un enorme grazie
di cuore all'utente
OSPITE che
commenta sempre,
sono contenta che
ti piaccia la storia!
E grazie a tutti quelli che,
come lui, si prendono
il tempo
di leggere e commentare
Il giorno successivo portò i suoi problemi.
Dapprima la povera Daisy venne interrogata sulle scale da Thomas e la signorina O'Brian sulla questione del signor Pamuk.
Successivamente Gwen finse di star male per poter andare con Lady Sybil al colloquio di lavoro.
Poi la signora Patmore fece una scenata, davanti a Lady Cora e la signora Hughes, per un dessert dell'ultimo minuto.
E ultimo, ma non meno importante, sua signoria fece notare a Bates la sparizione di una delle sue tabacchiere.
Mentre Lady Isobel faceva una piazzata alla contessa vedova cercando di convincerla a far vincere il signor Molsley alla mostra delle rose, Gwen fu felice di andare in città con la sua complice, anche se si sentiva a disagio ed in difetto nell'indossare un suo abito e per il ritardo che fecero a causa di un ferro partito al cavallo.
C'era anche un po di vergogna nell'aver mentito alla signora Hughes sul suo malessere.
La donna non era stata altro che buona, comprensiva e materna nei suoi confronti e lei la ripagava fingendo di star male, sgattaiolando via e sottraendosi ai suoi doveri caricando Anna.
Per quanto riguardava Daisy, la sua fortuna stette nel fare il suo lavoro alla mercé della cuoca, non avendo più modo di essere importunata dai due viscidi.
Cosa che però non frenò la signorina O'Brian dall'andare a parlare della faccenda con Lady Edith.
Non desiderava aiutare né tanto meno fare un favore alla famiglia.
Sapeva semplicemente, come tutti, dell'odio e del rancore mai celati che le prime due figlie Crawley nutrivano l'una per l'altra (tanto quanto Anna sapeva che quest'ultima era innamorata del cugino Patrick in silenzio, in quanto promesso alla sorella).
"Che succede?" chiese il signor Carson quando sedette nel salotto con la governante.
"Oh nulla di ché... pensavo a Gwen"
"Che cosa ha combinato?"
"Nulla davvero, solo..."
"Solo..."
"Non credo che sia stata male oggi"
"Cosa ve lo fa dire? L'ho vista io stesso poco dopo un mancamento in camera di Lady Sybil... si era seduta un attimo sul letto che stava rifacendo. L'ho ripresa per questo ma Anna mi ha detto che ha avuto un capogiro e ho lasciato stare, dicendole di avvisarvi e poi andare a letto"
"È questo il punto. Non mi è stato detto nulla, cosa che invece succede ogni altra volta. Le due ragazze sono molto affezionate l'una all'altra. Se una delle due sta male, l'altra non esita a venirmi ad informare. Poi c'è la sparizione di Lady Sybil. E il fatto che, quando è tornata, ho trovato tracce di fango sulle scale che conducono agli alloggi femminili"
"Pensate che fossero insieme?" chiese scioccato, scuotendo le sopracciglia.
"Non so, può darsi. Anche l'abito di Lady Sybil era macchiato di fango"
"È inammissibile. Domani..."
"Signor Carson. Gwen mi aveva avvisato che Lady Sybil la sta aiutando a trovare un lavoro come segretaria"
"Che cosa?? Ma è inaudito! Una Lady che fa comunella con una sguattera"
"Non valiamo meno di loro, signor Carson. C'è una differenza di ceto, ve lo concedo, ma siamo tutti esseri umani agli occhi di Dio"
"Non intendevo essere maleducato signora Hughes..."
"Lo so. E so quanto ci teniate alla separazione tra il piano di sopra e quello di sotto. Ma dovreste essere contento. Lady Sybil può essere ingenua data la sua giovane età ma Gwen certo non è una profittatrice. E poi, se ha buon cuore con la servitù, denota maggiormente la sua buona educazione e il desiderio di aiutare gli altri"
"E nessuno meglio di Gwen se lo merita. Certo, avete ragione"
"Come sempre signor Carson, come sempre" gli sorrise sorseggiando il suo sherry.
