Capitolo 276 – E il titolo?
Terry, pubblica!
E' passata una settimana dalla nefasta scoperta, da quando cioè ho scoperto che mio figlio è attratto dagli uomini. Certo lui ha negato, certo io l'ho spiato e non ho notato nulla di anomalo in lui, ma io non gli credo. L'ho seguito, controllato, osservato e persino spiato! Spiato mentre svolge le sue attività coniugali ... ma ancora non sono convinto. Ora affronterò mia nuora, la cara Marguerite. Le ho chiesto di incontrarci nel roseto, ed ora sono qui seduto sulla panchina in sua attesa.
Claudicante raggiungo mia nuora, la guardo severamente negli occhi e con alterigia, dico: "Devo parlarti!"
"Lo so, ho ricevuto il vostro biglietto ... contente l'ordine perentorio di incontrarvi qui, alle quattro precise. Neanche fossi una delle donnette con cui vi attorniavate prima di sposare mia zia!" Rispondo indispettita, mandarmi un tale biglietto, questa è una vera offesa.
"Offesa?! Per tutti i Santi! Ma cosa ti prende?! Non credo affatto di averti offesa solo perché ti ho dato appuntamento qui, da soli, per parlarti! Marguerite sei una donna troppo all'antica. Impara a vivere al passo dei tempi!"
"IO sarei all'antica? Siete impazzito forse? Sgrunt ... " incrocio le braccia al petto ed osservo mio suocero, tutto impettito, con il bastone da passeggio appoggiato a terra, ben vestito, curato. "Comunque ditemi ... Vi ascolto!" Aggiungo le ultime parole con tono sarcastico, facendo un ampio gesto delle mani.
"Si, sei troppo antica! Premesso ciò, dobbiamo affrontare una questione molto delicata ... si tratta di mio figlio, tuo marito."
"Oh ... ditemi ... cosa è accaduto?!" domando tra l'incuriosita e preoccupata.
"Succede che mi sono reso conto che MIO figlio, un componente Jarjayes, è oggetto di desiderio di un uomo! Dico, ma come è possibile? Forse Augustin ha dato occasione al suo valletto di sperare?" la guardo severamente. "Dimmi, Augustin è un uomo? Funziona con te?"
"Oh Signore! Voi Jarjayes vedete problemi ovunque! Si può sapere cos'ha fatto di male il povero Jean? E' un ottimo valletto, si è preso curo di Augustin perfettamente, con attenzione e devozione negli ultimi vent'anni! Un angelo, un vero angelo! E tanto Vi deve bastare, chiaro?!" Sbotto scocciata, non permetterò a nessuno di licenziare Jean!
"Appunto! Se è stato tanto devoto in tutti questi anni è perché sperava di ottenere qualcosa da lui! Ma dico! Marguerite, come puoi tollerare una simile situazione? Non ti irrita che tuo marito sia il sogno di un uomo? E poi, come fai ad essere tanto sicura che tuo marito non commetta atti impuri con un uomo? Sai, a corte la promiscuità andava molto di moda."
"Mio caro suocero ... se VOI foste una donna ... non avreste nessun dubbio sulla virilità di Augustin!" Rispondo allegra e decisa, senza arrossire per le mie parole alquanto sfacciate.
"Ne sei davvero sicura? Sai non vorrei che tu lo dicessi solo per difenderlo."
"Forse ... non Vi fidate di me? Mai nessuno ha osato mancarmi così di rispetto! Sapete, siete uguale a Vostro padre!"
"Mio padre?! Niente affatto! Mio padre era un impiccione e spione, io invece mi preoccupo solo della mia famiglia! Ho generato ben due maschi e come tali li voglio: MASCHI!" ... Beh anche se avrei preferito che Armand lo avesse appeso al chiodo ma questa è un'altra storia!"
"OH, ancora questa storia! Povero Armand! Lo avete costretto ad una vita che non era per lui! In quanto ad Augustin ... è un ottimo marito, un buon padre e un grande condottiero!"
Non sopporto più mio suocero, e poi questo sottolineare la parola maschi … come a voler dire che io ho avuto solo femmine.
"Intanto Armand ha generato due maschi e non mi meraviglierei che avesse un terzo figlio maschio ... mentre Augustin ... Ascolta Marguerite, giura che mi hai detto il vero riguardo a mio figlio, sai, comincio ad avere qualche dubbio proprio perché non è riuscito a concepire un maschio, uno vero. Allora? Mio figlio solo con te oppure si dà alla depravazione?!"
"OH, ma allora non avete capito proprio niente! Con rispetto parlando, ovviamente. Augustin è perfetto, maschio, uomo, virile. Chiaro?" Rispondo fiera e decisa, mio suocero è impazzito, di nuovo impazzito.
"Intendi in ... tutto e per tutto?"
"Esatto!" Rispondo con tono squillante e malizioso. Mio suocero è impazzito, non ho alcun dubbio.
"Si, si ... ma ... Marguerite, ho capito che si fa valere nell'intimità ma ... ti bacia? Prova piacere nel farlo? Sai, una cosa è l'atto in sé e un'altra è godere le tenerezze che offre la propria moglie."
"Oh Signore, ora basta! Questa conversazione termina qui! Non intendo scendere in particolari ... intimi con Voi! E smettetela di darmi il tormento! Non ho più sedici anni ... potrei non essere così gentile e tollerante come lo sono stata con Vostro padre!" Rispondo scocciata, non sono più una ragazzina, non mi faccio di certo intimorire da mio suocero.
"Ohhh questa poi! Vorrei vederti preoccupata per le tue figlie, solo così potresti comprendere un padre in pena! Dimmi, come ti sentiresti se una delle tue figlie fosse attratta da un'altra donna? Su avanti, rispondimi!"
"E questo cosa c'entra con Augustin?!"
"C'entra eccome! Temo per l'orientamento di mio figlio! Noi Jarjayes siamo dei veri uomini e temo che quel valletto possa disorientare MIO figlio! A una certa età certe cose accadono e non vorrei che succedesse proprio a lui!"
"Uhm ..." osservo mio suocero per bene, qui urge cambiare strategia. "Forse ... VOI siete attratto da Jean?" Domando sorridendo, una bella provocazione, ecco cosa ci vuole.
"COSA?! Ma sei impazzita?! Se hai qualche dubbio, chiedilo a tua zia!"
"Lo farò! Ed ora, se volete scusarmi ... questa conversazione termina qui! Spero abbiate capito che Augustin è perfetto così com'è! PERFETTO!" Sottolineo l'ultima parola, guai a lui se osa toccare mio marito.
"UN MOMENTO! Io non ho ancora finito! Voglio che Jean diventi il mio valletto! Lo voglio al mio servizio!"
"Assolutamente no! Jean ora deve occuparsi di Andrè, di Oscar e di Sophie!" Rispondo decisa, in questa casa comando io.
"ANDRE'!? No, no! Lo stallone mi serve! Non voglio correre alcun rischio! Il valletto potrebbe corromperlo e a me serve un maschio! VOGLIO JEAN AL MIO SERVIZIO! ... Tanto io sono incorruttibile, nessuno può deviarmi!"
"Uff ... siete un uomo impossibile! Jean rimarrà al suo posto. Questa è casa mia ... e comando io, chiaro?!"
"Ma quale tua?! Sarà tutto tuo quando IO sarò morto. E' chiaro? E poi tu certe cose non le capisci! Invece io ho molta più esperienza di te. Sai quanti uomini ho visto a Versailles che avevano moglie e figli e poi si infilavano nel letto di altri uomini?! Pensa che ho scoperto perfino il Marchese De Salines, si, proprio lui che aveva un gran bel tocco di femmina al suo fianco. Cose da pazzi!"
"VOI avete ceduto tutto a Augustin, ricordate? Siete andato nel Granducato di Toscana per non opprimerci e godervi la vita ... lasciando ad Augustin tutto! Quindi questa è la mia casa ... anzi, se vogliamo essere precisi ... questa casa appartiene ad Oscar!"
Alzo il dito e ribatto: "QUANDO IO NON CI SARO' PIU'! Puoi dire ciò che ti pare ma IO non arretrerò finché vivrò, è chiaro?"
Sono in compagnia di mia sorella Joséphine, passeggiamo nei giardini del palazzo.
"Oscar, poco fa ho incontrato Giovanna, era furi di sé, pare che siano arrivati dei carri da Parigi con su due letti, sai qualcosa?"
"No ... anche se immagino che sia l'ennesima trovata di nostro padre ... però ... perchè due? Non ha senso!"
"Forse si sarà fatto portare non solo il suo letto coniugale ma anche quello da combattimento Ah ah ah ..."
"Joséphine! Lo sai che nostro padre vuole un letto in cui tu non abbia mai ... MAI! Chiaro?!" Domando imbarazzata.
"Impossibile! Ho provato tutti tranne quello del nostro ex Cardinale ed il tuo. A proposito, me lo presteresti?"
"Il mio? TU, sul mio letto ... MAI! Chiaro? Scordatelo! Che poi ... per quanto il letto che c'è nella mia stanza qui sia mio ... per me il mio letto è e resterà sempre quello di palazzo Jarjayes ... " aggiungo decisa, il letto in cui Andrè mi ha amata, in cui io l'ho amato. Quel letto conta molto per me …
"Ehhh ma quante storie che fai! Ma lo sai che sei troppo seria?! Suvvia sorellina, animo, animo! La vita è meravigliosa e va vissuta fino ... in fondo ah ah ah ..."
"Si certo ... ma tu, mia cara, pensi ad una cosa solamente! Credimi, non è normale!" aggiungo un poco sarcastica, Joséphine non sa pensare ad altro che non sia Charles … o meglio una parte ben precisa di Charles!
"Secondo te a cos'altro dovrei pensare!? A proposito, temo di essere nuovamente incinta! Sigh ..."
"COSA?! JO! Ma ... ma ... hai quarant'anni! Sette figli! Non puoi volere ancora ... insomma. Certo lo ammetto, certe cose sono ... ohh ... ma la gravidanza è una situazione così ... stretta! Limitante!" aggiungo tra il deciso e l'imbarazzato.
"Forse per te ma non per me. E poi perché mai dovrei lasciare il privilegio di procreare solo ai miei figli? Non è mica bello stare a guardare gli altri!"
"Davvero Jo. Spiegami come puoi sopportare la gravidanza. La nausea, le voglie, l'immobilità ... e poi la pancia! Il diventare enorme! Io ... io ... penserai che sono una egoista ... ma io sono ci riesco proprio!" rispondo sconsolata sotto lo sguardo curioso di mia sorella.
