"Voi sapete che apprezzo la vostra opinione e la vostra schiettezza, vero signora Hughes?"

"Certo"

"E quanto vi ammiro per il modo magistrale con il quale seguite la casa e svolgete il vostro lavoro?"

Si sentiva lusingata ma si fece coraggio e, invece di tacere, rispose:

"Spesso abbiamo visioni differenti ma non mi avete mai trattato con deferenza o maleducazione signor Carson"

"Ecco il perché di tutto questo... sono stato intrattabile... più del solito intendo, nell'ultimo mese, e vi chiedo scusa"

"Signor Carson. Avevo capito che qualcosa non andava e non ho chiesto non perché non me ne importasse ma solo per non farvi arrabbiare o sembrare ficcanaso. Ma ho una domanda?"

"Dite pure"

"Sarà sempre così? Voglio dire, per quanto continueremo a chiederci scusa? O meglio, quando smetterete di chiedermi scusa per ogni minima cosa?"

"Capisco ciò che dite. So bene che sarebbe meglio se io non dovessi nemmeno causare una situazione tale da chiedere scusa. Tuttavia, non posso promettervi di smetterla perché dato il mio carattere so già che, per quanto potrò impegnarmi e farmi violenza, purtroppo finirò per dire o fare qualcosa che potrebbe sconvolgervi. Voglio che sappiate che non sarà mai intenzionale.

E chiedere scusa è l'unico modo che ho per farvi capire quanto me ne dispiace"

"Allora accetterò sempre le vostre scuse"

"Grazie signora Hughes. Non sapete quanto questo mi sollevi"

"Mi direte mai cosa è successo?"

"Sono un uomo orgoglioso come ben sapete signora Hughes"

"Non me ne ero accorta" sorrise da sopra la tazza.

"E sapete come sdrammatizzare e farmi ridere... comunque... ho paura che se vi dicessi TUTTO potreste cambiare l'opinione che avete di me. E non potrei sopportarlo"

"Vi ho detto prima di uscire cosa penso di voi..."

"Ma potrebbe, o almeno PENSO che potreste cambiare idea se sapeste..."

"Perché non mi dite quello che ritenete opportuno. Farò delle domande dove vorrei una spiegazione in più per chiarimenti, ma non sarete obbligato a rispondere. Che ne dite?"

"Mi sembra di imbrogliare"

"E perché mai? Ho offerto io questa 'scappatoia' "

"D'accordo. Ma è una storia lunga e mi ritrovo a non sapere da dove cominciare"

"Se siete più a vostro agio potrei iniziare a farvi domande?"

"Perfetto"

"D'accordo allora cominciamo. Avete ucciso qualcuno?"

Il signor Carson soffocò con un pezzo di torta.

"Come vi viene in mente..." chiese tessendo e ridendo, solo un accenno inorridito dalla domanda.

"Avete detto che POTREI cambiare opinione su di voi... se foste un assassino forse..."

"No! Assolutamente. Anche se devo ammettere che in questo ultimo mese qualche istinto omicida l'ho avuto"

"Solo nell'ultimo mese? Vi siete guadagnato il paradiso signor Carson, personalmente ho istinti omicidi da quando la signorina O'Brian è venuta a lavorare a Downton. E credevo che condivideste questo mio malessere nei confronti di Thomas..."

Risero insieme.

Era così bella.

Forse non sarebbe stato così difficile come pensava.

'Speriamo solo che non rida di te, Charlie'