ANNIENTAMENTO
TERRA 33
2017
Una donna era seduta in una stanza vuota.
Aveva i capelli neri lunghi,con la riga in mezzo,indossava una maglietta a mezze maniche bianca,pantaloni bianchi e scarpe bianche.
Era seduta su una sedia e accanto a lei c'era un mobiletto con sopra un bicchiere d'acqua.
Il pavimento della stanza rettangolare era grigio,le pareti giallo spento,con delle linee orizzontali grige.
La parte destra della stanza aveva una vetrata con dietro degli scienziati in una grossa stanza blu.
Davanti a lei c'era un uomo dentro una tuta anticontaminazione bianca.
La donna aveva uno sguardo spento e fissava l'uomo senza muoversi.
Dietro l'uomo ve n'erano altri due con gli stessi abiti.
"Che cos'hai mangiato?"disse lui "Avevi razioni per due settimane,sei stata nell'area per circa 4 mesi."
"Non ricordo di aver mangiato."disse la donna.
"Quanto tempo credi di esserci stata?"disse lui.
"Giorni."disse lei "Forse settimane."
"Che è successo a Josie Radek?"disse l'uomo.
"Non lo so."disse lei.
"Non lo sai e Shepard?"disse l'uomo "E Dorensan?"
"Morte."disse lei.
"Ventress?"disse lui.
"Non lo so."disse la donna dopo qualche istante.
"Allora che cosa sai?"disse l'uomo.
Lei abbassò la testa.
FLASHBACK
Nello spazio si aprì una spaccatura su un'altra dimensione e da essa ne uscì una massa incandescente che entrò nell'atmosfera terrestre.
Sulla Terra c'era una spiaggia molto grande,che aveva un faro,su una zona di roccia poco elevata e con vegetazione sopra.
In lontananza si vedeva una foresta.
La massa incandescente si schiantò sul faro nella parte bassa.
Una massa informe si muoveva mutando.
Dal buco uscì una luce arancione che emanava un vapore rosso che poi diventava viola e poi grigio,mentre dal buco usciva energia arancione che si fondeva con la struttura generando delle ramificazioni simili a vene e tentacoli.
Tempo dopo ,in un aula universitaria, c'era la donna che mostrava un immagine su uno schermo di una cellula che si divideva.
"Questa è una cellula e ,come tutte le cellule, si sviluppa da una già esistente."disse la donna "Per estensione,tutte le cellule sono nate da un microrganismo."
Tutti nella sala prendevano appunti.
"Un organismo unico,solo nel pianeta Terra,forse nell'Universo."disse la donna "Circa 4 miliardi di anni fa,quel 1 divenne 2 i due divennero 4,poi 8,16,32...
Questa continua suddivisione ha dato vita...a quella che è diventata la struttura di ogni microbo,filo d'erba,forma di vita marina,terrestre,ogni essere umano...la struttura di tutto quello che vive e di tutto quello che muore."
Dietro di lei c'erano tre finestroni e fuori molta vegetazione.
"Gli studenti di medicina,gli scienziati di domani devono partire da qua."disse lei "La cellula che stiamo osservando è tumorale.
Femmina,35 anni,prelievo dalla cervice.
Nel corso del prossimo semestre esamineremo delle cellule cancerogene in vitro e la loro attività autofagica."
Lei scese le scale di legno che erano in un grande complesso.
Indossava una giacca nera con sotto in vestito nero lungo fino alle ginocchia e ora aveva la riga sulla parte destra della testa.
"Professoressa?"disse una studente che scese le scale con lei.
"Katie."disse lei "Dimmi."
Un uomo di colore in giacca e cravatta scese le scale.
"Ho letto gli articoli del professor Sasson ieri sera."disse Katie "Mi sento ancora indietro,forse non sto lavorando abbastanza.
Gli altri sono più avanti."
"No,ma che dici,sta tranquilla."disse la prof che era arrivata al piano terra.
"Linda."disse l'uomo che la raggiunse mentre Katie si allontanava.
"Daniel."disse lei.
"Avrei voluto pranzare con te,ma non sono riuscito a trovarti."disse Daniel.
"Volevo recuperare dei testi."disse Linda.
"Tutto lavoro e niente svago."disse l'uomo "Non va bene.
Pensavo,senti...hai programmi per sabato?
Io e Sara facciamo una piccola festa,un party in giardino se il tempo regge."
"A dire il vero ho un impegno."disse Linda.
"Credo che ti divertiresti."disse Daniel.
"Grazie,ma dobbiamo...devo dipingere la nostra camera da letto."disse lei.
"È passato un anno."disse Daniel "Secondo me puoi anche venire ad una festa,non è un tradimento o un insulto alla sue memoria,perciò..."
"Preferisco dipingere la camera."disse lei che andò via.
La sua casa era una villa a due piani con un vialetto, un grosso giardino,una seconda costruzione accanto,un'altalena e una staccionata.
L'interno della casa era grande,c'era un letto a due piazze con le pareti verdi.
Lei era su un divano in salotto,davanti ad un tavolo.
Ai lati della stanza c'erano altri due divani.
Linda ricordava di quando era nel letto con il marito,un uomo con capelli ricci e neri e piangeva singhiozzando.
In mano aveva un amuleto aperto con dentro la foto del marito.
Tempo dopo mise della plastica sui mobili e cominciò a dipingere di bianco le pareti nella camera al piano di sopra.
Il marito entrò nella casa.
Indossava un lungo cappotto nero e aveva i capelli tirati all'indietro,poi salì le scale,lei si voltò e si prese un colpo nel vederlo alla porta.
"Oh Dio..."disse lei che lo abbracciò.
Lui fece un leggero sorriso e ci mise un po' per abbracciarla.
"Pensavo che non ti avrei rivisto."disse lei piangendo "Sei qui adesso."
Kaine..."
Lei lo abbracciò ancora.
Poco dopo i due erano in cucina,lui era seduto ad un tavolino e ormai era notte.
Sul tavolino vi era un bicchiere d'acqua.
"Non sapevano niente della tua unità."disse lei che era appoggiata alla cucina "Ho contattato tutti quanti.
Tutti quelli che potevo.
I tuoi compagni ne sapevano meno di me."
Lui rimase in silenzio.
"Era una missione segreta."disse lei.
"Può darsi."disse Kaine.
"Che significa può darsi?"disse Linda"Rispondi."
"D'accordo era segreta,almeno credo."disse Kaine.
"Pakistan,ancora?"disse lei.
"Io non so dove fosse o cosa fosse..."disse Kaine.
"Com'è possibile?"disse Linda "Faceva caldo?
C'era la neve?
Le persone parlavano portoghese o qualche altra lingua?…"
Lui rimase in silenzio.
"Da quant'è che sei tornato?"disse Linda.
"Non lo so."disse Kaine.
"Come sei tornato?"disse lei "Da che base sei venuto?"
"Non lo so?"disse Kaine.
"E quelli della tua unità?"disse lei "Sono tornati insieme a te?
Devi pur essere in gradi di dirmi qualcosa,sei sparito della faccia della Terra
per un anno intero.
Merito una spiegazione migliore di quella che mi stai dando."
"Non ha importanza."disse Kaine in modo secco e lei si sedette al tavolo prendendogli la mano.
"Kaine...come sei tornato a casa?"disse lei.
"Ero qua fuori."disse Kaine.
"Fuori di casa?"disse Linda
"No,ero fuori dalla camera con il letto,la camera...la porta era aperta e ti ho visto."disse Kaine "Ti ho riconosciuto.
Il tuo volto."
Lui ritrasse la mano e bevve l'acqua "Non mi sento tanto bene."
Lei notò che nel bicchiere c'era sangue.
Poco dopo i due erano in ambulanza e lui sputava sangue.
Lei era vicino e gli toccava la fronte "Resta con me,amore.
Io soni qui conte."
"Maschio,31,emorragia,convulsioni."disse l'uomo accanto ai due.
"Stai con me,amore."disse Linda "Ti amo.
Tesoro guardami.
Può fare qualcosa?"
Diverse macchine nere arrivarono dietro l'ambulanza e un elicottero la illuminò.
"Ha chiesto lei la scorta?"disse l'uomo.
Una delle macchine si mise davanti al mezzo che fu costretto a fermarsi e dalle jeep nere uscirono uomini armati di mitra e con divise nere.
"VENITE FUORI!"urlò uno di loro aprendo gli sportelli "DUBITO!
PRESTO!"
Uno di loro prese la biologa "CHE STATE FACENDO?"
"FUORI IMMEDIATAMENTE!"urlò uno di loro.
"Chi siete?!"disse l'uomo mentre portavano fuori la branda "CHE STATE FACENDO?
NON PUÒ MUOVERLO!"
"LASCIATELO STARE!"urlò Linda "LASCIATELO!
LASCIATELO!"
Un uomo le fece un'iniezione e lei svenne.
Area x.
Linda si svegliò con addosso una maglietta rossa,pantaloni dello stesso colore.
Era su un lettino con la spalliera in fondo di metallo,un comodino vicino e con le pareti giallo spento,con delle linee orizzontali grige.
Alla sinistra del letto c'era una porta di metallo con diversi cassetti incorporati.
Lei si alzò e andò a vomitare dietro una tenda nella stessa stanza.
Su una parete c'era una vetrata con dietro una donna bionda con una giacca nera e una gonna scura.
La donna aprì la porta ed entrò nella stanza aprendo una porta scorrevole.
Aveva una cartellina in mano.
"Dev'essere una sensazione terribile,provocata dal sedativo che ti hanno dato."disse la donna"Siediti."
"Chi sei tu?"disse linda che si mise su una sedia e prese una bottiglia d'acqua.
"Sono la dottoressa Ventress,sono una psicologa."disse la donna.
"Perché parlo con una psicologa?"disse Linda "Sono in un ospedale psichiatrico?"
"No."disse Ventress.
"E allora?"disse lei "Dove sono?
Dov'è mio marito?"
"Hai prestato servizio militare per 7 anni."disse Ventress.
"Sono professoressa alla John Hopkins e vorrei sapere che diavolo sta succedendo qui."disse Linda.
"Ti stai occupando del ciclo vitale delle cellule."disse Ventress.
"Ho detto dov'è mio marito?"disse Linda.
"Giusto,mi piacerebbe parlare del sergente Kaine."disse Ventress "Quando è tornato a casa?"
"Voglio vedere un avvocato."disse Linda.
"Non ti è permesso vedere un avvocato."disse Ventress "Ti ha detto come ha fatto a tornare?"
"No."disse Linda.
"Ti ha contattata nel periodo in cui non c'era?"disse Ventress.
"No."disse Linda.
"Che ti ha detto della sua missione quando è tornato."disse Ventress.
"Niente."disse Linda.
"E prima di andarsene?"disse lei "Ti ha parlato del luogo della missione?
Di cosa doveva fare?"
"Non l'ha detto e non glie l'ho chiesto."disse Linda.
"Ma hai continuato regolarmente a fare richieste sulla sua unità...fino a 6 mesi fa,poi hai smesso."disse Ventress "Per quale ragione?
Pensavi fosse morto?
Volevi andare avanti?
Non è così facile continuare."
"Non l'ho fatto."disse Linda "Ho finito di rispondere alle domande,ora tocca a te."
"Tuo marito è qui."disse Ventress "È gravemente malato."
"In che senso?"disse lei.
"Insufficienze organiche."disse Ventress "Violente emorragie interne.
E...tumori."
"Deve essere stato esposto a chissà quale tipo di radiazione...forse anche a virus."disse Linda "Devi dirmi dov'era e che stava facendo.
Forse potrei aiutarlo."
Le due erano in un piano di laboratori separati da porte scorrevoli di vetro e c'erano dottori in camice ovunque.
Dalle finestre,che erano molto elevate dal suolo,si vedeva una foresta.
Linda si mosse nella struttura,poi uscì su un balcone e vide che oltre la pianura verde,con cespugli e una pozza,c'era una specie di sostanza luminosa incorporea fatta di tanti colori diversi,principalmente viola,rosso e bianco.
Tale sostanza verticale si muoveva come un liquido e anche in cielo c'erano delle strane colorazioni oltre la sostanza da cui provenivano boati.
Lei era dentro una struttura rettangolare,che era poco dentro una barriera con una struttura più grande vicino,ma oltre la barriera.
Ventress la raggiunse "Un evento incredibile.
A dir poco inumano.
Una dimensione incomprensibile."
Le due erano dentro uno studio,sedute.
"Ci sono molte teorie."disse Ventress "Ma pochi fatti.
È cominciato circa 3 anni fa."
Al computer,voltato verso l'esterno,Linda vide l'immagine satellitare con una zona rossa e un faro da cui partiva la luce.
"L'international park ci ha informato del fatto che un faro era circondato da un bagliore."disse Ventress "Uno dei guardiani entrò per capire e...non è mai tornato.
L'evento è stato catalogato,da allora non ci siamo più avvicinati ne via terra,ne via mare,abbiamo inviato droni,ispezioni e gruppi specializzati.
Non abbiamo capito niente.
Quest'aura si sta espandendo sempre più,ci sta inghiottendo,ci fagocita sempre di più.
È come se fossimo eliminati da sostanze chimiche...che si stanno impadronendo di noi.
In pochi mesi quest'aura sarà arrivata fino a qua.
Sarà così."
Linda si voltò verso le vetrate dietro di lei.
"L'assurdo è che stiamo parlando di città,stati...è terribile."disse Ventress.
"E indietro non si può tornare?"disse Linda "Si può fare qualcosa?"
"Si."disse Ventress.
Kaine era dentro una stanza,su un letto d'ospedale,senza maglietta e con dei respiratori.
"Sta morendo."disse Linda.
"Si,e non c'è modo di fermarlo."disse Ventress "Dobbiamo accordarci in proposito di quello che abbiamo detto."
"Non mi lascerai andare a casa."disse Linda.
"È quello che vuoi?"disse Ventress "Andartene?"
"No."disse Linda "Voglio stare con lui.
FLASHBACK
I due erano a letto e sulla parte centrale del soffitto c'era un vetro rettangolare e si vedeva la luna e il cielo notturno.
"Perché non mi parli."disse Linda.
"Scusa."disse Kaine "Stavo pensando."
"Pensi alla prossima missione?"disse Linda.
"No."disse Kaine "Stavo pensando alla Luna.
È strano vederla così,dato che il Sole non è ancora del tutto tramontato."
"Si,hai ragione è buffo."disse Linda "È veramente buffo."
"Sai,Dio di errori non ne ha commessi."disse Kaine "Questo è ciò che penso al riguardo."
"Potresti aver ragione."disse Linda.
"Sta attenta,perché lui ci sta sentendo."disse Kaine.
"Secondo una teoria recente,la morte cellulare può essere combattuta."disse Linda.
"Stavo per esprimere la stessa opinione."disse Kaine.
"Non si invecchia,si può rimanere immortali,si procede ad una divisione,non si muore."disse Linda"Vediamo l'invecchiamento come un processo naturale,ma in realtà è un difetto genetico."
"Ma è nell'ordine naturale delle cose."disse lui "Mi ecciti quando fai discorsi naturali di questo genere."
"Te l'immagini se il mio corpo rimanesse così per sempre."disse Linda.
"Oh,questo si che potrebbe essere un'errore."disse Kaine che la baciò.
"Non vuoi dirmi che c'è che non va."disse Linda mentre lui le accarezzava il braccio "So che c'è qualcosa che non va in questa missione."
"Perché?"disse Kaine.
"Il tuo silenzio."disse Linda "Non mi dici mai niente.
Dammi almeno qualche indizio.
Allora?"
"Saremmo nello stesso emisfero."disse Kaine.
"Che vuol dire?"disse Linda.
"Che io e te cercheremo di...che guarderemo le stesse stelle."disse Kaine.
"Ma che stronzate dici?"disse Linda "Stai scherzando?"
"Ma dai."disse Kaine.
"Credi che faccia questo quando non ci sei?"disse Linda.
"Cosa?"disse lui.
"Credi che stia in giardino piangendo a guardare le stelle?"disse Linda.
Kaine rise "Ma smettila."
Kaine cominciò a farle il solletico.
"Luna prenditi cura del mio coraggioso soldato."disse lei.
"Basta,lo sai che sei irrispettosa verso i miei compagni,ma anche verso il presidente?"disse Kaine mettendosi sopra.
"Hai dimenticato la bandiera."disse Linda e lui iniziò a farle il solletico,poi la baciò.
FINE FLASHBACK
Linda era su un balcone,di notte, e poco distante c'erano dei tavoli.
Ad uno dei tavoli c'erano tre donne.
"Non pensi che dovremmo fare amicizia?"disse una delle tre.
"Beh,potresti."disse un'altra "Anzi,dovresti."
"Allora vado."disse la donna che si alzò e raggiunse Linda.
La donna aveva i capelli neri,legati,pantaloni blu e scarpe nere.
"Ciao."disse la donna.
"Ciao."disse Linda.
"Ti do fastidio?"disse lei.
"No,figurati."disse Linda appoggiata alla ringhiera.
"Meno male."disse la donna appoggiandosi alla ringhiera "Scusa,ma sembra che tu sia sola e immagino come ti senti.
Spaventata.
Dico bene?"
"Un po' in effetti."disse Linda.
"Non devi."disse la donna "Credimi,rilassati.
Pensa che la gente che lavora qui dorme in posizione fetale e la notte si lamenta.
È strano,no?
Mi chiamo Alia."
"Linda."disse lei che gli strinse la mano.
"Piacere di conoscerti."disse Alia.
"Piacere mio."disse Linda.
"Ah,vieni a conoscere la mia squadra,te la presento."disse Alia "Coraggio."
Le due andarono al tavolo e trovarono una ragazza di colore con capelli ricci e un'altra con i capelli lisci legati in una coda di cavallo.
"Signore,ecco Linda."disse Alia.
Quella con la coda di cavallo si alzò e le strinse la mano "Piacere di conoscerti."
"Piacere mio."disse Linda.
"Questa è Shepard e Josie Radek."disse Alia.
