Il maggiordomo era talmente distratto, ma contento che la giovane non si facesse calpestare e reagisse in qualche modo possibilmente gentile, che rimase sconvolto quando lo stesso Sir Strallan si accorse in modo poco elegante, che il dolce non era ricoperto di zucchero, bensì di sale.
La prima reazione di Lady Cora fu del tutto inappropriata e troppo esagerata, neanche la signora Patmore avesse attentato volutamente alla vita di qualcuno.
William e Thomas furono incaricati di sostituire il dessert con formaggi e frutta mentre lui si dirigeva al piano di sotto informando tutti dell'accaduto.
Inutile dire che la signora Patmore scoppiò in lacrime isteriche dando la colpa alla povera Daisy.
La signora Hughes tacque mentre la collega si disperava, intervenendo solo quando dovette sottolineare l'ovvietà del fatto che la donna non aveva cambiato la ricetta perché non le conosceva.
Intelligentemente il signor Bates suggerì a tutti di lasciare soli il maggiordomo e la cuoca.
Fu nel momento di calma che ne derivò che Anna condivise le sue ipotesi circa la tabacchiera con il suo amato collega.
Aveva assistito all'incidente del pollo per mano della signora Patmore e, mentre dava una mano, sentì Thomas e William parlarne. Una cosa che non le era sfuggita, oltre al 'perquisiranno le nostre stanze, non vorrei essere nei panni del signor Bates' di Thomas, fu il sorriso complice della signorina O'Brian.
Quindi suggerì al pover'uomo di recarsi quanto più velocemente potesse in camera sua a cercarla, perché era ovvio che i due viscidi l'avevano nascosta lì.
La signora Hughes intanto aveva chiamato Daisy nel suo salotto.
"Siediti"
"Sono nei guai? Le giuro signora Hughes che non è colpa mia! Anche prima, la caduta della teglia io..."
"Daisy! Calmati ragazza per l'amore del cielo. Ti verrà il singhiozzo se ti agiti così"
"Come posso non agitarmi quando la Signora Patmore..."
"La signora Patmore non è qui ora. Tranquilla, non ti mangio.
Ora dimmi, cosa succede? È un po che ti osservo e mi sembri diversa. Più ansiosa"
"Non è successo niente" disse torcendosi le mani e voltando lo sguardo.
"Daisy, so che il mio lavoro mi porta a essere troppo dura con te più spesso di quanto dovrei, ma non vuol dire che non m'interessi. Qualcuno ti da fastidio? Thomas ti ha forse preso in giro?"
"Oh no no assolutamente no. Thomas è così gentile, e bello, e a differenza di altri mi considera"
La donna la guardò scettica, la povera giovane era seriamente cotta del lacchè, peccato fosse quello sbagliato.
"Allora qualcun'altra? Ti hanno preso in giro o bullizzato per qualche motivo?"
"No no. Davvero. Anna e Gwen sono le mie migliori amiche. E anche con le altre vado d'accordo.
I ragazzi sono tranquilli"
"E la signorina O'Brian?"
"La signorina O'Brian?"
"Si Daisy. Lei come ti tratta?"
"Normalmente non mi considera"
"Ma ultimamente ti ha parlato più spesso, vero?"
"Si. Ma è colpa mia. Ho parlato a sproposito"
"Di cosa?"
"Delle... morti...in questa casa. Lei dice che sono fissata"
"Sei giovane è normale che la morte ti sconvolga. Inoltre col tuo passato è comprensibile la tua sensibilità. Effettivamente tre morti tragiche in un anno non è molto normale"
"No infatti"
"Con me puoi parlare... Cosa è che ti ha fatto più impressione?"
"Non lo so... voglio dire... i signori Crawley li conoscevo ed è stata una tragedia inimmaginabile... il signore turco invece...è stata..."
"Si?"
"Sembrava così in salute. Non mi sarei mai aspettata che qualcuno così giovane e aitante morisse di botto"
"L'ho pensato anch'io. È stato scioccante"
"Soprattutto che nessuno lo abbia sentito chiedere aiuto. Era in una stanza vicina a quella del signor Napier giusto?..."
Questa frase sorprese la governante ma disse:
"Si infatti. Ma a volte un attacco di cuore può essere improvviso e nel sonno..."
"Ma aveva gli occhi aperti... me l'ha... l'ho sentito da Thomas "
"Oh cara ecco perchè sei così sconvolta. Non avrebbe dovuto dire nulla e soprattutto non farsi sentire da ..."
"Non è importante" disse facendo spallucce.
"Si che lo è. Se fosse così gentile e altruista come dici, non dovrebbe riempirsi la bocca per dare fiato alla prima occasione"
"Non riprendetelo vi prego. Non voglio che abbia guai per colpa mia"
"Dovrebbe usare più giudizio"
"Lo so avete ragione ma solo per questa volta... non dite nulla al signor Carson. Vi prego. Lo punirebbe e forse lo caccerebbe"
"Oh cara, il signor Carson non è un mostro. Se Thomas avesse bisogno di lavorare e fosse ligio e diligente nei suoi doveri invece di parlare a vanvera, gli farebbe solo una tirata d'orecchie"
"Lo so ma comunque..."
"Va bene va bene prometto. E con .. Lady Edith? Eri in camera sua oggi"
"Il camino tirava male"
"E lo ha detto a te e non a me o al signor Carson perché.."
"Forse perché mi ha visto col secchio del carbone"
"E pensava che fossi uno spazzacamino?" disse sorridendo.
"Non so forse ha pensato che fosse uno dei miei doveri"
"Certo giusto. Beh chiamerò qualcuno per sistemarlo. Infondo siamo quasi a settembre. È meglio essere preparati per l'inverno"
