Premessa: dopo la fine della seconda serie.
Nell'ascensore che dava al paradiso.
Nell'ascensore Aziraphale si sentiva leggermente confuso. Sapeva di aver scelto di essere il Supremo, lasciando Crowley. Però qualcosa gli sembrava strano, una sorta di ripensamento. Il Metatron gli disse, porgendogli la tazza per il caffè da asporto della caffetteria "Give Me Coffee Or Give Me Death" di Nina
"Aziraphale bevi un altro sorso di caffè. Devi riprenderti da tutte queste emozioni"
L'angelo accettò seppur confuso da quel gesto. Proprio quando stava per ridare la tazza al Metatron si aprirono le porte dell'ascensore. Due mani lo afferrarono per il braccio destro trascinandolo fuori l'ascensore.
Aziraphale si trovò nel paradiso di fronte a Freddie Mercury. Era vestito con jeans e canottiera come da vivo. Unica differenza un'aureola sulla testa. Vederlo lì per Aziraphale era veramente inconcepibile, domandandogli
"Tu qui?"
Freddie Mercury sviò la sua domanda facendogli lui una domanda che colpì Aziraphale nel suo animo
"Come hai potuto lasciare Crowley?"
Aziraphale aprì la bocca per dire qualcosa ma la voce del Metatron dietro di lui distrasse ogni idea, dicendogli
"Aziraphale, nuovo Arcangelo Supremo dobbiamo andare"
Freddie Mercury non lasciò il tempo a l'angelo di rispondere, afferrandolo per la mano destra scomparendo.
Aziraphale si ritrovò in un giardino del paradiso. Subito Freddie Mercury gli disse con voce agitata
"Tu neanche immagini quante volte Crowley mi parlava di te. Era un amico eccezionale di cui mi ero innamorato follemente. Però lui era totalmente per te…"
Aziraphale sentì una fitta al cuore, ricordando lo sguardo triste e sconfitto di Crowley nella libreria quando in pratica non accettava il suo amore
"...parlava continuamente di te. Orgogliosamente direi. Il mio angelo fa questo, il mio angelo fa quello. Io pensavo fossero solo metafore. Capì solo quasi alla morte che era tutto vero. Come quando mi disse che delle volte ti diceva che aveva dormito anche secoli. Invece caro angelo senza cuore, veniva a conoscenza che l'inferno voleva farti del male. Lui ti restava intorno, invisibile anche ai tuoi occhi, fermando ogni attacco…"
Gli occhi di Aziraphale si riempirono di lacrime mentre Freddie Mercury continuava, anch'esso con gli occhi lucidi
"...da tempo non ero preoccupato di sapere come stava Crowley, perché ero certo che avesse almeno te. Invece poco fa sento degli angeli ridere. Ridevano del demone respinto da un angelo. Dicevano che anche all'inferno ridono del loro collega che dopo aver tradito l'inferno per un angelo, quello poi l'ha abbandonato…"
Aziraphale aprì la bocca per dire qualcosa ma ogni parola era bloccata da un rimorso incombente. Invece Freddie Mercury seppure con voce rotta non smise di parlare
"...sei sempre stato tutto per lui. Vergognati. Sostituirlo con il paradiso dove tutti ti considerano un traditore per aver fermato l'apocalisse. Povero Crowley, avrà il cuore a pezzi"
Aziraphale tirò su col naso, ricevendo da Freddie Mercury un fazzoletto di carta. Quasi sussurrando Aziraphale disse, sentendosi a pezzi
"Gli avevo chiesto di venire…con me in paradiso…potevo farlo tornare angelo"
Aziraphale fu quasi spaventato dall'espressione inorridirà di Mercury che gli urlò con rabbia
"Tu razza di macchietta di un angelo. Sei riuscito nel togliergli anche l'ultima certezza! La certezza che tu lo accettassi com'era!"
Aziraphale percepì improvvisamente come se qualcosa scattasse in lui, dicendo con tono serio
"Io preferisco servire il paradiso che restare con uno sporco demone"
Aziraphale si portò le mani alla bocca, non riconoscendosi per niente in quelle parole. Già era confuso e impaurito. Diventò terrorizzato quando Freddie Mercury gli afferrò la testa tra le sue mani, dicendogli perplesso
"I tuoi occhi hanno qualcosa di strano…"
Realizzando con un ampio sorriso
"...ti hanno drogato per dire queste parole. Tu non volevi lasciare Crowley!"
