non ha fatto niente è dunque complice della tragedia del campidoglio?"
"Notizie di Lawrence?"disse il direttore camminando.
"No."disse Lois.
Alla tv c'erano manifestazioni contro Superman e una donna parlò alla tv "Insomma c'è un uomo con potere illimitato che non ha fatto nulla per fermare l'attentatore a pochi metri da lui.
I conti non tornano per gli investigatori."
La gente diede fuoco al pupazzo che rappresentava Superman.
Lawrence era su una montagna innevata e camminò verso delle persone sedute su delle rocce.
Indossava un pesante abito invernale,aveva uno zaino sulla schiena e un cappello invernale in testa.
Aveva la barba che cominciava a farsi vedere.
"Per 20 dollari non ti ha visto."disse un ragazzo "Lo stesso vale per me."
Lui proseguì.
"Lo vede che la montagna non è praticabile."disse l'anziano "È venuto a morire."
Lois era su un divano e guardava la tv.
"Un funzionario che si sta occupando di questo caso,mi ha detto che è stato trovato un enorme quantitativo di materiale per fabbricare bombe nell'appartamento di Pitt."disse l'uomo "Resta da stabilire se abbia avuto qualche relazione nella pianificazione e nell'attuazione dell'attentato.
Non è escluso che Superman abbia partecipato alla cospirazione.
Secondo alcune fonti,in queste ultime ore,stanno arrivando molte soffiate anonime che confermerebbero il coinvolgimento nell'attentato del visitatore kryptoniano. "
Luthor era sul tetto del suo grattacielo e guardava il tramonto.
Indossava un cappotto bianco con pantaloni neri.
Lex si voltò ed entrò.
Lois arrivò a casa di Pitt e la trovò piena di sacche rosse attaccate al soffitto e simboli di Superman che erano segnati con una "x".
Un uomo bussò alla porta "Avanti Lois.
Devi andare."
Lois prese un'arancia,poi andò ad aprire il frigo e lo vide pieno di roba "Non sapeva che sarebbe morto.
Aveva appena fatto la spesa."
Lois parlò al telefono con Chloe che camminava in strada "La pallottola e la sedia erano fatte dello stesso metallo."
"Lo so."disse Lois che era in un'altra zona per strada "Il deserto,l'udienza,ovunque Superman vada Luthor vuole che ci sia morte."
"C'è dell'altro...Luthor ha fatto una sedia a rotelle bomba e poi l'ha modificata per contenere l'esplosione."disse Chloe.
"Che vuoi dire?"disse lei.
"L'interno della sedia era rivestito di piombo."disse Chloe "E tu sai cosa vuol dire."
"Non poteva fermarla..."disse Lois spaventata "Non poteva vederla."
"Purtroppo non posso più aiutarti."disse Chloe "Starò nello spazio d'ora in poi."
"Di nuovo?"disse lei.
"Sono la Guardiana delle Stelle,ricordi?"disse Chloe "Se l'altro Superman...Clark torna sulla Terra digli che lo amo."
"Glie lo dirai tu stessa."disse Lois.
"Non so per quanto starò via."disse Chloe.
Lawrence era sulla cima del monte e camminava,poi vide il padre,morto anni prima,che gettava pezzi di pietra su una zona rialzata dove c'era un albero e spalancò gli occhi.
Il padre aveva i capelli bianchi,giaccone di pelle chiaro,maglietta bianca,jeans blu e scarpe nere.
"Pazzesco vero?"disse il padre "Il Kansas è una spianata,per questo noi veniamo in montagna.
È tutta discesa da qui,fino alla piana alluvionale.
Una fattoria in fondo al mondo.
Un anno venne giù un diluvio ricordo.
Avrò avuto 12 anni.
Papà mi diede una pala e lavorammo tutta la notte.
Credo di essere svenuto,ma riuscimmo a salvare l'acqua.
Salvammo una fattoria.
Tua nonna fece una torta.
Disse che ero un eroe.
Abbiamo bloccato l'acqua,ma l'abbiamo deviata da un'altra parte.
Ha spazzato via la fattoria dei Williams.
Io mangiavo la mia torta da eroe e i loro cavalli annegavano.
Nei sogni sentivo i nitriti disperati."
"Sono mai passati quegli incubi?"disse Lawrence.
"Si."disse lui "Quando ho conosciuto tua madre.
Mi ha fatto capire che c'è del buono nel mondo.
Lei era il mio mondo.
Mi manchi figliolo."
"Anche tu mi manchi."disse Clark e il fantasma svanì.
In quel momento Chloe volò verso l'alto.
Aveva una corazza aderente che la copriva dalla base del collo ai piedi.
Aveva un costume corazzato e aderente che la copriva dalla base del collo ai piedi.
I lati del collo,la parte iniziale del petto e le spalle erano coperti dalla tuta aderente rossa,mentre la
parte centrale del petto aveva una linea blu scuro che arrivava alla base del collo al centro,formando
un colletto blu,piccolo davanti,mentre i lati del collo avevano un colletto rosso poco più alto.
Poco oltre il colletto rosso ,ai lati, c'erano 2 linee dorate che andavano verso il basso e verso
l'esterno,poi,arrivate nel punto in cui la parte rossa del petto finiva,si curvavano verso il centro del
petto,in obliquo e si univano in una stella d'oro formata da 8 punte.
La parte rossa,tra le 2 linee, aveva 2 figure trapezoidali oblique con 2 linee nere oblique verso il
centro.
Le spalle erano coperte da una placca romboidale aderentissima d'oro.
La parte rossa terminava poco dopo le spalle,sulla parte esterna dei bicipiti, e questa parte aveva 3
piccole placche orizzontali ,di cui la prima era d'oro e le altre 2 blu,mentre ai lati della parte rossa
c'erano 2 linee d'oro che passavano sulla parte blu successiva ,arrivando fino agli avambracci.
La parte frontale dei bicipiti era blu scuro,come anche la parte iniziale degli avambracci,poi iniziava
una parte rossa,formata da varie placche.
Sulla parte esterna degli avambracci c'era una placca rossa romboidale con i lati d'oro,da cui
partivano 2 linee d'oro.
Sulla parte interna dell'avambraccio rosso c'erano 3 cinghie orizzontali rosse,con le estremità d'oro.
Le mani erano coperte dalla tuta d'oro,tranne la metà superiore delle dita.
Il seno era coperto dalla corazza aderente blu scuro.
Dalla stella gialla partivano 2 linee per lato,oblique,dirette in basso che andavano verso i fianchi.
Poco sotto il seno c'erano 2 linee rosse che erano oblique verso il centro,poi,prima di
incontrarsi,andavano verso il basso fino alla vita restringendosi.
Dalla punta inferiore della stella partivano 2 linee blu,con al centro una linea nera verticale che
arrivava alla vita.
Poco prima che le 2 linee rosse si curvassero verso il basso,c'erano 2 incavature blu scuro,che
andavano prima verso il basso e verso l'esterno,ma dopo poco andavano giù dritte fino alla vita.
Dalla parte bassa dei fianchi partivano 2 incavature blu scuro che erano oblique verso l'interno e poi
andavano verso il basso,fino alla vita.
All'altezza della vita c'era una cintura rossa,con 2 parti di metallo d'oro,verso il centro,quadrate,con
una punta diretta verso l'interno.
Alle estremità delle cinture c'erano altre 2 placche d'oro identiche con una punta diretta verso
l'esterno,poi c'erano 2 placche romboidali rosse,sui lati,che avevano la punta superiore piatta e
anche quella inferiore era piatta.