"Salve."disse Linda stringendole la mano.
"Ciao."disse Josie.
"Molto piacere."disse Linda.
"Vuoi sederti con noi?"disse Shepard.
"Si,grazie."disse Linda.
"È il primo giorno qui?"disse Shepard.
"Si."disse Linda mentre Alia le dava da bere.
"Grazie."disse Linda.
"Figurati."disse Alia andando a sedersi.
"Siete qui da tanto tempo?"disse Linda.
"Fin dall'inizio."disse Shepard."Sono una geomorfologa,mi occupo dei campi magnetici all'interno dell'area,ma sarebbe come misurare la potenza di un uragano con un'aquilone."
"E io sono qui da...10 mesi?"disse Alia "10 mesi.
Paramedico a Chicago,mi stavo trasferendo,ma sono stata scelta per venire qui."
"Io da 2 mesi."disse Josie "Sono un fisico,sono arrivata da Cambrige dopo il posto dottorato."
"Raccontaci di te,Linda."disse Shepard.
"Ah,insegno all'università,sono biologa."disse lei
"Lo sapevo."disse Alia "Biologa,si vedeva che era forte."
"Avevamo scommesso sulla tua professione e Josie aveva detto Biologa."disse Shepard mentre Alia dava i soldi a Josie "Ci hanno mandato i rinforzi."
"Penso che anche tu sia single."disse Alia.
"Che carina,riesci sempre ad essere inappropriata."disse Shepard.
"Beh,fanculo,nella circostanza in cui siamo pensavo di accorciare i tempi."disse Alia.
"Quale circostanza?"disse Linda.
"Beh...si...strana...come...sembra..."disse Shepard "Stiamo andando da quella parte."
"Entriamo nel bagliore,6 giorni da oggi."disse Alia.
"Voi tre?"disse Linda.
"4,con la Ventress."disse Josie.
"La dottoressa Ventress?"disse Linda.
"È il caposquadra."disse Josie.
"Tutte donne."disse Linda.
"Scienziate."disse Josie.
"Le squadre precedenti erano formate solo da militari,quindi si."disse Shepard.
"Che è successo?"disse Linda "Voi che pensate?"
"Allora ci sono due teorie su cosa può essere andato storto."disse Alia "1:qualcosa li uccide.
2:impazzendo ci si uccide."
"È stato un ragazzo,un militare a scoprirlo."disse Josie "Un sergente."
"Si,ma hai sentito in che stato era ridotto?"disse Alia.
Kaine era nella stanza medica e Linda entrò lentamente avvicinandosi e sedendosi sul letto,poi gli mise una mano sul petto "Kaine,so perché sei entrato li.
Mi dispiace tanto.
E so che cosa devo fare."
Il giorno dopo Linda era dentro l'ufficio di Ventress.
"Quindi non hai detto loro della tua relazione con il sergente Kaine."disse Ventress.
"Pensavo che avrebbe complicato le cose."disse Linda.
"Cioè?"disse Ventress "In che senso avrebbe complicato?"
"Perché partecipi a questa missione?"disse Linda.
"Ah,l'incarico di stato è raggiungere la fonte di questa luce,di questo bagliore, entrare,acquisire dati e ritornare."disse Ventress.
"Non credo che sia proprio questo lo scopo della tua missione."disse Linda.
"No."disse Ventress.
Linda si alzò e andò alla finestra.
"Sto osservando il fenomeno da un po' di tempo,ormai."disse Ventress "Traccio il profilo dei volontari e in oltre preparo le squadre.
Loro entrano e io guardo.
Guardo attentamente,osservo e descrivo quello che succede."
"Ma vorresti sapere che c'è dentro."disse Linda.
"Esatto,vorrei."disse Ventress.
"Lo vorrei anch'io."disse Linda.
"Abbiamo centrato il punto allora."disse Ventress "Vuoi venire con noi."
"Non posso fare niente se resto qui."disse lei.
"Soldato scienziato."disse Ventress "Puoi combattere.
Puoi imparare.
Ma non puoi salvarlo."
"Lo so,ma posso cercare di capire che succede e impedire che capiti di nuovo."disse Linda.
FINE FLASHBACK
"Hai chiesto di unirti alla missione."disse l'uomo con la tuta bianca "Sapevi che tutte le altre missioni avevano fallito e che uno solo era sopravvissuto a malapena.
Scelta coraggiosa."
"Glie lo dovevo."disse Linda.
"Vorrei capire che cosa ti ha motivato."disse lui.
"Glie lo dovevo... e sono andata."disse lei.
FLASHBACK
Iniziazione.
Le cinque erano vestite da militari,con fucili e delle grosse borse dietro la schiena, piene di roba.
Arrivarono davanti alla sostanza,mentre gli aerei volavano,si fermarono,poi Ventress avanzò e si voltò verso le altre che entrarono.
Il bagliore.
Tempo dopo le cinque donne erano dentro a delle tende alla fine di un bosco,prima di una palude.
Era notte ed esse dormivano,tranne Linda che aveva un diario e sopra vi era scritto:"La torre, che non doveva essere lì, si tuffa nella terra in un luogo poco prima che la foresta di pini neri cominci a lasciare il posto alla palude e poi le canne e gli alberi nodosi delle paludi.
Oltre le paludi e i canali naturali si trova l'oceano e, un po 'più giù lungo la costa, un faro abbandonato.
Tutta questa parte del paese è stata abbandonata per anni, per ragioni che non sono facili da riferire.
La nostra spedizione è stata la prima ad entrare nell'Area X per più di un anno, e gran parte dell'attrezzatura dei nostri predecessori si è arrugginita,le loro tende e i loro capannoni sono poco più di gusci.
Guardando oltre quel paesaggio sereno, non credo che nessuno di noi possa ancora vedere la minaccia.
Siamo in 5: una biologa, una geomorfologa, una paramedica,una psicologa e un fisico.
Io sono la biologa.
Tutti noi siamo donne questa volta, scelte come parte del complesso insieme di variabili che governavano l'invio delle spedizioni.
La psicologa, che è la più grande di noi, è il capo della spedizione.
Ci ha messe tutte sotto ipnosi per attraversare il confine, per assicurarsi che rimanessimo calme.
Ci vorranno giorni, dopo aver attraversato il confine, per raggiungere la costa.
La nostra missione era semplice: continuare l'investigazione del governo sui misteri dell'Area X,lentamente uscendo dal campo base,arrivare alla fonte del bagliore e raccogliere dati.
La spedizione potrebbe durare giorni o di più, a seconda dei vari stimoli e condizioni.
Abbiamo rifornimenti con noi per 14 giorni,ma nel campo base sono già stati conservati altri alimenti per un mese.
Tutti i nostri prodotti alimentari sono affumicati o in scatola o in pacchetti.
La nostra attrezzatura più stravagante consiste in un dispositivo di misurazione che è stato rilasciato a ciascuno di noi, appeso a una cinghia sulla nostra cintura: un piccolo rettangolo di metallo nero con un foro coperto di vetro nel mezzo.
Se il buco diventerà rosso,abbiamo trenta minuti per metterci in "un luogo sicuro".
Non ci è stato detto che cosa misura il dispositivo o perché dovremmo avere paura se dovesse diventare rosso.
Dopo le prime ore, mi sono così abituata che non l'avevo più guardato.
Ci sono stati proibiti orologi e compassi.
Quando abbiamo raggiunto il campo oggi, abbiamo deciso di sostituire apparecchiature obsolete o danneggiate con ciò che avevamo portato e montando,le nostre tende.
Avremmo ricostruito i capannoni in seguito, una volta che eravamo sicuri che l'Area X non ci avesse influenzato.
I membri di una spedizione alla fine si erano allontanati, uno per uno.
Mi è stato rivelato dalla Ventress,la psicologa,che ciò che è successo a mio marito era già capitato,ma era stato tenuto segreto.
Nel corso del tempo,gli inviati nell'area x erano tornati alle loro famiglie, quindi in senso stretto non svanivano.
Semplicemente scomparvero dall'area X e, con mezzi sconosciuti, riapparvero nel mondo oltre il confine.
Non potevano mettere in relazione le specifiche di quel viaggio esattamente come lui.
Ora comincio a pensare che qui ci siano molte cose che non ci hanno detto.
Ma altri fenomeni potrebbero anche comportare una dissoluzione prematura delle spedizioni,come affermano i nostri superiori, quindi dobbiamo testare la nostra resistenza per entrare in questo posto.
Dobbiamo anche adattarci all'ambiente.
Nella foresta ,vicino al campo base, si possono incontrare orsi neri o coyote.
Potremmo sentire un improvviso gracchiare e guardare un animale sobbalzare da un ramo di un albero o, distratte, calpestare un serpente velenoso, di cui ci sono almeno sei varietà.
Torrenti e ruscelli nascondono enormi rettili acquatici, quindi abbiamo fatto attenzione a non guadare troppo in profondità per raccogliere i campioni d'acqua.
Tuttavia, questi aspetti dell'ecosistema non riguardano veramente nessuno di noi.
Altri elementi avevano la capacità di turbare, comunque.
Prima di tutto questo dei paesi erano esistiti qui, e abbiamo incontrato inquietanti segni di abitazione umana: cabine in decomposizione con tetti infossati e arrossati, cerchi arrugginiti delle ruote seminascosti nella terra, e i contorni appena visti di quelli che un tempo erano recinti per il bestiame, ora semplice ornamento per strati di aghi di pino.
Molto peggio, tuttavia, è stato un gemito basso e potente al crepuscolo.
Il vento dal mare e la strana immobilità interiore attenuavano la nostra capacità di valutare la direzione, così che il suono sembrava infiltrarsi nell'acqua nera che inzuppava i cipressi. Quest'acqua era così scura che potevamo vedere i nostri volti in essa, e non si muoveva mai, era come vetro, riflettendo il muschio grigio che soffocava i cipressi.
Se guardavamo attraverso queste zone, verso l'oceano, tutto ciò che vedevamo era l'acqua nera, il grigio dei tronchi di cipresso e la costante, immobile pioggia di muschio che scorreva giù.
Tutto ciò che abbiamo sentito è stato il basso lamento.
L'effetto di questo suono non può essere compreso senza esserci.
La bellezza di questo suono non può essere compresa, e quando vedi la bellezza nella desolazione cambia qualcosa dentro di te.
La desolazione cerca di colonizzarti.
Come notato, abbiamo trovato la torre in un luogo poco prima che la foresta diventasse impregnata d'acqua e poi si trasformasse in una palude salata.
Non ci aspettavamo di trovare nulla nel precedente campo base, basandoci su entrambe le mappe che avevamo portato con noi e sui documenti macchiati d'acqua, macchiati di polvere di pino che i nostri predecessori avevano lasciato alle spalle.
Ma eccolo lì, circondato da una frangia di cespugli, seminascosto da un muschio caduto a sinistra del sentiero: un blocco circolare di pietra grigiastra che sembra mescolare cemento e conchiglie a terra.
Misurava circa sessanta piedi di diametro, questo blocco circolare, ed era sollevato da terra di circa otto pollici.
Nulla era stato inciso o scritto sulla sua superficie che potesse in alcun modo rivelare il suo scopo o l'identità dei suoi creatori.
A partire da nord, un'apertura rettangolare incastonata nella superficie del blocco rivelava le scale che scendevano a spirale nell'oscurità.
L'ingresso era oscurato dalle ragnatele e detriti dalle tempeste, ma dal basso arrivò una bella corrente.
All'inizio, l'ho vista solo come una torre.
Non so perché mi è venuta la parola torre, dato che è stata scavata nel terreno.
Avrei potuto facilmente considerarlo un bunker o un edificio sommerso.
Eppure, non appena vidi la scala, ricordai il faro sulla costa e vidi improvvisamente la spedizione alla deriva, uno dopo l'altro, e a un certo punto il terreno si spostò in un modo uniforme e pre-programmato per lasciare il faro in piedi dove era sempre stato, ma depositando questa parte sotterranea nell'entroterra.
L'ho visto con dettagli grandi e intricati mentre eravamo tutte lì e, guardando indietro, lo segnavo come il primo pensiero irrazionale che avevo una volta raggiunta quella zona.
FLASHBACK
Le donne erano davanti all'oggetto.
"Questo è impossibile."disse Shepard, fissando le sue mappe.
"Il Sole sta cominciando a calare,sbrigati."disse Alia "Tra poco dovremo usare le nostre torce per interrogare l'impossibile."
"Impossibile eppure è così." disse Linda"A meno che non stiamo avendo un'allucinazione di massa."
"Il modello architettonico è difficile da identificare"disse Shepard"I materiali sono ambigui,indicano l'origine locale,ma non necessariamente la costruzione è locale.
Senza andare dentro, non sapremo se è primitivo o moderno, o qualcosa nel mezzo.
Non sono sicura che vorrei sapere da quanti anni è qui."
FINE FLASHBACK
Linda continuò a scrivere "Non abbiamo modo di informare i nostri superiori su questa scoperta. Una regola per una spedizione nell'area X era che non dovevamo tentare nessun contatto esterno.
Abbiamo anche preso poco con noi che corrispondeva al nostro livello attuale di tecnologia.
Per le armi, avevamo coltelli, pistole e un fucile d'assalto, quest'ultima una riluttante concessione degli attuali standard di sicurezza.
Ci si aspettava semplicemente che avremmo una avrebbe scritto in questo diario: leggero,ma quasi indistruttibile, con carta impermeabile, una copertina flessibile e le linee orizzontali blu per scrivere e linea rossa a sinistra per segnare il margine.
Questo testo tornerà con noi o sarà recuperato dalla prossima spedizione.
Siamo stati avvertite di fornire il massimo contesto, in modo che chiunque fosse ignorante di Area X potesse capire la situazione.
Ci è stato anche ordinato di non condividere le informazioni dei diari l'una con l'altra.
Troppe informazioni condivise potrebbero distorcere le nostre osservazioni, credevano i nostri superiori.
Ma dall'esperienza so quanto sia disperato questo inseguimento, questo tentativo di eliminare i pregiudizi.
Nulla di ciò che vive e respira è veramente oggettivo, anche nel vuoto, anche se tutto ciò che possedeva il cervello era un desiderio auto-immolato per la verità.
FLASHBACK
"Sono contenta di questa scoperta."intervenne Ventress "Non lo siete anche voi?""
FINE FLASHBACK
Linda scriveva "Non ci aveva mai fatto quella domanda in particolare.
Durante gli allenamenti, tendeva a fare domande più simili a "Quanto sei tranquillo quando sei in una situazione di emergenza?"
All'epoca, la vedevo come se fosse un cattivo attore, che recitava un ruolo.
Ora sembrava ancora più evidente, come se essere il nostro capo l'avesse resa nervosa.
FLASHBACK
"Decisamente contenta... è inaspettato." disse Linda.
FINE FLASHBACK
Linda scriveva "Cercai di non deriderla,ma fallì un po'.
Sono stata sorpresa di provare un senso di crescente disagio, soprattutto perché nella mia immaginazione,sentivo che questa scoperta sarebbe stata tra le più banali.
Nella mia testa, prima di attraversare il confine, avevo visto tante cose: vaste città, animali peculiari e, una volta, durante un periodo di malattia, un enorme mostro che saliva dalle onde per abbattere il nostro accampamento.
Nel frattempo Shepard si limitò a scrollare le spalle.
Alia annuì come se fosse d'accordo con me.
L'ingresso alla torre che portava giù esercitava una sorta di presenza, una superficie bianca che ci lasciava scrivere tante cose su di essa.
Questa presenza si manifestò come una febbre di basso grado, facendo pressione su tutte noi.
Originariamente la nostra spedizione contava sei membri e includeva una linguista.
Per raggiungere il confine, ognuna di noi doveva entrare in una stanza bianca luminosa separata con una porta all'estremità e una singola sedia di metallo nell'angolo.
La sedia aveva fori lungo i lati per le cinghie; le implicazioni di ciò mi sollevarono un formicolio di allarme, ma a quel punto ero decisa a raggiungere l'Area X.
La struttura che ospitava queste stanze era sotto il controllo della Southern Reach, l'agenzia governativa clandestina che si occupava di tutte le questioni connesse Area X.
Lì attendemmo mentre venivano fatte innumerevoli letture e varie raffiche d'aria, alcune fresche, altre calde, mandate da prese d'aria nel soffitto.
Ad un certo punto, Ventress ha visitato ognuna di noi, anche se non ricordo cosa è stato detto.
Poi siamo usciti dalla porta più lontana in una zona di sosta centrale, con doppie porte alla fine di un lungo corridoio.
La psicologa ci ha accolto lì, ma la linguista non è mai arrivata.
"Aveva dei ripensamenti."ci ha detto Ventress, incontrando le nostre domande con uno sguardo fisso"Ha deciso di tirarsi indietro."
Questo è stato un piccolo shock, ma c'era anche sollievo che non ci fosse stato qualcun altro.
Di tutte le nostre abilità, il linguista sembrava al momento più sacrificabile.
Dopo un momento,Ventress ci disse: "Adesso, schiarite le idee."
Questo significava che avrebbe iniziato il processo di ipnotizzarci per prepararci ad attraversare il confine.
Era stato spiegato che avremmo dovuto attraversare il confine con precauzioni per proteggerci dalle nostre menti che ci ingannavano.
Apparentemente le allucinazioni erano comuni.
Almeno, questo era quello che ci hanno detto.
Non posso più essere sicura che fosse la verità.
La natura reale del confine non ci era mai stata spiegata bene per motivi di sicurezza; sapevamo solo che era una specie di barriera.
Dopo l'ipnosi uscimmo e passammo la barriera con calma,ma una volta entrate avvertimmo un mal di testa.
Eravamo tutte barcollanti, e Shepard cadde su un ginocchio, mentre Ventress fu la prima a riprendersi.
Aspettò pazientemente che ci riprendessimo.
Disse "Mi dispiace.
Non mi ero ricordata di dirvelo."
Alia imprecò e la guardò male.
Aveva un carattere che doveva essere considerato un vantaggio.
