QUESTIONE DI NUMERI

Il capannone occupava un grosso spazio recintato da rete metallica con un grosso cartello con inciso proprietà privata. All'esterno del cancello c'era la fotocellula e con click la donna dai capelli rossi seduta in auto aprì il cancello per entrare. Posteggiò tra le righe bianche dei parcheggi.

Prima di scendere dal veicolo prese con se la glock dal vano portaoggetti infilandola nei jeans. Con passo svelto si prestò ad entrare nel capannone. Bussò tre volte sulla porta dopo di che un uomo ispanico la ispezionò e le scaricò il caricatore della glock e la fece passare.

Il capannone conteneva attrezzi agricoli, manuali e meccanici della ditta. Percorse l'immenso spazio agibile con le mani infilate nelle tasche della giacca di pelle masticando una cicca. Superò le grosse macchine recandosi nell'ufficio. Altri tre ispanici stavano contando soldi in alcune buste bianche "ho portato qui le mie chiappe come volevate" fece scoppiare la cicca rumorosamente e si gettò sul divano accavallando le gambe "non ho mai dubitato di te bambola" rispose con accento spagnolo

"lo credo bene. Porto sempre al termine il mio lavoro" il capo ispanico Ramon smise di contare i soldi mettendosi in piedi davanti alla donna "stasera al club voglio che tu venga"

"solito incarico?" annuì dandole l'anticipo come pattuito. Contò i soldi e se ne andò.

In auto prima di ripartire telefonò ad un numero "sarò al club questa sera. Non venire o manderai a monte la mia copertura".

Il club "il disco volante" è una sorta di casinò legale con musica dal vivo e balletti. Molti indagarono sull'attività del club ma risultò sempre essere pulito. "il disco volante" apparteneva ad Esteban del Rio portoricano di nascita per poi trasferirsi a NY. Quella sera la donna vestita in modo egregiamente elegante si sedette al bancone ed ordinò un Vesper prima di iniziare il turno. Il gloss sulle labbra luccicava mettendo in mostra le labbra carnose. Le venivano fatte certe avance da uomini di ogni genere dalla colonia pessima al magnate coi soldi ma sapeva sempre come allontanarli da se.

Si mise alla sua postazione all'ingresso seduta sullo sgabello prendendo i soldi per l'entrata mostrando di proposito le gambe come detto dal proprietario.

Quella sera si giocava grosso e quindi giravano pezzi grossi pieni di soldi. Tutto filava liscio fino a quando un giovanotto con le lentiggini entrò nel club "che ci fai qui?"

"volevo aiutarti"

"Michael guardami" il ragazzino alzò lo sguardo "sei scappato ancora dall'istituto vero? Mamma e papà non vorrebbero" lo sguardo del ragazzo non muto ma si sentì messo all'angolo, posò i soldi sul bancone pretendendo di passare. Per non fare brutte figure lo lasciò passare. Si sedette al tavolo di baccarà.

Al tavolo verde sembrava fuori posto seduto tra diversi uomini di caste diverse ma questa differenza di classe lo fece vincere "baccarà" rispose il croupier "lei ha vinto signore, ha fatto saltare il banco".

Vinse 120.000 dollari. Tutto entusiasta andò alla cassa per prendere la vincita ma un uomo sulla sessantina dai capelli laccati lo accusò di contare le carte "lui è un baro! Conta le carte!" gridò il ragazzino detestando le urla e il disordine andò nel panico "quei soldi non ti appartengono" puntò una pistola contro il ragazzino indifeso; la donna dai capelli rossi fece da scudo restando ferita gravemente.

Danny Reagan e Maria Baez arrivarono poco dopo l'ambulanza al "disco volante". Mostrarono i distintivi e passarono sotto il nastro giallo "detective Regan!"

"Reagan" precisò il detective stesso "strano che non ti abbiano già sbattuto dietro le sbarre Esteban" il portoricano rise "molto divertente detective ma su di me non hai nulla".

I due detective entrarono nel club requisendo i video si sorveglianza, il proprietario riluttante decise di dargli agli agenti.

Il club era un casino, ogni ospite si defilò per non avere grane con la polizia ma sui nastri presi potevano risalire ai nomi di tutti. Un agente trovò solo uno degli ospiti con il coraggio di dare dichiarazioni alla polizia.

Con un sottile velo di vergogna disse di chiamarsi Anthony DiNozzo senior e che suo figlio era un agente speciale dell'NCIS.