"Oh beh ma io non penso alle conseguenze ma al piacere che avviene prima! ... Ahhh peccato che si rimanga incinta ... sarebbe bello divertirsi e non avere figli. Chissà magari è solo un sospetto magari non lo sono. Comunque dopo andrò da Lassonne!"
"Uhm ... sarà come dici ..."
"Dico, dico! ... Oh ma ... Oscar non senti delle voci provenire da quella parte?"
"Ma è la voce di nostra madre! Sembra in pericolo!" sfodero la spada dal fodero, mi precipito e da dietro i cespugli mi avvento su una figura maschile, e con tono minaccioso, digrigno: "Chi siete? Qual è il Vostro grado e il Vostro titolo?"
Sussulto alle parole di mia nipote e con altrettanta alterigia ribatto: "Ma che razza di precettori che ti ha dato tuo padre!' Adesso non riesci più a distinguere il nemico? Forse sarà lo stato di gravidanza che ti ha annebbiato la vista? SONO IO, TUO NONNO, IL CAPOSTIPIDE DI QUESTA FAMIGLIA STRANA!"
"E VI PARE IL MODO DI RIVOLGERVI A MIA MADRE? SEMBRATE UN DELINQUANTE!"
"Delinquente io?! Ma come osi? Piuttosto, visto che sei qui, ti metto al corrente che quel Jean da questo momento sarà il mio valletto."
Joséphine ribatte divertita: "Oh perbacco, questa si, che è una notizia! Ditemi, Nonno, forse Vi piace il valletto di mio padre? Ih ih ... Se permettete, voglio darVi un consiglio: fate molta attenzione potreste cadere in tentazione. Sapete, al valletto piacciono molto quelli come Voi, uomini esuberanti e dalla forte personalità! Ih ih ..."
"MA COME OSI? JOSEPHINE RICORDATI CHE SEI UNA DAMA!"
"Jean serve a me! E' una perfetta balia per Sophie e si occupa di Beau senza alcun problema! Quindi Jean resterà al mio servizio!" Rispondo fiera con la spada ancora ben sguainata, intromettendomi in questa folle conversazione.
Osservo prima lo sguardo fiero di mia nipote poi la lama e con tono deciso replico: "Abbassa la spada! Ti ricordo che stai parlando con TUO nonno e non devi mancarmi di rispetto, E' CHIARO?"
"E VOI non dovete immischiarvi in questioni che non Vi riguardano! Sono stata chiara? Ah .. e non potete contraddirmi o farmi innervosire ... sono in stato interessante ... il futuro del casato è qui, nel mio ventre!"
"Lo spero per te che sia un maschio altrimenti dovrai rimetterti a lavoro!"
Joséphine ribatte: "E il mio cognato lo farà con molto piacere, vero Oscar?"
Sento la voce squillante ed impertinente di mia sorella Joséphine, certe volte mi chiedo davvero come abbiano fatto i miei genitori e produrre una figlia così!
Reynier guarda la nuora e continua: "Marguerite ma che razza di donne hai allevato? Tua figlia maggiore è una sfrontata e Oscar è priva di educazione nei riguardi di SUO nonno! Ahhhh dopo ciò, parlerò ad una ad una con tutte le tue figlie! Voglio sincerarmi di che razza di femmine ha generato Augustin! E poi mi dici di non preoccuparmi che mio figlio ha tutto a posto? Comincio davvero ad avere qualche dubbio!"
"Certo! Sono certa che troverete la conversazione con le mie figlie ... istruttiva, suocero! Molto istruttiva!" Aggiungo sibillina, sorridendo.
"Vedremo! ... Tzè ... che famiglia! Che famiglia!" Borbotto mentre mi appoggio al mio bastone e mi allontano.
"Uff ... finalmente se ne è andato! Grazie ragazze! Vostro nonno è davvero impiccione e .. asfissiante! Uguale a suo padre, purtroppo!"
"Madre, perché il nonno è così alterato con Voi?"
"Perchè sostiene che vostro padre sia attratto da Jean ..."
"COSA?!" sento la risata di mia sorella Joséphine.
In effetti tutto si può dire da nostro padre tranne che sia attratto da Jean!
"Ah ah ah ... questa poi! ... ah ah ah ... scusatemi Madre ma credo che non sia davvero così: credo che il nonno abbia notato Jean fare gli occhi dolci a suo figlio e da bravo genitore si preoccupa. Semplice!"
"Oh no. Credimi! Si è proprio messo in testa che mio marito sia attratto da Jean. Temo che gli darà il tormento ... poveretto!"
"Poveretto si! Ah ah ah ah ... questo è troppo per chiunque anche per il mio povero padre ah ah ah ..."
"Joséphine ... non ridere così! Nostro padre è un brav'uomo e anche Jean. E' un ottimo valletto, attento ... dovresti vedere come si occupa di Sophie e Beau!"
"Immagino! Jean possiede un animo MOLTOOOO gentile ah ah ah ..."
"Jo ... non giudicarlo! Svolge bene il suo lavoro, è attento, affidabile ... non trattarlo così!"
"Attento, affidabile e ... innamorato del generale Jarjayes! ... E poi io non lo giudico affatto è solo che mi diverto nel vedere in imbarazzo nostro padre. Tutto qui!"
Osservo le mie figlie, non mi piace che discutano così di mio marito. "Ora basta, voi due. Vostro padre è un uomo eccezionale! Forse un po' all'antica ... ma è un buon padre ... e un ottimo marito!"
"Oh beh ma io non discuto sulle sue qualità di padre solo che tutta questa situazione è davvero buffa! Comunque meglio che sia capitato a mio padre che a mio marito. Sapete, sarei terribilmente gelosa, molto gelosa."
"Certo ... o forse troveresti il modo di sfruttare la situazione!"
"Oscar, tu fai tanto la donna saggia, dimmi, non ti darebbe fastidio se un uomo, in questo caso Jean, guardasse con desiderio il tuo bel stallone?"
"Andrè è mio, solo mio. E si, sono gelosa ... ma sono anche sicura di lui! Tu forse non lo sei del tuo Charles?" aggiungo con tono appena ironico osservando mia sorella dritto negli occhi.
"Ma che domanda sciocca che mi hai appena fatto. Certo che sono gelosa ma io non do la possibilità a Charles di guardare alcuna donna perché lo sfinisco."
"Io invece so che Andrè ha occhi solo per me! Non ho bisogno di ... sfinirlo, come dici tu. E ... giusto per tua informazione ... è instancabile ... non invincibile ma instancabile!"
Batto le mani e continuo entusiasta: "Finalmente ti sei lasciata andare a una confidenza! Quindi André è instancabile!? Mi sembra ovvio visto che quel poveretto deve recuperare ben vent'anni gettati alle ortiche!"
"JOSEPHINE! Sei ... sei ... impossibile!"
Sorrido alla vista delle mie figlie, finalmente Oscar si apre un poco su certi argomenti!
"Basta! Me ne vado! Vado a ... a ... a vedere ... i ... letti che sono arrivati da Parigi!" Concludo andandomene a passo marziale, utilizzando la prima scusa, seppure assurda, che mi viene in mente. Più che assurda, questa scusa è imbarazzante … ma l'importante a che sia funzionale.
Osservo mia figlia allontanarsi imbarazzata, i miracoli purtroppo accadono raramente ... "Joséphine, dovresti parlare un po' con Oscar."
"Più di così? Ma l'avete vista? Mia sorella è una fortezza inespugnabile però debbo ammettere che comincia a sgretolarsi qualcosa ih ih ..." prendo per il braccio mia madre e con voce ammiccante continuo: "E così mio padre sarebbe un sodomita!? Su, Madre, raccontatemi tutti i particolari. Non vorrei che mi nascondeste qualcosa e mio nonno avesse ragione ah ah ah ..."
"JOSEPHINE!" Rispondo mentre mia figlia mi prende sotto braccio e mi trascina via, in un fruscio di sete e pizzi.
"E basta con queste facce serie! Su, siate allegra! Ah ah ah ..."
"Oh, ma io sono allegra! Piuttosto ... cos'è questa faccenda dei letti?!"
"Ahhh quindi nemmeno Voi sapete nulla!? Pare che a palazzo siano arrivati ben due letti da Parigi, precisamente da palazzo Jarjayes. Sicuramente mio padre vorrà il Vostro ricordino Ah ah ah .."
"Uhm ... ma l'altro letto? Di chi sarà?!" Domando incuriosita, capisco mio marito ... ma l'altro davvero, di chi sarà?
"Immagino che sia Vostro! Nessuno della nostra famiglia è fuori di testa da far oltrepassare le Alpi ... un letto!"
"Si .. ho capito. Ma l'altro letto? Di chi è?!"
"Ma di chi pensate che possa essere? Ma Vostro!"
"Jo! Ma sei forse sorda? Uno è mio, ma l'altro? Hai parlato di due letti!"
"Cosa volete che ne sappia!? E poi anche Voi non mi ascoltate! Vi ho appena detto che oltre a mio padre non c'è un altro folle da farsi portare un letto da Parigi!"
"Eppure c'è ... se sono arrivati due letti! Jo ... voglio sapere chi è ... e tu mi aiuterai!"
"Ma certo! Sono curiosa quanto Voi. Andiamo!"
"Bene ... andiamo Jo! Ih ih" Rispondo sorridendo mentre ci avviamo verso l'ingresso del castello per vedere questi famosi letti.
Il mio amico ed io siamo in giardino, a raccogliere alcuni frutti per le nostre mogli. Sono arrampicato sull'albero mentre Gerard è sotto con una grossa cesta, pronto ad afferrare al volo ciò che gli lancio.
"Alain ma quante mele vuoi ancora cogliere?! Non credi che siano sufficienti?"
"Beh visto che ci sono le raccolgo per tutte le gravide del palazzo! Ih ih ... Certo che noi uomini ci diamo un gran da fare!"
"Già, non appena nasce un bambino è subito pronto in arrivo un altro."
"Non farmici pensare! Se solo si potesse ... senza moltiplicarsi, sarebbe perfetto!"
"Ehhhh Magari! Sai che meraviglia sarebbe!?"
"Ecco! Afferra ancora queste mele!" Aggiungo mentre le lancio al mio amico Gerard.
"Davvero Alain non credi che bastino? Qui ne abbiamo per una settimana. Comunque io avrò il mio primo figlio ma in tutta onestà non ne voglio tanti, due saranno più che sufficienti."
"Si si ... lo dici adesso ... ma tanto non credo che riuscirai a stare lontano da tua moglie! Quindi ... avrai anche tu tanti figli! E anche Andrè ... il nostro amico amante delle mele!"
