Sono passate quasi tre settimane dalla fine della guerra contro i giganti e dalla morte di Gea, anche se definirla morta risulterebbe sbagliato considerato che le entità come lei non possono semplicemente morire. Scomparirà proprio come suo marito, Urano, ammazzato dai suoi stessi discendenti, è quasi poetico che i due sposi si siano riuniti dopo essere stati eliminati nello stesso modo. Tuttavia probabilmente ritornerà, prima o poi, probabilmente ci vorranno miliardi di anni, ma alla fine riuscirà a riunire i frammenti della sua anima, risvegliandosi, e a cercare nuovamente vendetta.

Il solo pensiero fece accapponare la pelle a Piper, che si contorse per i brividi, nonostante il caldo afoso fosse ancora presente sebbene fossero i primi di settembre. Nelle ultime settimane sono successe molte cose, i suoi amici dell'Argo II si sono separati, Annabeth si è unita alle cacciatrici di Artemide, in cerca di un po' di meritata pace. Jason ha iniziato il suo progetto di inclusività per gli dei minori. Francamente offensivo anche solo il fatto che ci sia bisogno di questo tipo di piano, ma gli dei sono felici, e dei felici significa vite più semplici per i semidei, quindi non ha espresso i suoi pensieri. Leo ha mandato un messaggio dopo la sua scomparsa avvenuta in seguito alla battaglia finale. Hazel e Frank sono tornati al Campo Giove, dove sono diventati pretori.

E Percy…, Percy è sempre stato un punto dolente per Piper, sin da quando si sono svegliati su quell'autobus ha avuto una cotta per lui, anche se non glielo ha mai detto. È sempre stato distante, perfino nei ricordi creati dalla nebbia. Durante il loro viaggio verso l'Europa si sono tutti avvicinati molto, aprendosi completamente l'uno all'altro, ma il figlio di Nettuno si è rinchiuso in se stesso, e peggiorò solamente quando cadde da solo nel Tartaro, tutto a causa di quella maledetta statua. Allora si rese conto di essere veramente innamorata di Percy, anche se non ebbe veramente l'opportunità di confessare.

Il giorno dopo la fine della guerra scomparve chissà dove, senza dire niente a nessuno. Puff, è semplicemente svanito. Sfortunatamente o fortunatamente Piper ha avuto il suo bel daffare in queste settimane, la sua lingua ammaliatrice si è rivelata miracolosa per aiutare i semidei traumatizzati dalla guerra. Le giornate passarono così velocemente, arrivando alla sera completamente esausta, mentalmente e fisicamente, grazie al costante allenamento, Chirone non permise che si prendessero più di un giorno di pausa, dopotutto la vita di un semidio è in costante pericolo. Questo le permise di distogliere l'attenzione dal figlio di Nettuno, o per meglio dire dalla sua scomparsa.

Piper si stava dirigendo verso la Casa Grande quando questi pensieri casuali la colsero impreparata, la stanchezza accumulata nelle ultime settimane si unì alla frustrazione verso Percy, irritandola non poco. Tuttavia si obbligò a calmarsi, dopotutto era stata convocata da Chirone, e prova troppo rispetto per l'uomo, o meglio il centauro, perché sfogasse la sua rabbia su di lui.

Fece un ultimo respiro profondo prima di entrare. Gli interni della Casa Grande sono inguardabili, non ha mai visto un'accozzaglia così bizzarra di oggetti peculiari nella stessa stanza. Questa è la migliore descrizione che Piper potesse fare. Avrebbe potuto consolarsi dando la colpa alla freneticità della guerra, tuttavia dalle storie che le ha raccontato Annabeth, lo stato del luogo è migliorato da quando il campo era gestito dal signor D.

Lo trova difficile da credere, tuttavia la sua amica non avrebbe motivo di mentirle. La sua attenzione fu distolta dalla chiamata di Chirone da una stanza laterale. La riconobbe, la sala con la tavola da ping pong.

