Nella libreria.

Crowley comparve nella libreria urlando

"Aziraphale! Angelo dove sei?"

Gli rispose Muriel

"Si trova in Irlanda per affari connessi ai libri"

Crowley le disse, in modo così disperato che Muriel sobbalzò

"Muriel ti prego, trovalo! Voi angeli potete farlo tra di voi…"

Il demone sentiva la voce della vita dentro Aziraphale chiamarlo, percependo che era terrorizzata

"...forse si trova in pericolo"

Muriel decise di farlo, così tanto Crowley l'aveva preoccupata. Congiunse le mani, concentrandosi. Aprì quasi subiti gli occhi, rivelando a Crowley, piuttosto confusa

"Effettivamente non si trova in Irlanda…in paradiso"

Muriel vide Crowley crollare letteralmente, sedendosi sul pavimento, farfugliando

"Vuole sbarazzarsi…per questo la vita che abbiamo creato mi chiama terrorizzata"

Muriel guardava Crowley più che sorpresa, non poteva proprio immaginare che Aziraphale era in attesa. Il demone si rialzò subito, dicendo a Muriel

"Se vuole sbarazzarsi di questa vita dovrà dirmelo guardandomi in faccia…"

Si rivolse a Muriel

"...io vado in paradiso"

L'angelo si posizionò davanti a Crowley, dicendogli

"Non puoi entrare in paradiso senza un angelo. Devo venire con te"

Crowley annuì positivamente, uscendo dalla libreria seguita da Muriel.

In paradiso.

Aziraphale diverse volte si era sentito quasi sul punto di svenire. Ritenne una fortuna che in quel momento i corridoi della zona ospedaliera del paradiso fossero quasi del tutto vuoti. Nella sala d'attesa dell'ospedale del paradiso trovò pochi altri angeli in attesa di visita. Capì anche perché i corridoi erano tranquilli. La maggior parte degli angeli sia per farsi visitare o il personale medico comparivano già nella sala d'aspetto o volavano da un finestrone li dentro. Lui si sentiva così debole da aver potuto solo camminare.

Con incertezza, Aziraphale si avvicinò alla zona di accettazione. Un angelo dai capelli neri a caschetto gli domandò dietro il banco

"Benvenuto. Speriamo di poterti aiutare. Dimmi per quale malano vuoi essere aiutato?"

Aziraphale gli sussurrò

"Probabile gravidanza…angelica…con un demone"

L'angelo lo guardò stupito, tornando a un sorriso più forzato.Scrisse qualcosa velocemente in una cartelletta comparsa tra le sue mani, dicendo a Aziraphale che sentiva ancora più agitazione

"Siediti dove vuoi. Sei il numero venti. C'è un bagno se ti serve. Ti dirò io poi dove andare"

Aziraphale riuscì appena a sedersi su una sedia. Respirò profondamente cercando di trovare della forza. Sentiva una grande fame ma la paura di rimettere tutto lo frenava. Guardandosi intorno, notò uno strano corridoio. Per entrarci si doveva bussare su una porta leggermente meno bianca di tutto il resto. Appoggiò la mano destra sul ventre, quasi certo che non poteva essere in attesa. Una voce lo sorprese. Alzando lo sguardo vide Jesus a qualche passo da lui

"Aziraphale cosa fai qui?"

L'angelo gli spiegò mentre il nuovo Metatron si avvicinò a lui

"Un consulto…"

Aziraphale cercava di trovare le parole giuste mentre Jesus si sedette alla sua sinistra

"...forse sono in attesa. Oppure un grave caso di intossicazione. Tu invece?"

Nonostante fu proprio Jesus nel permettere a Aziraphale nel dargli del tu sempre, l'angelo doveva sforzarsi per non usare il voi. Jesus gli rispose

"I compiti di un Metatron. Controllare che ogni reparto del paradiso vada per il meglio. A proposito…"

Jesus indicò con il dito della mano destra il ventre di Aziraphale

"...ti posso dire che sei in attesa…"

Aziraphale lo guardò sorpreso, mettendo le mani sul ventre

"...circa un quattro mesi. La piccola vita sembra piuttosto impaurita. Chiama a gran voce…"

Jesus ascoltò

"...papà Crowley, piuttosto terrorizzato. Penso sia quel demone così importante per te"

Aziraphale annuì positivamente, con però un dubbio

"Ma perché è terrorizzata questa vita?"