"Ma chi ti ha detto che starò lontano da mia moglie!? Io non ci penso per niente! ... Solo che non voglio avere tanti figli."
"Ah certo ... e come pensi di fare?!" Domando con tono ironico.
"Forse tu non lo sai? Suvvia sei un uomo di mondo! ... Forse hai avuto figli da tutte le donne che hai frequentato?"
"Certo che no! Ma quelle donne sapevano come sbarazzarsi di certi ... Cadeaux! Non so se mi spiego!"
"Vuoi dire che tu non hai evitato il problema a quelle poverette?"
"Certo che no! Era ... era il loro mestiere ... loro sapevano come fare per ... per ..." balbetto imbarazzato.
"Alain! Ma che razza di uomo sei?! Lasciami dire che sei davvero un uomo egoista!"
"Oh ... suvvia, smettila! Ed aiutami con queste mele! Guarda, abbiamo riempito diverse ceste!"
"Su, scendi da quell'albero e sta attento, non vorrei che ti privassi del tuo strumento da riproduzione!"
"Tiè! Dico, ma sei forse impazzito?!" Rispondo mentre salto giù dal ramo.
Continuo a camminare per i giardini, sono fuori di me, borbotto: "Mia nuora vorrebbe assicurarmi che mio figlio Augustin sia un uomo a tutti gli effetti ma io non ho alcuna certezza! … Arg ... dannazione!" con forza batto sui cespugli con il mio bastone nell'intento di distruggere tutto. "Augustin, questa non dovevi farmela!" Ancora un colpo, perdo il mio bastone e lo vedo volare via.
Sono sceso dall'albero ed ho preso una delle due ceste, colme di mele. Mi sto avviando verso le cucine seguito dal mio amico Gerard quando sento un rumore provenire dai cespugli e poi un dolore alla testa.
"AHIIIAAAAA!" Urlo mentre lascio cadere la cesta a terra e porto le mani alla testa, dove l'oggetto, che poi cade a terra, mi ha colpito.
Vedo il mio amico mentre viene colpito, sussurro appena: "Sarà stata la Divina Provvidenza ..."
"Gerard! AHIAAAA! Che dolore! La mia testa!" Poi mi guardo la mano e la vedo sporca di sangue, con qualche capello attaccato.
Mi precipito dal mio amico, guardo il capo e dico: "Accidenti amico, non vorrei che fosse la punizione divina per ciò che hai detto poco fa ma la tua testa sanguina! ... Si, si, sarà un segno di Nostro Signore! Accidenti Alain, sarebbe stato meglio non parlare di certi argomenti."
"Sgrunt! Aiutami, invece di stare lì a ridere e dire ... dire ... AIUTAMI!"
"Ma io non rido!" tiro fuori il fazzoletto dalla tasca e tampono la ferita. "Alain, dobbiamo rientrare in casa, deve vederti il dottor Lassonne, temo che la ferita sia profonda."
"Ecco, finalmente dici una cosa sensata! Aiutami! Ohi ... che dolore!" Borbotto.
Mi guardo intorno e vedo un bastone, l'osservo ed esclamo: "Ma quel bastone appartiene al padre del vecchio pazzo! ... Sono certo, l'ho riconosciuto. Solo il vecchio generale, padre del vecchio pazzo, utilizza quel bastone, con il manico in onice curvato che finisce con la testa di un leone a due code, come lo stemma della loro famiglia."
"COSA?! Vorresti dire che è l'altro vecchio pazzo ad avermi distrutto la testa?!"
"Temo di si." raccolgo il bastone. "Guarda il manico! Si, è dell'altro vecchio pazzo. Ma perché ti ha colpito?! Davvero non capisco."
"Ma perchè è un vecchio pazzo, ovviamente! E in questa famiglia i vecchi pazzi hanno scelto me come loro vittima sacrificale!" Rispondo stanco. "Prima il comandante, tanto cara per carità ma … non si può sgarrare che lei ti becca subito. Poi il vecchio pazzo, che si accanisce su di me, mandandomi a spalare letame per ogni piccolezza, ed infine il vecchio vecchio pazzo, ciliegina sulla torta, che mi lancia il suo bastone sulla testa! Famiglia di matti! Ma come fa il nostro Andrè?"
"Guarda! Sta passando e cerca il suo bastone. Cosa faccio, glielo restituisco?"
"Magari facendogli un bello sgambetto! Che cada anche lui a terra! E magari che si spacchi la sua testaccia!" sbotto mentre osservo quel dannato bastone! Per poco non ci rimetto tutta la testa!
"Alain, ma ti rendi conto di cosa dici? Non è da buon cristiano parlare in questo modo!"
"E io ti paio forse un buon cristiano?!" Domando sarcastico.
"Assolutamente no!"
"Ecco! Allora fagli questo sgambetto ed aiutami! Ahi che male!"
"Io non faccio lo sgambetto a un povero zoppo! Ma dico, sei forse uscito di senno? Evidentemente la botta in testa non ti fa ragionare."
"E allora aiutami!"
"Dai, appoggiati a me e ... al bastone. Prendi, ne hai bisogno!" Porgo il bastone e la mia spalla al mio amico Alain, anche se sembra un po' impazzito.
"Ecco ... finalmente una buona idea! E poi torna a prendere i cesti con le mele ... mia moglie ne vuole!" Rispondo mentre mi appoggio a Gerard e, a fatica, mi alzo.
Continuo a cercare il mio bastone ma dove diavolo sarà! Maledizione, tutto mi rema contro! ... Ma dov'è? "DOV'E' MALEDIZIONE?!"
Alain è sorretto a me e al bastone e lentamente ci avviciniamo verso casa ma, inevitabilmente, ci imbattiamo con l'altro vecchio pazzo. Perfetto, adesso ho due vecchi pazzi da gestire! Povero me …
"EHI! Cosa state combinando voi due?!" Osservo Alain e Gerard, uno appoggiato all'altro. Alain zoppica, non si regge in piede, ed ha un vistoso rigolino di sangue che scende dalla testa sulla fronte. Deve avere preso una botta, ma come?
Alain con sarcasmo ribatte: "Siamo stati assaliti da alcuni malviventi armati di bastone ed io ne ho beccato uno in pieno. Ahi ahi che male! Sempre a me mai a Gerard!"
"Alcuni malviventi? E magari ... ti hanno malmenato con QUEL bastone?!" Aggiungo mentre riconosco il bastone a cui si sorregge Alain, il mio bastone, quello con lo stemma della mia augusta famiglia.
"Esatto! Non ho avuto nemmeno il piacere di guardarli in faccia mentre venivo colpito!"
"AH AH AH AH! Quel bastone è mio! Ma chi credi di prendere in giro? Forse un generale? Ah ah ah ah ah! Voi due volete fregare me, generale in pensione dell'esercito francese … assurdo!"
Con affanno rispondo: "Non è sufficiente che mi abbiate dato una bella botta in testa?! Vi diverte burlarVi di me? Comunque il Vostro bastone ce l'ho io, se lo volete, ecco ... prendete!" porgo il bastone stemmato, tutto lucido, con la punta in ferro. Questo bastone è un'arma, ne sono sicuro!
"E sarà meglio! Come credi che faccia a camminare, senza il mio bastone?! Ma perchè in questa casa va tutto così male! Siete degli ... incompetenti! In questa casa manca la disciplina, la santa disciplina militare!"
"Incompetenti?! Ma Signore, Voi mi avete colpito e rotto la testa. La mia unica colpa è stata quella di raccogliere mele non solo per mia moglie ma per tutte le donne gravide! Ahi che male!"
"E dovevi raccoglierle proprio sulla mia strada? Uhm ..." osservo per bene questo ragazzo. "Dimmi ... che mansione hai tu qui?" aggiungo mentre non posso fare a meno di osservare dalla testa ai piedi questo ragazzo.
"Sono al servizio di Vostro figlio, sono il suo tutto fare ... ahi ..."
"Eh ... ma da quando sei al suo servizio?!"
"Da quando il diavolo ... ehm ... da quando il comandante Oscar si è sposata con André. In quel periodo ci siamo tutti congedati."
"Congedato? Spiegati, veloce! E raddrizzati, per il cielo!"
Gerard interviene: "Scusatemi Generale, meglio che Vi spiego io, visto che il mio amico è in stato confusionale per via del colpo che ha ricevuto. Dovete sapere che il Comandante Oscar è stato il Comandante delle Guardie Metropolitane e noi eravamo al suo servizio, compreso André."
"COSA? Esigo un rapporto dettagliato, voglio sapere TUTTO! Chiaro?!"
"Ma Vi ho già detto tutto! Alain ed io siamo ex soldati della Guardia e abbiamo chiesto al Generale di assumerci nella sua casa perchè non ne potevamo più di quella vitaccia."
"Da quanto tempo conoscete MIO figlio?"
"Da circa tre anni."
"Eh ... cosa sai di lui?! Veloce!"
"Ehm .."
Alain ribatte con un fil di voce: "Scusateci Generale ma ho bisogno di un medico. Sono in stato confusionale e tra poco ... credo che perderò conoscenza."
"E va bene, la nostro discussione è solo rimandata. Ricordatevelo!"
"Si ... Sissignore!"
"Bene, andate pure!" Rispondo come fosse un ordine militare, afferro il mio bastone e batto deciso un colpo a terra.
"Gerard, ti prego, portami da Lassonne! ... la testa fa troppo male."
"Si si … appoggiati a me … forza! Che poi … se ti portassi da Sabrina staresti subito meglio! Ih ih"
"Io non ne sarei sicuro ..."
Osservo i due ex soldati allontanarsi e dico: "Ragazzo, non era mia intenzione colpirti, è stato un incidente."
"Si … certo … ohi ohi che male! Ma perché io sono la vittima predestinata dei Jarjayes? Qualcuno me lo sa spiegare?!" Borbotto mentre mi tengo la testa con una mano.
Entro nel salone e vedo la servitù correre per le scale, domando: "Ma cosa sta succedendo? Cos'è tutta questa confusione?" osservo la servitù di palazzo intenta a trasportare due letti … ma cosa ci fanno due letti qui? Non ha alcun senso! Cosa avrà mai combinato mio figlio?
Vedo l'anziano generale osservarci mentre faccio portare di sopra i due letti appena giunti. Mi sistemo il grembiule, alzo lo sguardo e rispondo decisa: "Stiamo facendo portare di sopra i due letti appena arrivati, Signore. Come da ordine del Padrun!"
"Letti? Appena arrivati? Ma … perché?!"