La parte superiore aveva 2 linee d'oro parallele,la parte inferiore aveva 2 linee oblique verso il basso
che si univano ad una orizzontale con sotto un'altra parallela.
Le gambe erano coperte dalla corazza aderente blu scuro,che aveva 2 piccole e corte linee oblique
che dall'interno delle cosce erano dirette verso l'esterno e il basso.
Verso l'inizio delle cosce c'erano 2 linee d'oro oblique verso l'interno per un po',poi andavano in
verticale verso il basso fino quasi al ginocchio.
Tali linee avevano una punta diretta verso l'interno nel momento in cui si piegavano verso il basso e
altre 2 verso la fine.
Aveva delle ginocchiere blu scure,fuse con la tuta,con la parte superiore che aveva un'incavatura al
centro del bordo superiore.
L'incavatura aveva i lati obliqui e la base piatta.
L'inizio del polpaccio era coperto dalla corazza blu,poi c'erano gli stivali rossi.
Gli stivali avevano il bordo curvo,con 2 linee d'oro verso la parte centrale,sul bordo,che poi,prima
di raggiungere il centro,si piegavano in basso e all'esterno.
Sulla parte frontale c'erano 2 linee gialle ,parallele e verticali che avevano la parte iniziale obliqua
verso l'interno,poi andavano giù dritte fino alla caviglia.
Sulla parte superiore le 2 linee verticali erano toccate da una orizzontale e nel punto in cui ciò
avveniva c'erano 2 punte verso l'esterno.
La caviglia aveva una placca circolare rossa,con una placca d'oro ovale poco sotto sul davanti.
Il dorso del piede era rosso,con 3 linee curve,mentre la punta era blu scuro.
Intorno al suo corpo aveva un'aura infuocata,con parti blu, che lasciava una scia dietro di se,di colore blu e bianco,che si staccava dalle gambe.
La donna uscì dall'atmosfera,si ricoprì con una luce giallo acceso,e volò via a velocità luce.
Bruce,con un lungo cappotto nero,si recò alla villa bruciata,entrandoci.
Alfred lo raggiunse.
"Sai,avevo detto a Rachel che l'avrei ricostruita."disse Bruce "Ma poi ne ho presa un'altra."
"Lei sa che non può vincere."disse Alfred "È un suicidio."
"Sono più vecchio di quanto mio padre sia mai stato."disse Bruce "Potrebbe essere l'unica cosa importante che abbia mai fatto."
"Decenni di lotta alla criminalità non contano?"disse Alfred.
"I criminali sono come le erbacce."disse Bruce "Ne strappi una e ne ricresce subito un'altra.
Questo è per il futuro del mondo.
È il mio retaggio.
Mio padre mi mise a sedere qui e mi raccontò di come era nata la fortuna dei Wayne."
"Ferrovie,beni immobili...e petrolio."disse Alfred.
"La prima generazione si arricchì commerciando con i francesi."disse Wayne "Pelli.
Pellicce.
Erano cacciatori."
Bruce si allontanò ed uscì.
"Così cade il casato dei Wayne."disse Alfred.
La notte seguente la madre di Lawrence era al bar ancora aperto e alla tv c'era una donna che parlava.
"Si va bene,ma dov'è?"disse la donna "Se Superman non era coinvolto,se non ha nulla da nascondere,allora perché non si è più visto dal giorno dell'attentato?"
La madre spense la tv e portò fuori i rifiuti,sul retro,ma una macchina accese le luci,poi avanzò seguendola.
Lei corse e un furgone gli si mise davanti,poi degli uomini la presero.
La stessa notte pioveva e Batman era dentro una grossa stanza di un edificio abbandonato.
La stanza aveva molte colonne e c'erano dei buchi sulle pareti.
Batman indossava una pesante corazza di metallo che aveva lo stesso elmo del costume e gli stessi avambracci,ma corazzati.
Gli occhi avevano delle visiere con luce bianca e la bocca era scoperta.
Piantò la lancia nel terreno,andò sul tetto di un grosso mattatoio abbandonato e tolse il telo da una grossa lente circolare con il suo simbolo sopra e abbassò una leva proiettando un raggio di luce in cielo.
Lex era sulla cima della Lex Corp,guardava il temporale su Ghotam vedendo anche la luce prodotta dal faro.
Luthor chiamò al telefono "L'oscuro è qui."
Lois stava scendendo una scala mobile,quando vide Anatoli che passava una scopa elettrica sul pavimento,così si avvicinò "Mi scusi,ma...non ci siamo già..."
Un uomo della sicurezza la afferrò da dietro portandola via con l'altro.
In quel momento arrivò un furgone bianco e la caricò.
Lois venne messa in elicottero e portata sulla cima della Lex Corp,poi l'elicottero andò via.
"Che piacere rivederla."disse Lex "Lois Lane.
La giornalista che sta ficcanasando ovunque nei miei affari.
Oh guardi il panorama."
Lui le mise il braccio sinistro intorno al collo e la portò verso il bordo della piattaforma circolare d'atterraggio "Ora,il segreto dell'altezza è il materiale da costruzione.
Metalli leggeri che oscillano un pochino al vento."
Lex le si mise davanti "E lei se ne intende dei metalli della Lex Corp,vero?"
"Ho dimostrato quello che ha fatto."disse Lois.
"Ah,quanto ardore."disse Lex "Purtroppo però verrà spazzato via ...come sabbia nel deserto."
"Lei è psicopatico."disse Lois.
"5 sillabe valide per ogni pensiero inadatto a menti ristrette."disse Lex dandole una schicchera sulla fronte "Prossimo argomento.
Cerchi."
Lex iniziò a girarle intorno "Girano e girano…
Girano in tondo per trovare Superman.
Argomento sbagliato.
Triangoli.
La disuguaglianza nei triangoli di Euclide.
La distanza più breve tra 2 punti è una linea retta."
Lex si fermò alle spalle di Lois.
"E io penso che la via più retta fino a Superman,sia una bella stradina...chiamata Lois Lane."disse lui.
Lex la gettò dal palazzo,ma Superman la afferrò.
Non aveva più la barba,aveva i capelli lisci,costume e mantello.
Lui la poggiò a terra.
"Sei tornato."disse lei "Sei tornato."
I 2 si baciarono.
Superman volò verso la cima del palazzo e restò a mezz'aria di fronte a Lex che era a gambe incrociate.
"BEH,MA QUASSÙ SIAMO PIENI DI PROBLEMI!"disse Lex che girò la parte circolare di un timer simile ad una sveglia alzandosi "Ah...il problema nel male nel mondo.
Il problema della virtù assoluta."
"Ti sbatto dentro senza farti a pezzi!"disse Superman "Il che è più di quanto meriti."
Superman iniziò ad avvicinarsi al terrazzo restando dritto.
"IL PROBLEMA DI TE PIÙ DI OGNI ALTRA COSA!"disse Lex "TU PIÙ DI TUTTI!
Ah,perché è questo che è Dio.
Horus,Apollo,Geova,Kal El,...Lawrence Kent.
Vedi ciò che chiamiamo Dio dipende dalla nostra tribù,Lawrence.
Perché Dio è tribale.
Dio prende le parti.
Nessun uomo in cielo è intervenuto quando ero bambino per sottrarmi ai pugni e abomini di mio padre!
Ho capito molto tempo fa... che se Dio è onnipotente non può essere solo bontà.
E se è solo bontà...allora non può essere onnipotente.
E non puoi esserlo neanche tu.
Devono vedere l'imbroglio che sei.
Con i loro occhi.
Il sangue sulle tue mani."
"Che cos'hai fatto?"disse Lawrence.
"E questa notte lo vedranno."disse Lex "Si.
Perché tu,amico mio,hai un appuntamento!
