Eccomi qui con un nuovo capitolo! Spero davvero che vi piaccia e che abbiate voglia di lasciare anche una piccola recensione! Buona lettura!
Mini
2. ZORO
Zoro era stato il primo a saperlo, ancor prima che la notizia venisse diffusa dai giornali.
Mihawk era tornato dalla missione che lo aveva tenuto lontano dal castello e, non appena arrivato, lo aveva preso da parte, lo aveva fatto sedere e gli aveva raccontato tutto.
"Ho bisogno che tu stia calmo" disse, con la sua solita flemma "Non ho buone notizie per te."
Zoro non rispose ma si mise in ascolto, di solito non gli interessava ciò che succedeva nel mondo, ma se ciò che sapeva Mihawk riguardava Luffy avrebbe prestato la massima attenzione.
"Conosci Ace, Pugno di Fuoco?" chiese.
"Certo" rispose Zoro, ricordando come la sua Vivre Card fosse leggermente bruciacchiata l'ultima volta che l'avevano vista.
"Mentre tu e gli altri eravate a Water Seven è stato sconfitto da Marshall D. Teach, detto Barbanera."
Zoro impallidì ma non commentò.
"Barbanera lo ha consegnato alla Marina in cambio di un posto nella Flotta dei Sette, che ovviamente ha ottenuto, così Ace è stato condotto a Impel Down, in attesa dell'esecuzione."
Zoro trattenne il fiato, aveva sentito parlare di Impel Down, era la prigione più terribile del mondo, dove i prigionieri invocavano la morte che li liberasse dalle sofferenze che la permanenza lì gli procurava.
"Come puoi immaginare, la missione che mi ha tenuto lontano riguardava proprio l'esecuzione di Ace."
Zoro rimase ancora una volta in silenzio, mille pensieri gli vorticavano per la mente, ma non poteva correre dietro a ogununo, doveva restare attento per capire cos'era successo.
"Non so di preciso come il tuo Capitano sia venuto a conoscenza di questa situazione, sta di fatto che è riuscito in un modo che non è chiaro a entrare a Impel Down per cercare di liberarlo."
Zoro strinse i pugni, immaginando Luffy in quell'inferno.
"Ovviamente ha fallito" continuò Mihawk "Ma non ha rinunciato. è riuscito a far evadere una quantità enorme di detenuti, tra qui alcuni membri dell'Armata Rivoluzionaria, e con loro si è recato a Marineford, dove Ace era già stato portato per essere giustiziato. Qui c'è stata una battaglia enorme, ovviamente si era palesato anche Barbabianca con la sua flotta e ci sono stati parecchi scontri tra i Pirati di Barbabianca e quelli evasi da Impel Down contro la Marina e noi della Flotta dei Sette. Durante la battaglia è venuto fuori che Ace è il figlio naturale di Gol D. Roger e che Luffy è figlio di Dragon il Rivoluzionario."
Mihawk lasciò a Zoro un attimo di tempo per assimilare tutte quelle informazioni ma fu Zoro a incalzare, non gli interessavano le faccende familiari di Ace e Luffy e l'identità dei loro padri, voleva sapere altro.
"Cosa è successo dopo?" chiese "Ace è vivo? Sta bene? Luffy è riuscito a liberarlo?"
Lo spadaccino non poteva immaginare un mondo in cui il suo Capitano fallisse, doveva avercela fatta, doveva.
"Sì" rispose Mihawk, annuendo "Ace è vivo e libero, anche se in questo momento si sta nascondendo da qualche parte."
"Sì!" esclamò Zoro, alzandosi in piedi "Lo sapevo! Lo sapevo! Non mi sarei aspettato niente di meno dal mio Capitano!"
Mihawk lo guardò male.
"Siediti." disse "Non ho finito."
Zoro obbedì, mentre un brivido freddo gli attraversò la schiena, lo sguardo severo di Occhio di Falco non prometteva nulla di buono.
"Ace è stato portato in salvo, ma Luffy non ce l'ha fatta, è stato brutalmente ucciso dall'Ammiraglio Akainu."
Tutto era improvvisamente diventato ovattato, Zoro sentì un fischio e capì che stava per svenire, ma Mihawk gli diede una sberla così potente da farlo riavere.
"C-cosa …" mormorò, "Luffy … no, non può essere vero, non può essere morto …"
"Akainu lo ha trapassato da parte a parte con il suo braccio di magma." disse Occhio di Falco "Non c'era nessuna possibilità che potesse sopravvivere."
Zoro iniziò a tremare, sentiva freddo, la testa gli girava.
Luffy era morto.