"Ah Signore … non ho di certo io richiesto la spedizione da Parigi di ben due letti! Accidenti! E sono pure grandi!"
"Da Parigi!? Ma che pazzia è questa?"
"Pare che sia un'idea del Padrun … almeno per il suo letto. Dell'altro onestamente … pare che appartenga a Madame le Comte … sarà un'altra delle sue stranezze! Di sicuro ci saranno delle armi nascoste anche nel letto! Povera me!"
Osservo Giovanna, tutta impettita, subito pronta alla disperazione. Questa donna non fa altro che lamentarsi, ai miei tempi la servitù era tutta un'altra cosa … soprattutto quelle che passava per il mio letto, ma questa è tutta un'altra storia.
"Oscar?! Non pensavo che mia nipote avesse simili idee! ..." mi appoggio al corrimano e comincio a salire. "Voglio vedere cosa succede! ... accidenti! Questa scalinata è molto ripida. Ci vorrebbe una sedia con delle corde così la servitù dovrebbe tirarmi su. La mia è un'ottima idea!"
Sento alle mie spalle la voce del re. "Uè Raniero, vedo ca facite (fate) fatica a salire le scale! È l'età je ma carogna! Perchè non Vi facite aiutare dalla servitù? Magari Vi aiutano a sollevarsi da dietro!"
Sento la voce del Re alle mie spalle, accidenti a quest'uomo, possibile che non se ne torni a casa sua? O almeno che vada ospite dai Savoia! "Maestà … perdonatemi ma sono molto occupato!" Rispondo mentre mi afferro al corrimano e cerco di trascinarmi di sopra, accidenti a queste scale!
"Raniero, vorrei tanto aiutarvi ma non so se lo gradireste."
"Solo se foste una bella donna, Maestà! Le mani nel mio didietro ce le mettono solo le belle donne, sappiatelo! E ormai … una donna solamente!"
Ah, le mani di mia moglie sul mio corpo … quanti ricordi delle nostre botti di fuoco, tenevamo sveglio l'intero palazzo!
"Ah ah ah ... Raniero site simpatico assaje! Ah ah ... beh comunque voglio aiutarvi!" Con le mani lo sollevo per il didietro e l'aiuto a salire.
"AAAAHH! SACRILEGIO! AIUTOOO! Un uomo ha osato toccarmi lì! LORENE! AIUTAMI!" Urlo scandalizzato dall'intraprendenza del re, non vorrei mai che oltre a mio figlio in questa casa anche il re non disdegnasse la compagnia maschile …
"Uè Raniero, ma che avite capito?! Io voglio solo aiutarvi! E poi dovreste essere onorato di essere stato toccato da lu re delle due Sicilie! Il mio è un regno molto importante e poi a breve farò perfino l'alleanza con i tedeschi! .. ma guardate nu poco a chiste!"
"Sarà anche come dite … ma meglio non fidarsi! LORENE! VIENI QUI! AIUTAMI!" Urlo disperato, nella totale impotenza di liberarmi del re. Un uomo che tocca il mio augusto didietro, sacrilegio!
"Adesso ho capito! Uè ma cosa state pensando? Io nu sono invertito a me piacciono solo le femmine! Se non mi credete, chiedetelo a Carulina! ... CARULÌ! CARULÌ!"
"E lasciatemi, Maestà! Ohi ohi … povero me!" Borbotto mentre sento le mani di sua Maestà sul mio didietro, spingermi su per le scale. Che scandalo! Povero, anzi poverino me!"
"Vi lascio, vi lascio ... ma vuje site nu scostumato!"
Sento dall'alto la voce di Carulina. "Uè Ferdinando perché stai gridando? Forse pensi di essere a Napoli tra i tuoi Guappi?"
"Ohhh ma non dire fesserie a dì a Reyniero che mette in dubbio la mia mascolinità a me piacciono solo le femmine!"
"Raniero, con mio grande rammarico, confermo ciò che ha detto Ferdinando! Lu Re je nu pourcchione accome (un porco come) Vostro figlio Claude!"
"E ALLORA CHE TOLGA LE SUE MANACCE DAL MIO DIDIETRO!" Urlo furioso, incurante dell'etichetta e del rispetto che dovrei avere per le loro maestà.
"E vabbuò, farò come vuje dite ma poi non lamentateVi!" allento la presa, ma Raniero perde l'equilibrio e istintivamente l'afferro per un braccio e per una gamba. "Uè e adesso solo perché Vi aggio toccato la coscia non pensate ca io so ricchione perché come ha detto mulierema a me piace la mela!"
"Si si ... ma ora lasciatemi salire di sopra! LORENE! Aiutami! Non ricordo neppure perchè stavo andando di sopra! Accidenti all'età!"
Dall'alto del corridoio ascolto le grida di mio padre, mi precipito, lo vedo in difficoltà e dico: "Padre sapete bene che non potete agitarVi, poi Vi sentite male ed io devo porre rimedio al Vostro isterismo! Adesso cosa Vi prende? Perché state urlando?"
Il Re ribatte: "Reyniero date retta alla piccirella (piccola)! Ué Signurì, Ve lo spiego io cosa je succiesso! (successo) Volevo aiutare Vostro padre a salire le scale e lui ha pensato ca io fossi ricchione! Ma dico, possibile ca deve essere accussj mal pensante?"
"Oh Maestà, forse Voi non lo sapete ma con mio padre ci vuole pazienza, tanta pazienza! E' un uomo ... come dire ... uhm ... anziano e dispotico!"
"Adelaide ma cosa dici?! Mi stai mancando di rispetto! Dannazione, da quando le figlie si possono permettere tutta questa libertà?!"
"Certo che no! Su, venite Padre, avete bisogno di riposare ..." Aggiungo con tono calmo, quando fa così l'unica soluzione è metterlo a letto!
"Io non ho bisogno di riposo! Credi che sia un vecchio rimbambito?!" Ribatto stizzito mentre salgo lentamente l'ultima rampa di scale. "Ecco ce l'ho fatta ... adesso voglio sapere cosa succede!"
"Cosa succede ... dove?!" Domando incuriosita, questa casa è un posto pieno di vita e di caos. Mi piace tutta questa confusione.
"Sono arrivati ben due letti da Parigi ... come se qui, nel Regno Sabaudo non ci siano falegnami!"
"Due letti? E ... di chi sarebbero? Forse un regalo Padre?!"
"Sono ignaro di ciò che sta succedendo. Su, dammi il braccio e andiamo a vedere!"
"E sia Padre. Ma poi andrete a riposare! A costo di trascinarvi con la forza!"
"Pensa agli affari tuoi, che a me ci penso io!"
"Voi siete un affare mio!" Aggiungo fiera mentre gli porgo il braccio e lo accompagno alla ricerca di questi letti. Dei letti da Parigi ... ma che stranezza!
"Taci e andiamo a vedere! ... Ma che brutta generazione! ... Eppure paghiamo fior di denaro per tirarVi su al meglio invece siete tutti dei gran maleducati!"
"Ah no, maleducata a me proprio no, Padre!"
"Già il fatto che contesti tutto ciò che dico, dimostri di avere poca educazione!"
"Dimostra solo che dite cose irragionevoli, Padre! Ed io, da buona figlia, ho il dovere di farvelo notare!"
"BASTA!" ribatto con forza mente entro nella camera di Augustin. Vedo un gran via vai della servitù e alcuni uomini montare un letto mentre quello che c'era lo stanno portando via. Vedo Jean correre avanti e indietro sculettando e dimenarsi come una donna per la stanza, poi inciampa su una poltrona e finisce addosso a mio figlio.
Inciampo e involontariamente cado addosso al Generale e con le mani mi aggrappo alla prima cosa che capita: la sua parte bassa.
Sento le mani di Jean toccarmi in basso, mi scosto di scatto e digrigno: "Ma cosa fai?! Stai più attento!"
"Mi ... Mi ... mi dispiace Generale, è stato un incidente!" rispondo imbarazzato, ho avuto tra le mani la parte più sensibile del mio generale!
"Un incidente?! JEAN! TU ... TU ... Oh povero me! TU MI HAI TOCCATO LÌ!"
Arrossisco e balbetto: "So ... so ... sono ... i ... inciampato sulla poltrona, non l'ho fatto volutamente!"
"SPARISCI!" Urlo furioso, accidenti a Jean, ma perché non si occupa di Andrè? Ormai è al suo servizio, non al mio.
"Si ... Sissignore!" Rispondo mentre corro via.
Mi avvicino a mio figlio e digrigno: "Confessa pervertito! Ti è piaciuto che quell'imbecille ti abbia toccato lì! Avanti parla!"
"MA SIETE PAZZO?!" Urlo ormai esasperato.
"Pazzo io?! Vi ho visti! A te piacciono sia gli uomini e forse anche le donne!"
Adelaide ribatte: "Non credete di esagerare? Possibile che dobbiate trattare in malo modo mio fratello?"
"TACI TU!" Poi mi volto verso Augustin ed aggiungo: "Ormai la tua copertura è saltata! Tu ... tu ... sei attratto dagli uomini! È questa la verità!"
"IO SONO ATTRATTO SOLO DALLA MIA MARGUERITE! Ed ora andatevene, devo sovraintendere alla sistemazione del mio letto nuziale! SCIÒ! Che poi deve sovraintendere anche a quello del MIO erede!"
Corro in aiuto della servitù del mio Augustin in fondo sono il suo valletto, io devo occuparmi del suo letto! ... Prendo le lenzuola, i cuscini, ma sento addosso lo sguardo severo di del vecchio Generale, ho l'impressione che ce l'abbia con me. Mi sento in imbarazzo, a disagio. Sento tremare le gambe, le braccia, tremo, perdo l'equilibrio e cado addosso al mio Generale. "ARG ... NOOOO ..." ci scontriamo, le lenzuola e i cuscini cadono, perdo l'equilibrio mi aggrappo a ciò che mi capita. Mi accorgo di essere addosso al mio amato generale. Con un braccio l'avvolgo e con l'altra mano tocco la sua parte bassa. "ODDIO! Che il Signore mi salviiii ..."
"E basta Jean! Levati di torno! VAI AD OCCUPARTI DELLE MUCCHE! VELOCE!" Urlo ormai furibondo.
Sembra che questo ragazzo lo stia facendo di proposito! Vuole proprio toccarmi lì!
"Mi … mi … mi dispiace Signore, io … non era mia intenzione …"
Ho osservato tutta la scena: il valletto non solo ha abbracciato mio figlio ma l'ha toccato in basso! Ma che orrore! ... Non ho alcun dubbio, tra questi due c'è una relazione!
Mi avvento sui presenti e urlo: "FUORI TUTTI! VIAAAA ..."