Oltre la baia.
Un frutto maturo è il suo odio.
Cresce da 2 anni,ma è stato facile farlo accrescere.
Piccole note in rosso,big bang,HAI LASCIATO MORIRE LA TUA FAMIGLIA!
E ora tu volerai da lui ...e vi batterete... fino alla morte.
Nero e blu.
Notte di battaglia!
La più grande sfida tra gladiatori nella storia del mondo.
Dio contro l'uomo.
Il giorno contro la notte.
Il figlio di Krypton contro il pipistrello di Gotham."
"Pensi che mi batta per te?"disse Lawrence.
"Si,lo penso."disse Lex "Penso che ti batti,batti,batti per la signora del tuo cuore."
"Lei è al sicuro a terra."disse Superman "Tu invece?"
"Fuochino."disse Lex avanzando e superandolo "Ma io non sto parlando di Lois.
No.
La signora del cuore di ogni bambino...è la sua mamma."
Superman si voltò con gli occhi spalancati.
Luthor gli fece vedere delle foto della madre e lui si bloccò "Mamma,mamma,mamma.
Beh,la madre di un demone volante dev'essere una strega.
E la punizione per le streghe quale può essere?
Esatto...la morte sul rogo."
Lui gettò le foto a terra e Superman si mise in ginocchio prendendo le foto,poi alzò la testa con gli occhi pieni di energia rossa "LEI DOV'È?"
"NON LO SO!"disse Lex spaventato "Non l'ho voluto sapere.
Ma se mi uccidi ,tua madre è morta e se voli via,tua madre è morta lo stesso.
Ma se uccidi Batman... tua madre non muore."
Superman abbassò la testa.
"Ecco qua."disse Lex passandogli una mano sopra i capelli "Ecco.
E ora Dio si piega alla mia volontà."
Un elicottero arrivò sul terrazzo.
"Le videocamere aspettano sulla tua nave perché tutto il mondo veda i peccati del santo!"urlò Lex"SI,L'ONNIPOTENTE GIOCA SPORCO,ALLA RESA DEI CONTI,PER SALVARE MAMMA!
Portami la testa di Batman."
Lex si sollevò da terra e volò via.
"AH!"urlò Lex prendendo la sveglia "MADRE SANTA,GUARDA!
HAI VISTO QUANTO TEMPO TI È RIMASTO?
AVEVI UN'ORA.
Adesso è meno."
Lex andò via sull'elicottero.
Anatoli aprì le porte di un edificio ed entrò in una stanza piena di uomini armati,poi andò in un'altra stanza trovando la madre di Lawrence legata ad una sedia con un uomo che le puntava contro il fucile.
Il timer fu messo su una scrivania.
Dalla struttura al centro di Metropolis partivano grosse scariche elettriche.
Jennifer e gli altri al giornale guardarono la tv.
"Che succede su quella nave?"disse Jenny.
Il direttore uscì dal suo studio,mentre i bagliori si vedevano anche dalla sua finestra.
"Emette scariche elettriche fortissime."disse Jenny.
Diana entrò in un palazzo, vide le immagini alla tv e spalancò gli occhi,poi vide che le luci andavano e venivano.
"Gli elicotteri della polizia hanno circondato la zona."disse una donna alla tv.
Lois andò ad un taxi "Al Daily Planet."
"Lois."disse Superman sceso a terra "Devo andare a Gotham a convincerlo ad aiutarmi."
"Chi?"disse Lois.
"O dovrà morire."disse Superman.
"Lawrence."disse Lois.
Superman si sollevò a mezz'aria "Nessuno resta buono in questo mondo."
Lui si voltò e volò via.
Diana si era messa un accappatoio e le luci del suo palazzo andarono e vennero.
Lei guardò la tv,poi si recò al computer guardando gli articoli online,poi lesse le mail.
CONTENUTO DELLA MAIL
"Ho trovato la tua foto.
Ma non appartiene a te."
Lei vide la foto del 1918.
CONTENUTO MAIL
"Sei davvero tu?
Che cosa sei?
Dove sei stata?"
Lei si accorse di un file in basso,ci cliccò e vide le altre schermate.
Cliccò sulla prima e vide un ragazzo in un negozio di notte mentre era in corso una rapina.
Il ragazzo si mosse a super velocità,tanto da non essere nemmeno visto ed emettendo scariche elettriche dietro di se,poi tornò al suo posto.
Cliccò sulla seconda cartellina e vide l'immagine sottomarina di un uomo a petto nudo,con tridente d'oro in mano che usciva da un buco nel Titanic.
Aveva delle scaglie tatuate sulle braccia,sul petto e sulla schiena.
Indossava pantaloni neri e scarpe nere.
Aveva i capelli lunghi,barba e baffi.
Gli avambracci erano coperti da bracciali neri e d'oro.
Lui colpì il mezzo con il tridente,poi iniziò a nuotare velocemente,producendo onde d'urto.
L'ultimo video mostrò un uomo di colore dentro un laboratorio.
L'uomo era in giacca e cravatta e dietro di lui c'era un tavolo rettangolare,verticale,con sopra un ragazzo spaccato in 2,senza l'arto sinistro e con metà volto ustionato.
"Ore 00,2 minuti."disse l'uomo avvicinandosi "Il soggetto si degrada rapidamente.
Tutti gli interventi procedurali hanno fallito.
Il risultato...sarà la morte."
L'uomo spense il registratore,si tolse gli occhiali e si mise le mani sulla fronte.
Tempo dopo aveva davanti a se un cubo nero con la superficie in continuo movimento con dentro energia bianca"Il dottor Silon sospende tutti i protocolli chimici.
Il progetto del governo 16.9.82. è stato attivato con successo."
Il cubo si sollevò a mezz'aria e iniziò ad emettere energia bianca,poi produsse scariche elettriche su quello messo sul tavolo e formò un corpo di metallo su di lui,mentre il ragazzo urlava.
Lei si alzò.
Lois corse in ufficio "MI SERVE UN ELICOTTERO PER GOTHAM!"
"Un elicottero?"disse il direttore "Al massimo una bicicletta.
Vuoi seguire una storia?
Va alla nave.
Superman sarà già li a questo punto."
"Terry...non è per una storia."disse lei.
"Jenny dalle un elicottero per Gotham!"disse il direttore e lei scappò "E FALLO ARRIVARE SUL TETTO!
SUL TETTO LOIS!"
Lei si recò sul tetto trovando il mezzo.
"Dove andiamo?"disse il pilota.
Lois indicò il faro "LA!"
Batman era sotto la pioggia e vide il nemico a mezz'aria.
Superman atterrò e provocò un piccolo cratere.
"Bene,eccomi."disse Batman.
Lui cominciò ad avvicinarsi,mentre Batman si allontanava "Bruce ti prego.
Ho sbagliato.
Adesso devi ascoltarmi.
Lex vuole che tu …"
Superman mise i piedi su una placca di metallo e ai suoi lati apparvero,dal terreno, 2 grandi dispositivi circolari che emisero una fortissima onda sonica.
Kal L si chinò in avanti, prese il coperchio di un tombino,lo spezzò in 2 e tirò i pezzi contro le casse,poi riprese a camminare e Batman si avvicinò "Tu non puoi...non puoi capire.
Non c'è tempo!"
"Si che capisco!"disse Batman.
Superman gli appoggiò la mano destra sul petto e gli diede una leggera spinta,sbalzandolo all'indietro e lo fece rimbalzare a terra 3 volte.
Apparvero delle mitragliatrici,da dietro delle casse,che aprirono il fuoco su di lui,ma Lawrence si sollevò a mezz'aria e usò i raggi laser degli occhi per distruggere le armi.
