Mentre era nella sauna, fingendo di leggere il giornale, Richard ripensò a come sua moglie lo aveva convinto a quella sessione di golf con la nipote.
[INIZIO FLASHBACK]
"Non capisco cosa ti sia saltato in mente" le disse una volta che furono in camera.
"A cosa ti riferisci?" chiese innocentemente levandosi il blazer dalle spalle.
"A cosa mi riferisco! Alla piazzata fatta per costringermi a giocare a golf con Rory"
"Non vuoi passare del tempo con tua nipote?"
"Non ho detto questo. Ma mi hai incastrato"
"Come ti avrei incastrato esattamente? A Rory serve fare un'attività fisica per la scuola che NOI le finanziamo e tra le scelte c'è il golf. Tu giochi a golf ogni, diciamo, sempre! Hai riavuto, grazie a me oserei aggiungere, tua nipote dopo anni, e ora che ha bisogno di te e quel dannato sport può rendersi utile vorresti rinunciare?"
Si era scacciata i primi due bottoni della camicetta e ora lui poteva intravedere il reggiseno di pizzo color carne.
Stava cercando di sedurlo?
"D'accordo"
"D'accordo?"
"Hai vinto"
"Io vinco sempre" disse voltandosi per posare gli orecchini sulla toeletta.
Le fu dietro in un istante, prendendola per i fianchi e facendole sentire quanto la desiderasse.
"Richard!"
La avvolse tra le braccia attorno alla vita snella, alternando l'annuasarle i capelli col baciarle il collo.
"Richard!" miagolò più suadente, muovendo i fianchi a destra e sinistra, sia per l'eccitazione sia perché aveva le gambe deboli dalle avance che riceveva.
"Hai ragione. È merito tuo se ho nuovamente una figlia e una nipote. Andrò. Ma stasera..."
La voltò e la baciò sensualmente, nel processo tirò giù la zip della gonna che si ridusse ad una pozzanghera ai suoi piedi.
"Richard per favore"
"Sei bellissima... la donna più bella e più sexy che abbia mai visto"
L'aveva spinta a sdraiarsi e la fissava mentre si spogliava velocemente, lanciando il cravattino dall'altra parte della stanza.
Lei era messa a stella marina, con gli occhi appannati dal desiderio e non perdeva una mossa del marito.
Chi se ne frega del disordine! È per quello che esistono le cameriere...
"E tu, Richard Gilmore sei l'uomo più affascinante che... ah..."
Gemette mentre iniziava ad accarezzarle le gambe.
"Adoro quando metti le autoreggenti" disse mordendole la coscia.
Aveva ancora i tacchi e doveva stare attento.
"Lo so ... per questo io... oh.."
"Silenzio, e goditi il viaggio"
[FINE FLASHBACK]
Sorrise sornione, pensando a come ringraziarla, perché era tutto merito suo se si era trovato così bene con sua nipote. Stava legando con Rory ed era solo grazie ad Emily.
"Emily cara sono a casa"
Silenzio. Luci spente. Niente cameriera da nessuna parte.
"Emily..."
"Sono di sopra Richard" urlò lei dalla tromba delle scale.
Sospirando dalla stanchezza, e sperando di non aver dimenticato qualche impegno serale, Richard lasciò le mazze all'ingresso mentre si dirigeva al piano di sopra con un mazzo di rose rosse.
"Emily dove sei?" chiese non trovandola in camera come sperato.
"Sono in bagno"
"Cara..." iniziò ma rimase ammutolito.
La stanza era immersa nella luce tenue delle candele.
Un vassoio con fragole, formaggi e champagne era poggiato sulla tavola del gabinetto.
La stanza profumava di vaniglia e lì, dentro la vasca immersa tra le bolle, Emily era seduta trionfante, le gambe distese in modo da far spuntare fuori i piedi.
"Ciao Richard... ho pensato che volessi farti un bagno dopo aver giocato a golf tutto il giorno.
Poi ho pensato di farne uno anch'io e sono giunta alla conclusione che potevamo condividere"
Era a bocca aperta come un pesce mentre fissava il suo petto ricoperto di bolle.
"Sei una visione"
"Sono per me?"
Annuì senza parole.
"Grazie sono bellissime"
"Nemmeno la metà di te in questo momento" prese un vaso dalla camera, lo riempì e vi mise i fiori dentro.
"Mettilo sulla toletta"
Una volta ubbidito si spogliò, ma invece di scendere in paradiso, entrò nella doccia.
"Aspettami!" le disse quando notò uno sguardo addolorato sul suo viso.
Cinque minuti bastarono per lavare via il caldo, la polvere e il sudore della giornata.
"Eccomi. È ancora valida la proposta?"
"Sempre"
"Bene"
Entrò dietro di lei e la avvolse subito.
"Mmm... sei deliziosa" disse passando il naso nel suo collo e riempendolo di baci sciatti.
"Credevo che non ..." smise di parlare sentendo il suo tocco OVUNQUE.
"Non potevo condividere un bagno con una dea mentre ero puzzolente e coperto di terra.
Grazie per oggi"
"Prego amore mio"
"Ora... concentriamoci su di noi"