Alle urla di mio padre vedo tutta la servitù sussultare spaventata, abbassare gli occhi, osservarmi in attesa di un mio cenno di assenso o diniego.
"Voi ... voi ve ne andrete SOLO dopo avere sistemato tutto questo ... disastro!" Sbotto mentre sposto di peso Jean, mi alzo, sistemo la mia parrucca, la mia giacca e lo jabot. Poi osservo mio padre ed aggiungo: "Fuori di qui, anche Voi!"
"Non ci penso nemmeno!" con il manico del bastone avvolgo il collo di mio figlio, lo tiro a me, lo guardo dritto negli occhi e digrigno: "Niente affatto! NOI due dobbiamo parlare seriamente, HAI CAPITO?"
"Abbiamo già parlato, Voi ed io." Poi con la mano sposto il suo bastone, lo guardo dall'alto in basso, lo sovrasto dalla mia altezza, ora che lui è anziano.
"Invece non abbiamo parlato abbastanza!" guardo la servitù in malo modo, urlo: "HO DETTO FUORI!"
MI volto verso la servitù ed aggiungo: "Chi esce da questa stanza verrà licenziato!" Mi volto verso mio padre ed aggiungo: "Venite con me, ora!" Lo afferro sotto al braccio e lo trascino fuori dalla stanza.
"Ahhh finalmente hai capito che dobbiamo parlare! … E non spingere!"
Trascino mio padre fin davanti alla stanza di mio figlio, busso ed apro deciso, senza attendere risposta.
Non appena aperta la porta mi rendo conto che mio figlio e mio genero sono intenti in attività coniugali, seppure siano appena iniziate! "ANDRE'! METTI A RIPOSO IL TUO ... AMICO! ORA!" Urlo mentre vedo Oscar arrossire vistosamente mentre si chiude la camicetta.
"Padre ma che modi sono questi?! Vi ricordo che questa è la mia stanza e Voi non potete entrare così, in questo modo!"
"E invece entro! E vedete di ricomporvi, accidenti! Ma non sapete pensare ad altro, voi due?!"
"PADRE!"
"FIGLIO!" Urlo di rimando. "Comunque sono qui per due motivi!" Aggiungo fiero. "Anzi ... facciamo tre!"
"Ma cosa Vi succede?"
"Primo motivo: devo complimentarmi con te, Oscar. Portare fin qui il tuo letto denota che sei un vero Jarjayes, assennato e ... vabbè, l'altro cosa è più adatta ad un maschio vero ... ma poco importa!"
E questa volta sono assolutamente fiero di mio figlio, ragiona ancora come un maschio, un vero maschio! L'ho allevato proprio bene, a mia immagine e somiglianza. Un vero maschio.
"Letto?! Quale letto? Io non so di cosa parlate."
"Come sarebbe a dire che non sai! Non hai ordinato tu di fare portare qui il tuo letto?!"
"IO?! Ma cosa dite?!"
"E allora ... se non sei stata tu ... chi è stato?!" Domando mentre osservo il mio stallone, che seppure ha nascosto la parte di lui più sensibile, questa è ancora molto visibile. "E RICOMPONITI, ANDRE'!"
" ... Ehm... si, sono stato io." guardo mia moglie. "Scusami Oscar ma volevo che fosse una sorpresa ..."
"Ma ... perchè?" Domando mentre osservo il mio Andrè.
"ORA BASTA!" urla Reynier spazientito. "A me non interessano le Vostre questioni intime! Io sono qui per conoscere la verità! Oscar, tuo padre se la intende con il valletto?"
"Ancora con questa storia?! Nonno, Vi ho già detto di no!"
Uff, non bastava mio padre, adesso ci si mette pure il nonno a fare discorsi assurdi.
"Oscar! Che modi sono! Voglio la verità!"
"Ma come devo dirvelo?! Mio padre è un uomo integro, integerrimo e Voi siete terribilmente sospettoso!"
"Sospettoso? Dico ... ma secondo te ... è normale che MIO figlio si faccia toccare nelle parti basse dal suo valletto? Potrei capire da una cameriera ... ma da un valletto proprio no!"
"COSA?!" guardo il mio genitore. "Padre, è vero ciò che ha appena detto Vostro Padre?" domando sospettosa. "Non è possibile, non può essere vero. Jean non oserebbe mai …"
"NO! Certo che no! Dico Oscar ... sei forse impazzita? Ma ti pare che a me possa interessare un uomo?!"
Guardo mio figlio e con tono minaccioso ribatto: "Vuoi forse negare che il valletto con la scusa di essere inciampato, ti ha abbracciato e toccato là? Ho visto la sua mano mentre si è aggrappato a te e soprattutto là!"
"E io che colpa ho? PADRE!"
"La tua colpa è aver dato troppa confidenza a un sodomita! E poi chi mi assicura che davvero TU non abbia avuto rapporti promiscui con quel ... uomo!"
"I miei figli, te lo assicureranno!" Rispondo stanco indicando Oscar e Andrè, possibile che questi due siano ancora così ... così ... eccitati!
"Basta! Tanto tu non mi convinci!" borbotto mentre lascio la stanza. "So io cosa devo fare!"
"Oh ... finalmente se ne è andato!" Mi lascio cadere su una poltroncina esausto, osservo i miei figli ed aggiungo: "Beh, posso sapere cosa avete da guardarmi così, voi due?!"
"Ecco ... Signore, scusatemi ma penso che Vostro padre continuerà a tormentarVi fin tanto che non avrà la certezza assoluta che non siate un sodomita."
"E cosa dovrei fare? Uhm … Andrè ... tu hai senza dubbio una certa esperienza in merito ... trent'anni di astinenza ... come hai fatto a non farti scambiare per un sodomita?!"
Guardo mio marito, incrocio le braccia e con tono scherzoso al contempo inquisitorio, dico: "Su, avanti, racconta! Anch'io sono curiosa di sapere."
Osservo Oscar, batte un piede a terra, mi guarda in un modo sospettoso, accidenti!
"Di sapere ... cosa? Oscar ... lo sai che mi fai paura quando hai quello sguardo?!"
"Hai paura di che? O di cosa? ... Dai André, sono molto curiosa."
"Io non ho paura ... sei tu che ... che ... mi FAI paura!" Rispondo mettendo le mani avanti, verso mia moglie.
"André sei strano... non vorrei che tu mi avessi mentito!"
"Mentito? Su ... su cosa?! Oscar ... lo sai che sei uguale a tuo padre?!"
Inizio a preoccuparmi, quando Oscar ha quello sguardo e quel tono … non promette nulla di buono!
Il Generale si porta la mano al mento e con tono divertito interviene: "Io?! Cosa c'entro io nelle Vostre questione!? Su André, figliolo, non vergognarti e dicci!"
"Ma cosa dovrei mai dirvi?! E ... non guardatemi così ... non tutti e due assieme! Siete identici!"
Il Generale ribatte sarcastico: "Ovvio che siamo uguali: siamo padre e figlio."
"Ecco ... e siete uguali, perfettamente uguali!"
Sento bussare alla porta con ferocia.
"E adesso chi sarà?! ... AVANTI!" Vedo entrare Giovanna, è molto agitata. "Cosa succede?"
"Succede che da quando il vostro cane ha proliferato tutte quelle bestiacce, questo palazzo è diventato una latrina! Tutto è sporco di escrementi!"
"Ma i cuccioli non vivono a palazzo ma in un edificio che abbiamo destinato a loro."
"Madame le Conte, forse saranno scappati, non Vi sembra possibile?! IO NON CE LA FACCIO PIU'! BOUUUUU ..."
Il Generale ribatte: "E NEMMENO IO! BASTA! MEGLIO CHE VADA A VEDERE COME STANNO SISTEMANDO IL MIO LETTO!" esco, vedo mio padre aspettarmi. "Cosa c'è ancora?"
"Hai appena detto che vai a controllare la sistemazione del tuo giaciglio, giusto?"
"GIUSTO!"
Punto il dito contro mio figlio e digrigno: "Bada, guai a te se sul quel giaciglio ci trovo il tuo valletto! In tal caso ... zac ... te lo taglio! Non voglio sodomiti in casa mia! Parola del Generale Reynier de Jarjayes!"
Osservo Andrè ed aggiungo: "Quei due sono tutti matti! Ma ... tu ed io ... abbiamo un certo discorso in sospeso" aggiungo le ultime parole a bassa voce, per non farmi sentire da Giovanna. La mia voce è arrochita dal desiderio, osservo Andrè, è così bello, con i suoi occhi verde bosco, quel bosco pieno, ombreggiato, rigoglioso.
"Con molto piacere!" tiro un calcio alla porta, giro la chiave. "A noi due Madame le Conte!"
Sentiamo alle nostre spalle sbattere la porta, fuori di me alzo il bastone verso la camera e inveisco contro mio figlio: "Augustin ti ordino di prendere esempio dal tuo figlioccio e non da tua figlia! SONO STATO CHIARO?"
Le parole di mio padre mi fanno infuriare: "Ci manca solo! Tra i due Oscar è il maschio! Non Andrè! Possibile che non ve ne siate accorto?!"
"Sarò come dici ma il MASCHIO, chi possiede quella parte là è tuo genero non tua figlia!"
"Ma è il carattere che fa il maschio, non solo la sua ... sua ... attrezzatura! E Oscar è un maschio! Pensate che se potesse, Andrè porterebbe avanti lui la gravidanza! Lo ha detto più di una volta!"
"Quante idiozie! Lui lo dice solo per tenersela buona altrimenti chiuderebbe i battenti!"
"Oh no ... state pure certo che Andrè sarebbe, anzi è, una chioccia perfetta!"
"Ma per favore! Meglio che vada da Lorene! ... Solo lei mi capisce!" mi allontano poi arresto il passo e con tono intimidatorio concludo: "E bada Augustin, ti avverto, se ti trovo in atteggiamenti confidenziale con quell'uomo giuro sulla tonaca di Armand, farò di te un eunuco!"
"Ah beh ... se giurate sulla tonaca di Armand ... credo che siano tutte in soffitta ... se non sono state mangiate dai topi, ovviamente!" Aggiungo sarcastico, giurare sulla tonaca di Armand non vale nulla, assolutamente nulla.
"BAHHH ... Che razza di figli che mi sono capitati! Armand uno spretato ma che almeno genera maschi e tu ... tu un pervertito che passa da una parte all'altra! Tzè!"
"Ah no, IO vado da una sola parte! Dalla mia Marguerite! Invece di pensare ai Vostri figli ... perchè non Vi occupate un po' di Vostro fratello?!"