Jesus quasi sussurrò all'angelo

"Penso per quella porta leggermente meno luminosa. Lì dentro gli angeli possono farsi estrarre una vita come quella che porti tu. Le vite estratte poi diventano angeli del purgatorio"

Aziraphale voleva andare via subito ma il tentativo di alzarsi dalla sedia fu vano. Subito Jesus gli prese tra le sue mani la mano destra di Aziraphale, dicendogli

"Tu non mangi o bevi nulla da ore. Causa una fastidiosa nausea. Vero?"

Aziraphale ebbe la forza solo di muovere la testa, appoggiandola alla spalla sinistra di Jesus, chiudendo gli occhi. Sul palmo della mano destra di Jesus comparve una piccola foglia verde, dicendo a Aziraphale

"Cerca di masticare questa foglia di menta. Ti fermera la nausea. La vita nel tuo ventre prova un'infinita fame"

Aziraphale sempre con gli occhi chiusi aprì la bocca, accettando la foglia. Masticandola percepì già la nausea dimezzarsi. L'angelo non poteva immaginare che giunto Crowley all'entrata della sala d'aspetto, vedesse quella scena da dietro. Sembrava che Aziraphale fosse placidamente appoggiato con la testa alla spalla di Jesus.

Jesus percepì l'arrivo del demone Crowley che aveva portato una certa agitazione nel paradiso. Il figlio di Dio e Metatron disse a Crowley rimasto sulla soglia della sala d'aspetto, non potendo spostarsi avendo Aziraphale, sempre semi incosciente, appoggiato alla sua spalla sinistra

"Demone Crowley non guardare le apparenze. Piuttosto vieni qui. Servi al tuo angelo"

Sospettoso Crowley si diresse dove aveva detto Jesus mentre la sala d'attesa si svuotava degli angeli, terrorizzati da un demone in paradiso. Un demone che perse ogni incertezza o minima gelosia verso Jesus vedendo il suo angelo sofferente. Si avvicinò ad Aziraphale, accarezzandogli il viso. La vita nell'angelo non lo chiamava più ma Crowley percepiva che era sempre terrorizzato e affamato.

Il malessere di Aziraphale si placò minimamente al tocco del suo amato demone. Con voce debole disse, sempre con gli occhi chiusi

"Crowley…amore…voglio andare a casa…per favore"

Jesus disse a Crowley che non poteva usare i suoi poteri in paradiso

"Porterò te, Aziraphale e lei…"

Jesus si riferiva a Muriel

"...nella libreria del nostro angelo"

In un battito di ciglia si ritrovarono in piedi nella libreria Crowley, Muriel e Jesus con in braccio stile sposa Aziraphale. Subito Crowley si affrettò nel dire a Jesus, sopportando a malapena che tenesse in braccio il suo angelo

"Ora posso gestire io…"

Schioccando le dita, scomparendo Aziraphale dalle braccia di Jesus, comparendo nel suo letto in pigiama.

Jesus sorrise a quel demone che percepiva provava un immenso amore verso Aziraphale. Percepiva anche che Crowley era gelosissimo di lui. Con più pacatezza che poteva, Jesus informò Crowley

"Cerca di far mangiare Aziraphale…"

Assicurandogli che

"...vi invierò uno dei migliori medici del paradiso"

Crowley mosse la mano destra in aria per far capire a Jesus con le parole

"Non serve. Contatterò io uno molto bravo. Lontano da inferno e paradiso"

Scomparendo anche Crowley che ricomparve nella camera dove era Aziraphale. Al piano inferiore Jesus sorrise. Era felice che il suo amico Aziraphale avesse trovato qualcuno che lo amava così tanto. Tornò in paradiso.

Mezz'ora dopo.

Aziraphale si svegliò percependo un odore delizioso che era certo fosse di frittelle con gocce di cioccolata. Sentì anche un parlottare. Aprendo ancora di più gli occhi, riconoscete con sollievo che era nel suo letto. Ancora più felice di indossare il suo pigiama. Vide in piedi vicino alla porta Crowley e Nina. I due parlano con un terzo che Aziraphale poteva dire elfico. Fu Crowley ad accorgersi che si era svegliato. Il demone si sedette sul letto accanto al suo angelo, dicendogli mentre gli accarezzava con la mano destra i capelli

"Ben svegliato bell'addormentato…"

Aziraphale gli sorrise

"...te la senti di mangiare qualcosa?"