DiNozzo senior rispose alle domande poste dal detective Reagan e disse: "e che mi dice di Molly Bennett se la caverà?" Corrugò la fronte "lei conosce la donna" annuì "ma certo. Quella donna lavora per l'NCIS a Washington. Mi ricordo di lei perché un giorno me l'ha presentò mio figlio. Questa sera ha fatto finta di non conoscermi, ho presupposto che fosse sotto copertura".

Reagan spostò gli occhi su Beaz che sembrava crede all'uomo dai capelli bianchi "che abbiamo da perdere? Insomma basterà chiamare il direttore dell'NCIS".

DiNozzo senior affermò di aver assistito alla sparatoria e un attimo dopo nella confusione sparirono tutti.

Vance ebbe appena terminato la chiamata con New York informando i propri agenti della situazione. Tutti conoscevano Molly Bennett e come agente era stimata "Pare che l'agente speciale Bennett fosse sotto copertura in un club poco pulito per conto proprio" rispose Vance "non ha avuto alcuna mia autorizzazione per procedere, mi disse che prendeva due settimane di ferie. E un'altra cosa il padre di DiNozzo era li".

DiNozzo jr ebbe un mancamento "sta scherzando? Non ci posso credere …. Mio padre …. Chi l'avrebbe mai detto" si crogiolò nella disperazione.

Danny Reagan attese Anthony DiNozzo all'uscita dell'aeroporto, con una valigia in mano ed una giacca a vento beige lungo fino al ginocchio. "Agente speciale Anthony DiNozzo molto piacere" Reagan gli strinse la mano ricambiando il saluto "Detective Danny Reagan". DiNozzo lasciò giù la valigia alla reception dell'hotel ordinando di farla portare in camera.

Anthony DiNozzo pensava a suo padre dentro la sala interrogatori con il volto pallido per la luce al neon ed invece lo trovò scherzare con la Beaz e ridere delle sue avventure sentì che disse: "mi ricordo di quella volta con Jr in campeggio ….." quando Reagan lo accompagnò alla sua scrivania suo padre cessò di ridere "Jr" rispose con un sorriso luminoso "sapevo che arrivassi così presto" Anthony sospirò chiedendo direttamente a suo padre dei fatti accaduti.

Avendo avuto tutte le risposte di cui voleva sapere chiese di poter vedere la collega dell'NCIS in ospedale. Assieme a Reagan vennero condotti nella stanza dall'infermiera di reparto libera. Molly Bennett distesa addormentata in un profondo coma indotto con mascherina su naso e bocca ed un ago per la flebo nel braccio. Il corpo emanava un odore di disinfettanti e sapone per averla lavata dall'infermiera di turno "si sveglierà?" si domandò Anthony avvicinato al corpo. Gli faceva pena vederla indifesa e priva di forze "guarisci presto" abbassò il capo sulla fronte dandole un bacio sulla gota.

Beaz finì di controllare i video di sorveglianza scoprendo il nome del tipo che sparò all'agente dell'NCIS e del ragazzino presente al club. Con Anthony, il detective Reagan andò all'istituto dove Stephan Bennett, il fratello di Molly risiedeva. Un centro per disabili autonomi e con bisogno di assistenza; i genitori di Molly e Stephan ormai anziani facevano fatica nel badare al figlio giovane per tenerlo con loro optando per un centro assistenziale. Non possedeva patologie mentali gravi ma un autismo al secondo stadio e quando scattava qualcosa in lui nessuno riusciva più ha tenerlo tranquillo.

La Beaz andò sola con tre agenti presso l'abitazione di Milton Morgan. L'appartamento si trovava dentro un palazzo popolare al quarto piano, in mattoni e con scala antincendio sul lato sinistro. Infatti usava spesso la scala antincendio quando doveva sparire per un po' "sta fuggendo" gridò un agente mentre lo vide sgattaiolare fuori dalla finestra. Beaz attese prima di salire al piano preferendo attendere di sotto appostata alla scala per bloccarlo. Sembrava una molla nel scendere le scale in metallo, calcolò la velocità del passo e poi gli sparò nella gamba sinistra. Ne avvertì il tonfo del rotolare giù per gli ultimi scalini ed arrestarlo.

A terra si contorceva dal dolore imprecando e chiedendo un medico "Per ora sei in arresto".

DiNozzo sedeva sul divano ascoltando I genitori anziani disperati e stanchi, il figlio minore era un gran peso volendo solo in bene per lui "Si è chiuso in camera, è scappato ancora dall'istituto"

"Mi spiace che vi abbia creato problemi"

"Vogliamo solo parlargli. Sua sorella Molly è in ospedale e abbiamo bisogno del suo aiuto" la madre gli richiese se il distintivo "Si signora sono dell'NCIS e conosco Molly".

