C - Coraggio
(Scritto da Nunzia)

Quella che state per leggere è un'avventura per cuori impavidi, siete pronti?

Nel paese del fuoco, da un po' di tempo girava voce che una misteriosa creatura si aggirasse tra i boschi nei dintorni di Konoha. Molti erano stati gli avvistamenti, e in più alcune aggressioni di mercanti, avevano aumentato i timori della popolazione, così le chiacchiere erano aumentate. E si sa, le chiacchiere fanno presto a girare, ma anche a gonfiarsi a dismisura! Nel giro di poche settimane si era sparsa la voce che un' enorme tigre, tanto grossa come non se ne era mai vista una, si aggirasse nei boschi cacciando esseri umani. E una tigre mangia uomini è quanto di più spaventoso possa esserci! Il terzo Hokage aveva inviato squadre di ninja in esplorazione, ma queste non avevano ancora raccolto prove sufficienti.

Un gruppo di bimbetti di circ anni al massimo parlottava seduto accanto alla fontana del villaggio.

"Tu che ne pensi Shikamaru? Ci sarà davvero un mostro mangia persone sulle montagne?" disse un bimbetto dalle guance paffute che divorava patatine da un sacchetto.

"Avanti Choji, non avrai mica paura! Io dico di andare a vedere!" si intromise un bimbo biondo e spettinato con un largo sorriso.

Shikamaru sospirò "Naruto non pensarci nemmeno, anche mio padre mi ha fatto promettere di non avvicinarmi ai boschi, dice che qualunque cosa ci sia lì fuori dev'essere pericolosa, e nemmeno i ninja dell'Hokage sono riusciti ancora a trovarla!"

"Siete soltanto due fifoni" sbuffò Naruto "possibile che non siate per niente curiosi?".

In quello stesso momento il ninja copiatore, Kakashi, si trovava nascosto immobile sul ramo di un albero ed osservava con attenzione l'ingresso di una caverna tra le montagne cercando di non fare rumore. Pochi minuti dopo un cane ninja uscì silenzioso dalla caverna e gli si avvicinò. "Allora Pakkun, hai trovato qualcosa?" "Anche questa è vuota Kakashi, ne restano soltanto altre tre e poi non saprei più dove cercare"

I tre bambini intanto continuavano a chiacchierare seduti sul bordo della grande fontana, e il piccolo Naruto insisteva "Avanti, non ci avvicineremo mica! Voglio soltanto dare un'occhiata alla tigre da lontano, non ne ho mai vista una! Sarà una prova di coraggio!"

Choji scosse la testa "Non mi interessa se pensi che sia un fifone Naruto, se disobbedisco alla mamma, si arrabbierà tantissimo e potrebbe non comprarmi più le mie patatine preferite!" affermò rabbrividendo.

"Dai Shikamaru!" continuò Naruto rivolto all'altro dopo aver alzato gli occhi al cielo "non lascerai mica che vada da solo!" e detto questo si alzò con un balzo e si avviò trascinando i piedi.

Pochi istanti dopo, quando Shikamaru lo raggiunse, Naruto sogghignò "sapevo che saresti venuto, tu non sei un fifone"

"Non si tratta di questo, tu sei talmente incosciente da metterti nei guai, non posso lasciarti andare da solo" gli rispose guardandolo con aria seria negli occhi infantili "ci scopriranno e la mamma mi metterà in punizione...che seccatura!"

I due bambini scavalcarono il muro di cinta approfittando di un grosso albero, e cercando di non farsi notare si inoltrarono nel bosco. Trascorse un paio d'ore, Naruto cominciò a spazientirsi "Dev'essere tutta una montatura, qui non c'è nessun animale gigantesco!" si lamentò.

Shikamaru in cuor suo sperava che l'amico avesse ragione, non aveva nessuna voglia di correre un rischio inutile, in più non sapeva se temere più la belva oppure la mamma!

Proprio mentre era assorto in questi pensieri, un profondo ruggito squarciò l'aria ed entrambi si voltarono all'unisono nella stessa direzione. Centinaia di uccelli presero il volo tutti insieme con un rumore assordante lasciando la foresta insolitamente silenziosa.

"Sei contento? C'era davvero, adesso corriamo via prima che ci mangi!" mormorò Shikamaru con voce stridula cercando di tirare Naruto verso di sé. Ma l'altro restava immobile mentre il sudore gli imperlava la fronte "Non ho paura di te, non ho paura di te, non ho paura..." continuava a sussurrare guardando un punto fisso tra gli alberi.