Shepard, come a suo modo, si alzò in piedi, senza spiegazioni.
E io, a modo mio, ero troppo occupata a osservare per prendermela con lei.
Ad esempio, ho notato la crudeltà del sorriso quasi impercettibile sulle labbra della psicologa mentre ci guardava lottare per adattarci.
Shepard era ancora in difficoltà e si scusava per il fallimento.
Più tardi mi resi conto che avrei potuto interpretare male la sua espressione; potrebbe essere stato un sorriso addolorato o autocommiserato.
Eravamo su una pista sterrata disseminata di ciottoli, foglie morte e aghi di pino umidi al tatto. Formiche di velluto e piccoli coleotteri color smeraldo strisciavano su di loro.
Gli alti pini, con le loro scagliose cortecce si ergevano su entrambi i lati, e le ombre degli uccelli volanti evocavano linee tra loro.
L'aria era così fresca che ha dato qualche fastidio ai polmoni e ci siamo sforzate di respirare per qualche secondo, soprattutto per la sorpresa.
Quindi, dopo aver contrassegnato la nostra posizione con un pezzo di stoffa rossa legata ad un albero, abbiamo iniziato a camminare in avanti, verso l'ignoto.
Se la psicologa verrà ferita e non potrà portarci alla fine della nostra missione, ci è stato detto di tornare ad attendere "l'estrazione".
Nessuno ha mai spiegato quale mezzo dovrà effettuare l'estrazione, ma l'implicazione era che i nostri superiori potevano allestire un centro di estrazione, anche se era all'interno del confine.
Ci era stato detto di non voltare le spalle all'arrivo, ma diedi comunque un'occhiata, mentre l'attenzione dello psicologo era altrove.
Mi avevano detto di non guardarmi indietro una volta entrata,ma quando Ventress era distratta lo feci.
Non so che cos'ho visto,ma i colori della barriera erano svaniti e la barriera stessa era quasi invisibile dall'interno.
Le ragioni per cui mi sono offerta volontaria erano molto diverse dalle mie qualifiche per la spedizione.
È per via di mio marito.
Credo anche di essermi qualificata perché mi sono specializzata in ambienti di transizione, e questa posizione particolare è passata più volte, il che significa che era sede di una complessità di ecosistemi.
In pochi altri posti potresti ancora trovare l'habitat in cui, se cammini solo sei o sette miglia, sei passato dalla foresta alla palude salata e alla spiaggia.
Nell'area X, mi era stato detto, avrei trovato la vita marina che si era adattata all'acqua dolce salmastra e che ,con la bassa marea, nuotava molto lontano lungo i canali naturali formati dalle canne, condividendo lo stesso ambiente con lontre e cervi.
Se avessimo camminato lungo la spiaggia, a volte avremmo dovuto guardare fuori per controllare uno dei rettili giganti, perché anche loro si erano adattati al loro habitat.
Ho capito perché nessuno viveva nell'Area X ora, che era incontaminata per quel motivo.
Ma la mia mente lo rifiuta,la mia mente ha deciso invece di far credere che si trattasse semplicemente di un rifugio protetto per la fauna selvatica, e che eravamo escursionisti che si erano rivelati scienziati.
Questo aveva un senso su un altro livello: non sapevamo cosa fosse successo qui, cosa stava accadendo ancora qui, e qualsiasi teoria preformata avrebbe influenzato la mia analisi delle prove quando le avremmo incontrate.
Inoltre, per quanto mi riguarda, non importava che cosa mi dico per mentirmi, perché la mia esistenza nel mondo è diventata almeno vuota come l'Area X.
Non ho più niente a cui ancorarmi, devo essere qui.
Per quanto riguarda le altre, non so cosa si dicono e non voglio saperlo, ma credo che tutti almeno fingano un certo livello di curiosità.
La curiosità potrebbe essere una potente distrazione.
Questa notte,prima di dormire abbiamo parlato della torre,anche se tre di noi hanno insistito nel chiamarla un tunnel.
La responsabilità della spinta a portare avanti le nostre indagini risiedeva in ogni individuo, l'autorità della Ventress descriveva un cerchio più ampio attorno a queste decisioni.
Parte dell'attuale motivazione per l'invio delle spedizioni consisteva nel dare a ciascun membro una certa autonomia decisionale, il che ha contribuito ad aumentare "la possibilità di variazioni significative".
Questo protocollo vago esisteva nel contesto delle nostre competenze separate.
Ad esempio, sebbene avessimo tutti ricevuto armi di base e addestramento di sopravvivenza, Alia aveva molta più esperienza medica e in combattimento rispetto al resto di noi.
Un tempo Shepard era stata un architetto; infatti, anni prima ,era sopravvissuta all'incendio di un edificio che aveva progettato, l'unica cosa veramente personale che avevo scoperto su di lei.
Per quanto riguarda Ventress,nessuna ne sapeva molto, ma credo che tutte credessimo che provenisse da un qualche tipo di esperienza manageriale.
La discussione sulla torre è stata, in un certo senso, la nostra prima opportunità per testare i limiti del disaccordo e del compromesso.
FLASHBACK
Le cinque erano vicino al fuoco
"Non penso che dovremmo concentrarci sul tunnel"disse Josie "Dovremmo esplorare prima e a fondo e dovremmo tornare qui con qualsiasi dato che raccogliamo dalle nostre altre indagini,incluso il faro."
FINE FLASHBACK
Linda scriveva "Quanto è prevedibile, e forse forse c'era da spettarselo davvero, che lei cercasse di arrivare ad un'opzione più sicura e più confortevole.
Sebbene l'idea di mappatura mi sembrasse superficiale o ripetitiva, non potevo negare l'esistenza della torre, di cui non vi era alcun suggerimento su nessuna mappa."
FLASHBACK
"In questo caso sento che dovremmo escludere il tunnel come qualcosa di invasivo o minaccioso."disse Alia "Prima di esplorare più lontano dobbiamo essere sicure.
È come un nemico alle nostre spalle, altrimenti, se andiamo avanti senza controllare."
FINE FLASHBACK
Linda scrisse "Era venuta da noi dall'esercito, e ho potuto vedere già il valore di quell'esperienza. Avevo pensato che lei avrebbe sempre avuto l'idea di esplorare ulteriormente, quindi questa opinione aveva un peso.
FLASHBACK
"Sono impaziente di esplorare gli habitat qui."disse Linda "Ma in un certo senso, dato che non è annotato su nessuna mappa, il" tunnel "... o la torre ... sembra importante.
È una deliberata esclusione dalle nostre mappe e quindi è noto ... che questo è una sorta di messaggio ... o è qualcosa di nuovo che non era qui quando è arrivata l'ultima spedizione. "
FINE FLASHBACK
Linda scriveva "Josie mi ha dato un ringraziamento per il supporto, ma la mia posizione non aveva nulla a che fare con l'aiutarla.
Qualcosa nell'idea di una torre che si dirigeva verso il basso giocava con una sensazione gemella di vertigine e un fascino per la struttura.
Non potevo dire quale parte desideravo e temevo, e continuavo a vedere l'interno dei gusci e altri schemi naturali che si bilanciavano contro un balzo improvviso da una scogliera verso l'ignoto."
FLASHBACK
Ventress annuì, "Qualcuno ha ancora l'impressione di voler andare via?"
Tutte scossero la testa.
"E tu?"chiese Shepard a Ventress"Qual è la tua opinione?"
FINE FLASHBACK
Linda scriveva "La psicologa sorrise, il che sembrava strano.
Ma doveva aver saputo che qualcuna di noi avrebbe avuto il compito di osservare le proprie reazioni agli stimoli.
Forse l'idea che potesse essere stata scelto Shepard, un esperta anche nella superficie delle cose,piuttosto che un biologo o antropologo, la divertiva"
FLASHBACK
"Devo ammettere di sentire una grande quantità di disagio al momento."disse Ventress "Ma non sono sicura che sia dovuto all'effetto dell'ambiente o alla presenza del tunnel.
Personalmente, vorrei escludere il tunnel."
"Quattro a una, allora."disse Alia, chiaramente sollevata dal fatto che la decisione fosse stata presa per lei.
Shepard si limitò a scrollare le spalle.
"Forse avevo sbagliato sulla curiosità."pensò Linda "Shepard non sembra curiosa per niente."
"Annoiata?"disse Linda.
"Desiderosa di andare avanti."disse lei al gruppo, come se la biologa avesse fatto la domanda per tutti.
FINE FLASHBACK
Linda scriveva"Eravamo nella tenda comune per parlare.
A quell'ora era diventato buio e subito dopo la strana chiamata funebre della notte, che sapevamo che doveva avere cause naturali, creava comunque un piccolo brivido.
Come se quello fosse il segnale di scioglimento, siamo tornati nei nostri alloggi per stare soli con i nostri pensieri.
Sono sveglia da un po' e cerco di trasformare la torre in un tunnel, o anche un pozzo, ma senza successo.
Invece, la mia mente continua a tornare a una domanda: cosa si nasconde alla sua base?
Durante la nostra escursione dal confine al campo base, non avevamo vissuto quasi nulla fuori dall'ordinario.
Come membro del gruppo, mi sento quasi stordita, per essere libera dopo l'addestramento e la preparazione.
Mentre eravamo in quel corridoio, in quello spazio di transizione, nulla poteva toccarci.
Non eravamo né ciò che eravamo né ciò che saremmo diventati una volta raggiunta la nostra destinazione.
Prima del nostro arrivo al campo, questo stato d'animo è stato brevemente frantumato dall'apparizione di un enorme cinghiale selvatico a una certa distanza da noi sul sentiero.
Era così lontano da noi che, anche con il nostro binocolo, riuscivamo a malapena ad identificarlo all'inizio.
Ma nonostante la scarsa vista, i maiali selvatici hanno un incredibile potere olfattivo, e ha iniziato a caricarci da cento metri di distanza.
Avevamo ancora tempo per pensare a cosa potevamo fare, avevamo preso i nostri lunghi coltelli e nel caso di Shepard il suo fucile d'assalto.
I proiettili probabilmente fermerebbero un maiale da settecento chili, o forse no.
Non ci sentivamo sicuri di distogliere l'attenzione dal cinghiale per prendere il contenitore di pistole dalla nostra attrezzatura e aprire le sue tre serrature.
Non c'era tempo per Ventress di preparare qualche suggerimento ipnotico progettato per tenerci concentrati e in controllo; in effetti, tutto quello che poteva offrire era "Non avvicinartevi!
Non lasciare che vi tocchi! "
Mentre il cinghiale continuava a caricare Alia ridacchiò un po 'per il nervosismo e l'assurdità di vivere una situazione di emergenza che impiegava tanto tempo a svilupparsi.
Solo il geometra aveva agito in modo diretto: si era lasciata cadere su un ginocchio per ottenere una posizione migliore; i nostri ordini includevano la direttiva utile per "uccidere solo se si è minacciati di essere uccisi".
Continuavo a guardare attraverso il binocolo, e mentre il cinghiale si avvicinava, la sua faccia diventava più strana.
Le sue fattezze erano in qualche modo contorte, come se la bestia avesse a che fare con un estremo tormento interiore.
Niente del suo muso o del suo viso lungo e largo sembrava assolutamente straordinario, eppure avevo la sorprendente impressione di una certa presenza nel modo in cui il suo sguardo sembrava rivolto verso l'interno e la testa volutamente tirata a sinistra come se ci fosse una briglia invisibile. Una specie di elettricità ha scintillato nei suoi occhi che non ho potuto accreditare come reale.
Ho pensato invece che doveva essere un sottoprodotto della mia mano ora leggermente tremante sul binocolo.
Qualunque cosa stesse consumando il cinghiale, presto consumò anche il suo desiderio di caricare. Ha virato bruscamente verso sinistra, con quello che posso solo descrivere come un grande grido di angoscia, nel sottobosco.
Quando arrivammo a quel punto, il cinghiale scomparve.
Per diverse ore, i miei pensieri si sono voltati verso le spiegazioni per ciò che avevo visto: parassiti di natura neurologica.
Stavo cercando teorie biologiche interamente razionali.
Poi, dopo un po ', il presente svanì sullo sfondo come tutto il resto che aveva passato dal confine, e stavo fissando nuovamente il futuro."
Una mattina tutte loro si svegliarono e tutte presero una pistola.
"Bene."disse Alia.
"Io ho la strana impressione che i membri delle altre spedizione si fossero suicidati."disse Josie.
"Possibile,se sono impazziti."disse Ventress "Forse si sono sparati a vicenda.
Per un po' di tempo vietammo le armi,ma poi furono rimesse dato che si registravano perdite."
Le cinque tornarono alla torre e la luce del Sole era sull'ingresso.
Linda vide che Shepard controllava il rilevatore nero e fu sollevata nel vedere che non rilevava nulla.
"Niente,per fortuna."disse Shepard "Se si accende dobbiamo interrompere la nostra esplorazione e francamente non mi va."
"Quanto pensi che vada giù?"chiese Alia.
"Ricorda che dobbiamo mettere la nostra fiducia nelle tue misure."disse Ventress.
"Le misurazioni non mentono."disse Shepard "Questa struttura ha un diametro di 61,4 piedi.
È sollevata 7,9 pollici da terra.
La tromba delle scale sembra essere stata posizionata a nord o vicino a nord, il che potrebbe dirci qualcosa sulla sua creazione, alla fine.
È fatta di pietra, non di metallo o di mattoni.
Questi sono fatti.
Che non fosse sulle mappe significa solo che una tempesta potrebbe aver scoperto l'entrata.
Spero che sia solo circa 6 piedi di profondità, così possiamo continuare.", disse Shepard, cercando di essere spensierata."
"Voglio che tu sappia che non posso smettere di pensarla come una torre."disse Linda "Non riesco a vederlo come un tunnel.
Mi sembra una torre che si tuffa nel terreno e noi siamo al suo vertice."
Le altre la fissarono.
"Se questo ti aiuta a sentirti più a tuo agio, allora non vedo il danno."disse Ventress.
"Andrò per prima e vedrò cosa c'è laggiù." disse Shepard.
La tromba delle scale iniziale si curvò ripida verso il basso e gli scalini erano stretti.
Usavano bastoni per liberare le ragnatele mentre scendevano.
"Qualcuno pensa che ci dovremmo fermare?"disse Linda.
"Non male come idea."disse Alia,ma proseguirono.
Shepard sorrise e poi scese sparendo ne buio.
"Va tutto bene?"disse Ventress.
"Si."disse Shepard e i suoi passi non furono più udibili.
"Sono a fine livello."disse Shepard.
"È ora di andare."disse Ventress e le altre scesero.
Circa venti piedi sotto la superficie, la struttura si apriva su un livello più basso.
Il soffitto era alto circa un metro e ottanta.
La torcia del fucile d'assalto di Shepard illuminava lo spazio e osservava le pareti che erano biancastre,sporche e senza ornamenti con alcune crepe.
Shepard illuminò una parte in basso della torre e mostrò una seconda apertura,mentre la biologa illuminava le pareti con la torcia.
"C'è una regolarità nel cerchio, vista dalle pareti interne, che suggerisce la precisione nella creazione dell'edificio."disse Shepard "Comincio a pensare che non sia un tunnel."
"Ma qual è il suo scopo?"disse Linda " Ed è credibile che non è sulle mappe?
Potrebbe averlo costruito e nascosto una delle precedenti spedizioni? "
"Guarda!"disse Josie, accostando la torcia al buco sul pavimento e le altre si affrettarono a guardare.
C'era una seconda scalinata che andava in basso e con gradini più ampi,ma fatta degli stessi materiali.
La biologa vide,attaccate al muro, delle rampicanti verdi che sembravano una carta da parati e spalancò gli occhi vedendo che erano lettere minuscole.
"Tieni la luce."disse Linda che diede la torcia a Ventress e lentamente si avvicinò.
"Non toccarlo, qualunque cosa sia."disse Shepard.
Linda annuì e si avvicinò "Riesco a capirle."
"Come?"disse Alia.
"Sono parole."disse Linda.
"Cosa dicono?"disse Ventress.
"Dove giace il frutto strangolante che viene dalla mano del peccatore porterò i semi dei morti a condividerli con i vermi che ... "
"Parole?"disse Shepard.
"Sì, parole."disse Linda.
"Di cosa sono fatte?"disse Josie "Dovranno essere fatte di qualcosa,no?"
"Dammi un momento."disse Linda " Ho bisogno di avvicinarmi."
Linda scrutò l'inizio della frase e vide che erano fatte di un tipo di fungo verde con filamenti stipati molto vicini tra loro che uscivano dal muro.
"Ah..."disse lei tappandosi il naso.
"Che c'è?"disse Ventress.
"C'è odore di...miele marcio."disse Linda che vide piccoli animali appena visibili nel verde "In questa vegetazione c'è un piccolo ecosistema.
Sembrano delle creature traslucide e modellate come piccole mani incastrate alla base del palmo con...noduli dorati sulle dita.
Sono una specie di funghi.
Le lettere sono fatte da corpi fruttiferi.
È la cosa più vicina ad una risposta."
Linda lesse "Porterò fuori i semi dei morti..."
"Parole?"disse Shepard "Fatte di funghi?"
"Non esiste un linguaggio umano registrato che usi questo metodo di scrittura."disse Josie "C'è qualche animale che comunica in questo modo?"
"No, non c'è animale che comunica in questo modo."disse Linda "O, se ce ne fossero, non ne conosco."
"Stai scherzando?"disse Shepard "Questo è uno scherzo, giusto? "
"Corpi fruttiferi."rispose Linda"Formano parole."
Tutte la fissarono.
"Dovremmo tornare su."disse Linda.
"No,dovremmo continuare."disse Ventress.
"Ha ragione."disse Linda"Dovremmo continuare con la missione.
Comunque qui c'è qualcosa."
"Cosa?"disse Ventress.
"Questa torre...respira e le pareti,se le toccate emanano una specie di battito cardiaco."disse Linda"Non sono fatte di pietra,ma di tessuto vivente.
La torre è una creatura vivente di qualche tipo.
Stiamo scendendo in un organismo."