Il centauro osservò una lettera tra le sue mani per qualche secondo prima di alzare lo sguardo. Il direttore del campo non è cambiato minimamente durante la guerra, e neanche adesso che la guerra è finita, anche se avendo millenni sarebbe inverosimile che potesse cambiare in appena pochi mesi.

"Piper, cara, vieni a sederti." Prese posto accanto a lui, notando solo ora che mancavano i soliti stuzzichini, cosa che le dispiacque non poco, non aveva ancora mangiato e la fame cominciava a farsi sentire. Smise di rimuginare sul suo crescente appetito facendo una battuta. "La sala del tavolo da ping pong, deve essere qualcosa di serio." Un sorriso appena accennato si formò sulle sue labbra, tuttavia non smentì le sue parole, cosa che fece agitare leggermente Piper.

Lottò qualche secondo con se stesso, non sapendo bene come iniziare il suo discorso, prima che finalmente si ricomponesse, tuttavia l'apprensività nel suo sguardo non poteva essere nascosta, non a Piper. "Io, ho un favore da chiederti Piper." Si fermò di nuovo, dandole il tempo di elaborare le sue parole, anche se durò solo qualche attimo. "Hai aiutato tutti a superare il trauma che può essere la guerra, e mi sembra giusto, come direttore del campo, ringraziarti dal profondo del mio cuore." Chinò leggermente il capo dopo aver finito di parlare, sorprendendola ulteriormente. "Ah, non serve che mi ringrazi." Non la migliore cosa che potesse rispondere una detentrice della lingua ammaliatrice, ma la stanchezza, la fame e la sorpresa non favorirono le sue capacità oratorie.

Sorrise amaramente alla sua risposta. "No, in realtà non faccio abbastanza per ringraziarti. Ho visto e vissuto moltissime guerre, e so quali danni possono provocare nelle persone che non possono essere aiutate, e in buona parte dei casi chi aiuta deve poi essere aiutato. è per questo che mi vergogno di quello che ti sto per chiedere, purtroppo non conosco nessun altro che abbia le tue… capacità." Piper si contorse a disagio alle sue parole, non aveva mai pensato veramente al centauro, ma nacque prima degli umani, e perfino degli dei, quando Crono governava come sovrano. Crono, un altro in cerca di vendetta che riuscirono a fermare, anche se tutto quello che sa su di lui sono storie. Storie del Campo Mezzosangue, perché Hazel e Frank allora non facevano ancora parte del Campo Giova, e Percy non ha mai parlato di quello che successe. I romani guidarono l'assalto al Monte Otri, già prima che i titani prendessero il controllo della loro sede ancestrale era un posto pericoloso, ma dopo si dice che tutti i mostri del Nord America si fossero radunati sotto il controllo del re titano, e durante l'assalto all'Olimpo il suo esercito contasse solamente una minima parte delle sue forze, accecato dall'arroganza per la sua imminente vittoria, almeno secondo lui.

Ovviamente i romani esagerarono i loro racconti, tuttavia c'è una solo strada per entrare al Monte Otri, e se anche solo una minima parte dei loro racconti è vera, Piper non vuole nemmeno immaginare cosa sia potuto succedere, tuttavia non potè non notare gli sguardi quasi di idolatria che i semidei più anziani avevano nei confronti di Percy.

"Quindi vuole che aiuti altri semidei che hanno attraversato una guerra?" Mentre lo diceva pensò immediatamente ai ragazzi del Campo Giove, tuttavia Reyna le raccontò che a Nuova Roma alcuni semidei si laurearono in psicologia e adesso erano presenti strutture specializzate in questi tipi di disturbi, quindi è improbabile che si riferisse a loro, ma se non a loro, allora a chi?

"Non semidei Piper. Quello che ti sto rivelando dovrà rimanere tra di noi, inteso?" La sua voce si fece pesante, a testimoniare la gravità della situazione. Piper si prese qualche secondo per riflettere attentamente sulle parole del centauro, prima di fare un risoluto cenno del capo, la curiosità crescente spazzò qualsiasi segno della precedente stanchezza e irritazione.