"CHI?! Quel mandrillo con a carico un altro maiale? A proposito dove sono finiti? Non li ho visti per tutto il tempo!"
"Dove volete che siano finiti!? In qualche bordello!"
"Beh, almeno loro tengono alto il nome ... e la bandiera, dei Jarjayes!" Aggiungo con tono fiero.
"Padre, Vi sentite bene? Comincio a preoccuparmi..."
"Mai stato meglio, perchè figliolo? Forse tu non ti senti bene?!"
"Vi siete appena contradetto: avete dato del mandrillo a Vostro fratello, del maiale a Vostro nipote e infine asserite che almeno loro tengono alto il nome e la bandiera dei Jarjayes! Ma dico! Padre, andate da Lassonne, magari Vi darà una medicina per farVi rinsavire."
"Farmi rinsavire? E perchè mai? Sto benissimo, io! Sei tu quello che non sta affatto bene ... e che funziona poco o male! Ahhhh ... povero me!"
"AHHHH Basta! Me ne vado!" borbotto allontanandomi.
"VAI! VAI! SCAPPA PURE! MA SAPPI CHE SARO' SEMPRE LA TUA OMBRA!"
"Ecco ... fine della tranquillità! Lasciatevelo dire, siete sempre più uguale a nonno Augustin!"
"LORENE! LORENEEEEEE ..."
Vedo mio padre allontanarsi, finalmente avrò un poco di quiete, qui, nella mia stanza, sul mio letto nuovo, non utilizzato da Joséphine.
Silvie ed io percorriamo il corridoio, vediamo nostro nonno camminare in tutta fretta, quasi lo fermo e domando: "Nonno, tutto bene?"
"Benissimo! E adesso scusatemi!" Rispondo allontanandomi quasi correndo.
"Antoniette ma cosa gli sarà successo?"
"E chi lo sa! Il nonno è uguale al bisnonno e nostro padre è uguale al nonno. Oh Santo cielo, se è così ... Oscar diventerà uguale a loro?! Se così fosse ... povera Sophie!"
"Ma no! Dimentichi che a Sophie scorre nelle vene il sangue di André?! E per quanto sembri remissivo, André è un uomo forte, determinato e deciso."
"Mai quanto Oscar, ricordatelo! Oscar è uguale a nostro padre e ... siamo oneste, tra lei e Andrè ... il maschio è lei!" aggiungo maliziosa. "Davvero nostra sorella sembrerebbe essere nostro fratello, talmente è mascolina!"
"Uhm ... secondo me tutti Voi vi lasciate ingannare dalle apparenze. Secondo me, André sa bene come prendere sua moglie e se Oscar si mostra equilibrata in situazioni più disperate, è solo merito di suo marito."
"Sarà ... ma lei è il ritratto di nostro padre ... in tutto e per tutto! Comunque vedremo ..."
"Sai cosa ho pensato? Voglio andare da nostro nonno. Voglio sapere cosa gli è successo, negli ultimi giorni è molto strano."
"Il nonno? Uhm ... andiamo ... ma secondo me tutti i maschi Jarjayes sono strani!"
"Secondo me tutti i maschi sono strani!"
"Uhm ... forse ... ma finché obbediscono a noi donne ... vanno benissimo!"
"Esatto! Ah ah ah ..."
"E allora andiamo, forza!" Prendo sotto braccio mia sorella ed assieme cerchiamo il nonno.
Questi maschi Jarjayes sono uno più strano dell'altro, c'è poco da fare!
Entro sbattendo la porta, urlo: "LORENE! LORENE, SI PUO' SAPERE CHE FINE HAI FATTO?"
"Reynier! Sono qui, nella toilette! Vieni pure!" Rispondo mentre mi rilasso nella vasca da bagno, piena di schiuma, morbida e profumata.
Mentre raggiungo la toilette borbotto: "Nella vita mi è successo di tutto ma apprendere alla mia età che mio figlio, colui che rappresenta la famiglia Jarjayes è un sodomita MAI, dico MAI, l'avrei immaginato!" entro nella toilette, vedo mia moglie immersa nella tinozza. "Possibile che tu debba lavarti in continuazione? Solo chi è sporco si lava, l'acqua poi fa male!"
"Ah ... fa male, dici?" domando mentre sollevo una gamba e la faccio uscire dalla schiuma. "Non trovi che la mia pelle ne tragga beneficio?!" aggiungo civettuola.
Vedo la coscia di mia moglie, comincio a sudare freddo. Certo che è ancora una bellissima donna ed io fatico a starle dietro. Povero me!
"Coff coff ... comunque mi hai sentito? Augustin è diventato un sodomita ... oppure lo è sempre stato, non lo so! ... Ma si, è indubbiamente così altrimenti non avrebbe generato solo femmine! Arg che delusione!"
"Reynier! Ma dico, sei forse impazzito?! Augustin NON è un sodomita! Ma come ti sei messo in testa questa idea?!" Rispondo mentre abbasso la gamba e batto le mani sul pelo dell'acqua della vasca, schizzando acqua ovunque.
"Invece è così! ... Ti dirò di più, quel valletto ... Jean, è innamorato di mio figlio. L'ho visto con i miei occhi, non può negare!"
"Oh ma certo! Jean! Certo che nessuno lo negherà! Jean è innamorato di tuo figlio, lo sanno tutti! Tutti tranne lui ... e te, a questo punto!" Rispondo con leggerezza mentre passo la saponetta sul petto.
"Quindi anche tu lo sapevi?! E perché non mi hai informato?"
"Perchè credevo che lo sapessi, ovviamente!" Aggiungo allegra. "Ma vedo che sei più interessato a Jean che a me!" Aggiungo maliziosa.
Ci sono momenti in cui questi Jarjayes sono davvero impossibili! E poi passano da una fissazione all'altra! Certo … hanno anche doti molto … interessanti!
"Non ti permetto di dire eresie!"
"Quali sarebbero le eresie?!"
"Augustin probabilmente è diventato femmina ed io dovrei essere tranquillo?!"
"Oh Signore! Certo che Augustin NON è diventato una femmina! E comunque ... tu sei più interessato a Jean che a me! E questo non va affatto bene!" Sottolineo le ultime parole alzandomi dalla vasca, con l'acqua che cola lungo il mio corpo, esposto alla vista di mio marito. Certo, ormai ho qualche anno, ma direi che faccio ancora un certo effetto al mio Reynier!
"Ma dico, rivestiti! Stiamo parlando di cose serie e tu mi distrai!"
Scavalco con una gamba la vasca, allungo la mano ed afferro il braccio di mio marito. "Invece di brontolare, aiutami ad uscire! E passami l'asciugamano, visto che sei diventato insensibile a certe cose!"
"Non lo sono!" con stizza poso la mano sul fondoschiena di mia moglie l'avvicino a me e dico: "Mi piaci eccome!"
"E allora dimostramelo ... e smettila di pensare a Jean! O potrei iniziare a credere che TU, REYNIER AUGUSTIN FRANÇOIS DE JARJEYES, sia attratto dagli uomini!"
Faccio cadere il bastone a terra e afferro anche l'altra parte del fondo schiena e dico: "Ahhhh come sei bella! Sei ancora soda, mi fai venire i brividi."
"Uhm ..." abbasso gli occhi e osservo una certa parte, particolarmente sensibile, di mio marito. "Oh ... allora sei ancora attratto da me! Bene, bene!" Aggiungo maliziosa.
TOC TOC TOC
"Accidenti! E adesso chi è che bussa! Per una volta che sembri ringiovanito ... che poi siamo onesti ... l'altra notte finalmente hai deciso di funzionare ... dopo quanti anni, Reynier?!"
"Ma ti sembra delicato parlarmi in questo modo? Su, forza, rivestiti! Vado a vedere chi disturba!"
"Ah no! Vado IO a vedere chi è ed a cacciarlo! Avrò anche io i miei diritti coniugali!" Sbotto mentre afferro l'asciugamano, decisa a cacciare chiunque sia a disturbarci.
"FERMATI! SEI NUDA! Io andrò ad aprire la porta. Nessuno deve gioire delle grazie che mi appartengono!" ribatto sorpassando mia moglie.
"Ah, adesso sei geloso? Bene!" Rispondo mentre lo vedo allontanarsi veloce. L'amore lo sta facendo ringiovanire! O forse la presenza di suo figlio ... chissà. In ogni caso questa permanenza al castello con i suoi figli i nipoti gli fa davvero bene!
TOC TOC TOC
Spalanco la porta con forza e mi ritrovo di fronte le mie nipoti: Antoinette e Silvie. "Ahhhh Vi siete ricordate che esisto? Qual buon vento vi porta nei miei appartamenti?"
"Buonasera, Nonno! Come state?" domando mentre osservo il caro nonno, sembra un poco arrossato, anzi sudato direi. La parrucca è un poco scomposta e ... se non sapessi che alla sua età gli uomini non funzionano ... giurerei che stava per compiere certe attività!
"Come sto?! Preoccupato! Visto che siete venute, accomodatevi! Devo farvi qualche domanda."
"Certo!" rispondiamo in coro mentre entriamo nella stanza. Continuo a osservarlo, eppure ormai ha ottanta anni! Dovrebbe essere un vecchietto tutto ringrinzito, gobbo e a riposo. Invece lui sembra ben più giovane dell'età che ha! "Cosa è accaduto, Nonno. Prima ci siete sembrato ... agitato!"
Le guardo dritte negli occhi e domando: "Cosa sapete di vostro padre? Intendo dire ... avete sentito qualche pettegolezzo sul suo conto?"
Sentiamo un tono leggermente inquisitorio nella voce di nostro nonno, siamo donne di mondo noi, sappiamo riconoscere certi atteggiamenti!
"Pettegolezzi? Uhm ... di che genere?" Domando sibillina mentre mi volto verso mia sorella.
"Sarò diretto. Vostro padre è corteggiato da qualche strano soggetto?"
"COSA?!" domandiamo in coro. "Nonno ... ah ah ah ... ma a cosa state pensando?!"
Antoinette sussurra: "Aspetta Silvie! Ora che ci penso, nostro padre è praticamente perseguitato da Madame Battista. È a noi risaputo che da quando l'ha conosciuta è stato oggetto dei suoi corteggiamenti ma com'è noto a tutti, nostro padre è un uomo fedele e non ha mai ceduto alle lusinghe di quella donna."
Silvie ribatte: "Antoinette, Madame Battista non potrà mai competere con nostra madre! E poi nostro padre è innamorato di sua moglie e di nessun'altra!"