"Ora mi metti paura."disse Josie.
"Adesso calmiamoci."disse Ventress "
"Lo senti?"disse Linda"Riesci a sentirlo?"
"Sentire cosa?"disse Alia "Di costa stai parlando?"
"Una vibrazione."disse Linda "Una specie di battito."
Shepard mise la mano sul muro "No.
Può essere...
No.
No, niente. "
"E il muro?"disse Linda "Di cosa è fatto? "
"Pietra, ovviamente."disse Shepard.
"Lascia perdere."disse Linda "Mi sono sbagliata.
Sono diventa disorientata per un secondo."
"Se vuoi torniamo di sopra."disse Alia.
"No,continuiamo."disse lei.
"Allora andremo avanti" disse Shepard"Ma solo se prometti di dirmi se vedi di nuovo qualcosa di insolito."
"Contaci."disse Linda"E tu farai lo stesso per me,vero?"
La donna annuii d'accordo.
Le donne proseguirono le scale nell'esofago della torre in profondità.
"Dove giace il frutto di strangolamento che viene dalla mano del peccatore, porterò i semi dei morti per condividere con i vermi che ..."pensò Linda.
I gradini della torre continuavano a rivelarsi,erano biancastri come denti ad aspirale di qualche bestia insondabile.
Linda vide la stessa frase sul muro e lesse il resto "... per condividere con i vermi che si raccolgono nell'oscurità e circondano il mondo con il potere delle loro vite mentre dalle sale buie di altri luoghi forme che non potrebbero mai essere scritte per l'impazienza di pochi che non hanno mai visto o conosciuto..."
"Ma che significa?"disse Alia.
"Non lo so."disse Linda.
"Ragazze...la sentite l'aria?"disse Josie "È fredda,ma anche umida."
"Se ti è piaciuta questa,per questa impazzirai."disse Shepard che puntò la torcia verso il soffitto "Il soffitto non era così alto,prima."
Le altre se ne accorsero.
"Ditemi che è uno scherzo."disse Alia.
"Magari."disse Shepard.
Il soffitto era pieno di muschi e le parole sulle pareti cambiavano colore.
Linda mise dei campioni dentro una scatoletta tramite le pinze poi lesse a fatica,poi lesse alcune frasi " Perché dovrei riposare quando esiste la malvagità nel mondo ... L'amore di Dio brilla su chiunque comprenda i limiti della sopportazione, e permette il perdono ... Scelto per il servizio di un potere più elevato."
Tutte si guardarono.
"Sembra che i fili formino una sorta di sermone oscuro e incomprensibile."disse Ventress.
"Forse vengono da dei resoconti di qualche tipo?"disse Josie "Magari le spedizioni precedenti."
"E per quale scopo?"disse Linda "E per quanti anni?
Qui comunque continua ... nell'acqua nera con il Sole che brilla a mezzanotte, quei frutti giungeranno maturi e nell'oscurità di ciò che è d'oro si spaccherà per rivelare la rivelazione della fatale morbidezza nel terra ..."
Le donne continuarono a scendere.
Linda notò le pareti "Avete l'impressione che le parole del muro stiano diventando...più fresche?"
"Più fresche?"disse Alia.
"Più recenti."disse Linda "Spegnete le torce."
Le donne spensero la luce e le parole divennero luminose tanto che ci si vedeva.
"Wow..."disse Shepard.
"Guardate."disse Linda che indicò le parole in alto che erano meno luminose "Più si va in basso più emanano luce.
Qualcosa sotto di noi sta scrivendo questa roba.
Secondo me stiamo esplorando un organismo che potrebbe contenere un misterioso secondo organismo, che a sua volta sta usando altri organismi per scrivere parole sul muro."
Le altre riaccesero le luci e la guardarono in silenzio.
"Scusa,come?"disse Josie.
"Non ho capito."disse Shepard.
"Si,è poi perché hai detto 'qualcosa' piuttosto che 'qualcuno'?"disse Alia " Perché non può essere 'qualcuno'? "
"Si...potrebbe."disse Linda.
"Tieni pronto il fucile."disse Alia e lei annuì.
FINE FLASHBACK
Linda era davanti all'uomo con la tuta aderente bianca "Considerando che avevo preso l'iniziativa fino a questo punto, ora sembrava che avessimo cambiato ruolo, e la natura della nostra esplorazione cambiò di conseguenza.
Apparentemente, avevamo appena stabilito un nuovo protocollo.
Abbiamo smesso di documentare le parole e gli organismi sul muro.
Abbiamo camminato molto più velocemente, la nostra attenzione si è concentrata sull'interpretazione dell'oscurità davanti a noi.
Abbiamo parlato a bassa voce, come se potessimo essere ascoltate.
In nessun momento abbiamo parlato di tornare indietro.
Ventress, che veglia su di noi, potrebbe anche essere stata a migliaia di chilometri di distanza. Eravamo nervose nel sapere che ci poteva essere qualche risposta sotto di noi.
Una risposta vivente e respirante.
Almeno, Shepard potrebbe averla pensato in questi termini.
Non riuscivamo a sentire il battito delle pareti.
Ma mentre progredivamo,io non riuscivo a immaginare lo scrittore di quelle parole nella mia mente.
Tutto quello che riuscivo a vedere era quello che avevo visto quando avevo guardato indietro al confine mentre andavamo al campo base: un vuoto bianco confuso.
Eppure sapevo che non poteva essere umano.
Perché?
Per una buona ragione...una volta che ci siamo accorte di una cosa..."
FLASHBACK
"C'è qualcosa sul pavimento."disse Alia.
FINE FLASHBACK
Linda continuò a parlare "Sì, c'era qualcosa sul pavimento.
Per molto tempo ormai, i passaggi erano stati coperti in una sorta di residuo.
Non mi ero fermata a esaminarlo perché non volevo innervosire Alia.
Il residuo copriva una distanza dal bordo della parete sinistra a circa due piedi dalla parete destra. Ciò significava che riempiva uno spazio sui gradini largo circa otto o nove piedi.
FLAHBACK
"Fammi dare un'occhiata."disse Linda che si chinò e toccò con le pinze la sostanza.
FINE FLASHBACK
Linda continuò a parlare "Mi inginocchiai, puntando la luce sui gradini superiori dietro di me.
Il residuo scintillava con una specie di luccicante scintillio dorato attraversato da scaglie rosse come sangue secco.
Sembrava parzialmente riflettente."
FLASHBACK
"È leggermente viscoso, come la melma"disse Linda"E circa mezzo pollice sopra i gradini.
Mi fa pensare a...qualcosa che scivola lungo le pareti."
"E quei segni?"chiese Shepard, sporgendosi in avanti per indicare di nuovo.
FINE FLASHBACK
"Era spaventata."disse Linda "Stava bisbigliando.
Ho studiato i segni per un momento.
Scorrevole, forse, o trascinato, ma abbastanza lentamente da rivelare molto di più nel residuo lasciato indietro.
I segni che lei aveva indicato erano ovali e lunghi circa mezzo metro e mezzo.
Sei di loro erano divisi sugli scalini, in due file.
Una raffica di rientranze all'interno di queste forme assomigliava ai segni lasciati dalle ciglia.
Circa dieci pollici al di fuori di queste tracce, circondandoli, c'erano due linee.
Questo doppio cerchio irregolare ondulato e poi di nuovo, quasi come l'orlo di una gonna.
Oltre questo "orlo" c'erano deboli indicatori di ulteriori "onde", come di una forza emanata da un corpo centrale che aveva lasciato un segno.
Assomigliava più strettamente alle linee lasciate nella sabbia mentre la risacca si allontana durante la bassa marea.
Solo che qualcosa aveva offuscato le linee e le aveva rese confuse, come i disegni a carboncino.
Questa scoperta mi ha affascinato.
Non riuscivo a smettere di fissare la pista, i segni delle ciglia.
Immaginavo che una creatura del genere potesse correggere l'inclinazione delle scale, proprio come una fotocamera geo-stabilizzante che correggesse i dossi in una traccia."
FLASHBACK
"Hai mai visto qualcosa del genere?"disse Shepard puntando la torcia.
"No."disse Linda "Altrimenti sarei meno agitata."
FINE FLASHBACK
"Aveva una vaga idea di cosa fosse?"disse l'uomo.
"Certi trilobiti, lumache e vermi lasciavano tracce semplici al confronto, ma vagamente simili."disse Linda "Ero fiduciosa che nessuno al mondo avesse mai visto una traccia così complessa o così grande."
FLASHBACK
«Che mi dici di questo?»disse Sheprad indicando il pavimento.
Linda mosse la torcia "Sono i nostri stivali."
"No,guarda."disse Shepard indicando le impronte "Non siamo noi."
"Hai ragione."disse Linda"Quella è un'altra persona, era quaggiù non molto tempo fa."
"Cazzo."disse Alia.
FINE FLASHBACK
"Al momento, non pensavamo di trovare simili tracce."disse Linda "Secondo i documenti che ci erano stati mostrati, la prima spedizione non riportò nulla di insolito nell' Area X, una natura incontaminata e deserta.
Dopo che la seconda e la terza spedizione non tornarono, e il loro destino divenne noto, le spedizioni furono chiuse per un po '.
Quando ricominciarono, stavano usando volontari scelti con cura che potevano almeno conoscere una misura del rischio totale.
Da allora, alcune spedizioni hanno avuto più successo di altre.
L'undicesima spedizione, in particolare, era stata difficile - e personalmente difficile per me per in quanto riguarda mio marito.
Il sentiero della melma si fece più denso e potremmo ora dire che le macchie rosse erano organismi viventi scaricati da qualunque cosa giacesse al di sotto, poiché si agitavano nello strato viscoso.
Il colore della sostanza si era intensificato in modo tale che assomigliasse a un scintillante tappeto dorato, pronto per noi a calpestare il nostro cammino verso un banchetto strano,ma magnifico."
FLASHBACK
"Dovremmo tornare indietro?"disse Josie.
"Ancora un po'."disse Shepard che girò un angolo puntando il fucile e poi si volto verso Linda fermandola con le mani sussurrandole all'orecchio""C'è qualcosa laggiù.
Qualcosa come una sagoma o una persona."
"Sta scrivendo parole sul muro?"disse Linda a bassa voce.
"No è accasciato dal lato del muro."disse Shepard "L'ho solo intravisto."
"Un uomo o una donna?"disse Linda.
"Pensavo fosse una persona", disse Shepard"Pensavo fosse una persona.
Pensavo lo fosse."
FINE FLASHBACK
"Nessun corso ti prepara per questo."disse Linda "Ma non siamo riuscite a risalire fuori dalla torre senza prima indagare su questo nuovo mistero.
Non abbiamo potuto.
L'ho afferrata per le spalle."
FLASHBACK
"Hai detto che è come una persona seduta contro il lato del muro."disse Linda "Non è quello che stavamo seguendo.
Questo ha a che fare con le impronte di scarpe.
Possiamo rischiare di dare un'occhiata a qualunque cosa sia, e poi torneremo su.
Questo è il massimo, non importa cosa troviamo, lo prometto. "
FINE FLASHBACK
"Così hai voluto continuare."disse l'uomo.
"Si."disse Linda "Shepard annuì.
L'idea che questa fosse alla sua portata, l'idea di non andare più in basso, era sufficiente per renderla stabile.
Bastava attraversare quest'ultima stanza e avrebbe visto presto la luce del Sole.
Abbiamo ricominciato.
I passi sembravano particolarmente scivolosi ora, anche se poteva essere il nostro nervosismo, e camminavamo lentamente, usando la lavagna bianca della parete destra per mantenere l'equilibrio. La torre era silenziosa, tratteneva il respiro, il battito del suo cuore improvvisamente lento e molto più distante di prima, o forse potevo solo sentire il sangue che mi scorreva nella testa.
Girando l'angolo, ho visto la figura e ho acceso la luce del casco su di essa.
Se avessi esitato un secondo di più, non avrei mai avuto il coraggio.
Era il corpo di un soldato, accasciato contro il muro,aveva le mani incrociate sul grembo, la testa abbassata come in preghiera e qualcosa di verde che usciva dalla sua bocca.
I suoi vestiti sembravano stranamente indistinti.
Un debole bagliore dorato si levò dal suo corpo, quasi impercettibile.
Tutto quello che riuscivo a pensare era che Ventress mentiva a noi, e improvvisamente la pressione della sua presenza molto più in alto, a guardia dell'ingresso, mi premeva in modo intollerabile.
Misi un palmo verso Alia , indicando che doveva rimanere dov'era, dietro di me, e io mi feci avanti, con la luce puntata verso il buio.
Camminai oltre il corpo abbastanza lontano da confermare che le scale sottostanti erano vuote,quindi mi affrettai a risalire.
Le dissi che avrei controllato il corpo,ma non feci parola del fatto che avevo percepito un debole, echeggiante suggerimento di qualcosa di molto più in basso, muovendomi lentamente.
Mi chiesero se fosse un corpo.
Forse si erano aspettate qualcosa di molto strano.
Forse pensavano che la figura stesse solo dormendo.
Delicatamente, mi inginocchiai accanto al cadavere.
Non era rimasto molto del suo viso, e strane tracce di bruciatura erano dappertutto sulla pelle rimanente.
Fuoriuscendo dalla sua mascella rotta, che sembrava come se qualcuno l'avesse strappato in un unico atto di brutalità, c'era un torrente di cenere verde che si sedeva sul suo petto in un tumulo.
Le sue mani, i palmi, non avevano più pelle su di loro, solo una specie di filamento vaporoso e più segni di bruciatura.
Le sue gambe sembravano fuse insieme e semi-sciolte, c'era uno scarpone mancante e uno scagliato contro il muro.
Sparsi intorno c'erano alcune delle provette del campione che aveva portato con se.
La sua scatola nera, schiacciata, giaceva a diversi metri dal suo corpo.
Shepard mi chiese cosa le fosse successo.
Continuava a lanciarmi occhiate rapide e nervose mentre faceva la guardia, quasi come se tutto ciò che era successo non fosse finito.
Come se si aspettasse che tornasse in vita.
Non le ho risposto.
Tutto quello che avrei potuto dire è che non lo sapevo, una frase che stava diventando una sorta di testimonianza della nostra ignoranza o incompetenza.
O entrambi.
Ho illuminato con la torcia le pareti dietro il cadavere.
Per diversi metri, la scritta sul muro divenne irregolare, balzò in alto e si abbassò, prima di riacquistare il suo equilibrio."
FLASHBACK
Linda lesse la scritta "... le ombre dell'abisso sono come i petali di un fiore mostruoso che fiorirà nel cranio e espanderà la mente oltre ciò che ogni uomo può sopportare ...
Penso che abbia interrotto chi ha fatto questo."
FINE FLASHBACK
Linda continuò "Mi stavano chiedendo di trovare spiegazioni alternative.
Non ne avevo, quindi non ho risposto, sono tornata ad osservare mentre era lì, a guardarmi.
Un biologo non è un detective, ma ho iniziato a pensare come un detective.
Ho esaminato il terreno da tutte le parti, identificando prima le mie impronte sui gradini e poi quelle del cadavere.
Avevamo oscurato le tracce originali, ma si potevano ancora vedere tracce.
Prima di tutto, la cosa-non potevo pensarla come umana-si era chiaramente infuriata.
Invece delle lisce piste di scorrimento, il residuo di melma formava una sorta di vortice in senso orario, i segni dei "piedi" allungati e stretti dal cambiamento improvviso.
Nella mia mente cominciò a formarsi un'immagine del soldato che si insinuava nell'oscurità per osservare il creatore delle scritte.
Gli scintillanti tubi di vetro sparsi sul suo corpo mi fecero pensare che lui avesse sperato di prendere un campione.
Ma quanto folle era?
Rimasi lì per un momento, e poi tornai ancora più in alto su per le scale mentre facevo cenno ad Alia, con grande dispiacere, di mantenere la sua posizione.
Forse se ci fosse stato qualcosa a cui sparare sarebbe stata più calma, ma siamo rimasti con solo ciò che indugiava nella nostra immaginazione.
Non facevo altro che chiedermelo.
Che cosa aveva visto?
Che cosa aveva guardato prima che tutto diventasse buio?
Prima di tornare indietro, presi uno dei tubi di vetro sparsi a terra.
Conteneva solo una traccia di una sostanza densa e carnosa che brillava di un dorato cupo.
Forse aveva preso un campione utile prima della fine.
Mentre salivamo verso la luce, ho cercato di distrarmi.
Continuavo a rivedere le mie conoscenze più e più volte, alla ricerca di un indizio, di qualsiasi frammento di informazioni che potrebbe portare a qualche rivelazione sulle nostre scoperte.
Ma non riuscivo a trovare nulla, potevo solo meravigliarmi della mia ingenuità nel pensare che mi fosse stato detto qualcosa a tutti gli effetti.
Sempre, l'enfasi era sulle nostre capacità e sulla nostra base di conoscenze.
Sempre, mentre guardavo indietro, vedevo che c'era stato un intento quasi ostinato di oscurare, di dirigere male, mascherato da preoccupazione che non ci spaventassimo affatto.
La mappa era stata la prima forma di direzione sbagliata,anzi mi chiesi non era una mappa, ma un modo per enfatizzare alcune cose e rendere invisibili altre cose.
Sempre, siamo stati indirizzati verso la mappa, per memorizzare i dettagli segnati.
Il nostro istruttore, che è rimasto senza nome per noi, ci ha assillato per tutto l'addestramento sulla posizione del faro rispetto al campo base, il numero di miglia da una zona di case in rovina a un'altra.
Il numero di miglia di costa che ci si aspetterebbe di esplorare.
Quasi sempre nel contesto del faro, non del campo base.
Siamo diventati così a nostro agio con quella mappa, con le sue dimensioni e il pensiero di ciò che conteneva che ci ha impedito di chiedere perché o anche cosa.
Perché questo tratto di costa?
Cosa potrebbe trovarsi all'interno del faro?