La camera del figlio era color verde con qualche poster di Moon Knight, Spiderman e vari paesaggi. Sulle scaffalature libri, fumetti e videogiochi.

Alzò di poco lo sguardo fissando il luccichio dei distintivi alle cintole degli agenti chiedendo di poterli toccare, amava le cose luccicanti.

"Anche mia sorella possiede un distintivo come il suo" bisbigliò

"Faccio parte anche io dell'NCIS e Molly la conosco molto bene" riprese DiNozzo con un sorriso luminoso.

"va bene …. Mia sorella si trovava sotto copertura per aiutarmi al disco volante" spese il videogioco sedendo sul letto con sguardo basso senza mai guardare in faccia gli agenti "Mi hanno accusato di barare. Io vado spesso a giocare e vinco, è una questione di matematica infondo. In quel locale ci va gente losca e diversi marinai quando sbarcano e quando perdono pretendono che vengano restituiti i soldi con gli interessi". DiNozzo trovò in gamba quel ragazzo, sveglio.

"Avete mai giocato a Baccarà? Sabato sera so che ci saranno tante persone"

DiNozzo non aveva la minima idea di come si giocasse anche conoscendone il nome. Reagan non poteva entrare sottocopertura visto che il suo volto era già noto al proprietario preferendo mandare l'agente dell'NCIS. Tony DiNozzo si sentiva come 007 in missione per la corona inglese e sembrava tutto liscio come l'olio non doveva fare altro che fingersi un giocatore qualunque e giocare qualche mano e magari fare saltare il banco ma non poteva pensare che anche DiNozzo senior sarebbe andato con lui "E' solo per rendere veritiera la missione Jr" rispose allegramente "Chi dubiterà di un padre col figlio felici di giocare qualche mano a carte?".

Il giovane Stephan insegnò il gioco base disponendo il mazzo di carte sul tavolo e muovendole e spiegandone punti e passaggi "Si gioca con sei mazzi di carte esclusi i jolly sistemate dentro un sabot; Nel tavolo un giocatore tiene il banco, collocandosi al centro; gli altri giocatori, si dispongono alla destra e alla sinistra del banco" con le carte disposte sul tavolo mostrò i vari punti validi che vengono tenuti validi dal croupier. Da qui in poi lasciò provare i due DiNozzo provare a distribuire le carte e studiare i punteggi.

Ebbero quattro giorni di tempo per esercitarsi e prepararsi alla missione.

Beax porse del caffè a Danny dando le buone notizie "Ho solo avuto una piccola scaramuccia con i piani alti per il mio modo adoperato per la cattura di Milton Morgan. Lo hanno medicato e lo stanno portando qui per essere interrogato, ha già detto che vuole un avvocato"

"Hai fatto quello che ritenevi giusto. Se abbiamo in pugno lui allora presto avremmo anche Esteban".

Si occupò personalmente di Milton Morgan portato in sala interrogatori zoppicante con stampella.

Il quadrante dell' orologio indicava la mezz'ora passata e per Beaz non l'ha rassicurava affatto; in genere la puntualità degli avvocati veniva sempre rispettata e non riuscì a cavarne un ragno dal buco, sperava di ricevere qualche informazione ma il tempo era contro di lei.

"È cosciente del fatto che in galera troverà soggetti conosciuti e probabilmente della cerchia di Esteban?" Il volto del suo interrogato mutò, l'espressione beffarda precedente scomparve sostituita dalla paura "Voglio un accordo" rispose inghiottendo la saliva "Che cosa dovrei darle in cambio?" Soddisfatta mostrò un piccolo sorriso "Firmi la confessione e ci aiuterai a smascherare Esteban e in cambio provvederemo alla tua sistemazione in carcere in isolamento". Respirò a fondo fissando il foglio bianco.

Non ci impiegò molto tempo ma l'avvocato arrivò tardi e Beaz ottenne la confessione firmata e un accordo stipulato.

Anthony DiNozzo in completo nero sedeva al tavolo del baccarà tra due giocatori "il gioco può iniziare" il croupier distribuì le carte ai giocatori parte tendo con il primo che consultava le carte tra le mani. DiNozzo sceglieva le carte da mettere sule tavolo verde e così gli altri giocatori. Esteban come ogni sera si trovava al disco voltante, salutava gli ospiti, beveva un drink al bancone e poi dritto nel suo studio a controllare i conti.

