Capitolo IV

Il salone di Marte, era uno dei tanti luoghi più suggestivi che il castello potesse offrire ai suoi abitanti: si trattava di un enorme stanza a pianta rettangolare, situata nel terzo piano dell'edificio, con le pareti tappezzate di un rosso intenso, alternate da colonne color nero; mentre le tre pareti erano riempite da tre enormi quadri, gli angoli erano riempiti da quattro busti, ognuno raffigurante quattro condottieri del passato: Alessandro Magno, Annibale Barca, Giulio Cesare e Napoleone Bonaparte; al centro della stanza, illuminata da un lampadario stile vittoriano che scendeva dal soffitto vi era un tavolo dorato con sopra una mappa che illustrava l'Underworl nel suo insieme, con sopra diverse pedine raffigurante ognuno i diversi regni e i loro eserciti schierati. Grim non ebbe difficoltà ad intravedere sua moglie, ella infatti si trovava sdraiata su di una sdraio che dava alle spalle dell'unica finestra presenta, con lo sguardo rivolto a un libro che teneva all'altezza dei suoi occhi. Grim si avvicino silenziosamente di fronte a lei e rimase in silenzio, pensando a come attaccare discorso, ma non dovette aspettare molto.

" Che vuoi Grim? " domando Mandy abbassando il libro dai suoi occhi e scrutando la figura alta di suo marito che si parava davanti a lei.

"Nulla mia cara, mi chiedevo se… posso parlarti di una certa questione che in questo momento…. Mi è molto cara."

"Si tratta di Phantom, vero?" chiese Mandy riportando ai suoi occhi la lettura del libro.

"Phantom… ah…..si, proprio di lui, ecco vedi io non riesco a sopportare la sua presenza in casa nostra, e non sono solo io ad avere questa opinione, ma sia le guardie, e sia Charles, ritengono che sia meglio allontanarlo da qui" rispose Grim avvicinandosi alla finestra e scrutando il paesaggio montagnoso che intravedeva di fronte a se. Passarono alcuni minuti di profondo silenzio, interrotto dal frusciare delle pagine che venivano sfogliate, a quel punto Grim si trovò cosi teso che aveva paura di fare un solo movimento, per cui ruotò all'indietro la sua testa per poter vedere che Mandy era rimasta al suo posto e continuava a leggere rimanendo come sempre indifferente a quello che la circondava.

"No"

"No, Come no!?" Esclamo Grim guardando a bocca aperta sua moglie che in quel momento si alzava e si dirigeva presso il tavolo al centro della stanza.

"Mi hai sentito bene Grim" disse Mandy lanciandogli il libro che teneva in mano che per poco non lo colpi in faccia. "Ho intenzione di usare Phantom finché ho voglia, inoltre grazie a lui ho potuto seminare guai ai nostri avversari; per cui sarebbe da stupidi non sfruttare le sue abilità" disse Mandy mentre posizionava alcune pedine nere in mezzo alla cartina.

"Mandy" iniziò Grim avvicinandosi a lei, " Abbiamo vinto la guerra , Aku ci ha assicurato che non oltrepasserà i confini del nostro regno, stessa cosa faranno Hudson e Walker, e sono convinto che Him non oserà farsi vedere dopo lo smacco che gli abbiamo rifilato. Perché non ci prendiamo una pausa? In fondo è merito anche dei nostri figli se le cose non sono precipitate" cerco di spiegare Grim avvicinandosi a lei e scrutando la mappa, ma non riuscì a dire altro che Mandy lo afferrò e per la veste lo butto sul tavolo. " Che fai!?" proferì Grim ma non disse altro perché Mandy lo fisso intensamente e inizio a parlare:

" Abbiamo vinto?... ne sei davvero sicuro?... Si vede che sei cosi stupido in ambito bellico, la situazione non è cambiata cosi tanto dall'ultima volta: Aku dice cosi perché non vuole far preoccupare il consiglio, Walker e Hudson sono dei senza spina che preferiscono appoggiarsi a vicini potenti, piuttosto che fare da soli. E per quanto riguarda Him non c'è da fidarsi di quello che dice, sono solo stronzate , e io non credo minimamente ad una sola parola a quello che dice, neanche se fosse senza poteri o altro, sinceramente preferirei vederlo distrutto per sempre o perlomeno spedito in quell'inferno da doveproviene." Disse Mandy aggiungendo nelle ultime frasi un tono molto arrabbiato.

"e …..i… rrraaa-gazzziii?" Chiese Grim tremando come una foglia e cercando di non guardarla negli occhi, che in quel momento sembravano aver cambiato tonalità, infatti dal rosso scuro che li caratterizzavano sembravano essere diventati di un rosso rubino .

" Junior mi ha disobbedito, e per poco non si messo in grossi guai, Minnie invece mi deluso, nonostante fosse partita bene , ma si è fatta trasportare da stupidi emozioni che per poco non l'hanno distrutta interiormente; in parole povere si è trattato di sola fortuna," rispose Mandy mollando la presa a Grim e permettendo a quest'ultimo di risollevarsi e a sistemarsi di nuovo. Grim rimase un po' traumatizzato dalle parole dure che sua moglie aveva proferito, e pur condividendo in parte la sua opinione rimase convinto che in fondo i suoi figli avevano dato loro aiuto , anche se in portata misura.