Aziraphale gli rispose con voce stanca

"Lo vorrei così tanto. Però la nostra creazione come si sente?"

Gli occhi da serpente di Crowley diventarono lucidi a quella affermazione dell'angelo, spiegandogli tra baci sul viso

"Benissimo da quando siamo tornati a casa nostra. Solo affamato come il padre"

Aziraphale si portò la mano destra sotto le coperte sul ventre. Improvvisamente si sentiva terribilmente in colpa, quasi sussurrando a Crowley con lo sguardo basso

"Spero mi perdonerai di essere scappato in paradiso, invece di chiamarti. Ero così agitato e confuso"

Aziraphale si stupì del bacio di Crowley sulle sue labbra. Il demone gli tubò

"Angelo non posso essere arrabbiato con te. Perché qualunque cosa fai, tenti di farla per il meglio. Ammetto però che quando ti avevo visto con Jesus, ero molto geloso"

Aziraphale sorrise più sollevato. L'angelo stava per dire altro ma lo fermò la voce di Nina che ricordò ai due

"Credo che Aziraphale dovrebbe conoscere il suo nuovo dottore"

Crowley annuì positivamente a Aziraphale, domandando

"Angelo, credi di poterti mettere seduto?"

Aziraphale si sentiva piuttosto debole ma voleva provare.

Con l'aiuto di Crowley che gli rimase al fianco sinistro, Aziraphale si sedette nel letto. Nina gli posizionò dietro la schiena dei cuscini, mettendogli davanti un vassoio per mangiare a letto. L'umana gli disse

"Aziraphale, dopo arriveranno anche Maggie e Muriel. Però aspettati molte visite nei prossimi giorni. Tra cui Anatema, persona simpatica"

L'angelo ringraziò con lo sguardo quella umana che riusciva ad essere così dolce e decisa allo stesso tempo. L'attenzione dell'angelo si spostò al piatto sul vassoio. C'erano tantissime frittelle con gocce di cioccolato che Aziraphale iniziò la masticazione con calma, non voleva fare indigestione.

Inebriato dalle frittelle, Aziraphale quasi non si accorse dell'essere elfico che si era avvicinato al letto. Crowley glielo presentò

"Aziraphale ti presento Adion. Primo dottore della famiglia reale elfica…"

Aziraphale sorrise a l'elfo non potendo parlare con la bocca piena di frittelle

"...possiamo ben dire che lui suggerì la medicina agli esseri umani"

Crowley lasciò la parola a Adion che disse con voce calma a Aziraphale

"Aziraphale, la vita dentro di te si trova in ottima salute. Ti assicuro che alla nascita sarà perfettamente normale, tranne forse per gli occhi del padre Crowley. La tua gravidanza si trova nel quarto mese. Quando entrerà nel settimo mese potremo sapere se sarà un maschio o una femmina. Soprattutto ricorda che dal quinto mese in poi la vita dentro di te entrerà nella santa innocenza, non potendo più interagire con voi. Sul fatto delle nausee, come fatto da Jesus, mastica appena senti la voglia del vomito una foglia di menta magica. Già fornite in quantità a Crowley. Domande?"

Aziraphale inghiottì il boccone, domandando a l'elfo dottore

"Come sarà il parto?"

L'elfo gli spiegò sempre con una calma che piaceva a Aziraphale

"Premetto che questo parto avviene in questo modo anche per gli angeli femmine. Finito il nono mese, proverai un forte dolore al ventre oltre a una sensazione che ti dirà che devi prepararti al parto. Dovrai trovare una posizione comoda. Una luce ti avvolgerà in un bozzolo dorato. Li dentro cambia l'esperienza per ognuno. Un paio di minuti dopo, comparirai con tra le braccia una nuova vita. Dimenticavo di avvertirti di non usare mai i tuoi poteri durante la gravidanza. Perché serve tutta la tua magia alla prole dentro di te"

Aziraphale si appoggiò ancora di più a Crowley che lo cinse alle spalle con le braccia, sussurrandogli

"Insieme abbiamo fermato l'apocalisse, questo percorso sarà facile per noi. Ti amo così tanto"

Quelle parole commossero Crowley e Nina che guardò sorpresa quel dottore elfico invece impassibile. Il demone cercando di non finire in lacrime, domandò a l'elfo medico

"Durante questo periodo, potremmo fare sesso io e l'angelo?"

