Come ampiamente ricordato l'anno precedente, la pace non andava d'accordo con Downton Abbey e la famiglia che l'abitava.
Era andato tutto bene fino alla cena.
C'erano stati i soliti convenevoli fino a tarda notte e poi tutti si erano ritirati.
Carson e la signora Hughes erano stanchi e si diedero tristemente la buona notte troppo presto secondo i loro gusti.
Così, né il maggiordomo segugio né la governante occhio di falco, si accorsero che qualcuno si muoveva nell'ombra.
Il risveglio cupo fu dato da Thomas.
"Signor Carson ho bisogno di parlarle immediatamente" disse trafelato il giovane dopo aver incontrato il capo di casa per le scale.
"Davvero? E di cosa signor Barrow?"
"Venite con me. È una cosa che dovete vedere"
E lì, nel mezzo del suo letto, nella stanza rossa, giaceva Kemal Pamuk, occhi aperti e cuore fermo.
Morto.
"Cosa..."
"Non so. Ero venuto col vassoio e l'ho trovato così"
Omise il fatto di averci provato con lui la sera prima.
Così come omise di aver accompagnato, sotto minaccia di denuncia, il giovane alla stanza di Lady Mary.
Giusto.
Lady Mary.
L'ospite non sapeva dove fosse la stanza della ragazza rispetto alla sua.
Non si poteva presumere che dopo aver fatto baldoria lui tornasse da solo o che la padrona di casa accompagnasse l'amante in camera e poi tornasse da sola.
Doveva parlarne con la signorina O'Brian.
"Hai capito? Ti ho detto di rimanere qui fuori e far sì che nessuna delle ragazze entri. Io avviserò Lord Grantham"
E così fece.
Inutile dire che la notizia provocò grande scompiglio.
Cora non sembrava toccata dell'accaduto, anche se era palesemente fuori di sé, contrariamente alla primogenita, che non smetteva di piangere.
"Non posso crederci" disse Daisy.
"Eppure è così" disse Thomas con una sigaretta pronta per essere accesa.
'Che domenica...' pensò la signora Hughes andando a prendere una cosa nella dispensa per la signora Patmore.
Al suo rientro, notò quanto silenzioso e vuoto fosse il piano di sotto.
Gwen era da Lady Sybil e Anna da Lady Mary.
La O'Brian da Lady Cora.
Poi voltato l'angolo vide la forma tremante del signor Bates che riprendeva fiato.
"Signor Bates ...Sono costretta ad insistere perché mi diciate che cosa vi accade"
"Non spetta a Carson darmi ordini?"
"Se non state bene non sarà certo il SIGNOR Carson a guarirvi...Ditemi cos'avete e provvederò"
"Non è niente davvero"
Lo fissò senza dar segno di voler muoversi, cosicché lui aggiunse:
"Ho forzato la gamba cattiva e ho camminato troppo, passerà presto"
"Però se così non fosse dovrò mandarvi da un medico" disse lasciandolo solo.
E pensare che in quel momento Lord Grantham stava parlando con Carson di quanto le donne fossero più delicate rispetto agli uomini.
Il maggiordomo sorrise a sé stesso pensando alla sua controparte femminile.
Se fosse stata lì lo avrebbe rimproverato, Lord o no, di essere un sessista.
Forse per certe cose le donne sono più emotive.
Ma da questo viene la loro forza.
E LEI ne aveva da vendere.
Era paragonabile a ...un bucaneve.
Lo aveva letto nel libro di piante e fiori che si trovava in biblioteca proprio il giorno prima.
""L'epiteto specifico fa riferimento alla sua precoce fioritura in mezzo alla neve.
Viene chiamato "Stella del mattino" perché è uno dei primi fiori ad apparire nel nuovo anno. Anche le feste religiose (sia cristiane sia pagane) fanno riferimento a questo fiore: è una pianta sacra e simbolica per la festa dellaCandelora(2 febbraio); invece inImbolc(antica festa irlandese del culmine dell'inverno – 1º febbraio) si dice che il colore bianco del bucaneve ricorda allo stesso tempo la purezza di una Giovane Dea (festeggiata in questa ricorrenza pagana) e il latte che nutre gli agnelli.
Tra le varie leggende ancheAdamoedEvasono collegati al bucaneve: un racconto inglese narra che Eva scacciata dal paradiso terrestre fu presa dallo sconforto nel trovarsi su una terra buia e gelida, ma ben presto l'apparire di un bucaneve (grazie al miracolo di un angelo) le diede di nuovo forza e speranza.
È interessante ricordare ancora che inInghilterrail bucaneve fu introdotto dallaRegina Elisabettaprelevato dalle zone selvatiche dell'Italia alpina.""
La signora Hughes era proprio questo.
Per tutti coloro che la circondavano lei era la guida, la consulente, la custode dei segreti oltre che delle chiavi. La luce dopo un tunnel buio. La stella polare per i marinai.
E non solo perché era il suo compito di governante.