"Mandy …per favore…. Io …..." iniziò Grim posando il libro che ancora teneva in mano sul tavolo, ma non riuscì a finire che Mandy si girò di scatto e lo fulmino con il suo sguardo: " Grim vuoi farmi un favore: vattene, la discussione finisce qui"

"Ma…. Io….. non….. ho"

"SUBITO" Ordinò Mandy

Grim non attese subito e si diresse a tutta velocità fuori dalla stanza, lasciando sua moglie che in quel momento si concentrò alla formulazione di nuovi piani di guerra. Umiliato e con il morale a pezzi, il cupo mietitore si ritiro il suo ufficio che si trovava un piano sotto il salone. Qui si immerse a capofitto nel suo lavoro scrivendo pratiche e firmando contratti, fatture, ordini e pagamenti, cercando di pensare a cose più importati, ma ogni volta che ci provava i suoi pensieri ritornavano alle parole dette poco fa da Mandy, parole che in qualche modo riflettevano ancora una volta al suo carattere debole. Era già pomeriggio quando Grim interruppe il suo lavoro, si alzo, si stiracchiò e si diresse presso la piccola libreria che si trovava di fronte alla sua cattedra, qui oltre a vecchi libri impolverati trovò quello che voleva cercare.

" Ecco, finalmente li ho trovati" pensò Grim appoggiando nella scrivania il libro che teneva in mano, "antologia di pezzi e studi per chitarra, di diversi autori del passato, tra il sedicesimo e il diciottesimo secolo. Sono sicuro che a Junior piaceranno ."

Detto questo prese una busta di carta e vi mise dentro il libro con un piccolo appunto sopra, per poi dirigersi fuori dallo studio in direzione della stanza di suo figlio, che in quel momento non sembrava essere presente; entro e poggio la busta sulla sua scrivania per poi ritornare nel suo studio, qui si diresse verso una poltrona che si trovava a fianco della sua scrivania, li dopo essersi seduto rimase a leggere fino a tarda sera un antico manoscritto medievale, rimanendo a contemplare i disegni dettagliati e le miniature ancora intatte, molte di esse raffiguravano animali fantastici e cavalieri dalle lucenti armature, ma una solo attirò maggior attenzione: vi era raffigurata una lunga coda formate da diverse coppie di umani e scheletri, che camminavano insieme tenendosi per mano. Apriva il corteo due morti che tenevano due stendarti mezzi rovinati , poi una fila di gente di ogni tipo: poveri e ricchi, nobili e contadini, cavalieri e mercanti, dame e cortigiane, monache e prelati, mentre gli scheletri che li accompagnavano ridevano e accennavano passi di danza; sullo sfondo alcuni scheletri tenevano strumenti musicali come violini, liuti, flauti e tamburi, mentre altri brandivano spade, archi, lance e picche . Dietro il corteo accompagnata da quattro scheletri vestiti di vesti bianche vi era la morte, teneva in testa una corona e mentre con una mano teneva le redini di un cavallo mezzo vivo e mezzo morto, dall'altra brandiva una falce; il cavallo era a passo di marcia e calpestava al suo passaggio diversi corpi senza vita, tra i quali di essi quello di un imperatore e di un papa.

" Quanto ti invidio papà, non riesco ancora a credere che in quel tempo fossi una figura rispettabile e temuta, mentre io invece persi tutto in una partita di limbo." Sospirò Grim ripensando a quella giornata particolare della sua "vita" dove non riuscì a prendere l'anima di un anziano criceto e fini per servire due ragazzini che lo avrebbero umiliato e schiavizzato per anni.

Cercando di dimenticare quel vecchio e brutto ricordo, Grim continuò a sfogliare con delicatezza le pagine successive, in cerca di altre immagini, fino a quando non si fermo attirato da una strana miniatura, molto diversa dalle altre: sopra una montagnola disseminata di pietre e spade vi era una donna incinta, e uno scheletro vestito di nero la proteggeva abbracciandola saldamente al suo fianco, mentre con un braccio libero brandiva una falce in direzione ad un gigante di color rosso occhi verdi. Nei cieli che erano di color nero vi era scritto un lungo cartiglio con parole in oro zecchino:

"Quartus eques cum virgine

in monte ferrei et petrae

bellum, sanguis et triumphus

de rubore heroum interfectori"

"Che significa tutto ciò?" Proferì Grim sconvolto.

.-

Note dell'autore:

"Ecco un altro capitolo, chiedo scusa per il ritardo.

Spero che vada bene, ho cercato di curare i dialoghi e le frasi, sono consapevole che all'interno del dialogo di Mandy compaia una parolaccia ( non so se mi è permesso scriverla), ma spero che comprendiate che l'ho fatto solo per dare un po' di temerarietà al personaggio, per cui cercherò in futuro di ridurre il numero di espressioni volgari all'interno della storia.

Nel caso decida di aggiungere qualcosa di più forte; e questo può creare problemi ai lettori e ai creatori del sito sono pronto a cambiare il sistema di rated della mia fanfiction ( T), con il rated (M). (Non prevedo nella mia storia molta violenza e volgarità, ma per essere prudenti farò cosi) .

Scrivetemi se avete qualche consiglio da darmi, non preoccupatevi li leggerò, ma ho ancora problemi a rispondervi perché non ho ancora capito come si fa,"

Ps

L'antologia di brani e studi per chitarra che Grim regala a suo figlio contiene autori realmente esistiti, come Fernando Sor (Barcellona, 13 febbraio 1778- Parigi, 10 luglio 1839), o Mauro Giuliani ( Bisceglie, 27 luglio 1781- Napoli, 8 maggio 1829).