Aziraphale divenne rosso per la vergogna mentre Nina non trattenne una risatina. Il medico elfico rispose a Crowley

"Sia sul fattore sessuale che sul cibo e bevande non dovete modificare nulla"

Pensò Aziraphale che non vedeva l'ora di conoscere quella vita creata con il suo amato demone.

Settimo mese di gravidanza di Aziraphale. Pomeriggio.

Non potendo più mettere i suoi soliti abiti o anche solo i pigiami, visto il ventre gonfio, Aziraphale aveva optato per ampie camicie e salopette premaman con ciabatte per le caviglie gonfie. Però la cosa che più dispiacque a Aziraphale, oltre dover mettere da parte i suoi amati abiti vintage era dover restare solo nell'edificio della libreria nascosto a tutti. Perché non poteva farsi vedere nella libreria e fuori in quello stato soprattutto dagli esseri umani. Lui adorava Soho, il suo quartiere, facendo quasi ogni giorno una passeggiata. Lo consolava solo pensare che quel momento sarebbe passato, trovandosi tra le braccia la perfetta unione tra lui e Crowley. Per ovviare alla sua presenza, non potendo Aziraphale usare la magia durante la gravidanza si occupò Muriel di praticargli una magia. La magia non permetteva agli occhi umani di vedere Aziraphale, tranne per Nina e Maggie. Per tutti il signor Fell era partito per comprare libri antichi, lasciando la gestione della libreria a Muriel e Crowley.

Una libertà di movimento nella libreria come quel pomeriggio dove Aziraphale stava scegliendo un nuovo libro da leggere. Era più un tentativo di tenere la mente occupata. Perché era piuttosto preoccupato per quella che sarebbe stata la prima ecografia magica della vita dentro di lui. Quella sera era previsto il ritorno dell'elfo medico Adion che lo seguiva nella gravidanza. Un movimento della vita dentro di lui, ricordò Aziraphale che era stato troppo in piedi. Con calma si sedette sulla sua sedia alla scrivania, accarezzando il pancione, tubando

"Piccola stella, devi stare tranquilla. Non preoccuparti se sono ansioso. Andrà tutto bene"

Un preciso movimento della vita nel suo ventre provocò un sorriso sul viso di Aziraphale che guardò fuori la libreria. Era quasi un salto di gioia della vita che aveva creato con Crowley quando lo percepiva tornare. Infatti Aziraphale vide fermarsi dall'altra parte della strada la Bentley, scendendo Crowley.

Il demone entrò nella libreria, domandando a Muriel che leggeva seduta vicino una delle colonne

"Muriel, Aziraphale si trova di sopra?"

L'angelo gli rispose, indicando con l'indice della mano destra dove era seduto Aziraphale

"Seduto proprio lì"

Aziraphale sorrise a Crowley che lo raggiunse, baciandolo sulle labbra per poi baciare il ventre gonfio dicendo alla vita dentro

"Oggi sapremo se sei una lei o un lui…"

Rivolgendosi all'angelo

"...l'importante che tu sia sano"

Aziraphale appoggiò le mani su quelle di Crowley. Tutte due percependo la vita appoggiarsi a loro.

Qualche ora dopo.

Nella camera da letto sopra la libreria, Aziraphale uscì dal bagno con indosso un enorme camicia da notte grigia. Erano abiti per dormire che usava all'inizio novecento. Lo attendevano Crowley e l'elfo Adion. Il demone aiutò il suo angelo nel sedersi in mezzo al letto matrimoniale mentre l'elfo domandò a Aziraphale preparando un enorme foglia verde

"Angelo come ti senti in generale? Fatte sesso regolarmente?"

