Luna
«Pensi che ce la faremo?»
La domanda sembrava innocua, ma il tono tradiva preoccupazione.
«La prudenza non è mai troppa.»
Cal si sporse in avanti sulla cloche, osservando in ogni direzione.
«Siamo lontani dal Nucleo qui. Ci sono poche stelle.»
«Non siamo tanto lontani in realtà, ma siamo sul ramo corto della Galassia. Qui i sistemi abitati sono pochi.»
«Intendi nasconderti su un piccolo pianeta sconosciuto per un po'.»
«L'idea era quella. Sto aspettando che il computer di bordo carichi le mappe e poi decideremo la nostra destinazione.»
Cal continuò a fissarla.
«Che hai, Jedi? Non ti fidi di me?»
«Per quanto tempo?»
Ves ammise tra sé che non sapeva cosa rispondere.
«Devi andare da qualche parte?»
Il ragazzo scosse la testa: ovviamente no.
«Senti, staremo il tempo necessario per capire cosa fare. Speravo di farlo su Sullust, ma quella opzione è bruciata. Ci sceglieremo un bel posticino un po' fuori mano dove rimanere tranquilli e riorganizzarci.»
Il computer segnalò che il caricamento delle mappe era terminato.
«Ecco qui, la Luna di Codia. Bel posticino. Tante fattorie, allevano reek principalmente.»
«Mi porti a spalare letame, insomma» disse Cal con una smorfia divertita.
«Devi ammettere che è un bel posto per nascondersi. È un settore neutro, non si sono schierati né con l'Impero, né con l'Alleanza. Direi che è il posto ideale.»
«Finché non scopriranno che sono un Jedi.»
Ves gli fece l'occhiolino.
«E noi terremo la bocca chiusa. Allora, che ne dici?»
Cal abbassò la testa tra le spalle, sospirando.
«Non ho molta scelta mi pare.»
Ves sorrise.
«Vedrai, non te ne pentirai: andiamo sulla luna, tiriamo il fiato qualche giorno, decidiamo il da farsi e poi si riparte.»
Gli diede una pacca sulla spalla.