"La verità si riconduce a Ecate, oramai millenni fa si chiese cosa sarebbe successo se gli umani potessero essere in grado di usare la magia. Così, spinta dalla curiosità donò agli uomini la capacità di usare la magia, ovviamente non tutti possono diventare maghi o streghe, se ne assicurò quando creò la nebbia. Non solo separa il mondo degli dei da quello degli umani, ma anche quello dei maghi dagli altri due. Si è assicurata che qualsiasi incidente che potesse dimostrare l'esistenza dei maghi fosse cancellata o nascosta."

Questo… in fondo non era poi così scioccante, probabilmente la sua visione di normale e anormale è stata distorta durante il viaggio per sconfiggere la Terra stessa, tuttavia in questi mesi ha conosciuto abbastanza gli dei per sapere che questo è qualcosa che senz'altro farebbero.

"Come avrai capito mi sono tenuto in contatto con alcuni membri della comunità magica, così come con Lupa. Ho conosciuto vari maghi, e molti li conoscerai, sono abbastanza famosi da essere conosciuti persino nel mondo babbano, come Merlino o Morgana. All'incirca un anno fa abbiamo interrotto le comunicazioni a causa della sua morte, l'uomo con cui parlavo era il preside della più antica scuola di magia al mondo, che purtroppo fu esattamente il luogo dove si svolse una guerra civile."

Scuola di magia, sembra una truffa che potrebbero pubblicizzare nei canali dedicati esclusivamente alle televendite, tuttavia fatica a credere che Chirone potesse mentirle su qualcosa di così importante. È tanto da digerire, tuttavia se sta raccontando tutto ciò significa che vuole aiutare in qualche modo gli studenti della scuola, e il modo migliore per farlo senza interferire è assisterli in modo che possano superare i possibili disturbi dovuti alla guerra.

Piper si è informata in queste settimane su questo argomento, si chiama disturbo da stress post-traumatico, o in breve PTSD, può influenzare chiunque abbia vissuto un episodio traumatico per l'appunto. Ci sono vari studi su questo argomenti negli ultimi decenni, sulle cause e sulle possibili cure, e il problema è proprio quest'ultimo, non esiste una cura vera e propria, perciò ha dovuto ingegnarsi e grazie alla lingua ammaliatrice è riuscita ad aiutare la maggior parte dei suoi "pazienti".

"Cosa è successo?" "Non è una storia mia da raccontare, tuttavia se accetterai la nuova preside spiegherà tutto." Alzò la mano per fermare la sua risposta affrettata. "Prima di prendere una decisione devi sapere che la scuola si trova in Gran Bretagna, quindi se dovessi accettare sarà difficile tornare presto in America." Le sue parole fermarono qualsiasi risposta avesse sulla punta della lingua. Pensava che la scuola fosse negli Stati Uniti, dopotutto adesso sono il centro della cultura occidentale, evidentemente i maghi non seguono le stesse regole.

Piper vorrebbe tornare a casa da suo padre dopo mesi che non ha potuto vederlo, tornare alla vita semplice prima di Gea, dei giganti e adesso anche dei maghi, tuttavia non può. In queste settimane ha aiutato praticamente tutti i ragazzi del Campo Mezzosangue, oltre ad alcuni satiri e ninfe, e le piace farlo, le piace vedere i sorrisi sui volti delle persone dopo che li ha assistiti, ma soprattutto non può semplicemente ignorare una persona quando vede che è in difficoltà. È difficile, spesso straziante, ma forse è proprio per questo motivo che possiede la lingua ammaliatrice, per aiutare coloro che sono rimasti traumatizzati da questa guerra.

