Sono il tuo orsacchiotto
A Sharon era sempre piaciuto camminare mano nella mano con Andy. La sua presa forte e delicata allo stesso tempo, la faceva sentire bene, al sicuro. Appena erano fuori dal lavoro, lasciavano da parte i ranghi, la professionalità e si sfioravano le mani, quasi a ricordarsi che erano una coppia. Poi Andy la prendeva per mano e ne era contenta. Poteva rilassarsi, era a casa.
Il pomeriggio libero Sharon e Andy avevano deciso di trascorrerlo a Venice Beach. Un parco di giostre e spettacoli musicali era stato allestito e Sharon voleva visitarlo. Girarono per le bancarelle e le varie giostre, c'era la musica di sottofondo e tante persone che si divertivano. C'era una bella atmosfera rilassata. Andy comprò dello zucchero filato per Sharon, che sorrise, le attenzioni del tenente la lusingavano. La sua linea ne avrebbe risentito, ma ci avrebbe pensato in un altro momento. Passeggiarono mano nella mano, quando Sharon intravide una bancarella con il tiro al bersaglio.
Si avvicinò, Andy era incuriosito, perché fermarsi davanti ad un tiro al bersaglio? Sharon guardò i premi, voleva vincere un peluche. Almeno ci voleva provare. Andy sorrise per questa scelta, gli sembrava strana. C'erano peluche dai più piccoli fino a quelli molto grandi.
"Prego signori! Guardate che belli questi peluche, aspettano una casa!"
"Questi peluche sembrano fissarti, non mi piace, andiamo via."
"Avanti Andy, sono degli orsacchiotti, sono tenerissimi …" Si avvicinò al bancone e scrutava tra i vari premi.
"Benvenuta bella signora, il tuo fidanzato vuole provare a tirare al bersaglio e a vincere per te uno di questi bellissimi peluche?! Se colpisci vinci sempre, anche questi piccoli. Forza, non abbiate paura!" Il venditore sorrise a Sharon e porse ad Andy il fucile.
"Ci proverò io!" Disse risoluta, prese il fucile e fissò i vari premi.
"Vuoi tirare al bersaglio?" Era sorpreso, non se lo sarebbe mai immaginato.
"Certo Andy." Prese un bel respiro, puntò il bersaglio, un momento di suspance e poi scaricò una prima raffica di colpi: tutti a segno.
"Wow" Esclamò il venditore. Sharon aveva colpito il centro del bersaglio, i colpi erano tutti vicini uno all'altro.
"E' fortuna …" Disse Andy noncurante. Ma fissò bene il bersaglio, i colpi erano andati tutti a segno e la distanza era notevole. Anche la luce non era buona, eppure Sharon era riuscita a colpire il centro due volte e gli altri quattro colpi intorno al primo cerchio. Era sconcertato, ma non voleva ammetterlo. Il venditore prese un piccolo peluche, ma Sharon fece cenno di voler sparare ancora.
"Un altro giro. Vorrei vincere l'orsacchiotto, per te." Fece l'occhiolino ad Andy e sorrise "Voglio vincere quell'orsacchiotto, sì quello grande." Indicò un peluche molto grande.
"Allora bella signora devi colpire il centro per altre due volte …sei sicura? Altrimenti non vinci nulla. Così vince questo piccolo peluche."
"Dai Sharon ... prendi quello piccolo …"
"Voglio quello grande. Lo vinco per te. Non lo vuoi l'orsacchiotto?! Guarda, quello lì, quello carino … come te." Sorrise divertita.
"No, non lo voglio." Era scocciato e imbarazzato. Il venditore ascoltava il simpatico siparietto tra i due.
"Certo, lo so, sei tu il mio orsacchiotto." Si avvicinò e fece uno sbuffetto sulle guance di Andy.
"Non sono un orsacchiotto. E non ne voglio uno, poi quello mi guarda male, sembra che ti fissi …" Scosse il capo.
"Bè … Vedremo." Sharon fece un cenno al venditore, voleva tirare ancora. Prese fiato, puntò, un momento di suspance e scaricò i colpi: tutti a segno.
Andy rimase a bocca aperta, era sbalordito "Da quando sai tirare così bene al bersaglio?" Sgranò gli occhi, era sconcertato.