Perché il campo si era ritirato nella foresta, lontano dal faro ,ma abbastanza vicino alla torre (che, ovviamente, non esisteva sulla mappa), e il campo base era sempre stato lì?
Cosa c'era oltre la mappa?
Ora che conoscevo la portata della suggestione ipnotica che era stata usata su di noi, mi sono resa conto che l'attenzione sulla mappa poteva essere stata di per sé un indizio incorporato.
Che se non facessimo domande, era perché eravamo programmati a non fare domande.
Che il faro, rappresentativo o attuale, potesse essere stato un innesco inconscio per una suggestione ipnotica - e era anche l'epicentro di ciò che si era diffuso per diventare Area X.
Il mio bagaglio culturale sull'ecologia di quel posto aveva avuto un effetto simile ad un paraocchi. Avevo passato la maggior parte del mio tempo a familiarizzare con gli ecosistemi naturali di transizione, con la flora e la fauna e l'impollinazione incrociata che potevo aspettarmi di trovare.
Ma avevo anche avuto un'intensa riflessione sui funghi e sul lichene che, alla luce delle parole sul muro, ora si stagliavano nella mia mente come il vero scopo di tutto quello studio.
Se la mappa fosse stata pensata esclusivamente per distrarre, allora la ricerca sull'ecologia era stata intesa, dopo tutto, per prepararmi veramente.
A meno che non fossi una paranoica.
Ma se non lo fossi, significava che sapevano della torre, forse avevano sempre saputo della torre.
Da lì, i miei sospetti crescevano.
Ci avevano fatto passare attraverso la massacrante sopravvivenza e l'addestramento delle armi, così estenuante che quasi tutte le sere andavamo a dormire distrutte.
Anche in quelle poche occasioni in cui ci allenavamo insieme, ci allenavamo a parte.
Per alcuni giorni hanno portato via i nostri nomi, li hanno strappati da noi.
Gli unici nomi applicati alle cose in Area X, e solo in termini della loro etichetta più generale. Anche questo, una sorta di distrazione dal porre certe domande che potevano essere raggiunte solo conoscendo dettagli specifici.
Ma i dettagli specifici giusti erano,per esempio,che c'erano sei specie di serpenti velenosi nell'Area X.
Assurdo, sì, ma non ero dell'umore giusto per mettere da parte anche gli scenari più improbabili.
Quando eravamo pronti per attraversare il confine, sapevamo tutto ... e non sapevamo nulla.
FLASHBACK
Le cinque uscirono dalla torre.
"Avete visto il corpo?"disse Alia.
"Certamente."disse Shepard.
"Torniamo al campo base."disse Alia.
FLASHBACK
"Capivo come si sentivano: eravamo scienziati, addestrati a osservare i fenomeni naturali e i risultati dell'attività umana."disse Linda "Non eravamo stati addestrati ad incontrare ciò che sembrava essere il misterioso.
In situazioni insolite può esserci conforto in presenza anche di qualcuno che pensi possa essere il tuo nemico.
Ora ci eravamo avvicinati ai margini di qualcosa senza precedenti.
"Che diavolo faremo adesso?"disse Alia "Avete visto come era ridotto quel poveretto?"
"Non possiamo andare via."disse Ventress.
"Concordo."disse Linda "Esaminiamo i campioni che ho preso, sviluppiamo le fotografie e andiamo alle tende.
Poi, domani, probabilmente torneremo nella torre. "
FINE FLASHBACK
"Alia fece una risata aspra mentre cercava di trovare le parole."disse Linda "Sembrava che il suo viso volesse quasi separarsi per un secondo, forse per lo sforzo di combattere il fantasma di qualche suggestione ipnotica.
Alla fine lei lo disse."
FLASHBACK
"No."disse Alia "Non tornerò giù in quel posto.
Ed è un tunnel, non una torre. "
"Cosa vuoi fare invece?"disse Linda.
"Torniamo al confine e attendiamo l'estrazione."disse Alia "Non abbiamo le risorse per continuare,e considerando che ci sono dei morti abbiamo un altro motivo per andarcene."
"Non sono pronta per tornare indietro."disse Linda."Non ancora.
Nonostante quello che abbiamo visto non posso."
"Preferisci questo posto, davvero?"disse Alia con un tono di pietà e disgusto "Pensi che durerà ancora a lungo?
Lascia che te lo dica, anche nelle manovre militari progettate per simulare i risultati negativi,ho visto probabilità migliori."
"Vediamo cosa abbiamo trovato e poi decidiamo cosa fare."disse Linda "Puoi sempre tornare al confine domani. "
"Vero."disse Alia.
FINE FLASHBACK
"Non ho detto quello che stavo pensando: che potrebbe non essere così semplice."disse Linda "Che potesse tornare oltre il confine solo nel senso in cui mio marito lo aveva fatto, spogliato di ciò che lo rendeva unico.
Ma non volevo che si sentisse come se non avesse via d'uscita.
Passai il resto del pomeriggio a guardare i campioni al microscopio, sul tavolo improvvisato fuori dalla mia tenda.
Alia si era impegnata a sviluppare le fotografie nella tenda che fungeva da camera oscura, un processo frustrante per chiunque fosse abituato ai caricamenti digitali.
Poi, mentre le foto erano in preparazione,cominciò a guardare i resti di mappe e documenti che la spedizione precedente aveva lasciato al campo base.
I miei campioni hanno raccontato una serie di barzellette criptiche con battute che non ho capito.
Le cellule della biomassa che componevano le parole sul muro avevano una struttura insolita, ma continuavano a rientrare in un intervallo accettabile.
Oppure, quelle cellule stavano facendo un magnifico lavoro di imitazione di certe specie di organismi saprotrofici.
Non avevo idea di quanto profondamente i filamenti avessero messo radici, o se ci fossero dei nodi sotto e quei filamenti fossero solo sentinelle.
Il campione di tessuto dalla creatura a forma di mano ha resistito a qualsiasi interpretazione, ed era strano.
Con ciò intendo che non ho trovato cellule nel campione, solo una solida superficie d'ambra con delle bolle d'aria.
All'epoca, ho interpretato questo come un campione contaminato o la prova che questo organismo si è decomposto rapidamente.
Un altro pensiero venne a me troppo tardi per testarlo: che, avendo assorbito le spore dell'organismo, stavo causando una reazione nel campione.
Non avevo le strutture mediche per eseguire i tipi di diagnostica che avrebbero potuto rivelare ulteriori cambiamenti al mio corpo o alla mia mente dall'incontro.
Poi c'era il campione della fiala del cadavere.
L'avevo lasciato per ultimo per ovvie ragioni.
L'ho messo sulla diapositiva e ho annotato ciò che ha visto attraverso il microscopio.
All'inizio non sapevo cosa stavo guardando perché era così inaspettato.
Era tessuto cerebrale e non un qualsiasi tessuto cerebrale.
Le cellule erano notevolmente umane, con alcune irregolarità.
All'epoca pensai che il campione fosse stato corrotto però qualcosa non quadrava.
Continuavo a guardare attraverso le lenti del microscopio, a sollevare la testa e a socchiudere gli occhi, come se non potessi vedere il campione correttamente.
Poi mi sistemai e lo fissai finché non divenne solo una serie di scarabocchi e cerchi.
Era veramente umano?
Stava fingendo di essere umano?
Come ho detto, c'erano delle irregolarità.
E come aveva fatto il campione a fingere?
A quel punto, Josie mi raggiunse e gettò le fotografie sviluppate sul mio tavolo dicendo che era inutile.
Ogni fotografia delle parole sul muro era un tripudio di colori luminosi e sfocati.
Ogni fotografia di qualcosa di diverso dalle parole era uscita come pura oscurità.
Anche le poche foto intermedie erano fuori fuoco.
Sapevo che questo era probabilmente dovuto al lento, costante respiro delle pareti, che avrebbe potuto anche emanare una sorta di calore o altro agente di distorsione.
Un pensiero che mi ha fatto capire che non avevo preso un campione delle pareti.
Avevo riconosciuto che le parole erano organismi.
Avevo saputo che c'erano anche le pareti, ma il mio cervello aveva ancora registrato i muri come inerti, parte di una struttura.
FLASHBACK
Qualche fortuna con i campioni?"disse Josie.
"No,nessuna fortuna."disse Linda "Qualcosa nelle carte e nei giornali?"
"Niente di niente."disse Josie " Tranne che sembrano tutti fissi sul faro, guardando il faro, andando al faro, vivendo nel dannato faro. "
"Quindi non abbiamo nulla."disse Linda.
"Cosa facciamo adesso?"disse Josie.
"Facciamo cena."disse Linda"Fai una pausa.
Pensa a cosa faremo domani. "
"Ti dirò una cosa che non faremo domani."disse Alia appena arrivata "Non torneremo nel tunnel. "
"Torre."disse Linda.
FINE FLASHBACK
"All'imbrunire, il familiare lamento arrivò da noi attraverso le paludi d'acqua salata mentre cenavamo attorno al fuoco."disse Linda "L'ho notato a malapena, intenta nel mio pasto.
Il cibo era così buono e non sapevo perché.
L'ho inghiottito in pochi secondi, mentre Shepard mi guardava sconcertata.
Abbiamo avuto poco o nulla da dirci.
Parlare avrebbe significato pianificare, e niente di ciò che volevo pianificare avrebbe accontentato Alia.
Poco dopo cominciò a piovere.
Vidi ogni goccia cadere come un diamante liquido sfaccettato perfetto, che rifrangeva la luce anche nell'oscurità, e potevo sentire l'odore del mare e immaginare le onde.
Il vento era come qualcosa di vivo e anche questo aveva un odore, portando con sé la terrosità delle canne palustri.
Avevo cercato di ignorare il cambiamento nello spazio limitato della torre, ma i miei sensi sembravano ancora troppo acuti.
Mi stavo adattando, ma in momenti come questo, ricordavo che solo un giorno fa ero stata qualcun altra.
Ci siamo alternate a fare la guardia.
Nel mezzo della notte,Shepard è venuta a svegliarmi per il secondo turno, ma ero già sveglia a causa del tuono.
Andò subito a letto.
Penso solo che non riuscisse a tenere gli occhi aperti un attimo dopo lo stress della giornata.
La pioggia ha rinnovato la sua intensità.
Non mi preoccupavo che saremmo state spazzate via,queste tende erano regolazioni dell'esercito e potevano sopportare qualsiasi cosa a corto di un uragano,ma volevo essere sicura.
Sono uscito fuori, nel gorgo dell'acqua pungente, nelle raffiche di vento.
Anche l'oscurità mi sembrava più viva, mi circondava come qualcosa di fisico.
Non posso nemmeno dire che fosse una presenza sinistra.
In quel momento ho sentito come se fosse tutto un sogno: l'allenamento, la mia vita precedente, il mondo che mi ero lasciata alle spalle.
Niente di tutto ciò importava.
Solo questo posto contava, solo in quel momento, e non perché Ventress mi avesse ipnotizzato.
In preda a quella potente emozione,guardai la direzione della costa, attraverso gli spazi stretti e frastagliati tra gli alberi.
Lì si radunò un'oscurità più grande, la confluenza della notte, delle nuvole e del mare.
Da qualche parte oltre, un altro confine.
Poi, attraverso quell'oscurità, l'ho visto: un guizzo di luce arancione.
Solo un tocco di illuminazione, troppo in alto nel cielo.
Mentre guardavo, il tremolio si spostò a sinistra e si sollevò leggermente prima di spegnersi, poi riapparve pochi minuti dopo, molto più alto, poi fu spento per sempre.
Ho aspettato che la luce tornasse, ma non è mai successo.
Per qualche ragione, più a lungo la luce rimaneva fuori, più diventavo irrequieta, come se in questo strano posto una luce - qualsiasi tipo di luce - fosse un segno di civiltà.
Mi ricordai di quando mio marito stava male.
Come ho già detto, l'ho visitato nella struttura di osservazione fino alla partenza.
Ventress lo ipnotizzava spesso.
Ricordo soprattutto la tristezza ripetitiva nelle sue parole.
FLASHBACK
"Cammino per sempre sul sentiero dal confine al campo base."disse Kaine "Ci vorrà molto tempo, e so che ci vorrà ancora più tempo per tornare indietro.
Non c'è nessuno con me.
Sono da solo.
Gli alberi non sono alberi, gli uccelli non sono uccelli e io non sono me,ma solo qualcosa che cammina da molto tempo ... "
FINE FLASHBACK
"Questa è stata davvero l'unica cosa che ho scoperto in lui dopo il suo ritorno: una solitudine profonda e senza fine, come se gli fosse stato concesso un dono con cui non sapeva cosa fare."disse Linda"Un regalo che è stato veleno per lui e alla fine lo avrebbe ucciso.
Ma avrebbe ucciso me?
Quella era la domanda che mi si insinuava nella mente, mentre fissavo nei suoi occhi quelle ultime volte, desiderando di conoscere i suoi pensieri e il suo fallimento.
Mentre lavoravo al mio lavoro sempre più ripetitivo, in un laboratorio sterile, continuavo a pensare all' Are come non avrei mai saputo come fosse senza andare lì.
Nessuno poteva dirmelo e nessun racconto potrebbe mai essere un sostituto.
Così mi sono offerta volontaria per una spedizione nell'Area X.
Un coniuge di un ex membro della spedizione non si era mai iscritto prima.
Penso che mi abbiano accettata in parte perché volevano vedere se quella connessione potesse fare la differenza.
Penso che mi abbiano accettato come un esperimento.
Ma poi di nuovo, forse fin dall'inizio, si aspettavano che mi iscrivessi.
Rimasi di guardia alcune ore e continuavo a pensare furiosamente perché il numero di incognite rappresentate dalla torre si era moltiplicato di dieci volte,poi andai a dormire.
FLASHBACK
La notte seguente Linda dormì e ricordò quando era andata a letto con l'uomo di colore,poi si svegliò e notò che era sorto il Sole.
La biologa aprì la tenda e prese il fucile.
Notò che il Sole era filtrato un modo strano e i raggi erano multicolore.
"E poi abbiamo un po' di cibo vero."disse Shepard che era vicino ad Alia e controllavano il cibo"Spaghetti
Biscotti integrali.
Oh...pane e cereali.
Niente male."
Linda si avvicinò.
"Ce l'hai fatta a svegliarti."disse Shepard che vide Linda avvicinarsi.
"Datemi un secondo,sono un po' disorientata."disse Linda.
"Ben venuta tra noi."disse Shepard.
"Non ricordi che ci hai detto tu dove accamparci."disse Alia.
"Non mi ricordo niente da quando abbiamo superato gli alberi."disse Linda.
"Nessuna di noi."disse Shepard "Ma abbiamo fatto un inventario del cibo e di quello che rimane
direi che siamo qui da...almen giorni."
"È impossibile."disse Linda.
"L'ho detto anch'io."disse Ventress.
Josie si avvicinò con degli strumenti "Guardate,ho controllato tutti i sistemi di posizionamento trovati.
Si avviano,nessun problema di elettronica e la fotocamera funziona,ma i segnali che provengono fuori da qui non arrivano...anche se al momento abbiamo una ventina di satelliti sulla testa e...guardate questa."
Josie fece vedere che la bussola non funzionava "Quindi siamo senza bussola,comunicazioni,coordinate e punti di riferimento."
"Beh forza,cerchiamo di riflettere."disse Shepard "A sud c'è l'oceano quindi dobbiamo solo seguire gli alberi fino al confine esterno,giusto?"
"Come sappiamo dov'è il sud?"disse Josie,
"Coraggio,Josie,lo sai bene."disse Shepard che guardò l'orologio "Lancette ore verso il Sole.
La metà esatta con le ore 12 è il sud."
"Bene abbiamo l'orientamento."disse Ventress "Era ovvio che le apparecchiature non avrebbero funzionato,non vi pare?
Ma certo ci sono stati tre anni di spedizioni e tre anni di silenzio radio.
Facciamo i bagagli e andiamo."
Il gruppo marciò nella giungla mentre il Sole emetteva degli strani colori.
Poco dopo arrivarono ad una zona aperta dove c'era un torrente e una casa per metà affondata nel torrente,allungata e collegata a terra da un ponticello con una staccionata.
Sulla riva vi era un capanno con varie barche.
"Ah,guardo se c'è qualcosa per uscire dalla plaude."disse Alia.
"D'accordo."disse Ventress.
"Controlliamo nella capanna."disse Ventress che si avviò con Linda e Josie.
Linda vide che il ponte e la ringhiera di legno era piena di una pianta rampicante da cui uscivano dei fiori di tipo e colore diverso.
"Sembra che qualcuno stia per sposarsi."disse Josie vedendo i fiori.
Linda iniziò a toccare i fiori "Questi fiori sono molto strani."
"Perché?"disse Ventress.
"Sono così differenti tra loro,se li osservi attentamente non possono essere della stessa specie."disse Linda "Eppure crescono dalla medesima pianta...quindi devono essere della stessa specie...se è la stessa pianta.
Come fossero costretti ad una continua mutazione."
"Una patologia?"disse Ventress.
"Si,beh...di sicuro la chiamerei così se la osservassi in un essere umano."disse Linda.
Josie entrò dentro la baracca per metà affondata.
Shepard raccoglieva campioni di erba con le pinze e guanti.
Alia sollevò una barca "È vai.
Shepard...il mezzo di trasporto."
Josie si affacciò dalla baracca.
"Niente di interessante li?"disse Ventress.
"No,è abbandonato da tanto."disse Josie "Forse anche prima..."
Josie fu tirata dentro da qualcosa.
"Josie?"disse Linda che corse dentro "Josie!"
Lei era nella parte della baracca con l'acqua e veniva trascinata "MI TIRA PER LO ZAINO!
MI TIRA PER LO ZAINO!"
"JOSIE!"urlò Linda che entrò in acqua,la afferrò e poi arrivarono anche Shepard e Alia.
"Josie,mio Dio!"disse Shepard che la aiutava ad uscire dall'acqua "Che sta succedendo?"
"Tirala su,forza."disse Alia e Josie fu portata fuori.