Batman si rialzò.
Superman gli andò in contro e lo afferrò al petto con la mano destra,sollevandolo e lo scagliò su una stradina a sinistra,facendogli fare 3 metri.
Batman fece una scia sul terreno,si rialzò,Superman lo raggiunse in un instante,gli volò addosso,afferrandolo,e i 2 trapassarono il palazzo uscendo dal tetto.
Superman lo gettò sul tetto mandandolo contro il faro e facendogli sfondare il bordo del palazzo.
Batman si rialzò e l'altro atterrò.
"Sta giù!"disse Superman "Se l'avessi voluto,saresti già morto!"
Batman prese una granata e la gettò a terra.
L'oggetto esplose liberando molto fumo.
Superman corse nel fumo a super velocità,ma Batman era andato alle sue spalle.
Kal L si voltò e vide Batman con un fucile che sparò,ma lui afferrò con la mano sinistra il proiettile che però esplose facendo uscire il fumo verde.
Kal L iniziò a inspirare il fumo e a sentirsi male,poi cadde in ginocchio.
"Respira."disse Bruce "Questa è paura.
Non sei coraggioso."
Superman sferrò un pugno che fu parato dall'avambraccio sinistro di Batman.
"Gli uomini lo sono."disse Batman.
Superman guardò stupito il fatto che Batman avesse parato il colpo, ne sferrò altri 2,l'avversario li parò con gli avambracci e gli diede un pugno,Superman sferrò un destro e lui diede una testata alla sua mano,seguita da un pugno al volto,una ginocchiata alla pancia,un colpo al collo con l'avambraccio sinistro,poi Batman girò su se stesso e gli diede un calcio destro che lo mandò sopra una vetrata messa in orizzontale sul tetto,sopra un'apertura del palazzo.
Batman avanzò e con un salto gli fece sfondare il vetro.
I 2 caddero al piano di sotto e Batman gli atterrò sopra facendolo urlare dal dolore,gli diede un calcio alla schiena mandandolo a qualche metro di distanza,Kal L tentò di alzarsi,ma lui gli diede un altro colpo.
Superman si rialzò e lui gli diede un destro al viso,un sinistro al mento,Superman parò un destro con gli avambracci,fu colpito al fianco da un sinistro,poi Batman gli afferrò la gola con la mano destra,gli sbatté la testa al muro,gli diede una testata e un ultimo pugno sinistro che lo fece finire a terra.
Superman si mise in ginocchio e Batman sferrò un calcio destro,lui gli afferrò la gamba e lo tirò contro un muro che cedette,facendolo rotolare contro il muro della stanza accanto.
Superman si rialzò e l'avversario fece lo stesso.
Entrambi corsero l'uno contro l'altro.
Superman sfondò la parete dove era il buco, spiccò un salto,ma Batman lo afferrò e,ruotando su se stesso, lo mandò contro un muro e cominciò a colpirlo al volto 6 volte con il destro,tenendolo fermo con la mano sinistra.
L'ultimo colpo produsse un suono metallico e non gli fece muovere la testa.
Batman si spaventò e si allontanò,mettendo la mano sinistra davanti a se mentre l'altro sorrideva.
Superman si sollevò a mezz'aria e volò contro Batman,colpendolo con entrambe le braccia.
I 2 sfondarono il pavimento,poi lui afferrò Batman,tentò di sollevarlo,ma non ci riuscì,poi ruotò su se stesso e lo tirò contro diverse pareti messe sulla parte destra della stanza,facendogliele sfondare tutte.
Batman restò a terra,mentre Superman era accucciato.
Bruce iniziò a caricare l'arma con un altro proiettile,Superman chiuse i pugni,poi gli corse contro e spiccò un salto,Batman gli sparò il proiettile che esplose liberando fumo,ma l'altro gli diede un colpo alla parte destra del volto spaccando la corazza,lo afferrò e lo scagliò via.
Superman restò a terra nel fumo verde.
Batman si alzò,afferrò un lavandino e lo diede in testa a Superman che aveva tentato di rialzarsi,poi lo mise in ginocchio,gli prese i capelli con la mano destra,lo voltò sollevandolo e se lo mise di schiena sulla spalla destra,tenendolo per il collo,andò verso la tromba delle scale e lo gettò di sotto,facendolo finire su una montagna di termosifoni arrugginiti.
Superman urlò per il dolore.
Batman utilizzò una pistola lancia arpioni che colpì una trave,poi si gettò dalla tromba delle scale tenendosi alla pistola connessa all'arpione con un filo.
Una volta sceso,legò un altro filo,collegato alla pistola,intorno alla gamba sinistra di Superman trascinandolo.
"I tuoi genitori ti avranno insegnato che sei importante."disse Bruce "Che sei qui per un motivo.
I miei mi hanno insegnato un'altra lezione...morendo nei bassi fondi,senza alcun motivo."
Bruce cliccò sull'oggetto e la corda venne tirata indietro trascinando l'altro.
Batman iniziò a farlo volteggiare in aria facendogli sfondare 4 colonne e lasciando la corda,mandandolo a faccia in avanti sulle macerie.
"Mi hanno insegnato che il mondo ha un senso solo se lo costringi ad averlo."disse Batman che prese la lancia dal terreno.
La punta dell'arma si illuminò di luce azzurra.
L'elicottero di Lois atterrò davanti al palazzo e lei iniziò a correre.
Batman si avvicinò a Superman,voltandolo con un piede,poi gli mise il piede sinistro sulla gola "Tu non sei mai stato un dio.
E non sei mai stato un uomo."
Batman gli fece un taglio sulla guancia sinistra,poi alzò l'arma.
"Così gli permetti di uccidere...madre..."disse Superman.
"Che significa?"disse Batman "Perché hai detto quel nome?"
"Trovalo...subito!"disse Superman che faceva fatica a parlare a causa del piede sulla gola"Salva...madre..."
Batman si bloccò pensando a quando sua madre veniva assassinata.
"PERCHÉ HAI DETTO QUEL NOME?!"urlò Batman a squarcia gola "MADRE!?
PERCHÉ HAI DETTO QUEL NOME?"
"Fermo!"disse Lois correndo verso Superman e mettendosi vicino a lui alla sua sinistra"FERMO!"
"PERCHÉ HAI DETTO QUEL NOME?"urlò Batman.
"Luthor ha mia madre!"disse Superman "La ucciderà!"
Batman si allontanò,urlò e gettò via la lancia.
Molti giornalisti si erano avvicinati al laboratorio al centro della città che emanava scariche elettriche.
"Non riceviamo risposta."disse una giornalista alle telecamere "È una situazione pericolosa.
Militari e personale della polizia circondano la zona."
Anatoli prese il lanciafiamme e lo puntò contro la madre di Lawrence.
Superman si alzò aiutato da Batman "Luthor voleva la tua vita in cambio della sua.
C'è sempre meno tempo."
"Sembra che la nave assorba potenza dalla città."disse Lois "Dev'essere Lex."
"Hanno bisogno di te alla nave."disse Bruce "Io troverò lei."
"Mia madre ha bisogno di me."disse Superman.
"Aspetta."disse Bruce che la fermò"Ti faccio una promessa.
Tua madre non morirà."
"Va bene."disse Superman che volò via.
Batman si tolse la corazza,restando con il costume e salì nel suo mezzo volante.
Il mezzo era nero,con il muso curvo,era poco lungo,aveva 2 ali strane che dai lati andavano lentamente verso l'alto,poi si curvavano in avanti,si piegavano verso il basso e si univano davanti al muso,con uno spazio al centro per le mitragliatrici.