"Madame Battista? E chi sarebbe? Forse quel gallinaccio spennato, con quei vestiti assurdi, che si aggira per il palazzo seguita da due topi pelosi?" domando sarcastico.
Certo che mio figlio non può farsi sedurre da quel gallinaccio!
"Si, proprio lei!"
"Non mi riferivo a lei! Certo che quella ... gallina non può neanche pensare di competere con Marguerite. No no ... io avevo in mente un altro genere, tutto un altro genere! Allora? Veloci, parlate e sentitevi libere di raccontarmi ogni cosa!" Aggiungo perentorio mentre mi siedo sulla mia comoda poltrona.
"Ma esattamente cosa volete sapere?"
"Ma siete forse sorde? Voglio sapere se MIO figlio è corteggiato da strani individui!"
"Strani individui?"
Finisco di rivestirmi, esco dalla toilette e con disinvoltura mi intrometto nel discorso. "Vostro nonno vuole sapere se Vostro padre è sodomita."
Uff, vediamo se finalmente riesco a liberarmi delle mie nipoti!
"COSA?!" Domandiamo in corso mentre osserviamo la zia Lorene. "Nostro padre un sodomita?! Ah ah ah ah ah! Questa si che è bella!"
"Solo bella? Sarebbe come dire che il sole sorge a mezzanotte! Un sodomita, lui! Ah ah ah ah!"
"Cosa mi dite del valletto? Jean."
"Jean? Che è un ottimo valletto! E' stato l'ombra di nostro padre per anni ... praticamente fino a ... qualche mese fa!"
Silvie ribatte: "Anche se ... beh ... sappiamo di lui che non ama le donne. Nonno, spero che Voi non facciate illazioni sul conto di Jean e nostro padre?!"
"Certo che no! Io non faccio illazioni, io HO certezze! Ed esigo le vostre conferme! Allora? Jean e vostro padre ... sono amanti?!" Pronuncio le ultime parole con un poco di disgusto, amanti ...
"Ma ... nonno cosa dite?! E' assurdo ciò che dite! Come potete pensare una cosa simile!? Dimenticate che siamo ben sei sorelle?!" aggiungiamo scandalizzate. "Anche se il solo pensiero di nostro padre con Jean ci fa ridere."
"Qui non c'è nulla da ridere! E allora? Che so ... con l'età potrebbe avere cambiato gusti ... oppure potrebbe essersi sposato solo come copertura! Ecco!"
Sorrido alle parole di mio marito, mi siedo di schiena alle nipoti ma sono di fronte a Reynier. Tiro su le gonne e mostrando le gambe dico: "Ragazze, vostro nonno pensa che un uomo possa cambiare."
"Beh, non possiamo di certo parlare di tutti gli uomini del mondo ... ma di nostro padre e dei nostri mariti e cognati ... siamo piuttosto certe! Sono uomini che amano la loro moglie!"
"Lorene! Non puoi fare così ... tu ... mi distrai!" aggiungo con fatica mentre deglutisco, accidenti a mia moglie.
"Nonno ... neppure voi cambiate ... anzi a ben guardarvi ... sembrate essere ancora attivo, alla vostra età! Un vero prodigio della scienza! Diteci, come fate?!"
Con un gesto deciso tiro più su le gonne e ribatto: "Cosa c'è, forse non Vi piacciono i merletti delle sottane?"
"I ... merletti ... no ... preferisco ... quello che coprono ... Oh Lorene ... ma cosa mi fai dire?!" Aggiungo imbarazzato e confuso.
"E' tutto merito della commerciante che mi ha venduto queste meraviglie. Peccato che siano sottane e non abiti! ... Comunque, riguardo ad Augustin, dovresti lasciarlo in pace. E mettiti tranquillo tanto a tuo figlio piacciono solo le donne … anzi LA donna, sua moglie!" aggiungo allegra e decisa.
"E tu come puoi esserne certa? Ha un valletto che cammina in un modo strano e tutti, dico tutti, sostengono che tale valletto sia innamorato di lui! Cosa ti fa credere che anche lui non sia innamorato del suo valletto? Allora?!"
"Nonno! Anche se Jean si è innamorato di mio padre non significa che lui ... ricambia! ... Però che fatica parlare di certe cose."
"E voi due come fate ad esserne certe? E se invece lo ricambiasse? E se avessero già ... consumato?! Sarebbe uno scandalo per la nostra famiglia! Povero me!"
"COSA?! Ma Nonno! E' ... assurdo ciò che dite! Mio padre non è un ... sodomita!"
"E come fate a dirlo?! Forza! Parlate!"
"Lo sappiamo e basta!"
"E io invece dico che non è così! A LUI ... piace Jean!"! Rispondo deciso mentre guardo le mie nipoti dritto negli occhi.
"LevateVi queste convinzioni dalla testa!" Rispondiamo fiere.
"Tutto si può dire di nostro padre, tranne che non sia un uomo fedele e profondamente innamorato di nostra madre."
"E voi due dimostratemi che ho torto, adesso!"
"Ma come facciamo a dimostrarVi che abbiamo ragione!?"
"Noi siamo convinte di ciò che diciamo e dovreste calmarVi! Nostro Padre è un uomo onesto e ponderato."
"Nonno, Vi consiglio di prendere una tisana per rilassarVi, magari domani sarete più tranquillo. E adesso scusateci, dobbiamo andare!"
"Si si ... andate ... che qui mi ci vuole un piano per capire! Devo ... devo indurlo in tentazione! Si si si ... nessun uomo degno di tale nome può rimanere indifferente al fascino di una femmina! Ecco ... proverò a farlo sedurre!" Aggiungo mentre cammino per la stanza, con fatica, appoggiandomi al mio bastone.
Mia sorella ed io ci lanciamo un'occhiata, siamo basite per le parole di nostro nonno poi dico: "Scusateci, noi andiamo!"
"Si si ... andate, tanto non mi siete di nessun aiuto ... femmine ... sgrunt, troppe femmine in questa casa!"
Antoinette ed io lasciamo le stanze del nonno e mentre percorriamo il corridoio sussurro: "Secondo me le fissazioni di nostro nonno sono dovute alla sua età. Meglio ignorare la conversazione."
"Eh si, ormai è anziano ... gli uomini ad una certa età non ragionano più! Prendi nostro padre, ha ormai sessant'anni abbondanti ... e sgragiona! Figuriamoci il nonno che ha superato gli ottanta! Spero che mio marito resti sano a lungo!"
"Lo spero anche per il mio!"
Stresa, Lago Maggiore - Una sorpresa per Madamigella Aizram
Diana: "Nonnino siete un po' fantasioso …"
Reynier: "Io?! SpiegateVi!"
Diana: "Come fate a pensare che il mio adorato Generale abbia una relazione con il suo valletto visto che adora sua moglie anche se non ci sarebbe nulla di male …"
Reynier: "FemateVi! ZUT! Adesso parlo io! Madame Diana, forse non avete mai sentito parlare di uomini che amano le proprie donne e poi cambiano bandiera?"
Lorene: "Bandiera? Reynier, noto con piacere che da quando hai conosciuto le Arpie anche il tuo linguaggio si è modernizzato …"
Reynier: "Lorene, non interrompermi! Devo conversare con Madame Diana!"
Lorene: "Prego!"
Reynier: "Madame, riguardo al Vostro "non c'è nulla di male" … io dissento! E se a causa dei gusti strani mio figlio avesse generato solo femmine?"
Diana: "Ma per favore!"
Aizram: "Generale, nella nostra epoca le conoscenze scientifiche vanno ben oltre alle Vostre convinzioni sbagliate!"
Reynier: "Arpia tacete! Tra le tante idiozie che dice mio figlio, riconosco che ha ragione quando dice che Voi due siete la causa dei mali della nostra famiglia!"
Arpie: "Ah ah ah …"
Jolanda: "Povero generale Augustin Reynier De Jarjayes adesso ci si mette anche suo padre a criticarlo per via di Jean…."
Generale: "Madame, Vi ringrazio per la Vostra comprensione."
Jolanda: "Mi sembra doveroso, Generale. Andrè fa attenzione non vorrei che tuo suocero un giorno diventasse come il generale nonno Reynier….."
Generale: "IO?" Ma come! Prima mi difendete da mio padre e poi mi fate fare una pessima figura con mio genero?"
Jolanda: "Lo sapete, io dico ciò che penso."
Diana: "E poi quel cane! Di chi è stata l'idea del cane?"
Terry: "Di Aizram!"
Aizram: "Si, ma l'idea di far fare la pipì è stata una tua idea!"
Reynier: "Ahhhh … ecco! Grunt!"
Diana: "Beau ha fatto bene ad attaccarsi alla sua gamba."
Reynier: "Madame cosa dite?! Ma Vi pare giusto dire certe cose?"
Diana: "Certo! E poi … Evvivaaaa finalmente André si è ricordato tutto, aveva ragione Jo."
Joséphine: "Io ho sempre ragione! Ih ih …"
Jolanda: "Comunque Oscar hai delle capacità amatorie particolari visto che Andrè ha recuperato la memoria."
ValeAcazar: "André la cura di Oscar per l'amnesia ha funzionato..."
Elektra: "Finalmente la memoria di André è ritornata, anche grazie alla camicia da notte quasi trasparente. Oscar, spero che tua madre te ne abbia comprate parecchie, così potrai stuzzicare le fantasie di André 😉😉😉😉"
Marguerite: "Oh certo che ne ho comprate tante! Non ho mai avuto il piacere di occuparmi dell'abbigliamento intimo di mia figlia ma adesso finalmente potrò farlo."
Roberta: "Andrè finalmente ti è tornata la memoria con il metodo di Oscar?"
André: "Beh … si …"
Diana: "E tu, Oscar, per amore di André, per fargli recuperare la memoria, hai indossato indumenti intimi femminili."
Oscar: "Oh beh … ecco io …"
Joséphine: "Suvvia sorellina, non era intenzione di Madamigella Roberta metterti in imbarazzo! … Vero?"
Diana: "Oh certo! … Adelaide sta attenta a tuo zio Augustin che è bravo a combinare i matrimoni."
Adelaide: "Matrimonio?! IO!? Niente affatto! Sono e rimarrò una donna libera."
Generale: "A te, ci penserò io! Vedrai mia cara sorella, troverò un uomo adatto a te."
Adelaide: "Dimentica i tuoi propositi! Io amo la libertà e non intento sacrificarla per nulla al mondo!"
AlexandarAna: "Il palazzo si è trasformato in un locale a luci rosse😂😂😂chi è la matrona?
Quali sono le tariffe?
E le prestazioni?