Aziraphale si divincolò dalla stretta di Freddie Mercury arretrando di qualche passo. Il ricordo gli andò al caffè offertogli dal Metatron. Prima che potesse decidere cosa fare comparve il Metatron con Michele e Uriel. I due arcangeli subito lo afferrarono ognuno per un braccio. Con uno schiocco delle dita della mano destra il Metatron mandò lontano Mercury, dicendo con calma a Aziraphale che cercava di liberare le braccia da Michele e Uriel
"Speravo di non doverlo fare, assumendo questa pozione magica in bevande che ti avremmo offerto via via…"
Due soldati angelici comparvero alle spalle di Aziraphale, tenendogli uno fermò la testa mentre l'altro gli apriva con forza la bocca
"...dopo non ricorderai l'incontro con questo Freddie Mercury"
Il Metatron stava per gettare nella bocca aperta forzatamente di Aziraphale il liquido chiaro in una boccetta blu. Aziraphale si sentiva infinitamente tradito dal paradiso. Qualcosa si ruppe dentro la sua anima. Ricordò prima del buio Michael che urlava
"Metatron gli sono diventati gli occhi completamente neri"
Il Metatron si pentì di cosa aveva fatto a Aziraphale.
Intanto sulla Terra.
Crowley era seduto alla panchina del Tavistock Square Gardens a Bloomsbury, Londra. Teneva stretta tra le mani non ricordava se la nona o decima bottiglia di whiskey. Si odiava infinitamente, perché nonostante il suo angelo in pratica lo avesse respinto, lui provava sempre amore verso di lui. Ridacchiò ma tornarono i singhiozzi di pianto. Con la mano destra tremante si toccò con le dita le labbra. Poteva percepire ancora le labbra di Aziraphale. Di una cosa era certo, per qualche secondo Aziraphale lo aveva accettato quel bacio, posando la mano destra sulla sua spalla. Scosse la testa, certo di sbagliare. Con voce balbettante essendo ubriaco, disse a se stesso con voce rotta
"Stupido demone senza dignità. Credevi sul serio che un angelo poteva accettarlo…sei solo uno sporco angelo caduto…lo aveva detto…prima della non apocalisse…per lui non eri nulla"
Un forte tuono in cielo lo spaventò tantissimo. Stranamente intorno non vide nessun umano commentare, aver paura per quello che era successo. Cosa più strana ancora, Crowley vide delle saette luminose scendere dal cielo, abbattendosi a pochi metri da lui. Dei demoni uscirono dal terreno correndo via. Certo che fossero solo allucinazioni perché ubriaco, Crowley vide in cielo come fiamme. Prima di poter cercare di pensare, svenne così era ubriaco.
Poco dopo.
Crowley percepì qualcosa di morbido sotto di lui. Tastò con la mano destra constatando che c'era un materasso. Poi toccò il cuscino senza aprire gli occhi ancora coperti dagli occhiali. Riconoscete il cuscino nella camera sopra la libreria di Aziraphale. Non la camera di Aziraphale o quella dove aveva dormito Gabriele. Era la camera che gli offriva Aziraphale ogni volta doveva fare la muta nella versione da serpente. Pensò che inconsapevolmente, ubriaco com'era, fosse arrivato lì. Una voce lo disturbò. Era Muriel che gli diceva
"Signor Crowley per favore si svegli"
Crowley gli disse senza aprire gli occhi, togliendosi gli occhiali da sole
"Muriel esci dalla mia camera…cosa ci fai qui…poi chiudi la finestra, c'è un fastidioso vento"
Aprì appena gli occhi trovandosi non nella camera. Il letto era posizionato nella strada di fronte alla libreria di Aziraphale. Soho era completamente vuota.
Confuso, Crowley domandò a Muriel in piedi vicino il letto
"Cosa ci fa Soho nella mia camera?"
Ancor più sorpreso vedendo una piccola folla raccolta vicino all'ascensore che dava all'inferno o in paradiso. Proprio dalle porte aperte dell'ascensore saltavano fuori delle fiamme. Le fiamme scomparivano appena dopo qualche metro. Il demone Crowley era certo fosse sotto effetto della sbornia, sedendosi sul bordo del letto. Si strofinò gli occhi, riconoscendo nella piccola folla angeli e demoni. Tutti sembravano terrorizzati. La sua maggiore preoccupazione lo scosse, dov'era Aziraphale? Nonostante l'avesse lasciato non poteva non preoccuparsi. Si alzò dal letto per andare verso la folla di angeli e demoni. Lo fermarono due esseri eterni che gli comparvero di fronte. Lui lì conosceva bene, gridando con rabbia a loro due la domanda
"Dov'è Aziraphale? Cosa gli avete fatto?"
Gli importava così tanto dell'angelo.