Tutte uscirono e per un momento Linda rimase a guardare poi raggiunse le altre che andarono a riva.
"Sediamoci,togliamole lo zaino."disse Alia che si mise accanto a Josie "Adesso respira,tranquilla va tutto bene."
"Che cos'era?"disse Shepard "Me lo spiegate?"
"Cera qualcosa in acqua."disse Linda con il fucile in mano.
Improvvisamente ci fu un boato e un pezzo della baracca si staccò e da esso ne uscì un alligatore bianco con delle macchie rosse sul dorso.
L'animale entrò in acqua e tutte presero le armi.
L'animale sbucò vicino alla riva.
"MERDA!"disse Shepard mentre il rettile si avvicinava.
"State indietro."disse Alia.
Shepard sparò alcuni colpi,poi lo stesso fece Alia,ma il fucile si scaricò e lei cadde su una barca "Oh cazzo!"
Linda iniziò a sparare mettendosi su un ginocchio e l'animale si diresse verso di lei.
Mentre sparava si accorse che la bestia aveva più file di denti dentro la bocca.
L'animale si fermò e morì.
Poco dopo Alia aprì la bocca del coccodrillo e Linda iniziò a prendere campioni.
"Lo sapevo."disse Linda "È la stranezza che osservavo nei fuori.
Guardate i denti.
File concentriche.
Qualcosa sta facendo mutare il patrimonio genetico."
"Gli squali hanno denti così,vero?"disse Shepard.
"Pensi che sia...un incrocio?"disse Ventress.
"Un incrocio tra uno squalo e un coccodrillo?"disse Linda "Non si possono fare incroci tra specie diverse."
"Linda, è pensante."disse Alia,Linda fece un cenno con il capo e la bocca fu chiusa.
FINE FLASHBACK
Linda era ancora nella stanza dell'interrogatorio "Le mutazioni sembravano fermarsi in quel punto,però diventarono assurde quando ci avvicinammo al faro.
Alterazioni di forma...
Duplicazioni di forma..."
"Duplicazioni?"disse l'uomo.
Linda si guardò il tatuaggio che aveva sull'avambraccio sinistro che rappresentava il simbolo infinito "Esatto."
"È possibile che si trattasse di allucinazioni?"disse l'uomo.
"Me lo sono chiesta spesso,ma era qualcosa che succedeva a tutte noi."disse Linda "Era come un sogno."
"Un incubo."disse l'uomo.
"Non sempre."disse Linda "A volte era molto bello."
FLASHBACK
Su una barca c'erano Shepard e Linda,mentre le altre erano su un'altra barca.
Nell'acqua c'erano anguille con macchie rosse e a volte con due code.
Linda notò che aveva un livido sull'avambraccio sinistro.
"Ti sei fatta male?"disse Shepard.
"È solo un livido."disse Linda "Devo essermelo fatto con l'alligatore."
"Già."disse Shepard "Dove hai imparato a sparare?"
"Nell'esercito."disse Linda "Prima di diventare insegnante."
"Marine?"disse Shepard.
"Nell'esercito,7 anni."disse Linda "Mi sembra che sia passata una vita."
"È vero."disse Shepard "Tutta la nostra vita sembra un secolo fa.
Eravamo piccole poi grandi…
Che cosa porti al collo?
È un marito?
Un figlio?"
"Marito."disse Linda "Era nell'esercito.
È così che ci siamo incontrati."
"Hai detto era,non c'è più?"disse Shepard.
"Ucciso in azione."disse Linda.
"Mi dispiace,scusa."disse Shepard"Doveva esserci un motivo."
"Che vuoi dire?"disse Linda.
"Ah...offrirti volontaria non è una cosa che di solito si fa se la tua vita procede serenamente."disse Shepard "Siamo tutte traumatizzate.
Alia beveva.
Si è disintossicata e Josie porta sempre le maniche lunghe per non far vedere le cicatrici dei tagli sule braccia."
"Ha cercato di uccidersi?"disse Linda.
"No ,al contrario,lo faceva per sentirsi viva."disse Shepard.
"E Ventress?"disse Linda.
"Ecco...per quanto ne so io,non ha amici,ne famiglia,nessun compagno,ne figli."disse Shepard"Nessuna concessione hai sentimenti."
"Tu?"disse Linda.
"Anche io ho perso qualcuno."disse Shepard "Non un marito,ma...una figlia.
Leucemia.
Mi dispiace.
In un certo senso ho subito 2 lutti.
La mia meravigliosa figlia e purtroppo quello che ero."
"Ehi!"disse Alia "C'è qualcosa qui."
Le due arrivarono davanti ad una rete di metallo dove c'era un cancello aperto,segnali di stop e varie case allungate dentro.
Arrivarono ad una zona dove c'erano due muri paralleli,con delle porte,facenti parte di due strutture allungate con i lati e il tetto coperti di erba.
Su una delle pareti c'erano macchie di muschio di vari colori,molto grandi,separate da dei fiori di tanti colori diversi.
"Questo era il quartier generale precedente,prima che il bagliore lo inghiottisse."disse Shepard.
Linda iniziò a guardare le macchie "Altre mutazioni."
"Sono dappertutto."disse Josie.
"Sono maligne."disse Linda "Come dei tumori."
"Quella è la vecchia mensa?"disse Ventress indicando con il dito sinistro.
"Si."disse Alia.
"Ripariamoci li."disse Ventress camminando "Venite "
Le donne entrarono nella struttura trovandosi in una grande stanza con tavoli e sedie accatastati da una parte,dopo aver oltrepassato due porte.
"Ci sono brande e zaini."disse Shepard.
"Pensi che siano qui?"disse Alia.
"Erano qui."disse Linda.
"Già,è meglio usare il passato."disse Shepard e tutte posarono gli zaini e camminarono nella stanza.
"Accidenti."disse Alia che prese una mitragliatrice "Quanto è pesante.
Non ce la faccio."
Linda vide una mappa della zona su una lavagna con dei nomi accanto.
"Linda,cosa stai guardando?"disse Alia che arrivò accanto.
"Venite,date un occhiata."disse Linda e le altre si avvicinarono "Paiton.
Mayer.
Kaine."
"Quelli sono i soldati dell'ultima spedizione."disse Ventress "Sembra che usassero questa stanza come base operativa."
"Perché alcuni nomi sono cancellati?"disse Josie.
"Non saltiamo alle conclusioni."disse Shepard.
"Forse sarebbe meglio invece."disse Linda.
"Già."disse Alia.
"Questa è una vista in pianta della base."disse Linda indicando la lavagna.
"Si,e questa è la mensa."disse Shepard indicando.
"Si,è questo è l'edificio."disse Linda.
"Esatto."disse Shepard.
"Credo che i nomi e gli orari significassero i turni di guardia."disse Linda indicando la lavagna accanto,rossa,con i nomi su cartellini gialli "E...ritengo che dovremmo farli anche noi."
"Ricevuto."disse Alia.
"D'accordo."disse Shepard.
Ventress si avvicinò ad un tavolo che era in fondo alla stanza e vide una bustina di plastica,poi la prese e la mostrò alle altre "Questo potrebbe dirci qualcosa."
Ventress lesse il biglietto incollato alla busta "Per quelli che seguiranno.
Credo proprio che si riferisca a noi."
La psicologa mise una cassetta sul tavolo.
Le altre arrivarono e Josie la prese in mano "Una memorycard.
Dovrei riuscire a leggerla."
Josie prese una videocamera e mise la cassetta.
Nel video si vedeva un militare senza maglietta,tenuto seduto da altri,poi si vide anche Kaine senza maglietta.
"Funziona."disse Josie.
"Come ti senti?"disse Kaine.
"Meglio."disse l'uomo.
Linda divenne ansiosa.
"Bene."disse Kaine che aveva in mano un coltello "Sei pronto?
Tranquillo?
Vado?"
"Vai."disse l'uomo.
Con sommo disgusto di tutte,Kaine fece un taglio rettangolare sulla pancia dell'uomo.
"Cazzo."disse Josie "Che sta facendo?"
Kaine aprì la pelle e si vide che le interiori si muovevano come se fossero serpenti.
"La."disse Kaine "Inquadra la."
Kaine toccò uno degli intestini che continuò a muoversi,poi si sciacquò le mani piene di sangue nell'acqua lasciando il coltello.
"Basta,sappiamo che è successo all'ultima squadra,sono impazziti."disse Alia chiudendo il video.
"Qualcosa si muoveva nelle sue viscere."disse Shepard mentre le altre si allontanavano.
"No,era un effetto della luce."disse Alia.
"Cosa?"disse Shepard.
"Ho fatto il paramedico per anni,ho portato via gente dalla strada squartata,quello era un trucco."disse Linda "Era solo un effetto di luce."
"Le interiora si muovevano."disse Josie.
"No,era in stato di shock,Josie,quella è una reazione da shock."disse Josie.
"Guardalo ancora."disse Shepard.
"NON LO VOGLIO PIÙ GUARDARE,CAZZO!"disse Alia.
"Quelli non erano intestini,erano come..."disse Shepard.
"VA BENE,ALLORA GUARDALO TU,SHEPARD!"disse Alia allontanandosi.
Linda si mise seduta a terra.
Ventress andò in un corridoio.
"Dove stai andando?"disse Alia.
Le altre la seguirono.
"Dov'è andata?"disse Alia.
"Più avanti."disse Shepard che entrò in una stanza con un'enorme piscina e tutte scesero.
La psicologa era nella parte alta della piscina che aveva un piccolo strato d'acqua e su una parete c'era metà corpo di un uomo che usciva da una massa solida informe di colore arancione spendo,con venature sopra e che si diramavano da essa.
Intono vi era della muffa gialla e arrivava sulla parte superiore della piscina da cui usciva l'altra metà dell'uomo di cui si vedeva il petto,la pancia era aperta e si vedevano le costole e la testa era tranciata all'altezza della mascella.
Il cranio,senza carne,usciva della muffa viola, a destra e rossa a sinistra.
Anche nella bocca vi era la muffa cristallizzata viola.
Quella intorno al mezzo corpo era bianca e il braccio sinistro si intravedeva tutto.
"Che cos'è?"disse Josie.
Tutte erano arrivate alla fine della piscina,tranne Alia che era indietro.
"Non lo so."disse Linda.
Josie raccolse il coltello e poi lo lasciò cadere "Non voglio stare qui,stanotte."
"Non abbiamo scelta."disse Ventress.
"Per favore."disse Josie.
"Vieni via."disse Alia allungando la mano.
"È troppo tardi ormai per potersi muovere."disse Ventress.
"Coraggio vieni fuori."disse Alia che fece tornare Alia nella parte più bassa.
Linda prese dei campioni dal centro della sostanza.
Al tramonto e durante la notte il gruppo si mise in una torretta,tra le due strutture parallele.
FLASHBACK
Linda era a letto una mattina e il marito mise un bicchiere di succo sul comodino e si sedette.
Aveva i capelli tirati all'indietro e lo stesso vestito con cui era tornato.
"Ah,grazie,sei molto carino."disse Linda "Perché non ti rimetti giù?"
"Devo andare via un giorno prima."disse Kaine.
"Cosa?"disse Linda"Aspetta,oggi?"
"Si,adesso."disse Kaine.
"Oh accidenti,avevamo programmato una gita in campagna."disse Linda mettendosi seduta e toccandogli la spalla.
"Non ce la faccio."disse Kaine "Mi dispiace."
"Rimani ancora un po'."disse Linda che gli prese la mano "Adesso vuol dire subito?"
"Già."disse lui.
"Che cosa c'è?"disse lei preoccupata.
"Io ti...io ti amo."disse Kaine.
"Ti amo anch'io."disse Linda.
Kaine andò via.
FINE FLASHBACK
Linda si svegliò nella notte e si mise ad un tavolino con un microscopio,poi alzo la testa sconvolta.
"Ehi?"disse Shepard che si svegliò "Stai sciogliendo il mistero?"
"Forse qualcosa si scioglie."disse Linda.
"Credo che tu stia procedendo bene."disse Shepard.
"Ora Josie sta riposando?"disse Linda.
"Si,con l'aiuto di qualche sedativo."disse Shepard.
"E tu come stai?"disse Linda "Hai riposato?"
"Un po'."disse Shepard "Sono spaventata quando Josie...solo che lo nascondo meglio."
"Dovrei controllare la Ventress."disse Linda che si alzò.
"Si."disse Shepard.
Linda uscì e vide una luce in una piccola struttura rettangolare e si avvicinò.
"Che fai qui,dovevi darmi il cambio alle 3."disse Ventress.
"Ho dormito abbastanza per stanotte."disse Linda.
"Va bene."disse Ventress che mise delle carte sul bordo tra la struttura e il tetto "Da un'occhiata a questo.
Qui è dove siamo e questo è il faro.
In mezzo vi è una piccola comunità che abbiamo evacuato 2 anni fa.
Credo che dovremmo andare li domani e poi dirigerci verso la costa il mattino dopo."
"Capito."disse Linda.
"Stai bene?"disse Ventress che prese una tazza "Ti volevo dire che...era una cattiva idea non dire alla tua squadra della tua relazione con Kaine,non ero d'accordo.
Ma dopo quel video credo che...hai fatto bene.
Non so come avrebbero potuto reagire."
"Perché si è offerto volontario per una missione sucida?"disse Linda.
"Pensi che facciamo questo?"disse Ventress "Ci stiamo suicidando?"
"Hai tracciato il profilo,l'hai valutato."disse Linda "Ti avrà detto qualcosa."
"Vuoi il mio parere da psicologa?"disse Ventress.
"Si."disse Linda.
"La mia opinione è che...stai confondendo il suicidio con l'autodistruzione."disse Ventress "La maggior parte di noi non si vuole suicidare,ma quasi tutti ci autodistruggiamo...in qualche modo,in qualche momento della nostra vita.
Beviamo.
Fumiamo.
Distruggiamo il buone che abbiamo fatto.
I matrimoni felici.
Ma queste non sono proprio decisioni,sono degli impulsi.
In effetti,forse tu sei più preparata di me per spiegare questo."
"Che vorresti dire?"disse Linda.
"Sei biologa."disse Ventress "L'autodistruzione non è codificata in noi?
Programmata da ogni cellula?"
Le due sentirono un boato.
"Che cos'era?"disse Linda che prese il fucile e guardò nel mirino.
"Non ne ho idea."disse Ventress.
Un verso svegliò Shepard.
Linda prese il binocolo ad infrarossi,mentre Shepard usciva.
"Josie svegliati."disse Alia smuovendo Josie "Sveglia,Josie,sveglia.
Un rumore strano."
"Vedi qualcosa?"disse Ventress.
"No."disse Linda.
"Che succede?"disse Shepard "Ho sentito un suono."
"Oh no."disse Linda.
"Che c'è?"disse Shepard.
"Qualcosa è passato dalla rete."disse Linda.
"Dalla rete?"disse Shepard.
"È aperta come una scatola di latta."disse Linda che posò il binocolo e puntò il fucile.
"Non riesco a vedere niente."disse Ventress.
"Nemmeno io."disse Linda.
Un orso immenso arrivò.
Aveva la parte superiore del muso scheletrica,senza labbra,senza naso,con gli occhi incavati nelle orbite,senza palpebre,con il muso particolarmente allungato.
L'orbita dell'occhio sinistro era l'orbita destra di un cranio umano fuso con la pelle.
L'orso morse Shepard e la lanciò in aria,poi la afferrò e la trascinò via.
"SHEPARD!"urlò Linda che corse fuori.
Arrivò anche Alia che puntò la torcia "Che succede?
Chi è che urla?"
"Shepard era qui con noi e qualcosa l'ha afferrata."disse Linda che usò il binocolo vedendo l'essere che la portava via "OH MERDA!
SHEPARD!"
Le tre corsero e Linda uscì dal recinto non sentendo più nulla "Dov'è Shepard?
SHEPARD!"
All'alba del giorno dopo le 4 erano nella torretta.
Ventress era seduta,Linda era appoggiata all'entrata della porta e le altre due appoggiate ai tavoli.
"Torniamo indietro."disse Josie "Dobbiamo tornare indietro."
"Ha ragione."disse Alia.
"Davvero?"disse Ventress "In che senso?"
"Siamo state attaccate due volte."disse Alia "Abbiamo perso una di noi.
Abbiamo prove evidenti che chi ci ha preceduto è impazzito,si sono uccisi,io non credo che ora ci rimanga molto da fare."
"Non abbiamo ancora raggiunto il faro,non conosciamo la causa o la natura del bagliore."disse Ventress.
"Abbiamo dati,fotografie,campioni e lei ha il video."disse Alia.
"Tutto ciò non rende il fenomeno meno inspiegabile,è un mistero."disse Ventress "Ho intenzione di raggiungere il faro e posso andare da sola."
Ventress si caricò la borsa sulla schiena "Dovete solo decidere se venire con me o meno."
Ventress scese dalla torre.
"Non si è neanche accorta che Shepard non c'è più."disse Josie raccogliendo l'orsetto di Shepard.
"È soltanto una pazza."disse Alia "È una vecchia pazza e puttana.
Grazie di aver appoggiato la mia richiesta,Linda."
Linda si voltò verso di loro "Perché bisognava schierarsi?"
"Esatto bisognava!"disse Alia.
"Ok,sono d'accordo con te,torniamo indietro,bene."disse Linda.
"Ecco...ecco è perfetto ci siamo,noi tre possiamo anche fare i bagagli..."disse Alia.
"Aspetta un momento."disse Linda "Aspetta."
"Torniamo indietro,si,ma ci sono voluti 6 giorni per arrivare qui e...se la cost giorni soltanto,come ha detto Shepard,quando arriveremo li sarà più facile seguire il muro del confine."disse Linda.
"Dici che per uscire dobbiamo addentrarci?"disse Josie.
"Se credi sia giusto..."disse Linda.
"Se vogliamo?"disse Alia "No.
Io non voglio affatto.
Il tuo è un banale trucchetto per portarci al faro?"
"Non mi importa niente del faro,ok?"disse Linda "Io penso che sia la cosa migliore da fare.