Attento, Generale, se si viene a sapere fuori dal palazzo vi ritroverete un esercito di uomini lussuriosi,😂😂😂😂😂dopo avrete bisogno del monaco Romano per benedire tutti, altro che Armand😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Generale: "Oh ma … Madame Alexandar cosa dite! Il mio, è un palazzo onorato, le mie figlie sono tutte sposate! Riguardo al monaco, beh non è certo adatto, visto che è mancato poco che venisse scomunicato."
ValeAcazar: "Generale, che dire del focoso quadrupede Beau, è proprio uno Jarjayes."
Elektra: "Ah ah ah …avete ragione ma riguardo Beau, dobbiamo riconoscere che è instancabile, avrà preso da Jo "
Joséphine: "Eh si, è un vero Jarjayes proprio come me ih ih ih …"
ValeAlcazar: "Autrici siete state sorprendenti e mi sono talmente divertito a leggere del cagnetto alle prese con nonno Reynier..."
Arpie: "Grazie."
Elektra: "Ho qualcosa da dire anche al Re! … Maestà sarete il Re, ma siete uno zozzone a mangiare così non usando le posate."
Ferdinando: "Uè Signora Tigre ma dico ognuno mangia come vuole. E poi Vuje nemmeno sapete quanto je bello mangiare con le mani, ruttare a tavola."
Elektra: "Noo ma che discorsi! … Carolina, avete fatto bene a colpirlo lì, ma non dovevate cedere. Sapete che Ferdinando vuole un altro figlio solo x le sue alleanze."
Carolina: "Troppo tardi … sig … mi sono lasciata travolgere dal fuoco della passione …"
Ferdinando: "Carulì, ti prometto che quando mi darai la lieta notizia darò una festa in tuo onore. Parole du Re!"
Carolina: "Ferdinà ma va va …"
Ferdinando: "Carulì, per nuje è molto importante fare l'alleanza con i tedeschi quindi faremo festa. Ho già pensato, io e te faremo na bella tarantella."
Lupen: "ECCOMI! … Finalmente sono arrivata. Scusate il ritardo!"
Generale: "Benvenuta Madame Lupen!"
Lupen: "Grazie Signor Generale. Dunque adesso dico la mia …
Ah ! Che bello ! Ho letto questo capitolo tutto d'un fiato, ho fatto un sacco di risate con Reynier e Beau, il cagnetto gli ha fatto la pipì sulla gamba 😂😂😂. Vedo che la biancheria audace ha fatto il suo dovere, finalmente André è riuscito a riprendersi la sua memoria e nonno Reynier è diventato di nuovo giovane! A momenti muoio con l'ultima parte del capitolo quando sempre nonno Reynier accusa il nostro povero Generalone di essere l'amante di Jean! Ah! E la parrucca che Sophie butta per terra a nonno Augustin e Beau ci fa la pipi' sopra dove la mettiamo?"
Generale: "Madame Lupin, invero non comprendo cosa ci sia di divertente nel fatto che Sophie mi abbia rubato la parrucca e la bestia pelosa ci abbia fatto sopra i suoi bisogni.
Su tutto il resto non posso che concordare con voi, tutto molto divertente!"
Lupen: "Ah ah ah … ih ih ih …"
Generale: "Marguerite faccio questo effetto? Faccio ridere?"
Marguerite: "Eh si! Augustin qui tutti ridono tranne te."
Qualche ora dopo ….
Generale: "Marguerite, cosa ci facciamo al castello dei Borromeo?"
Marguerite: "E' stata un'idea di madame Terry!"
Generale: "L'arpia! Ahhh cos'altro si è inventata questa volta?"
Marguerite: "Nulla di particolare, solo che oggi ricorre il genetliaco di Madamigella Aizram!"
Generale: "Ahhhh l'altra Arpia! Marguerite ma dimmi cosa c'è da festeggiare?"
Marguerite: "Come sarebbe cosa c'è da festeggiare!? Forse non mi hai ascoltata? Oggi è …"
Generale: "Si, si ho capito ma io non ho alcun interesse a fare festa all'artefice di questa storia infinita!"
Marguerite: "Esagerato!"
Generale: "Esagerato io?! Loro, le Arpie sono esagerate! Ma ti rendi conto quanti anni sono passati dal primo capitolo?"
Marguerite: "Oh certo che lo ricordo! Era quel lontano 23 Maggio del 2018 …"
Generale: "Appunto! Dimmi, in che anno siamo?"
Marguerite: "23 Ottobre 2023."
Generale: "APPUNTO! … Lo vedi? Lo vedi? Sono trascorsi BEN 5 anni e 5 mesi e noi non abbiamo ancora il nostro François e tu pretendi che io prenda parte al genetliaco di Madamigella Arpia?"
Marguerite: "CERTO"
Generale: "NOOOO…" …"
Marguerite: "Siiiii altrimenti andrai a dormire nella stanza degli ospiti!"
Generale: "NOOOOO …"
Marguerite: "SIIIIII …."
Arrivano tutte le lettrici, sollevano di peso il Generale e una dopo l'altra dice: "Invece Voi verrete!"
Diana: "Generale, ma Vi rendete conto che siete il protagonista di questa storia?"
Generale: "LASCIATEMI! METTETEMI GIÙ!"
Elektra: "No, se Voi non verrete con le Vostre gambe!"
Generale: "Donzelle, ma avete compreso che sono anni che aspetto François?"
Lupen: "Beh adesso è in arrivo!"
Generale: "Ehhh magari aspetterò altri 5 anni!"
ValeAlcazar: "Dunque verrete di Vostra spontanea volontà?"
Generale: "NOOOO …."
Madame pom pom: "GENERALEEEEEE VI AMOOOO …"
Generale: "AIUTOOOO STA ARRIVANDO MADAME POM POM …" mi dimeno, mi libero, corro verso la sala delle feste. Sento tutti ridere alle mie spalle.
Tutti. "AH AH AH AH …"
Generale: "Arg maledizione!"
Entro seguito da mia moglie e i miei simpatici lettori. E' tutto addobbato a festa, ci sono tavoli imbanditi, fiori ovunque e gli orchestrali. Però Madame Arpia ha organizzato tutto in grande stile! Ahhhh li in fondo c'è la mia famiglia!
Silvie: "Buona sera Padre!"
Generale: "Buona sera! … Vedo che siete vestite tutti a festa per l'occasione! … Anche tu Oscar, però … ih ih ih … indossi un abito adatto alla tua condizione ih ih ih …"
Oscar: "Guardate che pancia che mi ritrovo sembra che sia incinta al nono mese! Arg … e come se non bastasse quell'Arpia di Madame Terry mi ha costretta a indossare questo tripudio di stoffe!"
André: "Oscar sai bene che madame Terry adora gli abiti della nostra epoca, ogni scusa per lei, è buona per vestirsi con i nostri vestiti!"
Oscar: "Già chissà cosa ci trova di così bello?! Io li detesto!"
André: "Invece sei bellissima soprattutto con questo pancione."
Oscar: "ANDRE'!"
In una delle stanze del castello
Terry: "Aizram sei perfetta! Davvero bello quest'abito settecentesco."
Aizram: "Ma hai organizzato una festa in maschera?"
Terry: "Ma cosa dici?! Ti sembro mascherata? Guarda che magnifico abito che indosso! … Mi sento una principessa. Solo a carnevale posso indossare un abito simile!"
Aizram: "Ma non è carnevale, siamo a ottobre, esattamente il 23 ottobre."
Terry: "Si, si, ma adesso raggiungiamo gli altri, ho voglia di divertirmi e di sapere se Oscar è contenta del vestito che le ho rifilato. Ih ih ih …"
Aizram: "Vuoi dire che anche lei indossa uno di questi abiti?"
Terry: "E con tanto di pancione ah ah ah …"
Aizram: "Ahhh ma sei davvero dispettosa!"
Terry: "No, ho solo voglia di divertirmi. Andiamo!"
Aizram: "Andiamo!"
Ma che strano, possibile che Terry non si è ricordata del mio compleanno?! … È così presa da questo ballo in maschera che ha dimenticato di farmi gli auguri … sig …
Ih ih ih … sono sicura che Aizram pensa che io mi sia dimenticata del suo compleanno ih ih … Non immagina nemmeno che la fuori c'è una festa a sorpresa per lei!
Giovanna entra in tutta fretta nel salone delle feste e dice: "Le Arpie stanno arrivando. Presto!"
Michele: "Madamina, la torta è qui, sul carrello e come puoi vedere, ho acceso anche le candeline."
Giovanna: "Perfetto Michele! … Eccole! … Maestro, musica! Generale e tutti noi cantiamo in coro: "BUON COMPLEANNO A TE, BUON COMPLEANNO A TE … BUON COMPLEANNO ARPIA, BUON COMPLEANNO A TEEEEEE …"
Generale: "Vi porgo i miei auguri per il Vostro genetliaco, Arpia!"
Tutti: "AUGURI!"
Aizram: "Sono commossa. Grazie Terry, grazie Generale e grazie a tutti voi…"
Terry: "Buon compleanno amica mia! E pensare che la nostra amicizia è nata per mezzo di un pc!"
Aizram: "Già … sono commossa! Il nostro sodalizio dura da cinque anni e insieme abbiamo passato momenti belli ma anche difficili ma noi siamo sempre qui, unite dalla nostra amicizia …"
Generale: "Ehi Vi correggo! Non sono cinque anni ma BEN cinque anni e cinque mesi ed io non ho ancora avuto il MIO François!"
Terry: "E basta! Non rovinateci la festa! MUSICA MAESTRO!"
André: "Oscar, permetti che apra le danze con la nostra Autrice?"
Oscar: "Certo André! È a lei che dobbiamo tutto questo. È merito suo se esiste una storia dal titolo: "Avventura sulle Alpi."
Bacio la mano a mia moglie, mi avvicino alla nostra Autrice, mi inchino e sussurro: "Madamigella, mi concedete l'onore di aprire le danze con Voi?"
Aizram: "Ne sono onorata!"
Terry: "Ed io che faccio? Non voglio guardare la mia amica mentre balla con l'uomo dei mie sogni! … "
Generale: "Ma André è uno solo!"
Terry: "Lo so Generale, vuol dire che mi accontenterò di danzare con Voi. Permettete Madame Marguerite?"
Marguerite: "Prego!"
Terry: "Grazie! … Generale andiamo!"
Generale: "Sono lieto di danzare con Voi, Arpia, ma datemi François quanto prima!"
Terry: "Uffa! Ma pensate a ballare!"
Generale: "Arg … Arpia!"
Terry: "Ma che bella danza! Ah ah ah …"