I due esseri erano fatti uno di luce e l'altro di fuoco. La forma nel quale erano racchiusi era umana. I due erano Dio nella forma di luce e satana nella forma di fuoco. Proprio Dio si rivolse a Crowley con voce calma
"Crowley speriamo che tu possa aiutare paradiso, purgatorio, inferno e questi umani che tu e Aziraphale amate"
In quel momento Crowley voleva solo sapere dov'era Aziraphale, ringhiando contro i due nuovamente la domanda
"Dov'e Aziraphale?"
Fu Satana che gli indicò l'ascensore
"Ecco il tuo Aziraphale"
Il demone Crowley fissò il fuoco terrorizzato. Quello che era Dio si posizionò nella sua visuale, dicendogli con tono fermo
"Crowley ascoltami se vuoi salvare Aziraphale…"
Ebbe l'attenzione del demone
"...devi ascoltarmi. Purtroppo il Metatron con Michele e Uriel avevano ideato un piano orribile per dividere Aziraphale da te. Oltre a portare un altro arcangelo come Supremo. Il Metatron millantava anche un nuovo Avvento cosa non vera. In poche parole il Metatron ha fatto ingerire a Aziraphale una pozione per fargli decidere che voleva essere un supremo…"
Crowley ricordò il caffè portato dal Metatron
"...però giunto in paradiso per diversi motivi la pozione non ha fatto effetto. Hanno tentato di fargliela assumere con la forza ma sembra essere emersa la parte oscura di Aziraphale. Il Metatron con Michele e Uriel sono agli arresti. Aziraphale si trova in Paradiso sequestrato dalla sua parte oscura. Purtroppo noi non possiamo aiutarlo. Come vedi Paradiso, Purgatorio e Inferno sono invasi dalle fiamme che non ci permettono di entrare. Siamo relegati sulla Terra, dove per non spaventare gli umani abbiamo bloccato tutto in un altra realtà. L'unica speranza resti tu"
Crowley superò Dio andando verso l'ascensore. Il demone era certo che il suo cuore gli sarebbe scoppiato nel petto, dicendo con voce rotta
"Lui non voleva lasciarmi…lui voleva restare con me…"
continuando nel dire più a se stesso
"...quella mano sulla spalla…lui mi ama"
Satana si avvicinò a Dio, dicendogli con voce roca
"Dovevi dirgli che anche se demone, se tocca il fuoco scomparirà"
Dio guardò Muriel che stava correndo verso Crowley con i suoi occhiali da sole tra le mani, rivelando a satana
"Quell'angelo, Muriel, può vedere le auree. Ha detto di non aver mai visto due auree così unite come quelle di Aziraphale e Crowley. Ormai, volenti o no, esiste un forte sentimento tra i due. Se non può fare nulla Crowley, siamo veramente nei guai"
Crowley accettò da Muriel i suoi occhiali indossandoli.
Un demone tra quelli riuniti con gli angeli disse a Crowley mentre stava per allungare la mano destra verso le fiamme che uscivano dell'ascensore
"Non farlo! Prenderai fuoco scomparendo"
Crowley esitò. Rifletté che se quella era la rabbia di Aziraphale, non l'avrebbe mai mandata contro di lui. Tante volte solo Crowley aveva sbollito i momenti di rabbia dell'angelo. Meno che meno era certo gli avrebbe fatto del male. Sicuro allungò la mano destra alle fiamme. Le fiamme si ritrassero con sottofondo di un
"Oh"
Sorpreso di tutti. Con un enorme sorriso, Crowley entrò nell'ascensore che si chiuse dietro di lui.
Nello stesso momento in paradiso. Sala dove era la vetrata da cui si vedeva tutto il paradiso.
Aziraphale era seduto su una sedia che sembrava un trono. Non sembrava per niente sereno, torcendosi le mani in grembo. Una versione di lui più oscura gli andò incontro. L'altro indossava gli stessi vestiti di Aziraphale ma sembravano come bruciati ai bordi. Per non parlare dei capelli, lunghi e blu scuri. Oltre che una bocca piena di denti affilati. Vedendolo Aziraphale abbassò lo sguardo, chiudendo gli occhi tremando. Aziraphale oscuro strinse i pugni contro Aziraphale ma si fermò. Visibilmente furioso l'Aziraphale oscuro iniziò nel camminare intorno la sedia, muovendo le mani in aria, dicendo con voce stridula
"Come? Come non puoi volere il potere? Ora che sono fuori, ora che sono libero finalmente potremo conquistare con niente paradiso, purgatorio e inferno. Invece mi trattieni. Tu sei un vigliacco!"