"Io… vorrei prima passare qualche giorno con mio padre, se possibile." Chirone sorrise brillantemente alla sua risposta per la prima volta. "Certamente, informerò la preside che ti verrà a prendere alla fine del mese." Il pensiero di obbiettare che non aveva bisogno di così tanto tempo le passò per la mente, tuttavia lo scacciò rapidamente. Avrebbe trascorso qualche giorno con suo padre e nel tempo rimanente si sarebbe informata maggiormente su questa patologia e sulle possibili cure o aiuti da dare ai pazienti, dopotutto saperne di più non potrebbe di certo farle male.

Mentre si alzava per tornare nella cabina dieci dai suoi compagni, chiamarli fratelli e sorelle le sembra semplicemente sbagliato, fu fermata nuovamente dalle parole del centauro. "Un'ultima cosa, vorrei che Percy venisse con te. Nel caso dovesse accettare sarebbe un problema?" Piper cercò di nascondere la sua sorpresa e la successiva gioia dietro una maschera di neutralità, anche se a giudicare dallo sguardo tenero che Chirone le rivolse, fallì miseramente. "Nessun problema, ma posso chiedere come mai?" Indugiò qualche secondo prima di rispondere, adesso rattristato. "Non so se è il caso di dirtelo, ma se dovete passare insieme i prossimi mesi in un luogo sconosciuto è meglio che tu lo sappia. Prima che partiste per il Campo Giove, ci fu un incidente d'auto a New York, sicuramente non ne avrai sentito parlare. In quell'incidente morirono quattordici persone, tra cui la madre e la sorellastra di Percy, aveva solo pochi mesi, e lui non aveva ancora potuto vederla."

Tutta l'eccitazione scemò in un lampo, sostituita da gelida tristezza mentre usciva dalla Casa Grande.

Ha chiamato il processo smaterializzazione, anche se altro non è che teletrasporto, tuttavia Piper trova che il nome sia più corretto di quest'ultimo, la sensazione di scomporsi in milioni di pezzi per poi ricomporsi in un altro luogo non è qualcosa che augurerebbe al suo peggior nemico. È questo che provano i mostri quando vengono cacciati nel Tartaro? Tuttavia a giudicare dalla reazione disinteressata della preside di Hogwarts, è così che si chiama la scuola di magia, dopo averlo fatto per alcune volte ci si abitua. Forse è come andare in bici, una volta imparato non si scorda più. Pensieri per un'altra volta. Piper non ha nessuna intenzione di abituarsi a questo mezzo di trasporto, né di provare pietà per i mostri se è questo che provano ogni volta che vengono uccisi, è quello che meritano per tentare di mangiare innocenti semidei come lei.

Minerva McGonagall, preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, così si è presentata. Inutile dire che Percy non ha reagito gioiosamente al nome dell'anziana donna, anche se fortunatamente non ha detto o fatto nulla di compromettente. Non che sia irascibile o stupido, non puoi esserlo se dirigi un microstato militarizzato come Nuova Roma, tuttavia Piper ricorda fin troppo bene quando lui e Jason cominciarono a lottare l'uno contro l'altro. Allora fu fortunata che la sua lingua ammaliatrice funzionò, ma se fosse intervenuta anche solo un attimo dopo sarebbe potuto capitare il peggio. Ebbe incubi su quell'episodio per molto tempo.

Percy è arrivato al Campo Mezzosangue pochi minuti prima della preside, Piper non sa cosa gli abbia detto Chirone affinché accettasse di andare con lei, tuttavia gliene è grata. Non è cambiato molto nelle settimane in cui non si sono visti, riprese il suo colorito naturale dopo la caduta nel Tartaro, per quanto potesse abbronzarsi vivendo in città. Non ha potuto fare a meno di notare però l'aura, quasi, di malinconia che lo circonda. Ha sempre avuto questa sorta di aura che spingeva gli altri ad ascoltarlo, tuttavia adesso è leggermente cambiata, diventando meno incisiva e più malinconica.