Milton Morgan si aggirò al bancone bevendo un drink poi con un cenno a DiNozzo Jr ed entrò nello studio di Esteban ma prima finì il drink di un fiato.

"Hola amigo!" con nonchalance spalancò la porta "Come ti vanno gli affari?" chiuse la porta dietro di se sedendo sul divano in pelle "Che cosa vuoi?"

"Non posso trovare un amico?" porse una domanda scontata "E quando mai siamo stati amici noi due?" distolse l'attenzione dai conti "Che vuoi!" chiese spazientito e buttò giù un altro bicchiere di drink sentendolo scivolare nello stomaco.

Tra i due la tensione si alzò e Milton Morgan inghiottì la saliva dando i primi segni di nervosismo tamburellando le dita sul ginocchio piegato. Inventò subito una scusa senza dargli troppo da pensare. Sudava sul petto e il microfono attaccato alla pelle prudeva e non volle grattarsi preferendo tenersi il fastidio "Posso versarmi un drink?" il proprietario del locale annuì facendogli scegliere i vasti alcolici sul mobiletto in legno. affianco alle sei bottiglie c'era un contenitore per il ghiaccio con l'apposita pinza per prendere i cubetti.

Una volta calmata l'ansia dopo due bicchieri bevuti incominciò nel farlo parlare sempre scegliendo bene le parole da usare.

Tony DiNozzo si trovava in difficoltà la prima partita l'aveva persa sotto di dieci mila dollari, nessun problema pensò, erano soldi confiscati ma il peso della perdita lo sentiva. almeno Senior andava alla grande recuperando i dieci mila dollari persi da Jr. il gioco stava durando due ore e i giocatori al tavolo pretesero una pausa giustamente concessa dal croupier. Nel frattempo nello studio scattò uno screzio accusandosi a vicenda di rubare soldi "Non sono io che truffo questa gente" rimbrottò Morgan "Se non mi sbaglio eri tu che riscuotevi tangenti ai nostri soci" reagì Esteban.

Volle aggiungere altro ma il telefono squillò ed alzò la cornetta in avorio.

In sala iniziò la seconda partita al tavolo di baccarà e solo verso la fine le carte in suo possesso sembravano ad avere un aspetto migliore sapendo anche che per vincere serve un punteggio complessivo di 8 o di 9. Scartò le figure che valevano zero per prenderne nuove ed ebbe un colpo di fortuna; dentro di se rideva ma fuori restò impassibile per non fare trasparire nulla. Tony chiese una carta, batte di 8 e il banco ottiene 9 chiamando carta …. E vinse l'8 di battuta vale di più del 9 con tre carte.

"Complimenti" disse il croupier "L'otto vince. Il banco perde". Vince almeno quindici mila dollari e il croupier dovette rivolgersi a Esteban per registrare la vincita e cambiare nuove fiches; non vide l'inizio ma piuttosto la fine, vide Esteban in piedi distendendo le dita della mano dopo aver sferrato il pugno i volto a Milton Morgan a terra con il labbro spaccato.

Ci fu un momento di silenzio echeggiare nella sala ed ogni uomo e donna seduti ai tavoli interruppe la mano di carte mettendo il naso in questioni private "Tornate a giocare non c'è nulla da vedere". Milton Morgan tamponò il labbro con il fazzoletto premendo sulla ferita. Alzatosi da terra bevette un terzo drink e poi si sbottonò la camicia staccando dalla pelle il microfono "Tu mi hai incastrato brutto farabutto …" stava per scagliare un secondo colpo ma Danny Reagan bloccò la mossa lo ammanettò.

Tony DiNozzo sollevò un risolino soddisfatto alla cassiera intenta nel contare la cifra da scambiare con le fishes. La trovava veramente graziosa anche se notoriamente seria "Ma lei non sorride mai?" le rivoltò uno sguardo gelido "La sua vincita signore …. " consegnò la vincita dentro una busta bianca "Devo avere perso tutto il mio fascino …"

Aveva sudato per vincere l'intera cifra con gli occhi luminosi per la grossa somma quasi fosse per la lussuria ma poi però una parte di lui crebbe che non fosse giusto cedendola vincita al fratello di Molly.

Danny Reagan ottenne ciò che si diceva una vittoria. Riuscì ad incastrare Esteban ma se in parte fu una vittoria dall'atra parte una sconfitta, Molly era ancora in prognosi riservata e nemmeno i medici sapevano quando si sarebbe ripresa ma non perdevano la speranza. Il direttore Vance sperava in notizie migliori ma senza fretta anche Molly si sarebbe ripresa prima o poi.