Aziraphale seduto gli disse sempre tenendo gli occhi chiusi
"Ti prego torna dov'eri. Desidero solo tornare da Crowley. Io non volevo nulla di tutto questo"
Aziraphale oscuro afferrò la spalliera della sedia ma si fermò sentendo una voce. Era la voce di Crowley che gridava
"Aziraphale! Aziraphale dove sei! Angelo sono io! Angelo!"
Aziraphale seduto spalancò gli occhi, dicendo con un sorriso raggiante
"Crowley…amore"
Alzandosi dalla sedia per raggiungerlo ma l'altro angelo oscuro lo afferrò.
Crowley seguì quella sensazione che lo portava sempre dal suo angelo. Anche in un luogo pieno zeppo di persone lui poteva trovare Aziraphale seguendo quella sensazione. Una sensazione che scoprì essere amore dopo aver baciato Aziraphale. Però non poteva immaginare di trovare anche una versione dark del suo angelo. Preoccupato ancora di più di vedere Aziraphale in ginocchio. La versione oscura di Aziraphale teneva sulla testa dell'angelo la mano destra aperta con sul palmo una fiamma. L'angelo dark disse al demone
"Vattene demone. Altrimenti il tuo angelo buono morirà nel fuoco infernale. Deve convincersi di prendere del tutto il commando"
Crowley cercava una possibile soluzione ma la voce rotta di Aziraphale lo rapì del tutto. Il suo angelo gli disse
"Crowley prima che succeda qualunque cosa, voglio che tu sappia che ti amo…"
Crowley notò lo smorfia di dolore della versione oscura del suo angelo
"...ti amo da sempre. Non volevo lasciarti"
Nuova smorfia di dolore dell'Aziraphale oscuro. A quel punto Crowley capì. Più Aziraphale soffriva non tanto fisicamente ma mentalmente, ancora di più la versione oscura. Il demone era certo che la pozione data all'angelo dal Metatron si stava esaurendo. Cercando di trovare il coraggio, Crowley disse con rabbia verso Aziraphale sempre inginocchiato
"Puoi stare tranquillo, angelo tu non mi interessi più…"
L'angelo lo guardò sorpreso mentre Crowley comparve a pochi passi dall'Aziraphale oscuro, dicendogli dopo essersi tolto gli occhiali da sole, facendo l'occhiolino
"Tu sei Aziraphale che avevo sempre sognato…"
L'entità oscura fissò Crowley con un ghigno mentre Aziraphale in ginocchio si portava la mano destra al petto. Crowley continuò
"...sembri quasi un demone…sei fantastico"
L'aziraphale oscuro cercò di districarsi dalle braccia di Crowley, così era in difficoltà da dimenticarsi della fiamma infernale su Aziraphale. L'angelo era sempre più scioccato che la sua parte oscura scomparve come fumo nelle braccia di Crowley.
Il demone Crowley si precipitò dal suo angelo. Il suo amato angelo era arrivato alla vetrata da cui si vedeva il paradiso, appoggiandosi a esso. Sentendo Crowley dirgli alle sue spalle
"Angelo, come ti senti?"
Aziraphale alzò il braccio destro, dicendogli con voce rotta
"Vai…Vattene con il tuo angelo preferito…il tuo demone"
Crowley lo afferrò per la spalla sinistra obbligando a voltarsi. Il demone gli disse
"Angelo l'ho fatto perché quell'essere era legato al tuo dolore. Guarda non c'è più"
Aziraphale si voltò, scoprendo che il se stesso oscuro era scomparso. Non poté dire altro, perché Crowley lo afferrò per il bavero della giacca, chiudendo le loro bocche in un bacio appassionato. Quella volta Aziraphale non fu impreparato. Avvolse le braccia intorno alla vita di Crowley. Il demone lasciò il bavero della giacca dell'angelo, portando le braccia sulle spalle dell'angelo.
Con grande disappunto di Aziraphale, Crowley staccò le sue labbra dalle sue. Il demone non stacco l'abbraccio a Aziraphale, dicendogli mentre si guardava intorno
"Se non ricordo male qui c'è un ufficio con…"
Crowley intreccio la mano sinistra con la destra di Aziraphale che era raggiante e arrossi, continuando mentre lo tirava in una direzione
"...angelo abbiamo perso già abbastanza tempo"
Il demone Crowley aprì una porta, tirando dentro l'angelo. Chiusa la porta si sentì Aziraphale dire con tono sorpreso
"Crowley…ma cosa…ma…o cielo"
La voce del demone domandargli
"Aziraphale vuoi che smetta?"
La risposta dell'angelo, sospirando
"Non provarci Crowley…amore mio"
Le fiamme dell'ascensore e ovunque si spenderò. Il tempo sul pianeta Terra tornò normale.
