"Ho tirato fuori i candelabri di Randall per la cena di questa sera" disse il Signor Carson entrando nel salotto senza bussare, ma quando si rese conto che la donna dei suoi sogni era immersa nei suoi pensieri si scusò.
"Chiedo scusa ripasso più tardi"
La donna infatti era appena tornata dal suo viaggio (nuovamente nei suoi abiti da giorno da governante) e rinchiusa nel suo salottino, da sola in piedi al centro della stanza guardando il vuoto e torcendosi le mani.
"No no restate, vi prego c'è una cosa di cui vorrei parlarvi. Ben inteso se avete un minuto?" disse dopo qualche secondo di silenzio rendendosi conto della presenza dell'uomo.
Il collega entrò chiuse la porta dietro di sé ed entrambi si sedettero al tavolino.
La donna in ansia si morse il labbro, prese fiato e fissando inizialmente un punto vuoto e lontano, iniziò a parlare.
Parlava lentamente ma mentre prendeva velocità nel suo racconto si trovò a fissarlo negli occhi.
"Prima di approdare in questa casa come capo cameriera mi vedevo con un agricoltore. Quando gli dissi che avevo trovato lavoro a Downton mi chiese di sposarlo. Io ero figlia di un'agricoltore di Argyll e conoscevo quel tipo di vita e lui era un bravo giovane. Ma poi venni qui... e mi trovai bene...e finii per abituarmi... in breve gli dissi di no, e lui sposò un'altra. Lei è morta tre anni fa e così il mese scorso lui mi ha scritto chiedendo di rivedermi e io ho acconsentito perché dopo tanto tempo ero curiosa"
Il cuore del signor Carson batteva a 1000 all'ora.
Era scioccante per lui sapere che la signora Hughes era praticamente fidanzata quando era andata a lavorare per la famiglia Crawley.
(Non perché una donna come lei non potesse avere una storia anzi!)
Eppure, contrariamente a qualsiasi buon senso (cosa che spesso la rappresentava secondo lui), aveva rifiutato il matrimonio con un uomo che conosceva e definiva per bene.
Cosa poteva averle fatto cambiare idea?
Come mai aveva accettato a venire nello Yorkishire se aveva ricevuto una proposta?
Cose era che l'aveva 'fatta trovare bene qui'?
A cosa 'finì per abituarsi'?
Queste espressioni non gli erano passati inosservati. Sembrava che lei li avesse scelti apposta, quasi per spiegare come si era sentita all'epoca o meglio usarli come copertura per non dire cosa EFFETTIVAMENTE l'aveva fatta stare così bene a Downton.
D'altro canto come poteva un uomo che aveva la fortuna di frequentare Elsie Hughes, sposarsi con un'altra dopo un rifiutato. Era inconcepibile!
Certo non doveva essere facile vedere la donna a cui chiedi di sposarti cambiare paese e lasciarti momentaneamente per il lavoro secolare. Infondo è più giusto che sia l'uomo a provvedere alla famiglia, per quanto una donna che vuole contribuire alla sua casa o alla casa paterna è da elogiare.
E certo quando la donna in questione scrive che preferisce restare dov'è piuttosto che tornare e sposarti deve essere un grande shock. Ma comunque è di Elsie Hughes che si sta parlando. Se veramente l'uomo avesse voluto sposarla, avrebbe dovuto fare tutto il possibile.
Oppure aveva fatto meglio ad accettare quella risposta e sposarsi con un'altra?
Infondo se non l'avesse fatto ora probabilmente non ci sarebbe una signora Hughes...
Ma allora... un momento. La moglie è morta. Quindi quest'uomo...
La bocca si fece secca, la gola si strinse e tutto quello che il maggiordomo riuscì a dire fu:
"Ebbene?"
Si era raggomitolato su sé stesso cercando però di non darlo a vedere.
Non era più il solido stoico marmoreo pezzo d'uomo che era solitamente, no, ora era un cucciolo ferito, un rachitico bambino aggrappato ad una tovaglia, completamente impreparato a sentire le prossime parole della donna davanti a lui, ma ora i pezzi andavano al suo posto.
Il modo in cui lei stringeva la bambola era abbastanza eloquente quando le parole che lui temeva vennero fuori.
"Ero insieme a lui ieri sera, abbiamo cenato al Grantham Arms e poi mi ha portato alla fiera"