"Signore."disse Alfred "Mi scusi se ho origliato,ma ho rintracciato il telefono del russo in un magazzino vicino al porto.
L'ho agganciata a lui."
"Io non ti merito Alfred."disse Batman.
"No,signore,è la verità."disse Alfred.
Il mezzo volante andò via.
Lois raccolse la lancia.
"Temo che sia un addio."disse Anatoli.
Il mezzo di Batman arrivò facendo tremare l'edificio.
Degli uomini su delle jeep iniziarono a sparare con le mitragliatrici.
Lui iniziò a sparare con le sue di mitragliatrici facendo esplodere i mezzi a terra.
"Prendi i comandi Alfred."disse Batman.
"Ah,certo."disse Alfred che estrasse i comandi da sotto la scrivania "Inizio modalità drone.
Le immagini termiche mostrano 2 dozzine di nemici al terzo piano.
Magari la deposito al secondo?"
Il mezzo si mise davanti alle finestre,Batman corse fuori,spiccò un salto e spaccò i vetri.
Gli uomini armati erano tutti di fronte ad una porta.
Il pavimento esplose,facendo cadere uno di loro e gettandone a terra altri,poi Batman saltò fuori,tramite una corda collegata ad una pistola e si mise su una trave sul soffitto.
Lanciò dei piccoli oggetti circolari che lampeggiavano di rosso sulle armi di 6 uomini,premette un bottone di un telecomando e li fece esplodere,riempiendo la zona di scintille,un altro sparò nel buco,poi fu colpito alla gamba da un arpione collegato ad una corda e tirato su.
Batman saltò giù,colpì l'arma di uno di loro,poi gli ruppe il braccio e usò l'arma per sparare,poi lo gettò a terra.
Lanciò un arpione contro un altro,colpendolo alla spalla,lo tirò indietro e gli diede un pugno,mandandolo nel buco.
Dalla porta entrò un altro.
Batman tirò fuori un pipistrello di metallo e lo tirò sul volto di uno di loro,poi quello appena entrato attivò una bomba a mano,ma Batman diede un calcio a quello appeso e lo mandò contro l'altro che cadde e la bomba esplose.
Batman ne colpì altri 2,poi un terzo,evitò le coltellate di un quarto,lo sollevò e lo gettò a terra con tanta potenza che fracassò il pavimento di legno.
Anatoli cominciò ad indietreggiare.
Batman corse verso un quinto di cui afferrò la testa,spiccò un salto superando una cassa di legno e gettando l'uomo su di essa,poi sparò un arpione sulla cassa,scagliandola verso altri 2.
Uno di loro gli sparò,ma il proiettile prese la corazza della testa e degli avambracci rimbalzando e facendogli perdere l'arma.
Corse verso quello che sparava dandogli un colpo alla pancia,diede un colpo al viso ad un altro,colpì in faccia quello colpito alla pancia,ne colpì altri 2 con entrambe le braccia,colpì il polso di un altro,diede una testata ad un altro e poi iniziò a parare i colpi di coltelli con gli avambracci.
Diede una gomitata ad uno,spezzò il braccio di un altro con l'avambraccio sinistro,diede un calcio alla gamba di un altro,afferrò il braccio di uno usandolo per parare il coltello di un altro,per poi dargli un calcio,disarmò un altro dandogli un sinistro al mento,parò il destro di un altro con l'avambraccio sinistro,gli diede un sinistro al volto stendendolo,poi colpì alla testa uno che era accucciato,conficcandogli il cranio nel suolo,poi ne gettò a terra un altro e lo colpì diverse volte alla testa con il braccio destro,un altro gli sparò alla testa,Batman gli afferrò la pistola,piegando le braccia da una parte all'altra ,poi lo gettò a terra e gli ruppe il braccio.
Un altro gli diede un calcio al volto,un secondo gli afferrò il mantello gettandolo a terra,poi Batman iniziò a parare coltellate con gli avambracci,diede il pugno a quello alla sua sinistra,si prese un calcio al petto da quello a destra e quello a sinistra gli diede una coltellata alla spalla,Batman diede un calcio alla gamba di quello a destra,facendolo cadere,diede una ginocchiata alla faccia dell'altro,si voltò dando un pugno alle gambe di quello a sinistra,estrasse il coltello,spinse l'altro al muro e gli conficcò l'arma nella spalla.
Quello a terra gli diede un pugno alle spalle,lui sferrò un destro al volto,lo colpì al fianco facendolo finire a terra e lo lanciò contro un muro,danneggiando la parete.
Batman si diresse verso quello accoltellato e lo afferrò alla gola.
Anatoli era nella stanza con un altro.
Batman sfondò il muro e afferrò quello con il mitra,puntando l'arma contro Anatoli.
"Buttala."disse Anatoli "HO DETTO BUTTALA!
IO LA AMMAZZO!
CREDIMI LO FACCIO!"
"Io ti credo."disse Batman che sparò alla bombola del gas,corse davanti alla donna afferrandola e la bombola esplose.
"Stia tranquilla."disse Batman "Sono amico di suo figlio."
"L'avevo capito."disse lei "Dal mantello."
Lois vide una pozza d'acqua nella struttura e ci gettò dentro la lancia.
La sveglia suonò e Lex la prese furibondo.
Superman volò contro la struttura e la sfondò atterrando nella stanza di Lex.
"È tardi,è tardi,dice il Bian Coniglio."disse Lex voltandosi "Vero coniglio?"
Lex gettò la sveglia nell'acqua dietro di lui "Hai esaurito i trucchi.
Hai esaurito il tempo e sei a corto di una testa di pipistrello."
Superman incrociò le braccia.
Il telefono squillò.
"Ah...sarà il cuoco."disse Lex "Scusami.
Ah...arrosto di Gotham."
Lex rispose "Molto bene.
Pronto dammi buone notizie."
"Preferisco essere io a dartele."disse Batman e Lex si spaventò.
"Hai perso."disse Superman.
"Io non so come si perde."disse Lex.
"Imparerai."disse Superman.
"Ah,imparerò!"disse Lex "Non odio il peccatore.
Odio il peccato.
È il tuo ,amico mio, è esistere.
Esattamente come l'altro."
Lex avanzò "Non posso farti vincere.
Ho dato a Batman una possibilità,ma non ha avuto la forza.
Quindi se l'uomo non uccide Dio...lo farà il diavolo!"
Lex si avvicinò alla vasca dove c'era un gigantesco bozzolo flaccido arancione,con la parte intorno nera.
Il bozzolo era collegato alla sostanza viscida scura sulle pareti,c'erano cavi elettrici collegati ad esso e anche delle punte di metallo che si inserivano dentro di esso.
Le scariche elettriche aumentarono e la città si spense.
Il segretario era in una stanza ad un tavolo con altri uomini e guardò la tv.
"STATE TUTTI CALMI!"disse il direttore del giornale.
"Ci arrivano notizie di blackout totali a nord e nord est della città."disse l'uomo alla tv "Le autorità federali cercano di capire se fa tutto parte di un più vasto attacco..."
All'interno del liquido arancione nel bozzolo c'era una creatura alta 6 metri,con la pelle nera.
Aveva un corpo umanoide, muso schiacciato,con una bocca piena di denti sottili,ma appuntiti,naso grande e schiacciato,zigomi sporgenti,senza sopracciglia,ma con due bozzi sopra di esse.
Aveva una muscolatura imponente,braccia lunghe,con unghie appuntite e aveva i piedi simili a quelli di un cane.
"Un'antica deformità kryptoniana."disse Lex che si tolse la fascia dalla mano mostrando il taglio"E adesso...sangue del mio sangue.