Poco dopo.
Dio camminava nel paradiso con alla destra San Pietro, dandogli delle direttive
"Porta Metatron, Michele e Uriel in purgatorio. Dovranno dimostrare che cambieranno atteggiamento. Inoltre averti mio figlio Jesus che sarà lui il nuovo metatron. Trova…"
Un urlo impaurì tutti. Un angelo stava correndo dove era Dio, dicendogli mentre tremava
"Nel…mio ufficio ci sono due che sul divano…sono intenti in…"
Si sentì la voce di Crowley dire con tono alto, uscendo dalla porta dell'ufficio
"Sempre esagerati qui sopra…"
Con i capelli scompigliati, intento nel rimettersi il gilet nero sulla camicia aperta, altrettanto nera, continuò tra lo stupore di tutti in paradiso
"...seppure devo ammettere che io e l'angelo siamo fantastici"
Rimise gli occhiali da sole con un ampio sorriso. Crowley allungò il braccio destro nell'ufficio. La sua mano destra era intrecciata alla sinistra di Aziraphale. L'angelo era scompigliato e con i vestiti spiegazzati. Vedendo della timidezza nell'angelo, Crowley gli domandò
"Ti vergogni del nostro amore?"
Aziraphale alzò il mento, non avrebbe più lasciato che qualcuno o qualcosa rovinasse la sua storia d'amore con il demone che amava. Gli rispose sicuro
"Assolutamente no. Il nostro amore non deve vergognarsi di nulla"
Uscendo dall'ufficio, dicendo a tutti
"Io amo questo demone. Lo amo infinitamente. Nessuno mi farà mai cambiare idea"
Dirigendosi all'ascensore con lui mano nella mano.
Vicino l'ascensore, Crowley e Aziraphale trovarono Freddie Mercury. L'angelo lo abbracciò subito dicendogli commosso
"Non potrò mai ringraziarti abbastanza. Se non fosse per te, non voglio pensare cosa sarei ora"
Mercury affermò certo
"Era un obbrobrio per ogni cosa voi due divisi. Angelo tu a questo demone servi come l'aria"
Crowley annuì positivamente, abbracciando a sua volta Mercury, dicendogli dopo aver posizionato il braccio destro sulle spalle di Aziraphale
"Amico mio non ti sbagli. Con questa meraviglia di angelo mi sento completo e felice"
Aziraphale ridacchiò, arrossendo.
Più lontano Dio con San Pietro guardavano la scena. Il Santo domandò a Dio mentre l'angelo e il demone entravano dell'ascensore
"Dobbiamo procedere contro di loro?"
Dio divenne pura luce, dicendo al Santo, scomparendo in ogni cosa
"Lasciamoli stare, farà bene agli esseri magici e umani vedere che il vero amore esiste. A proposito, metti Muriel al posto che era di Michele"
San Pietro era veramente scioccato per tutte e due le concessioni di Dio.
Nel quartiere di Soho.
Crowley portò Aziraphale di corsa fuori l'ascensore. Non erano più scompigliati e spiegazzati nei vestiti. Sempre mano nella mano si stavano dirigendo alla libreria.
Sempre restando con la mano destra intrecciata alla sinistra dell'angelo, Crowley gli disse estasiato
"Sei tornato! Sei qui con me! Possiamo essere noi"
Un commosso Aziraphale attirò il demone in un bacio. Tra quelli che li definirono per strada dolci e teneri, c'erano Maggie e Nina di fronte alla caffetteria dell'ultima. Fingendo noncuranza, Nina disse a Maggie guardando Aziraphale e Crowley che ancora si baciavano
"Ok, avevamo deciso di andare piano. Credo che un appuntamento questa sera non ci farebbe male"
Maggie tentò di non commuoversi ma con pochi risultati, rispondendo a Nina
"Accetto. Magnifico"
Aziraphale con riluttanza si allontanò da Crowley ma restando mano nella mano, dicendogli
"Un attimo amore, devo salutare qualcosa che ama più come guido io"
Avvicinandosi alla Bentley. Con delicatezza, Aziraphale diede una carezza alla carrozzeria dell'auto, dicendogli
"Sono tornato mia cara Bentley. Ti assicuro, faremo tanti viaggi insieme al nostro amato demone"
Crowley non si era mai sentito così bene e felice. I due continuarono entrando nella libreria
Poco dopo.
Nella libreria, Crowley e Aziraphale ballavano un lento sulle note della canzone
"A nightingale sang in Berkeley Square"
Erano finalmente insieme, infinitamente innamorati. Due parti di un cuore che si erano trovati.
FINE