D'accordo?"
Ci fu un po' di silenzio.
FINE FLASHBACK
"Gli hai mentito,vero?"disse l'uomo con la tuta di protezione bianca.
"Non sapevo se tornare indietro per noi sarebbe stato più pericoloso che andare avanti."disse Linda.
"Non lo sapevi,ma hai deciso di continuare come se lo sapessi."disse l'uomo.
"Ventress prese la decisione."disse Linda.
"Ventress aveva il cancro,non sarebbe mai tornata."disse l'uomo "Tu sapevi che era malata."
"L'avevo intuito."disse Linda.
"E tu volevi continuare?"disse l'uomo.
"Si e l'ho fatto."disse Linda.
FLASHBACK
Le 4 marciavano nella foresta e c'erano bozzi di muffa multicolore che crescevano sui tronchi degli alberi.
Ventress fece segno di fermarsi,poi avanzò e trovò un piede di Shepard.
"Potrebbe essere ancora viva."disse Linda.
"È piuttosto difficile."disse Ventress.
"Dobbiamo scoprirlo."disse Linda.
"Vai."disse Ventress.
"Bene."disse Linda che avanzò.
"Vengo con te."disse Alia.
"Vado da sola."disse Linda che attraverso una foresta i piccoli tronchi sottili pieni di bozzi.
Sentendo dei rumori si mise su un ginocchio e puntò un fucile verso due piccoli cerbiatti bianchi che mangiavano.
Tirando su la testa lei vide che gli animali avevano le corna flessibili fatte di rami verdi con sopra fiori rossastri e della vegetazione che cresceva su di loro,specialmente il secondo.
I due animali fuggirono.
Linda arrivò ad una zona dove c'erano delle radici di un albero in superficie ed erano intricate come se fossero un labirinto,poi trovò il corpo di Shepard con la gola dilaniata e diversi graffi addosso.
Si mise accucciata e le toccò l'avambraccio destro.
Linda tornò indietro e raggiunse le altre.
"L'hai trovata?"disse Josie.
"Si."disse Linda "È morta."
Il gruppo si mise in camminò e arrivarono ad una zona dove non c'era la foresta.
"Stai bene?"disse Linda.
"Grazie."disse Alia "Sono stanca,cazzo."
Trovarono un paese con le case che erano coperte dalla vegetazione,ma ancora distinguibili.
La vegetazione copriva anche le macchine e c'erano piante a forma di persone adulte,di bambini e di animali,fatte di rami ,erba e fiori.
Alia andò a mettersi su una sedia vicino ad un tavolinetto bianco,dove c'era un'altra sedia rovesciata.
"Ci accampiamo qui stanotte."disse Ventress "Mancano ancora 2 ore di cammino."
Nel prato c'era un'altalena.
Linda notò le piante umanoidi e si avvicinò insieme a Josie.
"Hanno una forma umana."disse Linda.
"Non ha alcun senso."disse Alia.
"Penso che lo abbia."disse Josie.
"Pensavo che onde radio fossero bloccate dal bagliore e per questo non riuscivamo a comunicare con la base nemmeno con il gps,ma le onde luminose non sono bloccate,sono rifratte e ..."
Josie posò la borsa ed estrasse una radio "È lo stesso con le onde radio.
Il segnale non è scomparso,è come impastato.
La foglia che hai in mano,sai che otterresti cambiando la sequenza?"
"Cosa?"disse Linda che aveva la foglia in mano.
"Geni umani Ox."disse Josie.
"Ox?"disse Alia "Che significa Ox?"
"Sono geni,controllano lo sviluppo di un un embrione per determinarne la struttura."disse Linda.
"E le piante sono in grado di usare questo embrione formando spalle,braccia,gambe e il corpo?"disse Josie.
"Non è scientificamente possibile."disse Linda.
"Ma è quello che è accaduto."disse Josie ""Il bagliore forma un prisma che rifrange tutto quanto.
Non solo la luce e le onde radio.
Il D.N.A. animale,il D.N.A. delle piante...tutti i D.N.A."
"Che intendi con tutti?"disse Alia.
"Si sta riferendo anche al nostro."disse Ventress che era seduta e mangiava "Sta parlando di noi."
Le quattro entrarono in una casa.
Alia si mise seduta,si guardò le mani e vide le linee delle mani muoversi da sole.
"Allora,questa è la camera da letto."disse Ventress che arrivò in salotto "Sigilliamo porte e finestre."
La notte seguente,mentre le altre dormirono Linda andò a prendere un microscopio,andò ad un tavolo si fece un piccolo taglio sull'avambraccio e poi guardò al microscopio,poi alzò di scatto al testa e allontanò l'oggetto da lei,poi respirò in modo affannoso.
Linda ricordò di quando il marito era seduto al tavolino e poi la sua mente tornò a quando era a letto con Daniel.
FLASHBACK
Poco dopo era seduta sul letto,con addosso una vestaglia e aveva un luce sul comodino accesa,mentre Daniel era sul letto.
"È stato un sbaglio."disse Linda.
"Ok."disse Daniel "Passi più tempo lontano da tuo marito che con lui."
Lei si alzò e andò alla finestra.
Non gli parli del tuo lavoro,lui non può parlarti del suo e c'è un fortissimo legame fisico e intellettuale tra noi.
Non è sufficiente?"
"Non hai menzionato tua moglie."disse Linda.
"Amo mia moglie."disse Daniel "Lei non centra niente."
Daniel si mise seduto al bordo del letto "Coraggio Linda.
Che cosa ti sta succedendo?
Temi che possa essergli accaduto qualcosa?
Pensi che lo sappia?
Ecco cosa c'è.
Pensi che sappia che noi due abbiamo una relazione.
Vuoi che me ne vada?"
"Si."disse Linda "Dovresti."
"No,io non..."disse Daniel.
"Daniel,non ho voglia di parlarne."disse Linda "Non c'è niente da aggiungere.
Perciò vestiti e vai."
"Non odi me,Linda,ma te stessa."disse Daniel.
"No,odio anche te."disse Linda "Non ci vedremo ami più."
FINE FLASHBACK
Alia andò da Linda,che dormiva a terra,e le puntò il fucile al volto "Stai mentendo,puttana."
"Che succede."disse Linda.
"No."disse Alia "Non puoi fare questa cazzo di domanda!
DI LA VERITÀ!"
Alia la colpì alla testa con il calcio del fucile.
FLASHBACK
Kaine fece una carezza alla spalla di linda la mattina della partenza e poi si alzò andando via.
Lei rimase a letto.
FINE FLASHBACK
Linda si sveglio legata e imbavagliata ad una sedia con le altre due,mentre Alia aveva il ciondolo con a foto sopra.
"Fratello?"disse Alia "Fidanzato?
Marito?
Marito.
Perché non ce l'hai detto?
Tu lo sapevi,Ventress.
È ovvio.
E tu lo sapevi?"
Josie scosse la testa.
"Ci sono...2 teorie su cosa è andato storto."disse Alia camminando su e giù nella stanza "Teoria 1 qualcosa li ha uccisi qui dentro,2 sono impazziti e si sono uccisi a vicenda.
Josie è stata attaccata da un alligatore,Shepard è stata uccisa da un orso enorme...quindi la teoria 1 regge.
Ma...io non ho visto un orso perciò...e nemmeno Josie l'ha visto.
Le uniche persone che l'hanno visto sono Lina e Ventress,quindi non c'è niente di certo,ci fidiamo di quello che dicono,tutto è basato sulle parole di Linda e quello che sappiamo ora..."
Alia si avvicinò mostrando il ciondolo "Quello che sappiamo...è che Linda è una bugiarda."
Ventress fece un verso.
"CHIUDI QUELLA BOCCACCIA!"urlò Alia "Linda...sei un bugiarda.
Hai ucciso Shepard?
Hai perso la testa?
O pensi per caso che l'abbia persa io e che ci stiamo fottendo l'una con l'altra?
È la teoria 2."
Alia si mise seduta mettendosi le mani sulla fronte "Quando mi guardo le mani,e osservo le loro linee...io le vedo muoversi."
Alia pianse "Se ti lascio andare e mi leghi ad una sedia e mi apri...le mie interiora si muoveranno come quelle li..."
Alia prese un coltello e si alzò "Ma...ora non sono io quella legata ad una sedia.
Tu sei legata."
Alia si avvicinò con il coltello mentre le altre cercavano urlare.
Improvvisamente si sentirono le urla di Shepard "AIUTATEMI!
AIUTATEMI!
AIUTO!"
"Oh è Shepard..."disse Alia facendo cadere il coltello "Avevi detto che era morta."
Alia prese il fucile e uscì correndo "ALIA!
ALIA!"
Le altre cercarono di liberarsi,ma poi si bloccarono sentendo il verso dell'orso,ma non prima che Linda si fosse tolta il bavaglio.
L'orso deforme si avvicinò e mise il muso tra Josie e Linda,poi iniziò a parlare con una voce distorta e orribile "Aiuto!
Aiuto!
Aiuto!"
"Non reagite."disse Linda.
L'orso strusciò il muso sulla tempia sinistra di Josie,poi fece il giro andando verso Ventress e parlando ancora "AIUTO!"
L'essere passò davanti alle tre,poi ruggì avvicinandosi a Josie che lo guardò.
"AIUTO!"urlò l''orso che aprì la bocca e la mise sulla sua spalla sinistra di Josie.
In quel momento entrò Alia,ferita,e l'orso iniziò a ruggire e ad urlare "AIUTATEMI!"
Lei provò a sparargli e l'essere gli corse contro mandandola contro una parete e mandando le altre a terra.
Alia iniziò ad urlare e a salire le scale,ma l'orso le morse una gamba e la riportò giù,poi le aprì il petto e le staccò la mascella con la bocca.
Josie riuscì a liberarsi e a prendere il fucile,l'orso caricò verso Linda e spinse la sedia al muro,poi Josie sparò ripetutamente alla testa dell'orso che cadde a terra morto.
Nella vegetazione fuori c'erano tante luci evanescenti.
Un telo fu messo sopra Alia,poi Linda raggiunse Ventress che stava preparando la valigia.
"Che stai facendo?"disse Linda.
"Me ne vado?"disse Ventress.
"Adesso?"disse Linda "È ancora buio."
"Non posso più aspettare."disse Ventress "Ci stiamo disintegrando.
Il nostro corpo va più veloce della nostra mente.
È come l'inizio della demenza.
Se non raggiungo presto il faro,quella che ha iniziato questo viaggio non sarà la stessa che lo porterà a termine.
Voglio essere in me quando lo finirò."
Ventress uscì dalla casa.
Il Sole sorse e le due rimaste uscirono.
Linda andò da Josie che era seduta nel prato e si mise vicina a lei.
"Dovremmo andare Josie."disse Linda.
Josie indossava una maglietta a maniche corte bianche.
"Quant'è durata la missione di tuo marito?"disse Josie.
"È difficile dirlo con esattezza."disse Linda "Teoricamente è durata un anno."
"Troppo tempo per farne parte e rimanere integro."disse Josie.
"Non sono sicura che sia rimasto integro."disse Linda.
"Ho ragione riguardo alla rifrazione,non credi?"disse Josie.
"Si,ho controllato il mio sangue ieri notte."disse Linda"È successo anche a me."
"Succederà a tutti noi."disse Josie "Era talmente assurdo sentire al voce di Shepard uscire dalla bocca di quell'essere.
Sono sicura che mentre moriva qualcosa della sua mente apparteneva all'orrenda bestia che la stava uccidendo.
Immagina di morire spaventata e dolorante e immaginar che quella è l'unica parte di te che sopravvive.
È quasi come...se le avesse preso l'anima.
Non mi piacerebbe affatto."
Josie vide che dei fili d'erba stavano uscendo dai suoi avambracci,poi si alzò e camminò tra le piante umanoidi "Ventress vuole tentare di capire,tu vuoi combattere...io penso di non volere nessuna delle due cose."
"Josie."disse Linda che la seguì e mentre lo faceva delle foglie uscirono dalla pelle di Josie che si allontanò dietro un angolo e quando Linda lo superò non la vide più,ma trovò le piante umanoidi.
FINE FLASHBACK
"E aveva ragione?"disse l'uomo "Sulla rifrazione?"
"No."disse Linda "Vedendo quello che le stava succedendo ho capito che si stava trasformando in una pianta a che lei.
Quelle non erano piante,ma ciò che restava delle persone."
"Una per una,tutte sparite tranne te."disse l'uomo "Come lo spieghi?"
"È qualcosa che devo spiegare?"disse Linda.
"Si,devi."disse l'uomo.
"Dovevo tornare e nessuna di loro lo voleva."disse Linda.
Il faro.
FLASHBACK
Linda era nel salotto con il marito e leggevano entrambi un libro.
"Ciao."disse lui.
"Ciao rispose lei.
FINE FLASHBACK
FLASHBACK
Linda era nel pieno della foresta e piangeva.
Ormai aveva il tatuaggio sull'avambraccio.
Gli alberi intorno a lei erano pieni di bozzi sul tronco.
Linda si riprese e camminò.
FINE FLASHBACK
"Continuavo a pensare a Ventress nella mia disperazione."disse Linda "Pensavo che avesse visto qualunque cosa avesse provocato tutto questo.
Che lei sapesse più di quello che ci aveva detto.
Ma questo ha riportato alla mia mente un'immagine inquietante della torre come infinita, con infiniti livelli che scendono nella terra.
Immolamento.
FLASHBACK
Poco dopo era sulla spiaggia e aveva posato la borsa.
Guardava a destra verso il faro.
Il cielo era nuvoloso un chilometro prima del faro iniziavano ad esserci degli alberi di cristallo,simile al vetro, con moltissime punte alla base,di diversa lunghezza, che uscivano dalla sabbia.
All'inizio vi erano solo delle punte che uscivano dal suolo e poi gli alberi che avevano piccole punte sul tronco ed erano semi trasparenti.
FINE FLASHBACK
"Quindi ha raggiunto la spiaggia."disse l'uomo "E poi?"
"E poi mi accorsi di essere arrivata alla fine della ragione umana."disse Linda "C'erano alberi di cristallo che uscivano dalla sabbia sparsi intorno al faro per un chilometro ed erano immensi.
Sulle piante si poteva anche tentare di azzardare un'ipotesi,anche se reggeva poco si poteva provare...ma qui...qui non era possibile.
Ma prima di raggiungerlo passò del tempo.
Ci fu come un bozzolo di atemporalità, con il faro che sembra rimanere lontano, non importa quanto tempo camminavo, ho avuto più tempo per pensare alla torre e alla nostra spedizione. Sentivo di aver abdicato alla mia responsabilità fino a quel punto, che era considerare quegli elementi trovati all'interno della torre come parte di una vasta entità biologica che potrebbe o non potrebbe essere terrestre.
Arrivai a chiedermi se la Terra stessa fosse viva e quella fosse la sua reazione al troppo maltrattamento dell'uomo.
Se il pianeta aveva una volontà,allora poteva agire.
Ma la contemplazione dell'enormità di quell'idea a livello macro avrebbe rotto il mio umore come una valanga che si schiantata contro di me.
Quindi ... cosa sapevo?
Quali erano i dettagli specifici?
Un ... organismo ... stava scrivendo parole viventi lungo le pareti interne della torre, e potrebbe averlo fatto per molto tempo.
Interi ecosistemi erano nati e ora fiorivano tra le parole, dipendenti da loro, prima di spegnersi quando le parole svanivano.
Ma questo era un effetto collaterale della creazione nelle giuste condizioni, un habitat vitale.
Era importante solo perché gli adattamenti delle creature che vivevano nelle parole potevano dirmi qualcosa sulla torre.
Pensai che fossero le spore ad avermi dato quella impressione.
Ma se il processo fosse stato più complesso?
E se, con qualsiasi mezzo, la torre emanasse anche un effetto che costituiva una specie di mimetismo difensivo, e le spore mi avevano reso immune a quell'illusione?
Facendo leva da questo contesto, ho avuto diverse domande e poche risposte.
Che ruolo ha svolto lo scriba? (Avevo deciso che era importante assegnare un nome al creatore delle parole.)
Qual era lo scopo della "recitazione" fisica delle parole?
Le parole effettive erano importanti?
Da dove venivano le parole?
Qual era l'interazione tra le parole e la creatura della torre?
In altri termini: le parole erano una forma di comunicazione simbiotica o parassitaria tra lo scriba e la Torre?
O lo scriba era un emissario della Torre o era originariamente indipendente da essa e ci è entrato più tardi?
Ma senza il dannato campione mancante del muro della Torre, non potevo saperlo.
Il che mi ha riportato alle parole.
Dove giace il frutto di strangolamento che proveniva dalla mano del peccatore ...
Le vespe e gli uccelli e altri costruttori di nidi usavano spesso un nucleo o una sostanza insostituibile o materiale per creare le loro strutture ma incorporavano anche qualsiasi cosa trovassero nel loro ambiente immediato.
Questo potrebbe spiegare la natura apparentemente casuale delle parole.
Stava solo costruendo materiale.
Ebbi diverse idee mentre guardavo dei gabbiani con dei bozzi di muffa sulla schiena prendevano dall'acqua dei pesci con 2 teste e 4 code
Forse quel processo avrebbe alimentato il ciclo riproduttivo della torre o dello scriba.
Forse lo scriba dipendeva da questo, e aveva qualche vantaggio dalla torre.
O vice versa.
Forse le parole non avevano importanza perché era un processo di fecondazione, completato solo quando l'intera parete di sinistra della Torre aveva una linea di parole che correva lungo la sua lunghezza.
Nonostante il mio tentativo di sostenere l'idea nella mia testa, ho vissuto uno scoppiettante ritorno alla realtà mentre lavoravo attraverso queste possibilità.
All'improvviso ero solo una persona che arrancava attraverso un paesaggio naturale di un tipo che non avevo mai visto prima.
C'erano troppe variabili, non abbastanza dati, e stavo facendo alcune ipotesi di base che potevano non essere vere.