È nato per distruggerti!
Si chiama Doomsday."
L'essere emerse dal bozzolo ruggendo,poi guardò i 2 mentre la sostanza flaccida colava via dal suo corpo.
Superman spalancò gli occhi.
"Adesso Dio... è come se... fosse morto."disse Lex.
L'essere emise un ruggito potente,iniziò a dimenarsi e ad urlare,poi sferrò un destro,ma Superman volò contro di esso e lo bloccò con entrambe le mani,poi spinse il braccio sul lato sinistro e colpì il mostro al viso con un destro,mandandolo contro i cavi dietro di se e stordendolo.
Superman gli volò addosso,ma la creatura lo afferrò con entrambe le braccia,con un salto uscì dalla struttura sfondando il soffitto e diede un destro a Superman,provocando un'onda d'urto.
Kal L sfondò l'asfalto e le scale del suo monumento,poi iniziò a rialzarsi.
L'essere atterrò davanti alla sua statua,poi si voltò verso di lui.
Superman gli volò contro colpendolo con entrambe le braccia e mandandolo contro la statua.
Il mostro lo afferrò e lo mandò contro uno dei blocchi di pietra che circondavano le spalle della statua,che si frantumò,poi sollevò un altro blocco con le mani e glie lo spappolò addosso.
Il mostro prese il piede di Superman e lo scagliò contro la statua frantumandola e facendolo volare per centinaia di metri conficcandolo in un palazzo.
La creatura si voltò verso gli elicotteri,spiccò un salto enorme trapassandone uno e arrivò contro il pilastro di metallo della Lex Corp abbozzandolo,poi cadde sul bordo del palazzo abbozzandolo.
"Signor presidente."disse il segretario al telefono.
"Che significa?"disse il presidente.
L'uomo guardò le tv.
Le macchine della polizia arrivarono davanti alla struttura attaccata da Batman e trovarono la donna.
"Sta bene signora?"disse l'uomo.
"Si,sto bene."disse lei.
"Allora la portiamo via da qui."disse il poliziotto.
Il mezzo di Batman volò via.
Diana era su un aereo e guardava dei televisori.
Aveva i capelli legati in una coda di cavallo,indossava un giubetto di pelle nero,pantaloni neri e stivali neri.
"Questa cosa è emersa dalla nave kryptoniana pochi istanti fa."disse l'uomo alla tv "Fortunatamente la giornata di lavoro è finita nella zona del centro.
Ora sono appena arrivati gli aerei militari."
Lei si mise seduta mettendosi una mano sulla bocca.
Gli elicotteri militari aprirono il fuoco sul mostro con le mitragliatrici e poi con diversi missili.
L'essere saltò sulla piattaforma d'atterraggio,mentre un pezzo del palazzo veniva giù.
L'essere guardò alle sue spalle,prese una trave di cemento a croce e la scagliò contro un elicottero,poi ruggì e venne colpito da altri missili.
L'essere mise le mani sulla testa e il suo petto iniziò ad illuminarsi di luce rossa.
Doomsday si alzò ruggendo,colpì il suolo con il piede generando un'onda d'urto rossa circolare,iniziò ad emettere una fortissima luce rossa con scariche elettriche rosse,e produsse un'onda d'urto a cupola dello stesso colore che distrusse la cima del palazzo e anche le cime dei palazzi intorno.
"Abbiamo perso i collegamenti con Metropolis."disse l'uomo alla tv "Non è chiaro cosa sia successo."
Diana continuò a guardare i video.
Il mezzo di Batman volò verso Metropolis e vide la luce rossa.
"Che succede li Alfred?"disse Batman.
"Non so come descriverlo."disse Alfred sconvolto.
Diana scese dall'aereo.
Doomsday si mise a ruggire sul tetto del palazzo distrutto,Superman entrò nel palazzo e lo afferrò da sotto mettendogli le mani sulla schiena e portandolo verso l'alto.
I 2 superarono le nubi e uscirono dall'atmosfera.
Una donna in abiti militari posò il telefono nella stanza del segretario "Signore,hanno evacuato la città."
"Sembra che voglia portarlo nello spazio."disse il segretario.
"Passiamo alla chiave rossa,signor presidente."disse un generale.
"Non ancora!"disse il segretario.
"Sono in alto."disse il generale "Possiamo attaccarli senza vittime,signore."
"Una vittima,signor presidente."disse il segretario "Superman."
"Dio abbia misericordia di lui."disse il presidente "Fuoco a volontà."
Un missile nucleare uscì da una base.
Doomsday diede un pugno con il sinistro a Superman mandandolo verso l'atmosfera.
Lui volò verso l'essere, gli colpì la pancia con entrambe le braccia,la pancia del mostro si illuminò di energia rossa e il mostro andò verso lo spazio.
Superman lo colpì ancora con entrambe le braccia,poi lo afferrò alla testa.
Il missile uscì fuori dall'atmosfera.
Il mostro afferrò Superman con la mano sinistra,ma lui voltò la creatura verso il missile.
L'esplosione illuminò tutto il cielo notturno.
"Oh Dio."disse Batman.
Il direttore,Jenny e gli altri del Daily Planet si avvicinarono alle vetrate del palazzo.
Lois uscì dall'edificio abbandonato e vide qualcosa cadere dal cielo bruciando.
Doomsday cadde su un'isola abbandonata e provocò una grossa esplosione.
"Missile 1."disse la donna nello studio del segretario "Stricker Island a est di Metropolis."
"È disabitata."disse un altro.
"Missile 2."disse la donna "Nessun rientro apparente."
"Missile 2?"disse il presidente.
"Superman,signor presidente."disse l'altro "Il missile 2 era...Superman."
"Signore."disse un altro indicando i video "Si muove."
Doomsday era nel cratere e urlava,poi iniziò a strapparsi la pelle che venne sostituita da un'altra.
Il corpo del mostro si coprì di spine ossee,specialmente sulla schiena ,sulle braccia,sulla testa e gli zigomi,mentre la muscolatura aumentava.
L'essere diede un destro a terra provocando un cratere.
Dall'essere iniziarono a partire delle scariche elettriche rosse mentre gli occhi si illuminavano di energia.
Il mostro emise un raggio rosso che andò verso l'alto e uscì dall'atmosfera terrestre,mentre produceva un'enorme esplosione a cupola che distrusse l'intera isola.
Superman era fermo in orbita,svenuto.
"Le onde d'urto diventano più forti."disse il segretario "Ogni volta che lo colpiamo lo rendiamo più potente.
Non possiamo attaccare."
"Che stai dicendo,Calvin?"disse il presidente.
"Dico che non si può eliminare."disse il segretario.
Batman volò sopra l'isola in fiamme e lo vide,rimanendo sconvolto.
L'essere aveva gli occhi e l'interno della bocca pieni di luce rossa.
Il mostro tirò fuori dal suo volto un raggio rosso che mancò di poco l'aereo che girò dietro un dosso di roccia che venne devastato.
Il mezzo volante volò sull'acqua.
"Signor Wayne,riesce a sentirmi?"disse Alfred.
"Alfred...è kryptoniano."disse Batman "Solo armi alla kryptonite lo uccidono."
"Potrebbero."disse Alfred "Se glie ne fosse rimasta una."
"Mi resta un caricatore."disse Batman "L'arpione...Alfred,l'arpione.
È pura kryptonite.
È rimasto a Gotham.
Se riesco a bucargli la pelle,l'arpione lo ucciderà."
"In teoria è possibile."disse Alfred.
"Devo fare in modo che mi insegua mentre vado in città...per la kryptonite."disse Batman che tornò indietro e fece fuoco con le mitragliatrici e con i missili sull'essere passandogli davanti.
