Per disgrazia o per fortuna, il giorno seguente vedeva l'intera famiglia ospitare una battuta di caccia.
Il tutto era nato da Lady Grantham per invitare l'attuale spasimante-amico di penna di Mary a far loro visita.
Ovviamente Matthew era stato escluso da questo divertimento in quanto, pur andando a cavallo, non amava per nulla la caccia, contrariamente alla cugina.
La signora Patmore dava in escandescienze come suo solito, cosa che avveniva più frequentemente quando c'erano ospiti.
Ringraziava solo il fatto che, nonostante la quantità di gente, si sarebbe dovuto preparare solo la cena per i signori.
La signora Hughes cercava di non incontrare il maggiordomo nonostante l'amabile pomeriggio precedente, sapendo che sarebbe scoppiata in lacrime se le avesse chiesto come aveva preso la notizia di Gwen.
Infatti stava cercando in ogni modo di non pensarci.
Inoltre il maggiordomo era molto impegnato a stare al piano superiore quindi forse, se fosse passata attraverso le scale della servitù, avrebbe fatto un ottimo lavoro nell'evitarlo.
Gwen intanto ebbe una crisi esistenziale nella stanza adibita a spogliatoio di Lady Mary.
Scoppiò in lacrime e disse ad Anna e al signor Bates, suo pubblico, che forse si era lasciata trasportare dai sogni.
L'uomo la consolò e poi uscì nel corridoio, dove incontrò la governante.
"Signor Bates che cosa succede? Lasciate che vi aiuti" disse porgendosi per togliere il fagotto di biancheria dalle mani.
"Non ho alcun problema grazie signora Hughes"
"Ne siete sicuro? Siete pallido come un lenzuolo"
"È la mia splendida carnagione. Eredità di mia madre irlandese" e se ne andò.
La donna non si fece abbindolare. Decise che l'avrebbe tenuto particolarmente d'occhio.
Sapeva bene che qualcosa non andava ma non capiva cosa fosse.
E ovviamente aveva ragione.
Il signor Bates infatti aveva da poco comprato un correttore di zoppia, un aggeggio per l'epoca all'avanguardia, che secondo le istruzioni del venditore lo avrebbe aiutato a migliorare la sua camminata, sempre che avesse usato costanza e determinazione.
Quel giorno, oltre all'ammiratore di Lady Mary, si era aggiunto un di lui amico, figlio di un diplomatico turco, tale Kemal Pamuk.
Il giovane aveva subito attratto tutto il genere femminile della casa, dalla famiglia al personale (escluse la signora Patmore e Daisy che non avevano avuto modo di vederlo, e la signora Hughes già innamorata del maggiordomo).
Lady Mary aveva passato la giornata a caccia con l'ospite Adone, con gran rammarico del giovane rampante venuto apposta per lei.
Lady Sybil e Lady Cora erano state da Lady Grantham.
Lady Isobel era a lavorare.
Matthew aveva passato la giornata con Lady Edith, che sperava di circuirlo a suo favore.
Robert aveva passato la giornata a Londra.
Il signor Carson, contrariamente a quanto avrebbero pensato tutti, era rimasto solo in biblioteca.
Avrebbe avuto la scusa che sarebbe stato più vicino alla porta e che dalle finestre aveva un'ottima visuale della tenuta.
In realtà voleva star solo.
Ripensava alle parole della signora Hughes a suo favore, dopo aver saputo la maggior parte del suo passato.
Associò a lei le parole del poeta:
""Sei tu la parte migliore di me stesso,
il limpido specchio dei miei occhi,
il profondo del cuore,
il nutrimento, la fortuna,
l'oggetto di ogni mia speranza,
il solo cielo della mia terra,
il paradiso cui aspiro.""
Giurò a sé stesso che le sarebbe stato sempre affianco.
Che l'avrebbe aiutata ogni qual volta potesse.
E ora, con la notizia di Gwen, aveva una possibilità.