Ed ecco che una belva enorme e dalla pelliccia striata uscì dal bosco avvicinandosi a loro senza emettere alcun suono. Non l'avessero vista con i loro stessi occhi, avrebbero potuto dubitare che fosse davvero lì.

Un lievissimo rumore alle loro spalle tradì la presenza di una terza persona: "PARAMENTO TERRESTRE" disse con voce chiara il ninja posando entrambi i palmi delle mani sul terreno.

Naruto e Shikamaru videro improvvisamente apparire davanti ai loro occhi un muro di pietra alto e spesso, che impedì alla tigre di avanzare oltre. Si voltarono e videro che le mura erano in realtà quattro, a formare un piccolo recinto con loro tre all'interno al sicuro, mentre i ruggiti che udivano facevano capire che la belva stava girando intorno a quella strana struttura che non c'era fino a pochi istanti prima.

Kakashi osservò i bambini per qualche secondo "Tu devi essere il figlio di Shikaku, scommetto che ti farà una bella ramanzina quando scoprirà che eri qui fuori. E tu" si interruppe guardando Naruto che lo osservava con aria di sfida nonostante il volto pallido "il terzo non sarà affatto contento".

La belva continuava a girare intorno alle mura ruggendo e colpendole di tanto in tanto con gli artigli ma ovviamente loro non potevano vederla, finché non udirono improvvisamente uno schiocco seguito da un rumore elastico, e un ruggito si interruppe a metà. Ancora qualche fruscio e poi... "Sento qualcuno parlare! Sono venuti ad aiutarci!" esclamò Naruto, ma era evidente che Kakashi avesse già intuito di chi si trattava, perché velocemente abbassò di nuovo il muro.

Davanti a loro Shikaku Nara osservava il figlio con espressione severa e alle sue spalle un uomo alto con lunghi capelli biondi sorrideva più indulgente "Avanti, non prendertela con lui, è andato tutto bene, la tua tecnica del controllo dell'ombra l'ha bloccata prima che potesse abbattere il muro"

"Ma è stato il tuo capovolgimento spirituale che ha convinto la tigre ad entrare nella gabbia, se non ci fossi stato tu Inoichi..."

"...Avresti trovato un altro modo" lo interruppe l'altro guardando intensamente i due bambini "vado a chiamare la squadra di recupero, ci vediamo al villaggio" ed andò via.

"Siete stati imprudenti, se Choji non ci avesse detto dove eravate andati e Kakashi non si fosse trovato proprio vicino a voi non sarei più potuto tornare a casa" guardò l'altro uomo con sconforto "mia moglie mi avrebbe ucciso" borbottò mentre l'altro scoppiava a ridere e la tensione diminuiva.

Naruto sembrava aver ripreso un po' di colore, si avvicinò al padre del suo amico e lo osservò serio dal basso verso l'alto "le chiedo scusa, è stata tutta colpa mia, Shikamaru è venuto soltanto per impedirmi di cacciarmi nei guai" disse senza abbassare lo sguardo.

"Ho fiducia in mio figlio e so che lui si fida di te, tanto basta. Siete stati entrambi coraggiosi, ma non fatelo mai più. Chiaro?" li scrutò entrambi per un lungo momento finché non annuirono.

"Bene, la tigre verrà trasportata e liberata lontano da insediamenti umani, voi due tornate a casa, Choji sarà preoccupatissimo a quest'ora"

Restarono ancora qualche istante ad osservare la grossa bestia addormentata nella gabbia, incuteva timore ma era così maestosa, anche dietro le sbarre, da essere meravigliosa.

Ancora silenzio, soltanto qualche goccia d'acqua in lontananza e rumore di passi su un pavimento bagnato...la volpe era sdraiata nello stesso posto dell'ultima volta dietro l'alto cancello sbarrato e guardava il bambino con un ghigno sul muso "E così volevi fare una prova di coraggio? Credevi davvero di averne bisogno?" disse con un latrato simile ad una risata "Se i tuoi amici mi vedessero se la farebbero sotto dalla paura!" "Ma dai Kurama, non lo sai che non ci si deve fidare delle apparenze?" rispose ridendo Naruto facendole l'occhiolino.