Doomsday spiccò un salto enorme,spostando molta polvere e fece uscire il raggio da occhi e bocca.
Il Sole illuminò Superman che aprì gli occhi pieni di energia rossa.
Doomsday volò sopra Gotham stando dritto e lanciando il raggio dal volto.
Il raggio colpì la parte alta di un edificio e un lato del mezzo di Batman che si schiantò contro dei mezzi e andò contro un palazzo.
L'essere atterrò urlando e trapassando un pezzo del tetto di un palazzo,poi fece un cratere a terra.
"Oh merda."disse Batman.
Il mostro lanciò il suo raggio laser,ma davanti a Batman atterrò Diana con addosso la corazza,senza il vestito blu lungo.
Lei aveva uno scudo circolare sulla schiena e una spada antica sotto lo scudo.
Incrociò le braccia e il raggio venne parato dalle placche di metallo sugli avambracci.
La donna incrociò nuovamente le braccia ad "x" e produsse una forte luce bianca e un'onda d'urto circolare bianca che scagliò via l'essere che afferrò il suolo mentre veniva sbalzato via.
Superman afferrò il mostro volando e lo tirò dentro una fabbrica di armi che esplose.
Lois vide l'esplosione,poi corse nella struttura abbandonata cadendo in acqua.
"Perché l'hai riportato in città?"disse Wonder Woman.
"Il porto è deserto."disse Batman estraendo una pistola "E qui c'è un'arma che può ucciderlo."
Lois si tolse la giacca e scese i gradini della stanza allagata.
Superman atterrò davanti a Batman "Hai trovato l'arpione?"
"Ho avuto da fare."disse Batman.
"Questa cosa...questa creatura...sembra si nutra di energia."disse la donna che prendeva lo scudo con la mano sinistra, mentre Batman metteva un proiettile esplosivo dentro il fucile.
"Quella cosa viene da un altro mondo."disse Superman mettendosi alla sua destra "Il mio mondo."
"Ho già ucciso cose che venivano da altri mondi."disse lei estraendo la spada.
"Lei è con te?"disse Superman.
"Credevo fosse con te."disse Batman.
Il mostro,coperto di scariche elettriche rosse, provocò un'altra esplosione che distrusse tutto il porto della città.
Batman corse sotto un pezzo di macerie,mentre la donna mise lo scudo davanti a se e Superman tentava di resistere all'onda d'urto.
I 2 vennero lentamente trascinati via mentre enormi pezzi di palazzi volavano intorno a loro.
Lois vide la struttura crollargli addosso e si tuffò nell'acqua.
La donna spiccò un enorme salto urlando verso il mostro e Doomsday fece lo stesso,mentre Superman spiccò il volo.
Doomsday andò contro un pezzo di palazzo e atterrò smuovendo un polverone.
La donna mise davanti a se lo scudo evitando i pezzi di polvere e tentò di colpire i piedi dell'essere con la spada atterrando,ma l'essere indietreggiò,poi evitò Superman che gli stava volando addosso.
La donna colpì il polpaccio sinistro del mostro con lo scudo facendolo cadere all'indietro e Superman gli volò sul petto colpendolo con entrambe le braccia e mandandolo a terra,sollevando un polverone.
La donna spiccò un salto e il mostro si spostò,evitando la spada che si conficcò a terra.
Doomsday diede un pugno a Superman scagliandolo via.
La donna gli fece un taglio sul polpaccio sinistro facendolo cadere su un ginocchio.
Il mostro urlante dal dolore le tirò contro una macchina e lei la tagliò in 2 con la spada,poi il mostro evitò Superman ,lo afferrò per i piedi e lo tirò a terra,ruotando su se stesso,poi gli diede un calcio,facendolo strusciare per decine di metri.
La donna provocò di nuovo le onde d'urto bianche e l'essere venne sbalzato all'indietro,poi scagliò un mezzo,lei spiccò un salto e lui le diede un pugno sullo scudo scagliandola via,poi fece un salto in avanti emettendo il raggio dal viso e scagliandola contro un pezzo di macerie circolare.
Lei sorrise e si mosse a super velocità urlando.
Lois tentò di spostare le macerie per respirare,poi iniziò a colpire i massi.
Superman volò contro il mostro emettendo i raggi dagli occhi e lo stesso fece l'essere.
I 2 raggi si incontrarono provocando una spaventosa onda d'urto.
Quello di Doomsday prevalse e Superman venne scagliato via,andando a schiantarsi tra le macerie.
Kal L volò in alto,ma poi si fermò sentendo i boati e volò verso terra,togliendo le macerie.
Superman estrasse Lois svenuta dall'acqua,si mise in ginocchio e lei sputò l'acqua.
Lui le fece una carezza sulla guancia e si tuffò in acqua.
Doomsday vide Batman che sparò un arpione legato con una corda alla pistola e venne trascinato via,proprio mentre il mostro si schiantava a terra nel punto in cui si era trovato l'uomo pochi secondi prima.
Batman arrivò sul lato di un palazzo,poi lanciò un altro arpione e andò via,mentre il raggio colpiva l'edificio.
L'uomo andò a sbattere contro un altro palazzo e il raggio distrusse la parte superiore,mentre lui finiva su un balcone.
Batman si alzò,gettò un fumogeno di sotto,spiccò un salto e l'essere si schiantò contro il palazzo,poi ne uscì e saltò a terra.
Superman riemerse lentamente con la lancia.
"Lawrence..."disse Lois che lo portò fuori in parte svenuto e poi gettò via la lancia "Lawrence…
Lawrence stai bene?"
Il mostro gettò a terra la donna che spiccò un salto,ma Doomsday sferrò un pugno e la fece strusciare a terra per decine di metri anche tra le macerie,facendole perdere lo scudo.
Diana sorrise e raccolse la spada,il mostro cercò di darle un pugno atterrando,ma lei parò la mano destra con la spada,poi gli tagliò metà dell'avambraccio.
L'essere urlò illuminandosi di scariche elettriche rosse e la colpì con il raggio laser.
La creatura si ricoprì di scariche elettriche e dal moncherino iniziò ad uscire un'enorme punta d'osso con altre punte più piccole.
"Io ti amo."disse Lawrence.
"No."disse lei "No,Lawrence non puoi."
"Questo è il mio mondo."disse Superman.
"No,Lawrence non farlo."disse Lois.
"Tu sei il mio mondo."disse Superman.
"Ti prego..."disse lei e Superman si alzò "LAWRENCE!"
Superman volò e prese la lancia.
L'essere era pieno di scariche elettriche,ma la donna prese una frusta dalla vita che si illuminò di energia gialla e legò il mostro intrappolandogli le braccia e facendo pressione con le gambe su un pezzo di maceria,mentre le scariche aumentavano.
Batman gli sparò una granata sul viso facendogli respirare il fumo verde ed indebolendolo.
Le scariche elettriche cessarono.
Superman volò verso il mostro e trafisse il suo pettorale sinistro con la lancia.
La creatura urlò a squarcia gola ed emise tantissime scariche elettriche rosse,mentre il suo petto si illuminava di energia verde.
Il masso su cui era la donna cedette,il mostro si liberò dalla frusta e afferrò Lawrence con la mano sinistra,puntò l'altro braccio e gli trafisse il petto con la punta d'osso,coperta di venature nere, facendolo urlare.
Le scariche elettriche intorno ai 2 si intensificarono.
Superman afferrò una delle punte minori avvicinandosi e trafisse completamente il petto dell'essere.
L'essere estrasse la punta facendolo urlare ed emise un enorme raggio dal viso verso l'alto seguito da una luce verde,poi cadde a terra morto.