Aziraphale arrossi, rispondendo a l'elfo

"In generale mi sento bene, stanco ma bene. Per il fatto del sesso…"

Aziraphale bofonchio qualcosa ma notando che Crowley lo guardava preoccupato con i suoi occhi da serpente che adorava, l'angelo disse con voce sicura

"...sull'argomento sesso tutto benissimo, ottimo e perfetto"

Felice l'angelo di vedere il suo demone più che orgoglioso. L'elfo si inginocchiò sul letto alla destra di Aziraphale, dicendogli con tra le mani un'enorme foglia verde

"Scopri il ventre"

Aziraphale eseguì, provando un brivido freddo quando la foglia fu appoggiata sul ventre gonfio. L'elfo tornò in piedi muovendo le mani. Si aprì uno schermo in aria. Muovendo le mani l'elfo, comparve nello schermo un'immagine in bianco e nero di un feto. Aziraphale e Crowley intrecciarono le mani, totalmente incantati da quell'immagine. L'elfo gli disse, guardando bene il feto

"Una crescita normale…avrà un occhio come il padre Aziraphale e uno come il padre Crowley…in buona salute…si tratta di un maschio"

Crowley domandò con il cuore in gola

"A per caso…cose infernali?"

Aziraphale gli sussurrò

"Anche se fosse lo ameremmo senza remore"

Crowley baciò il dorso della mano sinistra del suo angelo intrecciata alla sua. L'elfo rispose a Crowley

"Nulla di demoniaco…"

Crowley tirò un sospiro di sollievo

"...Però avrà la capacità di diventare un serpente come te Crowley…"

Il demone poteva accettarlo ma l'elfo gli rivelò altro

"...avrà da subito la magia celeste e infernale ma diverrà eterno solo compiuti i trent'anni"

Il demone e l'angelo decisero silenziosamente che avrebbero cercato piccoli e grandi incantesimi per proteggere la loro prole. L'elfo riportò i due alla realtà, dicendo soprattutto a Crowley

"Fai qualche foto con quella cosa che gli umani chiamano cellulare"

Il demone eseguì.

Il giorno dopo, pomeriggio. Camera di Aziraphale e Crowley.

Aziraphale era seduto con Nina e Maggie intorno una catasta di vestiti nel centro del letto. Erano stati tutti comprati quella mattina da Crowley per il figlio che stava per nascere. L'angelo con le due umane chiacchieravano allegramente mentre tiravano fuori dalle confezioni i vari indumenti per neonati, mettendoli in contenitori nell'armadio. Fuori la camera si sentiva un battere martellate. Maggie disse a Aziraphale mentre toglieva dei bavaglini da una busta trasparente

"Chi poteva immaginare che Crowley fosse così bravo nel fai da te"

Aziraphale odorò delle piccole scarpine da neonato non potendo dare torto alla sua amica umana. Senza usare nulla di magia, in poche ore Crowley aveva quasi finito di rendere una stanza adatta per un neonato in arrivo. L'angelo rivelò, sperando di non lasciarsi andare alla commozione

"Su una parete ha fatto anche un cielo stellato, con tanto di lucine corrispondenti a ogni stella. Ammetto che ero preoccupato di come prendesse questa novità, invece vedete benissimo"

Una risata di Nina portò l'attenzione di Aziraphale e Maggie su di lei. Aveva trovato un piccolo vestito da neonato con la scritta

"Generato dai miei papà durante una notte di stelle cadenti"

Aziraphale arrossi fin nella radice dei capelli. Prese dalle mani di Nina il vestitino, finendo per ridere tutte e tre.

Ottavo mese di gravidanza di Aziraphale. Libreria. Mattina.

La notizia fu portata direttamente da Shax che da tempo aveva preso il posto di Belzebù all'inferno. Rimanendo davanti la porta della libreria, perché nessuna la voleva far entrare, disse a Crowley che era sulla soglia della libreria

"Sono giunte voci al vice di Satana, Lucifero, che tu Crowley stia per avere una prole con un angelo. Lui chiede subito il tuo ritorno all'inferno, perché…"

Shax sembrava a Crowley quasi in imbarazzo

"...tu sei la sua adorata e amata metà. Ti concede ventiquattro ore per farlo. Altrimenti arriverà lui, potendo dare molti problemi a te ma anche all'angelo. Bene Crowley, addio"

Scomparendo Shax in un vortice nero. Dall'interno della libreria, Crowley sentì Aziraphale ridere, dicendo

"Sembra che quel tuo ex sia invidioso. Non ti preoccupare. Al massimo chiederemo aiuto a Jesus"

Crowley tentò di sembrare sereno prima di rientrare. Sapeva bene che doveva tornare all'inferno.

