Mentre la contessa vedova si struggeva per la perdita imminente della sua cameriera e Lord Robert parlava con Matthew inerente ad un nuovo possibile testamento in suo favore, Lady Mary scopriva che sua sorella Edith in persona aveva scritto all'ambasciatore turco, grazie all'informazioni ricevute da Daisy, raccontando la storia della morte del signor Pamuk e dando il via al vespaio che ne era derivato.

Al piano di sotto invece...

"Signora Hughes, dovrei parlarvi"

"Signor Carson, stavo per uscire un momento volete venire?"

"Certamente"

Uscirono da una delle porte sul retro per qualche minuto.

"Ci sono novità" disse il maggiordomo camminando accanto alla collega.

"Novità?"

"Si"

"Che tipo di novità? Sulla Signora Patmore? Il signor Bates?"

"No no altro genere" disse sorridendo.

"Ebbene? Non lasciatemi sulle spine"

"È una bella novità..."

"Avanti..."

"Nascerà un bimbo"

"Che cosa?!"

"Lady Grantham è in dolce attesa. LordGranthammi ha informato a colazione"

"Oh ma è meraviglioso..."

"Già" disse gonfiando il petto orgoglioso.

Entrambi erano felici per i loro datori di lavoro, anche se sentivano una punta di gelosia passeggera.

"Mi piace l'idea di una creatura per casa..Certo se fosse un maschio..." disse la signora Hughes mentre le chiavi le tintinnavano al fianco.

"Sarebbe un vero colpo per il signor Crawley.. Sì lo so non ero fra i suoi sostenitori quando è arrivato, ma alla fin fine devo ammettere che ha fatto del suo meglio per rendersi ben accetto" rispose il signor Carson, smussando lo sbalordimento della collega.

"Secondo me non porterà a niente" replicò la donna per stuzzicare.

"Vi riferite al fidanzamento?"

"Non è ancora un fidanzamento o sbaglio?"

" Lady Mary non lo respingerà di sicuro"

"Signor Carson, Lady Mary non merita tanta considerazione"

L'uomo sbuffò, sorrise, ed entrò nella sua dispensa lasciando la governante sorridente.

Purtroppo durò poco, perché sentì il per niente empatico Thomas, insultare la madre di William dicendo che aveva impiegato troppo tempo a morire, così entrò in cucina a sedare la ribellione che stava giustamente per scoppiare.

In quel momento, la signora Patmore si fece male (manco avesse sentito con gli infrasuoni Robert chiedere a Matthew notizie sulla loro cuoca, e il permesso di prenderla in prestito).

Non si ferì troppo, ma abbastanza perché insultasse Daisy e la signora Hughes la mettesse in panchina, prendendo le redini di tutto insieme alla ragazza.

Durante questo tumulto, il signor Carson era silenziosamente salito in camera di Lord Grantham per parlare con il signor Bates indisturbato.

Lo rese edotto delle informazioni pervenute via lettere sul suo conto da una nuova conoscenza della signorina O'Brian e gli chiese in modo accorato di smentirle:

"Ditemi che ciò che ha scritto sono falsità, almeno in parte"

Voleva davvero aiutarlo ma se lui per primo non si aiutava il maggiordomo aveva le mani legate.

"Vorrei poterlo fare"

Cercando di mascherare la commozione, l'uomo più anziano disse:

"Devo mostrarla a Lord Grantham... non è mio costume atteggiarmi a Ponzio Pilato ma temo di non aver alternativa. Sarà Lord Grantham a decidere sul da farsi... signor Bates... spero non penserete che io vi stia trattando ingiustamente?" chiese prima di andare via.

Intanto a Londra, Mary sentiva in cuor suo che desiderava realmente sposare il cugino e rimase scioccata quando, contrariamente ad ogni sanità mentale ed esempio di vita, la zia Rosamound le chiese stizzita se desiderava davvero accontentarsi di essere la moglie di un avvocato di provincia. Come poteva lei parlare?

Proprio la stessa donna che era andata contro la famiglia sposando un banchiere, adesso denigrava la nipote invece di sostenerla!

Non era prova di amore e 'modestia' da parte di Mary sposare Matthew a prescindere dal titolo e dell'eredità?

Aveva fatto un sacco di intrighi ai suoi tempi, e ora desiderava solo dire SÌ all'uomo che sentiva di amare, a prescindere se il futuro bimbo fosse maschio o femmina.