Superman giaceva senza vita nella sua mano sinistra.
Batman si avvicinò a Superman insieme alla donna.
Lois arrivò e la donna si voltò verso di lei.
Batman prese Superman e lo calò di sotto,la donna lo prese,lo poggiò a terra e Lois si avvicinò piangendo.
Batman li raggiunse.
Dei militari si calarono nel buco fatto da Superman nella nave kryptoniana e avanzarono vedendo Lex nella pozza arancione,ora piena di sangue e di pezzi rossi di sostanza viscida.
Davanti a Lex c'era un essere alto 6 metri.
L'essere aveva la pelle grigia,la testa umanoide,2 punte ai lati del mento,aveva 2 fori al posto del naso.
Gli occhi erano gialli luminosi.
Ai lati della testa c'erano 2 corna che andavano verso l'esterno,poi formavano una punta curva all'indietro e una punta curva in avanti più piccola.
L'essere aveva una muscolatura massiccia,con una linea di punte che dalle spalle passava al centro del petto e poi sulla parte centrale della pancia.
Aveva 2 cubi neri nelle mani con 4 dita appuntite e un terzo cubo in mezzo.
Sopra l'essere c'erano delle sfere di varia dimensione che si muovevano.
L'essere guardò in alto,ruggì e svanì diventando polvere che andò ad entrambi i lati della stanza.
Lex si voltò e vide i militari che avevano i fucili su di lui.
Poco dopo Lex era su una sedia con una tuta da galeotto rossa e 2 guardie lo portarono via.
Il direttore del Daily Planet andò nella sala macchine dove stamparono i giornali e ne prese uno,malinconico.
Sul giornale c'era scritto "Superman è morto.
Notte di terrore e mattino di lutto."
Il direttore aprì il giornale e vide una foto di Lawrence con scritto accanto: "Reporter muore durante la battaglia di Gotham".
C'era anche la foto di Lex Luthor dove veniva scritto : "Lex Luthor arrestato per la bomba al campidoglio".
Le strade della città erano deserte e i bar chiusi.
Il Daily Planet era vuoto.
A Smallville molte persone erano nella casa di Lawrence.
Arrivarono anche il direttore e Jenny.
La madre mise una foto nella bara di Lawrence e gli prese la mano.
Lois era sdraiata in camera di Lawrence.
La madre entrò con una busta "Ciao."
Lois si mise seduta.
"Lawrence te l'aveva mandato per farti una sorpresa."disse la madre di Lawrence dandogli la busta,poi le accarezzò il viso.
Lois,rimasta sola,aprì la busta e trovò un anello sorridendo.
Poco dopo la bara era su un carretto con le persone dietro.
Il carretto si mosse e andò verso un cimitero.
In un'altra zona un cannone fece fuoco,degli aerei volarono e in mezzo ad un'enorme strada, con i lati pieni di persone, c'erano dei militari che portavano una bara coperta con la bandiera americana.
Il carro con la bara passò tra i campi.
Il cannone sparò ancora.
Il segretario era davanti alla bara sulla strada grande.
Il carro di Lawrence giunse al cimitero.
La bandiera venne tolta dalla bara nella grande strada.
La bara era nera con un triangolo argentato con la punta verso il basso e la "S" argentata incisi sopra.
Il segretario prese la bandiera piegata.
La bara di Lawrence fu posizionata sulla fossa a Smallville,mentre il prete lesse il testo.
"Ma di nuovo vivranno i tuoi morti."disse il prete "Risorgeranno i miei cadaveri.
Si sveglierà ed esulterà chi giace nella tomba."
La gente andò via dopo la cerimonia e la madre era aiutata dal prete.
"Mi serve un passaggio per tornare a casa."disse la madre "Ho dimenticato gli assegni."
"Mi hanno detto che è già tutto pagato."disse il prete.
"Ma da chi?"disse la donna.
"Un donatore anonimo."disse l'uomo.
Lois era davanti alla fossa con dentro la bara.
In lontananza c'era Bruce con un lungo cappotto nero e venne raggiunto da Diana ,anch'essa vestita di nero e con i capelli legati.
Lois prese la terra e la gettò sulla bara.
"Tutto il circo è li a celebrare una bara vuota."disse Bruce.
"Non sanno come onorarlo."disse la donna "Se non come un soldato."
"Io l'ho tradito."disse Bruce "Da vivo.
Non lo tradirò da morto.
Aiutami a trovare gli altri come te."
"Forse non vogliono essere trovati."disse lei.
"Invece si."disse Bruce"E combatteranno.
Dobbiamo rimanere uniti."
"100 anni fa decisi di abbandonare l'umanità."disse lei "E un secolo pieno di orrori.
L'uomo ha creato un mondo dove restare uniti è impossibile."
"Gli uomini sono ancora buoni."disse Bruce"Combattiamo.
Uccidiamo.
Ci tradiamo a vicenda.
Ma possiamo ricostruire.
Possiamo fare di meglio.
Lo faremo.
Dobbiamo farlo."
La sera seguente il centro di Metropolis era ammassato di persone con candele in mano e a terra c'era scritto : "Se cerchi il suo monumento guardati intorno".
La scritta era intorno ad una "S" nera in un triangolo rovesciato nero.
"Gli altri come me...perché hai detto che dovranno combattere?"disse lei.
"Una sensazione."disse Bruce.
Lei andò via.
FLASHBACK
Una guardia e un uomo in giacca e cravatta si avvicinarono alla cella di Lex.
"Detenuto AC2940,il direttore vuole parlarti."disse la guardia a Lex che era seduto sul letto di una cella di cemento bianca "Alzati.
Lo dico solo un'altra volta.
Il direttore vuole parlarti.
Alzati."
Lex si alzò.
"Voltati,faccia al muro."disse la guardia e Lex lo fece "Appoggia la fronte contro la parete.
Metti le mani dietro la schiena così posso venire a legarti."
Le luci andarono e vennero,la cella venne aperta e dentro c'era Batman.
Lex si voltò lentamente e lo vide.
Delle luci rosse si accesero.
"Qualunque cosa farai...in qualunque posto andrai...io ti sorveglierò!"disse Batman afferrandolo con la mano sinistra e mostrando un pipistrello di metallo arroventato nella mano destra.
"Oh...come siamo finiti."disse Lex sorridendo "Ecco come ogni cosa capitola.
La grande civiltà della famiglia Wayne è scomparsa.
È andata perduta.
Ma chi crederà a me?
Io...io...sono pazzo.
Non posso neanche subire un processo."
"Infatti abbiamo ospedali che trattano i malati di mente con compassione."disse Batman "Ma non è li che andrai.
Ho organizzato il tuo trasferimento nel manicomio di Arkham a Gotham.
Ho ancora degli amici li.
Ti stanno aspettando."
Lex rise "Ma...la campana ha già suonato.
E l'hanno sentita…
La nelle tenebre,in mezzo alle stelle.
Din-don.
Il dio è morto."
Batman diede un pugno al muro e ci incise il pipistrello poi corse via.
Lex andò alle sbarre della cella "LA CAMPANA ORMAI NON SI PUÒ PIÙ FERMARE!
LUI HA FAME!
È RIUSCITO A TROVARCI!
E STA ARRIVANDO!
Din,din,din.
Din,din,din,din.
Din,din,din,din,din,din."
Degli uomini perquisirono lo studio di Lex Luthor e trovarono il quadro degli angeli e dei demoni rovesciato.
FINE FLASHBACK
Bruce lasciò il cimitero.
Lois si allontanò dalla bara.
Un granello di terra si alzò dalla superficie della bara.