Entrambi impiegarono qualche secondo per riprendersi, prima di fare un cenno alla preside. "Bene, seguitemi." L'anziana donna è una persona liggia e rigida, questo lo avrebbe potuto affermare chiunque guardandola. Nelle ore prima che si smaterializzassero in Scozia gli ha spiegato tutto ciò che è successo durante la guerra, la fazione dell'oscurità e della luce, Voldemort e Silente, e il giovane salvatore del mondo magico Harry Potter. Ha impiegato l'intera giornata per istruirli su ogni possibile dettaglio della guerra civile. Percy è riuscito a mantenersi calmo durante l'intero racconto, tuttavia Piper non riuscì a fare altrettanto, era furiosa. Loro hanno passato gli ultimi mesi a combattere mostri, giganti e persino la Terra stessa, mentre questi cosiddetti maghi litigavano per la purezza della loro linea di sangue. Hanno sofferto e hanno visto la morte in faccia innumerevoli volte, e loro invece erano qui a litigare come bambini. Fortunatamente è riuscita a nascondere la sua ira, anche se non riesce e eliminarla completamente, seppellendola solo in profondità.

Finirono di parlare la sera tardi, dopo aver cenato, tuttavia decisero di partire subito, e così pochi minuti dopo si possono vedere tre figure camminare per le strade di Hogsmeade. La piccola cittadina può essere descritta come pittoresca, anche se probabilmente vecchia sarebbe una definizione migliore, tuttavia mantiene ancora un fascino unico, in linea con il clima del mondo magico, che sembra essere indeciso in quali anni essere. Molte cose sono rimaste bloccate nel passato, come il governo dell'aristocrazia, anche se nascosto dal ministero e dai nomi fantasiosi, mentre alcuni maghi illuminati hanno inventato cose come la pietra della morte, un oggetto che controlla le anime, qualcosa che nemmeno gli dei possono fare. La magia è così piena di possibilità che non si capisce come Ecate non abbia preso il controllo del mondo.

Camminarono in silenzio per qualche minuto, Piper si godette l'atmosfera estranea e il cambio di scenario, per quanto gli piacesse passare il tempo al campo, il tempo lì poteva rivelarsi alquanto stancante. Non c'era una vera e propria strada che conducesse al castello, più che altro un sentiero di terra battuta, lo stesso che c'era nella cittadina.

Il castello le fece prendere una boccata d'aria, immenso non basterebbe a rendere l'idea della grandezza della costruzione. Per non parlare del fatto che ogni singolo punto del castello è finemente decorato e curato. Nonostante sia notte la luce della luna è sufficiente per illuminare l'imponente edificio, non essendoci una sola nuvola in vista. Una vista magnifica e imponente, resa ancora più stupefacente sapendo che il castello è stato costruito secoli prima, e il villaggio di Hogsmeade con lui.

La preside aprì una porta a grandezza d'uomo costruita all'interno del portone principale, quest'ultimo alto abbastanza da far entrare un ciclope adulto. Altezza rispecchiata dai corridoi, e dalla maggior parte delle porte interne. I loro passi furono seguiti da una serie di richieste di silenzio da parte dei quadri, che volevano dormire. Piper non capiva come potesse essere possibile che i quadri avessero bisogno di dormire, o per meglio dire le figure nei quadri, tuttavia ha deciso, per la sua sanità mentale, che avrebbe ignorato qualsiasi cosa non inerente al suo lavoro.

Presto arrivarono ai loro alloggi, gli diedero una camera ciascuno tra quelle assegnate ai docenti. "Domani vi presenterò al resto dei docenti e agli studenti. C'è un coprifuoco rigido per gli studenti, quindi vi prego per stasera di evitare di girovagare durante la notte. Detto ciò, buonanotte." Annuendo goffamente alle sue parole, le rispose a bassa voce, stanca per la lunga giornata, prima di salutare Percy ed entrare nella sua camera, gettandosi sul letto e addormentandosi immediatamente.