Luffy era morto e non sarebbe tornato, non lo avrebbe più visto festeggiare dopo una vittoria, non sarebbe più potuto diventare il miglior spadaccino del mondo anche per lui. Tutto aveva perso senso. Il suo sogno, la sua vita … Fu la voce di Mihawk a riportarlo alla realtà.
"Ragazzo, cosa hai intenzione di fare?" chiese "Vuoi fermarti qui? Credi che il tuo mondo sia finito? Questo è solo l'inizio, moccioso!"
Zoro lo guardò con malcelato astio.
"Cosa credevi di fare? Pensavi che diventare il miglior spadaccino del mondo fosse una passeggiata? Pensavi di potertela cavare sempre e comunque? Non hai imparato la lezione che ti ho dato, quel giorno al Baratie?"
"Ma … il mio capitano …" iniziò lui, ma Mihawk lo interruppe senza pietà.
"Il tuo Capitano è morto perché non aveva paura della morte, perché non si è mai risparmiato, qualsiasi cosa accadesse. Ho letto cosa avete fatto durante il vostro viaggio, ma midavvero credi che sia tutto qui? Ciò che avete visto non è niente! Niente, di fronte al mondo che c'è là fuori! Ora come ora non potresti affrontare il Nuovo Mondo, non sei abbastanza preparato."
Zoro aprì la bocca per rispondere, ma Occhio di Falco lo precedette.
"Non venirmi a dire ora che vuoi rinunciare, che la morte del tuo Capitano ha messo fine ai tuoi sogni perché mi deluderesti, Roronoa, mi deluderesti amaramente. Ho investito su di te, ho provato a darti fiducia, non deludermi."
Zoro impallidì, non capiva cosa lui volesse dire, Mihawk lo intuì.
"Monkey D. Luffy era nel mirino della Marina e del Governo Mondiale già da tempo, già dai fatti di Sheltz Town a dir la verità. Era solo questione di tempo perché lo uccidessero."
"Perché?" chiese Zoro, disperato "Perché lui? Perché è figlio di Dragon e nipote di Garp? è solo questo il motivo?!"
Mihawk scosse lentamente la testa.
"Non lo posso sapere con certezza, ma sospetto che ci sia altro sotto, qualcosa di cui nemmeno gli Ammiragli sono a conoscenza."
"Qualcosa sotto?"
"Perché credi che un moccioso come lui fosse ritenuto così pericoloso?" domandò Mihawk con fare provocatorio "Non è solo per le sue parentele, non è solo perché è effettivamente forte e fino ad ora aveva combinato un bel po' di disastri tra il Mare Orientale e La Rotta Maggiore. No, non è solo per questo. Sicuramente c'è altro. Credi che la mia presenza al Baratie fosse casuale? Secondo te Aokiji vi aspettava a Long Ring Long Land solo per Nico Robin? Perché credi che abbiano mandato Kuma a Thriller Bark?"
Tutte quelle domande confusero Zoro, la risposta era tutt'altro che facile e scontata.
"Se davvero hanno inviato prima te, poi Aokiji e infine Kuma ad ammazzarlo, perché non lo avete fatto? Anche se ho stima di Luffy sono anche realista, in quelle occasioni avreste potuto facilmente ucciderlo, eppure lo avete lasciato andare! Perché?"
Mihawk sogghignò.
"Non posso parlare a nome di Aokiji e di Kuma" disse "Per quanto riguarda me, lo fatto per un mio capriccio personale."
Zoro lo fissò, senza capire se essergli grato o se volerlo prendere a pugni.
"Mi avete incuriosito" disse "Ammetto che dopo averti ferito avevo quasi intenzione di uccidere anche lui, ma ciò che vi diceste quel giorno mi colpì profondamente. Per questo dico che ho investito su di te, per questo dico che mi sono fidato. Eravate una bella squadra. Spero di non essermi sbagliato."
Lo spadaccino rimase in silenzio, dilaniato dai propri sentimenti feriti.
"Spero che ora tu non sia tanto debole da rinunciare al tuo sogno, se lo facessi offenderesti la memoria del tuo Capitano."
Zoro non rispose.
Da quando aveva memoria, aveva pianto solo in due occasioni: dopo la morte di Kuina e dopo la sconfitta ricevuta proprio dall'uomo che aveva di fronte; quella fu la terza volta.
Zoro pianse, pianse tutte le lacrime che aveva, sotto lo sguardo indulgente di Mihawk, pensando al suo Capitano, dedicando il suo sogno anche a lui.
Zoro fu il primo a saperlo, tutti gli altri ne sarebbero venuti a conoscenza leggendo un'edizione speciale del giornale, che parlava in modo dettagliato ed esaustivo di quella che sarebbe stata ricordata nella storia come "Guerra per la Supremazia."