"Uhm... sì…ogni tanto mi alleno." Sorrise "Un terzo giro e vinco l'orsacchiotto...per te!" Si avvicinò ad Andy e sussurrò all'orecchio "Mio orsacchiotto ..."
"Smettila …" La situazione diventava irritante, Andy non immaginava che Sharon fosse un cecchino infallibile! Sharon era pronta per la terza serie di colpi. Prese fiato, puntò e dopo un momento di suspance scaricò tutti i colpi che andarono a segno. Andy rimase a bocca aperta, occhi spalancati e un senso di smarrimento. Il venditore prese l'orsacchiotto grande e lo diede a Sharon "Complimenti signora! E' tanto bella quanto brava al tiro al bersaglio!"
"Grazie!" Sharon sorrise e prese il peluche. Era enorme. "Per te tesoro …" Andy fece una smorfia, prese l'orsacchiotto e lo mise sotto braccio, facendo penzolare le gambe. Silenzio. Si allontanarono e continuarono a girare tra le varie giostre.
"C'è qualcosa che vorresti dirmi, tesoro? ..."
"No … perché? Cosa dovrei dirti?"
Andy si fermò e la fissò "Sei un cecchino infallibile, non conoscevo questa tua qualità. Non immaginavo che quelle dita affusolate potessero premere un grilletto senza indugio, mi hai sorpreso." Le prese la mano e intreccio le dita.
"So tirare al bersaglio, tutto qui." Rispose con noncuranza e riprese a camminare.
"Sai tirare molto bene al bersaglio, tesoro ... ricordami di non farti arrabbiare … e ricordalo anche tu, stupido orsacchiotto." Si allontanarono "Ehm … grazie per questo enorme peluche, non era necessario." Lo guardò e fece una smorfia, il peluche lo fissava, ne era convinto. Scosse il capo, era sconcertato da quello che aveva assistito.
Sharon lanciò un'occhiata ad Andy, che continuava a guardare male il peluche "E' un bel orsacchiotto … "Sorrise soddisfatta. Tornarono a casa dopo una giornata trascorsa a passeggiare, mangiare, rilassarsi e dimenticare le dure giornate di lavoro. Rientrati, Andy mise su una sedia l'enorme peluche e iniziò a preparare la cena.
"Vado a fare la doccia." Disse Sharon.
Andy era ai fornelli, attento alla preparazione dei vari piatti. Aveva perso la cognizione del tempo, dopo un poco si voltò, Sharon non c'era. Pensò che dovesse aver finito la doccia. Si guardò intorno e anche l'enorme peluche non c'era. Non che gli mancasse, gli era antipatico e lo fissava, ne era convinto.
"Stupido peluche, dove sei sparito? Ma ti troverò …" Girò per il salotto, finchè decise di chiamare Sharon "Dove sei tesoro?!"
"Sono in camera … vieni …"
Andy entrò in camera e rimase a bocca aperta. Sharon era sdraiata sul letto completamente nuda con l'orsacchiotto in braccio.
"Ero qui … in compagnia di questo orsacchiotto … sai, lui mi dà la giusta attenzione … il mio orsacchiotto …" Lo accarezzò, si morse le labbra e guardò Andy in modo malizioso. Andy era immobile, non aveva perso un solo movimento, deglutì a fatica: aveva difronte a sé una splendida visione.
"Allora, non dici nulla tenente? Mi lasci qui da sola tra le braccia di questo orsacchiotto …" Due occhioni languidi fissarono Andy, sorrise e con la mano fece un cenno di invito.
Andy era incerto, si avvicinò e si sdraiò accanto. Fece per prendere il peluche, ma Sharon lo fermò "E' il mio orsacchiotto!"
"No cara, questo è il mio orsacchiotto e ne faccio quello che voglio …" Prese il peluche e lo lanciò in fondo alla camera, per terra "Quel coso mi fissa …e poi … "Sorrise sornione ""Sono io il tuo orsacchiotto …"
"Davvero tenente? Non sembravi convinto oggi pomeriggio …" Sorrise.
"Ho cambiato idea, sono il tuo orsacchiotto tutte le volte che vuoi …" Prese il viso a coppa e la baciò.