Per prima cosa, in tutto questo ho pensato che ne lo scriba né la torre fossero intelligenti, nel senso di possedere il libero arbitrio.
La mia teoria della procreazione si applicherebbe ancora in un contesto così ampio, ma c'erano altre possibilità.
Il ruolo del rituale, per esempio, in certe culture e società.
E se non fosse stato un rituale,cosa potrebbero comunicare le parole sul muro alla Torre?
Ho dovuto supporre, o credevo di averlo fatto, che lo scriba non vivesse semplicemente nella torre:è andato lontano per raccogliere le parole, e ha dovuto assimilarle, anche se non le capiva, prima che arrivasse di nuovo alla Torre.
Lo scriba doveva in un certo senso memorizzarle, una forma di assorbimento.
Ma c'è un limite al solo pensare che fosse un piccolo pezzo di qualcosa di monumentale.
Tu vedi ancora l'ombra di tutto ciò dietro di te, e ti perdi nei tuoi pensieri in parte a causa del panico per aver realizzato la dimensione di quel leviatano immaginato.
E ora il faro si era finalmente ingrandito all'orizzonte e a quel punto provai a pensare a come era cominciata.
Quando apparve la prima parte dell'Area X, ci fu vaghezza e confusione, ed è ancora vero che fuori nel mondo non molte persone sanno che esiste.
La versione del governo degli eventi ha posto l'accento su una catastrofe ambientale a causa dalla ricerca militare sperimentale.
Questa storia è trapelata nella sfera pubblica per un periodo di diversi mesi in modo che, come la proverbiale rana in un piatto caldo, le persone trovassero le notizie entrare gradualmente nella loro coscienza come parte del rumore quotidiano generale della sovra saturazione dei media sulla devastazione ecologica in corso.
Entro un anno o due, era diventato la provincia dei teorici della cospirazione e di altri elementi marginali.
Quando mi offrii volontario e mi fu data l'autorizzazione di sicurezza per avere un'immagine certa della verità, l'idea di una "Area X" indugiava nelle menti di molte persone come una fiaba oscura, qualcosa a cui non volevano pensare troppo.
Ammesso che ci pensassero.
Abbiamo avuto così tanti altri problemi.
Durante l'allenamento, ci è stato detto che la prima spedizione è avvenuta dopo che gli scienziati hanno capito che non vi erano rischi immediati nel violare il confine.
Fu la prima spedizione a stabilire il perimetro del campo base e fornì una mappa approssimativa dell'area X, confermando molti dei punti di riferimento.
Hanno scoperto una natura incontaminata priva di ogni vita umana.
Hanno trovato quello che alcuni potrebbero definire un silenzio soprannaturale.
Uno dei membri mandò un segnale dove diceva di sentirsi come se fosse stato più libero che mai e anche più costretto che mai.
Che si sentiva capace di fare ogni cosa,anche se non gli piaceva essere osservato.
Ma osservato da cosa?
Altri hanno menzionato sentimenti di euforia ed estremi di desiderio sessuale, per i quali non c'era alcuna spiegazione e che, alla fine, i loro superiori hanno trovato non importanti.
Se si riscontrano anomalie nei loro rapporti, queste anomalie si trovano ai margini.
Per prima cosa, non abbiamo mai visto i loro diari.
Alcuni di loro hanno dato descrizioni del villaggio abbandonato che mi sembravano incoerenti.
La deformazione e il livello di rovina raffiguravano un luogo abbandonato per molto più di quello che era stato.
Ma se qualcuno avesse colto questa stranezza prima,non era dato saperlo dal verbale.
Ora sono convinta che io e il resto della spedizione non abbiamo avuto accesso a questi documenti per il semplice motivo che, per certi tipi di informazioni classificate, non importava quello che sapevamo o non sapevamo.
C'era solo una conclusione logica: l'esperienza diceva ai nostri superiori che pochi se nessuno di noi sarebbero tornati.
Prima di arrivare sulla spiaggia lo avevo visto.
Il villaggio deserto era così affondato nel paesaggio naturale della costa che non lo vidi fino a quando non ci fui dentro.
Il sentiero si addentrava in una sorta di depressione, e lì si stendeva il villaggio, circondato da alberi più rachitici.
Rimanevano solo pochi tetti sulle dodici o tredici case e il sentiero era sbriciolato in macerie porose. Alcune pareti esterne erano ancora in piedi, legno scuro marcescente chiazzato di licheni, ma per la maggior parte queste pareti erano cadute e mi lasciarono uno strano scorcio degli interni: i resti di sedie e tavoli, i giocattoli di un bambino, i vestiti marci, le travi del soffitto portato sulla terra,coperto di muschio e viti.
C'era un forte odore di sostanze chimiche in quel luogo e più di un animale morto, che si decomponeva.
Alcune delle case, nel corso del tempo, scivolarono nel canale a sinistra.
Sembrava che tutto ciò fosse successo un secolo fa e ciò che restava erano solo vaghi ricordi dell'evento.
Ma in quelle che erano state cucine o salotti o camere da letto, vidi anche alcune strane eruzioni di muschi o licheni, che si elevavano di quattro, cinque metri di altezza, deformi, la materia vegetativa che formava un'approssimazione di arti e teste e torsi esattamente come quelli nella cittadina precedente.
Nessun senso di pace emanava da quel luogo, solo una sensazione di qualcosa di non risolto o ancora in corso.
Volevo andare avanti, ma prima ho preso dei campioni.
Avevo bisogno di documentare ciò che avevo trovato, e una fotografia non sembrava sufficiente,visto come gli altri si erano rivelati.
Ho tagliato un pezzo di muschio dalla "fronte" di una delle eruzioni.
Ho preso schegge di legno.
Ho persino raschiato la carne degli animali morti: una volpe morta, raggomitolata e secca, insieme a una specie di ratto che deve essere morto solo un giorno o due prima.
Fu solo dopo che avevo lasciato il villaggio che accadde una cosa strana.
Fui sorpresa di vedere un'improvvisa doppia linea che scendeva dal canale verso di me, tagliando l'acqua.
Il mio binocolo era inutile in quanto l'acqua era opaca dal bagliore del sole.
Lontre?
Pesce?
Qualcos'altro?
Poi i delfini irruppero, ed era quasi una vivida dislocazione come quella della prima discesa nella Torre.
Sapevo che i delfini qui a volte si avventuravano dal mare, si erano adattati all'acqua dolce.
Ma quando la mente si aspetta una certa gamma di possibilità, qualsiasi spiegazione che cade al di fuori di tale aspettativa può sorprendere.
Poi si è verificato qualcosa di più straziante.
Mentre andavano via, quello più vicino rotolò leggermente di lato, e mi fissò con un occhio che, in quel breve lampo, non somigliava a un occhio di delfino.
Era dolorosamente umano, quasi familiare.
In un attimo quello sguardo era sparito e loro si erano immersi di nuovo, e io non avevo modo di verificare ciò che avevo visto.
Rimasi lì, a guardare quelle linee gemellate sparire sul canale, verso il villaggio deserto.
Ho avuto l'inquietante pensiero che il mondo naturale intorno a me fosse diventato una specie di camuffamento.
Un po 'scossa, proseguii verso il faro.
Sulla spiaggia non c'era niente oltre a quegli strani e assurdi alberi di cristallo.
Non avrei più riparo prima di raggiungere la mia destinazione.
Mi sarei distinta da chiunque o qualunque cosa guardasse da quella prospettiva come qualcosa di innaturale in quel paesaggio, qualcosa che era estraneo.
Forse anche una minaccia."
FLASHBACK
Linda iniziò a camminare tra le immense piante di cristallo e le guardò con uno sguardo perso,allucinato e incredulo.
FINE FLASHBACK
"Era sera quando raggiunsi il faro."disse Linda "Ero stata attenta a bere acqua e fare uno spuntino nel mio viaggio, ma ero ancora stanca; forse la mancanza di sonno mi aveva raggiunto.
Ma poi anche gli ultimi trecento metri per raggiungere il faro erano pieni di tensione, mentre continuavo a vedere quegli alberi.
Il cristallo può assumere delle forme,ma non così.
Era come per la torre,se non peggio.
Del tutto inspiegabile.
Continuai a guardare la finestrella a metà della sua superficie e poi verso le grandi finestre panoramiche in alto, all'erta per qualsiasi movimento.
Il faro era posizionato poco prima di una cresta naturale delle dune che assomigliava a un'onda arricciata di fronte all'oceano e la spiaggia si estendeva oltre come anche gli alberi di cristallo.
Poco prima dell'entrata c'erano delle gabbie toraciche umane scheletriche disposte l'una vicino all'altra,con dietro delle gambe e braccia scheletriche,con dietro una decina di teschi e poi degli sterni e delle gabbie toraciche montate in modo innaturale per formare delle figure.
Il tutto era stranamente orinato.
Pensai allo scriba e alle parole sul muro.
Pensai alla fissazione con il faro nei frammenti di appunti lasciati dall'ultima spedizione."
FLASHBACK
Davanti al faro,a diversi metri dalla porta,c'erano 5 gabbie toraciche umane messe una accanto all'altra,con dietro molte ossa di braccia e gambe,messe il ordine una accanto all'altra,poi c'erano 10 teschi umani messi uno accanto all'altro e poi c'erano quattro costruzioni di ossa verticali fatte dal alcune parti di ossa umane messe insieme in modo anomalo.
Linda arrivò davanti a queste ossa e le fissò per un po',poi le superò e aprì la porta del faro entrando con il fucile e chiudendo la porta.
L'interno del faro era cavo,con una scala a chiocciola ai lati.
Linda guardò le ramificazioni e il buco sulla parete.
Davanti a lei c'era un buco sul pavimento,con i contorni blu e con la parete piena di venature bianche.
Alla sua sinistra c'era un corpo carbonizzato a gambe incrociate con una macchia nera dietro.
C'era una videocamera su un tripode,lei la accese e le immagini mostrarono il faro in lontananza,gli alberi,gli scheletri,l'interno del faro,il buco,una strana luce arancione dentro una specie di ovale verde con al superficie in continuo mutamento,a partire dalla luce in poi, un tunnel irregolare con le pareti nere piene di buchi e venature,con una figura strana in cima.
Poco dopo Kaine era nella torre davanti alla videocamera,bevve dell'acqua,la posò in una sacca e pois i mise a gambe incrociate accanto al muro "Pensavo di essere un uomo.
Ho avuto una vita e mi chiamavano Kaine.
Ora non so più se lo sono.
Se non ero Kaine chi ero?
Io ero te?
Tu eri me?
La mia carne si muove,come un liquido.
La mia mente...ormai è andata.
Non ce la faccio più.
Non ce la faccio.
Non ce la faccio."
Kaine prese una granata "Sai come funziona una bomba al fosforo?
Una luce pazzesca.
Copriti gli occhi.
Se uscirai da qui trova Linda."
"Lo farò."disse una voce identica.
Linda era terrorizzata.
Kaine innescò la granata "5.
4.
3.
2.
1."
Ci fu un'esplosione bianca con del fuoco azzurro.
Arrivò un uomo del tutto identico a Kaine che guardò la videocamera.
Linda chiuse la videocamera "No."
Linda sentì uno strano lamento provenire dal buco così scese nella galleria che la portò in una grossa stanza nera,circolare,piena di venature.
L'entrata era allungata con il soffitto più largo del pavimento e c'erano altre figure simili sulle pareti solo che erano chiuse.
Al centro della stanza c'era una specie di pedana a dorma di quadrifoglio nero,con sopra Ventress che aveva gli occhi fusi con la pelle e il volto verdastro.
"È l'ultima fase."disse Venteess "Sparito nel caos.
Mente insondabile.
È ora faro.
Ora mare."
"Dottoressa Ventress?"disse Linda e Ventress si voltò avendo un volto normale con gli occhi.
"Abbiamo parlato."disse Ventress "Che cosa abbiamo detto?
Che avevo bisogno di sapere che cosa c'era nel faro.
Ora non ha più importanza.
Penso che la cosa più misericordiosa al mondo sia l'incapacità della mente umana di mettere in relazione i suoi molti contenuti.
Viviamo su una placida isola d'ignoranza in mezzo a neri mari d'infinito e non era previsto che ce ne spingessimo troppo lontano.
Le scienze, che finora hanno proseguito ognuna per la sua strada, non ci hanno arrecato troppo danno: ma la ricomposizione del quadro d'insieme ci aprirà, un giorno, visioni così terrificanti della realtà e del posto che noi occupiamo in essa, che o impazziremo per la rivelazione o fuggiremo dalla luce mortale nella pace e nella sicurezza di una nuova eta buia.
È dentro di me ora."
Ventress si toccò la pancia.
"Che c'è dentro di te?"disse Linda.
"Non è come noi."disse Ventress "È diverso sai…
Non so che cosa vuole.
Io non lo so.
Ma crescerà finché non riuscirà a prendersi tutto.
I nostri corpi e le nostre menti diventeranno frammenti sempre più piccoli finché...finché non resterà più niente.
Annientamento."
Una luce arancione apparve nel petto di Ventress che urlò e dalla sua bocca uscì un enorme getto di liquido che emanava energia arancione che iniziò a diffondersi in tutta la stanza e a diventare verdastro con linee arancioni e fluttuante in aria,poi Ventress si illuminò di energia gialla e lentamente si disintegrò diventando luce.
Linda guardò una piccola sfera di liquido passarne davanti e tale sfera si divideva in due sfere.
Il liquido si concentrò in una forma orizzontale,simile ad un uovo,con un apertura in cima da cui usciva luce arancione.
La superficie di questo essere era costantemente scossa da onde che la modificavano,tanto che divenne sempre più schiacciato,con delle protuberanze simili a bozzi con altri bozzi sopra,la luce si ingrandì formando un'apertura con 4 petali, e si formarono delle parti rossastre sulla superficie.
Linda si avvicinò alla luce e una piccola goccia di sangue si staccò da una piccola ferita sulla parte superiore del naso e finì davanti alla luce,poi una molecola cominciò a dividersi e poi proseguì fino a formare un corpo umanoide,senza faccia,senza tratti sessuali distinguibili,di aspetto scuro,con parti verdi e magro.
La forma dietro si disintegrò ed il liquido sparì.
Linda indietreggiò,prese il fucile e saprò diversi colpi urlando.
Le pallottole finirono nell'essere,lo trapassarono,però non uscirono da lui,ma formarono tanti piccoli tentacoli sulla schiena che rimanevano fissi in aria.
L'essere fece un passò in avanti e linda fuggì.
Mentre scappava l'essere scomparve.
Linda arrivò in superficie e trovò l'essere vicino alla porta,mentre i tentacoli iniziarono ad entrare dentro di lui e a sparire.
Linda fece un passò a destra e l'essere fece lo stesso imitando le mosse che faceva,lei tornò indietro e l'essere fece lo stesso,poi fece altri passi e l'essere li imitò,poi lentamente andò verso la videocamera,prese il tripode e colpì l'essere al volto e lui rispose con un colpo al viso,mandandola a terra,poi si voltò di spalle rispetto a lei,si rivoltò,si chinò e si mise a terra nella stessa posizione,poi imitò i movimenti di Linda mentre si rialzava.
Lei aveva un taglio sulla tempia destra.
Linda corse verso la porta,l'essere fece lo stesso e le andò dietro alle spalle,spingendola sulla porta per diversi minuti,così forte da farla svenire,poi la lasciò barcollare imitandola e cadde a terra facendo le stesse mosse della biologa.
Il Sole stava tramontando.
Linda si svegliò con un taglio anche sullo zigomo sinistro,si mise su un fianco,cosa che fece anche l'altro,si mise seduta,cosa che fece anche l'essere,poi si alzò e si voltò guardandolo per un po',poi fece un passo in avanti,si spostò su un lato andando verso il muro,portando l'essere con se,poi si chinò,prese una granata al fosforo e la mise nella mano sinistra dell'essere che prese le sue esatte sembianze,poi lei prese la mano destra dell'essere e la mise sulla granata insieme alla sinistra,innescò l'esplosivo,poi fuggì,mentre l'altra rimaneva ferma a guardare la granata che esplose.
L'essere si voltò verso linda che era fuori dalla struttura, e riprese le sue sembianze iniziali,mentre la porta si chiudeva.
Linda camminò all'indietro terrorizzata.
L'essere,con gli avambracci infuocati, toccò la testa del cadavere bruciato,poi toccò le radici nel muro e tutta la torre iniziò a prendere fuoco.
Linda vide che gli alberi di cristallo prendevano fuoco dall'interno illuminando il cielo scuro.
L'essere scese nel tunnel e si mise sulla pedana emanando luce.
Gli alberi di cristallo si sbriciolarono e caddero.
La barriera scomparve.
FINE FLASHBACK
Linda era in silenzio sulla sedia.
"Quindi era...una qualche entità incomprensibile."disse l'uomo "Può descrivere la sua forma?"
"No."disse Linda.
"Era a base di carbonio?"disse l'uomo.
"Non lo so."disse Linda.
"Cosa voleva?"disse l'uomo.
"Penso che non volesse nulla."disse Linda.
"Ma ti ha attaccato."disse l'uomo.
"Si specchiava in me."disse Linda "E io l'ho attaccato.
Non sono sicura che sapesse che ero li."
"Era qui per una ragione."disse l'uomo "Stava mutando il nostro ambiente,stava distruggendo tutto."
"Non stava distruggendo."disse Linda "Stava facendo qualcosa di nuovo."
"Cioè che cosa?"disse l'uomo.
"Non lo so."disse Linda.
"Una squadra ha raggiunto il faro poco fa."disse l'uomo "C'è rimasto soltanto cenere.
Se quella che ha incontrato era una forma vitale,sembra che sia morta."
Linda bevve dal bicchiere sul comodino e poi lo posò "Adesso voglio sapere che cosa è successo a mio marito."
"Quando il bagliore è scomparso tutte le funzioni vitali sono cessate."disse l'uomo.
Linda fu portata nella stanza dove era il marito e trovò il letto vuoto.
Negli occhi di Linda apparvero delle luci di vari colori simili al bagliore.