Quella notte. Camera di Aziraphale e Crowley.

Nella penombra della camera da letto, Crowley si svegliò. Il demone schioccò le dita, facendo accendere la luce. Era nudo come Aziraphale che dormiva accanto a lui semi seduto. Era l'unica posizione per dormire visto il pancione. Il demone schioccò le dita, rivestendo il suo angelo del pigiama premaman che usava in quel periodo. Lui invece si sedette ancora nudo sul bordo del letto, dicendo mentre fissava la decina di foto sul comò, un'idea di Aziraphale

"Angelo, spero un giorno mi perdonerai di avverti sedato. Era l'unico modo per trovare il coraggio di tornare all'inferno. In un secolo o due Lucifero dovrebbe stancarsi di me. Non c'è altro modo…"

Crowley schioccò le dita della mano destra, trovandosi completamente vestito. Si alzò in piedi, continuando mentre si metteva gli occhiali da sole, voltandosi verso Aziraphale che dormiva tranquillo

"...sei meraviglioso angelo…"

Si avvicinò a lui, baciandolo sulle labbra per poi rivolgersi al pancione, dicendo con voce rotta

"...Sono certo che tuo padre Aziraphale ti dirà quanto ti voglio bene. Anche per preservare la tua incolumità devo andare"

Baciò il pancione, percependo il figlio ancora non nato che si appoggiava nel pancione. Crowley con fatica si staccò dal suo angelo e il loro figlio non nato. Si diresse alla porta, schioccando le dita prima di uscire, comparendo una busta da lettera bianca sul comò, accanto alla foto dell'ecografia magica del loro figlio. Con calma, Crowley si diresse fuori la libreria. Alla Bentley dall'altra parte della strada disse con un mezzo sorriso

"Prenditi cura di Aziraphale e nostro figlio"

I fari anteriori dell'auto si accesero e spensero. Crowley guardò un ultima volta la libreria prima di entrare nell'ascensore. Schiacciò il pulsante per andare all'inferno. Aperte le porte si trovò nel trambusto degli uffici infernali. Indugiò prima di dirigersi in un luogo che conosceva.

Crowley percorse vari corridoi, finché non giunse in un corridoio più luminoso per le fiamme che bruciavano sulla parete alla sua destra. In quel corridoio c'era un enorme porta alla fine del lunghissimo corridoio. Crowley sapeva bene che era la residenza di Satana. Il demone si diresse a una porta che era metà di quella di Satana, la residenza di Lucifer. Bussò a quella porta che si spalancò, ritrovandosi risucchiato.

Sapendo cosa gli aspettava, Crowley neanche si lamentò quando si trovò nudo su un immenso letto. Il primo tocco di Lucifer gli porto come sempre dolore. Crowley chiuse gli occhi ricordando il suo angelo, l'unico che con la sua delicatezza gli aveva fatto capire la differenza tra fare sesso e l'amore.

La mattina, nella libreria.

Informate da Muriel su cosa era successo, che neanche Jesus poteva fare nulla, Nina e Maggie si precipitarono da Aziraphale nella sua camera da letto.Invece trovarono Aziraphale seduto nella camera per il figlio che doveva nascere. L'angelo era seduto in una sedia a sdraio, costruita anche dal demone, dicendo alle due umane mentre gli mostrava un foglio nella mano destra

"In questa lettera mi ha detto tutto. Io…"

La voce di Aziraphale si spezzò ma resistete dal piangere

"...Io amo ancora di più questo demone…appena sarà nato nostro figlio, riprendo la mia spada di fuoco andando all'inferno…"

Aziraphale scosse la testa, non voleva piangere

"...distruggerò l'inferno per riprendermelo"

Tutta la resistenza di Aziraphale da non piangere si infranse al tocco di Maggie, sfogando tutto il dolore nell'abbraccio dell'amica. Nina lesse la lettera di Crowley ad Aziraphale, pensando alla fine che il destino era ingiusto verso quei due esseri immortali così innamorati.

CONTINUA